L’Italia “non ha effettuato progressi sufficienti nel corso del 2018 per rispettare il criterio del debito”.
Nella lettera, il cui contenuto si attiene strettamente ai termini previsti dalla procedura, si chiede all’Italia, come prevede il patto di stabilità, di illustrare quali siano i fattori rilevanti “per valutare in modo complessivo in termini qualitativi l’eccedenza rispetto al valore di riferimento”, che lo Stato membro può fare presenti alla Commissione. “Per consentire alla Commissione di riflettere pienamente l’input aggiornato sui fattori rilevanti nel suo rapporto, saremmo lieti di ricevere la vostra risposta entro il 31 maggio 2019”.
La presa di posizione della Commissione europea era attesa da tempo, inevitabile dopo che recenti dati Eurostat hanno mostrato un aumento del debito pubblico italiano dal 131,4% nel 2017 al 132,2% del Pil nel 2018.
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