La nostra Premier è brava ma mentre mira in alto in Europa – nella solidarietà all’Ucraina, nella scelta europea ed atlantica nella Nato – poi si contraddice dissipando i consensi raggiunti, visto che flirta coi sovranisti europei, i più contrari agli interessi nazionali, per una solidarietà sull’immigrazione. Ed in ciò vola basso in Europa ed in Italia, sperpera il credito conquistato, non ancora sconfessata perchè con le le europee vicine potrebbe essere utile per rafforzare maggioranze risicate.
E lei che fa? Approfitta di questa tregua ed invece di accreditarsi come partito conservatore, del rigore, si accredita per misure di conservazione ed espansione del potere appena acquisito. Lo spoil system è interpretato ben oltre gli incarichi del normale turn over politico, dato che incomincia a restringere nelle intenzioni perfino gli spazi degli organi di garanzia super partes.
L’ultima chicca, che segnala la distanza dalla consapevolezza europea, è la cancellazione dell’abuso di ufficio e del traffico delle influenze. È concepibile che queste misure vengano prese senza sapere che è in elaborazione una direttiva europea che tutti saranno tenuti ad osservare, introducendo quella normativa dell’abuso di ufficio che noi stiamo cancellando? Possibile che non sia nota la motivazione profonda che per il grande ammontare delle somme investite nei Pnrr si fa carico di evitare le incursioni dei poteri malavitosi?
Ma c’è di più, molto di più, a livello istituzionale quando nella proposta del premierato si prevede la soglia del 40% per arrivare al premio di maggioranza del 55%. Mettiamo in conto un astensionismo che ha superato il 40%: non sarà al comando una minoranza “assopigliatutto” del Paese? Ed il 40% non prelude alla possibile esclusione di uno degli alleati? Altro che vocazione maggioritaria alla Veltroni, con all’epoca una soglia al 5% che concorse, indirettamente, alla caduta del Governo Prodi. La vocazione maggioritaria si esprime altresì anche a livello degli enti locali e qualcuno, come un fragile ed esposto Salvini, intuisce che sarebbe intanto probabile o inevitabile la fine delle fortune personali.