Ci troviamo nella Quadreria della Venerabile Arciconfraternita dei Santi Bartolomeo e Alessandro della Nazione dei Bergamaschi, una delle Arciconfraternite più antiche di Roma eretta nel 1539, che possiede la Chiesa di Santa Maria della Pietà e dei Santi Bartolomeo e Alessandro. Più precisamente, ci troviamo negli ambienti retrostanti alla sagrestia di questa Chiesa, che ospita la Confraternita dal 1725. Attiro la vostra attenzione sul nucleo di importanti dipinti provenienti dalla chiesa e sagrestia di San Macuto, sede originaria della Confraternita stessa. Le tele esposte formano un insieme unitario, patrimonio artistico-culturale unico. Quanto resta del nucleo più antico delle opere commissionate dal Sodalizio per decorare la chiesa. Sono state eseguite tutte in un arco cronologico compreso tra il tardo Cinquecento ed il Settecento.
In qualità di Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Democratici Cristiani (ANDC) e a nome del Presidente Senatore Lucio D’Ubaldo e del Direttivo, saluto tutti i partecipanti a questo convegno (realizzato con il prezioso contributo dell’Istituto degli studi politici San Pio V) focalizzato su Gedda, Dossetti e De Gasperi, protagonisti assoluti delle elezioni spartiacque del 18 aprile 1948, anno in cui iniziò una importante fase storica della vita politica italiana e dell’intero Paese. Si concludeva, praticamente, l’opera della Resistenza contro il nazi-fascismo e cominciava con un nuovo governo, espressione della volontà popolare liberamente espressa, la ripresa morale, politica ed economica dell’Italia. Il Paese entrava a pieno diritto nella Comunità Internazionale, iniziando un percorso virtuoso destinato a conseguire in pochi anni brillanti risultati in tutti i campi. Questo incontro s’inserisce nell’attività della nostra Associazione volta a studiare ed approfondire l’azione condotta dai partiti democratici cristiani in Italia, in Europa e nel mondo nel corso del secolo Ventesimo. Esso vuole rappresentare un motivo di ulteriore approfondimento dello stesso tema che l’Istituto San Pio V già aveva iniziato a trattare nel 2018, col desiderio di apportare nuovi contributi di analisi e valutazione storica.
Nel far ciò, siamo guidati dalla consapevolezza e convinzione che tale ordine di riflessioni siano in grado di influire positivamente anche nel presente, favorendo il consolidamento nella società di uno stato democratico in seno al quale la cultura, la sensibilità sociale ed un profondo senso civico e cristiano conservino sempre un altissimo grado di priorità. Ed a tale riguardo, proprio Gedda, Dossetti e De Gasperi riteniamo possano rappresentare una formidabile fonte di ispirazione. Infatti, ciascuno di loro, seppur in modi diversi e con la propria personalità e visione morale, etica e politica, agì nella stessa direzione di marcia ossia dare all’Italia e agli italiani la possibilità di sprigionare una vitalità che Gaetano Salvemini (tornato nel 1947 in Italia dopo il lungo esilio) non esitava a definire “miracolosa” e rivelatasi poi fondamentale per la definitiva rinascita del Paese (in modo significativo ancora oggi ricordata come “miracolo economico”).
In un’Italia ancora alla ricerca di una connotazione ben definita ed oscillante tra una non semplice scelta di campo il pragmatico Gedda, con il suo appassionato rigore nella creazione e gestione dei Comitati civici elettorali, l’intellettuale Dossetti, con la sua chiara ed illuminante visione di una società democratica e cristiana ed, infine, il saggio De Gasperi, impareggiabile messianico statista in pectore fin dai primi giorni del dopoguerra e, successivamente, grande artefice e pilota dell’enorme trasformazione politica, economica e sociale dell’Italia, possono indubbiamente essere ancora oggi considerati un autentico faro per tutti coloro che coltivano principi e nutrono visioni ispirati dalla loro condotta.
Abbiamo qui con noi il prof. Giulio Alfano, il dott. Luigi Giorgi ed il dott. Giuseppe Sangiorgi che, con le loro relazioni, aiuteranno a capire e a mettere meglio a fuoco il ruolo che i tre menzionati autentici protagonisti del loro tempo, e virtualmente del nostro, ebbero prima, durante e dopo le elezioni del 18 aprile 1948. A questo punto non mi resta che dara la parola al caro collega e amico Gabriele Papini, Vice presidente dell’Associazione, per presentare i relatori e condurre il dibattito che seguirà.