La Voce del Popolo | Al centro con una posizione europeista

Bonino, Calenda e Renzi superino le differenze. Il valore del centro di questi tempi non è tanto quello della sua buona educazione, ma quello della sua posizione atlantista e soprattutto europeista

Forse è arrivato il momento in cui Bonino, Calenda e Renzi (ordine rigorosamente alfabetico) dovrebbero seppellire le loro grandi, piccole e piccolissime differenze per cercare di mettere insieme una lista comune per le elezioni europee. Obiettivo: unire le forze che temono lo scivolamento dei due maggiori schieramenti verso derive che possono lasciare qualche dubbio sul posizionamento internazionale del nostro paese. 

Non si vogliono seminare sospetti troppo maliziosi e neppure allarmi troppo esagerati. Ma non c’è dubbio che Salvini a destra e Conte a sinistra coltivano al riguardo idee tutte loro. Il primo tifando apertamente per l’antieuropeismo e per la Russia di Putin. Il secondo rompendo le righe sulla solidarietà verso l’Ucraina e nascondendo a malapena la sua preferenza per Trump. 

Si dirà che non è questa l’idea né della Schlein né della Meloni. Le quali però si guardano bene dal rischio (e dal dovere) di sconfessare i loro stessi alleati. Ora, il valore del centro di questi tempi non è tanto quello della sua buona educazione. Semmai deve essere quello della sua posizione atlantista e soprattutto europeista. E per quanti difetti si possano attribuire loro, tutti e tre hanno il merito di aver sempre coltivato a questo riguardo una coerenza adamantina. 

Dunque, non dovrebbe essere così difficile venire a capo delle loro dispute e offrire un punto di riferimento comune a quella larga parte del paese che vorrebbe essere rassicurata sul punto più cruciale dell’agenda politica. E cioè la nostra collocazione nel solco delle alleanze geopolitiche di sempre. Il resto, tutto il resto, conta assai meno.

 

Fonte: La Voce del Popolo – 28 marzo 2024

[Articolo qui riproposto per gentile concessione del direttore del settimanale della Diocesi di Brescia]