Roma, 12 feb. (askanews) – L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha invitato le potenze mondiali a “contenere piuttosto che fare concessioni” a Israele, mentre cresce il timore di un’incursione di terra contro oltre un milione di palestinesi intrappolati nell’estremo sud di Gaza.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha giurato di inviare truppe di terra nell’affollata area di Rafah, come parte del suo obiettivo di eliminare Hamas. Le sue dichiarazioni hanno scatenato l’allerta internazionale, come riporta la France Presse.
“Una potenziale incursione militare a tutti gli effetti a Rafah – dove circa un milione e mezzo di palestinesi sono ammassati contro il confine egiziano senza poter fuggire da nessuna parte – è terrificante, data la prospettiva che un numero estremamente elevato di civili, ancora una volta soprattutto bambini e donne, sarà probabilmente ucciso e ferito”, ha sottolineato l’agenzia.
“Purtroppo, vista la carneficina compiuta finora a Gaza, è del tutto immaginabile quello che si prospetta a Rafah”, ha dichiarato Turk in un comunicato, “Oltre al dolore e alla sofferenza per le bombe e i proiettili, questa incursione a Rafah potrebbe anche significare la fine dei magri aiuti umanitari che sono entrati e distribuiti, con enormi implicazioni per tutta Gaza, comprese le centinaia di migliaia di persone a grave rischio di fame e carestia nel Nord”.