Lotta alla corruzione, in Cina scatta la pena di morte.

Scoperto in Mongolia interna un illecito guadagno per circa 400 milioni. Pena capitale per il colpevole, il 63enne Li Jianping. Solitamente le condanne a morte per corruzione vengono commutate in ergastolo.

Un tribunale cinese ha emesso una sentenza di morte per un funzionario che si sarebbe appropriato in maniera indebita di 3 miliardi di yuan (388,5 milioni di euro), nel più grande caso di corruzione mai scoperto nel paese.

Lo racconta il giornale economico Caixin. Li Jianping, che un tempo era a capo di una zona economica speciale a Hohhot – in Mongolia interna – e dell’autorità di gestione dell’acqua della città. È stato giudicato colpevole di aver intascato questa enorme somma nel settembre 2022. La pena capitale è stata decisa sulla base di una condanna per corruzione, concussione, appropriazione indebita e coinvolgimento nella criminalità organizzata.

Il funzionario ha presentato appello e l’Alta Corte della Mongolia Interna ha riprocessato il caso ad agosto. Si attende ancora un nuovo verdetto.

È solo l’ultima condanna che viene nella più che decennale campagna anti-corruzione voluta dal presidente Xi Jinping. Sono quasi 5 milioni i funzionari che sono stati indagati a partire dal 18mo Congresso del Partito comunista cinese, secondi i dati della potente Commissione Centrale per l’Ispezione Disciplinare (CCDI), massimo organo di vigilanza.

Il ritmo delle indagini e delle sanzioni sembra essere in aumento, con 405.000 funzionari sanzionati nei primi tre trimestri del 2023, secondo il CCDI.

Il 63enne Li è il terzo funzionario ad essere condannato a morte dopo essere stato giudicato colpevole di corruzione dal 2007, quando la Cina ha inasprito le norme sull’applicazione della pena di morte. Gli altri sono Lai Xiaomin, ex presidente della China Huarong Asset Management di proprietà statale, e Zhang Zhongsheng, ex vice sindaco di Luliang nella provincia dello Shanxi.

L’unico caso di sentenza capitale eseguita in questo ambito è quella di Lai, messo a morte nel 2021, mentre solitamente le condanne a morte per corruzione vengono commutate in ergastolo. Secondo i documenti del tribunale, ha speso una parte del denaro giocando d’azzardo, acquistando oggetti di lusso o portandoli all’estero.

 

Fonte: Notiziario Askanews