Luna, l’India batte la Russia a colpi di rover.

Un atterraggio da sogno per Modi mentre Putin deve registrare un altro fallimento: la Russia, anche nei programmi e nelle imprese spaziali, mostra chiaramente di essere in caduta libera.

L’India sulla Luna, la Russia no. Il successo lunare per Narendra Modi, mentre il summit Brics è ancora in corso, stride fortemente a poche ore dal riconoscimento ufficiale da parte russa e di Roskosmos dello schianto della stazione Luna-25, che doveva battere in corsa proprio Nuova Delhi nell’atterraggio lunare.

Secondo l’agenzia Rbk “Roskosmos ha stimato la probabilità di successo della missione al 70%, a luglio l’agenzia Lavochkin, che ha sviluppato il dispositivo, ha annunciato una probabilità di successo dell’80%”. Allo stesso tempo, l’astronomo russo Vladimir Surdin, in un’intervista con Ria Novosti, aveva stimato al 50% la probabilità di portare a termine la missione secondo i piani, a causa della complessità del volo. “Se atterra, significa che è molto fortunata”, ha detto alla BBC Ivan Moiseev, capo dello Space Policy Institute. E questo inevitabilmente, solleva dubbi sulle reali ragioni di perseguire in ogni caso il programma.

Parallelamente emergono critiche. Una delle più riprese e diffuse è la seguente: “La stazione Luna-25 che si è schiantata sulla Luna è un prodotto della società aerospaziale russa in rovina che prende il nome da S. A. Lavochkin, o come viene anche chiamata ‘Lavochkina’. I prodotti Lavochkina non volano da nessuna parte e sono in ritardo di 30 anni rispetto ai concorrenti stranieri in tutti i parametri tecnici. Questo fatto non è un segreto per i professionisti”, si legge in un commento del canale Telegram di opposizione VCK OGPU, ripreso anche da “Russian Monitor”. Lo stesso commento è stato diffuso su altri social, anche tradotto in altre lingue.

“Non poteva esserci altro esito per questa spedizione spaziale” prosegue il canale, particolarmente critico, e poi aggiunge: “Il vantaggio principale di Lavochka ora è la sua posizione, proprio accanto alla tangenziale di Mosca. Presto le ex aree industriali e scientifiche verranno demolite e al posto della struttura un tempo famosa appariranno nuovi complessi residenziali e centri direzionali. Questo è il destino di molte imprese oggi, inclusa Roskosmos e non solo…”. L’impresa ha sede a Khimki, nella regione di Mosca. Ed ebbe in realtà un passato glorioso: dalle stazioni “Luna-16” e “Luna-20” alle “Vega-1” e “Vega-2”, che trasmettevano alla Terra immagini uniche del nucleo della cometa di Halley.

Il commento ricorda recenti casi di corruzione e truffa che si sono visti tra le pareti di Lavochkina. In particolare Lenta.ru – citando l’Itar Tass – nel maggio 2014 riportava che Sergey Solodovnikov, vicedirettore generale delle risorse umane della Lavochkina – dai ranghi dell’Fsb, si aggiunge -, era stato arrestato dal tribunale cittadino di Odintsovo della regione di Mosca con l’accusa di appropriazione indebita.

Fonte: Askanews