Macron neutrale sulle manifestazioni contro l’antisemitismo, ma rilancia la tregua.

Il Presidente intende mantenersi al di sopra delle parti. Tuttavia, a suo giudizio, non vi sono giustificazioni per i bombardamenti israeliani a Gaza: una tregua sarebbe di beneficio anche per Israele.

Il presidente francese Emmanuel Macron non parteciperà alla marcia contro l’antisemitismo in programma domenica a Parigi: è quanto pubblica l’Agence France Presse citando fonti dell’Eliseo.

Macron ha voluto mantenere una posizione “al di sopra delle parti, come padre della nazione” malgrado il desiderio di esprimere personalmente la propria solidarietà con gli ebrei francesi, hanno spiegato le fonti.

Al tempo stesso, il Presidente francese ha chiarito ulteriormente la sua posizione sul conflitto in corso a Gaza.

Non vi sono giustificazioni” per i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, mentre una tregua sarebbe di beneficio anche per Israele: questo è quanto egli ha dichiarato in una intervista concessa alla Bbc.

Macron ha tuttavia riconosciuto il diritto a difendersi dello Stato ebraico, e ha sottolineato come la Francia abbia “chiaramente condannato” gli atti “terroristici” di Hamas, augurandosi che anche Gran Bretagna e Stati Uniti si uniscano ai suoi appelli per un cessate il fuoco. La conclusione di tutti i governi e le agenzie presenti alla conferenza umanitaria svoltasi ieri a Parigi è che “non vi sia altra soluzione che una pausa umanitaria seguita da un cessate il fuoco, che ci permetta di proteggere i civili che non hanno nulla a che fare con i terroristi”, ha continuato.

“Oggi sono i civili ad essere bombardati, de facto: questi bambini, queste donne, questi anziani vengono bombardati e uccisi. Non esiste alcuna ragione e quindi legittimità per questo, e quindi chiediamo a Israele di fermarsi” ha concluso Macron, precisando come non sia il suo ruolo quello di stabilire se sia stato violato in diritto internazionale.

 

Fonte: Notiziario Askanews (con integrazioni).