Monito della Banca d’Italia, la strada delle riforme è obbligata.

Pubblichiamo la parte finale dell’intervento davanti alle commissioni di Camera e Senato del Capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza - NADEF - 2023

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Il quadro macroeconomico prefigurato nella NADEF è nel complesso plausibile anche se leggermente ottimistico, in particolare alla luce dei più recenti sviluppi interni e internazionali; permangono, per lattività produttiva, non trascurabili rischi al ribasso. La realizzazione delle previsioni di crescita è inoltre legata alla piena attuazione del PNRR.

Lelevato rapporto tra il debito pubblico e il PIL è un serio elemento di vulnerabilità: riduce gli spazi di bilancio per fare fronte a possibili futuri shock avversi; espone il Paese al rischio di tensioni sui mercati finanziari; aumenta il costo del debito per lo Stato, e in ultima analisi per le famiglie e le imprese.

Il Governo ha deciso di attuare una manovra espansiva per lanno prossimo e dallimpatto sostanzialmente nullo nel biennio successivo. Questa scelta, unitamente a un differenziale tra tassi di interesse e crescita meno favorevole di quello degli ultimi anni e al costo di misure espansive ereditate dal passato (tra le quali è di particolare rilievo il peso del Superbonus), fa sì che il rapporto tra il debito e il prodotto scenda solo marginalmente lungo lorizzonte di programmazione della NADEF.

Nel medio periodo, le analisi di scenario incluse nella NADEF mostrano come, senza una sensibile correzione dei conti e una maggiore capacità di crescita delleconomia, il rapporto tra il debito e il PIL assumerà una traiettoria crescente a partire dal 2027, anche a causa dellimpatto sulla spesa pubblica dellinvecchiamento della popolazione.

Pianificare già nel triennio 2024-26 una riduzione dellincidenza del debito sufficientemente ampia da essere robusta rispetto ad andamenti economici meno favorevoli delle attese diminuirebbe la possibilità di ripercussioni negative di eventuali turbolenze sui mercati; ridurrebbe gli elementi di incertezza, in un contesto reso complesso dallo shock energetico e da un quadro internazionale su cui pesano le tensioni geopolitiche, con rischi al ribasso per lo sviluppo globale. Anticipare la discesa del profilo del debito conterrebbe il rischio di dover ricorrere in futuro a forti aggiustamenti dei conti nelleventualità di shock avversi. Nellimpostare la prossima legge di bilancio è importante che a oneri di natura permanente facciano riscontro coperture certe, di entità adeguata, e anchesse di natura permanente.

Leconomia italiana mostra numerosi punti di forza. Ha riacquistato notevole competitività sui mercati internazionali. Le imprese hanno effettuato ingenti investimenti mostrando fiducia nel futuro e il tasso di occupazione ha raggiunto il valore più elevato dagli anni settanta. Il settore finanziario è solido anche grazie al basso indebitamento privato. Sono caratteristiche che consentono di trasformare in opportunità di sviluppo i ritardi che pur permangono in più ambiti. Alla necessaria azione sui conti pubblici va affiancato un incisivo sforzo di riforma volto a innalzare il potenziale di crescita delleconomia.

Per leggere il testo completo

https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/interventi-vari/int-var-2023/Altimari-09.10.2023.pdf