L’Italia è riconosciuta come la prima potenza culturale al mondo da tutti i principali centri di ricerca internazionali. Questo primato è dovuto alla ricchezza e alla diversità del suo patrimonio culturale, che comprende arte, letteratura, architettura, musica, cinema, gastronomia e stile di vita.
A contribuire alla difesa e all’accrescimento di questo patrimonio non sono solo gli italiani, ma anche gli “italici”, ovvero tutti coloro che, sparsi in tutto il mondo, si riconoscono nei valori e nelle tradizioni italiani.
Gli italici sono una comunità globale che comprende italo-discendenti, italofili e neo-italiani. Sono persone che, per passione o per lavoro, fanno riferimento a prassi e valori tipicamente italiani.
Questa comunità globale può dare vita a un importante “soft power” culturale, ovvero a un’influenza esercitata attraverso la cultura, che può essere un potente strumento per promuovere la cooperazione internazionale e la pace.
In particolare, l’Italia può utilizzare il suo soft power culturale per promuovere l’unità europea. L’Europa è un continente ricco di culture diverse, ma l’Italia può essere un elemento di coesione e di integrazione.
Per farlo, l’Italia deve investire nella promozione della sua cultura all’estero, attraverso gli istituti di cultura, le ambasciate e le rappresentanze diplomatiche. Deve inoltre sostenere la diffusione della lingua italiana, che è una lingua franca in tutto il mondo.
L’Italia ha il potenziale per diventare un leader culturale globale. Per farlo, deve puntare sulla cooperazione con gli italici di tutto il mondo e sulla promozione dei valori e delle tradizioni italiani.
“Davvero poche sono state le occasioni che hanno offerto spunti di riflessione e proposta, ad eccezione delle prese di posizione, autorevoli ed apprezzate all’estero ma inascoltate dai politici nostrani, dei presidenti Mattarella, Sassoli e Draghi, a favore di una trasformazione dell’Unione in senso federale. Ecco perché abbiamo pensato utile organizzare una occasione di approfondimento e dibattito, per cercare di introdurre tematiche e proposte, in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno, convinti come siamo che “giocarsi” il rinnovo del Parlamento europeo parlando, come purtroppo i partiti italiani stanno facendo, solo di argomenti “domestici”, per lo più affrontati con toni da pettegolezzo e linguaggi da bega paesana, non aiuta di certo la consapevolezza e la soluzione dei grandi temi, spesso drammatici, che il futuro immediato imporrà all’Europa di affrontare, ed allontana ulteriormente la maturazione delle scelte innovative di cui l’Europa ha bisogno”. Così Umberto Laurenti, vicepresidente ASVIT nel suo articolo pubblicato recentemente su “Il Domani d’Italia”.
“Il Convegno – precisa sempre Laurenti – organizzato dall’Associazione Svegliamoci Italici (Asvit), in collaborazione con la Fondazione Giannino Bassetti, Schola Italica-impresa sociale, e Associazione Globus et Locus, programmato per la mattinata del 26 gennaio, affronterà tematiche europeistiche per così dire trasversali, propedeutiche alle enunciazioni di programmi, di schieramenti e di alleanze, che ci auguriamo i Partiti italiani vorranno farci conoscere”.
“Ciò indica – conclude Laurenti – una nostra particolare visuale della realtà politica italiana ed europea, che è il riferimento alla civiltà italica, con le sue radici culturali, di comune sentire, di modo di vivere e convivere, di capacità creative ed innovative, che tutta Europa apprezza e da sempre considera elemento fondante della storia del nostro Continente, sia passata che futura”.
Informazioni sul programma
Il convegno, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, dalle ore 9,30 alle 13,30 di venerdì 26 gennaio, sarà introdotto e presieduto dal senatore Pier Ferdinando Casini.
La relazione introduttiva sarà di Piero Bassetti, a cui – come sottolineato varie volte dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – si deve l’intuizione dell’esistenza e della importanza degli italici.
Interverranno: Francesco Rutelli, presidente del Soft Power Club; Silvia Costa, già Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo; Francesco Samorè, Segretario Generale della Fondazione Giannino Bassetti; Giuseppe Terranova, docente di Geografia politica ed economica, Università della Tuscia; Andrea Vento, presidente Schola Italica-impresa sociale; Maria Chiara Prodi, del Consiglio Generale degli italiani all’estero.
Le conclusioni spetteranno ad Umberto Laurenti, vicepresidente ASVIT.
Coordinerà i lavori il giornalista Marco Giudici.
Uno spazio della mattinata sarà dedicato al ricordo di David Maria Sassoli nel secondo anniversario della sua prematura scomparsa.
I lavori potranno essere seguiti sul portale Tv del Senato: https://webtv.senato.it/webtv_live e sul canale YouTube: https://youtube.com/user/SenatoItaliano
Sarà distribuita ai presenti una Brochure contenente altri interventi, in forma scritta, al Convegno, nonché documentazione della ASVIT ed una rassegna stampa di articoli sul tema del Convegno.