Pasqua, Zuppi (Cei): non possiamo abituarci alla guerra

Roma, 30 mar. (askanews) – “Stiamo sperimentando delle tenebre profondissime che avvolgono migliaia di persone, in tanti luoghi nel mondo, in particolare in Ucraina e in Terra Santa. Quanta desolazione! Non possiamo abituarci alla guerra, ai combattimenti che non risparmiano deboli e innocenti, soprattutto i bambini: dovremmo sempre guardare attraverso le loro lacrime, attraverso il pianto dei più piccoli”. Riflessioni del presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi espresse attraverso un messaggio per la Pasqua inviato oggi insieme da mons. Giuseppe Baturi, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.

Nel messaggio si invita a comprendere “tutto l’orrore e la violenza della guerra, dell’ingiustizia e quanto questo sia inaccettabile”, notando come “dimoriamo in un tempo triste, in cui la morte occupa le pagine dei giornali. Pensiamo alle violenze sulle donne, alla cattiveria frutto di prepotenze che segnano anche gli ambiti più delicati dell’esistenza, come quelli familiari e affettivi. – si aggiunge – Il rapporto tra uomo e donna sembra quasi avvelenato dall’istinto del possesso e dall’evocazione della morte. Ma il Risorto porta nel mondo la bellezza di una vita nuova, la creatività paziente della nuova creatura. Una novità, la più grande. Il mondo, oggi così deturpato, può essere ricostruito e trasformato da uomini e donne che vivono le più grandi ragioni di vita e di speranza”, si conclude.