Lo scorso 10 settembre, nella Sala stampa della Camera, il Comitato Iniziative Popolari ha presentato due proposte di legge che mirano a riaccendere il dibattito sul sistema elettorale. Una materia che, seppur in via informale, continua a essere terreno di confronto tra maggioranza e opposizione. Difficile, tuttavia, che Giorgia Meloni si orienti verso una “vera” proporzionale. Invece, in contrasto con l’ipotesi di cancellierato, non emerge alcun ripensamento della maggioranza di centrodestra sul progetto di “premierato elettivo”: un progetto che divarica le posizioni, mettendo in aperto contrasto – si deve desumere – i promotori delle iniziative qui descritte con la strategia della destra.
Proporzionale senza soglie
Il primo testo depositato è una legge ordinaria che intende restituire piena centralità ai cittadini. La proposta introduce un sistema proporzionale puro, senza soglie di sbarramento e senza premi di maggioranza. Gli elettori avrebbero la possibilità di esprimere fino a due preferenze di genere diverso. Nel caso in cui non venisse indicata alcuna preferenza, scatterebbe automaticamente quella per il capolista del partito votato.
Cancellierato in alternativa al premierato
La seconda proposta, di rango costituzionale, guarda invece alla forma di governo. Si propone di introdurre un modello ispirato al “cancellierato tedesco”: un premier votato a Camere congiunte, con la facoltà di nominare e revocare i ministri, ma sfiduciabile soltanto attraverso il meccanismo della sfiducia costruttiva, che obbliga il Parlamento a indicare contestualmente il successore. È l’opposto della logica del premierato elettivo, che affida agli elettori la scelta diretta del capo del governo e riduce, secondo i critici, le prerogative del Capo dello Stato.
Il senso politico dell’iniziativa
Alla conferenza stampa hanno preso la parola i promotori: l’avvocato Mattia Orioli, presidente del Comitato; il giurista ed ex senatore Enzo Palumbo; il saggista politico Ettore Bonalberti; l’ex deputato Mario Tassone; l’ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta; l’ex segretario generale della CISL Raffaele Bonanni; e Andrea Levico, autore di diversi studi sul tema.
L’iniziativa si muove nel solco della partecipazione popolare e intende rafforzare le istituzioni democratiche. I testi integrali delle due proposte, insieme alla possibilità di firmare online e riascoltare la conferenza stampa, sono disponibili sul sito e sui canali social del Comitato Iniziative Popolari