Sbarra (Cisl) difende la contrattazione e sollecita una nuova politica dei redditi

Secondo il Segretario generale della Cisl "è tempo di concretezza, di riformismo vero, nella consapevolezza che per fronteggiare working poors e salari bassi non è sufficiente qualche articolo sulla Gazzetta ufficiale”.

“Il confronto di oggi (ieri per chi legge, ndr) tra governo e opposizioni apre all’opportunità imperdibile di incardinare finalmente nel solco di una impostazione bipartisan i temi del lavoro povero, della precarietà lavorativa, di una questione salariale che richiede una nuova strategia condivisa tra politica, sindacati e imprese. Questioni determinanti, che non ammettono divisioni strumentali né demagogie e richiedono l’esercizio di una responsabilità comune tra tutti i partiti e le parti sociali. Per questo guardiamo con il massimo interesse all’avvio di un percorso-istruttoria al Cnel che porti anche a una norma capace di estendere e rafforzare la contrattazione, assicurando salari dignitosi e copertura dei contratti leader a tutti i lavoratori, senza alcuna eccezione”. È quanto sottolinea il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.

“È tempo di concretezza, di riformismo vero, nella consapevolezza che per fronteggiare working poors e salari bassi non è sufficiente qualche articolo sulla Gazzetta ufficiale: bisogna far applicare i contratti leader e maggiormente diffusi, contrastare i part-time involontari, aumentare le ispezioni per le false partite Iva e il parasubordinato, il sommerso e il lavoro nero, le cooperative spurie e i tanti fasulli tirocini extracurricolari. C`è da stimolare la leva della contrattazione aziendale e territoriale azzerando il peso del fisco sugli accordi decentrati per aumentare e redistribuire la produttività.

Va poi condotta in porto una grande riforma sulla partecipazione alla vita e agli utili delle imprese. È fondamentale che tutto questo entri nel dibattito e si collochi in modo organico nel quadro di una complessiva politica dei redditi partecipata da sindacati e imprese. La Cisl è pronta a raccogliere la sfida”.