Spagna, socialisti e catalani trovano l’accordo sulla Presidenza del Congresso. E ora?

Dopo l’elezione della socialista Francina Armengol alla Presidenza del Congresso dei Deputati con i voti degli autonomisti catalani, Puigdemont avverte che la sua formazione politica non si lascerà smuovere da "promesse o volontà politiche senza garanzie".

L’accordo odierno è limitato all’ufficio di Presidenza del Congresso e la posizione di JxCat (Junts per Catalunya, Uniti per la Catalogna) è “esattamente al punto in cui si trovava dopo le elezioni”. È il monito, riporta El Mundo, lanciato al Psoe dall’ex presidente della Generalitat, Carlos Puigdemont, dopo il via libera della candidata di Pedro Sanchez – Francina Armengol – alla presidenza del Congresso.

La candidata socialista è stata eletta ieri come nuova presidente del Congresso dei Deputati con 178 voti a favore, tra cui quelli dei sette deputati del JxCat, in seguito all’accordo per l’Ufficio di Presidenza raggiunto nelle prime ore della mattinata da entrambi i partiti.

In un messaggio sul suo profilo Twitter, Puigdemont ha avvertito che la sua formazione politica non si lascerà smuovere da “promesse o volontà politiche senza garanzie di rispetto da parte di chi non genera alcuna fiducia”, e ha aggiunto che, se si raggiungeranno accordi futuri, sarà “perché hanno incorporato un rispetto verificabile”, come nel caso dell’Ufficio di presidenza del Congresso.

Nell’ambito dell’accordo per l’Ufficio del Congresso, prosegue El Mundo, il ministro degli Affari Esteri ad interim, José Manuel Albares, ha richiesto per lettera al Consiglio dell’Unione Europea lo status ufficiale di catalano, galiziano e basco. Un gesto che s’iscrive – questa l’intenzione dichiarata – nella ricerca di stabili relazioni tra socialisti e autonomisti.

Per Puigdemont, il risultato ottenuto in Parlamento “è un fatto, non una promessa, che non è mai stata richiesta”, aggiungendo che il capo del governo Pedro Sanchez ha “una magnifica opportunità” per dimostrare che la Spagna “si fa sentire in Europa”, come ha detto l’altro ieri lo stesso Sanchez.

Nel frattempo Il leader ‘popolare’ Pedro Rollán è stato eletto nuovo presidente del Senato con 142 voti a favore. Nella circostanza Vox ha proposto il suo senatore dell’Estremadura Ángel Pelayo Gordillo, evidenziano così il contrasto, già registrato nell’altro ramo del Parlamento, con il Partito popolare.

Si tratta di capire, a questo punto, quali siano i margini per un accordo politico che spiano la strada alla formazione di un governo all’insegna della continuità. Il Re, comunque, dovrebbe conferire a Sanchez l’incarico, essendo il candidato che, allo stato degli atti, pare in condizione di raggiungere l’obiettivo della maggioranza.