Sviluppo sostenibile, economia circolare infrastrutture e tutela del territorio

Martedì 18 Giugno 2019, alle ore 09.30, a Genova nella Sala Quadrivium dell’Arcidiocesi in Piazza Santa Marta si terrà il simposio “Sviluppo sostenibile, economia circolare, infrastrutture e tutela del territorio” organizzato dalla Fondazione Sorella Natura

Sviluppo sostenibile, economia circolare infrastrutture e tutela del territorio Genova, martedì 18 Giugno 2019, ore 9.30  Sala Quadrivium dell’Arcidiocesi – Piazza Santa Marta 2.

Intervengono: S.E. ANGELO BAGNASCO, Cardinale Arcivescovo di Genova – GIOVANNI TOTI, Presidente Regione Liguria – MARCO BUCCI, Sindaco di Genova – PIETRO SALINI, CEO Salini Impregilo – ALBERTO MAESTRINI, Direttore Generale Fincantieri e Presidente PerGenova – PATRIZIA LOMBARDI, Prorettrice Politecnico di Torino – EDOARDO CROCI, Osservatorio Green Economy Università Bocconi Green – ROBERTO LEONI, Presidente Fondazione Sorella Natura – LUCA UBALDESCHI, Direttore Secolo XIX.

Martedì 18 Giugno 2019, alle ore 09.30, a Genova nella Sala Quadrivium dell’Arcidiocesi in Piazza Santa Marta si terrà il simposio “Sviluppo sostenibile, economia circolare, infrastrutture e tutela del territorio” organizzato dalla Fondazione Sorella Natura (FSN), impegnata da oltre venticinque anni a diffondere una corretta cultura ambientale.

In apertura dei lavori, la presentazione dell’evento curata dal segretario generale della Fondazione Umberto Laurenti, per il quale << Il convegno intende promuovere un confronto tra Istituzioni, accademici e imprese sui processi di sviluppo orientati alla sostenibilità e capaci di favorire, attraverso le buone pratiche e le migliori tecnologie disponibili, l’integrazione tra aspetti economici e ambientali>>.

Seguiranno i saluti del Presidente della Regione Giovanni Toti, del Sindaco Marco Bucci e l’intervento dell’Arcivescovo di Genova, Cardinale Angelo Bagnasco.

Le infrastrutture che interessano la Liguria sono un bene comune da cui passa il benessere non solo di Genova e della regione ma dell’intero Paese visto che Genova è lo sbocco e l’ingresso per Europa.

A questo tema è dedicata la tavola rotonda coordinata dal direttore del Secolo XIX Luca Ubaldeschi a cui parteciperanno Pietro Salini, CEO di Salini Impregilo, Alberto Maestrini, Direttore Generale di Fincantieri e Presidente di PerGenova, Edoardo Croci dell’Osservatorio Green Economy dell’Università Bocconi Green di Milano e Patrizia Lombardi Prorettrice del Politecnico di Torino.

Al centro del dibattito l’esigenza di realizzare infrastrutture efficienti e sicure, indispensabili per supportare lo sviluppo economico di Genova e creare nuova occupazione, che secondo i dati INPS del terzo trimestre 2018 – quelli concomitanti e immediatamente successivi al crollo del ponte Morandi – registrò una perdita in Liguria di 5.000 posti di lavoro rispetto all’anno precedente.

Ma le grandi opere possono invertire questa tendenza. Come il nuovo ponte sul Polcevera, nel cui cantiere sono già impegnate centinaia di persone. Una grande infrastruttura per impatto e funzionalità che ripristinerà i collegamenti di Genova con la Francia, con il porto e in generale con le aree limitrofe, permettendo di far recuperare alla città il ruolo di grande hub portuale e commerciale in cui transitano 1,7 milioni di croceristi l’anno, ai quali si aggiunge una movimentazione di container pari a 2,6 milioni di teu e 69 milioni di tonnellate di merci.

Stesso impatto che avrà per Genova il Terzo Valico dei Giovi, uno dei progetti di mobilità sostenibile prioritari per il completamento della rete ferroviaria ad alta velocità che collegherà alcune rotte strategiche all’interno dell’Unione Europea e di cui fa parte il corridoio Reno-Alpi che unirà Rotterdam con Genova, quindi dal Mare del Nord al Mar Mediterraneo, in cui rientra il Terzo Valico.

L’opera creerà inoltre un collegamento tra il sistema portuale genovese e la vasta area che comprende Piemonte, Lombardia e Veneto dentro la quale viene movimentato il 50% delle merci nazionali. Come tutte le infrastrutture complesse, il Terzo Valico dei Giovi rappresenta anche una grande opportunità occupazionale: il numero dei lavoratori impegnato nel cantiere raggiunge infatti nei momenti di picco le 2500 persone, destinate a crescere fino a 4500 quando saranno aperti tutti i cantieri.

Riflessioni conclusive affidate al presidente della Fondazione Sorella Natura Roberto Leoni, per il quale << L’impegno per lo sviluppo sostenibile resta il più importante elemento strategico per migliorare la qualità della vita delle persone, generare occupazione e coesione sociale>>.