Vita e Pensiero | Il mistero della Pasqua nel mondo post covid.

Un libro intenso e stimolante. Proponiamo qui un breve estratto dall'Introduzione in cui il teologo di Praga s’interroga sull'essere cristiani oggi e racconta l’esperienza di una Chiesa aperta ai "cercatori" di spiritualità.

[…] La Pasqua è stata a lungo vissuta dalla grande maggioranza dei cechi come una ‘festa di primavera’, un giorno di vacanza, al massimo vivacizzata da una qualche imitazione folcloristica di antichi riti pagani. Sorprendentemente, il periodo di chiusura delle chiese ha permesso a molte persone di accedere al cuore cristiano di questa festa: un cuore, per così dire, presente pur nell’assenza.

Le porte chiuse delle chiese ricordavano che dietro di esse a Pasqua accadeva qualcosa, e che ciò che in quell’anno era negato a una parte della società (i cristiani praticanti) valeva in qualche modo per tutti. […] Con le mie riflessioni al tempo delle chiese vuote ho voluto certamente confortare e incoraggiare gli ascoltatori, condurli più a fondo nel mistero della Pasqua, cuore della fede cristiana, ma anche prepararli a un tempo in cui dovremo entrare con maggiore coraggio e fiducia nella nube del mistero e saper vivere in mezzo a problemi e sfide nuove, per le quali non abbiamo risposte pronte. Il ‘mondo post-Covid’ sarà per molti versi diverso e ancora più complesso di quello precedente a questo evento di portata globale. Tuttavia, la Bibbia dice che Abramo, «padre della fede», accettò la chiamata di Dio e si mise in viaggio senza conoscere la meta (Eb 11,8).

Durante la quarantena, mentre scrivevo queste omelie e le consegnavo alla telecamera davanti ai banchi vuoti, ho avuto più tempo per pensare al mondo, a Dio e a me stesso. Ho dovuto fare i conti con la possibilità che, rientrando nella categoria degli anziani a rischio, anch’io potessi venir contagiato dal virus, ammalarmi e infine morire. Il pensiero della possibilità di una morte imminente non ha suscitato in me paura, ma il bisogno di ricapitolare, di fare i conti: queste omelie qui raccolte sono compenetrate dalla necessità di riflettere sulla direzione presa dalla nostra parrocchia, dalla mia teologia, dalla mia vita, da ciò che costituisce il vero nucleo della mia fede: cosa significa per me essere cristiano.

Ho riscoperto per me stesso il mistero della Pasqua, il mistero della Morte – e della Risurrezione: qualcosa deve morire (anche nella Chiesa, in noi, nella nostra fede) perché possa avvenire la Risurrezione – e la Risurrezione non è un ritorno, ma una trasformazione profonda. Questo pensiero mi ha accompagnato per tutto quello strano periodo (e continua a vivere in me), non c’è quindi da stupirsi che sia uno degli argomenti preminenti di molte delle mie conferenze. Uno dei capisaldi della mia teologia è l’idea della resurrectio continua: la continuazione della vittoria di Gesù sulla morte, sulla paura e sulla colpa come un fiume vivificante che, in certi momenti, risale dal profondo alla superficie nelle storie personali dei fedeli e nelle azioni della Chiesa, nei momenti di conversione e di riforma, preannunciati da crisi e da prove.

Il tempo in cui, per un momento, la fretta e le corse dietro alle cose da fare si sono arrestate è divenuto per me un ‘tempo di annunciazione’. Il chronos, il tempo ritmato dalle lancette dell’orologio e della fitta serie di appuntamenti in un’agenda stracolma, è diventato un momento di opportunità: kairos. Anche l’introduzione alla kairologia, a cui ho lavorato per molti anni, ha ricevuto nuovi impulsi. In questo libro presento ora ai lettori alcuni echi e frutti della meravigliosa primavera del 2020».

 

Tomáš Halík, Un tempo per piantare e un tempo per sradicare. Quaresima e Pasqua di un’epoca inquieta, Vita e Pensiero, 2024.

Per saperne di più

https://www.vitaepensiero.it/news-consigli-di-lettura-il-tempo-dellannuncio-6421.html