Allerta massima a Bruxelles, l’attentatore è "ancora in fuga"

Roma, 17 ott. (askanews) – L’autore dell’attentato che ha provocato la morte di due persone ieri sera a Bruxelles “è ancora in fuga”. Il sospettato è di origine tunisina e soggiornava illegalmente in Belgio, ha confermato. Secondo fonti “certe ma da confermare”, citate dalla stampa locale, l’autore dell’attentato nel centro di Bruxelles, sarebbe Abdesalem L. (45 anni), noto ai servizi di intelligence per la sua radicalizzazione. “Le sue ricerche continuano senza sosta”, hanno detto questa mattina il primo ministro Alexander De Croo e il ministro degli Interni Annelies Verlinden.

Secondo le spiegazioni della procura federale incaricata del caso, l’aggressore, viaggiando su uno scooter, ha seguito i sostenitori svedesi della nazionale di Oslo – impegnata in un match di qualificazione agli Europei di Calcio contro il Belgio -, che sono saliti su un taxi. Ha poi aperto il fuoco su queste persone mentre scendevano dal veicolo. Una delle vittime decedute è svedese, mentre la seconda è di origine svedese ma aveva con sé anche una carta d’identità svizzera. Una terza persona è rimasta gravemente ferita: anch’essa è di origine svedese, secondo il procuratore federale Frédéric Van Leeuw. Un’operazione di polizia, guidata da unità speciali, ha avuto luogo durante la notte in avenue Huart Hamoir a Schaerbeek. E’ stato perquisito un intero edificio con 20 appartamenti ma il sospettato non è stato trovato, ricorda Le Soir. Nella Regione di Bruxelles resta per il momento in vigore il livello 4 della minaccia terroristica, il più elevato. Rimane al livello 3 per il resto del Paese. Le scuole di Bruxelles rimarranno comunque aperte. “Secondo l’analisi effettuata dall’OCAM (Organizzazione per il coordinamento e l’analisi delle minacce), non esiste una minaccia specifica per le scuole”, ha detto il premier belga.

La presenza della polizia nelle strade è stata rafforzata, con una protezione supplementare in alcuni luoghi sensibili, in particolare quelli frequentati dalla comunità svedese che vive in Belgio, ha spiegato De Croo, che ha chiesto alla popolazione di mostrare “maggiore vigilanza”. Numerosi agenti di polizia sono stati dispiegati anche vicino agli hotel dove alloggiano i tifosi svedesi in attesa del loro ritorno nel loro Paese. Per oggi alle 15 è stato convocato un consiglio di sicurezza, durante il quale le misure prese sarannno eventualmente riviste o rafforzate. Durante la conferenza stampa, il primo ministro belga ha espresso la sua “ammirazione” per i tifosi di calcio che ieri sera hanno evacuato tranquillamente lo stadio Re Baldovino. , De croo ha ricordato in particolare i canti di sostegno del pubblico che ha intonato “Tutti insieme” ai tifosi svedesi. “Il terrorismo colpisce indiscriminatamente, mira a seminare paura, sfiducia e divisione nelle nostre società libere. I terroristi devono sapere che non raggiungeranno mai i loro obiettivi, non ci costringeranno mai a piegarci. Il loro odio e la loro violenza dimostrano soprattutto la loro impotenza. Il terrorismo non vincerà mai”, ha detto De Croo. “Questa è una battaglia che stiamo conducendo insieme ai nostri amici svedesi”, ha aggiunto.