Attacco russo alle infrastrutture energetiche, colpita la diga sul Dnipro. Zaporizhzhia "in grave pericolo"

Roma, 22 mar. (askanews) – Massiccio attacco russo nella notte sull’Ucraina, colpite le infrastrutture energetiche, e la massiccia diga sul Dnipro. La centrale nucleare di Zaporizhzhia è “in grave pericolo”, avverte Energoatom.

Il ministro ucraino dell’Energia Herman Halushchenko ha dichiarato che in seguito all’attacco missilistico russo nella notte risultano danneggiati siti di generazione elettrica, sistemi di trasmissione e reti elettrici, in diverse regioni dell’Ucraina. Si tratta del più massiccio attacco sul sistema energetico ucraino negli ultimi tempi, ha affermato il ministro citato dal canale Telegram Nexta. La società Ukraidroenergo ha dichiatao che è stata attaccata la centrale Dneprovska che si trova a Zaporizhzhia.

“L’obiettivo non è solo danneggiare ma di nuovo tentare, come accaduto l’anno scorso, di provocare un massiccia interruzione dell’operatività del sistema energetico del Paese”, ha affermato Halushenko, riportando che è stata anche messa fuori uso una delle linee di trasmissione elettrica che alimenta la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il sindaco di Kharkiv Ihor Terekov ha detto che nella notte sono risuonate 15 forti esplosioni, e ha confermato che gli attacchi hanno preso di mira le infrastrutture energetiche. Stamattina la città aveva problemi di fornitura idrica e di trasporto pubblico. Dell’attacco russo ha parlato anche il capo dell’amministrazione di Dnipropetrovsk, Aleksandr Vilkul, secondo cui è stata colpita l’infrastruttura energetica di Kryvyj, provocando un diffuso black out energetico.

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande centrale nucleare d’Europa attualmente occupata dalla Russia nel sud dell’Ucraina, si trova in una situazione “estremamente pericolosa” a seguito dell’attacco, ha avvertito la società di Stato Energoatom. Una linea elettrica esterna che collega la centrale al sistema energetico ucraino è stata interrotta in seguito agli attacchi della notte, ha affermato la società statale che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive in Ucraina . Al momento è rimasta quindi solo una connessione alla rete elettrica ucraina. “La situazione è estremamente pericolosa e minaccia un’emergenza. Se l’ultima comunicazione con la rete elettrica nazionale viene interrotta, la centrale nucleare di Zaporizhzhia subirà un altro blackout”, ha detto il capo di Energoatom Petro Kotin.

Il massiccio attacco russo ha bersagliato anche la centrale idroelettrica Dnipro di Zaporizhzhia, ed è stata colpita anche la diga e il ponte che la sovrasta, su cui stava transitando un filobus, che ha preso fuoco. Lo ha riferito Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco in esilio di Mariupol. A bordo del veicolo durante l’attacco c’erano dei civili, ha detto il funzionario, senza specificare il numero delle vittime. La situazione della diga sarebbe intanto sotto controllo. Il traffico attraverso la diga sul Dnipro è stato bloccato in seguito all’attacco russo, ha confermato la polizia dell’oblast di Zaporizhzhia. Nella stessa città di Zaporizhzhia, i missili russi hanno distrutto quattro case e ne hanno danneggiate più di 40, ha detto il governatore Ivan Fedorov. Situata sul fiume Dnipro, appena a nord del bacino idrico di Kakhovka, la diga è lunga 800 metri. L’anno scorso, le forze russe hanno distrutto la diga di Kahkovka e l’adiacente centrale idroelettrica situata a valle della diga di Dnipro.