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giovedì, 18 Dicembre, 2025
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Terna, nel 2025 entrate in esercizio nuove opere per 800 milioni

Roma, 18 dic. (askanews) – Rafforzare la sicurezza energetica del paese e contribuire al percorso di transizione. Terna, la societ che gestisce la rete elettrica in alta tensione, accelera sugli investimenti e quest’anno mette in esercizio infrastrutture per circa 800 milioni di euro. Dal 2023 il valore degli interventi giunti alla piena operativit supera 2 miliardi di euro.

Giuseppina Di Foggia, Amministratore delegato Terna: “A partire dal 2023 abbiamo messo un esercizio nuove opere per oltre 2 miliardi di euro, e sono interventi concreti che rendono la trasmissione dell’energia pi sicura e flessibile in molte aree del Paese. Penso al nuovo collegamento sottomarino con l’Elba, al potenziamento della rete siciliana, alla nuova interconnessione con l’Austria. Infrastrutture sostenibili che rafforzano la Rete e permettono di integrare pi energia rinnovabile”.

Nel corso del 2025 sono stati realizzati oltre 300 km di collegamenti elettrici. Tra le opere principali, quelle per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, con oltre 130 km di elettrodotti interrati o in Sicilia, il completamento della direttrice Patern-Pantano-Priolo, opera chiave per il sistema elettrico regionale.

Oltre alle opere messe in esercizio, ci sono le infrastrutture gi autorizzate che nel solo 2025 ammontano a interventi per circa 1 miliardo di euro. Opere che vanno dal Nord al Sud Italia per una rete pi efficiente, dalla Brianza Ovest, a La Spezia, dal riassetto del Quadrante Sud-Ovest di Roma, alla realizzazione della nuova stazione elettrica di Perdasdefogu in provincia di Nuoro.

Dal 2023 sono stati autorizzati progetti di Terna di rilevanza nazionale ed europea.

Giuseppina Di Foggia, Amministratore delegato Terna: “Nello stesso periodo abbiamo ottenuto l’autorizzazione per 84 nuovi progetti per il valore record di oltre 6 miliardi di euro. I pi importanti sono gi in costruzione grandi opere che uniscono il paese e rendono la rete pi efficiente, capace di gestire meglio i picchi di domanda e di trasportare energia dei punti di generazione alle aree con maggior consumo. la conferma della nostra capacit di esecuzione e continueremo cos per garantire all’Italia un sistema elettrico pi affidabile e pronto per le sfide del futuro”.

Roma, a Palazzo Venezia esposto lo Scudo di Garibaldi di Ximenes

Roma, 18 dic. (askanews) – Edith Gabrielli, direttrice del Vive-Vittoriano e Palazzo Venezia, a Roma, ha presentato un’opera che unisce qualità esecutiva a un alto valore simbolico: il cosiddetto Scudo di Garibaldi, realizzato da Antonio Ximenes, che viene esposto dopo un importante intervento di restauro. A precedere l’inaugurazione della mostra, la conferenza di Valerio Terraroli dal titolo “Lo Scudo di Garibaldi. Antonio Ximenes e la celebrazione del mito garibaldino” presso la Sala del Refettorio di Palazzo Venezia. A introdurre, insieme alla Direttrice del Vive, il Colonnello Paolo Befera, Comandante del Reparto Operativo del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del ciclo di esposizioni “Reintegrazioni. Dai depositi al percorso di visita”. Obiettivo del ciclo è la reintegrazione nel percorso museale aperto al pubblico di una serie di opere, a oggi custodite nei depositi, scoperte e rivalutate criticamente grazie al progetto di catalogazione sistematica delle collezioni del Vive – ideato e diretto da Edith Gabrielli con la collaborazione di Alessandro Tomei, Barbara Agosti e Valerio Terraroli – confluito nella realizzazione di un catalogo online sul sito dell’Istituto stesso.

Esposto presso la Sala Altoviti fino al 12 aprile 2026, lo Scudo di Garibaldi, in bronzo cesellato, nonché parzialmente dorato e argentato, fu realizzato dal siciliano Antonio Ximenes su commissione del popolo siciliano per celebrare Giuseppe Garibaldi e l’eroica impresa dei Mille. L’opera si ispira al clipeo classico (il grande scudo in metallo, rotondo e bombato, utilizzato dai soldati greci e romani) e vede al centro la testa dorata e a tutto tondo dell’Eroe dei Due Mondi, ai lati, i nomi delle città siciliane conquistate e, sul bordo, incisi, i nomi dei garibaldini che parteciparono alla suddetta spedizione. Trafugata nei primi anni 2000, la scultura è stata recuperata nel 2019 grazie all’intervento del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) e restituito al Museo Centrale del Risorgimento, ritrovando oggi una rinnovata leggibilità grazie a un oculato intervento di restauro eseguito dal Consorzio Artificia.

“Il cosiddetto Scudo di Garibaldi di Antonio Ximenes rappresenta un vero capolavoro di arte celebrativa di fine Ottocento, recuperato al patrimonio dello Stato grazie al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. L’opera, realizzata per commemorare Giuseppe Garibaldi e la spedizione dei Mille, torna alla visione del pubblico in seguito a un accurato e sapiente restauro. L’obiettivo di ‘Reintegrazioni’ è proprio quello di coinvolgere i visitatori in un’esperienza di conoscenza ed approfondimento storico-artistico delle collezioni del Vive”, ha dichiarato Edith Gabrielli.

La Cnn: la Russia usa la flotta ombra anche come strumento di spionaggio

Roma, 18 dic. (askanews) – Personale marittimo russo con legami con i servizi segreti del paese sarebbe coinvolto in attività di spionaggio nelle acque europee lavorando segretamente su navi della “flotta ombra” russa che trasporta petrolio. Lo hanno riferito in esclusiva alla Cnn da fonti di intelligence occidentali e ucraine.

Negli ultimi mesi, alcune delle navi della cosiddetta “flotta ombra”, spesso registrate a nome di paesi non collegati, hanno assunto nuovi membri d’equipaggio poco prima di lasciare i porti. La Cnn ha visionato due liste di equipaggi di queste navi. Il personale è prevalentemente non russo, ma i documenti riportano anche alcuni nomi russi e i dettagli del loro passaporto in fondo all’elenco. Parlando con diverse fonti di intelligence, la Cnn ha stabilito che molti di questi uomini sono impiegati da una società russa segreta chiamata Moran Security. Alcuni di loro sono mercenari che in precedenza hanno lavorato per compagnie militari private russi, come il famigerato gruppo Wagner.Moran è un’agenzia di sicurezza privata con legami con l’esercito e l’intelligence russa, secondo fonti di intelligence occidentali. L’azienda è stata sanzionata nel 2024 dal Tesoro degli Stati Uniti per aver fornito “servizi di sicurezza armati” a imprese statali russe al fine di “intensificare la pressione sulla Russia per la sua continua guerra crudele e immotivata contro l’Ucraina”.

Il personale della Moran è stato imbarcato su diverse petroliere della flotta ombra russa e spesso sono gli unici russi a bordo, sostengono fonti di intelligence sia ucraine che occidentali.

L’intelligence ucraina ha affermato di aver assistito all’introduzione di questo personale a bordo della flotta ombra circa sei mesi fa, mentre una fonte dell’intelligence occidentale ha aggiunto che, in un’occasione, il personale della Moran ha scattato fotografie di installazioni militari europee da una delle navi.

Corteo agricoltori a Bruxelles, scontri polizia-manifestanti

Bruxelles, 18 dic. (askanews) – Momenti di tensione nel quartiere europeo a Bruxelles per la manifestazione degli agricoltori, mentre è in corso il Consiglio europeo. In piazza, secondo la polizia belga, 8 mila persone e un migliaio di trattori.

La polizia ha usato idranti e lacrimogeni per disperdere i manifestanti in Place du Luxembourg. Contro gli agenti sono stati lanciati ortaggi ma anche pietre, bottiglie e petardi.

Al momento la situazione appare sotto controllo, con la polizia che controlla a distanza i manifestanti.

Sci, Odermatt vince in Val Gardena, Paris è terzo

Roma, 18 dic. (askanews) – Un eterno Dominik Paris torna sul podio della Val Gardena: il campione azzurro è terzo nella prima discesa sulla Saslong, su percorso accorciato, recupero della prova non disputata a Beaver Creek, alle spalle di Marco Odermatt e di Franjo Von Allmen.

Il campione della Val d’Ultimo fa segnare il miglior riscontro nel primo e ultimo intermedio, cedendo per soli 19 centesimi di secondo rispetto all’1’24″48 che vale ad Odermatt il 50esimo successo della carriera. Sale invece a quota 51 il bottino complessivo dei podi di Paris nel massimo circuito, il 33esimo in discesa. Si tratta della quarta volta per Paris sul podio in Val Gardena: nel 2014 era stato terzo in discesa e secondo il giorno dopo in superG, mentre nel 2023 ha saputo imporsi proprio in discesa. In una gara più volte rimandata per via delle nuvole basse ferme sul tracciato, Paris ha saputo scrivere un’altra pagina della propria leggenda, con soli 4 centesimi di gap rispetto a Von Allmen, secondo a 0″15 dal connazionale.

Se Paris vola sul podio, gli altri azzurri volano nelle parti alte della classifica: Florian Schieder in crescendo è sesto a 0″57, un solido Mattia Casse è settimo a 0″67, Giovanni Franzoni nono a 0″74, Christof Innerhofer è 12esimo a 0″91 con Benjamin Alliod 14simo a 0″94 per cogliere il miglior risultato della carriera. Numeri che tratteggiano una maiuscola prova di squadra: la tappa dolomitica di Coppa del Mondo si apre così con eccellenti riscontri per il team Italia che può guardare con grande e giustificata fiducia al superG di domani e alla discesa – sul percorso integrale della Saslong di sabato. Caduta poco dopo un minuto di gara per Nicolò Molteni, apparentemente senza conseguenze; non è partito Guglielmo Bosca.

Il nuovo successo stagionale permette ad Odermatt di allungare ancor più in vetta alla generale: 605 punti gli consentono di doppiare Kristoffersen, secondo a quota 302, con Haugan terzo a 281; Paris è il migliore azzurro in dodicesima posizione con 174 punti; Odermatt guida a punteggio pieno la classifica di discesa, davanti a Von Allmen (130) e Paris (100).

La Russa: un onore il Papa al Senato, visita felice e inaspettata

Roma, 18 dic. (askanews) -” stato un grande onore, un grande momento di raccoglimento per i credenti, ma penso anche per i non credenti per quello che la bianca figura del Papa rappresenta come anelito di amore di pace, specie in vicinanza del Santissimo Natale”. Cos il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha commentato la visita di Papa Leone XIV alla mostra sulla Bibbia di Borso d’Este, in esposizione al palazzo della Minerva.

“Voglio ringraziare il segretario generale” del Senato, Federico Toniato “per avere organizzato e resa possibile questa inaspettata e per noi felicissima occasione di visita del Santo Padre. venuto in forma privata – ha spiegato La Russa – ecco perch non abbiamo potuto estendere l’invito anche alle altre cariche dello Stato e all’altro ramo del Parlamento, perch ci stato detto che era una visita in forma privata. il secondo Papa che viene al Senato in questa legislatura ed venuto a visitare La Bibbia che noi esponiamo. La seconda mostra che facciamo durante il Giubileo, la prima era su San Francesco”.

Passante Bologna, Priolo: firma protocollo tra gennaio-febbraio

Casalecchio di Reno, 18 dic. (askanews) – “Con il Ministero e con Aspi abbiamo condiviso le opere che devono rientrare in questo nuovo protocollo che contiamo di firmare tra gennaio e febbraio, che contiene ovviamente la rivisitazione e ottimizzazione del Passante”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Infrastrutture della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, a margine dell’iniziativa di Anas a Casalecchio alla presenza del ministro Salvini.

“Confermo quello che dice il ministro, nel senso che anche il direttore delle concessioni sta lavorando insieme ad Aspi per la definizione di questo Pef che Aspi deve presentare – ha proseguito Priolo -. Abbiamo gi definito alcune opere di adduzioni che entreranno in questi lavori come i ponti sul Reno che per noi sono molto importanti, ma anche la ridefinizione della Complanare Nord e probabilmente ci sar una quarta corsia dell’autostrada in virt della Complanare, il nodo di Funo che per noi molto importante”.

“Diciamo che i contenuti dei lavori che dovremmo fare sono sul tavolo del protocollo – ha concluso l’assessore -. E’ ovvio che la definizione del Pef sar quello che definir i lavori dal punto di vista proprio operativo, per vero che ci stiamo lavorando ed vero che entro gennaio questo quadro sar concluso”.

Il Cremlino: pronti a valutare i cambiamenti all’accordo di pace

Roma, 18 dic. (askanews) – La Russia sta preparando i contatti con gli Stati Uniti per capire quanto siano cambiati i principi precedentemente concordati per una soluzione in Ucraina in seguito ai contatti con Kiev e l’Europa, ha affermato oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

“Vedremo cosa succederà a questo insieme di principi e come Zelensky e gli ucraini li abbiano influenzati. Per capire quanto siano cambiati, stiamo preparando i contatti necessari con gli americani”, ha detto Peskov.

Papa XIV in visita a sorpresa al Senato, la sua prima volta

Roma, 18 dic. (askanews) – Visita a sorpresa di Papa Leone XIV a Piazzale della Minerva al Senato, per la mostra sulla Bibbia di Borso d’Este.

Accompagnato dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, stato accolto dal presidente del Senato Ignazio La Russa mentre il coro polifolico del Senato ha intonato il canto natalizio “Adeste fideles”. Il Pontefice rimasto al Senato una ventina di minuti.

Musica, nuovo album e tour mondiale nel 2026 per Matteo Mancuso

Roma, 18 dic. (askanews) – Matteo Mancuso ha annunciato il suo nuovo tour mondiale: più di 50 date tra Stati Uniti, Regno Unito ed Europa e in Italia ad aprile.

Classe 1996, tra i talenti della nuova generazione di musicisti, applaudito da Joe Bonamassa, Dweezil Zappa e Eric Johnson, apprezzato da Stefano Bollani, Enrico Rava e Paolo Fresu, Mancuso ha conquistato la comunità globale della chitarra elettrica, al punto da essere inserito anche nella playlist String Theory di Spotify dedicata ai maestri contemporanei dello strumento con oltre 160mila abbonati.

Un successo che viaggia sul doppio binario dell’analogico e del digitale. Grazie ai suoi video su Instagram, YouTube e TikTok ha raggiunto milioni di persone. La sua tecnica, che fonde jazz, fusion, fingerstyle e una musicalità modernissima, ha trovato l’apprezzamento di due dei più importanti e influenti creator del mondo della chitarra elettrica. Infatti, sia Rick Beato che Paul Davids hanno intervistato Matteo Mancuso dedicandogli puntate monografiche e definendolo senza mezzi termini “il miglior chitarrista del mondo”.

Il tour accompagnerà il lancio del suo nuovo album, che presenterà in anteprima esclusiva in Italia in formato fisico, prima della pubblicazione mondiale su tutte le piattaforme.

Il nuovo tour internazionale partirà il 23 gennaio 2026 dal famoso NAMM di Los Angeles (California), attraverserà gli Stati Uniti fino a Washington e Chicago, per poi approdare in Italia il 9 aprile a Catania, toccando poi i principali capoluoghi italiani tra cui Roma e Milano, per chiudersi infine ad Atene il 16 maggio.

Anas: abbattuto ultimo diaframma galleria di Casalecchio di Reno

Casalecchio di Regno, 18 dic. (askanews) – Completato lo scavo della galleria Casalecchio sul cantiere dello stralcio nord del nodo ferro-stradale di Casalecchio di Reno nella città Metropolitana di Bologna. “Lo stralcio sud è il completamento del collegamento infrastrutturale della Val di Reno con un investimento previsto di circa 76 milioni”. Lo ha dichiarato Eutimio Mucilli, Chief Operating Officer di Anas e Commissario straordinario, alla presenza del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, dell’assessora regionale Irene Priolo e del sindaco Matteo Ruggeri.

“Abbiamo appaltato i lavori, è un appalto integrato. Ho approvato recentissimamente il progetto esecutivo e quindi si prevede di poter consegnare i lavori nel mese di gennaio 2026 – ha proseguito Mucilli -. L’intervento è lungo 2 km circa, che parte dallo svincolo di Faianello agganciandosi allo stralcio nord per un tratto di circa 50 metri con una sezione a quattro corsie, poi diventa una sezione a due corsie fino a raccordarsi con la nuova Porrettana”.

“Non è un’opera complessa come questa, non essendoci gallerie, ci sono solo due viadotti di circa uno di 190 metri e l’altro di 65 metri – ha aggiunto il commissario -. Il tempo utile per l’esecuzione dei lavori è di circa 620 giorni. Si completa un’opera fondamentale per la città, la regione e tutti gli utenti”.

La galleria artificiale a doppia canna dello stralcio nord ha una lunghezza di 1,2 km e costituisce circa il 50% della nuova bretella stradale che avrà un’estesa complessiva di 2,1 km. Si prevede il completamento dei lavori e l’apertura al traffico dello stralcio nord nel corso della stagione estiva del 2026. Investimento complessivo quasi 190 milioni di euro.

Ucraina, Lagarde: fiduciosa che leader torveranno una soluzione

Roma, 18 dic. (askanews) – Sui nuovi aiuti dalla Ue all’Ucraina “c’è del lavoro in corso e non spetta a noi, spetta ai leader decidere. E data l’importanza della questione, e quello che c’è in ballo, sono pienamente fiduciosa che troveranno una soluzione”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.

“Potrebbe essere nel solito modo europeo, con tanti giri e che richiede tempo. E che solleva speculazioni sul fatto che funzioni o no. Ma sono fiduciosa che troveranno una soluzione – ha ribadito – perché è troppo importante”.

Tuttavia ha anche ribadito che la Bce non intende appoggiare alcuna ipotesi che preveda una violazione dei trattati Europei, come quella che la voleva essere garante di eventuali cause internazionali a carico di Euroclear, la piattaforma belga di deposito titoli presso cui sono congelati gli asset della Russia che la Ue vorrebbe usare a favore di Kiev.

“Siamo un’area del mondo che si si fregia di rispettare lo stato di diritto – ha detto ancora Lagarde -. I leader decideranno, sono certa che ci sono soluzioni che possono essere dibattute e costruzioni che possono essere elaborate. Ma non sta alla Banca centrale incoraggiare o sostenere un meccanismo in cui verremmo chiamati a infrangere l’articolo 123 dei Trattati Ue. Il finanziamento monetario non è consentito nel trattato e non ti puoi attendere da me – ha chiarito – di approvare ex ante un meccanismo in cui ci sarebbe finanziamento monetario, mi sembra piuttosto ovvio, grazie”. (fonte immagine: ECB 2025).

Gerasimov: la Nato si prepara all’ "inevitabile" scontro con la Russia

Roma, 18 dic. (askanews) – L’Unione Europea vuole prolungare le operazioni militari per indebolire la Russia e ristrutturare la NATO in vista di un “inevitabile” scontro diretto con la Russia, ha dichiarato oggi il capo di Stato maggiore delle forze armate russe Valery Gerasimov.

“Le dichiarazioni politiche di alcuni leader europei suggeriscono di prolungare le operazioni militari, il che, a loro avviso, esaurirà le forze del nostro Paese e consentirà alla NATO di ristrutturare la sua ‘macchina militare’ in vista di un inevitabile scontro diretto con la Russia”, ha affermato Gerasimov durante un punto stampa per gli addetti militari stranieri.

La crisi in Ucraina si sta sviluppando come una guerra per procura tra l’Occidente e la Russia, un fattore chiave nel delineare la situazione politico-militare, ha aggiunto Gerasimov, il quale ha evidenziato che “la fonte principale delle crescenti minacce militari alla sicurezza della Federazione Russa è l’Occidente collettivo, che non ha abbandonato il suo obiettivo dichiarato di infliggere una sconfitta strategica alla Russia”.

Lagarde: sui tassi tutte le opzionalità devono restare sul tavolo

Roma, 18 dic. (askanews) – Sui tassi di interesse al Consiglio direttivo della Bce “abbiamo riconfermato che siamo in una buona posizione, ma non significa che siamo statici. Oggi la decisione è stata presa all’unanimità, ma c’è anche una visione unanime che tutte le opzionalità devono restare sul tavolo e che dobbiamo attenerci all’approccio del volta per volta, con nessun percorso predeterminato, né su alcuna mossa. E’ stata una visione unanime”. Così la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo, ha risposto a chi le chiedeva se la prossima eventuale variazione dei tassi della Bce sarà un taglio, piuttosto che un rialzo. (fonte immagine: ECB).

Usa, Inflazione novembre +0,2% mensile, +2,7% annuo, sotto attese

New York, 18 dic. (askanews) – L’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è cresciuto dello 0,2%, nei due mesi compresi tra settembre e novembre 2025. Il dato annuale ha mostrato un rialzo del 2,7%, mentre gli analisti avevano previsto un rialzo del 3,1%. I dati pubblicati hanno saltato il mese di ottobre a causa dello shutdown del governo.

Il dato “core”, ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,2% nei due mesi terminati a novembre. Rispetto a un anno prima, il dato “core” è cresciuto del 2,6%, contro attese al +3%. I prezzi energetici sono scesi dell’1,1% nei due mesi presi in esame. I prezzi dei generi alimentari sono cresciuti dello 0,1% nei due mesi conclusi a novembre. Su base annuale i prezzi dell’energia sono cresciuti del 4,2% e quelli alimentari del 2,6%.

Emma svela le date del tour estativo nei principali festial

Milano, 18 dic. (askanews) – Dopo l’annuncio dei due grandi concerti negli Ippodromi di Roma (2 luglio) e Milano (9 settembre), oggi – giovedì 18 dicembre – Emma svela le date che quest’estate la vedranno protagonista sui palchi dei principali festival d’Italia con il suo LIVE TOUR 2026.

Ai due attesi show negli ippodromi, primi due appuntamenti dell’artista in questi luoghi iconici, si aggiungono nuovi concerti in tutta Italia in cui Emma porterà sul palco tutta la sua grinta, la potenza del suo repertorio e i brani che hanno segnato la sua storia musicale, da quelli che hanno fatto ballare generazioni di fan ai nuovi successi.

Questi tutti i concerti di Emma attualmente in programma quest’estate: 02 luglio – Roma – Ippodromo delle Capannelle (Rock In Roma) 04 luglio – Brescia – Brescia Summer Music 10 luglio – Cervere (CN) – Anima Festival 11 luglio – La Spezia – La Spezia Estate Festival 15 luglio – Riccione – Riccione Music City 16 luglio – Mirano (VE) – Mirano Summer Festival 18 luglio – Pisa – Pisa Summer Knights 19 luglio – Genova – Altraonda Festival 24 luglio – Palermo – Dream Pop Fest 25 luglio – Catania – Sotto Il Vulcano Fest 01 agosto – Ancona – Piazza Cavour 02 agosto – Pescara – Zoo Music Fest 04 agosto – Follonica (GR) – Follonica Summer Nights 09 settembre – Milano – Ippodromo Snai San Siro (Milano Summer Festival)

I biglietti per i concerti degli ippodromi sono già disponibili su TicketOne, mentre i biglietti per le nuove date saranno disponibili nei circuiti di vendita e prevendita abituali a partire dalle ore 14.00 di domani, venerdì 19 dicembre. Per info: friendsandpartners.it e magellanoconcerti.it Dopo l’uscita del suo ultimo singolo “Brutta Storia”, brano accolto con grande entusiasmo da pubblico e critica e che ha raggiunto anche il vertice delle classifiche radiofoniche generali, il 2025 di Emma si chiude con risultati straordinari. Nell’ultimo mese, infatti, a distanza di oltre dodici anni dalla sua pubblicazione, il brano “L’amore non mi basta” è tornato a dominare le classifiche streaming italiane, raggiungendo il primo posto della Top50 di Spotify Italia; risultato che ha reso Emma la terza artista italiana solista nel corso dell’ultimo decennio a raggiungere questo traguardo. Il brano ha totalizzato oltre 120 milioni di stream RTD e più di 75.000 creazioni su TikTok, trasformandosi in uno dei casi musicali più significativi dell’anno, grazie a un fenomeno virale sui social che ha visto il pezzo adottato come colonna sonora di contenuti legati al calcio e alla nostalgia sportiva.

Ucraina, Zelensky: con l’uso dei suoi asset la Russia capisce che è colpevole

Bruxelles, 18 dic. (askanews) – “Alcuni Paesi sono scettici” sull’utilizzo degli asset russi e “alcuni Paesi sono contro l’Ucraina”, ma il prestito di riparazione sarebbe preferibile perché “la Russia comprenderebbe che è colpevole”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Bruxelles.

“Non vorrei parlare a nome dei leader su quale formato è possibile per l’aiuto. Sappiamo che la maggior parte dei leader sostiene il prestito di riparazione, e ci sono leader che sostengono altri strumenti. Penso, parlando a nome dei leader, qualunque sarà il risultato di oggi, siamo uniti su una cosa: che non possiamo permetterci di lasciare l’Ucraina senza risposta. In questi giorni, abbiamo una minaccia: 45-50 miliardi di deficit. Di sicuro, il deficit potrebbe essere ancora maggiore”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Bruxelles.

“Non sapevamo con certezza – ha aggiunto – come si sarebbero svolti gli eventi quest’anno. Stiamo parlando di fare tutto il possibile per porre fine alla guerra. Nel prossimo futuro, tutti i nostri sforzi saranno volti a trovare una via diplomatica per porre fine a questa guerra. Ma sentiamo anche altri messaggi, dai russi, che ora parlano più di guerra che di pace, ed è per questo che l’Ucraina deve essere forte. Non si tratta solo di 45-50 miliardi. Un tale deficit non riguarda la linea del fronte, riguarda la capacità di combattimento dell’Ucraina nel suo complesso. È molto importante, comporta rischi elevati per l’Ucraina. Quindi sono contento di aver avuto l’opportunità di parlare oggi”.

Salvini: Passante Bologna intervento meno invasivo e costoso

Casalecchio di Reno (Bo), 18 dic. (askanews) – “Con gli enti territoriali stiamo ragionando su come impattare il meno possibile col Passante e quindi con un intervento meno invasivo, meno pesante, meno costoso e meno lungo nel tempo”. Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in occasione dell’abbattimento da parte di Anas dell’ultimo diaframma della nuova galleria Casalecchio sul cantiere di realizzazione del nodo ferro-stradale di Casalecchio di Reno, stralcio nord.

“Siamo in costante contatto con la Regione, ho messaggiato col governatore anche questa mattina – ha proseguito Salvini -. In discussione c’ il nodo ovviamente di Autostrade per l’Italia del piano economico finanziario. Ho chiesto, ma non solo da ministro, anche da utente autostradale, che i fondi diano una mano in un momento economico delicato, quindi che non incassino tutte le centinaia di milioni di euro di dividendi, che non chiedano un aumento dei pedaggi autostradali eccessivo e che mettano a terra i miliardi di euro di cantieri che si erano impegnati a mettere a terra”.

Askatasuna, Pd: no a doppi standard, a quando lo sgombero di Casa Pound?

Roma, 18 dic. (askanews) – “Davanti al plauso unanime della maggioranza per lo sgombero del centro sociale Askatasuna a Torino, chiediamo a Piantedosi: quando assisteremo allo sgombero di CasaPound a Roma? Il Partito Democratico denuncia con forza i doppi standard nella gestione della legalità: mentre le occupazioni dei centri sociali vengono sgomberate rapidamente, CasaPound mantiene da oltre vent’anni una sede illegale in un palazzo pubblico in una zona centrale di Roma. Chiediamo al Governo di intervenire senza ulteriori ritardi, rispettando la legge e i valori costituzionali della Repubblica”. Così il responsabile sicurezza del Pd, il deputato democratico Matteo Mauri.

Mostre, un omaggio a Versace al Museo Archeologico di Reggio Calabria

Roma, 18 dic. (askanews) – Apre da domani al pubblico la mostra “Gianni Versace. Terra Mater. Magna Graecia Roots Tribute”, promossa dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, diretto da Fabrizio Sudano, in occasione degli ottant’anni dalla nascita di Gianni Versace. L’esposizione, che intreccia moda, arte e archeologia mettendo in dialogo il linguaggio creativo del fondatore della Maison Versace con le radici della Magna Grecia, è curata da Sabina Albano e Fabrizio Sudano ed è in programma dal 19 dicembre 2025 al 19 aprile 2026.

La mostra si configura come un omaggio alla forza simbolica e all’immaginario classico che hanno attraversato l’opera dello stilista restituendo il legame profondo tra la sua visione creativa e la cultura antica della sua terra natìa. Il percorso espositivo si sviluppa nel piano mostre del Museo e si articola in diverse sezioni tematiche, tra cui Città Madre, Visioni del Sud, Codice Versace, una ricostruzione del suo studio e un nucleo dedicato ai bozzetti per il costume e il balletto, testimonianza delle collaborazioni con Maurice Béjart, John Cox e Roland Petit.

Attraverso una selezione di oltre 400 pezzi, fra abiti, accessori, complementi di arredo appartenenti alla Home Collection e materiali d’archivio, provenienti da collezioni private, la mostra ricostruisce l’estetica di Gianni Versace, la sua costante ispirazione al mondo greco-romano, dai motivi a Meandro alla figura della Medusa, icona della Maison e simbolo di potente bellezza apotropaica.

In dialogo con i reperti archeologici della Magna Grecia e della Calabria protostorica, romana, tardo antica e bizantina, l’allestimento crea un percorso immersivo che mette in scena la continuità tra mito e modernità, tra classicità e linguaggio contemporaneo. Nell’esposizione, i capi e gli accessori realizzati dallo stilista reggino sono affiancati da una selezione di reperti archeologici, in un intreccio di suggestioni visive che ne disvelano i richiami all’antico; ornamenti in bronzo e in argento, ceramiche figurate, affreschi, decorazioni architettoniche e sculture offrono un piccolo ma significativo spaccato sul complesso linguaggio culturale del mondo antico, con particolare riferimento proprio a quelle tipologie di oggetti e iconografie che ispirarono le creazioni di Gianni Versace.

Tra i reperti più significativi, la lastra in stucco proveniente dalla chiesa di Santa Maria Theotokos di Terreti (RC), risalente al XI secolo d.C. che torna ad essere esposta dopo più di 15 anni, i frammenti di affresco con figure di pesci dalle Terme Romane di Reggio Calabria, del I-II secolo d.C., nuovamente visibili dopo un accurato intervento di restauro e una statuetta femminile in terracotta, con lunga veste e mantello, proveniente da Rosarno (RC).

L’allestimento è arricchito da reperti provenienti dal Museo Archeologico Nazionale della Siritide di Policoro (MT), tra cui un’antefissa con volto di Medusa e una Pelike (vaso per contenere liquidi) a figure rosse, entrambe di IV secolo a.C., eccezionalmente esposti a Reggio Calabria come frutto di una sinergica collaborazione tra luoghi e istituti della cultura.

“Con questa mostra abbiamo voluto riportare Gianni Versace alle sue radici, restituendo il dialogo profondo che la sua visione creativa ha sempre intrattenuto con la storia e con l’identità culturale della Calabria” ha dichiarato Fabrizio Sudano, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e curatore. “Il MArRC ha realizzato questo progetto come un ponte simbolico tra antico e contemporaneo: da un lato le collezioni del Museo reggino, che ospita i Bronzi di Riace e numerose testimonianze figurative della Magna Grecia; dall’altro l’immaginario di uno stilista che ha saputo trasformare quei riferimenti in un linguaggio estetico riconosciuto in tutto il mondo. La forza di questa esposizione risiede nel mostrare come la classicità non sia un patrimonio immobile, bensì una riserva inesauribile di significati che continua a ispirare l’arte e la creatività contemporanea. Siamo orgogliosi di presentare un percorso che intreccia memoria, identità e innovazione, offrendo alla comunità e ai visitatori uno sguardo nuovo sul legame tra il nostro territorio e uno dei suoi figli più illustri”.

La maggior parte dei capi appartiene alla Private Collection di Antonio Caravano, così come tutta la Home Collection – dalle sedute ai cuscini, dalle lampade ai piatti decorati – e alla Fashion Archive di Franco Jacassi, fra cui la splendida serie di bottoni, oltre alla collezione di Tonino Serranò.

“La mostra nasce con l’intento di restituire Gianni Versace nel contesto culturale che ne ha profondamente orientato la visione creativa, evidenziando il rapporto strutturale e non episodico che la sua opera ha intrattenuto con l’eredità dell’Antico” ha affermato Sabina Albano, curatrice.

Completano l’esposizione le fotografie di Roberto Orlandi, che raccontano gli inizi, le collaborazioni, le copertine e le modelle di spicco degli anni ’90 vestite da Versace, insieme a una selezione di ritratti più intimi che offrono nuove prospettive sulla sua figura. E ancora, due ritratti emblematici e complementari dello stilista, firmati da Helmut Newton e da Alice Springs.

Gb, Banca d’Inghilterra taglia tassi di 0,25 punti al 3,75%

Roma, 18 dic. (askanews) – La Banca d’Inghilterra ha deciso di rompere gli indugi e di ridurre i tassi di interesse di 0,25 punti percentuali, con cui ora il riferimento ufficiale sulla sterlina scende al 3,75%. La mossa era stata in parte resa più probabile del recente calmieramento dell’inflazione nel Regno, ma è stata comunque stata controversa e passata con un voto a risicata maggioranza: 5 favorevoli e 4 contrari. Questi ultimi, secondo quanto riporta un comunicato della Bank of England avrebbero preferito mantenere i tassi al 4%.

L’istituzione rileva che l’inflazione media nel Regno è scesa al 3,2%, restando comunque al di sopra dell’obiettivo del 2%, ma che ora è atteso che continui il percorso discendente in maniera più rapida.

Il Papa: siamo oltre la legittima difesa ma alla destabilizzazione planetaria

Città del Vaticano, 18 dic. (askanews) – Il mondo sta vivendo un drammatico tempo di conflitti, la “terza guerra mondiale a pezzi” evocata a più riprese da Papa Francesco. Un tempo nel quale occorre ritrovare speranza e forza, perché la pace è possibile ed è a portata di mano e perché siamo ormai scivolati in schemi politici che sono andati al di là dello stesso principio, pur accettato dalla dottrina, della legittima difesa spinti da una sorta di “destabilizzazione planetaria”. A sostenerlo è Papa Leone XIV nel suo forte Messaggio per la 59.ma Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il 1° gennaio prossimo sul tema: “La pace sia con tutti voi: Verso una pace ‘disarmata e disarmante'”.

“Quando trattiamo la pace come un ideale lontano, finiamo per non considerare scandaloso che la si possa negare e che persino si faccia la guerra per raggiungere la pace. Sembrano mancare le idee giuste, le frasi soppesate, la capacita di dire che la pace è vicina”, scrive il Papa nel suo Messaggio, notando però che “se la pace non è una realtà sperimentata e da custodire e da coltivare, l’aggressività si diffonde nella vita domestica e in quella pubblica”.

Prevost arriva a notare come “nel rapporto fra cittadini e governanti si arriva a considerare una colpa il fatto che non ci si prepari abbastanza alla guerra, a reagire agli attacchi, a rispondere alle violenze”.

“Molto al di là del principio di legittima difesa sul piano politico tale logica contrappositivà – è uno dei passaggi forti del suo pensiero – è il dato più attuale in una destabilizzazione planetaria che va assumendo ogni giorno maggiore drammaticità e imprevedibilità”.

Supercoppa, Chivu: "Calhanoglu c’è, da valutare se da titolare"

Roma, 18 dic. (askanews) – L’Inter vuole tornare ad alzare un trofeo dopo un anno di amarezze seguito allo storico scudetto della seconda stella. Per i nerazzurri la strada passa da due vittorie nelle prossime due partite, a cominciare dalla semifinale di domani contro il Bologna di Vincenzo Italiano, diventato negli ultimi anni una vera e propria bestia nera.

Cristian Chivu, però, predica concentrazione assoluta sul presente: “Vincere subito un trofeo per me non cambierebbe nulla, non sono a caccia di reputazione. Mi godo la crescita della squadra. Dall’inizio della stagione ci siamo promessi di giocare ogni partita con voglia e ambizione. Visto che siamo qui, anche se forse non lo meritiamo perché l’anno scorso non abbiamo vinto nulla, vogliamo giocarci tutto fino in fondo”.

Il tecnico romeno ha poi elogiato il gruppo: “È un piacere e un onore allenare questi ragazzi. Si sono messi in gioco nonostante difficoltà e amarezze. È un gruppo unito, affamato. Come staff abbiamo lavorato per riportare fiducia, autostima, passione e gioia per questo gioco, che a volte è meraviglioso e a volte bastardo”.

Sul piano pratico, Chivu non farà calcoli di formazione, anche se in caso di finale l’Inter avrebbe un giorno di riposo in meno rispetto a Milan o Napoli: “Non ci interessa. Anche Calhanoglu è recuperato e siamo pronti a giocarci le nostre possibilità al massimo”. Gestione delle energie che ha inciso anche sull’arrivo in Arabia Saudita, avvenuto con un giorno di ritardo rispetto agli anni precedenti: “Avrei voluto arrivare ancora più tardi, ma il viaggio è lungo. Inoltre qui abbiamo trovato freddo”.

Infine, il focus sull’avversario: “Il Bologna è una squadra scomoda per tutti, non solo per noi. Hanno energia e il loro modo di giocare può mettere in difficoltà chiunque”. E sugli scontri diretti: “Abbiamo battuto la Roma, ma per vincere bisogna sempre meritare. Nessuno regala nulla: l’importante è uscire dal campo a testa alta, sapendo di aver dato tutto”.

In Italia animali domestici in crescita: sono in quasi 4 famiglie su 10

Milano, 18 dic. (askanews) – In Italia quasi quattro famiglie su dieci convivono con almeno un animale domestico. E’ quanto emerge dai dati dell’Istat relativi al 2024 e contenuti nell’Indagine multiscopo “I cittadini e il tempo libero”, che indicano che oltre 10 milioni di nuclei familiari, pari al 37,7% del totale, ospitano uno o più animali in casa. La quota risulta in crescita rispetto al 2015, quando si attestava al 36,2%, e conferma un trend di aumento lento ma continuo dopo una lunga fase di stabilità.

Il confronto storico mostra infatti che tra il 2006 e il 2015 la presenza di animali domestici nelle famiglie italiane era rimasta sostanzialmente invariata, oscillando attorno al 36%. L’incremento osservato nell’ultimo decennio, pari a 1,5 punti percentuali, segnala un cambiamento graduale negli stili di vita e nelle scelte familiari. Nel complesso, si stima che nelle abitazioni italiane vivano circa 25 milioni e 500mila animali domestici.

Cani e gatti restano di gran lunga gli animali più diffusi. Nel 2024 il 33,9% delle famiglie possiede almeno un cane, un gatto o entrambi. In particolare, il 22,1% dei nuclei familiari dichiara la presenza di uno o più cani, mentre il 17,4% convive con uno o più gatti. Tra le famiglie che ne possiedono, il numero medio è pari a 1,3 cani e 1,8 gatti, a conferma di una diffusione che spesso va oltre il singolo animale.

Decisamente più contenuta risulta invece la presenza di altre tipologie di animali. I pesci sono presenti nel 3,2% delle famiglie, mentre circa il 6% dichiara di possedere animali diversi da cani e gatti. All’interno di questo gruppo prevalgono uccelli e tartarughe, rispettivamente presenti nell’1,5% e nell’1,3% dei nuclei. Nel tempo si osserva una lieve riduzione della quota di famiglie con animali diversi da cani e gatti, scesa all’8,1% nel 2024.

Le differenze territoriali restano marcate. Il Centro Italia registra la quota più elevata di famiglie con animali domestici, pari al 42,7%. Seguono il Nord-est con il 40,3% e il Nord-ovest con il 38,5%. La presenza risulta invece meno frequente nelle Isole, dove la quota scende al 34,3%, e nel Sud, che si ferma al 31%. Il dato territoriale si intreccia fortemente con la dimensione demografica dei Comuni.

Nei grandi centri urbani la convivenza con animali domestici è meno diffusa rispetto ai Comuni di piccole dimensioni. Nei Comuni centro delle aree metropolitane solo il 29,4% delle famiglie possiede uno o più animali, mentre la quota sale al 45% nei Comuni compresi tra 2mila e 10mila abitanti. Il valore più elevato si registra nei Comuni con meno di 2mila residenti, dove quasi una famiglia su due, il 47,7%, accoglie animali in casa. Un risultato che riflette anche una maggiore disponibilità di spazi abitativi e di aree verdi. La stessa dinamica emerge osservando separatamente cani e gatti. Nei piccoli centri il 29,4% delle famiglie possiede almeno un cane, a fronte del 15,1% rilevato nei Comuni centro delle aree metropolitane. Per i gatti il divario è analogo, con il 27,7% delle famiglie nei piccoli Comuni contro il 12,5% di quelle residenti nei grandi centri urbani.

La diffusione degli animali domestici è associata anche a caratteristiche socio-economiche. La quota di famiglie con animali sale al 45,5% quando il titolo di studio più elevato in famiglia è almeno il diploma di scuola superiore, mentre scende al 30,2% tra i nuclei con un livello di istruzione non superiore alla licenza media. Si osserva inoltre una relazione, seppur moderata, con le risorse economiche disponibili: tra le famiglie che dichiarano condizioni economiche ottime, il 41,6% ospita animali domestici, una percentuale superiore alla media nazionale.

La composizione della famiglia incide in modo significativo sulla presenza di animali domestici. Nel 2024 i nuclei con figli grandi risultano quelli più propensi ad accogliere animali in casa. Oltre la metà delle coppie con figli di 14 anni e più, pari al 51,2%, convive con uno o più animali domestici. Seguono le famiglie monogenitore con figli della stessa fascia d’età, che raggiungono il 48,8%.

Anche tra le coppie con figli più piccoli la presenza è rilevante, con il 42,5% dei nuclei che dichiara di avere animali domestici, una quota analoga a quella osservata tra i monogenitori con figli sotto i 14 anni. Particolarmente significativa è la crescita delle coppie senza figli con componenti sotto i 65 anni: nel 2024 il 47,9% di queste famiglie ospita animali domestici, a fronte del 38% registrato nel 2006 e del 42% nel 2015, con un aumento complessivo di quasi dieci punti percentuali.

La presenza di animali risulta invece più contenuta tra le persone sole. Tra gli individui di 65 anni e più che vivono da soli solo il 22,7% possiede animali domestici, mentre la quota sale al 30,8% tra le persone sole con meno di 64 anni. Considerando in particolare cani e gatti, sono ancora una volta le coppie con figli di almeno 14 anni a mostrare le percentuali più elevate, pari al 46,7%, seguite dalle famiglie monogenitore con figli grandi e dalle coppie senza figli sotto i 65 anni.

L’Indagine Istat analizza anche l’impegno diretto nella cura degli animali domestici nel tempo libero. Nel 2024 il 38,1% delle persone di 11 anni e più dichiara di prendersi cura di animali domestici. Di queste, il 23,8% svolge tale attività con assiduità, almeno una volta alla settimana, mentre il 14,3% lo fa in modo più sporadico. La frequenza della cura aumenta con l’età fino alla fascia 45-64 anni, per poi diminuire oltre i 65 anni. Tra i giovani di 11-24 anni il 20,2% si prende cura degli animali con frequenza settimanale, una quota che sale al 24,3% tra i 25 e i 44 anni e raggiunge il 28,8% tra i 45 e i 64 anni. Dopo i 65 anni il valore scende al 18,8%.

Le differenze di genere risultano evidenti. Le donne mostrano una maggiore propensione alla cura degli animali domestici rispetto agli uomini, con uno scarto di circa sei punti percentuali. Nel 2024 il 26,6% delle donne si occupa degli animali almeno una volta alla settimana, contro il 20,1% degli uomini. Il divario è presente in tutte le classi di età, raggiunge il massimo tra i 45 e i 64 anni e tende ad annullarsi tra le persone più anziane.

La maggiore partecipazione femminile alla cura degli animali si conferma anche considerando la condizione occupazionale. Tra le donne occupate, il 33,8% dichiara di dedicarsi alla cura degli animali domestici con frequenza almeno settimanale, mentre tra gli uomini occupati la quota si ferma al 22,3%.

Asset russi, la Banca centrate russa: ci rivarremo contro le banche europee

Roma, 18 dic. (askanews) – La Banca Centrale Russa ha dichiarato di voler recuperare dalle banche europee le perdite subite a causa del blocco dei suoi asset presso la Corte arbitrale russa.

“In relazione ai continui tentativi delle autorità dell’Unione Europea di sequestrare/utilizzare illegalmente, senza il consenso della Banca di Russia, i suoi asset situati presso istituti finanziari dell’Ue, anche attraverso l’immobilizzazione a tempo indeterminato dei suoi asset, la Banca di Russia, in conformità con la sua posizione precedentemente dichiarata sulla tutela dei propri interessi, annuncia che recupererà dalle banche europee le perdite causate dal blocco e dall’utilizzo illegale dei suoi asset presso la Corte arbitrale russa, per un importo pari agli asset detenuti illegalmente e ai mancati profitti”, ha affermato la Banca centrale russa in una nota ripresa dalle agenzie di stampa del Paese.

La scorsa settimana la Banca di Russia ha avviato una causa alla Corte Arbitrale di Mosca contro la società belga Euroclear per ottenere il risarcimento dei danni.

Presentata la Relazione Annuale del Fondo Fon.Te.

Roma, 18 dic. (askanews) – Presso la Sala “Caduti di Nassirya” del Senato, stata presentata la Relazione Annuale di Fondo Fon.Te., fondo pensione complementare dedicato ai dipendenti delle aziende del terziario. Una Relazione che ha preso in esame il bilancio del 2025, come spiegato da Maurizio Grifoni, Presidente del fondo Fon.Te., e da Walter Rizzetto, Presidente Commissione Lavoro alla Camera.

“Negli ultimi 15 anni, il Fondo Fon.Te. ha dato un rendimento intorno al 118%, quindi significa che, chi apporta capitale, chi porta questo denaro per il proprio risparmio previdenziale, lo vede attraverso gli investimenti che facciamo sulle imprese e aziende italiane ed europee che stanno rendendo molto. In pi, con tutti i processi che siamo riusciti a rigenerare e riqualificare, siamo molto pi veloci anche nelle prestazioni e quindi chi ha bisogno, chi ha necessit del proprio denaro riesce a ottenerlo molto in fretta” ha dichiarato Grifoni.

“I numeri citati ci raccontano di una storia che fondamentalmente sta avanzando, di un percorso che sicuramente intraprendente, ma soprattutto di un percorso che, se ben comunicato, pu creare effettivamente un grande interesse rispetto ad un tema di fondamentale importanza. Il mercato del lavoro cambiato, quindi tutto questo, unito ad una solida base di informazioni finanziarie, e anche minimamente economiche, pu partire dai fondi, per arrivare alle aziende, per triangolare con la politica proprio per cercare di sfruttare al meglio questo coefficiente di trasformazione importante che i fondi riescono a mettere a terra, cercando di garantirsi un futuro previdenziale sufficiente o pi che sufficiente” ha aggiunto Rizzetto.

La collocazione delle forme pensionistiche complementari, in ambito welfare, trova espressione nel numero delle prestazioni e nel capitale erogato. Ne ha parlato Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanze della Camera: “Coloro che arrivano in questo comparto vedono in Fondo Fon.Te. un interlocutore affidabile. Oltre 10% di adesioni in pi rispetto all’anno scorso, un patrimonio superiore ai 6 miliardi e mezzo, indicano una solidit importante. La crescita dell’occupazione femminile si riverbera anche qui nelle adesioni delle donne a questo fondo, cos come quella dei giovani che sono un comparto importante”.

All’evento, sono inoltre intervenuti: Alberto Gusmeroli, Presidente della Commissione Attivit Produttive della Camera; Antonio Misiani, Vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato; Elena Leonardi, Segretario Commissione Affari sociali, Sanit, Lavoro pubblico e privato Previdenza sociale del Senato; Mario Pepe, Presidente COVIP, e Anna Maria Selvaggio, Direttore Generale di Fondo Fon.Te.

Metsola: c’è l’accordo Parlamento-Consiglio UE sulla lista dei Paesi terzi sicuri

Bruxelles, 18 dic. (askanews) – “Accordo raggiunto! L’Europa dispone ora di un elenco comune di paesi di origine sicuri e di norme aggiornate sull’applicazione del concetto di paese terzo sicuro”. Lo scrive su X la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.

“Gli accordi raggiunti tra il Parlamento e il Consiglio europei – spiega – rendono il sistema di asilo europeo più efficiente, più flessibile e più armonizzato. Queste nuove disposizioni rafforzeranno le frontiere, accelereranno le procedure e sosterranno gli Stati membri sotto pressione. Si tratta di un passo importante verso la piena attuazione del Patto sulla migrazione e l’asilo”.

Bankitalia, in 2024 eliminati 6 mld di sofferenze da bilanci banche

Roma, 18 dic. (askanews) – Lo scorso anno sono state eliminate dai bilanci delle banche italiane posizioni a sofferenza per circa 6 miliardi. Il dato, pari a circa 1,4 volte il valore dei nuovi ingressi, è inferiore al 2023 in termini sia assoluti (9 miliardi), sia di incidenza percentuale sulle sofferenze in essere alla fine dell’anno precedente (37% contro il 44%). Lo riporta la Banca d’Italia, aggiungendo che la riduzione rispetto al 2023 è stata determinata principalmente dalle minori cessioni (passate da 5 a 3 miliardi) ed è riconducibile al progressivo ridimensionamento delle consistenze, che ha ridotto le esigenze di cessioni massive.

Le strategie di gestione dei crediti deteriorati sono ora basate su un contributo più equilibrato delle diverse leve gestionali, prosegue Bankitalia nell’ultima Nota sulla stabilità finanziaria: l’ammontare delle posizioni chiuse internamente è risultato equivalente a quello delle cessioni sul mercato (3 miliardi).

I dati aggiornati sui tempi di smaltimento delle sofferenze confermano i progressi conseguiti negli ultimi anni, si legge, attribuibili sia alla riduzione delle consistenze che ai miglioramenti degli intermediari nella gestione di questi crediti: la quota delle posizioni chiuse entro tre anni dalla classificazione a sofferenza è pari all’87% (88% nel 2023). Le cessioni di inadempienze probabili si sono mantenute stabili, pari a circa 4 miliardi.

Nel 2025 in Italia stabili i casi di cancro, calano i decessi

Roma, 18 dic. (askanews) – Nel 2025, in Italia, sono stimate circa 390.000 nuove diagnosi di cancro, un numero che segna una sostanziale stabilità rispetto al 2024, con una tendenza alla diminuzione alla luce della progressiva riduzione dei casi negli uomini. I dati emersi ieri pomeriggio da parte della Commissione Europea confermano per la prima volta in Europa un calo dell’1,7% dei casi complessivi, addirittura del 2,6% in Italia. Lo si legge nel volume “I numeri del cancro in Italia 2025”, presentato a Roma. È la pubblicazione ufficiale, giunta alla quindicesima edizione, che descrive gli aspetti relativi alla diagnosi e terapia delle neoplasie grazie al lavoro dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), Airtum (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione Aiom, Osservatorio Nazionale Screening (Ons), Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), Passi d’Argento e della Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPeC-IAP).

La tendenza è dovuta, da un lato, alla diminuzione totale della popolazione, dall’altro alla riduzione delle diagnosi di tumore del polmone nei maschi. Un trend positivo, a cui si accompagna un complessivo calo del 9% dei decessi oncologici negli ultimi 10 anni nel nostro Paese, ancora più evidente nelle neoplasie del polmone (-24%) e del colon-retto (-13%). Sono dati migliori rispetto alla media europea e si traducono in una sopravvivenza a 5 anni più alta nei tumori più frequenti, cioè in quelli della mammella (86% rispetto a 83%), colon-retto (64,2% rispetto a 59,8%) e polmone (15,9% rispetto a 15%). Nel nostro Paese, inoltre, in 5 anni (2020-2024), è aumentato il numero di cittadini che aderiscono ai programmi di prevenzione secondaria. Per lo screening mammografico la copertura è passata dal 30% nel 2020 al 50% nel 2024, per il test del sangue occulto nelle feci (per la diagnosi precoce del tumore del colon retto) dal 17% al 33% e per lo screening cervicale dal 23% al 51%.

Significativo il recupero delle adesioni anche nel Meridione, dove è triplicata la copertura: la mammografia è aumentata dal 12% al 34%, il test del sangue occulto fecale dal 5% al 18% e lo screening cervicale dal 12% al 37%. Tuttavia, permangono criticità, come l’elevata mobilità sanitaria regionale al Sud per interventi chirurgici per tumore della mammella, con indici di fuga tre volte superiori a quelli del Centro-Nord. In Italia, nel 2023, sono stati effettuati 66.351 interventi per carcinoma mammario (61.128 nella Regione di residenza, 5.223 fuori Regione): a livello nazionale la percentuale di chirurgia mammaria in mobilità è pari a circa l’8%, ma si va dal 5% al Nord al 15% al Sud. Resta ancora molta strada da percorrere anche sul piano della prevenzione primaria, cioè degli stili di vita sani. In Italia il 24% degli adulti fuma, il 33% è in sovrappeso e il 10% è obeso, il 58% consuma alcol e il 27% è sedentario.

“Grazie al progresso terapeutico, che introduce in pratica clinica nuove indicazioni e nuove sequenze di trattamento, e al prolungamento del tempo di cura, il carico di lavoro per le strutture sanitarie cresce notevolmente, molto più di quanto aumentino la forza lavoro e gli ospedali – afferma Massimo Di Maio, Presidente Aiom -. E i campanelli d’allarme per il numero di medici e infermieri del Servizio Sanitario Nazionale suonano in continuazione, non ultimo per fenomeni che giocano contro la tenuta del servizio pubblico. Che, al contrario, rappresenta una ricchezza del Paese, che va difesa in ogni modo. E, allora, abbiamo sempre più bisogno di prevenzione, sia per far diminuire il numero di persone che si ammalano sia per fare le diagnosi, laddove si può, più presto, quando la probabilità di guarire è più alta e l’impegno terapeutico, per il paziente e per il Servizio Sanitario Nazionale, è minore”. “Le disuguaglianze sociali nell’accesso alla diagnosi precoce e la persistenza di comportamenti a rischio rappresentano sfide urgenti, che richiedono un’azione decisa e coordinata – aggiungr il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella prefazione del libro -. Il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027 è una risposta concreta a queste sfide: dall’integrazione dei percorsi assistenziali, al potenziamento della prevenzione, fino allo sviluppo della ricerca. L’epidemiologia dei tumori sta cambiando e la prevenzione è la leva strategica su cui investire. Promuovere stili di vita sani e incrementare l’adesione ai programmi di screening organizzati sono attività strategiche per ridurre il rischio di sviluppare molti tipi di tumore, consentire una diagnosi precoce e intercettare tempestivamente la malattia. Abbiamo stanziato risorse per ampliare la fascia di età da sottoporre agli screening del cancro della mammella e del colon retto. Così come garantiamo fondi per la Rete italiana per lo screening del cancro del polmone. Il nostro obiettivo è inserire quanto prima anche questo screening nei programmi gratuiti del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, con l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza sarà introdotto un programma di sorveglianza attiva per i tumori ereditari della mammella e dell’ovaio”.

“Crediamo nella capacità delle Istituzioni di programmare in maniera tempestiva perché, dietro la formalità dei Livelli Essenziali di Assistenza, vi sono i bisogni dei pazienti, che richiedono il rispetto dei tempi oltre che dell’appropriatezza delle prestazioni. L’ottimismo, però, non cancella i problemi – sottolinea Francesco Perrone, Presidente Fondazione Aiom -. La tossicità finanziaria, cioè l’impatto economico del cancro, continua a colpire in Italia. Bisogna tutelare il diritto alla salute e contenere le disequità, ancora troppo evidenti. È grande anche il bisogno di cure palliative, da associare alle terapie antineoplastiche, per evitare che il fine vita si traduca in un momento di abbandono. La nostra società scientifica ha più volte evidenziato la necessità che il disegno di legge in materia di morte medicalmente assistita non escluda il Servizio Sanitario Nazionale, il solo in grado di garantire tutti i percorsi integrati, incluse le cure palliative simultanee. Ci auguriamo che il legislatore rispetti la dignità e i diritti dei pazienti oncologici, in maniera equa, e non demandi ad altri decisioni che vanno condivise in un contesto di alleanza terapeutica”.

In 5 anni (2020-2024) è migliorata l’adesione ai programmi di prevenzione secondaria, anche nel Meridione. Restano però importanti differenze fra Nord e Sud. Nel 2024 sono state invitate 16.218.860 persone e 6.481.002 hanno effettuato i test di screening. Per la mammografia, nel 2024, la copertura ha raggiunto il target accettabile, pari al 50%, ma vi sono sensibili differenze geografiche, con valori pari al 62% al Nord, al 51% al Centro e al 34% al Sud. La copertura dello screening colorettale si attesta al 33% e, in nessuna delle macro-aree, viene ottenuto il target accettabile del 50%, con il Nord vicino all’obiettivo (46%), mentre Centro (32%) e Sud (18%) sono decisamente più lontani. La copertura dei due esami per la diagnosi precoce del tumore della cervice uterina, test HPV e Pap test, si attesta al 51%, appena sopra al target accettabile, ma anche in questo caso le differenze territoriali sono ampie, passando dal 62% al Nord, al 51% al Centro fino al 37% al Sud. A prescindere dal dato medio nazionale, la variabilità tra macro-aree è ancora consistente, anche se va evidenziato il positivo impegno delle Regioni del Sud, che hanno registrato sensibili miglioramenti nell’ultimo quinquennio.

Supercoppa, Italiano: "Siamo il quarto incomodo"

Roma, 18 dic. (askanews) – Non è solo una semifinale di Supercoppa Italiana; per il Bologna è il punto esclamativo su un percorso di crescita iniziato anni fa. Alla vigilia del match contro l’Inter, l’allenatore rossoblù non nasconde l’orgoglio di trovarsi nel cuore pulsante del calcio arabo, pronto a giocarsi un trofeo in una cornice d’eccezione. Il tecnico esordisce analizzando l’impatto con la realtà saudita, tra strutture futuristiche e orizzonti mondiali: “Si vede che c’è l’intenzione di crescere sotto tutti i punti di vista. Lo stadio è all’avanguardia, i centri sportivi anche. Tra nove anni ci sarà il Mondiale e tutto avrà una accelerata importante”.

Essere a Riad è un premio per il club e per il presidente: “Vogliamo fare bene, anche per lui. Soffre quando perdiamo ed è uno spettacolo quando vinciamo. C’è grandissimo orgoglio”. Una soddisfazione che rimbomba anche nelle parole della storica bandiera Lorenzo De Silvestri, che ha voluto ringraziare i circa 500 tifosi in arrivo dall’Italia: “Loro sanno bene come siamo fatti, capiscono questo gruppo. C’è grande empatia, siamo una famiglia. È stata questa la chiave per tantissime vittorie”.

La gestione dei singoli: il caso Ferguson e il ritorno di Immobile L’attenzione si sposta poi sulla tenuta dei singoli, in particolare su Ferguson, apparso meno brillante nelle ultime uscite: “Non è una questione di condizione e minuti, sta alternando partite di grande attenzione e qualità, con altre meno lucide. Può capitare. È reduce anche da piccoli fastidi al ginocchio”.

La vera notizia è però il rientro di Ciro Immobile, pronto a dare il suo contributo anche se non dal primo minuto: “Dall’inizio non potrà esserci, non ha i minuti, ma a partita in corso può darci una grossa mano. C’è il timore di farsi male di nuovo, ma ora lo vedo tranquillo e libero. Averlo vuol dire personalità, gol ed esperienza”. Sul fronte difensivo, buone notizie da Lucumì e dal neo-aggregato Vitik, che danno respiro a un reparto che ha vissuto momenti di emergenza.

La sfida all’Inter: “Errori zero, superficialità sotto zero” Il ricordo della finale di Coppa Italia 2023 persa contro i nerazzurri è ancora vivo e funge da monito: “L’Inter aveva fatto una prestazione grandiosa. Per batterli servono errori e regali zero, e superficialità sotto zero. So che abbiamo le qualità per far male. Domani non puoi performare a livello normale, te lo chiede l’avversario”.

Il tecnico riconosce la forza del gruppo di Chivu, definendola una squadra “arrembante, che crea e propone novità tattiche”, ma il Bologna non parte battuto:

“Diciamo che noi siamo il quarto incomodo. Non siamo felici, di più. Siamo orgogliosi di essere qui e ci siamo meritati questo posto. Tutte le competizioni le stiamo affrontando con entusiasmo e fiducia”.

Un appuntamento con la storia Citando Lucio Dalla, l’allenatore chiude sottolineando l’eccezionalità del momento: “È l’emozione e la soddisfazione di giocarti un trofeo così importante contro squadre così forti. Questa partita servirà per un altro step di crescita”. Il Bologna non vuole essere una semplice comparsa: l’obiettivo è prolungare il soggiorno a Riad fino alla finale.

Assalto a La Stampa, in corso sgombero del centro sociale Askatasuna

Milano, 18 dic. (askanews) – Una vasta operazione della polizia, cominciata all’alba a Torino con perquisizioni all’interno del centro sociale Askatasuna e nelle abitazioni di alcuni militanti, sta proseguendo con lo sgombero dello stabile di corso Regina Margherita 47, in Borgo Vanchiglia, occupato abusivamente dal 1996. Il blitz, su delega dell’autorità giudiuziaria, è legato all’assalto di alcuni giorni fa da parte di militanti Propal nella redazione del quotidiano La Stampa.

All’interno della palazzina sono ancora presenti frequentatori abituali del centro sociale per il recupero, sotto il controllo degli agenti, di oggetti personali. In seguito interverranno le maestranze chiamate a bloccare gli accessi.

Durante l’operazione sono state trovate persone che dormivano ai piani superiori dell’immobile. Una circostanza che ha indotto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, a considerare decaduto il patto di collaborazione con i militanti in quanto un’ordinanza Comunale di inagibilità impone che lo stabile, dal primo piano in poi, debba restare vuoto.

Open Arms, Salvini dopo assoluzione: stanotte ho dormito bene

Casalecchio di Reno, 18 dic. (askanews) – “Ieri ero abbastanza teso, perché quando c’è di mezzo la tua libertà personale non è un discorso politico e dover spiegare a tua figlia e tuo figlio che il papà rischia di andare in galera perché sopra i 4 anni c’è la galera, non ci sono i lavori socialmente utili. Era qualcosa che non mi lasciava dormire tranquilla. Stanotte ho dormito bene”. Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a margine di un’iniziativa Anas a Casalecchio, commentando l’assoluzione definitiva nel caso Open Arms.

“Io ho ancora un anno e mezzo per chiudere tantissimi cantieri che abbiamo aperto e stiamo portando avanti. Noi abbiamo le Olimpiadi fra meno di due mesi – ha proseguito Salvini -. Sono determinato a far partire i cantieri del Ponte sullo Stretto, a portare avanti la Tav, il Brennero, l’alta velocità. Quindi nel prossimo anno e mezzo ho un’agenda abbastanza piena”.

“Voteranno gli italiani e poi decideranno gli italiani se tornare ad avere le politiche che attuai da ministro dell’Interno e qualcosa di utile al paese o no – ha concluso il leader della Lega -. Al di là della forma, posso dire che ieri ero abbastanza teso”.

Tajani: forti dubbi sulla base giuridica per l’uso degli asset russi

Bruxelles, 18 dic. (askanews) – Il Consiglio europeo che si tiene oggi e venerdì 19 dicembre a Bruxelles dovrà fare la scelta giusta riguardo alle diverse opzioni sul tavolo per il prestito Ue a sostegno dell’Ucraina per i prossimi due anni; l’Italia è assolutamente a favore del sostegno a Kiev, ma ha “forti dubbi” sulla solidità della base giuridica dell’unica proposta che la Commissione considera percorribile, quella del prestito basato sugli asset congelati russi, e considera che bisogna evitare una scelta sbagliata in questo senso, che portasse a un ricorso russo con una vittoria di Putin. E’ quanto ha detto in estrema sintesi, a Bruxelles, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando alla stampa al suo arrivo al pre-vertice del Ppe in vista del Consiglio europeo.

Il ministro ha anche affermato di non avere “alcun dubbio” sul fatto che il decreto del governo per il sostengo dell’Italia all’Ucraina in campo militare sarà approvato entro la fine dell’anno, anche se è ancora in corso la discussione tra le forze della maggioranza.

“Il principio politico – ha osservato Tajani – è quello di aiutare l’Ucraina anche da un punto di vista finanziario. Bisogna vedere qual è lo strumento idoneo a raggiungere l’obiettivo. Ci sono più ipotesi sul campo: quella degli asset congelati poteva essere un’ipotesi, però – ha obiettato – bisogna vedere qual è la base giuridica. Noi abbiamo forti dubbi sulla base giuridica, perché qualora non fosse abbastanza solida e ci fosse un ricorso della Russia che portasse a dover restituire le somme erogate, sarebbe un problema, oltre a dare una vittoria a Putin, cosa che noi dobbiamo scongiurare. Per questo, bisogna lavorare e studiare, anche durante il Consiglio, qual è la soluzione migliore, fermo restando che bisogna aiutare l’Ucraina”.

A una domanda sulla discutibile gestione della vicenda da parte della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che ha privilegiato la scelta del prestito basato sugli asset russi congelati, nonostante i fortissimi dubbi di diversi Stati membri (tra cui l’Italia e il Belgio), e sostanzialmente ignorato le altre opzioni, come il prestito Ue basato su emissioni di debito comune, Tajani ha risposto: “Il problema è trovare la giusta soluzione. Sono mesi che si discute. Noi abbiamo sempre manifestato le nostre perplessità sulla base giuridica, non sul principio politico che la Russia debba risarcire l’Ucraina. Però le cose vanno fatte bene e soprattutto – ha insistito il ministro – non dovrebbero esserci appigli giuridici che possano poi far ottenere un risultato positivo alla Russia. Quindi andiamo avanti per individuare la migliore soluzione possibile”.

“Ci sono parecchie posizioni, è chiaro che su un tema del genere ci sono opinioni differenti, valutazioni positive e negative. Noi abbiamo manifestato dei dubbi, bisogna vedere durante il Consiglio quale migliore soluzione si possa trovare. Noi diciamo: non commettiamo errori, solo questo”, ha affermato ancora Tajani. A chi chiedeva se pensi che al Consiglio europeo si arriverà a una decisione su questo punto, oppure no, come dice il premier ungherese Viktor Orbßn, il ministro ha replicato: “Io credo che si debba arrivare a una scelta per finanziare l’Ucraina, poi bisogna vedere qual è lo strumento migliore da usare per finanziare l’Ucraina, su questo mi pare che ci sia direi generale: non possiamo lasciare Kiev da sola in questo momento in cui si procede verso una trattativa che mi auguro possa portare a un cessate il fuoco”.

“Quindi, ora dobbiamo aiutarla dal punto di vista finanziario; l’Italia – ha ribadito Tajani – è pronta a farlo; abbiamo soltanto manifestato delle riserve sulla base giuridica della possibilità di utilizzare i beni russi congelati; questo non significa che noi non vogliamo aiutare l’Ucraina dal punto di vista finanziario”. Ma “se non c’è la base giuridica, bisogna trovare un altro strumento. Il problema – ha ripetuto – non è se aiutare oppure no l’Ucraina, noi vogliamo aiutare l’Ucraina, siamo dalla parte dell’Ucraina, ma dobbiamo fare in modo che la scelta non sia una scelta che poi possa tornare a vantaggio di Putin. Perché se non c’è la base giuridica e poi bisogna restituire i soldi, e Putin vince una causa, non è che possiamo fare un regalo a Putin”.

A un giornalista che ricordava le parole del presidente russo, che ha definito i leader dell’Ue dei “maialini da latte”, il ministro ha riposto: “E’ un linguaggio un po’ da caserma: i ‘maialini’ sono leader eletti democraticamente dai popoli. L’Europa è continente dove ci sono delle democrazie, ogni leader è eletto da cittadini, bisogna rispettare la volontà popolare; la dobbiamo rispettare noi ma la devono rispettare anche gli altri. Non ci sono maialini, sono soltanto leader eletti. Si può più o meno essere d’accordo, Putin ha le sue posizioni, ma non c’è nessuno – ha sottolineato – che scodinzola dietro nessuno”.

Quanto al decreto italiano per la proroga di un anno del sostegno a Kiev, che è stato rinviato, alla fine dell’anno, Tajani ha confermato: “Lo sosterremo, adesso si discuterà per vedere quale sarà il contenuto, ma che ci sia un decreto io non ho alcun dubbio; ne parleremo nell’ambito del governo”.

E alla domanda se si tratterà di un sostegno militare, ha puntualizzato: “Noi non abbiamo mai parlato di presenza di militari lì, ma di sostegno con strumenti militari. Io credo che in questa fase si possa continuare a sostenere dal punto di vista militare l’Ucraina. Non siamo dei guerrafondai, non manderemo soldati italiani in Ucraina, non siamo in guerra con la Russia, questo lo abbiamo sempre detto. Non abbiamo mai autorizzato l’uso di armi italiane in Russia: questa è una scelta di un Stato che aiuta l’Ucraina. Questo è buon senso, moderazione, per risolvere anche qualche dibattito che c’è” all’interno della maggioranza di governo, perché, ha ricordato, “siamo tre forze politiche diverse. Vedremo – ha concluso Tajani – come si potrà risolvere” questa vicenda.

Ft: decisivo il voto dell’Italia al Consiglio Ue, scelte dolorose per Meloni

Roma, 18 dic. (askanews) – Le decisioni che il Consiglio europeo è chiamato a prendere questa settimana su asset russi e accordo con Mercosur stanno costringendo il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, “a fare scelte dolorose, che in genere ha cercato di evitare”. E’ quanto scrive il Financial Times, sottolineando che i “leader europei sono alle prese con due decisioni cruciali per le quali l’enigmatica premier italiana esprime un voto decisivo: la sostenibilità finanziaria dell’Ucraina e il futuro della politica commerciale dell’Ue”.

E “gli alleati di Meloni all’interno dell’Ue sperano” che la presidente del Consiglio si confermi “un attore europeo fondamentale”, come evidenziato lunedì scorso nell’incontro a Berlino, “in cui si discuteva della sicurezza dell’Ucraina e del continente”, quando era seduta al fianco del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

“Abbiamo davanti a noi una settimana decisiva… che potrebbe davvero determinare la rilevanza dell’Ue come attore internazionale – ha detto al quotidiano britannico un alto funzionario tedesco – l’Italia è cruciale in questo senso”.Il Ft ricorda che l’amministrazione americana, con cui Meloni vanta “legami più stretti rispetto alla maggior parte dei suoi colleghi dell’Ue”, ha fatto pressioni perchè Bruxelles lasci i beni russi congelati in modo che vadano poi a finanziare progetti di investimento nell’ambito di un accordo di pace tra Kiev e Mosca, “mettendo a dura prova la lealtà di Meloni a Trump”.

Riguardo all’accordo dell’Ue con il Mercosur, messo a punto nel corso degli ultimi 25 anni e che dovrebbe essere firmato questo fine settimana, ieri Meloni ha definito “prematura” la firma, allineandosi alla Francia nella richiesta di un rinvio che “i funzionari della Commissione temono possa far naufragare l’intesa”.

Manovra, Salvini: no allungamento età pensione, trovare soldi altrove

Casalecchio di Reno, 18 dic. (askanews) – “La posizione della Lega è chiara: qualcuno tecnicamente aveva ipotizzato di allungare l’età, di allungare le finestre, di rimettere in discussione anche il riscatto della laurea. No”. Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando di manovra e pensioni a margine di un evento con Anas a Casalecchio di Reno, nel bolognese.

“Siamo già uno dei paesi europei dove si lavora più a lungo, il sistema è virtuoso, regge, quindi se servono dei soldi, che servono sempre, si trovano in altre tasche – ha proseguito Salvini -. Non allungando l’età pensionabile, non mettendo in difficoltà chi ha fatto il riscatto della laurea”.

“Aggiungo una riflessione: complicare la vita ai condomini e rivalersi sui condomini che pagano alla faccia invece dei morosi che non pagano, non è argomento in discussione dal punto di vista della Lega”, ha concluso il ministro.

Calcio, Inzaghi all’Inter: "In Arabia ho trovato il Paradiso"

Roma, 18 dic. (askanews) – Simone Inzaghi, ora alla guida dell’Al-Hilal, ha trovato la sua dimensione a Riad. Nonostante debba fare i conti con un traffico caotico che mette a dura prova i nervi, l’ex tecnico nerazzurro descrive la sua nuova vita in Arabia Saudita con una parola definitiva: “Paradiso” come scrive la Gazzetta dello sport.

L’occasione della Supercoppa ha riportato l’Inter proprio a Riad, a pochi chilometri di distanza dal suo ex allenatore. Dopo l’addio seguito alla pesante sconfitta nella finale di Champions (5-0), i rapporti si erano raffreddati, ma Inzaghi ha deciso di rompere il ghiaccio. Simone ha contattato personalmente i vertici dell’Inter per proporre un incontro. Un saluto amichevole per riallacciare i rapporti con i vecchi amici dopo mesi di silenzio. L’incontro non avverrà nel ritiro nerazzurro al Four Seasons, ma in una sede neutrale, favorita dal rinvio dell’impegno di campionato dell’Al-Hilal. Sul campo, i numeri danno ragione a Inzaghi. Nonostante la ricca offerta economica (25 milioni netti a stagione), il tecnico sottolinea che lo stimolo agonistico rimane altissimo:

“Vengo da 13 successi consecutivi, non sono qui per riposarmi. Nessuno dei miei giocatori ha intenzione di andarsene, qui stiamo divinamente.” Attualmente secondo in classifica dietro l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, Inzaghi si gode la serenità di un ambiente meno pressante rispetto a quello italiano, lontano dalle critiche dei social media. Inzaghi vive in un lussuoso “compound” insieme alla famiglia e al suo storico gruppo di lavoro (da Farris a Ripert, fino alla novità Siviglia). Il club è inoltre pronto a inaugurare un centro sportivo all’avanguardia presso la Princess Nourah University, alzando ulteriormente l’asticella delle infrastrutture a sua disposizione.

Mentre l’Inter si prepara per i suoi impegni arabi, Inzaghi sembra aver trovato il giusto equilibrio tra l’ambizione di vincere e una qualità della vita che lo ha rigenerato, pronto a riabbracciare con serenità quel passato nerazzurro che tanto ha amato.

Ue, Fitto: risorse coesione garantite, no rischi per le Regioni

Roma, 18 dic. (askanews) – Non ci sono rischi per le Regioni di perdere le risorse dei fondi di coesione. Lo ha assicurato Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della commissione Ue per la coesione e le riforme, a margine della riunione della conferenza delle Regioni.

“Il tema delle risorse secondo me è garantito – ha detto – nel senso che la nuova impostazione del piano nazionale e regionale prevede un’importo complessivo di risorse che sono esattamente la somma delle risorse assegnate tanto per la politica di coesione quanto per la politica comune. C’è una nuova impostazione del bilancio, una nuova struttura, cosa differente dal rischio che viene immaginato di taglio delle risorse che non c’è. Oggi c’è una nuova impostazione del bilancio, con quattro capitoli, molto più semplificata. Di questi quattro capitoli tre sono di competenza europea e una di competenza degli Stati membri. Le risorse ci sono, si tratta di avere una nuova impostazione seguendo un modello che è differente rispetto al passato. La rigidità dei bilanci europei pluriennali ha comportato anche la difficoltà di affrontare le situazioni differenti che abbiamo avuto negli anni”.

Costa e von der Leyen vedono gli agricoltori: l’Europa vi sostiene

Bruxelles, 18 dic. (askanews) – Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen hanno incontrato una delegazione dei rappresentanti degli agricoltori che manifestano a Bruxelles in occasione del summit europeo.

“In tempi di incertezza – scrivono Costa e von der Leyen in un post congiunto su X – i nostri agricoltori hanno bisogno di affidabilità e supporto. E l’Europa li sosterrà sempre. Con un sostegno forte e duraturo nel bilancio dell’Ue. Aiuti mirati per le piccole aziende agricole e familiari, nonché per i giovani agricoltori. E semplificazione per rendere più facile la vita quotidiana degli agricoltori. L’Europa è con voi, ora e in futuro”.

In crisi le rotte delle commodities agro-alimentari

Roma, 18 dic. (askanews) – Crisi geo-politiche, conflitti, imposizione di dazi, nuovi accordi commerciali. Ci che accadeva nell’arco di mezzo secolo oggi si concretizza in cambiamenti repentini nello spazio di poche settimane. E il mercato delle commodities, le materie prime che sino a pochi mesi addietro avevano provenienze certe e destinazioni altrettanto consolidate, costretto a subire un andamento a dir poco volatile, con conseguenze talora traumatiche anche sulla qualit delle materie prime stesse.

Emblematico il mercato dell’agroalimentare e in particolare delle forniture di cereali, che fatica a trovare assetti stabili anche per la qualit dei prodotti che le crisi in atto stanno proponendo come alternativi a quelli tradizionali.

Bureau Veritas con una presenza in oltre 140 Paesi, attraverso la sua Divisione Commodities, rappresentata in Italia da Inspectorate Italy, ha incrementato la sua attivit di controlli sulla qualit dei prodotti e sull’intera filiera che deve scontare oggi nuove origini e nuovi bacini produttivi.

Per quanto riguarda il territorio nazionale, i controlli sono aumentati del 15% rispetto al 2024, specialmente nella zona Adriatica dove lo scorso 4 Dicembre Inspectorate Italy ha inaugurato un nuovo Hub Operativo a Ravenna, assicurando una crescita organica in linea con la nuova strategia LEAP 28, che lega Bureau Veritas ai propri clienti come partner per la sicurezza sui controlli di quantit e qualit.

Sulle rotte globali emblematici i casi del grano e della soia, i cui scambi movimentano all’anno, rispettivamente, oltre 800 milioni di tonnellate a e circa 160 milioni di tonnellate di prodotto. Il primo faceva perno sul grano proveniente sempre dalle stesse fonti ed in un mercato aperto, con la fornitura diventata molto complessa, per le misure commerciali contro la Russia, imponendo come alternativi i grani prodotti negli Stati Uniti e in Canada.

Per quanto riguarda la soia, che vede l’Italia dipendere dall’estero per oltre l’85% del fabbisogno nazionale, le capacit di adattamento di un surveyor come Bureau Veritas sono ancora di pi messe alla prova da cambiamenti repentini nelle origini delle forniture per la Cina: prima dagli Stati Uniti, quindi (in conseguenza dei dazi) dal Brasile e ora (dopo le pur parziali intese commerciali) nuovamente dagli Usa.

Ma tutta la filiera delle forniture di commodities agro-alimentari sotto stress e ci comporta un incremento dell’attivit ispettiva a bordo delle navi. Lo stesso accade per trasporti ferroviari e quelli su strada.

Per Tomaso Migliaccio, Direttore della Divisione Commodities in Italia, nell’attuale contesto geo-politico caratterizzato da elevata instabilit e incertezza, i controlli sulle merci si confermano uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza alimentare, e dunque la salute del consumatore, e intercettare eventuali frodi.

Autotrasporto, Assotir: bene confronto al Mit su fondo rinnovo veicoli

Roma, 18 dic. (askanews) – “Molto positivo”. Così Assotir giudica il confronto tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le associazioni dell’Autotrasporto in merito alla definizione delle modalità attuative che porteranno alla predisposizione del decreto per l’erogazione dei 590 milioni di euro stanziati a favore del settore.

Nel corso della riunione i rappresentanti del ministero hanno illustrato i criteri-base del fondo per l’autotrasporto di 590 milioni di euro, attivo dal 2027 fino al 2031, che sarà dotato di una quota annuale di circa 100 milioni, che andranno ad incentivare gli investimenti per il rinnovo del parco veicolare, allo scopo di favorire il rinnovamento dello stesso.

“Nei prossimi giorni – spiega il segretario generale di Assotir, Claudio Donati – sarà fornita alle associazioni una prima bozza, su cui verranno fatte le eventuali osservazioni e proposte. Assotir non mancherà di dare il proprio apporto, affinché il fondo risulti effettivamente accessibile, snello, e fortemente orientato verso le piccole e medie imprese. Pensiamo che si debba dare atto al ministro Salvini – ha proseguito Donati – di aver mantenuto un impegno preso con il nostro settore. Si tratta di una misura significativa, che assume un rilievo strutturale, in quanto per cinque anni l’autotrasporto avrà uno strumento importante per favorire gli investimenti”.

Secondo il segretario generale di Assotir, però “questo non annulla le molte criticità del settore, una su tutte, la debolezza contrattuale dei trasportatori, che si traduce in una situazione di sotto-tariffazione generalizzata e, quindi, in difficoltà crescenti a far quadrare i bilanci. Da questo punto di vista, quello che succederà nella legge di bilancio, in approvazione al Senato, a partire dalla cancellazione dell’articolo 26, che comporterebbe il divieto di compensare il credito d’imposta derivante dalle accise sul carburante, è questione di importanza vitale su cui, nonostante le rassicurazioni ricevute per le vie brevi, dobbiamo continuare a tenere alta la guardia” conclude Donati.

Costa: non lasceremo il vertice senza una decisione sull’Ucraina

Bruxelles, 18 dic. (askanews) – “La Commissione ha presentato diverse opzioni. Abbiamo lavorato molto bene, soprattutto su una di queste, che gode di un ampio sostegno nel Consiglio europeo. E posso garantire che lavoreremo su questo oggi e se necessario domani. Ma non lasceremo mai questo Consiglio senza una decisione definitiva per garantire il fabbisogno finanziario dell’Ucraina per il 2026 e il 2027”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, al suo arrivo al vertice Ue.

Calcio, Botafogo, esonero lampo per Davide Ancelotti

Roma, 18 dic. (askanews) – Si chiude con un esonero amaro e prematuro la prima esperienza da capo allenatore di Davide Ancelotti. Il Botafogo ha ufficializzato la decisione di sollevare dall’incarico il tecnico trentaseienne dopo appena cinque mesi dal suo arrivo a Rio de Janeiro, nonostante un contratto in scadenza a dicembre 2026.

A pesare non sono stati soltanto i risultati deludenti. Sul piano sportivo, il club carioca ha chiuso il campionato brasiliano al sesto posto, a 16 punti dal Flamengo campione, ed è uscito agli ottavi di finale della Copa Libertadores contro la LDU di Quito. Un bilancio insufficiente per una squadra chiamata a difendere i titoli della stagione precedente.

Secondo quanto riferito da O Globo, tuttavia, la valutazione iniziale della società sul lavoro dell’ex assistente di Real Madrid e Napoli era stata complessivamente positiva, ma condizionata da un dato ritenuto allarmante: l’elevato numero di infortuni muscolari registrati durante la sua gestione.

Il punto di rottura definitivo sarebbe stato proprio questo. La dirigenza avrebbe individuato nel preparatore atletico Luca Guerra, uomo di fiducia di Ancelotti, il principale responsabile dei problemi fisici, chiedendone il licenziamento. Dopo un’apparente apertura iniziale, il tecnico italiano ha deciso di non rinunciare al suo collaboratore, provocando una frattura insanabile con il club. Da qui la decisione del Botafogo di interrompere immediatamente il rapporto.

A Torino perquisizioni nel centro sociale Askatasuna e nelle case dei militanti

Milano, 18 dic. (askanews) – La polizia di Stato sta eseguendo dall’alba di stamani perquisizioni al centro sociale Askatasuna di Torino e nelle abitazioni di alcuni suoi frequentatori. L’operazione è legata all’assalto di alcuni giorni fa da parte di militanti Propal nella redazione del quotidiano La Stampa. Lo stabile che ospita il centro sociale si trova in corso Regina Margherita, in Borgo Vanchiglia, ed è occupato abusivamente dal 1996.

“Quanto sta accadendo in queste ore ad Askatasuna a Torino non è una semplice perquisizione: lo Stato ha deciso di passare all’azione in modo deciso e concreto. A seguito dell’indegno assalto alla redazione de La Stampa e delle gravi violenze che hanno caratterizzato alcune delle manifestazioni degli ultimi mesi, ieri sono stati inviati in rinforzo a Torino oltre 300 poliziotti dei reparti mobili per sostenere l’azione delle forze dell’ordine sul posto. Non si tratta solo di una perquisizione dei locali e delle abitazioni: le autorità competenti sono pronte ad attuare lo sgombero dello stabile occupato, se necessario, per ristabilire legalità e ordine in una situazione che ha superato ogni limite tollerabile”. Lo ha scritto in una nota il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, Domenico Pianese.

“Esprimiamo il nostro plauso al ministro dell’Interno Piantedosi, al Capo della Polizia Pisani e alla Procura della Repubblica di Torino per la determinazione con cui si stanno contrastando metodi violenti e intimidatori che nulla hanno a che fare con la legittima espressione delle idee. Questo intervento è un segnale chiaro: la violenza antagonista non troverà spazio né impunità nel nostro Paese” ha aggiunto.

Discorso alla nazione di Trump: l’America è tornata più forte che mai

Roma, 18 dic. (askanews) – “L’America è tornata, più forte che mai”. Con questa rivendicazione il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è rivolto alla nazione per celebrare il suo primo anno alla Casa Bianca, attaccando duramente l’amministrazione Biden, rivendicando segnali di ripresa economica e annunciando un bonus per i militari finanziato, secondo lui, dai proventi dei dazi.

“Undici mesi fa ho ereditato un disastro e lo sto sistemando”, ha detto Trump nel suo discorso di una ventina di minuti dalla Diplomatic Reception Room della Casa Bianca. “Dopo solo un anno, abbiamo ottenuto più di quanto chiunque avrebbe potuto immaginare”, ha aggiunto. Il presidente americano ha annunciato che oltre 1,4 milioni di membri delle forze armate riceveranno un “warrior dividend”, un assegno da 1.776 dollari. “Gli assegni sono già in arrivo”, ha assicurato, “Abbiamo incassato molti più soldi del previsto grazie ai dazi”.

Nel suo intervento, Trump è tornato ad attaccare l’amministrazione Biden su immigrazione, criminalità ed economia, tema che – secondo i sondaggi – resta la principale preoccupazione degli americani. Ha parlato di “affordability”, termine da lui in passato liquidato come una “bufala democratica”, attribuendo al suo predecessore l’aumento dei prezzi. Trump ha affermato di essere al lavoro per ridurre i costi di generi alimentari, farmaci ed energia. Ha detto che colpirà “le gigantesche compagnie di assicurazione sanitaria” per abbassare la spesa sanitaria. Ha inoltre anticipato che annuncerà presto il nuovo presidente della Federal Reserve, che sarà “qualcuno che crede in tassi di interesse molto più bassi”, e ha promesso per il prossimo anno “alcune delle riforme abitative più aggressive della storia americana”. Il presidente americano ha annunciato che oltre 1,4 milioni di membri delle forze armate riceveranno un “warrior dividend”, un assegno da 1.776 dollari. “Gli assegni sono già in arrivo”, ha assicurato, “Abbiamo incassato molti più soldi del previsto grazie ai dazi”.

Nel suo intervento, Trump è tornato ad attaccare l’amministrazione Biden su immigrazione, criminalità ed economia, tema che – secondo i sondaggi – resta la principale preoccupazione degli americani. Ha parlato di “affordability”, termine da lui in passato liquidato come una “bufala democratica”, attribuendo al suo predecessore l’aumento dei prezzi. Trump ha affermato di essere al lavoro per ridurre i costi di generi alimentari, farmaci ed energia. Ha detto che colpirà “le gigantesche compagnie di assicurazione sanitaria” per abbassare la spesa sanitaria. Ha inoltre anticipato che annuncerà presto il nuovo presidente della Federal Reserve, che sarà “qualcuno che crede in tassi di interesse molto più bassi”, e ha promesso per il prossimo anno “alcune delle riforme abitative più aggressive della storia americana”.

Auto, Anfia: carico fiscale da record, nel 2024 salito a 83 mld

Roma, 18 dic. (askanews) – Nel 2024 il carico fiscale complessivo gravante sulla motorizzazione italiana si attestava a 83,04 miliardi di euro, in crescita del 4,5% rispetto al 2023. Il peso di questo carico fiscale sulle entrate tributarie nazionali complessive si attesta al 13,4%, leggermente in calo rispetto all’incidenza registrata nel 2023 (13,6%) per effetto di un trend di crescita delle entrate tributarie nazionali1 (+5,6%) superiore a quello del gettito fiscale derivante dalla motorizzazione – crescono sia le imposte dirette (+8,3%) che quelle indirette (+2,3%), basate sui consumi. Lo rileva l’Anfia, Associazione nazionale filiera industria automobilistica con un comunicato.

“Nel 2024 il settore automotive stabilisce un nuovo record generando un gettito fiscale superiore agli 83 miliardi di euro”, commenta Roberto Vavassori, Presidente di Anfia. “Dei tre momenti impositivi del ciclo di vita contributivo degli autoveicoli, è sempre quello relativo all’utilizzo a pesare maggiormente sul totale delle entrate tributarie derivanti dal settore, di cui rappresenta il 79,2%, superando i 65 miliardi di Euro (+4,5% rispetto al 2023)”.

“Concorrono a realizzare una cifra così elevata voci di prelievo fiscale come quelle relative ai carburanti (39,73 miliardi di Euro) e all’IVA su manutenzione e riparazione, acquisto ricambi, accessori e pneumatici (14,05 miliardi di Euro, in aumento del 15,5% rispetto al 2023). Al secondo posto – prosegue – si posiziona il gettito derivante dall’acquisto (versamento IVA, diritti MCTC e IPT), l’11,8% del totale, pari a 9,78 miliardi di Euro, in aumento del 5,5% rispetto al 2023 per l’effetto combinato del lieve calo (-0,5%) delle immatricolazioni di auto nuove e dell’aumento (+8,2%) dei passaggi di proprietà reali delle auto usate nell’anno 2024”.

“Il gettito derivante dal possesso, infine, vale il 9% del totale, ovvero 7,48 miliardi (+3% rispetto al 2023), pari al totale dei versamenti del bollo auto. Guardando al 2025, secondo le stime ANFIA, il carico fiscale sulla motorizzazione potrebbe rimanere pressocché stabile a 83 miliardi di Euro (-0,1%), anche considerando che, secondo le ultime previsioni, il mercato auto chiuderà l’anno con una contrazione intorno al 2,5% sul 2024”.

“Tengo a sottolineare – conclude il presidente Anfia – che in Italia l’incidenza del gettito fiscale derivante dal comparto sul Pil è la più alta tra i maggiori Paesi europei, attestandosi nel 2023, ultimo anno disponibile per questo tipo di confronto, al 3,7% contro una media attorno al 2,9%”. (fonte immagine: ANFIA).

Asset russi e accordo Mercosur, i nodi del Consiglio europeo

Bruxelles, 18 dic. (askanews) – I leader europei stanno arrivando al Justus Lipsius Building di Bruxelles per un Consiglio europeo che si annuncia molto complesso. Ai lavori partecipa anche il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.

Il punto principale all’ordine del giorno – e il più difficile da risolvere – è quello del sostegno all’Ucraina. La proposta messa sul tavolo dalla Commissione per l’uso degli asset russi come base per il prestito Ue a sostegno dell’Ucraina trova l’opposizione di alcuni Stati, a partire dal Belgio, che teme ‘ritorsioni’ nei confronti della finanziaria Euroclear, che detiene il 90% degli asset di Mosca congelati (circa 185 miliardi). Anche Italia, Malta e Bulgaria hanno espresso forti perplessità.

“La nostra volontà di aiutare il popolo ucraino non è mai stata e non sarà mai in discussione”, ha detto ieri Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Parlamento, ma “abbiamo il dovere di cercare la soluzione più efficace per preservare l’equilibrio tra la fornitura di un’assistenza concreta all’Ucraina da un lato e il rispetto dei principi di legalità, sostenibilità e stabilità finanziaria e monetaria dall’altro”. Dunque, ha aggiunto, “siamo aperti a tutte le soluzioni e intendiamo privilegiare quella che meglio può garantire questo equilibrio, ma si tratta di decisioni complesse che non possono essere forzate”. I negoziati sono andati avanti anche nella notte per cercare una soluzione.

All’ordine del giorno anche un confronto sul nuovo Multiannual Financial Framework (il bilancio europeo); la difesa e la sicurezza; la situazione geoeconomica; l’allargamento. Non è all’ordine del giorno, ma i leader dovrebbero parlarne, l’accordo commerciale con il Mercosur: la presidente della Commissione Ursula von der Leyen avrebbe dovuto firmarlo sabato prossimo in Brasile ma Francia e Italia hanno chiesto il rinvio per ulteriori approfondimenti.

Trump, discorso alla nazione: America è tornata più forte che mai

Roma, 18 dic. (askanews) – “L’America è tornata, più forte che mai”. Con questa rivendicazione il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è rivolto alla nazione per celebrare il suo primo anno alla Casa Bianca, attaccando duramente l’amministrazione Biden, rivendicando segnali di ripresa economica e annunciando un bonus per i militari finanziato, secondo lui, dai proventi dei dazi.

“Undici mesi fa ho ereditato un disastro e lo sto sistemando”, ha detto Trump nel suo discorso di una ventina di minuti dalla Diplomatic Reception Room della Casa Bianca. “Dopo solo un anno, abbiamo ottenuto più di quanto chiunque avrebbe potuto immaginare”, ha aggiunto.

Il presidente americano ha annunciato che oltre 1,4 milioni di membri delle forze armate riceveranno un “warrior dividend”, un assegno da 1.776 dollari. “Gli assegni sono già in arrivo”, ha assicurato, “Abbiamo incassato molti più soldi del previsto grazie ai dazi”.

Nel suo intervento, Trump è tornato ad attaccare l’amministrazione Biden su immigrazione, criminalità ed economia, tema che – secondo i sondaggi – resta la principale preoccupazione degli americani. Ha parlato di “affordability”, termine da lui in passato liquidato come una “bufala democratica”, attribuendo al suo predecessore l’aumento dei prezzi. Trump ha affermato di essere al lavoro per ridurre i costi di generi alimentari, farmaci ed energia. Ha detto che colpirà “le gigantesche compagnie di assicurazione sanitaria” per abbassare la spesa sanitaria. Ha inoltre anticipato che annuncerà presto il nuovo presidente della Federal Reserve, che sarà “qualcuno che crede in tassi di interesse molto più bassi”, e ha promesso per il prossimo anno “alcune delle riforme abitative più aggressive della storia americana”.

Patty Pravo annuncia il nuovo "Opera Tour" nei teatri italiani

Milano, 18 dic. (askanews) – Patty Pravo annuncia il nuovo “Opera Tour” nei principali teatri italiani a partire dall’8 aprile 2026. Queste le prime date: 08 aprile 2026, Firenze (Teatro Verdi); 10 aprile 2026, Varese (Teatro Intred); 12 aprile 2026, Torino (Teatro Colosseo); 20 aprile 2026, Bologna (Teatro Europauditorium); 06 maggio 2026, Milano (Teatro Arcimboldi); 08 maggio 2026, Cremona (Teatro Infinity 1); 10 maggio 2026, Bergamo (Choruslife Arena); 14 maggio 2026, Padova (Gran Teatro Geox); 17 maggio 2026, Roma (Teatro Brancaccio). I biglietti saranno disponibili dalle ore 14 di giovedì 18 dicembre sui circuiti di prevendita abituali. Produzione di Antonio Colombi. Il calendario completo e aggiornato sarà disponibile sui canali ufficiali dell’artista.

Patty Pravo presenterà il brano “Opera” alla 76esima edizione del Festival di Sanremo; sarà la sua undicesima partecipazione alla massima competizione canora nazionale. A dirigere l’orchestra, il Maestro Valter Sivilotti. “Opera”, scritto da Giovanni Caccamo, farà parte del nuovo album di inediti dell’artista (il ventinovesimo della sua carriera) in uscita a marzo 2026 per Nar International – Ada/Warner Music Italy. L’album conterrà anche i due singoli pubblicati nel 2025: “Ho provato tutto” (scritto da Francesco Bianconi dei Baustelle e prodotto da Taketo Gohara) e “Ratatan” (scritto da Marianne Mirage e Andrea Bonomo, e prodotto da Taketo Gohara e Marquis).

Da sei decenni protagonista indiscussa della canzone italiana, anche grazie al suo stile e vocalità inconfondibili, e a una personalità anticonformista, libera e sempre all’avanguardia, Patty Pravo ha stravolto i canoni relativi all’interpretazione femminile in Italia. La peculiare timbrica bassa e sensuale, le provocazioni e gli eccessi l’hanno resa un’icona di trasgressione. Artista raffinata e innovativa, ha sempre seguito ostinatamente il suo intuito musicale, esplorando generi musicali diversi tra loro, in un’evoluzione canora ed estetica costante che le ha permesso di restare sempre sulla cresta dell’onda. Hanno scritto per lei i più grandi autori italiani, e nel corso della sua lunghissima carriera ha venduto più di 120 milioni di dischi.

Monti: l’Europa non può essere la periferia dell’America di Trump

A un anno dall’inizio della seconda Presidenza Trump, quali conseguenze ha per l’Italia e per l’Europa la condiscendente vicinanza politica del capo del Governo italiano al Presidente degli Stati Uniti? Sull’Europa la linea di Trump è di una semplicità disarmante.

La strategia americana sullUnione europea

Primo: l’unione fa la forza. È interesse degli Stati Uniti che l’Unione europea non si rafforzi; meglio, anzi, se si disintegri.

Secondo: la diffusione del movimento MAGA in alcuni Paesi della UE può aiutare.

Terzo: chi ha il potere di regolare le big tech e l’intelligenza artificiale ha in mano il destino del mondo o, comunque, è in grado di sottrarsi a un esclusivo predominio americano.

Governi amici e Europa indebolita

L’ideale per Trump è avere Governi amici che – primo – si adoperino per impedire una maggiore capacità di decisione della UE, soprattutto opponendosi al superamento del potere di veto; secondo, condividano i valori MAGA più che i princìpi sui quali negli ottant’anni precedenti gli Stati Uniti erano divenuti il leader naturale dell’Occidente; terzo, siano sensibili alle pressioni del Governo americano e delle big tech affinché l’Unione europea sia docile ai loro indirizzi in materia di regolazione e tassazione in quel campo.

È facile cogliere in lei, signora Presidente, il leader politico che in Europa incarna meglio di ogni altro i desiderata del presidente Trump. Se questo sia un merito o un demerito ciascuno potrà giudicare. In me questo determina rammarico per il danno emergente e, ancor più, per il lucro cessante per l’Europa e per l’Italia.

Danno emergente e lucro cessante

Danno emergente: a me che partecipo alla vita pubblica senza aver mai avuto appartenenze politiche e sono altrettanto fiero di essere italiano ed europeo, dispiace che il mio Paese faccia una scelta di campo che lo colloca ai margini di valori quali lo Stato di diritto, la distinzione tra affari personali e affari dello Stato, che dà premio alla plutocrazia invece che alla meritocrazia e che non si fonda più sul multilateralismo.

Lucro cessante: proprio perché riconosco – e non da oggi – che lei, signora Presidente del Consiglio, è un leader politico di inconsueta capacità, in particolare sul piano internazionale, se lei nell’Unione europea si fosse impegnata e si impegnasse per costruire una maggiore integrazione europea e un’Europa più capace di decidere, con la stessa efficacia con la quale ottiene le maggioranze su temi specifici di policy che interessano a lei e al Governo italiano, l’Europa avrebbe forse già fatto e farebbe passi importanti come quelli che nella storia dell’integrazione europea sono stati altre volte determinati da leader italiani.

Costituzione e interesse nazionale

Infine, signora Presidente, lei ha giurato sulla Costituzione della Repubblica. Il presidente Mattarella ha chiarito recentemente che la scelta del dialogo e del multilateralismo, quella che oggi si declina nella difesa dell’Unione europea dalle pressioni autoritarie e identitarie che arrivano da Washington, è una scelta resa obbligata da due elementi: la nostra Costituzione e la tutela dell’interesse nazionale.

Ne deriva che chi sceglie di legittimare la dottrina Trump, chi si accontenta di essere il riferimento europeo dei poteri americani che vogliono un’Europa sottomessa ai poteri americani, io credo si schieri contro la Costituzione e certamente contro l’interesse nazionale.

Natale, identità e smarrimento dell’Occidente

Chissà perché l’aria natalizia in Italia porta sempre, ogni volta, scompiglio e confusione. Proprio in questo periodo, sempre, il rigurgito di laicismo e del politicamente corretto diventano i protagonisti indiscussi in un tempo che dovrebbe essere di serenità e di bontà. E questo, lasciatemelo dire, quando abbiamo alle porte una guerra della quale non abbiamo ancora compreso la reale gravità, tanto che molti di noi sonnecchiano ancora e rincorrono l’ideale di un Paese smilitarizzato, senza le sufficienti deterrenze per affrontare una possibile situazione militarmente critica.

 

Illusioni pacifiste e rimozione della realtà

C’è infatti chi ancora crede, compreso qualche politico al governo, che Putin stia facendo gli interessi dei poveri russi oppressi e non rincorra nessun sogno di gloria, o voglia ricostruire la cara vecchia URSS. Ma torniamo al punto di partenza: l’avversione al Natale, al presepe, ai canti natalizi, alla libertà di preghiera.

Costituzione e libertà religiosa dimenticate

Mi rammarico del fatto che tanti italiani non conoscano la nostra Costituzione. Gli articoli 19 e 20 parlano chiaramente del diritto a professare liberamente la propria fede, e l’articolo 20 dice testualmente:

“Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d’una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività”.

Qualcuno si è chiesto se il provvedimento 284/2025 della Regione Emilia-Romagna sia costituzionale? Per me chiaramente non lo è. Ma da troppo tempo in Italia si emettono provvedimenti per tutelare la “sensibilità” altrui.

La sinistra delle minoranze e loblio del popolo

Criticamente punto il dito verso quella sinistra che sta tutelando solo le cosiddette “minoranze”, mettendo ancora una volta da parte famiglie, lavoratori, scuola, diritti delle donne. Ecco allora: via il crocifisso dai luoghi pubblici, non per la laicità dello Stato, ma per non turbare chi professa una fede diversa da quella cattolica; lo stesso dicasi per il presepe, l’albero di Natale, e così via.

Indignazioni selettive e umanità a doppio standard

In questo momento, con dispiacere e delusione, ho davanti agli occhi l’italietta che si indigna e scende in piazza, mettendola letteralmente a ferro e fuoco, per il popolo palestinese – e me ne diranno di tutti i colori – ma che poi resta indifferente di fronte ai continui massacri di cristiani in Africa e nel mondo, all’uccisione di uomini, donne, vecchi e bambini ucraini perpetrata dal regime di Putin, alla situazione delle donne in Afghanistan, Iran, Iraq.

Eppure, cari miei, la carne è carne dovunque e sempre. La violenza e la morte sono uguali ovunque, e non si può pensare a un’umanità di serie A e a un’altra di serie B, come purtroppo facciamo.

Radici smarrite e futuro in pericolo

A volte penso che ci lasciamo trascinare dalle mode e non riusciamo più a pensare con la nostra testa, e ancora di più con il cuore. Non condivido la politica di Trump, ma su una cosa forse ha ragione: tra vent’anni l’Europa culturalmente non esisterà più, l’Occidente non esisterà più, perché non crediamo più nei valori fondanti della nostra cultura, non riconosciamo le radici cristiane dell’Europa e siamo caduti in un imbarbarimento culturale e sociale senza precedenti, di cui le cronache sono piene.

Per questo sarebbe ora di tornare a pensare con la nostra testa. Sarebbe ora di cominciare a prendere seriamente in considerazione il nostro futuro e quello dei nostri figli, per non consegnarli al nulla, al vuoto di un’esistenza senza radici culturali e senza passato. Perché, in un mondo globalizzato, già preda dell’AI, possa ancora esserci una via di fuga, un ritorno a casa: quel posto della nostra vita dove ognuno si sente al sicuro.