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sabato, 13 Dicembre, 2025
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In radio una versione inedita di Mia Martini "Di tanto amore"

Milano, 13 dic. (askanews) – E’ già in radio “Di tanto amore” una versione inedita di Mia Martini del brano, scritto da Ivano Fossati, tratto da “Tarab” l’album con canzoni inedite e interpretazioni alternative di brani già noti proposti con nuovi arrangiamenti disponibile in digitale, in cd e in doppio Vinile Crystal (Nar International/Warner Music Italy).

Per il lancio del brano è stato realizzato un Video lyrics per “Di Tanto Amore”. Si conclude con questo singolo la promozione del progetto nato, nel 2024, per celebrare in questo 2025 il trentennale della scomparsa di Mia Martini, prodotto da Massimo Massagrande che ha voluto ci si concentrasse su brani inediti, rarità e performance vocali rare, ascoltabili solo attraverso registrazioni dal vivo o prove in studio.

Maurizio Piccoli, produttore artistico, spiega “il lavoro si è diviso tra l’uso delle registrazioni originali delle voci e la creazione di nuovi arrangiamenti moderni per valorizzare la sua voce. L’obiettivo è stato quello di offrire a Mimì una “nuova primavera”. Il risultato è stato un confronto quotidiano con la sua musica, la sua voce, includendo circa quaranta brani selezionati con il contributo di Franco Canuto, per rappresentare le diverse sfaccettature musicali e interpretative di Mia Martini, che da oltre cinquanta anni continua a regalarci grandi emozioni.”

Tarab deriva dall’arabo tarabi (???) che significa “agitarsi”, “danzare” o “divertirsi con la musica”. È una parola che incarna lo stato d’estasi che si vive quando si ascolta una musica che ci piace molto, che ci emoziona e ci permette un distacco dal luogo in cui siamo, per trasportarci altrove. È una delle dieci parole al mondo che non possono essere tradotte con un unico termine in un’altra lingua, ma che devono essere spiegate utilizzando più parole.

Questa la tracklist dell’album con importanti informazioni sulle versioni presenti: “TARAB (Soffio d’anima)” composizione inedita datata tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta. Si tratta di un brano di soli vocalizzi molto suggestivo; “Madre e Figlia”, inedito del 1982 che grazie a questo progetto vede la luce, composto dalla stessa Mia per quanto riguarda il testo e da Guido Guglielminetti per la musica, tratta del rapporto tormentato tra una madre e una figlia.

“Il fiume dei profumi” brano all’origine pubblicato nell’album “Lacrime” del 1992. La versione contenuta in questa raccolta è una prova registrata nello studio di casa di Biagio Antonacci nel 1991. “Il Pescatore” canzone dell’amatissimo Fabrizio De Andrè, già presente live nel disco “Miei compagni di viaggio” (1983), viene rispolverata dall’artista negli anni ’90 con un cantato completamente diverso dal precedente e con un arrangiamento del tutto inedito. “Di tanto amore”, venne pubblicata nell’album “Danza” del 1978.

Mimì amava rispolverare qualche suo brano del passato con l’intenzione di inserirlo in un nuovo progetto. Questa versione è un cantato del 1992 del brano composto da Ivano Fossati. “Almeno tu nell’universo” uno dei brani più rappresentativi del repertorio dell’artista, sicuramente quello che la riportò al successo dopo un periodo di silenzio. Scritto da Bruno Lauzi sulle musiche di Maurizio Fabrizio, qui nel cantato del provino che fu fatto ascoltare alla commissione esaminatrice del festival di Sanremo del 1989.

“Stiamo come stiamo” fu presentato a Sanremo 1993 dalla coppia Mia Martini – Loredana Bertè. Questa versione, nell’interpretazione da solista, fu provinata in studio. Il brano, di Maurizio Piccoli e Loredana Bertè, piaceva particolarmente a Mimì, tanto da inserirlo nella scaletta del tour dello stesso anno. “Io e la musica” di Amedeo Minghi e Antonio Coggio, descrive il rapporto simbiotico che ogni artista vive con la musica. Questa versione inedita doveva far parte di un progetto a supporto del singolo “Spaccami il cuore”. Verrà poi ripresa e inserita nell’album “La mia razza” pubblicato nel 1990.

Quando il potere non è dominio. Benedetto XVI e la misura della politica

Le parole che restano

I Pontefici passano. Per fortuna restano le loro parole di cui sarebbe bene avere memoria. Benedetto XVI in tre diverse occasioni ha ben descritto quale deve essere il profilo a cui deve ispirarsi chi voglia impegnarsi in politica. Disegna una linea assai chiara che i leaders mondiali e di ogni nazione, intanto di fede cristiana e non solo, che non sembrano siano capaci da seguire. Non si tratta soltanto di modi e di stile rispetto ad una sobrietà di atteggiamenti e dichiarazioni che peraltro non stonerebbe. È purtroppo questione di sostanza, da qui un allarme che non dovrebbe lasciare indifferenti.

Il potere come servizio

In occasione dell’incontro con le autorità della città di Milano il Santo Padre ebbe a ricordare come Sant’Ambrogio dicesse che l’amministratore pubblico deve essere tale da suscitare l’ammirazione dei suoi cittadini per la sua dedizione al bene comune. Secondo il Santo “l’istituzione del potere deriva così bene da Dio, che colui che lo esercita è lui stesso ministro di Dio”. Benedetto XVI commentò al riguardo che nessun potere dell’uomo può considerarsi divino, quindi nessun uomo è padrone di un altro uomo. Il politico deve dotarsi della qualità della giustizia e dell’amore per la libertà che diventa elemento discriminante tra i buoni e cattivi governanti.

Gratuità, misericordia, comunione

Ne deriva che la “città dell’uomo non è promossa solo da rapporti tra diritti e poteri, ma ancor più e ancor prima da relazioni di gratuità, di misericordia e di comunione”. Tant’è che, secondo il Santo di Milano, “quello che fa l’amore, non potrà mai farlo la paura. Niente è così utile come farsi amare”. Su questa traccia, al tempo, Re Salomone chiese a Dio: “Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male”.

Successo e tentazione

Benedetto XVI insegnò che per un politico, il suo criterio ultimo e la motivazione per il suo lavoro non deve essere il successo e tanto meno il profitto materiale. La politica dove essere un impegno per la giustizia e creare così le condizioni di fondo per la pace. Naturalmente il politico cercherà il successo senza il quale non potrebbe mai avere la possibilità di una azione politica effettiva.

Avvertì però che il successo può anche essere una seduzione e così aprire la strada alla contraffazione del diritto, alla distruzione della giustizia. “Togli il diritto – allora cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?” ha sentenziato una volta Sant’Agostino.

Il limite del principio maggioritario

Ma è evidente che nelle questioni fondamentali del diritto, nelle quali è in gioco la dignità dell’uomo e la umanità, il principio maggioritario non basta: nel processo di formazione del diritto ogni persona che ha la responsabilità deve cercare lei stessa i criteri del proprio orientamento. Benedetto fa riferimento a quelle esperienze storiche dove i regimi usavano un diritto disumano per perseguire un prossimo oppresso.

La ragione senza finestre

Nel corso della sua visita al Parlamento della Repubblica federale tedesca sottolineò come sia una minaccia per l’umanità allorché la ragione positivista si ritenga la sola cultura sufficiente. La ragione positivista che si presenta in modo esclusivista non è in grado di percepire qualcosa che sia al di là di ciò che è funzionale, assomiglia agli edifici di cemento armato senza finestre, in cui ci diamo il clima e la luce da soli e non vogliamo più ricevere ambedue le cose dal mondo vasto di Dio. Da qui la domanda: come può la ragione ritrovare la sua grandezza senza scivolare nell’irrazionale?

Lanima dellEuropa

Il discorso vale oggi più che mai anche o soprattutto per l’Europa. Al riguardo Benedetto XVI rammentò che “la cultura dell’Europa è nata dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma – dall’incontro tra la fede in Dio di Israele, la ragione filosofica dei greci e il pensiero giuridico di Roma. Questo incontro ha fissato dei criteri del diritto, difendere i quali è il nostro compito in questo momento storico”.

La forza del diritto, non il diritto della forza

A questo proposito è più che mai attuale la riflessione di Mons. Vincenzo Paglia quando ci dice che i governanti del mondo dovrebbero impegnarsi per far valere la forza del diritto piuttosto che il diritto della forza e che secondo lo spunto della Dichiarazione conciliare Nostra Aetate le religioni del mondo dovrebbero proporre il tema della fratellanza tra gli uomini ancor prima di premettere l’identità del loro credo. Una autentica rivoluzione rispetto al convincimento che per secoli ha improntato la Chiesa per cui “Extra ecclesiam, nulla salus”.

La domanda che resta aperta

Molto e di più ci sarebbe da dire riportando le riflessioni di Papa Benedetto nel suo incontro con le autorità civili del Regno Unito e con il Corpo diplomatico della Repubblica Ceca. Resta ferma la domanda: i leaders del mondo di oggi, semmai ne avessero uno, chiedono ancora al loro Dio, al pari di Salomone, di avere un cuore docile, la capacità di distinguere il bene dal male e di stabilire cosa sia un vero diritto, di servire la giustizia e la pace? Si ha l’impressione che le cose non stiano esattamente così.

Ucraina, Mattarella invoca la responsabilità dell’Europa

Il monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla guerra in Ucraina va ben oltre il richiamo, pur drammatico, a un conflitto che continua a insanguinare il continente europeo. Quando il capo dello Stato mette in guardia dal rischio di un “nuovo ordine mondiale basato sulla sopraffazione”, indica una linea di frattura profonda che attraversa il sistema internazionale e chiama direttamente in causa l’Europa, la sua identità politica e la sua capacità di agire come soggetto responsabile sulla scena globale.

 

Non è solo una guerra regionale

L’aggressione russa all’Ucraina non rappresenta soltanto la violazione della sovranità di uno Stato indipendente. Essa mette in discussione un principio cardine dell’ordine internazionale nato dopo il 1945: il rifiuto della forza come strumento legittimo di regolazione dei rapporti tra Stati. Accettare, anche tacitamente, che la legge del più forte torni a imporsi significherebbe riaprire una stagione che l’Europa conosce bene, segnata da guerre di conquista, revisionismi territoriali e instabilità permanente.

Il richiamo al diritto come scelta politica

Nel linguaggio misurato di Mattarella non c’è retorica bellicista né automatismo geopolitico. Difendere l’Ucraina non viene presentato come un atto di schieramento ideologico, ma come una conseguenza necessaria della fedeltà al diritto internazionale, alla Carta delle Nazioni Unite, all’idea che la convivenza tra Stati debba poggiare su regole condivise e non su rapporti di forza. È una posizione che richiama la responsabilità politica delle democrazie, chiamate a scegliere se stare dalla parte delle regole o dell’arbitrio.

LEuropa davanti al suo bivio

È qui che il discorso del capo dello Stato assume una portata pienamente europea. L’Unione non può limitarsi a essere un contesto economico o un semplice spazio di coordinamento tra governi nazionali. La guerra in Ucraina ha mostrato che senza una vera Europa politica, capace di assumere decisioni comuni e di sostenerle nel tempo, il rischio è quello di un progressivo arretramento, mascherato da realismo o da stanchezza.

Le tentazioni di una “pace qualsiasi”, purché immediata, rischiano di tradursi in una resa strategica: un ordine fondato sulla sopraffazione non produce stabilità, ma moltiplica i conflitti, legittima nuovi imperialismi e rende strutturale l’insicurezza. Per l’Europa significherebbe rinunciare al ruolo storico che l’ha resa, pur tra mille contraddizioni, una riserva di civiltà fondata sul diritto e sul multilateralismo.

Pace e legalità non sono separabili

Nel pensiero di Mattarella, pace e diritto internazionale sono inseparabili. Non esiste una pace duratura che nasca dalla negazione della giustizia, né una sicurezza costruita sull’abbandono dei principi. È una lezione che affonda le radici nella tradizione costituzionale italiana e nell’europeismo dei padri fondatori, per i quali la pace non era assenza di conflitto, ma costruzione paziente di regole comuni.

Una voce che interpella lEuropa

In un tempo segnato dal ritorno delle guerre e dalla crisi del multilateralismo, la voce del presidente della Repubblica riafferma una verità scomoda ma essenziale: la neutralità di fronte alla sopraffazione non è prudenza, ma complicità. Difendere l’Ucraina significa difendere l’idea stessa di Europa come soggetto politico, capace di scegliere, di assumersi responsabilità e di non arretrare di fronte alla fatica della storia.

Se l’Europa rinunciasse a questo compito, il “nuovo ordine mondiale” evocato da Mattarella non sarebbe una minaccia astratta, ma una realtà già in atto. E sarebbe un mondo più ingiusto, più instabile, più pericoloso per tutti.

Taranto, con Amalfitano l’economia civile ancora al centro del dibattito culturale e politico

L’economia non è una dimensione separata dalla vita delle persone, né un ambito neutrale riservato agli addetti ai lavori. È uno spazio decisivo di scelta politica, che incide sugli equilibri sociali, sulle opportunità concrete e sulla qualità della democrazia. Da questa consapevolezza prende le mosse il percorso promosso dal Centro di Cultura per lo Sviluppo “Giuseppe Lazzati” di Taranto, guidato da Francesco Amalfitano, che continua a collocare l’economia civile al centro del dibattito culturale e politico del territorio  .

Tra il già fatto” e il non ancora”

L’assetto economico e istituzionale non è qualcosa di estraneo alla vita della società. Ci si può dire non responsabili solo rinunciando a incidere sulla realtà. Altrimenti, le conseguenze delle scelte – o delle non scelte – finiscono per presentarsi come inevitabili. È su questo crinale che si colloca l’economia civile, così come viene riproposta nell’ultima pubblicazione di Luigino Bruni e Stefano Zamagni, Introduzione all’economia civile. Tra il già-fatto e il non-ancora. Non una teoria consolatoria, ma una visione capace di tenere insieme critica, complessità e trasformazione.

Un pensiero che assume la realtà

A quasi venticinque anni dalle prime elaborazioni italiane su questo filone, l’economia civile viene riletta come un atlante concettuale, una mappa e insieme una prospettiva culturale viva. Un pensiero che non rinuncia a confrontarsi con la realtà concreta – sociale, produttiva, istituzionale – senza ridurla a schemi ideologici o puramente tecnici.

In questa prospettiva si colloca il ruolo del Centro Lazzati, che Amalfitano intende rafforzare come luogo stabile di animazione culturale e civile, capace di mettere in dialogo università, istituzioni e mondo associativo. Un impegno non episodico, ma parte di un percorso che mira a orientare lo sviluppo del territorio secondo criteri di responsabilità, partecipazione e coesione sociale.

Un hub culturale per Taranto: lincontro con Zamagni

Il prossimo appuntamento pubblico è l’incontro del 16 dicembre, presso la Biblioteca della Camera di Commercio di Brindisi–Taranto, con Stefano Zamagni, riconosciuto caposcuola dell’economia civile. Accanto a lui, Francesco Moliterni, Vincenzo Pacelli e Maria Antonietta Brigida, in un confronto che intreccia ricerca accademica, esperienza economica e impegno sociale. L’iniziativa è promossa dalla Camera di Commercio, dal Centro Lazzati e dal Dipartimento Jonico dell’Università di Bari.

Una continuità che guarda avanti

Più che un singolo evento, quello proposto dal Centro Lazzati è un indirizzo politico-culturale: riaffermare che l’economia è sempre una scelta di campo, perché produce effetti sociali, distribuisce potere, determina inclusioni ed esclusioni. L’economia civile, in questa prospettiva, non è un’alternativa marginale ma una critica esplicita al riduzionismo tecnocratico che ha spesso deresponsabilizzato la politica e impoverito il dibattito pubblico.

A Taranto, città simbolo delle contraddizioni dello sviluppo italiano, questo richiamo assume un valore ancora più netto. Continuare a tenere insieme etica, istituzioni e mercato significa rifiutare la logica dell’inevitabilità e riaffermare la possibilità di governare i processi, non solo di subirli. È qui che il lavoro del Centro Lazzati, sotto la guida di Amalfitano, si colloca come presidio culturale e civile: non per offrire ricette, ma per riaprire uno spazio di decisione consapevole, in cui lo sviluppo torni a essere una responsabilità politica condivisa.

Quando Omero torna in campo: l’epica come atto di insubordinazione

Evocare l’epica oggi è un chiaro atto di insubordinazione: è un gesto che sfida la velocità del presente e il consumo compulsivo dei fatti. E anche se niente e nessuno sembra più in grado di contrastare il quotidiano logorio degli eventi, l’uomo continua a cercare comunque vicende luminose ed eroiche in grado di elevargli lo spirito. Storie che non passino, volti che resistano all’inesorabile incedere dei giorni.

I nuovi campi di battaglia

Però adesso i campi di battaglia di un tempo si sono spostati altrove. Non più eserciti in marcia, non più eroi con elmi e corazze, ma corpi elastici in maglietta e scarpe da ginnastica, su superfici lisce illuminate da riflettori. È nei rettangoli di gioco, nelle piste da corsa, nel recinto di un ring che l’epica ricomincia a vibrare. Qui non si tratta più di conquistare regni o fondare civiltà: si tratta di provare a cogliere — o forse piuttosto a sfiorare —, davanti a un pubblico incantato, il confine stesso dell’umano. Ogni record, ogni match, ogni gara è una parabola che certo non cambia la storia del mondo, ma che racconta in forma simbolica lo sforzo eterno dell’uomo: provare a spostare un po’ più in là i propri limiti.

Il volto necessario delleroe

Non in tutti gli sport, però, l’epica riesce a fiorire con la stessa forza. Quelli di squadra, pur se molto seguiti, tendono a disperdere l’eroismo nella coralità. Perché lì una vittoria è sempre la somma dei gesti di tanti e si stempera nella trama collettiva. E anche la sconfitta è condivisa. L’epica, invece, esige un volto riconoscibile, singolare; un eroe con cui identificarsi, capace di sopportare da solo il peso del destino.

Larena delluno contro uno

L’epica contemporanea trova quindi il suo spazio privilegiato negli sport individuali: nel tennis, nella boxe, nell’atletica. Qui l’arena è essenziale: due corpi, due volontà contrapposte, due intelligenze che si affrontano senza mediazioni, senza vie di fuga, senza eserciti a proteggere i compagni dagli assalti o a disperdere i nemici.

Un poema in diretta

Il pathos non si diluisce anzi, si concentra fino a farsi bomba. Si pensi agli incontri-scontri tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, due giovani scolpiti nel mito. Quando entrano in campo con borsoni e racchette, non sono soltanto ragazzi che giocano a tennis ma dei duellanti epici: specchi e nemesi l’uno dell’altro, avversari destinati a confrontarsi e a definirsi a vicenda. Non ci sono lance né scudi, ma palline che fendono l’aria e corpi che scivolano veloci sul campo da gioco; c’è il respiro trattenuto di uno scambio infinito, la tensione che si carica come un verso omerico. E noi spettatori — dagli spalti o dal divano di casa — non guardiamo semplicemente un incontro sportivo: assistiamo a un poema in diretta, a un duello che ci restituisce il brivido dello scontro glorioso.

La fragilità dellepica moderna

Certo, la nostra epica non ha più la solidità del mito antico. Non vive per secoli, non ha la forza di plasmare l’immaginario collettivo delle generazioni future. È fragile, effimera, racchiusa nel tempo breve di un tie-break o in un record del mondo che sarà presto superato.

Leco che non si spegne

Ma proprio questa fragilità le dona una potente intensità, incarna la fiammata dell’attimo assoluto: quell’attimo sufficiente a farsi memorabile epifania. Nel silenzio irreale che precede una palla break, nell’urlo liberatorio che spezza l’aria dopo un colpo vincente, si avverte una vibrazione che ci riporta lontano. È la voce degli aedi che non si è mai spenta del tutto, è l’eco di Omero che risuona ancora, trasfigurata, nei campi illuminati delle metropoli globali. E questa voce risuona ancora perché l’uomo, per sentirsi vivo, ha bisogno di raccontarsi come eroe, anche solo per la durata di una partita.

Lapplauso come ultimo canto

E allora, quando il respiro dell’arena si ferma e il tempo sembra non scorrere più e poi l’applauso esplode in un grido corale di gioia, non stiamo soltanto vivendo il momento culminante di un gioco: stiamo ascoltando per l’ennesima volta la voce di Omero che si traveste da applauso. E in quell’atto fragile e irripetibile, c’è tutta la clamorosa grandezza dell’epica che possiamo ancora permetterci.

N.B. L’impaginazione, con titolo e titoletti, risponde a criteri redazionali de “Il Domani d’Italia”.

Chalamet è il rapper virale EsDeeKid? Il "ni" dell’attore

Roma, 13 dic. (askanews) – Ci sono molte voci sul rapper virale, che ha pubblicato a giugno il suo primo album, “Rebel”, ha 11,5 milioni di ascoltatori mensili su Spotify ed è noto per esibirsi indossando un passamontagna. “I tuoi fan sono impazziti e dicono che sei EsDeeKid”, ha detto giovedì a Timothée Chalamet Amanda Holden, la conduttrice del programma radiofonico Gb “Heart Breakfast”. Il co-conduttore, Jamie Theakston, – fa sapere la Cnn – ha poi chiesto all’attore: “È vero?” “Non ho commenti in merito”, ha risposto Chalamet. Ma dopo le insistenze, la frase che lascia uno spiraglio: “Tutto sarà rivelato a tempo debito”.

Fonti Chigi: sui beni russi discussione politica no fughe tecniche in avanti

Roma, 12 dic. (askanews) – Insieme a Belgio, Bulgaria e Malta, l’Italia ha deciso di non far mancare il proprio sostegno al Regolamento che intende stabilizzare l’immobilizzazione dei beni russi, senza tuttavia stabilirne l’utilizzo, sino a che Mosca non cessi la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina e non la risarcisca per i danni causati dalla sua guerra. Lo ha fatto perché non vi siano dubbi sul proprio sostegno all’Ucraina. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi, spiegando però che l’Italia, tramite una dichiarazione aggiuntiva, ha però voluto sottolineare la necessità che decisioni di una tale portata giuridica, finanziaria e istituzionale siano sempre precedute da una discussione a livello politico e non vi siano fughe in avanti a livello tecnico.

Cybersecurity, IISFA ha riunito a Roma i protagonisti del settore

Roma, 12 dic. (askanews) – In un contesto geopolitico sempre pi caratterizzato da minacce ibride e attacchi informatici di matrice criminale e statuale, l’Associazione Italiana Digital Forensics (IISFA) ha riunito a Roma, presso il Centro Congressi Frentani, i massimi vertici della cybersecurity italiana per un confronto su criminalit informatica, intelligenza artificiale e investigazioni digitali.

“Oggi – ha detto ad askanews Ivano Gabrielli, direttore del Servizio Polizia postale e per la Sicurezza cibernetica – viviamo un momento di complessit particolare, la complessit dovuta all’ingresso di nuove tecnologie, a strumenti di intelligenza artificiale che in qualche modo favoriscono attacchi sempre pi performanti, ma che rendono ancora pi difficoltose le attivit di raccolta probatoria e soprattutto di analisi, di interpretazione. Bisogna in qualche modo oggi essere aggiornati su quelle che sono le nuove tecnologie e per l’appunto confronti come questo riescono a guidare poi quelle che sono le scelte strategiche che reparti come quelle della Polizia postale sono venuti a fare costantemente”.

L’evento stato un momento di incontro e di confronto, con una prospettiva a 360 gradi. ” importante un confronto continuo – ha aggiunto il Gen. Antonio Mancazzo, Comandante del Nucleo speciale Tutela privacy e Frodi tecnologiche della Guardia di Finanza – anche perch la formazione in questo campo molto molto complessa, molto molto difficile, quindi occasioni come quella odierna rappresentano la possibilit di evidentemente mettere sul tavolo quelle che sono le problematiche”.

Aspetto centrale del confronto organizzato dal’IISFA la collaborazione tra settore pubblico e privato, nell’ottica di pensare a una difesa ibrida, capace di affrontare pi minacce. “Oggi – ha concluso Gerardo Costabile, presidente di IISFA – si parla molto di attacchi ibridi, guerra ibrida anche a volte senza comprenderne esattamente la portata. Io credo molto nella difesa ibrida, la nostra associazione, l’associazione No Profit che riunisce molti addetti ai lavori, vuole incentivare questa collaborazione e questo dialogo tra istituzioni e modo del privato perch solo questa unione ci pu rendere pi forti e porsi sempre in un modo di difesa proattiva per le nostre istituzioni, ma anche per i nostri cittadini”.

La giornata si articolata in diverse tavole rotonde su temi di attualit che hanno animato un dibattito ricco di spunti operativi.

Mario Biondi, fuori la riedizione "A Special Very Mario Christmas"

Roma, 12 dic. (askanews) – É uscito “A very special Mario Christmas” per Sony Music Italia, riedizione del fortunato album “Mario Christmas” del 2013, contenente una raccolta dei più celebri brani natalizi reinterpretati da Mario Biondi.

Oltre ai classici del Natale rivisitati al tempo, comprende anche il brano “Cool Yule (feat. Antonio Faraò)”, una raffinata rivisitazione della canzone scritta da Steve Allen e resa celebre nel 1953 da Louis Armstrong, un’artista che Mario Biondi ha sempre citato come fonte d’ispirazione fondamentale per la sua carriera. La collaborazione con il pianista jazz Antonio Faraò aggiunge al brano un tocco di sofisticatezza strumentale. Per la prima volta è disponibile in versione fisica anche il brano del 2020 “This Is Christmas Time”.

La riedizione di “A Very Special Mario Christmas” è disponibile in CD ed LP.

Nel 2026 Mario Biondi festeggerà i 20 anni di carriera, cominciata con l’esplosione del singolo “This Is What You Are”, contenuto in “Handful of Soul”.

Sono state annunciate le prime date del tour del prossimo anno nei teatri delle più importanti città italiane: 5 maggio dal Teatro EuropAuditorium di Bologna; 8 e 9 maggio al Teatro Arcimboldi di Milano; 11 maggio al Teatro Colosseo di Torino; 13 maggio al Teatro Verdi di Firenze; 16 maggio al Teatro Team di Bari; 17 e 18 maggio al Teatro della Conciliazione di Roma; 19 maggio al Teatro Augusteo di Napoli; 21 maggio al Teatro Metropolitan di Catania.

Il tour è prodotto da Friends & Partners. Le prevendite sono disponibili su TicketOne e sui circuiti di prevendita abituali. Radio Monte Carlo è la radio partner del tour.

I Paesi Ue approvano la proroga indefinita del congelamento degli asset russi

Bruxelles, 12 dic. (askanews) – E’ terminata questo pomeriggio con un’approvazione, a maggioranza qualificata, la procedura scritta con cui gli Stati membri dell’Ue dovevano pronunciarsi sulla proposta di prorogare indefinitamente il congelamento degli asset della Banca centrale russa detenuti in Europa, come sanzione contro l’aggressione di Mosca all’Ucraina. Lo hanno riferito fonti del Consiglio Ue. Solo due paesi (probabilmente l’Ungheria e la Slovacchia, ma questo non è stato ancora confgermato) si sono espressi contro la misura.

La decisione, presa in base all’articolo 122 del Trattato sul funzionamento dell’Ue (che si può invocare in situazioni di emergenza con un forte impatto negativo sull’economia europea), permetterà ora di mantenere gli asset congelati per un tempo indefinito, sottraendo questa misura all’obbligo di rinnovarla ogni sei mesi (“roll over”) all’unanimità.

Politecnico di Milano, nuovo campus di Cremona in piena attivit

Cremona, 12 dic. (askanews) – Dopo pi di due anni di lavori entrato pienamente in funzione da poche settimane il nuovo campus di Cremona del Politecnico di Milano. il frutto della ristrutturazione di un’ex caserma, finanziata dalla Fondazione Arvedi Buschini, che tra edifici antichi e nuove costruzioni offre oggi, agli oltre 800 studenti attuali, 35 aule didattiche, un’aula magna, laboratori, una biblioteca e uno studentato da 143 posti letto ricavato all’interno dell’ex convento dell’Annunciata.

“La vocazione di questa struttura – ha detto Gianni Ferretti, prorettore del polo di Cremona del Politecnico di Milano – non soltanto quella di offrire un ambiente confortevole per quanto riguarda l’erogazione della didattica, ma anche far vivere ai ragazzi una vera esperienza di campus. Un ambiente accogliente quindi non soltanto per le attivit didattiche, ma anche per vivere in universit a 360 gradi. Per quanto riguarda poi le strutture di ricerca sono quelle pi collegate alla vocazione del territorio che sono la musica e l’acustica, e l’agritech, quindi con i laboratori di ricerca legati appunto alle innovazioni nel settore nel settore agroalimentare”.

Un campus dunque legato alle specificit del territorio che si pone come centro di gravit attorno a cui ruotano didattica, ricerca, cultura, socialit e trasferimento tecnologico. “Il corso in music and acoustic engineering, una laurea magistrale, abbastanza nuovo – ha ricordato Alice Marazzi, neolaureata in music and acoustic engineering – e quando l’ho scoperto mi ha permesso di accomunare la mia passione per la musica all’ingegneria informatica che ho studiato durante la triennale, stata l’occasione perfetta”.

Un’eccellenza accademica associata ai vantaggi di un’esperienza molto diversa da quella degli atenei delle grandi citt. “Ho sempre cercato una realt universitaria pi ristretta – ha detto Vittoria Casati, studentessa del terzo anno di ingegneria informatica – e Cremona offriva questa possibilit di avere un rapporto diretto con i professori, di fare gruppo con i colleghi pi facilmente e ho trovato che fosse molto vantaggioso. Quest’anno stato istituito nel campus lo studentato, un’opportunit in pi anche per gli stranieri”. tudenti da tutto il mondo che dal prossimo anno accademico potranno contare anche su un corso di laurea triennale interamente in inglese, in Process Engineering, fortemente improntato a tecnologie emergenti come l’automazione avanzata, l’industria 5.0 e l’intelligenza artificiale.

144 progetti per il Premio alla Divulgazione Musicale Ezio Bosso

Roma, 12 dic. (askanews) – Con tanta musica di Ezio Bosso – eseguita da alcuni fra i suoi più cari amici e collaboratori – la sua voce indimenticabile e una carrellata di video anche inediti, si terrà il 15 dicembre la grande festa per premiare anni di dedizione alla divulgazione musicale da parte delle istituzioni vincitrici, vere protagoniste di questa prima edizione del Premio. Un’occasione unica per attirare l’attenzione del pubblico generalista verso il tema della divulgazione musicale attraverso i media più popolari, la radio e la televisione, con ben 144 progetti candidati da tutta Italia. Il Premio alla Divulgazione Musicale Ezio Bosso diventa così uno spettacolo Rai3, RadioRai2 e Raiplay. Quattro i premi, per un ammontare complessivo di 22.000 euro.

Per la sensibilità dimostrata da ogni angolo dell’Italia, Tommaso Bosso, Presidente di Associazione Ezio Bosso, ideatrice e promotrice del Premio insieme a Regione Puglia e Puglia Culture, ringrazia “tutti coloro che ci hanno creduto e ci hanno lavorato, a partire dal Comitato Scientifico presieduto da Michele dall’Ongaro, ma anche i 3.000 votanti da tutt’Italia, la dirigenza di Rai Radio che ha subito capito il valore del progetto, tutti i soci dell’Associazione che hanno attivamente aiutato la nostra piccola struttura, Regione Puglia e Puglia Culture e infine le 144 istituzioni che da decenni investono tempo, risorse e creatività per sostenere il futuro della ‘musica libera’, quella medicina che ha permesso a mio zio di vivere felice, nonostante tutto”.

La festa di premiazione si svolge nel periodo dell’anno più amato da Ezio Bosso, il Natale e la sua attesa, di cui era vero maestro di cerimonia, nonché nel cuore del mese a lui dedicato da Opéra National de Paris a Palais Garnier con il balletto Anima Animus di David Dawson, dall’1 al 31 dicembre ’25.

“L’assegnazione del Premio intitolato a Ezio Bosso porta a compimento un percorso che la Regione Puglia ha voluto dedicare alla divulgazione della musica da camera, un campo nel quale Bosso era un talento indiscusso – ha dichiarato Michele Emiliano, presidente Regione Puglia – un percorso che consacra il rapporto speciale di Bosso con la Puglia, che tante volte lo ha accolto, applaudito e amato. Nel segno di questo amore per l’arte e per la bellezza, ci auguriamo che i vincitori del Premio Bosso possano riuscire nel compito di avvicinare il maggior numero di persone alla musica, specialmente le più giovani. Perché un’educazione alla musica è sempre un’educazione alla libertà”.

Caso Epstein, nuove foto foto con Trump, Clinton, Bannon, Gates e Allen

New York, 12 dic. (askanews) – Quasi 100.000 foto ottenute dalla Commissione di vigilanza della Camera dei Rappresentanti dagli eredi del noto finanziere e abusatore sessuale Jeffrey Epstein, sono state rese pubbliche venerdì mattina. Alcune includono immagini del presidente Donald Trump, dell’ex presidente Bill Clinton, del fondatore di Microsoft Bill Gates, del regista Woody Allen, dell’ex consigliere di Trump alla Casa Bianca Steve Bannon e di molti altri personaggi politichi e imprenditoriali ritratti con Epstein e la sua complice Glislaine Maxwell, assieme ad altre ragazze, i cui volti sono stati oscurati per proteggerle.

Trump era un amico di lunga data di Epstein prima che i due uomini litigassero all’inizio degli anni 2000. “Queste foto inquietanti sollevano ancora più interrogativi su Epstein e sulle sue relazioni con alcuni degli uomini più potenti del mondo. Non ci fermeremo finché il popolo americano non scoprirà la verità”, ha dichiarato il deputato Robert Garcia, esponente democratico di spicco della Commissione della Camera.

Caso Epstein, nuove foto foto con Trump, Clinton, Bannon, Gates e Allen

New York, 12 dic. (askanews) – Quasi 100.000 foto ottenute dalla Commissione di vigilanza della Camera dei Rappresentanti dagli eredi del noto finanziere e abusatore sessuale Jeffrey Epstein, sono state rese pubbliche venerdì mattina. Alcune includono immagini del presidente Donald Trump, dell’ex presidente Bill Clinton, del fondatore di Microsoft Bill Gates, del regista Woody Allen, dell’ex consigliere di Trump alla Casa Bianca Steve Bannon e di molti altri personaggi politichi e imprenditoriali ritratti con Epstein e la sua complice Glislaine Maxwell, assieme ad altre ragazze, i cui volti sono stati oscurati per proteggerle.

Trump era un amico di lunga data di Epstein prima che i due uomini litigassero all’inizio degli anni 2000. “Queste foto inquietanti sollevano ancora più interrogativi su Epstein e sulle sue relazioni con alcuni degli uomini più potenti del mondo. Non ci fermeremo finché il popolo americano non scoprirà la verità”, ha dichiarato il deputato Robert Garcia, esponente democratico di spicco della Commissione della Camera.

Olimpiadi, Fiamma a Livorno. Tommaso e Federico tedofori per un giorno

Roma, 12 dic. (askanews) – Prosegue il Viaggio della Fiamma Olimpica di Milano-Cortina 2026, che oggi conclude il suo tour in Toscana con la tappa a Livorno. Tra i protagonisti, tedofori per un giorno, ci sono anche Federico Berrugi e Tommaso Papi, selezionati da Coca-Cola all’interno della campagna “Entra nella storia. Porta la magia della Fiamma Olimpica”, che ha invitato le persone a candidarsi per diventare tedofori e diffondere i valori olimpici.  

Di Rosignano Marittimo (LI), Tommaso Papi da atleta e volontario ha vissuto in prima persona l’importanza di creare spazi in cui persone di età, generi e abilità diverse possano muoversi insieme. A 15 anni gli viene diagnosticata una retto colite ulcerosa che lo accompagna per anni, fino alla scoperta di un tumore al retto, superato grazie a un intervento complesso che comporta l’asportazione del colon e l’adozione di una ileostomia definitiva. Nonostante le difficoltà, non ha mai smesso di praticare sport, che resta per lui un pilastro di normalità, energia e libertà. La passione per lo sport e il valore dell’inclusione rendono il suo ruolo di tedoforo un momento di profonda emozione.    “Correre con la Fiamma Olimpica per Coca-Cola è, per me, molto più di un onore – ha raccontato – è la prova che la vita può sorprenderti ancora, anche dopo le battaglie più dure. Lo sport mi ha insegnato a rialzarmi ogni volta, a credere nell’inclusione e nella forza delle comunità. Portare la Fiamma significa trasformare le difficoltà in luce, e condividere con gli altri un sogno che non ho mai smesso di inseguire”.

Federico Berrugi è dirigente e capitano della Wheelchair Libertas Livorno 1947, realtà unica in Italia che riunisce in un’unica società Serie A2 maschile e femminile, basket in carrozzina, baskin e un’Academy dedicata ai più giovani. La sua vita cambia nel 2023: un grave infortunio in campo – la rottura totale del tendine d’Achille – dà inizio a un percorso complesso fatto di interventi, complicazioni, infezioni, trapianti e lunghi mesi di terapie, fino alla diagnosi definitiva di perdita della sensibilità e della funzionalità della gamba sinistra dal ginocchio in giù.   Dopo 25 anni di basket in piedi, Federico decide di non fermarsi. Inizia a giocare a basket in carrozzina e scopre una nuova dimensione sportiva e personale, che diventa la sua passione e la sua forza vitale. Oggi guida la squadra, si allena, progetta e lavora per far crescere lo sport paralimpico sul territorio.   Il suo obiettivo è portare il basket in carrozzina nelle scuole, mostrando ai ragazzi che lo sport è un mezzo potente per ritrovare coraggio, socialità e possibilità. Il suo percorso lo ha trasformato in atleta professionista e in attivista nel sociale, impegnato a costruire una comunità inclusiva dove la disabilità non sia una prigione, ma un trampolino.    “Essere tedoforo Coca-Cola nella mia Livorno – ha detto – è un sogno che si avvera. Portare la Fiamma nella città in cui vivo ogni giorno il mio impegno da atleta paralimpico e attivista è per me un onore immenso. Questo momento ripaga la fatica, la resilienza e la passione che metto nello sport e nel sociale. Correre con la Fiamma è più di un simbolo: è un nuovo inizio, un messaggio di forza e inclusione che voglio condividere con tutta la comunità”.   Storie che incarnano i valori olimpici della resilienza, inclusione e ispirazione. Con Coca-Cola, il Viaggio della Fiamma Olimpica diventa un percorso che celebra sport, comunità e impegno sociale, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza partecipata e inclusiva.

Brignone alle Olimpiadi Milano Cortina 2026

Roma, 12 dic. (askanews) – “Federica Brignone dai test fatti sarà in gara, me lo ha confermato ieri sera”. Lo annuncia Luciano Buonfiglio, presidente del Coni, dopo aver annunciato i portabandiera di Milano Cortina. “Quando mi ha detto penso di farcela, ero emozionato”, ha aggiunto. “Lei ha deciso di provare a esserci com’è caduta, questo dimostra la differenza tra una persona normale e una eccezionale”, ha concluso. Il presidente del Coni ha poi commentato la scelta dei portabandiera: “Oggi sono felice ma non felicissimo, perché avrei voluto individuare in Goggia una gratificazione che merita per la sua storia. Ma alla fine devi scegliere in base al momento e alla storia degli atleti – ha aggiunto -. Mi farebbe piacere che portasse la bandiera a Cortina per consegnarla a chi deve poi issarla. Mi auguro che chi scelga questo segua questo mio suggerimento”.

Formula1, Vasseur: Leclerc e Hamilton devono spingerci a crescere

Roma, 12 dic. (askanews) – Con soli sette podi in 24 GP, peraltro portati tutti da Charles Leclerc, la Ferrari chiude mestamente il bilancio del 2025. Un’annata da dimenticare per il Cavallino sotto tutti i profili. Dall’entusiasmo di febbraio il morale della squadra è via via calato, ma il team principal Frederic Vasseur assicura che l’impegno in fabbrica è massimo. E anche i piloti fanno la loro parte, con critiche che il francese ritiene costruttive e necessarie alla crescita della squadra in ottica 2026. “Continuiamo ad andare avanti. Sarei distrutto se i piloti mi dicessero che stiamo facendo un buon lavoro. Il riassunto della stagione per un pilota è sempre trovare dove possiamo migliorare. Non sono qui per dire che stiamo facendo un buon lavoro. È nel loro e nel mio DNA lottare con la squadra per fare un lavoro migliore. Devono venire da noi e spingere la squadra al limite ovunque”, questo il commento del francese ai giornalisti.

“Le loro reazioni in tv? Non ci presto attenzione, parlano cinque minuti dopo la sessione e a volte vengono fuori le emozioni. La cosa più importante per me è avere un pilota che spinga la squadra a fare un lavoro migliore, a lavorare tutti insieme e a cercare di ottenere risultati migliori. Penso che Max e Lando stiano spingendo la squadra al limite: come team di F1, è quello che ci aspettiamo, fa parte del loro lavoro. Non importa se sei in prima posizione o in decima, penso che il debriefing in Alpine, Williams, Red Bull o da noi sia lo stesso. Stiamo solo cercando di fare un lavoro migliore su ogni pilastro della performance: tutti noi dobbiamo spingere”.

Sisal presenta il quarto appuntamento con FutureS

Roma, 12 dic. (askanews) – Si tenuta oggi a Roma presso Palazzo N nez-Torlonia la quarta edizione di FutureS, l’evento organizzato da Sisal per favorire il confronto tra istituzioni, aziende e stakeholder e discutere delle sfide e delle opportunit legate all’innovazione digitale. L’appuntamento ha evidenziato la necessit di un ecosistema digitale fondato su interoperabilit, fiducia e collaborazione in un contesto segnato da rapide innovazioni tecnologiche e nuovi equilibri geopolitici. Abbiamo parlato con il Prof. Carlo Alberto Carnevale Maff, Professor of Strategy, SDA Bocconi School of Management:

“La sfida non mettere un po’ pi di tecnologia dentro i processi esistenti, ma di riprogettare le imprese partendo dalla tecnologia. Io insegno i miei studenti a progettare nuove imprese senza esseri umani all’inizio, aggiungendoli, ma strada facendo, per controllare le tecnologie. Quindi un processo di sostanziale inversione del modo in cui abbiamo, fino adesso, pensato al fare impresa. un’innovazione radicale, che parte dalla organizzazione, e non bisogna concepire la tecnologia come un elemento aggiunto, ma come una parte costitutiva, diventa un pezzo del fare impresa. E qui servono nuove culture, serve un’apertura mentale. Si aderiranno tanti giovani, anche se la tecnologia paradossalmente oggi premia gli anziani perch esalta le capacit tacite, le esperienze. Quindi i giovani dovranno reinventare il proprio ruolo, non tanto essere quindi garzoni di un nuovo processo, ma innovatori di una nuova organizzazione”.

Al centro dell’iniziativa l’innovazione intesa come identit, ambizione e responsabilit delle aziende, una tensione che permette di trasformare il cambiamento in opportunit trasformative per l’impresa e la Societ. poi intervenuta Camilla Folladori, Chief Strategy Officer di Sisal e Flutter SEA:

“Definire la propria identit, definire chi si . Il futuro cambia in maniera cos radicale, cos veloce, con un’accelerazione che l’artificial intelligence sta facendo diventare propulsiva. Serve anche creare il contesto adatto. Il contesto adatto una governance dell’innovazione, dell’artificial intelligence, in modo da creare il contesto, non semplicemente una roadmap di casi d’uso”.

L’appuntamento, inoltre, ha celebrato anche gli 80 anni di Sisal, confermando il ruolo dell’azienda come protagonista della trasformazione tecnologica e culturale del Paese.

Mattarella: respingere nuovo ordine mondiale basato su sopraffazione

Roma, 12 dic. (askanews) – “Alcuni protagonisti della comunità internazionale propongono un nuovo ordine basato su sorpraffazione e violenza, guerra di conquista e competizione tra stati per l’accaparramento di risorse, va respinta l’ipotesi che possano essere questi i valori per un nuovo ordine mondiale con il ritorno a soldati di ventura, mercenari in paesi lontani senza motivazione se non la prepotenza verso i civili e verso paesi meno capaci di difendersi”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della tradizionale cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il Corpo Diplomatico al Quirinale.

Mattarella: ordine internazionale vacilla, logiche potenza e sopraffazione

Roma, 12 dic. (askanews) – “L’ordine internazionale che conoscevamo vacilla senza che si intraveda nell’immediato una alternativa. Logiche di potenza e sopraffazione cercano di prevalere mentre i valori di dignità personale, diritti umani, uguaglianza tra i popoli, solidarietà, sono accantonati”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della tradizionale cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il Corpo Diplomatico al Quirinale. “Alcuni protagonisti della comunità internazionale propongono un nuovo ordine basato su
sopraffazione e violenza, guerra di conquista e competizione tra stati per l’accaparramento di risorse, va respinta l’ipotesi che possano essere questi i valori per un nuovo ordine mondiale con il ritorno a soldati di ventura, mercenari in paesi lontani senza motivazione se non la prepotenza verso i civili e verso paesi meno capaci di difendersi”.

Manovra, Timpone: Rottamazione 5.0, un patto tra Fisco e imprese

Roma, 12 dic. (askanews) – L’estensione della “Rottamazione 5” anche ai ruoli derivanti da avvisi di accertamento può diventare un vero e proprio “contratto” di fiducia tra Fisco e contribuente. “Un’occasione per le imprese di voltare pagina e per lo Stato di garantire la riscossione, favorendo al contempo la ripresa economica e la compliance fiscale. La Legge di Bilancio di prossima approvazione potrebbe essere il banco di prova per questa innovativa visione”. Lo scrive ad askanews Gianluca Timpone, commercialista e tributarista, commentando il dibattito sulla manovra.

“Il dibattito sulla prossima Legge di Bilancio si arricchisce di una proposta audace, destinata a incidere profondamente sul rapporto tra Fisco e imprese: l’estensione della ‘Rottamazione 5’ (che, ricordiamo, è il nome che verrà dato alla definizione agevolata contenuta nella legge di bilancio di prossima approvazione) anche ai ruoli derivanti da avvisi di accertamento. Una mossa attesa da tempo – rileva – ma che finora si è scontrata con il muro delle ‘coperture finanziarie’. E se la soluzione arrivasse proprio da un “patto” tra Stato e contribuente? L’ultima rottamazione-quater ha rappresentato un’importante boccata d’ossigeno per molte imprese, permettendo la definizione agevolata di debiti affidati all’Agente della Riscossione”.

“Tuttavia – prosegue il tributarista – una palese limitazione è stata l’esclusione dai benefici dei carichi derivanti da avvisi di accertamento. Un’omissione significativa, considerato che una parte consistente del contenzioso fiscale e del debito delle imprese nasce proprio da questi atti. L’inclusione di tali somme nella prossima Rottamazione 5 è vista come una necessità impellente per dare un’opportunità di risanamento a un tessuto imprenditoriale spesso soffocato dal pregresso”.

“Il nodo cruciale resta sempre lo stesso: come garantire le risorse necessarie senza compromettere gli equilibri di bilancio? Una proposta che sta prendendo piede negli ambienti economici e fiscali punta a superare l’impasse finanziaria con un meccanismo innovativo di responsabilizzazione e garanzia. L’idea è quella di consentire l’adesione alla Rottamazione 5 anche per i ruoli derivanti da avvisi di accertamento, a condizione che l’impresa sottoscriva un patto biennale su un reddito pre-concordato e si impegni al conseguenziale pagamento puntuale delle imposte correnti. Questo significa che l’azienda che aderisce alla definizione agevolata del pregresso dovrà, contestualmente, impegnarsi a: primo, sottoscrivere un Concordato Preventivo Biennale: Similmente a quanto già previsto per il Concordato Preventivo Biennale, l’azienda si accorderebbe con il Fisco su un reddito stimato per i due esercizi successivi all’adesione alla Rottamazione. Secondo – dice Timpone – pagare puntualmente le imposte correnti: Tutte le imposte derivanti dal reddito concordato e quelle dovute per le attività correnti, liquidate successivamente alla presentazione della domanda di definizione agevolata, dovranno essere saldate entro i termini previsti”.

“Questo meccanismo trasforma la Rottamazione da un semplice strumento di recupero a una leva per la regolarizzazione complessiva e prospettica delle imprese. L’azienda dimostra la volontà non solo di sanare il passato, ma anche di mantenere una piena compliance fiscale nel prossimo futuro. I benefici di una tale impostazione sarebbero significativi e di vasta portata. Per le imprese, finalmente libere dal peso del contenzioso e dal rischio di azioni esecutive (fermi, ipoteche, pignoramenti) da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. La regolarizzazione del passato, unita a una pianificazione fiscale chiara per il futuro biennio, consentirebbe alle aziende di investire, crescere e operare con maggiore serenità. Un’impresa ‘in bonis’ – avverte il tributarista – è un motore per l’economia, in grado di creare occupazione e valore”.

“Per lo Stato, questa soluzione garantirebbe entrate certe e programmabili. Il pagamento puntuale delle imposte correnti, ancorato a un reddito concordato, rappresenterebbe un flusso costante di risorse. Inoltre, il recupero (anche se agevolato) di debiti da accertamenti, che altrimenti difficilmente verrebbero riscossi da imprese in difficoltà o fallite, andrebbe a rafforzare le casse pubbliche. L’esperienza dimostra che è più facile incassare da un’azienda che è stata rimessa in carreggiata e che produce, piuttosto che inseguire crediti da realtà in crisi irreversibile”.

“Per assicurare l’efficacia del sistema – spiega Timpone – è fondamentale prevedere sanzioni severe in caso di mancato rispetto del patto. Se l’azienda non dovesse adempiere al pagamento delle imposte correnti o violare le condizioni del patto biennale. Perderebbe immediatamente tutti i benefici della Rottamazione 5, con il debito che tornerebbe a essere dovuto per intero, incluse sanzioni e interessi originari”. Inoltre “andrebbe incontro a sanzioni aggiuntive e specifiche, che potrebbero includere la sospensione di licenze, autorizzazioni o altre misure restrittive, al fine di scoraggiare comportamenti opportunistici e garantire la serietà dell’impegno”.

“Questa proposta non è un mero condono, ma un vero e proprio ‘contratto’ di fiducia tra Fisco e contribuente. Un’occasione per le imprese di voltare pagina e per lo Stato di garantire la riscossione, favorendo al contempo la ripresa economica e la compliance fiscale. La Legge di Bilancio di prossima approvazione – conclude – potrebbe essere il banco di prova per questa innovativa visione”.

Presentata a Roma la Fondazione Infermieri

Roma, 12 dic. (askanews) – Su impulso della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche, nasce la Fondazione Infermieri un progetto strategico pensato per sostenere l’evoluzione della professione in Italia. La Fondazione stata presentata durante un evento che ha raccontato i percorsi e le iniziative della professione infermieristica.

La Presidente della Fondazione Barbara Mangiacavalli ha dichiarato: “Abbiamo voluto fortemente la nascita della Fondazione Infermieri per affiancarla alla Federazione come ente sussidiaria dello Stato perch la riforma degli ordini ha definito un perimetro rigoroso per l’esercizio della funzione sussidiaria dello Stato. Abbiamo ritenuto opportuno affiancare una realt come la Fondazione affinch quest’ultima potesse diventare un contenitore privilegiato per lo sviluppo e l’innovazione della professione infermieristica”.

Il Servizio sanitario nazionale vive un momento storico delicato: chiamato a trasformarsi per far fronte a sfide complesse come l’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle cronicit e l’inserimento dell’intelligenza artificiale nei processi assistenziali. In questo scenario l’infermiere assume un ruolo centrale come professionista evoluto, competente nella gestione dei bisogni di salute.

Antonella Celano, Presidente APMARR, ha dichiarato: “La Fondazione Infermieri rappresenta un’occasione importante non solo per la figura infermieristica, ma risulta cruciale anche per le associazioni dei pazienti che da sempre collaborano con la federazione”.

” stato un momento di confronto interessante per la nascita della Fondazione in un momento in cui la professione infermieristica sta diventando strategica nell’attuazione della riforma del territorio e nella necessit di rafforzare la presa in carico del cittadino. Una figura, ad esempio, come l’infermiere di famiglia e di comunit che serve per assistere il cittadino ed orientarlo in tutte le scelte”, ha affermato Mariella Mainolfi, Direttore della Direzione generale delle professioni sanitarie e delle politiche in favore del SSN del Ministero della Salute.

Si prospetta cos una nuova figura di professionista autonomo e responsabile, centrale nei percorsi di cura costruiti sui bisogni della persona. Una figura chiave nella prevenzione e nell’assistenza per portare l’Italia nel futuro della sanit.

Meloni: Abu Mazen ad Atreju fa giustizia delle falsità sul mio governo

Roma, 12 dic. (askanews) – La presenza di Abu Mazen sul palco di Atreju “fa anche giustizia di tante falsità che abbiamo sentito sul governo italiano in questi due anni. Quindi vi prego di aiutarmi a far sentire tutto il benvenuto della paltea di Atreju al presidente dell’Anp”. Con queste parole la premier Giorgia Meloni ha invitato Abu Mazen sul palco della festa di Atreju dove il presidente della Palestina svolgerà un intervento.

“Sono molto contenta del fatto che sia stasera qui ad Atreju, la sua presenza dimostra quanto l’Italia sia stata centrale e protagonista pur nella difficile crisi mediorientale, quanto possa ancora essere centrale e protagonista nel difficile percorso verso la pace, la stabilizzazione, la costruzione della prospettiva dei due stati”, ha aggiunto.

“Ci ho tenuto molto a venire qui su questo palco”, ha detto Meloni. Quella di Abu Mazen “è una partecipazione alla quale tengo particolarmente perché la questione della quale ci occupiamo ora è stata ovviamente una delle questioni sulle quali abbiamo lavorato di più negli ultimi anni, soprattutto come governo italiano: la questione mediorientale. Sapete quanta energia, sapete quante difficoltà, sapete quanto lavoro, sapete quanto dibattito, quanta sofferenza c’è stata intorno alla crisi in Medio Oriente”.

Sciopero Cgil, Landini: piazze piene. Salvini: adesioni basse

Roma, 12 dic. (askanews) – “Piazze piene, fabbriche vuote”, ha detto Maurizio Landini parlando a Firenze dello sciopero generale della Cgil contro una manovra giudicata ingiusta e inadeguata per risolvere i problemi del Paese e rivendicare un cambio di rotta su salari, pensioni, sanità, scuola e politiche industriali. La protesta ha coinvolto sia i settori pubblici che privati per l’intera giornata di lavoro, nel rispetto delle fasce di garanzie. Nei trasporti i disagi sono tuttavia stati limitati. A Roma, a differenza della Cotral, non ha aderito allo sciopero l’Atac.

Secondo il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, le adesioni sono state basse: “E’ il venerdì classico di sciopero. Stiamo però garantendo, per esempio, sulla tratta Roma-Milano il 100% della percorrenza dell’alta velocità. Abbiamo appena rinnovato il contratto a 90.000 ferrovieri, con un aumento medio di 230 euro al mese. I lavoratori vedono cosa sta cambiando e poi agiscono. Le bassissime percentuali di adesione sono la risposta migliore”. Nel pubblico impiego, ha sottolineato il ministro Paolo Zangrillo, l’adesione è stata dell’8,2%. La confederazione ha però contestato questi dati e in una nota ha riferito che mezzo milione di lavoratori, pensionati e cittadini avrebbe partecipato alle 50 manifestazioni organizzate sul territorio (100mila a Firenze), mentre l’adesione media nei settori pubblici e privati sarebbe stata del 68%.

Per il leader della Cgil le piazze dimostrano che la maggioranza del Paese, “cioè quella parte che lo tiene in piedi con il proprio lavoro, non condivide e non accetta la manovra economica di questo Governo. Non ci fermeranno, andremo avanti fino a quando vinceremo la battaglia. La grande partecipazione chiede un cambio di rotta, le piazze non si rassegnano all’idea che le disuguaglianze siano inevitabili. Rappresentano lavoratori, pensionati, studenti, persone che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e che non trovano nella legge di bilancio risposte adeguate ai loro bisogni”.

Landini ha chiesto nuove politiche industriali, investimenti nel lavoro stabile e sicuro, risorse per sanità e istruzione. “Non chiediamo privilegi – ha affermato – ma scelte giuste che rimettano al centro il lavoro e la coesione sociale”. Ha poi accusato l’esecutivo di voler mettere in discussione il diritto di sciopero: “Non solo lo attaccano se lo fai di venerdì. No, stanno attaccando un diritto. Non giriamoci attorno”. Ha ripetuto la sua lettura dei dati sull’occupazione (“Stanno raccontando un mondo di balle”) e ribadito le critiche a chi, in campagna elettorale, aveva promesso l’abolizione della legge Fornero: “La manovra porta l’età pensionabile a 70 anni, altro che superamento della Fornero”.

Il numero uno della Cgil ha rilanciato anche l’idea di una patrimoniale sulle ricchezze oltre i 2 milioni di euro. Una tassa dell’1,3% che riguarderebbe 500mila italiani per un gettito complessivo di 26 miliardi: “Per poter investire nella sanità e nella scuola, fare le assunzioni di medici e infermieri, e stabilizzare i precari c’è bisogno di investimenti pubblici. I soldi devi andarli a prendere dove sono”.

Landini ha inoltre proposto una legge di iniziativa popolare per la sanità pubblica e annunciato che la Cgil costituirà un comitato per il referendum costituzionale sulla riforma delle carriere dei magistrati, un’operazione “fatta semplicemente per ridurre l’autonomia della magistratura e aumentare il potere politico”. In questo modo, ha concluso, “si sta mettendo in discussione la democrazia, si vuol far prevalere una logica autoritaria che mette in discussione la stessa nostra Costituzione”.

Il fronte sindacale resta diviso sia nel merito che nel metodo. La Uil, dopo mesi a braccetto con la Cgil, ha cambiato strategia privilegiando un dialogo costruttivo con il Governo e incassando misure per la detassazione degli aumenti contrattuali. Per migliorare le ombre della manovra su sanità, fisco e pensioni ha organizzato una manifestazione il 29 novembre scorso. Domani sarà la volta della Cisl scendere in piazza, a Roma, per sollecitare un nuovo patto sociale fondato sulla responsabilità di istituzioni, sindacati e imprese.

Ucraina, il Cremlino: "La Russia vuole lavorare per la pace, non per la tregua"

Roma, 12 dic. (askanews) – La Russia vuole lavorare per la pace, non per una tregua con l’Ucraina: lo ha dichiarato venerdì il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov.

“Vogliamo lavorare per la pace, non per una tregua”, ha dichiarato Peskov all’emittente televisiva Channel One, aggiungendo che è necessaria una pace a lungo termine, con garanzie affidabili. In merito alle dichiarazioni di Volodymyr Zelensky di indire referendum sulle questioni territoriali, il portavoce ha affermato che se questa iniziativa diventa un pretesto per un cessate il fuoco temporaneo, “non funzionerà”.

“Un cessate il fuoco è una tregua, un altro inganno, un altro rinvio, un altro lavaggio del cervello. Abbiamo bisogno di pace: garantita, a lungo termine e comprensibile a tutti”, ha detto Peskov.

Abu Mazen: ringrazio l’Italia per il sostegno al nostro popolo

Roma, 12 dic. (askanews) – “Ringrazio l’Italia che ha sempre supportato i nostri sforzi per la costruzione delle nostre istituzioni, per gli aiuti umanitari offerti al nostro popolo, le cure mediche ai bambini, per l’addestramento della polizia palestinese e per aver partecipato alla forza di monitoraggio europea al valico di Rafah”: lo ha detto il presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), all’inizio del suo intervento ad Atreju.  Abu Mazen ha tenuto a rimarcare anche “quella che è stata la postura dell’Italia anche a livello di popolazione, che ha sempre espresso una grande solidarietà a livello umano, soprattutto nei confronti delle sofferenze della nostra gente nella Striscia di Gasa e soprattutto per il sostegno forte, stabile che è stato dato al diritto del nostro popolo di ottenere libertà e autonomia”.

“Noi crediamo che la Palestina possa ottenere la sua indipendenza sui territori definiti dai confini del 1967, con Gerusalemme est come capitale, uno Stato che possa vivere a fianco dello Stato di Israele in piena pace e con rispetto reciproco. Questa è l’unica via per garantire la sicurezza e la stabilità permanente della nostra regione” ha poi detto rimarcando che “gli ultimi eventi hanno dimostrato che l’assenza di uno Stato palestinese non rappresenta soltanto un’ingiustizia storica verso il nostro popolo, ma è anche uno dei motivi dell’instabilità di tutta la regione”, alimentando “il circolo vizioso della violenza”.  Poi ha aggiunto: “Auspichiamo con fiducia che l’Italia
possa proseguire verso questo tracciato” per il riconoscimento dello Stato palestinese che “andrebbe a rafforzare il principio dei due Stati e le fondamenta della pace nella regione, andrebbe a rafforzare il concetto di uguaglianza e a diminuire il ricorso alla forza” rimarcando nel suo intervento ad Atreju che “ad oggi sono 160 i paesi” che lo riconoscono, nella “convinzione che questa decisione sia per loro un investimento positivo in quello che è il processo di pace e stabilità del futuro”.

Meloni: Abu Mazen ad Atreju fa giustizia delle falsità sul mio governo

Roma, 12 dic. (askanews) – La presenza di Abu Mazen sul palco di Atreju “fa anche giustizia di tante falsità che abbiamo sentito sul governo italiano in questi due anni. Quindi vi prego di aiutarmi a far sentire tutto il benvenuto della paltea di Atreju al presidente dell’Anp”. Con queste parole la premier Giorgia Meloni ha invitato Abu Mazen sul palco della festa di Atreju dove il presidente della Palestina svolgerà un intervento.

“Sono molto contenta del fatto che sia stasera qui ad Atreju, la sua presenza dimostra quanto l’Italia sia stata centrale e protagonista pur nella difficile crisi mediorientale, quanto possa ancora essere centrale e protagonista nel difficile percorso verso la pace, la stabilizzazione, la costruzione della prospettiva dei due stati”, ha aggiunto.

Libri, "Parabole moderne" di Amedeo Romeo: Vangelo raccontato ai ragazzi

Roma, 12 dic. (askanews) – TS Edizioni pubblica, anche in edizione e-book, un nuovo libro della Collana “Gli Aquiloni – Grandi autori per piccoli lettori”: Parabole moderne. Storie di Vangelo raccontate dai ragazzi, di Amedeo Romeo, con illustrazioni di Roberta Notarangelo, libro ad alta leggibilità. Due gemelli opposti: uno compiacente, l’altro ribelle.

Quando il nonno scopre chi ha davvero mantenuto una promessa, tutto cambia… Andrea abbandona i suoi amici per unirsi ai “fighi” della scuola, ma scopre troppo tardi di aver perso un tesoro: la loro amicizia… Emanuela sogna il palcoscenico, ma in un gruppo caotico e svogliato imparerà che anche chi sembra “fuori posto” può brillare…Scrivono nel preambolo i protagonisti di questo libro, Emanuela, Andrea, Francesco, Roberto, Asia, Stefano, Anna: «Cioè, vuoi dire che siamo finiti in un libro? Davvero? Dai! Noi abbiamo raccontato le nostre storie, piene di litigi, sogni, errori, figuracce, risate, momenti tosti e scelte difficili. La vita, insomma. E qualcuno ha pensato che potessero essere interessanti da leggere? Oh, non vogliamo fare i modesti, siamo contenti di questa cosa, perché siamo convinti che le nostre storie possano essere utili anche ad altri. Un sacco di nostri amici hanno avuto storie simili, sono finiti nei guai e hanno sofferto, ma poi in qualche modo se la sono cavata. Non tutti però, qualcuno ci è rimasto sotto. Capita. Ma capita soprattutto a chi è solo, oppure non ha il coraggio di parlare con gli altri. Magari non sempre con i genitori o i prof, lo sappiamo che è difficile, ma almeno con gli amici”.

In queste scoppiettanti storie, che divertono e fanno pensare, troverai litigi tra fratelli, amicizie messe alla prova, sogni inseguiti con ostinazione, paure che bloccano e scelte difficili che fanno crescere. A raccontarle sono ragazzi e ragazze come te, con le loro passioni, le loro incertezze e la voglia di trovare un posto nel mondo. Non troverai prediche né risposte pronte, ma spunti per farti domande vere e imparare a guardare la realtà con occhi curiosi.

Continuano i protagonisti: “Non dateci dei presuntuosi, ma alla fine mi sa che in questo libro troverete delle parabole moderne, ispirate a quelle antiche. Racconti ambientati nel nostro tempo, con protagonisti ragazzi e ragazze come noi. Vi parleranno di amicizia e famiglia, di errori e perdono, di sogni e paure, di scelte difficili e di piccole vittorie quotidiane. Non ci sono risposte già pronte – perché ognuno ha la sua strada – ma ci sono tante domande che potranno aiutarci a scoprire qualcosa in più su noi stessi e sul mondo che ci circonda”.

“Gli Aquiloni, grandi autori per piccoli lettori” è una collana narrativa di libri per bambini firmati dai più accreditati autori per l’infanzia del panorama italiano e internazionale e racconta emozioni, avventure, misteri e mondi fantastici in una collana di racconti a misura di bambino accompagnati dalle tavole a colori di famosi illustratori per un primo approccio alle questioni importanti del “diventare grandi”. Grandi firme di ieri e di oggi raccontano storie emozionanti, curiose, fiabesche, storie che, sulle ali della fantasia, aiutano i piccoli a vivere meglio la loro realtà. Oltre al rigore dei contenuti, la collana si caratterizza per l’attenzione alla qualità dell’illustrazione e per l’impegno educativo attento alle problematiche sociali.

Il testo è stato impaginato con TestMe, una font «libera», work in progress, basata sui principi del Design for All e sulle ricerche nell’ambito della dislessia a cura dei professori Luciano Perondi e Leonardo Romei.

Sciopero della Cgil, secondo il sindacato l’adesione intorno al 68%

Roma, 12 dic. (askanews) – “Fanno bene ad avere qualche timore, avere qualche paura, perché a non ci fermano. Non so come dirlo, non ci fermano e non abbiamo alcuna intenzione di accettare” le politiche di questo Governo e, “siccome siamo convinti di rappresentare la maggioranza del Paese, andremo avanti fino a quando questa battaglia l’abbiamo vinta”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, concludendo la manifestazione di Firenze. Landini ha poi parlato degli incidenti sul lavoro. “Si muore perché c’è un modello di fare impresa fondato sullo sfruttamento, sul subappalto e sulla precarietà – ha detto – me ne assumo la responsabilità: un modello modello di far impresa che uccide”. Il numero uno della Cgil ha ricordato che “stiamo discutendo con Confindustria e le altre associazioni datoriali. Abbiamo dei confronti aperti perché vogliamo davvero arrivare alla cancellazione dei contratti pirata e ad estendere i diritti e le tutele in tutti i luoghi di lavoro”.

Landini ha poi rilanciato la proposta di una legge di iniziativa popolare per la sanità pubblica e annunciato che la Cgil costituirà un comitato per il referendum costituzionale sulla riforma delle carriere dei magistrati allo scopo di “respingere questa riforma”, un’operazione “fatta semplicemente perché così si riduce l’autonomia della magistratura e aumenta il potere politico”. Secondo il leader sindacale “si sta mettendo in discussione la democrazia, si vuol far prevalere una logica autoritaria che mette in discussione la stessa nostra Costituzione. Allora, come abbiamo sempre fatto quando la Costituzione è in discussione, scendiamo in campo. L’abbiamo fatto sia quando la Costituzione la voleva cambiare Berlusconi che Renzi. Non c’entra come si chiama chi vuole cambiarla, per noi chi vuole cambiare la Costituzione va fermato perché non è da cambiare, ma da applicarle in tutte le sue parti”. In una nota la Cgil riferisce che mezzo milione di lavoratori e pensionati avrebbero partecipato alle oltre 50 manifestazioni organizzate sul territorio nazionale a sostegno dello sciopero generale. A Firenze, dice corso d’Italia, al corteo concluso in piazza del Carmine dal segretario generale Maurizio Landini si sarebbe registrata una presenza di circa 100mila partecipanti.

L’adesione media nazionale allo sciopero, secondo quanto riferisce la Cgil, si attesterebbe intorno al 68%. Lo sciopero arriva dopo un lungo percorso di mobilitazione con circa 14mila assemblee organizzate nei luoghi di lavoro.

Finanza, Mac & Ro Capital presenta applicazione Orovivo

Roma, 12 dic. (askanews) – a Roma nel contesto della finanza internazionale ed islamica che Mac & Ro Capital, societ specializzata nelle operazioni di oro fisico da investimento e consulenza, ha presentato l’Applicazione OROVIVO. L’incontro ha riunito figure di primo piano della finanza islamica, della structured finance, del banking internazionale e operatori del settore aurifero. La filiera dell’oro mondiale affronta oggi sfide complesse: oltre il 30% del commercio globale avviene in contanti, quindi, molte certificazioni internazionali non garantiscono reale tracciabilit e gli strumenti finanziari tradizionali comportano costi elevati e rischi di compliance. OROVIVO si rivolge principalmente ad operatori del settore orafo, che acquistano oro in varie parti del mondo e necessitano di ridurre tempi e costi per portarlo in produzione, cos come a banche e fondi, per i quali fondamentale la titolarit del lingotto senza necessit di spostamento fisico.

Angelo Rossi, CEO & Founder di Mac & Ro, ha dichiarato: “Siamo i primi ad essersi cimentati in questa impresa. Siamo riusciti a disegnare un sistema di trasferimento di propriet da una location ad un’altra. Questo aiuta l’intera filiera visto che prima non era possibile”.

Nel corso dell’evento si puntato lo sguardo sulle difficili condizioni della filiera aurifera africana, da cui proviene una parte rilevante dell’oro mondiale

Tendresse Itali Ndoth, Direttrice della Bank d’Africa, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Il 12% della produzione mondiale proviene da miniere d’oro artigianali africane. Il 30% delle transazioni avviene in contanti, senza tracciabilit, senza registrazioni, senza fatture. E la compliance impossibile: non sappiamo se bambini e donne stiano lavorando nelle miniere”.

Mac & Ro Capital ha messo appunto una compliance con la normativa internazionale attraverso un modello integrato e multilaterale

“La nostra architettura contrattuale si basa sulla sottoscrizione di una master location swap agreement che consente il trasferimento di propriet dell’oro fisico dal distributore al compratore. Questo consente a chi compra di non avere materialmente l’oro, ma di avere un certificato che ne attesta la propriet”, afferma Elena Actis, partner di Mac & Ro.

Orovivo costituisce un passo concreto verso una filiera dell’oro pi sicura, etica e accessibile, dove tecnologia e regolamentazione comunicano insieme per creare un mercato pi efficiente e trasparente.

Superbonus, Leo: preoccupa il rischio del riverbero degli illeciti sui condomini

Roma, 12 dic. (askanews) – Sul Superbonus “c’è un dato ancora più proccupante, perché l’Agenzia delle entrate e la Guardia di finanza hanno fatto controlli da cui sono emersi 10 miliardi di illeciti, derivati dal fatto che il meccanismo cessione dei crediti, sconto in fattura, hanno generato tutte queste problematiche”. Lo ha detto il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, parlando del Superbonus ad Atreju.

“L’effetto quale potrà essere? Se avete avuto modo di leggere il Sole 24 Ore – ha aggiunto Leo – ha detto che il problema si riverberà sui condomini, che in buona fede sono entrati in questo meccanimso perverso della cessione dei crediti. Poi 110%… ma s’è visto mai il 110%, forse il 70, l’80 ma il 110%.

Umberto Tozzi realizza un sogno: a ottobre “Gloria – il musical”

Milano, 12 dic. (askanews) – Pi di una canzone, “Gloria” di Umberto Tozzi una hit senza tempo, che ha superato i confini dell’Italia e si fatta amare nel mondo. Un pezzo di storia che ora prende vita e diventa protagonista di un musical che calcher, a partire da ottobre 2026, i palchi dei principali teatri italiani: “Gloria – il musical”.

“S, finalmente posso raccontarlo. qualcosa di meraviglioso, un sogno, da tempo che ho questo sogno, ma non avrei mai pensato che potesse realizzarsi e quindi sono doppiamente sorpreso. C’ un grandissimo entusiasmo dentro questo progetto, sono molto felice di avere l’arduo compito di trovare questi nuovi talenti che saranno i protagonisti di questo musical”.

La storia scritta, le canzoni sono scelte, Umberto firma la direzione musicale ma lavora anche ai casting per trovare Gloria in carne, ossa e voce.

“Gloria deve essere secondo me una ragazza che ha una grinta particolare, che ha una voglia di arrivare nel suo sogno di diventare un artista, una cantante, con le contraddizioni di tutti i giovani di oggi, dalla mia generazione in poi sempre stata la stessa. I genitori che non vogliono che tu faccia questo mestiere, quindi una storia romantica molto bella, una storia d’amore molto bella, stata scritta veramente con un criterio molto molto emozionale, dove in mezzo ci sono le mie musiche che fanno parte del testo che stato scritto, quindi coinvolgente anche per questo”.

Un nuovo affascinante capitolo della carriera di Umberto Tozzi che sta vivendo un momento straordinario: un tour di quasi due anni in quattro continenti, un doppio album live e in arrivo le ultime 12 date del tour di addio ai concerti.

“E poi c’ questo regalo di questo progetto che improvvisamente capitato proprio in questo periodo e io adesso mi occuper di finire il tour, come promesso”.

Umberto Tozzi definisce questa nuova sfida un premio alla sua cinquantenale carriera, una commedia musicale che celebra il suo repertorio con nuovi arrangiamenti che daranno nuova vita ai brani senza diventare un jukebox per nostalgici.

“Nel musical ci sar sicuramente questo suono sinfonico e ritengo che le mie musiche abbiano tutti i requisiti per essere in un musical e a parte Gloria ci sono altri brani che sono anche molto su quella via sinfonica quindi spero di riuscire a rappresentarli in maniera che meriti”.

Candidature per il cast aperte fino al 7 gennaio 2026.

Il 2025 della Querini Stampalia, un museo veneziano che si rinnova

Venezia, 12 dic. (askanews) – Un’istituzione culturale attiva da pi di 150 anni, che guarda alla storia di Venezia e al futuro. La Fondazione Querini Stampalia si appresta a chiudere un anno importante, che ha segnato una sorta di nuovo inizio, nel segno di un museo che si pensa e agisce come un laboratorio. Abbiamo tracciato un bilancio con il presidente della Fondazione, Paolo Molesini. “E’ un anno importante – ha detto ad askanews – perch c’ una nuova direttrice, Cristiana Collu, la nuova direttrice rappresenta la novit, la forza, una grandissima vivacit intellettuale e che ci consente di fare un ulteriore passo in avanti”.

Tra le novit dell’anno che si va chiudendo anche l’omaggio a uno dei dipinti pi importanti della collezione, la “Presentazione di Ges al Tempio” di Giovanni Bellini, che viene ora esposto all’interno di un’architettura progettata da Izaskun Chinchilla che illumina il quadro e ne amplia la percezione attraverso suono e profumi. La direttrice Collu ci ha raccontato questo progetto. ” nato dall’idea che l’architettura contemporanea, soprattutto quando si parla di architettura effimera – ci ha spiegato – pu ancora raccontare molto, soprattutto pu creare un legame importante tra il passato che per di fronte ai nostri occhi, quindi contemporaneo invece il linguaggio dei materiali e la cura che l’architettura pu portare anche in questi casi. Il Cocoon del Bellini sicuramente un esempio emblematico di tutti questi aspetti”.

Tra classico e contemporaneo, la Fondazione Querini Stampalia si appresta ad affrontare il 2026 con la prospettiva della relazione con la citt e una mostra dedicata all’artista Gabriel Bella e alle feste e alle architetture effimere del Settecento a Venezia. “La Querini – ha concluso il presidente Molesini – sar sempre la casa dei veneziani, questo vogliamo dirlo con molta forza: vogliamo proprio essere caratterizzati da questo”.

Un’identit che trova consolidamento anche nel lavoro di Carlo Scarpa, capace di stabilire una relazione tra l’esterno e l’interno del museo, metafora architettonica di un’idea culturale che la Querini vuole continuare a portare avanti.

Sciopero Cgil, Salvini: “Bassissima adesione la migliore risposta”

Roma, 12 dic. (askanews) – “Ero nella sala operativa di Ferrovie dello Stato. il venerd classico di sciopero, stiamo per garantendo ad esempio sulla tratta Roma-Milano il 100% della percorrenza dell’alta velocit. Al di l delle idee di ciascuno, siamo in democrazia, se abbiamo appena rinnovato il contratto a 90.000 ferrovieri, con un aumento medio di 230 euro al mese, piuttosto che nella scuola a un milione e 200mila insegnanti e personale per un aumento medio superiore ai 200 euro e che i lavoratori le lavoratrici vedono cosa sta cambiando, e poi agiscono di conseguenza. E mi sembra che le bassissime percentuali di adesione che garantiscono lo studio, la mobilit e la salute oggi a milioni di italiani sono la risposta migliore che si potesse dare”. Cos il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini intervenendo alla cerimonia di inaugurazione del Ponte ex dell’Industria restaurato a Roma dall’Anas.

Zakharova: è il momento peggiore dei rapporti Russia-Italia dalla seconda guerra mondiale

Roma, 12 dic. (askanews) – I rapporti tra Russia e Italia “stanno attraversando la crisi più grave dalla Seconda Guerra Mondiale” a causa delle “pressioni da parte della Nato”. Lo ha dichiarato oggi la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, nel corso di un webinar per il Global Fact-Checking Network riportato dall’agenzia di stampa Tass.

“Ricordiamo certamente il ruolo dell’Italia” nella Seconda Guerra, ha detto Zakharova, “ma ricordiamo e apprezziamo anche il periodo positivo delle nostre relazioni, durato 80 anni, un periodo di tempo considerevole durante il quale abbiamo avuto una cooperazione altamente costruttiva con l’Italia”.

FT: il piano di pace prevede l’Ucraina in Ue entro il 2027

Roma, 12 dic. (askanews) – L’Ucraina dovrebbe entrare a far parte dell’Unione europea l’anno prossimo, in base a una proposta sostenuta da Bruxelles nei negoziati per porre fine alla guerra della Russia, una mossa che trasformerebbe l’approccio del blocco all’ammissione di nuovi membri.

L’adesione all’UE entro il 1° gennaio 2027 è specificata nell’ultima bozza di una proposta di pace che funzionari ucraini ed europei hanno presentato a Washington, hanno riferito al Financial Times persone informate sul contenuto del documento. Secondo il quotidiano britannico, il sostegno degli Stati Uniti al piano significherebbe anche che il presidente statunitense Donald Trump potrebbe spingere il primo ministro ungherese Viktor Orbßn, che finora ha ostacolato il processo di adesione dell’Ucraina, a ritirare il suo veto.

Esma, Giorgetti: prematuro ampliarne vigilanza su mercati nazionali

Bruxelles, 12 dic. (askanews) – La recente proposta legislativa della Commissione europea per la creazione di un mercato finanziario unico più integrato e semplificato nell’Ue “va nella giusta direzione”, ma sono necessari “un coordinamento molto più solido tra autorità di vigilanza europee e nazionali”, e poi non disponiamo di “una infrastruttura europea per la gestione delle crisi”, e “una rete di sicurezza comune europea”; senza tutto questo, sarebbe “prematuro” il rafforzamento della supervisione dei mercati finanziari dell’Ue da parte dell’Esma (la “European Securities and Markets Authority”, con ha sede a Parigi), con un ruolo accresciuto anche nella vigilanza diretta a livello nazionale.

E’ quanto ha detto, in sostanza, il ministro italiano dell’Economia e Finanza, Giancarlo Goorgetti, durante un dibattito con i colleghi dei Ventisette durante il Consiglio Ecofin oggi a Bruxelles.

La riforma in discussione prevede che l’Esma assuma poteri di vigilanza diretta su piattaforme di negoziazione transfrontaliere significative, alcune infrastrutture di mercato come controparti centrali e depositari, e su tutti i fornitori di servizi relativi alle cripto-attività.

“Accogliamo con favore l’iniziativa – ha detto Giorgetti nel suo intervento – e siamo pronti a impegnarci in un dialogo aperto e costruttivo. Questo pacchetto è di grande portata, tecnicamente e politicamente complesso, e merita una valutazione attenta”.

“Per questo – ha osservato – ritengo necessario costruire un percorso ordinato, con discussioni tecniche accompagnate da verifiche politiche regolari.

Ma “per compiere progressi concreti verso questo obiettivo dobbiamo essere in qualche modo ancorati alla realtà, e la realtà ci dice appunto – ha sottolineato il ministro – che la vigilanza diretta è oggi in qualche modo prematura. L’Esma – ha rilevato – ha un’esperienza limitata nella vigilanza diretta dei diversi ambiti, e non ha ancora sviluppato la capacità operativa necessaria per svolgere tale ruolo. Inoltre, è fondamentale mantenere un certo grado di prossimità alle attività sottoposte a vigilanza, affinché la vigilanza stessa sia efficace”.

“Ultimo punto, ma non per questo meno importante: la gestione di eventuali crisi – ha spiegato Giorgetti – continuerebbe a essere affrontata a livello nazionale. Non disponiamo né di una infrastruttura europea per la gestione delle crisi, né di una rete di sicurezza comune europea. Quindi una vigilanza diretta a livello europeo – ha avvertito – dovrebbe andare di pari passo con un meccanismo di salvaguardia comune a livello europeo, che possa intervenire nell’ipotesi in cui tale vigilanza fallisca”.

“Quindi, abbiamo l’esigenza di realizzare un mercato integrato europeo – ha indicato il ministro – attraverso un meccanismo giuridico di cooperazione e di coordinamento molto più solido e vincolante, sia in senso verticale, tra autorità di vigilanza europee e nazionali, sia in senso orizzontale, ossia tra le autorità nazionali dei diversi Stati membri e tra le diverse autorità di vigilanza europee”.

A questo fine, secondo Giorgetti il pacchetto proposto dalla Commissione europea “va nella giusta direzione rafforzando la governance dell’Esma e introducendo un Consiglio esecutivo efficace le cui funzioni e poteri dovranno essere discussi. Ritengo inoltre – ha aggiunto – che un confronto sull’assetto di governance e sui poteri di convergenza della vigilanza debba essere avviato con riferimento all’Eiopa (l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, ndr). E condividiamo l’orientamento della Commissione di rivedere i meccanismi di funzionamento dell’Esma per rafforzarne il ruolo”.

Infine, ha concluso Giorgetti, “sosteniamo pienamente il confronto su come la convergenza della vigilanza e la cooperazione tra le autorità nazionali ed europee debbano essere potenziate attraverso meccanismi vincolanti per la condivisione delle informazioni, la supervisione quotidiana e la risoluzione delle controversie”.

Euro digitale, Giorgetti: fare di più per costi piccoli esercenti

Roma, 12 dic. (askanews) – Il governo dell’Italia appoggia il progetto sull’euro digitale ma chiede che si faccia di più per garantire costi più bassi possibili a favore di piccoli negozi ed esercenti. E’ la posizione illustrata dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti nel suo intervento oggi durante l’Ecofin su questo capitolo. “Aiuterebbe sia la diffusione dell’euro digitale, sia la continua digitalizzazione dell’economia europea. In questo senso – ha detto – confermiamo il nostro impegno a offrire un contributo un concreto anche nelle fasi successive del negoziato in sede di trilogo, con l’obiettivo di contenere i costi di accettazione dell’euro digitale e renderlo ancora più attrattivo per i piccoli esercenti”.

“Vorrei ringraziare la Presidenza danese per l’impegno profuso e gli encomiabili risultati raggiunti”, ha iniziato Giorgetti. “L’Italia ribadisce il sostegno al rafforzamento della moneta unica e il raggiungimento di un accordo in Consiglio sulla proposta di regolamento in materia di euro digitale, e, in particolare, su tutto il single currency package”.

Con questo pacchetto “verrà preservata l’accettazione del contante nei pagamenti al dettaglio, e si rafforzerà il ruolo dell’euro nell’era digitale, attraverso l’introduzione di una valuta digitale di banca centrale. In un contesto geopolitico in rapido cambiamento l’euro digitale – ha rilevato – assicurerà l’autonomia strategica nel settore dei pagamenti in Europa, ne aumenterà l’innovatività e renderà più competitivo l’euro nei confronti delle altre valute internazionali. Tra le principali priorità strategiche esaminate durante il negoziato, un modello di remunerazione equilibrato è un elemento necessario per il successo dell’euro digitale”.

“A tale proposito – ha rimarcato Giorgetti – pur riconoscendo che il compromesso raggiunto garantisce agli esercenti un livello di onerosità per l’accettazione dei pagamenti in euro digitale inferiore rispetto alle commissioni attualmente previste per i pagamenti con carta, continuiamo a credere che la proposta debba tutelare maggiormente i piccoli esercenti e limitare l’impatto che le commissioni potrebbero avere sulle transazioni di importo limitato”.

Dai droni ai dati: l’oceano pi trasparente con l’IA

Milano, 12 dic. (askanews) – Dai droni ai dati, per rendere i mari pi trasparenti: puliti e vivi. Questo mezzo subacqueo stato creato da Cosma, progetto che ha sede nei laboratori di robotica dell’istituto oceanografico francese di La-Seyne-sur-mer, in Francia.

Combina l’acquisizione di dati tramite droni sottomarini autonomi con la loro interpretazione basata sull’intelligenza artificiale.

“Utilizziamo veicoli subacquei autonomi per ispezionare i fondali marini – spiega Quentin Chenevier a margine dell’evento di Amazon Web Services a Las Vegas, (Aws re:Invent) – che raccolgono immagini con cui il nostro team di data science, composto da me e un collega, in grado di ricostruire un modello 3D del fondale marino, un gemello digitale. Facciamo il riconoscimento delle specie e degli habitat per identificare le specie protette e localizzarle. Stiamo anche iniziando a rilevare oggetti artificiali come rifiuti o, ad esempio, ordigni inesplosi”.

Dati che, se aperti, accessibili e su scala globale, permettono di rendere sempre pi “trasparenti” gli oceani, in termini di biodiversit, sicurezza, ambiente.

Pmi, Cicero (Valore Impresa): presidio economico di qualit

Roma, 12 dic. (askanews) – A Roma si tenuta l’assise nazionale di Valore Impresa, gli Stati Generali delle Pmi, che ha delineato il perimetro operativo della Centrale Consortile e le direttrici della Legge Annuale PMI. Il messaggio del Ministro Urso ha confermato l’avanzamento del DDL e il ruolo strategico dell’Art. 4. Imprese, mondo accademico e Parlamento hanno analizzato i nuovi strumenti per stabilit, competitivit e capitale umano. Nel video il commento del presidente d Valore Impresa Gianni Cicero, che nella sua relazione si soffermato su continuit normativa e strategia industriale.

Nella sua dichiarazione ha affermato: “L’Art. 4 rappresenta una piattaforma di metodo e strategia che valorizza la vitalit del sistema produttivo italiano. Le PMI costituiscono un presidio economico che esprime qualit, ingegno e continuit. Valore Impresa promuove strumenti e processi orientati a consolidare questa energia, generando un ecosistema competitivo che produce valore per il Paese.”

Tajani: l’Italia è a favore dell’utilizzo dei beni russi, scegliere lo strumento migliore

Roma, 12 dic. (askanews) – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine delle giornate di studio del PPE, il partito popolare europeo, oggi in Germania, ha rappresentato ai cronisti la postura italiana in merito all’utilizzo dei beni russi congelati all’Euroclear. “L’Italia è a favore (dell’utilizzo dei beni russi, ndr)”, ha affermato il ministro, aggiungendo che “ci sarà un dibattito politico su quello che sarà lo strumento migliore per aiutare l’Ucraina”.

“Noi avevamo sempre detto che avevamo qualche riserva, non tanto sulla scelta politica, quanto sulla base giuridica per l’utilizzo dei ‘frozen asset'”, ha proseguito Tajani, spiegando che “potrebbe esserci anche un altro strumento per finanziare l’Ucraina”.”E’ un dibattito in corso”, ha precisato Tajani, aggiungendo che “al Coreper si è votato per congelare i beni e poi vedremo cosa si farà”, ha continuato il ministro.

“L’Italia”, ha ribadito Tajani, “vuole aiutare l’Ucraina e il tema è più giudirico che altro”.

Milano-Cortina, Abodi: Brignone speciale, le auguriamo di esserci

Borca di Cadore (BL), 12 dic. (askanews) – “C’ qualcosa che rende speciale Federica Brignone ed proprio questo suo sentimento che un corroborante metabolico. Sono convinto che prover fino alla fine per esserci e per essere competitiva, perch Federica non sa partecipare soltanto, vuole dimostrare di essere migliore anche delle altre”. Lo ha dichiarato il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, a margine del convegno “Il Park Hotel des Dolomites. La montagna che accoglie da 120 anni” al Th Borca di Cadore.

“Ho letto stamattina che il suo primo sogno quello di poter essere il portabandiera, noi glielo auguriamo con tutto il cuore. Il secondo sogno, che strettamente collegato, quello di vederla in pista”, ha proseguito Abodi. “Dipende tutto dalla sua capacit di soffrire, di recuperare il pi possibile. Io credo che la volont, la determinazione aiutino anche l’organismo a rigenerarsi pi velocemente e pi efficacemente”. Il ministro ha espresso fiducia per l’intera squadra azzurra in vista dell’appuntamento olimpico. “L’auspicio che la nostra squadra si possa presentare al meglio delle condizioni. Abbiamo gi dei segnali che arrivano dalle varie competizioni delle Coppe del Mondo che tutto sta convergendo proprio sull’appuntamento olimpico. Credo sia importante dimostrare di essere pronti a partire dal 6 febbraio”.

“Questo vale per tutti gli altri atleti e le altre atlete, da Bassino a Tabanelli, tutti quelli che hanno avuto qualche incidente di percorso e stanno cercando di recuperare”, ha sottolineato il ministro. “Questo un appuntamento storico non soltanto per tutti noi che ospitiamo, per la nazione che si presenta al mondo, ma anche per gli atleti che continueranno le competizioni. Questa per speciale e quindi esserci determinante per loro e anche per noi”, ha concluso Abodi.

In Iran arrestata premio Nobel Narges Mohammadi

Roma, 12 dic. (askanews) – Le forze iraniane hanno arrestato oggi la premio Nobel per la pace Narges Mohammadi e diversi altri attivisti durante una cerimonia di lutto nella città di Mashhad, nel nord-est dell’Iran. Lo riporta su X la Fondazione Narges Mohammadi, precisando di aver ricevuto “informazioni attendibili secondo cui Narges Mohammadi è stata arrestata con violenza dalle forze di sicurezza e di polizia durante la cerimonia commemorativa del settimo giorno di Khosrow Alikordi”, un avvocato per i diritti umani.

“Secondo fonti non confermate”, ha aggiunto la Fondazione, sarebbero stati arrestati anche altri attivisti.

Debellini (Th): Cortina si apra a valle, riscatto bellunese

Borca di Cadore (BL), 12 dic. (askanews) – “Mi aspetto che Cortina questa volta sappia avere quell’apertura interessante, strategica di capire che tutta la valle fa il suo successo”. Lo ha dichiarato Graziano Debellini, presidente di Th Group, a margine dell’evento di riapertura del “Th Borca di Cadore – Park Hotel des Dolomites”.

“Noi siamo una delle realt che compongono la valle, non siamo nel tabernacolo di Cortina – ha proseguito Debellini -. Tutta la valle, tutti i piccoli paesini delle Dolomiti Bellunese devono meritare quel riscatto che non avvenuto con le Olimpiadi del 1956”.

Occorre quindi “metterci tutti insieme, essere molto pi solidali, fare in qualche modo una cordata importante perch il bellunese non resti un posto di emigranti o un posto dove si va solo a lavorare nelle occhialerie – ha concluso il presidente – Il turismo deve avere il suo posto”.

Ecofin approva dazi Ue da 3 euro su piccoli pacchi commercio online

Bruxelles, 12 dic. (askanews) – Il Consiglio Ecofin ha concordato, oggi a Bruxelles, di applicare un dazio doganale fisso di 3 euro sui piccoli pacchi di valore inferiore a 150 euro che entrano nell’Ue, principalmente tramite commercio elettronico, a partire dal primo luglio 2026.

La decisione fa seguito all’impegno assunto dal Consiglio nel novembre 2025 di lavorare a una soluzione semplice e temporanea per riscuotere dazi doganali su tali merci il più presto possibile nel 2026.

Questa misura temporanea risponde al fatto che attualmente questi pacchi entrano nell’Ue in esenzione da dazi, creando conseguentemente una situazione di concorrenza sleale per i venditori dell’Ue, come ha sottolineato il commissario europeo all’Economia Valdis DOmbrovskis durante la conferenza stampa al termine dell’Ecofin. Una nota del Consiglio ricorda che questo comportava anche “rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori, elevati livelli di frode e preoccupazioni ambientali”.

I dazi temporanei di 3 euro per pacco verranno applicati dal primo luglio prossimo fino all’entrata in vigore dell’accordo permanente per tali pacchi, concordato nel novembre 2025, che eliminerà completamente la soglia di franchigia doganale. A quel punto, a tutte le merci di valore inferiore a 150 euro potranno essere applicati i dazi doganali alle normali tariffe Ue per i singoli prodotti.

I dazi riscossi verranno destinati al bilancio Ue, al netto della parte che sarà trattenuta dagli Stati membri per i costi amministrativi di gestione. Questa misura è distinta dalla proposta di una cosiddetta “commissione di gestione”, attualmente in discussione nel contesto del pacchetto di riforma doganale e del quadro di bilancio Ue pluriennale 2028-2034.

L’aliquota decisa oggi sarà applicata a tutte le merci che entrano nell’Ue per le quali i venditori extra-Ue sono registrati presso lo sportello unico per le importazioni (Ioss) dell’Unione ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. Questo comprende il 93% di tutti i flussi di commercio elettronico verso l’Ue. La Commissione valuterà periodicamente se l’aliquota debba essere estesa alle merci in arrivo nell’Ue vendute da operatori non registrati nell’Ioss.

Tv, "Il dono" la storia della medium Sonia Benassi arriva su Raiplay

Roma, 12 dic. (askanews) – Sarà disponibile dal 15 dicembre su Raiplay e il 15 gennaio su Rai 5 “Il dono”, docufilm di Niccolò Lorini e Pantaleone A. Megna prodotto da Moon Life Film in collaborazione con Colorado Film e Pagliai Film Group, distribuito da Colorado Film. Racconta il percorso di alcune persone che affrontano un lutto profondo e che, attraverso un incontro con la medium Sonia Benassi, ritrovano una forma di continuità affettiva.

Il documentario nasce da un incontro professionale che prende una direzione inattesa: circa tre anni fa Pantalone, uno dei registi, ascolta per la prima volta un brano del compositore Boris Mayer, marito di Sonia, e ne rimane così colpito da volerlo incontrare per un proprio lavoro. A quella visita a Parma lo accompagna la moglie, Doriana. Nel corso di una seduta privata, alla quale Doriana partecipa senza rivelare nulla della morte della madre biologica, Sonia inizia a scrivere e le restituisce un messaggio attribuito a una donna che si presenta come Rita, “tua mamma”, riportando dettagli personali che lei non aveva comunicato. Lo sconcerto di Doriana e il turbamento, inatteso, di chi fino ad allora si era dichiarato scettico diventano il punto di partenza di un’indagine: i registi tornano da Sonia, raccolgono la sua storia e le testimonianze di genitori che, dopo averla incontrata, raccontano un modo nuovo di attraversare il lutto.

La medianità è presente, ma non è il centro del film: ciò che emerge è il cambiamento nel modo di guardare all’assenza. Accanto alla storia di Sonia, infatti, intervengono anche una scienziata, un sacerdote e un giornalista. Tre sguardi differenti, talvolta distanti, che aiutano a mantenere il racconto aperto, equilibrato, lontano da conclusioni precostituite. Il film offre risposte e apre un ampio spazio. A collegare queste prospettive c’è Daniele Bossari. Il documentario segue storie di persone che hanno vissuto la perdita di un figlio, di un familiare, di una presenza fondamentale.

Sciopero della Cgil, Salvini: bassissima adesione è la migliore risposta

Roma, 12 dic. (askanews) – “Ero nella sala operativa di Ferrovie dello Stato. È il venerdì classico di sciopero, stiamo però garantendo ad esempio sulla tratta Roma-Milano il 100% della percorrenza dell’alta velocità. Al di là delle idee di ciascuno, siamo in democrazia, se abbiamo appena rinnovato il contratto a 90.000 ferrovieri, con un aumento medio di 230 euro al mese, piuttosto che nella scuola a 200mila insegnati e personale per un aumento medio superiore ai 200 euro e che i lavoratori le lavoratrici vedono cosa sta cambiando, e poi agiscono. E mi sembra che le bassissime percentuali di adesione che garantiscono lo studio, la mobilità e la salute agli italiani sono la risposta migliore che si potesse dare”. Lo ha affermato il ministro di Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini intervenendo alla cerimonia di inaugurazione del Ponte ex dell’Industria restaurato a Roma dall’Anas.

Milano-Cortina,Portabandiera Fontana-Pellegrino, Brignone-Mosaner

Roma, 12 dic. (askanews) – Decisi i quattro portabandiera azzurri per la cerimonia di apertura dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina, in programma il prossimo 6 febbraio. A Milano, i due alfieri azzurri saranno Arianna Fontana e Federico Pellegrino, a Cortina d’Ampezzo l’onore toccherà a Federica Brignone e Amos Mosaner. Arianna Fontana, con 11 medaglie olimpiche vinte nello short track, è l’atleta azzurra ad aver vinto più medaglie nei Giochi invernali ed è a solo due medaglie dal record storico di Enrico Mangiarotti (scherma). Federico Pellegrino ha vinto due argenti nella sprint di fondo nel 2018 e 2022. Federica Brignone ha conquistato un argento olimpico nel 2022 e due bronzi nel 2018 e nel 2022. Amos Mosaner, in coppia con Stefania Constantini, ha portato in Italia la prima medaglia d’oro nella storia del curling azzurro, trionfando nel doppio misto a Pechino 2022.

Urban Value by Ninetynine celebra i primi 10 anni di progetti

Roma, 12 dic. (askanews) – Presso la sede dell’Associazione Civita a Piazza Venezia, si sono celebrati i primi 10 anni di progetti di rigenerazione urbana temporanea realizzati da Urban Value by Ninetynine. Da quando ha precorso i tempi nel lontano 2011, con la riapertura al pubblico del “Palazzo della Civilt Italiana”, ad oggi, questa realt intervenuta su luoghi esistenti non pi utilizzati e in stato di abbandono, con l’obiettivo di riattivare gli spazi per un periodo transitorio, in attesa di destinazione d’uso definitivo. Ne ha parlato Simone Mazzarelli, fondatore e amministratore delegato di Urban Value by Ninetynine: “Urban Value in questi 10 anni si occupata di sanare una ferita per il territorio. Immobili abbandonati, che erano trascurati, non potevano far altro che rimanere chiusi al loro destino, fin quando una conversione definitiva non li avesse trasformati in altro. Ma in quel periodo transitorio non potevano che essere ricettacolo di potenziali occupazioni, comunque di ferita per il territorio. Urban Value si occupata di questo, sanare questa ferita, riempiendo questo tempo, questo spazio, di contenuti e opportunit che hanno ridato poi vita a tantissime attivit”.

Un fenomeno che, dopo anni di sperimentazioni in alcune citt italiane, ha preso piede nel dibattito nazionale, grazie al coraggio e alla sperimentazione di alcuni player pubblici come Cassa Depositi e Prestiti e Agenzia del Demanio. Ne hanno parlato Marco Sangiorgio, AD Giubileo S.P.A. 2025, e Alessandra Dal Verme, Direttore dell’Agenzia del Demanio.

“Noi come Cassa Depositi e Prestiti ci trovammo ad acquisire una serie di immobili ex pubblici e avevamo il problema di valorizzarli, di farli diventare qualche cosa di diverso per il futuro. A un certo punto ci siamo resi conto che poteva essere molto interessante inventare un utilizzo temporaneo per quelle aree, per farle conoscere alla cittadinanza, per farle diventare qualche cosa di conosciuto e non di sconosciuto e chiuso” ha dichiarato Sangiorgio.

“Noi abbiamo cominciato con Urban Value a Napoli con Palazzo Fondi. E’ stata un’esperienza bellissima, molto attrattiva per la citt. Il bene stato utilizzato per parecchi anni in tutta la fase di progettazione che non stata molto breve, come noi sappiamo spesso le fasi si prolungano. Oggi comunque il bene orientato verso gli usi governativi, ma abbiamo fatto tesoro di quella che stata l’esperienza di Urban Value all’interno di Palazzo Fondi. Quindi in alcune aree proseguiremo con un’apertura alla collettivit, alla cittadinanza, che ha amato tantissimo questo salotto nella citt” ha aggiunto Dal Verme.

All’evento hanno preso parte: Nicola Maccanico, Vice Presidente di Associazione Civita; Sabrina Alfonsi, Assessore all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale; Tobia Zevi, Assessore a Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale; Alessandra Dal Verme; direttore Agenzia del Demanio; Marco Sangiorgio, amministratore delegato Giubileo 2025 S.p.A.; Riccardo Capecchi, presidente della Fondazione Lottomatica; Simonetta Giordani, segretario generale di Associazione Civita e Simone Mazzarelli, fondatore e amministratore delegato di Urban Value by Ninetynine.

IA, rivoluzione in gastroenterologia ed endoscopia digestiva

Roma, 12 dic. (askanews) – Una rivoluzione che impatta in maniera determinante nella vita del professionista e dal punto di vista clinico. L’avvento dell’intelligenza artificiale in gastroenterologia ed endoscopia digestiva per i professionisti una sorta di sliding doors, un’innovazione destinata a cambiare questa tipologia di esami. In Humanitas Mater Domini a Castellanza, in provincia di Varese, dopo la fase di sperimentazione scientifica diventata una prassi consolidata.

Questa struttura sanitaria, insieme a molte altre operanti in regione, stata inserita in una campagna di comunicazione per raccontare le eccellenze sanitarie lombarde, lanciata da Aiop Lombardia, l’associazione, presieduta da Michele Nicchio, che rappresenta 107 strutture della sanit privata accreditata operanti sul territorio,.

“In una colonscopia, per fare un esempio concreto, il supporto dell’intelligenza artificiale determinante. Un aiuto che supporta il medico in tutte le fasi dell’esame e permette di indentificare determinate patologie con precisione” spiega il dottor Benedetto Mangiavillano, responsabile del reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva.

In termini di prevenzione, nelle campagne di screening per l’identificazione dei tumori del colon retto questa innovazione da un contributo sostanziale. Ma non la sola, gli endoscopi ad alta definizione hanno permesso di fare, nel corso del tempo, un ulteriore salto di qualit.

“La presenza dell’anestesista durante tutto il corso dell’esame – racconta il dottor Mangiavillano – garantisce una colonscopia senza dolore per il paziente che, non muovendosi, consente al medico di operare con maggiore efficacia”.

In gastroenterologia l’intelligenza artificiale trover presto nuove applicazioni.