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martedì, 23 Dicembre, 2025
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Oro e argento a nuovi massimi storici, ma anche il rame è da record

Roma, 23 dic. (askanews) – Oro e argento a nuovi massimi storici all’antivigilia della chiusura natalizia dei mercati. L’oncia d’oro oggi durante le contrattazioni spot ha segnato un picco a 4.530 dollari, successivamente consolida i guadagni con un più 1,16% a 4.521 dollari. Nel frattempo l’argento ha mostrato rialzi anche più sostenuti, superiori al 4% a 71,47 dollari l’oncia.

E intanto anche il rame, non un metallo prezioso ma con molteplici usi industriali che lo rendono indispensabile, ha segnato nuovi massimi storici, superando per la prima volta la soglia dei 12.000 dollari la tonnellata, tra timori di possibili penurie su scala globale.

Il tutto in una seduta in cui il dollaro perde terreno con l’euro brevemente salito sopra soglia di 1,18 sul biglietto verde, sui massimi dallo scorso settembre.

Crosetto dalle truppe italiane in Bulgaria lancia “Strategia Istrice”

Novo Selo (Bulgaria), 23 dic. (askanews) – Il calore delle truppe entusiaste per il suo arrivo e l’orgoglio di essere italiani, non soltanto nel suo discorso ma anche nella stretta di mano a ogni singolo militare. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, ieri in Libano, domani a Sarajevo, venuto anche in Bulgaria, a Novo Selo a portare gli auguri di Natale alle donne e agli uomini che passeranno queste festivit lontano da casa, facendo il proprio dovere.

Un discorso molto sentito peraltro, che ha descritto la grande differenza che pu fare un contingente italiano all’estero, grazie non solo alla professionalit, ma anche all’umanit e alla capacit di comunicare degli italiani. Di farsi partecipi.

Il tutto mentre il mondo sta cambiando sempre pi velocemente, le sfide si moltiplicano. Ieri ancora una volta i rapporti dell’intelligence statunitense hanno avvertito che il presidente russo Vladimir Putin intende conquistare tutta l’Ucraina e rivendicare parti dell’Europa che appartenevano all’ex impero sovietico. “Noi non siamo pronti ad affrontare la follia di nessuno e quindi non saremmo pronti se quello che dice l’intelligence americana si verificasse perch non siamo pronti ad avere una guerra in casa, non lo siamo per mentalit, non lo siamo perch abbiamo disinvestito in difesa negli ultimi 40 anni, non lo siamo per mille motivi, quindi non lo siamo” ha detto Crosetto, rispondendo in conferenza stampa a Novo Selo in Bulgaria, a una domanda di askanews sulle recenti indiscrezioni trapelate dalla Intelligence Usa.

Poi in merito alla “Strategia dell’istrice” spesso citata dal ministro, Crosetto ha aggiunto: “C’ un animale piccolo che fa paura a quelli grandi, perch chiunque si avvicina si fa male, allora un paese piccolo come il nostro deve adottare una strategia e l’Europa da questo punto di vista, essendo impreparata, pu adottare solo quella strategia, cio quella di far paura perch se qualcuno prova a toccarla si fa male. la stessa cosa, la stessa strategia che ha usato Israele e per cui sopravvissuto in questi anni ed quella cui dovremmo abituarci. Dissuadere chiunque voglia in qualche modo farci male perch se ci tocca si fa male lui per prima”, ha aggiunto il ministro.

Di fronte a un futuro nel quale sempre pi c’ la Nato ma l’Europa dovr iniziare a difendersi da sola. Giunto il momento, come per quei figli che prima o poi devono lasciare il nido.

“Purtroppo viviamo in un mondo in cui le minacce non si sostituiscono, si sovrappongono, per cui l’abbiamo visto, quello che vediamo in Ucraina: una guerra tradizionale fatta addirittura in trincee, sembra quella della prima guerra mondiale. Poi l’abbiamo vista in Israele: una guerra combattuta con satelliti che intercettano missili che vanno sempre pi veloci e a questo si aggiunge la guerra ibrida. Ma non ce n’ una che sostituisce un’altra, una somma di attacchi che alcuni attori, alcuni paesi utilizzano, quella ibrida quella che non si vede e che si pu combattere tutti i giorni senza scatenare una reazione da parte degli altri. Sono le centinaia di attacchi hacker, migliaia; a oggi sono 1800 che abbiamo subito in Italia, alcuni molto gravi”.

E poi se gli si chiede del 2026, Crosetto scherza e sorride. “Mi devo sforzare di vederlo bene – ha detto – ogni giorno devo sforzarmi di essere ottimista perch devo cercare di costruire un mondo migliore per i miei figli e anche per i vostri”.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio di Gualtiero Benatelli

Immagini askanews

Calcio, la Commissione: per la Lazio mercato sbloccato

Roma, 23 dic. (askanews) – La Commissione indipendente che vigila sui conti delle squadre di Serie A si è riunita oggi per fare le ultime valutazioni sullo stato finanziario del club (tutti quelli professionistici in realtà, basket compreso). E secondo le prime indiscrezioni rilanciate da Gazzetta.it è emerso che la Lazio ha rispettato i parametri richiesti e potrà quindi operare liberamente sul mercato, senza alcuna limitazione. Così come il Como, che ha sistemato una situazione difficile con un aumento di capitale. Sono soltanto due i club che non hanno l’indicatore Costo del lavoro allargato fratto ricavi inferiore allo 0,8: Napoli e Pisa. Nessuno spettro di mercato bloccato comunque, non previsto per la finestra di gennaio. I due club “fermati” dalla Commissione potranno operare soltanto a saldo zero, dunque per ogni giocatore acquistato deve esserci un’uscita equivalente. Una situazione non facile soprattutto per il Napoli, in particolare in vista del mercato di giugno dove – in quel caso sì – è possibile essere sanzionati con il blocco di mercato se non si rispetterà l’indicatore che nel frattempo diventerà ancora più restrittivo, ovvero 0,7.

Covid, la Consulta: infondate le questioni di legittimità, obbligo vaccino e green pass non violarono diritti

Roma, 23 dic. (askanews) – Sono infondate le questioni di legittimità costituzionali, sollevate dal tribunale ordinario di Catania, in merito ad alcune norme varate per fronteggiare l’emergenza Covid. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, con la sentenza numero 199, depositata oggi, che ha messo sotto la lente di ingrandimento alcune norme del decreto-legge 21 settembre 2021, numero 127 (Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening) e del decreto-legge 7 gennaio 2022, numero 1 (Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore).

“La prima disposizione – spiega una nota della Consulta – ha stabilito che, nel periodo dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, per accedere ai luoghi di lavoro, il personale del settore pubblico dovesse possedere ed esibire una certificazione da vaccinazione, guarigione o test (cosiddetto green pass base) e che, in mancanza, il lavoratore fosse considerato assente ingiustificato senza diritto alla retribuzione né altro compenso o emolumento. La seconda disposizione, a far data dalla sua entrata in vigore e fino al 15 giugno 2022, ha sancito l’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni, disponendo che, a decorrere dal 15 febbraio 2022, i lavoratori destinatari di tale obbligo, ai fini dell’accesso al luogo di lavoro, dovessero possedere ed esibire una certificazione di vaccinazione o guarigione (cosiddetto green pass rafforzato) e che, in caso di mancato possesso della suddetta certificazione, fossero considerati assenti ingiustificati senza diritto alla retribuzione né altro compenso o emolumento”.

Per la Corte, in primo luogo, l’obbligo vaccinale disposto nei confronti dei soggetti ultracinquantenni “risponde a una valutazione non irragionevole delle evidenze scientifiche che individuavano nei primi i soggetti più esposti alla malattia severa” e rappresenta una misura “non sproporzionatamente preordinata a tutelare la salute pubblica, in quanto rivolta a proteggere i soggetti più fragili, a contenere il carico ospedaliero, oltre che, pur sempre, a ridurre la circolazione del virus”.

Per altro profilo, la Consulta “ha escluso la violazione” dell’articolo 32, primo comma, della Costituzione, rimarcando che “le evidenze scientifiche disponibili al momento di entrata in vigore dell’obbligo vaccinale confermano [à] l’efficacia della vaccinazione anti COVID-19 come misura di prevenzione fondamentale per contenere la diffusione dell’infezione” e che, secondo le conclusioni dell’AIFA e dell’ISS sulla sicurezza dei vaccini anti COVID -19, “la maggior parte delle reazioni avverse ai vaccini sono non gravi e con esito in risoluzione completa”, mentre “le reazioni avverse gravi hanno una frequenza da rara a molto rara e non configurano un rischio tale da superare i benefici della vaccinazione”.

Quanto alla necessità per il lavoratore non vaccinato o non guarito di “sottoporsi ogni due giorni al tampone”, per ottenere il green pass base per accedere al luogo di lavoro, la Corte ha escluso che la stessa sia lesiva della dignità personale in quanto “non implica alcun apprezzamento negativo della persona che vi è sottoposta” e “non appare in grado di provocare sofferenze fisiche significative”.

La Corte ha poi affermato che le conseguenze del mancato adempimento agli obblighi previsti dalle disposizioni impugnate ai fini dell’accesso ai luoghi di lavoro non ledono né il diritto al lavoro e alla retribuzione (articoli 4 e 36 della Costituzione), né il diritto alla dignità personale (articolo 2 della Costituzione), né il principio di ragionevolezza e proporzionalità (articolo 3 della Costituzione), in quanto sono comunque “frutto di una scelta individuale” e perché l’inosservanza dei suddetti obblighi “assume una rilevanza ‘meramente sinallagmatica’ sul piano delle condizioni nascenti dal contratto di lavoro, nel senso che il loro inadempimento rende la prestazione non conforme alle regole del rapporto, giustificando così la preclusione a svolgere l’attività lavorativa e la conseguente privazione della retribuzione e di ogni altro compenso o emolumento” (le stesse considerazioni valgono ad escludere la dedotta violazione dell’articolo 32, secondo comma, della Costituzione)”.

Da ultimo, la mancata erogazione dell’assegno alimentare in favore del lavoratore inadempiente non determina alcuna disparità di trattamento rispetto al lavoratore sospeso dal servizio a seguito di sottoposizione a procedimento penale o disciplinare. In questi ultimi casi, infatti, prosegue la Consulta, il riconoscimento dell’assegno alimentare si giustifica “alla luce della necessità di assicurare al lavoratore un sostegno quando la temporanea impossibilità della prestazione sia determinata da una rinuncia unilaterale del datore di lavoro ad avvalersene [à]”, mentre diverso è il caso in cui, per il fatto di non aver adempiuto ai suddetti obblighi, “è il lavoratore che decide di sottrarsi unilateralmente alle condizioni di sicurezza che rendono la sua prestazione lavorativa, nei termini anzidetti, legittimamente esercitabile”.

Calcio, Gattuso: "Il chiodo fisso è andare al Mondiale"

Roma, 23 dic. (askanews) – Rino Gattuso si racconta a sei mesi dal suo insediamento sulla panchina della Nazionale. In una lunga intervista rilasciata a Vivo Azzurro TV, il ct azzurro ha ripercorso l’inizio della sua avventura alla guida dell’Italia, soffermandosi anche sui play-off di marzo che metteranno in palio il pass per i Mondiali.

“Quando mi è stato proposto di diventare commissario tecnico ho detto subito di sì, senza pensare ai pro e ai contro”, ha spiegato Gattuso. “Sono orgoglioso di rappresentare il mio Paese. Mi sento un privilegiato: allenare la Nazionale italiana è qualcosa che milioni di persone sognerebbero. Ho una grande responsabilità, ma convivo con la pressione da tutta la vita”. Il ct ha ricordato anche i sacrifici della sua giovinezza, quando a dodici anni lasciò casa per inseguire il sogno del calcio: “Sapevo che tornare indietro avrebbe significato fallire. È da allora che vivo con questo peso sulle spalle”.

Il bilancio dei primi sei mesi parla di sei partite, cinque vittorie e una sola sconfitta. Un percorso che ha permesso all’Italia di rialzarsi dopo la pesante caduta di Oslo contro la Norvegia. “Sapevo che non sarebbe stato facile, ma nelle sei partite disputate – tranne l’ultimo secondo tempo, dove abbiamo sbagliato – i giocatori hanno dato tutto”, ha sottolineato Gattuso. “Ho visto atteggiamenti molto positivi, una mentalità giusta e un forte senso di appartenenza. Il gruppo sta cercando di dare tutto quello che ha e penso che questo si percepisca”.

Ora però l’attenzione è rivolta ai play-off di marzo: prima la semifinale contro l’Irlanda del Nord, poi l’eventuale finale con la vincente tra Galles e Bosnia. “Non dobbiamo ripetere l’errore di quattro anni fa con la Macedonia del Nord”, ha ammonito il ct. “Nel calcio moderno non esistono partite facili. L’importante è saper reagire alle difficoltà e mantenere continuità per novanta minuti. Ci giocheremo qualcosa di fondamentale e tutta la nazione ci sta aspettando”.

Il ritorno al Mondiale, che manca all’Italia dal 2014, resta l’ossessione dichiarata di Gattuso: “Il chiodo fisso è tornare ai Mondiali, dove per tanti anni siamo stati protagonisti. Dobbiamo volerlo a tutti i costi, senza vedere fantasmi alla prima difficoltà”.

Nonostante l’importanza della posta in palio, Gattuso predica calma e concentrazione sul presente. “Devo vivere alla giornata. Oggi sono una persona diversa rispetto al passato. Il mio compito è dare tranquillità, sbagliare il meno possibile e fare le scelte giuste. Se pensassi già ora alla partita di marzo, rischierei di arrivarci senza lucidità”.

Da qui alla primavera, il ct seguirà con attenzione tutti i calciatori convocabili, girando l’Italia e mantenendo un contatto costante con il gruppo. “Parlo spesso con i ragazzi, non solo con i veterani. Mi piace confrontarmi con loro e restare vicino alla squadra”.

Gattuso ha infine sottolineato lo spirito di sacrificio mostrato dai suoi giocatori, pur in un contesto in cui gli italiani in Serie A sono sempre meno: “Abbiamo calciatori forti. In questi mesi ho apprezzato molto i sacrifici fatti, anche da chi è rimasto con noi nonostante problemi fisici. Un gruppo vero non si costruisce in tre o quattro giorni”.

Lavoratori cinema a Babbo Natale: portaci un vero contratto di lavoro

Roma, 23 dic. (askanews) – “Caro Babbo Natale, siamo le lavoratrici e i lavoratori del cinema, siamo quelle persone strane che vedi aggirarsi per i set a orari improbabili, cariche di cavi, proiettori, lenti, monitor, stativi, trucco e costumi, nutrite a caffè, cestini e speranza (…). Quest’anno non ti chiediamo un nuovo kit di lenti o un furgone più spazioso. Vorremmo un rinnovo vero del nostro CCNL, legalizzato e blindato, che ci tuteli davvero. Regole scritte nero su bianco che non siano interpretative come una sceneggiatura di Lynch e nemmeno una visione futuristica e fantascientifica alla Nolan. Orari umani, sicurezza sul lavoro e un reddito dignitoso”: così in una lettera inviata a Babbo Natale, accompagnata da un disegno fatto a mano (china su carta) di Viviana Lo Russo, il comitato organizzativo #SiamoaiTitolidiCoda dei lavoratori e lavoratrici del cineaudiovisivo, rilancia le sue richieste per migliorare le condizioni di lavoro del settore in crisi e non solo.

“Sappiamo che sei un esperto di logistica e turni massacranti in una sola notte, quindi, se c’è qualcuno che può capirci, quello sei proprio tu – prosegue la missiva – Solo che noi la ‘notte magica’ la facciamo circa duecento volte l’anno, quando lavoriamo, e senza renne volanti che ci riportino a casa in orario. Anche quest’anno siamo stati bravi. Abbiamo ricordato a tutti che dietro ogni fotogramma ci sono schiene che si spezzano e vite private messe in pausa, Non siamo solo ‘l’ultima riga dei titoli di coda’ che nessuno legge mai perché scatta l’anteprima del prossimo episodio”.

Il comitato #SiamoAiTitoliDiCoda ricorda inoltre a Babbo Natale di essere “realisti”, perché “l’unità totale è un miraggio, mettere d’accordo tutti quanti nel nostro settore è più difficile che far volare la tua slitta senza magia. Però ti chiediamo di far capire ai nostri colleghi che senza la migliore partecipazione siamo solo spettatori del nostro destino”.

Infine, “un ultimo desiderio, forse il più ambizioso: per favore, liberaci dalle pessime brame della politica. Questa prepotenza di controllo sta devastando l’animo stesso del nostro lavoro, trasformando la creatività in una catena di montaggio. Vogliamo tornare a servire l’arte e il racconto con una intelligenza artigianale creativa, per un’industria dove a contare siano il talento, la visione e la passione, non l’appartenenza o la convenienza politica. Vogliamo ricostruire una cultura di pace e non favorire un futuro bellico. Facci questi regali, in cambio, promettiamo di lasciarti un catering decente e di non farti firmare il contratto l’ultimo giorno di lavoro”.

Associazioni, Mattonai: spavento immotivato per proroga norme Iva

Roma, 23 dic. (askanews) – Il commercialista Luca Mattonai commenta la proroga delle norme sull’Iva per il terzo settore e le associazioni sportive dilettantistiche, segnalando come il cambiamento atteso ha provocato inizialmente preoccupazione ma allo stesso tempo come “in sostanza non sia cambiato nulla”. “C’ stato molto spavento, forse immotivato”, aggiunge il fiscalista. “Ma avere la partita Iva per le associazioni potrebbe avere dei vantaggi”, spiega poi Mattoni.

Fed, Bessent: rivedere obiettivo 2% inflazione, meglio una forchetta

New York, 23 dic. (askanews) – Il Segretario del Tesoro Scott Bessent ha appoggiato l’idea di riconsiderare l’obiettivo di inflazione del 2% della Federal Reserve una volta che gli Stati Uniti avranno riportato in modo sostenibile l’aumento dei prezzi a quel livello.

“Una volta tornati al 2%, cosa che credo sia a portata di mano, potremo discutere: non sarebbe più intelligente avere un intervallo?”, ha dichiarato Bessent in un’intervista al podcast All-In.

Bessent valuterebbe il passaggio ad un range tra l’1,5% e il 2,5% o tra l’1% e il 3%, ma ha chiarito che “c’è una discussione molto approfondita” poichè modificare l’obiettivo in un momento in cui l’inflazione è superiore a tale livello rischierebbe di dare l’impressione che “quando si è al di sopra di un certo livello, si tenderà sempre a ritoccare al rialzo”.

L’intervista è stata registrata dopo la pubblicazione del cosiddetto indice dei prezzi PCE, che su base annunale è aumentato del 2,8%.

Ue lancia misure in aiuto delle aziende che riciclano la plastica

Roma, 23 dic. (askanews) – La Commissione europea ha annunciato una serie di interventi mirati sul settore del riciclaggio della plastica, in cui l’attività è drasticamente frenata negli ultimi anni nella Unione europea risentendo di condizioni di concorrenza non paritetiche rispetto ai produttori esteri. L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio dei piani per l’economia circolare, su cui Bruxelles intende lanciare una proposta (Circular Economy Act) nel prossimo anno, con l’obiettivo di migliorare il funzionamento del mercato unico per il riutilizzo delle materie prime.

Secondo la commissione Ue, a riflesso di prezzi del petrolio più bassi e capacità produttive in eccesso in paesi non Ue, la crescita delle capacità di riciclo delle plastiche è caduta negli ultimi anni dal 17% del 2021, al 10% nel 2022 al 6% del 2023. “Ne risulta che ora un quantità rilevante di capacità è ferma mentre le imprese di riciclaggio di plastiche rischiano bancarotte. Per la fine di quest’anno – dice la Ue in un documento allegato ad un comunicato stampa – le capacità di riciclaggio saranno diminuite di 1 milione di tonnellate, equivalente all’intera capacità di riciclaggio della Francia”.

Tutto questo sta minando la capacità del settore di fare leva sull’accresciuta domanda di plastiche e materiali riciclati, incoraggiata dalle regole della stessa Ue su imballaggi e packaging e sulla riciclabilità dei veicoli, che richiedono un crescente utilizzo di plastiche e prodotti riciclati.

L’obiettivo di questi interventi è sostenere il settore al tempo stesso gettare le basi per un approccio più sistemico verso l’economia circolare, spiega la Commissione Ue.

Allo scopo di favorire una concorrenza più leale tra plastiche riciclate nella Ue e plastiche importate, la Commissione intende creare dei codici separati per le plastiche di primo uso e quelle riciclate. Questo si aggiunge a interventi volti a semplificare i quadri normativi e a dare maggiore uniformità alle regole all’interno dell’Unione, anche in riferimento alle bottiglie in plastica per bevande e alle plastiche per l’imballaggio di alimentari.

Contemporaneamente la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica per valutare i risultati della direttiva sulle plastiche monouso: tutte le parti interessate potranno fornire riscontri fino al prossimo 17 marzo.

Bruxelles rileva che nonostante tutta la spinta per l’economia circolare nel 2012 il 12,2% dei materiali utilizzati nella unione derivavano da riciclaggio o riuso, a fronte di un 11,2% nel 2015: progressi che la stessa Commissione definisce “modesti”.

“L’Europa deve rimuovere gli ostacoli all’economia circolare”, afferma la commissione, che ribadisce l’obiettivo di diventare leader globale dell’economia circolare per il 2030.

Performer Cup-Italy Pass, al via quarta stagione su Rai Italia

Roma, 23 dic. (askanews) – Torna Performer Cup-Italy Pass, il primo campionato dedicato alle Arti Scenico-Sportive organizzato dalla FIPASS (Federazione Internazionale Performer Arti Scenico-Sportive). Al timone del prestigioso talent, Valentina Spampinato e il coreografo di fama internazionale Garrison Rochelle, con la collaborazione di Fabiola Cimminella e Noemi Sole. Il programma andrà in onda su Rai Italia e su Rai Play dal 23 al 29 dicembre. Mentre l’ultima attesissima puntata sarà il 31 dicembre.

Sei le squadre pronte ad aggiudicarsi l’ambito titolo: Sicilia, Calabria, Lazio, Liguria, Toscana e Resto d’Italia. A giudicare le performance degli artisti in gara tre giudici fissi: Raffaele Paganini, Giulia Luzi e Stefano Orfei, affiancati da alcuni ospiti speciali. Tra questi l’indimenticato Maestro Beppe Vessicchio, storica presenza fissa della trasmissione. “Con la scomparsa del Maestro Beppe Vessicchio perdiamo una guida capace di unire tecnica e anima. Ha insegnato a generazioni di artisti che il talento va coltivato con studio, rispetto e dedizione: lo stesso principio su cui si fonda il progetto Performer Cup”, spiega Valentina Spampinato.

E aggiunge: “Con lui va via un pilastro fondamentale della nostra grande famiglia. Performer Cup farà tesoro dei suoi insegnamenti cercando di far risuonare all’infinito i suoi doni che con tanto amore hanno messo radici nei cuori della gente che ha avuto la fortuna (come me) di viverlo”. Le curatissime perfomance degli atleti-artisti in gara afferiranno a discipline come canto, ballo, arti circensi-acrobatiche e musical.

Performer Cup Italy sarà disponibile in Italia su Rai Play alle 13.30, alle 12 su Rai Italia per Europa e Africa. Alle 7.30 del mattino (orario di New York) su Rai Italia per il Nord America, alle 4.30 del mattino (orario di Los Angeles). Alle 9.30 del mattino, sempre su Rai Italia, per Argentina e Brasile, alle 6.30 per il Messico. Per Asia e Australia, invece, la puntata del 24 dicembre sarà trasmessa su Rai Italia alle 9 del mattino (Australia-Sidney) e alle 6 del mattino (Cina-Pechino).

Calcio, gli arbitri: Atalanta-Inter a La Penna

Roma, 23 dic. (askanews) – Designati gli arbitri per la 17esima giornata del campionato di serie A. Questo il programma ed i direttori di gara scelti dall’Aia:

Sabato 27 dicembre ore 12.30 Parma-Fiorentina: Guida di Torre Annunziata. Ore 15.00 Lecce-Como: Marchetti di Ostia Lido, Torino-Cagliari: Doveri di Roma. Ore 18.00 Udinese-Lazio: Colombo di Como. Ore 20.45 Pisa-Juventus: Maresca di Napoli.

Domenica 28 dicembre ore 12.30 Milan-Verona: Fabbri di Ravenna. Ore 15.00 Cremonese-Napoli: Mariani di Aprilia. Ore 18.00 Bologna-Sassuolo: Sacchi di Macerata. Ore 20.45 Atalanta-Inter: La Penna di Roma.

Lunedì 29 dicembre ore 20.45 Roma-Genoa: Di Bello di Brindisi.

Nuovo direttore sportivo alla Juve: sarà Marco Ottolini

Roma, 23 dic. (askanews) – La Juventus avrà al più presto un nuovo direttore sportivo, la scelta del club bianconero è caduta su un cavallo di ritorno come Marco Ottolini. Già passato dalla Vecchia Signora come ‘semplice’ scout prima e poi come responsabile dei giocatori in prestito altrove, torna alla Juve dopo 3 anni e qualche mese da direttore sportivo del Genoa, esperienza in cui ha costruito prima la rosa per l’immediato ritorno in Serie A e poi per le salvezze successive. Adesso lo aspetta la Torino bianconera.

Manovra, Conte: quando si occuperanno di stipendi e taglio tasse?

Roma, 23 dic. (askanews) – “Pensavano di farla franca, calpestando i diritti dei lavoratori sottopagati senza che nessuno se ne accorgesse. Invece no: li abbiamo contrastati con forza e ora Meloni e soci ritirano dalla manovra la vergognosa norma che avrebbe impedito a queste persone di ottenere gli arretrati sul loro stipendio, nonostante una sentenza favorevole del tribunale, basata sul principio della giusta retribuzione dell’art. 36 della Costituzione”. Lo ha scritto sui suoi canali social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.

“Li abbiamo dovuti fermare – ha aggiunto l’ex premier – su questa norma squallida, su aumento del tetto del contante a 10mila euro, sui condoni, sulla tentata ‘truffa’ dello Stato ai cittadini sul riscatto della laurea, sull’ulteriore mazzata sulle finestre mobili per andare in pensione”.

“Ma quando – ha concluso Conte – si occuperanno seriamente di stipendi, taglio delle tasse, boom della cassa integrazione e imprese anziché infilare oscenità a destra e a manca?”

Libri, esce Performance: innovazioni e rivoluzioni nel ciclismo

Roma, 23 dic. (askanews) – Qualcuno ha rubato il significato di “performance”. L’ha ridotta a numeri. Watt, grammi, secondi, classifiche. Ma la parola viene dal latino per-formare: dare forma. Non misurare. Creare.

Performance è diventata sinonimo di successo quantificabile, intrisa di quella cultura anglosassone che misura tutto e immagina meno. La vera performance va oltre i marginal gains, oltre l’ottimizzazione di quello che esiste già, oltre la riduzione dell’uomo a insieme di metriche, oltre alle scelte misurabili e quantificabili, oltre la replicabilità.

Romolo Stanco – architetto, designer, specializzato in fisica dei materiali metallici avanzati, fondatore di TOOT Engineering e TRED Bikes – porta nel ciclismo l’esperienza maturata nel motorsport, nell’industrial design, nel biomedicale e nell’architettura. Progettare quello che non esiste. Farlo con un’etica che parte dall’elemento primario: l’uomo, la donna, l’atleta nella sua sfida unica e personale che non può essere raccontata da numeri, quantità e risultati.

Stanco cerca di restituire a questa parola la sua anima originale raccontando una terza via: quella dell’innovazione radicale attraverso il racconto di dieci “invisibili indispensabili”: geni che hanno dato forma al futuro dello sport dall’ombra, lontano dai riflettori: figure che hanno spostato i limiti della performance progettando intorno all’uomo, non adattando l’uomo al prodotto.

Graeme Obree costruisce in garage la bici con cui batte il record dell’ora. Mike Burrows viene ostracizzato dall’industria per le sue visioni. Rory Byrne, il chimico dell’aria, ridisegna la Formula 1 intorno a Michael Schumacher. Pierre Terblanche sfida Ducati dall’interno. Jan-Willem van Schip viene preso di mira dall’UCI per la sua voglia di sperimentare. Kevin Czinger rivoluziona la produzione automobilistica e poi finisce a costruire droni militari.

Eroi e non eroi. Figure che lottano contro un sistema che preferisce la tradizione all’innovazione. Per loro “performance” non è un risultato da misurare ma un atto creativo che mette al centro l’atleta – con la sua passione, le sue ambizioni, la sua unicità – non il prodotto, non il numero.

Dalle storie emergono i principi del Performance Manifesto: linee guida che ridefiniscono cosa significhi progettare per la prestazione, guardando alle regole come “perimetro della sfida”, non come gabbia. Con prefazione di Franco Bortuzzo (storico caposervizio Rai, vent’anni tra Formula 1 e ciclismo), Performance Manifesto è un atto di ribellione. Una rivincita della qualità sulla quantità.

Il libro, pubblicato in doppia lingua italiano/inglese, è stato anticipato da un’edizione limitata di 81 copie con copertina completata a mano (esaurita) e accompagnato da una seconda edizione limitata di 50 copie in spagnolo. Disponibile nelle librerie, online, in diversi velodromi, in Land of Performance e su www.officinegutenberg.it.

Progettare performance è rispetto. Fiducia nell’unico. Sfida a limiti che hanno le ore contate.

Natale, i The Sun al concerto nella memoria di Giovanni Paolo II

Roma, 23 dic. (askanews) – Mercoledì 24 dicembre su Rai1 nuovo importante appuntamento televisivo per i The Sun che proprio nella serata della vigilia di Natale saranno tra gli artisti di “Nella Memoria di Giovanni Paolo II Giubileo 2025: Da Giovanni Paolo II a Papa Leone XIV – Fari di Speranza” insieme a Hauser, Simone Cristicchi, Amara, Mario Biondi, Gaetano Curreri, Serena Autieri, Piccolo Coro Kol Rinà, Le voci della venerabile cappella musicale liberiana, accompagnati dall’orchestra del Conservatorio di Musica Tchaikovsky diretta dal Maestro Filippo Arlia.

Il programma andrà in onda dalla Basilica Papale Santa Maria Maggiore di Roma, luogo sacro dove venne celebrata la prima messa della vigilia di Natale in Occidente e condurrà gli spettatori in un viaggio attraverso “luoghi di passato, di presente e di futuro”, che riflettono il messaggio giubilare da Giovanni Paolo II, passando per Papa Francesco e arrivando a Papa Leone XIV e l’idea universale di rigenerazione, esplorando come speranza, etica e responsabilità verso il prossimo e l’ambiente in cui viviamo possano costruire un mondo e un domani migliore.

Per i THE SUN il 2025 è stato un anno ricco di impegni, con tanti live in Italia e all’estero e l’uscita a fine novembre del nuovo album “FUOCO DENTRO” su etichetta LA GLORIA. Il disco è uno slancio che riscalda, una luce che brilla nel buio in cui brani come “Sono vivo grazie a te” e “Mille vite così” accendono un desiderio di vita vera, autentica, attraverso elementi tra loro interconnessi come spiritualità, sentimento, scelte concrete e gesti quotidiani. L’album è caratterizzato da un intreccio armonico di sonorità rock, folk e pop dal respiro internazionale ed elementi radicati nel cantautorato italiano, fatto di ricerca melodica, cura del testo e narrazione personale che si apre alla riflessione collettiva.

La Manovra 2026, ecco le modifiche: dal Tfr alla tassa sui pacchi, dalle pensioni all’Isee prima casa

Roma, 23 dic. (askanews) – Via libera del Senato alla legge di bilancio 2026 da circa 22 miliardi di euro. Una manovra, ha rivendicato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti improntata alla prudenza e che dovrebbe portare l’Italia ad uscire dalla procedura di deficit eccessivo già nel 2026, con un anno di anticipo rispetto all’obiettivo concordato con Bruxelles.

L’approvazione in prima lettura è arrivata con il voto di fiducia al termine di un percorso non privo di inciampi nel corso dell’esame in Commissione che ha cambiato profondamente il testo approvato in Consiglio dei ministri con al centro la riduzione dal 35% al 33% del terzo scaglione Irpef per i redditi fino 50mila euro, il rifinanziamento del fondo sanitario, il prelievo dal settore bancario e la nuova pace fiscale in 54 rate.

Non sono mancati i momenti di forte tensione in maggioranza a Palazzo Madama culminati con lo stop della Lega alle misure sulle pensioni in materia di riscatto della laurea e di finestre pensionistiche, ritirate dal governo. Marcia indietro anche sugli emendamenti di FdI che puntavano a reintrodurre la vendita della cannabis light e ad alzare la soglia del contante a 10mila euro. Stop in extremis pure alla riapertura del condono edilizio del 2003, allo scudo per le imprese con lavoratori sottopagati, all’allentamento dei vincoli sulle “sliding doors” tra authority ed aziende vigilate.

Profondamente rivisto il pacchetto per le imprese, oggetto di un emendamento omnibus presentato dal governo. Particolarmente travagliato anche l’iter della norma sull’oro della Banca d’Italia approvata alla terza formulazione dopo una trattativa con la Banca Centrale Europea. Precisato che appartiene al “Popolo Italiano” (maiuscolo nel testo della norma ndr.).

La manovra passa ora “blindata” alla Camera che dovrà approvarla senza modifiche per evitare una terza lettura che rischierebbe di portare all’esercizio provvisorio. L’Aula di Montecitorio dovrebbe iniziare l’esame domenica per chiudere il 30 dicembre.

Di seguito le principali modifiche approvato nel corso dell’esame in Senato.

RISERVE AUREE BANKITALIA SONO DEL POPOLO ITALIANO Nel rispetto del Trattato Ue si stabilisce che le riserve auree gestite e detenute dalla banca d’Italia, come iscritte nel bilancio di quest’ultima, appartengono al popolo italiano.

CEDOLARE AFFITTI BREVI AL 21% ANCHE CON PIATTAFORME la cedolare secca sugli affitti brevi resta al 21% sul primo immobile affittato anche se si utilizzano piattaforme online. Sale al 26% per il secondo immobile. Dal terzo immobile l’affitto diventa diventa attività d’impresa.

STRETTA SU DEDUCIBILITA’ PERDITE BANCHE Arrivano 605 milioni in due anni dalla stretta sulla deducibilità fiscale delle perdite accumulate dalle banche. La norma riduce la percentuale di compensazione del maggiore imponibile derivante dalla mancata deduzione per svalutazione crediti con perdite ed ecceddenze ACE dal 45% al 35% nel 2026 e dal 54% al 42% nel 2027. La relazione tecnica prevede un gettito di 305 milioni di euro nel 2026 e 300 in più nel 2027.

SU IRAP BANCHE FRANCHIGIA 90MILA EURO. ESCLUSE SIM e SGR Arriva una franchigia di 90mila euro sull’aumento di due punti percentuali dell’Irap per banche ed assicurazioni oltre all’esclusione dalla maggiorazione di Sim, SGR, Sicav e holding industriali. La nuova disposizione riduce il gettito dell’aumento Irap a 962 milioni nel 2026 (-190 milioni) a 1069 milioni nel 2027 (-269 milioni) e a 1058 milioni nel 2028 (-277 milioni).

SOGLIA DETASSAZIONE DIVIDENDI SCENDE AL 5% La soglia per accedere al regime di esclusione della tassazione di dividendi derivanti da partecipazioni, inizialmente prevista al 10%, viene ridotta ad una misura non inferiore al 5 per cento o ad un importo non inferiore a 500 mila euro.

A BILANCIO DELLO STATO 2,5 MILIARDI DA FONDO COESIONE Previsto il versamento al bilancio dello Stato di somme del Fondo per lo sviluppo e la coesione iscritte nel conto residui del Ministero dell’economia per un importo di 1.532 milioni per il 2026 e di 1.000 milioni per il 2027. Arriva anche la riduzione complessiva di 500 milioni di euro del FSC per il triennio 2026-2028.

A BILANCIO DELLO STATO 7 MILIARDI DA PNRR Disposto il riversamento al bilancio dello Stato di somme giacenti sui conti di tesoreria istituiti per la gestione del PNRR, per 5.943 milioni di euro nel 2026, 1.000 milioni di euro nel 2027 e 159 milioni di euro nel 2028. Questi importi restano acquisiti all’erario.

TAGLIATI FONDI PER PENSIONI PRECOCI E LAVORI USURANTI Arrivano tagli al fondo per l’accesso al pensionamento anticipato dei lavoratori precoci, quelli che hanno almeno 12 mesi di contribuzione prima del compimento del diciannovesimo anno di età. L’autorizzazione di spesa viene ridotta di 20 milioni di euro nel 2027, di 60 milioni nel 2028 e di 90 milioni a decorrere dal 2029. Prevista una ulteriore riduzione di 140 milioni nel 2033 e di 190 milioni dal 2034. Arriva un taglio di 40 milioni a decorrere dal 2033 anche al fondo per il pensionamento anticipato dei lavoratori impegnati in attività usuranti. La dotazione del fondo, attualmente pari a 233 milioni di euro, scende quindi dal 2033 a 193 milioni di euro.

TFR A FONDO ANCHE PER AZIENDE SALITE A 40 DIPENDENTI L’obbligo di versare il Tfr al fondo complementare scatta dal 2026 anche per le imprese che abbiano superato i 50 dipendenti dopo la loro costituzione. In via transitoria per il biennio 2026-2027 l’obbligo è limitato ai datori di lavoro con un numero di dipendenti non inferiore a 60. Dal 2032 è invece prevista l’estensione dell’obbligo del versamento per le aziende con un numero di dipendenti non inferiore a 40.

STOP CUMULO FONDO PER PENSIONE ANTICIPATA Salta la possibilità di cumulare la rendita dei fondi complementari per raggiungere la soglia minima dell’assegno pensionistico accedere alla pensione anticipata di vecchiaia con almeno 20 anni di contributi. La norma consente un risparmio sulla spesa crescente da 12,6 milioni nel 2026 a 130,8 milioni nel 2035.

CONTINUITA’ ADI MA PRIMO MESE RINNOVO TAGLIATO AL 50% Stop alla sospensione di un mese dell’erogazione dell’assegno di inclusione in caso di rinnovo del beneficio ma arriva la riduzione del cinquanta per cento dell’importo della prima mensilità di rinnovo rispetto al beneficio mensile dell’assegno di inclusione spettante.

TASSA DI 2 EURO SUI PACCHI SOTTO 150 EURO Arriva la tassa di 2 euro sui pacchi di valore non superiore a 150 euro provenienti da paesi extra-Ue. La norma, si legge nella relazione tecnica, riguarderà circa 327 milioni di spedizioni e porterà un gettito di 122,5 milioni nel 2026 e 245 milioni a regime dal 2027 in poi.

RITENUTA DI ACCONTO 1% SU FATTURE TRA IMPRESE Istituita una ritenuta d’acconto per le fatture tra imprese. Per il 2028 la ritenuta viene introdotta con un’aliquota ridotta dello 0,5% che poi sale all’1% dal 2029. Il gettito della misura viene calcolato in 734,5 milioni di euro che poi salgono a 1.469 a decorrere dal 2029 quando l’aliquota sale all’1%.

RADDOPPIA ALIQUOTA TOBIN TAX Raddoppiano le aliquote dell’imposta sulle transazioni finanziarie, la cosiddetta Tobin Tax. La norma porta la tassazione sul trasferimento di proprietà di azioni e di altri strumenti finanziari partecipativi dallo 0,1% allo 0,2% se la cessione avviene su mercati regolamentati e dallo 0,2 allo 0,4% negli altri casi. Sale dallo 0,02% allo 0,04% l’aliquota sulle negoziazioni ad alta frequenza. Previsto un maggiore gettito di 337,3 milioni a decorrere dal 2026.

SALE AL 12,5% TASSAZIONE PREMI INFORTUNI RC AUTO Per i contratti RC auto stipulati o rinnovati a decorrere dal 1 gennaio 2026 sale dal 2,5 al 12,5 per cento la tassazione sui premi per infortunio al conducente e dal 10 al 12,5 per cento quella sui premi per assistenza stradale.

AUMENTA DAL 18% AL 21% ALIQUOTA SU PARTECIPAZIONI Aumenta l’aliquota dell’imposta sostitutiva per la rideterminazione del costo fiscale delle partecipazioni, dal 18 al 21 per cento.

CREDITO IMPOSTA AGGIUNTIVO PER ZES UNICA Entra in manovra un contributo aggiuntivo sotto forma di credito d’imposta per gli investimenti realizzati entro il 15 novembre 2025 nella ZES unica Mezzogiorno, riconoscendo per il 2026 un’integrazione pari al 14,6189% dell’importo già richiesto.

FONDO 1,3 MLD PER TRANSIZIONE 4.0 Viene incrementato di 1,3 miliardi di euro nel 2026 il fondo per Industria 4.0, limitatamente agli investimenti effettuati prima del 31 dicembre 2025. Il limite di spesa passa quindi da 2,2 miliardi di euro a 3,5 miliardi di euro.

ACCONTO ASSICURAZIONI SUL CONTRIBUTO AL SSN Introdotto un meccanismo di versamento da parte delle assicurazioni di un acconto pari all’85% dell’importo versato nell’anno precedente del contributo al Servizio Sanitario sui premi delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti.

PER IL PIANO CASA 200 MLN Arriva una dotazione di 200 milioni di euro per finanziare il piano casa nel biennio 2026-2027.

NIENTE ARRETRATI PER I LAVORATORI SOTTOPAGATI Il datore di lavoro non può essere condannato al pagamento di differenze retributive o contributive per il periodo precedente il deposito del ricorso per violazione dell’articolo 36 della Costituzione se ha applicato “lo standard retributivo previsto dal contratto collettivo”. In caso ci condanna del datore di lavoro per violazione di questo articolo quindi non sono dovuti gli arretrati.

DETASSAZIONE AUMENTI ANCHE PER 2024 E FINO 33MILA EURO Per i contratti rinnovati dal 2024 arriva una tassazione agevolata al 5%, sugli incrementi retribuitivi corrisposti dal 1 gennaio 2026. La platea dei beneficiari viene estesa dai redditi fino a 28mila euro e portata a 33mila.

ALZATO DI 140 MLN TETTO SPESA FARMACEUTICA Alzato di altri 140 milioni di euro dal 2026 il tetto per la spesa farmaceutica per acquisti diretti (+0,1 punti) dopo l’aumento di 0,2 punti stabilito nel testo base della legge di bilancio. Per coprire l’intervento viene ridotto il Fondo per i farmaci innovativi che quindi a decorrere dal 2026 è ridotto da 1.300 milioni di euro annui a 1.160 milioni di euro annui.

NUOVI PROGETTI PER AMPLIARE PRODUZIONE ARMI Per potenziare la produzione di armamenti e sistemi d’arma, il Ministro della difesaindividua le attività, le aree, le opere e i progetti infrastrutturali destinati alla realizzazione, all’ampliamento, alla riconversione, alla gestione e allo sviluppo delle capacità industriali della difesa, riconosciuti come strategici per la difesa nazionale.

TAGLIO FONDO CINEMA 90 MLN NEL 2026, 200 MLN DAL 2027 Arriva un taglio del Fondo per il cinema e l’audiovisivo di 90 milioni nel 2026 e di 200 milioni a decorrere dal 2027. La dotazione del Fondo passa quindi da 700 a 610 milioni l’anno prossimo e da 700 a 500 milioni a decorrere dal 2027.

TAGLIO DI 10 MLN NEL 2026 ALLA RAI Prevista una riduzione di 10 milioni di euro per il 2026, delle entrate versate a titolo di canone di abbonamento e destinate alla RAI che “dovrà far fronte con misure di razionalizzazione dei costi di funzionamento e di gestione”.

PER CONI E SPORT&SALUTE 40 MLN IN PIU’ Arrivano 40 milioni di euro in più per CONI e Sport e Salute. In particolare vengono stanziati 30 milioni annui aggiuntivi a decorrere dal 2026, a Sport e salute Spa, e 10 milioni annui aggiuntivi a decorrere dal 2027, al CONI.

SOGLIA ESENZIONE ISEE PRIMA CASA 200MILA EURO IN GRANDI CITTA’ La soglia di esenzione ai fini Isee del valore della prima casa viene innalzata a 91.500 euro per tutti a viene ulteriormente aumentata a 200.000 euro per i nuclei familiari residenti nei comuni capoluogo delle città metropolitane. La soglia viene ulteriormente incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo.

ALTRI 2 MLN A FONDO MOROSI INCOLPEVOLI Incrementato lo stanziamento del fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027.

FUNZIONARI MEF IN CDA SOCIETA’ PARTECIPATE Introdotta la facoltà di autorizzare i dipendenti del Ministero dell’economia e delle finanze a fare parte degli organi di amministrazione e di controllo di società partecipate, anche indirettamente, dallo Stato.

INTERESSI ROTTAMAZIONE QUINQUIES RIDOTTI AL 3% Il tasso di interesse per le rate della nuova rottamazione, la cosidetta quinques, passa dal 4 per cento annuo al 3 per cento annuo.

RIAPRE TERMINE PER DOMANDE RESPINTE AL FIR Riapre il termine per accedere al Fondo di Indennizzo dei Risparmiatori in per chi aveva presentato domanda entro il 18 giugno 2020 ma se l’era vista respinta anche parzialmente per carenze documentali e procedurali. Previsto un tetto massimo di spesa per l’erogazione degli indennizzi e per gli oneri di gestione di 80 milioni di euro per il 2026 in termini di competenza.

FONDO DA 20 MLN PER ACQUISTO LIBRI SCOLASTICI Arriva un fondo da 20 milioni di euro l’anno da ripartire tra i comuni per l’erogazione di contributi da destinare ai nuclei familiari con ISEE fino a 30.000 euro per contribuire alle spese per l’acquisto di libri scolastici, anche digitali, destinati alla scuola secondaria di secondo grado.

CONTRIBUTO DI 1.500 EURO PER RETTE SCUOLE PARITARIE Introdotto un contributo fino a 1.500 euro per gli studenti che frequentano una scuola paritaria secondaria di I grado o il primo biennio di una scuola paritaria di II grado, appartenenti a famiglie con reddito ISEE non superiore a euro 30.000. Il contributo è riconosciuto nel limite di spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2026.

FONDO 7 MLN ALLE SCUOLE PER INIZIATIVE CONTRO VIOLENZA DONNE Arriva un fondo da ripartire tra i comuni, con una dotazione di 7 milioni di euro annui per il 2026 e il 2027 in favore delle scuole secondarie di primo e secondo grado per incentivare e sostenere in tutto il territorio nazionale attività educative in materia di contrasto della violenza contro le donne.

40 MLN PER POLIZZE ASSICURATIVE FORZE ORDINE Arrivano 40 10 milioni per ciascuno degli anni 2026, 2027, 2028 e 2029, per un totale di 40 milioni di euro, da destinare alla stipula di apposite polizze assicurative per la tutela legale e la copertura delle responsabilità civile verso terzi a favore del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per eventi dannosi non dolosi causati a terzi nello svolgimento del servizio.

NUOVO CONCORSO WIN FOR ITALIA TEAM Arriva “Win For Italia Team” un nuovo gioco numerico a totalizzatore nell’ambito di quelli “Win for Life”. Il concorso avrà un montepremi pari al 65% della raccolta e la la quota di prelievo erariale derivante dalla raccolta, “al netto della quota spettante alle regioni a statuto speciale, è riassegnata al capitolo, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per il finanziamento del Comitato Olimpico Nazionale Italiano”.

Nel corso dell’esame in Commissione è stato approvato un pacchetto di 63 emendamenti sugli enti locali concordato tra maggioranza e opposizione. Tra le misure approvate, un allentamento dei vincoli sull’indebitamento delle province che potranno contrarre mutui non solo per edilizia scolastica e strade. Cade anche il divieto si spesa in relazioni pubbliche, convegni e mostre.

Rinviato di tre mesi, al 31 luglio, il termine per l’approvazione tariffa Tari. Prorogata poi l’autorizzazione a rinegoziare i mutui contratti dagli enti locali. Arriva anche una semplificazione dei rimborsi delle obbligazioni emesse dagli enti locali e la possibilità di iscrizione all’albo dei segretari comunali anche dei borsisti idonei non vincitori del bando 2024.

Con un’altra norma approvata viene introdotto uno riscadenzamento da 10 fino a 20 anni dei tempi per la restituzione delle anticipazioni concesse ai comuni in dissesto. Arriva anche più flessibilità per gli avanzi liberi degli enti locali che potranno essere usati anche per spese correnti ed investimenti oltre che per l’estinzione di prestiti.

Un altro emendamento approvato stabilisce che fino a fine 2028 non si applica il blocco dei trasferimenti dovuti agli enti locali in caso di mancata presentazione nei termini di legge dei documenti contabili alla Banca dati delle pubbliche amministrazioni (BDAP) e dei questionari per la determinazione dei fabbisogni standard.

Riassegnati poi i residui 2023-24 del Fondo per contenziosi relativi a calamità allo stesso fondo a valere sul 2026. Contestualmente viene abbassata dal 50 al 40 per cento la soglia delle spese per risarcimenti rispetto alla spesa corrente necessaria per accedere al fondo. Viene prorogata di 12 mesi della possibilità di conferire incarichi ai segretari comunali iscritti nella fascia iniziale di accesso in carriera.

Via libera alla proroga anche per il 2025-2026 delle cinque regioni individuate per la determinazione dei fabbisogni sanitari standard nel 2024 e alla proroga di due anni fino al 2027 degli incarichi dei consulenti della cabina di regia della crisi idrica. Arriva poi la regolarizzazione del personale a tempo determinato assunto da almeno tre anni negli Uffici speciali per la ricostruzione di regioni ed enti locali.

Claudio Guerrini, tra la conduzione de "Il Vitti" su Rai1 e il nuovo libro

Roma, 23 dic. (askanews) – Quello che si sta per concludere, per il conduttore Claudio Guerrini, è un anno ricco di soddisfazioni da un punto di vista professionale. Oggi, martedì 23 dicembre, in seconda serata su Rai1, andrà in onda “I Vitti”. Di recente, inoltre, è uscito per PiEmme il libro Ti cercherò per sempre.

A proposito del suo ritorno su Rai1, Claudio Guerrini dichiara: “La riconferma alla conduzione de ‘Il Vitti’, la serata di premiazione dedicata all’immensa Monica nazionale, è stata una delle più belle notizie di questo 2025. Con la mia collega Angela Tuccia abbiamo premiato artisti straordinari, da Loretta Goggi, che si è commossa nel rivedersi in una sua storica imitazione della Vitti, a Enrico Montesano, che ha ricordato di aver condiviso un set con Monica in un film di Mario Monicelli, da Iva Zanicchi, che ha fatto uno dei suoi irresistibili show prendendomi in giro dal primo all’ultimo minuto. Ma anche Noemi, Chiara Francini, Marisa Laurito, Paolo Ruffini, Paola Minaccioni, Ilenia Pastorelli e tanti altri protagonisti dello spettacolo nostrano hanno contribuito a rendere coinvolgente e speciale un evento già di per sé prestigioso. Devo ammettere che, pur dopo tanti anni e tante esperienze tra radio e tv, firmare come conduttore un programma di mamma Rai1 è un’esperienza davvero speciale. Monica Vitti era anche una delle attrici preferite di mio padre, e questo particolare mi fa immaginare cose bellissime”.

A proposito della sua ultima fatica letteraria, Guerrini ha dichiarato: “Il 25 novembre scorso è uscito il mio secondo libro ‘Ti cercherò per sempre’, edizioni PiEmme del gruppo Mondadori. E’ il risultato del lavoro di un intero anno, anche perché, tra tutti i miei impegni, l’unico momento per concentrarmi sulla scrittura era quello notturno. E’ la storia dei 25 anni straordinari della ‘Fondazione Francesca Rava’, una Fondazione che nasce da un evento tragico, la morte di Francesca, una ragazza piena di vita e in carriera, che la sorella Mariavittoria riesce a trasformare in un mare di amore da donare ai bambini disagiati di mezzo mondo. Preparando, lanciando e seguendo in prima persona per un quarto di secolo la Fondazione che oggi è uno dei fiori all’occhiello del mondo solidale italiano e internazionale. E’ un racconto commovente (mi è scesa più di qualche lacrima anche scrivendolo), delicato, profondo, prezioso e spero interessante per tutti i lettori che vorranno acquistarlo. Naturalmente tutti i diritti d’autore vanno alla Fondazione stessa, e quindi il mio invito alla lettura è ancora più convinto”.

Un periodo d’oro, per Guerrini, che guarda con entusiasmo al prossimo anno: “Il mio 2025 lo definirei ‘vivace’. Forse faccio troppe cose, forse non le faccio tutte benissimo, ma l’impegno e la passione sono i miei spiriti guida morali, materiali e caratteriali da sempre. Il ‘Guerrini e Lanfranchi Show’ su RDS e RDS Tv ha raggiunto quasi un milione di contatti al giorno, i nostri momenti ‘Cabaret’ continuano a fare numeri enormi sui social, le conduzioni su Rai2 di ‘Love Game’, del ‘Jazz&Blues Festival’ e del ‘Premio Bindi’ hanno scandito buona parte della mia estate televisiva, insieme alle serate di ‘RDS Summer Festival’ in onda su Tv8 e Sky Uno. In più ho girato l’Italia come dj, suonando la mia musica e facendo ballare migliaia di persone in tante piazze italiane. Dire che mi sono annoiato sarebbe disonesto. Dire che mi auguro di confermare e ampliare queste bellissime esperienze è la pura verità. Dai lontani tempi della mia brufolosa adolescenza ho sempre sognato di vivere comunicando, raccontando, divertendo e coinvolgendo il prossimo. Ogni mio impegno lavorativo è un piccolo-grande tassello che compone il puzzle della mia sfera passionale e professionale. Temo mi dovrete sopportare anche nel 2026. Sempre se non vi dispiace, naturalmente…”.

Manovra, Calenda: punti condivisibili ma mancano visione e strategia

Roma, 23 dic. (askanews) – “No, no ma figuriamoci”. Cos Carlo Calenda, leader di Azione, rispondendo in Senato a una domanda sulla possibilit di togliere al governo il problema Lega. “Noi siamo per la costruzione di un’area liberale e indipendente dai due poli ed quello che faremo ed quello di cui c’ bisogno perch non possiamo andare avanti con coalizioni di governo che non riescono a governare, perch governare non vuol dire sedere sui banchi del governo, significa esprimere un cambiamento per l’Italia”, ha aggiunto.

“Questa manovra costruita essenzialmente per uscire dalla procedura di infrazione ed un obiettivo condivisibile” ha aggiunto Calenda che per ha voluto evidenziare alcune gravi criticit. “Su Enel il governo ha fatto una cosa allucinante: gli abbiamo dato la concessione per la distribuzione, rinnovata senza gara e il costo di questa cosa verr pagata dagli italiani con un tasso di remunerazione come se fosse un investimento”.

Natale con la Fise: gioia, speranza e sorrisi al Gemelli

Roma, 23 dic. – Prosegue con grande successo il progetto “Natale con la FISE”, che quest’anno ha portato una ventata di gioia e speranza nei principali ospedali pediatrici del nostro Paese. La Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) ha scelto anche quest’anno di donare un sorriso ai bambini ricoverati, con un calendario ricco di visite speciali in alcune delle strutture pi rinomate d’Italia.

Il penultimo appuntamento dell’edizione 2025 del progetto si terr oggi presso il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma, uno dei centri ospedalieri di eccellenza in Italia. Qui i piccoli pazienti avranno l’opportunit di incontrare Tony il Pony, che sar accompagnato per l’occasione da Capitan Coraggio e dal Mago Lollo, creando una giornata di allegria e speranza. Ogni visita un’occasione speciale per portare un po’ di magia natalizia ai reparti pediatrici, regalando sorrisi e serenit ai piccoli pazienti e alle loro famiglie. Il viaggio di Tony il Pony si concluder alla vigilia di Natale, mercoled 24 dicembre, presso l’Ospedale Gaslini di Genova, un’altra delle strutture pediatriche pi importanti del nostro territorio.

“Per la FISE, portare ‘Natale con la FISE’ una vera e propria missione. Vedere la felicit nei volti dei bambini un’esperienza che ci arricchisce e ci sprona a continuare. Ogni sorriso che riusciamo a regalare un segno di speranza che fa la differenza”, ha dichiarato Marco Di Paola, Presidente della FISE.

L’iniziativa, patrocinata anche da RAI per la Sostenibilit ESG, avr un impatto positivo non solo sul piano sociale, ma anche sul territorio calabrese, che si distingue per la sua capacit di accogliere eventi solidali e di far sentire ogni bambino e famiglia come parte di una grande comunit.

Meloni ai dipendenti Chigi: "come me siete al servizio del popolo italiano"

Roma, 23 dic. (askanews) – “Voi non siete al servizio dell’amministrazione o del governo ma voi siete al servizio del popolo italiano come me e come tutta l’amministrazione e le istituzioni”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni rivolgendosi ai dipendenti di palazzo Chigi per il brindisi di Natale nel cortile della sede del governo. “Come diceva William James: ‘agisci come se quello che fai facesse la differenza perché la fa’. Ogni singola cosa che facciamo ogni giorno fa la differenza”.

“E’ un’amministrazione che ogni volta deve sapersi reiventare in base al governo che arriva, in base alle priorità che quel governo si dà, la struttura non rimane immmobile, viene adattata, c’è bisogno di una straordinaria creatività e professionalità per fare un lavoro come quello che fate voi e far funzionare lo Stato italiano specialmente a Palazzo Chigi”, ha sottolineato Meloni. “Senza di voi non saremmo in grado di fare quello che facciamo lo voglio dire e lo voglio ricordare agli italiani: qulasiasi risultato che portiamo a casa è perché dietro d noi c’è una filiera di persone e se una qualsiasi indicazione che noi dovessimo dare si dovesse fermare a un certo punto di questo ingranaggio sarebbe stato un lavoro inutile”, ha concluso Meloni.

Famiglia nel bosco, Salvini: perizia psichiatrica a genitori vergognosa, si rovina vita famiglia per bene

Roma, 23 dic. (askanews) – “Vergogna senza fine. Si dovrebbe verificare lo stato psichico di qualcun altro, non di due genitori che hanno cresciuto, curato, educato e amato i loro figli per anni, prima che la “giustizia” rovinasse la vita di una famiglia tranquilla e perbene”. Lo dichiara il vicepremer Matteo Salvini, segretario della Lega, commentando la decisione del Tribunale dei minori dell’Aquile di disporre una perizia psichiatrica per i due genitori della “famiglia del bosco”, prima di decidere sull’affidamento dei minori.-

Auguri Meloni a dipendenti Chigi: 2025 anno tosto, il prossimo molto peggio

Roma, 23 dic. (askanews) – “Oltre a ringraziarvi per il vostro lavoro vi voglio bene. Noi siamo una famiglia. Combattiamo tutto l’anno. L’anno trascorso e’ stato tosto per tutti noi ma non preoccupatevi perché l’anno prossimo sarà molto peggio. Quindi vi consiglio di riposarvi adeguatamente durante queste ferie perché dobbiamo continuare a dare risposte a questa nazione straordinaria”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al brindisi di auguri con i dipendenti di Palazzo Chigi.

Manovra, la protesta dei senatori Pd con i cartelli in aula "Voltafaccia Meloni’

Roma, 23 dic. (askanews) –  Via libera dell’Aula del Senato alla fiducia posta dal governo sul maxiemendamento alla manovra con 113 voti favorevoli, 70 contrari e 2 astenuti. La seduta è stata poi sospesa in attesa della riunione del Consiglio dei ministri sulla nota di variazione al bilancio.  Al termine delle dichiarazioni di voto è andata in scena una protesta dei senatori del Pd che hanno esposto in Aula numerosi cartelli rossi per denunciare le promesse mancate del governo Meloni: “Promettevano abolizione accise, aumentano tasse sul carburante. VOLTAFACCIA MELONI”; “Promettevano abolizione Fornero, aumentano l’età pensionabile. VOLTAFACCIA MELONI”; “Promettevano investimenti in sanità, tagliano le risorse. VOLTAFACCIA MELONI”; “Promettevano diminuzione tasse, è record pressione fiscale. VOLTAFACCIA MELONI”. Le scritte su alcuni dei cartelli esposti dai senatori del Pd in Senato.

Epstein Files, il Dipartimento di Giustizia Usa pubblica migliaia di nuovi documenti

Roma, 23 dic. (askanews) – Migliaia di nuovi documenti relativi al caso del pedocriminale Jeffrey Epstein sono disponibili oggi sul sito del Dipartimento di Giustizia (Doj) degli Stati Uniti.

Venerdì il Doj ha inizialmente pubblicato una serie parziale di documenti pesantemente censurati. Tra questi, fotografie inedite dell’ex presidente Bill Clinton con Epstein e la descrizione del 1996 di una denuncia penale contro il defunto predatore sessuale.

Il Dipartimento di Giustizia è stato criticato da legislatori di entrambi gli schieramenti, i quali sostengono che le pubblicazioni parziali non erano conformi all’Epstein Files Transparency Act.

Antitrust: sanzione di 256 mln a Ryanair per abuso posizione dominante. La compagnia: ricorso, è infondata

Roma, 23 dic. (askanews) – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha irrogato a Ryanair Dac, in solido con la controllante Ryanair Holdings plc, una sanzione di 255.761.692 euro per abuso di posizione dominante, da aprile 2023 ad almeno aprile 2025. “Ryanair – spiega una nota – detiene una posizione dominante nel mercato a monte dei servizi di trasporto aereo di linea passeggeri, nazionali ed europei, da/per l’Italia, quale input per le agenzie di viaggio, online (Ota) e fisiche”.

“La posizione dominante deriva, oltre che da quote di mercato significative (38-40% dei passeggeri trasportati nell’insieme di rotte da/per l’Italia) e in continua crescita, anche da numerosi altri indicatori. Tutti questi indicatori contribuiscono ad attribuire a Ryanair un significativo potere di mercato e la capacità di agire in misura indipendente da concorrenti e consumatori, anche considerando il significativo distanziamento rispetto alle performance dei principali vettori concorrenti”, aggiunge l’Antitrust.

Al termine di un’articolata istruttoria, l’Autorità ha accertato che “Ryanair ha attuato una complessa strategia per bloccare, ostacolare o rendere più difficile e/o economicamente o tecnicamente oneroso l’acquisto dei voli di Ryanair sul sito ryanair.com da parte delle agenzie di viaggio, Ota e fisiche, in combinazione con voli di altri vettori e/o con altri servizi turistici e assicurativi”.

In particolare – spiega l’Antitrust – “è emerso che Ryanair ha iniziato, a fine 2022, a vagliare una serie di ipotesi di ostacolo alle agenzie di viaggio, che si sono poi concretizzate, a partire da metà aprile 2023, in interventi di intensità via via crescente. In una prima fase, Ryanair ha introdotto procedure di riconoscimento facciale destinate agli utilizzatori dei biglietti acquistati tramite agenzia sul proprio sito”.

“In una seconda fase – a fine 2023, a istruttoria avviata – Ryanair ha bloccato in modo totale o intermittente i tentativi di prenotazione da parte delle agenzie di viaggio sul proprio sito (ad esempio, tramite il blocco dei mezzi di pagamento e la cancellazione massiva degli account legati a prenotazioni effettuate dalle Ota). In una terza fase, a inizio 2024, Ryanair ha imposto accordi di partnership alle Ota e, in seguito, di Travel agent direct alle agenzie fisiche, con condizioni limitative della possibilità delle agenzie di offrire il volo Ryanair combinato con altri servizi, utilizzando quale strumento di ‘persuasione’ il blocco intermittente delle prenotazioni e un’aggressiva campagna di comunicazione nei confronti delle OTA che non sottoscrivevano questi accordi (“Ota pirata”). Ad aprile 2025, Ryanair – rendendo disponibile alle Ota la soluzione completa whitelabel iFrame – ha fornito l’integrazione delle applicazioni informatiche (Api) che, ove ben implementate, permettono di ripristinare corrette condizioni di concorrenza nel mercato a valle dei servizi turistici”.

Pertanto l’Autorità ha concluso che “le condotte descritte, almeno fino all’integrazione delle Api Ryanair, sono idonee e sono state concretamente in grado di ostacolare le vendite delle agenzie, incidendo anche sull’acquisizione del traffico Internet da parte delle Ota. Le condotte accertate, in definitiva, hanno pregiudicato la possibilità delle agenzie di acquistare voli Ryanair per combinarli con i voli di altri vettori e/o servizi turistici aggiuntivi, riducendo la concorrenza, diretta e indiretta, esercitata dalle agenzie stesse e, di conseguenza, la qualità e quantità di servizi turistici offerti ai consumatori”.

La risposta di Ryanair non si è fatta attendere, la compagnia ha annunciato un ricorso immediato contro la sanzione dell’Antitrust, definita “infondata”. Ryanair ha incaricato i propri legali di presentare ricorso immediato sia contro la sentenza “bizzarra/infondata sia contro la sanzione di 256 milioni di euro, ingiustamente irrogata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), che cerca di ignorare – e annullare – la precedente sentenza del Tribunale di Milano del gennaio 2024, che ha dichiarato che il modello di distribuzione diretta di Ryanair ‘avvantaggia indubbiamente i consumatori’ e porta a ‘tariffe competitive'”, annuncia la compagnia aerea in una nota.

“La sentenza odierna – aggiunge Ryanair – convalida gli attuali accordi di distribuzione di Ryanair, che garantiscono la trasparenza dei prezzi per i consumatori e salvaguardano la continua disponibilità delle tariffe promozionali più basse su ryanair.com. Gli infondati tentativi dell’AGCM di ridefinire un periodo di tempo dopo la sentenza del Tribunale di Milano e di affermare erroneamente che Ryanair detiene una posizione dominante sui servizi aerei da/per l’Italia saranno annullati. Questa sentenza e la sanzione sono giuridicamente infondate e saranno annullate in appello”.

Luca Carboni in tour "RIO ARI O LIVE", nuove date in estate

Roma, 23 dic. (askanews) – Dopo l’attesissimo grande ritorno di Luca Carboni alla musica dal vivo nei palazzi dello sport, l’artista bolognese annuncia per l’estate 2026 nuove date di “RIO ARI O LIVE” nei festival, anfiteatri e luoghi storici di straordinaria bellezza della nostra la penisola.

Queste le prime date di “RIO ARI O LIVE” ESTATE 2026 – (CALENDARIO IN AGGIORNAMENTO):

07 LUGLIO, GENOVA, ARENA DEL MARE – PORTO ANTICO 10 LUGLIO, CODROIPO (UD), VILLA MANIN ESTATE 2026 11 LUGLIO, MAROSTICA (VI), MAROSTICA SUMMER FESTIVAL VOLKSBANK – PIAZZA CASTELLO 14 LUGLIO, CERVIA, PIAZZA GARIBALDI 18 LUGLIO, CERVERE (CN), ANFITEATRO DELL’ANIMA 24 LUGLIO, FIRENZE, MUSART FESTIVAL – PARCO MEDICEO 26 LUGLIO, CERNOBBIO (CO), LAKE SOUND PARK – VILLA ERBA 1° AGOSTO, PESCARA, ZOO MUSIC FEST – PORTO TURISTICO 22 AGOSTO, LECCE, CAVE DEL DUCA 02 SETTEMBRE, MANTOVA, MANTOVA SUMMER FESTIVAL – ESEDRA DI PALAZZO TE 10 SETTEMBRE, CASERTA, REGGIA – PIAZZA CARLO DI BORBONE 13 SETTEMBRE, MACERATA, SFERISTERIO

I biglietti per i nuovi concerti sono in vendita a partire dalle ore 16.00 di martedì 23 dicembre su Ticketone e nei punti vendita abituali.

“RIO ARI O” è il primo suono della voce dell’artista arrivato agli ascoltatori, ancora prima delle parole in “Ci stiamo sbagliando ragazzi”, la canzone che apre il suo primo disco “… intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film”. Un suono che è diventato un simbolo.

Luca Carboni porta in scena un grande racconto tra musica, immagini e parole con le canzoni del suo lungo viaggio, alternando momenti di grande festa ad altri di intimità acustica.

Zelensky: la Russia attacca prima di Natale, oltre 650 droni e 30 missili. Sono molto chiare le sue priorità

Roma, 23 dic. (askanews) – Oltre 650 droni e una trentina di missili russi sono stati lanciati nella notte in Ucraina. Lo ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky.

“Al momento, un regime di allerta aerea è mantenuto nella maggior parte del territorio ucraino (…) Almeno 13 regioni sono state colpite dall’attacco. Gran parte dei droni e dei missili è stata abbattuta”, ha scritto su Telegram. Questo attacco, avvenuto alla vigilia di Natale, dopo un nuovo ciclo di negoziati negli Stati Uniti, “indica in modo molto chiaro le priorità della Russia”, ha aggiunto il capo dello Stato. Un massiccio attacco russo contro Zaporizhzhia, avvenuto oggi, ha ucciso almeno tre persone, tra cui un bambino di quattro anni, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“Questo attacco russo invia un segnale molto chiaro sulle priorità della Russia. L’attacco è stato effettuato essenzialmente nel mezzo dei negoziati volti a porre fine a questa guerra”, ha affermato in un post su Telegram. Zelensky ha esortato quindi i partner occidentali dell’Ucraina ad aumentare la pressione su Mosca.

L’esercito russo ha lanciato nella notte e nella mattinata “un nuovo attacco su larga scala contro la rete elettrica ucraina, il nono dall’inizio dell’anno”, ha denunciato il ministro dell’Energia ucraino ad interim, Artem Nekrassov, durante un punto stampa.

Secondo lui, gli oblast di Rivne, Ternopil e Khmelnytsky sono quasi totalmente privi di elettricità, e si segnalano interruzioni anche negli oblast di Vinnytsia, Chernihiv, Zytomyr, Donetsk, Dnipropetrovsk e Kharkiv.

Manovra, stralciate 5 misure tra cui quella sui lavoratori sottopagati

Roma, 23 dic. (askanews) – La commissione Bilancio del Senato ha stralciato dalla manovra cinque misure tra cui quella che esonerava i datori di lavoro dal pagare gli arretrati ai lavoratori sottopagati in caso di condanna ai sensi dell’articolo 36 della Costituzione. Lo ha riferito il senatore Antonio Misiani al termine della riunione della commissione, aggiungendo che la norma sullo spoil system nelle Authority è sparita dal maxi-emendamento.

Stop quindi anche alla inconferibilità di incarichi nelle amministrazioni pubbliche a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati dalle stesse; alla riduzione da 3 a 1 anno del divieto di ‘sliding doors’ per le authority, quindi di svolgere incarichi presso privati inerenti all’attività svolta nella PA; alla riduzione da 10 a 4 anni dell’anzianità per il collocamento di magistrati fuori ruolo; alla revisione della disciplina del personale Covip.

Da Zero a Milioni senza investitori, il nuovo libro di Antonio Romano

Roma, 23 dic. (askanews) – Costruire aziende scalabili, antifragili e profittevoli senza investitori, senza hype e senza scorciatoie. È questo il cuore di Da Zero a Milioni senza investitori, il nuovo libro di Antonio Romano, imprenditore e strategist, entrato nella Top 10 dei libri business più venduti su Amazon.

Dopo il successo de “Il talento della tenacia”, un libro motivazionale con una serie di consigli su come costruire la propria strada verso un obiettivo, pubblicato nel 2020, Antonio Romano torna con un’opera più matura e radicale, frutto dell’esperienza diretta sul campo, che sposta il focus dalla motivazione all’esecuzione concreta e ai numeri reali dell’impresa.

In un panorama dominato da storytelling motivazionale e modelli di crescita basati sulla raccolta di capitali, Romano propone un approccio radicalmente diverso: fare impresa partendo dal mercato, dai numeri e dalla cassa, trasformando ogni errore in informazione utile e ogni risultato in trazione reale.

“Per troppo tempo abbiamo confuso la raccolta fondi con il successo imprenditoriale – dichiara l’autore Antonio Romano – Con ‘Da Zero a Milioni’ ho voluto ribaltare questo paradigma: il vero capitale è la capacità di generare trazione dal giorno uno. Il metodo FAST non è teoria, è la sintesi di quindici anni di errori, virate e exit. Questo libro è lo strumento che avrei voluto avere io all’inizio: una mappa per chi vuole costruire asset antifragili mantenendo il pieno controllo del proprio destino”.

Il libro nasce dall’esperienza diretta dell’autore, che ha costruito e scalato più aziende in settori molto diversi – dal digitale ai business tradizionali – senza ricorrere a investitori esterni, reinvestendo esclusivamente gli utili generati. Un percorso che lo ha portato a formalizzare il metodo FAST, una sintesi operativa di ciò che funziona davvero sul campo. FAST non è un acronimo motivazionale, ma un modello pratico basato su quattro leve fondamentali: Focus sul mercato reale, Action immediata attraverso test rapidi, Shift continuo guidato dai dati e Traction come capacità di trasformare i risultati in crescita sostenibile. Pagina dopo pagina, Da Zero a Milioni senza investitori racconta storie vere di business, numeri, decisioni difficili e cambi di rotta, mostrando come anche settori considerati maturi possano diventare scalabili se osservati con la giusta lente. Nessuna teoria astratta, nessuna promessa facile: solo processi replicabili, disciplina finanziaria e velocità di adattamento. Il successo del libro su Amazon conferma un’esigenza sempre più sentita nel mondo imprenditoriale: metodi concreti per crescere senza dipendere da capitali esterni, riducendo il rischio e aumentando il controllo strategico.

Da Zero a Milioni senza investitori si rivolge a imprenditori, founder, professionisti e manager che vogliono costruire aziende solide, capaci di durare nel tempo, partendo da ciò che conta davvero: clienti, numeri e decisioni rapide. Il libro è disponibile su Amazon, e nelle migliori librerie online.

Anm: preoccupati per tagli al comparto giustizia. Nordio chiarisca

Milano, 23 dic. (askanews) – “Siamo preoccupati per il silenzio sui tagli al comparto giustizia che rischiano di compromettere in modo significativo il mondo della giustizia italiano. Da un lato i tagli, si parlava di 200 milioni di euro dopo l’approvazione della legge di Bilancio in Consiglio dei ministri, dall’altro le mancate risorse per i 12mila precari del Pnrr. Chiediamo al ministero guidato da Carlo Nordio un chiarimento. I disagi, legati ai vuoti di organico di magistrati, cancellieri e personale amministrativo, si ripercuotono direttamente sulle persone. Tagliare sulla giustizia significa creare un danno, prima di tutto, ai cittadini. Lo scenario che ci ritroveremo fra sei mesi sarà drammatico. Serve chiarezza”. Così la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati in una nota.

Concerto Santo Stefano nella Basilica Ara Coeli a Roma

Roma, 23 dic. (askanews) – Venerdì 26 dicembre 2025, alle ore 11.00, nella suggestiva cornice della Basilica di Santa Maria in Ara Coeli a Roma, torna il Concerto di Santo Stefano, ideato e diretto da Luigi Cinque, con la collaborazione di Giovanna Famulari, giunto alla sua ventottesima edizione. L’ingresso è gratuito.

Il titolo scelto per quest’anno, Le vie dei canti, evoca il celebre libro di Bruce Chatwin e introduce un’edizione che attraversa orizzonti sonori antichi e contemporanei, con un intreccio di voci, culture e linguaggi musicali che spaziano dal flamenco all’Iran, dalle montagne del Caucaso al canto popolare del Sud Mediterraneo, in dialogo con Monteverdi, Ligeti, John McLaughlin e lo stesso Luigi Cinque.

Il concerto è un’esperienza immersiva, potente e rituale, che nella Basilica si trasforma in un abbraccio sonoro collettivo. Un evento artistico, ma anche spirituale, che unisce celebrazione e riflessione, in un’atmosfera sospesa tra sacro e profano. Come scrisse all’epoca Ernesto Assante, si tratta di un laboratorio di world music unico nel suo genere, capace di fondere in modo originale tradizione e sperimentazione.

Quest’anno, protagonisti del concerto, saranno: Greta Panettieri, Marco Colonna, Giovanna Famulari, Urna Chahar Tugchi (dalla Mongolia), Patrizia Scascitelli, Erica Scherl, oltre al gruppo dei Musicisti del Caucaso e al NUBRAS Ensemble, compagine di musicisti provenienti da Italia, Spagna e Romania formata da Giulia Anita Bari, Carla Mulas Gonzalez, Giorgio Gadotti, Giovanni Lo Cascio, Igor Legari, Roxana Ene. Special guest dell’evento saranno Riccardo Tesi, il musicista persiano Alireza Mortazavi, la camerunese Rose (Rose Epossi Tchapchet Soucthoua) e un ensemble di maestri zampognari riuniti nell’Hypertext O’rchestra, che darà vita a una composizione in quadrifonia, pensata per trasformare lo spazio sacro in un’ideale piazza sonora.

“Il Concerto di Santo Stefano dichiara Luigi Cinque, ideatore del progetto sin dalla sua prima edizione – è diventato un tempo dell’ascolto condiviso. Ogni anno cerchiamo la forma viva di un canto collettivo che sia insieme memoria, viaggio e interrogazione in grado di aprire spazi di ascolto imprevisti per andare aldilà di un semplice concerto e farsi esperienza rituale unica e condivisibile”.

L’appuntamento è ormai un riferimento nella vita culturale della città, con un pubblico numeroso che sin dal mattino riempie la Basilica. Nel corso degli anni, sul sagrato e all’interno della chiesa si sono alternati grandi nomi del jazz, del rock, della musica colta e delle tradizioni popolari – da Paco Peña a Raiz, da Fabrizio Bosso a Jivan Gasparyan, da Petra Magoni ai Tenores di Bitti, da Danilo Rea a Youssou N’Dour, Alex Balanescu, Stefano Di Battista, Efren Lopez, Kelly Toma passando per attori, poeti, giornalisti e artisti da tutto il mondo.

Il Concerto di Santo Stefano continua a essere un luogo di incontro e sperimentazione, un momento corale che raccoglie voci diverse in un unico grande racconto musicale, ogni anno nuovo, ogni anno necessario.

Cinecittà World accende le feste da Santo Stefano alla Befana

Roma, 23 dic. (askanews) – Prosegue il Natale di Cinecittà World. Il Parco divertimenti del Cinema e della TV di Roma resta aperto durante le feste, da Santo Stefano all’Epifania, con un’offerta ricca di attrazioni, show, magia e un Capodanno non-stop dalle 6pm alle 6am.

Tra gli appuntamenti più attesi c’è la notte di San Silvestro: 12 ore di intrattenimento in un unico biglietto per un pubblico trasversale che va dalle famiglie ai più giovani. Il 31 dicembre, il Parco si trasforma in un grande Villaggio del divertimento e dà il benvenuto al 2026 con 40 attrazioni aperte fino a tarda notte, cene e cenoni, spettacoli dal vivo, fuochi d’artificio, DJ set e un palinsesto musicale trasversale che attraversa tutte le generazioni. Sulla Cinecittà Street risuonano i grandi successi italiani dagli anni ’70 a oggi, mentre il Teatro 1 diventa un campo di battaglia musicale con il Capodanno Millennium Bug, una sfida esplosiva all’ultimo tormentone tra Viva gli anni ’90 VS Viva gli anni 2000: un solo palco per un viaggio nel tempo tra dj set, ballerini, performers ed effetti speciali. Ritmi più intensi con Face 2 Face NYE by Neon, un format ad alto impatto hard, tech ed electro con sei dj set in doppia console sullo stesso palco. Largo ai ritmi più calienti al Teatro 4 con le sonorità coinvolgenti delle hit latine e reggaeton.

Il periodo delle feste si arricchisce con esperienze immersive e spettacoli a tema. Fino al 6 gennaio, la Christmas Street si imbianca con nevicate scenografiche. Sulla nuova Pista di Ghiaccio, si pattina come nei grandi classici cinematografici, ma si può anche volare sulla slitta di Santa Claus con la montagna russa virtuale I-Fly. Tra gli show, a regalare grandi emozioni ci pensa “La Notte che cambiò il Natale”, mentre le risate sono assicurate con “Elf-Express Lettere dal West”.

Le festività si chiudono il giorno dell’Epifania insieme alla stagione 2025, con la Befana che porta dolci, animazione e un’ultima giornata di festa per grandi e piccoli.

“Anche durante le feste i Parchi divertimento restano tra le mete più amate per il tempo libero – commenta David Tommaso, Direttore Generale Cinecittà World – Cinecittà World è tra le destinazioni preferite a Roma per trascorrere le festività in famiglia e con gli amici, grazie a un’offerta per tutte le età che culmina nella grande festa di Capodanno, per salutare il 2026 all’insegna del divertimento”.

Natale, Confesercenti:3 italiani su 4 a casa, spesa cena-pranzo 3 mld(-5%)

Roma, 23 dic. (askanews) – A due giorni dal Natale gli acquisti per la tavola entrano nel vivo, ma il quadro resta improntato alla prudenza: per la cena della Vigilia e il pranzo del 25 dicembre la spesa complessiva stimata è pari a circa 3,3 miliardi di euro, in calo (circa -5%) rispetto allo scorso anno. Un dato che racconta due spinte parallele: la voglia di festeggiare, tra tradizioni ed eccellenze della gastronomia, e una maggiore attenzione al budget, con scelte più controllate.

A stimarlo è Confesercenti sulla base del consueto sondaggio sui consumi alimentari e nei pubblici esercizi condotto con IPSOS su un campione di circa mille consumatori.

Il Natale si conferma soprattutto un rito domestico: quasi tre italiani su quattro (72%) trascorreranno le feste a casa propria o da parenti, con una scelta ancora più marcata tra gli over 34 (73%) e nel Mezzogiorno (73%), mentre tra gli under 34 la quota scende al 69% e al Nord si attesta al 70%. La dimensione “sociale” resta presente ma contenuta: il 9% sarà a casa di amici, ma tra i più giovani sale al 12% (contro l’8% degli over 34) e al Sud e Isole raggiunge il 10%.

Il fuori casa resta stabile: il 5% sceglierà un ristorante o un pubblico esercizio, con un picco nel Centro (7%), mentre un ulteriore 2% indica una location affittata, opzione più frequente al Nord (4%) e tra gli under 34 (3%). Limitata la quota di chi trascorrerà le festività in movimento: viaggio o vacanza valgono complessivamente il 6%, ma arrivano all’8% tra gli under 34 e al 7% nel Nord. Residuali le altre soluzioni (1%), mentre un 5% deve ancora decidere, quota che cresce tra gli over 34 e nel Mezzogiorno (entrambi al 6%).

Guardando al budget individuale, la Vigilia resta il momento “più carico”. Chi organizza per la sera del 24, prevede una spesa media per acquisti alimentari e cene fuori di 62,02 euro a persona (dai 66,31 del 2024), contro i 57,42 euro del pranzo del 25 dicembre (da 60,79). In entrambi i casi, comunque, oltre un consumatore su tre cercherà di tenersi sotto i 30 euro. Nel complesso, la spesa stimata per cena di Vigilia e pranzo di Natale è pari a circa 119 euro a persona, poco più del 5% in meno dello scorso anno. Un ritocco al ribasso che segnala una prudenza crescente delle famiglie, su cui pesa l’erosione del potere d’acquisto. Che nel lungo periodo emerge chiaramente: nel 2015 la spesa media complessiva era 99 euro, circa il 20% in meno dei 119 euro stimati oggi (Vigilia + pranzo). Ma con un’inflazione alimentare intorno al 34% in dieci anni, a prezzi 2015 la spesa attuale equivale a circa 79 euro: in pratica l’inflazione si è “mangiata” un quinto del panettone.

USA, partita interna ai repubblicani e l’orizzonte del 2028

Le prime crepe nel mondo MAGA

Qualche giorno fa, su queste colonne, Alessio Ditta ha illustrato molto bene la crescente perplessità, ormai percepibile, sorta nel movimento MAGA nei confronti di Donald Trump. La vicenda obliqua ruotante intorno agli Epstein files ne è la visibile dimostrazione e le clamorose dimissioni dal Congresso della pasionaria dell’ultradestra Marjorie Taylor Greene ne sono una significativa testimonianza. Il sostegno a Vance dichiarato con così tanto anticipo dal gruppo cristiano integralista Turning Point, attraverso la voce della vedova Kirk, ne è un’ulteriore conferma.

Il tempo politico corre più veloce del mandato

Ma c’è di più. Anche se – con tutto lo sconcerto che ha creato nel mondo occidentale – la presidenza è giunta alla conclusione solo del primo anno e dunque ne rimangono altri tre, si stanno mettendo in moto i meccanismi che verranno attivati ben prima della scadenza del mandato, in vista della campagna elettorale del 2028. Probabilmente già fra un anno, dopo le votazioni di midterm del prossimo novembre.

Le tre correnti del Partito repubblicano

Da qui ad allora rimarranno in campo nel Partito Repubblicano le tre “correnti” delle quali ha scritto Gideon Rachman sul Financial Times qualche settimana fa, riprendendo uno studio svolto da Majda Ruge e Jeremy Shapiro per conto dello European Council of Foreign Relations (l’articolo è stato pubblicato, tradotto in italiano, su Internazionale dello scorso 7 novembre): i Restrainers (i Moderatori), i Prioritisers (i Pragmatici), i Primacists (i Primatisti).

Trump e le correnti: un rapporto instabile

Queste tre correnti si confrontano quotidianamente con le scelte e con le sortite di Trump, cercando di influenzarlo, se non di guidarlo, badando però a non irritarlo, dato il carattere fumantino e vendicativo del personaggio; il quale, da parte sua, si tiene alla larga da ogni fazione, in quanto l’unica che conosce e che asseconda è la sua: nel senso del suo interesse personale, al massimo allargato a quelli della sua famiglia.

Il nodo della successione e linteresse democratico

Analizzare e seguire nel prossimo futuro le mosse delle correnti – queste ed eventualmente altre, se dovessero sorgerne di nuove – sarà essenziale per comprendere quale sarà il prossimo candidato alla presidenza. Un esercizio che si rivelerebbe molto utile per il Partito Democratico, ben consapevole di non poter perdere la partita del 2028, pena una crisi che, da grave quale è oggi, potrebbe trasformarsi in drammatica.

Vance e Rubio: due visioni del nazionalismo americano

Perché è evidente che temi e personalità da contrapporre a JD Vance e Marco Rubio sono diversi. E tutto lascia credere che lo scontro in casa repubblicana – già oggi visibile a occhio nudo – sarà fra il vicepresidente e il segretario di Stato. Ambedue giovani, ambedue ambiziosi, ambedue molto conservatori, ma interpreti di due visioni diverse del neo-radicalismo nazionalista americano.

I Moderatori” e il primato della prudenza

L’autorevole commentatore britannico, uno dei giornalisti più quotati del panorama internazionale, assegna Vance al gruppo dei Moderatori (ma forse il termine inglese restrainers viene reso meglio con un vocabolo meno elegante ma più descrittivo, quello di “trattenitori”): essi “pensano che gli Stati Uniti dovrebbero usare in modo prudente il loro potere globale e nutrono una profonda diffidenza nei confronti degli alleati europei e asiatici perché temono che possano trascinare il Paese in nuove guerre”. Esattamente ciò che sta vedendo all’opera l’Europa e quello che sta divenendo l’incubo di Taiwan.

Rubio e il ritorno alla leadership globale

Marco Rubio interpreta invece una parte assai più tradizionale del ruolo USA nel mondo, sia nel ritenere l’America Latina il proprio “cortile di casa” sia nel considerare ancora importante l’Alleanza Atlantica. È associato pertanto ai Primatisti, fedeli all’idea che gli Stati Uniti continuino a ricoprire “il loro tradizionale ruolo di superpotenza mondiale, garantendo la sicurezza globale” ovunque – inclusa l’Europa, e questo ne fa il candidato preferito, fra quelli repubblicani, a Bruxelles.

I Pragmatici e il dossier Cina

La terza corrente, quella dei Pragmatici, non ha al momento un esponente di punta in grado di competere con gli altri due ed è forse quella che ha ottenuto di meno sino ad ora. Convinta che “gli Stati Uniti non hanno più le risorse per ricoprire il ruolo di gendarme del mondo”, opta per concentrare gli sforzi nelle “azioni di contenimento nei confronti della Cina in Asia”. I tentativi di Trump di costruire una buona relazione con Xi Jinping sono pertanto visti con forte preoccupazione, dati i precedenti osservati nel rapporto con Putin.

Lincognita Trump

Per tutti, in ogni caso, vale però l’imprevedibilità caratteriale di Trump. Il suo seguire il proprio istinto, i propri interessi, senza leggere – non si dice studiare – i dossier e senza ascoltare più di tanto i consigli, interessati o meno che siano. Trump, inoltre, è il Presidente e lo sarà ancora a lungo. Ama essere lusingato, detesta venire contraddetto: la partita per il “dopo” non potrà prescindere da questi dati di fatto. Forse l’endorsement della signora Kirk è arrivato troppo presto.

Il caso Epstein, ora qualcosa di certo e domani chissà

L’affair Epstein-Trump appare come la vicenda di un film di quelli americani, con giochi di potere e di sesso e con tanto di magistratura a tirare l’acqua da questa o quella parte. In verità, non c’è bisogno dell’ultimo atto per trarre in anticipo una qualche conclusione, ancor prima che repubblicani e democratici strumentalizzino qualche fotogramma a riprova delle relazioni pericolose di questo o quel leader per squalificare l’avversario.

In breve, dal Dipartimento di Giustizia americano sono stati portati all’opinione pubblica dei documenti relativi alla nota faccenda. Non si è più, insomma, in presenza di un mero affare di famiglia.

Liter della legge in mano alla giustizia e alla politica

Tutto è accaduto a seguito della legge ad opera dei promotori, il repubblicano Thomas Massie e il democratico Ro Khanna, che si dichiarano delusi da censure e tagli, sembra, intervenuti in sede di pubblicazione. Per questo Khanna ipotizza l’impeachment della Segreteria alla Giustizia Bondi, responsabile della materia.

In un’intervista Michael Wolff, all’epoca consigliere di Epstein, dice che il suo capo e Trump, grandi amici, erano ossessionati dall’attrazione per giovani modelle, senza alcuna certezza che ci si sia approfittati però di minorenni.

La tensione verso il gentil sesso non è comunque peccato per la legge. Vedremo in seguito lo svolgimento dei fatti. Vizi privati e pubbliche virtù è storia antica di ogni potere. Una certa prurigine degli uomini con in mano leve di comando verso il gentil sesso non è cosa di oggi: chi facendosene vanto alla Berlusconi-maniera, chi nel nascondimento. Del resto anche Putin ha dichiarato di recente di essere innamorato e tutto sa di un modo trendy intonato al mondo attuale.

Uno stile politico pieno di stilettate

Forse una maggiore discrezione e prudenza non guasterebbero come linee di condotta per chi ha ambizioni di pubblica esposizione e consenso. Difficile immaginare Fanfani, Moro o Berlinguer in certi atteggiamenti, ma è così che va il mondo.

Non occorre però un reato per stimare ciò che è già evidente e che lascia perlomeno perplessi. Spostare l’attenzione sulle prove o meno di avvenuti abusi sessuali corre il rischio di distogliere da una legittima critica per quanto è emerso ora allo stato dei fatti. Resta in evidenza una certa riprovevolezza di condotte, un’allarmante superficialità che si coniuga alla modesta caratura dei personaggi in ballo. C’è, insomma, un prima che potrebbe avere lo stesso peso dell’eventuale dopo.

Donald e la povertà

Dal web, se vero e non artificio dell’intelligenza artificiale, gira un’intervista in cui il nostro Donald racconta come nel 1990 fosse sotto di 900 milioni di dollari e in grande difficoltà economica. Così descrive una scena in cui, camminando per strada insieme a una bellissima donna, indica un pover’uomo lungo la strada dicendole poi che quel mendicante è messo male, “ma in quel momento lui vale 900 milioni di dollari più di me”. Seguono risate del pubblico in sala.

Oltre al cinismo degli ascoltatori, resta la stima di una persona esclusivamente in base ai soldi in tasca e null’altro: il resto sono chiacchiere da bar prive di sostanza.

Evitare scivoloni

Non è esattamente l’atteggiamento di un cristiano che, secondo la lezione dei Padri della Chiesa, dovrebbe progressivamente imparare ad annullare se stesso per fare spazio a Dio, anche a servizio del prossimo.

Appena poche ore fa I Ricchi e Poveri hanno partecipato al noto programma televisivo Domenica In, condotto da Mara Venier. Nel mentre si avanzano in scena sono improvvisamente inciampati, cadendo rovinosamente a terra.

Ecco che ricchi e poveri, almeno in tempo natalizio, soprattutto i primi, rammentino di evitare scivoloni e di rialzarsi appena possibile, con vigilanza e spirito diversi.

Un passaggio delicato per il sindacato. Lettera al direttore

 Egregio Direttore,

prendo spunto dal vostro articolo e condivido quanto da voi scritto, sottolineando che c’è un momento, nella storia di ogni organizzazione, in cui non avviene una sconfitta rumorosa, ma un’eclissi silenziosa.

La Cisl, nella sua interezza – categorie incluse – non è stata abbattuta da un nemico esterno: si è oscurata da sola, quando la sua classe dirigente ha smesso di stare in piedi e ha iniziato a stare comoda.

L’eclissi sindacale non arriva all’improvviso. Inizia quando il conflitto viene considerato sconveniente, quando la denuncia diventa imbarazzo, quando il linguaggio dei lavoratori viene sostituito da quello dei corridoi.

La classe dirigente, invece di essere coscienza critica, ha scelto di essere cinghia di trasmissione.

Ha parlato di responsabilità mentre praticava la rinuncia. Ha invocato unità per coprire il vuoto di coraggio. Ha scambiato la prudenza con la paura di perdere posizione. Così il sindacato ha smesso di fare ombra al potere

e ha iniziato a cercarne il riflesso.

Nell’eclissi, i lavoratori non scompaiono. Sono loro a restare esposti, senza protezione, mentre chi dovrebbe rappresentarli si mimetizza nel grigio istituzionale. Un sindacato che non disturba più nessuno non è maturo: è spento.

Una classe dirigente che non paga prezzi non è saggia: è già fuori dalla storia. Ogni eclissi, però, è anche una prova.

Perché la luce non muore: aspetta. Ma tornerà solo se qualcuno avrà il coraggio di rompere il silenzio, di chiamare le cose con il loro nome e di ricordare che il sindacato nasce per stare dalla parte sbagliata del tavolo, non per arredarlo.

Nasce Fidei Communio, ripensare la fede nel tempo presente

A cinquantanni da Communio

A mezzo secolo dalla nascita di Communio, la rivista fondata da Hans Urs von Balthasar, Henri de Lubac e Joseph Ratzinger per custodire e sviluppare l’eredità del Concilio Vaticano II, prende avvio una nuova esperienza editoriale che ne raccoglie idealmente il testimone. Si chiama Fidei Communio ed è edita dalla casa editrice Nerbini.

Il progetto nasce dal lavoro congiunto di studiosi italiani e spagnoli che, consapevoli del profondo mutamento del contesto storico e culturale, intendono rilanciare dall’interno quella grande intuizione: pensare la fede non come rifugio identitario, ma come luogo di confronto rigoroso con le domande del tempo presente. Se negli anni postconciliari la categoria decisiva era quella di communio, oggi – sembra suggerire la rivista – è la fides a costituire l’orizzonte più urgente del pensare ecclesiale.

 

Uno spazio di ricerca

L’accostamento dei due termini non è casuale. Communio richiama la dimensione ecclesiale e relazionale della fede; fides rinvia invece all’esperienza personale dell’incontro con Dio, messa oggi alla prova da un contesto segnato da secolarizzazione, frammentazione culturale e crisi delle grandi narrazioni. È in questa tensione che Fidei Communio intende collocarsi, come spazio di ricerca che non teme il confronto con le istanze culturali del proprio tempo.

La rivista si propone come luogo di dialogo autentico tra visioni diverse, spesso anche contrapposte, con l’obiettivo di cogliere la realtà ultima delle cose e di generare uno spazio libero di discussione. Centrale è la scelta dell’interdisciplinarità: teologia, filosofia, storia, sociologia, politologia e letteratura sono chiamate a interagire, nella convinzione che la teologia stessa debba continuamente ripensare la propria vocazione alla luce delle provocazioni provenienti dagli altri saperi.

Rivista aperta e interdisciplinare

Fidei Communio è interamente disponibile online e scaricabile in formato pdf open access. Non legata a una singola istituzione accademica, la rivista nasce come progetto corale e internazionale, rivolto non solo alla comunità degli studiosi ma anche a un pubblico più ampio, interessato a un pensiero credente capace di rigore intellettuale e apertura culturale.

Groenlandia, Trump: dobbiamo averla per la sicurezza nazionale

Roma, 23 dic. (askanews) – “Abbiamo bisogno della Groenlandia per la sicurezza nazionale. E se date un’occhiata alla Groenlandia, guardando su e giù lungo la costa, ci sono navi russe e cinesi dappertutto. Ne abbiamo bisogno per la sicurezza nazionale. Dobbiamo averla”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in una conferenza stampa trasmessa in diretta da Mar-a-Lago, in Florida, nel corso della quale ha definito la Groenlandia (che è un territorio autonomo del Regno di Danimarca) “una questione di grande importanza”.

Quanto al nuovo inviato speciale dell’amministrazione Trump per la Groenlandia, Jeff Landry, “Beh, mi ha chiamato lui”, ha spiegato l’inquilino della Casa Bianca, ricordando il precedente dell’acquisto della Lousiana da parte degli Stati Uniti, “mi ha detto: ‘Sono il governatore della Louisiana’ e ha detto che gli sarebbe piaciuto… non l’ho chiamato io, mi ha chiamato lui. È molto proattivo, è un ottimo ragazzo, un uomo d’affari”.

“Hanno una popolazione molto piccola e, non so, dicono Danimarca, ma la Danimarca – ha sottolineato Trump – non ha speso soldi, non hanno protezione militare. Dicono che la Danimarca fosse lì 300 anni fa o qualcosa del genere con una barca. Beh, anche noi eravamo lì con le barche, ne sono sicuro. Quindi, dovremo sistemare le cose”.

Ucraina, Trump: non perdiamo più denaro lì. Nato ci paga per le armi

Roma, 23 dic. (askanews) – “Guardate, non perdiamo più denaro in quella guerra”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in una conferenza stampa trasmessa in diretta da Mar-a-Lago, in Florida.

“Sapete, Biden – ha proseguito – ha dato 350 miliardi di dollari e chissà cosa ne è stato. Noi ora vendiamo missili, aerei e tutto il miglior equipaggiamento militare; lo vendiamo alla Nato. Abbiamo ottenuto che la Nato passasse dal 2 per cento del Pil (impiegato dagli Stati membri nelle spese militari, ndr) al 5 per cento. Nessuno ci credeva fino a oggi; nessuno lo scriverà, ma nessuno ci credeva. E loro prendono quel denaro e lo pagano agli Stati Uniti per le armi”.

“Quindi, vendiamo armi alla Nato a prezzo pieno. Vendiamo armi alla Nato e la Nato prende quelle armi e probabilmente le distribuisce, ma ne dà molte all’Ucraina. Quindi non perdiamo soldi come accadeva con Biden. Lui spendeva soldi come un folle; era un folle. Quello che ha fatto al nostro Paese è così orribile”, ha aggiunto Trump.

Usa, Trump: appaltatori difesa investano in fabbriche, non azioni

Roma, 22 dic. (askanews) – “La prossima settimana incontrerò i principali appaltatori della difesa qui in Florida, e parleremo dei programmi di produzione perché sono troppo lenti. Abbiamo molti paesi alleati che vogliono acquistare; produciamo di gran lunga il miglior equipaggiamento al mondo, nessuno ci si avvicina minimamente, ma non lo producono abbastanza velocemente. Quindi, ci riuniremo con loro per discutere dei ritmi di produzione”. Lo ha annunciato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in una diretta da Mar-a-Lago.

“Avremo programmi di produzione serrati, e l’unico modo in cui potranno rispettarli sarà costruire nuovi impianti. Persino con l’F-35, molte persone vogliono questo caccia, ma ci vuole troppo tempo per consegnarli agli alleati o a noi stessi; ci vuole troppo tempo. L’unico modo in cui potranno consegnarli – ha sostenuto l’inquilino della Casa Bianca – è se costruiranno nuove fabbriche, ma non vogliono farlo perché è costoso. Discuteremo quindi dei programmi di produzione, della spesa in conto capitale, dei compensi dei dirigenti — che guadagnano 45 o 50 milioni di dollari l’anno senza riuscire a costruire rapidamente. Se devono guadagnare cifre simili, devono costruire velocemente”.

“Parleremo anche dei riacquisti di azioni proprie (buybacks, ndr); spendono così tanto denaro in buyback perché vogliono riacquistare le proprie azioni. Non voglio che riacquistino le proprie azioni; voglio che mettano quei soldi in impianti e attrezzature, in modo da poter costruire questi aerei velocemente, rapidamente, immediatamente”, ha ribadito Trump.

Sport e solidarietà nel weekend di Natale con Inclusive Sport Days

Roma, 22 dic. (askanews) – Sport e solidarietà sotto l’albero di Natale. Nel weekend del 20 e 21 dicembre – si legge in una nota – si è svolta la terza edizione degli Inclusive Sport Days, l’evento di beneficenza organizzato da Msp Roma, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni, in collaborazione con il G Sport Village. Come già avvenuto negli ultimi anni, l’iniziativa ha messo al centro due discipline amatissime, padel e nuoto, con l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno di progetti dedicati all’inclusione sociale e al benessere delle persone più fragili.

L’evento ha preso il via sabato 20 dicembre con la maratona di nuoto “Una bracciata per la ricerca”: un simbolico passaggio di testimone che ha coinvolto 80 staffettisti tra famiglie, atleti agonisti e amatori, impegnati in turni di 15 minuti di nuoto libero, con l’impianto sportivo rimasto aperto 24 ore no stop. Nel corso della maratona sono stati percorsi complessivamente 45 chilometri, a testimonianza di una straordinaria partecipazione e di un grande spirito di condivisione. La lunga maratona solidale si è conclusa alle ore 12 di domenica 21 dicembre.

Nella serata di sabato 20 dicembre si è inoltre svolta una tombolata di beneficenza, che ha visto la partecipazione di numerose famiglie e soci del centro sportivo in un clima di festa e convivialità.

L’intero ricavato della maratona di nuoto e della tombolata è stato devoluto alla Fondazione Airc per la Ricerca sul Cancro Ets, partner dell’evento sin dal 2019.

Accanto al nuoto, grande partecipazione anche per il torneo di padel “Uno smash per Lollo”: giocatrici e giocatori si sono sfidati in un clima di autentica amatorialità sportiva per raccogliere fondi a favore della Onlus Lollo10, impegnata nel supporto alle famiglie dei bambini ricoverati nei reparti di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile del Policlinico Gemelli di Roma.

La categoria maschile è stata vinta dalla coppia formata da Alessandro Tani e Pietro Lerose, mentre nel torneo misto hanno trionfato Manuel Di Cola e Francesca Delfini.

“Da sempre siamo attenti alla sensibilità di queste tematiche sociali – ha dichiarato il vice presidente di Msp Roma Luigi Ciaralli -. Gli Inclusive Sport Days rappresentano un’opportunità per praticare sport, socializzare e contribuire a progetti di grande valore sociale. Un weekend, in occasione delle festività natalizie, all’insegna dello sport, dell’amicizia e della solidarietà, capace di unire agonisti, famiglie e appassionati di ogni età in un gesto concreto per il bene della comunità. Un ringraziamento speciale va agli organizzatori del G Sport Village, che fin dall’inizio hanno creduto insieme a noi in questo progetto”.

Tajani a Gibuti, export e stabilità perni d’azione per Farnesina

Gibuti, 22 dic. (askanews) – Quella compiuta oggi dal ministro degli Esteri Antonio Tajani in Gibuti è una missione che rappresenta in qualche modo il bilancio ideale del lavoro svolto quest’anno dalla Farnesina. Perché condensa perfettamente in sé il lato “politico” e quello “economico” dell’azione del Ministero, che diventerà, a partire dal 1° gennaio 2026, “Bicapite”, grazie a una riforma fortemente voluta proprio da Tajani.

Il Mar Rosso e il Corno d’Africa – è il ragionamento fatto oggi dai dirigenti del Ministero durante la missione in Gibuti – rappresentano infatti aree prioritarie della politica estera italiana, su di esse la necessità di proiezione geopolitica del nostro Paese coincide con la difesa degli interessi nazionali. In parole povere: prevenzione degli scenari che potrebbero portare a un aumento dell’immigrazione irregolare nel nostro Paese, sicurezza in materia di terrorismo, difesa delle rotte commerciali e delle nostre esportazioni.

Non a caso Tajani ha visitato due luoghi simbolo della difesa dei nostri interessi: in primis la fregata missilistica della Marina Militare “Antonio Marceglia”, asset principale della missione dell’Unione europea “Aspides”, che dal febbraio 2024 veglia in particolare sulla sicurezza del delicato stretto di Bab al Mandab, minacciato dai razzi e dai droni dei ribelli Houthi, e da cui passa, attraverso il Mar Rosso e il Canale di Suez, il 14% del commercio mondiale e il 30% dei flussi di container; e in secundis la Bmis, la base militare italiana che dal 2012 fornisce supporto logistico alle operazioni militari nazionali nell’area del Corno d’Africa, Golfo di Aden, Oceano Indiano e che addestra il personale locale e della vicina Somalia.

“Senza la vostra presenza – ha detto Tajani all’equipaggio della ‘Marceglia’ – avremmo avuto dei danni economici enormi, perché durante gli attacchi degli Houthi moltissime navi mercantili sarebbero state costrette a fare la circumnavigazione dell’Africa” facendo “aumentare immensamente i costi assicurativi, con rischi enormi per le vite umane e per i prodotti commerciali che l’Italia esporta verso Oriente, Estremo Oriente e Indo Pacifico. Avrebbe avuto anche un danno enorme il nostro sistema portuale”, ha aggiunto Tajani sottolineando come, grazie alla missione, “sono invece transitati indenni 476 mercantili”.

“Per noi – ha detto Tajani ai circa cento militari interforze presenti nella base – è importante la stabilità in questa parte del mondo. L’Africa, come sapete, per l’Italia rappresenta una priorità, una priorità geopolitica, una priorità per impedire che ci siano flussi migratori che non siamo in grado poi di controllare per colpa dei trafficanti di esseri umani, quindi la nostra presenza nel continente africano da questa parte è strategica”.

Quindi interessi commerciali, ma anche squisitamente politici, tant’è che il vicepremier ha anche incontrato il ministro degli Esteri Abdokader Houssein Omar e il presidente della Repubblica del Gibuti, Ismail Omar Guelleh, a cui ha confermato l’interesse a rafforzare i rapporti bilaterali e la collaborazione per la sicurezza. “Noi – ha sottolineato Tajani – dobbiamo far sì che il continente africano possa essere stabile e lo si può soltanto se noi facciamo un’azione economicamente utile attraverso il piano Mattei, che è un piano di investimenti per favorire la crescita dei paesi sui quali facciamo riferimento. Il Gibuti non è in questi paesi, ma oggi ho parlato con il presidente Guelleh assicurandogli un maggior impegno da parte nostra per far sì che si possa rinforzare la nostra presenza in questo paese che è stabile, tranquillo, tra paesi molto difficili. Gli ho ribadito la voglia dell’Italia di essere presente anche qui con le sue imprese per sviluppare il settore agricolo e favorire la crescita di un paese che ha un porto fondamentale e speriamo che sempre più navi possano fermarsi in questo porto”.

Insomma, prove di concretizzazione delle priorità stabilite dalla Farnesina per il 2026: “Pace, dialogo, crescita”, si legge in una delle slide dei dirigenti.

(di Massimo Santucci)

Manovra, Conte: Giorgetti prudente? No, regali a banche e industria armi

Roma, 22 dic. (askanews) – Al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha rivendicato la “prudenza” della manovra, ha replicato il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, intervistato in diretta al TgLa7. “Io – ha detto – direi invece che una manovra è generosa. Generosa, che porta i regali di Natale all’industria delle armi, porta regali di Natale alle banche, porta regali di Natale ai giganti del web americani”.

“Addirittura Amazon – ha sottolineato l’ex premier – riceve uno sconto, sulla multa di 3 miliardi, di oltre 2 miliardi”

“Per quanto riguarda piccole e medie imprese – ha proseguito – non hanno nulla per quanto riguarda l’energia. Non hanno ricevuto nulla per i dazi, aveva promesso Giorgia Meloni 25 miliardi lo scorso aprile, non c’è nulla addirittura per il piano casa, io ricordo gli applausi che prese al Meeting di Rimini, preannunciò piano casa da 15 miliardi nulla di nulla. E allora, a rimetterci sono coloro che in questo momento hanno un crollo dei salari reali, i lavoratori, i cittadini, meno 9 per dal 2021, coloro che in questo momento già subiscono il peso di 32 mesi di crollo della produzione industriale su tre anni di governo. Per loro, cosa c’è?” ha concluso Conte.

Manovra, Schlein: gravissimo colpo di mano su salari arretrati

Roma, 22 dic. (askanews) – “Non ci sono più parole per descrivere questa manovra. Dopo aver aumentato l’età pensionabile per il 96 per cento dei lavoratori, adesso attaccano la magistratura che impone il rispetto dell’articolo 36 della Costituzione. Ovvero che il salario di chi lavora deve essere equo e dignitoso. L’emendamento Pogliese – che già sei mesi fa eravamo riusciti a bloccare – viene inserito nella legge di bilancio senza alcuna possibilità di discuterlo”. Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein.

“E’ un vero e proprio colpo di mano – prosegue – i datori di lavoro che non hanno corrisposto un salario equo ai lavoratori non saranno obbligati a pagare gli arretrati come molte sentenze dei giudici hanno determinato. Un fatto gravissimo che dimostra ancora una volta che il governo non solo non fa nulla contro il lavoro povero, ma addirittura adotta provvedimenti per assicurare che rimanga povero. Chiediamo di cancellarlo anche perché si tratta di una norma ordinamentale che nulla ha a che fare con il bilancio dello Stato. Davanti a queste meschinità diventa sempre più urgente riaprire rapidamente una discussione sul salario minimo legale per legge.”

Milan-Como, niente Perth: salta la partita in Australia

Roma, 22 dic. (askanews) – Milan-Como, in programma il prossimo 8 febbraio e valida per la 24esima giornata Serie A, non sarà la prima partita del campionato italiano disputata in Australia. L’ufficialità in un comunicato della Lega Calcio Serie A che spiega i motivi di questa clamorosa marcia indietro. Appena pochi giorni fa, prima delle semifinali di Supercoppa Italiana a Riad, il presidente della Lega Simonelli aveva assicurato che Milan-Como si sarebbe giocata a a Perth come da programma: “Avevamo una serie di dubbi sulle condizioni poste per giocare la partita a Perth, ma Collina ci ha dato garanzie sugli arbitri asiatici. Questo ci ha rassicurati”, aveva dichiarato a Mediaset. Gli arbitri asiatici erano solo una delle condizioni imposte dalla rigida Afc, la Federcalcio asiatica. Ma ce ne erano anche altre che, evidentemente, hanno portato a questo clamoroso dietrofront. Da capire ora dove si giocherà Milan-Como visto che per quella data lo stadio San Siro sarà occupato per le Olimpiadi di Milano-Cortina.

Il comunicato della Lega Calcio Serie A Con una nota congiunta la Lega Serie A e il governo dell’Australia Occidentale hanno spiegato nel dettaglio la decisione: “I piani per ospitare a Perth la prima partita di un campionato europeo mai giocata fuori dai confini nazionali sono stati annullati di comune accordo. Le parti hanno preso questa decisione a causa dei rischi finanziari che non è stato possibile contenere, delle condizioni di approvazione onerose e delle complicazioni dell’ultimo minuto al di fuori del loro controllo. Le onerose condizioni aggiuntive imposte dalla Confederazione Asiatica di Calcio (Afc) per autorizzare il match non potevano essere soddisfatte senza rischi finanziari per il governo della Western Australia e per la Lega Calcio Serie A”.

Simonelli: “Un’occasione persa per la crescita del calcio italiano” “A fronte di un’escalation di ulteriori e inaccettabili richieste sopraggiunte nelle ultime ore da parte dell’Afc nei confronti della Federazione australiana e di conseguenza del Governo della Western Australia e della Lega Calcio Serie A, è diventato impossibile disputare la partita a Perth – ha spiegato il presidente di Lega Calcio Serie A Ezio Simonelli -. Nell’esprimere rammarico per l’epilogo di questo progetto, continuiamo ad essere fermamente convinti che questa conclusione sia un’occasione persa nel progetto di crescita del calcio italiano a livello internazionale, che priva peraltro i tantissimi tifosi della Serie A all’estero di vivere il sogno di assistere dal vivo a una partita della loro squadra del cuore”.

Trade Republic vale 12,5 mld, in Italia punta a 1 milione di clienti

Milano, 22 dic. (askanews) – La fintech Trade Republic raggiunge una valutazione di 12,5 miliardi di euro e rafforza la compagine societaria, con un round secondario da 1,2 miliardi. Tra i nuovi soci spiccano il family office della famiglia Arnault e la Lingotto Innovation della galassia Exor. Trade Republic vanta in Europa 10 milioni di clienti che gestiscono 150 miliardi di euro di asset; in Italia si punta a sfondare la soglia del milione di utenti nel 2026 sotto la guida di Luca Carabetta che da luglio country manager.

“Trade Republic un’azienda tecnologica con licenza bancaria in 18 paesi europei, quindi a tutti gli effetti una banca paneuropea. Con questa valutazione che porta il valore dell’azienda a 12 miliardi e mezzo circa diventiamo la seconda startup dell’Europa continentale per dimensione capitalizzazione, la cosa interessante che tutto questo capitato in poco pi di 5 anni sul mercato. In un momento in cui si parla tanto di sovranit tecnologica e di dove vengono localizzate le principali aziende tecnologiche al mondo, ecco l’Europa ha tutti gli effetti dei campioni su settori veramente innovativi”.

La valutazione oltre i 12 miliardi di euro arriva in un momento chiave per Trade Republic, che ora anche in Italia vuole crescere: un Paese dove alta l’attenzione per il risparmio e per la gestione del patrimonio in vista della pensione futura. “La crescita esponenziale in tutta Europa, esponenziale in Italia. Noi a gennaio avevamo superato il mezzo milione di clienti, abbiamo continuato a crescere quindi ci stiamo muovendo verso il milione di clienti e sicuramente ci aspetta un 2026 di scaleup. Tutti gli investimenti che stiamo facendo oggi sono per migliorare il servizio, aggiungere nuovi prodotti ma poi raggiungere il pi possibile le persone. E’ un paese molto complicato che ha sicuramente degli scogli culturali, ma dove vediamo veramente un forte dinamismo delle nuove generazioni verso un investimento pi autonomo, consapevole e su strumenti anche pi moderni ed efficienti”.

Il 70% degli utenti che scelgono Trade Republic in Europa, fa sapere la societ, sono investitori alla prima esperienza. I 30enni, anche in Italia, guardano con interesse al mondo degli Etf, che replicano l’andamento degli indici di Borsa, e alle criptovalute.

Regali di Natale: cresce la tendenza della gastronomia gourmet

Arezzo, 22 dic. (askanews) – Tradizione, innovazione, territorio e buona tavola. Con il Natale alle porte cresce la ricerca di prodotti alimentari gourmet da mettere sotto l’albero e poi condividere con famiglia e amici nel periodo delle feste. L’enogastronomia di alta fascia si sta ritagliando uno spazio crescente tra le preferenze degli italiani che sempre pi apprezzano prodotti originali e d’eccellenza, con packaging curati e ricercati, dai sapori autentici, capaci di coniugare tradizione e innovazione. E se si punta sulla qualit, senza esagerare con la quantit, anche il portafoglio non ne risente.

Lo chef Marco Stabile ha dichiarato: “Nel periodo Natalizio i prodotti pi richiesti sono i rag che, in particolare, risultano utili per le preparazioni pi tradizionali delle festivit. Le persone, durante questi giorni natalizi, preferiscono non trascorrere il tempo in cucina e, per questo motivo, si ricorre a prodotti preparati, ma ugualmente di qualit”.

E cos ecco che storiche botteghe dei centri storici si reinventano puntando tutto su gourmandise e vini di qualit. Una formula sempre pi apprezzata dai consumatori che ne fanno uno dei trend del regalo natalizio 2025. Ma accanto ai prodotti semipronti gourmet, da scaldare e servire direttamente in tavola, il protagonista indiscusso del periodo delle feste il panettone, reinterpretato in mille fogge, proponendo ingredienti del territorio o inusuali, comunque, di qualit.

In un momento storico complesso per il commercio, in cui molte insegne sono in difficolt, i prodotti di alta gamma dell’enogastronomia italiana rappresentano dunque un mercato interessante e promettente, un dato confermato anche dall’andamento degli acquisti in vista del Natale.

Manovra, il datore di lavoro non darà più gli arretrati ai dipendenti sottopagati. Insorge l’opposizione

Roma, 22 dic. (askanews) – Il datore di lavoro non può essere condannato al pagamento di differenze retributive o contributive per il periodo precedente il deposito del ricorso per violazione dell’articolo 36 della Costituzione se ha applicato “lo standard retributivo previsto dal contratto collettivo”. E’ quanto prevede un emendamento alla manovra approvato il Commissione bilancio del Senato e che è quindi entrato nel testo che sarà votato domani in Aula.

L’articolo 36 della Costituzione prevede che il lavoratore “ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

La norma stabilisce quindi che in caso ci condanna del datore di lavoro per violazione di questo articolo non sono dovuti gli arretrati.

Nel dossier dei tecnici del Senato sugli emendamenti alla manovra approvati si ricorda che “alcune sentenze della Corte di cassazione hanno affermato che i contratti collettivi – anche se stipulati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative – devono essere disapplicati dal giudice qualora i trattamenti economici minimi siano inequivocabilmente non conformi ai princìpi di cui al suddetto articolo 36, primo comma, della Costituzione”. E si chiede quindi di valutare l’opportunità “di chiarire, in relazione all’orientamento giurisprudenziale suddetto, la portata giuridica di tali riferimenti”.

L’emendamento ha provocato dure reazioni da parte delle opposizioni e della Cgil.

“Non solo non vogliono il salario minimo e aumentano senza ammetterlo l’età pensionabile, ma privano anche i lavoratori e le lavoratrici delle retribuzioni dovute, cercando di far passare emendamenti nella Manovra che, invece di aumentare tutele e diritti, ne tolgono”. Così Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico.

“Un nuovo e grave attacco ai diritti dei lavoratori da parte del Governo. Con un emendamento alla legge di Bilancio, senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali, si tenta di rendere più difficile la tutela dei salari e il recupero dei crediti retributivi. Zero benefici per i lavoratori, solo attacchi”. Lo afferma, in una nota, la segretaria confederale della Cgil Maria Grazia Gabrielli. “Si usa la legge di Bilancio – prosegue la dirigente sindacale – su una materia del tutto estranea alla programmazione economica. E palesemente si interviene contro le recenti sentenze della Corte di cassazione in materia di giusta retribuzione”.

Mentre i Cinquestelle annunciano battaglia: “Hanno infilato nella Manovra, col favore delle tenebre e la confusione dei litigi interni alla maggioranza, una norma vergognosa che calpesta e penalizza i lavoratori sottopagati, che avevamo già stoppato in estate. Con questa decisione di Meloni e soci, un lavoratore non può più avere gli arretrati, anche se un giudice stabilisce che ne ha diritto perché il suo stipendio è troppo basso e viola l’articolo 36 della Costituzione”, dichiara via Fb il presidente M5s Giuseppe Conte, aggiungendo: “Sono gli stessi del no al salario minimo legale e a tutte le nostre proposte per aumentare gli stipendi dei lavoratori e aiutare i cassintegrati davanti al crollo del potere d’acquisto. Sono gli stessi che aumentano i rimborsi a ministri e sottosegretari. Il mondo al contrario. Ci batteremo ancora contro questo ennesimo scempio”. Intanto sale la soglia di esenzione ai fini Isee del valore della prima casa: già innalzata a 91.500 euro nel testo della manovra, viene ora ulteriormente aumentata a 200.000 euro per i nuclei familiari residenti nei comuni capoluogo delle città metropolitane, secondo quanto prevede un emendamento approvato in Commissione bilancio del Senato. La soglia viene ulteriormente incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo.

Ucraina, Mosca: la Russia non intende attaccare Paesi Ue o Nato. Pronti a confermarlo con un accordo legale

Roma, 22 dic. (askanews) – Il viceministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, ha affermato che la Russia è pronta a confermare, tramite un accordo legale, di non avere alcuna intenzione di attaccare né l’Ue né la Nato, secondo quanto riportano le agenzie russe.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è offerto di rinunciare all’ambizione dell’Ucraina di aderire alla Nato nel tentativo di dimostrare la sua volontà di raggiungere un accordo per porre fine alla guerra. Per contro Zelensky e i suoi alleati europei hanno insistito affinché Europa e Stati Uniti forniscano garanzie di sicurezza “simili all’articolo 5”, riferendosi al principio fondante della Nato secondo cui un attacco a un Paese membro dovrebbe essere considerato un attacco a tutti.

La scorsa settimana, responsabili americani avrebbero affermato che gli Stati Uniti erano pronti a offrire all’Ucraina garanzie di sicurezza simili a quelle della Nato per salvaguardare un eventuale cessate il fuoco nella guerra della Russia contro l’Ucraina.

Il viceministro russo ha inoltre attaccato “Kiev e i suoi manipolatori” affermando che cercano di ostacolare il dialogo tra Russia e Stati Uniti non appena si manifesta un impulso positivo.

La Russia invita gli Stati Uniti a opporsi più attivamente ai tentativi europei di ostacolare il dialogo sull’Ucraina, ha affermato Ryabkov, aggiungendo che si osservano lenti progressi nei negoziati con gli Stati Uniti.

La Russia continuerà il dialogo con gli Stati Uniti sull’Ucraina e continuerà a muoversi verso il raggiungimento di una soluzione sostenibile alla crisi ucraina, ha concluso Ryabkov.

Aperte le prevendite per l’atteso live di YE – KANYE WEST

Milano, 22 dic. (askanews) – In seguito al grande interesse mediatico generato dall’annuncio del ritorno live di YE – KANYE WEST in Europa, l’organizzazione comunica le modalità ufficiali di vendita dei biglietti per l’evento in programma sabato 18 luglio 2026 alla RCF Arena ex Campo Volo di Reggio Emilia.

La prevendita early bird lunedì 22 dicembre, alle ore 10.00 (CET) su Ticketmaster con biglietti a partire da 89€ fino ad esaurimento delle disponibilità: https://ticketmasterita.queue-it.net/?c=ticketmasterita&e=kw20260718.

Una volta conclusa la fase early bird verranno attivate prevendite limitate soggette a disponibilità ridotta.

I restanti biglietti e tutti i pacchetti premium saranno messi in vendita dopo la presentazione ufficiale della lineup completa del Festival Hellwatt prevista non prima della fine di gennaio 2026, momento in cui verrà svelato l’intero progetto artistico e produttivo dell’evento.

Alcune categorie di biglietti già durante la fase di prevendita includeranno l’accesso al boulevard della RCF Arena per il pre party ufficiale curato da Zamna Festival con il format Zamna Takeover@Hellwatt riservato a 30.000 persone. I medesimi biglietti daranno inoltre accesso anche all’esclusivo after party che si svolgerà sempre all’interno del boulevard e sempre con il format Zamna Takeover@Hellwatt.

I cancelli per il pre party apriranno il 18 luglio alle ore 12.00 mentre i cancelli generali apriranno alle ore 17.00. Tutti gli orari indicati sono da intendersi in orario italiano.

Per le persone con disabilità si invita a contattare direttamente la RCF Arena all’indirizzo email concerti@maniamicheonlus.org per ricevere tutte le informazioni relative alle modalità di accesso.

Tutte le restanti informazioni saranno comunicate dopo l’annuncio ufficiale del Festival Hellwatt.