12.5 C
Roma
venerdì, 21 Novembre, 2025
Home Blog

Healthcare tedesco in Italia, tra investimenti triplicati e criticit

Roma, 21 nov. (askanews) – Le imprese del settore farmaceutico e dei dispositivi medici a capitale tedesco confermano il proprio ruolo di pilastro strategico per la crescita e la sostenibilit del sistema healthcare italiano. Con un valore della produzione di quasi 5,4

miliardi di euro nel 2023 (pari a circa l’8% del totale nazionale) e oltre 9.000 occupati diretti, queste aziende rappresentano un modello virtuoso di integrazione industriale, innovazione tecnologica e collaborazione tra Italia e Germania.

” una presenza importante, noi siamo qui con le nostre aziende da oltre 100 anni, tante aziende da 40, 50, 100 anni, quindi c’ un’occupazione molto stretta, un ecosistema unico in cui tedeschi e italiani lavorano insieme, fornitori, italiani per i tedeschi e vicerversa”, ha affermato Christian Poehlking, gruppo Healtcare AHK Italien e cfo and Administration director Boehringer Ingelheim Italy.

I dati del nuovo studio “L’impatto delle imprese healthcare a capitale tedesco in Italia”, realizzato

da AHK Italien – Camera di Commercio Italo Germanica – e Luiss Business School, con il supporto di Bayer, Boehringer Ingelheim, B. Braun, Fresenius Kabi e Merck, sono stati presentati nel corso di una tavola rotonda a Villa Almone, residenza dell’Ambasciatore tedesco in Italia Thomas Bagger.

Secondo lo studio, l’impatto economico complessivo dell’industria healthcare tedesca in Italia ha raggiunto nel 2023 circa 2,9 miliardi di euro, con un moltiplicatore pari a 2,9 euro per ogni euro di valore aggiunto e oltre 14.000 unit lavorative attivate lungo la filiera. Ma ci sono delle criticit:

“Le criticit sono le solite del nostro Paese, e cio un sistema burocratico e di regolamentazione eccessivo, eccessivo semplicemente in comparazione a quello che si trova in altri paesi europei”, ha affermato il prof. Matteo Caroli, Associate Dean for Sustainability and Impact Luiss Business School.

Per liberare davvero il potenziale di crescita del settore – con le imprese a capitale tedesco che tra il 2000 e il 2024 hanno realizzato oltre 260 milioni di euro di investimenti annui medi, di cui circa il 55% destinato alla ricerca e sviluppo – lo studio invita a guardare alla spesa sanitaria come leva industriale, a semplificare norme e ridefinire il budgeting.

” migliorabile? S, perch noi siamo in una competizione ormai globale, ci sono i cinesi, gli americani, altre aziende in altri paesi che crescono. Dobbiamo stare attenti alla nostra competitivit in Italia e in Europa, guardare a concetti come payback, clawback, il finanziamento pubblico delle imprese”, ha sottolineato Poehlking.

“Alcuni passi positivi sono stati fatti, in particolari in questi ultimissimi anni”, ha spiegato Caroli. “Ma c’ un problema di competitivit dell’Europa e dentro l’Europa un problema di rafforzare l’attrattivit del nostro Paese, dell’Italia”, ha concluso.

Healthcare tedesco, Prof. Cassetta: usare spesa sanitaria come leva

Roma, 21 nov. (askanews) – “Lo studio ripercorre l’impatto socio economico sul territorio delle imprese healthcare a capitale tedesco in Italia. Le imprese a capitale tedesco hanno investito un ammontare medio di 200 milioni di euro annui, il 55% di questi investimenti sono stati destinati alle attivit di ricerca e sperimentazione clinica. Contribuendo, nonostante i fattori di debolezza del sistema italiano, a un upgrade di quella che l’industria farmaceutica italiana”: lo ha affermato il professore Luiss Business School Ernesto Cassetta, autore dello studio intitolato “L’Impatto delle imprese healthcare a capitale tedesco in Italia” e realizzato da AHK Italien – Camera di commercio italo germania e Luiss Business School, a margine di un incontro a Villa Almone, residenza dell’Ambasciatore tedesco in Italia, Thomas Bagger.

“Sicuramente c’ un tema di gestione della spesa sanitaria, che in questi ultimi anni, e storicamente, stata gestita nell’ottica di contenimento degli oneri sulla finanza pubblica, mentre la spesa sanitaria potrebbe essere recuperata come leva di sviluppo industriale e sviluppo di innovazione sul territorio”, ha sottolineato l’esperto.

“Sicuramente in elemento quello di procedere, una serie di miglioramenti ci sono stati, verso la semplificazione amministrativa, sui tempi soprattutto di approvazione dei nuovi medicinali, o sull’avvio delle sperimentazioni cliniche”, ha concluso Cassetta.

Torino Film Festival, si accende l’edizione 43 tra star e anteprime

Torino, 21 nov. (askanews) – Si accendono i riflettori su Torino: al via la 43esima edizione del Torino Film Festival, che fino al 29 novembre porterà film, star e glamour nel capoluogo piemontese. Si parte stasera con la cerimonia d’apertura al Teatro Regio, preceduta dal red carpet (trasmesso in diretta su RaiPlay), su cui sono attesi tra gli altri il direttore artistico Giulio Base, la madrina Laura Chiatti e alcuni degli artisti che riceveranno il premio Stella della Mole, come Antonio Banderas, Sergio Castellitto, Stefania Sandrelli, Spike Lee, Claude Lelouch, Jacqueline Bisset, Daniel Bruhl e Aleksandr Sokurov.

Spike Lee, due premi Oscar, è tra gli ospiti più attesi di questa edizione e presenterà in anteprima nazionale al Festival il suo ultimo film “Highest 2 Lowest”, che segna la sua quinta collaborazione con Denzel Washington. Il film d’apertura è “Eternity” di David Freyne, con protagonisti Miles Teller, Elizabeth Olsen, Callum Turner e il premio Oscar Da’Vine Joy Randolph, che dopo il passaggio a Torino arriverà nelle sale il 4 dicembre. É la storia di Joan, appena deceduta, che ha solo una settimana di tempo per decidere se passare l’eternità con suo marito, morto pochi giorni prima di lei, o il suo primo amore, che l’ha attesa nell’aldilà per 67 anni. A Torino ad accompagnare il film ci sarà David Freyne, regista e sceneggiatore insieme a Patrick Cunnane.

Al festival, che si tiene sotto l’egida del Museo Nazionale del Cinema, sono tante le star attese in città: oltre a quelle che sfileranno nella prima serata, arriveranno tra gli altri Vanessa Redgrave, Juliette Binoche, Terry Gilliam, James Franco. In programma ci sono 120 titoli, tra cui diverse anteprime mondiali. Un festival molto attento al cinema europeo e al femminile, con 10, dei 16 titoli in concorso, diretti da registe donne. E le presidenti delle giurie delle diverse sezioni sono ancora tre donne: Ippolita di Majo, Giovanna Gagliardo e Lina Sastri.

Bce, Lagarde: continueremo ad aggiustare linea per target inflazione

Roma, 21 nov. (askanews) – Alla Bce “abbiamo tagliato i tassi di interesse di 200 punti base, rispetto al loro picco, e questo si sta sempre più traducendo in condizioni di finanziamento più accomodanti, che aiutano a sostenere la domanda. Continueremo ad aggiustare la nostra linea nella misura in cui è necessario per assicurare che l’inflazione resti al nostro livello obiettivo”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde nel suo intervento alla conferenza bancaria europea, a Francoforte.

Per diversi mesi la Bce non ha manifestato intenzioni di effettuare ritocchi rispetto a livello dei tassi, ora al 2%, tenendo conto che le previsioni di inflazione per l’area euro la vedono molto vicina al livello obiettivo perseguito dell’istituzione (2% simmetrico) da qui al 2027.

Clara esce col nuovo singolo "Codice Rosso" feat. Ketama126

Milano, 21 nov. (askanews) – Clara esce oggi col nuovo singolo “Codice Rosso” feat. Ketama126, su tutte le piattaforme digitali. Il brano è una ballad intensa che racconta una storia d’amore vissuta al limite, dove passione e fragilità si intrecciano fino a diventare un’emergenza emotiva. “Codice Rosso” mette in dialogo due mondi opposti ma complementari: la voce limpida e diretta di Clara incontra il timbro ruvido e profondo di Ketama126, creando un equilibrio perfetto tra dolcezza e disincanto. Il singolo esplora quel punto di rottura in cui l’amore continua a esercitare una forza magnetica anche quando fa male, trasformando il caos in una dipendenza emotiva che diventa difficile da sciogliere.

L’annuncio arriva dopo la pubblicazione della versione acustica di “Uragani”, uscita il 12 novembre, che ha messo in risalto la dimensione più intima e interpretativa di Clara. “Codice Rosso” rappresenta un nuovo capitolo nella crescita artistica della cantautrice, confermando la sua capacità di raccontare con autenticità sentimenti complessi e contraddittori attraverso un linguaggio diretto e contemporaneo.

Il 2025 è un anno importante per Clara, segnato da tanta musica e concerti dal vivo. L’artista sarà protagonista di due ultime date che chiuderanno la sua stagione live: il 28 novembre all’Orion di Roma e il 30 novembre al Fabrique di Milano.

Fondazione ICA Milano presenta Marina Rheingantz. Rodamoinho

Milano, 21 nov. (askanews) – Fondazione ICA Milano presenta dal 20 novembre 2025 al 7 marzo 2026 il progetto espositivo Rodamoinho dell’artista brasiliana Marina Rheingantz.

Alberto Salvadori, direttore della Fondazione ICA Milano e curatore della mostra la racconta ad Askanews: “La Fondazione ICA Milano presenta per la prima volta in Italia un’artista brasiliana Marina Rheingantz, una delle pittrici pi importanti della scena artistica sudamericana in questo momento. Sono stati realizzati e prodotti ben 15 nuovi lavori. La mostra ha anche una sua caratteristica principale nella realizzazione di quattro ambienti site-specific, quindi dei contesti creati appositamente per l’occasione dove il lavoro pittorico di Marina incontra un’altra sua modalit di sperimentazione che quella della creazione di tessuti in jacquard da lei disegnati.

I suoi paesaggi sono astratti figurativi: questa pittura che raccoglie stratificazioni di memoria e anche indagini sul presente di quello che la trasformazione del paesaggio dove lei cresciuta un tempo coperto dalla foresta atlantica, questa foresta tropicale straordinaria che oggi ha sempre meno spazio a causa degli allevamenti intensivi e quindi queste distese, questi altopiani che una volta erano verdi sono adesso trasformati in qualcos’altro di molto arido, sono la testimonianza di un mondo che lentamente non esiste, non esister mai pi.

Le opere qui hanno una loro valenza di testimonianza, ma anche di una indagine poetica che ogni artista cerca tutte le volte di realizzare e creare attraverso uno scavare nella propria memoria, nell’esternare le proprie emozioni e le proprie sensazioni, regalandoci a noi dei momenti irripetibili”.

Rodamoinho, che in italiano significa vortice, esprime la forte attrazione e l’agitazione emotiva incontrollabile che provocano le opere dell’artista in chi le osserva. Le pitture astratte di Marina Rheingantz affidano al colore e al gesto il racconto di luoghi della memoria, che appartengono alla biografia dell’artista ma che depositati come macchie e linee sul quadro diventano immagini universali, mondi da immaginare e vivere da tutti.

La mostra Marina Rheingantz. Rodamoinho realizzata grazie al supporto di Eni in qualit di Main Partner e di Bortolami Gallery, Fortes D’Aloia & Gabriel e White Cube.

L’Italia si barcamena sulla scena planetaria

Una maggioranza che litiga mentre il mondo corre

Il presidente ucraino Zelenski ha saltato la visita all’Italia nel suo viaggio europeo. Il ministro della Difesa Crosetto ha rinviato la sua visita negli Stati Uniti. La premier Meloni ha saltato a piè pari l’ultimo vertice dei principali paesi dell’Unione. Sono solo le più recenti conseguenze del bailamme che divide la maggioranza sul principale tema dell’agenda internazionale: cosa fare per l’Ucraina. Si dirà che l’opposizione è altrettanto divisa sull’argomento. È vero. Ma le divisioni dell’opposizioni sono eventuali, quelle della maggioranza sono attuali. Il centrosinistra sta facendo del suo meglio per non vincere e dunque la sua dialettica sulle armi a Kiev fa meno effetto. Anche se le differenze che cova al suo interno sono speculari a quelle che dividono il campo di maggioranza.

Un’Italietta da “giri di valzer”

Resta il fatto che tutte queste divisioni, di qua e di là, su di un tema così cruciale e strategico non fanno bene al paese. Danno l’idea di un’Italietta che si barcamena sulla scena planetaria, comportandosi col resto del mondo al modo in cui si faceva ai primi del Novecento, ai tempi dei famosi giri di valzer. Quando appunto ci riuscì di cambiare fronte da un giorno all’altro (era il 1914). Guadagnando qualche lembo di territorio e perdendo larga parte della nostra credibilità.

Non credo che a lungo andare Meloni possa consentire al suo vice premier di parlare e scrivere di politica estera ricorrendo ai caratteri cirillici. Ne va della credibilità: la sua e quella del paese. Per una premier che ha fatto del “patriottismo” la sua cifra questo silenzio vago e distratto è la cosa meno patriottica che possa fare.

 

Fonte: La Voce del Popolo – 20 novembre 2025

[Articolo qui riproposto per gentile concessione dell’autore e del direttore del settimanale della diocesi di Brescia]

In ricordo di Giulio De Rossi, prete romano, collaboratore di Sturzo

Una commemorazione doverosa

Abbiamo voluto commemorare, qui nella chiesa di San Gregorio Nazianzeno in Vicolo Valdina, per iniziativa del Presidente dell’Associazione Democratici Cristiani (ANDC) Lucio D’Ubaldo, oltre i 66 ex parlamentari che ci hanno lasciato quest’anno, anche don Giulio Cesare De Rossi, di cui il 22 novembre ricorre il centenario della morte. Bene ha fatto don Francesco a definirlo “costruttore di futuro”.

Gli anni della formazione

Giulio De Rossi era già laureato in matematica e fisica, e avviato a una brillante carriera universitaria quando ebbe l’ordinazione sacerdotale per concessione speciale di Pio X. Tornò a insegnare al Sant’Apollinare dal 1905 al 1911, dove si era formato.

Entrò poi in contatto con i circoli culturali cattolici, tra cui il Leonardo e il Dante.

Don Giulio De Rossi scrisse – come ci ha ricordato Gabriele De Rosa – anche di “letteratura minore”, che però aveva diffusione tra i cattolici del Nord come del Sud: una letteratura meno ambiziosa, ma più pratica e politicizzata, che mirava a offrire alla gente semplice, ai parrocchiani e ai devoti, testi letterari e sociali che funzionassero da “contravveleno alle immagini, alle idee e ai miti della società individualistica-borghese”.

Il lavoro nella stampa cattolica

Dal 23 aprile 1916 fu direttore della Settimana sociale, organo dell’Azione cattolica. Dalle colonne del periodico richiamò spesso i cattolici all’“unione” e al “dovere” di fronte al Paese in guerra.

Fu redattore del Corriere d’Italia, il più importante quotidiano del trust Grosoli. Maturò un forte impegno nella stampa cattolica fino a dirigere giornali e a divenire, proprio per le sue capacità, direttore dell’ufficio stampa del PPI, chiamato da Luigi Sturzo. Il suo era un pensiero vivace, non accomodante.

I due sacerdoti si muovevano all’unisono nella costruzione del Partito Popolare. Entrambi, per ragioni diverse, ebbero problemi con le gerarchie ecclesiastiche. Luigi Sturzo andrà in esilio-salvezza, prima a Londra poi negli Stati Uniti; don Giulio, per le sue posizioni audaci e di avanguardia sociale, ebbe prima richiami, poi divieti, quindi un piccolo esilio nella parrocchia di San Saba, allora un rione popolare – non quello odierno, ambito e sofisticato – ma un ambiente fortemente anticlericale che ne stimolò l’azione apostolica.

Prima della guerra mondiale aveva diretto Il prete al campo, strumdnto di sussidio pastorale per i cappellani militari.

La destra al governo e la fragilità istituzionale che riemerge

La presidente del Consiglio ha appena festeggiato i suoi tre anni di governo, il primo per durata in assoluto anche per la destra che lei rappresenta, quando proprio dalla sua compagine viene lo scivolone istituzionale. La ragione di questa inadeguatezza della destra al governo sta tutta nella mancanza di conoscenza delle regole, scritte e non scritte, del vivere quotidiano tra le istituzioni repubblicane.

Una maggioranza che non conosce le istituzioni 

La destra è arrivata al governo sull’onda dei risultati elettorali che l’hanno collocata come primo partito tra gli italiani che sono andati a votare. Ed è bene ricordare che già allora i non votanti erano ben oltre il cinquanta per cento degli aventi diritto. La destra è rimasta ancorata a quel 45% dei voti espressi e non ha approfittato di questi anni per ragionare al proprio interno, consolidando quella conoscenza delle regole istituzionali che il più delle volte non stanno scritte sui libri di testo.

Gli svarioni istituzionali, come quello visto in queste ore – l’accusa di “fantomatica cospirazione” da parte del Presidente della Repubblica nei confronti del governo in carica – sono una conseguenza di questa mancanza di prospettiva nel governare le istituzioni del Paese. A ciò si aggiunge, sciaguratamente, anche l’evidente “asineria” del soggetto che ha posto in essere l’accusa, senza considerare affatto il ruolo che ricopriva. Ma nemmeno la presidente del Consiglio ne è indenne, se non vigila sull’operato dei suoi e non pretende da essi il rispetto delle istituzioni.

Il divario tra vertice e “seconde file”

Ovviamente non è la prima volta che il richiamo alla stima e alla correttezza istituzionale viene riaffermato nei comunicati stampa o nelle dichiarazioni successive agli incontri tra il Presidente della Repubblica e la presidente del Consiglio.

Ma l’opinione pubblica tutta, anche quella della stessa parte governativa, percepisce la crepa, ne vede la dimensione – fosse pure sottilissima – nonostante la bravura del Presidente della Repubblica nel richiudere il tutto in un colloquio di venti minuti.

Ciò che rimane evidente è che nelle seconde e terze file della compagine di governo non vi è la percezione del ruolo che si ricopre, dell’importanza del ruolo stesso nei confronti del Paese, o se si preferisce della Nazione.

Si può osservare che il tentativo mai sopito di lanciare il premierato come soluzione capace di portare il Paese “nei tempi contemporanei” non risolve la mancanza di conoscenza delle istituzioni; anzi, mostra esattamente il contrario. Il premierato comporterebbe una maggiore attenzione verso la figura del Presidente della Repubblica che, svuotato dei poteri di interferire negli affari di governo, vedrebbe accrescere in modo esponenziale quelli di rappresentanza della Nazione. In tal caso un’offesa diretta avrebbe il peso di una lesa maestà in una monarchia costituzionale.

D’altro canto, le istituzioni un popolo se le dà nella forma che meglio ritiene, democraticamente, attraverso un’Assemblea legislativa. Nel nostro caso la scelta della maggioranza è stata quella della Repubblica parlamentare, e al Presidente di questa Repubblica tutti devono il rispetto che il suo ruolo richiede.

La necessità di un vero esame interno

Dunque, per tutto il gruppo governativo – volendo arrivare a fine legislatura – si impone una ricognizione interna, senza peli sulla lingua e senza timori, sulla conoscenza delle regole del governare il Paese: quali ruoli si ricoprono, cosa comporta ricoprirne uno, quali limiti ne derivano.

Se invece si preferisce continuare con l’approssimazione, ormai davvero deleteria, nella scelta non ponderata di chi debba ricoprire un ruolo e di chi debba invece lasciarlo per indegnità (qualità che misura lo spessore morale della persona) o per inopportunità (che valuta la persona in base a circostanze anche non personali), gli svarioni istituzionali saranno all’ordine della settimana.

Però il Paese comincerà a ricordarseli con maggiore attenzione. E questo non gioverà certo alla compagine della presidente del Consiglio. Saranno proprio quegli italiani che lei richiama spesso nei comizi – come unici arbitri del suo futuro politico – a mandarla a casa, non per le decisioni di governo, ma per aver messo e mantenuto “sciocchi e asini” nelle istituzioni.

Lo scontro tra Quirinale e Fratelli d’Italia, uno scossone di basso voltaggio

Uno scambio gonfiato oltre misura

Pare che, discutendo a un tavolo di commemorazione di fede romanista, il consigliere di Mattarella, Francesco Saverio Garofani, abbia fatto capire – non detto – che per impedire al centrodestra di vincere le prossime elezioni ci vorrebbe “un provvidenziale scossone”. Apriti cielo: da qui la polemica di tutti i giornali sull’accaduto. Su questo, Galeazzo Bignami, capogruppo di FdI alla Camera dei Deputati, ha preteso smentite da parte del Quirinale che ha risposto sostanzialmente di non cadere in elucubrazioni, respingendo un attacco che potrebbe rasentare forme di ridicolo.

La cosa si è sgonfiata in poche ore e non dovrebbe avere altri seguiti. Siamo di fronte a un episodio che ha agitato per un giorno le istituzioni ma che non avrà alcun effetto: si è trattato di uno scossone di bassa lega e intensità, a meno che non emergano fatti imprevisti.

La vera ombra: lo spionaggio informale

Resta il nostro un Paese ormai irrespirabile, dove c’è sempre qualcuno pronto, di nascosto, a registrare un tuo pensiero mentre chiacchieri pur riservatamente con amici. L’esercizio di spionaggio è la vera nota dolente, trascurata dai commenti sulla vicenda.

In questo caso sembrerebbe trattarsi di un garofano screziato a cui si vorrebbe recidere la possibilità di esprimere un qualunque ragionamento che, in ipotesi, potrebbe anche non rappresentare affatto il convincimento di chi lo rappresenta. Tutto potrebbe tradursi semplicemente nella narrazione di un possibile, eventuale futuro scenario tra i tanti che la politica offre.

Sine caste…

Resta il fatto che per tutti i protagonisti della vicenda varrebbe il motto “sine caste tamen caute”: se non castamente, muoviti almeno con cautela. O, per dirla con Flaiano, “in due si tace meglio”.

Il termine “Provvidenza”, etimologicamente, è prevedere con capacità di precauzione: agire con prudenza. Se così è, prima di partire lancia in resta – e questo vale per tutti – occorrerebbe un ripasso dell’arte politica, che non si può sempre ridurre al più veloce apprendimento dal mitico Bignami, o Bignamino che sia.

Ucraina, i 28 punti del piano di pace proposto dagli Usa

Roma, 21 nov. (askanews) – Il piano di pace per l’Ucraina in 28 punti proposto dagli Usa ha provocato reazioni negative da parte europea, anche se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non ha chiuso la porta: disposto a collaborare, ha detto, in un momento di oggettiva difficoltà al fronte e sul piano interno. Gli Stati Uniti sono in forte pressing affinchè Kiev – e Mosca – stabiliscano di procedere a una tregua in tempi molto stretti. Il piano è sbilanciato a favore della Russia, in molti punti riprende le richieste di Mosca contestate dall’Ucraina, compreso un riferimento alla necessità di eliminare ‘ogni ideologia e attività nazista’, che secondo il Cremlino ha preso il sopravvento nella politica ucraina: la cosiddetta denazificazione. Ecco l’intero piano, pubblicato ieri sera da deputati e media ucraini.

1. La sovranità dell’Ucraina sarà confermata.

2. Verrà concluso un accordo completo e globale di non aggressione tra Russia, Ucraina ed Europa. Tutte le ambiguità degli ultimi 30 anni saranno considerate risolte.

3. Ci si aspetta che la Russia non invaderà i paesi vicini e che la NATO non si espanderà ulteriormente.

4. Sarà avviato un dialogo tra Russia e NATO con la mediazione degli Stati Uniti per risolvere tutte le questioni relative alla sicurezza e creare le condizioni per la de-escalation, al fine di garantire la sicurezza globale e aumentare le opportunità di cooperazione e sviluppo economico futuro.

5. L’Ucraina riceverà garanzie di sicurezza affidabili.

6. L’organico delle Forze Armate Ucraine sarà limitato a 600.000 unità.

7. L’Ucraina accetta di sancire nella sua costituzione che non aderirà alla NATO, e la NATO accetta di includere nei suoi statuti una disposizione che vieta l’ingresso dell’Ucraina in futuro.

8. La NATO accetta di non schierare truppe in Ucraina.

9. I caccia europei saranno dislocati in Polonia.

10. Garanzia degli Stati Uniti: ‘Gli Stati Uniti riceveranno un compenso per la garanzia. ‘Se l’Ucraina invaderà la Russia, perderà le garanzie ottenute. ‘Se la Russia invaderà l’Ucraina, oltre a una decisa risposta militare coordinata, saranno ripristinate tutte le sanzioni globali, il riconoscimento dei nuovi territori e tutti gli altri vantaggi di questo accordo saranno revocati. ‘Se l’Ucraina lancerà un missile senza motivo su Mosca o San Pietroburgo, la garanzia di sicurezza sarà considerata nulla.

11. L’Ucraina avrà il diritto di aderire all’UE e riceverà un accesso preferenziale a breve termine al mercato europeo mentre la questione viene esaminata.

12. Un potente pacchetto globale di misure per la ricostruzione dell’Ucraina, che include, ma non si limita a:

a. Creazione di un Fondo per lo Sviluppo dell’Ucraina per investire in settori in rapida crescita, tra cui tecnologia, data center e intelligenza artificiale. b. Gli Stati Uniti collaboreranno con l’Ucraina per il ripristino, lo sviluppo, l’ammodernamento e la gestione congiunti delle infrastrutture gasiere ucraine, compresi gasdotti e depositi. c. Sforzi congiunti per ripristinare i territori colpiti dalla guerra, per ricostruire, riabilitare e ammodernare città e aree residenziali. d. Sviluppo delle infrastrutture. e. Estrazione mineraria e di risorse naturali. f. La Banca Mondiale svilupperà un pacchetto di finanziamento speciale per accelerare questi sforzi.

13. La Russia sarà reintegrata nell’economia mondiale: a. La rimozione delle sanzioni sarà discussa e concordata in fasi e caso per caso. b. Gli Stati Uniti stipuleranno un accordo di cooperazione economica a lungo termine con l’obiettivo di uno sviluppo reciproco nei settori dell’energia, delle risorse naturali, delle infrastrutture, dell’intelligenza artificiale, dei data center, dei progetti per l’estrazione di terre rare nell’Artico e altre opportunità corporate reciprocamente vantaggiose. c. La Russia sarà invitata a tornare nel G8.

14. I fondi congelati saranno utilizzati come segue: 100 miliardi di dollari di asset russi congelati saranno investiti negli sforzi guidati dagli Stati Uniti per la ricostruzione e gli investimenti in Ucraina. Gli Stati Uniti riceveranno il 50% dei profitti di questa impresa. L’Europa aggiungerà 100 miliardi di dollari per aumentare il volume degli investimenti disponibili per la ricostruzione dell’Ucraina. I fondi europei congelati saranno sbloccati. La parte restante dei fondi russi congelati sarà investita in uno strumento di investimento separato USA-Russia che realizzerà progetti congiunti in aree specifiche. Questo fondo avrà lo scopo di rafforzare le relazioni e aumentare gli interessi comuni per creare un forte incentivo a non tornare al conflitto.

15. Verrà creato un gruppo di lavoro congiunto USA-Russia sulla sicurezza per facilitare e garantire l’attuazione di tutte le disposizioni di questo accordo.

16. La Russia sancirà per legge una politica di non aggressione verso l’Europa e l’Ucraina.

17. Stati Uniti e Russia concorderanno di prorogare i trattati sulla non proliferazione e il controllo delle armi nucleari, incluso il trattato New START.

18. L’Ucraina accetta di essere uno Stato senza armi nucleari in conformità con il Trattato di non proliferazione nucleare. 19. La centrale nucleare di Zaporizhzhia sarà avviata sotto la supervisione dell’AIEA e l’elettricità prodotta sarà ripartita equamente tra Russia e Ucraina – 50:50.

20. Entrambi i paesi si impegneranno a implementare programmi educativi nelle scuole e nella società, volti alla comprensione e alla tolleranza verso diverse culture e all’eliminazione del razzismo e dei pregiudizi: a. L’Ucraina adotterà le regole dell’UE sulla tolleranza religiosa e la protezione delle minoranze linguistiche. b. Entrambi i paesi convengono di abolire tutte le misure discriminatorie e di garantire i diritti dei media e dell’istruzione ucraini e russi. c. Ogni ideologia e attività nazista deve essere respinta e vietata. 21. Territori: a. La Crimea, Luhansk e Donetsk saranno riconosciute come *de facto* russe, anche dagli Stati Uniti. b. Kherson e Zaporizhzhia saranno ‘congelati’ sulla linea del fronte, il che significherà un riconoscimento *de facto* lungo la linea di contatto. c. La Russia rinuncia agli altri territori concordati che controlla al di fuori delle 5 regioni. d. Le forze ucraine si ritireranno dalla parte dell’oblast di Donetsk che attualmente controllano, e questa zona di ritiro sarà considerata una zona cuscinetto smilitarizzata neutrale, riconosciuta a livello internazionale come territorio appartenente alla Federazione Russa. Le forze russe non entreranno in questa zona smilitarizzata.

22. Dopo aver concordato le future disposizioni territoriali, sia la Federazione Russa che l’Ucraina si impegnano a non modificare tali accordi con la forza. Qualsiasi garanzia di sicurezza non si applicherà in caso di violazione di questo impegno.

23. La Russia non ostacolerà l’uso del fiume Dnipro da parte dell’Ucraina per le attività commerciali, e saranno raggiunti accordi per il libero trasporto di grano attraverso il Mar Nero.

24. Verrà creato un comitato umanitario per risolvere le questioni aperte:

a. Tutti i prigionieri rimanenti e i corpi saranno scambiati secondo il principio ‘tutti per tutti’. b. Tutti i detenuti civili e gli ostaggi saranno liberati, compresi i bambini. c. Sarà implementato un programma di ricongiungimento familiare. d. Saranno prese misure per alleviare le sofferenze delle vittime del conflitto. 25. L’Ucraina terrà elezioni entro 100 giorni. 26. Tutte le parti coinvolte in questo conflitto riceveranno la piena amnistia per le azioni compiute durante la guerra e accetteranno di non avanzare pretese o esaminare reclami in futuro.

27. Questo accordo sarà legalmente vincolante. La sua attuazione sarà monitorata e garantita da un Consiglio di Pace, presieduto dal Presidente Donald J. Trump. Per le violazioni sono previste sanzioni.

28. Dopo che tutte le parti avranno concordato questo memorandum, il cessate il fuoco entrerà in vigore immediatamente dopo che entrambe le parti si saranno ritirate verso i punti concordati per dare inizio all’attuazione dell’accordo.

Exclusive Padel Cup, nel weekend circuito a Treviso a casa Panatta

Roma, 20 nov. (askanews) – Per Adriano Panatta sarà un weekend speciale. A Bologna le semifinali e, ci si augura, la finale della Coppa Davis; nel club di Treviso che porta il suo nome – l’Adriano Panatta Racquet Club – si giocherà invece la terza tappa della Exclusive Padel Cup, circuito organizzato da Msp Italia, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni, e da Exclusive, la carta di credito premium del Gruppo Intesa Sanpaolo. E in campo, con la racchetta da padel, ci sarà anche Panatta, che da tennista ha fatto la storia ma che ora – spiega una nota – si diletta anche tra i quattro vetri: “Se riesco a muovermi giocherò anche io – scherza -, anche perché a me piace il padel. Molti tennisti fanno un po’ gli snob, ma il padel è bello, è divertente, funziona molto bene nei club e dà la possibilità a tutti di cimentarsi in questa disciplina”. Come accaduto nelle precedenti tappe di Palermo e Roma, sold out nelle iscrizioni al torneo riservato alla categoria ‘non classificati’ o mai classificati oltre la terza fascia e diviso in tre categorie, maschile, femminile e misto.

Panatta, invece, sabato alle 12 scenderà in campo per un’esibizione a cui parteciperanno anche il sindaco di Treviso Mario Conte e Alessandro Zanni, secondo giocatore con il maggior numero di presenze nella Nazionale di rugby (119). Panatta, Conte e Zanni avranno tutti un loro team, formato da maestri e giocatori, per una sfida all’ultima vibora.

Sabato già si saprà se l’Italia del tennis avrà conquistato la finale di Davis, vista la semifinale in programma venerdì contro il Belgio: “Noi siamo una squadra forte anche senza Sinner e Musetti – prosegue Panatta – Con loro probabilmente saremmo stati imbattibili, ma le altre squadre non sono ingiocabili: Berrettini e Cobolli hanno giocato alla grande contro l’Austria, e abbiamo anche un ottimo doppio”.

“Adriano Panatta è una leggenda dello sport, non solo del tennis, e per noi è un onore poter portare la Exclusive Padel Cup nel suo club – spiega Claudio Briganti, responsabile nazionale padel di Msp Italia – Anche per la tappa di Treviso abbiamo registrato un altissimo numero di adesioni, segno che il padel piace in tutta Italia e che sia uno sport estremamente aggregante e divertente da praticare”.

Manovra, P.Chigi: confronto proficuo su affitti brevi, dividendi, tassa oro

Roma, 20 nov. (askanews) – Si è tenuto oggi, a Palazzo Chigi, un vertice di maggioranza sul disegno di legge di bilancio, al quale hanno partecipato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i Vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il Viceministro Maurizio Leo e i presidenti dei gruppi parlamentari di maggioranza del Senato.

Nel corso dell’incontro, proficuo e costruttivo, la maggioranza – si legge in una nota – ha proseguito il lavoro sugli aggiustamenti alla legge di bilancio relativi anche ai temi oggetto di confronto negli ultimi giorni, tra cui: gli affitti brevi, l’estensione dell’iperammortamento, il regime fiscale sui dividendi, l’ampliamento esenzione dell’Isee sulla prima casa, e le misure per favorire l’emersione dell’oro da investimenti.

Ex Ilva, Salis: chiusura sito Genova sarebbe un dramma sociale

Genova, 20 nov. (askanews) – “E’ stato ufficializzato l’incontro che ho chiesto ieri mattina perch credo che fosse doveroso che il ministro incontrasse chiaramente i riferimenti istituzionali ma soprattutto i sindacati. Credo che sia molto importante che in questo momento si faccia quadrato intorno ai lavoratori e che si sostenga quella che una paura legittima, cio che Genova vada verso la chiusura. Sarebbe un dramma sociale per questa citt e non credo che sia neanche possibile immaginarlo”. Lo ha detto la sindaca di Genova Silvia Salis uscendo dalla prefettura del capoluogo ligure al termine dell’incontro con le organizzazioni sindacali sullo stabilimento ex Ilva di Cornigliano.

“Quello che chiediamo al ministro Urso – ha aggiunto Salis – che, come venuto qui a chiedere una risposta netta sulla posizione dell’amministrazione genovese sul futuro dell’ex Ilva, ci dica qual il tipo di investimento che vuole per il polo di Genova. Vogliamo trattare tutto il polo del Nord? Va bene anche quello ma ci aspettiamo che siano delle risposte che non prevedano il progressivo smantellamento della produzione di Genova”.

“Qua – ha concluso la sindaca di Genova – si produce banda stagnata e della latta c’ bisogno, un eccellenza nazionale su cui bisogna investire. Non bisogna disarmare ma aumentare la produzione. Poi se ci sar un discorso pi complessivo si affronter ma quello che vogliamo in questo momento sono risposte e come sindaca voglio ricordare che io ieri mattina ho chiesto al ministro questo incontro che ci sar il 28 novembre”.

Ue, Commissario McGrath: Italia "volano di crescita economica"

Roma, 20 nov. (askanews) – Oggi il Commissario europeo per la Democrazia, la Giustizia, lo Stato di Diritto e la Tutela dei Consumatori, Michael McGrath, è stato audito, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio, dalle Commissioni riunite Affari costituzionali, Giustizia, Attività produttive e Politiche Ue di Camera e Senato.

Nel corso del suo intervento il commissario McGrath ha sottolineato il ruolo dell’Italia quale “volano di crescita economica” per l’Unione europea e ha ricordato che in “Europa non mancano le idee, ma la semplicità” ed è per questo che la Commissione, seguendo le indicazioni dei rapporti Draghi e Letta, prevede, anche grazie all’implementazione del 28esimo regime, di accrescere investimenti e rendere l’Unione più competitiva.

Nel suo intervento, il commissario ha illustrato il nuovo “Scudo europeo per la Democrazia”, presentato dalla Commissione lo scorso 12 novembre. Un progetto che introduce misure concrete per proteggere e rafforzare democrazie solide e resilienti in tutta l’Unione Europea.

“Il nostro scudo europeo ha tre pilastri” ha sottolineato McGrath nel suo intervento. “Salvaguardare l’integrità dello spazio informativo dell’Unione Europea; rafforzare le istituzioni democratiche, le elezioni eque, la libertà dei mass media in tutta l’Unione Europea; e rafforzare la resilienza sociale e l’impegno dei cittadini in tutta la nostra Unione Europea”, ha rappresentato il commissario europeo.

“Ognuno dei pilastri prevede una serie di azioni”, ha proseguito McGrath, illustrando che la Commissione prevede di istituire un “Centro europeo per la resilienza democratica”.

“Questo centro migliorerà la nostra capacità collettiva di anticipare, prevenire e rispondere alla manipolazione dell’informazione e alla disinformazione”, ha chiarito McGrath.

Esponendo i piani della Commissione, McGrath ha altresì evidenziato che, “nell’ambito del secondo pilastro”, Bruxelles intende sviluppare “un programma per la resilienza dei media”. “Questo programma sosterrà il giornalismo indipendente, l’alfabetizzazione mediatica”, ha proseguito il commissario, specificando che, “nell’ambito del terzo pilastro”, l’Ue prevede di dare “più potere ai cittadini sostenendo l’educazione alla cittadinanza, i media e l’alfabetizzazione digitale”.

Tre, dunque, gli obiettivi indicati dal commissario: salvaguardare l’integrità dello spazio informativo; rafforzare le istituzioni, garantendo elezioni eque e libere e sostenendo l’indipendenza dei media; promuovere, infine, la resilienza sociale e la partecipazione attiva dei cittadini.

“Proteggere la democrazia oggi vuol dire garantire la democrazia per le generazioni del domani”, questa è la nostra sfida, ha indicato il commissario McGrath.

Governo, terminato dopo un’ora Cdm. Ora vertice su manovra

Roma, 20 nov. (askanews) – E’ terminato dopo circa un’ora il consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Subito dopo è iniziato il vertice di maggioranza sulla manovra con la premier Giorgia Meloni, il vicepremier Antonio Tajani, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi.

Sono arrivati nella sede del governo il presidente dei senatori Fdi Lucio Malan e il presidente dei senatori Fi Maurizio Gasparri. Il capogruppo della Lega a Palazzo Madama Massimiliano Romeo partecipa da remoto così come il vicepremier Matteo Salvini impegnato nella campagna elettorale in Puglia.

La Russa: no a delegittimare e trasformare avversario in nemico

Roma, 20 nov. (askanews) – E’ ancora di “un’attualità incredibile e oggi ancora più pregnante” la “tentazione di demonizzare l’altra parte, di trasformare l’avversario in nemico e ricorrere a pratiche di delegittimazione”. E’ quanto ha affermato a Montecitorio il presidente del Senato Ignazio La Russa, alla presentazione del libro ‘Al centro dell’Aula. Dalla prima Repubblica a oggi’ di Pierferdinando Casini, ricordando le parole dello stesso Casini ai tempi delle riforme bicamerali.

“Nel primo intervento sulla commissione bicamerale – ha detto La Russa – Casini ne indicava le ragioni profonde: la prima era la fine della guerra fredda, era ottimista, la sconfitta delle ideologie e il compimento della vita democratica. La seconda è la sconfitta dei partiti almeno come l’avevano immaginata i padri costituenti e come era stata praticata fino al quel momento. La bicamerale era una svolta profonda nella vita nazionale”.

“Peccato – ha proseguito La Russa – che non andò a compimento, peccato. Dice Casini: esistono tre condizioni essenziali per la nuova Costituzione, deve finire la commistione tra partiti e Stato, e lo sento dire anche recentemente e non mi pare non sia attuale, il superamento delle pratiche di occupazione della società e delle istituzioni, la diminuzione del tasso di statalismo, un ripensamento del rapporto tra politica ed economia, sono parti essenziali di un nuovo asetto della Repubblica”. Parole che “potrebbero essere iscritte oggi”.

Ma è la seconda parte dell’intervento di Casini alla bicamerale, che, secondo La Russa, “è ancora più attuale: la tentazione di demonizzare l’altra parte, di trasformare l’avversario in nemico e ricorrere a pratiche di delegittimazione che non hanno più ragione di essere dalla fine della grande guerra ideologica che, beato lui diceva, si è conclusa con l’affermazione dei principi di democrazia, tolleranza”.

Biodiversit, sicurezza alimentare e salute

Roma, 20 nov. (askanews) – Rafforzare il legame tra biodiversit, sicurezza alimentare e tutela della salute, trasformando la ricerca in sviluppo per i territori, a partire dal Mezzogiorno. il messaggio emerso dall’incontro promosso a Napoli dal Centro Nazionale per la Biodiversit, che ha riunito istituzioni, mondo accademico e imprese agroalimentari.

“Tra biodiversit, sicurezza alimentare e salute c’ un legame molto forte che va consolidato – ha dichiarato il presidente del Centro, Luigi Fiorentino -. Il programma PNRR sulla biodiversit ha consentito il passaggio dalla ricerca teorica a quella applicata, facendo della biodiversit un sistema capace di generare impresa. Il Sud pu essere un volano di innovazione e sensibilizzazione dei cittadini”.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha sottolineato l’impatto diretto di queste politiche sulla qualit della vita: proteggere la biodiversit, fare ricerca e trasferimento tecnologico, ha spiegato, significa tutelare la salute delle persone, salvaguardare l’ambiente e promuovere prevenzione ed educazione alimentare.

Per il rettore della Federico II, Matteo Lorito, la Campania, pur caratterizzata da un’altissima biodiversit naturale, culturale e alimentare, registra una delle pi basse aspettative di vita in Italia: un dato che impone di rafforzare il dialogo tra ricerca e imprese. Annamaria Colao, chairholder della Cattedra Unesco Federico II, ha richiamato l’importanza di educare i bambini al rispetto delle stagioni e della biodiversit dei cibi, mentre Aniello Anastasio, direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, ha richiamato l’attenzione sulla valorizzazione delle produzioni ittiche nazionali, in un Paese che importa l’80 per cento del pesce consumato.

Nel corso dell’evento stato premiato l’IPSEOA “Cavalcanti” di Napoli, vincitore dell’Hackathon Biodiversit di Innovation Village con il progetto “Il mare non un men a senso unico”.

Lucio Corsi regala ai suoi fan il singolo "Notte di Natale"

Milano, 20 nov. (askanews) – Un regalo prezios di Lucio Corsi ai suoi fan esce oggi “Notte di Natale”, il nuovo singolo in uscita per Sugar Music su tutte le piattaforme digitali domani e in rotazione radiofonica a partire da venerdì 21 novembre.

Scritto da Lucio Corsi e Tommaso Ottomano, “Notte di Natale” descrive la dimensione più intima e malinconica delle festività natalizie, riflettendo sul tempo che passa, il bisogno di vicinanza e la solitudine che, spesso in queste occasioni, si fa più presente. Con una scrittura poetica e cinematografica che da sempre lo contraddistingue, Lucio riscalda gli animi con versi di rinascita, raccontati attraverso i piccoli gesti delle persone che ci circondano. Un singolo emozionante che arriva al cuore di chi lo ascolta.

Racconta Lucio «È una storia (forse d’amore) ambientata nel vento freddo di dicembre, in quell’aria triste che mi piace tipica del periodo natalizio. Nella canzone hanno recitato una luna, una star, un gatto, un cane, il vento freddo nel parcheggio del pub, una nuvola foulard, una mamma, un babbo e il tempo che altro non è che un treno perso nei pensieri suoi. L’ho scritta ad ottobre con Tommaso Ottomano, io al pianoforte e lui al basso. La luna che fa l’autostop in copertina è un disegno di Giulio Melani.»

Il brano arriva a pochi giorni dalla pubblicazione di “La Chitarra nella Roccia – Lucio Corsi dal vivo all’Abbazia di San Galgano”, il disco live uscito lo scorso 14 novembre che segue l’uscita dell’omonimo film concerto, presentato in anteprima alla 20° edizione della Festa del Cinema di Roma e dal 22 novembre disponibile in streaming su Rai Play.

“La Chitarra Nella Roccia” racchiude l’essenza più pura di cosa significhi vivere la musica per Lucio Corsi e la sua banda: un live catturato su disco dove «l’obiettivo non è la precisione ma il sentimento, dove le spie fischiano, dove le voci sono rotte e tremano come le luci dei lampioni». Le 21 tracce che vanno a comporre la ricca tracklist ripercorrono la carriera dell’artista, con tutti i brani più amati del suo repertorio, fino ad arrivare alle canzoni tratte dall’ultimo album “Volevo essere un duro” (disco d’oro). Al suo interno anche “Canzone Senza Musica – Gli Alberi”, intermezzo parlato che Lucio decanta ad ogni suo show, e “Maremma amara”, canto popolare della tradizione maremmana, in onore delle sue radici (registrata in esclusiva per il disco live). Sul palco con lui, altri 15 musicisti: una formazione composta dalla band che già ha accompagnato il cantautore in tutte le date di quest’anno e a cui si sono aggiunti per l’occasione 2 coriste, una sezione di 4 fiati, un percussionista, il suo ormai iconico fotografo Francis Delacroix e lo stesso Tommaso Ottomano, suo fratello artistico, regista e co-autore.

Interamente registrato in pellicola 16mm, il film è il racconto visivo di un live speciale in un luogo d’eccezione, affascinante e carico di storia, che rafforza ancora di più il legame dell’artista con la sua terra. Le linee eleganti e imponenti dell’Abbazia di San Galgano – un gioiello incastonato nelle campagne toscane – fanno da cornice a uno spettacolo irripetibile, in una dimensione intima, adesso finalmente svelata al pubblico. Il progetto vede anche la produzione esecutiva a cura di Borotalco, in collaborazione con Magellano Concerti e Picicca Management. Il lungometraggio è stato inoltre realizzato con il contributo della Regione Toscana, con il sostegno della Provincia di Grosseto e con il patrocinio del Comune di Chiusdino.

Il disco live e il film concerto “La Chitarra Nella Roccia – Lucio Corsi dal vivo all’Abbazia di San Galgano” regalano ai fan la possibilità di rivivere l’emozione degli show dell’artista, in attesa dei nuovi tour previsti per il 2026. Dopo aver concluso una lunga tournée estiva sui palchi dei principali festival italiani, Lucio si prepara ora a due nuove prime volte per lui.

A partire da gennaio 2026, sarà infatti protagonista di “Tour Europeo 2026”, la sua prima tournée nei club delle principali città europee, con una prima tappa il 24 gennaio al Padiglione Conza di Lugano (Svizzera) per poi proseguire il 1° febbraio al Volkshaus di Zurigo (Svizzera), il 3 febbraio al Simmcity di Vienna (Austria), il 5 febbraio al Meet Factory di Praga (Repubblica Ceca), il 6 febbraio al Proxima di Varsavia (Polonia), il 7 febbraio all’Heimathafen Neukolln di Berlino (Germania) (SOLD OUT), il 9 febbraio al La Madeleine di Bruxelles (Belgio), il 10 febbraio all’O2 Shepherd’s Bush Empire di Londra (Regno Unito), l’11 febbraio al Den Atelier di Lussemburgo (Lussemburgo), il 13 febbraio al Q Factory di Amsterdam (Paesi Bassi) e il 15 febbraio all’Elysee Montmartre di Parigi (Francia) (info e biglietti a questo link).

A questo seguirà poi “Lucio Corsi – Palasport 2026”, il suo primo tour nei palazzetti italiani, con tappe alla Nelson Mandela Forum di Firenze il 27 novembre, al Palazzo dello Sport di Roma il 5 dicembre e all’Unipol Forum di Milano l’11 dicembre (info e biglietti a questo link). Entrambi i tour sono prodotti da Magellano Concerti.

Mi fa un baffo il Gatto Nero, i vincitori del Festival

Roma, 20 nov. (askanews) – Un trionfo di emozioni, tutti insieme contro pregiudizi e luoghi comuni per sottolineare la bellezza dell’unicit che rende tutti gli esseri speciali. Al Teatro della Croce Rossa italiana, in via Ramazzini a Roma, andata in scena la V edizione del ” Mi fa un baffo il gatto nero Festival”, la kermesse pronta a scardinare le false credenze contro l’ignoranza e la superstizione, che vede spesso involontari protagonisti animali come gatti neri, gufi, pipistrelli , lupi e non solo. Non sono gli animali a portare sventura ma la disinformazione, non pi tollerabile nel 2025, che si alimenta di antiche credenze medievali e leggende metropolitane. Il 14 e 15 novembre in una sala gremitissima il pubblico, proveniente da varie regioni italiane, arrivato con i propri animali al seguito ed ha unito mani e zampe per dare vita a una importante campagna di sensibilizzazione dedicata al valore dell’inclusione, con il patrocinio dell’Arma dei Carabinieri, della Croce Rossa italiana, della Fnovi e in collaborazione con la Polizia di Stato. Il festival, che si realizza grazie al sostegno di realt leader come la PetStore Conad e la Vitakraft, stato organizzato dall’associazione Pet Carpet e ideato dalla giornalista Federica Rinaudo che ne segue anche la direzione artistica. La conduzione effervescente del comico Andrea Rivera con la cagnolina Grace, i clown dottori di ” Comici Camici” e la stessa Rinaudo, e la regia firmata da Vittorio Rombol, hanno offerto due serate ricche di performance, proiezioni e infine la premiazione delle varie categorie attraverso le quali artisti, amanti degli animali e studenti hanno espresso con il proprio talento l’amore per gli amici a quattro zampe, con le ali, con la coda, con le squame. Danza, pittura, fotografia, teatro, musical, libri, tv sono solo alcune delle sezioni premiate insieme alle scuole e alle case famiglia con i loro progetti educativi volti a valorizzare il lavoro degli studenti. La giuria, che ha decretato i vincitori, era composta dai giornalisti: Vanja Cardone, direttore del Gr 1 di Rai Radio 1, Manuela Biancospino, Consigliere dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Silvia Giansanti di Radio Dimensione Suono Soft, la fotografa Barbara Gallozzi, la scrittrice Sara Cicolani con il suo cagnolino influencer Joy Barboncino Toy, Marco Bottieri conduttore di “Tutti pazzi per Fido”, l’atleta paralimpica Oro nel Judo Chiara Colletta, gli attori Emanuele Vezzoli e Vania della Bidia, l’opinionista Alda D’Eusanio, lo street artist Moby Dick, la conduttrice tv Morena Rosini, la giornalista televisiva Francesca Bastone, inviata del programma “Dalla Parte degli Animali” di Michela Vittoria Brambilla. Tra i vincitori delle varie sezioni: Andrea Cal per il teatro e Maui, Linuccio per la musica, Sarah Raffaella Montedoro per la danza, Filippo Gigliotti per i libri con “Enzo, lui vede con il cuore” “Marta e Jack” di Giorgia Tinelli per la fotografia Pet Carpet, “Noel” per la fotografia Vitakfraft e “Cleopatra” per la fotografia PetStore Conad, per le video dediche tv “Mattia e Chiko” e per il muiscal lo spettacolo “Abracadown”. Mentre per le scuole: Ist. Sup. di istruzione Margherita Hack di Morlupo e istituto comprensivo Falcone e Borsellino, Istituto “Bianconiglio” IV Municipio, Casa Famiglia Denis e Casa Famiglia Amici di Marzia di Villanova di Guidonia, Scuola Club Magico di Roma. Per la stampa: Vanja Cardone per GR1 e il programma tv “Dalla parte degli animali”.

Menzione speciale libri: “Claudia dalle impronte speciali” di Anna delle Luche Menzione speciale foto: “Fiammetta” di Monica Giraldo e “Kauai e Tefiti” di Elena Falbo. Tra gli ospiti anche gli attori Carlotta Natoli, Adriana Russo, Alex Partexano, Geppi di Stasio e Roberta Sanz. Per partecipare il prossimo anno: www.petcarpetfestival.it

Guida e smartphone, Generali jeniot lancia l’allarme sui rischi

Milano, 20 nov. (askanews) – Mandare un messaggio con il cellulare mentre si al volante significa percorrere oltre 220 metri di strada senza alcun controllo visivo. quanto emerso dal report “Influenza della distrazione da smartphone alla guida”, realizzato da Generali jeniot insieme all’Automotive Safety Center GuidaSicura Quattroruote.

Lo studio ha analizzato in pista, simulando condizioni reali di traffico urbano a 50 km/h, l’impatto delle attivit pi comuni svolte con lo smartphone. Ad esempio impostare il navigatore comporta il 56% di distrazione visiva, equivalente a circa 173 metri percorsi senza controllo, con episodi di mancato riconoscimento dei pedoni. Le telefonate generano invece un distacco visivo pi contenuto (5,7%), ma provocano “numerosi errori di guida” a causa del carico cognitivo richiesto. Per la ricerca stato introdotto un Distraction Score, un indice da 0 a 100 che combina tracciamento oculare e performance di guida per valutare oggettivamente il livello di attenzione del conducente.

“Quello che emerge in modo chiaro da questo studio che la percezione che abbiamo della pericolosit della sicurezza molto diversa dalla realt. Noi pensiamo di distrarci per un secondo o due ci distraiamo per pi di 6 secondi, pensiamo di non fare niente di sbagliato, ma nel 60% dei casi invadiamo la corsia opposta o diciamo non siamo perfettamente all’interno della nostra carreggiata. Questo un riflesso della distorsione della nostra percezione. Per lavorare sulla percezione bisogna lavorare sul comportamento e quindi il comportamento passa dalla sensibilizzazione, dall’educazione e dalla possibilit di far toccare con mano le conseguenze negative di un comportamento scorretto”, ha detto Alberto Busetto, Ceo di Generali jeniot.

A riguardo Generali jeniot ha sviluppato un simulatore di guida professionale che permette di sperimentare in prima persona quanto sia rischioso distrarsi. Lo studio si inserisce nella visione “Chilometri di Scelte”, con cui Generali jeniot racconta il valore delle decisioni quotidiane attraverso progetti dedicati alla sicurezza stradale.

Ex Ilva, Schlein: Urso si faccia da parte, non sa gestire vertenza

Roma, 20 nov. (askanews) – “A questo punto il ministro Urso deve farsi da parte”. Lo chiede la segretaria Pd Elly Schlein, parlando della vicenda dell’ex Ilva dopo aver sentito i segretari nazionali di Fiom, Fim e Uilm Michele De Palma, Ferdinando Uliano e Rocco Palombella. “Dopo mesi di annunci, smentite e contraddizioni, è evidente che non è più in grado di gestire una vertenza così complessa. Giorgia Meloni deve assumersi direttamente la responsabilità politica e istituzionale di questa partita, senza ulteriori scaricabarile, riaprendo immediatamente il tavolo nazionale di confronto con le organizzazioni sindacali”.

Per la leader Pd “serve subito un vero piano industriale, serio e credibile, ritirando il documento presentato nei giorni scorsi che non offre alcuna garanzia per il futuro degli stabilimenti e dei lavoratori. Un piano industriale che affronti e risolva anche il tema dell’inquinamento per tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente”.

Conclude la Schlein: “Il governo deve finalmente agire: è urgente dare vita ad una cordata industriale guidata dallo Stato che investa le risorse che servono, e con l’intervento delle grandi aziende a partecipazione pubblica, per avviare davvero il percorso di decarbonizzazione, garantire la continuità produttiva e tutelare l’occupazione. Ogni altro rinvio sarebbe inaccettabile. Siamo disponibili come sempre al confronto per dare il nostro contributo a trovare soluzioni”.

Ex Ilva, scioperi e impianti occupati. Mimit convoca le parti il 28

Roma, 20 nov. (askanews) – Dalle prime ore della giornata di ieri è in corso lo sciopero articolato in tutti gli stabilimenti ex Ilva di Genova, Novi Ligure, Taranto, Racconigi, Salerno e nelle prossime ore si riuniranno Milano, Paderno Dugnano, Marghera e Legnaro.

Nelle assemblee i lavoratori hanno appreso da Fim, Fiom e Uilm “la gravità della situazione, mai raggiunta fino ad oggi nella storia del più grande gruppo siderurgico nazionale ed europeo” e hanno deciso di mettere in campo “iniziative di mobilitazione forti, decise e radicali per esprimere tutta la contrarietà al disegno del Governo di chiudere tutti gli stabilimenti e la messa in discussione di 20.000 posti di lavoro tra diretti, indiretti e appalti”. Così i leader delle tre categorie Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella.

Intanto, il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, accogliendo la richiesta avanzata dai sindacati e dal presidente della Regione Puglia, ha convocato per il 28 novembre un incontro unitario con organizzazioni sindacali nazionali e territoriali dell’ex Ilva, i rappresentanti delle Regioni Puglia, Liguria e Piemonte e gli enti locali nei cui territori hanno sede gli stabilimenti del gruppo. Saranno inoltre presenti il ministro del Lavoro, Marina Calderone, e i rappresentanti degli altri dicasteri competenti. L’incontro, precisa il Mimit, seguirà senza soluzione di continuità alla riunione già convocata su Genova-Cornigliano e sugli stabilimenti del Nord.

“Da ieri sera e a oltranza i siderurgici di Genova e da oggi quelli di Taranto hanno occupato gli stabilimenti – dicono Fim, Fiom e Uilm – analoghe mobilitazioni seguiranno in tutti gli altri siti del gruppo. I tentativi del Governo di dividere territori, lavoratori e organizzazioni sindacali sono destinati a fallire. Come il 29 agosto abbiamo ottenuto il pieno sostegno di tutte le forze politiche per sostenere la continuità industriale, occupazionale e la decarbonizzazione dell’ex Ilva, oggi chiediamo a tutte le forze politiche e sociali del Paese il sostegno alla lotta dei lavoratori e un intervento concreto e istituzionale che assicuri una prospettiva occupazionale e sostenibile ambientalmente per un’industria strategica per tutto il Paese”.

“La presidente del consiglio, Giorgia Meloni, si assuma la responsabilità, ritiri il piano di chiusura presentatoci negli scorsi incontri, come condizione per ripristinare il tavolo nazionale di confronto a Palazzo Chigi – concludono – garantendo l’integrità e la continuità produttiva di tutti gli stabilimenti”.

Tennis, Spagna in semifinale di Coppa Davis

Roma, 20 nov. (askanews) – La Spagna è in semifinale di Coppa Davis. Gli uomini di David Ferrer, senza Carlos Alcaraz, hanno battuto la Repubblica Ceca in rimonta per 2-1 grazie alle vittorie di Jaume Munar e del doppio Granollers/Martinez. In semifinale, in programma questo sabato alle ore 12, gli spagnoli affronteranno la vincente di Germania-Argentina. Il quarto di finale tra Spagna e Repubblica Ceca si è aperto con la vittoria di Jakub Mensik contro Pablo Carreno Busta 7-5, 6-4. La sorpresa di giornata è arrivata invece dalla seconda partita, in cui Jaume Munar ha battuto Jiri Lehecka per 6-3, 6-4 conquistando la sua prima vittoria in carriera in Coppa Davis. Doppio decisivo giocato da Marcel Granollers e Pedro Martinez per la Spagna e da Tomas Machac e Jakub Mensik per la Repubblica Ceca. A vincere è stata la coppia spagnola 7-6, 7-6 dopo oltre due ore di gioco

Basket, Banchi convoca Polonara capitano non giocatore

Roma, 20 nov. (askanews) – A poco più di una settimana dal debutto nelle qualificazioni mondiali, in programma il 27 novembre a Tortona contro Islanda, il ct della nazionale italiana ha ufficializzato la lista dei 16 giocatori selezionati. Tra questi spicca la presenza (anche se solo simbolica) di Polonara, appena 94 presenze in azzurro e scelto come capitano nonostante non potrà aggregarsi al gruppo. Debutti assoluti in maglia azzurra per Luigi Suigo, Diego Garavaglia, Luca Vincini, Elisee Assui e Giovanni Veronesi. Una curiosità: tra i convocati figura anche un giocatore proveniente dalla Serie A2, Francesco Ferrari, che non ha ancora esordito nella Senior ma è stato incluso nella rosa.

La squadra si ritroverà lunedì 24 novembre ad Alessandria e sosterrà tre sessioni di allenamenti a Tortona prima di scendere in campo contro gli islandesi. Venerdì 28 il trasferimento a Klaipeda, dove domenica 30 gli Azzurri giocheranno contro la Lituania (alle 17.30 italiane). Questi gli azzurri convocati: Amedeo Della Valle (Brescia), Stefano Tonut (Milano), Amedeo Tessitori (Venezia), Gabriele Procida (Real Madrid), Diego Garavaglia (Ulm), Francesco Ferrari (Cividale), Tommaso Baldasso (Tortona), Luigi Suigo (Mega Superbet, Serbia), Leonardo Candi (Venezia), Davide Casarin (Cremona), Achille Polonara (Sassari), Matteo Librizzi (Varese), Riccardo Rossato (Trapani), Sasha Grant (Cremona), Nicola Akele (Virtus Bologna), Luca Vincini (Sassari) e John Petrucelli (Trapani).

Forum Space&Blue, Italia leader integrazione due filiere

Roma, 20 nov. – L’Italia, forte di una tradizione marittima e aerospaziale riconosciuta a livello globale, pu esercitare oggi una leadership internazionale nel connettere queste due economie e porsi come modello di eccellenza e cooperazione nel mediterraneo e in Europa. E’ questo il messaggio lanciato dalla terza edizione del Forum Space&Blue che si tenuto a Roma presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Dopo le prime due edizioni, il Forum Space&Blue si conferma come l’appuntamento di riferimento per il dialogo tra i settori dello spazio e del mare, due dimensioni strategiche per la competitivit del Paese. Fra i temi condivisi l’opportunit di costruire una filiera italiana integrata, capace di rafforzare la sovranit tecnologica nazionale attraverso l’innovazione, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di soluzioni dual use. L’evento ha posto al centro la costruzione di una filiera italiana integrata Space&Blue, fondata su innovazione, trasferimento tecnologico e sviluppo di soluzioni dual use. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha confermato che la Blu Economy e la Space Economy “sono due settori che il governo ritiene strategici per la transizione climatica e per un nuovo modello di sviluppo sostenibile. L’Italia leader mondiale nelle tecnologie satellitari e nei sistemi di osservazione della terra ed anche per questo che ci siamo candidati ad ospitare l’Hub Europeo per lo sviluppo digitale”.

Il ruolo centrale del nostro Paese stato sottolineato anche dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci: “siamo gli unici ad esserci dotati di una legge per lo spazio e per la dimensione subacquea e su questo Bruxelles, che non ha fatto passi concreti, dovr necessariamente confrontarsi con la nostra normativa”, ha ribadito il Ministro, lanciando l’idea di “un’Agenzia con il compito di applicare una normativa articolata, fino ad oggi antropizzate per ovvie ragioni di sicurezza solo dalla Marina Militare ma che, grazie alle nuove tecnologie, diventer appetibile al mondo della ricerca”.

L’importanza delle Legge sulle autorit subacque stata sottolineata anche dalla senatrice Simona Petrucci, presidente dell’Intergruppo Parlamentare per l’Economia del mare: “”Il Forum Space&Blue conferma ancora una volta il suo valore: non solo un luogo di confronto ma un motore di idee e sinergie tra due mondi – mare e spazio – che oggi pi che mai dialogano per costruire sicurezza, competitivit e innovazione. Le sfide che abbiamo davanti richiedono una strategia integrata e questo Forum ne la prova concreta”. E’ quanto dichiarato a Space&Blue dalla senatrice di Fratelli d’Italia Simona Petrucci, Presidente dell’intergruppo parlamentare Economia del Mare. Come presidente della Commissione per i Diritti delle Donne dell’Assemblea Parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo, inoltre, porteremo avanti un impegno preciso: aprire un percorso internazionale dedicato al tema ‘donne e blue economy’ per valorizzare le competenze femminili nei settori marittimi e, in prospettiva, al trinomio donne-mare-spazio. una battaglia culturale e politica che ritengo doverosa.”

Per Josef Aschbacher, Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Europea, il forum Space&Blue “riflette l’eccellente tradizione italiana nelle attivit marittime e spaziali e sono convinto che la leadership dell’Italia possa contribuire a creare un grande consenso verso lo sviluppo di una filiera sempre pi integrata”. Nato nel 2023, Space&Blue la piattaforma di lavoro riconosciuta a livello istituzionale, industriale e associativo, capace di favorire nuove progettualit, alleanze e applicazioni tecnologiche che stanno gi generando valore per il Sistema Paese.

Durante i lavori, l’Agenzia Spaziale Italiana ha annunciato l’istituzione della nuova task force “Space and Blue” e il lancio del primo bando ASI dedicato allo sviluppo di tecnologie e applicazioni integrate Spazio-Mare. Due iniziative che rappresentano un acceleratore significativo per la crescita della filiera italiana in un settore ad alto potenziale tecnologico e industriale.

Il Forum ha anche sancito la nascita di un tavolo di lavoro permanente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di aprire nuove opportunit per le imprese, valorizzare competenze e know-how nazionali e orientare ricerca e sviluppo verso applicazioni concrete.

Il sistema camerale – attraverso Assonautica Italiana di Unioncamere, OsserMare e Centro Studi Tagliacarne – ha dato vita a un Osservatorio Integrato Space&Blue Economy, impegnato nella costruzione della prima base dati nazionale sulle interconnessioni tra Spazio e Mare, di cui ha presentato un’anteprima nel corso del Forum.

Allo stesso tempo, il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea ha confermato il ruolo trainante del dominio underwater, gi pronto a contribuire in modo decisivo grazie allo sviluppo di sistemi di sorveglianza, sicurezza e robotica subacquea. In un quadro internazionale segnato da sfide quali connettivit, sicurezza, transizione energetica e protezione delle infrastrutture critiche, l’integrazione tra Spazio e Mare si configura come un asset essenziale per rafforzare la resilienza e la competitivit dell’Italia.

Nel corso dell’evento emerso come la filiera Space&Blue coinvolga tecnologie avanzate, dall’Intelligenza Artificiale al Digital Twin, dalla Realt Aumentata alle Tecnologie Quantistiche, dalla Robotica Avanzata all’Edge e High Performance Computing, fino al telerilevamento satellitare. Regioni, distretti tecnologici, imprese, start up e centri di ricerca stanno gi avviando nuove iniziative e sperimentazioni.

I due cluster, CTNA e BIG, hanno inoltre avviato attivit congiunte per accompagnare gli ecosistemi industriali nel percorso di innovazione.

Un altro elemento chiave evidenziato nel Forum la collaborazione con la LUISS Business School per la realizzazione del primo Master “Space&Blue”, dedicato alla formazione delle competenze tecnologiche e manageriali necessarie allo sviluppo della nuova filiera. Come ha sottolineato Roberta Busatto, promotrice del progetto e Direttrice di Economia dello Spazio, Economia del Mare e Space&Blue Magazine: “Space&Blue oggi una piattaforma riconosciuta di confronto e progettualit. Le connessioni tra Spazio e Mare non sono pi solo una visione, ma una realt concreta che pu generare valore per l’intero Sistema Paese.”

L’astrofisica Gioia Rau: costruire la leadership per lo spazio

Roma, 20 nov. (askanews) – Il primo contatto con la NASA lo ebbe a otto anni quando scrisse una lettera all’ente spaziale americano, che le rispose. Gioia Rau, astrofisica romana, dieci anni alla Nasa, oggi alla National Science Foundation di Washington, a 37 anni gestisce progetti a livello mondiale da milioni di dollari mettendo insieme le risorse statali americane e internazionali, il mondo accademico e le grandi industrie private, sempre pi rivolte allo spazio. Al Centro Studi Americano di Roma ha partecipato alle giornate del convegno The American Dream per parlare di spazio e di leadership. Obbiettivo numero uno, tornare sulla Luna.

“Adesso siamo in un momento di fortissimo interesse per lo spazio da diversi punti di vista” ci dice Rau “ma dobbiamo fare s che questo interesse abbia come primo scopo quello scientifico. Diciamo che da un paio di anni cambiato completamente l’approccio ad andare nello spazio, stata la prima volta due anni fa che Intuitive Machine ha provato un allunaggio da un’azienda privata. Ci saranno sempre di pi di queste missioni, sono state diverse finora, molte hanno fallito perch “space is hard”. L’ultimissima stata Escapade che stata lanciata da Blue origin che riuscita anche a far atterrare il booster di ritorno come fa Space X. Adesso bisogna sempre pi collaborare fra governo, privato, accademia, fondazioni private, solo in questo modo insieme riusciamo a raggiungere vette sempre pi alte”

Per cosa potrebbe tornare in Italia, Gioia Rau? “Guardi, una cosa che io ho notato ogni volta che torno in Italia che le persone mi dicono “ma quanto sei giovane” e in America non mi succede mai. Le persone che qui vengono chiamate giovani sono coloro che hanno non solo una visione tecnica molto fresca, ma anche uno sguardo su quello che sta succedendo nel mondo che molto attuale. In America ruoli di leadership come appunto quello di director arrivano intorno ai 40 anni. Se mi offrissero una posizione almeno al pari di quella che ho negli Stati Uniti a livello di responsabilit, di direzione… magari valuterei”.

Calcio, Ct Irlanda del Nord: "Sarà difficile per noi"

Roma, 20 nov. (askanews) – “Italia in semifinale? Penso che qualunque squadra avremmo pescato sarebbe stata complicatissima, sarà comunque bellissimo giocare contro una delle più grandi Nazionali di sempre, certo sarà difficile per noi”. Lo ha detto il ct dell’Irlanda del Nord Michael Andrew Martin O’Neill a Sky dopo il sorteggio per i playoff Mondiali. “Il 4-1 con la Norvegia? Io penso che l’Italia di Gattuso sia molto forte, la Norvegia è fortissima, ed è difficile basare una valutazione su quella partita, la Norvegia è in una forma stratosferica, una sola si qualificava e lo ha fatto la nazionale di Haaland ma non significa nulla”, ha aggiunto

Meloni al G20 in Sudafrica, sul summit pesa l’assenza degli Usa

Johannesburg, 20 nov. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è attesa domani a Johannesburg in Sudafrica per partecipare a un G20 a forte rischio fallimento per la mancata partecipazione degli Stati Uniti, che avranno la presidenza il prossimo anno. Donald Trump, infatti, non solo non sarà presente ma ha deciso che gli Usa non invieranno nessun rappresentante a causa delle presunte “persecuzioni” dei cittadini bianchi nel Paese. “Gli afrikaner (discendenti dei coloni olandesi, ndr) vengono uccisi e massacrati, e le loro terre e fattorie vengono confiscate illegalmente”, ha dichiarato nei giorni scorsi. Sulla sua scia, anche il presidente argentino Javier Milei ha annunciato il forfait: manderà però il ministro degli Esteri.

Un’assenza importantissima (cosa che avviene per la prima volta), Meloni però, assicurano fonti italiane, non ha usato la sua “special relation” con Trump per tentare di convincerlo a cambiare idea: “Non è il nostro ruolo. La decisione di Washington è recente, dopo che hanno partecipato a una serie di ministeriali”, precisano.

Gli Usa vorrebbero anche che non fosse approvata una dichiarazione finale, ma su questo la presidenza sudafricana (il cui motto è “Solidarietà, uguaglianza, sostenibilità”) sembra decisa a non mollare ma, anzi, a coagulare un ampio consenso. “Lavori degli sherpa – spiegano le fonti italiane – sono ancora in corso sul testo delle conclusioni, la presidenza sudafricana sta cercando di raggiungere un testo unico, complessivo, su transizione energetica, migrazioni, sanità, riduzione del rischio disastri, architettura finanziaria mondiale. Gli sforzi per arrivare a un accordo continueranno fino alla fine”, I temi che Meloni porterà al summit del 22 e 23 novembre sono la neutralità tecnologica dal punto di vista energetico, una maggiore e migliore distribuzione dei minerali critici, l’intelligenza artificiale con al centro l’uomo, una nuova architettura finanziaria verso il continente africano, tema questo connesso a quello delle migrazioni, centrale per Roma. A questo proposito, fanno notare le fonti, questo sarà il primo G20 in Africa e l’Italia ha spinto perché l’Unione africana diventasse parte del G20.

Nell’arco delle tre sezioni (dedicate a crescita economica; transizione energetica e clima; Ia, minerali critici e distribuzione della ricchezza), la premier italiana si concentrerà molto sulle prospettive del cosiddetto “Global South”. In primo luogo ribadirà dunque l’iniziativa annunciata a giugno con Ursula von der Leyen per la conversione del debito in occasione del Gubileo. Su questo l’Italia sta procedendo bilateralmente con i paesi coinvolti per discutere di come riutilizzare il debito convertito. Parlerà poi dei progetti del Piano Mattei e della riduzione dei rischi da disastri naturali, da cui l’Africa è particolarmente colpita.

Naturalmente, nel corso dei lavori, sarà discussa anche la situazione geopolitica attuale, a partire dall’Ucraina, in particolare dopo i rumors su un piano di pace Usa che sarebbe fortemente penalizzante per Kiev. “La posizione italiana di sostegno rimane la stessa, il Consiglio supremo difesa lo ha ribadito”, spiegano le fonti, aggiungendo che “l’Italia sta lavorando sul pacchetto” di forniture militari (il dodicesimo, ndr) e sull’invio dei generatori energetici espressamente richiesti dal presidente Volodymyr Zelensky. Per quanto riguarda la partecipazione al piano Purl (Prioritized Ukraine Requirements List) voluto dagli Usa, Roma resta in stand by. Il Purl prevede l’acquisto di forniture militari dagli Usa per girarle all’Ucraina, ma il governo non ha ancora dato il via libera: “Siamo ancora in fase di studio, ma non vuol dire che non continui il sostegno all’Ucraina: continua bilateralmente”, assicurano le fonti.

Durante il vertice si parlerà anche del futuro del formato G20 che giunge quest’anno al giro di boa: tutti i Paesi membri hanno avuto una presidenza e verrà presentato un documento su come migliorare e rendere più efficace il forum, che quest’anno la presidenza sudafricana ha voluto particolarmente ampio con una quindicina di “ospiti” tra cui Nigeria, Norvegia, Finlandia, Egitto, Emirati, Singapore, Spagna, Vietnam.

Subito dopo la chiusura del vertice Meloni si sposterà a Luanda, in Angola, per il summit Ue-Unione africana, in cui migranti e cooperazione saranno i temi sul tavolo. “L’approccio – spiegano le fonti – è quello su cui l’Italia ha lavorato in questi anni, anche attraverso il gruppo di lavoro dei Paesi ‘like minded’ sulle soluzioni innovative che precede i Consigli europei”. Sul fronte della cooperazione, l’Angola è al centro di uno dei principali progetti del Global Gateway, ovvero il corridoio Lobito che dal porto di Luanda collegherà l’Africa da Ovest a Est, fino allo Zambia. A margine del vertice ci sarà anche un evento di natura economica per portare le aziende europee nel continente. Nella corso della missione africana, per Meloni ci saranno anche incontri bilaterali, in via di definizione.

Piantedosi su Virtus-Maccabi: “Provvederanno autorit locali”

Bologna, 20 nov. (askanews) – “Provvederanno le autorit locali”. l’unica dichiarazione rilasciata dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, interpellato dai cronisti sulla partita Virtus-Maccabi Tel Aviv di stasera al PalaDozza, a margine del convegno “In citt” organizzato da Confcommercio a Bologna.

Il ministro ha lasciato rapidamente l’assemblea senza voler rilasciare ulteriori dichiarazioni sulla gestione dell’ordine pubblico per l’evento di Eurolega, schivando il confronto con il sindaco Matteo Lepore che era intervenuto poco prima denunciando forte preoccupazione e criticando il cambio di orientamento dopo un’intervista rilasciata nei giorni scorsi dal ministro.

“L’iniziativa del sindaco di valutare un’altra location era un’iniziativa assolutamente sensata, non stata accolta” aveva dichiarato poco prima il presidente della Regione, Michele de Pascale, spiegando che “bisognava fare le scelte tecnicamente pi efficaci per la gestione dell’ordine pubblico” senza “buttarla in politica”.

Piantedosi si quindi diretto verso la prefettura di Bologna: “oggi parliamo solo di commercio” ha detto.

Meloni a G20 in Sudafrica, su summit pesa l’assenza degli Usa

Johannesburg, 20 nov. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è attesa domani a Johannesburg in Sudafrica per partecipare a un G20 a forte rischio fallimento per la mancata partecipazione degli Stati Uniti, che avranno la presidenza il prossimo anno. Donald Trump, infatti, non solo non sarà presente ma ha deciso che gli Usa non invieranno nessun rappresentante a causa delle presunte “persecuzioni” dei cittadini bianchi nel Paese. “Gli afrikaner (discendenti dei coloni olandesi, ndr) vengono uccisi e massacrati, e le loro terre e fattorie vengono confiscate illegalmente”, ha dichiarato nei giorni scorsi. Sulla sua scia, anche il presidente argentino Javier Milei ha annunciato il forfait: manderà però il ministro degli Esteri.

Un’assenza importantissima (cosa che avviene per la prima volta), Meloni però, assicurano fonti italiane, non ha usato la sua “special relation” con Trump per tentare di convincerlo a cambiare idea: “Non è il nostro ruolo. La decisione di Washington è recente, dopo che hanno partecipato a una serie di ministeriali”, precisano.

Gli Usa vorrebbero anche che non fosse approvata una dichiarazione finale, ma su questo la presidenza sudafricana (il cui motto è “Solidarietà, uguaglianza, sostenibilità”) sembra decisa a non mollare ma, anzi, a coagulare un ampio consenso. “Lavori degli sherpa – spiegano le fonti italiane – sono ancora in corso sul testo delle conclusioni, la presidenza sudafricana sta cercando di raggiungere un testo unico, complessivo, su transizione energetica, migrazioni, sanità, riduzione del rischio disastri, architettura finanziaria mondiale. Gli sforzi per arrivare a un accordo continueranno fino alla fine”, I temi che Meloni porterà al summit del 22 e 23 novembre sono la neutralità tecnologica dal punto di vista energetico, una maggiore e migliore distribuzione dei minerali critici, l’intelligenza artificiale con al centro l’uomo, una nuova architettura finanziaria verso il continente africano, tema questo connesso a quello delle migrazioni, centrale per Roma. A questo proposito, fanno notare le fonti, questo sarà il primo G20 in Africa e l’Italia ha spinto perché l’Unione africana diventasse parte del G20.

Nell’arco delle tre sezioni (dedicate a crescita economica; transizione energetica e clima; Ia, minerali critici e distribuzione della ricchezza), la premier italiana si concentrerà molto sulle prospettive del cosiddetto “Global South”. In primo luogo ribadirà dunque l’iniziativa annunciata a giugno con Ursula von der Leyen per la conversione del debito in occasione del Gubileo. Su questo l’Italia sta procedendo bilateralmente con i paesi coinvolti per discutere di come riutilizzare il debito convertito. Parlerà poi dei progetti del Piano Mattei e della riduzione dei rischi da disastri naturali, da cui l’Africa è particolarmente colpita.

Naturalmente, nel corso dei lavori, sarà discussa anche la situazione geopolitica attuale, a partire dall’Ucraina, in particolare dopo i rumors su un piano di pace Usa che sarebbe fortemente penalizzante per Kiev. “La posizione italiana di sostegno rimane la stessa, il Consiglio supremo difesa lo ha ribadito”, spiegano le fonti, aggiungendo che “l’Italia sta lavorando sul pacchetto” di forniture militari (il dodicesimo, ndr) e sull’invio dei generatori energetici espressamente richiesti dal presidente Volodymyr Zelensky. Per quanto riguarda la partecipazione al piano Purl (Prioritized Ukraine Requirements List) voluto dagli Usa, Roma resta in stand by. Il Purl prevede l’acquisto di forniture militari dagli Usa per girarle all’Ucraina, ma il governo non ha ancora dato il via libera: “Siamo ancora in fase di studio, ma non vuol dire che non continui il sostegno all’Ucraina: continua bilateralmente”, assicurano le fonti.

Durante il vertice si parlerà anche del futuro del formato G20 che giunge quest’anno al giro di boa: tutti i Paesi membri hanno avuto una presidenza e verrà presentato un documento su come migliorare e rendere più efficace il forum, che quest’anno la presidenza sudafricana ha voluto particolarmente ampio con una quindicina di “ospiti” tra cui Nigeria, Norvegia, Finlandia, Egitto, Emirati, Singapore, Spagna, Vietnam.

Subito dopo la chiusura del vertice Meloni si sposterà a Luanda, in Angola, per il summit Ue-Unione africana, in cui migranti e cooperazione saranno i temi sul tavolo. “L’approccio – spiegano le fonti – è quello su cui l’Italia ha lavorato in questi anni, anche attraverso il gruppo di lavoro dei Paesi ‘like minded’ sulle soluzioni innovative che precede i Consigli europei”. Sul fronte della cooperazione, l’Angola è al centro di uno dei principali progetti del Global Gateway, ovvero il corridoio Lobito che dal porto di Luanda collegherà l’Africa da Ovest a Est, fino allo Zambia. A margine del vertice ci sarà anche un evento di natura economica per portare le aziende europee nel continente.

Nella corso della missione africana, per Meloni ci saranno anche incontri bilaterali, in via di definizione.

Maltempo, Fedriga (Fvg): impressionato, tutti rimboccati maniche

Bologna, 20 nov. (askanews) – “Sono impressionato ogni volta dalla mia gente” per la reazione al maltempo che ha colpito il Friuli Venezia Giulia, con volontari e cittadini che si sono subito messi al lavoro per ripulire. Lo ha affermato il presidente della Regione e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine del convegno “In citt” organizzato da Confcommercio a Bologna.

“Devo ringraziare i tanti volontari che si sono messi a disposizione – ha dichiarato Fedriga -. Ventiquattro ore dopo sono andato a fare il sopralluogo e a Cormons di fatto era gi quasi tutto pulito e a Romans d’Isonzo stavano continuando a lavorare. E’ stata una reazione pazzesca, nessuno ha pianto, tutti si sono rimboccati le maniche”.

“La situazione molto difficile perch ci sar un impatto economico importante – ha proseguito il presidente -. Noi come Regione gi nella prossima legge di bilancio interverremo per supportare cittadini e imprese e ovviamente i comuni e chiederemo un supporto anche a livello nazionale”.

Ucraina, il piano di pace di Trump (che piace a Mosca e non all’Ue)

Roma, 20 nov. (askanews) – Dopo mesi di stallo, i negoziati per porre fine al conflitto in Ucraina riprendono slancio con una proposta americana di cui si hanno molte indiscrezioni e non un testo, e che ha già suscitato le proteste da parte europea, dato che Ucraina, come Ue e le principali cancellerie, non sono state coinvolte nel dibattito per la nuova iniziativa. L’Europa e l’Ucraina vogliono una pace “giusta e durevole”, ma non “alcuna forma di capitolazione”, ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot prima del Consiglio Affari esteri dell’Unione Europea a Bruxelles, seguito dai colleghi di gran parte degli Stati membri. L’Ungheria tiene il punto, remando controcorrente: “se la dirigenza europea fosse normale dovrebbe aver immediatamente fermato i finanziamenti all’Ucraina e chiesto un audit, dobbiamo sapere come i soldi dei contribuenti europei sono stati spesi in Ucraina”, ha affermato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, martellando sul delicato tasto dello scandalo di corruzione che sta terremotando i vertici ucraini.

Ieri la notizia del nuovo piano americano è stata accompagnata da indiscrezioni su un certo ottimismo dell’amministrazione Usa, di potere arrivare a un accordo in tempi brevissimi, forse addirittura questa settimana. A Mosca si tiene un basso profilo, oggi il Cremlino ha detto che con gli Stati Uniti ci sono contatti, ma non negoziati in corso.

Ecco cosa sappiamo del piano che, se confermato, non può piacere all’Ucraina e all’Europa, in quanto accoglie l’impianto di base delle rivendicazioni russe.

La bozza di questo piano è scaturita da una serie di incontri riservati tenutisi a Miami alla fine di ottobre. Tre giorni di consultazioni tra l’inviato speciale americano Steve Witkoff e Kirill Dmitriev, rappresentante personale di Putin e capo del fondo sovrano per gli investimenti esteri della Russia. Fonti vicine ai negoziati hanno descritto un clima costruttivo, e lo stesso Dmitriev, in dichiarazioni riportate da Axios, ha espresso un cauto ottimismo, affermando di credere nelle possibilità di successo del piano perché, a suo dire, “la posizione russa sta venendo veramente ascoltata” dai mediatori americani.

L’architettura generale del piano sarebbe stata ispirata dal precedente modello di trattativa in 20 punti che Trump aveva proposto per di Gaza.

I dettagli rimangono segreti, ma secondo fonti ben informate la proposta si articola su quattro pilastri fondamentali e interdipendenti. Il primo riguarda la definizione di un cessate-il-fuoco duraturo e di un nuovo assetto di relazioni tra Russia e Ucraina. Il secondo pilastro è incentrato sulla complessa questione delle garanzie di sicurezza internazionali, un punto cruciale per Kiev, ma anche per la Russia. Il terzo affronta il tema più ampio della sicurezza collettiva in Europa, mentre il quarto è dedicato al futuro delle relazioni diplomatiche ed economiche degli Stati Uniti con Mosca e Kiev.

Il piano conterrebbe significative concessioni territoriali a favore di Mosca, restrizioni sulle alleanze militari di cui Kiev può far parte, un netto ridmensionamento delle forze armate ucraine (dimezzate, secondo alcune fonti anche più che dimezzate), e possibili limitazioni al dispiegamento di forze NATO in alcuni paesi membri dell’Europa orientale, come i Paesi Baltici.

La scelta di Dmitriev come interlocutore da parte russa non è casuale. Il banchiere, formatosi negli Usa, è infatti un ferreo sostenitore della necessità di rivitalizzare la collaborazione economica tra Russia e Occidente. La sua partecipazione diretta fa quindi supporre che aspetti cruciali del piano siano dedicati al ripristino progressivo della cooperazione economica e commerciale tra Washington e Mosca. Questa prospettiva si scontra però con la realtà delle sanzioni, che l’amministrazione Trump ha recentemente inasprito, anche se l’entrata in vigore di nuove, dure misure sarebbe stata rinviata proprio ieri.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha cercato di smorzare gli entusiasmi che la notizia ha diffuso a Mosca, dichiarando ai giornalisti che la posizione russa “non è cambiata” rispetto a quanto discusso ad Anchorage nel vertice di Ferrgosto tra Vladimir PUtin e Donald Trump. Al momento “non c’è nulla da aggiungere”, ha affermato.

Anche la posizione ucraina rappresenta un’incognita, di grande peso. L’inviato americano Witkoff ha incontrato a Miami il consigliere per la sicurezza nazionale ucraino, Rustem Umerov, per illustrargli le linee generali del piano. Tuttavia, non è affatto chiaro se Kiev sia disposta ad accettare una bozza di accordo alla cui stesura non ha partecipato direttamente, violando il suo principio cardine di “nulla su di noi, senza di noi”. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si trova in una posizione particolarmente delicata, stretto tra uno scandalo corruzione che si sta aggravando sul fronte interno e le recenti avanzate delle forze russe nella regione del Donbass, in particolare nell’area di Pokrovsk. Questa congiuntura di vulnerabilità è considerata dagli analisti una delle ragioni per cui l’amministrazione Trump ritiene che Mosca potrebbe essere più incline a considerare seriamente questa nuova iniziativa di pace.

I segnali di un’imminente accelerazione abbondano. Il Segretario dell’Esercito americano, Dan Driscoll, è a Kiev alla guida di una delegazione di alto livello, ufficialmente per colloqui sulla strategia militare e sulle tecnologie che servono all’Ucraina. E’ tuttavia osservata con attenzione come un possibile segnale della volontà di Washington di chiudere rapidamente l’accordo. Nel frattempo, Zelensky, ieri in Turchia e oggi alle prese con le convulsioni della politica interna, ha confermato di aver ricevuto da Washington alcune “posizioni e segnali”, senza fornire ulteriori dettagli.

Spotlight, Italy on Screen: a New York proiezione de La Grazia

Roma, 20 nov. (askanews) – New York ha ospitato presso la sala del Robin Williams Theatre – SAG-AFTRA Foundation di Manhattan, la proiezione de La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, presentato nell’ambito del progetto Spotlight: Italy on Screen Today New York, in collaborazione con MUBI il distributore americano.

Il film uscirà nelle sale statunitensi il 5 dicembre e nelle sale italiane il 15 gennaio, dopo una distribuzione qualificante prevista per dicembre 2025.

Con questo evento, il progetto speciale promosso dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, si è dato il via ad una serie di proiezioni in programma tra novembre e dicembre dedicate alla valorizzazione e al supporto dei titoli italiani in corsa agli Academy Awards 2026.

L’iniziativa, prodotta dall’Associazione culturale Artistic Soul con il sostegno del Consolato Generale d’Italia a New York con la Direzione Artistica di Loredana Commonara, valorizza il cinema italiano contemporaneo, consolidando l’esperienza maturata negli anni e offrendo al pubblico internazionale l’occasione di scoprirne la creatività, la varietà e l’eccellenza artistica del cinema italiano.

Protagonista della serata di presentazione de La Grazia è stato l’acclamato attore Toni Servillo. Servillo ha incontrato il pubblico al termine della proiezione per un Q&A moderato dalla giornalista cinematografica Anne-Katrin Titze, offrendo approfondimenti sul film, sulla sua esperienza nel ruolo e sul panorama del cinema italiano contemporaneo. L’incontro ha offerto agli spettatori newyorchesi un’opportunità rara di avvicinarsi a una delle icone del cinema italiano contemporaneo, trasformando la serata in un evento memorabile di scambio e ispirazione.

“Paolo Sorrentino è una delle voci più raffinate del cinema contemporaneo: siamo onorati di aver inaugurato la stagione newyorkese con La Grazia e la presenza dello straordinario Toni Servillo. Il suo intervento a New York testimonia il dialogo vivo con il pubblico estero, confermando il nostro impegno a creare ponti culturali che rafforzino la presenza del talento italiano sulla scena globale”, ha dichiarato Loredana Commonara, direttrice artistica del Progetto

“È stato un privilegio ospitare a New York una figura così autorevole del nostro cinema come Toni Servillo per la proiezione de La Grazia. Questo evento non celebra solo l’ultima opera di un maestro come Paolo Sorrentino, ma rappresenta anche un momento importante della campagna per gli Academy Awards, confermando il ruolo di New York come vetrina imprescindibile per l’eccellenza culturale italiana”, ha affermato Fabrizio Di Michele Console Generale d’Italia a New York.

Piantedosi su Virtus-Maccabi: “Provvederanno le autorit locali”

Bologna, 20 nov. (askanews) – “Provvederanno le autorit locali”. l’unica dichiarazione rilasciata dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, interpellato dai cronisti sulla partita di basket Virtus-Maccabi Tel Aviv di domani sera al PalaDozza, a margine del convegno “In citt” organizzato da Confcommercio a Bologna.

Il ministro ha schivato il sindaco Matteo Lepore e ha lasciato l’assemblea dirigendosi verso la prefettura di Bologna, senza voler rilasciare ulteriori dichiarazioni sulla gestione dell’ordine pubblico per l’evento di Eurolega che sta creando forte tensione in citt.

Privacy, Ranucci: anche dipendenti chiedono dimissioni collegio Garante

Roma, 20 nov. (askanews) – “Garante privacy. Dopo inchiesta Report ora anche i dipendenti hanno chiesto all’unanimità le dimissioni dell’intero collegio. Non è più solo la politica che lo chiede”. Lo ha scritto sui suoi canali social il giornalista Sigfrido Ranucci, autore e conduttore della trasmissione di Rai3 Report, citando il sito della rivista Wired, che ha dato notizia di una assemblea svoltasi nella mattinata.

Nelle scorse settimane Report si è occupata del Garante Privacy, che ha irrogato una sanzione alla Rai per la scelta della trasmissione di diffondere all’inetrno di uno dei suoi servizi, il contenuto di una conversazione fra l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e la moglie Federica Corsini. Secondo Report, prima della decisione della sanzione, uno dei componenti del collegio avrebbe avuto un incontro su questo tema con Arianna Meloni di Fratelli d’Italia.

Lepore: molto preoccupato, forte tensione in tutte citt europee

Bologna, 20 nov. (askanews) – “Sono molto preoccupato perch in tutte le citt d’Europa c’ forte tensione” sulla partita tra Virtus e Maccabi Tel Aviv di domani al PalaDozza. Lo ha affermato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, a margine del convegno “In citt” organizzato da Confcommercio, spiegando che “la citt si sta organizzando per l’evento” con “una zona interclusa, una sorta di zona rossa con un doppio filtro per far passare le persone che hanno il biglietto e garantire l’incolumit dei residenti e dei negozianti”.

“Speriamo che a Bologna si riesca a tenere lontane persone che vogliono rovinare la giornata di domani” ha dichiarato Lepore. Con il ministro Piantedosi “ci siamo gi parlati, ci siamo gi detti cosa pensiamo. Il ministro ha deciso di andare avanti e adesso bisogna fare in modo che ci siano meno problemi possibili per la nostra comunit”.

“Abbiamo gi svolto due comitati per l’ordine pubblico – ha proseguito il sindaco – Il primo di una decina di giorni fa dove tutto il consesso, Virtus compreso, aveva assunto l’orientamento di individuare un’alternativa di data o di luogo. Poi il ministro che non fa parte del comitato per l’ordine pubblico intervenendo in un’intervista ha detto che secondo lui la partita andava fatta, quindi evidente che poi il prefetto e questore hanno cambiato orientamento”. Il sindaco “non pu assumere un’ordinanza difforme da questa impostazione – ha spiegato Lepore – Non possibile per me volendolo assumere una decisione diversa. Non intendo polemizzare con la comunit ebraica. Abbiamo bisogno di usare la testa da qui a domani per gestire al meglio la situazione”.

Sul confronto con Milano, il sindaco ha precisato: “Il forum di Assago molto lontano dal centro di Milano e per questo ho proposto una situazione simile, cio di giocare all’Unipol Arena in fiera per avere una gestione dell’ordine pubblico con meno impatto sulla citt. Milano sta facendo quello che si deve fare, giocare lontani da situazioni di pericolo per la cittadinanza. Non c’ un caso bolognese – ha concluso Lepore – Ci sono problematiche di ordine pubblico che vanno gestite. In Spagna le squadre italiane giocano a porte chiuse, in Turchia o a Belgrado a volte le partite non si svolgono”.

Usa, a settembre +119.000 posti lavoro, disoccupazione al 4,4%

New York, 20 nov. (askanews) – Il rapporto sull’occupazione di settembre negli Stati Uniti ha registrato un notevole rialzo nel mese di settembre, secondo i dati pubblicati dal Bureau of Statistics, dopo oltre 40 giorni di silenzio a causa dello shutdown del governo. In settembre sono stati creati 119.000 posti di lavoro (escluso il settore agricolo) rispetto al mese precedente, mentre gli analisti attendevano un dato a +50.000 posti. Sono comunque 57 mesi consecutivi di guadagni nell’occupazione. Il tasso di disoccupazione è salito dal 4,3% di agosto al 4,4% di settembre, oltre le attese che davano un dato a +4,3%.

Il dato di agosto è stato rivisto da +22.000 a -4.000, mentre quello di luglio è stato rivisto da +79.000 a +72.000. La disoccupazione di agosto non rivista, è stata confermata a +4,3%. Il salario orario medio ha visto un rialzo di 0,09 centesimi, cioè lo 0,25%, a 36,67 dollari, con un incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 3,8%. La partecipazione dei lavoratori è stata del 62,4%. Nel settore privato si sono guadagnati 97.000 posti e in quello governativo 22.000.

Campagna di sensibilizzazione di FACExp sui disturbi del sonno

Conegliano, 20 nov. (askanews) – passata da Conegliano l’iniziativa “Dormire bene per crescere meglio”, uno degli incontri promossi dall’Associazione di ortodontisti FACExp che nel mese di novembre si sono stesi su tutto il territorio nazionale. In tale occasione pediatri provenienti da tutta Italia hanno potuto interfacciarsi al tema della scarsa qualit del sonno nei bambini, ascoltando la voce degli esperti.

A presiedere l’incontro stata la dottoressa Erica Barina, Presidente di FACExp, esponendo innanzitutto i sintomi pi frequenti delle problematiche legate al disturbo del sonno: “Gli allarmi, che possono essere identificati anche dai genitori, riguardano dei segnali sia durante la notte che durante il giorno. I principali segnali notturni sono le difficolt di addormentamento dei bambini, risvegli frequenti o talora anche risvegli precoci. Spesso c’ russamento durante la notte, a volte accompagnato da pause respiratorie, che sono le apnee, e talora i bambini presentano anche enuresi e qualche volta bruxismo. Di giorno, invece, si tratta di bambini molto irrequieti, con disturbi dell’attenzione e scarso rendimento scolastico, che spesso manifestano anche cefalea al risveglio”.

Recenti studi scientifici hanno evidenziato che un bambino su tre ha difficolt ad addormentarsi e che respirazione e abitudini orali mostrano correlazioni significative con i disturbi del sonno. L’ortodontista pu svolgere un ruolo fondamentale nell’individuazione e nella cura di disturbi di questo tipo: “L’ortodontista considerato avere un ruolo sentinella nell’ambito dei disturbi respiratori. Questo perch segue i bimbi sin dai primi anni di vita, con monitoraggi molto frequenti, lavorando a livello della crescita scheletrica, quindi delle strutture ossee e del viso, in particolar modo del palato e della posizione mandibolare. Pu modulare il volume delle vie respiratorie, stabilendo una strategia di terapia che seguir poi il paziente nel corso della crescita”.

Di grande importanza poi il dialogo costante tra specialisti della medicina nell’ambito della cura del sonno: “Un approccio multidisciplinare al sonno fondamentale per mettere in atto presidi diagnostici e terapeutici adeguati. La collaborazione tra figure quali in primo luogo il pediatra e l’otorinolaringoiatra, con un coinvolgimento quando necessario anche dell’ortodontista, del logopedista e del nutrizionista, fondamentale per stabilire un adeguato piano di trattamento”.

Ai primi incontri introduttivi al tema seguiranno momenti di approfondimento e formazione a distanza, con un team di esperti nel campo della medicina del sonno pronti a esaurire ogni dubbio dei pediatri circa l’argomento.

Startup, round da 8,64mln per l’agricoltura di precisione di Finapp

Milano, 20 nov. (askanews) – Round da 8,64 milioni per Finapp, la startup innovativa nata come spinoff dell’Università di Padova per l’agricoltura di precisione. Finapp dal 2022 è in accelerazione nel Village by Crédit Agricole Triveneto, con il round punta a velocizzare il percorso di internazionalizzazione e crescita industriale. L’aumento di capitale stato guidato da Linfa, primo fondo agrifoodtech italiano gestito da Riello Investimenti SGR (per il quale Finapp costituisce il quinto investimento) con il reinvestimento dei soci esistenti: MITO Tech Transfer, fondo di MITO Technology, Crédit Agricole Italia e Tech4Planet, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per la Sostenibilità Ambientale promosso da CDP Venture Capital.

“Questo round non è un punto di arrivo ma un punto di partenza, segna per noi un nuovo inizio: l’apertura di Finapp al mondo. I partner supporteranno il nostro percorso di internazionalizzazione e di crescita industriale, con l’obiettivo di portare la rivoluzione nella misura dell’acqua non solo in Italia e in Europa, ma a livello globale”, ha detto Luca Stevanato, CEO e co-founder di Finapp.

Il finanziamento consentirà a Finapp di aprire due nuove sedi operative in Francia e negli Stati Uniti, ampliare il team per sostenere la domanda crescente di soluzioni CRNS nei mercati internazionali e potenziare le linee produttive e di ricerca in Italia. A soli sei anni dalla fondazione, Finapp ha già raggiunto il breakeven operativo, installando i propri dispositivi in tutti i continenti — Antartide compresa — e vincendo riconoscimenti internazionali come l’EIC Accelerator 2023, il premio AI for Good dell’ONU e un riconoscimento alla COP28 di Dubai.

La Dolce via Festival, ponte culturale tra Italia ed Emirati

Roma, 20 nov. (askanews) – Si terrà il 24 novembre, ad Abu Dhabi, e il 25 e 26 novembre, a Dubai, “La Dolce via Festival”, l’evento dedicato alla cultura e all’Alta Formazione cinematografica che unisce Italia ed Emirati Arabi Uniti in un percorso comune di creatività, scambio e visione.

Un progetto nato per avvicinare due mondi attraverso il cinema. Nato nel 2023 da un’idea di Benedetta Paravia – insignita dal Governo emiratense dello status di cittadina “Golden” come personalità pioniera di talento – “La Dolce Via Festival” è promosso da A.N.G.E.L.S. aps a sostegno dei giovani creativi e talenti universitari degli Emirati Arabi Uniti. 

Il Festival nasce con un obiettivo ambizioso: avvicinare gli studenti emiratensi alla cultura del cinema italiano, formandoli nel nostro Paese e contribuendo allo sviluppo di un hub cinematografico negli Emirati, capace di attivare collaborazioni, coproduzioni e scambi professionali tra le due nazioni.

L’edizione 2025 vedrà come protagonista Gabriele Mainetti, che presenterà la sua trilogia e terrà due masterclass e un workshop esclusivi per gli studenti locali. A completare il programma, l’attore Alessandro Preziosi, che condurrà a Dubai una masterclass dedicata agli aspiranti attori emiratensi.

Un’iniziativa dal forte valore istituzionale e diplomatico che si avvalora della collaborazione dell’Ambasciata d’Italia in Abu Dhabi, guidata dal carismatico Ambasciatore Lorenzo Fanara. 

Il Festival gode del patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero della Cultura, del Ministero del Turismo e della Regione Lazio.

Dal lato emiratense, si svolge sotto gli auspici del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Ambasciata d’Italia ad Abu Dhabi, con le media partnership di Rairadio3 e Abu Dhabi Media.

“La Dolce Via Festival è un prezioso strumento di diplomazia culturale che arricchisce le iniziative della nostra Ambasciata, offrendo ai giovani talenti emiratensi l’opportunità di conoscere e formarsi nel cinema italiano contemporaneo. Siamo grati alle istituzioni patrocinanti per il loro sostegno: come ricorda spesso il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il successo di ogni iniziativa di sistema nasce dalla collaborazione tra pubblico e privato”, afferma Benedetta Paravia, direttrice del Festival.

Il 19 novembre è stato firmato a Dubai un accordo tra l’American University in the Emirates, rappresentata dal Presidente e fondatore Professor Muthanna ed A.N.G.E.L.S. APS, nella persona dalla Vicepresidente Benedetta Paravia. L’accordo mira ad offrire agli studenti emiratensi dei corsi di Media e Design ed anche l’opportunità di proseguire la loro crescita professionale con training avanzati e percorsi di eccellenza in Italia. Si aggiunge ai tre accordi già siglati con le 3 università governative degli Emirati Arabi Uniti, rafforzando ulteriormente la collaborazione istituzionale nel campo della cultura e della formazione tra Italia ed Emirati.

Fedriga: indecente proteste per sport, antisemitismo dilagante

Bologna, 20 nov. (askanews) – “E’ qualcosa di indecente e indecoroso le proteste per una partita di sport che dovrebbe essere quello che unisce”. Lo ha affermato il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine del convegno “In citt” organizzato da Confcommercio a Bologna, riferendosi alle tensioni per la partita Virtus-Maccabi Tel Aviv.

“Vedo un antisemitismo dilagante, purtroppo, non solo in Europa e nel nostro paese, che non viene combattuto con sufficiente chiarezza e mascherato da antisionismo – ha detto Fedriga -. Ma in realt sotto un palese antisemitismo con anche dichiarazioni aberranti sentite in televisione che richiamano quelle che diceva Hitler con la potenza economica degli ebrei che comandavano il mondo”.

“Lo sentite in televisione oggi, oggi nel 2025 – ha proseguito il presidente -. Penso che sia qualcosa di inaccettabile che alimenta anche poi i fanatici che portano violenza nelle nostre citt con la scusa della Palestina, ma in realt alimentano e promuovono l’antisemitismo”.

Apre il Noor Riyadh: 59 artisti per il festival della luce

Riyadh, 20 nov. (askanews) – Si apre il festival Noor Riyadh, con 59 artisti partecipanti per l’edizione 2025, provenienti da 24 Paesi, con 60 opere d’arte e oltre 35 nuove commissioni in una celebrazione luminosa dell’arte. Sotto l’egida della Royal Commission for Riyadh City e di Riyadh Art il festival si terrà nella città saudita fino al 6 dicembre 2025.

Il tema curatoriale di quest’anno, “In un batter d’occhio” riflette la rapida trasformazione che sta plasmando la città di Riyadh. Il festival presenterà opere che interpretano questo tema, realizzate da artisti internazionali e locali di rilievo. Il festival 2025 è guidato da un team curatoriale internazionale che unisce prospettive diverse sulla cultura contemporanea: Mami Kataoka (Curatorial Advisory Lead; direttrice del Mori Art Museum di Tokyo), la curatrice con sede a Riyadh Sara Almutlaq, e Li Zhenhua (Curatore e fondatore del Beijing Art Lab). La loro visione collega il cuore storico di Riyadh al suo skyline moderno e alla rete metropolitana, invitando il pubblico a scoprire la luce come mezzo di percezione, memoria e movimento. Il programma del festival vedrà Noor Riyadh 2025 articolarsi in sei location: Qasr Al Hokm District, King Abdulaziz Historical Center, stc Metro Station, KAFD Metro Station, Al Faisaliah Tower e JAX District. Tra i partecipanti anche artisti italiani come Michelangelo Pistoletto o Loris Cecchini.

“Noor Riyadh è definito dai suoi artisti: dalle loro idee, dal loro coraggio e dalla loro visione – ha detto Nouf Almoneef, direttrice del Festival Noor Riyadh -. Ogni opera cattura l’energia della città attraverso la luce, ricordandoci che la creatività è un linguaggio universale che unisce le culture e ispira il dialogo”.

“La luce è al tempo stesso un mezzo e una metafora della trasformazione”, ha aggiunto Mami Kataoka, Curatorial Advisory Lead per Noor Riyadh 2025. “In un batter d’occhio” rivela quanto rapidamente possa cambiare la percezione, offrendo un momento di pausa nel flusso del cambiamento e invitandoci a cogliere la bellezza di ciò che è in costante evoluzione”.

Noor Riyadh ha anche un’anima italiana, è infatti prodotto da Filmmaster.

Salesforce mette l’AI al servizio della Pubblica Amministrazione

Roma, 20 nov. (askanews) – l’intelligenza artificiale ormai a prevalere nella nostra vita. Dalle semplici ricerche ad attivit di lavoro ed analisi pi complesse, un sistema che ha rivoluzionato la vita di molti. Ma con la pubblica amministrazione lo scontro pi duro da affrontare, da sempre grande cruccio degli italiani. Oggi alle istituzioni si richiede sempre pi rapidit, efficienza e produttivit, in un contesto in cui le aspettative sono crescenti ed il tempo sempre meno. Semplificare e snellire la macchina burocratica una sfida che Salesforce ha deciso di affrontare, lanciando Agentoforce fo Public Sector, una soluzione che affianca ai dipenditi pubblici un supporto digitale tramite agenti AI che possono gestire autonomamente attivit ripetitive e dispendiose. Abbiamo parlato con Paolo Bonanni, Area Vice President Public Sector Italia di Salesforce:

“La pubblica amministrazione nei prossimi anni dovr affrontare una sfida senza precedenti e non stiamo parlando di una sfida tecnologica ma di una vera e propria crisi nel mondo del lavoro all’interno della pubblica amministrazione. La leva tecnologica, l’intelligenza artificiale sicuramente lo strumento che la pubblica amministrazione sta adottando per mantenere la sua sostenibilit. Non si parla quindi pi solo di efficienza e di produttivit ma si parla di continuare affinch la macchina pubblica possa operare e fornire i servizi a noi cittadini”.

La capitale ha accolto al Rome Cavalieri Hotel l’evento “Public Sector Innovation Day. Una giornata in cui il mondo della pubblica amministrazione ha incontrato l’innovazione con le testimonianze di chi ha gi avuto modo di integrare sistemi AI e quanto questo possa semplificare non solo la vita del cittadino, ma anche il lavoro del dipendente. poi intervenuta Cecilia Colasanti, Chief Information Officer di ISTAT:

“Relativamente alla IA agentica ci siamo concentrati sul nostro punto unico di contatto, un progetto che ha qualche anno e che ha trovato il suo culmine con l’introduzione dell’agent force, proprio lo scorso mese. In pratica un assistente virtuale aiuta sia i nostri rispondenti sia i nostri utenti nella ricerca delle indicazioni per trovare il servizio pi adeguato alle loro esigenze”.

Un mondo che cambia e che nei prossimi anni sar in grado di rivoluzionare qualsiasi settore, anche quelli pi complessi come l’amministrazione pubblica.

Calcio, Gattuso: "Stage? Non sta a me decidere"

Roma, 20 nov. (askanews) – “L’Irlanda del Nord è una squadra fisica, squadra con mentalità che non molla mai, però dobbiamo giocarcela”. Il Ct Gattuso commenta a Sky l’avversaria dell’Italia: “Lo sto dicendo da tre mesi, sapevamo che dovevamo passare dai playoff, sapevamo che il nostro percorso era un percorso che prevedeva che dovessimo migliorare e guardiamo con fiducia in avanti. Gli stage? Non sta a me decidere, io faccio l’allenatore, abbiamo chi si occupa di queste cose. Normale che più giorni disponibili abbiamo per stare insieme e meglio è perché siamo all’11ª giornata e ci rivedremo alla 30ª con i giochi già quasi fatti. Però io devo pensare a come stare a contatto con i giocatori, guardarli negli occhi e parlarci, non solo di calcio. E speriamo di riuscire a fare le cose nel verso giusto”.

“Come si affronta? Il problema non è tattico, tutti i moduli hanno i pro e i contro ma il problema non è quello. In questo momento dobbiamo lavorare sulla nostra fragilità perché abbiamo dimostrato che quando facciamo le cose fatte bene siamo competitivi. Non ti puoi permettere di commettere errori come contro la Norvegia, la mia priorità è quella ed è un problema mio riuscire a migliorare questo aspetto, per il resto avremo tempo. Adesso studieremo gli avversari e come affrontarla e dopo vediamo di fare meno danni possibili”.

Calcio, 42 squadre già qualificate al Mondiale

Roma, 20 nov. (askanews) – Ad oggi Sono 42 (su 48) le squadre sicure del pass per i mondiali: Canada (Paese ospitante), Messico (Paese ospitante), Stati Uniti (Paese ospitante), Giappone, Nuova Zelanda, Iran, Argentina, Uzbekistan, Corea del Sud, Giordania, Australia, Brasile, Ecuador, Uruguay, Colombia, Paraguay, Marocco, Tunisia, Egitto, Algeria, Ghana, Capo Verde, Sudafrica, Senegal, Costa d’Avorio, Arabia Saudita, Qatar, Inghilterra, Francia, Croazia, Portogallo, Norvegia, Germania, Olanda, Svizzera, Scozia, Spagna, Austria, Belgio, Panama, Curaçao, Haiti. Le restanti sei arriveranno a marzo dai playoff europei (4) e da quelli Interzona Fifa (2).

Le 48 Nazionali qualificate saranno divise in 12 gironi da 4 squadre ciascuno: si qualificheranno alla fase a eliminazione diretta (che partirà dai sedicesimi di finale) le prime due classificate di ciascun gruppo più le 8 migliori terze. La partita inaugurale si giocherà l’11 giugno allo stadio Azteca di Città del Messico, mentre la finalissima che assegnerà il titolo mondiale andrà in scena il 19 luglio al MetLife Stadium di New York. L’Italia non partecipa alla fase finale di un Campionato del mondo da Brasile 2014.

Il Parlamento europeo in Italia celebra i bambini ucraini

Roma, 20 nov. (askanews) – “Oggi ci riuniamo per riflettere su una realtà che l’Europa non può ignorare: la condizione dei bambini ucraini costretti a crescere sotto le bombe, vittime innocenti di una guerra che ha stravolto le loro vite, i loro sogni e il loro diritto fondamentale a un’infanzia serena. Il Parlamento europeo ha più volte ribadito il suo impegno nel sostenere l’Ucraina e nel proteggere i più vulnerabili, ma giornate come questa ci ricordano che non basta: serve continuare a far sentire la nostra voce, a mobilitare le nostre comunità, a salvaguardare il futuro di chi oggi vive nel terrore”. Così Carlo Corazza, Direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, accogliendo nello Spazio Europa, la casa del Parlamento europeo e della Commissione europea in Italia, l’evento “Salvare i bambini salvare il futuro” che ha coinciso con la Giornata Internazionale per la protezione dei diritti dell’Infanzia.

Carlo Corazza ha salutato la presenza della Presidente del Congresso Nazionale delle Associazioni Ucraine in Italia, Lara Levchum, che ha fortemente pensato e voluto l’inziativa in collaborazione con tutte le associazioni ucraine e con il Parlamento Europeo, e anche tutti i partecipanti: in particolare i bambini di tutte le scuole in Ucraina ed in Italia che si sono collegate all’evento, insieme ai rappresentanti delle amministrazioni locali ucraine ed italiane.

“Allo stesso tempo – ha proseguito il Direttore dell’ufficio italiano dell’Ue – questo incontro ci invita a guardare al ruolo dell’Europa e dell’Italia anche sul fronte dell’accoglienza e dell’integrazione dei richiedenti asilo. Non si tratta solo di offrire protezione, ma di accompagnare ogni persona verso una reale possibilità di costruire una nuova vita, di inserirsi nel tessuto sociale, culturale ed economico del nostro Paese. È un impegno che ci riguarda tutti: istituzioni, società civile, famiglie, scuole, giovani.

Carlo Corazza ha quindi ribadito “l’impegno forte del Parlamento europeo, in prima linea per sostenere l’Ucrania e il suo popolo per difendere la sua indipendenza e liberta”. “Aiutare questa nazione, che sta difendendo i valori su cui si fonda la nostra unione e che è già parte della famiglia europea, equivale a difendere la liberta di noi tutti. Per questo continueremo a farlo fino a quando la Russia non si fermera”, ha concluso il direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia.

Ucraina, il piano di pace Trump che piace a Mosca e non all’Ue

Roma, 20 nov. (askanews) – Dopo mesi di stallo, i negoziati per porre fine al conflitto in Ucraina riprendono slancio con una proposta americana di cui si hanno molte indiscrezioni e non un testo, e che ha già suscitato le proteste da parte europea, dato che Ucraina, come Ue e le principali cancellerie, non sono state coinvolte nel dibattito per la nuova iniziativa. L’Europa e l’Ucraina vogliono una pace “giusta e durevole”, ma non “alcuna forma di capitolazione”, ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot prima del Consiglio Affari esteri dell’Unione Europea a Bruxelles, seguito dai colleghi di gran parte degli Stati membri. L’Ungheria tiene il punto, remando controcorrente: “se la dirigenza europea fosse normale dovrebbe aver immediatamente fermato i finanziamenti all’Ucraina e chiesto un audit, dobbiamo sapere come i soldi dei contribuenti europei sono stati spesi in Ucraina”, ha affermato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, martellando sul delicato tasto dello scandalo di corruzione che sta terremotando i vertici ucraini.

Ieri la notizia del nuovo piano americano è stata accompagnata da indiscrezioni su un certo ottimismo dell’amministrazione Usa, di potere arrivare a un accordo in tempi brevissimi, forse addirittura questa settimana. A Mosca si tiene un basso profilo, oggi il Cremlino ha detto che con gli Stati Uniti ci sono contatti, ma non negoziati in corso.

Ecco cosa sappiamo del piano che, se confermato, non può piacere all’Ucraina e all’Europa, in quanto accoglie l’impianto di base delle rivendicazioni russe.

La bozza di questo piano è scaturita da una serie di incontri riservati tenutisi a Miami alla fine di ottobre. Tre giorni di consultazioni tra l’inviato speciale americano Steve Witkoff e Kirill Dmitriev, rappresentante personale di Putin e capo del fondo sovrano per gli investimenti esteri della Russia. Fonti vicine ai negoziati hanno descritto un clima costruttivo, e lo stesso Dmitriev, in dichiarazioni riportate da Axios, ha espresso un cauto ottimismo, affermando di credere nelle possibilità di successo del piano perché, a suo dire, “la posizione russa sta venendo veramente ascoltata” dai mediatori americani.

L’architettura generale del piano sarebbe stata ispirata dal precedente modello di trattativa in 20 punti che Trump aveva proposto per di Gaza.

I dettagli rimangono segreti, ma secondo fonti ben informate la proposta si articola su quattro pilastri fondamentali e interdipendenti. Il primo riguarda la definizione di un cessate-il-fuoco duraturo e di un nuovo assetto di relazioni tra Russia e Ucraina. Il secondo pilastro è incentrato sulla complessa questione delle garanzie di sicurezza internazionali, un punto cruciale per Kiev, ma anche per la Russia. Il terzo affronta il tema più ampio della sicurezza collettiva in Europa, mentre il quarto è dedicato al futuro delle relazioni diplomatiche ed economiche degli Stati Uniti con Mosca e Kiev.

Il piano conterrebbe significative concessioni territoriali a favore di Mosca, restrizioni sulle alleanze militari di cui Kiev può far parte, un netto ridmensionamento delle forze armate ucraine (dimezzate, secondo alcune fonti anche più che dimezzate), e possibili limitazioni al dispiegamento di forze NATO in alcuni paesi membri dell’Europa orientale, come i Paesi Baltici.

La scelta di Dmitriev come interlocutore da parte russa non è casuale. Il banchiere, formatosi negli Usa, è infatti un ferreo sostenitore della necessità di rivitalizzare la collaborazione economica tra Russia e Occidente. La sua partecipazione diretta fa quindi supporre che aspetti cruciali del piano siano dedicati al ripristino progressivo della cooperazione economica e commerciale tra Washington e Mosca. Questa prospettiva si scontra però con la realtà delle sanzioni, che l’amministrazione Trump ha recentemente inasprito, anche se l’entrata in vigore di nuove, dure misure sarebbe stata rinviata proprio ieri.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha cercato di smorzare gli entusiasmi che la notizia ha diffuso a Mosca, dichiarando ai giornalisti che la posizione russa “non è cambiata” rispetto a quanto discusso ad Anchorage nel vertice di Ferragosto tra Vladimir Putin e Donald Trump. Al momento “non c’è nulla da aggiungere”, ha affermato.

Anche la posizione ucraina rappresenta un’incognita, di grande peso. L’inviato americano Witkoff ha incontrato a Miami il consigliere per la sicurezza nazionale ucraino, Rustem Umerov, per illustrargli le linee generali del piano. Tuttavia, non è affatto chiaro se Kiev sia disposta ad accettare una bozza di accordo alla cui stesura non ha partecipato direttamente, violando il suo principio cardine di “nulla su di noi, senza di noi”. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si trova in una posizione particolarmente delicata, stretto tra uno scandalo di corruzione che si sta aggravando sul fronte interno e le recenti avanzate delle forze russe nella regione del Donbass, in particolare nell’area di Pokrovsk. Questa congiuntura di vulnerabilità è considerata dagli analisti una delle ragioni per cui l’amministrazione Trump ritiene che Mosca potrebbe essere più incline a considerare seriamente questa nuova iniziativa di pace.

I segnali di un’imminente accelerazione abbondano. Il Segretario dell’Esercito americano, Dan Driscoll, è a Kiev alla guida di una delegazione di alto livello, ufficialmente per colloqui sulla strategia militare e sulle tecnologie che servono all’Ucraina. E’ tuttavia osservata con attenzione come un possibile segnale della volontà di Washington di chiudere rapidamente l’accordo. Nel frattempo, Zelensky, ieri in Turchia e oggi alle prese con le convulsioni della politica interna, ha confermato di aver ricevuto da Washington alcune “posizioni e segnali”, senza fornire ulteriori dettagli.

De Pascale: Virtus-Maccabi, non politicizzare ordine pubblico

Bologna, 20 nov. (askanews) – “Purtroppo si porta sempre in politica anche ci che in politica non ci dovrebbe stare” per la gestione dell’ordine pubblico in occasione di eventi sensibili come la partita di Eurolega tra Virtus e Maccabi Tel Aviv al PalaDozza. Lo ha affermato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, a margine del convegno “In citt” organizzato da Confcommercio a Bologna, presente anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“Io ho fatto 10 anni il sindaco e ogni qualvolta c’erano manifestazioni di eventi sensibili mi sempre stato spiegato che non bisognava metterla in politica, ma bisognava fare le scelte tecnicamente pi efficaci per la gestione dell’ordine pubblico – ha detto de Pascale -. Questo quello che mi hanno insegnato prefetti, questori, comandanti provinciali dei carabinieri. Il tema fare le cose che minimizzino i disagi e quindi l’iniziativa del sindaco di valutare un’altra location era un’iniziativa assolutamente sensata, non stata accolta”.

“Ora ovviamente massima disponibilit, massimo impegno, massima solidariet a tutti gli uomini e le donne che dovranno garantire la sicurezza – ha proseguito il governatore -. L’appello a tutti che qualsiasi forma di espressione del pensiero non sia mai lesiva della libert, che non sia mai violenta, che non crei mai disagi – ha aggiunto de Pascale – Un grande evento sportivo dovrebbe essere un grande evento sportivo, per purtroppo oggi molto difficile banalizzarla e portarla sul piano dello sport. Non ci si riesce in questo contesto internazionale”.

Conte: prelievo a banche e giganti web per stipendi e sanit

Roma, 20 nov. (askanews) – “Prendiamo i soldi dagli extraprofitti delle banche, dai giganti del web americani, dalle industrie delle armi e mettiamoli a favore delle persone, per alzare gli stipendi, per migliorare la sanit”. Cos il presidente del M5s, Giuseppe Conte, a margine di un incontro nel rione popolare a Pignasecca, nel centro di Napoli, assieme al candidato presidente della Regione Campania, Roberto Fico.

“Abbiamo un nostro emendamento sul reddito di cura, a favore di coloro che assistono persone con disabilit gravi. Questo governo delle tasse non fa nulla per tagliare le tasse e per favorire le famiglie in difficolt”, ha aggiunto.