4.9 C
Roma
venerdì, 12 Dicembre, 2025
Home Blog

Il mito di Moby Dick in una mostra enciclopedica e inafferrabile

Genova, 12 dic. (askanews) – Moby Dick è uno dei grandi romanzi dell’umanità, un capolavoro anomalo e unico, che proprio per queste caratteristiche ha creato una mitologia, tanto evidente quanto inafferrabile e molteplice. Con lo stesso spirito Palazzo Ducale a Genova e la sua direttrice Ilaria Bonacossa hanno immaginato una mostra che ripercorresse nei secoli questo mito: sfida enormemente affascinante, ma complessa, che ha portato a un risultato avvolgente, sempre diverso, imprevedibile e, alla fine, riuscito, soprattutto nell’essere aperto e senza pretese di risposte definitive. Potremmo dire perfetto nel suo essere, ontologicamente, solo perfettibile.

“Io avevo in testa non l’estetica della mostra, ma il racconto – ha detto la direttrice ad askanews – cioè il fatto che si partisse dal libro e come il libro, che è pieno di incisi, che continua a andare fuori tema, la mostra doveva fare questo per aver forza, cioè non illustrare il romanzo, ma usare tutti i temi del romanzo facendoli propri perché il romanzo in realtà è veramente moderno e volendolo leggere in chiave ancora più contemporanea è forse anche una metafora dell’America di oggi, che a forza di volere e di non ascoltare finisce a picco”.

La mostra ha la stessa vocazione enciclopedica del libro di Melville, vero esempio di romanzo totale, e la declina con una passione ossessiva, ma mai univoca: si passa dalle cancellature di Isgrò ai libri arpionati di Elisabetta Benassi, dalla tassonomia di Mark Dion alle sculture di Marzia Migliora, dalla stanza di Clara Hastrup regolata dal movimento dei pesci in un acquario, alla stupenda sala dedicata a Joan Jonas e alle sue mimesi con il corpo dei pesci e con il mare, fino alle sculture geometriche di Claudia Losi, che ci dicono della bianchezza della balena, ma anche di come il suo corpo, una volta cacciato, veniva sezionato. E poi c’è l’opera video che, in qualche modo, è il cuore dell’esposizione: “Vertigo Sea” di John Akomfrah.

“L’idea era – ha aggiunto Ilaria Bonacossa – artisti che parlassero di balene, ma che in qualche modo aprissero questa idea della balena, quindi non illustrazioni di balene, ma se penso al film di Akomfrah, che per me era centrale perché è un film che parla del mare come bellezza, come violenza racchiude l’idea di cos’era la baleneria ma anche perché si sono riusciti a salvare le balene; il suono delle balene allestendo la cappella del doge in quel modo, quella è stata una visione molto iniziale: questa idea di poter venerare la balena quasi come un animale capace di parlarci di una dimensione. in fondo questo animale è un dinosauro, però è un mammifero, respira, però è un pesce, insomma è talmente tutto che non può che essere affascinante”.

“Moby Dick – La balena”, co-curata da Thyssen Bornemisza Art Contemporary, è una mostra di continue storie che hanno tempi e destini diversi. Non è mai una semplice rappresentazione, tanto che Achab, il personaggio chiave del libro insieme al capodoglio bianco, in fondo non c’è. Ma proprio questa sorta di assenza lo rende sempre presente al fianco del visitatore, come se lo guidasse, anche ad ascoltare il canto delle balene, che può essere un’esperienza commovente, ma pure il segnale di una caccia che sta per iniziare. E quando, nella notte più nera, la lancia del capitano si cala silenziosa in mare, lì nasce la letteratura contemporanea. Anche di questa emozione segreta ci parla, seppur indirettamente come nel libro cristallizzato di Tacida Dean, la mostra di Genova. (Leonardo Merlini)

Relazioni atlantiche: chiamati a scegliere

Più che del campo largo Meloni dovrebbe preoccuparsi della Casa Bianca. Infatti la brutale accelerazione imposta da Donald Trump alle relazioni atlantiche porterà scompiglio anche in casa nostra e metterà ulteriormente in tensione la nostra politica estera ed europea. Facendo esplodere una contraddizione che fin qui l’equilibrismo della premier ha potuto tenere sotto controllo.

Un equilibrio sempre più difficile

Che Meloni fino ad ora abbia gestito questo dossier con tutta la prudenza del caso era ovvio e forse perfino meritorio. Ma adesso quel nodo sta venendo al pettine. E di qui in avanti non basteranno le parole accorte e levigate della diplomazia a cavarci dall’imbarazzo.

Infatti dagli Usa è in arrivo una bufera di cui si può già intuire tutta la portata. Cosa di cui gli altri partner europei appaiono ben consapevoli. E il governo italiano, però, un po’ meno.

 

Lora delle scelte geopolitiche

Ora, può essere che l’Europa regga l’urto reinventando se stessa. E può essere che il suo periclitante equilibrio venga sconvolto buttando all’aria quel tanto di unità di cui siamo stati capaci.

In un caso e nell’altro il governo italiano si troverà a dover scegliere. O salire in ritardo sul carro dei volenterosi. Oppure battere la strada solitaria di un nazionalismo fuori tempo massimo. In un caso e nell’altro si tratterà di rischiare. E soprattutto di svelare la vera vocazione globale di questa maggioranza.

Un problema speculare ai dilemmi che l’opposizione a sua volta non riesce a sciogliere. Ma che esercitano un peso ben maggiore sulle spalle di chi si trova a governare. Per una volta, restare prudentemente in bilico non potrà essere la soluzione.

Fonte: La Voce del Popolo – 11 dicembre 2025

[Testo qui riproposto per gentile concessione dell’autore e del direttore del settimanale della diocesi di Brescia]

Il conservatorismo “ingenuo” di Meloni contro il “ri-sorgimento” di Del Noce

Un conservatorismo ridotto alla retorica dell’identità

Nel suo intervento all’Acquario Romano, Giorgia Meloni definisce il conservatorismo come l’atto di “difendere ciò che si ama, ciò che ci ha resi ciò che siamo”, affermando che oggi “farlo è rivoluzionario, perché viviamo in un’epoca che ci spinge nella direzione opposta”.

La premier insiste sull’idea che una civiltà che “demolisce le cose belle e povere che ha creato” perda se stessa, e che solo “le identità forti non temono gli altri”. Anche l’apertura al mondo – sostiene – richiede prima “orgoglio di ciò che si è”, perché “quando si imparano le lezioni del passato allora si può saltare nel futuro”.

È una linea comunicativa coerente con la retorica internazionale dei conservatori, ma riduce la tradizione a un’operazione difensiva: preservare, custodire, resistere. Una prospettiva politicamente efficace, ma concettualmente povera, quasi banale rispetto alla complessità del pensiero a cui spesso la Destra si richiama.

Del Noce: la tradizione non conserva, ma fa ri-sorgere

Augusto Del Noce – spesso evocato ma raramente compreso – non pensava in termini conservatori. La sua categoria chiave non era “conservare”, bensì ri-sorgere: un’idea che trae origine dal nostro Risorgimento come evento storico, ma che egli eleva a categoria filosofica.

Per Del Noce, la tradizione non vive nella difesa dell’identità, ma nella capacità di rigenerare ciò che ci precede. Il passato è vero quando “risorge” come possibilità nuova, non quando viene protetto come reliquia.

In questo senso, tradizione e progresso non sono termini opposti: la tradizione autentica è progressiva nel suo ri-sorgere, mentre il progresso senza radice diventa mero movimento.

Il nucleo delnociano è lontano dalla retorica dell’identità forte: la tradizione è creativa, non identitaria; generativa, non difensiva.

Perché Meloni e Del Noce non convergono

La premier conclude il suo discorso affermando di essere “dalla parte giusta della storia”. Del Noce avrebbe diffidato profondamente di una simile affermazione: la storia non assegna patenti morali. Chiede invece discernimento, responsabilità e capacità di rinnovare ciò che si eredita.

La distanza teorica è evidente:

– Meloni interpreta la tradizione come ciò che si deve custodire per non indebolirsi;

– Del Noce la vede come ciò che deve ri-sorgere per diventare nuovamente vera.

Il risultato è che il conservatorismo identitario della premier difficilmente può incontrare la tradizione creativa del filosofo cattolico. Finché questa divergenza resterà inevasa, l’appello a Del Noce rimarrà un richiamo ornamentale, non una linea culturale.

La sinistra e il mito eterno della superiorità morale

Una radice antica della cultura politica italiana

La superiorità morale, o etica, non è affatto una invenzione recente della politica italiana. Non lo è perché è una cifra distintiva, nonché storica, della sinistra italiana. Una cifra, questa sì, che arriva da lontano. Perché la “diversità morale” era già un aspetto costitutivo del vecchio Pci e, non a caso, lo storico leader Berlinguer teorizzò la cosiddetta “alternativa morale al sistema di potere della Democrazia Cristiana” nel 1980. Un progetto fondato esclusivamente su quella superiorità morale ed etica che si è tramandata lungo l’intera filiera della sinistra italiana per esplodere poi in questi ultimi anni in modo persin macroscopico. Certo, era una prassi già massicciamente impiegata contro la Dc e in particolare contro quasi tutti i suoi principali leader e statisti. Salvo alcuni esponenti della sinistra interna più compiacenti con i voleri e i diktat dei comunisti dell’epoca.

Il giudizio morale come barriera al confronto politico

Ora, come emerge quotidianamente dai vari talk televisivi di approfondimento politico de La7, emittente saldamente guidata da conduttori politicamente schierati, è particolarmente difficile avviare un confronto politico civile, nonché costruttivo, con un interlocutore che si ritiene, anche senza dirglielo apertamente, moralmente inadatto a ricoprire determinati incarichi politici e soprattutto istituzionali. Perché non soltanto esiste un irriducibile pregiudizio politico ed ideologico nei confronti dell’avversario/nemico. Ma, su tutto, c’è una valutazione morale, e quindi etica, che delegittima alla radice qualsiasi possibilità per il nemico politico di poter ambire a governare. A livello locale come, e a maggior ragione, a livello nazionale.

Quando il progetto politico viene sostituito dal moralismo

Ecco perché, a volte, la carenza della politica, della proposta politica e del progetto politico vengono semplicemente sostituiti da altri ingredienti che, guarda caso, sono fondamentalmente anti-politici. E ricorrere sistematicamente alla superiorità morale ed etica, ieri come oggi, conferma il vizio egemonico ed intollerante della sinistra italiana. In tutte le sue multiformi espressioni. Anche perché è perfettamente inutile, come fanno molti ex dirigenti del Pci, esaltare e valorizzare oggi l’esperienza della Dc e il magistero pubblico di molti suoi leader e statisti dopo averli sistematicamente e scientificamente criminalizzati. A livello politico, culturale, di governo e soprattutto sul versante personale e morale.

Senza rimozione del pregiudizio non c’è alternanza

Basti pensare alle vicende di Donat-Cattin ed Andreotti, di Forlani o di Rumor, di Piccoli o Cossiga – solo per citarne alcuni – per rendersene conto. E sin quando questo pregiudizio, morale ed etico, non sarà radicalmente rimosso ed azzerato, non ci potrà essere una vera e propria democrazia dell’alternanza. Perché l’alternanza c’è nella misura in cui si riconosce l’interlocutore o avversario per quello che è. E non per quello che si vorrebbe che fosse.

Francia, la Messa tridentina riapre un dibattito che sembrava spento

Un dibattito che nessuno si aspettava

C’è qualcosa di sorprendente, quasi contro-intuitivo, nel dibattito che si è riacceso in Francia attorno alla Messa tridentina. Un Paese che da decenni si descrive come il laboratorio dell’indifferentismo religioso europeo — laïcité severa, cattolicesimo in caduta libera, parrocchie desertificate — scopre improvvisamente che la questione liturgica mobilita, divide, incuriosisce. “La Croix”, quotidiano cattolico tra i più autorevoli, dedica ora ampio spazio a un fenomeno che fino a pochi anni fa sarebbe apparso residuale: fedeli che partecipano con naturalezza tanto alla Messa secondo il rito ordinario quanto alla liturgia tridentina, pregando in francese e in latino senza percepirlo come una contraddizione.

Non solo comunità “tradi”

Secondo il giornale, non si tratta più soltanto delle comunità “tradi” (tradizionaliste) legate al rito preconciliare, né dei nostalgici di un passato idealizzato. Nel tessuto ecclesiale francese, sempre più frammentato, emergono gruppi di giovani e famiglie che vivono l’alternanza fra i due riti come un fatto normale. Una pratica che smonta lo schema rigido imposto negli ultimi anni dal dibattito polarizzato attorno al motu proprio “Traditionis custodes” di papa Francesco: da una parte i difensori della riforma liturgica del Vaticano II, dall’altra i custodi della forma antica. In Francia, però, accade qualcosa di diverso: la porosità tra i due mondi cresce, e la liturgia tradizionale non rappresenta più un’area di resistenza identitaria.

Lindifferenza non spiega tutto

La domanda è perché tutto questo avvenga proprio in Francia, Paese che dovrebbe essere più refrattario a simili discussioni. Forse perché, in una società colpita dal declino delle appartenenze, il linguaggio liturgico — antico o riformato — diventa uno spazio identitario sorprendente. Non identitario in senso politico, ma come luogo dove si percepisce ancora un “di più” simbolico, una verticalità che sfugge al consumo immediato.

La Francia, che pure si mostra indifferente alla religione, continua infatti a produrre minoranze vive, capaci di riaprire domande che sembravano sepolte: sul sacro, sulla bellezza, sul senso della tradizione. Così il dibattito sulla Messa tridentina, lungi dall’essere una questione per specialisti, diventa un piccolo laboratorio sociale e culturale, oltre che religioso. Un Paese che proclama la sua “laicità” come dogma non disdegna di interrogarsi ancora — forse più di prima — sulla forma della propria eredità spirituale.

Una sorpresa che riguarda tutta lEuropa

Che alcuni cattolici francesi preghino indifferentemente in latino e in francese non è solo una curiosità liturgica: è il segnale che, sotto la superficie, l’immaginario religioso continua a muoversi, a riorganizzarsi, a sorprendere.

In un continente che tende a confinare la fede nella sfera privata o nostalgica, la Francia dimostra ancora una volta la sua capacità di rompere gli schemi. Anche — e forse soprattutto — quando si parla di liturgia.

Decreto Ucraina agita ancora maggioranza. Fi: problema serio se Lega non vota

Roma, 11 dic. (askanews) – Una serie di riunioni che si susseguiranno anche nei prossimi giorni. In vista di una settimana, la prossima, che Ursula von der Leyen, considera “decisiva” per il conflitto in Ucraina. L’Europa prova a fare muro a favore di una pace “giusta e sostenibile” che – sono sempre le parole della presidente della Commissione – non contenga “i semi di futuri conflitti”. Oggi la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato a una videoconferenza con la coalizione dei Volenterosi e il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky. Ed è possibile che lunedì voli a Berlino per prendere parte a un vertice al quale però, come ha spiegato il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, non si sa ancora se parteciperà anche Donald Trump.

E proprio il ruolo degli americani in questo processo di pace resta il passaggio più delicato per l’Unione che vuole scongiurare un loro disimpegno. “Stiamo lavorando affinché le garanzie di sicurezza includano serie componenti di deterrenza europea e siano realmente affidabili”, ha dichiarato Zelensky, rimarcando che la presenza e il sostegno degli Stati Uniti restano essenziali per questo obiettivo strategico. Ulteriori colloqui di pace tra americani e ucraini con gli europei dovrebbero proseguire sabato a Parigi, dove è prevista anche la presenza dell’Italia con il consigliere diplomatico della premier, Fabrizio Saggio.

Durante la videoconferenza di oggi, viene spiegato, la presidente del Consiglio avrebbe ribadito i concetti già espressi nell’incontro di un’ora e mezza di martedì scorso con il leader di Kiev. L’intenzione di palazzo Chigi resta sempre quella di avere un ruolo attivo, di ponte, tra le due sponde nel nome, come spiegato appunto due giorni fa, della “importanza dell’unità di vedute tra partner europei e americani”.

Una esigenza che Meloni ha sempre rimarcato sullo scenario internazionale ma che è importante anche sul fronte interno, dove la Lega continua a chiedere di “scommettere sul processo di pace” e sulle capacità di Trump mostrandosi dubbiosa sulla possibilità di votare quel decreto – che dovrebbe approdare nell’ultimo Consiglio dei ministri dell’anno, il 29 dicembre – che consente di prorogare di altri dodici mesi l’autorizzazione a cedere mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a Kiev. Se la Lega non lo votasse “sarebbe certamente un serio problema politico, non ci sono dubbi”, dice l’azzurro Raffaele Nevi rimarcando l’ovvio, ossia che una tale spaccatura su un tema così importante di politica estera non potrebbe non avere conseguenze sul governo. Una delle ipotesi è quella di inserire una dicitura che contempli l’impegno a prendere in considerazioni eventuali sviluppi positivi verso la fine del conflitto.

Ancora prima che si arrivi al varo del decreto, d’altra parte, la premier sarà in Parlamento per le comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo che affronterà proprio la questione delle misure per utilizzare gli asset russi, altro tema delicato sul fronte interno visto che nel partito di Salvini si auspica addirittura che tornino presto a Mosca. Mercoledì la premier riferirà, prima alla Camera e poi al Senato, e anche in quell’occasione sarà necessario presentare una risoluzione su cui la maggioranza possa tutta concordare.

Domani lo sciopero generale Cgil: trasporti a rischio disagi

Roma, 11 dic. (askanews) – Domani la Cgil sciopera contro una manovra di bilancio ritenuta “ingiusta”. L’astensione dal lavoro interesserà tutti i settori, pubblici e privati, per l’intera giornata. In programma ci sono manifestazioni in numerose città, da Nord a Sud. Il segretario generale, Maurizio Landini, parteciperà al corteo di Firenze. Il cui concentramento è previsto alle 9 in piazza Santa Maria Novella, per poi giungere in piazza del Carmine dove il leader sindacale prenderà la parola per il comizio conclusivo. A Roma la manifestazione partirà alle 9 da Piazza Vittorio Emanuele II per terminare in via dei Fori Imperiali. Con lo sciopero generale la Cgil chiede al Governo di cambiare rotta e di aumentare salari e pensioni, fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, contrastare la precarietà, introdurre una riforma fiscale equa e progressiva, dire no al riarmo, investire in sanità e istruzione e attuare vere politiche industriali.

Uno sciopero generale si fa “per creare naturalmente un problema, ma anche perché se ne parli”, dice Landini. In ogni caso “la legge prevede che lo sciopero sia annunciato molti giorni prima, che siano garantiti i servizi essenziali e che non si possano sommare scioperi nello stesso settore – afferma – una legge voluta dal sindacato per garantire i cittadini e, quindi, non è vero che non teniamo conti dei disagi dei cittadini”.

Il numero uno della confederazione di corso d’Italia aggiunge che “domani le piazze saranno piene . Le condizioni di vita sono peggiorate”. La Cgil non è isolata anche perché Cisl e Uil “hanno scelto altre forme di mobilitazione – conclude – siccome le risposte del Governo sono state negative, coerentemente, proseguiamo con la nostra battaglia”.

Nel trasporto pubblico locale (autobus, tram e metropolitane) lo stop sarà di 24 ore nel rispetto delle fasce di garanzia, stabilite a livello locale. A Milano mezzi pubblici fermi dalle 8.45 alle 15; a Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio; a Genova dalle 9 alle 17.30 e dalle 20.30 a fine servizio; a Bologna dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio; a Firenze dalle 8.15 alle 12.30 e dalle 14.30 a fine servizio (stop alla tramvia dalle 9.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio); a Napoli dalle 9.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio (il personale Eav della Circumvesuviana sciopera dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio); a Bari dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15,30 a fine servizio (il personale delle Ferrovie Sud Est sciopera dalle 8 alle 12.30 e dalle 15.30 a fine servizio); a Cagliari dalle 9.30 alle 12.45, dalle 14.45 alle 18.30 e dalle 20.30 a fine servizio; a Palermo dalle 8.30 alle 17.30 e dalle 20.30 a fine servizio. E’ esentato dallo sciopero il personale di Atac a Roma.

Nel trasporto ferroviario stop al personale addetto alla circolazione dei treni dalle 00.01 alle 21. Sono garantiti i treni a lunga percorrenza secondo gli accordi con le aziende (Trenitalia, Ntv) e rientranti nel periodo interessato dallo sciopero, sia quelli programmati nelle fasce orarie 6-9 e dalle 18 alle 21 del giorno di effettuazione dello sciopero del trasporto regionale. Nei porti i lavoratori si fermano per un’intera prestazione giornaliera. Lo sciopero sarà effettuato garantendo i servizi minimi indispensabili.

Nel trasporto marittimo nei collegamenti con isole maggiori ritardi di 24 ore alla partenza della nave (ad esclusione di linee e servizi essenziali); nei collegamenti con isole minori sciopero dalle 00.01 alle 24 (ad esclusione di linee e servizi essenziali). Stop dalle 00.01 alle 24 anche per rimorchio portuale, ormeggio, battellagio e pilotaggio, garantendo i servizi minimi. Per i taxi sciopero di 24 ore, articolato all’interno dei turni, garantendo i servizi minimi. Scioperano dalle 00.01 alle 24 per un’intera prestazione lavorativa gli addetti alla viabilità di autostrade e Anas (verranno garantiti i servizi minimi funzionali ad assicurare la sicurezza della circolazione stradale).

Scioperano dalle 00.01 alle 24 per un’intera prestazione i lavorativa del trasporto merci e logistica (vengono garantiti i trasporti di beni e prodotti essenziali), guardie ai fuochi, appalti ferroviari (addetti pulizia treni, stazioni, uffici, servizi accessori, ristorazione, accompagnamento treni notte), autonoleggio con conducente (garantite le fasce di garanzia 7-9 e 17-19) e senza, Rent a Car, noleggio con conducente (garantite le fasce di garanzia 7-9 e 17-19), soccorso stradale, gestione parcheggi e sosta, autoscuole, servizio scuolabus (il giorno 12 il personale sciopera per il solo servizio di ritorno dall’istituto scolastico), impianti a fune e trasporti funebri. E’ stato esentato dallo sciopero il settore del trasporto aereo per una proclamazione precedente.

La visione di Pierrakakis, neoeletto presidente dell’Eurogruppo

Bruxelles, 11 dic. (askanews) – “Le vecchie distinzioni che esistevano in Europa, con cui sono cresciute generazioni di europei, tra Nord e Sud, Est e Ovest, tra i cosiddetti paesi ‘frugali’ e i cosiddetti ‘spendaccioni’, sembrano essersi attenuate”, perché oggi devono tutti affrontare molte “sfide comuni” per le quali occorrono “politiche comuni”; c’è bisogno di conseguire “risultati concreti” per attuare le raccomandazioni dei rapporti di Mario Draghi sula competitività dell’economia europea e di Enrico Letta sul rafforzamento e completamento del mercato unico, e per questo serve “più cooperazione” tra gli Stati membri e “un’attenzione particolare al raggiungimento di risultati con agilità e rapidità”. E’ quanto ha detto, in sintesi, questa sera a Bruxelles, Kyriakos Pierrakakis, Ministro dell’Economia e delle Finanze della Grecia, che è stato eletto oggi nuovo presidente dell’Eurogruppo.

“Mi sento profondamente onorato – ha esordito Pierrakakis, in un intervento a sorpresa al termine della conferenza stalpa finale dell’Eurogruppo – della fiducia che i miei colleghi hanno riposto in me. Desidero ringraziarli sinceramente per la loro fiducia e per lo spirito di cooperazione dimostrato durante tutto questo processo. E desidero rendere un omaggio speciale a due persone eccezionali”. Il primo è il suo predecessore, l’irlandese Pascal Donohoe, “per la sua leadership negli ultimi anni, un vero costruttore di consenso all’interno dell’Eurogruppo”. Il secondo è l’altro candidato in lizza, il vicepremier e ministro delle Finanaze belga Vincent Van Petighem “per il modo costruttivo e collegiale con cui si è impegnato durante questo processo ” per eleggere il nuovo presidente dell’Eurogruppo. “Inutile dire che non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con lui”.

“Negli anni a venire – ha annunciato Pierrakakis -, il mio obiettivo sarà quello di lavorare per mantenere l’Eurogruppo come un organismo unito e con obiettivi condivisi, concentrandoci sulla nostra moneta comune, sui nostri interessi economici comuni e sul progetto europeo, fondato sui valori fondamentali dell’Unione”.

“Ci sono due lezioni – ha continuato – che mi sono diventate più evidenti in queste ultime settimane e durante la mia partecipazione all’Eurogruppo di quest’anno. La prima è che le vecchie distinzioni che esistevano in Europa e all’interno delle quali sono cresciute generazioni di europei, le distinzioni tra Nord e Sud, Est e Ovest, i cosiddetti ‘frugali’ e i cosiddetti ‘spendaccioni’, sembrano essersi attenuate. E questo perché le sfide che affrontiamo sono abbastanza comuni, sono molto simili. Ci sono – ha ricordato Pierrakakis – sfide comuni in materia di difesa derivanti dall’invasione russa dell’Ucraina. Abbiamo sfide comuni in materia di innovazione tecnologica, squilibri macroeconomici comuni che dobbiamo affrontare e che dobbiamo correggere. E a questo proposito – ha sottolineato -, anche le politiche che condurremo dovrebbero essere comuni”.

“Il secondo punto – ha aggiunto – riguarda proprio questo: il rapporto Draghi e il rapporto Letta: le politiche proposte dalla Commissione europea sono presenti. Sappiamo cosa dobbiamo fare, ma la nostra strategia dovrebbe diventare sinonimo di risultati concreti. Abbiamo bisogno di più cooperazione, più collaborazione, e di un’attenzione particolare al raggiungimento di risultati con agilità e rapidità. Ed è su questo che intendo concentrarmi mentre realizzeremo i programmi dell’Unione del risparmio e degli investimenti, del mercato unico, dell’euro digitale, e rafforzeremo le basi finanziarie dell’Eurozona, realizzando al contempo la crescita”.

Infine, Pierrakakis ha voluto spendere alcune parole sul suo paese, la Grecia, e sul suo popolo. “Credo che siano passati 10 anni da quando il dibattito qui a Bruxelles verteva – ha ricordato – sull’uscita o meno della Grecia dall’Eurozona. Eppure, la Grecia ha resistito. E questa è una testimonianza, direi, di molte cose. È una testimonianza della forza collettiva di un popolo. È una testimonianza della solidarietà europea ricevuta nel momento più difficile. È una testimonianza della mentalità riformista del governo di Kyriakos Mitsotakis nel realizzare riforme e cambiamenti. Ed è anche una testimonianza della piena comprensione collettiva di una generazione sia dei rischi dell’autocommiserazione che delle opportunità delle riforme. E lo dico perché questa lezione non è puramente nazionale. È fondamentalmente europea, in definitiva”.

“Affronterò questa responsabilità – ha concluso Pierrakakis – con umiltà e determinazione, impegnato a collaborare con tutti gli Stati membri per ottenere risultati significativi per i nostri cittadini e rafforzare le fondamenta di un’Europa forte, sicura di sé e pronta per il futuro”.

Social, Floridia: grande sfida è salvare persone da povertà digitale

Roma, 11 dic. (askanews) – “L’obiettivo di questo Intergruppo Parlamentare sui social network è quello di approfondire i temi della dipendenza digitale e l’uso consapevole degli smartphone”. Lo ha detto la presidente dell’Intergruppo Parlamentare Barbara Floridia, nel corso di una conferenza stampa al Senato assieme al vicepresidente dell’Intergruppo, Filippo Scerra, e al professor Vincenzo Schettini, divulgatore scientifico e presentatore televisivo.

“In maniera trasversale noi legislatori dobbiamo capire e conoscere meglio questa dipendenza dai social che non riguarda solo i giovani ma anche gli adulti. Dobbiamo approfondire il tema e capire qual è l’evoluzione antropologica che si sta sviluppando per poterla normare o quantomeno per capire quelle azioni collettive che servono per proteggere i diritti e le libertà dei cittadini e delle cittadine”, ha spiegato la senatrice M5s.

“La nuova sfida, anche come legislatori, è quella di salvare le persone dalla povertà digitale, dalla povertà cognitiva e dalla perdita di sovranità personale, perché i nostri dati sono nostri e dobbiamo sapere quando i privati li usano, perché li usano e come li usano”, ha proseguito Floridia.

I social network contribuiscono a creare una “disinformazione costante, un deficit cognitivo e una dipendenza che contribuiscono ad allontanare le persone dalla vita reale, dalle relazioni sociali. Sono rischi che mettono in crisi l’intera società e anche la partecipazione democratica alla vita politica perché spesso i cittadini pensano che scrivere sui social equivalga a partecipare al dibattito pubblico e così non è”, ha spiegato Floridia sottolineando che il primo incontro dell’Intergruppo Parlamentare sarà il 15 gennaio sarà dedicato ai social e il mondo dell’infanzia.

“Tra i primi atti dell’Intergruppo ci sarà l’invito a intervenire in audizione al primo ministro australiano, Anthony Albanese, per approfondire la legge che ha reso l’Australia il primo Paese al mondo a vietare l’uso dei social media ai minori di 16 anni e a imporre alle piattaforme obblighi stringenti di bloccare o disattivare gli account degli under 16, con sanzioni milionarie per chi non si adegua”, ha aggiunto Floridia. “Vogliamo comprendere a fondo l’impatto di questa misura e trarne eventuali spunti per l’Italia”.

Da parte sua Schettino si è rallegrato dell’iniziativa. “E’ un inizio, abbiamo piantato un primo seme. E’ una bella cosa perché questa situazione dei social è un caos e nessuno ha la bacchetta magica per risolverla, ma noi adulti stiamo prendendo coscienza e secondo me anche i ragazzi perché sta salendo un po’ la nausea dell’uso eccessivo degli smartphone. Credo che si debbano coinvolgere i ragazzi un po’ più grandi, i ventenni, credo che ci daranno delle bellissime idee per trovare gli equilibri giusti”.

Unem, transizione ancora al passo: serve realismo per accelerare

Roma, 11 dic. (askanews) – Rispetto al 2024 la domanda mondiale di energia aumentata dell’1,8% su una media degli ultimi 15 anni dell’1,6%. Se si estende lo sguardo al 2000 l’incremento diventa del 58%, a fronte di un aumento della popolazione mondiale del 34%. Un progresso significativo della domanda che, nonostante l’attenzione verso la transizione energetica, continua a essere soddisfatta in larghissima parte dalle fonti fossili. Nel 2025 il petrolio si confermato ancora la prima fonte di energia a livello mondiale, con una quota superiore al 33%. Seguono il carbone, intorno al 27%, e il gas naturale, circa il 25% con le rinnovabili al 9% rispetto al 6% del 2015, mentre il nucleare si posiziona poco oltre il 5%. Uno scenario non diverso da quello europeo e italiano. Anche qui il petrolio si conferma la prima fonte di energia con il 42% (praticamente come nel 2000) e il gas consolida il suo 24%. Le rinnovabili si attestano intorno al 15% rispetto al 3% del 2000, “spiazzando” soprattutto il carbone e marginalmente il nucleare. Questo il quadro tracciato da Unem, Unione energie per la mobilit che ha presentato il preconsuntivo 2025 alla vigilia di una scadenza importante per la Ue, quella del 16 dicembre, con il dossier automotive sul tavolo in cui potrebbe essere presa la decisione di una revisione del divieto imposto alla vendita di nuove auto con motore a combustione interna a partire dal 2035. Unem ha messo in evidenza come i valori attuali del mix energetico siano non troppo lontani da quelli di venti anni fa, a riprova di come il percorso di transizione sia pi lento di quanto spesso venga rappresentato nel dibattito pubblico e come ancora una volta ogni indicazione debba seguire realisticamente un principio di neutralit tecnologica.

Gianni Murano, Presidente Unem: “Mai come in questo momento c’ bisogno di voltare pagina. Abbiamo detto pi volte, oggi il nostro preconsuntivo, che il futuro non pi quello di una volta e in effetti vero. Sono cambiate le priorit, sono diverse le strategie, l’assetto diciamo geopolitico fa s che noi dobbiamo assicurarci anche della sicurezza degli approvvigionamenti e quindi essere certi anche di quello che potr essere il futuro da un punto di vista energetico. I biocarburanti, e in particolare la libert tecnologica e quindi la possibilit di centrare la decarbonizzazione ma in modi diversi e sempre pi liberi, quindi non non mettendo nessun divieto ad alcuna tecnologia, sono la soluzione che noi ci aspettiamo che arrivi dal dalla commissione il 16 dicembre”.

Una spinta in particolare in Italia in questa direzione potrebbe arrivare secondo Unem dall’impiego delle risorse fiscali derivanti dall’allineamento tra accise del diesel e della benzina. “L’allineamento delle accise genera un flusso di cassa positivo di circa 600 milioni di euro l’anno e noi quello che chiediamo che una parte di questo flusso di cassa, che comunque fuso di cassa positivo, quindi in pi chi arriva alla fine dal dal settore dei carburanti venga dedicato alla conversione alla trasformazione del nostro settore per avere un settore sempre pi dei carbonizzato, sempre pi moderno e quindi favorire la conversione e non la fine del nostro settore”.

Sulla necessit di una razionalizzazione delle norme a livello europeo intervento anche il professor Ennio Cascetta, Coordinatore dell’osservatorio Sunrise Most: “I dati sono molto chiari diciamo basta metterli insieme e volerli leggere. Dal 2005 al 2019 le emissioni di CO2 dovute al trasporto su strada in Italia si sono ridotte del 18%, dal 2019, quindi pre Covid, a oggi sono aumentate del 4%, quindi mentre nei 20 anni precedenti se ha avuto una decarbonizzazzione trasporto stradale negli ultimi cinque anni c’ stata una ri-carbonizzazione nonostante le norme nonostante, gli incentivi perch evidentemente si semplificato la complessit di un mercato enorme e articolatissimo come quello del trasporto su strada che vede insieme lo scooter 50 con un Tir da 40 tonnellate tutti consumano tutti e emettono e il l’ipotesi che si fatta semplificativo a livello europeo e cio che il miglioramento e il passaggio all’elettrico individuata come unica opzione tecnologica nel breve periodo, perch 2030 domani mattina, stata un’assunzione che n nei fatti non stata confermata dal mercato. Le persone hanno continuato a comprare veicoli a combustione interna anche nei paesi pi virtuosi in Italia e fra i meno virtuosi, ma i paesi pi virtuosi come Norvegia, Danimarca, Olanda, eccetera, eccetera vero che si vendono molti pi veicoli elettrici rispetto a quanti se ne vendono in Italia, ma l’uso del petrolio per l’autotrazione in questi anni aumentato”.

Un invito a tagliare i costi energetici per le imprese per dare slancio alla produttivit, in uno scenario in cui la crescita del Pil destinata a rallentare arrivato dal direttore del Centro studi di Confindustria, Alessandro Fontana: “La cosa principale che noi paghiamo, sia famiglie che imprese, pagano l’energia pi di quanto non venga pagata in altri paesi europei e pi di quello che viene pagata fuori dall’Europa. Quindi siamo sicuramente danneggiati questo in termini sia di potere d’acquisto delle famiglie e che quindi sottraggono risorse ai potenziali consumi, e sia per le imprese perch gli aumenti i costi di produzione e quindi questa la priorit. Quella di agire sulla riduzione dei costi di energia quantomeno allineati almeno agli altri paesi europei con costi superiori agli Stati Uniti, ad esempio e ovviamente a Cina quindi gi questo il minimo necessario da fare”.

Investimenti senza precedenti per il gruppo Fs, 18 mld solo nel 2025

Roma, 11 dic. (askanews) – Investimenti senza precedenti quest’anno per il gruppo Ferrovie dello Stato italiane, con oltre 18 miliardi di euro, di cui circa sette miliardi dedicati all’attuazione del Pnrr e con una traiettoria complessiva che prevede ulteriori 177 miliardi entro il 2034. In pratica, per quest’anno, gli investimenti realizzati dal gruppo sono paragonabili, per grandezza, alla Manovra di bilancio che il Governo si appresta a varare.

Nel primo anno di attuazione del Piano Strategico 2025-2029, presentato alla presenza del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il gruppo ha avviato una traiettoria di trasformazione industriale e di sviluppo infrastrutturale con un’accelerazione decisiva nella qualit del servizio, promuovendo una mobilit sempre pi moderna, sostenibile e orientata al viaggiatore, come racconta l’amministratore delegato e direttore generale Stefano Antonio Donnarumma:

“Io sono molto soddisfatto di come sta rispondendo l’organizzazione di ferrovie dello stato che ricordo la pi grande azienda infrastrutturale italiana con quasi centomila dipendenti con complessit endogene ma anche esogene molto importanti e nei suoi 120 anni di storia ha raggiunge il picco massimo mia raggiunto di investimenti con circa 18 miliardi in un solo anno e circa 7 miliardi di Pnrr”.

Per quanto riguarda la flotta, 241 sono i nuovi mezzi tra treni e bus consegnati nel primo anno di Piano, fra cui il Frecciarossa 1000 di nuova generazione, mentre sono stati 577 milioni i passeggeri trasportati nel 2025 e 253 milioni all’estero, con una crescita del 15%.

Buone notizie anche sull’operativo, con pi di 35mila treni riportati in orario con una crescita della puntualit nell’Alta velocit di circa tre punti percentuali, come prosegue Donnarumma: “La puntualit migliorata di diversi punti percentuali dall’anno scorso a quest’anno, ma il dato pi significativo lo abbiamo avuto confrontando il mese di luglio del 2024 che stato oggettivamente un mese molto complesso tanto da merita gli onori della cronaca, con il luglio del 2025 con dieci punti di percentualit superiori”.

Il Piano Strategico e il relativo aggiornamento puntano a generare valore sostenibile nel lungo periodo, rafforzando la solidit finanziaria del Gruppo e la capacit di sostenere un volume di investimenti inedito per dimensione e impatto sul sistema della mobilit.

Confermati anche gli obiettivi economici fissati al 2029: 20 miliardi di euro di ricavi, 3,5 miliardi di euro di Ebitda e un risultato netto pari a 500 milioni di euro, coerenti con la traiettoria di crescita prevista per i prossimi anni.

Panetta: "Mario Draghi ha cambiato la storia economica"

Roma, 11 dic. (askanews) – Alla Banca centrale europea Mario Draghi “ha cambiato la storia economica, da una situazione di grande difficoltà abbiamo avuto fase di stabilizzazione e maggiore serenità sui mercati”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nella sua “laudatio” in occasione della cerimonia per il conferimento a Mario Draghi del premio Bancor, dell’associazione Guido Carli e Banca Ifis, a Roma.

Era il periodo del “whatever it takes”, che “non fu un colpo di teatro – ha ricordato Panetta – ma una strategia ben studiata” e lanciata con “tempismo”, una delle diverse qualità di Draghi, e che risultò efficace anche per la credibilità di chi pronunciava le suddette parole.

Alla Banca d’Italia Draghi ha portato “un cambiamento verso la modernizzazione, vi do un esempio banale – ha proseguito -: prima di lui era impensabile telefonare al governatore sul cellulare, soprattutto per chi non aveva un posizione molto alta. Fu un cambiamento importante, una innovazione alla Banca d’Italia, dove le regole si rispettano”.

E poi l’ex governatore, ex presidente della Bce e del Consiglio dei ministri ha diverse “qualità personali: la prima è la curiosità intellettuale – ha detto Panetta – discute con chiunque. Invece è allergico e non sensibile agli ossequi. E poi voglio sottolineare l’apertura mentale, è quella che nel 2014-2015 gli ha permesso di capire che l’Europa rischiava la deflazione e che la linea che prevaleva in Europa del ‘non possiamo fare nulla’ era la più comoda e anche la più sbagliata”.

“Un’altra qualità – ha detto Panetta – è che non sta fermo: quando si è fatta una opinione, poi decide e ed agisce e non ha paura di prendersi delle responsabilità”.

Fi, Pier Silvio torna a chiedere rinnovamento, Tajani minimizza

Roma, 11 dic. (askanews) – “Facce nuove, idee nuove, programma nuovo”. Pier Silvio Berlusconi torna a chiedere un rinnovamento di Forza Italia e riporta a galla uno dei problemi strutturali del partito fondato dal Cavaliere. L’età media alta, il ricambio generazionale mai avvenuto, è una vecchia storia. Il leader Antonio Tajani, verso cui il figlio del Cavaliere ha espresso “gratitudine” per aver “tenuto in piedi il partito” dopo la morte del padre, “cosa tutt’altro che facile”, replica dall’India di “essere perfettamente in sintonia” con l’ad di Media for Europe, di “essere a favore del rinnovamento” e spiega che è esattamente “quello che stiamo facendo”. Insomma, “tutti i consigli sono preziosi” ma già “stiamo facendo emergere i giovani”.

La reazione tranquilla del vicepremier, tuttavia, non mette al riparo il partito dagli interrogativi su come cogliere un invito che non è più episodico ma, come fa notare un forzista a favore della linea del cambio generazionale, “pressante e ripetuto nel tempo”. La sollecitazione, arrivata ieri sera durante la tradizionale cena di Natale presso gli studi Mediaset di Cologno Monzese, è la seconda in cinque mesi. Anche a luglio scorso, a margine della presentazione dei palinsesti Mediaset, Pier Silvio aveva evidenziato che “il problema di Forza Italia è che sono anziani, non dico anagraficamente. Sono anziani per mentalità. Ci vorrebbe una iniezione di forze nuove”.

Nel frattempo, però, ci sono state le elezioni regionali e nella quasi totalità Forza Italia si è attestata come secondo partito della coalizione di centrodestra, davanti alla Lega. In un contesto di stabilità, in cui non è alle viste un calo di consensi di Giorgia Meloni, di cui Tajani, dati alla mano, è l’alleato numero uno, il ‘monito’ di Pier Silvio Berlusconi si scontra con la realtà e diventa, per ora, una velleità: “Fai parte di una cosa che forse vince di nuovo le elezioni politiche, non puoi immaginare di scalare il centrodestra”, analizza un forzista.

L’unica cosa che si potrebbe fare in questa fase, immaginano alcuni esponenti azzurri, è un cambio dei capigruppo Paolo Barelli e Maurizio Gasparri. Ma anche in questo caso, ragiona chi parla a difesa di Tajani, “entrambi i gruppi, sia quello della Camera, che quello del Senato sono cresciuti”, quindi quantomeno servirebbe “una via di uscita dignitosa”. Il commento di Gasparri, raggiunto al telefono, è lapidario: “Ha parlato Tajani in maniera splendida”.

Chi si è sentito messo da parte dall’attuale classe dirigente azzurra guarda con “speranza” alle mosse di Roberto Occhiuto, governatore della Calabria, dove Fi è primo partito con il 17.98% più il 12,39% della lista del presidente. Mercoledì 17 dicembre, nella sede della stampa estera, quel Palazzo Grazioli, per anni residenza romana di Silvio Berlusconi, Occhiuto ha convocato l’evento “In libertà”, una delle parole simbolo della discesa in campo del Cavaliere e della sua storia politica. Oggi Occhiuto non commenta le parole di Pier Silvio ma nelle scorse settimane ha incontrato Marina Berlusconi, alimentando i retroscena sul fatto che gli eredi del fondatore di Fi lo considerino il profilo adatto a imprimere un nuovo corso. Tanto che al pranzo riservato con Occhiuto è seguito un incontro chiarificatore con Tajani. “L’iniziativa di Occhiuto è un sasso nello stagno, smuove le acque”, commenta un’osservatore attento delle dinamiche azzurre. E dà voce ai 2/3 dei voti del partito che vengono dal Sud mentre la classe dirigente viene dal Lazio e i Ministri dal Nord.

Sullo sfondo resta il tema della discesa in politica di Pier Silvio: “Non è un tema che oggi esiste. Tutte le mie energie sono dedicate a Mfe, alla nostra Europa e quelle che rimangono alla mia famiglia che è il centro della mia vita”, si schermisce lui. E a chi gli fa notare che nel 2027 avrà la stessa età di quando il padre Silvio scese in politica, replica con una battuta: “Questo lo avevo detto io… Oggi la scienza porta la vita ad allungarsi, c’è tempo..”. Tema solo rinviato dunque ma al pressing sul partito non rinuncia. “Io e Marina ci appassioniamo ai destini di Forza Italia. Siamo onesti: è naturale. Tra i lasciti di mio padre, uno dei più grandi, se non il più grande, è proprio Forza Italia”.

Il greco Pierrakakis eletto nuovo presidente dell’Eurogruppo

Bruxelles, 11 dic. (askanews) – I ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno eletto, oggi a Bruxelles, Kyriakos Pierrakakis, Ministro dell’Economia e delle Finanze della Grecia, Presidente dell’Eurogruppo. Il nuovo Presidente entrerà in carica il 12 dicembre 2025 e ricoprirà il suo mandato per due anni e mezzo. La prima riunione dell’Eurogruppo sotto la presidenza di Pierrakakis è attualmente prevista per il 19 gennaio 2026.

In lizza c’era anche un altro candidato, il vicepremier e ministro delle Finanze belga, Vincent Van Peteghem. A favore di Pierrakakis si era dichiarato, tra gli altri, il ministro tedesco delle Finanze, Lars Klingbeil, parlando alla stampa al suo arrivo alla riunione dell’Eurogruppo, questo pomeriggio a Bruxelles.

Il fatto che l’Eurogruppo sarà guidato da un ministro greco, sostenuto dal collega tedesco, è un segno dei tempi cambiati, e un simbolo del “riscatto” della Grecia. Una situazione lontanissima da quella della crisi dell’Eurozona inziata circa quindici anni fa, e del “salvataggio” della Grecia 10 anni fa, quando il ministro tedesco dell’epoca, Wolfgang Schauble, chiedeva l’espulsione di Atene dall’euro a causa della disastrosa situazione delle sue finanze pubbliche. “Esattamente 10 anni fa predisponemmo, come Eurogruppo, le condizioni per il salvataggio della Grecia. Oggi è una nazione forte che celebriamo”, ha detto alla stampa subito dopo il voto il ministro francese delle Finanze, Roland Lescure, aggiungendo che questa “è una storia di solidarietà ed efficienza in Europa”.

L’Eurogruppo, ricorda una nota del Consiglio Ue, “è un organismo informale in cui i ministri degli Stati membri dell’Eurozona discutono questioni di interesse comune relative alla condivisione dell’euro come moneta unica. Il suo compito principale è garantire uno stretto coordinamento delle politiche economiche tra gli Stati membri dell’Eurozona. Mira inoltre a promuovere le condizioni per una crescita economica più forte ed è responsabile della preparazione delle riunioni dell’Eurosummit (la riunione dei capi di Stato e di governo dei paesi partecipanti all’euro, ndr) e del loro follow-up”. L’Eurogruppo si riunisce solitamente una volta al mese, alla vigilia della riunione del Consiglio Affari economici e finanziari (Ecofin).

La prima riunione dell’Eurogruppo si tenne il 4 giugno 1998 a Lussemburgo. Il primo presidente dell’Eurogruppo fu il lussemburghese Jean-Claude Juncker, a cui sono poi succeduti l’olandese Jeroen Dijsselbloem, il portoghese Mário Centeno e l’irlandese Paschal Donohoe.

Nordio: indulto? Pi ragionevole evitare carcere preventivo

Roma, 11 dic. (askanews) – “Stiamo lavorando per una ridefinizione della situazione carceraria e dei criteri di carcerazione in tre direzioni: la pi importante in questo momento la detenzione differenziata di tossicodipendenti che pi che essere delinquenti da punire sono malati da curare. Serve una detenzione differenziata presso le comunit con adeguato controllo”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al termine del dibattito ad Atreju sulla riforma della giustizia.

Inoltre, ha aggiunto, c’ “un 15% di detenuti non sottoposti a condanna definitiva, molti vengono prosciolti, quindi la detenzione risulta ingiustificata. Trovo pi ragionevole evitare si entri in prigione prima del processo, quando si presunti innocenti, pi che liberarli, sia pure per indulgenza, dopo la condanna quando si colpevoli conclamati”.

Migranti, Nordio: nuovo regolamento Ue pietra miliare, risolve incertezze

Roma, 11 dic. (askanews) – Il nuovo regolamento Ue sui paesi sicuri e i rimpatri “risolve al 99% tutte le incertezze giurisprudenziali che esistevano prima soprattutto sul concetto di paese sicuro, sulla competenza a determinare questa condizione”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando ad Atreju al termine del dibattito sulla riforma della giustizia.

A chi gli chiede se le nuove regole riguardino chi ha gi un decreto di espulsione, Nordio risponde: ” una situazione che andr valutata caso per caso anche perch si trattato di una serie di discussioni che vanno approfondite ma in linea generale posso rispondere sicuramente che una pietra miliare verso la risoluzione del problema che aveva creato tante incertezze”.

“Il concetto di paese sicuro seguiva dei criteri che potevano essere esposti a varie interpretazioni. Io ho criticato in alcune sentenze il fatto che non motivavano caso per caso quale fosse la ragione per cui quel paese era ritenuto sicuro o non sicuro. Oggi il fatto che la competenza a definire sicuro un paese sia devoluta a questo organo che ha gi fatto un elenco e che quindi vincolante per i nostri giudici render superflua qualsiasi altra interpretazione pi o meno differente”, ha concluso.

Bernini contestata a Atreju, ministro: sempre solo poveri comunisti

Roma, 11 dic. (askanews) – In apertura del suo intervento ad Atreju, la kermesse di FdI a Roma, la ministra dell’Universit e della Ricerca Anna Maria Bernini contestata da alcuni attivisti che manifestavano contro il semestre filtro in Medicina.

“Ecco i nostri amici contestatori! Bravi, vi stavamo aspettando.

Sapete come diceva Berlusconi?”, ha detto Bernini rivolgendosi loro: “Siete sempre solo dei poveri comunisti. Imparate ad ascoltare prima di contestare, fatemi parlare. Questo dimostra tutta la vostra inutilit, siete inutili”.

Bernini poi sceso dal palco per incontrarli e discutere.

"La notte" è il nuovo singolo di Frah Quintale: molto legato al brano

Milano, 11 dic. (askanews) – Dal 12 dicembre sarà disponibile in rotazione radiofonica “La notte”, il nuovo singolo estratto da “Amor Proprio”, l’ultimo album di Frah Quintale, uscito lo scorso 10 ottobre per Undamento/Warner Music Italia su tutte le piattaforme digitali. Il brano è accompagnato da un videoclip, disponibile da ora su YouTube.

Scritta da Frah Quintale e Golden Years – che ha anche prodotto il pezzo -, “La notte” rappresenta un tassello fondamentale del disco, una delle prime tracce ad essere state scritte e che hanno definito il sound dell’intero progetto.

Racconta l’artista: «”La notte” è un brano al quale sono molto legato. Se “Né oggi né domani” è un flashforward, questo lo considero il flashback del disco, la scintilla che ha acceso il processo di guarigione. È il racconto di una di quelle notti in cui non riesci a dormire, in cui senti un vuoto incolmabile, in cui hai solo bisogno di uscire e cercare delle risposte. Si dice che camminare stimoli le funzioni cognitive e aiuti a riorganizzare i pensieri e per me vagare senza meta è stato sicuramente una parte fondamentale per iniziare a ridefinirmi quando mi sono perso.»

Girato in notturna a Brescia, il videoclip – prodotto da 5e6 e diretto da Nicolò Bassetto – vede l’artista girovagare al buio tra scenari industriali sospesi e senza tempo. Tra angoli nascosti e giochi di luce, questi spazi vuoti e impersonali diventano metafora della ricerca, fra silenzi urbani e la costante presenza della luna e le stelle che “Senza di te […] non sono niente di che / Non sono niente di serio”.

“Amor Proprio” è un viaggio emotivo tra vulnerabilità e leggerezza, tra notti insonni e giornate di sole, il tutto racchiuso in 11 tracce, che vedono la collaborazione di Colapesce in “A prescindere”, Joan Thiele in “Occhi diamanti” e Tony Boy in “1 ora d’aria 1 ora d’ansia”. Il disco racconta un processo di crescita che nasce da una riflessione personale: la reale svolta nella vita arriva quando si impara a restare da soli e ad ascoltarsi. È un cambiamento che richiede tempo, ma è proprio in queste situazioni che riusciamo a distinguere ciò che realmente vogliamo e a diventare chi davvero vogliamo essere, senza il peso delle aspettative. Con il suo stile unico che danza tra pop alternativo e urban, Frah Quintale firma un lavoro versatile che alterna episodi intimi e riflessivi a momenti trascinanti e spensierati. Al centro del progetto c’è il tema dell’amor proprio e del tempo necessario per ritrovarsi: canzoni che raccontano la ricerca di equilibrio, il bisogno di lasciar andare e vivere il presente. Scarica qui la cartella stampa completa di “Amor Proprio”.

Questo nuovo progetto discografico anticipa PALAZZETTI’26, il suo primo tour nei palasport che nella primavera 2026 toccherà le principali città italiane e che riporterà l’artista alla dimensione live, pronto a misurarsi per la prima volta in questi spazi, un nuovo passo per il suo percorso artistico. Prodotta da Live Nation, la tournée avrà inizio l’11 aprile 2026 dal PalaTerni di Terni (data zero) e proseguirà poi il 13 aprile all’Unipol Forum di Milano, il 15 aprile al Nelson Mandela Forum di Firenze, il 17 aprile al Palazzo dello Sport di Roma, il 18 aprile al Palapartenope di Napoli, il 20 aprile alla Kioene Arena di Padova, per poi concludersi il 21 aprile all’Inalpi Arena di Torino. Radio 105 è media partner del tour. I biglietti sono disponibili su livenation.it e comcerto.it.

Artista a tutto tondo, per questa importante occasione Frah Quintale ha disegnato tutte le grafiche del suo tour, dipingendo a mano su grandi tele i palazzetti delle città in cui si esibirà. Scarica qui le foto e video per uso social.

Autore e compositore dei propri progetti, Frah Quintale ha fatto dell’evoluzione e della sperimentazione il suo marchio di fabbrica, pur mantenendo uno stile distintivo. Con la sua musica, la sua scrittura autentica e il suo immaginario ha saputo creare una visione perfettamente distinguibile e difficilmente etichettabile. E lo ha sempre fatto a modo suo, col suo gusto per la melodia, le sue interpretazioni e quella freschezza che caratterizza ogni brano. Con quasi 3 milioni di ascoltatori totali su Spotify, 32 dischi di platino e 11 dischi d’oro, è un artista dalle intuizioni sempre originali, che pezzo dopo pezzo, non ha mai smesso di portare nuova linfa vitale alla musica italiana.

Sport e cibo: al Cirfood District la ricetta vincente

Reggio Emilia, 11 dic. (askanews) – La partita della salute inizia molto prima del fischio d’inizio: comincia a tavola. E’ questa la sfida lanciata da Nutrire lo Sport, l’evento ospitato al Cirfood District che ha messo al centro il legame indissolubile tra alimentazione e performance. A raccontarlo, voci che mescolano epica e sudore: dallo storytelling di Federico Buffa alla grinta dell’ex capitano azzurro di rugby Massimo Giovanelli. Non solo campioni, ma un percorso per capire perch mangiare bene il primo allenamento.

“Abbiamo deciso di organizzare qui al Cirfood District ‘Nutrire lo Sport’ perch da sempre promuovere sane abitudini alimentari, educare a corretti stili di vita parte integrante dell’attivit di Cirfood – spiega il direttore Comunicazione e Marketing, Daniela Fabbi -. Noi crediamo che alimentazione e attivit fisica siano due pilastri per un benessere generale. Il cibo non solo nutrimento, ma anche relazione, socializzazione, convivium, il condividere esperienze”.

Eppure, tra barrette proteiche e consigli da spogliatoio, la confusione tanta. Davvero serve una dieta da astronauti per andare in palestra? Risponde Eliana Liotta, giornalista scientifica e saggista, presente all’evento: “Ci sono moltissime false informazioni che girano proprio a proposito del movimento, dello sport e dell’alimentazione. Sembra che se una signora va a fare a Pilates, poi chiss che cosa debba mangiare dopo l’esercizio. Non cos, sfatiamo questo falso mito nel senso che se si fa un’attivit fisica moderata, non c’ bisogno di stravolgere la propria alimentazione. Gli ‘sportivoni’ devono mangiare moltissime proteine? No, anche in quel caso un falso mito – prosegue Liotta -. C’ una grammatura massima, quella consigliata agli sportivi che fanno esercizi ad alta intensit. Per tutti gli altri consigliabile seguire le linee guida della dieta mediterranea”.

Dalla teoria alla ‘benzina’ vera e propria. Come gestisce l’energia chi deve spingere il proprio corpo al limite ogni giorno? “Per essere atleta devi curare tutto a 360 – racconta la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti intervenuta al panel -. Sicuramente l’alimentazione fa parte di queste cose, anche perch la nostra benzina, quello che tutti i giorni ci d l’energia, per cui l’alimentazione deve essere ovviamente varia, equilibrata. Io sono seguita da un nutrizionista proprio per cercare di ottimizzare al meglio, mettendo insieme ovviamente gli allenamenti. E’ tutto uno staff che coordina la preparazione di un atleta perch deve essere bilanciato appunto le energie che assumo e con le energie che poi spendo per l’allenamento”.

Nessuna pozione magica, dunque, ma equilibrio e consapevolezza. Che si tratti di preparare un’Olimpiade o la partitella con gli amici, il messaggio uno solo: la cultura del benessere si coltiva nel piatto.

Fi, Tajani: con Pier Silvio Berlusconi perfetta sintonia sulla necessità di rinnovamento

Roma, 11 dic. (askanews) – “Io sono assolutamente a favore del rinnovamento costante di Forza Italia. È quello che stiamo facendo, stiamo facendo emergere anche i giovani, penso al segretario nazionale dei giovani, penso ai nuovi eletti alle ultime regionali, abbiamo eletto ragazzi di 24, 25 anni. Penso ai nostri vice segretari che stanno lavorando, i congressi che abbiamo fatto e che faremo, quindi questo è un modo di allargare”. Lo ha detto il segretario di Forza Italia Antonio Tajani, commentando con i giornalisti – a Mumbai dove si trova in missione – le parole di Pier Silvio Berlusconi.

“Tutti i consigli sono preziosi, li ascolto e sono in perfetta sintonia sul rinnovamento e la necessità di guardare al futuro. Stiamo lavorando per rinnovarci anche nelle argomentazioni, nell’attualizzazione del pensiero di Silvio Berlusconi e far emergere una classe dirigente giovane e nuova”.

Migranti, Nordio: nuovo regolamento Ue pietra miliare, risolve incertezze

Roma, 11 dic. (askanews) – Il nuovo regolamento Ue sui paesi sicuri e i rimpatri “risolve al 99% tutte le incertezze giurisprudenziali che esistevano prima soprattutto sul concetto di paese sicuro, sulla competenza a determinare questa condizione”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando ad Atreju al termine del dibattito sulla riforma della giustizia.

A chi gli chiede se le nuove regole riguardino chi ha già un decreto di espulsione, Nordio risponde: “È una situazione che andrà valutata caso per caso anche perchè si è trattato di una serie di discussioni che vanno approfondite ma in linea generale posso rispondere sicuramente che è una pietra miliare verso la risoluzione del problema che aveva creato tante incertezze”.

“Il concetto di paese sicuro seguiva dei criteri che potevano essere esposti a varie interpretazioni. Io ho criticato in alcune sentenze il fatto che non motivavano caso per caso quale fosse la ragione per cui quel paese era ritenuto sicuro o non sicuro. Oggi il fatto che la competenza a definire sicuro un paese sia devoluta a questo organo che ha già fatto un elenco e che quindi è vincolante per i nostri giudici renderà superflua qualsiasi altra interpretazione più o meno differente”, ha concluso.

Libri, arriva "Yeshua. La Nascita" di Stefano Rigamonti

Roma, 11 dic. (askanews) – Arriva online il terzo volume della serie “Yeshua” di Stefano Rigamonti, “La Nascita”, edito da Scripsi. Il libro esplora un momento cruciale della storia: la nascita di Gesù. Attraverso la storia di Yosef e Miriam, Rigamonti racconta il loro percorso, dalle difficoltà del fidanzamento alle sfide che affrontano con coraggio e fede, approfondendo temi universali come la speranza, l’amore e la lotta interiore.

“Ho iniziato a scrivere Yeshua perché non trovavo romanzi storici che trattassero di Gesù con il realismo e la coerenza storica che cercavo. Per me è stato come tornare indietro nel tempo, sedersi con Gesù come se fossi uno dei suoi amici. E ogni volta che scrivo, mi pongo questo obiettivo: riscoprire la figura umana oltre che quella divina di colui che ha cambiato la storia. Voglio che i lettori non solo leggano, ma vivano con lui, con le sue debolezze e la sua forza, le sue lotte e la sua speranza”, ha dichiarato Stefano Rigamonti.

Nel terzo volume, Rigamonti esplora uno dei momenti più significativi della storia: la nascita di Gesù, partendo dal fidanzamento di Yosef e Miriam fino alla fuga in Egitto. Gesù (Yeshua), sebbene presente come un’ombra, è il catalizzatore di tutto, ma il focus rimane sull’umano: l’amore, la paura, la rabbia e il sacrificio che segnano i protagonisti. Il romanzo è caratterizzato da un forte realismo, arricchito da visioni e sogni che aggiungono una dimensione soprannaturale alla vicenda. La lotta interiore di Yosef e Miriam, e la figura di Erode come antagonista, rendono la narrazione un viaggio attraverso le difficoltà umane, senza mai dimenticare la speranza che emerge nei momenti più oscuri.

Nel primo volume, “Yeshua. Il regno”, vengono esplorati i rapporti personali, le sfide e la crescita interiore del nazareno, mentre nel secondo volume, “Yeshua. La fuga”, la narrazione si concentra sulle difficoltà, i conflitti e l’avvicinarsi della croce.

Stefano Rigamonti è un compositore, autore e produttore musicale che, dopo aver ottenuto riconoscimenti internazionali con oltre 50 milioni di visualizzazioni dei suoi brani, ha esordito con successo nella letteratura con una quadrilogia che affronta temi di spiritualità, ma anche di lotta interiore, speranza e redenzione. Accanto ai libri, sta sviluppando il musical su Yeshua, ancora in fase di scrittura, che intende raccontare la storia della nascita di Gesù attraverso gli occhi di Yosef. La trama si concentrerà sugli eventi precedenti alla nascita, con una narrazione che mescolerà sogni, eventi storici e sentimenti umani, esplorando temi universali come l’amore, l’odio, il sacrificio e la speranza.

Manovra, FdI: c’è il rischio che privati rivendichino diritti sulle riserve d’oro

Roma, 11 dic. (askanews) – “L’Italia non può correre il rischio che soggetti privati rivendichino diritti sulle riserve auree degli italiani. Per questo c’è bisogno di una norma che faccia chiarezza sulla proprietà”. E’ quanto si afferma in un dossier riservato del centro studi di Fratelli d’Italia, anticipato da Repubblica e Corriere della Sera, dedicato all’emendamento di FdI alla manovra in cui si precisa che “le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia appartengono al Popolo Italiano”.

Il rapporto si apre sottolineando che “ribadire un principio scontato, e cioè che le riserve auree sono di proprietà del popolo italiano, non mette in discussione l’indipendenza della Banca d’Italia, né viola i trattati europei”.

“Affermare che la proprietà delle riserve auree di Bankitalia è del popolo italiano non serve a nulla. FALSO” si legge in uno dei punti del testo.

“Il capitale della Banca d’Italia, comprese quindi le riserve auree, è detenuto da banche, assicurazioni, fondazioni, enti ed istituti di previdenza, fondi pensione ecc. aventi sede legale in Italia – prosegue il Rapporto – In molti casi si tratta di soggetti privati, alcuni dei quali controllati da gruppi stranieri. L’Italia non può correre il rischio che soggetti privati rivendichino diritti sulle riserve auree degli italiani”.

“Per questo – secondo FdI – c’è bisogno di una norma che faccia chiarezza sulla proprietà. Inoltre, sul sito della Banca d’Italia si afferma che l’oro è di “proprietà dell’istituto”. Un motivo in più per esplicitare che le riserve auree sono di proprietà di tutti gli italiani”.

“L’unica critica sensata che si potrebbe sollevare è che l’emendamento in questione sia ridondante e non necessario – conclude il testo – Non si comprende quindi la levata di scudi di queste ore nei confronti della proposta di FdI. A meno che, ed è lecito domandarselo, chi oggi si agita non abbia altri motivi per farlo”.

La formazione continua diventa priorit nel settore investigativo

Roma, 11 Dic. – Il settore delle investigazioni private attraversa una fase critica caratterizzata da un preoccupante divario tra l’evoluzione tecnologica e le competenze professionali degli operatori. Mentre criminalit e minacce si digitalizzano rapidamente, molti investigatori faticano ad adeguare le proprie metodologie, compromettendo l’efficacia delle indagini e la soddisfazione della clientela.

Christian Poltronieri, esperto del settore con oltre due decenni di esperienza, evidenzia come questa problematica stia assumendo dimensioni sempre pi rilevanti: ‘Non si pu vivere nel passato, i tempi evolvono e quindi bisogna comunque adeguarsi. Le cose cambiano, anche le metodiche’. La sua analisi mette in luce una realt spesso sottovalutata: l’inadeguatezza formativa di molti professionisti che operano in un campo dove ogni dettaglio pu risultare determinante.

La trasformazione digitale ha rivoluzionato completamente il panorama investigativo. Strumenti che fino a pochi anni fa appartenevano al regno della fantascienza sono oggi accessibili e utilizzabili quotidianamente. Tuttavia, questa evoluzione tecnologica non stata accompagnata da un adeguato processo di aggiornamento professionale, creando un gap pericoloso tra potenzialit tecniche e competenze operative.

‘Basti pensare banalmente alla tecnologia, quello che oggi usiamo quotidianamente una volta poteva essere anche pura fantascienza’, osserva Poltronieri, sottolineando come la velocit del cambiamento tecnologico abbia colto impreparati molti operatori del settore. Questa impreparazione si traduce in indagini meno efficaci, tempi di risoluzione pi lunghi e, conseguentemente, in una diminuzione della fiducia da parte della clientela.

Le competenze tradizionali rimangono fondamentali ma non pi sufficienti. ‘In primis fondamentale una buona capacit di osservazione seguita da una grande capacit di saper stare con se stessi, ma soprattutto bisogna saper attendere’, spiega l’esperto, delineando il profilo dell’investigatore moderno che deve coniugare abilit classiche con nuove competenze tecnologiche.

Il distacco emotivo rappresenta un altro aspetto cruciale spesso trascurato nei percorsi formativi. Poltronieri evidenzia questa problematica attraverso l’esempio delle indagini matrimoniali: ‘Non si pu parteggiare per l’uno o per l’altro, bisogna semplicemente scendere in campo e osservare e riportare quello che si vede in maniera asettica e sterile’. Questa capacit di mantenere obiettivit professionale richiede una formazione specifica che molti operatori non possiedono.

Le prospettive future del settore delineano scenari ancora pi complessi. L’aumento della domanda di sicurezza aziendale e personale sta creando nuove opportunit di mercato, ma anche nuove sfide professionali. ‘Potrebbe esserci una necessit pi che altro di tutela e di sicurezza a livello aziendale, a livello anche personale per alcune figure’, anticipa Poltronieri, evidenziando come il mercato stia evolvendo verso servizi pi sofisticati e specializzati.

La crescente consapevolezza dei rischi personali e aziendali sta modificando radicalmente la domanda di servizi investigativi. ‘Adesso vedo che molte persone iniziano a guardarsi intorno, a rendersi conto che in alcuni casi possono essere anche oggetto di possibili minacce, possibili violenze’, constata l’esperto, delineando un mercato in espansione che richiede competenze sempre pi specifiche e aggiornate.

L’impatto positivo di una formazione continua adeguata si rifletterebbe immediatamente sulla qualit dei servizi offerti. Investigatori meglio preparati significano indagini pi efficaci, tempi di risoluzione ridotti e maggiore soddisfazione della clientela. Questo circolo virtuoso contribuirebbe a elevare la reputazione dell’intero settore, attirando professionisti pi qualificati e investimenti in tecnologie avanzate.

La necessit di aggiornamento costante diventa quindi non solo una questione di competitivit individuale, ma un imperativo per la sopravvivenza stessa del settore. ‘Quindi dobbiamo essere aggiornati, sapere quali sono gli strumenti tecnici ma anche formativi che ci permettono di ottenere il migliore dei risultati in maniera tale che i nostri clienti siano sempre pi soddisfatti’, conclude Poltronieri, tracciando la strada per un futuro pi professionale e efficace.

Semestre filtro a Medicina, Bernini contestata ad Atreju. Lei: comunisti

Roma, 11 dic. (askanews) – In apertura del suo intervento ad Atreju, la kermesse di FdI a Roma, la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini contestata da alcuni attivisti che manifestavano contro il semestre filtro in Medicina.

“Ecco i nostri amici contestatori! Bravi, vi stavamo aspettando. Sapete come diceva Berlusconi?”, ha detto Bernini rivolgendosi loro: “Siete sempre solo dei poveri comunisti. Imparate ad ascoltare prima di contestare, fatemi parlare. Questo dimostra tutta la vostra inutilità, siete inutili”. La ministra è poi scesa dal palco per incontrarli e discutere.

“Mi assumo la responsabilità” di dire che “a febbraio la graduatoria di Medicina sarà completata e quelli che sono stati vittime delle lobby di speculatori sul sangue di studenti e famiglie, saranno non candidati a test basate su domande inutili per diventare medici, ma saranno studenti universitari. Abbiamo fatto entrare 55mila studenti universari, 24mila saranno a febbraio in graduatoria in Medicina, gli altri potranno scivolare sulle materie affini. È l’impegno che mi assumo: le chiacchere stanno a zero”. Così il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini intervenendo ad Atreju a Roma. “I tagli al Fondo di finanziamento ordinario sono una bugia, si propagano menzogne. Il governo Meloni ha creato un record assoluto di borse di studio, 880 milioni, mai raggiunto prima, e 9,4 miliardi di Ffo”, ha concluso.

NEST e MAES: un nuovo programma di cooperazione internazionale

Roma, 11 dic. (askanews) – La Fondazione NEST (Network for Energy Sustainable Transition) e la Fondazione MAES (Mediterranean Academy for Energy & Sustainability) hanno annunciato l’avvio di un nuovo programma internazionale volto a promuovere la diffusione della conoscenza scientifica e il trasferimento tecnologico nell’Africa Mediterranea, Sub-Sahariana e nel Medio Oriente. L’iniziativa rappresenta un passo significativo nella strategia italiana di rafforzamento del proprio ruolo nella transizione energetica globale, offrendo una piattaforma di cooperazione capace di unire ricerca avanzata, innovazione industriale e diplomazia scientifica. Abbiamo parlato con Francesco Cupertino, Presidente di Fondazione NEST:

“Il progetto NEST il pi grande progetto di ricerca mai finanziato in Italia sul tema dell’energia, che un tema importante per il nostro paese. Sempre pi quotidianamente ci rendiamo conto che tutte le attivit, dall’intelligenza artificiale alle produzioni industriali hanno bisogno di energia, ma noi non ci vogliamo fermare a quello che abbiamo gi realizzato, conformando centinaia di giovani ricercatori, formando nuove tecnologie, ma vogliamo provare ad allungare le nostre etiche di collaborazione, guardando soprattutto al continente africano, che nei prossimi anni vivr una fase di crescita demografica molto importante”.

poi intervenuto Domenico Villacci, Presidente di Fondazione MAES:

“Mettiamo a disposizione tutto il nostro networking nell’area mediterranea, africana e nell’area del golfo, sostanzialmente, dove abbiamo rapporti con diverse universit, quindi lo rafforziamo e rendiamo disponibile questo networking proprio per la fondazione NEST, per questo importante progetto che loro hanno sviluppato, tra l’altro con molte universit, della stessa fondazione MAES, e questo ci comporta sicuramente un’azione di sistema come paese, nel mantenere, ma anche dialogare con queste aree molto critiche e dai grandi potenziali, sostanzialmente, e per mantenere anche una alta leadership italiana a livello internazionale”.

L’iniziativa risponde alla crescente domanda, proveniente dai Paesi del Mediterraneo allargato, di soluzioni energetiche integrate, formazione avanzata e strumenti tecnologici adatti ai contesti emergenti, anche in vista degli impegni internazionali in materia di climate action e sicurezza energetica.

Sci, Gisin è caduta nella prova di St. Moritz: è in ospedale

Roma, 11 dic. (askanews) – Michelle Gisin è stata vittima di una brutta caduta nel corso della seconda prova cronometrata in vista della discesa di St. Moritz (Svizzera) che venerdì aprirà la stagione delle prove veloci nella Coppa del Mondo femminile. La 32enne elvetica, due volte campionessa olimpica, ha perso il controllo degli sci a una velocità di circa 112 km/h, scivolando contro la rete di sicurezza senza rallentare. Come riportato da SRF, Gisin è stata trasportata in elicottero in ospedale per accertamenti. Si teme un lungo stop, anche se il media elvetico precisa che la sciatrice non ha riportato lesioni alla schiena, alla testa o al collo. “Michelle era cosciente dopo la caduta. Lamentava dolore al braccio destro e al ginocchio sinistro”, ha dichiarato l’allenatore della squadra femminile Beat Tschuor. La prova è stata a lungo interrotta, con Johana Hählen che ha fatto segnare il miglior tempo sulla Corviglia in 1’32″70, facendo meglio di 13 centesimi rispetto ad Ester Ledecka. Alle loro spalle, le azzurre Sofia Goggia e Laura Pirovano, staccate rispettivamente di 21 e 22 centesimi.

Migranti, a Milano conferenza integrazione di “Milano Siamo Noi”

Roma, 11 dic. – Si terr a Milano, marted 16 dicembre alle ore 14, nella Sala Affreschi di Palazzo Isimbardi, sede della citt metropolitana di Milano, sita in Via Vivaio, 1, l’iniziativa organizzata in occasione della Commemorazione del 25 Anniversario della Giornata Internazionale del Migrante, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

L’evento, dal titolo “Nuovi Italiani Ambasciatori Culturali di Milano e del proprio Paese di Origine”, promosso da Milano Siamo Noi, di Hctor Villanueva, in collaborazione con la Citt Metropolitana di Milano, in sinergia con la FEURA e con le principali Istituzioni, Associazioni e Comunit degli immigrati attive nel territorio metropolitano.

L’iniziativa sar moderata da Patrizia Adamo, Direttrice Generale del Programma RUMBA TV, e da Hctor Villanueva, ideatore e promotore della Campagna Mondiale “Milano Siamo Noi!”, nonch CEO e Founder dell’Expo dei Popoli, delle Culture e della Solidariet. Da anni Hctor Villanueva impegnato come attore principale nel campo dell’immigrazione, promuovendo progetti di integrazione, dialogo interculturale e valorizzazione delle comunit migranti; in questa iniziativa non sar solo moderatore, ma ne rappresenta anche il cuore pulsante, guidando il dibattito e ispirando i partecipanti con la sua esperienza e visione etica e sociale.

L’iniziativa si pone come momento di profonda riflessione e di valorizzazione della presenza e del contributo dei migranti nella societ contemporanea, sottolineando il ruolo dei nuovi italiani come protagonisti della vita civica, culturale ed economica della citt, capaci di costruire ponti tra la citt che li accoglie e i Paesi di origine. In un contesto globale segnato da sfide complesse nei fenomeni migratori dalle crisi umanitarie alle trasformazioni sociali l’evento intende evidenziare l’urgenza di politiche e azioni che garantiscano dignit, inclusione e riconoscimento dei diritti fondamentali dei migranti.

L’intera iniziativa si ispira ai valori espressi nel Messaggio del Santo Padre Leone XIV per la 111 Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2025, che invita a promuovere comunit capaci di accogliere, proteggere e integrare le persone in mobilit, valorizzando la dignit e le competenze di ciascuno. Parallelamente, il richiamo al Messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Giornata Internazionale dei Migranti del 18 dicembre 2024 sottolinea la necessit di una governance internazionale della migrazione basata sui diritti umani, sulla cooperazione multilaterale e sul sostegno alle persone pi vulnerabili.

Il dialogo tra queste due prospettive morale e istituzionale diventa l’asse portante dell’iniziativa, riconoscendo nei migranti non solo destinatari di azioni sociali, ma veri e propri attori di cambiamento e di dialogo interculturale. A tal proposito, si parler anche di comunicazione e dialogo attraverso il contributo del giornalista Biagio Maimone, che affronter il tema della comunicazione come strumento capace di costruire ponti e un nuovo umanesimo della parola. La sua riflessione metter in luce il ruolo fondamentale dei comunicatori e dei giornalisti nel promuovere una societ aperta, disponibile all’accettazione e alla comprensione delle nuove culture, nella consapevolezza che il linguaggio eticamente orientato diventa uno strumento essenziale di inclusione, rispetto reciproco e coesione sociale.

In questo quadro, il programma della giornata prevede una serie di interventi istituzionali e testimonianze significative, a partire dalla registrazione dei partecipanti e dal welcome delle Autorit. Seguiranno la sessione di apertura della Dott.ssa Diana Alessandra De Marchi, Consigliera delegata alle Politiche del Lavoro, Politiche Sociali e Pari Opportunit della Citt Metropolitana, e i saluti istituzionali del Dott. Manfredi Palmeri, Presidente della Commissione Affari Istituzionali della Citt Metropolitana, del Dott. Jos Luis Darias Suarez, Console Generale di Cuba a Milano, del Dott. Federico Bottelli, Presidente della Commissione Casa e Piano Quartieri del Comune di Milano, del Dott. Paolo Romano, Consigliere Regionale in Lombardia, e del Dott. Ricardo Bettiga, Garante per la tutela dei minori e delle fragilit di Regione Lombardia. Il giornalista Biagio Maimone presenter il volume “La comunicazione creativa per lo sviluppo socio-umanitario”, seguito da interventi di professionisti e rappresentanti di comunit migranti e organizzazioni internazionali, tra cui il Dott. Radwan Khawatmi, Nabil Bougarech, Luca Capelli, Maria Cristina Toma, Edith Elise Jaomazav, Susan Simayai, Grisel Leblanch, Marika Zabiyaka, Fabio Nalin e il gruppo JNUEVE/MLF RECORS.

Il programma prosegue con interventi culturali e artistici di Keyli Alvarado, Rodolfo Azurduy Rodriguez, Carlos Gamarra, Gege Da Silva Oliveira, Ada Galano e Alessandro Veronesi, concludendosi con le premiazioni e i saluti finali. Questa iniziativa si conferma come un momento di riflessione etica, culturale e sociale, un’occasione per riaffermare i principi fondamentali della Giornata Internazionale del Migrante delle Nazioni Unite, promuovendo una visione inclusiva e aperta delle societ contemporanee e valorizzando il ruolo dei migranti come ambasciatori culturali e portatori di innovazione sociale.

Gli architetti dell’Ia persona dell’anno per Time

New York, 11 dic. (askanews) – “Il 2025 è stato l’anno in cui il pieno potenziale dell’intelligenza artificiale si è manifestato in tutta la sua potenza, e in cui è diventato chiaro che non si potrà tornare indietro”, ha dichiarato Time giovedì mattina nell’annunciare la persona dell’anno 2025, che non sarà un singolo ma un gruppo: gli architetti dell’Intelligenza artificiale. Tra i citati, l’imprenditore statunitense di origini italiane Dario Amodei.

Nella motivazione si legge: “Per aver dato vita all’era delle macchine pensanti, per aver stupito e preoccupato l’umanità, per aver trasformato il presente e superato i limiti del possibile”. La copertina del Time, scelta per l’occasione, è una rivisitazione della fotografia “Lunch Atop a Skyscraper” del 1932, con i lavoratori edili seduti su una trave, sostituiti dai dirigenti delle aziende dell’intelligenza artificiale. Al centro il Ceo di Nvidia, Jensen Huang e poi Mark Zuckerberg (Meta), Lisa Su (Advanced Micro Devices), Elon Musk (xAI), Sam Altman (OpenAI), Demis Hassabis (DeepMind Technologies), Dario Amodei (Anthropic) e Fei-Fei Li (Human-Centered AI Institute di Stanford).

Lenti a contatto, un’iniziativa a Milano per informarsi e orientarsi

Milano, 11 dic. (askanews) – “Pop Up Your Vision”, l’iniziativa gratuita dedicata all’orientamento per la correzione dei difetti visivi grazie all’impiego delle lenti a contatto, rester attiva in Piazza Gae Aulenti a Milano fino al 15 dicembre. La postazione promossa da Alcon e aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 19, per approfondire il tema del benessere visivo con il supporto di professionisti.

Secondo l’Indagine Vision Needs Monitor 2024, l’87% della popolazione italiana sopra i 15 anni ha bisogno di una correzione visiva, con prevalenza di miopia (43%) e presbiopia (41,4%), ma anche la presenza di astigmatismo (31,9%) e ipermetropia (15,5%). Tuttavia, solo il 10% utilizza le lenti a contatto, mentre il 42% si dichiara interessato a provarle. Molti dei freni all’uso delle lenti a contatto derivano da percezioni o timori ricorrenti: dubbi sul comfort, preoccupazione per la sensazione di corpo estraneo o paura di non riuscire a gestirne l’applicazione. Un confronto diretto, secondo gli esperti, pu aiutare a superare queste incertezze e un accompagnamento passo dopo passo pu rendere l’esperienza con le lenti a contatto pi consapevole e serena.

Le lenti a contatto permettono anche di rispondere alle esigenze di chi pratica sport, consentendo una migliore visione periferica e maggiore libert nei movimenti. Inoltre lo spazio Pop Up offre un punto di aggiornamento su materiali pi tollerabili, maggiore ossigenazione e possibilit di correzione pi estese anche per astigmatismo e presbiopia.

Gedi, Schlein: non si può restare in silenzio, a fianco dei giornalisti

Roma, 11 dic. (askanews) – “Le informazioni che circolano sulla vendita del gruppo Gedi sono allarmanti. Le preoccupazioni espresse dai Comitati di Redazione sono anche nostre. Dopo anni di scelte finanziarie che hanno progressivamente indebolito l’azienda, si arriva oggi alla cessione a un soggetto straniero che non offre garanzie su occupazione, prospettive future, qualità e pluralismo dell’informazione”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, in una nota.

“Siamo estremamente preoccupati dai rischi di indebolimento o addirittura di smantellamento di un presidio fondamentale della democrazia, fondato su testate che hanno segnato la storia del giornalismo italiano e che rappresentano un patrimonio unico anche per il radicamento territoriale. Non è possibile restare in silenzio di fronte a tutto questo. Non ci sono certezze sulle intenzioni del potenziale acquirente. Le richieste delle redazioni non hanno ricevuto risposta: servono garanzie occupazionali per il futuro dei dipendenti del gruppo e serve assicurare i principi costituzionali di pluralismo dell’informazione e di libertà di stampa. Sono principi cardine della nostra democrazia”, ha aggiunto.

“Per questo siamo al fianco dei giornalisti e sosterremo ogni iniziativa volta a mantenere alta l’attenzione e ottenere chiarimenti su una vicenda che tocca direttamente la salute del sistema democratico. In gioco non c’è solo un gruppo editoriale, ma un patrimonio storico e civile del Paese”, ha concluso.

Roma si accende per le feste e aspetta il boom di turisti per Natale

Roma, 11 dic. (askanews) – Roma si vestita per le feste, preparandosi ad accogliere numeri di arrivi record per il turismo. Gi dal Ponte dell’Immacolata, la Capitale si “accesa”, accompagnando la folla che ha preso d’assalto il centro per i regali di Natale: tra i grandi alberi, come quello imponente di Piazza del Popolo, le luci e le decorazioni delle vie pi affollate per lo shopping e lo spettacolare tappeto luminoso (realizzato da Acea), composto da 500.000 sfere Led che per quasi due chilometri quest’anno si snoda da piazza Venezia a piazza del Popolo, come un fascio di luce.

Secondo le ultime stime Enit, l’Italia si conferma meta preferita dei viaggiatori stranieri per trascorrere le festivit natalizie. I dati dell’Ufficio Statistica del Ministero del Turismo parlano di un boom di presenza tra il primo dicembre e l’11 gennaio 2026, con la montagna in testa ma le citt d’arte e le grandi Regioni culturali subito dopo, con su tutte il Lazio, dove si registrano oltre 1,6 milioni di prenotazioni Ota, ovvero tramite agenzie di viaggio online. Roma e le sue bellezze, quindi, gi prese d’assalto, complice anche l’anno Giubilare.

Gli ottimi dati sul turismo sono emersi anche all’Assemblea annuale di Confindustria Alberghi: nel 2025 il settore ha raggiunto un picco storico, con 476 milioni di presenze complessive, il +2,1% rispetto al 2024. Quelle straniere sono cresciute del 4,1%.

Urania News approda al canale 511 di Sky Stream e Sky Glass

Roma, 11 dic. (askanews) – Urania News, il primo canale in Italia interamente dedicato alle istituzioni e alle imprese, da oggi – informa una nota – è disponibile alla posizione 511 della sezione News di Sky Stream e Sky Glass. Con l’ingresso del canale su Sky, il progetto editoriale di Urania compie un salto di posizionamento e apre una fase nuova orientata alla crescita nel segmento dell’informazione di qualità.

Questa novità rappresenta l’evoluzione naturale di un percorso industriale iniziato con il brand Urania TV sul digitale terrestre (canale 260) e consolidato attraverso la distribuzione sui principali FAST Channel internazionali – Samsung TV Plus, LG Channels, Rakuten TV, Plex e Titan OS – che hanno già portato il canale a raggiungere 50.000 utenti unici al giorno e oltre 2 milioni di accessi mensili. Numeri che attestano la forte domanda di contenuti verticali, affidabili e ad alto valore aggiunto.

Da oggi, prosegue la nota, Urania News entra in un contesto che valorizza ulteriormente la sua identità editoriale grazie a un pubblico più qualificato, all’elevata penetrazione nel segmento corporate e istituzionale e alla massima visibilità nella fascia dedicata all’informazione professionale. Questa nuova collocazione rafforza la missione di Urania di diventare un hub editoriale per la comprensione delle dinamiche complesse, alternativa all’eccesso di semplificazione e polarizzazione che caratterizza larga parte dell’informazione generalista, contribuendo a ricostruire un dialogo positivo tra economia reale, istituzioni, società civile e giovani generazioni.

Per Giampiero Zurlo, editore e Presidente di Urania Media, “l’ingresso di Urania News su Sky Stream e Sky Glass rappresenta uno snodo strategico nella nostra crescita. Quello di Sky è esattamente il pubblico per il quale Urania è nata, più esigente e orientato ai processi decisionali. Non è soltanto un ampliamento della distribuzione, è una piena legittimazione della nostra visione e la conferma che esiste uno spazio per un’informazione diversa, capace di connettere imprese, istituzioni e cittadini. Il sistema Paese ha bisogno di contenuti che aiutino a comprendere, non a dividere. Abbiamo costruito una proposta editoriale unica in Italia, con una piattaforma multimediale che unisce digitale terrestre, FAST channel e social media; oggi approdiamo su Sky e questo ci spingerà alla ricerca di ulteriore qualità della nostra offerta informativa”.

Rutte (Nato): dobbiamo essere pronti alla guerra come quella dei nostri nonni

Roma, 11 dic. (askanews) – “Dobbiamo essere preparati alla portata della guerra che i nostri nonni e bisnonni hanno dovuto affrontare”, ha annunciato il segretario della Nato Mark Rutte nel corso del suo intervento alla Conferenza di Monaco sulla Sicurezza di oggi a Berlino.

“Noi siamo il prossimo bersaglio della Russia e siamo preparati militarmente. Temo che troppi si adagino sugli allori, che troppi non percepiscano l’urgenza e che troppi credano che il tempo giochi a nostro favore”, “non è così”, ha anche detto Rutte.

“Come fa Putin a continuare la sua guerra contro l’Ucraina? La risposta è la Cina”, così Rutte. “La Cina è vitale per la Russia; vuole impedire che il suo alleato perda in Ucraina”, ha proseguito, spiegando che “senza il sostegno della Cina, la Russia non potrebbe continuare a portare avanti questa guerra”.

Una neonata di 8 mesi è morta di freddo a Gaza

Roma, 11 dic. (askanews) – Una neonata di 8 mesi, Rahaf Abu Jazar, è morta a causa del freddo intenso a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, dove la famiglia vive in una tenda. “Pioveva, faceva terribilmente freddo, e avevo ben poco per tenerla al caldo. L’ho allattata e l’ho messa a dormire. L’ho coperta meglio che potevo, ma non è bastato – ha raccontato la mamma ad Al Jazeera – continuava a piovere e il freddo aumentava. Sono stata nel panico per tutta la notte, mentre il freddo continuava a insinuarsi. Poi, all’improvviso, ho trovato la mia piccola immobile, morta”. Le piogge intense portate dalla tempesta Byron che ha investito la regione ha allagato numerosi campi sfollati in tutta la Striscia di Gaza.

Manovra, flash mob Avs con pacchi Natale vuoti: Meloni sblocchi stipendi

Roma, 11 dic. (askanews) – Flash mob di Avs davanti alla Camera dei deputati. Bandiere del partito, uno striscione ‘Stipendio bloccato. Natale dimezzato’ e alcuni pacchi regalo vuoti.

“Questo paese fermo – ha affermato Nicola Fratoianni – i soldi si trovano subito quando si tratta di aumentare la spesa militare o fare un favore a ricchi ed evasori con il limite del contante portato a 10mila euro. E’ un Natale tagliato, tagliati i regali, le spese fondamentali per la maggioranza dei cittadini e delle cittadine. Questo il governo della sega, segano tutto, segano il Sistema sanitario nazionale, segano i diritti delle persone, forse hanno preso spunto dall’amico Milei. Noi abbiamo delle soluzioni e la prima di queste lo sblocca-stipendi, adeguandoli automaticamente all’inflazione per rispondere alla crisi del potere d’acquisto che relega il nostro paese agli ultimi posti in Europa”.

“Giorgia Meloni – ha sottolineato Angelo Bonelli – racconta un’Italia che non esiste, l’Italia che esiste quella della crisi economica e sociale, dei tre milioni di famiglie in deprivazione alimentare, 6 milioni di persone in povert assoluta, 6 milioni che non possono curarsi. L’Italia che vogliamo guarda ai ceti sociali pi deboli. Se andremo al governo, e andremo al governo, quel 5% di aumento di spese per armamenti li destineremo alla sanit, agli stipendi, alla scuola, alla ricerca”.

Da venerdì misure antinquinamento a Milano, Monza e Cremona

Milano, 11 dic. (askanews) – I dati registrati ieri, mercoledì 10 dicembre, da ARPA hanno certificato il superamento per il secondo giorno consecutivo del valore limite riferito alla media giornaliera di PM10 in provincia di Milano, Monza e Cremona. Considerate le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni, tendenzialmente favorevoli all’accumulo degli inquinanti in tutti questi territori, si attivano venerdì 12 dicembre, le misure temporanee di primo livello.

Come previsto dalla delibera della Giunta di Regione Lombardia 2634/2024, in tutti i Comuni delle province interessate saranno vigenti il divieto di utilizzo degli impianti termici alimentati a biomassa legnosa fino a 3 stelle comprese, il divieto di spandimento dei liquami zootecnici , la riduzione di 1° C delle temperature massime nelle abitazioni e il divieto di qualsiasi tipo di combustione all’aperto.

Sarà inoltre attivo, nei Comuni con più di 30.000 abitanti e in quelli che hanno aderito su base volontaria, il divieto di circolazione dei veicoli fino a euro 1 benzina e fino a euro 4 diesel compresi, anche se dotati di FAP (filtro antiparticolato) efficace o aderenti al servizio Move-In. Nei prossimi giorni verrà valutato il verificarsi delle condizioni per la eventuale disattivazione delle misure.

Sul sito “infoaria” di Regione Lombardia sono riportate tutte le informazioni relative alle misure temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria. Il sito prevede anche un servizio di notifiche per essere informati tempestivamente circa l’attivazione delle misure temporanee. L’alert può essere attivato previa registrazione.

Procedura d’infrazione Ue contro l’Ungheria: viola la libertà di stampa

Roma, 11 dic. (askanews) – La Commissione Europea ha avviato una procedura d’infrazione nei confronti dell’Ungheria per il mancato rispetto di diverse importanti disposizioni della legislazione comunitaria sui media. L’esecutivo europeo ha formalmente notificato a Budapest una lettera di costituzione in mora , contestando violazioni sia della Legge europea sulla libertà dei media (EMFA) che di alcuni requisiti della Direttiva sui servizi di media audiovisivi (AVMSD). Lo ha comunicato la Commissione.

Libert stampa, Avs: governo ipocrita, misure si perdono nella nebbia

Roma, 11 dic. (askanews) – “Sulla libert di stampa il governo ha un atteggiamento completamente ipocrita, finge di mettere in campo dei provvedimenti come quello sulle querele temerarie e sulla governance della Rai, ma questi provvedimenti non arrivano mai all’approvazione e si perdono nel porto delle nebbie. La verit che continuano ad avere l’ossessione di occupare ogni spazio informativo con la propria narrazione, la propria propaganda e questa la vera ragione per cui hanno dato parere negativo alle nostre mozioni, perch le nostre mozioni chiedono invece impegni molto concreti e molto efficaci”. Cos Elisabetta Piccolotti di Avs, commenta la decisione del governo di dare parere negativo alla Camera alle mozioni delle opposizioni su iniziative a tutela dei giornalisti e della libert di stampa.

“Noi chiediamo in particolare una nuova normativa sulle querele temerarie che possa difendere i giornalisti da atti di intimidazione tesi sostanzialmente a tappargli la bocca, normativa nazionale e non riguardante solo i casi transfrontalieri come dovrebbe fare il governo – spiega – poi chiediamo che ci siano norme a tutela delle fonti perch abbiamo assistito addirittura a perquisizioni nelle redazioni giornalistiche e infine lo stop alle azioni di spionaggio che il caso Paragon ha fatto emergere, un caso davvero inquietante perch come sappiamo quel software in mano solamente a servizi segreti dei governi occidentali”.

“Infine – aggiunge – c’ una grande questione che il rapporto con la stampa, il governo, la presidente Meloni, farebbero bene come in ogni paese occidentale a rispondere alle domande dei giornalisti perch i cittadini hanno il diritto di essere informati e di vedere anche che il nostro governo si confronta con un contraddittorio o comunque con delle domande vere e di senso”.

Pier Silvio Berlusconi: abbiamo il miglior primo ministro in Europa

Cologno Monzese, 11 dic. (askanews) – “Penso che il governo, in una situazione super complicata, stia facendo bene: tutti gli indicatori economici rimangono positivi in una situazione macroeconomica europea e mondiale complicatissima. Quindi il mio giudizio è positivo. Poi, guardiamoci intorno. Secondo me abbiamo il miglior primo ministro in circolazione in Europa”. Lo ha detto il vicepresidente e amministratore delegato di Mfe, Pier Silvio Berlusconi, riferendosi all’operato del governo Meloni durante la cena di fine anno negli studi Mediaset di Cologno Monzese. Secondo Pier Silvio Berlusconi il governo sta facendo bene “anche sulla manovra”.

Ue, La Russa: Italia può svolgere ruolo di collegamento con gli Usa

Roma, 11 dic. (askanews) – “Bisogna avere chiaro in mente che i rapporti tra Europa e Stati Uniti debbano essere facilitati: che non si può immaginare un’Europa che faccia la competizione cattiva. C’è bisogno di tentativi di trovare intese riconoscendo argomenti che hanno gli Stati Uniti nei nostri confronti e facendo riconoscere agli Stati Uniti argomenti che abbiamo noi”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso della cerimonia dello scaldino a palazzo Madama per lo scambio di auguri di fine anno con la stampa parlamentare.

“E credo – ha sottolineato – che il governo italiano e lo Stato italiano, la nazione italiana, da questo punto di vista più di altre, non di tutte, ma più di altre, possa svolgere questo ruolo importante di collegamento, di legame, di mantenimento, di attenuazione dei contrasti, che altrimenti potrebbero alla fine costituire un danno irreversibile non solo per i rapporti, ma in particolare per l’Europa e ancor di più per l’Italia”.

Il cancelliere tedesco Merz: "Difenderemo l’Europa con tutte le nostre forze"

Roma, 11 dic. (askanews) – Il cancelliere tedesco Friedrich Merz, nel corso della conferenza stampa congiunta con il Segretario generale della Nato Mark Rutte a Berlino, ha affermato che “difenderemo l’Europa con tutte le nostre forze”. Merz, riferendosi alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, ha invocato l’unità dell’Europa. Un’Europa unita e forte deve impegnarsi per stabilire una possibile pace in Ucraina, ha spiegato. “La affermeremo con tutte le nostre forze”, ha sottolineato Merz. L’Europa “non si lascerà dividere da niente e da nessuno”. “Qualsiasi soluzione negoziata deve preservare gli interessi di sicurezza europei”, ha proseguito Merz, sottolineando che nulla deve “avvenire a scapito dell’unità dell’Unione Europea e della Nato”. “Non si deve raggiungere alcuna pace senza che noi siamo coinvolti”, ha precisato il cancelliere tedesco.

Nasce l’Intergruppo parlamentare “Benessere Acustico”

Roma, 11 dic. (askanews) – Nasce l’Intergruppo parlamentare “Benessere Acustico”, un nuovo organismo trasversale che si propone di promuovere un rinnovato impegno istituzionale sui temi della salute uditiva, della qualit acustica degli ambienti e dell’impatto del rumore sulla vita delle persone. L’Intergruppo istituito su iniziativa dell’on. Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, con il sostegno di Udito Italia, onlus impegnata nella promozione e sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e del benessere uditivo. Abbiamo parlato con l’On. Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati:

“L’intergruppo parlamentare sull’udito e sul benessere dell’udito nasce dall’iniziativa di questo ente del terzo settore Udito Italia Onlus che da anni, da 16 anni, porta avanti una grande iniziativa su tutto il territorio nazionale di prevenzione, di assistenza, di cura, di portare la cura dell’udito come un fatto assolutamente importante sia nella parte preventiva, cio prevenire i troppi rumori che purtroppo oggi la nostra societ ci offre, farsi controllare e se c’ un problema poter intervenire perch oggi grazie alla scienza, alla tecnica, alle tecnologie abbiamo degli strumenti che consentono di poter intervenire direttamente sia con cure farmacologiche oppure con dispositivi medici di particolare importanza come le protesi acustiche digitali, come gli impianti cocleari e quindi bisogna con loro diffondere questa cultura della prevenzione e di curare l’udito perch un modo per poter rimanere all’interno di una societ”.

La presentazione ufficiale presso la Sala Tatarella della Camera dei Deputati. Ad affiancare l’onorevole Ciocchetti, sono intervenuti il giornalista di Rainews 24, Alberto Puoti; la presidente di Udito Italia, Valentina Faricelli; la presidente del Comitato scientifico di Udito Italia, Marcella Marletta.

Deliveroo e Croce Rossa Italiana, donati oltre 2 milioni di pasti

Roma, 11 dic. (askanews) – Una collaborazione che ha avuto un impatto sociale forte e concreto. Deliveroo e Croce Rossa Italiana nel 2020 hanno avviato una partnership che, ad oggi, ha reso possibile la donazione di pi di 2 milioni e mezzo di pasti a persone e famiglie bisognose. L’iniziativa, che si inserisce per la piattaforma di food delivery nell’ambito dell’iniziativa globale “Full Life” per il supporto ai territori e alle comunit, c’ un sistema di donazione innovativo che permette di arrotondare l’importo degli ordini Deliveroo e donare la differenza direttamente alla CRI.

“La partnership con la Croce Rossa Italiana per noi un motivo di grande orgoglio. Grazie al sistema delle microdonazioni, alla generosit dei nostri clienti e alle nostre donazioni dirette abbiamo raccolto in questi anni risorse per donare l’equivalente di oltre 2 milioni e mezzo di pasti alle persone bisognose. Sono stati utilizzati tutti i principali strumenti che la Croce Rossa ha messo a disposizione di questa iniziativa, dalla distribuzione dei pacchi alimentari attraverso la rete territoriale dei volontari ai buoni pasto. Siamo orgogliosi di questo risultato e vogliamo sviluppare insieme alla Croce Rossa Italiana altri progetti ancora pi ambiziosi per il futuro”, afferma Gian Luca Petrillo, Direttore Relazioni Esterne di Deliveroo in Italia e Belgio.

poi intervenuta Elisabetta Parise, Direttore Advocacy, Partenariati e Donazioni CRI: “Deliveroo ci ha aiutato moltissimo in quello che poi il contrasto alla povert alimentare e allo spreco alimentare. Quest’anno abbiamo voluto, proprio per questo motivo, premiarla con la benemerenza di prima classe, proprio per questo impegno sociale. Per noi le aziende come Deliveroo, che ci sostengono e quindi danno la possibilit alla nostra rete di 150 mila volontari presenti su tutto il territorio nazionale di poter aiutare le fasce vulnerabili, fondamentale”.

L’iniziativa di Deliveroo e Croce Rossa Italiana nata durante la pandemia ed ha accompagnato la popolazione bisognosa in un periodo di difficolt e transizione. Infine abbiamo parlato con Carlo Toscan Direttore Comunicazione Integrata CRI:

” una partnership che non soltanto legata al momento della donazione, perch Deliveroo ha aiutato con donazioni dirette, donazioni dei propri utenti e anche il fatto di aderire al volontariato d’impresa dimostra una sinergia valoriale molto importante tra le due realt. La volont di Deliveroo di unirsi a noi, di legarsi a noi durante il Covid, dimostra proprio lo spirito di questa partnership e nasce in un momento di estrema difficolt, forse anche in cui il ritorno per l’azienda pu essere considerato minore e quindi una partnership valoriale prima ancora che strategica”.

La partnership ha visto la partecipazione attiva dei dipendenti di Deliveroo, che sono stati impegnati, anche in queste settimane, in giornate di volontariato per il confezionamento di pacchi di alimenti e di beni di prima necessit presso i Comitati territoriali della Croce Rossa Italiana di Roma e Milano.

A Milano sequestrato un cantiere a Brera, 27 indagati per abusi edilizi

Milano, 11 dic. (askanews) – I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano hanno sottoposto a sequestro il cantiere “Unico-Brera” di via Anfiteatro 7, nell’omonimo quartiere storico del capoluogo lombardo, dove sono in corso di realizzazione due edifici residenziali rispettivamente di 4 e 11 piani.

Il sequestro è stato disposto dal gip del Tribunale meneghino nell’ambito dell’indagine diretta dalla procura su diversi progetti urbanistici di rilevante valore economico, in corso di realizzazione in violazione della normativa urbanistica, con conseguente quantificazione sottostimata degli oneri di urbanizzazione e un illecito aumento delle superfici e cubature realizzabili. Sono 27 gli indagati indagati per abusi edilizi, lottizzazione abusiva e falso tra progettisti ed ex funzionari comunali in quest’ultimo filone di indagine della maxi inchiesta milanese sull’urbanistica.

L’Ucraina ha attaccato una piattaforma Lukoil nel Caspio

Roma, 11 dic. (askanews) – Il centro operativo speciale Alfa dei Servizi di Sicurezza dell’Ucraina (SBU) ha attaccato una piattaforma petrolifera e del gas appartenente al colosso petrolifero russo Lukoil nel Mar Caspio con droni a lungo raggio, secondo fonti dell’Sbu che hanno parlato ai media statali ucraini.

“Sono stati registrati almeno quattro attacchi sulla piattaforma offshore”, ha dichiarato una delle fonti all’agenzia di stampa Ukrinform. “A seguito dell’attacco, la lavorazione di petrolio e gas è stata interrotta in oltre venti pozzi”, ha aggiunto la fonte.

Secondo la televisione di Stato ucraina Suspilne, questa è la prima volta che l’Ucraina attacca gli interessi russi nel Mar Caspio. La piattaforma Filanovsky è una delle più produttive gestite dalla Russia.

Nebbia (e smog) in Valpadana

Roma, 11 dic. (askanews) – Smog alle stelle in Italia, l’aumento di inquinanti soprattutto in presenza di nebbia: il caso italiano di questi giorni. Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, conferma infatti che, con la nebbia presente in pianura Padana da una settimana, lo smog è aumentato fino a livelli molto alti. Il limite delle polveri sottili PM10 è 40 microgrammi per metro cubo e siamo anche oltre i 100, soprattutto in Lombardia e Veneto.

Questa situazione di smog continuerà almeno per altri 4-5 giorni, localmente anche nelle grandi città del Centro-Sud.

Nonostante queste pessime notizie, sussiste una piccola consolazione: le nebbie sono diminuite di quasi il 40% dagli anni Sessanta-Ottanta ad oggi. In alcune città sono quasi scomparse, principalmente per tre motivi: – il clima è diventato più caldo (Global Warming) e ciò rallenta la condensazione del vapore nelle minuscole goccioline della nebbia; l’anticiclone invernale russo-siberiano spesso viene sostituito dall’anticiclone africano più mite a tutte le quote; – le città si sono espanse, il suolo è diventato più impermeabile e il contributo dell’isola di calore urbana è cresciuto in modo significativo; – l’aria è meno inquinata, contiene meno nuclei di condensazione su cui il vapore acqueo può aggregarsi per formare la nebbia.

Ciò nonostante, le PM10 saranno su livelli molto alti per tutta la settimana; non vediamo un cambiamento significativo fino a metà mese: da martedì 16 dicembre è probabile che una perturbazione colpisca con piogge e rovesci buona parte del Centro-Sud, creando una marginale instabilità anche al Nord. Non avremo un rimescolamento dell’aria completo, ma probabilmente i livelli di smog caleranno leggermente da quella data in poi.

In Ucraina un nuovo attacco russo alle infrastrutture energetiche

Roma, 11 dic. (askanews) – L’esercito russo ha nuovamente attaccato la notte scorsa le infrastrutture energetiche nelle regioni ucraine di Poltava e Odessa, secondo le autorità regionali.

L’infrastruttura bombardata nella regione di Poltava si trova vicino alla città di Kremenchuk. Un impianto energetico è stato colpito anche a Odessa. In entrambi gli attacchi, i russi hanno utilizzato droni d’attacco a lungo raggio.

Questo autunno, la Russia ha attaccato le infrastrutture elettriche ucraine quasi quotidianamente, causando un deficit di produzione che sta costringendo l’Ucraina a razionare l’energia con blackout programmati di diverse ore al giorno, che hanno interessato tutte le regioni del Paese.

La Nobel venezuelana Machado: "Ora il posto per la nostra causa è Oslo"

Roma, 11 dic. (askanews) – La leader dell’opposizione venezuelana Maria Corina Machado, ricomparsa oggi a Oslo dopo oltre un anno di latitanza e dopo aver lasciato segretamente il Venezuela, ha confermato la sua intenzione di tornare nel suo Paese, senza però specificare quando ciò avverrà.

“Sono venuta a Oslo per ricevere il Premio Nobel per la Pace a nome del popolo venezuelano e lo riporterò in Venezuela a tempo debito. Naturalmente, non dirò quando avverrà”, ha dichiarato ai giornalisti durante la sua visita nella capitale norvegese. “Fino a poco tempo fa, il posto in cui credevo di dover essere era il Venezuela; il posto in cui credo di dover essere oggi, per la nostra causa, è Oslo”, ha aggiunto, citata da El Pais.

Bce vara proposte di semplificazione sulla vigilanza bancaria

Roma, 11 dic. (askanews) – Il Consiglio direttivo della Bce ha approva un documento di raccomandazioni sulla semplificazione del quadro di regole sulla Vigilanza bancaria, che interviene a più livelli tra cui la riduzione del numero di elementi inclusi sul calcolo di leva finanziaria e a attività ponderate per il rischio; l’introduzione di un regime prudenziale semplificato per le banche di minori dimensioni; l’introduzione di un meccanismo di governance europeo che adotti una visione olistica del livello complessivo di capitale e, infine, il proposito di completare l’unione dei risparmi e degli investimenti, nonché dell’unione bancaria, al fine di promuovere l’integrazione transfrontaliera e conseguire una maggiore efficienza nei mercati.

Secondo quanto riporta un comunicato, le raccomandazioni, formulate dal una task force interna della Bce e ratificare dal direttorio, saranno ora sottoposte alla Commissione europea.

“Intendono semplificare il quadro di riferimento – dice la Bce – mantenendo al tempo stesso la capacità di tenuta del sistema bancario europeo e assicurando che le autorità microprudenziali, macroprudenziali e di risoluzione continuino a conseguire i propri obiettivi con efficacia. Occorre promuovere l’armonizzazione e l’integrazione finanziaria in Europa. La cooperazione internazionale ha un ruolo fondamentale e tutte le giurisdizioni dovrebbero assicurare la piena, tempestiva e fedele attuazione di Basilea 3”.

Una delle raccomandazioni prevede due modifiche tese a semplificare la definizione dei requisiti e delle riserve patrimoniali delle banche, noti anche come struttura progressiva del capitale. In primo luogo, si legge, gli attuali livelli delle riserve di capitale verrebbero accorpati in due categorie: una riserva non rilasciabile e una riserva rilasciabile che le autorità possono abbassare nei periodi di congiuntura avversa. Nell’accorpamento delle riserve sarà importante preservare gli attuali poteri e competenze delle autorità.

In secondo luogo, il quadro relativo al coefficiente di leva finanziaria passerebbe a essere costituito da quattro a due elementi, vale a dire un requisito minimo del 3% e una riserva unica, che potrebbe essere pari a zero per le banche più piccole.

Per migliorare la qualità della dotazione patrimoniale delle banche, la Bce propone di accrescere la capacità del capitale aggiuntivo di classe 1 di assorbire le perdite in condizioni di normale operatività; tale iniziativa sarebbe conforme a Basilea e manterrebbe la capacità di tenuta. In alternativa, prosegue il comunicato, gli elementi non rappresentativi del capitale di rischio potrebbero essere esclusi dalla struttura progressiva del capitale in condizioni di continuità aziendale, fatte salve la conformità a Basilea e la neutralità patrimoniale.

Il Consiglio direttivo propone poi un aumento significativo della proporzionalità ai sensi della normativa bancaria dell’Ue, estendendo il regime vigente per le banche di piccole dimensione a un maggior numero di enti e semplificandone le norme applicabili in modo prudente e armonizzato.

Per il quadro di riferimento applicabile in caso di dissesto bancario, il Consiglio direttivo raccomanda un maggiore allineamento fra i requisiti di risoluzione cui sono soggetti tutti gli intermediari e i requisiti previsti per le banche di rilevanza sistemica a livello globale. Questa raccomandazione, afferma la Bce, non dovrebbe comportare la riduzione delle componenti di bilancio utilizzabili per assorbire le perdite e ricapitalizzarsi in caso di dissesto; verrebbe in tal modo mantenuta la conformità dell’UE agli standard internazionali e si migliorerebbero trasparenza e prevedibilità delle norme.

Ai fini di una maggiore armonizzazione, il Consiglio direttivo raccomanda che per l’emanazione della normativa bancaria dell’UE si passi dalle direttive ai regolamenti direttamente applicabili.

Per quanto riguarda la vigilanza, il Consiglio direttivo raccomanda di completare il corpus unico di norme e armonizzare la normativa in materia di autorizzazioni bancarie, governance e operazioni con parti correlate, ottenendo in tal modo una riduzione della complessità. All’autorità di vigilanza andrebbe concessa maggiore flessibilità, ad esempio nel determinare la frequenza con cui esaminare i modelli interni delle banche. La Bce, poi propone di semplificare gli stress test a livello di UE razionalizzandone metodologia e portata e rendendo i risultati più utili in un’ottica di sistema bancario e di singole banche. Gli esiti della prova di stress così modificata contribuirebbero a migliorare il coordinamento tra le riserve macroprudenziali e microprudenziali.

Il Consiglio direttivo propone che gli sia assegnato il compito di adottare una visione olistica, al momento assente, del livello complessivo di capitale richiesto nell’unione bancaria e delle eterogeneità tra paesi. A tal fine, un ampliamento del ruolo del Forum macroprudenziale, che già riunisce il Consiglio direttivo e il Consiglio di vigilanza, potrebbe migliorare il coordinamento e la coerenza tra paesi nella definizione degli strumenti micro e macroprudenziali.

Per quanto riguarda le segnalazioni, il Consiglio direttivo propone una più ampia condivisione dei dati da parte delle autorità europee; ciò consentirebbe alle banche di effettuare le segnalazioni una sola volta, creando in tal modo un sistema segnaletico a fini statistici, prudenziali e di risoluzione pienamente integrato a livello europeo. Il ricorso al Comitato congiunto per le segnalazioni bancarie potrebbe contribuire al conseguimento di tale obiettivo. Tutti gli obblighi di segnalazione potrebbero essere rivisti ogni tre-cinque anni per assicurare che siano ancora necessari. Le banche e le autorità di vigilanza si concentrerebbero sui dati importanti; non si terrebbe conto di errori di segnalazione di lieve entità in quanto si applicherebbe una soglia di rilevanza per le richieste di ritrasmissione dei dati. Il consolidamento dei dati di vigilanza e dei dati relativi alle informative ridurrebbe ulteriormente gli oneri segnaletici, e l’informativa al pubblico (segnalazioni di terzo pilastro) sarebbe estratta dalle segnalazioni di vigilanza.