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mercoledì, 26 Novembre, 2025
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MfE amplia presenza in Europa: con 33% di Impresa entra in Portogallo

Roma, 26 nov. (askanews) – MediaforEurope entra nella portoghese Imprese. L’azienda guidata da Pier Silvio Berlusconi ha stipulato un accordo di investimento con la società Impresa – Sociedade Gestora de Participações Sociais, e il suo azionista di maggioranza, Impreger, in base al quale MfE sottoscriverà azioni di nuova emissione rappresentative del 32,934% del capitale sociale e dei diritti di voto di Impresa.

Impresa è un gruppo portoghese leader nel settore dei media e dell’intrattenimento, quotato alla borsa di Lisbona Euronext, riconosciuto per la sua forte posizione di mercato in Portogallo e nei paesi di lingua portoghese in tutto il mondo. A seguito dell’operazione, Impresa manterrà una base azionaria diversificata. In base ai termini dell’accordo di investimento, Impreger, guidata dalla famiglia Balsemão, manterrà il controllo di Impresa.

“Con questa operazione MfE amplia il proprio raggio d’azione editoriale e commerciale all’intera penisola iberica. I grandi investitori pubblicitari considerano infatti Spagna e Portogallo come un unico bacino. E grazie a questa nuova partnership con Impresa e a Mediaset España, miglioreremo ulteriormente il nostro posizionamento nel mercato europeo”, ha commentato Pier Silvio Berlusconi, ceo di MfE-MediaforEurope.

“Impresa è un’azienda familiare con una lunga tradizione nei media. Da oggi lavoreremo insieme per un nuovo sviluppo con spirito imprenditoriale e concretezza. Tant’è vero che partiremo immediatamente con collaborazioni operative: raccolta pubblicitaria e piattaforma digitale”, ha aggiunto Pier Silvio Berlusconi spiegando che “la partnership di MfE con Impresa è un ulteriore passo che consolida il nostro progetto europeo: con il Portogallo diventano sei le nazioni in cui il gruppo opera”.

Con l’ingresso nella portoghese Impresa, infatti MfE amplia così la propria presenza nella penisola Iberica e in Europa, arrivando a operare in sei Paesi: Italia, Spagna, Germania, Austria, Svizzera e, appunto, Portogallo.

“L’investimento, che non prevede una quota di controllo -ha chiarito MfE – nasce da una logica industriale e di collaborazione con la famiglia Balsemão, storici azionisti di Impresa, con l’obiettivo di sviluppare un progetto comune di lungo periodo. La collaborazione partirà da subito, dalla raccolta pubblicitaria allo sviluppo della piattaforma digitale. Il Portogallo è per MfE un mercato in linea con la visione di media company europea, capace di valorizzare le produzioni locali e di crescere attraverso piattaforme digitali e nuove tecnologie”.

"UnfatheredByJapan", l’appello di un docente italiano per i figli

Roma, 26 nov. (askanews) – “UnfatheredByJapan” (Non più padre per mano del Giappone, ndr): si intitola così il diario che Michele Dall’Arno, docente universitario di fisica in Giappone, ha aperto su YouTube da quando, lo scorso 31 ottobre, la moglie ha lasciato la loro casa a Toyohashi, a sud-ovest di Tokyo, portando con sé i loro tre figli di sette, cinque e due anni, cambiando loro scuola e città, senza permettergli poi di avere alcun contatto con loro. Una pagina online dove legge i libri preferiti dai figli prima della buonanotte, “cercando di compensare la loro assenza con la speranza che la vedano”, lancia appelli alla moglie, dopo la sua richiesta di separazione, perché accetti di dialogare e di arrivare a un accordo sull’affido condiviso dei bambini, e racconta le vicissitudini di un genitore che si scontra con un sistema “che premia il genitore che ha rapito i bambini, riconoscendogli l’affidamento dei figli”.

La vicenda di Dall’Arno non è infatti un caso isolato in Giappone, che non riconosce ancora l’affido condiviso dei figli, per cui chi lascia per primo il tetto coniugale con i figli ottiene poi l’affidamento. Nel suo diario Dall’Arno racconta di aver incontrato in queste ultime settimane altri padri, ma anche madri, finiti nella sua stessa situazione in Giappone e di aver scoperto che il Paese del Sol Levante è considerato “il buco nero” nei casi di sottrazione di minori, grazie al documentario “Unfathered” realizzato nel 2018 da Chiara e Federica Galvani con Marzo Panzetti.

“Si stima che ogni anno 150.000 genitori vengano esclusi dalla vita dei loro figli a causa di una decisione unilaterale del partner”, si afferma nel documentario che racconta le vicende di quattro padri esclusi dalla vita dei loro figli, sottolineando che quello che nel resto del mondo viene considerato rapimento e trattato come tale, in Giappone è ampiamente tollerato.

“Mia moglie ha lasciato il tetto coniugale, ha cambiato la residenza, la scuola dei bambini, che è illegale, dal momento che siamo ancora sposati e sono al 50% responsabile. Mi sono rivolto alla polizia, che non ha fatto nulla, e a diversi legali, che mi hanno confermato che la polizia non fa assolutamente nulla e che il tribunale premia quel genitore che ha rapito per primo i bambini, lasciandogli l’affidamento per i decenni a venire”, ha raccontato ad askanews Dall’Arno, che vive in Giappone dal 2012 per ragioni di lavoro. Il docente non nasconde le difficoltà incontrate nel corso dei 12 anni di rapporto con la moglie, “problemi di dialogo che ho cercato di risolvere, trovando due anni fa nella mia università una counselor da cui andavamo, una volta alla settimana, alternativamente, e che ci aveva aiutato molto”. Ora “mia moglie ha interrotto ogni rapporto non solo con me e con la mia famiglia, ma anche con la counselor”, rifiutando ogni forma di dialogo.

Il prossimo 11 dicembre si terrà la prima udienza per la separazione, “ma sarà data priorità ai soldi, per cui si deciderà in fretta quanto dovrò versare a mia moglie”, mentre “il fatto che i miei bambini siano stati rapiti e che io sia privato dei miei diritti di genitore non entrerà in aula”, ha rimarcato Dall’Arno, secondo cui “la mia battaglia legale, che comunque combatterò, è persa in partenza, e il legale non mi fa illusioni”.

Il docente italiano ha riferito di essersi rivolto anche al Consolato italiano a Osaka, raccontando che “mia moglie ha rifiutato la richiesta del Consolato di una videochiamata per verificare almeno lo stato di salute dei bambini”. Contattato da askanews, il Consolato ha confermato di seguire “con la massima attenzione un caso molto delicato, in un contesto normativo molto complesso”. Il Giappone non riconosce ancora l’affido condiviso. Nel maggio 2024 è stato approvato un disegno di legge che introduce l’affidamento congiunto dei figli minori per le coppie divorziate dal 2026. Nella pratica, però, sarà difficile che i genitori trovino un accordo.

L’auspicio di Dall’Arno è che la sua vicenda spinga le istituzioni politiche e diplomatiche italiane a fare pressioni sulle istituzioni giapponesi perché mettano fine a questo sistema che definisce “barbaro”, e che abbia risalto in modo che “altri cittadini stranieri come me possano fare una scelta informata quando si tratta di sposare un giapponese”. Ma soprattutto, come dice mentre su “UnfatheredByJapan” legge ai figli il libro di Stephen Biesty su come è fatto un aereo, che “un giorno, molto presto, questo aereo ci porti tutti insieme in Italia, a fare una bella vacanza, come abbiamo fatto fino a questa estate, tutti insieme”.(di Simona Salvi)

Moldova, ambasciatore russo accolto a ministero Esteri con un drone

Roma, 26 nov. (askanews) – Un drone contrassegnato con una Z, simbolo dell’operazione militare speciale della Russia in Ucraina, è stato depositato davanti al ministero degli Affari esteri della Moldova dove l’ambasciatore russo Oleg Ozerov si è recato per ricevere una protesta formale, all’indomani dell’incursione di diversi di questi apparecchi.

Il giorno precedente, il drone in questione era caduto in un villaggio nel nord-est della Moldova. Assalito dai media, Oleg Ozerov ha parlato di un complotto, poiché il drone è stato ritrovato sul tetto della casa senza aver causato danni. Secondo lui, l’incidente è solo uno dei “numerosi tentativi volti a danneggiare le relazioni bilaterali, che sono già al minimo storico”.

Sei droni hanno violato ieri lo spazio aereo moldavo, provocando l’evacuazione della località in cui è caduto il drone, secondo quanto riferito dal governo. Chisinau ha affermato di aver consegnato a Ozerov “una nota di protesta riguardante questo sorvolo illegale del tutto inaccettabile” e la “grave violazione della sua sovranità”.

Incoronazione dei Poeti in Campidoglio, rinasce Nobel Italiano Poesia

Roma, 26 nov. (askanews) – La Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma La Sapienza ha ufficialmente aderito al progetto promosso dalla federazione Aut-Autori per riportare in vita la prestigiosa tradizione dell’Incoronazione dei Poeti in Campidoglio.

L’antico rito, che per secoli ha celebrato le voci più alte della poesia italiana, torna oggi in forma di Premio alla carriera, pensato come un vero e proprio “Nobel della poesia italiana”. L’idea è la seguente: ogni anno un Poeta o una Poetessa verrà insignito/a di una corona d’alloro, simbolo universale di eccellenza poetica e intellettuale.

A garantire l’autorevolezza del riconoscimento sarà il coinvolgimento diretto delle istituzioni accademiche e culturali, a partire proprio dalla Facoltà di Lettere e Filosofia.

Il Premio consisterà in una scultura d’arte appositamente realizzata; la pubblicazione di un volume monografico; una somma in denaro; e, soprattutto, l’investitura simbolica con la corona d’alloro.

A 684 anni da quella storica mattina dell’8 aprile 1341, quando Francesco Petrarca fu incoronato Poeta Laureato sul colle più rappresentativo della capitale, la federazione Aut-Autori – che rappresenta gli autori del Cinema, dell’Audiovisivo, del Teatro, della Radiotelevisione e della Letteratura – annuncia così il ritorno di una tradizione che affonda le sue radici nel mondo classico.

Nel corso dei secoli l’Incoronazione in Campidoglio ha celebrato figure come Torquato Tasso, Albertino Mussato, Bernardino Perfetti e, ultima in ordine cronologico, il 31 agosto 1778, Corilla Olimpica (Maria Maddalena Morelli), immortalata anche da Madame de Staël nel romanzo Corinna o l’Italia.

Resta invece nel campo del simbolico e del desiderio l’immagine di Dante Alighieri incoronato in Campidoglio: l’evento non ebbe mai luogo, sebbene il sommo poeta vi aspirasse, come egli stesso lascia intendere nel Paradiso (canto XXV).

Con questa iniziativa il Campidoglio è chiamato a tornare luogo simbolico di un’ideale moderna Arcadia, casa naturale della poesia italiana, secondo l’ideazione del coordinatore della federazione, Alessandro Occhipinti Trigona.

L’Incoronazione dei Poeti è un progetto realizzato con il Fondo per il diritto di prestito pubblico nella categoria “autori Opere a Stampa” gestito dal Ministero della Cultura- Direzione generale biblioteche e istituti culturali- e con il sostegno di Zètema, che ne hanno riconosciuto l’alto valore culturale.

I promotori fanno sapere che si è in attesa delle conferme da parte di altre Istituzioni, affinché possano concedere il proprio patrocinio e collaborare alla piena realizzazione dell’iniziativa, contribuendo anche alla istituzionalizzazione del Premio trasformandolo in una ricorrenza annuale, non episodica, capace di riconoscere e celebrare una carriera poetica luminosa con il gesto più simbolico e nobile di cingere il capo del Poeta o della Poetessa con una corona d’alloro.

Auto, Ue valuta revisione sullo stop ai motori endotermici dal 2035

Roma, 26 nov. (askanews) – La Commissione europea potrebbe rivedere il divieto sui motori a combustione previsto dal 2035. Lo ha affermato il suo vice-presidente, Stéphane Séjourné, nel corso di una conferenza stampa a Stoccarda, assieme al cancelliere tedesco Friedrich Merz e al governatore del Baden Wuerttemberg, Winfried Kretschmann. Lo riferisce Afp.

“Vogliamo sostenere la direzione intrapresa, ma adattarla offrendo flessibilità. Abbiamo discusso con produttori, fornitori e parti sociali di una serie di flessibilità che sono probabilmente necessarie nel periodo attuale, dato il contesto internazionale – ha affermato Séjourné, vice-presidente esecutivo per la prosperità e la strategia industriale della Commissione europea -. Penso in particolare al principio di neutralità tecnologica, a una serie di tecnologie che potrebbero, tra l’altro, essere autorizzate dopo il 2035 e fornire anche una prospettiva molto chiara ai consumatori in attesa di cambiamenti nei veicoli in determinati segmenti”.

“Siamo pronti a proporre un piano di semplificazione completo per il settore automobilistico con un unico imperativo: ridurre gli oneri amministrativi e la burocrazia e rendere il nostro settore più competitivo”, ha aggiunto Séjourné.

Merz, che in un post su X ha ricordato come “l’industria automobilistica” tedesca plasmi l’immagine della Germania nel mondo, ha preannunciato che l’Ue presenterà presto delle proposte per il settore affinché esso rimanga competitivo: “L’Unione Europea si trova ora ad affrontare il compito colossale di correggere e abrogare gran parte delle normative da essa stessa adottate negli ultimi anni, credendo in buona fede che gli sviluppi globali si sarebbero svolti in modo lineare – ha dichiarato in conferenza stampa a Stoccarda -. Tuttavia, questa evoluzione non è più lineare. Stiamo assistendo a cambiamenti davvero esplosivi in tutto il mondo, che si riflettono in particolare nella politica dei dazi degli Stati Uniti d’America”.

Merz ha inoltre ribadito che “questa è solo una piccola parte del problema. Abbiamo tutti sottovalutato la performance dell’economia cinese, e in particolare della sua industria automobilistica, negli ultimi anni”.

Manovra, Palazzo Chigi: clima di condivisione, accordo su affitti ed esenzione ISEE

Milano, 26 nov. (askanews) – Il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi sul Ddl Bilancio “si è svolto in un clima di grande condivisione” ed “è stata raggiunta un’intesa su alcune questioni ancora aperte”. Lo riferisce una nota di palazzo Chigi, in cui si spiega che “in particolare, si è trovato un accordo sugli affitti brevi, sull’ampliamento dell’esenzione ISEE sulla prima casa, sull’articolo 18 riferito ai dividendi, è stata chiarita la possibilità di compensazione anche per i contributi previdenziali delle imprese, e si è discusso delle misure a favore delle forze dell’ordine”. Nella nota non si fa dunque nessun riferimento all’ipotesi di ulteriore aumento dell’Irap per le grandi banche.

Hanno preso parte all’incontro il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i Vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo e i Presidenti dei Gruppi parlamentari di maggioranza del Senato.

Hong Kong, almeno 36 morti nell’incendio al complesso residenziale di grattacieli

Roma, 26 nov. (askanews) – È salito ad almeno 36 morti il bilancio delle vittime dell’incendio scoppiato al Wang Fuk Court, un complesso residenziale di grattacieli a Hong Kong. Lo ha dichiarato il governatore di Hong Kong, John Lee, in una conferenza stampa, mentre le fiamme ancora divorano gli edifici.

Il governatore – riporta la Cnn in un aggiornamento live sul proprio sito web – ha aggiunto che 279 persone non sono “raggiungibili” e che 29 sono state ricoverate in ospedale, di cui almeno 7 in condizioni critiche. “Sono addolorato per la loro morte ed esprimo le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e a coloro che sono rimasti feriti. Forniremo tutta l’assistenza necessaria”, ha detto Lee ai giornalisti, mentre le cause dell’incendio non sono ancora chiare.

Separazione carriere, ipotesi primo marzo per la data del referendum

Roma, 26 nov. (askanews) – Il referendum confermativo sulla riforma della giustizia, che tra le altre cose prevede la separazione delle carriere tra pm e giudici e l’alta corte disciplinare, si potrebbe tenere domenica primo marzo. E’ quanto si apprende da fonti parlamentari.

Oggi, lo stesso ministro della Giustizia, Carlo Nordio, conversando con i cronisti in Transatlantico alla Camera a margine del question time, ha fornito una mezza conferma. “La legge è abbastanza chiara, ci sono degli step, la Cassazione si è già pronunciata, adesso vi sono dei termini perentori e dilatori, non prima e non dopo un certo limite. Di conseguenza, secondo i nostri calcoli, dovrebbe essere la prima metà di marzo”, ha spiegato il guardasigilli.

A favore della riforma c’è tutta la maggioranza di governo da Fratelli d’Italia a Forza Italia, passando per Lega e Noi moderati. “Non sarà un referendum sull’esecutivo Meloni”, ha detto a più riprese Nordio. Per il Sì anche Azione di Calenda, i Libdem di Marattin, l’Unione delle Camere Penali italiane, la Fondazione Einaudi, i Radicali.

Voteranno ‘No’ il centrosinistra con il Pd (anche se all’interno dei Dem ci sono alcune posizioni di traverso) M5s e Avs. Schierata contro la riforma l’Associazione nazionale magistrati con il suo comitato per il no. Anche il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, è sceso personalmente in campo nella campagna contro la riforma. Matteo Renzi con Italia viva, lascerà libertà di voto.

Per il referendum confermativo, a differenza di quello abrogativo, non è previsto un quorum di partecipazione: la legge è approvata se la maggioranza dei voti validi espressi è favorevole.

Photo Grant Deloitte, in Triennale Carlos Idun e Fabiola Ferrero

Milano, 26 nov. (askanews) – Una mostra fotografica in Triennale per dare spazio ai due vincitori della terza edizione del Photo Grant di Deloitte, il concorso internazionale articolato in due sezioni che ha la direzione artistica di Denis Curti. ” l’occasione per i giovani fotografi, e per fotografi professionisti e non – ha detto ad askanews – di poter ottenere un contributo economico per continuare la propria professione da una parte e dall’altra di visibilit, perch chi vince il premio che si divide in due categorie sostanzialmente vince anche una mostra”.

I due artisti selezionati dalla giuria sono estremamente interessanti. Il progetto “Hero, Father, Friend” del fotografo e regista ghanese Carlos Idun-Tawiah, vincitore nella categoria “Segnalazioni”, un viaggio dentro la memoria e le possibilit del futuro, una riflessione visiva e sentimentale sulla relazione tra padre e figlio, sorretta da un’idea forte di fotografia. ” un lavoro staged, un lavoro di ricostruzione – ci ha spiegato Curti -. Carlos perde il pap quando era piccolo, ma se lo ricorda bene, ha delle fotografie nel suo album di famiglia, hanno conservato i vestiti. E lui ha pensato che la finzione poteva aiutarlo a immaginare il suo futuro e in questo futuro ha voluto che la presenza di suo pap fosse una costante. E quindi ha iniziato questo percorso dove ha preso degli attori, degli amici, bambini che interpretavano Carlos stesso, altri amici pi adulti che interpretavano il pap e ha messo in scena tutti quei momenti che non riuscito a vivere”.

La messa in scena come forma ulteriore di realt, come costruzione di futuro e come manuale per affrontare la perdita. Carlos Idun interpreta il medium fotografico al meglio delle sue possibilit, che restano comunque molteplici e si declinano, in Triennale, anche nel lavoro della vincitrice della categoria “Open Call” del Photo Grant Deloitte. “In questo caso – ha aggiunto il direttore artistico – ha vinto Fabiola Ferrero, una fotografa venezuelana che ha fatto un magnifico lavoro sull’ossessione della bellezza. C’ una cultura incredibile in questo Paese, dove fin da bambini si viene condotti verso delle esperienze che vogliono celebrare il tema della bellezza attraverso tantissimi concorsi per poi finire anche con delle cose un po’ estreme come i concorsi per le nonne”.

La serie “Reinas” di Ferrero unisce fotogiornalismo e iperrealismo, documentazione e sogno pop, lasciando che poi sia lo spettatore a guardare al di l della superficie delle immagini, anche perch oltre che sui concorsi di bellezza la fotografa si concentrata su un altro aspetto centrale nella vita del Venezuela, ossia la produzione di petrolio. E questo intreccio, gi da s, genera forza narrativa.

Presentazione del libro “Cortina 1956” di Andrea Goldstein

Roma, 26 nov. (askanews) – In occasione della Giornata degli autori europei, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha organizzato luned presso la Europe Experience a Roma la presentazione del libro “Cortina 1956. Un’Olimpiade tra Guerra fredda e Dolce vita” di Andrea Goldstein.

Il libro racconta i Giochi Olimpici Invernali di Cortina d’Ampezzo come un evento che and ben oltre lo sport. L’autore ricostruisce il clima politico, sociale e culturale dell’Italia del dopoguerra, mostrando come quelle Olimpiadi – le prime trasmesse in televisione, le prime con una donna a pronunciare il giuramento degli atleti e con le due Germanie unite sotto un’unica bandiera – segnarono l’ingresso del Paese nella modernit. Tra cronaca sportiva, diplomazia e mondanit, Goldstein restituisce il ritratto di un’Italia sospesa tra la Guerra Fredda e la nascente “dolce vita”, alle soglie del boom economico.

In vista dei Giochi di Milano Cortina 2026, il volume propone un ponte ideale tra passato e futuro, invitando a riscoprire le radici olimpiche italiane e il loro significato nella storia collettiva nazionale, offrendo una riflessione attuale sul valore dello sport come fattore di coesione e progresso. Oltre all’autore, sono intervenuti Fernando Salsano, Professore di storia economica dell’Universit Tor Vergata; e Andrea Benassi, Responsabile Servizio Sviluppo Sostenibile e Studi dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale; ha moderato l’incontro Alberto Romagnoli, Capo Redattore discipline olimpiche di Rai Sport. A concludere stato Massimo Pronio, Responsabile Comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea:

“Come rappresentanza in Italia della commissione europea abbiano deciso di invitare il dottor Andrea Goldstein, famoso economista dell’Ocse nella giornata degli autori europei, una giornata che si svolge in 27 paesi europei in contemporanea, una nuova iniziativa per avvicinare i cittadini alla lettura, una lettura gradevole, scorrevole in cui il dottor Goldstein col rigore dell’analisi scientifica riesce a parlare di sport ed economia e quindi una lettura che a noi ha molto entusiasmato”.

La Giornata degli autori europei, istituita nel 2023 e parte del programma Europa Creativa, punta a celebrare la letteratura europea e ad evidenziare ci che essa pu offrire alle nuove generazioni, incentivando la circolazione dei libri e rafforzando la competitivit del settore editoriale.

Fondazione ICA Milano presenta Crossover di Anastasia Sosunova

Milano, 26 nov. (askanews) – Nella project room di Fondazione ICA Milano Anastasia Sosunova presenta per la prima volta in un’istituzione italiana la propria pratica interdisciplinare attraverso la mostra Crossover curata da Chiara Nuzzi. Le opere di Sosunova si collocano al confine tra arte, antropologia ed etnografia: concentrandosi sulla rielaborazione di storie sovracodificate ed episodi personali, l’artista d forma a nuove narrazioni spesso in contrasto con la storia ufficiale.

Il titolo Crossover si riferisce all’incontro o alla sovrapposizione tra due o pi elementi diversi che l’artista attraverso la sua pratica reinventa dando loro nuovi significati collettivi, guidando l’attenzione di chi guarda sui modi in cui le nozioni di tradizione e rituale vengono regolarmente distorte per rafforzare autorit e narrazione codificata.

Chiara Nuzzi, curatrice della mostra ha descritto ad Askanews cosa il visitatore pu trovaer nella project room: “Siamo nella mostra Crossover di Anastasia Sosunova. Sosunova lavora con diversi materiali e diversi media.

Il video Xover fornisce la cifra un po’ di coordinamento di tonalit di tutta la mostra ed un riferimento al fondatore dell’azienda Senukai, un’azienda di fai-da-t importantissima in Lituania che diventata una sorta di culto a partire dagli anni Novanta e che ancora oggi esercita una grandissima importanza e influenza nelle giovani generazioni. Abbiamo due sculture A light bulb and a chestnut e A sock che includono diversi oggetti che l’artista ha raccolto, ad esempio un calzino, una castagna oppure un pezzo di una barricata raccolta durante una manifestazione contro il governo di destra: diventano delle vere e proprie reliquie nelle quali l’artista riesce a far germinare delle nuove storie, delle nuove narrazioni, altrimenti impossibili secondo la cultura dominante. Abbiamo poi un’opera l’installazione site-specific Express Method nella quale l’artista effettua una sorta di purificazione dell’acqua secondo una tradizione ortodossa.

Il suo lavoro un lavoro di ricerca antropologica e sulla storia dell’arte e degli artefatti: l’artista da sempre si interroga su come poter utilizzare il folklore all’interno della ricerca artistica e quale possa essere il ruolo di un elemento culturale cos importante all’interno della codificazione e decodificazione di simboli visivi e come appunto essi vengano modificati nel tempo nei cambiamenti socioculturali”.

Fondazione ICA Milano ringrazia Intesa Sanpaolo e Valsoia per il sostegno alle attivit della fondazione, la galleria eastcontemporary Milano e l’Istituto di Cultura Lituano per il supporto in occasione della mostra Anastasia Sosunova. Crossover. Il progetto parte del programma 2025- 2026 Cultura Lituana in Italia, implementato dall’Istituto di Cultura Lituano e dall’Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia.

Federazione Moda Italia: Black Friday per 6 negozi su 10, spesa 268 euro

Roma, 26 nov. (askanews) – Da un sondaggio effettuato da Federazione Moda Italia-Confcommercio sulle aziende associate è emerso che 6 negozi di moda su 10 aderiscono al Black Friday 2025. In particolare, il 61,7% delle attività commerciali del dettaglio moda aderisce all’evento (era il 58,7% nel 2024). Il restante 39,3% (ossia quattro imprese su dieci) non partecipa.

Rispetto allo scorso anno, gli operatori che effettuano sconti solo per qualche giorno (da 1 a 3 giorni) sono saliti al 75,7% rispetto al 57,1% del 2024. Per contro, cala il numero dei negozi di moda (24,3%) che propone sconti per un periodo prolungato di 7 giorni e oltre (nel 2024 era il 42,9%). Inoltre il 73,8% dei dettaglianti sceglie di effettuare sconti solo su qualche articolo selezionato (nel 2024 la percentuale era del 71,4%). La minoranza (26,2%) fa promozioni su tutta la merce.

Come emerso dall’indagine di Confcommercio in collaborazione con Format Research, il budget medio di spesa complessiva degli italiani per questo black friday sarà di 268 euro e l’abbigliamento (54,4%) si pone al secondo posto (dopo elettronica ed elettrodomestici al 55,8%) della speciale classifica delle preferenze d’acquisto. Seguono scarpe/calzature (36,9%); pelletteria/accessori (32,6%) e articoli sportivi (21%).

“È un evento ‘importato’ che è diventato parte del calendario commerciale globale”, afferma Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio.

“Per questo va vissuto con intelligenza e misura, evitando di svilire il valore dei prodotti. Quando il black friday si trasforma in black week – aggiunge Felloni – diventa preoccupante perché le promozioni non si concentrano più in un solo giorno o al massimo nel weekend, come era in principio, ma si prolungano indiscriminatamente contribuendo ad alimentare la confusione nel consumatore. Per questo il vero valore per il retail resta la relazione con il cliente, l’autenticità dell’esperienza e la qualità del servizio”.

“Come Federazione Moda Italia-Confcommercio – conclude Felloni – invitiamo i commercianti a differenziarsi, valorizzando la consulenza personale e l’accoglienza e puntando su iniziative locali condivise che rafforzino la comunità commerciale e attraggano i clienti nei centri cittadini. Ai consumatori rinnoviamo l’invito a vivere l’esperienza d’acquisto locale per sostenere il commercio di prossimità, perché dietro ogni vetrina ci sono storie, competenze e relazioni non replicabili altrove”.

Norme Ue sulla deforestazione, l’Europarlamento approva un nuovo rinvio

Bruxelles, 26 nov. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato, oggi a Strasburgo, una serie di emendamenti al regolamento Ue contro la deforestazione che convergono con le modifiche già sostenute anche dai governi dei Ventisette in Consiglio Ue, riguardo a un nuovo rinvio di un anno dell’entrata in vigore delle nuove norme e a un sostanziale alleggerimento degli obblighi per le imprese, soprattutto per le Pmi.

Come da aspettative, il voto in plenaria (402 voti a favore, 250 contrari e otto astensioni) ha visto una nuova affermazione della maggioranza Ppe-Conservatori-estrema destra, che comincia a essere definita “maggioranza Giorgia”, perché comprende i gruppi politici di appartenenza dei tre partiti italiani che compongono il governi Meloni, contrapposta alla “maggioranza Ursula” (Popolari, Socialisti e Liberali con l’appoggio esterno dei Verdi), quella che ha sostenuto il primo mandato di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione, e che ne ha appoggiato anche la candidatura per il secondo mandato, nel luglio 2024. Un nuovo “tradimento” del Ppe, insomma, su un dossier legislativo importante, dopo quello clamoroso di poche settimane fa nel voto del pacchetto “Omnibus I” sugli obblighi di rendicontazione ambientale e sociale da parte delle imprese.

Dopo una lunga serie di votazioni sugli emendamenti, il testo finale ha avuto il sostegno pressoché unanime del Ppe (con un solo voto contrario e tre astenuti) e dei “Patrioti” (un solo voto contrario), e unanime dei Conservatori dell’Ecr e dei Sovranisti dell’Esn. In più, hanno votato a favore anche 29 eurodeputati del gruppo liberale Renew e otto membri del gruppo socialista e democratico (S&D).

Il gruppo Renew si è spaccato quasi a metà (i voti contrari sono stati 36, più due astenuti). Unanimi contro il testo emendato i Verdi e la Sinistra, e molto compatti anche i Socialisti, a parte gli otto favorevoli (cinque svedesi due rumeni e un lettone) e due astenuti (l’estone Marina Kaljurand e l’italiano Dario Nardella).

Il regolamento, adottato originariamente dal Parlamento europeo nell’aprile 2023, ha lo scopo di prevenire la deforestazione legata al consumo di prodotti e materie prime (cacao, caffè, olio di palma, soia, legno, gomma, carbone vegetale, carta stampata e prodotti derivati), e all’allevamento dei bovini. Il consumo dell’Ue è responsabile di circa il 10% della deforestazione globale, con olio di palma e soia che da soli rappresentano oltre due terzi di questa quota. Lo strumento principale per conseguire l’obiettivo del regolamento è la richiesta agli operatori, importatori e commercianti, che portano questi prodotti nell’Ue di dichiarare formalmente che la loro produzione non è avvenuta a seguito di una deforestazione.

Secondo il testo adottato, che costituisce ora il mandato negoziale del Parlamento europeo per il negoziato a tre (“trilogo”) con il Consiglio Ue e la Commissione, ci sarà innanzitutto un nuovo rinvio di un anno per l’attuazione di questi obblighi da parte di tutte le imprese, mantenendo i sei mesi in più già previsti per le imprese micro-piccole. Da notare che un primo rinvio di un anno (fino al 30 dicembre 2025) era già stato approvato dai co-legislatori dell’Ue nel dicembre scorso, perché il regolamento originario, già entrato in vigore nel giugno 2023, prevedeva l’attuazione degli obblighi per le imprese a partire dal 30 dicembre 2024.

Nell’ottobre scorso, la Commissione aveva proposto il secondo rinvio, adducendo problemi con il sistema informatico che dovrà raccogliere e trasmettere le dichiarazioni elettroniche di “diligenza dovuta” da parte degli operatori, importatori e commercianti; ma aggiungendo anche, questa volta, alcune modifiche al campo di applicazione degli obblighi stessi.

Secondo gli emendamenti approvati dal Parlamento europeo, i grandi operatori e le aziende commerciali di grandi dimensioni dovranno ora rispettare gli obblighi di “diligenza dovuta” contro la deforestazione dal 30 dicembre 2026, mentre le imprese micro-piccole avranno tempo fino al 30 giugno 2027. Questo rinvio, secondo le motivazioni approvate, dovrebbe garantire una transizione più graduale e consentire nel frattempo di rafforzare le capacità del sistema informatico.

Quanto alle modifiche del campo di applicazione, l’obbligo di presentare la dichiarazione contro la deforestazione ricadrà ora solo sulle imprese che immettono per prime il prodotto sul mercato Ue (operatori primari), e non sugli operatori che lo commercializzano successivamente. Inoltre gli operatori primari micro-piccoli dovranno presentare soltanto, e una sola volta per tutte, una dichiarazione semplificata.

Tutti questi emendamenti, dal rinvio dell’attuazione alla riduzione del campo di applicazione, corrispondono in gran parte alle modifiche che il Consiglio Ue ha chiesto nella sua posizione negoziale, adottata a maggioranza qualificata il 19 novembre.

Gli eurodeputati propongono inoltre di escludere dal campo di applicazione i libri e i giornali stampati, le immagini e gli altri prodotti dell’industria tipografica, oltre a manoscritti, dattiloscritti e planimetrie su carta.

Il Parlamento europeo, come già aveva fatto il Consiglio Ue, chiede anche una revisione a scadenza molto ravvicinata, entro il 30 aprile 2026, per valutare l’impatto della normativa sugli oneri amministrativi delle imprese, con la possibilità di nuove proposte legislative, se appropriato.

Possono ora partire i negoziati del “trilogo” sul testo finale del regolamento, che dovrà ricevere l’approvazione formale sia dal Parlamento europeo che dal Consiglio Ue entro la fine del 2025, affinché il rinvio di un anno e le altre modifiche possano entrare in vigore come previsto.

In Francia nuova condanna definitiva per Nicolas Sarkozy

Roma, 26 nov. (askanews) – Nicolas Sarkozy condannato in via definitiva per l’affare Bygmalion. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di Nicolas Sarkozy, lo riferisce il quotidiano francese Le Figaro. L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy ha dichiarato, in seguito alla decisione della Corte di Cassazione, che “prende atto” della sua condanna definitiva. “Nicolas Sarkozy prende atto del rigetto del suo ricorso, come ha sempre fatto riguardo alle decisioni pronunciate nei suoi confronti. Sebbene la corte d’appello abbia constatato che egli non ha mai avuto personalmente conoscenza del superamento delle spese della sua campagna nel 2012 a causa dell’appropriazione indebita da parte della società Bygmalion, la Corte di Cassazione ritiene comunque che la sua sola qualità di candidato sia sufficiente perché ne sia penalmente responsabile”, ha scritto la difesa dell’ex-presidente in un comunicato.

“Avevamo tuttavia un precedente favorevole sull’argomento della Assemblea plenaria della Corte di Cassazione, che è la formazione più solenne di questa giurisdizione. La soluzione adottata contro Nicolas Sarkozy è quindi ancora una volta senza precedenti”, hanno stimato gli avvocati Spinosi e Piwnica.

Violenza donne, Salvini: ddl consenso lascia spazio a interpretazione

Roma, 26 nov. (askanews) – Il ddl sul consenso “assolutamente condivisibile come principio, ma una legge che lascia troppo spazio alla libera interpretazione del singolo una legge che rischia di intasare i tribunali e alimentare lo scontro invece di ridurre le violenze”. Cos il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine della conferenza stampa del suo partito sull’esito delle Regionali in Puglia e Campania.

“Questa sorta di consenso preliminare, informato e attuale, cos come scritto, lascia lo spazio a vendette personali, da parte di donne e uomini, che senza nessun abuso userebbero una norma vaga per vendette personali che intaserebbero i tribunali da parte di donne e di uomini. Il reato deve essere circoscritto”, ha aggiunto il vicepremier.

Separazione delle carriere, Nordio: referendum nella prima metà di marzo

Roma, 26 nov. (askanews) – Il referendum confermativo sulla riforma costituzinale che prevede la separazione delle carriere dei magistrati, due Csm e l’alta corte disciplinare si dovrebbe tenere “nella prima metà di marzo”. Lo ha detto il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando in transatlantico alla Camera a margine del question time.

“La legge è abbastanza chiara, ci sono degli step, la Cassazione si è già pronunciata, adesso vi sono dei termini perentori e dilatori, non prima e non dopo un certo limite. Di conseguenza, secondo i nostri calcoli, dovrebbe essere la prima metà di marzo”, ha spiegato.

Regionali, Salvini: al sud ci hanno dato fiducia, faremo ancora di pi

Milano, 26 nov. (askanews) – “Ci hanno dato tanta fiducia, hanno dato tanti voti, vuol dire che lavoreremo ancora di pi con umilt, con pazienza, liberi. Governare il Veneto che una delle regioni pi dinamiche produttive d’Europa, con la gente che ci d pi di un terzo dei voti del totale, 36 per cento un risultato storico, ma crescere come siamo cresciuti costantemente negli ultimi anni in Calabria, in Campania, in Puglia, nella terra di Conte la Lega prende pi voti dei 5 Stelle, nella citt di Vendola, Vendola rimane a casa e la Lega prende il 9%. Quindi vuol dire che il lavoro paga in silenzio, senza polemiche, grazie anche al Centrodestra unito perch la vittoria in Veneto anche figlia della compattezza del centrodestra e della generosit del centrodestra che ha scelto la Lega e per cui ringrazio sia Giorgia Meloni che Antonio Tajiani”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, commentando l’esito delle Regionali in Puglia e Campania.

L’Avvocatura italiana: il nuovo reato di femminicidio non salverà neppure una donna

Roma, 26 nov. (askanews) – L’Organismo Congressuale Forense(organismo di vertice di rappresentanza politica dell’Avvocatura italiana) critica il disegno di legge sul femminicidio approvato in via definitiva e all’unanimità dalla Camera, definendolo “una risposta simbolica, l’ennesima di una serie infinita, che non inciderà sulla prevenzione della violenza e non salverà purtroppo nemmeno una vita. Si attribuisce, infatti, al diritto penale un compito di orientamento culturale e sociale che non gli è proprio. In più, appare evidente la tensione con i principi costituzionali, in particolare con l’art. 3 della Costituzione, che deriva dalla formulazione dei reati che diversificano la risposta sanzionatoria a seconda che le condotte siano commesse da una categoria di persone o da un’altra”.

“Si introducono, poi, nel codice penale, in violazione del corretto modo di legiferare, termini che hanno un evidente deficit di chiarezza e tassatività, addirittura ambigui e che lasciano al giudice un compito arduo al momento dell’applicazione. Tutto ciò aggrava il rischio di sovraesporre il giudice nel caso in cui la sentenza non sia corrispondente alle pulsioni e aspettative su base emotigena della collettività”.

“L’esperienza degli ultimi anni parla chiaro: nonostante il Codice Rosso e vari interventi analoghi i reati sono in crescita. La diminuzione dei reati può ottenersi soltanto sulla base di iniziative complessive che incidano sulla cultura dei giovani, sul significato del rispetto verso gli altri, eliminando cioè le cause del fenomeno e non attraverso l’uso improprio del diritto penale”, conclude l’Organismo Congressuale Forense.

Regionali, Durigon: orgoglioso del risultato della Lega al Sud

Milano, 26 nov. (askanews) – “E’ un grande risultato in Veneto dove Stefani in qualche modo il presidente della Lega, comunque un grandissimo risultato anche da parte di Zaia ma la grande soddisfazione che abbiamo il grande risultato che abbiamo avuto al Sud: stiamo crescendo, dalle politiche alle europee fino a queste regionali, dimostrano una crescita costante dove i numeri si rivedono, siamo arrivati all’otto per cento in Puglia, al cinque e mezzo in Campania ma soprattutto anche al nove in Calabria. La Lega c’ e vuole costruire un percorso pi forte e pi radicato nel territorio”. Lo ha detto il senatore Claudio Durigon, vicesegretario della Lega e sottosegretario al ministero del Lavoro, nell’analizzare il risultato elettorale della Lega alle regionali.

Nordio: valutare bene pdl stupri per evitare interpretazioni eccentriche

Roma, 26 nov. (askanews) – La proposta di legge che introduce il consenso “libero e attuale” come parametro per valutare se vi sia stata violenza sessuale deve essere valutata “virgola per virgola per evitare un domani delle interpretazioni eccentriche”. Lo ha detto il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, interpellato alla Camera a margine del question time sulla legge sul consenso bloccata ieri al Senato in modo particolare dalla Lega di Matteo Salvini.

“Il codice penale attuale – ha proseguito Nordio – è quello firmato da Benito Mussolini e Vittorio Emanuele III e anche se pochi lo sanno il giudice che lo tiene in mano tiene in mano una norma che è firmata da un dittatore. Quando si modifica una norma della parte generale, che quindi riguarda il caso dell’elemento soggettivo del reato, come la consapevolezza del consenso o del dissenso, si toccano i nervi vitali del codice penale. Non puoi affidarti alla emotività di una elaborazione a-tecnica, devi valutare virgola per virgola proprio per evitare un domani delle interpretazioni eccentriche. Questo secondo me è il problema e questo è quello che ha detto la presidente Bongiorno che se ne intende più di me, visto che il mio diritto penale è un po’ arrugginito dopo sei anni di pensione”.

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Kallas: "Putin non può raggiungere gli obiettivi sul campo di battaglia"

Roma, 26 nov. (askanews) – L’Alta rappresentante per la politica estera dell’UE, Kaja Kallas, ha tenuto una conferenza stampa in seguito alla videochiamata odierna con i ministri degli Esteri dell’Ue, in cui ha dichiarato che “Putin non può raggiungere gli obiettivi sul campo di battaglia, quindi cercherà di negoziare per arrivarci”.

“Tutti accolgono con favore l’impegno degli Stati Uniti per la pace. Vogliamo tutti che questa guerra finisca. Ma anche il modo in cui finirà è importante. Dobbiamo tenere presente che c’è un aggressore e una vittima”, ha rappresentato Kallas alla stampa.

“Un cessate il fuoco immediato e incondizionato deve essere il primo passo per porre fine alla guerra. Ma al momento non vediamo alcuna indicazione che la Russia sia pronta per un cessate il fuoco. La Russia non sta riducendo la sua macchina militare, ma la sta potenziando. Dobbiamo ancora passare da una situazione in cui la Russia finge di negoziare a una situazione in cui è effettivamente costretta a negoziare”, ha proseguito Kallas.

“L’offensiva estiva russa è fallita. Le sanzioni statunitensi e dell’UE stanno avendo un impatto enorme sull’economia russa. Le entrate energetiche e l’economia si stanno contraendo. La Russia sta perdendo denaro e truppe”, ha sostenuto Kallas, aggiungendo che “se la Russia potesse conquistare militarmente l’Ucraina, lo avrebbe già fatto. Putin non può raggiungere i suoi obiettivi sul campo di battaglia, quindi cercherà di arrivare lì negoziando”.”Infine”, ha avvertito Kallas, “la minaccia rappresentata dalla Russia si estende oltre l’Ucraina. Pertanto, il nostro lavoro per rafforzare la difesa europea rimane essenziale. Ecco perché le decisioni riguardanti l’UE e la NATO possono essere prese solo dai membri dell’Unione Europea e della NATO, e da nessun altro”.

“Tutto questo lavoro mira in ultima analisi a garantire che la Russia non attacchi mai più. L’Unione Europea sosterrà sempre la pace. Siamo favorevoli a qualsiasi piano di pace che porti una pace giusta e duratura per l’Ucraina, ma che garantisca anche la sicurezza dell’Europa di domani”, ha concluso Kallas.

Calcio, Vanoli: intensità e coraggio contro l’Aek Atene

Roma, 26 nov. (askanews) – Alla vigilia della sfida contro l’Aek Atene, Vincenzo Vanoli ha parlato in conferenza stampa della sua prima panchina europea e della condizione della Fiorentina. “Non c’è bisogno di spiegare l’importanza della partita – ha detto – dobbiamo crescere mentalmente e approcciare ogni allenamento con la massima attenzione”.

Sul fronte squadra, Vanoli ha elogiato Pablo Marí per la sua leadership e ha definito Comuzzo un giovane di grande prospettiva, capace di giocare sia da centrale sia da braccetto nella difesa a tre. “La squadra deve imparare a reagire all’errore: non critico lo sbaglio, ma la paura di sbagliare”, ha spiegato.

Il tecnico ha anche sottolineato l’importanza dell’intensità: “Le squadre greche lavorano molto su questo, e anche noi stiamo cercando di concentrarci di più nei momenti chiave della gara”. Su giocatori chiave come Gudmundsson e Richardson, Vanoli ha chiarito di attendersi leadership e contributo concreto in campo.

Hans Nicolussi Caviglia ha aggiunto: “Stiamo lavorando sulla lettura dei momenti della partita, è ciò che fa la differenza”. Piccoli proverà a recuperare dall’infortunio, mentre Vanoli conferma la presenza di Dzeko e De Gea per affrontare la sfida europea con cuore, sacrificio e qualità tattica.

Jazz Open Modena, i primi nomi: da Gregory Porter a Diana Krall

Roma, 26 nov. (askanews) – Dopo aver annunciato nei mesi scorsi le date e i luoghi del suo debutto in Italia, a Modena dal 13 al 18 luglio 2026, il celebre festival europeo JAZZ OPEN – nato a Stoccarda sotto la direzione artistica di Jurgen Schlensog e da 30 anni un vero punto di riferimento mondiale per la grande musica internazionale – inizia a svelare i primi protagonisti di una line up che si preannuncia davvero stellare, sempre nel segno della sua tradizionale formula vincente Jazz & Beyond che abbraccia una vasta gamma di generi, dal jazz classico a quello più contaminato, fino ad arrivare al pop al soul e al rock. Più che semplici nomi, JAZZ OPEN Modena, sempre sotto la direzione di Schlensog, annuncia vere e proprie icone della scena artistica contemporanea: Gregory Porter, Diana Krall, Moby, Jamie Cullum, Joss Stone e Jean-Michel Jarre. JAZZ OPEN Modena ha come main sponsor Museo Enzo Ferrari, System Ceramics (Gruppo Coesia), Mastercard, SIXT e Allianz Bank Financial Advisors; è realizzato con il supporto di STIHL, Dürr, BF capital e LAPP e con il sostegno di Comune di Modena, Regione Emilia-Romagna, APT Servizi Emilia-Romagna e Camera di Commercio di Modena. Ad aprire questa prima edizione italiana che per 6 giorni trasformerà la cittadina emiliana in uno straordinario palcoscenico a cielo aperto saranno dunque nientemeno che Gregory Porter e Diana Krall, in un doppio live il 13 luglio in Piazza Roma, cuore pulsante dei grandi concerti, di fronte al maestoso Palazzo Ducale. Artista di assoluto rilievo mondiale, la voce più soul del jazz contemporaneo, il californiano Gregory Porter, ‘il cantante con il passamontagna’, con i suoi album ha conquistato il mondo intero. Classe 1971, un’infanzia difficile alle spalle superata grazie alla passione per la musica e soprattutto per Nat King Cole, vanta ben 8 nomination e 2 vittorie ai Grammy Awards. Voce potente e melodica, le sue radici sono ben piantate nelle migliori tradizioni del jazz e della musica black, del gospel in particolare. Fra i nomi di punta della mitica Blue Note, Gregory Porter è oggi uno degli interpreti più apprezzati al mondo, capace di unire tecnica impeccabile, profondità artistica e grande calore umano. Con 2 Grammy, 10 Juno, 9 dischi d’oro, 3 di platino e 7 multi-platino, la pluripremiata regina del jazz-pop mondiale Diana Krall, tra le voci più pregiate del panorama internazionale, amatissima per l’inconfondibile charme e l’intensità interpretativa che l’ha resa una delle artiste più riconoscibili del nostro tempo. La cantante e pianista canadese porterà a Modena la sua ricercata eleganza fatta di cool jazz, swing e ballad, in un imperdibile concerto che promette di essere un grande spettacolo teatrale denso di ritmo ma anche di narrazioni intime e delicate. Una preziosa occasione per ascoltare dal vivo le composizioni più celebri scritte in quasi 30 anni di carriera, fino ad arrivare ai brani del suo ultimo album This Dream of You. Ma soprattutto per ascoltare una voce che sembra quasi scolpire l’aria. Sempre nel meraviglioso scenario della Piazza, il 14 luglio arriva a JAZZ OPEN Modena un altro artista di fama planetaria, il musicista, compositore, cantautore, dj, producer e attivista americano Richard Melville Hall, in arte Moby. Figura centrale dell’elettronica globale, autore di brani che hanno segnato intere generazioni e di oltre 20 milioni di album venduti in tutto il mondo, atterra al festival con la sua astronave sonora fatta di dance, pop, punk, techno, chill-out, hip hop, gospel, big beat, riconfermando ancora una volta una versatilità creativa fuori dal comune. In oltre 30 anni di carriera ha collaborato con leggende come David Bowie, Public Enemy, Daft Punk e i Beastie Boys, oltre ad aver esteso la sua visione artistica al cinema con la produzione dei documentari Moby Doc e Punk Rock Vegan Movie. Nel 2023 pubblica il suo ultimo album in studio Resound NYC mentre il 2024 lo ha visto in giro per il mondo a celebrare i 25 anni del suo album di culto Play. Per l’estate 2026 è prevista l’uscita del suo primo lungometraggio narrativo dal titolo Tecie, come il penultimo brano del suo album All Visible Objects. Il 16 luglio il festival accoglie un altro doppio concerto in Piazza Roma con l’esibizione di Jamie Cullum e Joss Stone. Cantautore e polistrumentista di fama mondiale, noto per la sua miscela unica di jazz, pop e rock, per la presenza scenica e uno straordinario talento musicale, Cullum ha raggiunto il successo internazionale con l’album Twentysomething, uno dei dischi britannici più venduti di sempre. Tra i musicisti più innovativi della sua generazione, ha firmato leggendarie performance in oltre quaranta paesi e sui palchi dei più importanti festival globali, da Glastonbury a Coachella fino al Fuji Rock in Giappone, oltre ad esibirsi alla Casa Bianca per Barack Obama e a Buckingham Palace per la Regina Elisabetta II. Grandi numeri e riconoscimenti segnano anche i due decenni di carriera della cantante e attrice britannica Joss Stone che vanta oltre 15 milioni di album venduti nel mondo, 1 Grammy, 2 Brit Awards e numerose uscite ai vertici delle classifiche internazionali. Contemporary soul, R&B, funk e reggae disegnano l’orizzonte di una voce tra le più iconiche degli ultimi anni, che trae ispirazione da autentici miti come Aretha Franklin, pur mantenendo uno stile assolutamente personale, grazie anche a una magnetica presenza scenica e ad elettrizzanti esibizioni dal vivo, veri e propri rituali collettivi e intergenerazionali fatti di groove e profondità emotiva unica. Tutti tratti che conquisteranno anche il pubblico di JAZZ OPEN Modena. A completare questa prima tornata di headliner, infine, l’ultimo giorno del festival sarà sicuramente segnato dall’esibizione di un autentico gigante come Jean-Michel Jarre, il 18 luglio sempre in Piazza Roma. Artista visionario, innamorato del futuro e dell’ambiente, il compositore, performer e produttore francese è un instancabile innovatore ed esploratore tecnologico, dal suo ruolo di pioniere nell’ambito della musica elettronica fino alle più recenti esplorazioni nelle performance in realtà virtuale e nel metaverso. Il suo catalogo conta oggi 22 album in studio che hanno superato 85 milioni di copie vendute nel mondo e gli hanno fatto vincere numerosi premi e riconoscimenti. Nell’arco della sua incredibile carriera Jarre ha lasciato un segno indelebile esibendosi davanti a milioni di spettatori in maestosi concerti-evento in alcuni dei luoghi più iconici di tutto il pianeta e in siti patrimonio UNESCO, trasformandoli in vere e proprie tele per la sua musica e per i suoi messaggi ambientali, dalle Grandi Piramidi d’Egitto al Deserto del Sahara, da Piazza Tienanmen alla Torre Eiffel e alla Galleria degli Specchi del Palazzo di Versailles. A questi luoghi straordinari si aggiungerà anche la monumentale esibizione a Modena per la chiusura del festival. Oltre ai primi nomi, infine JAZZ OPEN Modena annuncia anche la media partnership con Radio Monte Carlo e l’ingresso di una nuova venue per il festival, il Baluardo Jazz Club, che si aggiunge al main stage di Piazza Roma e al Giardino Ducale Estense, luogo degli Open Stages dedicati ai giovani. Il programma pensato per il Baluardo Jazz Club e la line up degli Open Stages verranno annunciati in occasione della conferenza stampa che si terrà a Modena il 18 febbraio 2026. La programmazione completa di JAZZ OPEN Modena 2026, infine, sarà annunciata nei prossimi mesi. Le prevendite apriranno il 3 dicembre sui canali ufficiali. *** Nato a Stoccarda sotto la direzione artistica di Jurgen Schlensog, JAZZ OPEN è diventato nel tempo un punto di riferimento tra i grandi festival estivi europei, grazie alla sua formula vincente ‘Jazz & Beyond’ che abbraccia una vasta gamma di generi: dal jazz classico a quello più contaminato, fino ad arrivare al pop al soul e al rock. Ogni luglio, il cuore della città tedesca si trasforma in una grande arena musicale, con un pubblico che supera annualmente le 60.000 presenze e un programma che spazia dalla musica più ricercata alle sonorità mainstream. Anno dopo anno artisti del calibro di Christina Aguilera, Bob Dylan, Lionel Richie, John Legend, Lenny Kravitz e Sting si sono mescolati a leggende del jazz come Herbie Hancock, Marcus Miller, Gregory Porter, Dianne Reeves e Dee Dee Bridgewater. Dopo trent’anni di successi in Germania, nel 2026, per la prima volta, questo straordinario e consolidato modello culturale – per il quale nel 2025 la società OPUS!LIVE che organizza il festival è stata insignita del prestigioso riconoscimento di Indie Champion dall’autorevole rivista IQ! che ogni anno premia le 20 realtà indipendenti che stanno rivoluzionando il settore a livello globale – sbarcherà in Italia con JAZZ OPEN Modena, sempre sotto la direzione di Jurgen Schlensog.

Cinema, esce "Zootropolis 2", anteprima a Roma con le voci italiane

Roma, 26 nov. (askanews) – La produttrice Yvett Merino, Judy Hopps, Nick Wilde e le voci italiane del film, sono state protagoniste ieri sera a Roma dell’anteprima italiana della nuova avventura Walt Disney Animation Studios “Zootropolis 2”, disponibile da oggi nelle sale italiane.

Immersi nelle atmosfere della città animale Zootropolis, hanno partecipato alla serata le voci italiane del film tra cui: Ilaria Latini (voce di Judy Hopps), Alessandro Quarta (voce di Nick Wilde), Max Angioni (voce di Gary De’Snake), Michela Giraud (voce di Nibbles Maplestick), Simone Crisari (voce di Pawbert Lynxley), Roberto Fidecaro (voce del Capitano Bogo), Ilaria Stagni (voce dialoghi di Gazelle), Matteo Martari (voce del Sindaco Brian Winddancer), Stefania Andreoli (voce della Dottoressa Fuzzby), Gabriele Patriarca (voce di Clawhauser), Roberta Greganti (voce di Bonnie Hopps), Vittorio Guerrieri (voce di Stu Hopps), Davide Perino (voce di Cattrick Lynxley), Elena Perino (voce di Kitty Lynxley), Leo Gullotta (voce di Mr. Big), Stefania Cangemi (voce di Fru Fru), Stefano Annunziato (Voce dell’Agente McHorn), Max Mariola (voce del Capo Chef), Matteo Martinez (voce di Buzz Shedley), Alessandro Budroni (voce di Frau Goat), Massimo Bitossi (voce di Herr Goat), Massimiliano Manfredi (direttore del doppiaggio), Roberto Morville (dialoghi italiani) e Lavinia Fenu (supervisione artistica Disney).

Oltre a loro, diversi volti del mondo dello spettacolo, del web, della musica e dello sport, tra cui: Giuliano Sangiorgi, Bebe Vio, Eleonora Abbagnato, Lorenzo Pellegrini, Gianluca Mancini, Rudy Zerbi, Andrea Stramaccioni, Alessandro Tiberi, Francesco Montanari, Giovanni Scifoni, Tess Masazza, Danilo D’Agostino, Adriana Volpe, Tommy Cassi, Mattia Carrano, Nicoletta Romanoff, Cecilia Cantarano, Alice De Bortoli, Joe Romano e molti altri. Disney Italia ha deciso di dedicare a MediCinema Italia l’anteprima italiana del film, come parte del costante impegno verso questo partner charity di lunga data.

Per celebrare l’uscita del film nel nostro Paese, Disney Italia ha inoltre siglato collaborazioni con Trenitalia e Del Monte Italia. Un treno Intercity di Trenitalia (Gruppo FS) con grafica dedicata è arrivato alla stazione di Roma Termini, accolto dalla produttrice Yvett Merino e dalle voci italiane e viaggerà sui binari italiani e, a partire dalle prossime settimane, a bordo degli Intercity ed Eurocity, per i bambini, sarà disponibile l’Area Family personalizzata a tema.

Nel nuovo film “Zootropolis 2”, i poliziotti alle prime armi Judy Hopps (voce di Ilaria Latini) e Nick Wilde (voce di Alessandro Quarta) si trovano sulle tracce di un grande mistero quando Gary De’Snake (voce di Max Angioni) arriva a Zootropolis e mette sottosopra la città animale. Per risolvere il caso, i due, sotto copertura, sono costretti ad avventurarsi in nuove e inaspettate aree della città, dove la loro continua collaborazione viene messa alla prova come mai prima d’ora. Il film è diretto dal team vincitore dell’Oscar composto dal Disney Animation chief creative officer Jared Bush e Byron Howard e prodotto da Yvett Merino.

Milano Cortina 2026, accesa la fiamma a Olimpia

Roma, 26 nov. (askanews) – Il sacro fuoco di Olimpia arde illuminando il cammino verso Milano Cortina 2026. Si è svolta nel Museo Archeologico della città greca, culla dei cinque cerchi, la cerimonia di accensione della fiamma a cinque cerchi in vista dei Giochi Olimpici Invernali, in programma dal 6 al 22 febbraio del prossimo anno.

L’esecuzione degli inni – Olimpico, Italiano e Greco, interpretati dal coro dei bambini della Scuola Italiana di Atene – ha aperto l’evento, onorato dalle più importanti cariche istituzionali e sportive. Il Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, ha partecipato al solenne rituale insieme alla Vicepresidente Vicaria, Diana Bianchedi, anche chief strategy planning & legacy officer di MICO2026. Presenti anche il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, i membri CIO Ivo Ferriani e Federica Pellegrini, il membro d’Onore, Francesco Ricci Bitti, insieme alla delegazione della Fondazione Milano Cortina 2026, guidata dal Presidente Malagò.

Il saluto introduttivo del Sindaco dell’Antica Olimpia, Aristides Panagiotopoulos, ha dato il benvenuto alla vasta platea di autorità, rilanciando i significati autentici che caratterizzano da sempre il messaggio universale della più importante manifestazione sportiva a livello globale, all’insegna della pace e della fratellanza.

Il Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 e membro CIO, Giovanni Malagò, nel suo intervento ha sottolineato come “lo spirito italiano brillerà nella fiamma della torcia, accendendo l’Italia intera e unendo il mondo nell’obiettivo comune che è al centro di Milano Cortina: utilizzare il potere senza tempo dei Giochi Olimpici per creare nuove opportunità per le nuove generazioni attraverso lo sport. Sarà un privilegio portare nuovamente questa torcia lungo le sponde del fiume Tevere e portarla a Roma ripercorrendo la stessa strada di venti anni fa in occasione dei Giochi di Torino. Ogni passo ci ricorderà l’importanza dello sport nello spezzare le barriere e nel creare un futuro più sostenibile insieme”.

A Roma la settima edizione dei BeMUT-ual Days di WALCE

Roma, 26 nov. (askanews) – Si tenuta a Roma, presso il The Hive, la settima edizione dei BeMUT-ual Days, il convegno promosso e organizzato da WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe) in occasione del mese della sensibilizzazione sul tumore del polmone. Due giornate di lavoro che hanno riunito pazienti, caregiver, famigliari, oncologi italiani e internazionali, psico-oncologi, societ scientifiche e rappresentanti delle Istituzioni. Al centro dell’evento le evoluzioni scientifiche e terapeutiche dell’oncologia toracica, nonch i bisogni dei pazienti e dei caregiver.

Domenico Galetta, Vicepresidente WALCE, ha dichiarato: “Sono nate delle terapie target che consentono ai pazienti, che fino a poco tempo fa avevano una sopravvivenza calcolabile in mesi, di sopravvivere per anni. I BeMUT-ual Days sono occasioni di incontro per accorciare le distanze tra clinici e pazienti”.

Nel corso dell’iniziativa stato effettuato un focus specifico sull’oncologia di precisione e, nel dettaglio, sull’accesso alle cure, con la presentazione dei pi recenti dati del progetto EPROPA, nato per facilitare l’accesso dei pazienti ai protocolli sperimentali con nuovi farmaci a bersaglio molecolare.

Claudio Sini, Membro Consiglio Direttivo WALCE, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Le prime raccomandazioni europee sono arrivate nel 2020, EPROPA ha permesso una caratterizzazione molecolare in sequenziamento genico anche nelle strutture che, in sede, non avevano questa possibilit”.

La settima edizione dei BeMUT-ual Days ha rappresentato dunque l’occasione per creare un network tra clinici, pazienti e caregiver per analizzare lo stato dell’arte dell’oncologia toracica non solo sotto il punto di vista scientifico, ma affrontando anche i principali bisogni non ancora risolti dei pazienti ricercando, attraverso il confronto, possibili soluzioni.

Milano, il Museo dei Sensi tra divertimento e scienza applicata

Milano, 26 nov. (askanews) – Uno spazio immersivo dedicato alla percezione umana, che vuole unire aspetti giocosi e concetti scientifici, coinvolgendo persone di tutte le et. A Milano da qualche mese aperto il Museum of Senses – Museo dei Sensi, arrivato in Italia dopo Praga e Bucarest. “Il Museo dei Sensi – ha detto ad askanews la Museum manager Giulia Gallinaro – un museo dedicato a tutti i sensi, pensiamo di averne solamente cinque, invece ne abbiamo di pi. All’interno delle nostre stanze si pu esplorarli e conoscerli in modo divertente e interattivo”.

L’elemento interattivo centrale, cos come lo l’esplorazione di situazioni apparentemente paradossali, come vedere dell’acqua che sembra scorrere verso l’alto, oppure attraversare un ponte che percepiamo come in movimento, anche se cos non . “Nel nostro museo – ha proseguito la manager – si entra con degli speciali calzini antiscivolo che brillano sotto la luce UV, proprio per esplorare sin dall’inizio attraverso le sensazioni tramite i piedi, il senso del tatto. Quindi attraverso tutto il percorso si viene stimolati e si rompa anche un po’ il ghiaccio, si entra in una dimensione di divertimento. Oltre ai nostri calzini diamo anche una ‘taste box’ perch abbiamo una zona dedicata al gusto. Quindi vogliamo proprio far provare i nostri visitatori in prima persona delle esperienze legate ai sensi e in qualche modo andare a creare pi consapevolezza e anche dello stupore per delle cose che molto spesso diamo per scontate, ossia quello che vediamo, quello che sentiamo”.

La cosa pi interessante sembra essere proprio il rimettere in discussione quelle che pensiamo come certezze e, accanto a ci, l’aspetto del coltivare un nuovo senso, appunto, di meraviglia. Con particolare attenzione anche all’aspetto educational. “Abbiamo iniziato a ospitare un pubblico di famiglie – ha concluso Giulia Gallinaro – ma anche di scuole e di gruppi, quindi c’ una parte educativa a cui teniamo molto. Organizziamo visite guidate per scuole, dalle elementari alle superiori, ovviamente diversificate per i bambini pi piccoli, usiamo un linguaggio pi semplice e anche delle esperienze pi legate al gioco, mentre a mano a mano con la crescita si pu arrivare a spiegare dei concetti scientifici in modo un po’ pi approfondito”.

Ci si diverte nel Museo dei Sensi, ma si ha l’occasione anche di riflettere sui meccanismi della percezione, sul modo in cui alcuni semplici elementi la possono modificare e rendere ingannevole. In un’epoca di manipolazione digitale e messa in discussione della stessa idea di realt ci appare un aspetto che pu essere utile coltivare.

"UnfatheredByJapan", l’appello di un docente italiano per i figli

Roma, 26 nov. (askanews) – “UnfatheredByJapan” (Non più padre per mano del Giappone, ndr): si intitola così il diario che Michele Dall’Arno, docente universitario di fisica in Giappone, ha aperto su YouTube da quando, lo scorso 31 ottobre, la moglie ha lasciato la loro casa a Toyohashi, a sud-ovest di Tokyo, portando con sé i loro tre figli di sette, cinque e due anni, cambiando loro scuola e città, senza permettergli poi di avere alcun contatto con loro. Una pagina online dove legge i libri preferiti dai figli prima della buonanotte, “cercando di compensare la loro assenza con la speranza che la vedano”, lancia appelli alla moglie, dopo la sua richiesta di separazione, perché accetti di dialogare e di arrivare a un accordo sull’affido condiviso dei bambini, e racconta le vicissitudini di un genitore che si scontra con un sistema “che premia il genitore che ha rapito i bambini, riconoscendogli l’affidamento dei figli”.

La vicenda di Dall’Arno non è infatti un caso isolato in Giappone, che non riconosce ancora l’affido condiviso dei figli, per cui chi lascia per primo il tetto coniugale con i figli ottiene poi l’affidamento. Nel suo diario Dall’Arno racconta di aver incontrato in queste ultime settimane altri padri, ma anche madri, finiti nella sua stessa situazione in Giappone e di aver scoperto che il Paese del Sol Levante è considerato “il buco nero” nei casi di sottrazione di minori, grazie al documentario “Unfathered” realizzato nel 2018 da Chiara e Federica Galvani con Marzo Panzetti.

“Si stima che ogni anno 150.000 genitori vengano esclusi dalla vita dei loro figli a causa di una decisione unilaterale del partner”, si afferma nel documentario che racconta le vicende di quattro padri esclusi dalla vita dei loro figli, sottolineando che quello che nel resto del mondo viene considerato rapimento e trattato come tale, in Giappone è ampiamente tollerato.

“Mia moglie ha lasciato il tetto coniugale, ha cambiato la residenza, la scuola dei bambini, che è illegale, dal momento che siamo ancora sposati e sono al 50% responsabile. Mi sono rivolto alla polizia, che non ha fatto nulla, e a diversi legali, che mi hanno confermato che la polizia non fa assolutamente nulla e che il tribunale premia quel genitore che ha rapito per primo i bambini, lasciandogli l’affidamento per i decenni a venire”, ha raccontato ad askanews Dall’Arno, che vive in Giappone dal 2012 per ragioni di lavoro. Il docente non nasconde le difficoltà incontrate nel corso dei 12 anni di rapporto con la moglie, “problemi di dialogo che ho cercato di risolvere, trovando due anni fa nella mia università una counselor da cui andavamo, una volta alla settimana, alternativamente, e che ci aveva aiutato molto”. Ora “mia moglie ha interrotto ogni rapporto non solo con me e con la mia famiglia, ma anche con la counselor”, rifiutando ogni forma di dialogo.

Il prossimo 11 dicembre si terrà la prima udienza per la separazione, “ma sarà data priorità ai soldi, per cui si deciderà in fretta quanto dovrò versare a mia moglie”, mentre “il fatto che i miei bambini siano stati rapiti e che io sia privato dei miei diritti di genitore non entrerà in aula”, ha rimarcato Dall’Arno, secondo cui “la mia battaglia legale, che comunque combatterò, è persa in partenza, e il legale non mi fa illusioni”.

Il docente italiano ha riferito di essersi rivolto anche al Consolato italiano a Osaka, raccontando che “mia moglie ha rifiutato la richiesta del Consolato di una videochiamata per verificare almeno lo stato di salute dei bambini”. Contattato da askanews, il Consolato ha confermato di seguire “con la massima attenzione un caso molto delicato, in un contesto normativo molto complesso”. Il Giappone non riconosce ancora l’affido condiviso. Nel maggio 2024 è stato approvato un disegno di legge che introduce l’affidamento congiunto dei figli minori per le coppie divorziate dal 2026. Nella pratica, però, sarà difficile che i genitori trovino un accordo.

L’auspicio di Dall’Arno è che la sua vicenda spinga le istituzioni politiche e diplomatiche italiane a fare pressioni sulle istituzioni giapponesi perché mettano fine a questo sistema che definisce “barbaro”, e che abbia risalto in modo che “altri cittadini stranieri come me possano fare una scelta informata quando si tratta di sposare un giapponese”. Ma soprattutto, come dice mentre su “UnfatheredByJapan” legge ai figli il libro di Stephen Biesty su come è fatto un aereo, che “un giorno, molto presto, questo aereo ci porti tutti insieme in Italia, a fare una bella vacanza, come abbiamo fatto fino a questa estate, tutti insieme”.

(di Simona Salvi)

Inaugurati a Milano i Geely Auto Talks

Milano, 26 nov. (askanews) – Geely entra nel mercato italiano e lo fa lanciando, insieme a Jameel Motors, i Geely Auto Talks, il cui primo appuntamento si svolto a Palazzo Giureconsulti a Milano luned 24 novembre.

Si trattato di tre panel valoriali per discutere di AI, sicurezza, sostenibilit e nuove competenze nella mobilit del futuro, con lo studio esclusivo dell’Osservatorio Connected Vehicle & Mobility elaborato dal Politecnico di Milano.

Il claim scelto per l’evento, Rinascimento Tecnologico, indica la volont di aprire una nuova era dell’automotive, come sottolineato da Marco Santucci, Amministratore Delegato di Geely Italia: “Il Rinascimento era un momento di unione, di grande trasformazione, l’arte e la scienza arrivavano e si univano. Questo un momento altrettanto topico per noi. Noi stiamo portando in Italia dei prodotti che vantano dell’arte, un design, ma anche scienza, ovvero l’intelligenza artificiale integrata all’interno delle vetture, la tecnologia”.

Geely intende lanciare l’Italia nel futuro della mobilit, nonostante un piano giuridico non ancora del tutto pronto, come sottolineato dall’On. Giulia Pastorella: “A livello normativo, gi in sede di revisione del codice della strada, si sarebbe potuto predisporre il nostro impianto normativo alla guida autonoma, con la semplice modifica di un articolo, prevedendo che la guida non sia solo un veicolo a guida umana. Adesso ci ritroviamo in Commissione Trasporti a dover ovviare questa mancanza con delle risoluzioni che purtroppo sono documenti di indirizzo, quindi non saranno ancora operative”.

Quello che si intende creare, da parte di Geely, un ponte culturale e industriale tra Italia e Cina, spiega Francesco Boggio-Ferraris, Direttore Marketing Italy-China Council Foundation: “Dal punto di vista dell’automotive dobbiamo pensare che al di l della tradizionale caratteristica un po’ identitaria del nostro mondo, cio quella della creativit, del design, oggi il dialogo si espande anche nella rete commerciale, quindi in tutto l’ambito del marketing, della commercializzazione dei veicoli e molto anche nella ricerca e sviluppo”.

L’iniziativa di Milano, dunque, stata solo la prima tappa di un percorso che proseguir nel 2026, con cui Geely Italia intende aprire una piattaforma di dialogo permanente tra Italia e Cina per promuovere una visione condivisa di innovazione sostenibile, tecnologia e nuove professionalit: i pilastri della mobilit globale del futuro.

Tv, "Piccole cose come queste" con Cillian Murphy arriva su RaiPlay

Roma, 26 nov. (askanews) – Il nuovo film di Tim Mielants “Piccole cose come queste” con Cillian Murphy, Premio Oscar come miglior attore protagonista per “Oppenheimer”, arriva su RaiPlay dal 6 dicembre. Dopo il successo nelle sale, il titolo approda sulla piattaforma streaming Rai. Presentato come apertura dell’ultima Berlinale, dove Emily Watson ha ricevuto l’Orso d’Argento, “Piccole cose come queste” è tratto dal romanzo di Claire Keegan Piccole cose da nulla (Einaudi) e prodotto da Matt Damon e Ben Affleck, per Artists Equity.

Al centro della storia, ambientata in Irlanda nel 1985, c’è Bill Furlong, un uomo semplice e riservato interpretato da Cillian Murphy. Commerciante di carbone e padre di cinque figlie, Bill vive una vita tranquilla fino a quando, scoprendo un oscuro segreto custodito nel convento locale diretto da Suor Mary (Emily Watson), è costretto a confrontarsi con il proprio passato e a scegliere se restare in silenzio o opporsi al dolore e all’ingiustizia di un’intera comunità. Diretto da Tim Mielants (Peaky Blinders), il film si distingue per la sua sobrietà narrativa e per un linguaggio visivo essenziale e potente, capace di restituire la quieta intensità del romanzo e di affrontare con delicatezza il tema delle Case Magdalene, una ferita ancora viva nella memoria collettiva irlandese. Come ha raccontato lo stesso regista: “Da tempo io e Cillian volevamo tornare a lavorare insieme dopo Peaky Blinders. Un giorno lui e sua moglie mi portarono il libro di Claire Keegan: mi colpì subito, perché parlava di un uomo che lotta per fare la cosa giusta, un tema che sentivo profondamente. Iniziammo a sviluppare il progetto, poi arrivò Oppenheimer e durante quelle riprese Cillian incontrò Matt Damon, che si innamorò della storia e decise di produrla. Così tutto si è chiuso in un cerchio perfetto”.

Nel cast insieme a Cillian Murphy, Emily Watson nel ruolo di Suor Mary, Eileen Walsh nei panni di Eileen Furlong, Michelle Fairley in quelli di Mrs. Wilson, Clare Dunne come Suor Carmel, Helen Behan nel ruolo di Mrs. Kehoe e Agnes O’Casey nella parte della madre di Bill.

“Piccole cose come queste” è una coproduzione USA-Irlanda-Belgio della Big Things Films, con la fotografia di Frank Van Den Eeden e le musiche di Senjan Jansen, e si è imposto nei principali festival internazionali come una delle opere più significative dell’anno, per profondità emotiva e valore civile.

Violenza sulle donne, Salvini non molla sulla Pdl sul consenso "libero e attuale". Il governo studia modifiche

Roma, 26 nov. (askanews) – La retromarcia della maggioranza, andata in scena ieri in Senato, sulla Pdl che introduce il consenso “libero e attuale” come parametro per valutare se vi sia stata violenza sessuale, è ‘targata’ Matteo Salvini. Ma non solo. I resoconti parlamentari della commissione Giustizia di Palazzo Madama restituiscono la genesi della brusca frenata alla modifica dell’articolo 609 bis del codice penale che aveva visto invece il via libera unanime a Montecitorio dopo la stretta di mano tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria dem Elly Schlein. Tanto che le opposizioni, che hanno abbandonato la seduta per protesta, hanno accusato tutto il centrodestra di aver “stracciato l’accordo politico” tra le due leader con un “voltafaccia”.

A chiedere in commissione il supplemento di riflessione e modifiche al testo è stata la Lega la cui posizione emerge cristallina in un’intervista a ‘Repubblica’ di oggi in cui Salvini commenta soddifatto i risultati delle Regionali e sul consenso dice: “Vanno bloccati i ripetuti e intollerabili episodi di violenza, sacrosanto, ma bisogna lasciare meno spazio possibile alla discrezionalità. Ho letto la norma: consenso attuale e libero… Bisogna evitare di esporre chiunque, uomo o donna, a chi si vuole vendicare di un rapporto finito male”.

Alla Lega in commissione Giustizia si sono subito affiancati Fdi e poi anche Forza Italia che ha avanzato la richiesta di audizioni. Che, a quanto si apprende, si terranno la prossima settimana. I soggetti auditi, due per gruppo parlamentare, verranno comunicati entro lunedì.

“Dubbi” sul rischio del rovesciamento dell’onere della prova arrivano pure dalla ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, la quale tuttavia, intervistata su Rai Radio 1, smentisce la “retromarcia”. “È meglio prendere più tempo ma approvare una legge convincente”. E il governo si sta mettendo al lavoro per uscire dall’evidente ‘cul de sac’.

Dai banchi della maggioranza, Mara Carfagna di Noi Moderati, si dice “certa che si procederà comunque spediti”. Un “approfondimento è un diritto-dovere dei parlamentari” ma “quando c’è la volontà politica le difficoltà si superano, e in questo caso la volontà è espressa al massimo livello dalle leader dei due schieramenti”.

Che la strada non fosse in discesa lo indicava comunque quel voto unanime nell’altro ramo del Parlamento che non era stato poi così unanime, a ben guardare, avendo partecipato poco più della metà dei 400 deputati della Camera: 227 voti a favore e nessun contrario su 227 presenti.

“Io Sono Cultura”, nel settore crescono valore aggiunto e occupazione

Roma, 26 nov. (askanews) – E’ stato presentato a Roma “Io Sono Cultura”, il rapporto annuale di Fondazione Symbola, Unioncamere, Centro Studi Tagliacarne e Deloitte, da cui emerge che nel 2024 sono cresciuti valore aggiunto e occupazione nel sistema produttivo culturale e creativo, rispettivamente di 112, 6 miliardi, quindi +2,1%, e 1,5 milioni di addetti, cio 1,6%, rispetto al 2023.

Cultura e creativit, direttamente o indirettamente, generano complessivamente un valore aggiunto di circa 302,9 miliardi di euro, che equivale al 15,5% della ricchezza complessiva del Paese.

Valeria Brambilla, Amministratore Delegato di Deloitte & Touche S.p.A., ha sottolineato alcuni punti: “La cultura come dice l’Unesco innanzitutto identit, quell’identit che anche le organizzazioni aziendali basate sul capitale umano vanno a ricercare, perch l’identit crea distintivit e quindi crea competitivit. Secondo aspetto la coesione, perch facilita la relazione umana, quindi favorisce l’efficienza. Un terzo aspetto rilevante rappresentato dallo spirito critico. E infine vorrei concludere con la creativit, quell’aspetto che la macchina non potr mai sostituire”.

L’analisi dei dati del 2024 evidenzia una trasformazione del panorama culturale e creativo italiano, con una crescente digitalizzazione e una ridefinizione delle dinamiche occupazionali. Il settore che cresce di pi in termini di ricchezza prodotta nel corso dell’ultimo anno quello dei Software e videogiochi (+8,0%), seguito dalle attivit di Comunicazione (+4,4%).

Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola, ha affermato: “La cultura non soltanto un fattore identitario per l’Italia, che fortissimo, ma un formidabile favore produttivo. L’investimento in cultura, le azioni nella cultura, influenzano tanti settori della nostra economia. Quando si parla di competitivit dell’Italia o delle cose che necessario fare per contrastare la crisi climatica, la cultura ci aiuta, perch produrre cose belle all’ombra dei campanili, come diceva Cipolla, richiede meno energia, meno materie prime, ci fa risparmiare anche sulle cose che possono mettere in crisi il nostro futuro”.

Violenza donne, Salvini non molla su consenso e governo studia modifiche

Roma, 26 nov. (askanews) – La retromarcia della maggioranza, andata in scena ieri in Senato, sulla Pdl che introduce il consenso “libero e attuale” come parametro per valutare se vi sia stata violenza sessuale, è ‘targata’ Matteo Salvini. Ma non solo. I resoconti parlamentari della commissione Giustizia di Palazzo Madama restituiscono la genesi della brusca frenata alla modifica dell’articolo 609 bis del codice penale che aveva visto invece il via libera unanime a Montecitorio dopo la stretta di mano tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria dem Elly Schlein. Tanto che le opposizioni, che hanno abbandonato la seduta per protesta, hanno accusato tutto il centrodestra di aver “stracciato l’accordo politico” tra le due leader con un “voltafaccia”.

A chiedere in commissione il supplemento di riflessione e modifiche al testo è stata la Lega la cui posizione emerge cristallina in un’intervista a ‘Repubblica’ di oggi in cui Salvini commenta soddifatto i risultati delle Regionali e sul consenso dice: “Vanno bloccati i ripetuti e intollerabili episodi di violenza, sacrosanto, ma bisogna lasciare meno spazio possibile alla discrezionalità. Ho letto la norma: consenso attuale e libero… Bisogna evitare di esporre chiunque, uomo o donna, a chi si vuole vendicare di un rapporto finito male”.

Alla Lega in commissione Giustizia si sono subito affiancati Fdi e poi anche Forza Italia che ha avanzato la richiesta di audizioni. Che, a quanto si apprende, si terranno la prossima settimana. I soggetti auditi, due per gruppo parlamentare, verranno comunicati entro lunedì.

“Dubbi” sul rischio del rovesciamento dell’onere della prova arrivano pure dalla ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, la quale tuttavia, intervistata su Rai Radio 1, smentisce la “retromarcia”. “È meglio prendere più tempo ma approvare una legge convincente”. E il governo si sta mettendo al lavoro per uscire dall’evidente ‘cul de sac’.

Dai banchi della maggioranza, Mara Carfagna di Noi Moderati, si dice “certa che si procederà comunque spediti”. Un “approfondimento è un diritto-dovere dei parlamentari” ma “quando c’è la volontà politica le difficoltà si superano, e in questo caso la volontà è espressa al massimo livello dalle leader dei due schieramenti”.

Che la strada non fosse in discesa lo indicava comunque quel voto unanime nell’altro ramo del Parlamento che non era stato poi così unanime, a ben guardare, avendo partecipato poco più della metà dei 400 deputati della Camera: 227 voti a favore e nessun contrario su 227 presenti.

Lombardia, Salvini: se FdI avrà buon candidato felice di accoglierlo

Roma, 26 nov. (askanews) – “Non rispondo più a chi domanda chi sarà il candidato del centrodestra nelle prossime regionali fra un anno o due anni, in Sicilia, Lombardia o Piemonte. Ci penseremo a tempo debito, tutti i partiti del centrodestra avranno il giusto riconoscimento senza che nessuno metta il veto a partire dalla mia Lombardia. Se Fratelli d’Italia avrà un candidato all’altezza sarò ben felice di accogliere la loro proposta”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in una conferenza stampa del suo partito sull’esito delle Regionali in Puglia e Campania.

Germania attrae gli expat, studiare tedesco tra lavoro e divertimento

Roma, 26 nov. (askanews) – Il tedesco, chi lo studia per tenere il cervello allenato, chi per espatriare – visto che la lingua pi parlata in Europa (tra Germania, Austria e Svizzera si arriva a 100 milioni di persone) – e chi per trovare un buon posto di lavoro in Italia.

Secondo il Rapporto della Fondazione Migrantes che cita dati AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), sono 900.000 gli italiani residenti in Germania nel 2025 (tanto per fare un esempio, in Argentina sono un milione), 600.000 in Svizzera. Abbiamo chiesto alla direttrice del Goethe Institut Italien, l’Istituto Culturale della Germania in Italia, quali siano i principali fattori d’attrazione:

“La Germania attrae perch ha delle ottime universit, infatti vediamo che se incrociamo questi dati con quelli del Daad, l’ufficio che cura l’interscambio accademico, sono tantissimi i ricercatori o anche i professori che vengono dall’Italia e trovano lavoro in Germania”, ha spiegato la direttrice Jessica Kraatz Magri ad askanews.

La Germania inoltre al primo posto come Paese di arrivo per gli italiani che scelgono di espatriare, nel 2024 ha registrato oltre il 13,8% dei nuovi espatri. Ma che vantaggi ci sono a scegliere il tedesco fin dalla scuola secondaria di primo o secondo grado?

“Noi come Goethe Institut affianchiamo moltissimo i tanti insegnanti di tedesco nelle scuole italiane offrendo tante iniziative che incuriosiscono verso il tedesco, con corsi nella classi, ma anche giochi”, ha spiegato Kraatz Magri, aggiungendo che sono appena stati scelti “14 ambasciatori per il tedesco”.

E, si sa, il tedesco quella seconda lingua che offre qualche chance in pi professionalmente, tenendo conto che l’interscambio commerciale tra Italia e Germania nel 2024 stato di 156 miliardi di euro (fonte AHK):

“Pi di 1.700 ditte tedesche che hanno sede in Italia e danno lavoro a pi di 193.000 persone, dati veramente forti”, ha ricordato la direttrice.

Per far conoscere meglio le potenzialit del tedesco alle famiglie italiane il Goethe Institut ha dato vita al portale “Destinazione Deutsch”, una piattaforma interattiva (o Bus virtuale), che offre a ragazzi e ragazze e a insegnanti informazioni, giochi e curiosit utili alla scelta della lingua tedesca. Tra i progetti pi ambiti che avvicinano gli studenti di tedesco al mondo del lavoro in Italia c’ “Piazza Affari tedesco”:

” un progetto che esiste ormai da 10 anni, hanno partecipato pi di 200 classi, e pi di 200 aziende, ci sono nomi molto grossi come Bosch, Lidl, o ditte italiane come la Lavazza per esempio”, ha ricordato la direttrice.

Von der Leyen sull’Ucraina: "La mentalità russa non è cambiata" da Yalta

Roma, 26 nov. (askanews) – “Sappiamo che sono necessari molti più sforzi, ma grazie al lavoro svolto da Ucraina, Stati Uniti e noi europei negli ultimi giorni a Ginevra, abbiamo un punto di partenza”. Lo ha detto in un discorso all’Europarlamento la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

L’accordo deve garantire “una pace giusta e duratura” e “una vera sicurezza per l’Ucraina e l’Europa”, senza limitazioni per le forze armate ucraine, che “lascerebbe il Paese vulnerabile a futuri attacchi”, ha aggiunto prima di sottolineare: “si tratta tanto di deterrenza quanto di sicurezza dell’Europa, perché la sicurezza dell’Ucraina è la sicurezza dell’Europa”.

L’accordo deve salvaguardare la sovranità dell’Ucraina, ha affermato ancora, avvertendo che “sappiamo che la mentalità della Russia non è cambiata dai tempi di Yalta, vedendo il nostro continente in termini di sfere di influenza”.

“Dobbiamo quindi essere chiari sul fatto che non può esserci una spartizione unilaterale di una nazione europea sovrana e che i confini non possono essere modificati con la forza. Se oggi legittimiamo e formalizziamo l’indebolimento dei confini, apriamo le porte a ulteriori guerre domani, e non possiamo permettere che ciò accada”, ha proseguito.

“Quindi dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia, ma è anche nostro dovere impegnarci in ogni sforzo che possa portare a una pace giusta e duratura”, ha concluso von der Leyen.

Arte, a Milano la mostra di Ludovico Tersigni alla Miart Gallery

Roma, 26 nov. (askanews) – Dalla tv e dal cinema, all’arte. Ludovico Tersigni in mostra a Milano alla Miart Gallery con la personale di “Luz, viaggio verso la redenzione”, che inaugura domani, 27 novembre, alle ore 18.30 presso gli spazi della galleria in via Brera.

La mostra propone nove Luz, oggetti di culto simbolico, realizzati in bronzo, affiancati da sei grandi tele e altre sculture. In queste opere si condensa il frutto di un percorso profondo e radicale, in cui i termini viaggio, catarsi, libertà, rinascita e redenzione rappresentano i cardini concettuali su cui si fonda la riflessione dell’artista.

Con questa esposizione, Ludovico Tersigni invita il pubblico a intraprendere un percorso personale, a farsi domande, riflettere, attivare un pensiero critico su ciò che costituisce il proprio cammino esistenziale. Luz è un seme, simbolo visivo del punto d’origine di una ricerca autentica che a partire dai testi antichi ha portato alla messa in opera di un argomento mai trattato prima in scultura.

Il percorso dell’artista è professionale, umano e artistico: dopo una significativa esperienza nel cinema e nella televisione, come nelle serie “Tutto può succedere”, “Summertime”, o in “L’estate addosso” di Muccino, Tersigni ha scelto di dedicarsi negli ultimi anni quasi interamente alla ricerca artistica nel campo delle arti visive. Un passaggio, un viaggio dell’anima, che qui si presenta nella sua forma più autentica, coinvolgendo profondamente lo spettatore.

Bce, De Guindos: "Possibilità di un incidente sui mercati ci sono"

Roma, 26 nov. (askanews) – Sui mercati azionari e i prezzi tirati in alcuni segmenti, in particolare l’intelligenza artificiale a Wall Street “le possibilità di un incidente ci sono. E secondo noi innescherebbe una correzione sulle valutazioni”. Tuttavia “la situazione non è paragonabile a quella che abbiamo avuto agli inizio degli anni 2000” con la bolla “dot com”: “i fondamentali sono diversi”. Lo ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos nella conferenza stampa di presentazione del Rapporto sulla stabilità finanziaria.

Secondo la Bce “le valutazioni sono molto alte dal punto di vista storico. Se guardate ai premi di rischio sono molto compressi. Secondo, i mercati scontano uno scenario molto benigno: crescita economica, niente recessione, niente rischi geopolitici. Quindi una combinazione di concentrazione del rischio, bassa volatilità e narrativa positiva. E qui le possibilità di un incidente ci sono”, ha detto. (fonte immagine: ECB).

Confindustria: manifattura Italia genera 15% del Pil del Paese

Roma, 26 nov. (askanews) – La manifattura italiana mantiene un ruolo rilevante nel contesto internazionale e per l’economia nazionale: è l’8ª al mondo e la 2ª in Europa per dimensioni (2,1% del valore aggiunto manifatturiero globale e 13% di quello europeo) e genera il 15% del PIL italiano – percentuale che raddoppia considerando l’indotto. Inoltre, realizza il 35% degli investimenti in macchinari e attrezzature e il 50% della spesa in R&S, e presenta mediamente livelli di produttività superiori rispetto agli altri settori, che le consentono di corrispondere salari più elevati rispetto a servizi (+20% nel 2024), costruzioni (+21,0%), settore pubblico (+8,3%) e totale economia (+14,5%). E’ la fotografia scattata da Confindustria, che dopo diversi anni torna a pubblicare un rapporto dedicato alla manifattura italiana.

Secondo l’analisi, la manifattura tricolore presenta un grado di diversificazione molto elevato rispetto alle altre manifatture europee, elemento che contribuisce a rafforzarne la resilienza agli shock globali. La sua composizione settoriale è rimasta relativamente stabile nell’ultimo decennio, con una specializzazione concentrata in comparti a media e bassa intensità tecnologica, che rappresentano circa il 60% del valore aggiunto manifatturiero — una quota inferiore a quella della Spagna (64%) ma superiore a quella di Francia (51%) e Germania (39%). Meccanica strumentale (14% del valore aggiunto manifatturiero), prodotti in metallo (13%) e alimentare (9%) mantengono un’incidenza significativa sulla manifattura nazionale; tessile (25% del valore aggiunto settoriale europeo), abbigliamento (47%), pelletteria (50%) e mobili (20%) presentano invece un peso particolarmente elevato nel contesto europeo; metallurgia, chimica e gomma plastica sono infine i comparti con le maggiori connessioni a monte e a valle lungo le filiere produttive.

Inoltre, si legge, la manifattura italiana è caratterizzata da un’elevata apertura ai mercati internazionali e da una composizione dell’export ampiamente diversificata: nel 2023 le esportazioni hanno raggiunto il 48,2% della produzione manifatturiera e generato un surplus commerciale di circa 120 miliardi di euro, trainato soprattutto dalla meccanica strumentale. I principali settori esportatori sono meccanica (17,1% dell’export manifatturiero, media 2023-2024), tessile-abbigliamento-pelle (10,8%), alimentare e bevande (9,8%), farmaceutica (8,6%) e autoveicoli (7,3%). La farmaceutica si distingue per un incremento particolarmente significativo dell’apertura agli scambi commerciali.

Secondo lo studio di Confindustria, la manifattura è ancora orientata verso le piccole e micro imprese. Nel 2023 soltanto il 42% del valore aggiunto manifatturiero è stato generato dalle grandi imprese (250 o più addetti), a fronte del 74% in Francia e del 75% in Germania; simmetricamente, micro (fino a 9 addetti) e piccole (10-49 addetti) imprese mantengono un ruolo molto rilevante, con un contributo complessivo superiore al 30% del valore aggiunto, rispetto a circa il 10% in Germania e il 14% in Francia.

Questa configurazione, prosegue l’analisi, riflette sia l’elevata numerosità delle piccole e micro imprese sia la dimensione relativamente ridotta delle grandi imprese italiane. Tuttavia, è in corso una trasformazione qualitativa significativa: nell’ultimo decennio un intenso processo di selezione ha ridotto il numero di micro imprese di quasi il 12%, mentre si osserva una crescita rilevante della dimensione media tra le grandi imprese. Questa evoluzione è rilevante considerando la relazione tra dimensione d’impresa e produttività: nella manifattura italiana, a parità di tutte le altre condizioni, l’efficienza cresce in modo significativo con la dimensione d’impresa, e le imprese medie e grandi italiane mostrano livelli di produttività superiori a quelli delle omologhe tedesche, francesi e spagnole.

Il settore italiano ha peraltro consolidato negli anni un lungo processo di rafforzamento patrimoniale, con implicazioni potenzialmente positive su investimenti, resilienza e competitività. La quota di capitale proprio sul totale del passivo è aumentata dal 34,5% nel 2007 al 48,9% nel 2023, chiudendo il gap rispetto ai competitors europei. Il periodo successivo alla pandemia ha però accentuato l’eterogeneità tra le imprese, evidenziando la presenza di una quota non trascurabile di aziende ancora relativamente fragili. Il rafforzamento patrimoniale è stato determinato, almeno in parte, da una forte riduzione dell’indebitamento, diffusa in tutti i settori: lo stock di prestiti è sceso in aggregato dal 100% del valore aggiunto nel 2011 al 56% nel 2024 e, coerentemente, la quota dei prestiti bancari sul totale del passivo è scesa dal 19,5% nel 2007 al 12,3% nel 2023. La solidità finanziaria è rilevante per la produttività delle imprese manifatturiere italiane: a parità di altre condizioni, l’allentamento dei vincoli finanziari è associato ad un aumento della produttività compreso tra il 5% e il 10% in media, e l’effetto è più marcato nei settori dove il capitale intangibile ha un ruolo più rilevante.

E la manifattura italiana mantiene una propensione all’investimento superiore a quella delle principali economie europee. Tra il 2015 e il 2024, gli investimenti in capitale fisso si sono attestati in media intorno al 25% del valore aggiunto manifatturiero, un livello superiore a quello registrato in Francia (22%) e Germania (20%) e sostanzialmente in linea con la Spagna. Allo stesso tempo, però, la crescita del capitale fisico disponibile mostra una dinamica relativamente debole nel confronto internazionale, anche quando considerata in rapporto all’input di lavoro. Gli investimenti in beni materiali costituiscono storicamente la quota più rilevante degli investimenti manifatturieri: la propensione media all’investimento nell’ultimo decennio è stata del 18,1% del valore aggiunto, consolidando la distanza già esistente rispetto alla Francia (11% medio) e alla Germania (9,3%). Al contrario, per quanto in crescita nel tempo, la propensione agli investimenti in beni immateriali (15%, solo in parte inclusi negli investimenti in capitale fisso) rimane sensibilmente inferiore a quella osservata in Germania (18%) e Francia (23%), soprattutto per quanto riguarda gli investimenti in proprietà intellettuale.

Le aziende del settore hanno ridotto le proprie dipendenze critiche di circa un terzo negli ultimi otto anni, soprattutto a causa del calo delle importazioni di gas dalla Russia e a una crescente diversificazione delle forniture energetiche. Nel 2023 le dipendenze manifatturiere dall’estero riguardavano 364 prodotti, per un valore di circa 26 miliardi di euro (8,7% del valore aggiunto manifatturiero), con livelli di criticità molto differenziati tra settori e fornitori. La farmaceutica presenta un elevato livello di concentrazione delle importazioni, mentre i semilavorati elettronici e le apparecchiature elettriche mostrano una forte esposizione geopolitica, con quote di fornitura dalla Cina comprese tra l’80% e il 90%. Inoltre, le importazioni critiche della farmaceutica e dell’elettronica risultano quasi interamente strategiche e ad alto contenuto tecnologico.

Infine, la manifattura italiana, dice ancora Confindustria, ha partecipato al forte calo della produzione industriale registrato nel 2023 (-2,0%) e nel 2024 (-4,0%), che ha riportato i livelli produttivi al di sotto di quelli pre-pandemia, vanificando il rimbalzo del 2021-2022. Il 2025 si è aperto con una dinamica sopra le attese: anche per effetto dell’anticipo delle esportazioni verso gli Stati Uniti in vista dell’entrata in vigore dei dazi, la produzione ha mostrato un recupero moderato nella prima metà dell’anno (+0,5% nel primo trimestre, +0,2% nel secondo), tornando però in calo nel terzo trimestre (-0,5%). (fonte immagine: Confindustria).

Papa Leone XIV: c’è nel mondo una malattia diffusa, è la mancanza di fiducia nella vita

Roma, 26 nov. (askanews) – “C’è nel mondo una malattia diffusa: la mancanza di fiducia nella vita. Come se ci si fosse rassegnati a una fatalità negativa, di rinuncia. La vita rischia di non rappresentare più una possibilità ricevuta in dono, ma un’incognita, quasi una minaccia da cui preservarsi per non rimanere delusi. Per questo, il coraggio di vivere e di generare vita, di testimoniare che Dio è per eccellenza ‘l’amante della vita’, oggi è un richiamo quanto mai urgente”. Così Papa Leone XIV durante l’udienza di oggi a S. Pietro, nella quale riprendendo il ciclo di catechesi che si è svolto lungo l’intero Anno Giubilare “Gesù Cristo nostra speranza”, ha incentrato la sua meditazione sul tema “La Risurrezione di Cristo e le sfide del mondo attuale. Sperare nella vita per generare vita”.

“La Pasqua di Cristo – ha spiegato Prevost – illumina il mistero della vita e ci permette di guardarlo con speranza. Questo non è sempre facile o scontato. Molte vite, in ogni parte del mondo, appaiono faticose, dolorose, colme di problemi e di ostacoli da superare. Eppure, l’essere umano riceve la vita come un dono: non la chiede, non la sceglie, la sperimenta nel suo mistero dal primo giorno fino all’ultimo. La vita ha una sua specificità straordinaria: ci viene offerta, non possiamo darcela da soli, ma va alimentata costantemente: occorre una cura che la mantenga, la dinamizzi, la custodisca, la rilanci”.

“Vivere invoca un senso, una direzione, una speranza. E la speranza agisce come la spinta profonda che ci fa camminare nelle difficoltà, che non ci fa arrendere nella fatica del viaggio, che ci rende certi che il pellegrinaggio dell’esistenza ci conduce a casa. Senza la speranza la vita rischia di apparire come una parentesi tra due notti eterne, una breve pausa tra il prima e il dopo del nostro passaggio sulla terra. Sperare nella vita significa invece pregustare la meta, credere come sicuro ciò che ancora non vediamo e non tocchiamo, fidarci e affidarci all’amore di un Padre che ci ha creato perché ci ha voluto con amore e ci vuole felici”, ha concluso il Papa.

Manovra, alle 12 vertice con Meloni a palazzo Chigi

Roma, 26 nov. (askanews) – E’ in programma alle 12 un vertice a palazzo Chigi con i leader del centrodestra per fare il punto sulla manovra. E’ quanto si apprende da fonti di maggioranza.

Tra i temi da approfondire, come spiegato dopo l’incontro della scorsa settimana, “gli affitti brevi, l’estensione dell’iperammortamento, il regime fiscale sui dividendi, l’ampliamento esenzione dell’Isee sulla prima casa, e le misure per favorire l’emersione dell’oro da investimenti”.

La Bce: preoccupa la corsa dei titoli azionari, rischi per le borse, il clima può bruscamente cambiare

Roma, 26 nov. (askanews) – Anche la Banca centrale europea esprime preoccupazione per la corsa dei titoli azionari, dove le valutazioni appaiono tirate “in maniera concentrata” su alcuni segmenti. Nel frattempo le “sfide sui conti pubblici per alcune economie avanzate”, un riferimento che sembra riguardare in particolare la Francia, potrebbero “mettere alla prova la fiducia degli investitori”.

Tutto questo mentre il settore bancario dell’area euro appare resiliente, con livelli di patrimonializzazione solidi e ampie disponibilità di liquidità e di margini di sicurezza. Tuttavia, al tempo stesso le imprese più sensibili ai dazi commerciali e i forti legami che si sono creati con la finanza non bancaria potrebbero mettere sotto pressione anche le banche, durante eventuali periodi di tensione economica o dei mercati.

Questa la fotografia scattata dall’ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria, presentato oggi dalla Bce. “Le misure sulle incognite legate al commercio internazionale (in riferimento ai dazi-ndrt) si sono attenuate rispetto ad aprile, ma l’incertezza continua a covare con potenziali rinnovati picchi”, avverte il vicepresidente della Bce, Luis del Guindos.

I mercati azionari in particolare hanno raggiunto nuovi massimi storici. E secondo la Bce “il clima potrebbe bruscamente cambiare con un deterioramento delle prospettive di crescita, ad esempio, o con notizie deludenti sull’adozione dell’intelligenza artificiale”.

Bce: concentrazione rischi su Borse, clima può bruscamente cambiare

Roma, 26 nov. (askanews) – Anche la Banca centrale europea esprime preoccupazione per la corsa dei titoli azionari, dove le valutazioni appaiono tirate “in maniera concentrata” su alcuni segmenti. Nel frattempo le “sfide sui conti pubblici per alcune economie avanzate”, un riferimento che sembra riguardare in particolare la Francia, potrebbero “mettere alla prova la fiducia degli investitori”.

Tutto questo mentre il settore bancario dell’area euro appare resiliente, con livelli di patrimonializzazione solidi e ampie disponibilità di liquidità e di margini di sicurezza. Tuttavia, al tempo stesso le imprese più sensibili ai dazi commerciali e i forti legami che si sono creati con la finanza non bancaria potrebbero mettere sotto pressione anche le banche, durante eventuali periodi di tensione economica o dei mercati.

Questa la fotografia scattata dall’ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria, presentato oggi dalla Bce. “Le misure sulle incognite legate al commercio internazionale (in riferimento ai dazi-ndrt) si sono attenuate rispetto ad aprile, ma l’incertezza continua a covare con potenziali rinnovati picchi”, avverte il vicepresidente della Bce, Luis del Guindos.

I mercati azionari in particolare hanno raggiunto nuovi massimi storici. E secondo la Bce “il clima potrebbe bruscamente cambiare con un deterioramento delle prospettive di crescita, ad esempio, o con notizia deludenti sull’adozione dell’intelligenza artificiale”.

Bce: tassi Btp più bassi di titoli Francia per prima volta dal 2003

Roma, 26 nov. (askanews) – I rendimenti dei titoli di Stato dell’Italia “sono calati sotto quelli della Francia per la prima volta dal 2003”. Lo rileva la Banca centrale europea nell’ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria, spiegando come questo possa essere “parte di una convergenza più ampia tra emittenti sovrane dell’area euro”, mentre “i differenziali sui tassi, (gli spread, esclusa la Francia) sono su dinamica discendente”.

Lo studio mette in rilievo come a seguito dell’ultima crisi di governo in Francia, il differenziale dei tassi tra titoli transalpini e della Germania si sia ampliato ma comunque restando in un livello analogo a quello visto negli anni passati, mentre i mercati hanno continuato a funzionare e le liquidità a circolare. Nel frattempo “i tassi sui titoli di Stato italiani si sono attenuati in termini relativi”, osserva la Bce.

Nello studio l’istituzioni di Francoforte rileva inoltre come “i miglioramenti sui fondamentali dei conti pubblici e i recenti rialzi dei rating in diversi paesi dell’area euro hanno compresso gli spread, sebbene abbiano li abbiano allargati nei paesi in cui incombono sfide sui conti e tagli di rating, in particolare la Francia”.

Trump: progressi nei colloqui fra Mosca e Kiev. E assicura: l’Europa sarà ampiamente coinvolta

Roma, 26 nov. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che non esiste una scadenza fissa per la conclusione di un accordo di pace con l’Ucraina, ma che si stanno facendo progressi nei colloqui con Mosca e Kiev.

All’inizio di questo mese, Trump ha dichiarato che la sua amministrazione considera il 27 novembre, o Giorno del Ringraziamento, una scadenza appropriata affinché Kiev accetti il piano di pace proposto dagli Stati Uniti per porre fine al conflitto con la Russia.

Parlando ai giornalisti durante il suo viaggio in Florida nella notte, Trump ha affermato che “la scadenza per me è quando sarà finita”. Trump ha affermato che sono in corso buoni negoziati e che si stanno facendo progressi nei colloqui con la Russia.

Trump ha ribadito che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky deve concludere un accordo di pace, prima di recarsi in visita negli Stati Uniti. Trump, inoltre, ha affermato che l’Europa è molto interessata a essere coinvolta nel fornire garanzie di sicurezza per l’Ucraina e Washington sta discutendo la questione con l’Europa.

“Stiamo lavorando con l’Europa, l’Europa sarà ampiamente coinvolta”, ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell’Air Force One nella tarda serata di ieri, quando gli è stato chiesto delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina.

Intanto Bloomberg ha pubblicato la trascrizione di un’altra conversazione, questa volta tra Yuri Ushakov e Kirill Dmitriev, inviato del Cremlino per gli affari economici, fortemente coinvolto nelle discussioni con i funzionari americani tra cui Steve Witkoff sul piano di pace per risolvere il conflitto ucraino.

Lo scambio di battute è avvenuto il 29 ottobre, secondo l’agenzia americana, che ha pubblicato la trascrizione in inglese e nella sua versione originale in russo. “Penso che scriveremo questo documento sulla nostra posizione e lo farò circolare informalmente”, ha dichiarato Kirill Dmitriev. “Non credo che prenderanno la nostra versione alla lettera, ma almeno sarà il più fedele possibile”, ha continuato, in quello che sembra essere un riferimento ai responsabili americani.

Il sito di notizie Axios ha riportato che Kirill Dmitriev ha trascorso tre giorni con Steve Witkoff e altri funzionari americani a Miami, dal 24 al 26 ottobre.

L’agenzia di stampa americana Bloomberg aveva già pubblicato la trascrizione di una conversazione del 14 ottobre tra l’ex uomo d’affari americano e Yuri Ushakov, consigliere diplomatico del presidente russo, in cui viene discusso un piano futuro per risolvere il conflitto ucraino, ispirato a quello annunciato per porre fine alla guerra a Gaza.

Il piano di pace originale, composto da 28 punti, sarebbe stato rivisto a 19 punti dopo i colloqui di Ginevra.

L’inviato statunitense Steve Witkoff incontrerà il presidente russo Vladimir Putin la prossima settimana a Mosca per discutere un piano per porre fine alla guerra in Ucraina, ha dichiarato nella notte Donald Trump, aggiungendo che suo genero potrebbe essere presente. La visita di Witkoff a Mosca la prossima settimana è stata confermata dal consigliere del Cremlino Yuri Ushakov.

L’Antitrust: procedimento cautelare su Meta per abuso di posizione dominante

Milano, 26 nov. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ampliato il procedimento istruttorio avviato nei confronti di Meta con riferimento alle condizioni contrattuali WhatsApp Business Solution Terms. Tali condizioni escludono dalla piattaforma WhatsApp, a decorrere dal 15 ottobre 2025, le imprese concorrenti di Meta AI nel mercato dei servizi di AI Chatbot.

Contestualmente all’ampliamento dell’oggetto dell’istruttoria in corso, l’Autorità ha avviato anche il procedimento per l’adozione di eventuali misure cautelari con riferimento alle nuove condizioni contrattuali di WhatsApp Business Solution Terms (introdotte il 15 ottobre 2025) e all’integrazione di ulteriori nuovi strumenti di interazione o funzionalità di Meta AI in WhatsApp.

Secondo l’Autorità, questa modifica delle condizioni contrattuali è suscettibile di limitare la produzione, gli sbocchi o lo sviluppo tecnico nel mercato dei servizi di AI Chatbot, a danno dei consumatori, e costituisce una possibile violazione dell’articolo 102 TFUE. Inoltre, l’Autorità ritiene che tale violazione della normativa sulla concorrenza da parte di Meta possa pregiudicare, in modo grave e irreparabile, la contendibilità del mercato, a causa della scarsa propensione dei consumatori a cambiare le abitudini che ostacola il passaggio a servizi concorrenti.

Ucraina, "massiccio" attacco di droni russi a Zaporizhzhia

Roma, 26 nov. (askanews) – I servizi di emergenza ucraini hanno riferito che la città di Zaporizhzhia ha subito un “massiccio” attacco di droni russi, che ha causato 12 ricoveri ospedalieri e danni a diversi edifici, tra cui almeno sette edifici residenziali.

“E’ attualmente in corso un’operazione da parte dei servizi di emergenza”, ha dichiarato il governatore della regione, Ivan Fedorov, in un video pubblicato su Telegram. I servizi di emergenza hanno dichiarato che gli incendi sono stati domati e che le operazioni di soccorso sono in corso.

Mercato del lavoro e declino industriale

Una migrazione di cui si parla poco

C’è una migrazione di cui si parla molto meno rispetto a quella delle popolazioni provenienti dai Paesi extracomunitari. Quest’ultima, ormai considerata da tutti gli studiosi un fenomeno strutturale e non più emergenziale, dovrà essere gestita, volenti o nolenti, da tutti i Paesi europei. Ma la migrazione a cui ci riferiamo oggi è un’altra: un fenomeno che rischia di avere un impatto profondo sulla capacità di innovazione e sviluppo del Paese, trascinandolo verso una crescente marginalità non solo a livello europeo.

Negli ultimi dieci anni (2014–2023) oltre un milione di giovani italiani tra i 18 e i 34 anni ha lasciato il Paese per trasferirsi all’estero. Il saldo netto, al netto dei rientri, è stato di circa 377.000 giovani. Tra questi si distinguono i profili più qualificati e i laureati (circa il 40% degli emigranti), diretti prevalentemente verso altri Paesi europei — Germania, Francia, Regno Unito e Spagna — con una quota significativa verso gli Stati Uniti.

Il mismatch crescente e l’erosione del sistema produttivo

Ma la carenza non riguarda solo i ruoli altamente qualificati: manager, professionisti e tecnici vedranno una scopertura di circa il 40% dei ruoli entro il 2027. Il mismatch di competenze coinvolge circa 2,5 milioni di lavoratori: circa 685.000 posizioni restano scoperte perché le aziende non riescono a trovare candidati idonei. Tra le figure più richieste ci sono operai specializzati, tecnici e professionisti sanitari.

Le prospettive per i prossimi anni, fino al 2029–2030, tenderanno a peggiorare a causa del calo demografico e dell’invecchiamento della popolazione. Si stima che nei prossimi cinque anni l’Italia avrà bisogno di circa 3,6 milioni di lavoratori. Non è semplice porre rimedio a una situazione che questa sì rischia di diventare emergenziale. Tuttavia, è necessario che la politica elabori un piano che includa, per i ruoli più apicali, incentivi economici e misure di defiscalizzazione per favorire il “rientro dei cervelli”, un adeguamento del sistema formativo attraverso un più forte allineamento scuola-lavoro e la promozione di una cultura della meritocrazia. Dal canto loro, le aziende dovrebbero rafforzare gli strumenti di welfare aziendale e favorire il cosiddetto work-life balance, così da motivare maggiormente i lavoratori.

Il nodo previdenziale e la rivoluzione dell’automazione

Questa tematica è strettamente legata anche alla questione previdenziale: con la diminuzione dei lavoratori, chi finanzierà le future pensioni? Il tema è complesso e sarebbe riduttivo affrontarlo in poche righe. Possiamo però offrire alcuni spunti, tra cui quelli proposti dal sociologo Domenico De Masi. Con il progredire dell’automazione e dell’intelligenza artificiale, le aziende ridurranno in alcuni settori il numero dei lavoratori, riuscendo comunque a produrre la stessa quantità con meno capitale umano.

A questo punto si pone il quesito se non sia equo introdurre una tassa diretta sull’uso dei robot (robot tax), stabilire contributi sul valore aggiunto prodotto dai sistemi automatizzati e/o aumentare l’IRES per le imprese con un grado di automazione particolarmente elevato. Tali interventi andrebbero studiati con attenzione per evitare di disincentivare gli investimenti in innovazione, ma potrebbero generare le risorse necessarie allo Stato per mantenere i sistemi di welfare.

Il grande assente: il dibattito politico

La criticità più evidente è che, da cittadini, oggi non percepiamo alcun dibattito politico su questi temi — né da parte del governo né dell’opposizione. Il mondo sta cambiando rapidamente e rischiamo di restare ancorati al passato.

Il giornalismo schierato e parziale: l’insana voglia di vedere il marcio dappertutto

È stata la seconda carica dello Stato, il presidente “super partes” Ignazio La Russa, che con tutte le sue note cadute di stile mi ha ricordato giorni fa che il caso scandaloso e dirompente di un consigliere del Capo dello Stato, Francesco Saverio Garofani, non si era ancora chiuso.

Un caso che ha avuto come protagonisti un quotidiano italiano e il suo direttore, tra i più corretti, imparziali e obiettivi del panorama giornalistico italiano, non a caso titolato La Verità. Hanno fatto capire sin dove arrivano la banalità e la superficialità partigiane di una (s)corretta etica professionale dell’attuale giornalismo italiano.

Garofani e la normalità del pensiero privato

Ci ritorno in punta di piedi citando le parole, da me totalmente condivise, che ci siamo scambiati giorni fa con uno dei più cari amici di Garofani, Pio Cerocchi:

«(…) penso che un uomo con tre legislature in Parlamento non possa non avere opinioni politiche, ed è abbastanza normale che in privato ne metta a parte gli amici».

Garofani è stato – come noto – imputato, e denunciato in pieno Parlamento, di tramare, sicuramente assieme a quel Presidente Mattarella che sino all’altro ieri ha parlato di “amicizia e collaborazione” anche tra nemici, di tramare, dicevo, un colpo di Stato per cacciare la Meloni, con un’invasione del “Capitol Hill italiano”, cioè piazza Montecitorio.

Naturalmente aiutato dai suoi amici romanisti presenti quella storica sera, in quella storica cenetta, con una utile e storica spiata di un certo Mario Rossi. Anche lui eticamente robusto e seduto a tavola, ma tradendo i suoi co-tifosi, registrando di nascosto liberi scambi di opinioni tra supposti fraterni sodali.

Le denunce sono arrivate dall’ex Fronte della Gioventù (FdG) e missino (MSI) Bignami, che – onorando il suo cognome – ha fatto un riassunto veloce di una battuta goliardica, senza entrare nei particolari di alcune esternazioni fatte col sorriso sulle labbra nel corso di una “tavolata fra vecchi amici romanisti”.

Il profilo di Garofani, non la sua caricatura

Conosco anch’io Garofani da moltissimi anni. E so dunque bene delle sue qualità morali e del suo alto ed equilibrato spessore culturale. Conosco anche i suoi valori politici, formati all’insegna di un avanzato e laico cattolicesimo democratico “adulto”, oggi inesistente.

Aggiungo, senza scandalizzare, che da sempre ho ravvisato anche influssi morotei nel suo atteggiamento educato, gentile e a bassa voce, in tutte le circostanze dei suoi rapporti interpersonali, molto somiglianti a quelli del suo “consigliato” Mattarella.

Detto ciò, è stato però proprio tutto questo che mi ha fatto pensare a ciò che ha scritto Pio Cerocchi, quando accenna alla “normalità” di una sua esternazione. Secondo me, in quella circostanza affine e contraria anche all’allenatore della “sua” amata Roma, al capo del “suo” rispettato partito, all’attuale presidente della sua associazione giovanile: “serve un provvidenziale scossone” …contro la Meloni. Questo è stato il “complotto” di Garofani! Anche se, come tutti sappiamo, frasi del genere sono più che normali nelle chiacchierate fra tifosi, con un bicchiere di vino di fronte.

I paragoni impropri e le interpretazioni maliziose

Bisognerebbe farlo sapere di nascosto a Belpietro, ma non mi scandalizzerei se Papa Leone XIV avesse qualche consigliere silenziosamente filoamericano e trumpiano, amico riservato di Burke e di Bannon, che si augura – anche lui – “un provvidenziale scossone” nei confronti del suo “primo ministro” Zuppi.

L’attuale presidente della CEI che, con una secolarizzazione galoppante e le chiese vuote, denuncia la “fine della cristianità” come fenomeno sociale e culturale, “ma non del cristianesimo” come personale valore comportamentale e di fede.

Un presidente, notoriamente cattocomunista, seguace del teologo Gutiérrez e della sua Teologia della liberazione, attivista della “staliniana” Comunità di Sant’Egidio. Ma odiato dai cardinali filotrumpiani sicuramente presenti nella CEI, e verso il quale “serve qualche scossone”.

«…Era una chiacchierata in libertà fra amici» ha sottolineato Garofani. Con molta onestà e signorilità, ignorate da Belpietro e dal “bignamino”.

Ora è certo, la sinistra sarà radicale e populista

La coalizione e il progetto politico

Ci sono delle vicende elettorali che possono confermare o bloccare un progetto politico. Nel caso specifico, parliamo del profilo e dell’identità della coalizione di sinistra e progressista alternativa al centrodestra. E il voto della Campania e della Puglia, oltre alle precedenti consultazioni regionali, ha confermato — per chi non l’avesse ancora compreso — che il profilo della coalizione guidata dalle sinistre italiane avrà un forte e marcato accento radicale, massimalista, estremista e populista.

Non è il centrosinistra

Del resto, si deve dare atto alla segretaria nazionale del PD, Elly Schlein, di aver avuto ragione, al di là della sua provenienza politica: cioè da una sinistra radicale, massimalista e fortemente movimentista. Ma, al di là di questo dato biografico, non possiamo non ricordare — per onestà intellettuale — che proprio la segretaria del PD ha costruito e consolidato una coalizione forte, coesa, omogenea, granitica e coerente sotto il versante politico, culturale, valoriale e programmatico.

È una coalizione lontana, molto lontana, dal tradizionale centrosinistra, ma tuttavia rappresenta con rara coerenza e trasparenza l’universo politico e culturale della sinistra italiana.

Le quattro sinistre al comando

Certo, esiste anche il cosiddetto centro riformista e moderato ma, com’è evidente a tutti — almeno a quelli che non ragionano secondo la visuale propagandistica e ipocrita — si tratta di una presenza del tutto aleatoria e non destinata affatto a condizionare il progetto politico complessivo della coalizione. Che, soprattutto dopo questi risultati, è saldamente guidata e governata dalle quattro sinistre al comando.

E cioè:

  • la sinistra radicale e massimalista della Schlein;
  • quella populista e demagogica dei 5 Stelle di Conte;
  • la versione estremista e ideologica del trio Fratoianni/Bonelli/Salis;
  • la piazza classista e pan-sindacale della CGIL di Landini.

E proprio il recente voto regionale ha rafforzato — al di là dell’esito scontato di chi ha vinto e di chi ha perso nei vari territori — questa vocazione cara a tutti i principali leader e capi della sinistra nelle sue diverse e multiformi espressioni. Del resto, la stessa presenza centrista nella coalizione di sinistra e progressista si presenta molto frammentata e quasi polverizzata: fatta da capi di partiti personali e personaggi che si candidano alla guida di movimenti tendenzialmente autoreferenziali.

La torsione imposta dalla Schlein

Comunque sia, si deve dare atto a Elly Schlein, leader del principale partito della sinistra italiana e degna erede della storica filiera politica e culturale PCI/PDS/DS/PD, di aver saputo imprimere una torsione politica e progettuale chiara e inequivocabile al suo partito e, di conseguenza, a tutta la coalizione di riferimento.

Un’operazione politica frutto di rara coerenza e anche conseguenza di una testardaggine trasparente, lineare e seria.

Una identità ormai definita

D’ora in poi, quindi — e al di là dei quotidiani piagnistei dei mille rivoli dei cosiddetti “riformisti”, dentro e fuori il PD — la strategia, il profilo, la natura, l’identità e il progetto della coalizione di sinistra e progressista sono molto più chiari e senza contraddizioni.

E attorno a questa piattaforma politica, culturale, valoriale e programmatica può partire adesso il confronto/scontro con il centrodestra in vista delle prossime elezioni politiche della primavera del 2027.