14.5 C
Roma
martedì, 18 Novembre, 2025
Home Blog

L’economia europea e la Trumponomics

Un tema in movimento

Questo tema suscita un pensiero in movimento. Ma occorre cercare di guardare agli elementi di fondo e non inseguire Trump nel suo “government by surprise”. I fatti li conosciamo: i dazi, l’accordo (o “doccia”) scozzese, le dichiarazioni, le retromarce… Mi propongono di lasciare sullo sfondo le notizie e di guardare agli elementi di fondo.

(…)

Il paradosso europeo: ricchi di risparmio, poveri di investimenti

Il paradosso europeo trova una sua spiegazione nel fatto che l’area europea è ricca di risparmio ma non di investimenti, dal momento che o il denaro giace immobile nei conti correnti (per chi è finanziariamente meno attivo) oppure si muove (per chi è più attivo) e va soprattutto negli Stati Uniti. L’eccesso (o surplus) di risparmio europeo varca i confini e finanzia lo sviluppo altrui, mentre l’Europa si dibatte da qualche tempo nel ristagno. Come scriveva Bernardino da Feltre: “moneta potest esse considerata vel rei, vel, si movimentata est, capitale”. La movimentazione è atto economico; è anche un atto politico, vitale.

Il nodo: mancano un bilancio europeo e una politica vera

Il problema, per l’Europa, è ancora una volta quello di organizzarsi in modo vitale. Se non si sale verso forme sopranazionali si scende negli abissi dei nazionalismi. Occorre un bilancio europeo con un titolo di debito capace di ancorare il risparmio europeo e attarne da fuori: il risparmio va non soltanto lì dove ci sono opportunità ma anche lì dove ci sono fiducia e stabilità. Ma manca una iniziativa e si preferiscono gli interessi particolari.

Dagli Stati Uniti un modello (imperfetto) di risucchio

Ne traggono un vantaggio gli Stati Uniti, che peraltro hanno bisogno di risparmio altrui per finanziare deficit crescenti, specialmente se l’Amministrazione taglierà ancora le tasse. Il debito pubblico americano è il più grande sifone di risparmio del resto del mondo. E questo accade perché il dollaro è a tutt’oggi la moneta di riferimento internazionale.

La battaglia commerciale e la battaglia finanziaria sono infatti parte di una battaglia delle monete. Il dollaro, per quanto calante, è ancora la moneta di riferimento internazionale e ciò, come è noto, conferisce diversi vantaggi agli Stati Uniti (il “privilegio esorbitante”). L’euro rappresenta il 20 per cento degli scambi mondiali e il 20 per cento delle riserve. Non è poco. Ma non è poi molto senza una adeguata infrastrutturazione dell’euro come valuta.

Criptovalute, monete digitali e una future CBDC europea

La battaglia monetaria è anche la battaglia delle criptovalute, delle monete digitali e degli stablecoins, cose tutte diverse (e da non confondere tra loro), ma che tutte possono dal punto di vista politico concorrere a uno stesso fine, cioè quello di rafforzare l’ambiente e le infrastrutture finanziarie che sostengono una moneta. L’Europa ha bisogno di rafforzare la complessiva infrastruttura dell’euro, anche attraverso una central bank digital currency.

Ma, come ho detto, è una infrastruttura complessiva: debito europeo, ministro del Tesoro europeo, programma di investimenti europeo. Insomma, non è solo un problema di scala (e dunque di efficienza), ma anche e soprattutto di scopi: chi/che cosa vogliamo essere?

(…)

Stati Uniti, Cina, Europa: il confronto impari

La Cina ha materie prime e tecnologia, ed è uno Stato; gli Stati Uniti hanno materie prime e tecnologia, e sono uno Stato. L’Europa non è uno Stato. Come ha detto il presidente Mattarella all’inizio del 2025, l’Europa è fatta di paese piccoli e di paesi che non hanno compreso di essere piccoli. L’Europa e i suoi paesi hanno istituzioni forti e un eccesso di risparmio che può e deve essere mobilitato al servizio del suo sviluppo. In più, esiste uno “spirito europeo” (così continuiamo a credere) che può essere utile all’Occidente e al mondo intero: l’apertura, la cultura, il dialogo e gli scambi ne sono parte integrante.

Lo spirito europeo: coltivarlo e incarnarlo

Dobbiamo continuare a coltivare una mentalità europea, anzitutto tra i giovani. Come disse Alcide De Gasperi ricevendo ad Aquisgrana il premio Carlo Magno: “senza la formazione di questa mentalità europea ogni nostra formula rischia di rimanere una astrazione giuridica”. Ma dobbiamo anche ricreare le condizioni materiali (economiche, politiche, militari, tecnologiche) affinché quello spirito si possa incarnare nella Storia.

Bonetti: «Difendere la democrazia dalle minacce ibride. Il Parlamento agisca»

La riunione del Consiglio Supremo di Difesa, presieduto dal Capo dello Stato, ha riportato al centro del dibattito la sicurezza nazionale. L’organismo — previsto dall’articolo 87 della Costituzione — coordina le decisioni strategiche in materia di difesa e riunisce intorno al Presidente della Repubblica il premier, i ministri competenti e i vertici delle Forze Armate e dell’intelligence.

Il richiamo del Quirinale

In un quadro internazionale segnato dalla guerra in Ucraina e da tensioni globali crescenti, il CSD ha richiamato l’attenzione su un aspetto meno visibile ma altrettanto pericoloso: la minaccia ibrida.

I fenomeni indicati nel comunicato sono: disinformazione su vasta scala, interferenze nei processi democratici, attacchi informatici alle infrastrutture critiche e all’ecosistema digitale, manipolazione dell’opinione pubblica attraverso l’uso distorto dell’intelligenza artificiale. Tecniche destinate a colpire non solo consegne militari, ma la coesione interna della comunità nazionale.

Il riferimento è esplicito: secondo il CSD la Russia continua a rappresentare «la principale fonte» di queste azioni ostili, condotte con mezzi non convenzionali. Una minaccia non dichiarata, ma persistente e pervasiva, che mette in discussione l’integrità delle istituzioni e la fiducia dei cittadini.

Il rilancio di Elena Bonetti

Non si è fatta attendere la riflessione di Elena Bonetti, ex ministra della Famiglia e attuale presidente di Azione. Su X, la deputata ha sottolineato: 

«Nessuna forza politica in Italia può eludere quanto segnalato dal Consiglio Supremo di Difesa: la Russia continua a rappresentare la principale fonte di minaccia ibrida per l’Italia e per l’Europa. Dalla manipolazione dello spazio cognitivo agli attacchi cyber, siamo di fronte a un’offensiva che mira a indebolire le nostre istituzioni».

Bonetti ha ricordato che Azione ha già presentato una proposta di legge per introdurre uno “Scudo Democratico” a difesa della sicurezza informativa e dell’integrità dei processi democratici. Una risposta normativa — sostiene — necessaria e urgente. «Si tratta di difendere la nostra democrazia e lo spazio europeo. Il Parlamento si faccia carico di queste priorità. Senza ambiguità». 

La politica di sicurezza non può dunque limitarsi a questioni militari o diplomatiche: deve includere la protezione del dibattito pubblico, della comunicazione politica e della dimensione digitale.

Un tema cruciale sotto i riflettori dell’opinione pubblica

Il dibattito pubblico italiano è spesso concentrato su temi di politica interna, ma la minaccia ibrida — come ha spiegato il CSD — procede silenziosamente. Le fake news, le campagne online manipolate, le interferenze nei flussi informativi non sono più un terreno da specialisti: sono già parte della vita democratica quotidiana.

L’intervento del Consiglio Supremo e l’appello di Bonetti riportano all’attenzione una verità scomoda: difendere la democrazia oggi significa anche difendere il senso critico dei cittadini, la credibilità delle istituzioni e la correttezza del discorso pubblico.

Un compito che non può essere rinviato.

Regione Campania, una canzone la salverà

È di questi giorni la notizia che non rientri nel reato di diffamazione definire il proprio Sindaco con il nome di Cetto La Qualunque, come il noto personaggio dell’attore Antonio Albanese. Questa espressione rientra nel diritto di critica e di satira e non altro. La Quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha stabilito che il ricorso a tale appellativo per iniziativa di un abitante del comune di Barete, contro il primo cittadino Leonardo Gattuso, non ha configurato alcuna forma di denigrazione.

Ed ecco il condono edilizio

La competizione elettorale nella regione Campania ha finalmente un punto all’ordine del giorno che è quello del recupero di un condono edilizio del 2003 che al tempo fu scartato della presidenza Bassolino ad eventuale beneficio del suo territorio. Finalmente c’è un tema che è motivo di dibattito utile a far distrarre il popolo da tutte le contraddizioni di alleanze di partiti, ora a sostegno di Fico, fino a pochi giorni fa in odio tra loro. Anche sul fronte opposto non c’è da volare alto visto i cambi di casacca utili a rinforzare quelle fila.

Familismo e farsa

Sia di qua che di là, in entrambe le schiere, per la maggior parte si è di fronte ad un modesto tenore dei candidati in campo con non pochi casi di familismo congenito. Tengo famiglia è l’ispirazione a cui obbedire, lo spirito di servizio alla comunità gioca molto nelle retrovie, mantenendo peraltro quella posizione anche con grande affanno. L’impressione che si ha è di essere oltre la farsa e il paradosso, manca a tal proposito una parola adatta per descrivere la situazione. Ci penserà l’accademia della Crusca per coniarla appositamente.

La politica che non crede più al popolo

Cantava Celentano: “Si è spento il sole, chi la spento sei tu”, così verrebbe da pensare ad una politica che si è ormai estinta in una regione che ha dato natali celebri a protagonisti della materia assai più robusti e rappresentativi di quelli ora a contendersi la pagnotta. Stagioni che non tornano. Si crede di poter prendere impunemente in giro il popolo che nulla comprende delle dinamiche politiche ed a cui spetta solo sottomettersi allo stato di fatto e non intromettersi in faccende che non gli competono. Sarà bene verificare il grado di astensione alle urne. Semmai fosse un dato significativo si farà per un paio di minuti autocritica e si andrà avanti come nulla fosse, come sempre.

Possibile inno dei campani

I Napoletani non sono fessi, scrive Marcello Veneziani. Nella terra della canzone per eccellenza può darsi però che il popolo si ribelli e rimetta in voga un motivetto di Caterina Caselli a titolo “Sole spento” il cui testo recita: “Io credo a quello che vedo e vedo scuro intorno a me, il bianco è bianco, il nero è nero, nessuno m’imbroglia più. Io credo a quello che vedo e vedo il bianco negli occhi miei, nemmeno una voce, nemmeno una luce, il sole non vive più”.

Sarebbe magnifico se per le strade, sotto la sede dei partiti, ad ogni comizio ed assemblea di candidati, intenti a propagandare il proprio voto, lo si cantasse con la stessa foga e impeto di “Maradona è meglio ‘e Pelè…”.  Sarebbe una piacevole sorpresa se gli influencers del web raccogliessero questa provocazione per diffonderla come si deve, un ironico passaparola da far saltare un banco male apparecchiato. Sarebbe fico direbbe qualcuno. Sarebbe sublime se diventasse il nuovo inno dei Campani, il solo modo per far risorgere ”qualunquemente” un sole ormai appassito ed un Vesuvio ora più che mai a corto di fiato e di fumo.

La regina Cleopatra, Cesare e l’uomo ragno

Cesare in questo autunno esce poco da casa, l’età avanzata e il clima che in città si è fatto troppo umido consigliano il tepore del caminetto alle passeggiate al Foro. I terreni oltre il Tevere, gli Orti di Cesare, ospitano da tre anni la regina Cleopatra con tutta la corte sua, ma i contadini che curano i giardini, i frutteti e gli orti, sono tutti uomini di Cesare, sabini fidati e leali. 

Uno di loro è divenuto liberto, sa leggere e scrivere, a lui Giulio Cesare ha affidato il compito di seguire ogni giorno la regina Cleopatra in ogni suo spostamento, confidenza, incontro, e financo il pettegolezzo degli egiziani. Costui a cui fu dato il nome di Cornelio Speculor (Cornelio lo spione) ogni settimana rientrava a casa di Cesare a riferire quello che aveva osservato lui stesso o i contadini. 

Speculor e il mistero dell’“homo araneae”

Questa settima Speculor non trova le parole per riferire quanto ascoltato dalla stessa regina Cleopatra/Meloni in un incontro con la plebe sua. C’è una frase che gli ronza in testa ma di cui non capisce il senso: “..lo dice pure l’uomo ragno, che da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Come spiegarlo a Cesare? E chi è l’uomo ragno (homo araneae)?.

“Entra Speculor”v – dice Cesare – e dimmi che va dicendo la regina Cleopatra/Meloni in giro per la città?” 

Oh Divo Cesare – risponde Speculor –  sono stato come mi hai comandato, ad un comizio con la plebe sua, egiziani e qualcuno dei latini; la regina ha cantato le meraviglie del governo e di quello che farà, che servono più sesterzi ma ce la farà anche con quello che ha, che non aumenta le tasse e poi ha parlato di un uomo ragno..

“Che dici?” – urla Cesare per cercare di capire meglio, un po’ sordo lo è davvero, convinto di aver capito male. 

“Cesare – risponde timido Speculor – scusami ma ho scritto proprio sulla tavoletta di cera…uomo ragno ha detto e che costui sembra essere filosofo perché dice che da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. 

Lo stupore e la voce di Domina Giulia

Cesare si volge verso i senatori e i famigli che stanno con lui chiedendo: “Qualcuno di voi sa chi è questo uomo ragno?”.

Silenzio. 

Domina Giulia dalla stanza accanto risponde a sorpresa.

“È un uomo che punto da un ragno si muta. Fa le ragnatele e vola tra gli edifici”.

“E tu come lo sai? chiede sospettoso Cesare.

“Certamente marito mio –risponde Domina Giulia – ricordi Servilia che tanto servizio ti rese, ebbene lei ha una parente che ha sposato uno di quelli del mondo al là del grande mare, da dove viene il nuovo alleato di Cleopatra. Lei mi ha raccontato questo mito dell’uomo ragno”. 

Vecchi miti

I romani per gli insetti non ha una grande simpatia nel panteon loro non ci sono a parte le laboriose api e le infaticabili formiche. Questa stranezza li rende diffidenti. 

“Mah, io questa frase l’ho già sentita. Dove l’ho sentita?”- Si chiede Cesare.

“In Sicilia, risponde il senatore Crasso, quando eravamo lì, hanno raccontato la storia della spada di Damocle, finendo con questa frase”. 

Ah, vabbè! Stamo messi bene allora! – commenta Cesare in dialetto romano. “S’è rivenduta un mito della magna Grecia” . 

“La regina Cleopatra – prosegue Cesare – non ti conosce, oh Marco Tullio Cicerone, è questo è un vantaggio per noi, che invece ti conosciamo ed apprezziamo molto, e quando facciamo comizi tra la plebe rammentiamo le frasi tue e dei tuoi pari” . 

“Finché la regina Cleopatra – osserva il senatore Liburnio –va a cercare come esempi di cotanta conoscenza e sapienza un mito di quelli delle terre lontane, non ci dobbiamo preoccupare, mi spiace solo che sta al governo dell’impero”. 

“Non ti corrucciare Liburnio – risponde Cicerone – proprio io ho detto: “La vera gloria mette radice, anzi si estende, mentre tutte le false pretese cadono come fiori: una finzione non può durare. E l’homo araneae non è forse una finzione?”.

A queste argute parole di Cicerone tutti risero, anche il liberto Speculor che non aveva capito molto. Cesare, svanito lo charme della regina Cleopatra/Meloni, aveva scoperto che gli egizi erano sì valenti studiosi di scienza medica ed astronomia, ma difettavano in tutte quelle altre che servono per governare.

Più libri più liberi, edizione 2025 nel segno di Ragioni e Sentimenti

Roma, 17 nov. (askanews) – Torna a Roma Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, in programma, come di consueto, alla Nuvola, nel cuore dell’Eur. Da giovedì 4 a lunedì 8 dicembre, cinque giorni dedicati ai libri e alla lettura per un evento che coinvolgerà 569 editori da tutta Italia, con 700 appuntamenti e scrittori e scrittrici da tutto il mondo. L’inaugurazione ufficiale della manifestazione – presieduta da Annamaria Malato, diretta da Fabio Del Giudice e il cui programma è curato da Chiara Valerio – si terrà il 4 dicembre alle 10.30 alla Nuvola.

Il tema del 2025 è Ragioni e sentimenti, un modo per celebrare il 250esimo anniversario della nascita di Jane Austen con un riferimento esplicito al romanzo che ha aperto la strada alla narrativa moderna. Una serie di scrittrici, scrittori, traduttrici, giornaliste, studiosi si alterneranno nel racconto della propria e altrui passione per una delle più grandi scrittrici mai esistite, tra questi: Edoardo Prati con un focus sui sentimenti, Letizia Pezzali sull’economia, Angela Frenda sulla cucina, Gaja Cenciarelli sul concetto di casa, Ben Pastor su Jane Austen e i generi letterari mentre Susanna Basso e Isabella Pasqualetto sulle scelte linguistiche nelle diverse traduzioni, Giovanni Peresson dell’Ufficio Studi AIE con un racconto sulla persistenza delle pubblicazioni di Jane Austen nel mercato italiano, Lorenzo Gasparrini dirà di Darcy e Simone Lenzi, partendo da Dionisotti e Moretti, parlerà della geografia nella letteratura di Austen, Annalisa De Simone di come si diventa persone adatte al mondo grazie a Jane Austen, Edoardo Pisani di ciò che Jane Austen lascia a chi legge. A moderare questi incontri sarà la scrittrice Giovanna Zucca, da poco in libreria con il romanzo Il segreto di Miss Austen. A questi appuntamenti si aggiungerà il panel Tra ragione e sentimento: io sono la lingua che parlo a cura dei dipartimenti di linguistica dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale e dell’Università di Bologna, con Valeria Caruso, Nicola Grandi e Francesca Masini che accompagneranno il pubblico in un viaggio tra due visioni della lingua: quella che ci permette di pensare e quella che definisce la nostra identità. Tornerà in fiera anche la Società italiana delle storiche (SISEM) in un incontro dal titolo Strategie del desiderio. Ragione e sentimento nelle carte della Serenissima con Tiziana Plebani e Andrea di Robilant introdotti da Lisa Roscioni.

All’interno della Nuvola, non mancheranno i momenti di incontro con tanti personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’informazione che si alterneranno sul palco dell’Auditorium: Jovanotti sarà il protagonista di un incontro che delineerà un ritratto a tutto tondo di un artista che è nel flusso vocale del mondo, dalla canzone alla poesia, al ritmo dei pedali della sua bicicletta, Zerocalcare presenterà il suo nuovo volume Nel nido dei serpenti con Marianna Aprile, Alessandro Barbero ci porterà dentro le tante versioni della vita di San Francesco d’Assisi, il giornalista Marco Travaglio tratterà la tensione contemporanea tra guerra, pace e trasformazioni globali. E poi Stefano Mancuso con Il cantico della terra, il libro in cui il neuroscienziato racconta la vita sulla terra attraverso il Cantico delle creature di San Francesco, Diego Bianchi ed Elena Stancanelli in un incontro dal titolo Raccontare la realtà: giornalismo e letteratura, moderati da Simona Sala, e Anna Foa in dialogo con Francesca Mannocchi, su Chi ha perso la guerra in Palestina.

Si terrà inoltre un incontro dal titolo Libertà di parola/Libertà di stampa per presentare il nascente Pen Roma, che si candida a contribuire al Pen International, associazione, che si occupa degli scrittori e delle scrittrici che ogni giorno vengono perseguitati o uccisi nell’esercizio della professione. Saranno presenti Burhan Sönmez, scrittore e presidente del Pen International, Sandro Veronesi, presidente del Pen Roma, Helena Janeczek, Loredana Lipperini e Roberto Saviano, tra gli scrittori e le scrittrici che sono nel comitato fondatore.

Sul palco dell’Auditorium andrà poi in scena lo spettacolo di teatro civile scritto e interpretato da Valentina Petrini, con musiche di Pasquale Filastò, Corpo a corpo. Quando la disobbedienza civile rompe l’assedio: un racconto sulla Striscia di Gaza come mare chiuso e confine invalicabile, simbolo di oppressione e lotta. Non mancheranno inoltre appuntamenti internazionali come quello tra la professoressa della Columbia University Elizabeth Leake e Serena Dandini, Giulia Cavaliere e Chiara Civello, in dialogo su Fuori dal coro, un volume che racconta come la rivoluzione femminista che ha attraversato l’Italia nella seconda metà del Novecento non sia passata solo dalle piazze e dalle assemblee ma anche dalla cultura pop.

Gli appuntamenti in Auditorium dedicati ai più piccoli vedranno sul palco Jeff Kinney, autore bestseller del ‘New York Times’ per la prima volta ospite di Più libri più liberi, con un incontro per ragazzi in occasione dell’uscita di Diario di una Schiappa: Cotto a Puntino!, presentato con Valentina De Poli. Tra gli ospiti della fiera anche Pera Toons fumettista e youtuber, campione di freddure, che con il suo Missione risata si ritrova coinvolto in una missione segreta per salvare l’Universo. Sarà un viaggio alla scoperta di squali, balene e capodogli l’incontro dal titolo I giganti del Mediterraneo con Alberto Luca Recchi e la conduzione di Pino Strabioli. E poi Piero Dorfles con Ritorno a un pugno di libri, un evento ispirato allo storico programma televisivo da lui condotto, per riflettere con Ilaria Gaspari e gli studenti in platea su come si raccontano i libri in TV e su come i media influenzano i consumi culturali. Sempre in Auditorium si terrà la Finale della decima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

Anche quest’anno la Fiera accoglierà una straordinaria presenza di voci internazionali provenienti da ogni parte del mondo per raccontare storie, visioni e sensibilità diverse. L’islandese Jón Kalman Stefßnsson con Varie cose sulle sequoie e sul tempo, un romanzo su un’estate in Norvegia tra humour e poesia, presentato insieme a Lisa Ginzburg, la francese Véronique Ovaldé presenterà Le nostre vite imperfette con Marcello Fois, un affresco corale narrato in otto racconti vincitore del premio Goncourt 2024, mentre John Simenon parteciperà ad un incontro dedicato al padre Georges Simenon, con Loredana Lipperini e le letture di Stefano Fresi.

Dallo scenario letterario del Nord America arrivano due voci capaci di raccontare emozioni, identità e memoria con profondità e intensità. L’autrice e giornalista americana Tessa Hulls, fresca vincitrice del Premio Pulitzer 2025 per la categoria memoir, presenta Ombre di famiglia in dialogo con Nadia Terranova. Sempre con Terranova, la scrittrice statunitense Lily King racconta il suo attesissimo romanzo Cuore l’innamorato, una storia che esplora le sfumature dell’amore e della perdita. Dal Canada arriva Sébastien Dulude con il suo esordio narrativo Amianto, un romanzo che cattura la fragilità della giovinezza, presentato insieme ad Angelo Ferracuti. Questi ultimi due incontri faranno parte, insieme alla presentazione del nuovo libro dell’autore bosniaco Tijan Sila, di un ciclo di eventi che coinvolgerà i Circoli di Lettura di Biblioteche di Roma per la prima volta in fiera.

Tornando in Europa, troveremo la dirompente artista tedesca Hito Steyerl che presenterà il suo romanzo Medium Hot, mentre Lars Elling, autore, illustratore e pittore norvegese, porterà in fiera il suo esordio nella narrativa con I principi dello stagno Finn. Tonio Schachinger, scrittore austriaco vincitore del German Book Prize 2023, presenterà In tempo reale, un romanzo che esplora il confine tra realtà e videogiochi insieme a Edoardo Prati. Dalla Catalogna Eva Baltasar presenterà con Rosella Postorino Decadenza e fascino, il suo romanzo ambientato in una Barcellona sanguinaria, claustrofobica e opprimente mentre la francese Rebecca Lighieri presenterà Il club dei bambini perduti, finalista al Prix Goncourt des Lycéens, sul rapporto tra due generazioni condannate a non comprendersi. Virginia Feito porterà in fiera il suo thriller gotico Victorian Psycho, mentre gli spagnoli Edurne Portela e José Ovejero presenteranno rispettivamente Maddi oltre il confine e Mentre siamo morti con Matteo Lefèvre. Il bosniaco Tijan Sila racconterà Radio Sarajevo con Elvira Mujcic, il ritratto di una generazione costretta a crescere fra le macerie, con cui ha vinto il Premio Ingeborg Bachmann 2024, e Mika Biermann presenterà Tre giorni nella vita di Paul Cézanne, romanzo sul celebre pittore. Bernard Friot porterà in fiera il suo Ore 25 e 05, illustrato da Guy Billout, un libro che è prima di tutto un’esperienza estetica per occhi curiosi, dove immagini e parole si rincorrono, e Annette Schreyer Mi serviva la luce, un viaggio fotografico attraverso la storia di trasformazione e rinascita della stessa autrice. Lo scrittore e attivista serbo Dejan Atanackovic presenterà Lusitania, un testo visionario e militante, già premiato come miglior romanzo in lingua serba, con Paolo Di Paolo; Wojciech Górecki parlerà di Abcasia, che è allo stesso tempo un libro di avventure e un inno al giornalismo, mentre Lukas Bärfuss di Il cartone di mio padre, libro in cui affronta la materia incandescente dell’origine. Tra le opere più attese anche Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, in una nuova edizione illustrata da Benjamin Lacombe, che dialogherà con Tommaso Pincio, e lo scrittore greco Iakovos Anifandakis con Amori belli, quindici racconti sulla bellezza nascosta in ogni amore.

Dall’America Latina giungono invece due nuove e promettenti voci della narrativa contemporanea. Il brasiliano Gabriel Abreu, vincitore del Premio IESS per il romanzo d’esordio latinoamericano under 35, presenterà Triste non è la parola giusta in dialogo con Ilaria Gaspari. L’argentina Salomé Esper arriverà con il suo primo romanzo La seconda vita di Hilda Bustamante, un intenso ritratto di rinascita e identità, in conversazione con Loredana Lipperini.

Completano il panorama internazionale Omri Bohem con il libro Universalismo radicale, presentato con Donatella Di Cesare, lo scrittore curdo Burhan Sönmez, che nel romanzo Gli amanti di Franz K. intreccia poesia, memoria e libertà, mentre la studiosa Banu Subramaniam, in videocollegamento, rifletterà sul rapporto tra scienza e colonialismo con Botanica dell’impero. I mondi delle piante e le eredità scientifiche del colonialismo, in dialogo con Paola Caridi e Alessandra Di Maio. Dalla Cina sarà in collegamento Qiao Ye per presentare il suo libro Lei, insieme a Gloria Cella e Natalia F. Riva.

In un periodo di stravolgimenti politici internazionali e di tensioni globali, la piccola e media editoria conferma la propria vocazione a riflettere sul presente, a farsi luogo di incontro e di confronto su temi complessi come guerre e conflitti. Si inizierà con un incontro sulla guerra in Ucraina insieme alla giovane scrittrice Margaryta Winkler che presenterà, in videocollegamento, la sua opera prima Tornando a casa, un libro silenzioso per costruire un linguaggio di pace, con Simonetta Gola e Fausta Orecchio. Si passerà poi a un focus sui conflitti in Medio Oriente con le presentazioni di tanti autori come Mazen Kerbaj con Gaza. Attraverso lo schermo, in cui l’autore trasforma le immagini di Gaza in un diario disegnato, in dialogo con l’attore Valerio Mastandrea. E poi l’evento sul libro Le porte di Gaza di Amir Tibon, una testimonianza diretta del Pogrom del 7 ottobre 2023 compiuto da Hamas; l’autrice dialogherà con Eva Giovannini e Gian Luca Palmieri. Sarà ospite della fiera anche la scrittrice siriana Samar Yazbek con La vostra presenza è un pericolo per le vostre vite. Voci da Gaza, il libro in cui l’autrice ha raccolto ventisette testimonianze di palestinesi sopravvissuti agli attacchi israeliani. Sarà inoltre presentato il progetto benefico Andando al mercato, una favola palestinese illustrata che il libraio ed editore Ramadan Elnajeli ha ristampato per i bambini dei campi profughi di Gaza. L’incontro di chiusura della Fiera sarà un omaggio corale a Michela Murgia, una scrittrice che ha lasciato un segno profondo nella nostra cultura. I riflettori si accenderanno su amici e compagni di viaggio che l’hanno amata e stimata, ricordandola da prospettive diverse accompagnati da Susanna Tartaro: Teresa Ciabatti parlerà di Michela Murgia e la famiglia, Marco Peano di Michela Murgia e Stephen King, Loredana Lipperini di Michela Murgia e il femminismo, Chiara Tagliaferri di Michela Murgia e Morgana, Edoardo Buffoni di Michela Murgia e la radio, e infine Alessandro Giammei con Michela Murgia e Michela Murgia, un ritratto intimo e letterario.

Più libri più liberi è promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori, con il sostegno del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma e ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, di Poste Italiane e BPER Banca. È realizzata in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Roma, ATAC azienda per i trasporti capitolina, EUR Spa, Dior e si avvale della Main Media Partnership di Rai con il Giornale della Libreria.

Maltempo, Meloni sente Fedriga: vicina a Friuli, seguo con attenzione

Roma, 17 nov. (askanews) – La premier Giorgia Meloni ha sentito oggi il presidente del Friuli Massimiliano Fedriga per essere aggiornata sulla situazione nella regione duramente colpita dal maltempo. Secondo quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi, la presidente del Consiglio ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della regione.

La Meloni, viene precisato, sta seguendo con attenzione l’evolversi degli eventi e mantiene un contatto diretto con il ministro Musumeci e con il Dipartimento della Protezione civile.

La premier ha espresso la vicinanza alle comunità interessate e ha rivolto un sentito ringraziamento a tutte le donne e gli uomini impegnati nelle operazioni di soccorso.

Ucraina, Consiglio supremo Difesa conferma pieno sostegno Italia

Roma, 17 nov. (askanews) – “Il Consiglio ha confermato il pieno sostegno italiano all’Ucraina nella difesa della sua libertà. In questo senso si inquadra il dodicesimo decreto di aiuti militari. Fondamentale rimane la partecipazione alle iniziative dell’Unione Europea e della NATO di sostegno a Kiev e il lavoro per la futura ricostruzione del Paese”. E’ quanto emerge dalla riunione del Consiglio supremo della Difesa che si è tenuta questo pomeriggio al Quirinale, presieduta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

COP30, Ventura (Oice): servono nuovi standard progettuali

Belm (Brasile), 17 nov. – In occasione dell’evento promosso da RemTech Expo e dal MASE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica presso il Padiglione Italia della COP30, l’ingegnere Francesco Ventura, Consigliere OICE con delega all’ Ambiente e Amministratore Unico di VDP srl,ha richiamato con forza la necessit di un cambio di paradigma nella progettazione delle infrastrutture alla luce della crescente intensit degli eventi meteorologici estremi. Ventura ha sottolineato come gli standard progettuali tradizionali non siano pi sufficienti di fronte a un quadro climatico in rapido mutamento. “Gli standard progettuali stanno cambiando in modo radicale perch ci confrontiamo con eventi meteorologici sempre pi intensi e frequenti, che purtroppo colpiscono ormai anche l’Italia. Questo impone a noi progettisti di valutare con grande attenzione il contesto territoriale, riconoscere le vulnerabilit e trasformarle in criteri guida delle scelte progettuali: oggi non possiamo pi progettare ovunque e in qualsiasi modo, neppure con le tecnologie pi avanzate.” Il Consigliere OICE ha evidenziato inoltre come una progettazione responsabile debba oggi necessariamente integrare analisi territoriali dettagliate, valutazioni multi-rischio, soluzioni nature-based e criteri di adattamento climatico, per garantire infrastrutture e comunit pi sicure.

“OICE pronta a mettere a disposizione la propria esperienza per contribuire agli obiettivi della COP30 e per costruire infrastrutture e territori pi resilienti, sostenibili e coerenti con la transizione energetica globale.”

L’intervento si inserisce nel dibattito internazionale sugli strumenti per accelerare l’adattamento climatico, in cui il ruolo della progettazione tecnica e delle societ di ingegneria considerato strategico per trasformare la conoscenza del rischio in soluzioni concrete di sicurezza e sostenibilit.

Unitorino, terzo laboratorio d’impresa del Master D-ESG

Torino, 17 nov – Si svolto presso il Dipartimento di Management “Valter Cantino” dell’Universit di Torino il terzo Laboratorio d’Impresa del Master in D-ESG e Responsabile d’Impatto, promosso da FDC Consulting Digital ESG – Societ Benefit in collaborazione con l’ateneo.

Il tema dell’incontro, “Risorse e Circolarit”, ha posto al centro il ruolo dell’innovazione e della responsabilit d’impresa nella riduzione degli sprechi, nel riuso delle risorse e nella promozione di modelli produttivi rigenerativi.

Tra i protagonisti del laboratorio Emanuela Barabano, co-founder e presidente di Biova Project, PMI innovativa impegnata nella riduzione dello spreco alimentare, che ha sottolineato come “le cose si possono cambiare dal basso, facendo vedere che si pu pensare in modo diverso”. Il confronto ha coinvolto anche Andrea Scatolero, account manager di Ogyre, B Corp che si occupa di rimuovere la plastica dagli oceani, portando la testimonianza di un modello d’impresa basato sulla rigenerazione ambientale e la responsabilit sociale.

Ha completato il panel Duccio Travaglini, founder di Greencome e Recl, che ha presentato la visione delle due aziende nel campo dell’economia circolare e del riuso sostenibile, sottolineando l’importanza di integrare innovazione, governance e sensibilizzazione collettiva nei processi di transizione verde.

L’appuntamento, terzo di un ciclo di otto Laboratori d’Impresa previsti dal Master in D-ESG e Responsabile d’Impatto, ha confermato la volont di collegare mondo accademico, imprese e startup sostenibili in un ecosistema di confronto operativo.

L’obiettivo del percorso favorire la nascita di nuove competenze e progettualit ESG capaci di tradurre i principi della circolarit in azioni concrete, misurabili e scalabili all’interno del tessuto economico italiano.

Conte: con Meloni imprese in ginocchio e record tasse, poveri e sbarchi

Roma, 17 nov. (askanews) – “Il governo delle tasse sta piegando in ginocchio le imprese”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte parlando a margine di una iniziativa ad Avellino. “Abbiamo il record della pressione fiscale, abbiamo il record assoluto dei poveri e per le imprese c’è il crollo della produzione industriale”.

“Questo governo – ha aggiunto – dovrebbe prendere i soldi dagli extra profitti delle banche, dal riarmo, per cercare di tagliare le tasse e far ripartire la nostra economia. Invece continua ad accumulare fallimenti, anche sul piano della sicurezza: abbiamo il record degli sbarchi e dei migranti, aumentano anche furti e rapine”.

Musei statali, nel 2024 record storico visitatori: 60,8 milioni di ingressi

Roma, 17 nov. (askanews) – Il 2024 si è chiuso con un grande successo per Musei, Monumenti e Aree archeologiche statali. Lo riferisce il Ministero della Cultura. Secondo i dati trasmessi dalla Direzione generale Musei, nel corso dell’ultimo anno i siti statali hanno accolto oltre 60,8 milioni di visitatori, il dato più alto dal 2014. Gli introiti lordi raggiungono circa 382 milioni di euro, un risultato che il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, considera un segnale del consolidamento del sistema museale statale.

Il percorso di crescita avviato nel 2022 e proseguito nel 2023 trova così ulteriore conferma nel 2024, con risultati che superano sia i livelli pre-pandemia sia quelli registrati nel periodo 2014-2019.

L’evoluzione dell’ultimo triennio (47 milioni di visitatori nel 2022, 57,7 milioni nel 2023, fino ai quasi 61 milioni nel 2024), offre un quadro chiaro di un patrimonio culturale frequentato da pubblici diversi, sostenuto da un’offerta ampliata e da un generale rafforzamento delle modalità di visita.

Nel complesso, il numero di visitatori è cresciuto del 29,4% tra il 2022 e il 2024, con una crescita media annua che si attesta intorno al 13,8%. L’andamento degli ultimi tre anni mostra dunque una crescita costante, attestata tanto dal numero di ingressi quanto dagli incassi riferiti al 2024.

Al Teatro Olimpico Roma in scena il musical "Saranno Famosi"

Roma, 17 nov. (askanews) – Saranno Famosi è stato uno dei fenomeni televisivi più iconici e amati di sempre. Ma è stato anche un film cult e un musical di successo internazionale. La storia racconta la vita degli allievi e degli insegnanti della prestigiosa scuola di Performing Arts di New York: un gruppo di giovani talenti alle prese con sogni, sacrifici, sfide, amori e delusioni. Una narrazione che continua a emozionare e ispirare generazioni di spettatori, diventando un simbolo di passione e determinazione nel mondo dello spettacolo. Un vero e proprio mito della cultura pop, un titolo entrato nell’immaginario collettivo come sinonimo del desiderio di realizzare i propri sogni artistici. Un racconto fatto di duro lavoro, competizione, sudore, passione, cadute e successi.

Fabrizio di Fiore Entertainment e FdF GAT portano in scena una nuova, travolgente versione del musical al Teatro Olimpico, dal 27 al 30 novembre, per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana: uno spettacolo energico, intenso e coinvolgente, che include la celebre canzone premio Oscar Fame, insieme a una colonna sonora rinnovata, con arrangiamenti moderni e nuove coreografie, firmate da un team di professionisti della TV e del teatro musicale italiano.

La regia e l’adattamento sono affidati a Luciano Cannito, che unisce la sua esperienza internazionale di regista e coreografo per dare vita a una messa in scena dinamica e attuale. L’azione si sposta dagli anni ’80 ai giorni nostri, rendendo lo spettacolo più vicino e riconoscibile per il pubblico contemporaneo, in particolare per le nuove generazioni. Le coreografie portano la firma di Luciano Cannito e Fabrizio Prolli, le scenografie sono curate da Italo Grassi, i costumi da Veronica Iozzi. La direzione musicale è di Giovanni Maria Lori, con arrangiamenti di Raffaele Minale, Franco Poggiali, Angelo Nigro e Maurizio Sansone: nomi di spicco nel panorama del musical, del teatro e del pop internazionale.

Nel cast figurano interpreti di grande talento e versatilità, alcuni dei quali rappresenteranno una piacevole e inaspettata sorpresa per il pubblico del teatro musicale italiano. Nei ruoli principali Barbara Cola (Miss. Sherman), Garrison Rochelle (Mr. Myers), Lorenza Mario (Miss Bell) e Stefano Bontempi (Mr. Sheinkopf).

Legambiente: ecomafia e corruzione ambientale sempre più diffuse

Roma, 17 nov. (askanews) – In Italia cresce senza sosta l’attacco delle ecomafie all’ambiente e la piaga della corruzione. Nel 2024 viene superato il muro dei 40mila reati ambientali, con ben 40.590 illeciti, +14,4% rispetto al 2023. Parliamo di una media di 111,2 reati al giorno, 4,6 ogni ora.

È quanto emerge in sintesi dal rapporto di Legambiente “Ecomafia 2025. I numeri e le storie delle illegalità ambientali in Italia” (Edizioni Ambiente), presentato oggi a Bologna, unitamente a 11 proposte per rendere più efficace la lotta ai reati contro l’ambiente. Dal 2015, anno di approvazione della legge 68 “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente”, al 2024 sono stati effettuati 21.169 controlli con 6.979 reati contestati (uno ogni 3 controlli), 12.510 persone denunciate, 556 ordinanze di custodia cautelare, 1.996 sequestri per un valore di 1,115 miliardi di euro.

Aumentano anche le persone denunciate, 37.186 (+7,8%), mentre il giro d’affari delle ecomafie vale 9,3 miliardi di euro (+0,5 miliardi rispetto al 2023) e cresce anche il numero dei clan coinvolti, 11 in più rispetto a quelli censiti nel precedente rapporto Ecomafia. Aumentano anche le inchieste sui fenomeni corruttivi negli appalti di carattere ambientale: 88 quelle censite da Legambiente dal 1° maggio 2024 al 30 aprile 2025 (+17,3% rispetto al 2023), 862 le persone denunciate (+72,4%). Si tratta di inchieste che vanno dalla realizzazione di opere pubbliche alla gestione di servizi, come quelli dei rifiuti urbani e la depurazione, passando per la concessione di autorizzazioni ambientali alle imprese. 2.907 reati fanno riferimento ai delitti ambientali introdotti nel titolo VI bis del Codice penale. Il delitto più contestato è l’inquinamento ambientale, con 1.426 casi, seguito dall’attività organizzata di traffico illecito di rifiuti (964 contestazioni) e dal disastro ambientale (228 reati); 771 sono le violazioni al Codice di responsabilità degli enti (art. 25, D.lgs 231/2001). 3.361 sono i procedimenti per la parte Sesta-bis del Codice dell’ambiente (D.lgs 152/06) istruiti dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto da giugno 2015 a dicembre 2024 e 8.092 le prescrizioni delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente dal 2018 al 2024, mentre sono 33 i milioni di euro di somme riscosse dal 2018 al 2023.

Entrando nel dettaglio dei dati di Ecomafia – elaborati dall’associazione ambientalista sulla base dei dati forniti dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto – nel 2024 in Emilia-Romagna i reati ambientali sono stati 1648, a fronte di poco più di 84mila controlli, a dire che più del 4% dei reati totali sono stati commessi nella nostra regione. Il dato, se paragonato ad altri territori, in particolare quelli a tradizionale presenza mafiosa, non è eclatante, ma ci pone comunque circa a metà della classifica nazionale, di certo una posizione poco invidiabile. Il maggior numero di reati si riscontra nel ciclo del cemento, con 656 reati, 613 persone denunciate, 19 sequestri, che collocano la regione al 9° posto della classifica nazionale; 435 sono invece i reati legati al ciclo dei rifiuti, con una crescita del 42,6% rispetto al 2023 (10° posto), e 424 quelli contro la fauna (9° posto in Italia). Le province con il maggior numero di reati sono rispettivamente Ferrara con 46 reati nel ciclo del cemento, Forlì – Cesena con 90 reati nel ciclo dei rifiuti e Ravenna con 180 reati contro la fauna.

“I dati in crescita dell’illegalità ambientale sono il risultato dell’impegno quotidiano delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto, ma anche un forte segnale d’allarme sull’impatto dell’ecocriminalità, quasi sempre connessa ad attività economiche – afferma Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio nazionale Ambiente e legalità di Legambiente – in particolare per quanto riguarda il ciclo illegale del cemento e quello dei rifiuti. In Emilia Romagna crescono entrambi, con un aumento del 42,6% per quanto riguarda la gestione illecita dei rifiuti che è decisamente superiore alla media nazionale. I nuovi delitti contro abbandoni e spedizioni illegali, voluti dal governo e approvati dal Parlamento, aiuteranno a combattere questi fenomeni. L’ennesimo annuncio di un pericoloso condono edilizio, invece, proposto da esponenti della maggioranza al Senato rischia di moltiplicare l’illegalità. Auspichiamo un serio ripensamento”.

“I dati sul territorio non sono confortanti e dimostrano la necessità di ripensare il sistema di tutela ambientale più in concreto, promuovendo iniziative legislative più organiche in ambito penale ambientale, maggiormente idonee ad assicurare gli standard di tutela richiesti dalla Direttiva 1203/2024 e a colmare i significativi vuoti strutturali individuati dalla Corte Edu nella decisione del 30.01.2025 (Cannavaciuolo + altri c. Italia). La diffusione capillare della cultura della legalità e la valorizzazione del patrimonio ambientale sono elementi imprescindibili di un sistema ambientale in cui cittadini, istituzioni e imprese devono essere garanti della concreta tutela dell’ambiente – commenta Maria Luisa Callinedi presidente del CEAG di Legambiente Emilia Romagna – Gli unici strumenti in grado di a mitigare l’avanzamento di un fenomeno criminale come quello sopra descritto, mosso da rilevantissimi interessi economici e di indicibile spregiudicatezza, un sistema capace di insinuarsi nel tessuto sociale e in ogni spazio lasciato incustodito, sono costituiti da una corretta catena di vigilanza, dalla diffusione di valori sociali condivisi, e da un quadro quadro giuridico chiaro, efficace e capace di comprendere e prevenire i meccanismi dell’illegalità. Tutte battaglie che Legambiente combatte da sempre sia a livello nazionale sia a livello sovranazionale. A seguire l’elenco delle 11 proposte presentate oggi da Legambiente. ”

Euro digitale, Cipollone esclude l’ipotesi del "solo offline"

Roma, 17 nov. (askanews) – L’uomo di punta della Bce per l’euro digitale esclude che si possa procedere unicamente con la modalità offline su questo progetto. “Ho seri dubbi” che con una modalità simile “riusciremmo a fare quello che proponiamo di fare”, ha affermato Piero Cipollone, componente del Comitato esecutivo della Bce rispondendo ad una domanda durante una audizione al Parlamento europeo.

Quella di procedere sull’euro digitale solo con la modalità offline è una idea proposta dal relatore del Parlamento Ue sulla legge in discussione, lo spagnolo Fernando Navarrete Rojas. Ipotesi su cui a Cipollone è stata rivolta una domanda da un altro europarlamentare.

Oggi la maggiore incapacità del contante in euro “è che non puoi pagare online. Non vedo come la soluzione dell’offline risolverebbe questo”, ha detto Cipollone. “Forse c’è qualche dimensione tecnica che non capiamo, ma in questa fase non mi sembra che attueremmo il compito di dare la possibilità di pagare ovunque e per tutti gli usi – ha aggiunto -. Specialmente dove non ci sono soluzioni europee private che ci consentirebbero di competere con gli schemi internazionali”. (fonte immagine: European Union – European Parliament).

Festival Popolare Italiano, a Roma il 22 novembre Moni Ovadia

Roma, 17 nov. (askanews) – Da sabato 22 novembre a sabato 20 dicembre 2025, il Festival Popolare Italiano ideato e diretto da Stefano Saletti, prosegue il suo cammino al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma con il progetto Migrazioni Sonore – Il messaggio universale della musica e le nuove cittadinanze, un percorso dedicato alla musica come linguaggio universale e ponte tra culture. Gli otto concerti con inizio alle ore 20.30, saranno preceduti alle ore 19.30 dalle Conversazioni in musica curate dalla rivista specializzata BlogFoolk, che mettono in dialogo artisti, giornalisti e comunità provenienti da diverse aree del mondo. Il costo del biglietto, 6 euro, comprende anche la visita al museo (ultimo ingresso ore 18.30).

Il viaggio si apre sabato 22 novembre con Moni Ovadia, Giovanni Seneca e Anissa Gouizi in Rotte mediterranee, un recital basato sull’intreccio di racconti e canzoni popolari dell’area mediterranea e composizioni originali di Giovanni Seneca. Il Mare torna a essere un ponte tra le sue sponde, a collegare mondi un tempo strettamente legati e che continuano a mantenersi in contatto, grazie a quanti credono alla cultura come strumento di comunicazione per il dialogo tra i popoli. Il Mediterraneo non è solo un luogo geografico, è un’atmosfera, un paesaggio. I canti presentano elementi nelle lingue locali: bulgaro, serbo, greco, ladino, turco e vari dialetti italiani. Si tratta dunque di un repertorio plurilingue, in cui talora una stessa melodia accompagna testi in lingue diverse, talora una stessa canzone si compone di strofe in varie parlate. Musiche e canti ispirati alle diverse culture del mediterraneo e al dialogo tra i popoli; partendo dall’Italia si parte per un viaggio che tocca Spagna, Nord Africa, Grecia e arriva fino ai Balcani.

Come ad aprire finestre sul mediterraneo Moni Ovadia e Giovanni Seneca, assieme alla cantante e percussionista italo-algerina Anissa Gouizi, fondono musica, canto e parole in una originale forma di concerto teatrale.

Il programma prosegue giovedì 27 novembre con La Vuelta dei SuRealistas, un’esplosione di ritmi sudamericani e mediterranei in cui la band argentina-toscana fonde cumbia, son, rock e poesia in un inno alla vita e alla diversità. Giovedì 4 dicembre il Pejman Tadayon Ensemble propone La musica e la poetica dei mistici Sufi: da Rumi a Omar Khayyam, un concerto che intreccia suono, danza e poesia della tradizione persiana, mentre sabato 6 dicembre il gruppo internazionale Nubras porta sul palco l’energia dell’intreccio di sonorità romene, spagnole e mediterranee.

Giovedì 11 dicembre è la volta di Ziad Trabelsi & Gabriele Coen: Dialoghi di pace, un incontro tra musiche arabe, ebraiche e cristiane nel segno del dialogo e dell’improvvisazione jazzistica, seguito sabato 13 dicembre da Maluf System: Eddiwen, Canzoniere tunisino, progetto di Marzouk Mejri e Salvatore Morra che reinterpreta le antiche suite urbane del maluf tunisino in chiave contemporanea.

La settimana successiva, giovedì 18 dicembre, protagonista è l’Orchestra Multietnica di Arezzo diretta da Enrico Fink in un concerto-corale con trenta musicisti di provenienze diverse, dal Mediterraneo all’Asia, dal Sudamerica all’Europa, in un autentico mosaico di suoni e storie.

Chiude sabato 20 dicembre Banda Ikona e Baobab Ensemble in Sacro Mediterraneo, diretti da Stefano Saletti con le voci di Yasemin Sannino, Gabriella Aiello e Barbara Eramo, insieme a Gabriele Coen, Mario Rivera, Eugenio Saletti e Arnaldo Vacca e le voci e gli strumenti del Baobab Ensemble. Un viaggio spirituale tra le sponde del mare comune, dalla Puglia ai Balcani, dalla Grecia al Maghreb, cantato in Sabir, la lingua franca del Mediterraneo, per riscoprire il senso profondo del dialogo tra i popoli.

Ogni concerto sarà preceduto, alle ore 19.30, dalle Conversazioni in musica (incontri di giornalisti, studiosi e musicisti con gli artisti del festival) a cura di Blogfoolk Magazine, autorevole settimanale dedicato alle musiche popolari, world e folk, curate dal direttore editoriale Salvatore Esposito, da Stefano Saletti ed Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techete’).

Il ciclo si apre sabato 22 novembre con Tra le mie corde, incontro/concerto di Mauro Palmas e Giacomo Vardeu. Giovedì 4 dicembre, la conversazione Iran tra tradizione e modernità vedrà protagonista Pejman Tadayon, che racconterà la sua esperienza artistica tra Oriente e Occidente. Sabato 6 dicembre, Le tre R: Rom, Rumena, Romana, incontro con Roxana Ene, voce del Nubras ensemble, per esplorare le radici e le contaminazioni tra le culture attraverso la musica. Giovedì 11 dicembre, si terrà il Premio BlogFoolk 2025 quest’anno assegnato a “Onde” di Maria Mazzotta. Sabato 13 dicembre, Le scale, gli strumenti e gli stili del Maluf, con Marzouk Mejri e Salvatore Morra, offrirà un approfondimento sulla musica tunisina e i suoi linguaggi modali. Giovedì 18 dicembre, alle ore 19.30, L’incontro possibile tra culture, religioni e tradizioni differenti, con Enrico Fink sarà un momento di confronto sui temi del dialogo e dell’inclusione attraverso la musica. Infine, sabato 20 dicembre, alle ore 19.30, Diritti e nuove cittadinanze concluderà il ciclo con una riflessione sul ruolo della cultura e dell’arte nella costruzione di nuove cittadinanze.

Anche questa edizione gode della media partnership di Rai Radio Techete’ che, con la cura di Elisabetta Malantrucco, realizzerà una serie di puntate dedicate ai concerti e agli artisti protagonisti della rassegna.

Il progetto Migrazioni Sonore, promosso da Roma Capitale, è vincitore dell’Avviso Pubblico per la realizzazione di iniziative di interesse per l’Amministrazione Capitolina in occasione del Giubileo 2025 in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

IL FESTIVAL POPOLARE ITALIANO. Ideato e diretto da Stefano Saletti (polistrumentista e compositore, alla guida della Banda Ikona e di diversi ensemble internazionali di world music), il festival è nato nel centro di accoglienza Baobab a Roma nel 2015, alla sua chiusura si è trasferito al Teatro Villa Pamphilj dove si è svolto per cinque edizioni, poi nello storico Teatro Verde e dal 2023 al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. Nelle edizioni precedenti ha visto la partecipazione dei più rappresentativi esponenti della musica popolare non solo italiana. Il Festival Popolare italiano appartiene alla Rete Italiana della World Music, un’associazione che riunisce operatori, musicisti e oltre 25 festival di tutte le regioni d’Italia. Missione della Rete è supportare il mondo della world music italiana e contribuire alla diffusione di un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo per il nostro Paese in cui la musica è strumento di costruzione della propria identità culturale, ma anche di conoscenza e di contaminazione con le altre culture del Mediterraneo, e quindi fonte di innovazione.

Alice ed Elen Kessler, per Bild "Suicidio assistito"

Roma, 17 nov. (askanews) – “Il nostro desiderio è andarcene insieme, lo stesso giorno. L’idea che a una delle due capiti prima è molto difficile da sopportare”. Alice ed Elen Kessler lo avevano detto il giorno del loro 88esimo compleanno. Oggi sono state ritrovate morte a Gruenwald, vicino a Monaco di Baviera, entrambe lo stesso giorno. Secondo il quotidiano tedesco “Bild”, avevano optato per il suicidio assistito. La polizia della capitale bavarese è intervenuta sul posto quando le due erano già decedute. È stata avviata un’indagine, ma la morte non sarebbe “attribuibile a terze persone”.

Roma, il Mausoleo di Sant’Elena risplende ed pi accessibile

Roma, 17 nov. (askanews) – Nell’anno giubilare finalmente pi fruibile e accessibile a romani, visitatori e pellegrini, un luogo simbolo del V Municipio di Roma e di Tor Pignattara, il Mausoleo di Sant’Elena con il suo Antiquarium, grazie all’intervento di restauro, valorizzazione e messa in sicurezza, un progetto curato dalla Soprintendenza Speciale di Roma nell’ambito del PNRR Caput Mundi, e dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, competente per le Catacombe Cristiane di Roma e d’Italia.

Il Mausoleo venne edificato nel IV secolo dall’imperatore Costantino e qui venne sepolta sua madre Elena che secondo molti influ sulla conversione del figlio e sulla promulgazione dell’editto di Milano del 313 che diede libert di culto ai cristiani. Il nome del quartiere romano di Tor Pignattara deriva da qui, quando un crollo di parte della volta mise in luce le anfore-pignatte incorporate nella muratura per alleggerirla.

La Soprintendente Speciale Daniela Porro: “In questo Antiquarium sono raccolti e presentati dei reperti che provengono da questa zona, quindi sono reperti che sono rimasti vicini al loro contesto e questo un valore aggiunto. L’intervento PNRR oltre ad aver migliorato questo luogo, la sistemazione esterna, la pavimentazione, la sistemazione del verde, ha reso questo monumento e quest’Antiquarium pi accessibile sia per i disabili motori che per i disabili cognitivi e sensoriali. Non solo, ma rende possibile una fruizione pi ampia per il pubblico”.

Oltre a pannelli tattili, video guide in Lis, ricostruzioni 3D e nuove illuminazioni, stato anche inaugurato un nuovo ingresso alle Catacombe dei santi Marcellino e Pietro da cui si accedeva all’esterno. In realt, stato riaperto l’antico passaggio che risale al 1769, che le collegava direttamente all’interno del Mausoleo.

Monsignor Pasquale Iacobone, presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra: ” stato laborioso ma ci siamo riusciti, volevamo realizzarlo nell’anno del Giubileo, per creare un nuovo circuito pi semplice, un valore aggiunto per la visita al Mausoleo e alle Catacombe e un modo per renderle pi fruibili e accessibili a tutti”.

Le catacombe si estendono su una superficie di circa 18mila metri quadri con preziosi reperti paleocristiani e il nuovo accesso ha permesso di rendere visitabili nuove spazi. Un progetto che punta anche a valorizzare sempre di pi le periferie, coinvolgendole nei circuiti turistici con proposte inclusive. “Roma non soltanto i grandi attrattori turistici, il Colosseo, Fontana di Trevi, Castel Sant’Angelo, anche il suburbio con i suoi luoghi straordinari e questo in particolare importante sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista spirituale”, ha aggiunto la Soprintendente Porro.

Cybersecurity, Fondazione Serics: lascito specializzazione giovani

Milano, 17 nov. (askanews) – La Fondazione SERICS, nata nel 2022 nell’ambito del Partenariato Esteso su “Cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti” (Missione 4 del PNRR), ha chiamato a raccolta tutti i suoi protagonisti, comprese aziende e istituzioni, per raccontare i risultati raggiunti e tracciare un percorso che guardi al futuro. Tre anni di attivit, 23 enti partner tra universit, centri di ricerca e grandi aziende, oltre mille esperti di cybersicurezza coinvolti, 1450 partecipanti ai percorsi di formazione erogati a soggetti pubblici e privati, 113 milioni di euro di investimento del PNRR: questi i numeri pi rilevanti dell’attivit svolta, nell’ambito del sistema nazionale della sicurezza digitale, realizzando un modello di collaborazione che unisce accademia, impresa e istituzioni.

SERICS ha sviluppato una rete interdisciplinare che ha prodotto prototipi, brevetti, piattaforme e strumenti destinati a imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini. Tra questi, la piattaforma Ida – Information Disorder Awareness, che utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare e prevenire la disinformazione online; CallTrust, sistema innovativo per autenticare le comunicazioni telefoniche e contrastare le truffe di tipo vishing; CryptoAC, framework di crittografia distribuita per la protezione dei dati nel cloud; e CyberTour, il percorso formativo che ha portato la cultura della sicurezza digitale in nove regioni italiane, coinvolgendo amministratori pubblici, Pmi e studenti. A questi si aggiungono soluzioni che stanno contribuendo al rafforzamento della sicurezza aerea e della fiducia digitale.

I risultati sono stati esposti al SERICS Final Event del 12 e 13 novembre a Roma: due giornate di dialogo e approfondimento dedicate al futuro della cybersicurezza nazionale e internazionale, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, del mondo scientifico e del sistema produttivo, cui sono state illustrate le risultanze dei 10 spoke che hanno avuto per oggetto: Aspetti umani, sociali e legali; Disinformazione e Fake News; Attacchi e difese; Sicurezza dei sistemi operativi e della virtualizzazione; Crittografia e sicurezza dei sistemi distribuiti; Sicurezza del software e delle piattaforme; Sicurezza delle infrastrutture; Gestione del rischio e governance; Messa in sicurezza della trasformazione digitale; Governance e protezione dei dati.

La cybersicurezza – ha sottolineato il professor Vincenzo Loia, presidente della Fondazione SERICS – non pi solo una questione tecnica, ma una dimensione della cittadinanza digitale. Significa tutelare i diritti, la libert e la fiducia dei cittadini nello spazio informativo. SERICS ha lasciato un segno importante, costruendo un metodo di collaborazione vincente tra ricerca e industria, capace di generare conoscenza e soluzioni concrete. La Fondazione Serics ha lasciato un’eredit significativa, avendo creato una categoria di giovani altamente specializzati e una filiera nazionale/europea di professionisti nel campo della cybersicurezza. Questa rete di competenze rappresenta una risorsa preziosa per il Paese, che pu essere sfruttata sia nel settore pubblico che in quello privato. Data l’importanza crescente della cybersicurezza a livello globale, fondamentale continuare a investire e valorizzare questa filiera di professionisti altamente qualificati .

Alessandro Armando, presidente del Comitato scientifico della Fondazione, direttore del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI e docente all’Universit di Genova e all’IMT di Lucca: Grazie a SERICS stato possibile orientare l’ecosistema nazionale della ricerca in cybersecurity su aree tematiche strategiche, sperimentando un modello di lavoro integrato e interdisciplinare che non ha precedenti neppure a livello internazionale. SERICS non solo un progetto di ricerca: un modo nuovo di organizzare la ricerca, valorizzarla e indirizzarla verso i bisogni del sistema produttivo e della pubblica amministrazione. Abbiamo messo a punto un programma molto importante di formazione avanzata, pensato per gli operatori di cybersecurity che operano nelle infrastrutture critiche nel nostro Paese, che sta ricevendo un ritorno molto interessante da parte appunto di enti e organizzazioni, sia pubbliche che private. Abbiamo dato una grande attenzione all’aspetto del trasferimento tecnologico, ovvero come migrare e trasformare queste idee che sono sviluppate dai nostri ricercatori nei laboratori, in soluzioni che possono essere usate nel mercato e potenziare quindi le difese rispetto alla minaccia cibernetica.

Rocco De Nicola, vicepresidente Fondazione SERICS: “Il progetto SERICS si affermato come il punto di riferimento per la cybersecurity italiana nella ricerca e nella formazione. L’ampio materiale prodotto dalla Cyber Academy sar sfruttato al meglio per supportare questa missione formativa”.

Con il completamento del triennio, la Fondazione SERICS consegna dunque al Paese una rete di eccellenze e un patrimonio di competenze che continueranno a rafforzare la capacit italiana di proteggere infrastrutture, imprese e cittadini in un cyberspazio sempre pi complesso e interconnesso.

Ucraina, indagini anti-corruzione: arrestati 15 funzionari

Roma, 17 nov. (askanews) – Le autorità ucraine hanno arrestato quindici ufficiali e funzionari militari accusati di gravi episodi di corruzione. Lo ha reso noto l’Ufficio del Procuratore Generale, precisando che le tangenti, pari a circa 1,5 milioni di grivne (oltre 35mila dollari), erano legate a nomine, trasferimenti tra unità, esenzioni e pratiche di arruolamento. Parallelamente, nelle ultime tre settimane 22 persone sono state fermate per il sospetto coinvolgimento in reti che organizzavano l’espatrio illegale di cittadini, per eludere la leva.

Maltempo, allerta arancione in Friuli Venezia Giulia

Roma, 17 nov. (askanews) – Un fronte perturbato di origine atlantica, dopo aver interessato l’Italia settentrionale e la Toscana, prosegue il suo transito scendendo sulle regioni del Centro-Sud, portando precipitazioni sparse, anche a carattere temporalesco, che nella giornata di domani risulteranno più intense e abbondanti fra il basso Lazio, il Molise e i settori tirrenici meridionali della Penisola.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso prevede dalle prime ore di domani, martedì 18 novembre, precipitazioni a carattere di rovescio o temporale su Lazio meridionale, Molise e Campania, in successiva estensione a Basilicata e Calabria, specie sui relativi settori tirrenici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, martedì 18 novembre, allerta arancione su parte del Friuli Venezia Giulia; allerta gialla sull’intero territorio di Calabria, Molise e su settori di Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia.

Concerto di Natale al Senato con esibizione di Claudio Baglioni

Milano, 17 nov. (askanews) – Si terrà domenica 21 dicembre nell’Aula del Senato della Repubblica il tradizionale Concerto di Natale. Quest’anno i protagonisti saranno l’Orchestra e il Coro del Teatro San Carlo di Napoli che si esibiranno in un programma di grandi classici della tradizione natalizia. Durante il concerto alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e delle più Alte cariche dello Stato, verrà dedicato un tributo alla città di Napoli che proprio quel giorno celebra i 2.500 anni dalla sua fondazione.

In questa occasione sarà eccezionalmente Ospite d’Onore il M° Claudio Baglioni, in una esibizione inedita e speciale accompagnato dall’Orchestra e dal Coro del Teatro San Carlo, che riceverà in dono la Martinella, simbolo storico del Senato, quale riconoscimento per la sua prestigiosa carriera e per l’ideazione del “GrandTour LA VITA È ADESSO”, che conferma il suo costante impegno nel portare la musica nei luoghi più rappresentativi del patrimonio culturale italiano.

In ben sessant’anni di prestigiosa carriera, grazie a un linguaggio sempre ispirato, poetico, intenso, Baglioni è divenuto interprete e portavoce, tra i più raffinati e amati, di importanti valori morali, umani, civili e sociali, riuscendo a coinvolgere e appassionare generazioni, culture e visioni esistenziali.

Per questa stessa motivazione a marzo 2024 gli è stata conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce.

L’evento sarà trasmesso in diretta da Rai 1. Lo comunica una nota di Palazzo Madama.

Maltempo in Friuli: 300 persone evacuate, due disperse

Roma, 17 nov. (askanews) – Dramma maltempo in Friuli Venezia Giulia. A causa delle forti piogge delle ultime ore una frana ha travolte alcune abitazioni a Brazzano di Cormons, in provincia di Gorizia, e due persone risultano disperse. Per l’esondazione del fiume Torre, invece, 300 persone sono state evacuate. Ed in tanti si sono rifugiati sui tetti delle case a Versa, frazione di Romans d’Isonzo.

Il sindaco di Cormons ha disposto la chiusura di tutte le scuole del territorio, inclusi gli asili nido. L’assessore alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, ha reso noto che è stato dichiarato lo stato di emergenza regionale. “Chiediamo la mobilitazione nazionale per avere il supporto di altre Regioni”, ha detto.

“A seguito dell’ondata di maltempo che ha investito la Regione e in particolare i comuni di Cormons e di Romans d’Isonzo proroghiamo l’allerta la cui scadenza era fissata alle 12 di oggi, dichiariamo l’emergenza regionale e chiediamo la mobilitazione nazionale per avere il supporto delle altre Regioni: la priorità però ora sono le persone, con i due dispersi a Brazzano di Cormons, che speriamo di poter ritrovare al più presto e in buone condizioni, e i trecento residenti di Versa” dove è esondato il Torre. Così l’assessore del Friuli Venezia Giulia alla Protezione civile Riccardo Riccardi dalla sala operativa della Protezione civile di Palmanova.

“La situazione è impegnativa – così l’assessore -: le trecento persone di Versa devono trovare una sistemazione per le prossime ore e per questo siamo in contatto con i sindaci e stiamo allestendo palestre con brandine in spazi riscaldati e con pasti che vengono organizzati in questi minuti dall’Ana”. Riccardi ha aggiunto: “Ci attendevamo il maltempo, ma non con questo impatto e con queste conseguenze e ciò è dovuto allo scirocco: ha trattenuto la velocità e lo spostamento della perturbazione”.

L’assessore è decollato poco prima di mezzogiorno con l’elicottero della Protezione civile regionale per una verifica diretta nelle aree più colpite.

Alice ed Ellen Kessler, le "gambe della nazione"

Roma, 17 nov. (askanews) – Alice ed Ellen Kessler, nate il 20 agosto 1936 a Nerchau, in Sassonia, sono state tra le coppie gemellari più iconiche della storia dello spettacolo europeo. Fin da bambine mostrarono un talento naturale per la danza e, dopo gli studi all’Opera di Lipsia, entrarono giovanissime nel corpo di ballo. La fuga dalla Germania Est nel 1952 segnò la svolta: una scelta coraggiosa che aprì loro le porte dell’Europa occidentale e di una carriera luminosa.

Negli anni Cinquanta si imposero rapidamente come simboli di eleganza e perfezione coreografica, approdando al celebre Lido di Parigi, dove divennero star internazionali. Il loro stile impeccabile, la sincronia quasi magica e una presenza scenica inconfondibile affascinarono il pubblico francese e, presto, quello mondiale. L’Italia le accolse come vere e proprie protagoniste dell’intrattenimento televisivo: apparizioni al Musichiere, a Canzonissima e in molti altri varietà le trasformarono nelle “gambe della nazione”, un soprannome destinato a entrare nell’immaginario collettivo.

Parallelamente svilupparono carriere come cantanti e attrici, registrando dischi, partecipando a film e animando spettacoli che portarono in TV una sofisticata combinazione di classe tedesca e calore mediterraneo. Sempre insieme, sempre speculari, costruirono una fama che attraversò decenni, mantenendo intatto il loro status di icone dello showbiz.

Pur vivendo lontane dai riflettori negli ultimi anni, rimasero figure amatissime e rispettate, esempio di professionalità, disciplina e dedizione assoluta all’arte. Legatissime alla famiglia e l’una all’altra, avevano espresso il desiderio di essere sepolte insieme, accanto alla madre Elsa e al cane Yello: un ultimo gesto di un’unione che era stata il centro della loro vita e della loro leggenda.

Morte Alice ed Ellen Kessler, indagini della Polizia sulle cause

Roma, 17 nov. (askanews) – Sono scomparse Alice ed Ellen Kessler, le gemelle che hanno segnato decenni di spettacolo in Germania e non solo. La notizia è stata confermata da diversi media tedeschi. Nate il 20 agosto 1936 a Nerchau, in Sassonia, avevano 89 anni. Il quotidiano “Bild” riferisce che la polizia criminale bavarese ha aperto un’indagine per chiarire le cause del decesso, mentre “Spiegel” segnala un’operazione delle forze dell’ordine in corso a Gruenwald, vicino a Monaco. Icone del palcoscenico, celebri in Italia come cantanti, ballerine, attrici e soubrette, Alice ed Ellen erano conosciute anche come le “gambe della nazione”, un soprannome nato nel 1959 e rimasto nel tempo. Indivisibili nella vita e, come avevano espresso, anche nella morte. Le due sorelle desideravano essere sepolte insieme, in un’unica urna, accanto alle ceneri della madre Elsa e del loro cane Yello. “È ciò che abbiamo stabilito nel nostro testamento”, aveva raccontato Ellen in un’intervista a “Bild” nell’aprile 2024.

Usa, Ford-Amazon: Partnership per vendere auto usate online

New York, 17 nov. (askanews) – La casa automobilistica Ford Motor ha annunciato una nuova collaborazione con Amazon per consentire ai concessionari in franchising di vendere veicoli usati certificati (CPO) direttamente tramite la piattaforma del colosso dell’e-commerce. Il programma, attivo inizialmente a Los Angeles, Seattle e Dallas, permetterà ai clienti di ottenere finanziamenti, avviare le pratiche online e prenotare il ritiro in concessionaria.

L’accordo rappresenta un’estensione della strategia di Amazon nel settore automotive, dopo le partnership con Hyundai per i veicoli nuovi e con Hertz per l’usato. A differenza di queste, l’intesa con Ford riguarda auto usate ispezionate e garantite, con tre livelli di certificazione e una garanzia di rimborso entro 14 giorni.

Secondo Ford, oltre 160 concessionari hanno già aderito al programma, con una dozzina di veicoli già disponibili su Amazon Autos e altri in arrivo. “È un’espansione entusiasmante che offre ai clienti accesso a veicoli di qualità con la comodità dell’esperienza Amazon”, ha dichiarato Fan Jin, responsabile globale di Amazon Autos. L’iniziativa sarà estesa ad altre città nei prossimi mesi.

Ponte Stretto, la Corte dei Conti nega il visto a convenzione Mit-SdM

Roma, 17 nov. (askanews) – La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti, al termine della Camera di consiglio seguita all’adunanza di oggi, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione il decreto del primo agosto 2025, n. 190, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, adottato ai sensi dell’articolo 2, comma 8, del decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2023, n. 58, recante “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”. Approvazione III Atto aggiuntivo alla convenzione del 30 dicembre 2003, n. 3077, fra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la società Stretto di Messina spa. Lo comunica la Corte dei conti in una nota.

Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note entro trenta giorni, con apposita deliberazione.

Macron-Zelensky firmano intesa per piano forniture militari

Roma, 17 nov. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky hanno firmato oggi un memorandum di understanding che prevede un piano decennale a sostegno delle forze armate ucraine. L’acquisto di 100 caccia da parte ucraina è il fulcro dell’accordo proiettato sino al 2025, ma il capo dell’Eliseo ha sottolineato che “già quest’anno inizieranno progetti congiunti tra i nostri settori della difesa: produrremo insieme droni intercettori e lavoreremo allo sviluppo di tecnologie e componenti critici che potranno essere integrati nei droni ucraini”, ha specificato il leader ucraino.

L’intesa, siglata sulla pista della base militare di Villacoublay, promette l’acquisizione da parte di Kiev di fino a 100 aerei da combattimento Rafale e di ulteriori equipaggiamenti militari, presentato dall’Eliseo come un impulso significativo per l’Ucraina nella sua lotta contro l’invasione russa.

Questo accordo, raggiunto durante la nona visita di Zelensky in Francia dall’inizio della guerra, arriva in un momento in cui le truppe russe continuano a esercitare una pressione incessante sulle città ucraine, prendendo di mira in particolare le infrastrutture energetiche.

“UN ACCORDO STORICO” Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente francese Emmanuel Macron hanno firmato stamattina un accordo strategico volto a rafforzare l’Ucraina. L’accordo è stato siglato in seguito ad un vertice, a porte chiuse, avvenuto sulla pista della base militare di Villacoublay, con i principali produttori di armi francesi.

Nel corso della conferenza stampa a Parigi insieme al presidente francese Emmanuel Macron, Zelensky ha sottolineato che l’accordo firmato oggi è “storico” e che pone le basi per una partnership strategica “per dieci anni”.

“Oggi è un momento speciale, davvero storico per entrambe le nazioni – Francia e Ucraina”, ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul proprio canale Telegram, annunciando l’accordo per “100 aerei Rafale F4 entro il 2035”.

“Abbiamo firmato insieme a Emmanuel Macron una dichiarazione d’intenti sulla cooperazione per l’acquisizione da parte dell’Ucraina di equipaggiamento difensivo. Un documento che offre al nostro Paese la possibilità di acquistare equipaggiamento militare dalla base industriale e tecnologica francese, in particolare 100 aerei Rafale F4 entro il 2035 per l’aviazione da combattimento ucraina, sistemi di difesa aerea SAMP-T, radar per i sistemi di difesa aerea, missili aria-aria e bombe aeree”, ha annunciato Zelensky.

“Già quest’anno inizieranno progetti congiunti tra i nostri settori della difesa: produrremo insieme droni intercettori e lavoreremo allo sviluppo di tecnologie e componenti critici che potranno essere integrati nei droni ucraini”, ha specificato il leader ucraino.

MACRON: È UN GRANDE GIORNO Il presidente Macron, commentando l’accordo raggiunto con il presidente Zelensky, ha dichiarato che oggi “è un grande giorno”.

Durante la conferenza stampa, il presidente francese ha delineato i termini dell’accordo, menzionando la fornitura di “droni, intercettori di droni, bombe guidate e impegni di produzione ” e “l’acquisizione di nuovi sistemi di difesa aerea”. L’accordo prevede il loro dispiegamento sul suolo ucraino a partire dal 2026.

“Questo accordo dimostra l’impegno della Francia nel porre la sua eccellenza industriale e tecnologica al centro dell’Ucraina e dell’Europa”, ha sottolineato Macron, invitando ad agire a favore di una pace “giusta e duratura”.

PACE PRIMA DEL 2027 “Spero che la pace venga raggiunta prima del 2027. E penso che gli ultimi mesi siano stati segnati da decisioni che hanno rappresentato veri e propri punti di svolta” nella guerra, ha affermato Emmanuel Macron durante la conferenza stampa.

Il presidente francese ha citato in particolare le sanzioni contro la Russia come elementi cruciali, sottolineando che stanno iniziando a entrare in vigore o a essere rafforzate, soprattutto da parte degli Stati Uniti, “contro i principali finanziatori dello sforzo bellico russo”.

“Da parte mia, resto altrettanto determinato a raggiungere questa pace”, ha proseguito il presidente francese. “Penso che dobbiamo continuare ad aumentare la pressione, come stiamo facendo attraverso le sanzioni e la lotta contro la flotta ombra”, che consente alla Russia di vendere il suo petrolio e raccogliere fondi.

“Abbiamo bisogno di un esercito ucraino in grado di scoraggiare qualsiasi nuova incursione e di dotare l’esercito ucraino di capacità di difesa proprie per proteggere il proprio spazio aereo”, ha aggiunto il capo di Stato francese.

L’UCRAINA APPARTIENE ALLA FAMIGLIA EUROPEA “L’Ucraina appartiene alla famiglia europea, non solo geograficamente ma anche per i suoi valori, la sua storia e il suo coraggio”, ha specificato il presidente Macron, ragionando sulla futura adesione di Kiev all’Unione europea.

“Il percorso verso l’Unione europea sarà impegnativo e richiederà profonde riforme in materia di trasparenza, governance, lotta alla corruzione e stato di diritto”, ha proseguito Macron, aggiungendo che confida “pienamente nel presidente Zelensky e nel popolo ucraino affinché soddisfino queste condizioni”.

Dal canto suo, il presidente ucraino ha affermato che non sono state adottate misure sufficienti per liberare il sistema di governance dalla corruzione, e tali sforzi continueranno.

“Se sia sufficiente o meno? No, non lo è”, ha risposto Zelensky ad un giornalista che ha chiesto, durante la conferenza stampa, se le misure adottate fossero abbastanza per contrastare la corruzione in Ucraina. “Continueremo a prendere le misure appropriate”, ha concluso il presidente ucraino.

Ue: crescita Italia "modesta", ma si avvicina fine procedura deficit

Roma, 17 nov. (askanews) – Luci e ombre per l’Italia nelle ultime previsioni economiche della Commissione europea. Bruxelles ha rivisto al ribasso le già non esaltanti stime di crescita del Pil, che quest’anno salirebbe meno di mezzo punto percentuale, con un più 0,4%, per poi accelerare al più 0,8% nel 2026 e mantenere questo ritmo anche nel 2027.

Valori “modesti”, secondo il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, mentre come altri paesi Ue la Penisola risente di una congiuntura internazionale con vari problemi, dai dazi, alle tensioni geopolitiche, che si ripercuotono su consumi e investimenti.

Più sfumata la situazione sul mercato del lavoro. Bruxelles continua a prevedere miglioramenti dell’Italia, con una dinamica che andrà però rallentando sui prossimi due anni. Per l’occupazione si attende una crescita dell’1% quest’anno, cui dovrebbe seguire un più 0,5% il prossimo e un più 0,4% nel 2027. Il tasso di disoccupazione è atteso calare al 6,2%, dal 6,5% del 2024, e poi ancora al 6,1% nel 2026 al 6% nel 2027.

Le stime di disoccupazione sono lievemente più elevate di quelle indicate a maggio (5,9% su 2025 e 2026). Tuttavia se i dati si evolveranno come da attese, per la prima volta da molti anni nel 2027 il tasso di disoccupazione italiano si ritroverebbe a un valore inferiore a quello della media dell’area euro, stimato al 6,1%.

E poi ci sono i dati più nettamente positivi, che riguardano i conti pubblici. Qui la Commissione europea ha rivisto in meglio le previsioni e ora si attende a sua volta che il deficit di bilancio torni già quest’anno alla soglia limite del 3% del Pil, quella prevista dal Patto di stabilità e di crescita. Poi calerebbe ulteriormente, al 2,8% nel 2026 e al 2,6% del 2027.

Per il debito pubblico ora l’Ue prevede che salga al 136,4% del Pil quest’anno, dal 134,9% del 2024, e poi al 137,9% nel 2026, per poi limarsi al 137,2% nel 2027. Il proseguire del rialzo del debito-Pil riflette sia l’aumento dei differenziali per le spese sugli interessi, sia gli aggiustamenti di flussi dovuti ancora al superbonus sull’edilizia.

La questione rilevante è che con queste cifre, in particolare sul disavanzo, l’Italia potrebbe uscire dalla procedura europea per deficit eccessivo già dalla prossima primavera.

“Alla commissione, per abrogare la procedura di deficit eccessivo, ci serve vedere che i dati di autunno del 2025 siano verificati da Eurostat. Saranno disponibili ad aprile e se il deficit è confermato sotto il 3% del Pil potrebbe avvenire nel prossimo pacchetto europeo”, ha spiegato Dombrovskis.

Per quanto riguarda il rapporto deficit/Pil dell’Italia di quest’anno, “la Commissione europea prevede che sia al 3,0% – ha poi puntualizzato -. Le autorità italiane hanno varie volte confermato che vogliono assicurare che saranno leggermente al di sotto di questa soglia, che serve per abrogare la procedura per deficit eccessivo”. (fonte immagine: Europea Union).

Ucraina, Macron-Zelensky: "storico" accordo per le forniture militari

Roma, 17 nov. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky hanno firmato oggi un memorandum di understanding che prevede un piano decennale a sostegno delle forze armate ucraine. L’acquisto di 100 caccia da parte ucraina è il fulcro dell’accordo proiettato sino al 2025, ma il capo dell’Eliseo ha sottolineato che “già quest’anno inizieranno progetti congiunti tra i nostri settori della difesa: produrremo insieme droni intercettori e lavoreremo allo sviluppo di tecnologie e componenti critici che potranno essere integrati nei droni ucraini”, ha specificato il leader ucraino.

L’intesa, siglata sulla pista della base militare di Villacoublay, promette l’acquisizione da parte di Kiev di fino a 100 aerei da combattimento Rafale e di ulteriori equipaggiamenti militari, presentato dall’Eliseo come un impulso significativo per l’Ucraina nella sua lotta contro l’invasione russa.

Questo accordo, raggiunto durante la nona visita di Zelensky in Francia dall’inizio della guerra, arriva in un momento in cui le truppe russe continuano a esercitare una pressione incessante sulle città ucraine, prendendo di mira in particolare le infrastrutture energetiche.

“UN ACCORDO STORICO” Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente francese Emmanuel Macron hanno firmato stamattina un accordo strategico volto a rafforzare l’Ucraina. L’accordo è stato siglato in seguito ad un vertice, a porte chiuse, avvenuto sulla pista della base militare di Villacoublay, con i principali produttori di armi francesi.

Nel corso della conferenza stampa a Parigi insieme al presidente francese Emmanuel Macron, Zelensky ha sottolineato che l’accordo firmato oggi è “storico” e che pone le basi per una partnership strategica “per dieci anni”.

“Oggi è un momento speciale, davvero storico per entrambe le nazioni – Francia e Ucraina”, ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul proprio canale Telegram, annunciando l’accordo per “100 aerei Rafale F4 entro il 2035”.

“Abbiamo firmato insieme a Emmanuel Macron una dichiarazione d’intenti sulla cooperazione per l’acquisizione da parte dell’Ucraina di equipaggiamento difensivo. Un documento che offre al nostro Paese la possibilità di acquistare equipaggiamento militare dalla base industriale e tecnologica francese, in particolare 100 aerei Rafale F4 entro il 2035 per l’aviazione da combattimento ucraina, sistemi di difesa aerea SAMP-T, radar per i sistemi di difesa aerea, missili aria-aria e bombe aeree”, ha annunciato Zelensky.

“Già quest’anno inizieranno progetti congiunti tra i nostri settori della difesa: produrremo insieme droni intercettori e lavoreremo allo sviluppo di tecnologie e componenti critici che potranno essere integrati nei droni ucraini”, ha specificato il leader ucraino. MACRON: È UN GRANDE GIORNO Il presidente Macron, commentando l’accordo raggiunto con il presidente Zelensky, ha dichiarato che oggi “è un grande giorno”.

Durante la conferenza stampa, il presidente francese ha delineato i termini dell’accordo, menzionando la fornitura di “droni, intercettori di droni, bombe guidate e impegni di produzione ” e “l’acquisizione di nuovi sistemi di difesa aerea”. L’accordo prevede il loro dispiegamento sul suolo ucraino a partire dal 2026.

“Questo accordo dimostra l’impegno della Francia nel porre la sua eccellenza industriale e tecnologica al centro dell’Ucraina e dell’Europa”, ha sottolineato Macron, invitando ad agire a favore di una pace “giusta e duratura”.

PACE PRIMA DEL 2027 “Spero che la pace venga raggiunta prima del 2027. E penso che gli ultimi mesi siano stati segnati da decisioni che hanno rappresentato veri e propri punti di svolta” nella guerra, ha affermato Emmanuel Macron durante la conferenza stampa.

Il presidente francese ha citato in particolare le sanzioni contro la Russia come elementi cruciali, sottolineando che stanno iniziando a entrare in vigore o a essere rafforzate, soprattutto da parte degli Stati Uniti, “contro i principali finanziatori dello sforzo bellico russo”.

“Da parte mia, resto altrettanto determinato a raggiungere questa pace”, ha proseguito il presidente francese. “Penso che dobbiamo continuare ad aumentare la pressione, come stiamo facendo attraverso le sanzioni e la lotta contro la flotta ombra”, che consente alla Russia di vendere il suo petrolio e raccogliere fondi.

“Abbiamo bisogno di un esercito ucraino in grado di scoraggiare qualsiasi nuova incursione e di dotare l’esercito ucraino di capacità di difesa proprie per proteggere il proprio spazio aereo”, ha aggiunto il capo di Stato francese.

L’UCRAINA APPARTIENE ALLA FAMIGLIA EUROPEA “L’Ucraina appartiene alla famiglia europea, non solo geograficamente ma anche per i suoi valori, la sua storia e il suo coraggio”, ha specificato il presidente Macron, ragionando sulla futura adesione di Kiev all’Unione europea.

“Il percorso verso l’Unione europea sarà impegnativo e richiederà profonde riforme in materia di trasparenza, governance, lotta alla corruzione e stato di diritto”, ha proseguito Macron, aggiungendo che confida “pienamente nel presidente Zelensky e nel popolo ucraino affinché soddisfino queste condizioni”.

Dal canto suo, il presidente ucraino ha affermato che non sono state adottate misure sufficienti per liberare il sistema di governance dalla corruzione, e tali sforzi continueranno.

“Se sia sufficiente o meno? No, non lo è”, ha risposto Zelensky ad un giornalista che ha chiesto, durante la conferenza stampa, se le misure adottate fossero abbastanza per contrastare la corruzione in Ucraina. “Continueremo a prendere le misure appropriate”, ha concluso il presidente ucraino.

"White Entropy". la montagna ci osserva: mostra di Jacopo Di Cera

Roma, 17 nov. (askanews) – Oltre lo sport, oltre la vetta, oltre il gesto di conquista: la montagna che ci osserva, rovesciando lo sguardo, ci restituisce l’immagine del nostro tempo. È da qui che nasce “White Entropy”, nuova mostra di Jacopo Di Cera – a cura di Massimo Ciampa – e inedita tappa di un percorso di ricerca sociale e poetico riconoscibile, che il fotografo ha avviato da tempo portando le sue fotografie zenitali da Dubai a Roma, da Parigi a Milano.

Ed è proprio qui, nell’area PhotoSquare dell’Aeroporto di Milano Malpensa – il contemporaneo spazio espositivo dell’aeroporto lombardo crocevia internazionale per milioni di passeggeri in transito ogni giorno — che dal 4 dicembre 2025 al 31 marzo 2026 l’artista invita a rallentare e osservare, con una mostra e un’installazione site specific che trasforma il paesaggio in coscienza e l’altitudine in pensiero.

Protagonista assoluta: la montagna, immortalata e raccontata in un dialogo tra arte, fotografia e sostenibilità.

Dall’Alpe di Siusi al Monte Bianco, dalla Val di Fassa alla Val Badia, passando per Roccaraso, Cortina d’Ampezzo e Madonna di Campiglio con “White Entropy” – iniziativa inserita nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026 – Di Cera propone una lettura inattesa della montagna che nasce dall’incontro tra due forze opposte e complementari: il bianco come simbolo di purezza, silenzio e immobilità apparente, e l’entropia come principio fisico e metafora del tempo, della perdita e della trasformazione.

Non più soltanto destinazione dello sport, ma luogo di ascolto e consapevolezza, gli scatti zenitali di Di Cera ribaltano il punto di vista, trasformano la montagna in un corpo vivente, testimone silenzioso del passaggio umano. Dall’alto, la montagna osserva l’uomo che la attraversa e, camminandoci sopra, ne accelera la dissoluzione.

Si parte dai paesaggi inviolati per arrivare all’impatto dell”impronta umana. Dall’alto, la montagna appare prima come corpo puro, modellato solo dal tempo e dal vento; poi, lentamente, la figura umana incide, fino a quando la folla invade, consuma, trasforma il bianco in trama e la neve in superficie percorsa. È qui che, attraverso un’opera site specific immersiva di grande impatto, Jacopo Di Cera coinvolge il passante e il visitatore, dedicando una riflessione alla testimonianza dei ghiacciai del Monte Bianco dove, letteralmente, la nostra azione lascia quotidianamente l’impronta. Nel percorso espositivo, l’installazione rappresenta un momento di sintesi e consapevolezza: il punto di vista zenitale, lo stesso usato nelle fotografie della mostra, qui si ribalta. Dall’alto la montagna ci osserva, ma è l’uomo, ora, a calpestare il suo volto camminando sulla monumentale riproduzione su carta fotografica del letto del ghiacciaio.

Ogni passo lascia un segno, altera e consuma l’immagine, come il ghiacciaio che si scioglie sotto il peso delle nostre azioni. Lo spazio di passaggio dell’aeroporto, spesso veloce e disattento, si trasforma così in spazio di riflessione lenta, che attraverso l’occhio fotografico dell’artista, impone una sospensione: un invito a guardare, a ricordare, a lasciare che lo sguardo torni ad avere peso.

Inserita nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, la mostra è promossa da SEA Milan Airports e realizzata da GLAC Consulting con la collaborazione di Deodato Arte. Media Partner Artuu Magazine. L’artista Jacopo Di Cera – rappresentato da Deodato Arte – sarà inoltre protagonista di una mostra personale all’interno della sede principale della galleria nel gennaio 2026.

Jacopo Di Cera. Nato a Milano nel 1981, dopo una lunga esperienza nella comunicazione si trasferisce a Roma dedicandosi alla fotografia e studiando con maestri internazionali. Nel 2010 è tra i vincitori del concorso del National Geographic. Nel 2016 elabora il “Fotomaterismo”, un linguaggio che unisce fotografia e materia, con il progetto Fino alla Fine del Mare dedicato alle barche dei migranti di Lampedusa. L’opera ottiene ampio successo ed è esposta in importanti sedi come il PAN di Napoli, Paris Photo, MIA Fair, Les Rencontres d’Arles, Paratissima e Ginevra Atelier Photo. Nel 2017 partecipa alla Biennale di Venezia e presenta le sue opere sull’imbarcazione Edipo Re di Pasolini e alla Galleria Accorsi. Prosegue con i progetti Il Rumore dell’Assenza, dedicato al terremoto di Amatrice, e MiRo, indagine sul pendolarismo tra Milano e Roma. Dal 2017 sperimenta l’uso dei droni nel progetto Sospesi, dedicato alle relazioni umane viste dall’alto. Nel 2020 si avvicina all’arte digitale con Infinity e altre opere, esposte in mostre a Roma, Milano e in eventi internazionali a Miami, New York, Dubai, Lisbona e Parigi. Nel 2024 rappresenta l’Italia alla Dubai Art Fair, dove nel 2025 realizza l’installazione principale Retreat sul tema del cambiamento climatico. Le sue opere, tra fotografia e arte digitale, sono oggi presenti in gallerie e collezioni private in Italia e all’estero.

Dossier Meloni su Liberation: miracolo economico? Non suo merito

Roma, 17 nov. (askanews) – Il quotidiano francese Libération oggi dedica un ampio dossier di tre pagine (più apertura) alla Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, contestando la lettura del “miracolo economico” evidenziato dall’estrema destra francese.

Il titolo di apertura, a tutta pagina, è “Giorgia Meloni, o il miracolo economico italiano… “, seguito dal sommario: “Vantata dalla destra e dall’estrema destra francesi per i suoi risultati, la presidente del Consiglio italiana naviga in realtà sulle riforme dei suoi predecessori e approfitta degli aiuti massicci dell’Unione europea”.

In sintesi, secondo Libération, il “modello Meloni” celebrato anche in Francia è un abile gioco di facciata, sostenuto dai fondi europei e dall’eredità dei governi che l’hanno preceduta, piuttosto che da un’autentica svolta economica.

Il principale articolo – “L’inganno della gloria di Giorgia Meloni” – sostiene che il successo economico di Meloni è un’illusione. La crescita è anemica (+0,5% nel 2023) e senza i 194 miliardi di aiuti del piano Next Generation EU, l’Italia sarebbe in recessione. Si evidenzia l’assenza di riforme strutturali e come il governo si sia limitato a “non fare grossi errori”, beneficiando delle misure dei governi precedenti.

In terza pagina, “In Francia, la fascinazione della destra non conosce confini”, un pezzo che analizza l’ammirazione della destra francese (da Les Républicains al leader di Reconquête Zemmour) per Meloni, nonostante i risultati economici che Libération definisce “ingannevoli”. Meloni per il quotidiano francese è un modello di “abilità politica” per aver ammorbidito le sue posizioni su Ue e Usa, rendendola più presentabile. Poi articoli di Approfondimenti, che completano il quadro parlando dell’interventismo statale nel settore bancario e del “decreto sicurezza” che sindacati e diversi giuristi denunciano come una deriva autoritaria, volta a “governare con la paura” criminalizzando il diritto di manifestare.

Clementino torna dal vivo con due date evento a Milano e Napoli

Milano, 17 nov. (askanews) – Clementino torna dal vivo con due date evento. Sale l’attesa per il suo ‘Live Tour 2025’ che chiuderà la fortuna annata della “Iena White” e “Rapper Showman” più amato d’Italia con due date nelle città simbolo del rap italiano: il 20 novembre al Fabrique di Milano e il 28 dicembre al Palapartenope di Napoli.

Tanti gli ospiti d’eccezione che saliranno sul palco con lui per queste due serate speciali: Serena Brancale, Ensi, Nerone, Ste Young Hash e Ugo Crepa il 20 novembre al Fabrique di Milano e Gigi D’Alessio, Rocco Hunt, Negrita, Settembre e Ugo Crepa il 28 novembre al Palapartenope di Napoli.

Al centro dei due live, oltre ai suoi grandi successi del passato riarrangiati e rivisitati, ci sarà “Grande Anima” (https://epic.lnk.to/grandeanima; Epic Records Italy/Sony Music Italy), l’ultimo progetto discografico di Clementino: un percorso profondo e personale che unisce musica, spiritualità e consapevolezza, e che ha dato vita al disco più cantautorale della sua carriera.

Sul palco insieme a lui, durante gli show, ci saranno i breaker Gino Rota e Salvatore Deflow e una band d’eccezione, composta da sette elementi e quattro ballerini: Pj Gionson (consolle), Greg Rega (voci), Francesco Varchetta (batteria), Raffaele Salapete (chitarra), Silvestro Saccomanno (tastiere), Luigi “Calmo” Ferrara (basso), Saverio Giuliano (violino) e Stella Manfredi (violino).

Le due date, prodotte da Promomusic Italia, saranno un’esperienza unica e porteranno dal vivo uno show che riassume al meglio tutta l’energia e lo stile che da sempre contraddistinguono uno dei rapper più amati e poliedrici del panorama musicale.

Le prevendite sono disponibili su Ticketone.it (www.ticketone.it/artist/clementino/) e nei punti vendita e di prevendita autorizzati.

Come nello stile inconfondibile del giudice di ‘The Voice Italia’, lo show sarà un concentrato di colori, sfumature, costumi spettacolari e grande interazione con il pubblico. In scaletta anche sorprendenti cover dei classici della musica italiana e internazionale, in un viaggio che fonde rap, cantautorato, teatro e spettacolo a 360°.

Eclettico e poliedrico come pochi, alterna la sua carriera artistica con quella televisiva, dopo il successo dello show musicale ‘Suzuki Jukebox – La notte delle hit’ in onda su Rai1, torna nel ruolo di coach a ‘The Voice Senior’ dal 14 novembre, mentre nel 2026 con la versione Kids.

Clemente Maccaro, in arte Clementino, è un maestro cerimoniere per eccellenza, capace di arrivare trasversalmente a qualsiasi tipo di ascoltatore, grazie a una spiccata attitudine underground che riesce a fondersi perfettamente alla sua verve da showman. Un unicum nel panorama musicale italiano, un marchio di fabbrica riconosciuto e stimato da pubblico, critica e colleghi, nato da un mix esplosivo di punch line, comedy e intrattenimento.

Merano, un dessert celebra l’atmosfera dei mercatini di Natale

Merano, 17 nov. (askanews) – Un dessert ispirato all’atmosfera dei mercatini di natale di Merano: lo ha ideato lo chef Andreas Lindner del Ristorante Terz, dell’Alpine Hideaway MONDI Hotel Cermes. L’idea del nuovo dolce, chiamato “Magia di Natale”, quella di unire i profumi e i colori dell’Avvento: ispirato alle luci scintillanti, agli aromi speziati di cannella, ai chiodi di garofano, alla frutta candita e alle forme tradizionali dell’artigianato natalizio, questo dessert vuole “Invitare i cinque sensi ad abbandonarsi al periodo delle feste”.

La composizione di chef Lindner unisce ingredienti come succo e polpa di mandarino, panettone essiccato e frutta candita. Con attenzione ai dettagli, la creazione intende riflettere il calore e la convivialit, e rappresenta la conclusione di un men di Natale del ristorante Terz, che gli ospiti del MONDI Hotel Cermes potranno degustare dal 5 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026.

“Magia di Natale ” stato pensato per essere un piatto d’impatto, ma semplice, che chiunque possa preparare comodamente a casa, magari dopo una visita proprio ai mercatini di Natale della zona di Merano, come a Lana o a Castel Tirolo, per riprodurre la giusta atmosfera anche sulla propria tavola. Il dessert, infatti composto da un parfait al mandarino e Grand Marnier e da un gelato al panettone.

Cinema, "C’è ancora domani" trionfa ai Golden Rooster Award in Cina

Roma, 17 nov. (askanews) – Sabato 15 novembre, nella città di Xiamen, in occasione della 38esima edizione del Golden Rooster Award, il più autorevole e ambito riconoscimento cinematografico della Cina (da loro considerato l’equivalente dell’Oscar), “C’è ancora domani” ha ricevuto il premio come migliore film in lingua straniera. La giuria, presieduta dal Maestro Zhang Yimou, ha assegnato il premio con la seguente motivazione: “Il film contempla con profondità le cicatrici di un’epoca. Decostruendo la violenza domestica come una metafora corporea ciclica, l’opera segue, con uno sguardo singolare, il percorso che conduce dal risveglio individuale femminile a una partecipazione collettiva, compiendo una raffinata metamorfosi della sensibilità del tempo in un equilibrio poetico e sospeso e formula una critica contemporanea alle strutture di potere familiare”.

Combinato con il Golden Panda Award conseguito a settembre, “C’è ancora domani” è il film straniero più celebrato dell’anno in Cina. Sulla più autorevole piattaforma di rating in Cina, Douban, il film raggiunge 9,3/10 rendendolo uno dei film del 2025 più amati dal pubblico per il suo impatto culturale e sociale.

Il film ha superato una competizione di altissimo livello. Tra i nominati figuravano infatti, alcune delle produzioni internazionali che hanno riscosso più successo nell’anno, come F1: The Movie e Here (Usa), How to Make Millions Before Grandma Dies (Thailandia) e il film premio Oscar e I’m Still Here (Fra-BrA).

Il Golden Rooster Awards, celebrato in un gala tra i più imponenti e fastosi dell’intero panorama asiatico, si è svolto alla presenza di 2500 invitati, trasmesso in diretta da CCTV channel e dalle principali piattaforme streaming del paese. Questo nuovo traguardo conferma la straordinaria risonanza del film a livello globale. Nel corso degli ultimi due anni “C’è ancora domani” è stato distribuito in 126 paesi e ha ottenuto uno stupefacente successo di pubblico oltre a riconoscimenti in tutto il mondo.

Durante la cerimonia Paola Cortellesi ha ringraziato la giuria, i distributori cinesi, Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution, e dedicato un caloroso omaggio al pubblico cinese: “Un pubblico stimolante e coinvolgente, pronto a ridere ed empatizzare; ragazze e ragazzi, così giovani ma già così saggi, e capaci in ogni domanda e commento di andare in profondità” ha detto.

Ucraina, Macron: "Tutto è pronto per la pace", solo Mosca non vuole

Roma, 17 nov. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron, nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky oggi a Parigi, ha dichiarato che “tutto è pronto per la pace”, ma “solo la Russia ha scelto di continuare questa guerra”.

Il presidente francese ha deplorato la Russia che “da sola”, ha scelto “oggi di continuare questa guerra”.

“Tutto è pronto per la pace”, ha assicurato il presidente Macron. “Nessuno crede alla Russia quando dice di volere la pace”, ha aggiunto il presidente francese.”La Russia persegue l’obiettivo di prendere il controllo dell’Ucraina. Di fronte a questa ostinazione, a questa intransigenza, rimaniamo determinati e fermi nel nostro impegno per la pace”, ha affermato Macron.

Maltempo, in Liguria frane e disagi: evacuate 3 abitazioni

Genova, 17 nov. (askanews) – Frane e disagi in Liguria dopo il maltempo che ha colpito il territorio nel fine settimana. La zona più colpita è stata la provincia di Genova dove tra sabato e domenica sono caduti 300 mm di pioggia a Isoverde, 283 mm sul Monte Penello e 245 mm a Pegli.

Nel quartiere genovese di Marassi sono in corso in queste ore le operazioni di messa in sicurezza di un muro crollato nella notte in salita dell’Orso. Anche a Bogliasco nella notte è franata una fascia in via Sessarego ed è stata evacuata un’abitazione in via precauzionale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e questa mattina si è svolto un sopralluogo dei tecnici comunali per la messa in sicurezza prevista nelle prossime ore.

Nel Comune di Ceranesi uno smottamento ha invece interrotto la strada provinciale tra le frazioni di Vaccarezza Superiore e Inferiore ma non risultano abitazioni isolate. A Cogorno è ancora interrotta la Sp 34 tra la frazione Monticelli e il bivio per Galle, dove interverranno i tecnici di Città Metropolitana.Chiusa anche la Sp26 nel Comune di Ne, tra Pian di Fieno e Botasi. La viabilità viene al momento dirottata sull’unica strada sterrata alternativa.

Disagi anche a Rapallo, dove è interrotta via Fratelli Betti, interdetta sia per i pedoni che per i veicoli. La chiusura è 50 metri a monte del viadotto autostradale, che non risulta coinvolto. Il traffico è deviato sulla Sp 58. Nel savonese ad Alassio permane il senso unico alternato sulla Sp 18, un chilometro a valle della frazione Moglio. Dopo l’intervento dei tecnici comunali, oggi è previsto il coinvolgimento dei privati proprietari dei muri da cui si è verificato il distacco di materiale.

Nello spezzino, intanto, sono ancora fuori casa due famiglie, che sono state evacuate dopo che una frana sulla comunale ha provocato l’isolamento delle loro abitazioni in frazione Bruscarolo. Le quattro persone interessate hanno trovato autonoma sistemazione da familiari e questa mattina è previsto un sopralluogo del geologo incaricato dal Comune. Nell’imperiese, a Cipressa, è stato istituito il senso unico alternato sulla statale Aurelia a seguito di una frana.

“In Liguria, chiusa l’allerta meteo – afferma l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Raul Giampedrone – sono in corso le verifiche da parte dei tecnici incaricati dai Comuni su tutto il territorio. Dopo due giorni di piogge intense, il terreno è saturo d’acqua e per questo è indispensabile la prudenza negli spostamenti. Voglio anche esprimere la mia vicinanza ai soccorritori impegnati nel goriziano dove due persone risultano disperse dopo che una frana ha travolto la loro abitazione. Il mio pensiero è rivolto a chi con preoccupazione attende l’esito delle ricerche”.

Tennis, 7 milioni per Sinner in tv, finale più vista della storia

Roma, 17 nov. (askanews) – La finale delle Atp Finals è stata la partita di tennis più vista nella storia della tv. Sinner batte se stesso. Sì, perché la sfida contro Alcaraz, andata in onda su Raidue e Sky, ha catturato 7 milioni di spettatori (36,6% di share), superando la finale 2023 di Torino, quella tra Jannik e Djokovic, che si fermò a 6,7 milioni.

Nel dettaglio, su Raidue l’evento di Torino, dalle 18.15 alle 20.29, ha registrato 5,5 milioni di spettatori, con il 29% di share. In pay tv il match è stato trasmesso da Sky, titolare dei diritti tv integrali della manifestazione: 1,5 milioni, con il 7,6%. Entrambi i dati, elaborati da Studio Frasi, sono in total audience, cioè includono la visione dei contenuti da pc, smartphone e tablet. Va ricordato, infatti, che Auditel ha introdotto a fine 2024 un nuovo metodo di rilevamento, in linea con le mutate abitudini dei consumatori. Sinner-Alcaraz di ieri ha fatto leggermente meglio della finale di due anni fa considerando solo i “big screen”: 6.789.000 contro 6.686.000. Con la “total audience” ha preso il largo: 7.008.000.

A conferma dell’eccezionalità dell’audience sinneriana, sottolineiamo come nella stessa domenica, in prima serata, la partita di calcio tra Italia e Norvegia abbia totalizzato 7,5 milioni di spettatori su Raiuno, in total audience. Tennis a distanza ravvicinata dal calcio (e share superiore: 36,6% contro 34%). È vero che il match degli azzurri di Gattuso, cominciato poco dopo la fine delle Finals, era ininfluente ai fini del risultato, ma è altrettanto vero che godeva della vetrina della prima serata e del traino della rete ammiraglia.

Tiro a segno, Italia d’argento mondiale nel Target Sprint

Roma, 17 nov. (askanews) – Prosegue il momento d’oro dello sport azzurro ai Campionati Mondiali del Cairo, dove l’Italia continua a imporsi come una delle nazioni più competitive nelle discipline del tiro. Dopo il risultato storico ottenuto dal team nella pistola ad aria compressa, la squadra italiana di target sprint aggiunge oggi un nuovo e significativo traguardo al proprio percorso internazionale.

A distinguersi è stato il giovane Elia Sidoni, protagonista di una prestazione di altissimo livello nella categoria juniores. L’atleta azzurro ha conquistato la medaglia d’argento con il tempo di 04:01,0, confermando la crescita costante mostrata nel corso della stagione agonistica. Sidoni ha lottato fino all’ultimo per il gradino più alto del podio, chiudendo alle spalle del tedesco Lukas Volker Buerki, autore di una prova brillante conclusa in 03:52,9. Terzo posto per un altro rappresentante della Germania, Moritz Kellner, fermatosi sul tempo di 04:15,3.

Il risultato del giovane italiano non solo arricchisce il medagliere, ma rappresenta un ulteriore segnale della solidità della scuola italiana del target sprint, una disciplina che combina corsa e tiro e richiede resistenza, precisione e grande controllo mentale.

Prestazioni incoraggianti sono arrivate anche dalla rappresentativa seniores, impegnata anch’essa nelle finali odierne. Marco Ammirati, autore di una gara ritmata e tecnicamente pulita, ha chiuso al quinto posto con il tempo di 04:02,9, dimostrando di poter competere stabilmente con i migliori specialisti internazionali. Buona prova anche per Georg Unterpertinger, che ha ottenuto l’ottava posizione con un tempo di 04:23,4, confermando l’affidabilità del team italiano in tutte le categorie.

Lo staff tecnico ha espresso grande soddisfazione per i risultati raggiunti, sottolineando come l’impegno, la preparazione meticolosa e la coesione del gruppo stiano portando a traguardi sempre più significativi. L’Italia si prepara ora alle prossime gare con rinnovato entusiasmo e consapevolezza delle proprie potenzialità.

Polonia, Tusk: atto di sabotaggio sulla linea ferroviaria Varsavia-Lublino

Roma, 17 nov. (askanews) – Il primo ministro polacco Donald Tusk ha annunciato, questa mattina, un atto di sabotaggio sulla linea ferroviaria Varsavia-Lublino.

“Purtroppo si sono confermate le peggiori supposizioni”, ha dichiarato sul proprio profilo X il primo ministro Tusk.

“Sulla linea Varsavia-Lublino (nel villaggio di Mika) si è verificato un atto di sabotaggio. L’esplosione di un ordigno ha distrutto il binario ferroviario. Sul posto stanno operando i servizi competenti e la procura. Sulla stessa linea, più vicino a Lublino, è stato inoltre riscontrato un altro danneggiamento”, ha rappresentato il leader polacco.

Esce "Bon The Last Highway", il giallo rock sul primo frontman AC/DC

Roma, 17 nov. (askanews) – “Bon The Last Highway, La storia mai raccontata di Bon Scott” è il titolo della più recente biografia firmata da Jesse Fink e dedicata al primo frontman degli AC/DC.

Tradotto in tutto il mondo, il volume viene pubblicato per la prima volta in Italia da Il Castello collana Chinaski mercoledì 19 novembre.

L’approccio è quello dell’investigatore, più che dello scrittore. Così Jesse Fink affronta gli ultimi 32 mesi di vita di Bon Scott, restituendo al pubblico quella che viene definita dalla stampa internazionale come la bibbia sul primo cantante degli AC/DC.

Fink viaggia per il mondo rintracciando compagni di tournée, conoscenti, giornalisti, amici di bevute, fidanzate e addetti ai lavori, tutti più o meno disponibili a raccontare le informazioni in loro possesso. Tra sesso, droga, alcol e rock’n’roll, l’autore ricostruisce questa figura tanto complessa quanto controversa. Retroscena mai raccontati, leggende sfatate, personaggi nell’ombra, costellano questa biografia che vuole innanzitutto fare luce sulla morte del cantante avvenuta in circostanze mai del tutto chiarite.

Un vero e proprio giallo rock, alimentato dalle testimonianze di chi gli fu accanto negli ultimi giorni: da Paul Chapman e Pete Way (UFO) a Alistair Kinnear, Silver Smith e Leslie Loads. Le indagini approssimative, chiuse frettolosamente con la causa imputata all’intossicazione da alcool, non contemplano invece l’overdose di droghe dimostrata nel libro. Un racconto che non manca di lanciare frecciate al clan degli Young, che non solo hanno sempre negato le loro testimonianze allo scrittore, ma pare abbiano anche impedito ad ex membri della band o dell’entourage degli AC/DC di rilasciare interviste.

Le ipotesi di Fink, partorite dopo aver scandagliato decine di testimonianze più o meno dirette, riaccendono anche quelle voci secondo cui Bon avrebbe scritto i testi di “Back In Black”, l’album della svolta pubblicato appena sei mesi dopo la sua morte. L’autore dipinge inoltre un ritratto intimo e profondo di Bon, lontano dall’immagine stereotipata della rockstar autodistruttiva: un uomo sensibile, tormentato, in costante conflitto con sé stesso. Le pagine del libro rivelano anche le tensioni interne alla band, suggerendo che Bon si sentisse emarginato e, a tratti, desideroso di lasciare il gruppo. Fink costruisce così una sorta di sliding door: cosa sarebbe accaduto se Bon non fosse morto? Come sarebbe cambiato il corso della musica mondiale, e quale volto avrebbe oggi quel marchio globale che è diventato sinonimo degli AC/DC, attualmente di proprietà del solo Angus Young? “Bon: The Last Highway” include anche una sezione fotografica con immagini e documenti inediti, che arricchiscono ulteriormente il racconto di una delle figure più carismatiche e misteriose della storia del rock.

Calcio, Italia ora ai playoff, sorteggi giovedì

Roma, 17 nov. (askanews) – L’Italia deve passare dai playoff per qualificarsi ai Mondiali 2026.

Ai playoff, che si giocheranno a marzo, parteciperanno tutte le seconde classificate dei dodici gironi di qualificazione più le quattro migliori vincitrici dei gironi della Nations League 2024/25. Le 16 squadre saranno divise in quattro distinti percorsi di spareggio (A, B, C e D) e si sfideranno in semifinale e finale, entrambe in gara secca. Le quattro vincitrici voleranno in Messico, Canada e Stati Uniti. Giovedì 20 novembre i sorteggi.

Le sedici nazionali dei playoff vengono divise in quattro fasce: le dodici seconde dei gironi vengono classificate in base al ranking Fifa di novembre 2025 (l’Italia sarà in prima fascia) nelle prime tre fasce, mentre le quattro “ripescate” tra le migliori vincitrici della Nations League andranno in quarta fascia. Per le semifinali il sorteggio abbinerà le squadre della prima fascia con quelle della quarta e quella della seconda con le nazionali della terza (le squadre di prima e seconda fascia giocheranno la semifinale in casa). Poi la vincitrice della sfida tra prima e quarta fascia affronterà la vincitrice della sfida tra seconda e terza fascia.

La squadra di Gattuso (in prima fascia) disputerà la semifinale playoff in casa contro una delle quattro ripescate dalla Nations League, che al momento sono: Romania, Svezia, Irlanda del Nord e una tra Galles e Macedonia del Nord (decisiva la sfida di martedì: ai macedoni, che hanno la miglior differenza reti, basterebbe un pari per arrivare secondi. La terza qualificata potrebbe trovare gli Azzurri). L’eventuale finale si giocherebbe invece con una delle squadre in seconda o terza fascia, che a oggi sono: Scozia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Albania (seconda fascia) e Macedonia del Nord (se chiude seconda nel girone e vince la sua semifinale), Islanda, Bosnia ed Erzegovina e Kosovo (terza fascia).

Tennis, Sinner: "Non penso al Grande Slam"

Roma, 17 nov. (askanews) – Un bis, dopo il successo del 2024, ma ogni anno è diverso. Jannik Sinner comincia così la conferenza stampa post vittoria delle Atp Finals: “Onestamente non voglio fare paragoni – dice – È stata una stagione incredibile. L’anno scorso è stata una stagione incredibile. Quest’anno ho raggiunto quattro finali del Grande Slam, sono venuto qui, ho vinto qui, ho avuto questa grande striscia di vittorie a fine anno, è fantastico. Ma soprattutto sento di essere un giocatore migliore rispetto all’anno scorso, e credo che questo sia l’aspetto più importante. Fa tutto parte del processo. Dico e credo sempre che, se continui a lavorare e cercare di essere un giocatore migliore, i risultati arriveranno. Quest’anno è andata così. Sinceramente, stagione incredibile, no? Tante, tante vittorie e non molte sconfitte. In tutte le sconfitte che ho avuto, ho cercato di vedere gli aspetti positivi e di evolvermi come giocatore”, ha raccontato in conferenza.

Un rapporto di grande rispetto tra lui e Alcaraz, nonostante una rivalità feroce in campo: “Ne abbiamo parlato un po’ anche con Darren (Cahill, ndr.). Ai suoi tempi i giocatori uscivano insieme a cena perché i team non erano così grandi. Era magari il giocatore più una persona. Si tendeva a stare più insieme. Ti aprivi di più, raccontavi storie negli spogliatoi. Credo che Carlos abbia grandi amici e anche io ho grandi amici fuori dal campo. Tendi ad avvicinarti un po’ di più alla squadra nazionale perché è normale. Passi più tempo con gli italiani. Ho anche altri giocatori con cui mi sento molto vicino: Jack Draper, Reilly Opelka, questo tipo di amicizie. Sento che sono amicizie sincere e che ci si trova molto bene insieme. Ma con Carlos è anche un po’ diverso per ragioni legate al campo. Abbiamo un ottimo rapporto, rivalità, chiamatela come volete. Sento che possiamo parlare di tutto comunque. Penso sia fantastico. Siamo buoni amici fuori dal campo. Ci rispettiamo in un modo molto sano. Anche i team, il mio team, va molto d’accordo con il loro. Credo ci sia una bella armonia. Nello stesso tempo, c’è anche il lavoro e tutto il resto dietro, ed è tutta una questione di equilibrio”.

Rivalità con Carlitos alla base della sua costante crescita tecnica: “Lui è un giocatore incredibile. Enormemente talentuoso. È difficile. Ogni punto te lo devi guadagnare nel modo giusto. Devi spingere oltre i limiti. Però sì, credo che il lavoro che abbiamo fatto sia stato molto positivo. Ovviamente, se non fosse così, non raggiungeresti questi risultati. Come dico sempre, dicembre è molto importante per me come giocatore e per il team perché ci si connette meglio, senza la pressione dei tornei, senza la fretta di andare da una parte all’altra. È molto importante non solo per l’etica del lavoro, ma per connettere ancora meglio tutto il team e capirci ancora meglio”.

Si è parlato di obiettivo Grande Slam nel 2026, ma Sinner frena: “Secondo me già si sbaglia a pensare a questa cosa. Inizi l’anno e subito c’è uno Slam e cerchi di andare il più lontano possibile. Ci sono le motivazioni, ma vai giorno dopo giorno. Pensare al grande slam al massimo puoi pensarci a fine stagione, se arriverà il momento. Non puoi pensarlo dall’inizio, è proprio un approccio sbagliato. Il tennis è anche un gioco, dobbiamo divertirci. Non ci penso, non ci voglio nemmeno pensare. L’obbiettivo è dare il mio meglio, il 100%, ma mettersi questa pressione addosso dall’inizio non ha senso. Non l’ho mai pensato e mai lo farò”.

E sulla Coppa Davis a cui non prenderà parte: “La seguirò, ma da lontano. Ho avuto tanto da fare. È impegnativa non solo in campo, ma anche fuori. Servirà un po’ di tempo per staccare”.

Dombrovskis: possibile fine procedura dedficit Italia in primavera

Roma, 17 nov. (askanews) – L’Italia potrebbe uscire dalla procedura europea per deficit eccessivo già dalla prossima primavera. Lo ha riferito il commissario europeo all’Economia, Valdis Domrosvkis nella conferenza stampa di presentazione delle previsioni economiche.

“Alla commissione, per abrogare la procedura di deficit eccessivo, ci serve vedere che i dati di autunno del 2025 siano verificati da Eurostat. Saranno disponibili ad aprile e se il deficit è confermato sotto il 3% del Pil potrebbe avvenire nel prossimo pacchetto europeo”, ha detto.

Roma, Verdone in Campidoglio con Gualtieri: ora prendo il comando

Roma, 17 nov. (askanews) – “Adesso prendo il comando”. Il sindaco per un giorno di Roma Capitale Carlo Verdone è arrivato in Campidoglio, tra gli applausi di fan e giornalisti. Nel giorno del suo 75esimo compleanno l’attore e regista Carlo Verdone viene accolto a Palazzo Senatorio, all’ingresso di Sisto IV, dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, e riceve la fascia tricolore con il tappeto sonoro dalla banda della Polizia locale che suona la colonna sonora del suo blockbuster Un sacco bello, creata del maestro Ennio Morricone. Dopo un passaggio in Aula Giulio Cesare, si parte per le periferie, stampa al seguito, per il taglio del nastro inaugurale dell’area ludica per bambini in via Olevano Romano, ripristinata dopo l’esplosione e l’incendio del distributore di Gpl di via dei Gordiani. “Devo ringraziare Roberto per un regalo del genere: ho amato talmente tanto questa città che improvvisamente adesso mi abbraccia. Roberto che ha avuto questa intuizione, questa sensibilità e devo dire che mi ha fatto il più bel regalo che uno può ricevere”, ha detto all’arrivo in Campidoglio. L’onorificenza è stata concessa in precedenza solo a Alberto Sordi, in occasione del suo 80esimo compleanno, dall’allora sindaco Francesco Rutelli il 15 giugno 2000. “Sordi mi ricordo che lo incontrai alle due a Cinecittà, dove aveva fatto una grossa iniziativa, e lui mi disse ‘andiamo via,,via’. Mi portò in un ristorante di fronte Cinecittà e mi disse ‘ma io il sindaco manco per tre ore, è una cosa tremenda. Non potevo andare a dormire, mangiamo e portateme a letto. Abbiamo mangiato in fretta ed è stato portato a casa a dormire, poi la sera c’è stato il rinfresco con Rutelli e Berlusconi, ma era morto non so che giro gli hanno fatto fare”. I due sindaciási fermeranno a pranzo presso il Centro anziani “Cassia”á in zona La Storta, in XV Municipio e, successivamente,áeffettuano un sopralluogo all’interno delácantiere dei lavori sulla rete fognaria di Tragliatella, e a seguire incontreranno i cittadini presso il Centro Sociale di via Zubiena. La giornata sarà conclusa, dopo le 17.30, da un intervento in una seduta straordinaria dell’Assemblea Capitolina, in corso in Aula Giulio Cesare, a Palazzo Senatorio. A chi gli chiedeva se sarebbe stato stanco come Sordi al termine del giro Verdone ha risposto: “ho scelto di andare nelle periferie perché mi sembra sono i luoghi più interessanti, sono i luoghi più creativi. Bisogna dargli una bella spinta di speranza, soprattutto puntando sui giovani che possono avere delle idee. Sono quelli che guardano meglio il quartiere”.

Frana nel Goriziano, crollano tre edifici: ci sono due dispersi

Milano, 17 nov. (askanews) – Sono tre gli edifici coinvolti dalla frana dovuta al forte maltempo che si è abbattuto sulla provincia di Gorizia. Sono in corso le operazioni di ricerca di un ragazzo e di un’anziana, segnalati come dispersi. Secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe stato travolto da una colata di fango mentre aiutava la donna imprigionata nel crollo. Sul Friuli Venezia Giulia caduti 200 millimetri di pioggia in poche ore. Impegnate squadre USAR (Urban Search And Rescue), cinofili dei vigili del fuoco ed elicottero del reparto volo di Venezia.

L’Istat: l’inflazione a ottobre cala all’1,2%, il carrello spesa a +2,1%

Roma, 17 nov. (askanews) – Ad ottobre l’inflazione registra una variazione del -0,3% su base mensile e del +1,2% su base annua, da +1,6% nel mese precedente. Lo ha reso noto l’Istat confermando la stima preliminare.

L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,6% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo.

“A ottobre 2025 l’inflazione rallenta sensibilmente, scendendo a +1,2%, leggermente al di sotto del valore di fine 2024. La decelerazione risente del marcato ridimensionamento del ritmo di crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+1,9% da +4,8%) e del calo di quelli degli Energetici regolamentati (-0,5% da +13,9% a settembre)”, è il commento dell’Istat.

In rallentamento la crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+2,1% da +3,1%) e dell’inflazione di fondo (+1,9% da +2%).

In Bangladesh l’ex premier Sheikh Hasina è stata condannata a morte

Roma, 17 nov. (askanews) – Un tribunale speciale del Bangladesh ha condannato a morte la ex primo ministro Sheikh Hasina per la repressione delle proteste antigovernative nell’estate del 2024.

Hasina, condannata per vari crimini contro l’umanità, è stata processata in contumacia, in quanto vive in esilio in India.

La BBC riporta che, mentre veniva annunciata la pena di morte per Hasina, si sono scatenati applausi sia all’interno che all’esterno dell’aula.

Trump: i repubblicani approvino la pubblicazione dei file di Epstein

Roma, 17 nov. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump ha invitato i repubblicani ad approvare la pubblicazione dei documenti su Jeffrey Epstein, il finanziere predatore sessuale morto suicida in carcere nel 2019.

“I repubblicani della Camera dovrebbero votare per la pubblicazione dei documenti su Epstein, perché non abbiamo nulla da nascondere, ed è ora di voltare pagina con questa bufala democratica lanciata da pazzi della sinistra radicale per distogliere l’attenzione dal grande successo del Partito Repubblicano, tra cui la nostra recente vittoria sullo shutdown democratico”, ha scritto Trump su Truth Social.

Ue taglia stime crescita Pil Italia 2025 +0,4%, 2026 e 2027 +0,8%

Roma, 17 nov. (askanews) – La Commissione europea ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per l’Italia, stimando ora un limitato più 0,4% del Pil quest’anno cui dovrebbe seguire un più 0,8% sia nel 2026, sia nel 2027. I dati sono contenuti nell’ultimo aggiornamento, le “previsioni autunnali”, pubblicato dall’organismo comunitario, che nelle stime precedenti, risalenti al 19 maggio, indicava per l’Italia una crescita dello 0,7% quest’anno e dello 0,9% il prossimo.

Ue migliora stime conti Italia e vede deficit 2025 al 3% del Pil

Roma, 17 nov. (askanews) – La Commissione europea ha rivisto in meglio le previsioni sui conti pubblici dell’Italia e ora si attende a sua volta che il deficit di bilancio torni alla soglia limite del 3% del Pil – quella prevista dal Patto di stabilità e di crescita – già da quest’anno. Questo consentirebbe all’Italia di uscire con un anno di anticipo, nel 2026, dalla procedura europea per deficit eccessivo.

Guardando alle cifre, ora l’esecutivo comunitario si attende che il disavanzo si attesti appunto al 3% del Pil nel 2025 e poi che cali ulteriormente, al 2,8% nel 2026 e al 2,6% del 2027. Nelle stime precedenti, risalenti a maggio, prevedeva un deficit di bilancio al 3,3% del Pil quest’anno e al 2,9% il prossimo.

Per il debito pubblico ora lUe prevede che salga al 136,4% del Pil quest’anno, dal 134,9% del 2024, e poi al 137,9% nel 2026, per poi limarsi al 137,2% nel 2027. Lo scorso maggio prevedeva un rapporto debito/Pil 2025 al 136,7% e sul 2026 al 138,2%.

Secondo la Ue, “dopo una linea di bilancio restrittiva nel 2024-2025, lci si attende che la politica economica diventi ampiamente neutrale nel 2026 grazie al supporto supplementare dei sussidi del Fondo di resilienza”, quello legato al Pnrr. Nel capitolo sull’Italia contenuta nel rapporto, Bruxelles aggiunge che per il 2027 è atteso il ritorno di una linea di bilancio restrittiva anche a seguito del venir meno dei fondi del Pnrr.

Il debito-Pil, poi, continuerà a crescere fino al 2027 anche a causa degli effetti del superbonus sull’edilizia. “Il rapporto debito/Pil è atteso a raggiungere il 337,2% per la fine del 2027. Gli attesi surplus primari di bilancio – secondo la Ue – restano insufficienti a abbassare la traiettoria del debito, a causa dell’aumento dei differenziali per le spese sugli interessi, così come per gli aggiustamenti di flussi dovuti ai bonus sull’edilizia”.