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giovedì, 30 Ottobre, 2025
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Ue, Fiore: coinvolgere giovani in decisioni democratiche

Roma, 21 ott. (askanews) – “Il Parlamento europeo, la Commissione e il Consiglio lavorano a una strategia di lungo periodo il cui obiettivo quello di coinvolgere i giovani nelle decisione democratiche, offrire opportunit di empowerment e proporre la possibilit di sviluppare loro stessi e il loro futuro” ha detto Valeria Fiore, Responsabile comunicazione e social media del Parlamento Ue in Italia, a margine dell’evento “Radici per il futuro – Nuove idee per la scuola del 2026” organizzato dalla Fondazione Articolo 49. Durante l’evento sono stati presentati i progetti educativi InClasse. Cinque percorsi formativi che propongono approfondimenti su temi molto dibattuti nella scuola di oggi: “Onelife onlife” sull’utilizzo consapevole del web, dei social network e dell’Intelligenza artificiale; “Mi piace un mondo” sull’educazione alimentare; “GEA EDU – Idee per il futuro” sullo sviluppo di competenze per la transizione ecologica; “Viva la Costituzione, la Costituzione viva” sulla conoscenza delle istituzioni europee e nazionali e “#Next Step – Il mio futuro parte da me” sulle competenze per l’orientamento scolastico e professionale. La scorsa edizione, quella relativa all’anno scolastico 2024/25, ha coinvolto circa 30.000 studenti in tutta Italia. Non solo, durante la mattinata di lavori si parlato del ruolo dell’Unione europea insieme agli europarlamentari di tutte le delegazioni italiane rappresentate in Parlamento Europeo che hanno aderito all’iniziativa “Ambasciatori della Costituzione”, organizzata dalla Fondazione Articolo 49 nell’ambito della nuova proposta educativa per l’anno scolastico 2025/26.

Scuole, in Italia una primaria su 2 non ha servizio mensa

Roma, 21 ott. (askanews) – In Italia 1 scuola primaria su 2 non ha il servizio mensa. Questi i dati della ricerca realizzata dalla piattaforma Inclasse e presentati nel corso dell’evento “Radici per il futuro – Nuove idee per la scuola del 2026” organizzato dalla Fondazione Articolo 49. “Il tema del cibo convivialit, convivenza, dialogo occasione” ha detto Marco Lucchini, segretario generale Fondazione Banco Alimentare che ha proseguito ” Gli studi ci dicono che nelle famiglie dove si trascorre almeno un pranzo insieme ci sono meno probabilit che i ragazzi abbiano devianze di dipendenze e delinquenze: il momento del pranzo e della cena importante per nutrire non solo il corpo ma anche la mente”. Durante l’evento sono stati presentati i progetti educativi InClasse. Cinque percorsi formativi che propongono approfondimenti su temi molto dibattuti nella scuola di oggi: “Onelife onlife” sull’utilizzo consapevole del web, dei social network e dell’Intelligenza artificiale; “Mi piace un mondo” sull’educazione alimentare; “GEA EDU – Idee per il futuro” sullo sviluppo di competenze per la transizione ecologica; “Viva la Costituzione, la Costituzione viva” sulla conoscenza delle istituzioni europee e nazionali e “#Next Step – Il mio futuro parte da me” sulle competenze per l’orientamento scolastico e professionale. La scorsa edizione, quella relativa all’anno scolastico 2024/25, ha coinvolto circa 30.000 studenti in tutta Italia. Non solo, durante la mattinata di lavori si parlato del ruolo dell’Unione europea insieme agli europarlamentari di tutte le delegazioni italiane rappresentate in Parlamento Europeo che hanno aderito all’iniziativa “Ambasciatori della Costituzione”, organizzata dalla Fondazione Articolo 49 nell’ambito della nuova proposta educativa per l’anno scolastico 2025/26.

Libri, Premio "Vera Slepoj" 2025 assegnato a Francesca Marzia Esposito

Roma, 21 ott. (askanews) – Nella suggestiva cornice del Palazzo della Provincia di Padova, si è svolta la cerimonia di consegna del Premio “Il Libro della Vita” 2025, giunto alla sua terza edizione. Un riconoscimento che celebra la letteratura come strumento di resilienza, capace di dare voce a chi affronta la vita con coraggio, anche quando dolore e perdita sembrano prevalere. Il Premio nasce da un’idea della dottoressa Vera Slepoj e del professor Diego De Leo, presidente dell’Associazione De Leo Fund, promotrice dell’iniziativa insieme all’Accademia Pontificia per la Vita. L’associazione è da anni impegnata nel sostegno a chi vive gravi traumi esistenziali, attraverso il programma “La Cura della Vita”.

La Giuria del Premio “Il Libro della Vita”, presieduta da Marina Valensise (giornalista e scrittrice), ha selezionato tre finalisti: Agnese Pini, “La verità è un fuoco” (Garzanti), Gaia Rayneri, “Controcorrente” (Harper & Collins) e Alcide Pierantozzi, “Lo Sbilico” (Einaudi). A vincere il Premio “Il Libro della Vita” 2025 è stata l’opera di Alcide Pierantozzi, una storia intensa e disarmante che esplora con profondità le fragilità dell’equilibrio psichico, restituendo al lettore una potente riflessione sull’animo umano.

Dopo la scomparsa della dottoressa Vera Slepoj, avvenuta lo scorso anno, la De Leo Fund e i membri della giuria hanno voluto istituire un riconoscimento speciale in sua memoria: il Premio “Vera Slepoj”, dedicato alle opere che incarnano con particolare forza il suo messaggio umano e culturale.

I finalisti del nuovo premio sono stati: Marco Rovelli, “Non siamo capolavori” (Laterza), Alessandra Viola, “Chiedi a una pianta” (Laterza) e Francesca Marzia Esposito, “Materiali resistenti” (Harper & Collins). A conquistare la giuria per il Premio “Vera Slepoj” è stata Francesca Marzia Esposito, premiata per la sensibilità e la profondità con cui la sua opera interpreta il tema della resistenza interiore.

Il romanzo, attraverso la metafora dei “materiali resistenti” – che si piegano, si spezzano o si riformano sotto pressione – restituisce una potente riflessione sulle relazioni umane e sulla capacità di restare saldi anche nei momenti di maggiore fragilità.

Il Premio “Vera Slepoj”, istituito in memoria della psicologa e scrittrice padovana, celebra le opere che incarnano con particolare intensità la sua visione dell’esistenza: una cultura capace di curare, dare voce e speranza, trasformando la sofferenza in consapevolezza e rinascita.

Mense scuole, Carrubba: per molti bambini unicopasto sano

Roma, 21 ott. (askanews) – In Italia 1 scuola primaria su 2 non ha il servizio mensa. Questi i dati della ricerca realizzata dalla piattaforma Inclasse e presentati nel corso dell’evento “Radici per il futuro – Nuove idee per la scuola del 2026” organizzato dalla Fondazione Articolo 49. “Per molti bambini ila mensa l’unico momento in cui si ha un pasto studiato scientificamente, quindi sano. Abbiamo fatto degli studi e abbiamo visto che l’obesit ha una scala di presenza a livello della nostra penisola, meno frequente al nord e pi frequente al sud e nelle isole, e questo va parallelamente alla presenza della mensa nelle scuole” ha detto Michele Carrubba, Presidente onorario del Centro di Studio e Ricerca sull’Obesit dell’Universit degli Studi di Milano. Durante l’evento sono stati presentati i progetti educativi InClasse. Cinque percorsi formativi che propongono approfondimenti su temi molto dibattuti nella scuola di oggi: “Onelife onlife” sull’utilizzo consapevole del web, dei social network e dell’Intelligenza artificiale; “Mi piace un mondo” sull’educazione alimentare; “GEA EDU – Idee per il futuro” sullo sviluppo di competenze per la transizione ecologica; “Viva la Costituzione, la Costituzione viva” sulla conoscenza delle istituzioni europee e nazionali e “#Next Step – Il mio futuro parte da me” sulle competenze per l’orientamento scolastico e professionale. La scorsa edizione, quella relativa all’anno scolastico 2024/25, ha coinvolto circa 30.000 studenti in tutta Italia. Non solo, durante la mattinata di lavori si parlato del ruolo dell’Unione europea insieme agli europarlamentari di tutte le delegazioni italiane rappresentate in Parlamento Europeo che hanno aderito all’iniziativa “Ambasciatori della Costituzione”, organizzata dalla Fondazione Articolo 49 nell’ambito della nuova proposta educativa per l’anno scolastico 2025/26.

Francia, i legali di Sarkozy: "È in isolamento, la detenzione è una vergogna"

Roma, 21 ott. (askanews) – La detenzione in carcere dell’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è “una grave ingiustizia”, “una vergogna”. A dichararlo sono i legali di Sarkozy, i quali spiegano che l’ex leader francese resterà recluso nel carcere de La Santé a Parigi per circa un mese, dopo essere stato condannato a 5 anni per i sospetti finanziamenti libici per la sua campagna presidenziale del 2007. Lo scrive Afp.

“Nulla giustifica la prima ora di detenzione – ha dichiarato l’avvocato Christophe Ingrain ai giornalisti – starà lì per un minimo di tre settimane o un mese, poiché la Corte d’Appello ha due mesi per pronunciarsi su una richiesta di scarcerazione, e il tempo medio alla Corte d’Appello di Parigi è di un mese”. Secondo Ingrain, l’ex presidente “sta affrontando questa detenzione con grande forza, anche se è una terribile ingiustizia, una grave ingiustizia, una vergogna”. “Il nostro compito è farlo uscire dalla detenzione il più rapidamente possibile per porre fine a questa situazione – ha aggiunto – Vi ricordo che, di fatto e di diritto, Nicolas Sarkozy è innocente in questo momento. E nonostante ciò, è incarcerato”.

L’avvocato ha sottolineato che Sarkozy, 70 anni, “non ha chiesto nessun trattamento speciale” e che l’isolamento previsto “è tutto fuorché un trattamento speciale.

“La corte stessa ha riconosciuto che queste accuse erano false e Nicolas Sarkozy è stato assolto da queste accuse – ha aggiunto l’altro legale di Sarkozy, Jean-Michel Darrois – la corte, senza alcuna prova, ha scelto di ritenere Nicolas Sarkozy responsabile di una falsa associazione a delinquere” e “ha anche chiesto che fosse incarcerato”.

Manovra, Tajani a Fi: ok su Irpef, vigileremo su banche e affitti

Roma, 21 ott. (askanews) – La segreteria nazionale di Forza Italia, presieduta dal segretario nazionale, Antonio Tajani, si è riunita presso la Sala Colletti, nella sede del gruppo di Forza Italia alla Camera. Nel corso della riunione – riferisce una nota – il segretario nazionale ha espresso soddisfazione per i risultati positivi di crescita conseguiti da Forza Italia nei diversi appuntamenti regionali che si sono susseguiti nelle settimane recenti, dalla Valle d’Aosta alle Marche, dalla Calabria alla Toscana, e ha ribadito l’impegno dell’intera dirigenza azzurra in vista delle prossime scadenze elettorali regionali e degli impegni congressuali che porteranno alla celebrazione del congresso nazionale nella primavera del 2027. Ha inoltre espresso soddisfazione per alcuni contenuti della manovra di bilancio promossi da Forza Italia, con particolare riferimento alla riduzione dell’aliquota IRPEF dal 35 al 33% fino ai primi 50mila euro di reddito e allo stanziamento record, con relative assunzioni, nel settore della sanità. Fondamentali gli interventi per le famiglie e per le imprese col sostegno agli investimenti, all’innovazione e alla detassazione dei rinnovi contrattuali.

Nel ribadire come le novità previste sul settore bancario debbano scaturire da un confronto tra governo e istituti di credito che guardi alla tutela del risparmio dei cittadini e a un costo del denaro sempre più contenuto a beneficio di famiglie e imprese, il segretario nazionale ha inoltre citato come ulteriori obiettivi il tema della tutela degli affitti brevi, allo scopo di evitare modifiche del trattamento fiscale attualmente previsto, e quello della tutela del comparto sicurezza-difesa, con interventi per la previdenza dedicata, la disciplina del lavoro usurante e lo stanziamento di fondi ulteriori per assunzioni e straordinari.

Forza Italia, ha affermato Antonio Tajani, sarà impegnata all’interno della maggioranza per vigilare sull’iter della legge di bilancio e per migliorare il provvedimento nei punti in cui lo riterrà necessario.

Educazione digitale, Capitanio (Agcom): fondamentale

Roma, 21 ott. (askanews) – “L’educazione digitale, avendo tutti noi un gemello digitale – il nostro cellulare – fondamentale” cos Massimiliano Capitanio, Commissario Agcom, intervenuto a “Radici per il futuro – Nuove idee per la scuola del 2026”, l’evento organizzato dalla Fondazione Articolo 49.

Durante l’evento sono stati presentati i progetti educativi InClasse. Cinque percorsi formativi che propongono approfondimenti su temi molto dibattuti nella scuola di oggi: “Onelife onlife” sull’utilizzo consapevole del web, dei social network e dell’Intelligenza artificiale; “Mi piace un mondo” sull’educazione alimentare; “GEA EDU – Idee per il futuro” sullo sviluppo di competenze per la transizione ecologica; “Viva la Costituzione, la Costituzione viva” sulla conoscenza delle istituzioni europee e nazionali e “#Next Step – Il mio futuro parte da me” sulle competenze per l’orientamento scolastico e professionale. La scorsa edizione, quella relativa all’anno scolastico 2024/25, ha coinvolto circa 30.000 studenti in tutta Italia. Non solo, durante la mattinata di lavori si parlato del ruolo dell’Unione europea insieme agli europarlamentari di tutte le delegazioni italiane rappresentate in Parlamento Europeo che hanno aderito all’iniziativa “Ambasciatori della Costituzione”, organizzata dalla Fondazione Articolo 49 nell’ambito della nuova proposta educativa per l’anno scolastico 2025/26.

Calcio, Bologna, Italiano ha la polmonite: ricoverato in ospedale

Roma, 21 ott. (askanews) – Vincenzo Italiano è ricoverato da lunedì sera per una polmonite. Il 47enne allenatore del Bologna, riferisce una nota del club, è stato portato al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi nel reparto di pneumologia diretto dal Prof. Stefano Nava. La polmonite sarebbe di natura batterica e non dovuta a Covid ed è stato necessario intraprendere una terapia antibiotica specifica. Attualmente la situazione clinica è in lento miglioramento. L’allenatore resterà circa cinque giorni in regime di ricovero ospedaliero e, di conseguenza, non sarà in panchina giovedì per la partita di Europa League a Bucarest contro la Steaua (la squadra sarà guidata dal vice di Italiano, Daniel Niccolini) e di sabato in campionato contro la sua ex squadra, la Fiorentina.

Il comunicato del Bologna “Nella giornata di ieri (lunedì, ndr) Vincenzo Italiano è stato ricoverato al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi nel reparto di pneumologia (diretto dal Prof. Stefano Nava) a causa di una polmonite a verosimile eziologia batterica (non dovuta a Covid) per la quale è stato necessario intraprendere una terapia antibiotica specifica. L’allenatore resterà circa cinque giorni in regime di ricovero ospedaliero. Attualmente la situazione clinica è in lento miglioramento, seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni. A Vincenzo vanno i migliori auguri di pronta guarigione da parte di tutto il Club”.

Juve Stabia, infiltrazioni mafiose, amministrazione controllata

Roma, 21 ott. (askanews) – È stata disposta l’amministrazione controllata per la Juve Stabia, società di Serie B, a seguito di presunte infiltrazioni mafiose. Il decreto, emesso dal tribunale di Napoli su richiesta della Procura partenopea, del Procuratore Nazionale Antimafia e del Questore di Napoli, riguarda anche altre società coinvolte nei servizi collegati alle manifestazioni sportive. La gestione del club passa ora a un pool di professionisti nominato ad hoc. La squadra, al momento, è settima in classifica con 13 punti.

Nel corso della conferenza stampa, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri ha spiegato che “gli spostamenti della squadra, la sicurezza, il beveraggio, la gestione dei biglietti: tutto era nelle mani della camorra”. E ha aggiunto: “Fa scalpore che la Juve Stabia militi in Serie B”.

Il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo ha parlato di “un quadro generale preoccupante, un caso scuola”. “Si tratta – ha detto – del terzo caso in Italia, dopo Foggia e Crotone. Il mio ufficio ha la convinzione che analoghi provvedimenti riguarderanno anche altre società in futuro: il fenomeno è allarmante e non riguarda solo le regioni tradizionalmente mafiose, né soltanto il calcio”. Melillo ha inoltre collegato la degenerazione del sistema sportivo alle “condizioni che favoriscono tragedie come quella di Rieti”, in cui è morto un autista del Pistoia Basket.

Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha definito la decisione “uno spartiacque nella gestione della società”. “I magistrati hanno individuato diverse defaillance – ha detto – e ora bisogna accompagnare la Juve Stabia in un percorso di legalità. È già al lavoro un gruppo interforze e non escludiamo di chiedere alla Federcalcio il rinvio di alcune gare. L’obiettivo è bonificare la società”.

Il questore di Napoli, Maurizio Agricola, ha infine denunciato che anche il settore giovanile era gestito da persone riconducibili alla camorra, “usato per acquisire consenso tra i minori e formarli ai disvalori”. Le indagini, partite il 9 febbraio 2025 dopo un controllo sui servizi di sicurezza, hanno fatto emergere “un’infiltrazione profonda in più settori, dal ticketing alla security”, con casi di alterazione dei dati dei soggetti Daspo per consentire loro l’accesso allo stadio e un uso distorto dei biglietti omaggio.

Manovra, Tajani: casa per noi e tema politico e valoriale

Roma, 21 ott. (askanews) – “Il 25 ottobre saremo a Torino per gli Stati generali della casa. Per Fi la casa è un tema politico fondamentale e valoriale. Rappresenta la dimora, non sono solo quattro mura di mattoni e cemento. E’ il luogo dove siamo nati e dove crescono i nostri figli. E’ un bene prezioso, e ci riuniremo a Torino proprio per trasformare questi principi in scelte politiche e atti legislativi”. Lo ha detto il segretario di Fi, Antonio Tajani, durante una conferenza stampa alla Camera.

"Italia Nostra" celebra a Roma 70 anni di impegno per tutela del Paese

Milano, 21 ott. (askanews) – Settant’anni di attività al servizio del patrimonio culturale, artistico e naturale italiano. L’Associazione “Italia Nostra”, fondata il 29 ottobre 1955 da Umberto Zanotti Bianco, Giorgio Bassani, Elena Croce e altri intellettuali, celebra nel 2025 il traguardo dei settant’anni con una serie di iniziative che intrecciano memoria, attualità e visione per il futuro.

Dal 21 al 29 ottobre, l’ex Cartiera Latina nel Parco dell’Appia Antica (via Appia Antica 42) ospita la mostra fotografica e documentale “70 anni con Italia Nostra. Città, cultura, natura e paesaggio”. L’esposizione, a ingresso gratuito e aperta dalle 10 alle 18, ripercorre la storia dell’Associazione attraverso immagini, documenti e testimonianze che raccontano la difesa del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico del Paese. La preview stampa si terrà il 21 ottobre alle 11.30.

Il percorso, articolato in quattro sezioni – la città, il paesaggio, il patrimonio culturale e l’ambiente naturale – illustra le funzioni di vigilanza, denuncia, proposta, gestione ed educazione che hanno contribuito alla formazione di una coscienza collettiva sulla tutela. I trentasette pannelli esposti mostrano risultati concreti in coerenza con l’articolo 9 della Costituzione, che sancisce la protezione della cultura, del paesaggio e dell’ambiente come valori fondanti della Repubblica.

Tra i casi emblematici ricordati nella sezione “Città” figurano il recupero del Porto vecchio di Trieste e la salvaguardia delle Mura di Ferrara. Italia Nostra ha impedito la demolizione del patrimonio architettonico triestino, ottenendo il riconoscimento dell’area come bene di interesse culturale, mentre a Ferrara, sin dagli anni Settanta, ha promosso la tutela del circuito murario cinquecentesco, contribuendo alla nascita dell'”addizione verde”, un parco urbano che reintegra le mura nella vita cittadina.

Nella sezione dedicata al paesaggio, l’esempio più rappresentativo è il Parco dell’Appia Antica. Grazie all’impegno di Antonio Cederna e di Italia Nostra, l’Associazione ha condotto una lunga battaglia, avviata negli anni Cinquanta, che ha portato alla creazione del Parco regionale, oggi patrimonio Unesco. L’ex Cartiera Latina, sede della mostra, è l’unico esempio di archeologia industriale nel Parco e la sua destinazione a centro di educazione ambientale si deve in larga parte all’azione di Italia Nostra Roma. Il 27 ottobre si terrà nella stessa sede la “Giornata nazionale Appia Unesco”, dedicata al rapporto tra tutela e valorizzazione.

L’impegno per il patrimonio culturale è testimoniato, tra gli altri, dal progetto di restauro dei Bagni di Petriolo, nel territorio di Monticiano (Siena), promosso dal 2015 con UnipolSai. Raro esempio di complesso termale fortificato, l’area è oggi accessibile grazie a un intervento che unisce valore storico e finalità sociali. L’attenzione alla tutela diffusa ha portato nel 2011 alla creazione della “Lista rossa”, archivio nazionale che raccoglie segnalazioni di beni culturali a rischio. Oggi comprende circa 420 siti, alcuni dei quali recuperati o riaperti al pubblico, grazie al lavoro dei soci sul territorio.

Tra le azioni simboliche della storia dell’Associazione spicca anche il salvataggio di Villa Doria Pamphili a Roma. Quando nel 1962 si diffuse la notizia della possibile vendita al Belgio, Italia Nostra mobilitò istituzioni e cittadini, avviando una sottoscrizione popolare che portò, nel 1971, all’acquisizione pubblica di gran parte del complesso, oggi parco cittadino.

Nella sezione dedicata all’ambiente naturale, la mostra ricorda il parco urbano “Boscoincittà” di Milano. Sorto negli anni Settanta in un’area degradata e affidato a Italia Nostra dal Comune, è oggi un modello di forestazione urbana riconosciuto a livello internazionale, con 120 ettari di boschi, sentieri, orti e la Cascina San Romano, sede di attività educative e civiche.

“Attraverso questa mostra – dichiara il presidente di Italia Nostra, Edoardo Croci – intendiamo ripercorrere la storia e l’impegno di Italia Nostra nella tutela e valorizzazione del patrimonio storico, culturale, naturale e paesaggistico del nostro Paese. Un ruolo che oggi si rivela più che mai necessario, alla luce delle fragilità ambientali e territoriali che continuano a caratterizzare l’Italia: dal rischio climatico e idrogeologico alle frequenti aggressioni al territorio, che ne compromettono l’identità e la qualità. La mostra si inserisce nel programma delle celebrazioni per i settant’anni dell’Associazione, portato avanti con dedizione dalle oltre 200 sezioni attive in tutta Italia, che garantiscono una presenza capillare e una costante azione di presidio civico”.

Dal 28 al 30 ottobre, nella Sala Spadolini del ministero della Cultura, si svolgerà il congresso nazionale dei soci “L’Italia è ancora da salvare?”, tre giornate di confronto sulla tutela del patrimonio culturale e ambientale. I lavori si apriranno con la relazione di Edoardo Croci e proseguiranno con la tavola rotonda “La tutela del patrimonio culturale e del paesaggio: quali prospettive?”. Il congresso si concluderà con un dibattito sul patrimonio naturale e le conclusioni del presidente.

Durante l’incontro sarà presentato un estratto della mostra e un volume celebrativo pubblicato da Gangemi editore, che raccoglie cento casi di successo delle sezioni territoriali. Le celebrazioni proseguiranno il 25 novembre con la cerimonia di consegna del Premio nazionale Umberto Zanotti Bianco nella Sala Koch del Senato, riconoscimento attribuito a personalità e cittadini distintisi nella tutela del patrimonio culturale.

Fondata nel 1955 e riconosciuta con decreto del presidente della Repubblica nel 1958, Italia Nostra conta oggi circa diecimila soci e oltre duecento sezioni. Nei decenni ha contribuito alla creazione di parchi naturali e alla tutela dei centri storici, ha sostenuto la legge Galasso e promosso campagne come “Italia da salvare”, “Paesaggi sensibili” e la “Lista rossa”.

Mfe, Marco Giordani nuovo amministratore delegato di ProSieben

Milano, 21 ott. (askanews) – Marco Giordani, Cfo del gruppo Mfe, è stato nominato nuovo amministratore delegato di ProSieben, succedendo a Bert Habets. Lo comunica una nota del gruppo tedesco, controllato dal Biscione, annunciando le nuove nomine nell’executive board deliberate dal consiglio di sorveglianza.

Giordani assume con effetto immediato il ruolo di Ceo di ProSieben al posto di Habets che lascia di comune accordo. Habets assumerà il ruolo di consulente senior del gruppo tedesco, con particolare attenzione a un periodo di transizione senza intoppi fino alla fine dell’anno. Bob Rajan entrerà a far parte di ProSieben come Cfo, con effetto immediato, succedendo a Martin Mildner, che lascerà l’azienda di comune accordo. Rajan assumerà la posizione ad interim, principalmente per portare avanti il processo di riorganizzazione e migliorare la redditività dell’azienda. Markus Breitenecker, in precedenza Chief operating officer, ha deciso di dimettersi dal suo incarico con effetto immediato e di comune accordo; la sua posizione non sarà sostituita a livello di cda.

La nomina di Giordani, ha commentato Maria Kyriacou, presidente del consiglio di sorveglianza di ProSieben, “riflette l’ambizione di accelerare ulteriormente la trasformazione strategica con una chiara attenzione all’eccellenza e a una posizione di leadership nel mercato dell’intrattenimento. Marco apporta una profonda competenza operativa, un forte acume finanziario, una comprovata esperienza nella guida di organizzazioni complesse e si concentrerà completamente su ProSiebenSat.1 in futuro. Diamo inoltre il benvenuto a Bob Rajan come nuovo Cfo. La sua esperienza nella trasformazione e nella ristrutturazione sarà fondamentale per consentire a ProSiebenSat.1 di concentrarsi completamente sulla crescita in futuro”.

Germania, altro sondaggio record per AfD: 27%, davanti a partito Merz

Roma, 21 ott. (askanews) – Prosegue l’ascesa di AfD nei sondaggi. Secondo l’ultima ricerca dell’Istituto Insa realizzata per Bild, il partito di estrema destra tedesco ha raggiunto un nuovo record, attestandosi al 27% dei consensi (+0.5% dalla settimana precedente).

Al contrario, i conservatori dell’Unione Cdu-Csu hanno perso terreno (-0,5%) scendendo al 24,5% delle preferenze virtuali, punteggio più basso registrato dal partito di Merz da metà settembre. Con i socialdemocratici (Spd) stabili al 14%, l’attuale coalizione otterrebbe il 38,5% dei consensi, il peggior risultato per un governo nero-rosso in 6 anni (estate 2019).

Roma, al via la stagione del Teatro Arcobaleno

Roma, 21 ott. (askanews) – “Lasciati meravigliare…”, così Vincenzo Zingaro, direttore artistico del Teatro Arcobaleno (Centro Stabile del Classico), riconosciuto dal Ministero della Cultura come Centro di Produzione Teatrale, lancia la Stagione 2025-26, all’insegna dei grandi classici, fino alla drammaturgia contemporanea, con importanti nomi della scena teatrale. Dalla commedia antica alla tragedia, dalla commedia musicale alla letteratura, un percorso emozionante, che coniuga cultura e divertimento.

Ad aprire la Stagione 2025/2026 del Teatro Arcobaleno, dal 22 al 26 ottobre, Oreste, di Euripide, adattamento e regia, Alessandro Machìa, con Andrea Tidona, Marco Imparato, Giulio Forges Davanzati, Alessandra Fallucchi, Claudio Mazzenga, Silvia Degrandi, Caterina Petrucci, Alessandro Giorgi, Alessia Ferrero; una profonda indagine sul divino e sull’animo umano, in una delle più riuscite prove drammaturgiche di Euripide.

Rappresentato per la prima volta nel 408 a.C. in un’Atene logorata dalla guerra e ormai vicina alla sconfitta definitiva, l’Oreste di Euripide è la libera e corrosiva rilettura di uno dei miti più rappresentati nel teatro tragico. Oreste, braccato dalle Erinni e preda dei rimorsi per il matricidio commesso, viene condannato a morte dall’assemblea degli Argivi. Abbandonato al suo destino dal dio Apollo – che l’aveva spinto al delitto – e dal pavido zio Menelao, che ritorna vanesio e trionfatore fingendosi estraneo a ogni responsabilità; perseguitato dalle Erinni e in preda al deliquio, in uno stato di allucinazione e di profonda prostrazione psichica, Oreste medita una sanguinaria vendetta su Elena e Menelao – forse l’unico atto totalmente libero e pienamente cosciente del giovane figlio di Agamennone. Ma non riuscirà a portare a termine il suo piano omicidiario, il suo gesto di libertà, per il bizzarro ed estremo intervento di Apollo, che imporrà la pace tra il giovane matricida e Menelao, divinizzando addirittura Elena.?Vicenda cupa e angosciosa dal finale solo apparentemente lieto, questa tragedia, oltre a essere una delle più riuscite prove drammaturgiche di Euripide, è una vera e propria indagine sul sacro e sul divino coi mezzi della tragedia. Qui, ancor più che nell’Ifigenia in Aulide, Euripide ingaggia un corpo a corpo con le divinità olimpiche, la loro insufficienza e la necessità di un ordine superiore. A emergere infatti, ancora una volta e in maniera potente, è la convenzionalità del deus ex machina euripideo, che sembra rivelare in filigrana la solitudine dell’uomo, abbandonato alle sue scelte e alla sua coscienza; quasi anticipando – per contrasto e in maniera vertiginosa – un tema che si affaccerà soltanto col cristianesimo per poi diventare il tema cardine della modernità: la libertà.

La stagione prosegue, dal 7 al 16 novembre la tragedia che portò alla fama mondiale August Strindberg, Signorina Giulia, diretta da Gianni Leonetti, per esplorare i conflitti di classe e di genere, in uno scritto ancora di grande attualità.

Una spumeggiante trasposizione teatrale dell’avvincente romanzo di Petronio, il Satyricon, è diretta da Francesco Polizzi, in scena dal 21 novembre al 7 dicembre; una sequenza di storie e personaggi per narrare gli eccessi della Roma imperiale, l’affresco di una civiltà in decadenza che ricorda la nostra.

Dal 12 al 21 dicembre, torna in scena capolavoro del teatro del ‘500, Mandragola, diretto da Nicasio Anzelmo, la divertente commedia, ispirata ai modelli latini di Plauto e Terenzio, li supera, dando vita alla nascita della commedia moderna.

Per le feste, dal 27 dicembre al 4 gennaio, con serata speciale Capodanno, sarà in scena, C’era una volta il night, scritto e diretto da Alessandro Carvaruso, con Alessandra De Pascalis, Mariano Perrella e la partecipazione del M° Mario Vicari, per rivivere l’atmosfera scintillante dei night italiani degli anni ’50 e ’60.

Gigi Savoia e Francesca Bianco sono i protagonisti del capolavoro di Goldoni, L’impresario di Smirne, diretto da Carlo Emilio Lerici, in uno spettacolo ricco di sorprese e divertimento, dal 9 al 18 gennaio.

Un grande classico della letteratura mondiale, uno dei capolavori di Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare, in uno spettacolo coinvolgente con Sebastiano Somma, accompagnato da un violino e un violoncello, dal 22 al 25 gennaio.

In occasione dei 90 anni dalla morte di Luigi Pirandello, Ennio Coltorti porta in scena, dal 30 gennaio al 15 febbraio,’L’uomo, la bestia e la virtù. Una delle commedie dell’autore siciliano più rappresentata al mondo, dove, con la sua straordinaria abilità, Pirandello ci mostra la “bestia” che è in noi, rivelando l’essenza ipocrita degli esseri umani.

Dal 19 febbraio al 1° marzo, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini e Silvia Siravo, diretti da Nicasio Anzelmo, daranno vita alla tragedia euripidea Elena, la più trasgressiva e innovativa del drammaturgo, che rovescia il mito di Elena, trasformandola in donna ideale.

Vincenzo Zingaro, dal 6 al 29 marzo, porterà in scena la sua originale riscrittura del capolavoro della commedia classica Truculentus di Plauto, commedia raramente rappresentata, con la Compagnia Castalia; uno spettacolo divertente e commovente, di grande impatto emotivo.

L’originale scrittura di Luana Rondinelli ripercorre, in tono brioso, il Mito della guerra di Troia, attribuendone le cause ad Eris, dea della discordia, nello spettacolo, Il pomo della discordia, dal 9 al 12 aprile, con la regia di Nicola Alberto Orofino.

Un grande ritorno: L’infinito Giacomo, con Giuseppe Pambieri e la regia di Giuseppe Argirò, alla scoperta di un Leopardi inedito, inquieto e appassionato, dal 16 al 19 aprile.

A chiudere la stagione sarà una delle più grandi commedie di tutti i tempi, Il Misantropo, l’opera più amara di Molière, diretta ed interpretata da Vincenzo Zingaro, un inno alla sincerità e alla purezza contro il la superficialità e la corruzione; in scena dall’8 al 17 maggio.

Due nuove sezioni arricchiscono la Stagione: Arcobaleno Family, dedicata ai bambini e alle famiglie, che prevede i Musical Malefica e la storia della Bella Addormentata, Il regno ghiacciato, La Maledizione dei Caraibi -Il Forziere di Davy Jones e Arcobeleno in Musica , con la direzione artistica del M° Maurizio Trippitelli, che prevede una serie di concerti, con cadenza mensile: Le Percussioni nel Cinema – Omaggio a Ennio Morricone, I Tamburi della Pace, Epic Music Film, Carmina Burana.

Lavrov: con il cessate fuoco, l’Ucraina resterebbe sotto controllo nazista

Roma, 21 ott. (askanews) – Per il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, l’idea di un cessate il fuoco “immediato” della guerra in Ucraina significherebbe dimenticare le “cause profonde” del conflitto in corso.

“Ora sentiamo da Washington che dobbiamo fermarci immediatamente, che non dovremmo più discutere di nulla. Fermarci e lasciare che la storia giudichi. Vedete, fermarsi significherebbe dimenticare le cause profonde di questo conflitto, cosa che l’amministrazione americana, da quando Donald Trump è salito al potere, ha chiaramente compreso”, ha dichiarato Lavrov martedì in una conferenza stampa, dopo i colloqui con la sua controparte etiope.

“Un cessate il fuoco immediato significherebbe che la maggior parte dell’Ucraina rimarrebbe sotto il controllo nazista”, ha aggiunto il ministro degli Esteri russo. “Coloro che ora stanno cercando di convincere i nostri colleghi americani a cambiare posizione e a smettere di perseguire una soluzione sostenibile a lungo termine, e semplicemente a fermarsi, lasciando che sia la storia a giudicare… Sappiamo chi lo sta facendo. Sono i sostenitori e i padroni europei di Zelensky. Ma questo approccio è l’esatto opposto di ciò che i presidenti Trump e Putin hanno concordato ad Anchorage, quando si sono accordati per concentrarsi sulle cause profonde”, ha detto Lavrov.

E-Commerce, Aires-Confcommercio: Ue al bivio, cambiare le regole

Roma, 21 ott. (askanews) – L’e-commerce offre delle opportunità senza precedenti, ma comporta anche enormi rischi: i prodotti che arrivano nell’Ue spesso non rispettano le norme di sicurezza, le imprese europee devono fronteggiare una concorrenza sleale, i consumatori sono fortemente esposti a frodi. C’è inoltre il fattore ambientale, l’Europa viene invasa da rifiuti non riciclabili e deve sostenere i costi di smaltimento. Sono le questioni che affronterà l’Aires – Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati aderente a Confcommercio – nel convegno “Il commercio online in Europa a un bivio: cambiare le regole del gioco o soccombere”. L’incontro si terrà martedì 28 ottobre, a partire dalle ore 11, presso la sede italiana del Parlamento Europeo a Roma.

“Il settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche – commenta Andrea Scozzoli, presidente Aires Confcommercio, – è probabilmente quello che risente più degli altri di queste criticità. Inoltre, è da sempre il precursore delle dinamiche che caratterizzeranno l’intera economia. Rappresenta quindi un modello ideale da esaminare per comprendere in che modo si evolveranno i flussi commerciali e quali misure sarà necessario adottare per dare attuazione al principio ‘Stesso mercato, stesse Regole'”.

Una scelta non casuale quella di organizzare l’incontro presso la sede italiana del Parlamento Europeo, visto che l’Assemblea a luglio ha approvato la risoluzione non vincolante per migliorare la gestione dei flussi di merci a basso costo da parte dell’Ue. Il testo punta a alleviare la pressione sulle dogane europee: ogni giorno, infatti, in Europa entrano 12 milioni di pacchi di piccole dimensioni acquistati online. La Risoluzione contiene una serie di proposte per la riforma del Codice Doganale dell’Unione su cui stanno lavorando Parlamento e Consiglio. Si punta in particolare a indurre gli operatori internazionali a creare dei magazzini all’interno dell’Ue. Questo consentirebbe di controllare le spedizioni in blocco, le Dogane quindi non dovrebbero più effettuare verifiche sui singoli pacchi. Si chiede inoltre di eliminare l’esenzione doganale per le merci di valore inferiore ai 150 euro, visto che nel 65% dei casi l’importo viene sottostimato proprio per aggirare il prelievo. Inoltre, si suggerisce di adottare nuove tecnologie – a iniziare dall’intelligenza artificiale e dalla blockchain – per alleviare il carico di lavoro degli Uffici doganali.

Tra i partecipanti Andrea Scozzoli, presidente Aires Confcommercio; l’on. Salvatore De Meo (Ppe, Italia), relatore della risoluzione; Hans Carpels, presidente EuCER Council; Vittorio Mastromano, direttore ufficio studi Aires Confcommercio; Dario Bossi, direttore generale Ancra Confcommercio; Gabriele Ferrieri, presidente Angi – Associazione nazionale giovani innovatori; Davide Rossi, presidente Optime – Osservatorio permanente per la tutela del mercato dell’elettronica. Interverranno parlamentari italiani ed europei attivi a vario titolo sui temi del commercio elettronico e delle piattaforme di intermediazione online.

“Dietro ogni acquisto online – commenta De Meo, – si nascondono potenziali rischi per la salute, la sicurezza e i diritti dei consumatori – e troppo spesso questi rischi provengono da operatori extra-UE che aggirano le regole. Le nostre imprese non possono essere costrette a competere in condizioni così sleali. Ecco perché stiamo rafforzando i controlli doganali, chiedendo la piena tracciabilità dei venditori e contrastando le pratiche manipolative. Stiamo inviando un messaggio chiaro: vogliamo un mercato digitale più equo, sicuro e trasparente”.

Mobilit sostenibile, nemico da combattere la CO2

Roma, 21 ott. (askanews) – “Oggi il nemico da combattere la CO2 e il nostro approccio quello di offrire un insieme di tecnologie dal full Hybrid, al plug in hybryd, all’elettrico fino ad arrivare all’idrogeno. Non esiste un’automobile per tutti ma una vettura per ognuno di noi. Dobbiamo rendere accessibili sempre pi queste tecnologie virtuose a favore dell’ambiente e delle comunit dove circolano le nostre auto. Per questo lavoriamo a sistemi di incentivazione per centrare l’obiettivo di democratizzare le nostre tecnologie. E’ sempre importante aprire punti nel Mezzogiorno a testimonianza dell’attenzione che riponiamo nei legami con il territorio e le sue realt imprenditoriali pi importanti. Qui si realizzato un investimento prezioso non solo per il nostro marchio ma anche per le opportunit di occupazione e sviluppo dell’economia locale che ne derivano. Lo ha dichiarato Alberto Santilli, AD di Toyota Motor Italia, nel corso della serata inaugurale del Toyota center di Montecorvino Pugliano in provincia di Salerno. Presenti al taglio del nastro i vertici della casa automobilistica giapponese e il patron Salvatore Barbato insieme ai figli e a tutto lo staff. Sulla necessit di puntare sempre pi ad una mobilit sostenibile si soffermato anche Nicola Barbato, Ceo Center: “Il futuro dell’automotive va declinato sul piano della sostenibilit, dell’innovazione e della flessibilit con la quale bisogna seguire il consumatore sempre pi attento a queste tematiche e sempre pi esigente. Al centro della nostra mission c’ la proposta di prodotti a basso impatto di inquinamento ambientale e acustico. E’ questo lo spirito imprenditoriale con il quale abbiamo dato il via al nuovo Toyota Center. Un progetto che affonda radici solide nella storia della nostra famiglia e si inserisce in un territorio che ha enormi potenzialit di crescita economica e occupazionale. Noi siamo pronti a fare la nostra parte ancora una volta e lo dimostriamo oggi con questo investimento”. Nel corso del dibattito si toccato un punto di estrema importanza per gli automobilisti: l’assicurazione dei veicoli. A parlarne stato Mario La Femina, CEO di Toyota Insurance Services e Aioi Nissay Dowa: “Abbiamo sviluppato dei prodotti volti a superare i vecchi stereotipi delle assicurazioni. Prodotti che si basano essenzialmente su statistiche e finiscono con lo schiacciare gli automobilisti che hanno comportamenti virtuosi o che hanno la possibilit di parcheggiare la vettura in modo sicuro. Sono tante le circostanze. Per far questo utilizziamo i dati che provengono direttamente dalla vettura. Ci consente di assicurare la propria vettura ‘su misura’”. Facilitare il consumatore nella scelta di veicoli ‘sostenibili’ la priorit per Mauro Caruccio – CEO Toyota Financial Services Italia – Chairman & CEO Kinto Mobility Italia: “Abbiamo voluto sviluppare dei servizi che facilitassero la conoscenza dei prodotti finanziari e offriamo un ventaglio di soluzioni che rendono facile la scelta grazie alla flessibilit che garantisce sempre il valore dell’auto. Il percorso di elettrificazione del gruppo pu essere accelerato attraverso le facilitazioni di acquisto dei veicoli rendendoli pi convenienti”. Secondo Mariano Autuori – Sales and Value Chain Operations, Toyota: “Insieme al prodotto vincente servono, in un contesto socio-economico complesso come quello odierno, l’accessibilit dei prezzi e dei servizi al cliente. Il plus di questa nuova sede, grazie ad una partnership forte con una realt imprenditoriale solida, dovr portarci sempre pi verso la crescita sul territorio. Una sede unica nel suo genere nel Mezzogiorno, siamo soddisfatti

Danza, l’8 novembre torna il Gran Ballo Viennese di Roma

Roma, 21 ott. (askanews) – Torna a Roma il Gran Ballo Viennese: sabato 8 novembre all’Acquario Romano si terrà la XVII edizione con 32 giovani ragazze, provenienti da tutta Italia. Sotto la direzione artistica di Elvia Venosa, ideatrice della manifestazione, le ragazze, tra i 15 e i 24 anni sono pronte a volteggiare sulle note dei più famosi Valzer di Strauss, accompagnate dai loro cavalieri, gli Allievi Ufficiali dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli.

Ispirato al celebre Opernball di Vienna, il Gran Ballo Viennese di Roma si propone non come un semplice evento mondano, ma come un’esperienza culturale e sociale che ha il coraggio di proporre un modello diverso di condivisione e socialità. Anche quest’anno la giovane che sarà incoronata la sera dell’8 novembre avrà l’opportunità di rappresentare l’Italia al celebre evento austriaco, il ballo dei balli, che si svolge ogni anno, nel teatro dell’Opera di Vienna, durante il “Giovedì Grasso”.

Il Gran Ballo Viennese di Roma è preceduto da una settimana di preparazione in cui le partecipanti sperimentano la bellezza delle cose semplici. Niente smartphone, niente eccessi, niente frenesia da social: solo il piacere di conoscersi, di stringere amicizie sincere, di riscoprire il valore del rispetto, della condivisione e della gentilezza. Nel percorso che precede l’evento le ragazze prendono lezioni di valzer, danza storica, portamento, galateo e make-up, riscoprendo il fascino della preparazione e della cura di sé. Un percorso che diventa occasione per crescere, rafforzare l’autostima e condividere valori di gentilezza, rispetto e armonia.

Nato come un evento dedicato al debutto in società, il Gran Ballo Viennese di Roma si è trasformato nel tempo in un vero e proprio manifesto culturale e sociale, capace di coinvolgere nuove generazioni. Se in passato le richieste arrivavano soprattutto da ragazze adolescenti, oggi sempre più giovani donne – anche laureate dai 23-24 anni – chiedono di partecipare. Il cambio generazionale è dimostrato anche dagli ospiti presenti, infatti, l’età media si è abbassata sensibilmente: tra i 25 e i 40 anni, segno che le atmosfere da sogno e i valori semplici parlano soprattutto ai giovani adulti, in cerca di esperienze nuove. In molti dopo aver partecipto raccontano la sensazione di entrare in uno “scrigno magico”, un luogo in cui i pensieri pesanti restano fuori dalla porta e si ritrova la leggerezza perduta. Un evento che unisce tradizione e modernità, spettacolo ed emozione, ma soprattutto un’occasione rara per restituire ai giovani – e non solo – la certezza che i sogni possono ancora diventare realtà.

Il Gran Ballo Viennese di Roma è realizzato con il Patrocinio della Città di Vienna, dell’Ambasciata d’Austria in Italia e del Ministero della Difesa Austriaca.

Lega, Salvini: no resa dei conti in Federale, tutti abbiamo sbagliato

Milano, 21 ott. (askanews) – Sarà un consiglio federale “assolutamente tranquillo” quello della Lega in via Bellerio in agenda oggi. Lo ha detto il leader del Carroccio, Matteo Salvini, a Milano. A chi gli chiedeva se ci fosse aria di resa dei conti, Salvini ha risposto: “No, è qualcosa che voi scrivete da una settimana. Analizzeremo la legge di bilancio, parliamo di Puglia, Campania e Veneto: in Puglia e Campania avremo buoni risultati, il massimo storico per la Lega come è stato in Calabria. In Veneto avremo un risultato straordinario anche grazie a Luca Zaia che si è messo a disposizione”, ha detto.

“Nelle Marche è andata bene, in Toscana no. Le vittorie non hanno mai solo un padre, come le sconfitte. “Quando hai un risultato al di sotto delle aspettative ti devi chiedere perché. Non è colpa della sfortuna o degli elettori. Quindi tutti noi abbiamo sbagliato qualcosa? Si, io in primis. Da una sconfitta devi trarre lezione per la futura vittoria, non ho tempo per guardarmi alle spalle o recriminare. Sicuramente sono stati commessi errori, non da un singolo ma da una squadra”.

Il leader della Lega ha spiegato che Zaia “ci sarà”, mentre Giancarlo Giorgetti “è assente più che giustificato perché sta seguendo il bilancio; Vannacci è a Strasburgo perché c’è la sessione plenaria. Sarà un bel consiglio federale dove ci saranno proposte. Mi spiace per i giornalisti che si aspettavano una resa dei conti o robe varie: devono aspettare qualche anno”.

Tre libri per analizzare il fenomeno tecnologico a 360 gradi

Milano, 21 ott. (askanews) – A un anno dal lancio, Silvio Berlusconi Editore pubblica in contemporanea tre titoli incentrati sul tema della tecnologia. Si tratta di opere che analizzano il fenomeno tecnologico da più punti di vista in grado di offrire, in quanto complementari, una visione a 360 gradi del costante cambiamento che ci vede protagonisti nel contesto sociale odierno.

L’atteggiamento dei giovani talenti della Silicon Valley, sempre più concentrati nello sviluppo di applicazioni rivolte al consumo, è al centro del saggio La repubblica tecnologica di Alexander C. Karp e Nicholas W. Zamiska. Gli autori osservano come, oggi, vengano dedicate poche energie alla tutela dei valori fondanti della civiltà occidentale e, in particolare, della società americana. Il libro analizza in profondità il rapporto tra tecnologia e Stato, soprattutto in relazione alle strutture di difesa e intelligence, mettendo in luce una carenza: nella Silicon Valley sembra mancare la percezione del bene comune, un tratto che aveva invece contraddistinto lo spirito ingegneristico durante la guerra e nel dopoguerra.

Uno sguardo dall’interno sul mondo del lavoro nelle Big Tech è offerto da Sarah Wynn-Williams, responsabile delle politiche pubbliche di Meta dal 2011 al 2016, con il suo Careless People. Gente che se ne frega. Il libro, già best-seller negli USA nonostante i tentativi di Mark Zuckerberg di ostacolarne la circolazione, è una denuncia delle condizioni di lavoro imposte dal management del colosso tecnologico ai dipendenti, frutto delle esperienze dirette dell’autrice. E’ anche una denuncia impietosa della totale assenza nell’azienda dell'”etica” nel senso più ampio del termine che ha importanti conseguenze anche nello scenario politico internazionale. L’autrice denuncia – tra gli altri – i rapporti di Meta con la Cina, l’omertà nel caso Myanmar, il supporto al partito di Trump nelle ultime elezioni americane.

Di taglio differente è La società tecnologica, corposo saggio del filosofo e sociologo francese Jacques Ellul che, con uno sguardo profetico, indaga le dinamiche della società tecnologica sul piano culturale, economico e politico. L’autore mette in evidenza i nodi più critici del rapporto tra l’uomo e il sapere tecnico, concentrandosi sulle trasformazioni sociali a partire dalla rivoluzione industriale. A differenza di altri studiosi, Ellul muove dalla realtà tecnologica a lui contemporanea (gli anni Cinquanta) e, nello stesso tempo, ne anticipa gli sviluppi futuri con intuizioni che appaiono straordinariamente attuali anche al lettore odierno.

I tre volumi, dunque, sviluppano con angolazioni differenti gli elementi strutturali dell’ecosistema tecnologico largamente diffuso. Si può riscontrare nelle singole opere un fattore ricorrente, ovvero uno sguardo sempre disincantato, che mette in discussione diversi aspetti peculiari del progresso “delle macchine”.

Mattarella: infortuni sequela quotidiana, urge alleanza su sicurezza lavoro

Roma, 21 ott. (askanews) – La seconda edizione degli Stati Generali sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro “rappresenta l’occasione per riaffermare, con rinnovata determinazione, l’impegno a non arrendersi di fronte a incidenti e decessi sul lavoro. E’ una sequela quotidiana che ci richiama, drammaticamente, ogni giorno, a quanto sia urgente intervenire”. E’ quanto ha affermato, in un messaggio durante gli Stati Generali su Salute e Sicurezza sul lavoro avviati oggi a Montecitorio, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha invitato tutte le parti coinvolte a costruire una “allenza per la sicurezza sui luoghi di lavoro”

“La tutela dei lavoratori costituisce la prima forma di giustizia nel lavoro, parte integrante del diritto di ogni donna e uomo a svolgere un’attività dignitosa e protetta. Un lavoro non è vero se non è anche sicuro – ha detto il Capo dello Stato – La garanzia della attuazione di questo principio richiede l’impegno congiunto di istituzioni, imprese, lavoratori e parti sociali: un’alleanza capace di superare le differenze per perseguire obiettivi condivisi”.

“Serve un’alleanza per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori non sono ammesse scorciatoie: questi obiettivi devono guidare ogni scelta e ogni politica del lavoro”, ha ammonito.

“Auspico – ha infine concluso – che da queste giornate emergeranno impegni concreti a questo scopo. Strategie di sviluppo e competitività del nostro Paese non passano dall’allentamento delle tutele dei lavoratori”.

"La diva del Bataclan", prima nazionale al Teatro Vascello a Roma

Roma, 21 ott. (askanews) – Le corealizzazioni tra la quarantesima edizione del Romaeuropa Festival e la Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello proseguono con “La diva del Bataclan”, l’ultima creazione scritta e diretta da Gabriele Paolocà, tra i fondatori della compagnia VicoQuartoMazzini, che debutta in prima nazionale il 28 ottobre al Teatro Vascello a Roma, in una coproduzione tra Romaeuropa Festival, Cranpi, SCARTI Centro di produzione Teatrale d’Innovazione.

Lo spettacolo è un musical che scava nelle pieghe oscure di una società ossessionata dalla ricerca di fama e riscatto. Con le musiche di Fabio Antonelli, La diva del Bataclan racconta la storia di Audrey, una giovane donna disposta a tutto pur di sfuggire a una realtà che non sente sua. A darle corpo è la poliedrica artista e performer Claudia Marsicano, che interpreta una figura ambigua, che si reinventa come sopravvissuta agli attentati terroristici di Parigi del 2015, in un gioco pericoloso di finzione e realtà.

Dissacrante e provocatorio, lo spettacolo affronta il tema delle false vittime della strage parigina. Paolocà e Antonelli danno vita a un’allucinazione musicale che reinterpreta in forma scenica un fatto di cronaca, specchio degli abissi dell’umanità del ventunesimo secolo.

Gli attacchi del 13 novembre 2015 causarono la morte di 130 persone e il ferimento di altre 413. Il più sanguinoso si consumò all’interno del Bataclan, una delle sale concerto più importanti della città. I tragici eventi di Parigi sono stati tra i primi, di portata così grande, ad essere epicentro di un esplosione mediatica globale: dolore e solidarietà presero forma e voce nei social network, divenendo anche – nella contraddizione che segna il nostro presente – terreno d’invidia per la visibilità di coloro che si sono trovati al centro della tragedia.

Nel mondo di immagini e parole, che amplifica i drammi rendendoli spettacolo, ecco il terreno fertile per la nascita di “false vittime”, figure che hanno scelto di alimentare la propria visibilità appropriandosi del dolore altrui.

Nel desiderio di riscatto e disperazione, Audrey si immerge in un’identità costruita, sfidando la realtà e i suoi limiti, e si trasforma in una martire, la “Diva del Bataclan”. Una rocker (in riferimento alla band Eagles of Death Metal che si esibiva la sera della tragedia), pronta a trascinare il pubblico in un vortice dove ogni nota racconta il desiderio di reinventarsi e di scomparire, di essere visti a ogni costo.

Dopo il debutto del 28 ottobre, lo spettacolo andrà in scena anche il 29 e il 30 ottobre alle 21.

Nascite ancora in calo, numero di figli per donna al minimo storico

Milano, 21 ott. (askanews) – Continua la diminuzione delle nascite in Italia: nel 2024 sono state 369.944, in calo del 2,6% sull’anno precedente (una contrazione di quasi 10mila unità). Secondo quanto emerge dai dati diffusi dall’Istat (relativi al periodo gennaio-luglio) nel 2025 le nascite sono circa 13mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2024 (-6,3%).

Il numero medio di figli per donna raggiunge il minimo storico: nel 2024 si attesta a 1,18, in flessione sul 2023. La stima provvisoria relativa ai primi 7 mesi del 2025 evidenzia una fecondità pari a 1,13.

Le regioni che hanno registrato il calo più intenso, secondo l’Istat, sono l’Abruzzo (-10,2%) e la Sardegna (-10,1%). In entrambe, nello stesso periodo dell’anno, la diminuzione del 2024 sul 2023 era stata decisamente meno intensa (rispettivamente, -1,0% e -0,1%). Tra le altre regioni che presentano una diminuzione del numero delle nascite, si rilevano l’Umbria (-9,6%), il Lazio (-9,4%) e la Calabria (-8,4%). Le diminuzioni meno intense si sono osservate in Basilicata (-0,9%), nelle Marche e in Lombardia (rispettivamente – 1,6% e -3,9%).

Le sole regioni a registrare un aumento sono, secondo i dati provvisori, la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (+5,5%) e le Province autonome di Bolzano/Bozen (+1,9%) e di Trento (+0,6%). Nel 2024, nei primi sette mesi dell’anno, le stesse regioni avevano invece registrato un decremento delle nascite rispetto al 2023 (-7,5% la Valle d’Aosta/ Vallée d’Aoste, -3,7% la Provincia autonoma di Bolzano/Bozen e -1,6% quella di Trento).

Istat: nel 2024 deficit-Pil cala al 3,4%, saldo primario positivo

Roma, 21 ott. (askanews) – Nel 2024 l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (-73.937 milioni di euro) è stato pari al -3,4% del Pil, in diminuzione di 79,4 miliardi rispetto al 2023 (-153.305 milioni di euro, corrispondente al -7,2% del Pil). Lo ha reso noto l’Istat nella Notifica dell’indebitamento netto e del debito delle amministrazioni pubbliche secondo il trattato di Maastricht.

Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato positivo e pari allo 0,5% del Pil, con un miglioramento di 4 punti percentuali rispetto al 2023. La spesa per interessi che, secondo le attuali regole di contabilizzazione, non comprende l’impatto delle operazioni di swap , è stata pari al 3,9% del Pil, mostrando una crescita di 0,3 punti percentuali rispetto al 2023.

Mosca smentisce il rinvio dell’incontro Lavrov-Rubio

Roma, 21 ott. (askanews) – Il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha smentito la notizia pubblicata dai media statunitensi del presunto rinvio del previsto incontro fra il capo della diplomazia russa Sergey Lavrov e il Segretario di Stato americano, Marco Rubio. – “Non possiamo rimandare qualcosa che non è stato concordato. Non abbiamo confermato quanto scritto ieri da alcune fonti occidentali. Non avevamo un’idea chiara dei tempi e del luogo di tale contatto”, ha spiegato.

Un possibile incontro richiede un’accurata preparazione data l’importanza delle questioni trattate, ha concluso.

Mattarella: il lavoro non è vero se non è sicuro, urge un intervento

Roma, 21 ott. (askanews) – “La seconda edizione sugli stati generali della Salute e sicurezza sul lavoro rappresenta l’occasione per riaffermare con rinnovata determinazione l’impegno a non arrendersi di fronte a incidenti e decessi sul lavoro. E’ una sequela quotidiana che ci richiama quotidianamente a quanto sia urgente intervenire”. E’ quanto afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato in occasione degli stati generali della Salute e sicurezza che si sono aperti oggi alla Camera.

“La tutela dei lavoratori costituisce la prima forma di giustizia del lavoro, parte integrante del diritto di ogni donna e uomo a svolgere un’attività dignitosa e protetta. Un lavoro non è vero se non è anche sicuro”, ha sottolineato Mattarella.

Francia, Sarkozy in carcere: "State incarcerando un uomo innocente"

Roma, 21 ott. (askanews) – L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy (2007-2012) ha ribadito la sua innocenza durante il suo trasferimento in carcere, dopo la condanna per associazione a delinquere nel caso di sospetto finanziamento libico della sua campagna presidenziale del 2007.

“Mentre sto per varcare le mura del carcere di Santé, il mio pensiero va a tutti i francesi, uomini e donne, di ogni estrazione sociale e opinione. Voglio dirvi con la forza incrollabile che mi caratterizza che questa mattina state incarcerando non un ex presidente della Repubblica, ma un uomo innocente”, ha scritto in un post sul suo account X.

Sarkozy ha espresso inoltre “profondo dolore per la Francia, umiliata dall’espressione di una vendetta che ha portato l’odio a un livello senza precedenti”.

Un’istanza per la scarcerazione per l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy – che ha fatto oggi il suo ingresso nel carcere de La Santé a Parigi – è già stata presentata alla corte d’appello: lo ha dichiarato oggi l’avvocato Christophe Ingrain, aggiugendo che Sarkozy “trascorrerà almeno tre o quattro settimane in carcere”.

Il 25 settembre, un tribunale di Parigi ha condannato l’ex leader settantenne a 5 anni di carcere in relazione al finanziamento libico della sua campagna elettorale del 2007.

“Mentre parliamo, è stata depositata una mozione per la scarcerazione di Nicolas Sarkozy”, ha detto l’avvocato ai giornalisti.

Sarkozy dormirà dietro le sbarre da oggi, martedì 21 ottobre. L’ex capo di Stato (2007-2012) è arrivato a metà mattina accompagnato dalla moglie Carla Bruni nel carcere parigino dove è stata dispiegata una massiccia presenza di sicurezza, per essere incarcerato, quasi un mese dopo la sua condanna. È la prima volta che un ex presidente della Repubblica francese viene incarcerato.

A Cadice al via la Final Eight della Fip Euro Padel Cup 2025

Roma, 21 ott. (askanews) – Con la cerimonia inaugurale, il sorteggio dei due gironi e l’ultima rifinitura, a La Línea de la Concepción (Cadice) è davvero tutto pronto per la prima giornata ufficiale della Final Eight della FIP Euro Padel Cup 2025. L’evento, che vede impegnate le migliori formazioni europee della disciplina, è in programma fino a sabato 25 ottobre sui campi allestiti all’interno della suggestiva Plaza de Toros.

La Nazionale Italiana femminile – medaglia d’argento nella scorsa edizione – fa il suo esordio nella massima competizione continentale contro la Germania (a partire dalle ore 10:00), mentre la Nazionale Italiana maschile – medaglia d’argento negli Europei giocati a Cagliari un anno fa – debutta contro i Paesi Bassi (non prima delle ore 15:00). Match live su SuperTenniX e SuperTennis Plus.

Marcela Ferrari, c.t. delle Nazionali Italiane di Padel, ha commentato: “Siamo molto felici e orgogliosi di essere qui, è la settimana più bella e prestigiosa dell’anno. Siamo qui con l’intenzione di vincere e faremo di tutto per provare a portare a casa altre medaglie. La Spagna sulla carta è ancora ad un livello più alto ma in questo tipo di competizioni tutti hanno la chance di vincere; c’è tanta qualità in questo Europeo. Bisogna fare attenzione a tutte le formazioni; dell’Olanda, ad esempio, si parla poco ma la considero molto pericolosa. La forza di questo gruppo è ‘essere un gruppo’. È una squadra piena di talento, energia e coraggio. Quando indossano la maglia dell’Italia mettono in campo una cosa che altri non hanno, la ‘garra’. Dentro il campo ci lasciano il cuore, hanno coraggio, forza e attaccamento. È una cosa che non si insegna, è una cosa che hai dentro”.

L’Italia è stata inserita nel Gruppo B: le donne sono state sorteggiate con Francia, Germania e Gran Bretagna; gli uomini con Francia, Paesi Bassi e Germania. Nel Gruppo A maschile ci sono i campioni in carica della Spagna, il Portogallo, la Gran Bretagna e la Svezia; mentre nel Gruppo A femminile le regine in carica della Spagna sfideranno Portogallo, Belgio e Paesi Bassi. Martedì 21, mercoledì 22 e giovedì 23 è in programma la fase a gironi; i due gruppi si affrontano in tie da tre partite al meglio dei tre set. Le prime due classificate di ciascun girone disputeranno le semifinali venerdì 24 ottobre. Le finali per il titolo, e le sfide per il terzo e quarto posto, sono in programma sabato 25 ottobre.

Questi gli otto giocatori e le otto giocatrici scelti per questo Europeo 2025 dalla Main Coach Marcela Ferrari, e dagli Assistant Coach Saverio Palmieri e Filippo Scala: Carlotta Casali, Giulia Dal Pozzo, Giorgia Marchetti, Carolina Orsi, Chiara Pappacena, Martina Parmigiani, Emily Stellato, Giulia Sussarello; per gli uomini: Flavio Abbate, Marco Cassetta, Simone Cremona, Lorenzo Di Giovanni, Giulio Graziotti, Simone Iacovino, Alvaro Montiel Caruso, Aris Patiniotis.

Francia, Sarkozy: "State incarcerando un uomo innocente"

Roma, 21 ott. (askanews) – L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy (2007-2012) ha ribadito la sua innocenza durante il suo trasferimento in carcere, dopo la condanna per associazione a delinquere nel caso di sospetto finanziamento libico della sua campagna presidenziale del 2007.

“Mentre sto per varcare le mura del carcere di Santé, il mio pensiero va a tutti i francesi, uomini e donne, di ogni estrazione sociale e opinione. Voglio dirvi con la forza incrollabile che mi caratterizza che questa mattina state incarcerando non un ex presidente della Repubblica, ma un uomo innocente”, ha scritto in un post sul suo account X.

Sarkozy ha espresso inoltre “profondo dolore per la Francia, umiliata dall’espressione di una vendetta che ha portato l’odio a un livello senza precedenti”.

Gb, fabbisogno settembre supera 20 mld, su primi 6 mesi sfiora 100 mld

Roma, 21 ott. (askanews) – Il mese scorso il fabbisogno di bilancio della Gran Bretagna ha superato la soglia dei 20 miliardi di sterline, portandosi ai massimi da cinque anni a questa parte. Lo riporta il Financial Times secondo cui il fabbisogno cumulato sul primo semestre è salito a 99,8 miliardi di sterline, 11,5 miliardi in più del primo semestre del 2024 e il secondo valore più elevato su un semestre dall’inizio delle serie storiche, nel 1993.

Il tutto mentre permangono le pressioni sul governo laburista per il piano di bilancio del 2026, che la responsabile, il cancelliere dello Scacchiere, Rachel Reeves, l’equivalente di ministro delle Finanze, ha calendarizzato per l’inconsueto e lontano 26 novembre.

Secondo il quotidiano, gli osservatori si attendono che debba aumentare le tasse per cercare di tamponare un buco nei conti stimato tra 20 e 30 miliardi di sterline sull’intero anno. Poco mossi oggi i tassi sui titoli di Stato decennali del Regno Unito, i Gilt rendono un 4,50%, lo scorso agosto i tassi erano arrivati a sfiorare il 5%.

Mattarella a Bruxelles: la civiltà europea e la sfida del futuro

Nel Palazzo Reale di Bruxelles, durante la visita di Stato in Belgio, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato un discorso di straordinaria densità culturale e morale. Un brindisi, più che formale, che ha saputo intrecciare la storia d’Europa con il destino della democrazia.

Il Capo dello Stato ha voluto anzitutto evocare «l’incontro tra l’Impero Romano e la Gallia Belgica», radice antica di una civiltà comune che nei secoli ha unito il continente. Non semplice omaggio alla storia, ma riconoscimento di un’eredità viva, quella che «pone le basi della comune civiltà latina e dell’eredità culturale che ancor oggi ci accomuna».

Dalle Fiandre al Rinascimento, la trama di un’unità culturale

Mattarella ha rievocato la grande stagione degli scambi tra «le città delle Fiandre e le Repubbliche marinare italiane», dove merci e idee circolavano insieme: «una fitta rete di relazioni commerciali che veicolava capitali, tecniche bancarie d’avanguardia e vivaci fermenti culturali».

Da quella sinergia nacque «un mecenatismo illuminato, motore dello splendore del Rinascimento», e il dialogo tra la pittura fiamminga e quella italiana, «due scuole che tanto hanno contribuito alla cultura europea».

Nel suo studio al Quirinale, ha ricordato il Presidente, «due arazzi fiamminghi tessuti per Margherita di Parma» testimoniano ancora oggi quel filo d’oro che lega le arti del Nord e del Sud, «un continente dove arte, cultura e scienza si diffondevano oltre i confini degli Stati».

L’Europa come scelta di pace e di progresso

La riflessione si è poi spostata sul presente, con toni che richiamano l’ispirazione più alta dei padri fondatori: «Poco meno di settant’anni fa, i nostri due Paesi hanno contribuito a unire il continente nel nome di valori comuni, di prosperità condivisa e di un futuro di pace».

Nel momento in cui «le Istituzioni europee si confrontano con sfide esistenziali», Mattarella ha riaffermato che Belgio e Italia, «forti della loro storia democratica», possono sostenere l’Unione contro chi vuole «porre in discussione i principi fondanti della nostra stessa convivenza pacifica».

«Non possiamo permetterci cedimenti», ha ammonito. «L’Unione è garanzia della libertà e del progresso dei nostri popoli».

“La guerra è un crimine”

Citazione alta e commovente quella di Henri La Fontaine, premio Nobel per la pace e fondatore della Società delle Nazioni: «La guerra è il diritto che i popoli si sono arrogati di essere giudici, parti e carnefici nella propria causa… ogni nazione che farà ricorso alla guerra dovrà essere considerata colpevole di aver commesso un crimine».

Con questo richiamo, il Presidente ha ribadito il senso ultimo dell’Unione: una costruzione politica che, tra «momenti felici e tragedie», ha saputo creare «l’area più vasta di democrazia e progresso sociale sin qui conosciuta».

L’Europa dei popoli e del lavoro

Infine, l’omaggio a Marcinelle, «luogo simbolo dell’animo e della dedizione di quanti, giunti dall’Italia e da altri Paesi europei, lottavano – attraverso il duro lavoro – per risollevare sé stessi e le loro famiglie».

Quel sacrificio, ha detto Mattarella, «appartiene alla storia europea».

Concludendo, il Capo dello Stato ha brindato «all’amicizia fra i nostri due Paesi», ma in realtà a qualcosa di più: alla speranza che l’Europa, ricordando le sue radici, ritrovi la forza di difendere i propri ideali.

Tajani e l’altra linea del governo

Il compianto Emanuele Macaluso, anni addietro, a Orvieto, all’annuale Assemblea dell’Associazione Libertà eguale, esortava a tornare a cogliere le contraddizioni dell’avversario e a insinuarsi in esse, pur nella democrazia dell’alternanza. E non solo per ragioni tattiche, quanto per la crescita della civiltà democratica. Insomma: quella che un tempo si definiva dialettica politica (ancora bambino, appresi quest’espressione dal grande giornalista Pierantonio Graziani). Senza troppe nostalgie, però.

L’importanza della dialettica

Non si tratta, per il centrosinistra, solo di sottolineare i contrasti fra gli esponenti della maggioranza e del governo, bensì di provare a farvi leva per tessere possibilità alternative, sempre nella trasparenza e nella chiarezza delle posizioni e dei ruoli.

Tajani e la politica estera italiana

Senza dubbio, ad esempio, il ministro Antonio Tajani esprime, in politica estera, una linea diversa da quelle della premier Giorgia Meloni e del ministro Matteo Salvini. Riguardo alla tregua a Gaza, in particolare, al cospetto dell’ebbrezza trumpiana della Presidente del Consiglio, Tajani ha sottolineato l’importanza di chi, in quella Striscia e in Cisgiordania, vive e soffre davvero; l’importanza, ad esempio, di ricostituire un efficiente servizio di Polizia dell’Autorità nazionale palestinese.

Un’eredità diplomatica da non perdere

Non è roba di poco conto. E la diplomazia del nostro Paese si è a lungo caratterizzata per il suo equilibrio e per la capacità di intercettare consensi oltre il perimetro delle maggioranze governative. Un senso di responsabilità ancor più essenziale oggi, al tempo del villaggio-mondo e della diffusa consapevolezza della complessità delle cose.

Il problema di un’Italia bloccata sul piano politico

Il cattolicesimo sociale rappresenta, storicamente, un asset costitutivo e un filone di pensiero essenziale della storia secolare del cattolicesimo politico italiano. Un filone che decolla dalla fine dell’Ottocento perché ha sempre trovato proprio nei cattolici una particolare sensibilità sui temi sociali e sulle condizioni di vita dei ceti popolari e di quelli meno abbienti. Una sensibilità che nel corso degli anni si è trasformata progressivamente in una progettualità politica, in organizzazione politica e in presenza politica.

Prima sul versante sociale e pre-politico e poi, dopo la lunga parentesi fascista e il ritorno della vita democratica, direttamente nell’agone politico. Con la storica sinistra sociale di ispirazione cristiana all’interno della Democrazia Cristiana e poi, dopo la fine della prima Repubblica, ancora presente in alcuni partiti grazie al contributo e al ruolo, decisivo e determinante, di quegli esponenti che si riconoscevano nell’esperienza della sinistra sociale della Dc.

Una tradizione smarrita nella politica contemporanea

Dopodiché, e non possiamo non evidenziarlo, questa cultura, questa sensibilità e questa tradizione sono sostanzialmente scomparsi. Non nella società e neanche nella galassia cattolica, seppur molto variegata e complessa, ma nella cittadella politica. Assente, cioè, dalle dinamiche concrete della politica contemporanea.

E questo sia perché mancano partiti che siano anche solo parzialmente sensibili a quella cultura politica, sia perché – e soprattutto – la presenza politica dei cattolici si è indebolita al punto di diventare una sorta di ornamento all’interno dei partiti in cui militano: una presenza, cioè, politicamente irrilevante, culturalmente inconsistente e anche organizzativamente latitante.

L’urgenza di un nuovo protagonismo

Proprio all’interno di questo scenario si inserisce il tema della necessità della presenza, oggi, della cultura e del pensiero del cattolicesimo sociale. A maggior ragione con il pontificato di Papa Leone XIV e con la riproposizione della questione sociale a livello nazionale.

E, soprattutto, con l’interrogativo su come rilanciare e riproporre una presenza politica che faccia proprio della cultura e della tradizione del cattolicesimo sociale il suo perno centrale e costitutivo. Ora, è di tutta evidenza che una simile cultura, storica e molto caratterizzata sul versante ideale, non può avere cittadinanza all’interno di partiti e movimenti che fanno dell’estremismo, del massimalismo, del radicalismo, del populismo e del sovranismo la loro ragion d’essere.

Il valore umano della politica popolare

Partiti e movimenti che, com’è persino ovvio rilevare, sono e restano drasticamente estranei a una cultura che fa del dialogo, del confronto, della soluzione dei problemi, della ricerca della convergenza programmatica e del non-approccio ideologico la sua ragion d’essere.

Anche perché proprio il cattolicesimo sociale è la leva decisiva per ridare alla progettualità politica un alto valore umano. Partendo, appunto, dalle condizioni di vita reale dei cittadini e, soprattutto, avendo sempre come bussola di riferimento la promozione e la salvaguardia dei ceti popolari e dei meno abbienti.

Anche per questi motivi, peraltro decisivi per una politica autenticamente popolare e democratica, il cattolicesimo sociale non può più essere assente dalla politica italiana. Pena la certificazione dell’irrilevanza pubblica dei cattolici italiani nella costruzione del “bene comune” a livello politico.

Stellantis e Comau, un’alleanza strategica per il futuro industriale italiano

Ieri, durante l’incontro con le organizzazioni sindacali, sollecitato dalla Fim-Cisl, il segretario generale Ferdinando Uliano ha espresso un giudizio positivo sulle parole del ceo di Stellantis, Antonio Filosa, che ha ribadito «l’importanza della partnership con la società Comau nelle future forniture di robot».

Per il sindacato dei metalmeccanici cislini, si tratta di «un elemento significativo di continuità industriale e tecnologica, utile a rafforzare la filiera italiana dell’automazione e a garantire prospettive di sviluppo e occupazione qualificate».

Un segnale che vale più di una rassicurazione

Comau, con sede a Torino, rappresenta una delle eccellenze italiane nella robotica industriale. Oggi è controllata per il 50,1% dal fondo statunitense One Equity Partners e per il 49,9% da Stellantis, a seguito dell’accordo siglato nel 2024.

La Fim-Cisl aveva espresso preoccupazione per la perdita della maggioranza italiana, invitando il governo a utilizzare la golden power su un asset considerato strategico per l’industria nazionale.

La riconferma della partnership, dunque, è molto più che un atto di cortesia: segna la volontà di mantenere nel Paese una catena del valore fatta di competenze, innovazione e occupazione qualificata.

La filiera italiana dell’automazione

Comau è tra i leader mondiali nella robotica applicata all’industria automobilistica e alla manifattura avanzata. Le sue tecnologie, nate nei centri di ricerca piemontesi, sono utilizzate oggi in stabilimenti di tutto il mondo.

Il legame con Stellantis – grande gruppo italo-francese dell’auto – è stato per decenni la spina dorsale di questa filiera tecnologica, capace di coniugare efficienza industriale e ricerca ingegneristica.

Per Uliano, mantenere viva questa collaborazione significa assicurare continuità non solo produttiva ma culturale: «La sfida dell’innovazione – spiega – richiede una filiera che resti radicata nel territorio, valorizzando i tecnici, gli ingegneri e gli operai specializzati che rappresentano il vero capitale del Paese».

Una sfida tra globalizzazione e sovranità industriale

Il rischio, ora che la maggioranza azionaria di Comau è in mani estere, è che le future scelte strategiche – investimenti, linee produttive, ricerca e sviluppo – possano progressivamente allontanarsi dall’Italia.

Proprio per questo, la Fim-Cisl considera le parole di Filosa come un impegno da tradurre in politiche industriali concrete.

«Garantire prospettive di sviluppo e occupazione qualificate» – sottolinea Uliano – significa legare l’automazione alla dignità del lavoro e alla formazione delle nuove competenze. È in questa direzione che il sindacato cattolico vede la possibilità di una nuova alleanza tra impresa e società, fondata su innovazione, responsabilità e coesione.

Onorato lancia ‘Progetto civico’, Salis: basta corsa a chi è più sinistra

Roma, 20 ott. (askanews) – Si chiama ‘Progetto civico’ ma ci sono anche tanti politici doc, a cominciare dal ‘supervisore’ Goffredo Bettini, al lancio dell’iniziativa di Alessandro Onorato, assessore del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. L’idea è quella di una “rete” di amministratori, sindaci di area centrosinistra che però si sono presentati senza una precisa etichetta di partito. Un’ulteriore forza che parli ai moderati, anche se Onorato rifiuta questo aggettivo (“Non sono moderato nemmeno di carattere”), un soggetto che affianchi la ‘Casa riformista’ di Matteo Renzi, magari anche per scongiurare l’ipotesi di una “gamba di centro” monopolizzata dall’ex premier, come sostiene uno dei parlamentari presenti.

E forse non è un caso che la ‘star’ della serata sia Silvia Salis, la sindaca di Genova che appunto Renzi ha già citato come possibile candidata dei riformisti a eventuali primarie di coalizione per la scelta del candidato premier. Le telecamere cercano soprattutto lei e quando arriva la domanda sul recente scontro tra Elly Schlein e Giorgia Meloni la risposta sembra già quella di chi propone una linea diversa per la leadership del fronte progressista: “Sono qui per dire che non siamo contro qualcuno o qualcosa, ma siamo a favore. Essere progressisti in questo momento vuol dire non essere contro, ma essere a favore del futuro, a fianco delle persone”.

“Io – ha spiegato – non credo che sia il caso di attaccare, io credo che si debba proporre una politica diversa. Una politica di proposta, non ‘una parte contro l’altra’. In questa politica urlata, di polemiche, devi parlare di quello che hai da dare, non di quello che hai più degli altri”. Parole molto diverse da quelle sull’ “allarme democratico” lanciato sabato da Elly Schlein. E per essere ancora più chiara dal palco aggiunge: “Basta questa corsa a chi è più di sinistra, a chi è più di centro, a chi è più radicale… Basta! Non è una gara a chi è più qualcosa. E’ una gara a stare uniti”.

In platea, appunto, non solo sindaci, a cominciare da Gaetano Manfredi. Seduti in prima fila ci sono, tra gli altri, il presidente Pd Stefano Bonaccini, Alessandro Alfieri, Roberto Gualtieri, Goffredo Bettini. Soprattutto, a un certo punto, appare Giuseppe Conte, a sorpresa, perché gli organizzatori non avevano annunciato la sua presenza. La sala è piena, Onorato – polo a maniche lunghe nera, pantaloni neri – apre la serata e poi si improvvisa presentatore, introducendo gli ospiti. La sintonia con Bettini emerge quando invita a “non lasciare la sicurezza alla destra”, suggerisce di non trasformare il ‘campo largo’ in “una gabbia dentro la quale pretendere una disciplina impossibile. Ognuno deve avere l’autonomia, la libertà di potere intercettare il proprio elettorato, da Fratoianni a Matteo Renzi”. Il passaggio in realtà sembra tagliato su misure per Conte, che da sempre rivendica uno spazio di manovra per i 5 stelle. Ma all’ex premier dedica un passaggio a parte: “In questi anni hai fatto un lavoro difficile e fruttuoso, hai trasformato il Movimento, nato anti-politico, in una forza di governo”.

Conte incassa l’omaggio e ricambia: “Ho ascoltato con interesse la relazione di Onorato. Ognuno deve lavorare per la sua forza politica, ma sono molto interessato a costruire, dare un contributo per un progetto politico fortemente marcato nel segno del progressismo”. La presenza di Bonaccini ha anche una valenza in chiave tutta Pd, il presidente dem è alle prese con la scissione di fatto della minoranza da lui guidata, i ‘ribelli’ che venerdì si riuniranno a Milano per sancire formalmente la separazione e che, al contrario, non apprezzano affatto l’operazione Onorato-Bettini, perché non accettano uno schema che ‘subappalti’ all’esterno la rappresentanza delle posizioni riformiste.

Ma il ‘Progetto civico Italia’ è lanciato, il cantiere della “gamba riformista” è più affollato che mai, la minoranza Pd dovrà farci i conti, così come la Schlein dovrà marcare stretta la Salis, perché la sindaca si muove con determinazione e potrebbe offrire uno schema diverso da quello centrato sull’asse Pd-M5s-Avs.

Seminare il futuro, in 5 regioni l’evento di NaturaS

Pomarance, 20 ott. (askanews) – Come ogni anno, si svolta in cinque grandi aziende agricole bio l’iniziativa Seminare il futuro, promossa da NaturaS assieme alla Fondazione omonima. Un evento nato nel 2016 per sensibilizzare i cittadini sulla provenienza del cibo e sull’importanza del biologico per l’agricoltura, l’ambiente e la nostra salute. La giornata di festa che ha coinvolto migliaia di persone stata animata da varie attivit: voli in mongolfiera, laboratori per bambini e adulti, attivit manuali, visite guidate, degustazioni di prodotti biologici. Ma il fulcro della manifestazione stata la semina collettiva del primo seme di grano duro selezionato appositamente per l’agricoltura biologica dopo 10 anni di ricerca. Abbiamo parlato con Fabio Brescacin, Presidente di NaturaS:

“Abbiamo preso in mano questo lavoro con Seminare il futuro, che una fondazione fondata da Naturasi, e dalla cooperativa Girolo Omoni, ormai quasi dieci anni fa, e stiamo lavorando sul principe, sul principe delle culture, che il grano. Quindi stiamo lavorando sul grano duro, abbiamo selezionato un primo grano, che si chiama Inizio, proprio il primo, che stato anche registrato, quindi sapete che i recensimenti vanno anche registrati, e adesso abbiamo un altro che si chiama Prossimo, quindi stiamo lavorando su questo”.

Seminare il Futuro si tiene tra l’altro in una delle pi importanti aziende biologiche e biodinamiche a livello nazionale, “Il Cerreto”, in Toscana. poi intervenuto Carlo Brivio, titolare dell’Azienda agricola biodinamica “IL Cerreto”:

“Noi abbiamo aderito a Seminare il futuro perch il problema dei semi un problema cruciale per l’agricoltura nel futuro. I semi vogliono dire la biodiversit, poi specialmente nel biologico ci sono parecchi regolamenti che normano tutta la questione, e quindi importante che noi agricoltori abbiamo la possibilit di avere dei semi nostri. una maniera anche politica di poter scegliere il proprio futuro e non dover dipendere magari da multinazionali, poche multinazionali che dipendono brevetti e che poi fanno un po’ quello che vogliono”.

La variet delle colture comporta una variet alimentare che influisce positivamente sulla salute. Infine abbiamo parlato con il Dott. Franco Berrino, Medico Epidemiologo:

“La biodiversit molto importante e sta scomparendo. Oggi proprio la produzione agricola privilegia soltanto le cose che rendono di pi, le variet che rendono di pi, quindi stiamo perdendo biodiversit. Ma molto importante mangiare cose diverse. Nel nostro studio il 20% della popolazione che mangia pi cose diverse, indipendentemente dalla quantit e dal numero di cose diverse, ha una mortalit del 37% inferiore rispetto al 20% della popolazione che mangia sempre le stesse poche cose. Il nostro organismo ha bisogno di tutto quello che la natura nella stagione produce”.

Con il seme di grano duro denominato INIZIO ha preso il via, dunque, la produzione di culture resilienti pi facilmente adattabili ai cambiamenti climatici e molto meno impattanti sul suolo.

Assalto contro il bus dei tifosi del basket Pistoia, primi fermi per l’omicidio dell’autista

Roma, 20 ott. (askanews) – La Procura di Rieti ha disposto il fermo di indiziato di delitto per tre ultras reatini in relazione all’omicidio di Raffaele Marianella, il secondo autista del pullman sul quale viaggiavano i tifosi dell’Estra Pistoia.

“Dalle indagini proseguite per tutta la notte e la giornata odierna, risultavano diversamente coinvolte nell’evento – spiega in un comunicato la Questura del capoluogo laziale – diverse persone e, in particolare, nei confronti di tre di queste, sono emersi gravi indizi di colpevolezza riguardo l’omicidio del Marianella, pertanto, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti disponeva nei loro confronti il fermo di indiziato di delitto. I tre ultras fermati sono stati associati presso la locale casa circondariale”.

Marco Masini celebra 35 anni di hit portando live le emozioni

Milano, 20 ott. (askanews) – Il suo repertorio emoziona e ha fatto emozionare intere generazioni, Marco Masini ha scelto di celebrare 35 anni di carriera con tre eventi speciali, dopo Roma sar la volta di Milano e Firenze, e poi tanti altri concerti in cui porta una carrellata di hit tenendo sempre presente l’originalit.

“Chi fa un viaggio di 35 anni non ritorna nel luogo del delitto per vedere un’altra scena, per vivere un’altra scena, un’altra emozione. Vuole vivere le stesse cose. A mio parere questo che spesso si sbaglia nel voler modificare certi arrangiamenti o certe sonorit per dare un tocco di modernit a quella che una fotografia del passato. Io credo che l’emozione pi grande sia tornare nella casa della nonna e vedere la fotografia ingiallita. Questo succeder nel mio concerto ovviamente con un impatto diverso perch abbiamo a disposizione una tecnologia, abbiamo a disposizione un impianto audio diverso, un mixer diverso, quindi ci sar pi compattezza ma quello che il pubblico vivr l’originalit”.

Dopo il duetto a Sanremo con Fedez con la cover di ‘Bella stronza’, tra i due nata una forte amicizia e una collaborazione, che sembra promettere novit.

“Con Federico ho un rapporto buonissimo, pi che altro ho imparato tantissimo lavorando con i suoi collaboratori, che sono ragazzi del 2003-2004 dai quali ho imparato tantissimo. E’ un grandissimo professionista e addirittura mi ha stupito per la sua grandissima puntualit nell’iniziare e nel finire le cose, cosa che noi magari un po’ pi vecchietti non abbiamo. Ci dilunghiamo un po’ e questo mi ha proprio fatto imparare la sintesi e questo essere cos pragmatico mi ha dato la forza di provare anch’io quando sono da solo a scrivere cose con pi essenza, questo che ha Federico ha molta essenza nel dire le cose e nel commentare le cose degli altri: va dritto al succo e non perde tempo e questa una caratteristica che chi giovane oggi ha e forse noi un po’ pi vecchietti non abbiamo”.

Nel frattempo Marco Masini continua a scrivere nuove canzoni perch per lui una necessit a 360 gradi ed come respirare.

Ue, Mattarella: in discussione principi fondanti, no a cedimenti

Bruxelles, 20 ott. (askanews) – “Oggi le istituzioni Europee, che Bruxelles si è assunta il compito di accogliere, si confrontano con sfide esistenziali. Regno del Belgio e Repubblica Italiana, forti dei loro valori e della loro storia democratica, possono sostenere l’Unione Europea in una fase storica in cui sfide globali vogliono porre in discussione principi fondanti della nostra stessa Unione e della convivenza pacifica tra i popoli. Non possiamo permetterci cedimenti”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del brindisi alla cena offerta dai reali in occasione della sua visita di Stato in Belgio.

“L’Unione è garanzia della libertà e del progresso dei nostri popoli. Sono intollerabili narrative e atti che vorrebbero indebolire la sovranità e la libertà del popolo europeo e degli altri popoli”, ha aggiunto il capo dello Stato.

Bce risponde ad accuse del sindacato Ipso: operiamo secondo le regole

Roma, 20 ott. (askanews) – La Banca centrale europea risponde alle nuove accuse lanciate dal sindacato dei dipendenti, l’Ipso, ribadendo la piena legittimità del quadro di regole con cui opera e con cui gestisce i rapporti con i dipendenti. E riaffermando il rigore dei processi decisionali con cui persegue i suoi mandati istituzionali: controllo dell’inflaizone e vigilanza sulle banche. Interpellata sull’ultima iniziativa del sindacato, che stamattina ha annunciato di aver fatto ricorso alla Corte di Giustizia Ue contro misure che affermava puntare a “intimidire” i sindacalisti, l’istituzione ha replicato tramite un portavoce.

“Non commentiamo procedure in corso presso un tribunale. La Bce è risolutamente impegnata sulla libertà di espressione e sullo Stato di diritto, operando con un quadro chiaro sull’occupazione che è strettamente allineato alle regole Ue sul settore – ha proseguito il portavoce – e soggetto allo scrutinio della Corte europea di giustizia. La Bce incoraggia una cultura interna del dialogo e offre molteplici canali, inclusi degli strumenti anonimi (whistleblowing) affinché i dipendenti possano sollevare qualunque problematica. Questi canali esistono per assicurare che qualunque comportamento inaccettabile venga accertato e gestito rapidamente”.

L’Ipso ha contestatato una serie di lettere dalla direttrice dei servizi interni della Bce, Myriam Moufakkir, che secondo il sindacato puntano a “limitare la possibilità di dipendenti e sindacalisti di parlare pubblicamente delle loro preoccupazioni sul lavoro, come sui favoritismi o sul clima di paura alla Bce”.

Secondo l’Ipso l’iniziativa viola la libertà di espressione e quella di libera associazione. Alla Bce le frizioni con il sindacato interno – che riguardando una autorità Ue indipendente è a sua volta autonomo rispetto ai sindacati della Germania – si trascinano da anni. Sono lievitate con la presidenza di Christine Lagarde, degenerando al punto da spingere l’Ipso a darne notizia pubblica e si concentrano sui criteri utilizzati per assunzioni e promozioni del personale.

Nel comunicato di oggi, l’Ipso sosteneva che queste pratiche hanno ricadute negative anche su “integrità e credibilità” della Bce.

Secondo il portavoce dell’istituzione, “la Bce dispone misure stringenti per assicurare che il lavoro analitico raggiunga gli standard più elevati di rigore accademico e di obiettività, essenziali per (attuare) il mandato sulla stabilità dei prezzi e per la vigilanza bancaria”.

Stellantis, Filosa: 400 assunzioni a Mirafiori, Piano Italia confermato

Milano, 20 ott. (askanews) – Quattrocento assunzioni a Mirafiori, rassicurazioni su Cassino, Melfi, Pomigliano e Atessa e la richiesta di aiuto per convincere l’Unione europea a cambiare le regole sulle emissioni che stanno affossando il mercato dell’auto. Sono le principali novità emerse dall’incontro, durato poco meno di un’ora e mezza, fra il Ceo di Stellantis, Antonio Filosa e i sindacati al Centro Stile di Mirafiori a Torino. Si tratta del primo incontro di Filosa, insediatosi lo scorso giugno, con i sindacati in Europa a sottolineare l’importanza dell’Italia per il gruppo.

“Oggi con voi voglio ribadire con fermezza il nostro impegno nei confronti dell’Italia, un Paese al centro della nostra visione strategica. Il Piano Italia è solido e confermato e sta rispettando le tempistiche”, ha detto Filosa. Il Ceo ha confermato l’inizio della produzione della 500 ibrida a novembre a Mirafiori, a cui sono legate le 400 assunzioni per avviare il secondo turno dal prossimo febbraio, e della Jeep Compass a Melfi in versione multienergy nelle prossime settimane. Anche a Cassino si punterà sull’offerta multienergy per le nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio, “per assicurare un futuro stabile all’impianto”. Resta in sospeso invece il progetto di gigafactory a Termoli, dove intanto si producono i cambi eDct: Filosa ha detto che Acc, la joint venture con Mercedes e Total prenderà una decisione entro fine anno.

Il Ceo di Stellantis ha poi puntato il dito contro le regole Ue sulle emissioni che sono irraggiungibili e stanno affossando il mercato dell’auto e dei veicoli commerciali e ha chiesto un aiuto ai sindacati per modificarle: “è un obiettivo collettivo, abbiamo bisogno del supporto di tutti gli stakeholder, in particolare delle organizzazioni sindacali”. Secondo Filosa, “aver imposto obiettivi così stringenti in un così breve lasso di tempo ha spiazzato sia la domanda che l’offerta. Dobbiamo cambiare le regole per riuscire a offrire ai nostri clienti i veicoli che vogliono e che possono acquistare: solo così sarà possibile rilanciare la produzione”. In particolare secondo Filosa l’Ue deve puntare puntare sul concetto di neutralità tecnologica, su misure a sostegno del rinnovo del circolante e sul segmento delle piccole auto oltre a rivedere i target imposti sui veicoli commerciali.

Fra i sindacati, critica la Fiom che chiede all’azienda un’inversione di rotta e al Governo e all’Ue certezze su transizione e investimenti. La Fim, pur apprezzando le 400 assunzioni a Mirafori, auspica un rafforzamento del Piano Italia con più investimenti e nuovi modelli. Positiva la Uilm secondo cui il lancio di vetture ibride può rappresentare un punto di partenza per la ripresa degli stabilimenti in Italia. La Uglm invece si aspetta un aggiornamento del Piano Italia e ribadisce la necessità di una svolta in Europa sulle emissioni, mentre la Fismic evidenzia alcuni spiragli di ripresa importanti e la necessità di un cambio di rotta della Commissione europea.

Festa Roma, Jennifer Lawrence si concede ai fan: saluti e autografi

Roma, 20 ott. (askanews) – Bagno di folla per Jennifer Lawrence, alla Festa del Cinema di Roma. Tanti i fan che sono arrivati all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone per l’attrice premio Oscar che si concessa a selfie e autografi prima della proiezione, nella sezione Best of 2025, di “Die My Love” di Lynne Ramsay, di cui anche produttrice.

Capelli raccolti, gonna lunga bianca, morbida, a balze, Lawrence, 35 anni, tra le star pi attese della festa e in tanti sono venuti per farsi firmare locandine di suoi film o provare a vederla da vicino.

In “Die My Love” della regista scozzese, adattato dal romanzo della scrittrice argentina Ariana Harwicz e gi passato a Cannes, protagonista insieme a Robert Pattinson. Una prova intensa per l’attrice, nei panni di una neomamma affetta da depressione post-partum che entra in uno stato di psicosi. Il film uscir poi nelle sale italiane dal 27 novembre.

Tennis, Sinner rinuncia alla Davis: "Decisione difficile"

Roma, 20 ott. (askanews) – Jannik Sinner è arrivato a Vienna con la consueta calma controllata di chi sa già dove vuole arrivare. Mercoledì farà il suo esordio all’ATP 500 contro Daniel Altmaier, in un torneo a cui è legato da ricordi precisi: fu uno dei primi a dargli fiducia, offrendogli una wild card quando ancora cercava di farsi spazio tra i grandi. Da allora, Vienna è diventata quasi una tappa simbolica, un punto di ritorno nella geografia del suo tennis.

Ma stavolta, la vigilia ha avuto tutt’altro tono. Il giorno del media day, la domanda non poteva che arrivare: la Coppa Davis, e la decisione di non rispondere alla convocazione per il 2025. Sinner non si è sottratto. “Ho vinto la Davis Cup due volte – ha detto -. Con il mio team abbiamo deciso così perché la stagione, alla fine dell’anno, è molto lunga e ho bisogno di una settimana extra di pausa per iniziare prima la preparazione. L’obiettivo è ripartire al meglio in Australia”.

Una risposta lucida, quasi chirurgica, che lascia intendere la priorità: la gestione del corpo, del tempo, della carriera. Un atleta che ragiona per cicli, non per emozioni. “Negli ultimi due anni non sono arrivato al top perché c’era poco tempo – ha aggiunto -. Quindi abbiamo preso questa decisione”.

È un Sinner maturo, forse più pragmatico, quello che parla a Vienna. E nonostante le polemiche che la sua rinuncia inevitabilmente accende, il tono resta sereno. Nessuna chiusura, solo un bisogno di equilibrio. “È una scelta difficile rinunciare alla Davis, ma averla vinta già due volte ha avuto il suo peso. L’importante è partire bene nel 2026: una settimana in più di preparazione può cambiare tutto”. Nel confronto con i media austriaci, Sinner ha parlato anche del Six Kings Slam, il ricco torneo esibizione in Arabia Saudita che ha vinto per la seconda volta. “Si sa perché si gioca lì, non è un segreto – ha ammesso -. Ma non bisogna perdere il motivo per cui si gioca: ho una grande passione per il tennis, mi diverto. L’Arabia Saudita è importante per il futuro: può darci molto, anche come base di tifosi. Lì hanno giocato i migliori per presentare il tennis nel modo migliore possibile. Tutto qui”.

A chi gli chiede del suo rapporto con la maglia azzurra e con il confine che separa l’Alto Adige dall’Austria, Jannik risponde con la consueta sobrietà: “Mi sento pienamente italiano”. Poi aggiunge un dettaglio affettuoso: “Sesto è a sei ore di macchina da qui. Questo torneo mi ha aiutato tanto: ho iniziato qui, due anni fa ho vinto, quindi per me è un evento speciale”.

Trump imbarazza Meloni sui dazi, opposizioni all’attacco

Roma, 20 ott. (askanews) – Donald Trump imbarazza Giorgia Meloni sui dazi e le opposizioni vanno all’attacco, chiedendo un chiarimento.

Ieri, sul suo profilo Truth, il presidente americano ha rilanciato il post X di Lynne Patton, un’attivista di primo piano del movimento MAGA (Make America great again) che fa riferimento al tycoon. Patton, allegando un video sul modello di un servizio giornalistico televisivo, elogia la premier perchè “sfida l’Unione europea e cerca di ottenere un accordo commerciale diretto con Trump. Ben fatto Meloni. È una mossa brillante”. Un ‘repost’, quello dell’inquilino della Casa Bianca, molto imbarazzante, dato che la competenza per le trattative sui dazi – ancora in corso su alcuni punti – sono di esclusiva competenza della Commissione europea. E’ dunque comprensibile il perchè Palazzo Chigi abbia tenuto, a lungo, la consegna del silenzio, decidendo poi di uscire con la formula delle “fonti”. Sui dazi, è stato ribadito oggi a fine mattinata, le trattative “sono condotte dalla Commissione europea” dato che è una materia di competenza esclusiva dell’Unione.

E’ diversa la questione dei temuti dazi del 107% che potrebbe colpire alcuni produttori di pasta. Questi, infatti, non rientrano nel ‘pacchetto’ deciso da Trump ma sono un’iniziativa del Dipartimento del Commercio che al termine di un’indagine ha ipotizzato una questione di “dumping”, ovvero di concorrenza sleale. Lettura a cui il governo italiano si è da subito opposto. Su questo dossier, hanno specificato le fonti di Palazzo Chigi, è stata “da tempo avviata un’interlocuzione bilaterale, che affianca l’azione della Commissione”, come confermato oggi anche da Bruxelles.

Rassicurazioni ufficiose che, però, non bastano alle opposizioni. “Servono parole chiare: il governo smentisca quelle parole e chiarisca, magari in Parlamento, da che parte sta l’Italia”, chiede il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. Sulla stessa linea Italia viva e Avs che con il capogruppo a Palazzo Madama Peppe De Cristofaro dice chiaramente: “La Presidente del Consiglio deve chiarire in Parlamento, non basta il solito video sui social”.

Netanyahu: sganciate 153 tonnellate di bombe domenica su Gaza. Trump: se Hamas viola tregua lo sradichiamo

Roma, 20 ott. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato al parlamento che Israele ha sganciato 153 tonnellate di bombe domenica su obiettivi a Gaza in risposta a quella che l’esercito ha definito una violazione del cessate il fuoco da parte del gruppo palestinese Hamas. Dall’altro lato, il presidente Usa Trump incontrando i giornalisti ha detto: “Abbiamo la pace in Medio Oriente per la prima volta in assoluto, abbiamo stretto un accordo con Hamas”, ma ha chiarito che se non si comporteranno bene, “interverremo, li sradicheremo. Se necessario saranno sradicati, e lo sanno”.

Trump ha ribadito la sua convinzione che l’attacco mortale di ieri contro le truppe Idf a Gaza non sia stato autorizzato dalla leadership del gruppo. “Non credo che sia stata la leadership, ma c’è una certa ribellione al loro interno. Hanno ucciso alcune persone, molte persone”, ha continuato Trump, apparentemente passando a parlare delle decine di esecuzioni che Hamas ha compiuto contro membri di clan rivali, non dell’attacco alle truppe israeliane di domenica. “Ma questo è un gruppo violento. Sono diventati molto turbolenti e hanno fatto cose che non avrebbero dovuto fare. Se continuano così, allora risolveremo la situazione, e accadrà molto rapidamente e con violenza”, ha insistito Trump, suggerendo nuovamente che saranno gli Stati Uniti a eliminare Hamas, prima
di chiarire che altri eseguiranno gli ordini di Washington.

Bce, Schnabel: in Europa banche troppo influenti su Unione mercati

Roma, 20 ott. (askanews) – Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo della Bce punta il dito contro quella che sostiene essere una “eccessiva capacità di influenza delle banche in Europa” sulla decisioni riguardo all’Unione dei mercati dei capitali. E, più indirettamente, contro il numero eccessivo di imprese troppo piccole, su cui peraltro ha preso come esempio, anche se non in termini negativi, il caso italiano e di Milano in particolare.

Sui progressi rilento del progetto per l’Unione dei mercati, “do una spiegazione che è che tutto quello che succede sui mercati finanziari in Europa è molto spinto dalle banche. Le banche hanno un potere così forte sulle politiche europee che il primo progetto che verrà portato avanti nell’unione dei mercati dei capitali è quello sulle cartolarizzazioni”. Mentre secondo Schnabel “ha relativamente poco a che fare” con la necessità di reperire finanziamenti per startup e capitale di rischio sull’innovazione.

“Questa è una questione rilevante – ha sostenuto -: le banche sono troppo influenti su questi processi”. Mentre gli operatori di “venture capital” o simili “non hanno una voce paragonabile”. Schnabel, che parlava in occasione di una conferenza sulla macroeconomia, è conosciuta per essere tra coloro che spingono per una linea più intransigente sulla politica monetaria della Bce.

Inoltre “ho imparato che molto dipende dalla tassazione. C’è una enorme distorsione fiscale in Europa dovuta alla tendenza ad avvantaggiare il debito e sfavorire le azioni. Penso che questa sia una grande questione che potrebbe essere risolta e che farebbe la differenza”. (E non sarebbe positivo per le banche, ha detto, incalzata su questo punto dall’intervistatrice).

Secondo Schnabel, in generale nella Ue è sbagliato fissarsi sulla “percentuale del rapporto Draghi attuata”. Ci sono tantissime raccomandazioni nel rapporto, “forse troppe. Penso che servirebbe identificare quali siano quelle che cambierebbero veramente le cose, quali sono quelle che contano davvero e focalizzarsi su quelle. Per fare tutto ci vuole l’eternità”. Invece spingere sui “cinque progetti chiave, tra cui per me ci sta il 28º regime: se riesci a fare i cinque progetti chiave sarebbe enorme”.

Infine, sull’assenza di imprese giganti equivalenti a quelle Usa, “un paio di settimane fa stavo a Milano e stavo passeggiando nel centro. E’ molto bello perché hai tutti questi piccoli negozi che, fondamentalmente, in Germania sono spariti. Ovviamente probabilmente questi negozi non sono enormemente produttivi, ma ci piacciono lo stesso”. Ma “il 30% delle imprese dell’area euro ha meno di 10 addetti e 50% delle imprese hanno meno di 50 addetti. Stiamo parlando veramente di imprese piccole”, ha rilevato.

M5S, stasera riunione parlamentari, Conte alle prese col caso Appendino

Roma, 20 ott. (askanews) – Si riunisce stasera alle 21 esclusivamente on line l’assemblea congiunta di deputati e senatori del Movimento 5 stelle, nuovamente impegnato in una tesa discussione interna in seguito ai risultati elettorali deludenti delle sue liste nelle recenti tornate delle elezioni regionali. Sabato scorso sono arrivate le dimissioni da vicepresidente del Movimento di Chiara Appendino, “scelta sofferta”, ha scritto su Facebook. “Dobbiamo aprire una discussione vera e invertire la rotta”, ha scritto l’ex sindaca di Torino. Senza edulcorare il livello delle sue critiche: “Siamo diventati troppo attenti agli equilibri interni, troppo preoccupati degli accordi di palazzo, troppo distanti dalle persone e dai nostri principi. E non è neanche una questione di alleanze in sé. È questione di come ci stiamo dentro”, ha spiegato, alludendo evidentemente alla conduzione del Movimento da parte di Giuseppe Conte. Non a caso la reazione del vertice M5S, a parte mettere in campo interviste e dichiarazioni dei big contiani, è stata quella di mettere in calendario immediatamente, da giovedì a domenica prossimi, la votazione on line degli iscritti per la rielezione di Conte, attraverso la quale si arriva alla decadenza di tutti gli altri esponenti del gruppo dirigente, di fatto togliendo “peso” alle dimissioni della deputata piemontese.

La discussione si è già svolta nel Consiglio nazionale M5S, viene riportata stasera “nella sede opportuna”, dicono fonti parlamentari dei 5 stelle, dell’assemblea dei parlamentari. Lì dove Appendino aveva già sollevato le sue critiche annunciando di volersi “mettere in discussione” la scorsa settimana, ma senza dimettersi formalmente dalla carica. Filtra dagli ambienti vicini a Conte e dalle prese di posizione pubbliche che criticano in questi giorni la dirigente che ha aperto il dibattito, un fastidio che è soprattutto di metodo: per le indiscrezioni filtrate attraverso la stampa, per la mancata smentita delle dimissioni che, appunto, non erano state date martedì scorso nell’assemblea congiunta ma erano finite ugualmente sui giornali, per la scelta di una tempistica “inopportuna”, dal momento che il confronto si apre prima della chiusura delle elezioni regionali. Prima, soprattutto, della Campania, sulla quale la forza politica guidata da Conte ha scommesso tantissimo, accettando di fare i conti con il presidente uscente Vincenzo De Luca, un tempo nemico numero uno dei “grillini”, pur di correre per la presidenza con un esponente storico del Movimento come l’ex presidente della Camera Roberto Fico. Il sospetto che filtra è che la discussione sia stata aperta ora perché una eventuale vittoria di Fico sarebbe percepita come un successo di Conte e cancellerebbe l’onta dei risultati deludenti delle liste M5S nelle Marche, in Calabria e in Toscana.

Gli ambienti vicini all’ex premier negano che ci sia stato, in Consiglio nazionale, un “processo” ad Appendino. Ma il M5S, pur molto cambiato in era Conte, è pur sempre una forza con solide (e rivendicate) radici in una idea di politica “etica”. E se il tema si sposta dal merito suggerito dalla vicepresidente dimissionaria (la “postura” da tenere negli accordi per le alleanze, cioè con il Pd) al metodo e al momento da lei scelti per aprire quella che definisce “discussione vera”, sarà difficile che il confronto possa evitare qualche asprezza.

SAP NOW AITour: l’AI protagonista del business

Milano, 20 ott. (askanews) – L’Intelligenza Artificiale come leva strategica per rendere le aziende pi agili, connesse e competitive. stata questa la chiave di lettura del SAP NOW AI Tour, tappa italiana del roadshow globale firmato SAP. Un evento dedicato al confronto, al racconto di esperienze reali e all’esplorazione delle tecnologie che stanno cambiando il modo in cui le imprese operano, come spiegato da Carla Masperi, Amministratore Delegato di SAP Italia.

“Per noi molto importante Unleash the Future, perch riteniamo che l’artificial intelligence, che un po’ al centro delle conversazioni di questo SAP Now, non debba essere interpretata come una mera conversazione tecnologica, ma diventa il modo in cui l’azienda pu aprirsi al futuro con nuovi modelli di business. La priorit non parte dalla AI generativa, predittiva o conversazionale, ma parte dalla business AI e quindi parte dall’analisi dei processi e quindi noi portiamo tutta l’AI che serve al fine di raccontare un processo innovativo, trasformativo, che porti effettivamente valore all’azienda. L’agentica AI l’ultima nata, l’agentica AI per ruolo e quindi gli assistenti per ruolo sono la conferma del nostro impegno a portare l’AI non in maniera generica, ma ritagliata sulle singole esigenze di business”.

Quest’anno il focus dell’evento stato incentrato sull’Intelligenza Artificiale e su come la SAP Business AI stia diventando un fattore determinante per migliorare l’intera catena del valore di un’organizzazione, connettere i processi chiave, e rendere il lavoro pi facile e motivante per le persone. A sottolinearlo stata anche Augusta Spinelli, President Europe, Middle East and Africa (EMEA) Customer Success, SAP.

“Le aziende oggi, i nostri clienti, quando parlano con noi ci dicono che le grandi sfide sono come essere resilienti, come essere pi agili per navigare le sfide che nel mondo del business ci sono e continueranno ad esserci. L’AI pu aiutare e molto perch pu consolidare informazioni, elaborare informazioni, suggerire possibili scenari, aumentare la produttivit. Quando guardiamo l’azienda end to end pu aumentare ad esempio la resilienza e l’agilit della supply chain che una delle grandi, grandissime sfide che i nostri clienti oggi stanno incontrando. La strategia di SAP molto semplice, business suite first, AI first, business suite, i processi end to end, AI embedded dappertutto, in tutte le applicazioni. La strategia di SAP, applicazioni, dati e AI, la possibilit di avere in una maniera semanticamente consistente, senza nessuna duplicazione, i dati che vengono prodotti dalle applicazioni”.

Il programma della giornata stato ricco e articolato: riunioni plenarie, panel tematici, testimonianze dirette di clienti e partner, speed pitch e sessioni dimostrative che, fra le altre cose, hanno fissato le priorit del contesto italiano per SAP. Il SAP NOW AI Tour, dunque, ha rimarcato sia le enormi potenzialit dell’azienda che quelle dell’AI se connesse strettamente linkate al contesto in cui opera l’organizzazione dell’azienda, confermando SAP sempre pi leader globale nelle applicazioni aziendali e nella Business AI.

Von der Leyen ai leader europei: l’elettricità è troppo cara nell’Ue (soprattutto in Italia e Irlanda)

Bruxelles, 20 ott. (askanews) – I prezzi dell’energia pagati dalle famiglie e dalle imprese nell’Ue, soprattutto in paesi come l’Italia e l’Irlanda, sono troppo alti, in particolare rispetto a quelli pagati in Usa e Cina, e rappresentano un fattore importante a sfavore della competitività internazionale europea, mentre d’altra parte, tasse, accise e altri prelievi sull’elettricità nei diversi paesi membri sono eccessivi e penalizzanti rispetto al gas, quando è noto che l’elettrificazione è centrale per la strategia di decarbonizzazione e della sicurezza energetica.

E’ quanto sottolinea la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, nel paragrafo intitolato “Energia a prezzi più accessibili per l’industria e le famiglie” della lunga lettera da lei inviata oggi ai leader dei Ventisette, in vista della discussione sulla competitività economica dell’Ue prevista al Consiglio europeo di giovedì 23 ottobre, a Bruxelles.

“I prezzi dell’energia in Europa – osserva von der Leyen – sono significativamente più alti che negli Stati Uniti e in Cina. Sebbene i prezzi del gas siano oggi più di 10 volte inferiori rispetto al picco della crisi energetica” dopo l’inizio dell’aggressione della Russia all’Ucraina, “sono ancora circa il doppio rispetto a prima della crisi. L’Ue paga annualmente circa 400 miliardi di euro per l’importazione di petrolio e gas”.

“Abbiamo preso provvedimenti. Siamo passati – ricorda la presidente della Commissione – dall’essere un attore di mercato prevalentemente regionale, con il 45% delle importazioni dalla Russia, a diventare un importatore globale di gas naturale liquefatto (Gnl)”. Tuttavia, “si prevede che entro il 2027-28 entrerà in funzione una nuova capacità di esportazione di Gnl, che dovrebbe esercitare una pressione al ribasso sui prezzi”.”Ma, al di là del gas, anche altri aspetti delle bollette energetiche rimangono sottoposti a costi troppo elevati: tasse, prelievi (come in Italia le accise, ndr) e oneri sono aumentati lo scorso anno sia per l’industria che per le famiglie. L’elettricità – rileva von der Leyen – è colpita in modo sproporzionato, con tasse per l’industria 15 volte superiori a quelle per il gas, e per le famiglie cinque volte superiori. Questo va contro la nostra necessità di elettrificare massicciamente. E come tutti sappiamo: l’elettrificazione dovrebbe essere al centro dei nostri obiettivi sulla competitività, la sicurezza energetica e il clima”.

Comunque, precisa la presidente della Commissione, “all’interno della nostra Unione, la realtà varia significativamente da paese a paese. I prezzi sono più bassi in Svezia, Finlandia, Francia e Spagna, ma notevolmente più alti in Italia, Irlanda e nell’Europa sudorientale. Dobbiamo studiare misure Ue efficaci e a breve termine per ridurre i prezzi dell’energia nell’Unione, salvaguardando al contempo la parità di condizioni interna. In questo contesto – annuncia -, la Commissione europea presenterà proposte pertinenti il ​​più presto possibile”.

Von der Leyen ricorda poi che nel suo discorso ‘sullo Stato dell’Unione’, a settembre a Strasburgo, aveva lanciato una nuova iniziativa chiamata “Autostrade dell’Energia”. “Uno alla volta – spiega – elimineremo otto colli di bottiglia critici nella nostra infrastruttura energetica. I primi progetti pilota saranno avviati già quest’anno. E proporremo un nuovo ‘Pacchetto Reti’ per rafforzare la nostra infrastruttura di rete, sia nazionale che transfrontaliera, e accelerare il rilascio delle autorizzazioni”.

Ma mentre la Commissione accelera proprio lavoro, osserva ancora von der Leyen nella lettera ai leader dei Ventisette, “molto può essere fatto a livello di Stati membri”. E a questo punto la presidente della Commissione rivolge un vero e proprio appello ai capi di Stato e di governo: “Vi invito a sfruttare in autunno il quadro rafforzato degli aiuti di Stato (che consente di sostenere la transizione pulita, ndr), per ridurre le tasse e le accise sulle bollette elettriche, a semplificare le procedure di autorizzazione e a collaborare con le banche promozionali (come in Italia la Cassa Depositi e Prestiti, ndr) e la Bei (la Banca europea per gli investimenti, ndr), e per ridurre i rischi dei ‘Power Purchase Agreement’ (i contratti di fornitura di energia elettrica a lungo termine, ndr), che possono essere molto rilevanti per le industrie ad alta intensità energetica”.

“La Commissione – conclude von der Leyen – è pronta ad assistervi in questo lavoro, anche attraverso la nostra Task Force sull’energia, e a contribuire a preservare condizioni di parità”.

#RigeneraBoschi, i risultati del primo anno di monitoraggio

Roma, 20 ott. (askanews) – Dopo un anno di ricerca e monitoraggio, sono stati presentati a Palazzo Grazioli i risultati di #RigeneraBoschi, il progetto di Sorgenia dedicato alla cura e alla conoscenza delle foreste italiane.

Un evento che segna l’approdo del progetto nelle sedi istituzionali, con la partecipazione di esponenti politici e rappresentanti del mondo scientifico, e che racconta un percorso nato per studiare da vicino i boschi e comprenderne i segnali, attraverso dati concreti e basi scientifiche. Afferma cos Michele De Censi, amministratore delegato Sorgenia: “Per parlare di sostenibilit bisogna avere a disposizione degli elementi concreti e numerici con basi scientifiche, ed ci che abbiamo fatto. Nel Prof. Giorgio Vacchiano abbiamo trovato un interlocutore scientifico importante e anche altri stakeholder si sono mostrati interessati ad approfondire questo tema. Inoltre, abbiamo cercato di veicolare le nostre ricerche ai ragazzi facendo vivere loro la vera esperienza all’interno dei boschi per trasferire l’importanza di questo nostro patrimonio.” L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranit Alimentare e delle Foreste e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha monitorato cinque boschi italiani grazie ai sensori Tree Talker installati sugli alberi, raccogliendo oltre settemila ore di dati in ciascuna delle aree osservate. Ce lo spiega Giorgio Vacchiano, docente dell’Universit degli studi di Milano: “Con #RigeneraBoschi abbiamo installato sensori in alcuni boschi italiani prendendo ogni ora i parametri vitali di alberi di diversa specie, per capire il loro stato di salute e la loro gestione. Sono effettivamente boschi curati che hanno prodotto molto, sono pi stabili al vento e resistono meglio agli effetti della crisi climatica, come la siccit. A volte abbiamo ottenuto dei risultati inaspettati e questo ci guider nel secondo anno per capire come funzionano gli alberi e come adeguare la nostra gestione per diventare davvero climaticamente intelligenti. ” All’interno di #RigeneraBoschi, Sorgenia ha voluto indagare anche il legame tra cittadini e foreste, commissionando all’Universit di Bari la ricerca “Il rapporto degli italiani con i boschi e le foreste”. Un’indagine su oltre duemila persone che mostra come gli italiani siano sempre pi consapevoli del valore dei boschi e del loro ruolo nella lotta alla crisi climatica. “L’obiettivo di questa ricerca stato quello di capire qual la percezione delle risorse forestali da parte degli italiani e quali sono i loro comportamenti all’interno dei boschi – afferma Giovanni Sanesi, docente dell’Universit degli studi di Bari – I risultati sono di estremo interesse perch emerge una percezione delle foreste quasi sovradimensionata rispetto al patrimonio reale, quindi gli italiani credono di avere molte pi foreste di quante in realt ci siano”. Il progetto #RigeneraBoschi di Sorgenia prosegue con nuovi cicli di monitoraggio e attivit di educazione ambientale nelle scuole, coinvolgendo studenti e insegnanti in un percorso di conoscenza e tutela delle foreste, per diffondere una maggiore consapevolezza sull’importanza dei boschi nella vita di tutti i giorni.