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mercoledì, Aprile 30, 2025
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Dibattito | Riflessioni sulla guerra e le paure degli Europei

Affronto il seguente appunto divagando anche su questioni serie, tenendo tuttavia in evidenza alcuni valori e principi che mi hanno sempre accompagnato. Non posso esimermi dall’accennare a quelli di matrice cristiana, come la triade francese: “Libertà, Eguaglianza, Fraternità”. Ma soprattutto, va sottolineato il rispetto per i diritti dell’uomo e per la pace, di cui essi hanno bisogno per svilupparsi e sopravvivere. Non mi confondo con il pacifismo di Conte, di cui mi sono sempre tenuto a distanza, ma devo riconoscere che condivido con lui il nocciolo della questione quando afferma che è pura “follia voler dilapidare 800 miliardi in armi”! O, molto peggio, per rimpinguare le casse dei produttori di armi statunitensi, dato che, tra le prime 10 imprese mondiali di industria bellica, ben 7 sono statunitensi.

Il sentire comune degli italiani

Se le mie provocazioni hanno un minimo di buon senso, devo aggiungere che al di là delle superate e polemiche distinzioni storiche tra destra e sinistra, esse condividono con il 94% degli italiani il disaccordo sull’armamento e sull’invio di truppe in Ucraina; con l’87% la contrarietà a finanziare l’acquisto di armi; e con il 60% di chi chiede una “negoziazione diplomatica”. Solo l’8,3% desidera il supporto militare europeo. (Sondaggio Euromedia Research per La Stampa)

Domanda: crediamo davvero che Putin, o il futuro presidente russo, abbiano sul serio l’intenzione di invadere, dopo la Crimea e l’Ucraina, anche la Polonia, la Finlandia e la Svezia, che recentemente sono entrati nella NATO? Per non parlare della Moldavia e della Georgia?

Se è corretto considerare le manie di espansione imperiali di Putin, potrebbe sembrare che ci si sbagli poco se non si metta nel conto anche la Puglia. Pur essendo del tutto sconosciuta la lingua degli zar, Putin potrebbe invadere e appropriarsi di questa Regione, così come della chiesa russa di Bari, edificata nel 1913 con la partecipazione e un lascito dello zar Nicola II, pellegrino devoto di quel Santo venerato in Russia.

L’ingiustificato investimento in armi

Perché ho tergiversato su faccende serie? Nonostante abbia condiviso il mandato d’arresto nei confronti di Putin da parte della Corte Penale Internazionale per crimini di guerra, non giustifico l’investimento europeo di 800 milioni di euro in armi per difenderci da una prevista invasione. Lo considero uno spreco di denaro, alimentato da paure e da interessi delle industrie belliche, in primis quelle statunitensi.

A chi giova questo investimento? La domanda che resta è: quali sono le realistiche possibilità che noi italiani, assieme agli altri paesi europei, dobbiamo farci carico di questa temuta invasione russa? È ragionevole affermare che l’invasione è certa e che dobbiamo correre ai ripari al più presto? Dobbiamo armarci immediatamente, soprattutto perché gli Stati Uniti, con l’attuale presidente, stanno abbandonando una Europa che considerano “parassita”?

Andiamo avanti, consapevoli che Trump è cominciato ad essere criticato anche da chi lo ha votato, tralasciando le decisioni del presidente che tra due o tre anni lo sostituirà. Spero solo che i cattolici statunitensi non votino nuovamente per un sosia di Trump con la stessa disponibilità e partecipazione che hanno mostrato in passato.

Sembra che l’irrazionale convincimento, molto presente nella destra italiana, sia quello secondo cui l’Italia, unitamente a paesi europei disuniti, debba armarsi e difendersi urgentemente, in quanto l’invasione è certa e sicura.

Verso una nuova cultura di pace

Ho gironzolato su questioni serie, lasciando agli studiosi di geopolitica il compito di tracciare la direzione che prenderà la Russia neoimperialista di Putin nei prossimi anni. Dobbiamo anche considerare l’andamento della guerra dei dazi e i mutamenti nei mercati globali, influenzati da un nuovo capitalismo digitale, che ha bisogno di pace e buoni rapporti internazionali per prosperare.

Rimango scettico riguardo al tanto decantato pericolo di invasione russa e sugli armamenti urgenti necessari per difenderci. Per non parlare di quei pochi giovani che, in Italia, saranno destinati invece a indossare tute mimetiche e a difendere zone come il Grappa e il Piave. Scommetto di più sulla pace, che deve essere sostenuta dalla lungimirante previsione di Bergoglio nella “Fratelli Tutti”. In questo contesto, è fondamentale affrontare i veri pericoli già iniziati: il cambiamento climatico, la crisi idrica, l’influenza delle intelligenze artificiali, e le immigrazioni inarrestabili, non solo quelle africane. È anche cruciale considerare la crisi della democrazia rappresentativa e partecipata, una volta superato il vecchio partito di massa e certi valori.

Palestina, l’assenza di una leadership autorevole e riconosciuta

Non si vede alcuno spiraglio di pace, in Palestina. Né a Gaza, né in Cisgiordania. La ripresa dei bombardamenti sulla Striscia, dopo la pausa durata due mesi in virtù di una tregua articolata in tre fasi che tutti avevano fin da subito compreso sarebbe caduta al termine della prima, e così è stato, ha segnalato la decisione del governo Netanyahu di “utilizzare” sino in fondo il momentum per sradicare non solo Hamas bensì quanti più palestinesi possibile dalla loro terra in riva al mare. 

L’oscena idea dell’osceno presidente americano, fare di Gaza un enorme resort turistico deportando i suoi abitanti in Egitto e altrove, in realtà offre l’occasione al suo degno compare israeliano per osare di più, in linea con l’estremismo attivo presso la sua maggioranza parlamentare. Limitare gli spazi, rendere la vita impossibile, anche attraverso il blocco delle derrate alimentari e la sua inevitabile conseguenza, la fame: la gente alla fine se ne andrà. Questo il cinico calcolo che secondo taluni ormai è alla base dei ragionamenti che guidano le scelte dell’esecutivo di Tel Aviv, non condivise persino da diversi ufficiali e semplici soldati delle forze armate.

La medesima volontà di annessione è ormai ben evidente pure in Cisgiordania. Dove ormai non c’è più solo l’azione violenta di coloni sempre più radicali, spalleggiati dall’IDF, tesa a requisire sempre maggior territorio ai danni dei palestinesi ivi residenti. Con l’operazione Muro di Ferro il governo israeliano di fatto dichiara esplicitamente – anche qui, cogliendo il momentum – non solo quello che era già chiaro da anni (ovvero il totale rinnegamento degli ormai antichi Accordi di Oslo e con essi dell’idea che la restituzione di quelle terre ai palestinesi comportasse finalmente la pace in tutta la martoriata regione) ma pure che, al contrario, gli insediamenti dei coloni – quelli già presenti e quelli in via di costituzione – dovranno nel tempo divenire territorio israeliano a tutti gli effetti. Spingendo i locali a cercarsi qualche altro posto, fuori dalla loro terra-madre.

In tutto questo, gli ostaggi ancora prigionieri di Hamas restano sullo sfondo: soggetti di una permanente minaccia ma in realtà – come ben hanno ormai inteso i loro disperati familiari – non più (se mai lo sono stati) una priorità per il loro governo.

Ora, in una simile drammatica situazione immaginare che il popolo palestinese, a Gaza come in Cisgiordania, patisca, fra bombardamenti e fame, l’attentato definitivo alla sua esistenza senza reagire è palesemente irrealistico. In una condizione del genere uomini, donne, giovani, anziani, bambini stanno solo covando odio. Odio e disperazione. Un mix esplosivo che potrebbe preludere a qualcosa di ancora più tragico di quanto si sia visto sino ad ora.

Il punto è che Israele non vuole la pace. E soprattutto non vuole i due stati. E l’altro punto è però che i palestinesi non hanno una rappresentanza unitaria autorevole in grado di trattare con gli avversari attraverso la mediazione di altri paesi, arabi e occidentali. E questo è oggettivamente un problema enorme.

Oggi i palestinesi sono malamente rappresentati da due distinti gruppi. Da un lato c’è Hamas, una formazione terroristica, autrice dell’orrenda mattanza del 7 ottobre, che non prevede alcun accordo con Israele, bensì solo la sua distruzione. Hamas governa Gaza dal 2006 e lo fa – come si è visto – nell’esclusivo suo proprio interesse e non certo di quello del popolo che pretende di rappresentare. Dall’altro lato c’è l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) guidata da Al Fatah a Ramallah in Cisgiordania. Un’organizzazione in larga parte screditata, corrotta e ormai bolsa guidata dall’ottuagenario Mahmoud Abbas, detto Abu Mazen. Sempre più debole e incapace di proteggere i propri cittadini dalla violenza dei coloni e dalle numerose incursioni sul territorio effettuate dall’esercito israeliano.

Non avendo così un proprio autorevole e riconosciuto rappresentante i palestinesi sono ancor più deboli di quanto già sarebbero se lo avessero. Un gruppo di terroristi a Gaza, un gruppo di politicanti a Ramallah. Per affrontare uno Stato come quello israeliano, a maggior ragione se guidato da un governo come l’attuale, e per trovare un sostegno o quanto meno un qualche punto d’appoggio internazionale, la società civile palestinese deve riuscire a promuovere una nuova leadership politica che di essa sia espressione, in grado di acquistare legittimità e consenso pure a livello globale. Anche di questa assenza si nutre la tragedia di quel popolo.

Oro ancora da record, l’oncia supera i 3.300 dollari

Roma, 16 apr. (askanews) – Oro ancora da record. La rinnovata tensione e volatilità sui mercati azionari, collegata ai dazi commerciali e alle ultime dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, vedono una nuova ondata di acquisti sul metallo prezioso e bene rifugio per eccellenza, con l’oncia che supera per la prima volta quota 3.300 dollari. In serata l’oncia ha toccato quota 3.352, con un rialzo che sfiora il 3,50%.

Il presidente della Fed ha avvertito che i dazi commerciali decisi dall’amministrazione Trump rischiano di causare più inflazione meno crescita economica, complicando il quadro operativo per la politica monetaria.

Fed, Powell: continueremo fornire dollari alla Bce e altre BC

Roma, 16 apr. (askanews) – Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell ha assicurato che la banca centrale degli Stati Uniti continuerà a garantire l’approvvigionamento di dollari alla Bce e ad altre quattro grandi banche centrali nel mondo, con cui ha accordi di swap valutari.

“Sì assolutamente”, ha detto rispondendo ad una domanda sul tema durante un evento all’Economic Club di Chicago. “Abbiamo linee di swap con cinque grandi banche centrali, verso le giurisdizioni dove ci stanno grandi mercati di finanziamento in dollari”.

“Per esempio in Europa e Asia acquistano asset garantiti da dollari e noi supportiamo: vogliamo assicurare che i dollari siano disponibili quando necessario – ha detto Powell -. Prestiamo alle banche centrali in dollari a supporto dei mercati di finanziamento del dollaro e continueremo a farlo. È importante anche per il ruolo del dollaro quale valuta di riserva globale”. (fonte immagine: The Economic Club of Chicago).

Le due storiche automotrici Aln 668 rigenerate in chiave green

Fabriano, 16 apr. (askanews) – Turismo ferroviario unito a una mobilit sempre pi sostenibile: continua il progetto del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, attraverso la Fondazione FS e in collaborazione con Greenture, societ del gruppo Snam, e Hitachi Rail, di valorizzazione in chiave green del materiale rotabile. Presso la Sala Convegni della stazione ferroviaria di Fabriano, si tenuta la presentazione del completamento degli interventi di rigenerazione di una coppia di automotrici AL n668, la cui alimentazione stata trasformata da diesel a BioGNL. Il viaggio inaugurale dei due convogli iniziato alle 9.40 da Ancona e, dopo la presentazione, proseguito, in occasione del 130esimo anniversario della linea “Subappennina Italica”, sulla storica ferrovia per Pergola. Ad illustrare il progetto il direttore generale di Fondazione FS Italiane, Luigi Cantamessa: “Il convoglio che ha viaggiato quest’oggi stato completamente rigenerato, riportato in questo caso all’aspetto originario, ma soprattutto tenendo l’impianto originale, quindi impattando poco a livello economico, stato convertito a una nuova alimentazione, a biometano. stato come ridar vita a un prodotto presente che esprime la nostra ingegneria ferroviaria”.

La possibilit di utilizzare l’alimentazione a BioGNL permetter di ridurre in media le emissioni di CO2 dell’80%, e in alcuni casi addirittura di ottenere risultati “carbon negative”. Ce ne ha parlato meglio Emanuele Ges di Greenture: “Oggi l’uso del BioGNL ha permesso a questo treno di viaggiare essenzialmente a zero emissioni. Si tratta di un risultato fondamentale per l’ambiente, per le regioni, per i territori e per i cittadini”.

entrato nei dettagli dell’intervento di trasformazione Giovanni Bifulco, direttore tecnico dei progetti di Fondazione FS per Hitachi Rail: “Abbiamo sposato questo progetto unendo la nostra competenza sistemistica e ferroviaria con le competenze di altre societ italiane specializzate, la Ecomotive Solution specializzata nella trasformazione dei motori, dell’HVM specializzata nella criogenia e quindi nella produzione dei serbatoi criogenici e della SNAM che ci ha supportato per tutte le attivit di distribuzione e di interfaccia con le istituzioni e con i vigili del fuoco per quanto riguarda la sicurezza del trasporto”.

Treni storici, ma al passo con i tempi in un mondo che mira sempre pi al green e al sostenibile.

Fed, Powell: dazi porteranno più inflazione e meno crescita

Roma, 16 apr. (askanews) – “E’ altamente probabile” che i dazi commerciali decisi dall’amministrazione Trump “generino quantomeno un aumento temporaneo dell’inflazione”, i cui effetti “potrebbero essere anche più persistenti”. Lo ha dichiarato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, durante un evento all’Economic Club di Chicago.

Le ricadute per la per la politica monetaria di dazi e cambiamenti di linea sull’immigrazione “restano altamente incerte. Il livello dei dazi annunciati finora è più rilevante di quanto anticipato e lo stesso dovrebbe valere per i loro effetti economici – ha osservato – che includono inflazione più alta e crescita più bassa”.

“Dovremmo farci una migliore idea delle implicazioni per l’economia e per la nostra politica monetaria” con il passare del tempo. Ed evitare che il rialzo dell’inflazione risulti persistente dipenderà anche “dal mantenimento delle aspettative di inflazione”, ha detto Powell.

“In questa fase – ha concluso – (alla Fed) siamo ben piazzati per aspettare maggiore chiarezza prima di prendere in considerazione qualunque aggiustamento alla nostra linea”.

Sistemi di invasi sul fiume Paglia, al via il dibattito pubblico

Roma, 16 apr. (askanews) – Al via il dibattito pubblico per mettere in sicurezza il fiume Paglia, principale affluente del Tevere, che attraversa Toscana, Lazio e Umbria. Si vogliono ridurre le portate di piena e i danni economici connessi agli eventi estremi ed anche incrementare la disponibilit di acqua nei periodi di siccit, contribuendo cos anche alla resilienza delle colture agricole e alla tutela dell’ecosistema fluviale.

Motore dell’iniziativa, che di salvaguardia e non solo, l’Autorit di bacino distrettuale dell’Appennino centrale. Il segretario generale Marco Casini spiega: “Le alternative progettuali sono diverse, ci sono 7 vasche di laminazione ed una diga ed il dibattito pubblico servir proprio a capire quale sia la soluzione migliore da portare avanti. In relazione a questo deriveranno anche i tempi. Se ci saranno pi opere da realizzare pi lunghi saranno i tempi. Certamente la parte delle autorizzazioni e dei finanziamenti avr la sua importanza ed il suo peso. Noi per febbraio 2026 concluderemo la prima fase della progettazione, a valle della quale potremmo iniziare quella di livello successivo che porter poi alla realizzazione delle opere, secondo lotti dalla pi immediata sino all’ultima”.

Prevenire il rischio idraulico e gestire in modo integrato le risorse idriche. Come fare? E quanto sar importante per il territorio?

Manuela Rinaldi, assessore ai lavori pubblici Regione Lazio, risponde: “Importante perch, soprattutto per la nostra Capitale. Perch la messa in sicurezza del fiume Paglia e dei sistemi di invaso, con queste proposte progettuali dell’Autorit di bacino che saranno presentate con il Dibattito pubblico, sono necessarie per salvaguardare la parte nord della provincia di Viterbo fino ad arrivare al fiume Tevere. Il Paglia uno dei fiumi che a carattere torrentizio con pi portata d’acqua nel Tevere”.

Le esondazioni del fiume Paglia sono sempre pi frequenti, ci sono state nel 2010 e nel 2012. L’erosione delle sponde; le poche aree naturali di laminazione; la scarsa permeabilit del suolo; ed un regime fluviale tipicamente torrentizio, fanno il resto.

Il segretario generale Casini aggiunge: “Il clima oggi ci espone a fenomeni estremi sempre pi frequenti. Ormai i dati che abbiamo ci danno la certezza del fatto che ogni anno si alternano periodi di carenza d’acqua, di grande siccit, ad altri in cui tutta insieme l’acqua viene gi in poche ore, in pochi giorni. In questi casi un fiume come il Paglia ha gi dimostrato di poter andare facilmente in piena e quindi creare danni all’area fino al Tevere. L’importanza di quest’opera deriva anche dal fatto che la pressione climatica oggi tale che fenomeni ed episodi come quelli che sono gi avvenuti possono ripetersi con frequenze sempre pi importanti e sempre pi rapide”.

RomaEuropa Festival 40, Grifasi: “Vogliamo lasciare un’utopia reale”

Roma, 16 apr. (askanews) – stato presentato a Villa Medici, qui dove tutto cominciato come un’utopia culturale che pu cambiare in meglio il mondo, il programma della quarantesima edizione del RomaEuropa Festival (REF40), che si terr dal 4 settembre al 16 novembre 2025 e che ancora una volta supera i confini tra musica, danza, teatro e arti digitali.

Tra gli ospiti intervenuti, oltre al padrone di casa, il direttore dell’Accademia di Francia a Roma, Sam Stourdz, il presidente della Fondazione Romaeuropa, Guido Fabiani, l’assessora alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, l’Ambasciatrice lituana in Italia, Dalia Kreiviene e il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri:

“Era importante esserci e partecipare e sostenere il Festival come facciamo sempre con convinzione insieme a tutti gli altri partner, la Regione Lazio e agli altri soggetti”, ha dichiarato il sindaco nel corso del suo intervento.

Il 4 settembre grande inaugurazione nel segno del dialogo culturale tra Italia e Spagna con il Ballet Nacional de Espana al Teatro dell’Opera (alla prima collaborazione con il coreografo Marcos Morau in “Afanador”, corealizzato con il Teatro dell’Opera di Roma e presentato in prima nazionale con il supporto dell’Ambasciata di Spagna, dell’Istituto Cervantes e di Banca Ifis); molto attese in prima nazionale all’Auditorium della Conciliazione la Dresden Frankfurt Dance Company (in due spettacoli, “Civil Society: Undertainmant”, commissionato dal RomaEuropa Festival a William Fortsythe e “Lisa”, firmata da Ioannis Mandafounis) e il Ballet National de Marseille al Teatro Argentina (che torna con (La)Horde per presentare “Chronicles”, estratti da Room with a view e Age of Content).

Il direttore artistico del festival, Fabrizio Grifasi:

“110 progetti, 250 serate di rappresentazione, 700 artisti, 16 Paesi, Roma Europa ancora una volta accoglie il mondo con le radici saldamente a Roma e in Italia. un appuntamento importante che festeggiamo con tanti artisti alcuni dei quali hanno fatto la storia del festival e altri, come da nostra tradizione, arrivano per la prima volta. Inauguriamo al Teatro dell’Opera con il Balletto nazionale di Spagna e con Marcos Morau”, ha spiegato il direttore artistico del Festival Roma Europa, Fabrizio Grifasi.

“Un’utopia reale, questo il segno che vogliamo lasciare”, ha aggiunto. Attese inoltre icone della musica internazionale come Laurie Anderson, Stefano Bollani con Alessandro Baricco, Ryoji Ikeda e Blixa Bargeld.

Chiude il 40esimo RomaEuropa festival nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium parco della musica di Roma (grazie alla collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) il duo austriaco Kruder e Dorfmeister (che celebra i 30 anni di carriera con il live del disco culto dell’elettronica anni Novanta).

Tra gli attesi ritorni al Ref, il coreografo greco Christos Papadopoulos, il regista e drammaturgo Mohamed El Khatib, Akram Khan, Milo Rau, Caroline Guiela Nguyen; attenzione anche alla scena italiana con i Motus, Fabiana Iacozzilli, Gabriele Paoloc e Federica Rosellini.

Made in Italy: qualit e sicurezza con Rete Zooprofilattici

Roma, 16 apr. – Made in Italy. Un’espressione che richiama immediatamente l’eccellenza. Non solo nella moda, nel design o nell’automotive, ma soprattutto in un settore che il cuore pulsante dell’economia italiana: l’agroalimentare. Gusto, tradizione, bellezza, certo. Ma anche – e soprattutto – qualit e sicurezza.

Un settore che nel 2024 ha toccato numeri impressionanti. La filiera vale 523 miliardi di euro. Il solo fatturato del comparto agroalimentare ha superato i 260 miliardi e conta 1,2 milioni di imprese, quasi 3,5 milioni di lavoratori e genera 74 miliardi di euro di valore aggiunto. Nel 2024 la vendita all’estero di prodotti agroalimentari made in Italy ha raggiunto la cifra record di circa 70 miliardi. Un successo di tale portata non sarebbe stato possibile senza la cultura della prevenzione, il rigore scientifico e un sistema di controlli tra i pi avanzati al mondo. Alla sicurezza alimentare e al Made in Italy, in occasione della giornata nazionale, Il ministero della Salute ha dedicato il convegno “Strategie e programmi di sviluppo in sinergia tra pubblico e privato nell’ambito della filiera agroalimentare e dell’export. Proteggere la filiera, promuovere l’eccellenza”.

“Oggi, quando parliamo di Made in Italy riferito al nostro patrimonio agroalimentare, pensiamo a prodotti tipici, di qualit, sani – ha detto il Ministro della Salute Orazio Schillaci in apertura del convegno. Prodotti che sono parte integrante della nostra dieta mediterranea, che un modello alimentare salutare per eccellenza riconosciuto in tutto il mondo. Ma pensiamo anche a prodotti ‘sicuri’. Ecco, garantire la sicurezza uno dei compiti del Ministero della Salute attraverso un consolidato sistema di controlli: anche in questo modo si contribuisce a valorizzare le nostre eccellenze e proteggere la filiera”.

Un incontro che ha visto il coinvolgimento di istituzioni, esperti e imprese per ribadire un principio fondamentale: la promozione dell’agroalimentare italiano passa prima di tutto dalla sua tutela, attraverso una rete silenziosa ma capillare in grado di rendere il Made in Italy non solo eccellente, ma anche affidabile: Ministero della Salute, Asl, Regioni, ISS, Nas e la Rete degli Istituti Zooprofilattici Italiani, “una vera eccellenza italiana – ha sottolineato ancora il Ministro Schillaci -, composta da professionisti che anche oggi voglio ringraziare per il lavoro quotidiano che svolgono a beneficio della salute dei cittadini”.

“La Rete degli IZS un anello forte della catena – ha affermato Giorgio Varisco, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna (IZSLER). Grazie all’attivit del Ministero della Salute e degli Assessorati Regionali (agricoltura e sanit) riesce a garantire al sistema Paese una rete di controlli che unica a livello europeo e, probabilmente, anche a livello mondiale. Oggi, garantire il Made in Italy significa poter contare su delle strutture di controllo e di ricerca che permettono al Made in Italy di contraddistinguersi nel panorama italiano e internazionale”.

Con 10 sedi centrali, 90 sezioni territoriali, oltre 4mila collaboratori specializzati e qualificati e circa 25 milioni di analisi di laboratorio l’anno, la Rete rappresenta un importante strumento operativo per assicurare la sicurezza della filiera agroalimentare e dei prodotti italiani, monitorando la salubrit degli alimenti e dell’ambiente, la salute ed il benessere animale e l’antimicrobico resistenza (AMR), tutelando, dunque, anche la salute umana.

“I 10 IZS sono i pilastri del Ministero della Salute, i suoi 10 bracci operativi. Oggi sono chiamati a un compito epocale: quello di One Health, di mettere insieme tutti quegli ambiti che determinano la qualit dell’alimento e la sua sicurezza, non in termini di security ma di safety, cio di salute. Noi siamo figli di ci che mettiamo in bocca”, ha detto Francesca Di Gaudio, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia (IZSSi)

Durante il convegno, emersa con forza l’esigenza di rafforzare la rete, anche di fronte alle nuove sfide: cambiamenti climatici, globalizzazione dei mercati, incremento delle frodi alimentari. “Siamo particolarmente orgogliosi del ruolo che le Istituzioni ci riconoscono: dopo la modifica del Titolo V della Costituzione siamo rimasti le braccia operative del Ministero della Salute. La Rete rappresenta la prima linea della sicurezza alimentare. Una delle caratteristiche – forse – pi importanti in auge in questo periodo proprio quella della valutazione del fenomeno dell’antibiotico resistenza, che rappresenta un’emergenza nella quale ci siamo trovati e, come per tutte le cose italiane, mentre in condotta siamo relativamente calmi, in emergenza diventiamo inarrestabili”, ha sottolineato Stefano Palomba, Commissario Straordinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana (IZSLT).

Al centro del dibattito anche un principio sempre pi imprescindibile: la salute unica, quella che unisce uomo, animale e ambiente. La filiera agroalimentare, per sua natura, incarna in pieno il paradigma One Health.

“Svolgiamo questo compito ormai da decenni – ha aggiunto Nicola D’Alterio, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (IZSAM). Un’organizzazione completamente diversa rispetto a quella degli altri paesi, che invece hanno scelto di avere dei laboratori centrali, dove confluiscono tutte le attivit di controllo. Dall’inizio degli anni 2000, subito dopo la crisi della mucca pazza, l’Italia ha deciso di istituire un’anagrafe degli animali che deteniamo all’IZS di Teramo per conto del Ministero della Salute, che aggiorniamo continuamente: ed questa la base di tutti i controlli che si svolgono nel Paese”.

Fonti del governo italiano confermano colloqui Usa-Iran a Roma

Roma, 16 apr. (askanews) – Fonti del governo italiano hanno confermato ad askanews che il secondo round di colloqui tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare iraniano si terrà sabato prossimo a Roma. Il giornalista Barak Ravid di Axios aveva rilanciato oggi su X che il secondo round di colloqui sul nucleare iraniano tra Stati Uniti e Iran “si terrà a Roma dopotutto”, precisando di averlo appreso da tre fonti.

Proprio Axios aveva rivelato lunedì scorso che si sarebbe tenuto a Roma il secondo incontro tra le due delegazioni di Usa e Iran, dopo il primo tenuto a Mascate sabato scorso. Il governo italiano aveva quindi riferito di aver accolto la “richiesta di ospitare nella capitale italiana sabato 19 aprile il secondo round di colloqui”. Poi però Teheran ha fatto sapere che le due delegazioni sarebbero tornate a Mascate.

Dazi, Renzi: Meloni negli Usa fatto epocale? Provincialismo Chigi

Roma, 16 apr. (askanews) – Il viaggio di Giorgia Meloni negli Usa un fatto “normale” e “soltanto in Italia” per “il provincialismo della propaganda di palazzo Chigi – e ahim anche di un dibattito pubblico e mediato – viene presentato come una svolta epocale”. Lo ha detto il leader Iv Matteo Renzi parlando al termine dell’incontro con il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, in Senato. “La presidente del Consiglio Meloni – afferma – la settima leader europea che va alla Casa Bianca, da quanto si insediato Trump. La settima! Prima di lei il francese, l’irlandese, il finlandese Stiamo parlando di una cosa normale”.

Dunque, “speriamo che ci sia un’attenzione per il made in Italy e per le nostre aziende, ma non l’incontro della vita. Viene raccontato cos dalla propaganda dell’influencer Meloni. La verit che se Meloni vuole dare una mano alle nostre imprese, tolga un po di burocrazia – come ha chiesto Confindustria – dia una mano sull’energia, come abbiamo chiesto noi. E soprattutto la smetta con questo atteggiamento di Urso e Salvini di bloccare qualsiasi progetto”.

Mps: domani assemblea su aumento Ops Mediobanca, primo esame per risiko

Siena, 16 apr. (askanews) – Il conto alla rovescia è quasi finito. L’appuntamento è per domattina alle 10 a Siena nella sede di Mps di viale Mazzini quando (in presenza) si riuniranno i soci della banca per votare l’aumento di capitale a servizio dell’Ops su Mediobanca. Importante tassello del risiko bancario in atto che potrà ridisegnare l’intero sistema finanziario del nostro Paese, anche (e soprattutto) per la partecipazione che Piazzetta Cuccia detiene in Generali.

Dopo che ieri Banco Bpm, con il suo 5%, e Anima, con il suo 4%, hanno fatto sapere che si esprimeranno a favore dell’aumento, è diventato sempre più numeroso il fronte dei favorevoli, pari a oltre il 50% del capitale. Una solida maggioranza che dovrebbe essere sufficiente a garantire i due terzi dei presenti, necessari per l’approvazione in sede straordinaria. Determinante sarà l’affluenza che, al momento, si ipotizza attorno al 70-75%. A dare l’appoggio all’aumento ci sono i soci pesanti di Mps: la Delfin della famiglia Del Vecchio (9,7%) e il gruppo Caltagirone che, secondo indiscrezioni, è salito oltre il 9% nel capitale della banca senese. Scontato anche il sì del Mef (11,7%). Oltre a questi, hanno espresso voto favorevole: il fondo sovrano norvegese Norges Bank, Pimco, il fondo di Davide Serra Algebris, Enpam, Enasarco ed alcune fondazioni bancarie. Il fronte dei fondi esteri non è compatto alla luce anche delle diverse vedute dei proxy advisor (Iss per il no, Glass Lewis per il sì). Hanno comunicato che voteranno contro: State Board of Administration Florida, Calvert, NNew York City Comptroller e Cpp Investment.

Una volta che avrà incassato l’ok all’aumento funzionale all’Ops, l’AD di Mps, Luigi Lovaglio, punta a chiudere la scalata su Mediobanca entro luglio. Solo una settimana fa, nonostante le turbolenze dei mercati, ha ribadito che il prezzo offerto è equo. L’offerta pubblica di scambio, annunciata a sorpresa all’alba del 24 gennaio, offre per ciascuna azione Mediobanca portata in adesione un corrispettivo pari a 2,3 azioni Mps di nuova emissione. Obiettivo dell’Ops, da subito considerata ostile e distruttiva di valore da parte di Piazzetta Cuccia, è quello di creare un nuovo campione bancario italiano attraverso l’unione di due tra i marchi più distintivi del mercato dei servizi finanziari: Mps per il retail e commercial banking e Mediobanca per il wealth management, corporate & investment banking e consumer finance. Un’operazione innovativa, aveva in passato sottolineato Lovaglio, “ma a volte bisogna pensare in grande, guardando al futuro, perchè chi rimane fermo non crea valore”.

L’operazione Mps-Mediobanca, se si concludesse con un successo, potrebbe essere prodromica a un’alleanza allargata anche a Banco Bpm, nel caso in cui l’Ops di UniCredit non andasse in porto. Un polo certamente visto di buon occhio dal governo.

Dopo l’assemblea di Siena, l’altro appuntamento clou sarà a Trieste il 24 aprile quando si riunirà l’assemblea di Generali chiamata a rinnovare il cda. Alla lista di maggioranza di Mediobanca, che ricandida il tandem Sironi-Donnet, si contrapporranno le liste del gruppo Caltagirone e dei fondi. Occhi puntati sul voto di UniCredit, titolare di oltre il 5% del capitale. Un investimento puramente finanziario, ha sempre assicurato il Ceo, Andrea Orcel, ma che sarà ago della bilancia nella partita del Leone.

Giudice Usa accusa funzionari dell’amministrazione Trump di oltraggio alla corte

Roma, 16 apr. (askanews) – Un giudice federale, James E. Boasberg, ha annunciato oggi l’avvio di un procedimento per stabilire se condannare funzionari dell’amministrazione Trump per oltraggio alla corte per aver violato l’ordine di non espellere i migranti venezuelani dal Paese ai sensi dell’Alien Enemies Act (Legge sui nemici stranieri) in vigore in tempo di guerra.

Secondo quanto riportato dai media Usa, Boasberg ha affermato che le azioni dell’amministrazione Trump del 15 marzo scorso, con i voli di espulsione in corso nonostante il suo ordine contrario, “dimostrano un deliberato disprezzo per il suo ordine, sufficiente per concludere che sussiste una causa probabile per dichiarare il governo colpevole di oltraggio alla corte”. Nella sua sentenza, il giudice ha aggiunto: “La Corte non giunge a tale conclusione con leggerezza o in modo avventato; anzi, ha dato agli imputati ampia opportunità di rettificare o spiegare le proprie azioni. Nessuna delle loro risposte è stata soddisfacente”.

Come ricorda il Washington Post, Boasberg ha sollecitato per settimane risposte dal dipartimento di Giustizia, per capire perché l’amministrazione avesse trasferito oltre 130 venezuelani in una mega-prigione salvadoregna senza un giusto processo, dopo aver ordinato all’amministrazione di non farlo e aver affermato che tutti gli aerei già decollati avrebbero dovuto rientrare negli Stati uniti.

Renzi: industria in crisi, ma Meloni preferisce chiacchierare

Roma, 16 apr. (askanews) – “C’ una crisi della nostra industria a cui il governo sembra non interessarsi. Oggi abbiamo visto Confindustria, abbiamo un elenco di richieste al governo: la prima recuperare i 5,5 miliardi di ‘industria 4.0’. Cose concrete da fare ci sono, solo che la Meloni preferisce chiacchierare anzich governare”. Lo ha detto il leader Iv Matteo Renzi al termine dell’incontro con il presidente di Confindustria Emanuele Orsini.

Protezione civile: allerta rossa in Piemonte, arancione i 4 regioni

Milano, 16 apr. (askanews) – La saccatura atlantica già presente sul Mediterraneo occidentale, in lento movimento verso est, tenderà a formare un minimo sul Mar Ligure determinando un’estensione della fenomenologia a gran parte del Paese, con precipitazioni in estensione al Nord-Est e forti venti al Centro-Nord. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende il precedente. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso prevede dalle prime ore di domani, giovedì 17 aprile, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Friuli Venezia Giulia e Liguria. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Previsti anche venti da forti a burrasca, dai quadranti orientali su Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Provincia Autonoma di Trento e Veneto, e dai quadranti meridionali su Liguria, Toscana ed Umbria. Possibili mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, giovedì 17 aprile, allerta rossa per rischio idrogeologico su settori del Piemonte; allerta meteo-idro arancione su Valle d’Aosta e settori di Piemonte, Lombardia e Sardegna; allerta gialla su Lazio, Provincia Autonoma di Trento e settori di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana e Sardegna.

Bce, tra dazi e supereuro domani atteso nuovo taglio ai tassi

Roma, 16 apr. (askanews) – La conferma del rallentamento dell’inflazione media nell’area euro al 2,2% è un ulteriore elemento che spiana la strada ad un nuovo taglio dei tassi da parte della Bce. Oggi e domani mattina si svolge il Consiglio direttivo monetario. Alle 14 e 15 di domani verranno comunicate le decisioni sui tassi. Poco dopo la presidente Christine Lagarde terrà la consueta conferenza stampa esplicativa.

L’attesa prevalente è che il peggioramento delle prospettive economiche determinato dai dazi annunciati – e in parte rapidamente sospesi dall’amministrazione Trump negli Usa – combinato ai cali dei prezzi del petrolio e ai rafforzamenti dell’euro, spingano la Bce a un nuovo taglio dei tassi. Il riferimento sui depositi, che resta il tasso guida in questa fase, scenderebbe così al 2,25%.

Una mossa praticamente obbligata, secondo diversi analisti, laddove la precedente riunione si era chiusa apparentemente anche con la possibilità di una pausa sulle riduzioni dei tassi.

Infatti dopo tutto quello che è avvenuto nelle ultime settimane, se la Bce si astenesse dalla mossa attesa dai mercati, rischierebbe di reinnescare tensioni e apprezzamenti dell’euro, che in un quadro di incertezza sulle prospettive delle esportazioni non è lo sviluppo più auspicabile. E oggi i segnali sul nuovo indebolimento della domanda di prestiti delle imprese nel primo trimestre, dall’indagine sul credito bancario della stessa Bce, alimentano i rischi di sviluppi negativi per l’economia.

Lagarde verrà innanzitutto bersagliata di domande su quelle che la Bce ritiene essere le ricadute per le tensioni commerciali con Washington. Non è da escludere che venga anche interpellata su eventuali discussioni con la sua controparte Usa, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. A Breve lo stesso Powell interverrà all’Economic Club di Chicago, un discorso che sarà attentamente seguito dagli operatori. In serata l’euro mantiene una dinamica di rafforzaneto a 1,1371 dollari. (fonte immagine: ECB).

In sala il 29 maggio "L’ultima regina", Jude Law diventa Enrico VIII

Roma, 16 apr. (askanews) – Ambientato nel sedicesimo secolo, nella sanguinosa corte dei Tudor, “L’ultima regina – Firebrand” vede come protagonisti uno straordinario Jude Law (Animali Fantastici, The Nest – L’inganno, The New Pope) e un’inedita Alicia Vikander (The Danish Girl, Ex Machina, La luce sugli oceani), rispettivamente nel ruolo di Enrico VIII e della sua sesta e ultima moglie Katherine Parr.

Il pluripremiato regista brasiliano Karim Ainouz (già vincitore a Cannes della sezione “Un certain regard” con La vita invisibile di Euridice Gusmao nel 2019, e qui al suo primo film in lingua inglese), accende per la prima volta i riflettori su un personaggio poco conosciuto ma chiave nella storia dell’Inghilterra: Katherine Parr, unica tra le mogli di Enrico VIII che sia riuscita, in senso letterale, a mantenere la testa, adottando delle strategie di sopravvivenza rispetto ai comportamenti squilibrati del marito.

Nel cast, oltre a Jude Law e Alicia Vikander, Erin Doherty (The Crown, Chloe), Simon Russell-Beale, Sam Riley (Control, Maleficent) ed Eddie Marsan (Vice, Ray Donovan).

Nell’Inghilterra dei Tudor intrisa di sangue, Katherine Parr, sesta e ultima moglie di Enrico VIII, viene nominata reggente mentre il tiranno sta combattendo oltreoceano. Katherine cerca di fare il possibile per costruire un nuovo futuro basato sulle sue idee protestanti radicali. Tuttavia, quando il re torna, sempre più malato e paranoico, si accanisce proprio contro i radicali, accusando di tradimento l’amica d’infanzia di Katherine e mettendola al rogo. Inorridita e addolorata, ma costretta a negarlo, Katherine si ritrova a lottare per la propria sopravvivenza. La cospirazione si ripercuote nel palazzo. Tutti trattengono il fiato, preoccupati che la regina faccia un passo falso e che Enrico le prenda la testa come ha già fatto in passato.

L’ultima regina – Firebrand di Karim Ainouz, tratto dal romanzo “L’ultima regina” di Elizabeth Fremantle edito in Italia da Mondadori, sarà distribuito al cinema dal 29 maggio da Vertice 360.

Il Papa domani a Regina Coeli per il Giovedì Santo

Città del Vaticano, 16 apr. (askanews) – Domani, nel pomeriggio, Papa Francesco farà visita al carcere di Regina Coeli, per il Giovedì Santo.

Si tratta della seconda visita di Papa Francesco nel carcere romano, non distante dalla Città del Vaticano, dove sempre per la messa in Coena Domini del Giovedì Santo si recò il 29 marzo del 2018. Ma sempre in un carcere romano, quello di Rebibbia, il Papa ha scelto di celebrare il rito della lavanda dei piedi anche l’anno scorso, il 28 marzo 2024, con circa 200 recluse della sezione femminile del penitenziario. La predilezione del pontefice argentino per la condizione dei carcerati, da sempre da lui considerati gli ultimi tra gli ultimi, è stata dimostrata anche da altri incontri con reclusi e dall’aver scelto di aprire, per la prima volta nella storia della Chiesa, una Porta Santa per il Giubileo, sempre a Rebibbia, il 26 dicembre scorso. Quella di domani potrrebbe, quindi, essere la prima uscita del Pontefice dal Vaticano da quando vi ha fatto ritorno dopo i 38 giorni di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, il 23 marzo scorso.

Vela, John Elkann: "Ferrari entra nel mondo della vela"

Roma, 16 apr. (askanews) – “Enzo Ferrari era sempre alla ricerca della prossima sfida, proprio come noi oggi. Ci stiamo preparando a entrare nel mondo della vela: la ricerca delle massime prestazioni in mare ci offrirà nuove opportunità di innovazione in termini di tecnologia, prestazioni e sostenibilità, e siamo certi che le nostre conoscenze ispireranno le nostre future auto da corsa e sportive”. Così John Elkann, presidente della Ferrari, all’assemblea degli azionisti che si è tenuta ad Amsterdam, ha annunciato l’ingresso della casa di Maranello nel mondo della vela.

Calcio, Palladino: "Dobbiamo essere ambiziosi"

Roma, 16 apr. (askanews) – La Fiorentina “vede” le semifinali di Conference League. Si riparte dalla vittoria 2-1 in Slovenia contro il Celje. “Stiamo lavorando con attenzione e intensità – le parole del tecnico viola Raffaele Palladino – Non sarà facile passare il turno, ma la nostra mentalità deve essere ambiziosa. Siamo concentrati su quello che dobbiamo fare noi. Loro hanno qualità. Domani sarà importante l’approccio come nella partita d’andata. Vogliamo passare il turno”. Fiorentina impegnata nella volata europea in campionato e in Conference: “Le due competizioni sono per noi fondamentali. Sono tutte finali. Mancano poche partite, da disputare tutte con la giusta mentalità. E’ tutto aperto, ce la giocheremo. Per fortuna abbiamo recuperato Gosens e Parisi. Dodò squalificato? Folorunsho si sta adattando bene a quel ruolo. Non è il suo, ma lo sta facendo con grande disponibilità” Sulla cena col presidente Commisso: “Ambiente bellissimo e familiare. Ci vogliamo tutti bene e stiamo bene insieme. Questa è la nostra forza. Commisso ama la Fiorentina. E’ ambizioso, ma non mette mai pressione. Vogliamo regalare a lui grande soddisfazione”. Capitolo Fagioli: “Fagioli sui social è stato molto chiaro. Credo che io non debba aggiungere altro. Ci ho parlato, è un ragazzo intelligente che ha bisogno di supporto. Da parte mia avrà il sostegno e lo difenderò sempre”. L’Europa è raggiungibile dal campionato o dalla vittoria della Conference. “Ragioniamo di partita in partita e vogliamo essere competitivi su entrambe le competizioni. L’ho detto il primo giorno e lo confermo oggi. Non vogliamo trascurare niente, arrivare ad un mese e mezzo dalla fine e giocarci l’accesso all’Europa è bello, ce la vogliamo giocare fino alla fine. La nostra mentalità deve essere ambiziosa. Stesso discorso in Conference: possiamo passare il turno, ma non sarà semplice. E’ un passaggio però fondamentale per noi, dovremo essere concentratissimi”. Cosa lascia la sfida col Parma: Tutte le partite ci danno indicazioni. Noi ora siamo concentrati su domani, abbiamo studiato gli avversari e la gara di andata. Abbiamo fatto un piano gara diverso rispetto all’andata. Dovremo scendere in campo avvelenati, cattivi, saranno tutte finali da qui in fondo. Partite come quella col Parma ci fanno crescere, è ovvio che volevamo i tre punti ma ci sono anche gli avversari in campo. E’ la classica partita che chi la sblocca la vince, ma serve essere equilibrati: nelle ultime 6 partite abbiamo fatto 4 vittorie e due pareggi, la continuità la stiamo ottenendo”. Perché la Fiorentina fa fatica contro le piccole, mentre va benissimo con le grandi: “Con squadre che si chiudono c’è da scardinare le difese, bisogna avere più pazienza, giocare meglio tecnicamente, muovere la palla velocemente e stare attenti alle transizioni degli avversari. Non è semplice. La gara col Parma comunque ci farà crescere”. Kean “sta facendo un grande lavoro, ma ci sono anche gli altri. Sceglierò in base alla sfida di domani, in generale sono felice del reparto offensivo. Domani ci saranno due fra Kean, Gudmundsson e Beltran”.

Tennis, Sinner torna ad allenarsi ma lo fa in palestra

Roma, 16 apr. (askanews) – I fan lo aspettavano ieri al Country Club di Monte-Carlo per il primo allenamento in vista del rientro previsto a Roma dopo i 3 mesi di squalifica in accordo con la Wada per il “caso Clostebol” (che termineranno il 4 maggio). Ed invece – probabilmente a causa di un meteo non proprio incoraggiante – Jannik Sinner ed il suo team hanno rimandato l’appuntamento con terra rossa e palline, a 65 giorni dall’ultimo allenamento “ufficiale”, preferendo continuare con la preparazione atletica in un circolo privato, anche in attesa del ritorno alla tranquillità del Country Club dopo il Masters 1000 appena andato in archivio.

E’ infatti terminato domenica il bando totale per il numero uno del mondo, che può tornare ad allenarsi in strutture affiliate a federazioni e con atleti tesserati. Al Country Club non risulterebbero prenotazioni a suo nome questa settimana ma questo, oltre che per un ovvio e comprensibile “effetto riservatezza”, non può rappresentare un indizio rilevante visto che il re del tennis mondiale, che per giunta a Monte-Carlo ci vive, non dovrebbe avere problemi a recuperare un campo per allenarsi.

A tre settimane dal rientro nel tour come numero uno del mondo c’è curiosità anche su chi sceglierà Jannik come compagno di allenamento, magari proprio l’amico Matteo Berrettini che battendo Zverev a Monte-Carlo la scorsa settimana ha garantito a Sinner di conservare la leadership mondiale fino al Foro Italico.

Difesa, Perego: fase richiede senso responsabilit del Paese

Roma, 16 apr. (askanews) – “Siamo consapevoli che questa fase storica richiede un senso di responsabilit del nostro Paese e pi in generale dell’Europa rispetto alle politiche di sicurezza e difesa. necessario rafforzare le nostre capacit in ottica di deterrenza ma anche in ottica di sviluppo tecnologico perch la difesa anche questo. Il libro bianco della difesa e il piano ReadiConnact30 un piano importante dal punto di vista della visione strategica perch chiama tutta l’Europa a un maggiore senso di responsabilit affinch l’Europa possa ancora giocare un ruolo da protagonista nel contesto geopolitico in cui viviamo e agire come un attore capace di essere un provider di sicurezza e di risolvere crisi internazionali. Per farlo serve rafforzare i nostri impianti di difesa nazionali, ma anche in una dimensione europea, ad esempio rafforzare le cooperazioni industriali, con le partecipazioni alle missioni sotto l’egida dell’Unione Europea, ad esempio l’Italia partecipa a 21 di queste missioni, e rafforzando la competitivit delle nostre aziende e anche la capacit di produrre sistemi nel minor tempo possibile. Per farlo servono risorse finanziare, una visione coesa e serve soprattutto che il nostro Paese, gi da anni protagonista di un ammodernamento del sistema della difesa, continui a investire nella difesa, raggiunga i target, almeno quello del 2% imminente ma anche possa poi ragionare in maniera razionale rispetto agli obiettivi prefissi dal segretario della NATO intorno al 3,5%. un momento storico cruciale in cui dobbiamo difendere i nostri valori di democrazia, di libert, di diritto internazionale e per farlo servono politiche di sicurezza e difesa coerenti, responsabili, di visione strategica e ambiziose”.

Cos il Sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago, intervenuto all’evento di “Connact Defence & Security” dal titolo “Difesa comune europea: finanziamenti e integrazione industriale”.

Mattarella potrebbe uscire dall’ospedale giovedì, condizioni stabili

Roma, 16 apr. (askanews) – Sergio Mattarella potrebbe uscire già domani dall’Ospedale Santo Spirito dove è stato effettuato l’intervento per l’impianto di un pacemaker. Le informazioni fornite dal Quirinale hanno subito rassicurarno sulle condizioni di salute del capo dello Stato: l’intervento era programmato e non desta preoccupazione tanto che il Presidente della Repubblica ieri ha lavorato fino a poco prima del ricovero, incontrando il presidente del Montenegro.

Il bollettino medico odierno, l’unico diramato nella giornata e non ce ne sarà un secondo, ha confermato che l’intervento “è stato effettuato alle 20 di ieri e poi il presidente è rientrato nel reparto di cardiologia dove ha trascorso una notte tranquilla. Il capo dello Stato è totalmente asintomatico e in condizionicliniche stabili”. Il medico che ha preso in cura il capo dello Stato, Roberto Ricci primario di cardiologia dell’Ospedale Santo Spirito di Roma, è lo stesso che nel 2018 operò il Presidente Giorgio Napolitano. Ora Mattarella è assistito anche dal suo medico personale Salvo Madonia, che lo seguirà nel periodo di riposo che seguirà le dimissioni dall’ospedale.

Interventi di questo tipo richiedono infatti un periodo di riposo e magari Mattarella resterà al Quirinale per completare la convalescenza nella settimana di Pasqua. Subito dopo l’agenda del Presidente, sempre molto fitta, prevede due importanti appuntamenti per celebrare la Liberazione, una ricorrenza a cui il capo dello Stato ha riservato sempre molta attenzione. Il 23 al Quirinale sono attesi gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Il 25 Aprile è atteso a Genova per la cerimonia in occasione dell’80esimo Anniversario della Liberazione.

Intanto il mondo politico e istituzionale si stringe intorno al capo dello Stato con auguri e attestati di stima e affetto. Oggi anche la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen: “Caro Presidente, tutta l’Europa spera di vederla presto in piena forma”.

Mattarella potrebbe uscire da ospedale domani, condizioni stabili

Roma, 16 apr. (askanews) – Sergio Mattarella potrebbe uscire già domani dall’Ospedale Santo Spirito dove è stato effettuato l’intervento per l’impianto di un pacemaker. Le informazioni fornite dal Quirinale hanno subito rassicurano sulle condizioni di salute del capo dello Stato: l’intervento era programmato e non desta preoccupazione tanto che il Presidente della Repubblica ieri ha lavorato fino a poco prima del ricovero, incontrando il presidente del Montenegro.

Il bollettino medico odierno, l’unico diramato nella giornata e non ce ne sarà un secondo, ha confermato che l’intervento “è stato effettuato alle 20 di ieri e poi il presidente è rientrato nel reparto di cardiologia dove ha trascorso una notte tranquilla. Il capo dello Stato è totalmente asintomatico e in condizionicliniche stabili”. Il medico che ha preso in cura il capo dello Stato, Roberto Ricci primario di cardiologia dell’Ospedale Santo Spirito di Roma, è lo stesso che nel 2018 operò il Presidente Giorgio Napolitano. Ora Mattarella è assistito anche dal suo medico personale Salvo Madonia, che lo seguirà nel periodo di riposo che seguirà le dimissioni dall’ospedale.

Interventi di questo tipo richiedono infatti un periodo di riposo e magari Mattarella resterà al Quirinale per completare la convalescenza nella settimana di Pasqua. Subito dopo l’agenda del Presidente, sempre molto fitta, prevede due importanti appuntamenti per celebrare la Liberazione, una ricorrenza a cui il capo dello Stato ha riservato sempre molta attenzione. Il 23 al Quirinale sono attesi gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Il 25 Aprile è atteso a Genova per la cerimonia in occasione dell’80esimo Anniversario della Liberazione.

Intanto il mondo politico e istituzionale si stringe intorno al capo dello Stato con auguri e attestati di stima e affetto. Oggi anche la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen: “Caro Presidente, tutta l’Europa spera di vederla presto in piena forma”.

Erica Mou, al via il 25 aprile da Guagnano (LE) il nuovo tour estivo

Roma, 16 apr. (askanews) – Erica Mou ha annunciato le prime date del tour estivo che attraverserà l’Italia, per portare dal vivo le tracce del suo ultimo disco “Cerchi”, mentre da oggi è anche disponibile il videoclip di “Sedimenti”, il nuovo estratto dal disco.

“Avere trent’anni vuol dire anche sentire le pressioni esterne che spingono verso la stabilità, che impongono di abbandonare il dubbio”, ha affermato Erica Mou a proposito del brano. “Come sedimenti che pressando l’uno sull’altro formano le rocce, costruirsi un’identità adulta pare debba essere un processo di metamorfosi che rinuncia alla permeabilità per lasciare spazio solo a granitiche certezze. Eppure tutto è in continua evoluzione e il tradimento più grande che si possa fare è quello verso sé stessi e la propria natura. Cosa farai da grande ora che sei grande?”, ha aggiunto.

Il tour prenderà il via il 25 aprile da Guagnano (LE), per proseguire poi fino a settembre prossimo. Sul palco insieme a lei il polistrumentista Molla e la violoncellista Flavia Massimo, ad eccezione di tre appuntamenti speciali: il 9 maggio a Mottola (TA), dove l’artista affiancherà alla presentazione del suo ultimo romanzo un esclusivo minilive in solo, il 21 giugno a Rivalta di Torino, dove sarà accompagnata dall’Orchestra Archeia, e il 5 luglio a Perugia, quando presenterà la sua musica con un emozionante concerto all’alba, anche qui in solo. Date anche il 25 maggio a BAri (Festa dei popoli), il 17 luglio a San Benedetto del Tronto (AP), il 6 settembre a Penne (PE) per Rumore Bianco; il 19 settembre a Bologna per Montagnola Republic e il 20 settembre a Largo Venue a Roma.

“Cerchi” è il nuovo album di Erica Mou pubblicato il 15 novembre 2024, settimo della sua discografia. Composto da undici tracce, l’album descrive un cammino di crescita e scoperta, che inciampa nella circolarità del tempo, un cerchio che non si chiude mai completamente ma in cui eventi e relazioni si ripresentano simili trovandoci diversi, in una profonda riconciliazione con sé stessi.

Cerchi è stato anticipato dai singoli e video “La festa del santo” e “Madre”, e accompagnato dall’uscita del video di “Mani d’ortica”, focus track del disco.

Simonetti (Commodore): Superate tensioni commerciali

Roma, 16 apr. (askanews) – “Abbiamo iniziato un percorso per riportare in vita il marchio Commodore ma anche per proiettarlo nel futuro, con la sua filosofia. I laptop prima erano fatti in Germania ora ad Orvieto, montando un processore Snapdragon assemblato qui. Dobbiamo competere nel mondo con le major, dunque indispensabile puntare anche sulla qualit del design made in Italy e sul contatto con il cliente. Pensare meno a stare sui grandi canali di distribuzione ma portare le persone nei nostri negozi”. Lo ha detto Luigi Simonetti, Ceo di Commodore Industries Srl a Largo Chigi, format in onda su Urania Tv. Sulla questione dei dazi Simonetti ha spiegato: “Abbiamo superato le tensioni nella filiera commerciale grazie alle relazioni internazionali, recuperando materiale per andare in produzione con due linee. Oggi conviene fare magazzino e ad ogni modo ci stiamo internazionalizzando, siamo presenti in Cina e Usa”.

Santori: priorit aiutare le imprese a smaltire peso burocrazia

Roma, 16 apr. (askanews) – “La Made in Italy Community nasce con il nobile intento di aiutare le nostre imprese a fare squadra con le istituzioni e le associazioni e con tutto il sistema Paese. Da quando arrivato Trump il valore del dollaro sceso del 10% e quindi abbiamo una tassa in pi da pagare che il valore dell’euro, molto pi alto rispetto al dollaro. Dunque, la Community nasce con l’idea di creare una sinergia anche per andare a conquistare nuovi mercati: non c’ solo l’America – che un mercato importantissimo – ma anche altri mercati che crescono a doppia cifra e chiedono made in Italy tutti i giorni: dalla Turchia al Vietnam, all’Arabia Saudita, il Nord e il Sud Africa, i Balcani”. Lo ha detto Roberto Santori, Founder di Made in Italy Community, durante Largo Chigi, il format televisivo di Urania Tv. “L’Italia, di fatto, presente in tutti i settori merceologici, prima in Europa al mondo. Questo significa che i nostri prodotti sono in una classifica nei primi quattro cinque posti in tutti i settori. Serve fare quello sforzo in pi per conquistare un pi 15% rispetto ai 125 miliardi di export che facciamo oggi. La seconda che abbiamo bisogno di un sistema che faccia maggiore comunicazione. Ma la cosa pi importante lo snellimento dei processi burocratici: dunque, aiutare le imprese ad essere veloci e a supportare i cambiamenti velocemente”, ha concluso.

Dazi, la California fa causa a Trump

Roma, 16 apr. (askanews) – La California è il primo Stato Usa a citare in giudizio il presidente Donald Trump per i dazi doganali da lui imposti. Ad annunciarlo è stato il governatore democratico Gavin Newsom, che ha definito i dazi “illegali” e “causa di caos per famiglie e imprese”.

La causa, presentata insieme al procuratore generale della California Rob Bonta, contesta l’uso dell’International Economic Emergency Powers Act, la legge invocata da Trump per applicare dazi senza approvazione del Congresso, sostenendo che il presidente non abbia l’autorità di utilizzarla in questo contesto.

“I dazi illegali del presidente Trump stanno generando caos per le famiglie e le aziende californiane, facendo lievitare i prezzi e minacciando migliaia di posti di lavoro”, ha dichiarato Newsom, aggiungendo che lo stato vuole “difendere le famiglie americane che non possono permettersi di subire ulteriori danni”.

Il contenzioso segna l’inizio di un nuovo capitolo dello scontro politico e legale tra la California e l’amministrazione Trump, dopo mesi in cui Newsom aveva tentato una linea più diplomatica cercando aiuti federali per calamità naturali.

AllUniversit Gregoriana una giornata sul Cristianesimo in Azerbaigian

Roma, 16 apr. (askanews) – Il 10 aprile la prestigiosa sede della Pontificia Universit Gregoriana, ha ospitato la 12a Conferenza Scientifica Internazionale: “Cristianesimo in Azerbaigian: Storia e Modernit”, organizzata dall’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian presso la Santa Sede, in collaborazione con il Centro internazionale per il multiculturalismo di Baku, l’Istituto di Storia ed Etnologia dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Azerbaigian e la Comunit Religiosa Cristiana degli Albano-Udi.

Opportunit unica, l’evento ha riunito studiosi, ricercatori ed esperti da vari Paesi per esplorare vari aspetti del cristianesimo in Azerbaigian, tra cui prospettive storiche, archeologiche, etnografiche, linguistiche e contemporanee. A portare i saluti di apertura, l’Ambasciatore dell’Azerbaigian presso la Santa Sede, Ilgar Mukhtarov. Nelle sue parole, l’ambasciatore ha evidenziato il ruolo dell’Azerbaigian, collocato al crocevia di Europa e Asia e luogo di incontro di differenti civilt, culture e religioni. L’Azerbaigian, ha sottolineato, rappresenta “una delle pi antiche aree del cristianesimo e patria della Chiesa Apostolica Albana”. Terra di multiculturalismo e secolarismo, l’Azerbaigian costruisce costantemente ponti di comprensione, rispetto e compassione attraverso culture e fedi, ha concluso l’Ambasciatore.

E’ stata poi data lettura degli indirizzi di saluto di Sua Eminenza il Cardinale Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali e di Sua Eminenza il Cardinale George Jacob Koovakad, Prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso, che hanno sottolineato il valore simbolico di apertura e scambio dell’Azerbaigian la cui tradizione cristiana affonda le sue radici nell’epoca dell’Albania caucasica.

Alla conferenza intervenuto il Prefetto Apostolico della Chiesa Cattolica in Azerbaigian, Vladimir Fekete, primo vescovo della storia moderna di questo Paese: “Voglio soltanto esprimere la gratitudine verso l’Altissimo che dopo tante persecuzioni sotto l’Unione Sovietica e con l’indipendenza dell’Azerbaigian anche la Chiesa cattolica ha potuto iniziare a sviluppare la sua presenza e il suo servizio. All’inizio siamo stati invitati soprattutto al servizio dei fedeli e dei cattolici stranieri ma man mano abbiamo potuto coltivare il primo gruppo della Chiesa locale. Posso confermare che il popolo dell’Azerbaigian molto aperto verso gli stranieri, molto cordiale e accogliente e con l’aiuto di Dio e anche del governo possiamo sviluppare i suoi progetti umanitari anche di annunciare il Vangelo di Ges Cristo. Una cosa che sorprendente per i nostri visitatori che siamo secolari dove la religione divisa dal governo ma dall’altra parte il governo capisce molto bene che le radici sono molto importanti. Anche per questo il capo dello Stato Alyev ogni anno fa un aiuto finanziario per le chiese tradizionali presenti nel Paese”

Il Capo della Comunit Religiosa Cristiana degli Albano-Udi, Dr. Robert Mobili ha posto l’accento sulla tolleranza del popolo dell’Azerbaigian: “Ancora oggi in Azerbaigian e in tutto il mondo si sono organizzate diverse conferenze come questa che hanno l’obiettivo di vedere il livello di multiculturalismo e tolleranza presenti in Azerbaigian. Il fatto che le diverse etnie della popolazione azerbaigiana, come gli Udi dell’Albania caucasica, sono riuscite a conservare le loro religioni e le loro tradizioni dimostra che il popolo azerbaigiano uno dei pi tolleranti del mondo”.

Philipp Ekozyants, Ricercatore di origine armena ed Editore della casa editrice Kluchar, ha infine preso la parola: “Il discorso qui l’Antica Albania caucasica. Oggi tutti i ricercatori sono qui riuniti per discutere questo argomento e sicuramente questo porter ad un risultato non importa quale”.

Gioco, slot e VLT, Prof. Stellato: trattamento iniquo

Roma, 16 apr. – “In Italia, il settore delle slot machine e delle videolottery (VLT) soggetto a normative e imposizioni fiscali significativamente pi restrittive rispetto ad altri giochi d’azzardo, creando una disparit che genera conseguenze negative non solo per gli operatori, ma anche per l’Erario, l’occupazione e la tutela dei giocatori. Questa situazione, definita da molti come “discriminatoria”, si manifesta attraverso regole come il distanziometro – che obbliga i punti gioco a mantenere una distanza minima da luoghi sensibili, come scuole o chiese – e limitazioni orarie imposte da molti Comuni. Tali misure, per, si applicano quasi esclusivamente a slot nei bar e sale VLT, mentre altri prodotti come scommesse, Gratta e Vinci e, soprattutto, giochi online ne sono generalmente esenti, godendo di una regolamentazione pi permissiva. – riferisce il Prof. Stellato – quo e sostenibile. Un approccio di questo tipo non solo tutelerebbe i giocatori, garantendo un’offerta legale pi accessibile e controllata, ma salvaguarderebbe anche le entrate erariali e l’occupazione. Inoltre, rafforzare l’offerta legale attraverso tecnologie innovative – come dispositivi che rilevano comportamenti a rischio e inviano avvisi ai giocatori – potrebbe migliorare la prevenzione del gioco patologico, obiettivo che le attuali restrizioni non stanno raggiungendo. Continuare a penalizzare slot e VLT non solo ingiusto, ma si sta rivelando autolesionista. Le disparit normative e fiscali favoriscono inconsapevolmente i canali meno controllabili, come il gioco online e quello illegale, con conseguenze negative per i conti pubblici, la sicurezza dei giocatori e la sostenibilit del settore. Solo un approccio pi equilibrato e moderno potr consentire allo Stato di massimizzare le entrate, proteggere i cittadini e contrastare efficacemente il gioco irregolare, evitando di danneggiare s stesso e la collettivit”, dice il Prof. Ezio Stellato, Docente di Diritto tributario, commercialista ed esperto fiscale.

Difesa, Pontecorvo (Leonardo): aggregatore sistema per vocazione

Roma, 16 apr. (askanews) – “Leonardo gi un aggregatore di sistema per vocazione, come azienda infatti, stiamo gi partecipando alla difesa europea, lo stiamo facendo nei fatti, nel senso che siamo al centro di tutta una serie di collaborazioni industriali anche importanti con i princiali competitor e con gli alleati europei e non solo. Il ruolo di Leonardo, quindi, quello di rafforzare ci che stiamo facendo e assistere anche nella crescita e nella razionalizzazione di ci che produciamo e ci che si produce in Europa inserendo nel settore della difesa quella che la nostra cifra, cio l’alta tecnologia, la digitalizzazione, l’utilizzo dell’IA come tecnologia abilitante”. Cos, Stefano Pontecorvo, Presidente di Leonardo SpA, intervenuto all’evento di “Connact Defence & Security” dal titolo “Difesa comune europea: finanziamenti e integrazione industriale”. La giornata di lavori stata organizzata da Connact, la piattaforma di eventi che favorisce il confronto tra soggetti privati e istituzioni attraverso momenti di incontro e networking e si tenuta questa mattina a Roma. All’evento anche il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago.

Made in Italy, Marinella: sostegno formazione nuove generazioni

Roma, 16 apr. (askanews) – “L’Italia non un paese ricco di materie prime: noi sappiamo fare bene le cose, il nostro know how ed ci che ci ha contraddistinto per tutti questi anni. Io sono cresciuto in un’azienda di famiglia con una storia di 111 anni, e per 90 di questi siamo stati un negozio di venti metri quadri a Napoli, quindi nel sud Italia. E il fil rouge di tutti questi anni stata la manifattura. Oggi si parla tanto di fuga di cervelli quando i miei coetanei – finiti gli studi – vanno all’estero. Lo stesso vale per i prodotti creati in Italia, quando sono esportati: il loro valore portato all’estero”. Lo ha detto Alessandro Marinella, General Manager E.Marinella, durante Largo Chigi, il format televisivo di Urania Tv.

“Noi vogliamo continuare a costruire una storia di eccellenza ma per farlo abbiamo una richiesta per le istituzioni molto semplice: ricevere pi supporto nella formazione delle nuove generazioni. Tutti i miei coetanei hanno studiato per occupare ruoli apicali nelle aziende: non sento nessuno dire ‘voglio diventare un sarto’ o ‘un cuoco’. Ma quale sar il futuro del made in Italy se non ci sono giovani che vogliono continuare ci che ha reso grande l’Italia? Chiediamo alle istituzioni di essere vicine alle piccole e medie imprese a affiancarle in questo passaggio generazionale”, ha concluso.

Made in Italy, Carli (Ised): Pmi fondamentali

Roma, 16 apr. (askanews) – “Anche servizi innovativi come quelli ICT sono importanti per l’export, anche perch non si tratta solo di servizi; noi facciamo innanzi tutto prodotti che poi si legano a un servizio. Sono tante le Pmi impegnate sull’innovazione, la nostra azienda fa sistemi di emergenza sanitaria da 50 anni e accompagniamo nell’ottica di filiera anche le grandi aziende sul mercato globale. In futuro dovremo pensare alla sovranit dei dati, a come poterli usare e trattenere in un sistema interoperabile e l’Italia capace di farlo. Su questo vogliamo dare il nostro contributo. Si pensi che il Lazio la prima regione italiana per export di ICT”. Lo ha detto Vittoria Carli, Presidente ISED Spa a Largo Chigi, format in onda su Urania Tv.

Calcio, Baroni: "Attaccare ma senza frenesia"

Roma, 16 apr. (askanews) – Giornata di vigilia in casa Lazio. I biancocelesti preparano la sfida di ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Bodo/Glimt, in programma domani alle ore 21. Si riparte dal 2-0 dell’andata in favore dei norvegesi. “Dobbiamo crederci perché questa squadra ha sempre dato tutto e si è sempre spesa in tutte le partite, e lo farà anche in questa. Sappiamo che è una partita speciale ma proprio per questo la squadra darà tutto. Il tema è quello: dare tutto, spendere tutto, senza risparmio e senza rimorso” le parole a Sky dell’allenatore della Lazio Marco Baroni. La Lazio dovrà fare una partita all’attacco, evitando però la frenesia. “Assolutamente. È proprio questo quello che oggi dirò alla squadra. Non dobbiamo pensare al risultato da recuperare, ma dobbiamo stare centrati sulla prestazione che dobbiamo e che possiamo fare. È quella la chiave per poterla recuperare”. I segnali arrivati nel derby confortano: “La squadra ha fatto due partite, sia a Bergamo che nel derby, di altissimo livello. Nel mezzo c’è stato invece questo inciampo. Proprio per questo, sappiamo che dobbiamo dare tutto, specialmente davanti al nostro pubblico che ci darà quell’energia in più”. Spesso ha parlato degli attaccanti: Castellanos sta meglio, sta pensando di riproporre la formula col doppio centravanti insieme a Dia. “È una soluzione. Oggi ci ritroviamo, perché avevamo bisogno di recuperare anche energie mentali, e faremo una valutazione. Stasera deciderò, è una soluzione probabile”. C’è la possibilità di convocare Tavares: “È una delle situazioni che dobbiamo valutare. Il ragazzo sta bene. Dobbiamo fargli fare una seduta di lavoro. Poi cercherò di capire se ci sono le condizioni”.

Difesa, Benigni (ELT): allineati a richieste difesa europea

Roma, 16 apr. (askanews) – “Noi come ELT Group sono gi parecchi anni che ci allineiamo alle richieste di una difesa europea, partecipando a tutti i programmi europei sin dagli anni ’80. chiaro che oggi cambiato paradigma e quindi lo spettro elettromagnetico che proprio il core business delle nostre societ da pi di 70 anni diventato un po’ l’abilitante di tutti gli scenari operativi. E quindi grazie anche ad un allineamento tra il nostro piano strategico, sul quale abbiamo investimenti che traguardano queste competenze, anche questa gestione del dominio elettromagnetico, siamo allineati alle nuove richieste dell’Europa. Addirittura il dominio di cyber e i EW delle 7 capability gap Connact Defence & Security” dal titolo “Difesa comune europea: finanziamenti e integrazione industriale”. La giornata di lavori stata organizzata da Connacterca e sviluppo, chiaro che a livello aziendale siamo molto attenti a una pianificazione di lungo periodo, perch dobbiamo avere una crescita organica, resiliente, ma soprattutto appunto guardare al lungo periodo e non a questi picchi di investimento, ma a una resilienza molto pi lunga”. Cos Domitilla Benigni, CEO & COO Elettronica S.p.A., Chairman CY4GATE S.p.A, intervenuta all’evento di “Connact Defence & Security” dal titolo “Difesa comune europea: finanziamenti e integrazione industriale”. La giornata di lavori stata organizzata da Connact, la piattaforma di eventi che favorisce il confronto tra soggetti privati e istituzioni attraverso momenti di incontro e networking. All’evento anche il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago.

Dibattito sulla medicina del futuro nelle scuole con Fattore J

Bologna, 16 apr. (askanews) – La medicina del futuro al centro del dibattito nelle scuole di Fattore J, che luned 14 aprile ha fatto tappa all’ITI Aldini-Valeriani di Bologna. Per il progetto promosso da Johnson & Johnson e Fondazione Mondo Digitale ETS, l’obiettivo sensibilizzare sull’innovazione nel settore, coinvolgendo associazioni di pazienti e partner. In cinque edizioni, raggiunti pi di 300.000 giovani.

Nella tappa di Bologna, davanti a pi di 200 studenti, gli ospiti, fra cui anche il consigliere regione Emilia-Romagna Francesco Critelli, accolti dal dirigente scolastico dell’istituto, Pasquale Santucci: “La scuola italiana oggi perfettamente in grado di offrire le competenze necessarie per affrontare qualsiasi professione, quella sanitaria e medica in questo caso. La scuola tecnica, come dimostrato da questo evento, forse offre persino una marcia in pi. La medicina prima di tutto un’arte e le diagnosi sono frutto anche di intuizione, genialit e invenzione”.

Innovazione e salute che camminano di pari passo, appoggiate dai nuovi strumenti come l’intelligenza artificiale che stanno trasformando diagnosi, trattamenti e gestione delle patologie. Secondo il sondaggio di Fondazione Mondo Digitale svolto dagli studenti presenti, saranno proprio la ricerca scientifica (68%) e la medicina (65%) i settori che beneficeranno maggiormente dell’AI.

entrata nel merito Chiara Ronchetti, direttrice comunicazione e Public Affairs di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia: “Abbiamo parlato di futuro della medicina, dei progressi della ricerca scientifica e della fiducia che stiamo diffondendo insieme alle associazioni pazienti. Discutendo di medicina di precisione e del ruolo dell’intelligenza artificiale nell’accelerare lo sviluppo delle nuove terapie. Per un dialogo sempre pi forte: pazienti da una parte e medici dall’altra”.

Cos come Cecilia Stajano, Community Manager Fondazione Mondo Digitale ETS: “Incontrare i giovani, in un contesto scolastico, permette di fare ragionamenti in un ambiente protetto e sensibilizzarli a quelle che potrebbero essere le professioni del futuro. Ognuno pu essere formato su questo perch la salute un tema che riguarda tutti”.

Discussione davanti alla platea di studenti proseguita con gli interventi del formatore di Fondazione Mondo Digitale, Michele Fiori, ma anche di Elisabetta Castellari e Sara Zago di AIL Bologna e Michele Cornella, Technology leader di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia.

Il 22 aprile premiazione concorso fotografico Obiettivo Terra

Roma, 16 apr. (askanews) – Cerimonia di premiazione del concorso fotografico nazionale “Obiettivo Terra” 2025, marted 22 aprile, ore 15:00, presso l’Aula Consiliare “Giorgio Fregosi” di Palazzo Valentini (via IV Novembre, 119/A), sede della Citt metropolitana di Roma Capitale e in diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione UniVerde. Come da tradizione, l’evento celebra la Giornata Mondiale della Madre Terra.

“Occorre un’opera di sensibilizzazione civica sulla necessit di preservare e proteggere i nostri fragili ecosistemi terrestri e marini, in ottica sostenibile, e il concorso Obiettivo Terra rappresenta un’occasione importante per stimolare questa capacit all’azione – afferma, lanciando l’evento, il Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio – Occorre costruire una svolta ecodigitale che permetta di tutelare e monitorare le nostre meravigliose Aree Protette italiane, e il ruolo che i giovani possono svolgere verso tale proposito determinante”.

C’ grande attesa per la decretazione della foto vincitrice del Primo Premio “Mother Earth Day”, del valore di 1.000 (euro mille), al contest sulle Aree Protette d’Italia pi celebrato e insignito di patrocini e riconoscimenti istituzionali a livello nazionale, e con prestigiose mostre nazionali ed internazionali, di cui tre presso le Nazioni Unite a New York. Nel corso della Cerimonia, saranno inoltre attribuite le Menzioni e Menzioni speciali, l’immancabile Premio “Parco Inclusivo” 2025, in collaborazione con Fiaba e Federparchi, all’Area Protetta italiana che si maggiormente distinta attraverso iniziative concrete a favore dell’accessibilit e fruibilit per le persone con disabilit e a ridotta mobilit, e molti altri premi. La 16a edizione di “Obiettivo Terra” promossa da Fondazione UniVerde e Societ Geografica Italiana, con la main partnership di Haiki+, azienda quotata all’Euronext Growth Milan tra i leader nel settore dell’economia circolare in Italia, l’event partner Comset, del gruppo Sphere S.p.A., da 40 anni una delle maggiori realt nel mercato degli avvolgenti alimentari e dei prodotti per uso domestico, con la digital partnership di Bluarancio.

Il concorso vanta autorevoli patrocini istituzionali (Senato della Repubblica; Camera dei Deputati; Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Ministero dell’Agricoltura, della Sovranit Alimentare e delle Foreste; Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Citt Metropolitana di Roma Capitale; Comune di Roma), il patrocinio di tutti i Parchi nazionali italiani, a cui si aggiungono i partners delle categorie che includono i principali attori con compiti di tutela degli spazi marittimi e costieri (Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera) e paesaggistico-ambientale (Comando Cufaa), insieme alle pi rappresentative associazioni ambientaliste, di promozione del turismo responsabile e dell’agroalimentare del Paese, oltre a numerosi partners tecnici e media partners.

Il Governatore Cirio in visita al Centro per l’Autismo Maugeri

Novara, 16 apr. (askanews) – A Veruno, in provincia di Novara, diventato realt il progetto Centro per l’Autismo Maugeri, realizzato all’interno dell’IRCCS Maugeri Veruno, istituto di eccellenza sanitaria e di ricerca della provincia di Novara dal 1972. Si tratta della prima struttura in Italia pensata per accogliere persone che, oltre a dover fare i conti con forme di autismo severe, manifestano anche gravi disturbi del comportamento. Una risposta concreta alla significativa crescita, negli ultimi anni, del numero delle emergenze psichiatriche che coinvolgono questo tipo di pazienti.

“Siamo un istituto che nasce con la medicina del lavoro, ma abbiamo sempre puntato sull’innovazione e continueremo a farlo – ha detto Luca Damiani, Presidente Esecutivo Maugeri -. Per riuscirci siamo passati dall’ambito riabilitativo nei luoghi di lavori insalubri all’ambito pneumologo, a quello neurologico e altres a quello cardiologico. Siamo un’azienda che lavora su una riabilitazione multidisciplinare e questo aspetto si sposa bene con le esigenze di questo progetto. Abbiamo bisogno di avere le istituzioni dalla nostra parte, affinch si possa fare sistema tra istituti come il nostro, che si occupano di ricerca, le associazioni di pazienti e le istituzioni stesse, che devono essere assolutamente presenti”.

Il Centro un progetto pilota finanziato da Regione Piemonte e coinvolge il territorio di Asl Novara e non solo. Nella giornata di marted 15 aprile, il Governatore Alberto Cirio ha visitato la struttura, osservando da vicino il reparto di 12 posti letto dedicato al ricovero di 6 persone di et adulta e 6 in et evolutiva, tra i 14 e i 17 anni.

“Questo un Centro che si occupa in modo eccellente di persone affette da problemi che purtroppo sono in aumento nella nostra societ – ha affermato Cirio -. Come sanit pubblica dobbiamo essere in grado di dare risposte sempre pi adeguate. Siamo in una struttura privata di eccellenza, un IRCCS con alta capacit di ricerca, una struttura complementare alla sanit pubblica. Credo molto nella possibilit di un lavoro pubblico-privato, perch sostengo che la sanit deve rimanere con i piedi ben piantati nel pubblico, ma che in un’ottica di eccellenza di servizi i rapporti virtuosi col privato non possano che fare bene. Credo che questo centro stia gi diventando un’eccellenza nazionale. Abbiamo casi molto gravi di autismo che rischierebbero di non trovare un’adeguata risposta. Pensiamo non solo alle persone malate, che necessitano di un ambiente idoneo e adeguato, ma anche ai loro genitori, per permettere loro di vivere sapendo che, nel momento in cui un figlio o una figlia non con loro, comunque in un posto in cui riceve le migliori cure che oggi il nostro Paese in grado di offrire. Avere questo centro in Piemonte un motivo di orgoglio ed per questo che la Regione investe tre milioni di euro all’anno in questa struttura in convenzione: il servizio della sanit pubblica deve essere garantito a tutti e specialmente a chi ne ha pi bisogno”.

Il Centro per l’Autismo Maugeri dotato anche di un giardino e di spazi esterni in cui verranno svolte attivit motorie, riabilitazione motoria, ortoterapia e altri laboratori.

Migranti, Meloni: Italia cambia approccio Ue, siamo su buona strada

Roma, 16 apr. (askanews) – “L’Italia ha svolto e sta svolgendo un ruolo decisivo per cambiare l’approccio europeo nei confronti del governo dei flussi migratori. Se oggi anche in Europa ci si pone come priorità la difesa dei confini esterni, il contrasto all’immigrazione irregolare di massa, il rafforzamento della politica dei rimpatri e l’attuazione di partenariati paritari con i Paesi di origine e transito, lo si deve per buona parte alla determinazione e alla caparbietà dell’Italia. I fatti dimostrano che avevamo ragione e che siamo sulla buona strada”. Lo afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commentando la lista paesi sicuri della Commissione europea.

Migranti, Meloni: lista Ue su paesi sicuri conferma bontà linea italiana

Roma, 16 apr. (askanews) – “Accolgo con grande soddisfazione la proposta di lista UE Paesi sicuri di origine presentata dalla Commissione europea e che ricomprende, tra gli altri, anche Bangladesh, Egitto e Tunisia”. Lo afferma la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Ritengo altrettanto positiva la proposta di anticipare l’entrata in vigore di alcune componenti del Patto Migrazione e Asilo, in particolare la possibilità di designare Paesi sicuri di origine con eccezioni territoriali e per determinate categorie e di applicare il criterio del 20%. Si tratta infatti – spiega Meloni – di fattispecie che consentono di attivare le procedure accelerate di frontiera ai migranti che arrivano da determinate Nazioni, come previsto dal Protocollo Italia-Albania”.

“È un’ulteriore conferma della bontà della direzione tracciata dal Governo italiano in questi anni e del sostegno di sempre più Nazioni europee, conclude la premier.

Lefebvre Giuffr, ecco il rebranding orientato al futuro

Milano, 16 apr. (askanews) – Nuovo nome, nuova grafica, stesso prestigio. Giuffr Francis Lefebvre diventa Lefebvre Giuffr, proiettandosi all’internazionalizzazione e al futuro. Rebranding a livello europeo voluto dal Gruppo Lefebvre, per rafforzare l’identit del marchio. Abbiamo parlato con Stefano Garisto, Amministratore Delegato Lefebvre Giuffr:

“Questo cambiamento fa parte di un progetto di respiro europeo con l’obiettivo di rafforzare l’identit globale del nostro marchio e potenziare la diffusione delle nostre soluzioni con contenuti e servizi di qualit basati su tecnologie innovative. L’appartenenza a un grande gruppo internazionale permette di cogliere molteplici opportunit. Ci che ci distingue come leader nel nostro settore la nostra capacit di adattarci e innovare e oggi, pi che mai, fondamentale per noi essere parte di una vera e propria rete che ci consente di condividere conoscenze, risorse e best practices a livello europeo”.

La nuova identit visiva stata svelata durante l’evento Legal & Tax Futures 2025-2035, ma non stata l’unica novit di giornata. Il contesto ha fatto da lancio a Sapient-IA, il rivoluzionario sistema di Intelligenza Artificiale generativa al servizio di professionisti e aziende. poi intervenuto Fabio Moioli, Leadership Advisor Spencer Stuart e membro del Forbes Technology Council per l’AI:

“Trapresentata Sapienza, che la nuova soluzione di Lefregio Frecchi la quale ha di fatto, in un certo senso, sia reso disponibile questa tecnologia per essere utilizzata in modo pi semplice sia allo stesso tempo specializzato questa tecnologia cos che sia pi efficace per gli esperti del mondo legale, del mondo fiscale e diventi qualcosa di molto pi potente rispetto a una soluzione di intelligenza artificiale chiamiamola General Purpose che pu essere usata per fare qualsiasi cosa”.

Storicit e tradizione, futuro e innovazione. Due anime che oggi, Lefebvre Giuffr, interpreta al meglio.

Fitto: oggi passo avanti per una politica migratoria Ue più efficace

Bruxelles, 16 apr. (askanews) – “Oggi abbiamo compiuto un passo avanti significativo verso una politica migratoria europea più efficace e condivisa. Abbiamo approvato una nuova proposta di regolamento per rendere le procedure di asilo più rapide ed efficienti, con un duplice obiettivo: offrire protezione a chi ne ha realmente diritto e garantire un rimpatrio celere per chi non possiede i requisiti per restare nell’Ue”.

Lo afferma sul suo account X (ex Twitter) il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto, responsabile per la Coesione e le Riforme, in riferimento alla proposta odierna dell’Esecutivo comunitario di una prima lista Ue di paesi di origine “sicuri” dei migranti, in modo da consentire agli Stati membri di trattare le domande di asilo in modo più rapido, con una una “procedura accelerata” quando ci sono alte probabilità che siano infondate, perché il richiedente può essere rimpatriato in sicurezza nel suo paese di provenienza.

Fitto sottolinea nel suo post “le principali novità” della proposta della Commissione: “procedure accelerate per le domande di asilo considerate presumibilmente infondate”; e poi “la creazione di un elenco comune dell’Ue dei paesi di origine sicuri, che include: Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco, Tunisia”, oltre a “tutti i paesi candidati all’adesione all’Ue: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Georgia, Moldova, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Turchia, Ucraina. E i candidati potenziali: Kosovo”.

“Alcuni Stati membri – rileva il vicepresidente esecutivo della Commissione – già adottano elenchi nazionali, ma un elenco europeo è fondamentale per armonizzare l’applicazione del concetto di ‘paese sicuro’ e garantire trattamenti più uniformi in tutta l’Unione. Le domande provenienti da cittadini di questi paesi saranno trattate in tempi più brevi, poiché considerate con bassa probabilità di accoglimento”.

“Questa proposta, frutto dell’ottimo lavoro del collega commissario Magnus Brunner, rappresenta un passo concreto e pragmatico verso la piena attuazione del Patto sull’Asilo e la costruzione di una vera politica migratoria comune a livello europeo”, conclude Fitto.

L’Economist: gli Usa stufi degli sforzi europei per rafforzare Kiev

Roma, 16 apr. (askanews) – In un articolo che dettaglia come l’amministrazione Trump stia avendo crescenti difficoltà a negoziare un cessate il fuoco per l’Ucraina, The Economist riferisce che “diversi funzionari (americani) si dicono stancati degli sforzi unilaterali dell’Europa per rafforzare militarmente e finanziariamente l’Ucraina. A loro avviso, queste iniziative indeboliscono la leva negoziale di Washington nei confronti di Mosca”.

L’articolo intitolato “Il cessate il fuoco di Trump sta scivolando via” rileva che Washington teme che il sostegno europeo a Kiev – non coordinato con gli Stati Uniti – renda più difficile ottenere concessioni da parte russa, ostacolando la strategia di Trump, che punta a una de-escalation controllata e a un cessate il fuoco negoziato.

Il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, e l’inviato speciale Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si recheranno a Parigi dal 16 al 18 aprile per colloqui con le controparti europee per promuovere l’obiettivo del Presidente Trump di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina e fermare lo spargimento di sangue”, ha confermato oggi il Dipartimento di Stato. Le divisioni tra Washington e le capitali europee (soprattutto Parigi e Berlino) si stanno approfondendo, sostiene The Economist. E questo, mentre le truppe russe stanno consolidando posizioni e mentre cresce la frustrazione ucraina per i ritardi nei rifornimenti.

Inoltre, l’amministrazione americana avrebbe cercato di convincere l’Ucraina ad accettare una tregua negoziata, ma l’offensiva russa su Donetsk e Kharkiv ha ridotto la credibilità di qualsiasi accordo di pausa. Inoltre, l’Iran, la Cina e altri attori regionali stanno spingendo per soluzioni parallele, minando la centralità di Washington nei negoziati.

Annunciati i primi nomi sul palco del Concerto del Primo Maggio

Milano, 16 apr. (askanews) – Si accendono i riflettori sull’edizione 2025 del Concerto del Primo Maggio di Roma, promosso da CGIL, CISL e UIL e organizzato da iCompany con la direzione artistica di Massimo Bonelli.

L’appuntamento con la grande musica dal vivo torna come sempre in Piazza San Giovanni in Laterano per celebrare la Festa dei Lavoratori con una maratona di musica, impegno e spettacolo, presentato da Noemi, Ermal Meta e Bigmama ai quali si affiancherà per una serie di incursioni il professore star dei social Vincenzo Schettini.

I primi nomi annunciati promettono un’edizione ricca di sorprese con generi diversi che si intrecciano, creando un mosaico sonoro che riflette l’Italia di oggi: Alfa, Anna Castiglia, Bambole Di Pezza, Brunori Sas, Centomilacarie, Franco126, Gabry Ponte, Gaia, Giorgio Poi, i Benvegnù, Joan Thiele, Legno & Gio Evan, Lucio Corsi, Mondo Marcio, Shablo con special guests.

Sulla base del concept “Il futuro suona oggi”, il Concerto del Primo Maggio prova a intercettare le voci più autentiche del panorama musicale italiano, restituendo un affresco sonoro che abbraccia il presente in tutte le sue sfaccettature. In un’epoca in cui il pubblico sente il bisogno di approfondire, capire e connettersi, la musica si fa veicolo di storie e messaggi.

«I primi nomi che annunciamo oggi restituiscono lo spirito con cui stiamo costruendo il cast artistico del Concertone 2025: uno spaccato autentico e contemporaneo della nuova scena d’autore italiana, in cui convivono anime pop, elettroniche, urban, cantautorali e rock in un unico abbraccio musicale corale. La lineup di quest’anno sarà eterogenea ma coerente, pensata per raccontare, attraverso la musica, la complessità, le contraddizioni e la bellezza del nostro tempo» racconta il direttore artistico del Primo Maggio Massimo Bonelli.

Il cantautorato torna quindi protagonista: le parole contano, i testi diventano centrali, raccontano generazioni in continua trasformazione.

L’annuncio della lineup 2025 è solo all’inizio e nelle prossime settimane verranno svelati nuovi artisti che arricchiranno il cast di un evento che, ogni anno, richiama centinaia di migliaia di spettatori da tutta Italia e in diretta televisiva e radiofonica.

Il Concertone 2025 guarda avanti e mette al centro la musica, rigorosamente live, come strumento di racconto, consapevolezza e cambiamento. Sarà una festa, ma anche un momento di riflessione, un’opportunità per immaginare il domani attraverso le voci di chi, con la propria musica, lo sta già costruendo.

Sarà come sempre a libero accesso e sarà trasmesso in diretta su Rai 3 e Rai Radio 2 e in onda su RaiPlay e Rai Italia.

Wto: con dazi reciproci interscambio merci globale -1,5% in 2025

Roma, 16 apr. (askanews) – Le tensioni innescate dai nuovi dazi commerciali decisi dall’amministrazione Trump negli Usa rischiano di far diminuire dello 0,2% i volumi dei traffici globali di merci quest’anno, per poi risalire del 2,5% il prossimo, con ricadute particolarmente negative per le esportazioni in Nordamerica, previste in calo del 12,6%. Sono le stime dell’Organizzazione mondiale nel commercio (Wto), pubblicate oggi nel Global Trade Outlook and Statistics, in base ai livelli attualmente in vigore di queste misure su import e export.

Secondo lo studio, se alla fine venissero riapplicati i dazi “reciproci” annunciati da Washington – che sono stati rapidamente sospesi, salvo che per la Cina – la contrazione dell’interscambio globale di merci risulterebbe molto più marcata, pari all’1,5%.

Il Wto ha anche elaborato per la prima volta uno studio sugli scambi di servizi, oltre alle tradizionali stime sul traffico merci, secondo cui quest’anno i volumi su questo segmento cresceranno del 4%, circa 1 punto percentuale in meno di quanto previsto prima che scattassero i dazi.

La direttrice del Wto, Ngozi Okonjo-Iweala si dice “profondamente preoccupata dall’incertezza che circonda le politiche commerciali, anche per lo stallo tra Stati Uniti e Cina. La recente escalation ha temporaneamente alleviato alcune pressioni sul commercio globale. Tuttavia, la persistente incertezza minaccia di agire come un freno sulla crescita globale – sostiene – con gravi ricadute negative Per il mondo e in particolare per le economie più vulnerabili”. (fonte immagine: WTO).

Cinema, in corso le riprese di "Illusione" di Francesca Archibugi

Roma, 16 apr. (askanews) – Sono in corso le riprese di “Illusione”, il nuovo film diretto da Francesca Archibugi. Nel cast Jasmine Trinca, Michele Riondino, Angelina Andrei, Vittoria Puccini, con Francesca Reggiani, Aurora Quattrocchi e Filippo Timi. La sceneggiatura è firmata da Francesca Archibugi, Laura Paolucci, Francesco Piccolo.

Le riprese si svolgono in Italia, a Bruxelles e a Strasburgo per una durata di otto settimane.

Periferia di Perugia. In un fosso viene ritrovata una ragazzina. Indossa un completo d’alta moda ed è bellissima. La polizia sta per portare via il corpo, quando un sospiro la svela ancora viva: si chiama Rosa Lazar, è moldava e non ha nemmeno 16 anni. La sostituta procuratrice Cristina Camponeschi e lo psicologo Stefano Mangiaboschi sono immediatamente chiamati a occuparsi del caso. L’indagine è più complicata del previsto, perché Rosa non sembra avere coscienza delle brutali violenze subite e copre la verità dei fatti. Dietro la maschera di un’incessante gioiosità emerge un profilo psicologico molto disturbato. Come è arrivata a Perugia questa lolita che non sembra una normale prostituta e che si comporta come una bambina? Per la sostituta procuratrice Rosa diventerà la chiave per un’indagine internazionale su scenari inquietanti. Per lo psicologo sarà un altro tipo di indagine, interiore, che lo porterà a scoprire il vero enigma di Rosa Lazar.

“Illusione” è una produzione Fandango con Rai Cinema e Tarantula Belgique. L’opera è stata realizzata con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura.

Migranti: la Commissione Ue propone la lista di Paesi d’origine sicuri

Bruxelles, 16 apr. (askanews) – La Commissione europea ha proposto, oggi a Bruxelles, una prima lista Ue di “paesi di origine sicuri” dei migranti richiedenti asilo nell’Ue, come prevede il “Patto” su immigrazione e asilo adottato lo scorso anno, insieme ad altre disposizioni per accelerare l’attuazione di alcuni aspetti importanti del Patto, che entrerà in vigore nel giugno 2026. Lo scopo è quello di consentire agli Stati membri di trattare le domande di asilo in modo più rapido, con una una “procedura accelerata” o “di frontiera”, quando ci sono alte probabilità che siano infondate perché i il paese di provenienza dei richiedenti è considerato “sicuro”.

La Commissione propone di attuare in anticipo due importanti possibilità per gli Stati membri previste dal nuovo Patto: 1) di applicare la procedura di frontiera o una procedura accelerata (tre mesi invece di sei) alle persone provenienti da paesi in cui, in media, il 20% o meno dei richiedenti ottiene protezione internazionale nell’Ue (soglia del 20% del tasso di riconoscimento); 2) di designare i paesi terzi sicuri e i paesi di origine sicuri con delle eccezioni, che escludano regioni specifiche negli stessi paesi terzi o categorie di persone chiaramente identificabili.

Quanto alla lista Ue dei paesi di origine sicuri, la Commissione ha proposto di inserirvi Kosovo, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco e Tunisia. Questa lista, una volta approvata dai co-legislatori (Parlamento europeo e Consiglio Ue) diventerà obbligatoria per tutti gli Stati membri, che tuttavia potranno continuare a mantenere e applicare delle proprie liste nazionali, con altri paesi d’origine “sicuri”. Se un paese d’origine sicuro viene sospeso o rimosso dalla lista Ue, gli elenchi nazionali potranno continuare a includerlo solo se la Commissione non si opporrà (entro due anni). D’altra parte la Commissione ritiene che tutti i paesi candidati all’adesione all’Ue, in linea di principio, soddisfino i criteri per essere designati come paesi di origine sicuri, poiché nell’ambito del loro percorso di adesione si impegnano a raggiungere la stabilità di istituzioni che garantiscano la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani e il rispetto e la tutela delle minoranze (i “criteri di Copenaghen”). Un paese candidato verrebbe escluso solo in determinate circostanze specifiche: violenza indiscriminata in situazioni di conflitto, sanzioni adottate dal Consiglio Ue nei suoi confronti, o un tasso di riconoscimento dei richiedenti asilo a livello Ue, per i propri cittadini, superiore al 20%.

La proposta della Commissione si basa su un’analisi dell’Agenzia dell’Ue per l’asilo (Euaa) e su altre fonti, tra cui informazioni provenienti dagli Stati membri, dal Servizio europeo di azione esterna (Seae) e anche da organizzazioni non governative. L’elenco Ue dei paesi di origine sicuri è fondato su un processo dinamico: la lista può essere ampliata o rivista nel tempo. I paesi inclusi nella lista possono anche essere sospesi o rimossi dall’elenco qualora non soddisfino più i criteri per essere designati come “sicuri”.

Inoltre, sottolinea la Commissione in una nota, “la designazione come paese di origine sicuro non costituisce una garanzia di sicurezza per tutti i cittadini di quel paese. Gli Stati membri devono condurre una valutazione individuale di ciascuna domanda di asilo, indipendentemente dal fatto che la persona provenga o meno da un paese di origine sicuro”.

Cosmetici e giocattoli in cima alla lista Ue sui prodotti pericolosi

Roma, 16 apr. (askanews) – Anche quest’anno i cosmetici restano in cima alla lista europea delle segnalazioni di prodotti più pericolosi per la salute, stilata dalla Commissione europea e che non include gli alimentari. Oltre un allerta su tre lo scorso anno (36%) è scattato sui cosmetici, seguiti dai giocattoli con un caso su sei (15%) – quindi assieme queste due categorie rappresentano oltre una segnalazione su due – e poi i dispositivi elettrici (10%), i motori per veicoli (9%) e i prodotti chimici (6% percento).

Con un comunicato, l’esecutivo comunità spiega che la principale causa che fa scattare le allerta per i rischi sulla salute è rappresentata dalle componenti chimiche, tra cui camdio, nichel e piombo nella gioielleria, così come aromi allergenici negli oli per il corpo e i prodotti chimici sintetici utilizzati per ammorbidire la plastica, ad esempio su alcuni vestiti. Prodotti spesso importati dall’Asia o, ora, acquistati di frenquente tramite portali di e-commerce.

Nel caso dei cosmetici, la stragrande maggioranza delle segnalazioni riguarda un aroma sintetico vietato nell’unione (Bmhca) che crea irritazioni alla pelle e può causare danni al sistema riproduttivo umano.

Il rapporto è stato presentato oggi in base al meccanismo europeo di allerta rapida sui prodotti a rischio, battezzato Safety Gate. Nel 2024 sono stati notificati 4.137 allarmi, il livello più elevato da quando questo meccanismo è stato lanciato nel 2003. L’aumento delle segnalazioni, dice la Commissione, dimostra la crescente efficacia e fiducia nel Safe Gate, dato che le autorità utilizzano la piattaforma più di frequente, per segnalare allerta e per intervenire sulle potenziale minacce per la sicurezza dei consumatori.

Bruxelles aggiunge che sta lavorando in stretto contatto con le autorità di vigilanza nazionali per preparare la prima indagine a tappeto sulla sicurezza dei prodotti, che verrà effettuata tramite una serie di controlli simultanei sui portali Internet per identificare le violazioni sulle normative comunitarie che tutelano i consumatori nei vari segmenti. (fonte immagine: European Union).

Tre secoli di storia veneziana a Palazzo Vendramin Grimani

Venezia, 16 apr. (askanews) – Tre secoli di vita a Palazzo Vendramin Grimani, questo il racconto che viene portato avanti, attraverso, oggetti, documenti e opere d’arte dalla Fondazione dell’Albero d’Oro di Venezia nella mostra “Di storie e di arte”, dedicata proprio al palazzo che oggi sede della stessa fondazione.

“Questa mostra – ha detto ad askanews Batrice de Reynies, segretaria generale della Fondazione dell’Albero d’oro – una mostra che racconta la storia del palazzo e la vita dei suoi abitanti e delle illustri famiglie veneziane che ne furono proprietarie. Abbiamo provato a ricostruire l’ambiente di questo palazzo per tanti secoli e presentiamo molti oggetti, dipinti, tutto il mondo che forse avevamo perduto”.

Tra oggetti comuni ritrovati in straordinario stato di conservazione, abiti dell’epoca, menu originali, passaporti napoleonici, giochi per bambini o spartiti musicali, la mostra, che parte dalla figura del doge Pietro Grimani, ci cala dentro uno spazio e un modo di vivere che, in qualche modo, ricreano lo spirito di Venezia attraverso il tempo. Con anche alcune opere d’arte esposte per la prima volta.

“Siamo molto fiere di poter presentare quattro pastelli inediti di Rosalba Carriera insieme a un dipinto realizzato da Angelica Kaufmann – ci ha spiegato Anna Mistrorigo, responsabile Comunicazione della Fondazione dell’Albero d’oro – che stato commissionato appunto dalle famiglie Vendramin Grimani e Giustinian per la prima volta qui a Palazzo Vendramin Grimani”.

La mostra, curata da Massimo Favilla e Ruggero Rugolo con gli allestimenti diDaniela Ferretti, aperta al pubblico fino al 23 novembre.