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domenica, 13 Luglio, 2025
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MotoGP, Quartararo in pole ad Assen

Roma, 28 giu. (askanews) – Fabio Quartararo scatenato ad Assen. Il pilota Yamaha conquista la pole position del GP d’Olanda con il tempo di 1’30″651. Per il francese è la ventesima partenza davanti a tutti in MotoGP, la quarta nel Mondiale 2025. Seconda posizione per Francesco Bagnaia, il migliore tra le Ducati. Pecco paga appena 28 millesimi, ma può guardare con fiducia a entrambe le gare. Fabio Quartararo è scatenato ad Assen. Il pilota Yamaha conquista la pole position del GP d’Olanda con il tempo di 1’30″651. Per il francese è la ventesima partenza davanti a tutti in MotoGP, la quarta nel Mondiale 2025. Il risultato sottolinea la competitività di Quartararo, autore del miglior tempo anche tra prequalifiche e FP2. Seconda posizione per Francesco Bagnaia, il migliore tra le Ducati. Pecco paga appena 28 millesimi, ma può guardare con fiducia a entrambe le gare.

Terzo mandato, Tajani: decisione presa, non possibile 10 anni a guida regione

Roma, 28 giu. (askanews) – “La decisione è stata presa: il terzo mandato non c’è, ma non è una questione polemica. Io dico che non si può stare per più di dieci anni alla guida di una regione, quando il presidente della regione ha più poteri nel suo territorio di quanti ne abbia il presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica”. Lo afferma il segretario di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani parlando a Budoni in Sardegna.

Per il ministro degli Esteri “la democrazia deve essere fatta anche di regole. Non basta dire ‘il popolo lo vuole’: il popolo vota però quando hai in una regione 10 anni di potere, magari poi le elezioni possono essere in qualche modo condizionate anche da incrostazioni di potere”.

Gaza, Trump sta dicendo a Israele che "è il momento" di un accordo (ora che ha chiuso con la questione Iran)

Roma, 28 giu. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump sta cercando di convincere il premier israeliano Benjamin Netanyahu ad accettare un accordo con Hamas sul conflitto nella Striscia di Gaza. “Un accordo è davvero possibile”, ha detto alla rivista Newsweek una fonte al corrente dei negoziati, aggiungendo: “Il presidente si sta adoperando molto duramente per convincere gli israeliani che è giunto il momento, ora che hanno chiuso con la questione dell’Iran”.

Secondo la fonte, Trump punta a una fine duratura del conflitto, che vada oltre il periodo di tregua di 60 giorni presente nell’ultima proposta statunitense: “Il presidente è chiaramente interessato non solo a un cessate il fuoco di 60 giorni tra Israele e Hamas. Spera che quei 60 giorni portino a una soluzione, al rilascio di tutti gli ostaggi e a un cessate il fuoco permanente che potrebbe dare avvio ai negoziati sul futuro di un accordo di pace tra Israele e Palestina.”

Iran, Trump: una "bufala" la proposta di incentivi da 30 mld Usd

Roma, 28 giu. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump ha smentito le indiscrezioni apparse ieri sulla stampa, secondo cui la sua amministrazione starebbe valutando di offrire diversi incentivi all’Iran, tra cui l’accesso a fondi fino a 30 miliardi di dollari, per la costruzione di un programma nucleare civile.

“Mai sentito parlare di questa idea assurda. È solo un’altra BUFALA diffusa dalle fake news per mortificare. Questa gente è MALATA!!!”, ha scritto Trump su Truth.

Ieri le emittenti americane Cnn e Nbc hanno riferito, citando fonti a conoscenza del dossier, che l’amministrazione Trump ha esplorato possibili incentivi economici a Teheran in cambio della fine dell’arricchimento dell’uranio, tra cui lo sblocco di miliardi di dollari di beni iraniani congelati.

La proposta, definita dalle fonti “preliminare”, consentirebbe a Teheran l’accesso a un massimo di 30 miliardi di dollari.

Gaza, raid israeliano sulle tende degli sfollati: almeno sei morti

Roma, 28 giu. (askanews) – Almeno sei palestinesi sono rimasti uccisi nel bombardamento lanciato oggi dalle forze israeliane sulle tende che ospitano gli sfollati nella zona di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. Lo riportano i media palestinesi. Sono almeno  60 il numero dei morti palestinesi nei bombardamenti condotti dalle forze israeliane dall’alba di oggi nella Striscia di Gaza: è quanto riporta l’Agence France Presse citando fonti ospedaliere palestinesi. Imprecisato il numero dei feriti.

Secondo il ministero della Sanità dell’enclave palestinese, controllata da Hamas, sono almeno 81 palestinesi sono morti e altri 422 sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza. Sale così ad almeno 56.412 morti e 133.054 feriti il bilancio delle vittime del conflitto in corso dal 7 ottobre 2023.

L’arte del cazzeggio non è eredità democristiana

Sono dispiaciuto per Casini. Conversando con Il Foglio, ieri se ne è uscito come mai avrebbe dovuto, facendo della sua (e nostra) storia una barzelletta. Gli è stato fatale l’abbraccio con Franceschini sotto gli occhi del giornalista. È scattata l’eccitazione.“A noi vecchi democristiani è rimasta l’arte del cazzeggio. Andiamo in Rai!”. In fondo è un’offesa anche per giornalisti, tecnici, operatori di via Teulada e Saxa Rubra. Sembra che la professionalità da quelle parti equivalga a maneggio di effimero e non sense –  non scomodiamo il mito di Arbore.

Serietà e responsabilità, non buffonerie

Certo, Casini non è stupido: scherzando e ridendo – a proposito di cazzeggio – siede in Parlamento da più di trent’anni. In un tempo in cui i veri democristiani dovrebbero riarmarsi della vocazione pedagogica che li ha resi abili nell’arte della mediazione tra valori universali cristiani e impegno politico al servizio delle istituzioni, stona la metamorfosi nell’imptobabile arlecchino collettivo che chiama al riso e alle buffonerie.

Meglio tacere

Non è questo il motivo che regge alla prova degli accadimenti e al bisogno di risveglio morale di un’Italia dispersa. La banalità non è il destino dei pronipoti di Sturzo e De Gasperi, né può essere il bando dei liberi e forti che tornano a ragionare pubblicamente. Nel caso, meglio soprassedere.

Con "El Camino" Alvaro Soler festeggia 10 anni di carriera e successi

Milano, 28 giu. (askanews) – Uscirà il 10 ottobre “El camino” (Sony Music), il nuovo album in studio di Alvaro Soler. L’artista con più di cinque miliardi di stream tra audio e video, oltre 150 certificazioni d’oro e di platino e milioni di fan in tutto il mondo, apre ora un nuovo entusiasmante capitolo della sua carriera.

L’album il 10 ottobre, già in pre-order, sarà disponibile in diversi formati: digitale, CD standard, CD autografato (Esclusiva Amazon), LP colorato con poster.

Con brani già apprezzatissimi come la romantica ballata d’amore “Te Imaginaba”, l’inno world music “Cero” (feat. Namayana Women’s Choir), l’intima confessione pop “Dicen”, l’energica “Con Calma” e il recente singolo “Regalo”, Alvaro Soler ha già mostrato parte della sua evoluzione musicale negli ultimi mesi.

“El Camino” segna un anniversario importante nella carriera di Alvaro Soler. Nell’aprile 2015, circa dieci anni fa, veniva pubblicato il suo singolo di debutto “El Mismo Sol” che è diventato subito un successo mondiale e ha consacrato Alvaro come musicista e star di fama internazionale. Il trailer ufficiale di “El Camino” include anche un breve sguardo ai 10 anni di carriera di Alvaro Soler.

Il titolo dell’album non potrebbe essere più preciso: con “El Camino” il cantautore racconta l’emozionante “viaggio” compiuto finora e si concede uno sguardo personale sulla propria carriera, attraverso brani inediti e ricchi di sfumature. Un percorso stilistico, umano e spirituale, con cui l’artista dal respiro cosmopolita invita il suo pubblico sempre più numeroso a seguirlo, offrendo ora una colonna sonora tutta sua.

Nel suo nuovo album, Alvaro Soler esplora sonorità del tutto inedite, fondendo strumenti della tradizione secolare con beat moderni e melodie accattivanti, dando vita a un mix positivo e spensierato di pop, musica latina e world music. Brani che parlano d’amore e solidarietà, di autoguarigione e coraggio di cambiare, di fiducia e speranza in un mondo in continua evoluzione.

In merito all’album Alvaro ha dichiarato: “Attraverso questi brani ho riscoperto me stesso e la mia passione per la musica. È una sensazione meravigliosa poter raccontare di nuovo una storia coerente, e non solo singoli episodi. Questo album rappresenta ciò che ho sempre sentito dentro di me!”

Dopo aver collaborato negli ultimi anni con star internazionali del calibro di Jennifer Lopez, Flo Rida, Juanes, Birdy, David Bisbal, Topic e Nico Santos, e dopo aver entusiasmato il pubblico di tutto il mondo con i suoi concerti sold out, quest’estate Alvaro Soler sarà protagonista di un importante tour nei festival, dove presenterà dal vivo alcuni brani estratti dal suo nuovo album.

Un socialista a New York? Il bipartitismo vacilla

La scossa Mamdani

La notizia, seppur ancora formalmente in attesa di conferma, è ormai consolidata: Zohran Mamdani, deputato statale e membro dei Democratic Socialists of America, ha vinto le primarie del Partito Democratico per diventare il candidato sindaco di New York. Il risultato sarà ufficializzato solo lunedì 1° luglio, a dodici giorni di distanza dal voto, a causa del sistema del “ranked-choice voting” che ha richiesto una lunga elaborazione. Ma il verdetto politico è già in campo: un candidato apertamente socialista è il nome del partito di maggioranza nella città simbolo del capitalismo americano. Non era mai accaduto.

La vittoria di Mamdani ha aperto un fronte inatteso. Il bipartitismo, che da decenni scandisce i ritmi della politica americana, viene improvvisamente messo in discussione non da un outsider esterno, ma da un esponente del partito stesso. Una candidatura che, pur venendo dall’interno del Partito Democratico, ne mette in crisi la forma classica, accentuandone la frattura interna.

I giochi che si aprono

Il primo a reagire è stato Eric Adams, sindaco uscente e ora deciso a ricandidarsi come indipendente, appoggiato da settori moderati e dal mondo degli affari. Lo sostiene una parte della finanza immobiliare cittadina e l’area repubblicana più pragmatica, che lo vede come unica barriera al “pericolo rosso” rappresentato da Mamdani.

Il Partito Repubblicano ufficiale è invece fermo su Curtis Sliwa, figura simbolica più che competitiva, mentre si moltiplicano le voci di un possibile ripensamento a favore di Adams. Intanto Andrew Cuomo, sconfitto alle primarie, non ha escluso di restare in campo con una sua lista. Si profila una corsa a quattro che, in un contesto di voto frammentato, potrebbe essere decisa con poco più del 30% dei consensi.

Denaro e strategie: i PAC entrano in scena

In questa nuova geografia politica, i PAC (Political Action Committees) svolgeranno un ruolo decisivo. Si tratta di comitati politici esterni ai partiti, autorizzati a raccogliere e spendere fondi a sostegno o contro i candidati. Se formalmente indipendenti, nella pratica influenzano in modo determinante l’andamento delle campagne. I PAC progressisti stanno già convogliando risorse a favore di Mamdani, che punta a una raccolta complessiva di oltre 8 milioni di dollari. Ma anche il fronte conservatore si muove: imprenditori e gruppi immobiliari hanno cominciato a finanziare Adams, nella speranza di arginare il candidato socialista.

L’ingresso massiccio del denaro nella battaglia municipale rende ancora più evidente la posta in gioco: non si tratta più solo di scegliere il sindaco di New York, ma di ridefinire l’equilibrio tra spinte ideologiche, interessi economici e modelli di governance.

La crisi del sistema

La candidatura di Mamdani ha rotto un equilibrio. E ciò che si sta aprendo non è solo una battaglia elettorale, ma un confronto culturale e strategico che potrebbe avere ripercussioni oltre i confini cittadini. Il bipartitismo americano – logorato da polarizzazione e rigidità – appare incapace di contenere le nuove domande sociali. E New York, laboratorio politico da sempre, restituisce l’immagine di un sistema che fatica a rappresentare la complessità del presente.

In gioco, stavolta, non c’è solo una poltrona. C’è l’idea stessa di alternativa. E il suo posto – in una delle città più simboliche d’America – potrebbe essere occupato da chi, fino a ieri, era considerato incompatibile con le logiche del potere.

La Cisl verso il congresso: dove batte il cuore?

La recente riflessione di Sandro Antoniazzi sul “caso Sbarra” mette a fuoco un punto chiave per la storia e l’identità della Cisl. La sua analisi segnala giustamente un vulnus morale, ma è sul piano politico che si gioca la vera partita. Non è nel moralismo che va ricercata la chiave di lettura: scivolare sul terreno dei giudizi personali finirebbe per richiamare quell’etica puritana che per tradizione lambisce la sinistra cattolica e, segnatamente, quella cislina.

Crisi, dalle grandi motivazioni agli adattamenti tattici

La Cisl dei Pastore, Storti, Carniti e Marini è stata una realtà forte perché chiara nel suo orizzonte politico e sindacale. Oggi, invece, sembra tentata dal “confusionismo” dei tempi nuovi: sospesa tra destra e sinistra, ma in realtà attratta dal richiamo di una destra che prova ad assorbirla e ad annullarne la visione originale. Le vicende legate al passaggio di Sbarra dal sindacato al governo (a proposito, ancora non si conoscono le deleghe effettive assegnate al Sottosegretario al Sud…) sono la spia di un problema più ampio, legato alla direzione generale dell’organizzazione.

Il congresso come crocevia

È in vista del prossimo congresso che la Cisl è chiamata a fare chiarezza sulla propria linea generale. O saprà rilanciare la visione cristiano‑sociale e democratica dei suoi padri fondatori – nell’alveo del modello contrattuale e partecipativo immaginato da Romani – oppure finirà per scivolare definitivamente nell’area della destra, come un sindacato autonomo qualunque. Questo è il punto dirimente, la prova del fuoco per l’attuale gruppo dirigente.

L’autonomia non è negoziabile

Se la legittimità interna è garantita dal voto dei delegati, quella esterna, sociale e morale, va guadagnata sul campo. Solo affermando e rilanciando l’autonomia sindacale e civile dei lavoratori, la Cisl potrà ritrovarsi degna dei suoi principi e delle sue battaglie sociali che hanno fatto la storia del sindacato. Magari affermando anche qualche no al Governo Meloni, prima che sia troppo tardi…

Oltre il partito: ricostruire la comunità cattolico democratica

La cultura cattolico democratica italiana, per decenni protagonista della vita pubblica, oggi appare dispersa, marginalizzata, silenziata. Non è morta, ma ha smarrito la capacità di farsi sentire con una voce sola. Eppure, questa tradizione – radicata nel personalismo, nella solidarietà e nel pluralismo – può ancora offrire risposte all’altezza delle sfide attuali. Ne sono convinti Giuseppe Fioroni e Lucio D’Ubaldo, che con un recente intervento hanno rilanciato il dibattito. E con loro Nino Labate, che invita a non commettere l’errore di pensare che la rinascita passi necessariamente da un nuovo partito.

Dalla frammentazione alla voce comune

Il punto è proprio questo: oggi non si tratta di rifare la Democrazia Cristiana, né di costruire un contenitore centrista per colmare un vuoto. Servono relazioni, pensiero, una rete di intelligenze e di presenze. L’ipotesi, già evocata da Giulio Prosperetti e ispirata a Giorgio Campanini, è quella di una “convention” permanente di tutte le realtà di ispirazione cristiana, un luogo di confronto stabile, non un’operazione elettorale.

Né nostalgia né moderatismo

Il popolarismo – lo ricorda Lorenzo Dellai – non è moderatismo. Non si limita a mediare, ma prende posizione. Non guarda a destra per arginare la Meloni, né si limita a cercare un centro astratto. È piuttosto un metodo, un orientamento, un’apertura alla società concreta. Per esistere politicamente, tuttavia, occorre una forma: e quella forma, oggi, non può più essere il partito tradizionale. Bisogna inventare qualcosa di nuovo, aperto, capace di abitare la democrazia digitale senza rinunciare alla partecipazione reale.

Mattarella insiste spesso su questo punto: non dobbiamo ricostruire il passato, ma costruire il nuovo. È una sfida culturale prima che politica. Per affrontarla, bisogna superare l’individualismo dominante e ricomporre una presenza collettiva capace di generare senso.

Un vuoto che pesa

Oggi manca una voce cattolico democratica visibile e riconoscibile nello spazio pubblico. Le scuole di formazione sono vuote, l’associazionismo in crisi, il voto dei cattolici è secolarizzato. I dati di Franco Garelli e Nando Pagnoncelli parlano chiaro: i “praticanti” votano come tutti gli altri. E il loro comportamento elettorale non si orienta più ai valori, ma all’offerta momentanea. Il risultato è che la politica non intercetta più le attese profonde di quella parte del Paese che continua, pur tra mille contraddizioni, a cercare un senso, una direzione.

Eppure, mai come oggi servirebbe una cultura politica capace di interpretare le trasformazioni epocali: guerre, crisi ambientali, diseguaglianze, rivoluzioni tecnologiche. Una cultura che promuova il bene comune, la pace, l’unità nella diversità. Papa Francesco lo dice con chiarezza: siamo tutti sulla stessa barca. Serve corresponsabilità, non chiusura. Comunità, non frammentazione.

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Con la benedizione di Gualtieri, il civismo di Onorato entra nel campo largo

Il convegno e il messaggio

L’altro ieri, all’hotel Parco dei Principi di Roma, Alessandro Onorato ha ufficializzato la volontà di costruire un progetto civico a dimensione nazionale. L’obiettivo: federare le esperienze civiche nate nei territori e offrire al centrosinistra un contributo di concretezza e radicamento locale. «Non un nuovo Terzo Polo», ha precisato, ma una rete civica che, sulla base del “buon governo”, possa dare forza a un’offerta politica diversa da quella partitica tradizionale. Un civismo pragmatico, non ideologico, capace – nelle intenzioni – di raccogliere energie oggi disperse. Lunedì anche Paolo Ciani, espressione della Comunità di Sant’Egidio, proporrà un’iniziativa fac-simile denominata “Rete civica solidale”. 

Le presenze e la regia politica

Dietro queste operazioni studiate a tavolino s’intravede la regia di Franceschini e Bettini, gli azionisti di maggioranza  del Nazareno. Anche il sindaco Gualtieri, seduto in prima fila in segno di solidarietà con il suo assessore, ha messo a verbale l’adesione alla strategia di rivitalizzazione del centrosinistra. Tutto questo, in realtà, è il sintomo di una crisi di visione e di leadership, sicché si tenta di supplire all’assenza di pensiero strategico con l’assemblaggio di forze locali impigliate nel sistema di potere del Pd. Ciani e Onorato non apportano nulla di aggiuntivo a quell’abbozzo di coalizione che finora è andata sotto il nome di “campo largo”. A conti fatti, questo civismo dai contorni labili serve a contenere l’intraprendenza di Renzi, senza che la manovra possa ambire a spostare consensi a vantaggio della coalizione. Si gioca a redistribuire le forze, non ad accrescerle.

Una forzatura istituzionale

Spiace constatare che il sindaco di Roma abbia ritenuto opportuno avallare una simile iniziativa. Non se ne comprendono le ragioni. È lecito domandarsi se sia credibile che un assessore in carica, a due anni dalla scadenza della consiliatura e delle prossime elezioni politiche, possa dedicarsi a un progetto politico così ambizioso e impegnativo quando il suo compito dovrebbe consistere nel fare bene l’amministratore locale. Onorato, certo, ha diritto di perseguire il suo disegno, ma dovrebbe avere l’onestà di dimettersi. E il sindaco, dal canto suo, avrebbe il dovere – politico e istituzionale – di ricordarglielo.

C’è un evidente squilibrio: mentre il sindaco, sulla base delle norme vigenti, in caso di candidatura al Parlamento deve dimettersi almeno sei mesi prima delle elezioni, un assessore può invece utilizzare la visibilità del suo ruolo per costruirsi una legittimazione politica, senza dover lasciare l’incarico. È un’anomalia che suscita grandi interrogativi. E che mina, peraltro, l’equilibrio complessivo dell’amministrazione comunale.

L’errore di Gualtieri

Gualtieri non deve scomodarsi nell’esercizio che gli è più consono, quello di studioso e scrittore di storia. Basta un po’ di memoria. Quando Rutelli e Veltroni furono chiamati alla guida del centro-sinistra, non ebbero esitazione a dimettersi. Nel 2001 e nel 2007 l’assemblea capitolina fu sciolta in anticipo. Si dirà che Gualtieri oggi non è coinvolto in prima persona e che il suo ruolo, rivendicato ogni giorno, è quello di sindaco; tuttavia, per superficialità o distrazione, lascia che la giunta da lui presieduta diventi l’ambulacro delle peripezie di Onorato. Che dire, non è qualcosa di scombinato e fazioso? Forse sarebbe bene che il Pd riflettesse sui rischi generati da questo passo falso.

Padel,a Palermo Fip Silver parla azzurro: avanti Stellato-Sussarello

Roma, 27 giu. (askanews) – Giornata di successi azzurri al Fip Silver Mediolanum Padel Cup Palermo in corso al Country Time Club di Mondello, dove sono andati in scena gli ottavi di finale del torneo femminile e maschile. Tra le più attese, la coppia composta da Emily Stellato e Giulia Sussarello, vicecampionesse europee e bronzo mondiale nel 2024, che hanno superato senza problemi le spagnole Mayoral/Gamez con un netto 6-2 6-0. Domani – ricorda una nota – Stellato e Sussarello troveranno nei quarti Alegre/Esteban. Buona la prima anche per Giulia Dal Pozzo, giovane italo-sammarinese reduce dal Major Premier Padel di Roma giocato al fianco di Sara Errani. Insieme alla spagnola Anna Ortiz, Dal Pozzo ha vinto 6-4 6-3 contro le francesi Sireix/Ligi.

Tra gli uomini avanza il blocco azzurro con Facundo Dominguez, argento europeo lo scorso anno, che con Alvaro Melendez ha travolto Mazzeo/Martinez 6-4 6-0. Prosegue il cammino anche per Marco Cassetta – argento agli Europei dello scorso anno – e Flavio Abbate, che si sono imposti nettamente su Beneyto/Cuevas (6-3 6-1). Per l’atleta di Torino e il “Coello siciliano” arriva ora l’attesissima sfida con i numeri uno del seeding, i top player Alex Ruiz e Maxi Sanchez.

Il padel in Sicilia si conferma intanto in crescita esponenziale Secondo i dati diffusi dalla Federazione Internazionale Padel (Fip) la regione è terza per numero di campi (872) e club (337), superata solo da Lazio e Lombardia. Rispetto a tre anni fa l’incremento è del +42 per cento per i campi e del +41 per cento per le strutture, con una presenza diffusa in 127 comuni, pari al 32 per cento del totale dei comuni siciliani.

Sterminò la famiglia a Paderno: condannato a 20 anni

Milano, 27 giu. (askanews) – È stato condannato a 20 anni di carcere il ragazzo che nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre scorsi, quando era ancora 17enne, sterminò con 108 coltellate il padre, la madre e il fratellino di 12 anni nella villetta di famiglia a Paderno Dugnano, comune del Milanese a Nord del capoluogo lombardo. Lo ha deciso il gup del Tribunale per i minorenni di Milano accogliendo la richiesta dei pm di condannare il giovane (ora 18enne) al massimo della pena possibile in un processo minorile (30 anni) scontata di un terzo per la scelta del rito abbreviato. Il difensore del giovane, l’avvocato Amedeo Rizza, aveva invece chiesto il proscioglimento per incapacità totale di intendere e di volere dell’imputato.

Ecco i palinsesti Rai: Benigni, Whoopy Goldberg e Kevin Spacey le grandi novità

Roma, 27 giu. (askanews) – Presentati oggi a Napoli i nuovi palinsesti Rai per la stagione 2025-26. Tante conferme e non poche sorprese, la prima delle quali il ritorno di Roberto Benigni con una serata evento in prima serata su Rai 1, in occasione della chiusura del Giubileo. Ad annunciarlo, emozionato, è stato l’amministratore delegato della Rai, Giampaolo Rossi: “Dal cuore simbolico e spirituale della Città del Vaticano prenderà forma un racconto che unisce il linguaggio dell’arte alla profondità della fede, in un luogo di grande impatto visivo, un’opera che incarna pienamente la funzione del servizio pubblico, quello di coniugare cultura, emozione e identità e parlare al mondo intero”.

Altra grande sorpresa l’ingresso della pluripremiata attrice e icona internazionale Whoopi Goldberg nel cast di “Un posto al sole”, lo storico daily drama di Rai 3. Con una carriera straordinaria che spazia tra cinema, teatro, televisione e produzione, Whoopi Goldberg è una delle pochissime artiste al mondo ad aver conquistato i quattro principali riconoscimenti dell’intrattenimento americano: Emmy, Grammy, Oscar e Tony Award (EGOT). Kevin Spacey, altro attore Premio Oscar, sarà invece uno dei protagonisti di “Minimarket”, la nuova sitcom pensata per RaiPlay.

I grandi show di prima serata rappresenteranno anche quest’anno lo zoccolo duro dell’intrattenimento per il pubblico di Rai 1. Mattatore del venerdì sera sarà il direttore artistico del Festival, Carlo Conti, alla guida del suo “Tale e Quale Show”, con un nuovo cast pronto a stupire, rinnovati effetti scenografici e coreografici, e gli immancabili giudici.

Milly Carlucci condurrà “Ballando con le stelle” che si conferma la punta di diamante del sabato sera, e quest’anno festeggerà i suoi 20 anni con tante novità che alimenteranno quello che ormai è il grande evento dell’autunno. A questi due titoli che hanno segnato e continuano a segnare il grande successo dell’intrattenimento Rai, seguirà, da novembre, “The Voice Senior” con Antonella Clerici e gli immancabili coach pronti ad ascoltare i talenti over 60 e le loro storie di vita. L’access prime time sarà ancora territorio di Stefano De Martino con “Affari Tuoi”, che lo scorso anno si è consacrato game show dei record. Da settembre al via la nuova edizione che promette un perfetto connubio di leggerezza e suspense.

Per la prossima stagione, film e serie televisive si confermano un elemento chiave della programmazione Rai. Nel palinsesto autunnale è previsto un incremento nel numero di opere cinematografiche, documentari e serie di grande richiamo. L’autunno si apre con una nuova e ambiziosa produzione francese: “Occhi di gatto”, in onda su Rai 2: una serie che, insieme alla consorella di Rai 1, “Morgane Detective Geniale” e altri prodotti di casa nostra, qualifica il genere poliziesco e avventuroso in un ambito sempre più femminile. L’Europa si conferma come polo produttivo sempre più fertile e capace di produzioni importanti: è il caso di “Rise of Raven”, saga molto potente, ambientata nel tardo Medioevo, di retaggio austriaco, ungherese e tedesco che sarà trasmessa su Rai 2, rete fortemente votata alla serialità, anche hollywoodiana.

Quanto ai programmi di informazione, la nuova stagione televisiva si aprirà con alcune novità e il ritorno di appuntamenti molto attesi. In prima serata ritroveremo in onda quei titoli che hanno lasciato un segno profondo nella storia dell’informazione Rai come “Chi l’ha visto?” con Federica Sciarelli, “Report” di Sigfrido Ranucci, “PresaDiretta” di Riccardo Iacona, “Amore Criminale” con Veronica Pivetti, le inchieste sulla sostenibilità di “Indovina chi viene a cena” con Sabrina Giannini, le inchieste di “Farwest” con Salvo Sottile, a cui si affiancherà “Lo Stato delle Cose”, il talk d’inchiesta ideato e condotto da Massimo Giletti.

Grandi successi consolidati torneranno a presidiare la fascia dell’access prime time, come “Cinque Minuti” di Bruno Vespa su Rai 1, “Il cavallo e la torre” con Marco Damilano su Rai 3, “La Confessione” di Peter Gomez assieme ad una nuova edizione di “Nuovi Eroi”, il programma che racconta le grandi storie di eroismo quotidiano e impegno civile di chi è stato insignito con l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Su Rai 1, in seconda serata, da martedì a giovedì, torna “Porta a Porta”, lo storico talk di politica e società condotto da Bruno Vespa. Il lunedì si avvicenderanno invece “Cose Nostre” con Emilia Brandi e “Storie di sera” con Eleonora Daniele.

Infine, in attesa dell’esito del bando presentato dal Comune di Sanremo, l’Ad Rossi ha assicurato che la Rai in ogni caso farà il suo Festival nel 2026. “Il Festival di Sanremo è il Festival di Sanremo, ma è anzitutto il Festival della Rai, nel senso che senza la Rai non esisterebbe il Festival di Sanremo. Ovviamente noi attendiamo l’esito del bando”, ma “siamo fiduciosi e stiamo iniziando a lavorare. La Rai farà il Festival. Se non dovesse essere Sanremo – ma noi siamo convinti che sarà il Festival di Sanremo – la Rai farà il suo Festival perché è in grado di avere una macchina produttiva unica in Italia, capace di realizzare un evento di questo tipo dovunque”.

La Corte Suprema limita il potere dei giudici contro gli ordini esecutivi, Trump: una vittoria monumentale

New York, 27 giu. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito “una vittoria monumentale” la decisione della Corte Suprema che ha limitato l’uso delle ingiunzioni a livello nazionale, ovvero i provvedimenti con cui singoli giudici federali potevano sospendere l’applicazione di leggi o ordini esecutivi su tutto il territorio americano. Misure di questo tipo avevano più volte rallentato l’attuazione dell’agenda trumpiana, in particolare su immigrazione e sicurezza.

Durante la conferenza stampa alla Casa Bianca, Trump ha detto che presenterà “immediatamente” una nuova richiesta per far avanzare le sue politiche bloccate dai tribunali, incluso il provvedimento che negherebbe la cittadinanza a chi nasce negli Stati Uniti da genitori presenti illegalmente.

Palinsesti Rai, Benigni, Whoopy Goldberg e Kevin Spacey le grandi novità

Roma, 27 giu. (askanews) – Presentati oggi a Napoli i nuovi palinsesti Rai per la stagione 2025-26. Tante conferme e non poche sorprese, la prima delle quali il ritorno di Roberto Benigni con una serata evento in prima serata su Rai 1, in occasione della chiusura del Giubileo. Ad annunciarlo, emozionato, è stato l’amministratore delegato della Rai, Giampaolo Rossi: “Dal cuore simbolico e spirituale della Città del Vaticano prenderà forma un racconto che unisce il linguaggio dell’arte alla profondità della fede, in un luogo di grande impatto visivo, un’opera che incarna pienamente la funzione del servizio pubblico, quello di coniugare cultura, emozione e identità e parlare al mondo intero”.

Altra grande sorpresa l’ingresso della pluripremiata attrice e icona internazionale Whoopi Goldberg nel cast di “Un posto al sole”, lo storico daily drama di Rai 3. Con una carriera straordinaria che spazia tra cinema, teatro, televisione e produzione, Whoopi Goldberg è una delle pochissime artiste al mondo ad aver conquistato i quattro principali riconoscimenti dell’intrattenimento americano: Emmy, Grammy, Oscar e Tony Award (EGOT). Kevin Spacey, altro attore Premio Oscar, sarà invece uno dei protagonisti di “Minimarket”, la nuova sitcom pensata per RaiPlay.

I grandi show di prima serata rappresenteranno anche quest’anno lo zoccolo duro dell’intrattenimento per il pubblico di Rai 1. Mattatore del venerdì sera sarà il direttore artistico del Festival, Carlo Conti, alla guida del suo “Tale e Quale Show”, con un nuovo cast pronto a stupire, rinnovati effetti scenografici e coreografici, e gli immancabili giudici.

Milly Carlucci condurrà “Ballando con le stelle” che si conferma la punta di diamante del sabato sera, e quest’anno festeggerà i suoi 20 anni con tante novità che alimenteranno quello che ormai è il grande evento dell’autunno. A questi due titoli che hanno segnato e continuano a segnare il grande successo dell’intrattenimento Rai, seguirà, da novembre, “The Voice Senior” con Antonella Clerici e gli immancabili coach pronti ad ascoltare i talenti over 60 e le loro storie di vita. L’access prime time sarà ancora territorio di Stefano De Martino con “Affari Tuoi”, che lo scorso anno si è consacrato game show dei record. Da settembre al via la nuova edizione che promette un perfetto connubio di leggerezza e suspense.

Per la prossima stagione, film e serie televisive si confermano un elemento chiave della programmazione Rai. Nel palinsesto autunnale è previsto un incremento nel numero di opere cinematografiche, documentari e serie di grande richiamo. L’autunno si apre con una nuova e ambiziosa produzione francese: “Occhi di gatto”, in onda su Rai 2: una serie che, insieme alla consorella di Rai 1, “Morgane Detective Geniale” e altri prodotti di casa nostra, qualifica il genere poliziesco e avventuroso in un ambito sempre più femminile. L’Europa si conferma come polo produttivo sempre più fertile e capace di produzioni importanti: è il caso di “Rise of Raven”, saga molto potente, ambientata nel tardo Medioevo, di retaggio austriaco, ungherese e tedesco che sarà trasmessa su Rai 2, rete fortemente votata alla serialità, anche hollywoodiana.

Quanto ai programmi di informazione, la nuova stagione televisiva si aprirà con alcune novità e il ritorno di appuntamenti molto attesi. In prima serata ritroveremo in onda quei titoli che hanno lasciato un segno profondo nella storia dell’informazione Rai come “Chi l’ha visto?” con Federica Sciarelli, “Report” di Sigfrido Ranucci, “PresaDiretta” di Riccardo Iacona, “Amore Criminale” con Veronica Pivetti, le inchieste sulla sostenibilità di “Indovina chi viene a cena” con Sabrina Giannini, le inchieste di “Farwest” con Salvo Sottile, a cui si affiancherà “Lo Stato delle Cose”, il talk d’inchiesta ideato e condotto da Massimo Giletti.

Grandi successi consolidati torneranno a presidiare la fascia dell’access prime time, come “Cinque Minuti” di Bruno Vespa su Rai 1, “Il cavallo e la torre” con Marco Damilano su Rai 3, “La Confessione” di Peter Gomez assieme ad una nuova edizione di “Nuovi Eroi”, il programma che racconta le grandi storie di eroismo quotidiano e impegno civile di chi è stato insignito con l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Su Rai 1, in seconda serata, da martedì a giovedì, torna “Porta a Porta”, lo storico talk di politica e società condotto da Bruno Vespa. Il lunedì si avvicenderanno invece “Cose Nostre” con Emilia Brandi e “Storie di sera” con Eleonora Daniele.

Infine, in attesa dell’esito del bando presentato dal Comune di Sanremo, l’Ad Rossi ha assicurato che la Rai in ogni caso farà il suo Festival nel 2026. “Il Festival di Sanremo è il Festival di Sanremo, ma è anzitutto il Festival della Rai, nel senso che senza la Rai non esisterebbe il Festival di Sanremo. Ovviamente noi attendiamo l’esito del bando”, ma “siamo fiduciosi e stiamo iniziando a lavorare. La Rai farà il Festival. Se non dovesse essere Sanremo – ma noi siamo convinti che sarà il Festival di Sanremo – la Rai farà il suo Festival perché è in grado di avere una macchina produttiva unica in Italia, capace di realizzare un evento di questo tipo dovunque”.

Rugby, l’Italia vince in Namibia 73-6 nel test match

Roma, 27 giu. (askanews) – Vittoria netta per l’Italia di rugby contro la Namibia. La squadra del ct Quesada, infatti, nonostante le difficoltà legate all’altitudine, ha stravinto il test match 6-73, in una partita mai in discussione. Rispetto all’ultima sfida contro i Welwitschias, il punteggio finale è stato ancora più ampio: a settembre 2023, infatti, gli Azzurri avevano vinto per 52-8. Non a caso questa vittoria è stato il più ampio successo in trasferta nella storia dell’Italrugby. Per gli Azzurri si è trattata di un’ottima prova, utile anche per migliorare l’intesa visto che la Nazionale non scendeva in campo dallo scorso marzo. In questo modo l’Italia ha avuto modo di provare alcuni schemi e tattiche in vista delle prossime, importanti partite.

L’estate dell’Italia del rugby è appena iniziata. Superato l’ostacolo Namibia, infatti, gli Azzurri si sposteranno in Sudafrica dove sfideranno gli Springboks, due volte nel giro di pochi giorni, il 5 e 12 luglio. Per la squadra di Quesada quelli saranno due test match molto importanti visto che affronteranno i vincitori degli ultimi due Mondiali e che permetteranno all’Italia di capire la reale forza della squadra.

Ulyana Nevzorova nella vetrina di Platea Plazzo Galeano

Lodi, 27 giu. (askanews) – Corpi in movimento anche non per loro volont, riflessione sulla memoria e sulla fragilit, vissuto individuale intrinsecamente legato ai traumi collettivi: Platea Palazzo Galeano presenta fino al 24 agosto 2025 Paperwork, la prima mostra personale dell’artista e attivista bielorussa Ulyana Nevzorova; secondo episodio di Nine Out Of Ten Movie Stars Make Me Cry a cura di Gabriella Rebello Kolandra, edizione 2025 del palinsesto espositivo ideato dall’associazione lodigiana.

Ulyana Nevzorova un’artista visiva e attivista nata a Minsk nel 2001 che dal 2021 vive e lavora ad Amburgo, in Germania perch, per la lotta contro il regime autoritario e repressivo bielorusso, ha dovuto lasciare la sua patria, come a suo tempo Caetano Veloso dalla cui canzone composta in esilio prende il nome il palinsesto.

Nel 2020, la Bielorussia stata attraversata da proteste, in seguito alla controversa rielezione di Aleksandr Lukashenko per il settimo mandato consecutivo. Questo momento, pur non rovesciando il governo, ha rappresentato una svolta storica: l’emergere di un nuovo soggetto democratico collettivo, capace di ridefinire il senso di comunit e resistenza nel Paese.

Paperwork nasce da una riflessione sulla memoria collettiva, la democrazia e la disobbedienza. Il titolo della mostra fa riferimento a un gesto tanto semplice quanto radicale: nel 2020, per contrastare l’incerto destino delle schede elettorali, l’opposizione bielorussa ha sviluppato un metodo di conteggio approssimativo dei voti che non andavano al regime. Si tratta di una piegatura a fisarmonica della carta, gesto sottile di disobbedienza civile organizzata che permette il contatto visivo con le schede anche dopo il deposito nelle urne. Tra i lavori presenti in mostra c’ anche un video girato dall’artista a Minsk a partire dall’agosto 2020, dal titolo 100 days of protest, che riunisce frammenti di marce e raduni nello spazio pubblico in cui i manifestanti utilizzano il canto come strumento per esprimere collettivamente le proprie voci. Il lavoro ricostruisce un paesaggio di memoria affettiva e politica, una narrazione che interseca fragilit e lotta anche perch il materiale fra i pochi che Ulyana Nevzorova riuscita a portare al di fuori della Bielorussia.

L’intervento di Nevzorova si pone in dialogo con il lavoro che Margherita Moscardini ha sviluppato per lo spazio di Platea: la scultura-scala rimane come una presenza costante nello spazio durante gli interventi degli artisti del programma Nine Out Of Ten Movie Stars Make Me Cry, favorendo una lettura stratificata di tutto il palinsesto annuale.

La Vicesindaca Laura Tagliaferri ha colto l’occasione per ringraziare l’associazione e la presidente Claudia Ferrari “Grazie a Platea soprattutto perch ci regalate quotidianamente una vetrina reale sull’arte e questo credo che rappresenti davvero un patrimonio prezioso per la nostra citt. La qualifica in modo forte dal punto di vista artistico, la impreziosisce e per noi questo rappresenta davvero un valore importante che ci rende orgogliosi della nostra citt: sapere che davvero per l’arte Lodi possa rappresentare comunque un piccolo punto di riferimento, in questo caso ancora pi prezioso per il coinvolgimento di artisti giovani, emergenti. Grazie a Platea per il vostro lavoro”. Il comune di Lodi e la Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi Onlus sostengono l’associazione.

Main partner: Ferrari Giovanni Industria Casearia Spa e Grana Padano

In-kind partner: Solux Led Lighting Technology; Verspieren Broker di Assicurazione

Mattarella: protagonismo femminile conveniente per tutti

Roma, 27 giu. (askanews) – Il protagonismo femminile è “conveniente” per tutti grazie allo “specifico” che le donne portano in tutti gli ambiti in cui si affermano. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale le vincitrici del premio Marisa Bellisario tra le quali la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola.

“Marisa Bellisario è stata una figura straordinaria di protagonismo femminile e ogni anno emerge un campionario di protagoniste di straordinario valore” per questo premio a lei intitolato, “un panorama di eccellenza di grande livello, dalla presidente del parlamento europeo alle giovani laureate in ambito tecnologico, a chi eccelle nello sport, nelle aziende, nella ragioneria generale, nel giornalismo: un panorama di straordinario valore”, ha evidenziato il capo dello Stato.

“Quando ho detto che è fondamentale la saggezza femminile”, ha ricordato l’ho detto “non solo perchè è giusto, come di evidenza solare lo spazio al protagonismo femminile, ma perchè è conveniente per tutti. Quello che non è avvenuto nel passato ha privato l’umanità di immani risorse ed energie, è lo specifico femminile che consente particolari benefici nei vari settori”.

“Abbiamo tante preoccupazioni a livello internazionale: anche in quella dimensione lo specifico femminile crea speranze e aspettative maggiori e induce alla speranza che cresca il protagonismo delle donne”, ha concluso Mattarella augurando il meglio a tutte le vincitrici “per le doti, le capacità, la determinazione che è anche un esempio costante per tutte le altre donne”.

Gaza, palestinesi uccisi ai centri distribuzione aiuti: le forze israeliane hanno aperto indagine interna

Roma, 27 giu. (askanews) – L’Idf ha avviato questa settimana un’indagine sui potenziali crimini di guerra commessi dalle sue truppe, che hanno aperto il fuoco sui palestinesi affamati quasi quotidianamente mentre cercavano di raggiungere i siti di distribuzione degli aiuti, sebbene non rappresentassero una minaccia.

Gli incidenti con vittime di massa sono stati discussi in una riunione all’inizio di questa settimana, durante la quale l’Ufficio dell’Avvocato Generale Militare (Mag) ha incaricato il lo Stato Maggiore di indagare sui sospetti crimini di guerra che si sono verificati principalmente nei pressi dei siti di distribuzione della Gaza Humanitarian Foundation, riporta Haaretz.

Durante la riunione, i funzionari dell’ufficio del Mag hanno espresso preoccupazione per il crescente clamore per l’uccisione di civili durante il tragitto verso i siti di distribuzione degli aiuti, riporta Haaretz. Gli alti ufficiali del Comando meridionale delle Idf hanno reagito, sostenendo che gli incidenti sono stati isolati e che le truppe hanno aperto il fuoco solo contro i palestinesi che rappresentavano una minaccia.

Canale 5, I Viaggi del Cuore alla scoperta della Val di Fassa

Roma, 27 giu. (askanews) – La nuova puntata de I Viaggi del Cuore, in onda domenica 29 giugno su Canale 5, conduce gli spettatori in uno dei luoghi pi suggestivi delle Dolomiti: la Val di Fassa, nel Trentino orientale. Una valle che sorprende per la maestosit dei suoi paesaggi, ma ancor di pi per la ricchezza culturale e spirituale che custodisce.

Grazie alla collaborazione con APT Val di Fassa, il programma accompagna il pubblico in un viaggio che attraversa borghi storici, cammini tra boschi e pascoli, luoghi di culto millenari e momenti di vita comunitaria profondamente legati alla cultura ladina.

La puntata si apre dalla spettacolare terrazza del Sass Pordoi, raggiungibile in pochi minuti con la moderna funivia che parte da Passo Pordoi. Da l, lo sguardo abbraccia le cime dolomitiche pi famose: Marmolada, Sella, Catinaccio e tante altre. Ma il viaggio non si ferma alla bellezza naturale: anche un percorso di incontro con la spiritualit popolare, come quella che si respira nella chiesa di Santa Giuliana a Vigo oppure lungo i sentieri che collegano antiche pievi e luoghi di preghiera. Spazio anche alle tradizioni culturali, con una visita al Museo Ladin de Fascia, custode della memoria e dell’identit di un popolo che ha saputo conservare nei secoli lingua, usanze e riti. E non manca un momento di festa con la Gran Festa da d’Ist, celebrazione che coinvolge tutte le comunit ladine del Sella.

Il viaggio prosegue con esperienze immersive come il forest bathing, cammino meditativo nei boschi, la scoperta dell’artista locale Matthias Sieff e con l’incontro con i sapori del territorio, tra cui il celebre Puzzone di Moena, protagonista anche di un evento che ogni anno anima le vie del borgo da cui trae il nome.

Una puntata intensa, che invita a fermarsi, osservare e ascoltare. Perch in Val di Fassa le montagne non sono soltanto un paesaggio: sono presenze vive, che parlano al cuore di chi sa ascoltare.

I Viaggi del Cuore va in onda su Canale 5 e in contemporanea sul canale internazionale Mediaset Italia, questa settimana andr in onda di domenica alle 8.50. Come sempre, la trasmissione ospiter anche alcuni tra gli autori pi significativi del panorama editoriale italiano, in collaborazione con Edizioni San Paolo. In ogni viaggio ci sar il supporto di Famiglia Cristiana per approfondimenti di attualit e per uno spazio sulle ultime uscite editoriali. E non mancher la presenza di Missioni don Bosco, che racconter il suo operato in Argentina, aiutandoci ad avere uno sguardo sul Mondo.

I Viaggi del Cuore ha ricevuto recentemente due importanti riconoscimenti. Il 21 giugno 2024, il programma ha ottenuto il Premio Moige, consegnato a Roma nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati. In seguito, il 15 marzo 2025, stato assegnato il premio giornalistico “Premio Buone Notizie – Edizione speciale In Giubileo”.

I Viaggi del Cuore un format tv ideato e prodotto da Elio Angelo Bonsignore per Me Production insieme alla produttrice per Mediaset R.T.I. Consuelo Bonifati. Conduttore Don Davide Banzato (nel ruolo anche di coautore); autrice Martina Polimeni; registi Alberto Magnani e Andrea Pecci. Nella sua durata di 40 minuti si propone di raggiungere tutti credenti e non, grazie ad un taglio culturale ed investendo mezzi consistenti per una qualit di immagini di alto livello. Gode del patrocinio della Santa Sede con il Dicastero per l’Evangelizzazione.

Immobiliare, Capaccioli (Asacert): ReSMART Index punto di svolta

Roma, 27 giu. (askanews) – “Il ReSMART Index rappresenta un punto di svolta nella valutazione degli sviluppi immobiliari: introduce un modello innovativo che supera i tradizionali indicatori prestazionali, per concentrarsi sulla dotazione tecnologica, infrastrutturale e sociale dei progetti. L’entusiasmo raccolto in occasione del lancio conferma quanto il mercato abbia oggi bisogno di strumenti seri, strutturati e trasparenti. Per ASACERT, contribuire a questa trasformazione un impegno che ci assumiamo con orgoglio e responsabilit, nella consapevolezza che ogni parametro valutato un passo concreto verso comunit migliori”.

Lo ha dichiarato Fabrizio Capaccioli, AD di ASACERT, in occasione dell’evento di lancio a Milano del ReSMART Index, la nuova certificazione ideata da Planet Smart City, in collaborazione con ARUP Italia e certificata da ASACERT, per misurare il livello di “intelligenza” e sostenibilit dei progetti immobiliari su scala di distretto urbano.

Dl sicurezza, la Cassazione avverte: rischio incostituzionalità, criticità sul metodo e sul merito

Roma, 27 giu. (askanews) – Apre la strada a una “possibile violazione di plurimi principi di costituzionalità in materia penale” il cosiddetto decreto sicurezza approvato dal governo Meloni. A rilevarlo è l’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione che in una relazione sul provvedimento rileva la presenza di diverse “criticità” sia sul fronte del metodo sia per quanto riguarda il merito delle misure contenute nel decreto.

Quanto al metodo, nella relazione si fa riferimento a “severe problematiche sulla (in)sussisitenza dei pressuposti giustificativi per il ricorso alla decretazione d’urgenza”. Dito puntato anche sui contenuti di un provvedimento d’urgenza “che nasce eterogeneo” e che i diversi casi viola “il principio di proporzionalità delle pene”.

Cassazione boccia decreto sicurezza: possibile rischio di incostituzionalità

Milano, 27 giu. (askanews) – Apre la strada a una “possibile violazione di plurimi principi di costituzionalità in materia penale” il cosiddetto decreto sicurezza approvato dal governo Meloni. A rilevarlo è l’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione che in una relazione sul provvedimento rileva la presenza di diverse “criticità” sia sul fronte del metodo sia per quanto riguarda il merito delle misure contenute nel decreto.

Quanto al metodo, nella relazione si fa riferimento a “severe problematiche sulla (in)sussisitenza dei pressuposti giustificativi per il ricorso alla decretazione d’urgenza”. Dito puntato anche sui contenuti di un provvedimento d’urgenza “che nasce eterogeneo” e che i diversi casi viola “il principio di proporzionalità delle pene”.

Tennis, Paolini eliminata da Iga Swiateki in semifinale a Bad Homburg

Roma, 27 giu. (askanews) – Nulla da fare per Jasmine Paolini. A Bad Homburg a vincere è Iga Swiatek con il punteggio di 6-1, 6-3 dopo un’ora e 5 minuti di gioco. Una partita controllata da parte della polacca che nel primo set ha conquistato tre break (oltre a esser stata perfetta al servizio) per il 6-1 dopo 29 minuti di gioco. Nel secondo parziale, invece, Paolini aveva subito strappato il break in apertura, ma ha poi perso la battuta a zero nel game successivo. Ristabilita la parità, Swiatek è tornata a comandare e ha conquistato il break per il 4-2 nel corso del 6° game e ha chiuso il match. In finale (la sua prima di questo 2025), Swiatek affronterà la vincente tra Pegula e Noskova.

MotoGp, ad Assen spavento e primato per Marquez

Roma, 27 giu. (askanews) – La MotoGP torna in pista per le Pre-qualifiche del Gp di Olanda, sul circuito di Assen. Nelle prove libere della mattina miglior tempo di Marc Marquez, che si è messo ancora una volta davanti a tutti nonostante una caduta in curva 15 con tanto di botta al nervo mediano del braccio sinistro. Si è trattato di un grande spavento. Il leader del Mondiale è caduto ad alta velocità in curva 15 nel cambio di direzione. Il ducatista ha preso una botta sotto il gomito, subendo una compressione del nervo mediano del braccio sinistro. Dopo un consulto con il dottor Charte, il fuoriclasse di Cervera si è rimesso in moto e ha dimenticato subito l’incidente realizzando il miglior tempo della sessione in 1:32.216. Alle sue spalle Vinales su Ktm e Bezzecchi su Aprilia, 4° Pecco Bagnaia

Tennis, Derby Sinner-Nardi al primo turno di Wimbledon

Roma, 27 giu. (askanews) – Sarà derby azzurro al primo turno per Jannik Sinner. Il numero 1 al mondo affronterà al debutto di Wimbledon Luca Nardi e in caso di vittoria aspetta al secondo turno uno tra Tseng e Vukic. Agli ottavi, Sinner potrebbe affrontare Tommy Paul o Grigor Dimitrov, con un possibile quarto di finale contro Lorenzo Musetti (e un altro derby italiano). Il carrarino debutterà contro il numero 128 del ranking Nikoloz Basilashvili. Berrettini, che è nella parte bassa di tabellone, sfiderà al primo turno il polacco Kamil Majchrzak, con potenziale terzo turno contro Sascha Zverev. La testa di serie numero 22 Cobolli, invece, trova il qualificato Beibit Zhukayev. Sorteggio non facile per Fabio Fognini, che affronterà il campione in carica e numero 2 al mondo Carlos Alcaraz. [1] SINNER (Ita) vs NARDI (Ita) [7] MUSETTI (Ita) vs [Q] Basilashvili (Geo) [22] COBOLLI (Ita) vs [Q] Zhukayev (Kaz) [32] BERRETTINI (Ita) vs Majchrzak (Pol) ARNALDI (Ita) vs Van de Zandschulp (Ned) SONEGO (Ita) vs [Q] Faria (Por) DARDERI (Ita) vs Safiullin BELLUCCI (Ita) vs [WC] Crawford (Gbr) FOGNINI (Ita) vs [2] Alcaraz (Spa) [Q] ZEPPIERI (Ita) vs [Q] Mochizuki (Jpn)

Tennis, Paolini contro Sevastova nel primo turno di Wimbledon

Roma, 27 giu. (askanews) – Inizierà contro Anastasija Sevastova (numero 402 del ranking Wta) l’avventura a Wimbledon di Jasmine Paolini. La numero 4 Wta, in caso di vittoria, al secondo turno troverebbe una tra Rakhimova e Ito, mentre potrebbe affrontare Anisimova agli ottavi di finale, con potenziale quarto contro la testa di serie numero 5 Zheng. L’azzurra è nella parte di tabellone con la numero 1 Sabalenka, che potrebbe incontrare in semifinale. Bronzetti se la vedrà contro la svizzera Jil Teichmann, mentre Cocciaretto affronterà la numero 3 al mondo Jessica Pegula. Il 1° turno delle italiane [4] PAOLINI vs Sevastova BRONZETTI vs Teichmann COCCIARETTO vs [3] Pegula

Governo, Consiglio dei Ministri lunedì alle 15,15. A odg ddl rendiconto e assestamento bilancio

Roma, 27 giu. (askanews) – Il Consiglio dei ministri è convocato lunedì 30 giugno 2025, alle ore 15.15 a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno:

– SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE: Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2024 (ECONOMIA E FINANZE);

– SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE: Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2025 (ECONOMIA E FINANZE);

– SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE: Disposizioni in materia di sviluppo della carriera dirigenziale e della valutazione della performance del personale dirigenziale e non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni – ESAME DEFINITIVO (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE);

– LEGGI REGIONALI;

– VARIE ED EVENTUALI.

Lo rende noto Palazzo Chigi.

CAR-T, nuova frontiera contro i tumori del sangue

Foggia, 27 giu. (askanews) – A San Giovanni Rotondo ha fatto tappa la campagna “CAR-T – Il futuro gi qui”, promossa da AIL, l’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, per informare e fare rete tra pazienti, medici e istituzioni. Abbiamo parlato con Giuseppe Toro, Presidente nazionale AIL:

“In questa seconda edizione di Futurage qui abbiamo toccato i centri pi importanti Bologna, Milano e Roma e oggi qui a San Giovanni Rotondo vuole essere un momento di testimonianza e di impegno affinch la terapia CAR-T possa essere presente in tutto il territorio nazionale e questo per andare incontro alla qualit di vita dei malati”.

L’obiettivo della campagna, giunta alla sua seconda edizione, chiaro: costruire una cultura condivisa su queste terapie e rendere il futuro accessibile a tutti i pazienti che ne hanno bisogno. Le terapie CAR-T infatti rappresentano una delle rivoluzioni pi promettenti contro i tumori del sangue. A sei anni dal loro arrivo in Italia, queste cure avanzate – basate sulla modificazione dei linfociti T – stanno cambiando la vita di centinaia di pazienti. poi intervenuto Michele Carella, Direttore UO Ematologia e Centro Trapianti CSE Fondazione IRCCS Casa Sollievo della sofferenza:

“Sicuramente rispetto alla terapia tradizionale hanno dimostrato di essere molto pi efficaci soprattutto in questo setting di pazienti con malattia recidivata o refrattaria e prima questi pazienti avevano davvero poca speranza di guarire e di avere una sopravvivenza lunga dalla malattia, libera dalla malattia”.

La Rete Ematologica Pugliese si conferma un esempio di integrazione e innovazione, in prima linea anche nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta grazie all’impiego delle terapie CAR-T. Al momento sono oltre 40 i Centri italiani accreditati alla loro somministrazione. Infine abbiamo parlato con Domenico Pastore, direttore UO Ematologia e centro trapianti ospedale Perrino di Brindisi:

“Il 90% dei bambini che effettuano questa terapia rispondono alla terapia e ci sono per 11% di pazienti che sono refrattari e in questo caso si pu utilizzare la metodologia CAR-T che in pratica utilizzare le cellule autologhe T, i linfociti del paziente, ingegnerizzarli e poi riutilizzarli per far s che queste cellule vengano poi rinfuse, attacchino, distruggano le cellule tumorali maligne”.

Le CAR-T rappresentano dunque una nuova speranza concreta per molti pazienti, soprattutto quelli colpiti da forme gravi come la leucemia linfoblastica acuta. Informare, investire e collaborare resta la chiave per rendere queste terapie accessibili a tutti.

"Yakuza" è il nuovo singolo di Elodie con Sfera Ebbasta

Milano, 27 giu. (askanews) – Da oggi, è in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “Yakuza”, il nuovo singolo di Elodie con Sfera Ebbasta, accompagnato dal videoclip ufficiale diretto da Reyken.

“Yakuza” è prodotto da Rvssian, producer di fama internazionale che ha firmato hit per artisti del calibro di Bad Bunny, J Balvin, Nicki Minaj e in precedenza per lo stesso Sfera Ebbasta.

Dopo il successo della loro prima collaborazione in “Anche stasera” (uscita il 17 novembre 2023, certificata triplo platino), Elodie e Sfera Ebbasta, attualmente impegnato con il suo “Summer Tour 2025”, tornano insieme per un inedito, rafforzando un’intesa artistica tra le più forti e credibili della scena pop-urban italiana.

Elodie, dopo aver dominato San Siro e il Maradona con “Elodie The Stadium Show”, si prepara a calcare i palchi delle principali città italiane con il suo tour nei palazzetti “Elodie Show 2025”, prodotto da Vivo Concerti. Si esibirà al Palazzo del Turismo di Jesolo il 29 ottobre, all’Unipol Forum di Milano il 31 ottobre e l’1 novembre, al Pala Sele di Eboli l’8 novembre, al Mandela Forum di Firenze il 14 novembre, al Palazzo dello Sport di Roma il 19 novembre e il 20 novembre, al PalaRescifina di Messina il 24 novembre (già sold out) e il 25 novembre, al Palaflorio di Bari il 28 novembre (già sold out) e il 29 novembre e all’Inalpi Arena di Torino il 1º dicembre. Il tour nei palazzetti sarà un’estensione naturale del grande show portato negli stadi, un viaggio musicale che continua a consolidare l’artista come protagonista assoluta della nuova scena pop italiana.

Calendario “Elodie show 2025”

Mercoledì 29 ottobre 2025 | Jesolo (VE), Palazzo del Turismo – Data zero Venerdì 31 ottobre 2025 | Milano, Unipol Forum Sabato 01 novembre 2025 | Milano, Unipol Forum Sabato 08 novembre 2025 | Eboli (SA) – Pala Sele Venerdì 14 novembre 2025 | Firenze, Mandela Forum Mercoledì 19 novembre 2025 | Roma, Palazzo dello Sport Giovedì 20 novembre 2025 | Roma, Palazzo dello Sport Lunedì 24 novembre 2025 | Messina, PalaRescifina Martedì 25 novembre 2025 | Messina, PalaRescifina SOLD OUT Venerdì 28 novembre 2025 | Bari – Palaflorio SOLD OUT Sabato 29 novembre 2025 | Bari – Palaflorio Lunedì 01 dicembre 2025 | Torino, Inalpi Arena

Gli Usa hanno offerto all’Iran incentivi (tra cui 30 miliardi di dollari) per tornare al tavolo dei negoziati

Roma, 27 giu. (askanews) – L’amministrazione Trump sta valutando l’offerta di diversi incentivi all’Iran per garantirne il ritorno al tavolo delle trattative. Tra gli incentivi figurano 30 miliardi di dollari a sostegno di un programma energetico civile, l’allentamento delle sanzioni e lo sblocco di miliardi di dollari di fondi iraniani congelati, secondo quattro fonti a conoscenza dei fatti, come riportato dalla Cnn.

Secondo l’emittente, responsabili statunitensi e mediorientali hanno discusso la questione con alti funzionari a Teheran mentre era in corso la guerra tra Iran e Israele, e i colloqui sono proseguiti anche dopo il cessate il fuoco.

Fonti dell’amministrazione Trump hanno affermato che sono state avanzate diverse proposte di aiuti, ma sono tutte preliminari. Le fonti hanno sottolineato che gli Stati Uniti insistono nel non consentire all’Iran di arricchire l’uranio.

Gli Usa hanno offerto all’Iran incentivi (tra cui 30 miliardi di dollari) per tornare al tavolo dei negoziati

Roma, 27 giu. (askanews) – L’amministrazione Trump sta valutando l’offerta di diversi incentivi all’Iran per garantirne il ritorno al tavolo delle trattative. Tra gli incentivi figurano 30 miliardi di dollari a sostegno di un programma energetico civile, l’allentamento delle sanzioni e lo sblocco di miliardi di dollari di fondi iraniani congelati, secondo quattro fonti a conoscenza dei fatti, come riportato dalla Cnn.

Secondo l’emittente, responsabili statunitensi e mediorientali hanno discusso la questione con alti funzionari a Teheran mentre era in corso la guerra tra Iran e Israele, e i colloqui sono proseguiti anche dopo il cessate il fuoco.

Fonti dell’amministrazione Trump hanno affermato che sono state avanzate diverse proposte di aiuti, ma sono tutte preliminari. Le fonti hanno sottolineato che gli Stati Uniti insistono nel non consentire all’Iran di arricchire l’uranio.

Caldo estremo sull’Italia, domenica 21 città con il "bollino rosso"

Roma, 27 giu. (askanews) – Arriva il picco dell’ondata di calore che sta colpendo l’Italia in questo periodo.

Secondo l’aggiornamento quotidiano del Ministero della Salute del Bollettino sulle ondate di calore, oggi sono 13 le città da “bollino rosso” (Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campopasso, Firenze, Frosinone, Milano, Perugia, Roma, Torino, Venezia, Verona); 10 le città da “bollino arancione” (Cagliari, Catania, Civitavecchia, Latina, Napoli, Palermo, Pescara, Rieti, Trieste, Viterbo).

Domani, sabato 28 giugno, il caldo si intensifica e le città da “bollino rosso” salgono a 17 (Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona); 5 i “bollini arancioni” (Catania, Civitavecchia, Genova, Rieti, Viterbo).

Domenica 29 giugno arrivano a 21 (sulle 27 prese in considerazione) le città con “bollino rosso” (Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo); una in “bollino arancione” (Genova).

Il “bollino rosso” (livello 3) indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Il “bollino arancione” (livello 2) indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili.

Samuel: giuste proteste per nozze di Bezos a Venezia, ma non basta

Milano, 27 giu. (askanews) – In occasione dell’uscita del suo nuovo album solista Maree, Samuel, storico leader dei Subsonica, parla di Venezia, citt in cui si trasferito e in cui ha scritto questo disco. Ama la citt e la rispetta e del matrimonio dell’anno di Bezos dice: giuste le proteste, ma il punto che bisogna ridare degli spazi ai veneziani e far vivere la citt.

“Pi che analizzare Besos che adesso fa ovviamente tanta notizia perch si creata una cosa grande, c’ da analizzare che cosa successo Venezia negli anni. Venezia credo sia stato il luogo che ha inventato il turismo gi nel settecento; quindi pi che un evento spot come questo matrimonio ma come ce ne sono stati moltissimi altri, c’ da analizzare quanto Venezia deve ritornare a dare degli spazi ai veneziani, a far vivere chi nato, chi cresciuto e chi vuole restare in quella citt, a dargli la possibilit di vivere bene in quella citt.

Ci sono ancora degli spazi, io vivo in un luogo molto local, in un luogo in cui ci sono i veneziani, in cui scendo sotto casa e sto a parlare con i veneziani e mi rendo conto che sempre di pi la citt ha costruito per il turismo e sempre pi ha tolto ai veneziani. Ecco, pi che parlare di Bezos, bisognerebbe tornare a parlare di quanto bisogna fare per ricostruire degli spazi e delle attivit per chi vive Venezia e chi veneziano e chi vuole stare nella citt. Le proteste ci stanno intese come non semplicemente solo al matrimonio di Bezos, perch se lui prende dieci taxi, non diverso se arrivano altri tre matrimoni che prendono dieci taxi lo stesso.

Il concetto che bisogna riportare la citt ad un equilibrio in cui giusto che sia utilizzata come un bellissimo luogo da visitare ma anche giusto che bisogna preservare anche la vita di quelli che la citt la fanno funzionare e ci vivono perch si sta spopolando” ha raccontato Samuel ad askanews.

Attacco israeliano al mercato di Deir al Balah: almeno 18 morti. Nel sud di Gaza colpite tende sfollati

Roma, 27 giu. (askanews) – Almeno 18 palestinesi sono stati uccisi dopo che un attacco con droni israeliani ha preso di mira un’unità di polizia di Hamas che cercava di assumere il controllo di un mercato nella città di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale: lo hanno riferito alla BBC fonti mediche e testimoni oculari.

Quest’ultimi hanno spiegato che i droni israeliani hanno aperto il fuoco contro membri di una forza di polizia di Hamas, vestiti in abiti civili e con maschere, che stavano affrontando venditori accusati di speculazione sui prezzi e di vendere beni rubati dai camion degli aiuti umanitari.

Il ministero degli Interni, guidato da Hamas, ha condannato l’attacco, accusando Israele di aver commesso “un nuovo crimine contro un’unità di polizia incaricata di mantenere l’ordine pubblico”. Un testimone oculare ha spiegato che gli incidenti sono scoppiati ieri dopo che la polizia si è scontrata con i venditori, con il comandante dell’unità che gridava: “O vendete a un prezzo equo o confischeremo la merce”.

Alcuni venditori “hanno poi estratto le pistole e un uomo aveva un kalashnikov”, ha detto il testimone. I droni israeliani hanno quindi lanciato due missili. Alcune riprese video mostrano corpi sparsi a terra e clienti in preda al panico che urlano, mentre le ambulanze si precipitano a soccorrere i feriti. Un medico dell’ospedale Al-Aqsa di Deir al-Balah ha riferito alla BBC che 18 corpi sono stati portati all’obitorio. Non è stato immediatamente chiaro quanti delle vittime fossero poliziotti.

Almeno 11 palestinesi sono stati uccisi questa mattina in raid aerei e attacchi con droni israeliani anche nel sud di Gaza, secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Aerei militari israeliani avrebbero bombardato una tenda improvvisata che ospitava sfollati ad al-Mawasi, una cosiddetta zona di sicurezza umanitaria a sud-ovest di Khan Younis, nel sud, mentre i droni dello Stato ebraico hanno preso di mira i quartieri di Bani Suheila e Sheikh Nasser, a est di Khan Younis. Un’altra persona, secondo Wafa, è stata uccisa in un altro raid aereo israeliano che ha colpito la città di al-Qarara.

Primo anno di educazione finanziaria a scuola

Roma, 27 giu. (askanews) – Alleanza Assicurazioni, Compagnia di Generali Italia, e AIEF (Associazione Italiana Educatori Finanziari), insieme a Fondazione Mario Gasbarri e con la collaborazione di BVA Doxa, presentano i risultati della ricerca sul primo anno dell’introduzione dell’educazione finanziaria nei programmi scolastici. La ricerca (disponibile sul sito alleanza.it) stata presentata a Roma presso la Sala Matteotti alla Camera dei Deputati, nel corso dell’evento “Educazione Finanziaria a scuola. Facciamo il punto!”, con il patrocinio del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Nel corso dell’evento, introdotto dal Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino, sono intervenuti il senatore Dario Damiani della Commissione Bilancio; la Presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, Carolina Lussana; il Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Carmela Palumbo; il presidente di AIEF Nunzio Lella e la Country Chief Financial Officer di Generali Italia, Giulia Raffo che, partendo dalla sua esperienza professionale, ha messo in evidenza le differenze nell’approccio all’educazione finanziaria tra Italia e Regno Unito.

Abbiamo parlato con Simone Bemporad, Chief Communications & Public Affairs Officer Generali Assicurazioni:

“Il risparmio una cosa fondamentale per il futuro di s stessi e della propria famiglia. E anche gestire il presente, come dicevo prima, fondamentale nell’ambiente di oggi. Quindi l’educazione finanziaria l’elemento determinante che pu creare questa consapevolezza. Un gruppo come il nostro, il settore finanziario in generale, il settore assicurativo, che molto attivo nella gestione del risparmio, pu svolgere un ruolo che non solo il ruolo professionale della gestione dei soldi dei clienti, ma anche quello di aiutare i clienti a sviluppare questa consapevolezza. E questo il ruolo che le Generali si sono date”.

Un’opportunit da cogliere con determinazione anche attraverso la sinergia tra pubblico e privato, per formare le nuove generazioni alla cittadinanza economica, al senso critico e alla consapevolezza finanziaria. poi intervenuto Davide Passero, CEO di Alleanza Assicurazioni e Country Chief Marketing & Product Officer di Generali Italia:

“L’osservatorio nasce dal fatto che per il primo anno stata introdotta l’educazione finanziaria nelle scuole, un passo importante, perch erano dieci anni che attendavamo che questa legge andasse in porto. E quindi noi, che siamo ormai anni occupati sul versante di dare il nostro contributo al Paese per l’educazione finanziaria, abbiamo avviato questa osservazione. E posso dire innanzitutto che le famiglie, che sono le destinatarie con i loro figli di questo provvedimento, di questo progresso, hanno promosso a pieni voti il programma di educazione finanziaria nelle scuole”.

Lo studio analizza l’impatto della prima legge italiana dedicata all’insegnamento dell’educazione finanziaria a scuola, dopo averne monitorato il grado di diffusione, accettazione ed efficacia a partire dall’anno scolastico 2024-25. Infine abbiamo parlato con Claudia Ghinfanti, Responsabile Marketing e Comunicazione Alleanza Assicurazioni:

“L’obiettivo era, a un anno dall’introduzione dell’educazione finanziaria nelle scuole, avere il polso della situazione e capire qual era stata la reazione e soprattutto sentire gli stakeholder, quindi insegnanti e genitori. Quali sono le principali evidenze? Innanzitutto, parziale il livello di conoscenza della legge che stata introdotta. Alcuni insegnanti non ne sanno nulla, ma soprattutto la met dei genitori ancora dichiara di non averne mai sentito parlare”.

Ad oggi la famiglia resta la principale fonte di educazione finanziaria e si rilevano modifiche comportamentali rispetto al passato: la Generazione Z riceve da parte dei genitori una maggiore formazione sui temi finanziari ed economici anche perch, rispetto alle precedenti generazioni, i giovani d’oggi cominciano a gestire prima il denaro.

Ghali pubblica il video del suo ultimo singolo Chill

Milano, 27 giu. (askanews) – Per tradurre in immagini l’estate da “chill guy” di Ghali, arriva il video del suo ultimo singolo Chill (Warner Music Italy), un vero e proprio inno pensato per inaugurare a tempo di “sto” la nuova stagione della leggerezza.

Girato interamente in pellicola, il videoclip unisce l’estetica materica del cinema analogico con l’innovazione digitale. Ghali attraversa scenari surreali e simbolici, tra personaggi eccentrici e situazioni al limite del grottesco, in un viaggio visivo che diventa metafora della società contemporanea: un flusso caotico e stratificato, dove si cerca un senso tra sogno, moda e realtà urbana.

Sulle note di Chill e dei brani che lo hanno reso uno degli artisti più iconici della sua generazione, Ghali animerà la calda stagione dei concerti con il suo SUMMER TOUR 2025 prodotto da Vivo Concerti, che lo vedrà calcare i palchi delle rassegne musicali più importanti d’Italia per tradurre in musica ed energia live tutto il suo immaginario poetico e il suo mix di lingue, influenze ed estetiche.

Dopo la partenza da Cortona, il SUMMER TOUR 2025 toccherà: Codroipo (UD), il 4 luglio @ Villa Manin; Padova, il 5 luglio @ Sherwood Festival; Lucca, l’11 luglio @ Lucca Summer Festival; Roma, il 15 luglio @ Rock in Roma; Barletta (BA), il 25 luglio @ The Best Music Festival c/o Fossato del Castello; Baia Domizia (CE), il 26 luglio @ Arena dei Pini; Catania, il 12 agosto @ Sotto il Vulcano Fest c/o Villa Bellini; Roccella Jonica (RC), il 13 agosto @ Roccella Summer Festival; Olbia (SS), il 14 agosto @ Red Valley Festival; Campobasso, il 23 agosto @ Area Eventi Nuovo Romagnoli; San Benedetto del Tronto (AP), il 29 agosto @ San B. Sound. Appuntamenti che traghetteranno l’artista milanese verso il GRAN TEATRO DI GHALI, lo speciale concerto-evento in programma il 20 settembre 2025 a Fiera Milano Live, celebrazione di un percorso artistico che ad oggi gli è valso 60 Dischi di Platino e 21 Dischi d’Oro.

Biglietti disponibili su www.vivoconcerti.com e nei punti vendita autorizzati. L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei comunicati ufficiali.

Il Papa: tempo di terribili conflitti, non c’è posto per odio o divisioni

Roma, 27 giu. (askanews) – “In un tempo di grandi e terribili conflitti, l’amore del Signore, da cui siamo chiamati a lasciarci abbracciare e plasmare, è universale” e “ai suoi occhi – e di conseguenza anche ai nostri – non c’è posto per divisioni e odi di alcun tipo”. Lo ha detto Papa Leone XIV nell’omelia della messa nella Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, svolta nella Basilica Vaticana con l’ordinazione di alcuni presbiteri.

Dio, ha spiegato, è come “un pastore che passa in rassegna il suo gregge, contando le sue pecore una per una: va in cerca di quelle perdute, cura quelle ferite, sostiene quelle deboli e malate”. Per il Pontefice è quindi necessario “abbandonarci all’azione trasformante del suo Spirito che abita in noi, in un quotidiano cammino di conversione. La nostra speranza si fonda sulla consapevolezza che il Signore non ci abbandona: ci accompagna sempre”.

Anticiclone alla massima potenza: è il weekend più caldo dell’anno

Roma, 27 giu. (askanews) – Arriva il weekend più caldo dell’anno (fino ad ora) per colpa dell’anticiclone africano ‘Pluto’, guardiano del quarto cerchio infernale della Divina Commedia: da Sud a Nord le temperature raggiungeranno i 37-40°C. Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it, conferma una classifica nordafricana: da Taranto con 40°C fino a Parma con 37°C avremo la ‘febbre’ in quasi tutto il Paese.

Ecco la classifica delle città più calde durante il weekend (e siamo solo a giugno!): 1° posto = 40°C – Taranto 2° posto = 39°C – Agrigento, Firenze, Oristano, Pistoia, Prato, Siracusa e Terni 3° posto = 38°C – Foggia, Frosinone, Grosseto, Matera, Ragusa e Roma 4° posto = 37°C – Arezzo, Caserta, Cremona, Crotone, Fermo, Livorno, Lucca, Parma, Piacenza e Reggio Emilia Il resto del Paese non avrà la ‘febbre’ ma, con temperature di 34-36°C accompagnate da un’elevata umidità, la sofferenza e il rischio colpo di calore saranno diffusi.

Ma quando finirà questo caldo infernale? Non vediamo un cambiamento meteorologico importante all’orizzonte; al più, i modelli intravedono per la prossima settimana una maggiore instabilità al Nord con temporali in montagna e qualche refolo di aria meno ‘infernale’ anche verso le pianure: la data da segnare, al momento, è il 4 luglio.

Al di là di queste poco rassicuranti informazioni, ad essere precisi, c’è una buona notizia agli abitanti dei versanti adriatici e ionici: tra sabato e domenica venti più freschi dai Balcani abbasseranno un po’ le temperatura reali o quanto meno quelle percepite (minore umidità) specie dalle Basse Marche fino alla Puglia e la Calabria.

Sul resto del Paese, invece, l’anticiclone africano Pluto porterà una canicola infernale per tutto il weekend con temperature tra i 37 e i 40°C, ma anche con notti tropicali o super tropicali ‘da sudare sette lenzuola’: la minima non scenderà sotto i 27-28°C in alcune grandi città del nostro Paese, come in Nordafrica.

Mattarella: Ustica tragedia tra le più oscure e laceranti

Roma, 27 giu. (askanews) – “La strage di 45 anni or sono nel cielo di Ustica ha impresso nella storia della Repubblica un segno doloroso e profondo che non potrà mai essere cancellato”. Lo dichiara in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 45° anniversario della strage di Ustica.

“Tutti coloro che erano a bordo di quel DC9, partito da Bologna con destinazione Palermo – ricorda il Capo dello Stato -, vi trovarono la morte. Ottantuno persone tra equipaggio e passeggeri: tanti i corpi che non fu possibile ritrovare. È stata una tragedia tra le più oscure e laceranti che hanno colpito il nostro Paese”.

“La memoria – prosegue Mattarella – rinnova anzitutto i sentimenti di solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime, costretti a uno strazio indicibile, indelebile, inspiegabile”. E sulla strage di Ustica “la Repubblica non abbandona la ricerca della verità e sollecita la collaborazione di tutti coloro che, anche tra i Paesi amici, possono aiutarci a rispondere al bisogno di giustizia, che non si dissolve negli anni perché è parte del tessuto stesso della democrazia”.

Trump apre sui dazi. Von der Leyen: valutiamo la proposta Usa, pronti ad accordo

Bruxelles, 27 giu. (askanews) – “Oggi abbiamo ricevuto l’ultimo documento statunitense per ulteriori negoziati. Lo stiamo valutando in questo momento. Il nostro messaggio è chiaro: siamo pronti per un accordo”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo. Allo stesso tempo, ha aggiunto, “ci stiamo preparando per l’eventualità che non si raggiunga un accordo non soddisfacente. Difenderemo gli interessi europei secondo necessità, tutte le opzioni sono sul tavolo”.

La proposta degli Usa “è in corso di valutazione ma posso dire che un accordo è meglio di un conflitto e che zero dazi è sempre meglio di dazi. L’incertezza è la cosa peggiore per l’economia: dobbiamo dare certezze prima possibile ai nostri investitori, ai nostri lavoratori, alle nostre aziende”, ha detto anche il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, nella conferenza stampa al termine del summit di Bruxelles. Nel giorno in cui i leader europei si sono riuniti in Consiglio, è arrivata, infatti, la ‘mossa’ di Donald Trump nella trattativa sugli incrementi tariffari all’importazione di merci dal Vecchio Continente. Prima c’è stata l'”apertura” sul termine del 9 luglio stabilito per l’entrata in vigore dei dazi americani sui prodotti europei, poi l’invio alla Commissione europea della proposta per trovare un’intesa.

Nel pomeriggio di ieri è stata la portavoce del tycoon, Karoline Leavitt, ad annunciare che la scadenza del 9 “forse potrebbe essere prorogata, ma è una decisione che spetta al presidente”. Poi, mentre i 27 erano a cena proprio per discutere dei dazi, è arrivata la notizia che Ursula von der Leyen aveva ricevuto la proposta americana. L’ipotesi che circolava negli ultimi giorni era quella di dazi generalizzati al 10%.

Tra i leader europei, le posizioni sono diversificate. Mentre il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha auspicato che si chiuda “rapidamente” un accordo commerciale anche “sporco”, la Francia si è detta non disposta ad accettare un’intesa “asimmetrica” con dazi generalizzati al 10% per tutte le importazioni europee in Usa. In mezzo c’è Giorgia Meloni che aveva già aperto alla possibilità di accettare tariffe del 10%, che “non sarebbero per noi particolarmente impattanti”, ha detto al vertice Nato L’Aja.

Nel caso di dazi “asimmetrici”, secondo l’Europa (ed è anche la linea dell’Italia) questi dovrebbero essere “compensati”. Ad esempio – hanno spiegato fonti diplomatiche – con accordi transatlantici sull’approvigionamento di materie prime critiche e lavorando per affrontare il problema comune della sovracapacità produttiva di Paesi Terzi come la Cina, in alcuni settori quali acciaio, alluminio. D’altra parte i settori europei dell’auto, dell’alluminio e dell’acciaio hanno urgenza di avere certezze sul trattamento a cui verranno sottoposti visto che già oggi devono sottostare ai dazi del 25% introdotti dall’amministrazione Trump. “Bisogna essere creativi in modo costruttivo per cercare un punto di equilibrio”, hanno sottolineato fonti diplomatiche italiane.

Giffoni55, in arrivo Tim Burton, Sorrentino, Servillo, Allevi, Ambra

Roma, 27 giu. (askanews) – La 55esima edizione del Giffoni Film Festival si prepara ad accogliere, dal 17 al 26 luglio, 5.000 giovani giurati provenienti da 30 paesi e da centinaia di città e borghi italiani. Il festival, che da 55 anni rappresenta un punto di riferimento per le nuove generazioni, si conferma come un luogo di incontro, crescita e confronto, capace di unire cinema, cultura, musica e sport in un programma ricco di iniziative.

Quest’anno il tema scelto è “Becoming Human”, un invito alla consapevolezza, all’empatia e alla responsabilità collettiva, in un mondo attraversato da profonde trasformazioni. Giffoni si interroga, insieme ai suoi giovani protagonisti, su cosa significhi davvero essere umani oggi. Il programma prevede la proiezione di 99 film in concorso, selezionati tra oltre 2.500 produzioni internazionali, con la presenza di 50 registi da tutto il mondo. Sei anteprime, più di 20 eventi speciali e oltre 120 ospiti tra cui Tim Burton, Paolo Sorrentino, Toni Servillo, Luca Marinelli, Ambra Angiolini, Giovanni Allevi, Virginia Raffaele e Ornella Muti, arricchiranno le giornate del festival.

Non mancheranno momenti di confronto e approfondimento, come la seconda edizione di Giffoni Sport, che vedrà la partecipazione di atleti di rilievo come Bebe Vio, Simone Fontecchio, Andy Diaz Hernandez e Ambra Sabatini e gli incontri di IMPACT!, con 200 giovani under 30 che dialogheranno con personalità del mondo della scienza, della cultura e delle istituzioni. Ritorna inoltre la grande musica dal vivo con showcase musicali live gratuiti con artisti come Rocco Hunt, BigMama, TrigNO e Benji e Fede.

Giffoni si conferma anche quest’anno come spazio di ottimismo e speranza, un baluardo di rispetto, amore e forza per le nuove generazioni, in grado di trasmettere valori universali e di offrire opportunità di crescita in un clima di condivisione e dialogo. Il festival, che si svolge sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica, è sostenuto dalla Regione Campania, dal ministero della Cultura e da numerosi partner pubblici e privati, a testimonianza di un impegno collettivo che rende Giffoni un patrimonio non solo della città, ma dell’intero Paese e del mondo intero.

Giffoni55, sei anteprime tra Puffi, "Unicorni" e "Troppo Cattivi 2″

Roma, 27 giu. (askanews) – La 55esima edizione del Giffoni Film Festival si apre all’insegna delle emozioni con un ricco calendario di anteprime per il pubblico di tutte le età. Saranno sei quelle che illumineranno le giornate del festival. Ad inaugurare il festival, giovedì 17 luglio, sarà “Unicorni”, il nuovo film di Michela Andreozzi, distribuito da Vision Distribution e in uscita il 18 luglio. L’opera, interpretata da Edoardo Pesce, Valentina Lodovini e dal piccolo Daniele Scardini, affronta con sensibilità e ironia il tema dell’accettazione e della crescita personale, raccontando la storia di una famiglia alle prese con le sfide dell’essere genitori e dell’imparare ad accogliere le diversità. La regista e parte del cast incontreranno i giurati di Giffoni per condividere le emozioni del film. Il 19 luglio sarà la volta di “Tutta colpa del rock”, diretto da Andrea Jublin e prodotto da Be Water Film e PiperFilm in collaborazione con Netflix. Una commedia musicale che vede protagonista Bruno, ex chitarrista rock in cerca di riscatto, interpretato da un cast d’eccezione tra cui Lillo Petrolo, Naska ed Elio. Tra equivoci, risate e colpi di scena, la musica diventa il motore di una sorprendente rinascita personale e familiare. Il regista e alcuni protagonisti saranno presenti per un incontro speciale con i giovani giurati.

Domenica 20 luglio, il festival accoglierà una delle anteprime più attese dai più piccoli: “I Puffi – Il film”, nuova produzione Paramount Animation e Domain Entertainment, diretta da Chris Miller. I celebri personaggi blu tornano sul grande schermo in una storia ricca di avventura e fantasia. Il film vedrà la partecipazione, anche in collegamento, di Paolo Bonolis (voce di Grande Puffo) e la presenza in sala di Luca Laurenti (voce di Razamella), pronti a regalare sorrisi e magia ai giovani spettatori. Lunedì 21 luglio è la volta di “Esprimi un desiderio”, commedia diretta da Volfango De Biasi con Max Angioni e Diego Abatantuono. Il 22 luglio, arriva “Grand Prix”, film d’animazione diretto da Waldemar Fast, segue la storia di Edda, una giovane topolina che sogna di diventare pilota. Il film, doppiato da Charlotte M e Carlo Vanzini, promette azione, comicità e coraggio per tutta la famiglia. E per finire “Troppo Cattivi 2” che sarà presentato il 25 luglio, sequel del successo DreamWorks, vede i celebri “cattivi” – Mr. Wolf, Mr. Snake, Mr. Shark, Mr. Piranha e Ms. Tarantola – affrontare una nuova missione contro una gang criminale tutta al femminile. A presentare il film ai ragazzi saranno i voice talent Andrea Perroni, Francesco De Carlo e Saverio Raimondo.

Fonti militari Nato: ambizioni Putin non si fermano, ecco cosa stiamo facendo

L’Aia, 27 giu. (askanews) – “Il Comandante Supremo Alleato d’Europa, o SACEUR, ha affermato che le ambizioni del presidente (russo Vladimir) Putin non si fermano all’Ucraina. Quindi cosa stiamo facendo al riguardo? La NATO sta intensificando i suoi sforzi. Gli alleati stanno spendendo di più per la difesa”. Ad affermarlo è un alto ufficiale militare della Nato che replica a chi gli chiede se ci sia un disimpegno americano. “L’America è alla guida di NSATU. L’America in questo momento è alla guida di SHAPE. Questa leadership rimane, a prescindere da tutte le speculazioni che circolano”.

La risposta della fonte evidentemente è no, nessun disimpegno, e il riferimento non è soltanto al Supreme Headquarters Allied Powers Europe (SHAPE) e dunque al generale italoamericano Christopher G. Cavoli che ha assunto l’incarico di comandante dello US European Command il primo luglio 2022, di comandante supremo alleato in Europa (SACEUR, titolo detenuto da un generale statunitense fin dalla sua istituzione negli anni ’50) il 4 luglio 2022 e che ha tenuto il 3 aprile a Capitol Hill un’illuminante relazione.

C’è anche chi è a capo della NSATU (Nato Security Assistance and Training for Ukraine) ad avere oltre alle mostrine, le stelle e le strisce: è il generale Curtis Buzzard. La NSATU è responsabile dell’assistenza e dell’addestramento militare della Nato all’Ucraina, e tocca a Buzzard dirigere i membri provenienti da 27 paesi Nato, oltre a chi viene da paesi partner quali Australia e Nuova Zelanda, in collaborazione con i rappresentanti militari ucraini. “La Nato rimane ferma nel suo sostegno all’Ucraina, contribuendo a sostenere il diritto fondamentale del Paese all’autodifesa, mentre si cerca una pace duratura” dice la fonte. “In nessun momento la Nato ha interrotto questo sostegno” aggiunge. “Uno dei modi in cui la Nato, o più specificamente SHAPE, lo fa è attraverso la NSATU, che lavora ogni giorno per coordinare la fornitura di addestramento e assistenza alla sicurezza all’Ucraina e per aiutare a sviluppare la sua futura forza per raggiungere la piena interoperabilità secondo gli standard Nato”.

Il fatto che sia tutto tranne che un disimpegno americano e dell’Alleanza è dimostrato dal fatto, come spiega l’alto ufficiale militare della Nato, che “da quando ha assunto la responsabilità di supportare l’Ucraina nel dicembre 2024, la NSATU ha coordinato l’addestramento da parte delle nazioni di oltre 25.000 militari ucraini. Sempre sotto il coordinamento della NSATU, il nostro nodo logistico abilitante in Polonia ha gestito oltre 6.700 tonnellate di materiali e la NSATU ha coordinato oltre 1.500 movimenti di materiali in totale”.

Inoltre, NSATU ha integrato funzionalmente il personale ucraino in tutte le attività di pianificazione della NSATU. Questo include la recente Conferenza Quadro per lo Sviluppo della Forza Operativa in Polonia, che ha cercato di migliorare la resilienza in prima linea e la prontezza militare a lungo termine dell’Ucraina. Insomma non si può negare che “gli Stati Uniti abbiano svolto un ruolo nel sostenere l’Ucraina, anche prima dell’invasione e durante il primo mandato del presidente Usa Donald Trump”, mentre “gli alleati europei e il Canada hanno intensificato notevolmente il loro supporto: questo fa parte di un modello più ampio di nazioni desiderose di fare cose, sostenute dall’impegno dell’America nei confronti della Nato e dalla leadership degli Stati Uniti, incluso il comandante della NSATU, il cui ruolo è vitale e auspicato da tutti”.

(di Cristina Giuliano)

Mattarella: per la verità su Ustica lo Stato chiede collaborazione dei Paesi amici

Roma, 27 giu. (askanews) – “La strage di 45 anni or sono nel cielo di Ustica ha impresso nella storia della Repubblica un segno doloroso e profondo che non potrà mai essere cancellato”. Lo dichiara in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 45° anniversario della strage di Ustica.

“Tutti coloro che erano a bordo di quel DC9, partito da Bologna con destinazione Palermo – ricorda il Capo dello Stato -, vi trovarono la morte. Ottantuno persone tra equipaggio e passeggeri: tanti i corpi che non fu possibile ritrovare. È stata una tragedia tra le più oscure e laceranti che hanno colpito il nostro Paese”.

“La memoria – prosegue Mattarella – rinnova anzitutto i sentimenti di solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime, costretti a uno strazio indicibile, indelebile, inspiegabile. La Repubblica non abbandona la ricerca della verità e sollecita la collaborazione di tutti coloro che, anche tra i Paesi amici, possono aiutarci a rispondere al bisogno di giustizia, che non si dissolve negli anni perché è parte del tessuto stesso della democrazia”.

Mediobanca promette 4,9mld ai soci in 3 anni: offerta Mps senza razionale

Milano, 27 giu. (askanews) – Mediobanca proietta le stime finanziaria del suo piano industriale al 2028 e punta a centrare un utile netto di oltre 1,9 miliardi di euro a giugno 2028, con una componente di 1,7 miliardi di utile ordinario e per 0,2 miliardi con proventi non ricorrenti derivanti dalla valorizzazione di un progetto immobiliare nel Principato di Monaco. Un risultato che si rifletterà sulla crescita nella remunerazione degli azionisti che possono aspettarsi a 4,9 miliardi nel triennio di cui 4,5 miliardi in dividendi, pay-out al 100%, e 0,4 miliardi tramite il completamento del piano di riacquisto e cancellazione di azioni proprie già previste dal piano al 2026.

I ricavi sono visti in crescita a 4,4 miliardi (+20%), con una riduzione del rapporto costi/ricavi di 3 punti percentuali (dal 43% al 40%) e una graduale stabilizzazione del costo del rischio a circa 60 punti base. Il risultato operativo è stimato salire da quasi 1,9 a quasi 2,3 miliardi (+7%).

“L’estensione al 2028 del piano dimostra come Mediobanca sia in grado di realizzare, pur in un contesto macroeconomico complesso, un’ulteriore solida crescita di ricavi, utili e redditività”, ha detto l’ad, Alberto Nagel. “Questo entusiasmante percorso di crescita stand-alone verrà ulteriormente potenziato dalla combinazione con Banca Generali, operazione in grado di creare un leader Europeo nel Wealth Management”, ha aggiunto ribadendo che l’obiettivo è chiudere a “ottobre”.

Per Piazzetta Cuccia, l’offerta di scambio di Montepaschi è invece “priva di razionale industriale e finanziario ed è caratterizzata da evidenti elevati rischi di esecuzione”. Nella sua nota al mercato, Mediobanca evidenzia i rischi di una integrazione “con una banca commerciale di medie dimensioni” e “la presenza di cospicue dissinergie”. Piazzetta Cuccia evidenzia anche “la difficoltà di stimare livelli di ROTE, CET1 e quindi pay-out sostenibili della nuova entità” e “la non comparabilità della politica di remunerazione degli azionisti che è a rischio di esecuzione basso in Mediobanca ed elevato in MPS per effetto delle predette difficoltà di integrazione”.

La Voce del Popolo | Ingenuità e astuzie che non convincono

Le due metà della politica italiana, il governo e le opposizioni, reagiscono alla crisi mediorientale e allo sconvolgimento dell’ordine mondiale con due ingenuità, speculari l’una all’altra. Da un lato Meloni fa finta che tra Europa e Stati Uniti ci si possa barcamenare rendendo lo stesso omaggio a entrambi i vincoli che ci legano, quasi che Usa e Ue continuino ad essere due facce della stessa medaglia, come ai bei tempi. Dall’altro il “campo largo” sbandiera i vessilli di un pacifismo che si illude di risolvere la crisi globale con un succedersi di volenterosi proclami e ripetute manifestazioni di piazza.

Tra due fuochi

Queste due ingenuità, chiamiamole così, nascondono in realtà due speculari astuzie. Il governo infatti cerca con il suo equilibrismo di tenere insieme il rituale omaggio a Trump e l’adesione a un europeismo di facciata, finendo per trovarsi letteralmente tra due fuochi. Le opposizioni, a loro volta, evitano con cura di indagare sulle profonde differenze che le attraversano, sospese tra i vincoli delle nostre alleanze storiche e l’appello a un sentimento popolare che se ne allontana ogni giorno di più.

Astuzie dal fiato corto

Si tratta di due ingenuità che non convincono e dunque di due astuzie che hanno tutte e due il fiato corto. Purtroppo, il deteriorarsi della situazione costringerà di qui a poco gli uni e gli altri a misurarsi sulla realtà che incombe piuttosto che sulla comodità che svanisce. Viene da dire che siamo ben lontani da quella pace “disarmata e disarmante” che aveva evocato papa Leone XIV nel giorno del suo insediamento.

Fonte: La Voce del Popolo – 26 giugno 2025

Articolo qui riproposto per gentile concessione del direttore del settimanale della Diocesi di Brescia.

Il proporzionale è inutile senza i partiti

Sono nato e cresciuto politicamente attraverso la “scuola” culturale e sociale di Carlo Donat-Cattin e della sinistra sociale di ispirazione cristiana. Cioè di un leader e di uno statista che non si stancava di ripetere e di ricordare che “noi cattolici popolari e sociali siamo nati con la proporzionale e cesseremo di esistere senza la proporzionale”. Una affermazione secca che non deve essere furbescamente interpretata talmente è chiara e netta. Certo, era una riflessione pronunciata – e svariate volte – quando esisteva ancora un partito come la Democrazia Cristiana e l’unità politica dei cattolici non era affatto rivendicata ma era un dato di fatto nelle dinamiche politiche concrete dell’epoca. 

L’eredità di Donat-Cattin

Ma, al di là del contesto storico, è indubbio che si tratta anche di un’affermazione, quella di Donat-Cattin, che risponde ad una precisa valutazione politica, culturale ed organizzativa che non va in prescrizione perché era, ed è, semplicemente oggettiva in quanto vera. E, del resto, lo ha confermato persino platealmente la storia della politica italiana in questi ultimi anni dopo il tramonto definitivo e irreversibile della Dc e l’avvio della cosiddetta seconda Repubblica.

Partiti e proporzionale: un legame indissolubile

Ma, al di là di questa riflessione profetica dello statista piemontese e ripresa molte volte da altrettanti leader democristiani come ad esempio Guido Bodrato, Sandro Fontana, Ciriaco De Mita e via discorrendo, non si può non ricordare che il sistema elettorale proporzionale – il miglior sistema praticabile sotto il versante della qualità della democrazia – regge nella misura in cui esistono i partiti politici. E, con i partiti, anche le rispettive culture politiche. Perché quando i partiti sono, nei fatti, semplici e banali comitati elettorali e le culture politiche ridotte al verbo distillato dal capo partito, reintrodurre il sistema elettorale proporzionale appare quasi un’anomalia se non addirittura una inutile forzatura. Per la semplice ragione che, vivendo ancora in una stagione caratterizzata da una “partitocrazia senza i partiti”, non si rafforzerebbero né la democrazia e né, tantomeno, i partiti con le rispettive identità culturali. Al contrario, si consoliderebbe ancora di più il potere oligarchico e cesarista dei partiti attuali alle strette e dirette dipendenze del loro capo o leader o despota.

Il futuro della democrazia dei partiti

Ecco perché, infine, la vera scommessa democratica oggi la si gioca sul terreno del recupero, o del ritorno, dei partiti come li vuole e li disegna la Costituzione. Senza il pieno recupero della loro soggettualità politica, senza la riscoperta delle culture fondanti del pensiero politico e, soprattutto, senza una nuova cittadinanza della “democrazia dei partiti” che sostituisca la “democrazia delle persone” – cioè i fatidici ed inquietanti partiti personali – qualunque sistema elettorale che venga partorito non riuscirà ad invertire la crisi della politica e, in ultima istanza, della stessa democrazia. Insomma, la credibilità della politica – e ancora una volta – la si rilancia solo attraverso le leggi della politica. Non saranno certamente gli algoritmi tecnici a sciogliere i nodi politici. Come sempre, del resto.

Legge in vista sul fine vita: quali requisiti in un’ottica di solidarietà?

Stavolta ci siamo: il 17 luglio è in calendario al Senato il dibattito per dotare anche l’Italia di una legge per regolare l’anticipazione volontaria della morte naturale. Che tipo di legge sarà, tuttavia, non è ancora certo. Quanti ritengono che la vita umana non sia un bene disponibile e neanche un bene soltanto individuale, auspicano che essa non vada oltre i varchi già aperti dalla Corte Cost., rispetto ai quali, purtroppo, non è possibile fare retromarcia. Affinché questo auspicio possa avverarsi, il Parlamento deve chiarire alcuni aspetti fondamentali.

La Corte Cost. ha finora sempre ribadito che non esiste un diritto al suicidio e che l’interesse della società è per la vita, limitando per questo l’eccezionalità della non punibilità dell’aiuto al suicidio alla presenza di alcune condizioni, tra cui la dipendenza del paziente da sostegni vitali. 

Cosa intendere per sostegni vitali

Il primo aspetto da chiarire è cosa debba intendersi per sostegni vitali. Dal punto di vista medico il concetto è legato al mantenimento in vita attraverso macchine e così lo aveva inteso anche la Corte Cost. nelle motivazioni della sent. 242/2019. È in atto, tuttavia, un tentativo di ridefinizione per via giudiziaria, fino ad intendere per sostegno vitale ogni aiuto a situazioni di dipendenza e già la Corte Cost. con la sent. 135/2024 ne ha allargato il perimetro, fino ad includervi “procedure quali l’evacuazione manuale dell’intestino del paziente, l’inserimento di cateteri urinari o l’aspirazione del muco dalle vie bronchiali” (sent. 135/2024), salvo poi precisare che non tutti i trattamenti sanitari possono essere considerati sostegni sanitari (sent. 66/2025).

Una definizione ex-lege del concetto eviterebbe una estensione indebita della platea degli aspiranti suicidi.

Quando considerare la malattia a esito infausto

Analogamente dovrebbe essere precisato per legge cosa debba intendersi per patologia ad esito infausto, dato che la vita stessa è ontologicamente ad esito infausto. Andrebbe pertanto chiarito che si tratta di esito infausto a breve termine, precisando anche la durata temporale.

La Corte Cost. prevedeva tra i requisiti quello di una sofferenza insopportabile, fisica o psicologica. Occorrerebbe precisare che la sofferenza psicologica deve essere legata alla grave malattia fisica, per evitare che anche in Italia possano essere aiutati a morire il paziente depresso o quello con autismo.

Suicidio assistito e omicidio del consenziente, il pericolo della logica per analogia

Bisognerà poi vigilare che la depenalizzazione dell’aiuto al suicidio (art. 580 cp) non venga allargata alla depenalizzazione dell’omicidio del consenziente (art. 579 cp). Tra due settimane la Corte Cost. affronterà il caso di una paziente che non è in grado di azionare da sola il dispositivo per la somministrazione del farmaco letale. Possiamo solo sperare che non si lasci prendere, ancora una volta, dalla perversa logica della Associazione Coscioni. Già una volta, infatti, rotto l’argine del lasciarsi morire per sospensione delle cure (con la legge 219/2017), nascondendo la morte con la sedazione terminale, era logicamente accaduto (e ne ero stato inascoltato profeta durante il dibattito parlamentare sulla L. 219) che la Consulta aprisse “logicamente” ad altri e più rapidi modi di lasciarsi morire, attraverso dispositivi di somministrazione di farmaci letali (suicidio assistito, ordinanza n. 207/2018 e sent. 242/2019). Cosa potrà evitare, ora, che sia data la morte a chi, benché nelle stesse condizioni, non è in grado di uccidersi? Col “nobile” scopo di evitare discriminazioni, si realizzerà in tal modo il salto dal suicidio assistito alla eutanasia. 

Cure palliative e ruolo del SSN

Occorrerà inoltre fare in modo che il SSN fornisca a tutti i pazienti un percorso di cure palliative che potrebbero prevenire il ricorso al suicidio, fornendo nuove prospettive di possibile convivenza con la malattia. Infine, è fondamentale evitare che il suicidio assistito (o peggio l’omicidio del consenziente) diventino prestazioni fornite obbligatoriamente da tutte le strutture del servizio sanitario nazionale, al pari dei LEA. La stessa Corte Cost. aveva sentenziato che la morte procurata non rientra tra i doveri del SSN. Le strutture sanitarie, infatti, debbono mantenere il loro autentica vocazione cura e non confondersi con l’aiuto a morire, come se esso non fosse un fallimento, ma invece una cura tra le altre. La morte procurata non deve entrare nelle strutture sanitarie, affinché non venga rotto il patto ippocratico, non sia pervertita la professione medica e nessun paziente si senta sotto pressione e chieda di morire per non essere di peso per la famiglia o la comunità. 

Fede e politica a confronto con la vita in difficoltà

Sarà possibile ottenere tutto ciò? La maggioranza di governo (pur con alcuni dissensi interni) sembra ben orientata. Non altrettanto l’opposizione, dove anche i deputati di estrazione cattolica sono stati allineati al nuovo corso dei “diritti individuali” della segreteria Schlein. Fortunatamente il “progetto Bazoli” sembra avviato su un binario morto, ma questo è il momento di esercitare ogni legittima pressione culturale e politica, come la stessa CEI ha incominciato a fare. Il magistero della Chiesa, oltre a condannare fermamente qualunque sostegno politico alla legislazione sulla morte medicalmente assistita (Samaritanus Bonus, 2020),  ci ricorda il dovere di essere uomini di speranza per un mondo disperato. Ed è la perdita di speranza la motivazione vera delle richieste di morire.

Gian Luigi Gigli

Senior Professor di Neurologia dell’Università di Udine

Parlamentare nella XVII Legislatura

Per gentile concessione del settimanale del Friuli “La Vita Cattolica” (ediaizone di mercoledì 25 luglio). Titolo, sottotitolo e titolini sono della redazione del Domani d’Italia.