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Dazi, Panetta: fondamentale come impatteranno su dollaro

Roma, 12 apr. (askanews) – “C’è un argomento che sta acquisendo sempre più rilevanza, e cioè quale sarà l’impatto di tutto questo sul ruolo del dollaro”. Lo ha spiegato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel dialogo con Fabio Tamburini e gli studenti in una iniziativa a Trento in vista del Festival dell’economia. Il tema era quello dei dazi.

“Come le misure in discussione negli Usa possano infuenzare il dollaro è argomento importantissimo. Ci si interroga – ha aggiunto Panetta – sulle conseguenze di tutto questo sul sistema monetario internazionale. Perché l’economia mondiale, il suo assetto, i rapporti internazionali, le relazioni commerciali, si reggono sul ruolo fondamentale del dollaro nell’economia mondiale e dopo il dollaro vi è l’euro”.

MotoGp, in Qatar affare Marquez: Marc in pole davanti ad Alex

Roma, 12 apr. (askanews) – Marc Marquez conquista la pole position del Gran Premio del Qatar. Per il pilota della Ducati ufficiale si tratta della quarta pole di fila ottenuta con il crono di 1’50″499. Sul circuito di Lusail, l’otto volte iridato si candida come il favorito principale per la sprint serale. Pecco Bagnaia, caduto all’inizio del secondo run alla curva quattro, ha chiuso con l’undicesimo tempo. Dalla seconda casella scatterà Alex Marquez con la Ducati del Team Gresini, di appena un decimo più lento rispetto al fratello. Ottima terza posizione, invece, per Fabio Quartararo (Yamaha, +0″260). Le Ducati Pertamina di Franco Morbidelli (+0″311) e di Fabio Di Giannantonio (+0″430) chiudono rispettivamente al quarto e quinto posto, sesto Maverick Vinales (Ktm Tech3). Nell’ordine, la terza fila è composta da Johann Zarco, Fermin Aldeguer e Alex Rins. Decimo Ai Ogura, mentre dodicesimo si piazza Pedro Acosta a completare la quarta fila con Bagnaia.

Trump concede esenzioni dai nuovi dazi (anche per la Cina) su smartphone, pc, tv, chip, device e componenti

Roma, 12 apr. (askanews) – Smartphone, Computer e microprocessori saranno esentati dai nuovi dazi reciproci imposti dall’amministrazione Trump, sospesi per molti Paesi ma rimasti in vigore e anzi rilanciati sulla Cina. Secondo quanto riporta Cnbc, è quanto previsto da una comunicazione delle Dogane Usa (U.S. Customs and Border Protection), che reca i codici delle categorie di merci esentate dai provvedimenti.

Secondo l’emittente Usa queste esenzioni allentano le pressioni su diversi giganti tecnologici americani, come Apple, che producono in Cina e che avrebbero subito l’effetto dei dazi sulle vendite negli Usa. Secondo la comunicazione delle Dogane, l’esenzione riguarda altre tipologie di dispositivi e componenti elettroniche, tra cui pannelli fotovoltaici, TV a schermo piatto, memorie flash e schede di memoria, così come hard disk esterni. L’esenzione in particolare riguarda i dazi che a seguito di una serie di rappresaglie e rilanci hanno raggiunto il 145% sulle importazioni provenienti dalla Cina.

Dazi, Trump concede esenzioni su smartphone, computer e chip

Roma, 12 apr. (askanews) – Smartphone, Computer e microprocessori saranno esentati dai nuovi dazi reciproci imposti dall’amministrazione Trump, sospesi per molti Paesi ma rimasti in vigore e anzi rilanciati sulla Cina. Secondo quanto riporta Cnbc, è quanto previsto da una comunicazione delle Dogane Usa (U.S. Customs and Border Protection), che reca i codici delle categorie di merci esentate dai provvedimenti.

Secondo l’emittente Usa queste esenzioni allentano le pressioni su diversi giganti tecnologici americani, come Apple, che producono in Cina e che avrebbero subito l’effetto dei dazi sulle vendite negli Usa. (fonte immagine: U.S. Customs and Border Protection).

Il Papa è uscito dal Vaticano: visita a Santa Maria Maggiore per pregare

Roma, 12 apr. (askanews) – Nel primo pomeriggio di oggi Papa Francesco ha raggiunto la Basilica di Santa Maria Maggiore e, alla vigilia della Domenica delle Palme e della Settimana Santa, si è fermato a pregare davanti all’icona della Vergine, Salus Populi Romani. Lo fa sapere la Sala Stampa Vaticana.  La visita a Santa Maria Maggiore non è certo una novità per Papa Francesco, anche se era inaspettata in questo momento di convalescenza.

L`omaggio all`icona di Maria Salus Populi Romani, ricordano infatti i media vaticani, è una consuetudine per il Papa: oltre cento quelle avvenute sin dal 14 marzo 2013, all’indomani dell’elezione, e mantenute prima e dopo ogni viaggio apostolico (l’ultima, in questo senso, il 14 dicembre 2024 per il 47mo viaggio apostolico ad Ajaccio, in Corsica). Anche al termine del ricovero al Policlinico Gemelli, tre settimane fa, il Pontefice si era fermato nel piazzale antistante la Basilica di Santa Maria Maggiore prima di rientrare a Casa Santa Marta.

Morto Graziano Mesina e la Garante dei detenuti della Sardegna accusa: "Una vendetta di Stato"

La Garante dei detenuti della Sardegna sul decesso dell’ex bandito Roma, 12 apr. (askanews) – “Verso Mesina vendetta di Stato. Hanno aperto le porte del carcere per mandarlo a morire nel reparto detentivo ospedaliero. Da oltre un anno le sue legali presentavano istanze rispetto alla sua grave condizione sanitaria. Ma non c’è stata pietà né senso di umanità”. Lo scrive su Facebook Irene Testa, Garante dei detenuti della Regione Sardegna, in merito alla morte a 83 anni di Graziano Mesina, l’ex super ricercato del banditismo sardo, che era stato scarcerato ieri dopo che il Tribunale di sorveglianza di Milano aveva accolto l’istanza di differimento pena per motivi di salute presentata dai suoi avvocati.

Mesina, nato a Orgosolo il 4 aprile 1942, si trovava nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano, dove era stato trasferito dal carcere di Opera nel quale era detenuto da due anni.

Per Testa nei confronti di Mesina “non c’è stato il rispetto del diritto che consente anche a chi ha sbagliato di poter coltivare affetti e di poter scontare la detenzione nel luogo di residenza. Lo Stato ha applicato con lui la vendetta. Come anche Grazianeddu fece da ragazzino cresciuto in una cultura difficile. Appunto. Ma è grave che la vendetta sia stata praticata dallo Stato in un paese dove lo stato di Diritto deve essere il faro della giustizia”, conclude la Garante dei detenuti della Sardegna.

"Racchette di guerra", in libreria storie di tennisti sul campo di battaglia

Roma, 12 apr. (askanews) – Arriva in libreria “Racchette di guerra” L’incredibile storia dei tennisti che dalle battaglie sui campi sono passati a quelle con le armi”,ultimo libro di Piero Valesio pubblicato da “Absolutely Free libri” che racconta la storia, finora mai approfondita, di quelle campionesse e di quei campioni del tennis che la vita ha poi trascinato in guerra, costringendoli ad applicare in contesti profondamente diversi i criteri di vita che avevano imparato sui campi di gara di mezzo mondo.

Dopo il crollo del Muro di Berlino si parlava di Fine della Storia. Di un futuro in cui le guerre sarebbero scomparse, in cui i soli conflitti possibili sarebbero stati quelli in scena sui campi dello sport e del tennis in particolare. Non è stato così, purtroppo. E in questi anni l’umanità è tornata a vivere fianco a fianco con la guerra. Alex Dolgopolov e Sergej Stakhovsky, tennisti ucraini che per anni hanno sfidato Federer, Nadal e Djokovic, ora arruolati nell’esercito, sono diventi così il simbolo di quegli interpreti dei “gesti bianchi” che poi si sono trovati a vivere in un mondo dove il confronto non si attua più con le racchette ma con i fucili.

Dolgopolov e Stakhovsky non sono le sole “Racchette di guerra”. Da Tony Wilding, plurivincitore a Wimbledon, motociclista appassionato e personaggio dell’alta società europea morto nel ’17 sul crinale di Aubers, in Francia, a Don Budge, il primo a centrare il Grande Slam (la conquista nello stesso anno dei quattro tornei più prestigiosi: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open) che si infortunò gravemente addestrando un gruppo di piloti dell’Air Corps ad arrampicarsi su una corda. Da Johnnie Ashe, che andò in Vietnam al posto del celebre fratello Arthur ad Alice Marble che non potendo arruolarsi nell’esercito americano divenne spia e si rese protagonista di una delle operazioni più romanzesche del secondo conflitto mondiale.

Vicende umane avvincenti che diventano simbolo di come, nel giro di un attimo, si può passare dall’armonia di un gioco all’orripilante disordine di tutti i conflitti. Oggi come allora, altro che fine della storia. Ha detto Jimmy Connors: “La gente non capisce che là fuori è una dannata guerra”. Sarà per questo che le storie dei tennisti coinvolti in attività belliche provocano, oggi più che mai, più di un brivido.

Piantedosi: le fascette ai migranti trasferiti in Albania? Piena regolarità e conformità

Roma, 12 apr. (askanews) – “I migranti portati in Albania con le mani legate da fascette? E’ una normalissima pratica, fa parte delle procedure operative che adottano in loro piena autonomia gli operatori: non è un prendere le distanze, io rivendico e condivido. In piena regolarità e conformità con quanto previsto per le persone private della libertà personale, sono stati muniti di questa fascette”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella conferenza stampa conclusiva del vertice MED5 che si è svolto a Napoli.

“E’ stata fatta una valutazione anche in relazione agli elementi di pericolosità presunta di questi soggetti”, ha aggiunto, e “tra i motivi per cui si predispongono queste misure c’è proteggere la sicurezza degli operatori di polizia, che per quanto mi riguarda rimane sempre al primo posto”.

“Si tratta di persone – ha precisato – trasferite in una condizione di limitazione della libertà personale anche per effetto di un provvedimento assunto dall’autorità giudiziaria e il non limitarne la possibilità di qualsivoglia libertà di movimento avrebbe significato esporre il personale che è in accompagnamento alla possibilità di dover poi surrogare con l’azione diretta a quelle che potevano essere azioni che queste persone mettevano in campo”.

“Avremmo dovuto quadruplicare il numero delle persone in accompagnamento, impiegando almeno un’altra nave, fare un trasferimento molto costoso e ci avreste accusato di spendere molti soldi”.

“E’ stata fatta una valutazione anche in relazione agli elementi di pericolosità presunta dei soggetti: sulle 40 persone trasportate ci sono ben 5 casi di condanne per violenze sessuali, un caso di tentato omicidio, precedenti per armi, reati contro il patrimonio, furti, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali. C’è insomma un ampio campionario di precedenti che ne lasciano individuare la caratterizzazione di persone giudicate come pericolose e in quanto tali oggetto di trattenimento, come prevede la nostra legge”, ha concluso Piantedosi.

Giorgetti: su spese Difesa rispettare impegni ma con razionalità

Roma, 12 apr. (askanews) – Su come aumentare le spese in difesa in Europa “le proposte sono tante. C’è anche la proposta italiana. Sono aspetti di carattere tecnico, ma prima naturalmente bisogna prendere una decisione politica. E soprattutto, a mio giudizio, bisogna anche aspettare gli esiti del vertice in Nato di giugno, perché ricordo che è importante rafforzare la difesa europea ma sempre nell’ambito dell’alleanza atlantica”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti a margine dell’Ecofin informale a Varsavia.

“Poi è evidente che ci sono sensibilità diverse e problemi diversi, situazioni diverse: c’è chi ha un grande spazio fiscale come la Germania, c’è chi questo spazio non ce l’ha – ha proseguito – come l’Italia. E quindi credo che l’Europa debba considerare queste diverse situazioni e sensibilità”.

“La proposta italiana è quella di mobilizzare in modo importante gli investimenti privati nella difesa, perché è importante la domanda e la spesa, ma soprattutto è importante anche l’offerta per quanto riguarda l’industria militare, italiane ed europea”, ha proseguito il ministro.

Sugli strumenti “c’è in discussione tutta una serie di flessibilità e anche sulle date, che sono in discussione. Qui noi abbiamo l’impegno di rispettare quella che è la disciplina di Bilancio, che tanto ci premia direi (il riferimento è al rialzo del rating deciso ieri da S&P sull’Italia-ndr) e allo stesso tempo di rispettare quelli che sono gli impegni internazionali. Ma con sangue freddo e razionalità – ha avvertito Giorgetti – senza la frenesia che spesso conduce a delle scelte sbagliate”.

Sui tempi per chiedere l’eventuale clausola nazionale di sospensione del patto di stabilità e di crescita “credo che la Commissione debba valutare, appunto, il fatto che a giugno c’è un vertice Nato in cui si definiranno gli impegni. Forse sarebbe anche il caso di valutare una certa flessibilità su questo”.

Poco dopo, nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin, il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, pur ribadendo il parere della commissione sulla necessità di aumentare in tempi rapidi le spese in difesa, ha precisato che non vi è un termine per richiedere l’eventuale attivazione della clausola nazionale di sospensione del Patto di stabilità e di crescita.

Peraltro Giorgetti ha puntualizzato che il suo obiettivo, da ministro, è raggiungere il 2% di spese sulla difesa rispetto al Pil senza far ricorso a questa clausola. Ad ogni modo in Europa in questa fase “serve un po’ di tempo per coordinarsi – ha concluso Giorgetti – perché mi sembra che le posizioni siano abbastanza diversificate”.

Imprese, Fioretti (MFLaw): aziende siciliane pronte

Roma, 12 apr. – “Noi abbiamo voluto investire su Palermo. Con l’idea di dare un va aiuto alle aziende e al territorio perch siamo convinti che le aziende siciliane sono assolutamente pronte per sfidare la

concorrenza sia a livello nazionale sia internazionale”.

Cos l’Avv. Andrea Fioretti, managing partner di MFLaw Societ tra avvocati per azioni, in occasione presso la Sala “Terrasi” della Camera di Commercio Palermo Enna, dell’incontro promosso da

MFLaw per l’ampliamento della propria sede nel capoluogo siciliano. L’evento ha rappresentato un importante momento di confronto tra esperti, istituzioni e rappresentanti del mondo

imprenditoriale, volto a individuare strategie e strumenti per rafforzare il tessuto economico della Sicilia.

Imprese, Celani (MFLaw): pubbliche strumento sviluppo economia

Roma, 12 apr. – Per Carlo Celani, responsabile dell’area pubblicistica di MFLaw, “Le imprese pubbliche possono essere veramente uno strumento fondamentale per lo sviluppo dell’economia. Sono tante con diverse dimensioni ma possono veramente servire al sistema anche

delle imprese private, perch poi si generano meccanismi sia finanziari che di operativit. Nella regione siciliana sono molte le imprese ma ancora con un certo divario tra pubbliche del centronord e del centrosud. Un divario che va colmato”.

Celani intervenuto in occasione l’incontro promosso da MFLaw – Societ tra Avvocati per Azioni, in occasione dell’ampliamento

della sede di MFLaw nel capoluogo siciliano. L’evento, presso la Camera di Commercio di Palermo Enna, ha rappresentato un

importante momento di confronto tra esperti, istituzioni e rappresentanti del mondo imprenditoriale, volto a individuare strategie e strumenti per rafforzare il tessuto economico della

Sicilia.

La Russia boccia l’idea dell’inviato Usa Kellogg di dividere l’Ucraina in zone di controllo

Roma, 12 apr. (askanews) – L’idea dell’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per l’Ucraina, Keith Kellogg, di dividere il Paese in zone di controllo, simili alla Berlino del dopoguerra, ha provocato una reazione a Mosca, anche se in un messaggio su X, l’inviato statunitense ha affermato che il Times ha distorto le sue parole.

L’idea non è accettabile per la Russia e potrebbe portare a un’ulteriore escalation, ha dichiarato Rodion Miroshnik, ambasciatore del Ministero degli Esteri russo, durante una trasmissione in diretta sul canale di propaganda Soloviev Live. Secondo lui, “loro (gli ucraini) hanno raccolto, analizzato l’esperienza (del conflitto), preparato e rimotivato decine di migliaia di combattenti (addestrati in) Gran Bretagna”.

Donald Trump ha invitato ieri Mosca a “darsi una mossa” per trovare una via d’uscita dal conflitto in Ucraina. L’ambizione del presidente americano è quella di mettere fine alle ostilità scatenate dal Cremlino e, a tal fine, a febbraio ha rotto l’isolamento diplomatico che l’Occidente stava imponendo alla sua controparte russa. La sua amministrazione sta organizzando colloqui distinti con alti funzionari russi e ucraini, ma finora non hanno portato a una fine completa delle ostilità. I negoziati diplomatici proseguono, senza alcuna concessione decisiva da parte del governo di Mosca. Kiev e alcune capitali occidentali sospettano che la Russia, il cui esercito è più grande e meglio equipaggiato sul fronte, stia deliberatamente trascinando i negoziati.

Francia e Gran Bretagna stanno cercando di formare una “coalizione di volenterosi” che invierebbe truppe in Ucraina se i combattimenti cessassero, per dissuadere la Russia da un ulteriore attacco in futuro. Un dispiegamento di cui Mosca non vuole sentir parlare.

Giubileo, Mons. Spreafico: lavorare insieme per bene territorio

Roma, 12 apr. – “Fare squadra, sinergia, dovrebbe essere il nostro modo di

vivere, siamo in un mondo in cui spesso si afferma se stessi, la sinergia sempre tanto difficile invece. Basta vedere cosa sta succedendo nel mondo in questo momento. Per credo che questo

inizio di incontri sia molto importante perch ci aiuta a capire che se noi lavoriamo insieme e pensiamo insieme al benessere di

un territorio riusciamo a fare qualcosa di bene altrimenti andando ognuno per conto suo affermando solo la propria identit

magari contro gli altri o a dispetto degli altri purtroppo il territorio non cresce e i suoi abitanti nel subiscono le conseguenze negative. Importante poi che il senso del Giubileo rifluisca in senso sociale”.

Lo ha evidenziato Mons. Ambrogio Spreafico, Vescovo di Frosinone, Veroli, Ferentino, Anagni, Alatri, intervenendo alla Camera di

Commercio di Frosinone alla conferenza “Giubileo 2025: Un’opportunit di collaborazione tra istituzioni, imprese e organizzazioni sociali” promossa dalla Camera di Commercio di

Frosinone Latina.

Giubileo, D’Amico (CCIA Frosinone Latina): grande opportunit

Roma, 12 apr. – “E’ stato un primo incontro sul Giubileo e su tutte le opportunit che il Giubileo rappresenta per il territorio. La presenza del Cardinale Ouellet ha dato lustro a questa giornata insieme agli altri illustri ospiti per comprendere a fondo le ragioni del Giubileo in primis in chiave spirituale ed anche come ricaduta economica sul territorio”.

Cos Guido D’Amico, Delegato della Camera di Commercio di Frosinone Latina al progetto “Verso il Giubileo, ha commentato la conferenza “Giubileo 2025: Un’opportunit di collaborazione tra

istituzioni, imprese e organizzazioni sociali” promossa dalla Camera di Commercio di Frosinone Latina.

Convegno ABI Credito e Finanza: nasce la startup ESG Impact

Roma, 12 apr. – Si chiama ESG Impact e ha come obiettivo quello di misurare e rendicontare automaticamente la sostenibilit aziendale. Una startup innovativa, che attraverso uno strumento tecnologico certificato secondo lo standard ISO 25012 con Bureau Veritas, semplifica la reportistica ESG, garantendo una documentazione che rispetti le normative nazionali, europee e internazionali attualmente in vigore e l’interoperabilit dei principali standard di riferimento (GRI, SASB,ESRS,ISO,ecc). A parlarne il 2 aprile a Milano, in occasione della terza edizione di Credito e Finanza, il CEO Gianni Muraca, che ha sottolineato come la piattaforma sia ‘rivolta a tutte le imprese che vogliono essere sempre pi sostenibili e trasparenti verso gli stakeholder’.

Dazi Usa e ipotesi insider trading, i senatori democratici scrivono alla Sec: indagare Trump

Roma, 12 apr. (askanews) – L’indiscrezione del Washington Post è stata confermata. Diversi senatori democratici americani di alto livello hanno scritto una lettera in cui chiedono alla Securities and Exchange Commission (Sec) di indagare se Donald Trump abbia violato le leggi sui titoli e sia macchiato di insider trading e manipolazione del mercato mentre cambiava rotta sui dazi globali.

“Esortiamo la Sec a indagare se gli annunci sui dazi, che hanno causato il crollo dei mercati e la successiva parziale ripresa, abbiano arricchito gli addetti ai lavori e gli amici dell’amministrazione a spese dell’opinione pubblica americana e se gli addetti ai lavori, compresa la famiglia del presidente, fossero a conoscenza della sospensione ai dazi di cui hanno abusato per effettuare operazioni azionarie prima dell’annuncio del presidente”, si legge nella lettera, iniziativa che vede in prima linea la senatrice del Massachusetts ed ex candidata alla presidenza Elizabeth Warren.

Mercoledì, Trump ha scritto sui social media: “QUESTO È UN OTTIMO MOMENTO PER COMPRARE!!!”. Il post è stato scritto in un momento di forte volatilità dei mercati e di ribasso degli indici statunitensi. Qualche ora dopo il suo intervento, il presidente degli Stati Uniti ha annunciato improvvisamente una pausa di 90 giorni su molti dazi. L’iniziativa ha fatto risalire l’S&P 500 statunitense di diversi punti percentuali in pochi minuti. Mercoledì ha segnato il miglior giorno per l’S&P 500 dalla ripresa dalla crisi finanziaria del 2008. La lettera è stata firmata anche dal leader della minoranza del Senato Chuck Schumer, dal membro della commissione finanziaria Ron Wyden, dai senatori dell’Arizona Mark Kelly e Ruben Gallego e dal californiano Adam Schiff.

I senatori hanno accusato Trump di aver annunciato “una serie di tariffe irregolari e sconsiderate, che hanno portato a significative turbolenze di mercato”, aggiungendo: “Come risultato diretto di questo caos, i mercati finanziari statunitensi hanno subito cali drammatici nel corso di pochi giorni”.

La lettera ha aggiunto: “Non è chiaro quali funzionari e affiliati del presidente Trump fossero a conoscenza in anticipo dei suoi piani per rinviare i dazi… ma gli addetti ai lavori potrebbero aver saputo che avrebbe annunciato una pausa nelle tariffe e che il mercato sarebbe migliorato”.

I senatori hanno anche messo in discussione le azioni dell’amministrazione Trump volte a indebolire la Sec, chiedendo quali effetti abbiano avuto le recenti azioni e i tagli al personale federale sulla capacità dell’agenzia di “indagare e perseguire azioni di enforcement”, nonché di “monitorare e rispondere a eventi di mercato su larga scala”.

Dazi, Tajani: lavoreremo con la Cina, ma gli Usa sono il principale interlocutore

Nuova Delhi, 12 apr. (askanews) – “Con la Cina continueremo a lavorare per avere buone relazioni commerciali, ma il nostro principale interlocutore sono gli Stati Uniti”. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Nuova Delhi, rispondendo a una domanda sulle prospettive di più strette relazioni commerciali di Pechino con l’Unione europea in risposta ai dazi americani.

Gli Stati Uniti sono il “nostro principale alleato nel mondo”, “quindi dobbiamo fare in modo che non ci sia assolutamente una guerra commerciale tra Europa e Stati Uniti”, ha spiegato Tajani. In questa direzione, ha ricordato il ministro degli Esteri, va anche la missione del presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Washington.

“Io credo che le guerre tariffarie non servano a nessuno, noi vogliamo dialogare con tutti, siamo qui in India per rinforzare la collaborazione con un paese che è fondamentale, il paese più popoloso al mondo”, ha insistito Tajani, aggiungendo che “la Via del Cotone rappresenta un’altra straordinaria opportunità sulla quale l’Italia sta lavorando tantissimo”.

Giorgetti: i dazi fanno tutti male all’economia, non solo quelli di Trump ma anche il dumping della Cina

Roma, 12 apr. (askanews) – Tutti i dazi commerciali fanno male all’economia dell’Italia, non solo quelli decisi dal presidente Usa Donald Trump, ma anche quelli che di fatto utilizza la Cina con il dumping. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti a margine dell’Ecofin informale a Varsavia.

“I dazi impliciti ed espliciti che ci sono in giro nel mondo, non solo quelli di Trump, ma anche le politiche di dumping attuate dalla Cina, fanno molto male all’economia italiana”, ha affermato davanti alle telecamere.

Dazi, Trump: da escalation commerciale con la Cina uscirà "qualcosa positivo"

Roma, 12 apr. (askanews) – L’escalation commerciale degli Stati Uniti con la Cina porterà “qualcosa di positivo”. Ne è sicuro il presidente americano, Donald Trump. “Penso che ne uscirà qualcosa di positivo”, ha dichiarato Trump ai giornalisti, aggiungendo di essere sempre stato in buoni rapporti con il leader cinese Xi Jinping.

“Siamo in una posizione molto buona”, ha detto Trump, aggiungendo che per quanto riguarda i negoziati sui dazi, la sua amministrazione sta dialogando con “molti Paesi”. I dazi sulla Cina rimarranno al 145 per cento, aveva riferito in precedenza la Casa Bianca. L’ambasciata cinese a Washington ha dichiarato che Pechino negozierà solo su basi paritarie e nel rispetto reciproco, chiedendo la fine delle minacce e delle pressioni economiche e sottolineando che non ci possono essere vincitori nelle guerre commerciali. La Casa Bianca ha ribadito che le azioni di Washington non possono essere giudicate in questi termini.

Il 2 aprile Trump ha firmato un ordine esecutivo che introduce dazi “reciproci” sulle importazioni da altri Paesi, con una base del 10 per cento e in diversi Paesi più alta, a seconda del deficit commerciale con gli Stati Uniti. Il 9 aprile, il presidente ha annunciato che avrebbe imposto una pausa di 90 giorni agli oltre 75 Paesi che hanno chiesto di negoziare i dazi, senza imporre tariffe di ritorsione.

Il governatore della Banca d’Italia: il settore delle criptovalute è far west, bitcoin pura scommessa

Roma, 12 apr. (askanews) – Il settore delle criptovalute “é un po’ un far west, ancora non offre garanzie per i consumatori” e il bitcoin “è una pura scommessa, uno strumento speculativo, non è una moneta, non è un sistema di pagamento”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, intervenendo ad un evento a Trento in vista del Festival dell’economia. “Stiamo costruendo l’euro digitale. Oggi è carta che abbiamo nel portafoglio. Domani sarà una scrittura crittografica che porteremo nel telefono”,  ha detto Panetta, sottolineando: “Dobbiamo convincere che si tratta di un progetto che non spiazzerà nessuno – ha aggiunto – e che affiancherà il contante”.

25 aprile, Salvini: è la festa di tutti, non solo dei comunisti

Roma, 12 apr. (askanews) – Matteo Salvini si augura che il 25 aprile sia “una bella giornata di sole”, una giornata “festosa in cui si ricorda un momento di liberazione di cui tutti sono stati protagonisti. Non solo i comunisti”. Il vice-premier lo ha detto a margine della ‘Scuola di formazione politica della Lega’. “Mi stupiscono – aggiunto – le parole. Io odio che arrivano una certa sinistra: quando uno dei portavoce del politicamente corretto come il signor Saviano dice che Musk finirà nel sangue, che la parabola di Trump finirà violentemente, che c’è la tirannide e c’è bisogno di una nuova resistenza… Io penso che parli a sproposito e usi parole che che non fanno bene”.

Panetta: S&P non mi stupisce, rating potrebbe ancora migliorare

Roma, 12 apr. (askanews) – Il giudizio di Standard and Poor’s giunto ieri sera, che ha migliorato il rating dell’Italia “non mi stupisce, me lo aspettavo. Lo aveva detto anche tre mesi fa al Forex. E non è finita qui, potrebbe ancora migliorare”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, intervenendo a Trento ad un evento in vista del Festival Dell’Economia.

“Le condizioni dell’economia italiana sono cambiate, i conti pubblici sono condotti con ragionevolezza, non sono trattati come variavbile indipendente, ma si cerca di contemperare le esigenze dell’economia tenendo conto dell’elevato debito”.

Panetta: S&P non mi stupisce, rating potrebbe ancora migliorare

Roma, 12 apr. (askanews) – Il giudizio di Standard and Poor’s giunto ieri sera, che ha migliorato il rating dell’Italia “non mi stupisce, me lo aspettavo. Lo aveva detto anche tre mesi fa al Forex. E non è finita qui, potrebbe ancora migliorare”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, intervenendo a Trento ad un evento in vista del Festival Dell’Economia.

“Le condizioni dell’economia italiana sono cambiate, i conti pubblici sono condotti con ragionevolezza, non sono trattati come variavbile indipendente, ma si cerca di contemperare le esigenze dell’economia tenendo conto dell’elevato debito”.

Meloni e Abascal (il leader di Vox), due ore di incontro a Roma "con un’amica e alleata eccellente"

Roma, 12 apr. (askanews) – “A Roma, sempre benvenuti. Un paio d’ore molto interessanti per scambiare impressioni con un’amica e alleata eccellente: Giorgia Meloni. L’Italia è senza dubbio una nazione fortunata e ben governata, nonostante i tempi turbolenti in cui viviamo”.

Lo scrive su X il leader spagnolo di Vox Santiago Abascal, postando una foto di lui e Giorgia Meloni sorridenti insieme all’indomani dell’incontro a Pechino fra il premier socialista spagnolo Sanchez e il presidente cinese Xi Jin Ping per rafforzare i rapporti Cina-Ue in piena guerra commerciale Usa-Cina sui dazi che secondo fonti di stampa è stato criticato dalla premier Meloni.

Meloni-Abascal, due ore di incontro a Roma:"Italia fortunata, è ben governata"

Roma, 12 apr. (askanews) – “A Roma, sempre benvenuti. Un paio d’ore molto interessanti per scambiare impressioni con un amico e alleato eccellente: Giorgia Meloni. L’Italia è senza dubbio una nazione fortunata e ben governata, nonostante i tempi turbolenti in cui viviamo”.

Lo scrive su X il leader spagnolo di Vox Santiago Abascal, postando una foto di lui e Giorgia Meloni sorridenti insieme all’indomani dell’incontro a Pechino fra il premier socialista spagnolo Sanchez e il presidente cinese Xi Jin Ping per rafforzare i rapporti Cina-Ue in piena guerra commerciale Usa-Cina sui dazi che secondo fonti di stampa è stato criticato dalla premier Meloni.

Banche, Abi: a marzo scendono tassi prestiti e si ferma calo domanda

Roma, 12 apr. (askanews) – Nuovi cali dei tassi sui prestiti bancari in Italia a marzo, mentre in un quadro di debolezza dell’economia la domanda resta sottotono, ma per la prima volta dagli inizi del 2023 non registra un calo su base annua. Secondo il Rapporto mensile dell’Abi, il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 3,84%, dal 3,99% di settembre. L’associaizone ricorda che questa voce aveva raggiunto il 5,45% nel dicembre 2023.

Sempre a marzo il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni, i mutui alle famiglie, è sceso al 3,14%, dal 3,18% del mese precedente. Il picco in questo caso era stato del 4,42%, sempre a dicembre 2023.

Secondo l’associazione bancaria, il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 4,22% marzo, dal 4,28% del mese precedente.

Il rallentamento della crescita economica contribuisce a mantenere bassa la domanda di prestiti, dice ancora l’Abi: a marzo 2025, i prestiti a imprese e famiglie, per la prima volta da marzo 2023, non registrano un tasso di variazione negativo rimanendo invariati rispetto a un anno prima, dopo un meno 0,6% nel mese precedente. A febbraio 2025 i prestiti alle imprese erano diminuiti del 2,1% mentre quelli alle famiglie erano cresciuti dello 0,7%.

Live tributo per Luciano Pavarotti all’Arena di Verona con tanti ospiti

Milano, 12 apr. (askanews) – Il Maestro Luciano Pavarotti ha usato il suo straordinario talento per portare l’opera a un pubblico mondiale di appassionati e non solo: ha infranto barriere e confini, ha trasceso i teatri per arrivare ai grandi spazi aperti, toccando il cuore di milioni di persone.

Portare l’opera lirica alla gente, rendendola il più popolare possibile, era un’idea che ben calzava alla sua personalità di artista generoso e aperto e di musicista dalle vedute non convenzionali.

Anche attraverso straordinari e innovativi eventi musicali, come i concerti de I Tre Tenori e Pavarotti & Friends, il Maestro è riuscito a realizzare la sua visione di musica senza confini, portandolo ad accogliere con grande spirito di inclusione nuove idee e generi, idealmente stringendo tutto e tutti in un grande abbraccio.

Un percorso che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, e non solo.

La Fondazione Luciano Pavarotti intende ricordare questo straordinario e unico percorso artistico nell’anno in cui il tenore avrebbe celebrato il suo novantesimo compleanno con un grande concerto all’Arena di Verona che si terrà il 30 settembre 2025: Pavarotti 90.

Un cast di eccezione, tra cui Plácido Domingo, José Carreras e Andrea Bocelli, amici di una vita, insieme a grandi nomi del panorama musicale nazionale e internazionale del calibro di Laura Pausini, prima di una serie di star del pop, con molte altre voci leggendarie che calcano i palcoscenici dei più prestigiosi teatri, cuore della grande tradizione lirica.

Sul palco si esibiranno alcuni dei più eminenti artisti del panorama operistico internazionale, in particolare tenori che hanno avuto il privilegio di condividere con Luciano Pavarotti non solo una lunga carriera, ma anche una profonda amicizia. Per questi artisti, il Maestro è stato una figura di riferimento assoluto, un mentore, una fonte di ispirazione e un modello impareggiabile di tecnica vocale e interpretativa. Tra i protagonisti dell’evento, oltre a Plácido Domingo e José Carreras, i due illustri colleghi che, insieme a Pavarotti, hanno dato vita al leggendario trio de “I Tre Tenori”, segnando un capitolo fondamentale nella storia della musica lirica mondiale, si esibiranno alcuni dei più importanti tenori del panorama contemporaneo, tra cui Andrea Bocelli, Yusif Eyvazov, Vittorio Grigolo, Jonathan Tetelman, Fabio Sartori, Marcelo Álvarez, Francesco Meli, nonché i soprani Angela Gheorghiu, Mariam Battistelli, Carmen Giannattasio e Giulia Mazzola.

L’evento prodotto da Friends&Partners vedrà anche la partecipazione di prestigiose icone del panorama musicale pop, quei “due emisferi” che Luciano Pavarotti è riuscito con grande generosità a unire in nome della solidarietà.

Primo nome annunciato l’artista italiana più premiata al mondo, Laura Pausini, da sempre nel cuore del Maestro Pavarotti e protagonista del Pavarotti & Friends in più occasioni, che ha avuto anche l’onore di accompagnare il Maestro in Guatemala nel 2001 e ricordarLo durante un evento memorabile a Petra, in Giordania, in occasione del primo anniversario della sua scomparsa (2008).

Le performance degli artisti saranno accompagnate dall’Orchestra Fondazione Luciano Pavarotti, un ensemble nato per onorare l’eredità artistica del celebre tenore. Composto da giovani musicisti di straordinario talento, l’orchestra coniuga le solide radici della tradizione musicale classica con una spiccata apertura verso nuovi linguaggi e tendenze musicali. La sua missione è quella di diffondere l’eccellenza della tradizione concertistica italiana nel mondo, rimanendo fedele alla visione musicale di Pavarotti, che ha saputo unire la cultura e la popolarità in un’unica, straordinaria espressione artistica.

Coerenti con l’impegno verso i più bisognosi e verso i giovani artisti emergenti che il Maestro ha portato avanti nel corso della sua vita, e che porta avanti ancora oggi attraverso la Fondazione Luciano Pavarotti, una parte dei proventi del concerto sarà destinata all’Antoniano di Bologna per l’Operazione Pane e una parte alla Fondazione Luciano Pavarotti per sostenere i giovani cantanti lirici e la Casa Museo di Modena.

Nel concerto avranno quindi spazio anche le giovani voci del panorama lirico internazionale, di cui il Maestro è stato mentore e modello, per interpretare le gemme del repertorio che egli ha reso familiari a milioni di persone nel mondo.

Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della grande musica, per celebrare l’artista, l’uomo e il sogno di Luciano Pavarotti, che grazie alla sua voce unica e impareggiabile e alle doti di comunicatore empatico, estroverso e carismatico, è stato riconosciuto come il tenore più noto ed amato dell’ultimo secolo. Sarà l’occasione non solo per un concerto ma per un vero e proprio “Memorial”, che offrirà al pubblico e a tutti i partecipanti l’opportunità di ricordare il Maestro tramite testimonianze, ricordi, video e attraverso, naturalmente, le performance sul palco dei grandi talenti presenti.

Pasqua di fede giovane e inattesa: boom di battesimi in Francia

Quest’anno, in Francia, nella notte di Pasqua, saranno battezzati più di 10.000 adulti (10.384) e più di 7.400 adolescenti dagli 11 ai 17 anni. Questo porta il numero totale di catecumeni che riceveranno il battesimo in Francia quest’anno a oltre 17.800, con un aumento del 45% per gli adulti rispetto al 2024. “Questi risultati, che superano ulteriormente le cifre record raccolte lo scorso anno, sono i più alti mai registrati”, scrive la Conferenza episcopale francese in un comunicato diffuso subito dopo la conferenza stampa di presentazione dei dati che si è tenuta oggi a Parigi nella sede della Cef. E di risultato assolutamente inatteso”, parla anche mons. Oliver Leborgne, vescovo di Arras a cui la Conferenza episcopale ha affidato il compito di interpretare i dati in un video a corredo dell’indagine. Si conferma e si rafforza anche in modo molto significativo una tendenza già notata nello studio dell’anno scorso: la crescente, e ormai maggioritaria, quota di giovani tra tutti i catecumeni. La fascia dei 18-25 anni, composta da studenti e “giovani professionisti”, rappresenta ormai il 42% dei catecumeni, superando così la fascia dei 26-40 anni, che finora rappresentava il target storico dei catecumeni adulti. Anche quest’anno è aumentato notevolmente il numero dei catecumeni adolescenti. Osserviamo un aumento del 33% per le diocesi per le quali si dispongono di dati relativi ai due anni consecutivi 2024 e 2025.

(Foto CEF)

 

Da notare parallelamente alla crescita dei catecumeni, dal 2022 le diocesi registrano un incremento consistente dei “cresimandi” adulti, cioè coloro che hanno ricevuto il battesimo durante l’infanzia e che, dopo aver cessato di praticare per diversi motivi, soprattutto durante l’adolescenza, da adulti tornano nella Chiesa per approfondire la loro fede. Nel 2024, più di 9.000 adulti hanno ricevuto il sacramento della cresima a Pentecoste (la festa in cui nella Chiesa cattolica si svolgono le cresime degli adulti, cinquanta giorni dopo Pasqua), il doppio rispetto a due anni fa (ovvero 2024 rispetto al 2022).

“C’è qualcosa che ci supera, che ci sorprende e ci rende felici”, commenta il vescovo di Arras. “Abbiamo cercato di lavorare, di preparare il terreno, ma ci rendiamo conto che ciò che succede, non ha a che fare con i nostri progetti”. E’ piuttosto, “come se il Signore prendesse la parola”. Dietro la scelta del battesimo o della cresima – prosegue il vescovo – si scorgono almeno tre “domande”. La maggioranza delle persone che si riavvicinano alla Chiesa attraverso questi sacramenti, provengono da vite “capovolte, movimentate, a volte ferite” ed hanno fatto esperienza di “salvezza e guarigione”. C’è poi anche “una ricerca di senso” che una società priva di riferimenti, difficilmente riesce a soddisfare. Infine, soprattutto tra i giovani, c’è la ricerca di un qualcosa che possa aiutare a vivere nel mondo. Dietro comunque ogni storia, conclude il vescovo, “è il Signore che prende la Parola”. “E’ Lui che attrae a sé, tocca i cuori e si rivela”, incalza mons. Olivier de Germay, arcivescovo di Lione. E aggiunge: “La grande sfida che ci attende ora è come renderli discepoli. Non si tratta solo di immaginare delle ricette per “conservarli” dopo il battesimo. Saranno le nostre comunità parrocchiali a dover prendere coscienza di questa missione collettiva e mettere in atto percorsi, sia prima che dopo il battesimo”.

Pezzotta: la Cisl di Bergamo non mi ha invitato al congresso.

Scrivo questa nota con non poca amarezza e lo faccio per rispondere ad alcuni amici che mi hanno chiesto perché non ero presente al congresso territoriale della Cisl di Bergamo. Non ero presente perché non invitato. È sempre stata prassi che ai congressi della Cisl Bergamasca fossero invitati gli ex segretari generali.

Sicuramente la cosa mi ha amareggiato e lo ritengo un atto di vera e propria maleducazione. Penso che questo sia dovuto alla mia pubblica posizione di critica delle politiche confederali. I miei sono stati dissensi del tutto disinteressati, esercitati solo per amore e per precisare meglio si è tratto sempre di un  esercizio di correzione fraterna.

Pur amareggiato resto iscritto alla Cisl, continuerò a pagare le quote dovute. Alla Cisl sono riconoscente per tutto quello che mi ha dato, che è molto di più di quello che ho potuto dare. Non tocca a me giudicare il mio operato, ma posso dire di aver sempre cercato di operare con passione, onestà e sincera dedizione alla causa dei lavoratori e della democrazia.

Mi sono iscritto alla Cisl nel lontano 1963, sono stato  eletto nella Commissione Interna e poi nel 1969 nel Consiglio di fabbrica. Entro nel direttivo provinciale della Filta-Cisl (Federazione Italiana Lavoratori Tessili Abbigliamento) e poi, nel 1972, nella Segretaria Provinciale. Mi sono impegnato per l’unità sindacale e sono stato tra i promotori della Fulta di Bergamo (Federazione Unitaria Lavoratori Tessili Abbigliamento).

Inizio a fare l’operatore sindacale il primo maggio del 1974, il Segretario Daniele Corbari mi invia nella zona di Grumello del Monte (a forte presenza di aziende bottoniere e dell’abbigliamento), poi sarò impegnato nella zona di Zingonia e Treviglio.

Successivamente vengo eletto segretario Provinciale dei tessili e in seguito segretario generale della Unione Provinciale. Nel 1993 divento segretario regionale della Cisl in Lombardia, incarico che lascio nel dicembre del 1998. Ho anche  ricoperto  l’incarico di Presidente della Comunità dei Sindacati delle Regioni delle Alpi Centrali (Arge-Alp).

Nel dicembre del 1998, entro a far parte della Segreteria Confederale della Cisl di cui è segretario Sergio D’Antoni, dove ho assunto le funzioni di Vicario.

Il  4 dicembre 2000, vengo eletto Segretario Generale della Cisl, incarico che poi mi venne riconfermato, con il più ampio consenso di voti, dal Primo Consiglio Generale della Cisl, sia dopo il XIV Congresso del giugno 2001 che dopo il XV Congresso del luglio 2005. Son stato vicepresidente della Cisl Internazionale e membro del Comitato Esecutivo della Ces (Conferenza Europea dei Sindacati).

Sono stato firmatario dell’accordo denominato “Patto per l’Italia”, attuato con l’obiettivo di rinnovare la contrattazione e la gestione del mercato del lavoro e di mettere un freno alle politiche del primo governo di destra presieduto da Silvio Berlusconi. Ho sempre cercato di vivere positivamente e senza legami politici l’autonomia sindacale a cui la Cisl mi aveva educato. Ho vissuto  con sofferenza la rottura con la Cgil di Cofferati, mantenendo un costante rapporto e dialogo con Guglielmo Epifani che consentirà la ripresa dei rapporti unitari. Ho coltivato l’amicizia con Marco Biagi e dopo il suo assassinio ad opera delle Nuove Brigate Rosse, sono stato l’unico sindacalista che ha partecipato al suo funerale.

A fronte del governo Berlusconi che non manteneva gli impegni assunti nell’accordo sottoscritto, si è dato avvio a una fase di mobilitazione recuperando l’unità d’azione con la Cgil e la Uil .

Al sorgere di questioni interne, relative ai tempi della successione, mantenendo fede alla convinzione che l’unità del sindacato sia sempre un bene e volendo evitare che questo problema generasse una  rottura nella Cisl, mi sono dimesso dall’incarico nel 2006, senza indicare come era prassi chi mi doveva succedere, lasciando al Consiglio Generale la più ampia libertà di scelta. Molte volte mi sono chiesto, senza darmi una risposta, se ho fatto bene o male.

Questo è stato il mio percorso in Cisl. Certamente paragonato a Carniti e a segretari generali che mi hanno preceduto non sono stato un grande segretario, ma sempre ho cercato di agire con onestà, rettitudine e passione ideale.

Non capisco il perché di questo ostracismo che viene esercitato nei miei confronti, se è perché ho criticato le politiche confederali, dico che ho solo cercato di esercitare il diritto di parola – diritto che spetta all’iscritto – e continuerò a farlo restando iscritto alla Cisl, cui devo molto,  compreso il diritto di parola.

Spazio di dialogo: la città ‘pensata’ da Giorgio La Pira

Foto di Elisabetta Miele da Pixabay
Foto di Elisabetta Miele da Pixabay

Giorgio La Pira ci invita a riflettere sul nesso tra persona, impresa e comunità in relazione al tema della città. Non è semplice incamminarsi sulla strada di una possibile relazione tra tali concetti. Potrebbe sembrare che siano questioni essenzialmente disconnesse se considerate nel contesto del concetto di città come comunemente viene inteso. Una soluzione al problema della definizione di un orizzonte concettuale entro cui trattare insieme le questioni della persona, dell’impresa, della comunità e della città viene da una rivalutazione di significato, almeno sul fronte dei temi della persona e della città.

L’indagine di La Pira porta in una prospettiva nuova i temi della città e della persona, al fine di descrivere un possibile modo di interrelazione tra essi e i concetti di impresa e comunità. Qual è quindi il collante mediante cui connettere impresa-comunità-città? Il collante è il concetto di persona. È il modo di intendere la persona. La persona infatti non è più inquadrata in un orizzonte utopistico e completamente sconnesso dalla sua concreta possibilità d’essere ma si muove in direzione di un concretarsi nella possibilità del cambiamento.

A che cosa ci si riferisce quando si richiama la parola stessa di “persona”? Con essa si intende la sintesi del bene comune in alternativa al male comune. Il concetto di persona ci proietta nell’ottica della conflittualità che nasce nella città ed è risolutrice come rappresentazione del bene comune. La città è città complessa, è crocevia e concentrazione di vissuti. Dal momento che oggi, pensando ai vissuti si pensa innanzitutto e per lo più ai fenomeni migratori, è chiaro allora come la città, che vive di vissuti, intesa nel modo con la intende La Pira è l’unica forma di comunicazione che la società di oggi necessita.

Scrive così il pensatore fiorentino: «Signori, vi chiedo: una delle cause fondamentali di questa crisi – una crisi che tocca le concezioni basilari della persona umana, della società umana, della storia umana – non sta forse nella crisi della città? Crisi di sradicamento, come è stato giustamente detto: sradicamento della persona dalla città, da cui la persona trae perfezione e misura! Perché la persona umana è in qualche modo definita dalla città in cui si radica: come la pianta dal suo campo. La città con le sue misure, il suo tempio, le sue case, le sue strade, le sue piazze, le sue officine, le sue scuole, rientra in qualche modo nella definizione dell’uomo!».

Uno dei marcatori positivi di questo complesso di considerazioni a proposito del nesso impresa-comunità-città, che scaturisce dalla nozione di persona, è la lettura di una possibile sostenibilità, che ha a che fare con l’identità della città, soprattutto in riferimento ad elementi che oggi sono al centro anche del dibattito politico e che definiscono la città e i cittadini e perciò, alla questione della persona e dell’uomo stesso: si pensi alla paura del diverso. Essa, non è solo paura del diverso ma anche in fondo paura dell’eguale.

Questa paura è a fondamento della convivenza incivile all’interno di un perimetro che è quello della città che, pertanto, è tratta fuori da ciò che essa stessa è: convivenza e spazio di dialogo. Questo sconfinamento della città da ciò che rappresenta la sua essenza, la sua natura, con la paura dell’altro, nella sua diversità ma anche nella sua somiglianza a ciascuno di noi, è una ricaduta gravosa nel vortice dell’indifferenza che non produce soluzione. È chiaro, pertanto, che oggi, se non ragioniamo attraverso l’insegnamento di La Pira che ha fatto della città della complessità un luogo di riflessione, finiamo prigionieri di deliri di innocenza rispetto al tema del disimpegno, dei meccanismi di autodifesa che non producono passi chiari.

Se è vero che senza complicità non viviamo, è anche vero che senza identità non esistiamo. Il rischio è quello di diventare vittime del narcisismo, vittime di una incapacità di cogliere i valori che lo sforzo di una riflessione comune, nell’andare oltre la quotidianità, ci offre. Al di fuori di una volontà di costruzione di uno spazio comune, si creerebbe inevitabilmente un’ennesima ferita all’interno dei vissuti di una città inevitabilmente anemica. Ma la città è quella che La Pira immagina debba essere: è la città della molteplicità delle prospettive, è la dimensione della percezione dei vissuti in comune; un tipo di città che non innalzerebbe muri ma costruirebbe ponti, attraverso i quali trovano realizzazione i desideri, i talenti, le culture.

 

Per leggere il testo integrale

(La città nel pensiero di Giorgio La Pira)

 

Bibbia, rivista la traduzione: inesatto dire “niente di nuovo sotto il sole”.

Foto di Yerson Retamal da Pixabay
Foto di Yerson Retamal da Pixabay

Negli apparati che accompagnano la nuova traduzione del Genesi realizzata da Gianantonio Borgonovo per le edizioni Paoline (Roma, 2025, pagine 1064, euro 95) si trova una dichiarazione piuttosto sorprendente: «Qohelet non si lascia prendere la mano da affermazioni ridondanti (ma false), come “niente di nuovo sotto il sole” aut similia».

La versione corretta di Qohelet 1, 9 sarebbe «mai “tutto nuovo” sotto il sole», considerazione di attendibilità ben maggiore e soprattutto ribaltata dal punto di vista filosofico rispetto a quella corrente. L’autore del libro si trasforma infatti da testimone della immobilità della condizione umana a difensore tanto della tradizione quanto del progresso. Nessuna rassegnazione di fronte a un mondo che non cambia mai quanto piuttosto la consapevolezza di un passato comune da rispettare.

La visione classica dell’eterno ripetersi delle stagioni umane cede il passo a quella dell’escatologia cristiana, convinta dell’esistenza di una finalità della storia, anche se inconoscibile attraverso gli strumenti della ragione.

Trovo che la nuova traduzione si accompagni bene con una opinione espressa e più volte ribadita da Luciano Canfora, per il quale «nella storia gli eventi non si ripetono mai uguali». Ci possono essere somiglianze, anche profonde, non identità. Ciò che accade ha sempre aspetti di novità, che vanno riconosciuti e indagati. Lo storico e filologo barese individua una sorta di secondo argine per il corso degli eventi, parallelo a quello posto da Qohelet. Se niente di quanto accade può ambire alla novità assoluta e contiene comunque al proprio interno i materiali che il passato gli consegna, allo stesso modo nessun fatto si ripropone mai nelle medesime forme, ma è comunque portatore di qualche elemento di novità.

Affiancate le due rappresentazioni dello svolgersi degli avvenimenti descrivono un’umanità in cammino, costretta ad affrontare una realtà per molti versi misteriosa, senza per questo dimostrarsi ostile, in una prospettiva faticosa ma alla lunga riconoscibile di crescita e di avanzamento.

Wall Street chiude in rialzo, Dow Jones +1,56%, Nasdaq +2,06%

Roma, 11 apr. (askanews) – Chiusura dell’ultima seduta settimanale positiva a Wall Street, che ha invertito la rotta poco dopo un avvio nuovamente al ribasso, mentre la Cina ha rilanciato per l’ennesima volta le rappresaglie contro i dazi commerciali Usa, alzando al 125% quelli che impone sulle importazioni provenienti dagli Stati Uniti. Ma contestualmente alla decisione, ha annunciato che non continuerà in questa partita al rilancio. A fine sessione il Dow Jones guadagna l’1,56 percento, l’S&P 500 segna più 1,81 percento e il Nasdaq balza del 2,06 percento.

A dispetto della continua escalation delle tensioni con Pechino, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha ribadito l’aspettativa che alla fine la Cina cercherà un accordo sugli scambi commerciali.

Nel frattempo nel pomeriggio si sono smorzate le pressioni sul dollaro, che oggi avevano visto l’euro salire sopra quota 1,14 sul biglietto verde, a nuovi massimi dal 2022. In serata dollaro rintraccia in parte e l’euro si smorza a 1,1336.

Sono proseguite, ma anche in questo caso smorzandosi in serata, anche le pressioni sui titoli di Stato americani, i tassi sui Treasuries decennali risultano aumentati di 8 punti base al 4,47%. Nel frattempo l’oro ha segnato nuovi massimi storici toccando nel corso della seduta 3.268 dollari l’oncia.

Lunedì una delegazione delegazione negoziale dell’Unione europea sarà nuovamente a Washington. In recupero anche il petrolio, nell’afterhours il barile di Wti sale del 2,51% a 61,58 dollari.

Padel, Fip Silver Roma: Pappacena e Sussarello volano ai quarti

Roma, 11 apr. (askanews) – Tutta la classe dei top 30 mondiali in campo al Villa Pamphili Padel Club. Javier Barahona (numero 28 mondiale) e Javi Garcia (33) conquistano il pubblico al Fip Silver Mediolanum Padel Cup, dopo una vittoria di classe assoluta contro Nicolas Brusa e Alan Ibarrola (6-3 6-2). I due spagnoli, numeri 1 del seeding, confermano di essere la coppia da battere: il grande momento di forma di inizio stagione (che li ha portati fino ai quarti di finale del P1 di Santiago del Cile) è stato finora confermato anche nel torneo romano, dove domani troveranno la coppia ispano tedesca Agustin Reca/Alvaro Lopez.

A regalare spettacolo nella giornata degli ottavi di finale – si legge in una nota – anche la sfida tra Simone Cremona e Jaume Romera (2) contro Leonardo Bulgarini e Simone Vaccari. Più di due ore di battaglia al termine della quale lo spagnolo e l’azzurro (vicecampione d’Europa con la Nazionale, numero 78 del ranking mondiale Fip hanno avuto la meglio per 5-7 7-6 6-4. “E’ stata una partita durissima, su un campo molto veloce e contro una coppia sempre molto difficile da battere”, così Cremona a fine partita. “Anche dopo aver perso il primo set e dopo il testa a testa nel secondo non abbiamo perso lucidità. Al tie break è poi venuta fuori la nostra solidità nei punti importanti e nei momenti chiave. E’ stata questa la svolta della partita”. Si ferma invece l’avventura di Lorenzo Di Giovanni e Simone Iacovino, battuti (4-6 6-2 5-7) dalla coppia francese sorpresa del torneo, Boronad/Fonteny.

Tra le donne la più attesa era Chiara Pappacena, che non ha deluso le aspettative. L’azzurra – insieme a Giulia Sussarello, altra colonna portante della Nazionale – ha conquistato un netto 6-3 6-0 contro la tunisina Dora Chamli e la francese Marianne Vandaele, conquistando il passaggio ai quarti. Tra le teste di serie femminili, duello ad alta intensità per l’altra azzurra Martina Parmigiani e Giulia Dal Pozzo (3), con il 7-5 6-4 su Clarissa Aima e Giorgia Rosi. Successo anche per le numero 1 del seeding, le spagnole Amanda Lopez Moral e Lucia Garcia (6-2 6-1) su Bevilacqua/Varazi, che invece troveranno Caterina Baldi ed Erika Zanchetta.

Dazi, FT: Fed pronta a agire per stabilità mercati se necessario

Roma, 11 apr. (askanews) – La Federal Reserve è assolutamente preparata a utilizzare l’armamentario dei suoi strumenti per stabilizzare i mercati, se la situazione dovesse richiederlo. Lo ha assicurato Susan Collins, presidente della Fed di Boston, intervistata dal Financial Times. “I mercati stanno continuando a funzionare bene e non vediamo problemi di liquidità”, ha precisato.

Tuttavia, ove servisse la Banca centrale degli Stati Uniti “dispone di strumenti per intervenire sulle preoccupazioni riguardo al funzionamento del mercato o sulle liquidità. In altre situazioni di tensioni “abbiamo dovuto dispiegare diversi strumenti piuttosto rapidamente – ha ricordato -. E siamo assolutamente prepararti a farlo se necessario”. (fonte immagine: Federal Reserve Bank of Boston).

Dazi, Williams (NY Fed): crescita Usa sotto 1% e inflazione a 3,5%-4%

Roma, 11 apr. (askanews) – I dazi commerciali faranno frenare la crescita economica Usa sotto l’1% e faranno salire l’inflazione interna fino al 3,5%-4%, nel corso di quest’anno. È la previsione lanciata dal presidente della Federal Reserve di New York, John C. Williams durante un intervento alla Camera di Commercio di Portorico.

“Data la combinazione del rallentamento della crescita sulle forze di lavoro, a seguito della ridotta immigrazione, e degli effetti sul clima di fiducia da incertezza e dazi, ora mi aspetto che la crescita del Pil rallenti considerevolmente rispetto allo scorso anno, in qualche misura al di sotto dell’1% – ha detto -. Con questo rallentamento della crescita, mi attendo che la disoccupazione aumenti rispetto all’attuale 4,2% a un livello tra il 4,5% e il 5% nel prossimo anno. Mi attendo che l’aumento dei dazi spinga l’inflazione quest’anno a un livello tra il 3,5% e il 4%”.

Secondo il banchiere centrale, l’elevata incertezza solleva molti interrogativi sul futuro dell’economia e della politica monetaria. “È semplicemente troppo presto per sapere le risposte. Continueremo a valutare attentamente i dati che perverranno, l’evolversi delle prospettive e del bilancio dei rischi rispetto ai nostri obiettivi”. L’esponente della Fed ha rilevato che nonostante l’aumento delle aspettative di inflazione per il breve termine, le attese sul lungo termine sono rimaste saldamente ancorate. “È cruciale mantenere ben ancorate le aspettative di inflazione”, ha avvertito. (fonte immagine: New York Fed).

Il Muro del canto, tour "La Mejo Medicina" fa tappa a Festa di Roma

Roma, 11 apr. (askanews) – Continua il tour de Il Muro del Canto per la presentazione dal vivo de “La Mejo Medicina”, l’ultimo album di inediti uscito lo scorso 30 ottobre e accolto con calore da pubblico e critica. Si aggiunge un concerto speciale: il prossimo 21 aprile, alle 20.45, saliranno sul palco a Piazza del Campidoglio per la prima edizione de La Festa di Roma, un’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale per celebrare l’anniversario della fondazione della città, avvenuta secondo la tradizione il 21 aprile del 753 a.C. e che quest’anno compie 2.778 anni. L’ingresso sarà gratuito fino ad esaurimento posti.

Un evento estremamente significativo per una band che ha nella cultura e nella traduzione romana la sua centralità artistica.

La tournée curata da Barley Arts, che segue il successo di quella autunnale – segnata da numerosi sold out – e porterà Il Muro del Canto il 9 maggio a Genova (Burrasca di Maggio), il 16 a Pescara (Scumm), il 17 maggio a Taranto (Spazioporto), il 24 maggio a Latina (Sottoscala9), il 30 maggio a Tolentino (MC) per Panza Marca Beer Fest, il 13 giugno a Roma (Testaccio Estate) e il 27 giugno a Firenze (Ultravox).

Con oltre 14 anni di carriera, sei album all’attivo e più di 500 concerti in Italia e all’estero, Il Muro del Canto è una delle voci più autentiche e distintive della scena musicale italiana, capace di unire, con un’intensità espressiva senza pari, tradizione e innovazione. Acclamata nella scena indipendente, nel corso degli anni la band ha collaborato con figure di spicco del cinema italiano, come Marco Giallini, protagonista nel videoclip di “La vita è una”, e Vinicio Marchioni, che ha recitato nel video di “Reggime Er Gioco”. Nel 2017, il brano “7 Vizi Capitale”, realizzato in collaborazione con Piotta, ha conquistato il pubblico internazionale come sigla della serie TV Netflix “Suburra”, trasmessa in 190 Paesi.

Design Week, il torneo de La Bocciofila di Careof

Milano, 11 apr. (askanews) – Gioved 10 aprile 2025 durante la Design Week Careof si trasformato per il secondo anno consecutivo in uno spazio di gioco con il proprio torneo di bocce.

Il pubblico ha potuto mettere alla prova le proprie abilit sportive, rilassarsi, oppure semplicemente sostare, proprio come in un bar sport.

La Bocciofila 2025 ha ricreato un luogo di svago e sosta, con la volont di restituire il sapore autentico che anima questi ambienti ricreativi, troppo spesso bistrattati ed esclusi dal dibattito contemporaneo sulla progettazione architettonica.

A fare da cornice a questo momento di sana follia (agonistica) un allestimento a cura di AUT Design Collective, Studio GISTO e Hypereden, in cui sono stati presentati i progetti Frantoio Sociale (Studio GISTO in collaborazione con Hund Studio), Glass Future Lab (AUT Design Collective in collaborazione con Elia Camboni, Pietro Coda) e Cantiere Aperto (Hypereden in collaborazione con Frantoio Sociale).

Careof spazio indipendente per l’arte contemporanea, archivio e centro di produzione e approfondimento: realizza, espone, cataloga, conserva, promuove lavori legati all’immagine in movimento, in una dimensione di valorizzazione circolare.

Sanit, Aiop Lombardia: “Privato accreditato pilastro SSN”

Roma, 11 apr. – La sanit privata accreditata indispensabile . Parola di Michele Nicchio, presidente di Aiop Lombardia, che ha aperto con queste parole i lavori dell’assemblea regionale dell’Associazione presso il Centro Congressi dell’IRCCS Humanitas di Rozzano, una delle sedi simbolo dell’eccellenza italiana.

Aiop Lombardia, rappresenta 106 strutture della sanit privata accreditata operanti sul territorio, parte integrante del Sistema sanitario regionale e nazionale, contribuendo a rendere la Regione un punto di riferimento anche internazionale.

“I numeri parlano chiaro: gestiamo pi del 30% dei posti letto per acuti, pi del 50% delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e pi del 90% di posti letto accreditati in ambito socio-assistenziale. Questa la sanit privata accreditata lombarda: pilastro fondamentale e imprescindibile della sanit regionale e nazionale”, spiega Nicchio.

Tra i temi al centro dell’assemblea, l’innalzamento dell’et media, la carenza di personale, il rinnovo delle tariffe e il vincolo di spesa.

“Le carenze di risorse economiche e di personale – precisa ancora il presidente di Aiop Lombardia – sono in antitesi rispetto a bisogni che, invece, sono crescenti. Sappiamo, e lo dico con soddisfazione, che l’et media italiana ai primi posti a livello mondiale ed in crescita. Questo innalzamento per comporta un aumento delle cronicit e quindi delle esigenze per farvi fronte, ma le risorse sono effettivamente sempre troppo poche. Come ha ricordato qualche giorno fa anche il Presidente Rocca che ci ha ospitato presso Humanitas, la sanit uno dei settori dove la tecnologia continua a fare passi da gigante, ma la nuova tecnologia comporta a sua volta ampliamenti di spesa per fornire prestazioni sempre migliori”.

All’iniziativa sono intervenuti tra gli altri, Mario Melazzini (direttore generale del Welfare di Regione Lombardia), Emanuele Monti (membro del CdA di Aifa e Presidente Commissione IX Sostenibilit sociale, casa e famiglia – Regione Lombardia) e il prof. Gabriele Pelissero (presidente nazionale AIOP).

Ed stato proprio il prof. Pelissero a dettare l’agenda rispetto ai temi nazionali. Primo punto all’ordine del giorno i tariffari delle prestazioni ambulatoriali e di ricovero: “I tariffari sono vecchissimi – ricorda il presidente nazionale di Aiop -. Quelli che stiamo usando oggi sono datati 2012 e non sono mai stati rinnovati, se non per quanto concerne il settore ambulatoriale, addirittura peggiorandoli quest’anno. Questo mette il sistema veramente in difficolt: ovvio che se non esiste la risorsa basale finanziaria per produrre le prestazioni migliori queste non verranno prodotte. Stiamo lavorando intensamente col Governo con l’obiettivo di aggiornare i livelli tariffari del Servizio Sanitario Nazionale per rendere compatibile questa grande realt, di enorme valore sociale, ma che oggi ha bisogno di un po’ di pi di ‘benzina nel serbatoio'”.

Quartetto jazz tedesco Zoom in tour in Italia

Roma, 11 apr. (askanews) – Apertura e forma: queste le parole che potrebbero descrivere la musica dello Zoom Quartet. I quattro musicisti jazz di fama internazionale – Stephan Mattner (sassofono tenore), Philipp van Endert (chitarra), Sebastian Raether (contrabbasso) e Jo Beyer (batteria) – accompagnano il pubblico in un viaggio musicale che fonde echi di jazz moderno, elementi minimalisti e melodie quasi sferiche.

Lo Zoom Quartett farà tappa il 12 aprile alle 20 al Deutsches Institut Florenz a Firenze, domenica 13 alle 17 al Goethe Zentrum a Bologna, il 15 ad Avellino (19.30) presso l’Auditorium Polo Giovani, per chiudere il 16 aprile alle 20 all’Auditorium del Goethe Institut a Roma.

Le composizioni di Stephan Mattner aprono una struttura che dà vita a numerosi percorsi musicali, sviluppati con grande senso melodico e variabilità ritmica. Le associazioni con Pat Metheny e John Abercrombie emergono solo per dissolversi nell’inconfondibile interplay dei quattro strumenti. Il tutto culmina in una musica indipendente e, al contempo, profondamente legata alla grande tradizione del jazz.

Italia guarda all’Asia, Tajani: India partner prioritario contro dazi

Nuova Delhi, 11 apr. (askanews) – In un momento di grandi “sfide” legate ai dazi americani e alle politiche commerciali di Donald Trump, “l’India e tutta l’Asia sono partner prioritari” per la piena attuazione del Piano d’azione per l’export messo a punto dal governo italiano. Se infatti l’Italia considera “il dialogo” con gli Stati Uniti come “la strada migliore da percorrere” perché “le guerre commerciali non aiutano nessuno e danneggiano tutti”, la situazione attuale fornisce “opportunità di crescita in mercati chiave e ad alto potenziale”. Così, proprio con l’obiettivo di esplorare nuovi mercati, trovare nuovi spazi per i prodotti del Made in Italy, valorizzare l’eccellenza artigianale italiana e l’innovazione tecnologica, il ministro degli Esteri Antonio Tajani è arrivato a Nuova Delhi per una visita ricca di incontri istituzionali e appuntamenti economici e culturali. Una prima tappa di un viaggio che da domenica lo porterà anche in Giappone, altro Paese individuato fra i mercati extra-UE da sviluppare del “Piano d’azione per l’export italiano”. A Osaka il ministro parteciperà all’inaugurazione del Padiglione Italia per Expo 2025.

Il capo della diplomazia di Roma considera “positiva” la decisione di Trump di ridurre al 10% per 90 giorni i dazi pesantemente imposti nei giorni scorsi. Una decisione, a suo parere, che “va nella direzione da sempre auspicata” dal nostro Paese, ovvero “quella del dialogo tra l’Europa e gli Stati Uniti”. E in questo quadro si inserisce anche la prossima visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni negli Stati Uniti che, secondo Tajani, rappresenta “un contributo per ridurre la tensione, favorire un dialogo consistente e arrivare a un accordo tra Unione europea e Usa che possa impedire una guerra commerciale”.

Nel frattempo, però, pur “non lasciando” il mercato americano, bisogna guardare anche altrove. Così la “solida amicizia” e il “partenariato economico” tra Italia e India risultano oggi “ancora più importanti”, mentre si affrontano “le conseguenze globali dei cambiamenti nella politica commerciale americana”, ha spiegato il ministro durante il suo intervento al Forum imprenditoriale Scientifico e Tecnologico Italia-India a Nuova Delhi. Evento a cui ha preso parte anche la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che con il Ministro della Scienza e della Tecnologia della Repubblica dell’India, Jitendra Singh, ha firmato un Memorandum of Understanding per rafforzare la cooperazione bilaterale nel campo della ricerca scientifica e tecnologica tra i due Paesi.

L’India rappresenta d’altra parte una delle economie emergenti più dinamiche e strategiche a livello globale. Con circa 800 aziende italiane già presenti sul territorio, un fatturato complessivo di 11,5 miliardi di euro e oltre 16.500 lavoratori impiegati, il potenziale per una crescita degli investimenti reciproci resta ampio e ancora largamente inespresso. L’interscambio bilaterale ha raggiunto i 14,24 miliardi di euro nel 2024, ma l’Italia presenta ancora un deficit commerciale di circa 3,8 miliardi, segno di un margine di miglioramento significativo. Secondo le stime del Centro Studi Confindustria, il potenziale inespresso dell’export italiano verso l’India ammonta a oltre 3,3 miliardi di euro, concentrato soprattutto in macchinari, chimica, metallurgia e apparecchiature elettriche.

Dunque, Italia e India “sono partner economici naturali”, ha commentato Tajani, che oggi ha incontrato i ministri indiani del Commercio e degli Esteri, Shri Piyush Goyal e Subrahmanyam Jaishankar, e ha inaugurato la nuova sede di Simest nella capitale indiana (dopo avere svelato presso l’Istituto italiano di cultura la tela del Caravaggio “Maddalena in estasi”). Un appuntamento che rientra nell’impegno del governo a “supportare al meglio” le aziende italiane, ha ricordato il ministro, che ha auspicato la firma in tempi rapidi dell’accordo di libero scambio fra India e Ue. Un auspicio espresso anche da Barbara Cimmino, vice presidente per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti di Confindustria, presente a Delhi. L’accordo, infatti, creerebbe un mercato da “oltre 2 miliardi di consumatori, pari a più del 20% del PIL globale”, e “potrebbe generare benefici concreti in termini di crescita economica, investimenti, occupazione”, ha precisato.

Insomma, tra Italia e India tanto è stato già fatto, ma molto si può ancora realizzare. La firma, lo scorso anno, da parte del primo ministro Narendra Modi e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni del Piano d’Azione Strategico tra i nostri due Paesi ha già “aperto un percorso condiviso di cooperazione per rafforzare il nostro partenariato per la crescita”. Ma “voglio fare di più”, ha confermato Tajani, indicando in particolare nella “Via del Cotone”, il Corridoio Economico India-Medio Oriente-Europa (IMEC), “un’opportunità strategica per la crescita e il commercio”. “Vogliamo rafforzarlo per sostenere esportazioni e investimenti”, ha detto, confermando la nomina a Inviato Speciale per la Via del Cotone dell’ambasciatore Francesco Talò. “Sarà lui a guidare il ruolo dell’Italia in questo importante progetto”, ha precisato, annunciando anche che sarà presto organizzato a Trieste un incontro tra i Paesi interessati al progetto.

Grande apertura alla cooperazione, d’altra parte, è stata assicurata dalla controparte indiana. Italia e India hanno “un potenziale incredibile per crescere insieme”, ha detto il ministro Goyal. “L’India è un mercato chiave per le vostre imprese” e “offriamo un’opportunità per tutti per un futuro prospero di business”, ha commentato, incoraggiando l’Italia a “investimenti reciproci, senza barriere”. “E’ rassicurante vedere il livello di relazioni tra Italia e India”, ha aggiunto Goyal, spiegando che “la Via del cotone fornisce l’opportunità per essere più vicini gli uni agli altri”. E’ “un’iniziativa storica” che “creerà davvero un nuovo accesso globale per le economie”, ha commentato da parte sua il ministro degli Esteri Jaishankar, che in riferimento al progetto ha evidenziato l'”interesse” del suo Paese per l’area del Mediterraneo. “Oggi ha perfettamente senso collegare le due parti, con l’Italia che partendo dal Mediterraneo guarda verso est e l’India viceversa”, ha detto, concludendo: “L’Italia occupa un posto di rilievo in molti settori. C’è una naturale complementarietà, che si tratti di energia, trasporti o di trasformazione alimentare”. (di Corrado Accaputo)

Citt Verde, complesso residenziale di sostenibilit certificata

Roma, 11 apr. (askanews) – Un primo traguardo stato tagliato nel complesso residenziale, Citt Verde, da parte de La Leva, impresa specializzata in soluzioni abitative all’avanguardia. stato annunciato, presso il complesso residenziale situato nel nuovo quartiere di Colle Ardeatino a Roma, l’ottenimento della certificazione GBC Home con livello di raiting Silver di Green Building Council Italia per tre edifici di Citt Verde. Abbiamo parlato con Alessandro Guglielmi, architetto dell’impresa La Leva e Founder di Citt Verde:

” la prima esperienza di edilizia sostenibile certificata, accessibile a tutti. La mia impresa ha anticipato i tempi, da oltre dieci anni applichiamo la normativa e la direttiva europea sul processo di decarbonizzazione prevista nel 2030 e questo ci ha dato un vantaggio di prodotto e di mercato”.

La cerimonia di apposizione delle targhe si svolta alla presenza anche dell’Assessore all’urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia che ha sottolineato l’impegno nell’evoluzione dell’edilizia capitolina.

“Noi vogliamo che questi esempi diventino in realt anche un impegno di tutti gli imprenditori a Roma e lo vogliamo anche imporre attraverso delle innovazioni che presto porteremo nel regolamento edilizio della citt affinch anche le primalit e i vantaggi che possono essere sia fiscali che urbanistici siano proprio legati alla qualit degli interventi edilizi e al rispetto degli standard pi elevati in termini di risparmio energetico e di obiettivi ambientali”.

Un traguardo raggiunto da La Leva che, anche grazie a pi di 60 anni d’esperienza e oltre 3.000 unit immobiliari realizzate, ha messo a punto una serie di buone pratiche per traghettare l’edilizia tradizionale verso la sostenibilit e l’innovazione.

Bce, martedì 15 il Consiglio direttivo incontra Antonio Costa

Roma, 11 apr. (askanews) – Mentre proseguono le turbolenze dei mercati innescate dai dazi commerciali voluti dall’amministrazione Trump, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha invitato per martedì prossimo, 15 aprile, il presidente del Consiglio europeo, il portoghese Antonio Costa, a una “cena informale” che coinvolgerà l’intero Consiglio direttivo dell’istituzione monetaria, in cui siede anche il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta.

Secondo quanto riferisce un portavoce della Bce l’incontro riguarderà “questioni di interesse reciproco” e si inserisce nell’ambito degli scambi in corso tra l’Eurosistema delle banche centrali e il Consiglio europeo.

L’incontro sarà totalmente separato dal Consiglio direttivo monetario, che si svolgerà mercoledì e si concluderà giovedì, in cui i banchieri centrali torneranno a decidere su tassi di interesse e aspetti chiave della linea monetaria. Nelle ultimissime settimane, a seguito delle tensioni sui dazi, sono drasticamente aumentate le attese per un nuovo taglio dei tassi.

Dazi, Schlein: bene sospensione, ma i pericoli non sono sventati

Rho (Milano), 11 apr. (askanews) – “Ora c’ stato un annuncio di sospensione, bene, ma non pensiamo che i pericoli siano sventati, perch il governo ha sottovalutato come anche solo nei mesi precedenti al 2 aprile, l’annuncio di dazi avesse gi fermato commesse, frenato investimenti e causato grande incertezza e danno alle aziende italiane. Non che per amicizia ci si pu fare trovare impreparati”. Lo ha detto la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, al suo arrivo al Salone del Mobile di Milano.

E a proposito dell’imminente visita di Meloni negli Usa, Schlein ha detto: “Quando si ha davanti un Paese alleato dal dopoguerra bisogna avere la schiena dritta e il coraggio di dire basta e dire ‘ti sbagli’ quando si sta sbagliando. Purtroppo quello che non abbiamo visto in questi mesi. Nonostante le amicizie manifestate e tanto sbandierate, abbiamo visto un governo incapace di reagire agli attacchi alla Ue e persino alle minacce, e che non stato in grado di contraddire Trump e ha fatto trovare il Paese fortemente impreparato a queste sfide”.

Il commissario Ue all’Economia: mancano i presupposti per sospensione generale del Patto di stabilità

Roma, 11 apr. (askanews) – Secondo la Commissione europea al momento non vi sono i presupposti per far ricorso alla clausola generale di sospensione del Patto di stabilità e di crescita Ue. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, rispondendo – al termine della prima riunione dell’Ecofin informale a Varsavia – a una domanda sulle richieste in tal senso da parte dell’Italia.

“Abbiamo valutato questa questione e stiamo guardando anche alla nostra risposta di policy agli sviluppi geopolitici e a come possiamo rafforzare le nostre capacità di difesa e le nostre industrie della difesa. E una delle ragioni per cui abbiamo optato per le clausole nazionali di sospensione del Patto è che quella generale richiede una grave svolta negativa dell’economia in generale o dell’intera area euro – ha spiegato -. E al momento questa condizione non c’è”.

“Infatti” alla Commissione Ue “continuiamo a prevedere crescita economica, quindi optiamo per le clausole nazionali – ha aggiunto – dato che siamo in circostanze inusuali che vanno al di là del controllo dei governi”.

Dazi, Schlein: serve prontezza di risposta per imprese e famiglie

Rho (Milano), 11 apr. (askanews) – “Noi continuiamo a insistere che l’Unione Europea debba reagire e negoziare, fortemente unita, pronta ad azioni mirate e proporzionate che colpiscano anche laddove fa pi male, e ho visto che oggi la presidente della Commissione ha parlato anche delle Big Tech americane, pronti a un negoziato che sventi una guerra commerciale che farebbe danni ingenti in un Paese come il nostro cos votato all’export”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, al suo arrivo al Salone del Mobile di Milano.

“Chiediamo al governo che ci sia prontezza di risposta a supporto delle famiglie e delle imprese, quella che abbiamo visto da altri governi europei, a partire da quello spagnolo, che non si veda pi il gioco delle tre carte rimodulando fondi gi previsti ma che si trovi un modo concreto per stare vicini alle aziende e ai loro lavoratori”, ha aggiunto Schlein.

Ordine di Malta chiede di non dimenticare Libano, simbolo coesistenza

Roma, 11 apr. (askanews) – “Il Libano non va dimenticato”: il Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta, Riccardo Patern di Montecupo, ha ribadito l’impegno degli Ospedalieri nei confronti di quello che rimane un Paese simbolo di convivenza possibile tra le confessioni religiose in Medio Oriente. Patern lo ha sottolineato aprendo a Roma i lavori del workshop “Rebuilding Lebanon, preserving its diversity”, organizzato dal Sovrano Ordine di Malta e dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede.

“La nostra storia legata a quell’area per motivi secolari: noi siamo nati in quell’area. un’area importantissima per il mondo in cui viviamo, ed un mondo che in questo momento attraversato da grandi problematiche e da grandi tragedie per cui il dovere dell’Ordine di Malta duplice: un po’ perch un’area in cui si riesce – parliamo del Libano – a far vivere le varie fedi e le varie regioni insieme, ed una cosa importantissima. Il Libano un esempio raro di convivenza e di coesistenza e malgrado questo un Paese che stato dilaniato da tantissimi problemi”.

Un Paese quindi in cui l’Ordine presente in modo particolare, come ha spiegato Marwan Sehnaoui, presidente dell’Associazione libanese dell’Ordine di Malta: “Abbiamo in Libano oltre sessanta progetti che coprono tutto il Paese, dall’estremo Nord all’estremo Sud, e stiamo lavorando su tre grandi settori: medico, sociale e agroumanitario. Siamo un’organizzazione non politica, siamo per il coinvolgimento di tutte le confessioni religiose e per costruire la dignit dei cittadini libanesi. Questo il lavoro dell’Ordine, abbiamo circa 600 persone che lavorano per l’Ordine in Libano e l’Ordine molto importante per il futuro del Paese. Lo facciamo con grande umilt, senza alcun ego, in nome della causa della ricostruzione dell’essere umano in Libano”.

Al panel di alto livello dedicato al modello di convivenza interreligiosa del Libano ha partecipato anche il cardinale Claudio Gugerotti, Prefetto per il Dicastero delle Chiese orientali, il quale ha sottolineato l’importanza di preservare la ricchezza interreligiosa del Libano, definendola “un modello universale che finch funziona diventa un segno tangibile che l’impossibile possibile, cio che la convivenza che noi auspichiamo in tutti i modi – e che in questo momento sembra tutt’altro che garantita – nella storia si verificata”. Sono intervenuti inoltre Tobias Tunkel, direttore per il Medio Oriente e il Nordafrica del Ministero Federale degli Affari Esteri tedesco, e Ghady El Khoury, incaricato d’affari dell’ambasciata del Libano presso l’Ordine di Malta.

Regionali, Zaia: “FdI? un nostro compagno di viaggio”

Venezia, 11 apr. (askanews) – “Fratelli d’Italia un nostro compagno di viaggio e giustamente ogni partito difende il suo consenso, le sue idee, ognuno si muove in autonomia lo fa FdI, lo fa Forza Italia e lo far anche la Lega, questa una cosa assolutamente non discutibile. Dopo di che c’ un tema importante che quello del Governo, non intendo sprecare le mie giornate a parlare di queste cose, vado avanti coi cantieri e inaugurazioni”. A dirlo il presidente del Veneto, Luca Zaia, in merito alla possibile discesa in campo di FdI con un suo candidato alle regionali del Veneto, sottolineando di “consegnare un Veneto che ha una reputazione e una rispettabilit e a livello nazionale e internazionale che prima non aveva”.

Micaela Ramazzotti: “Non dobbiamo avere paura delle nostre paure”

Roma, 11 apr. (askanews) – Il cinema italiano ha raccontato in tanti modi diversi il disagio mentale, Guido Chiesa lo fa attraverso una commedia romantica, “30 notti con il mio ex”, nei cinema dal 17 aprile. Edoardo Leo un uomo rigoroso e razionale, padre di un’adolescente, che si trova costretto a ospitare in casa per un mese la sua ex moglie, interpretata da Micaela Ramazzotti, appena uscita da un lungo percorso di recupero emotivo. Una donna che porta con s forse troppa vita, che mette in subbuglio quella dell’ex marito.

“E’ una pazzerella attiva, aperta al mondo, sorridente, lei ha voglia di vivere. – ha detto la Ramazzotti – Ha tanta vivacit, tanto colore. Io avevo affrontato tanti personaggi, ne ho fatto una filmografia, sempre molto depressi, quindi mi piaceva che lei invece fosse piena di vita. E poi comunque si parla sempre troppo poco di disagio mentale, quindi se ne deve parlare di pi perch non bisogna avere paura delle nostre paure”.

Il personaggio di Leo sembra aver ingabbiato sia le proprie paure che le proprie emozioni, come ha spiegato l’attore: “Questa mania del controllo ad un certo punto l’ha ingabbiato, l’ha fatto diventare un altro, non si rende neanche pi conto, non si riconosce pi. Ed paradossale questa cosa che dicevi tu, che avere troppa vita diventa un problema. Immaginare questa cosa nel mondo una cosa che mi fa proprio paura, perch noi dovremmo avere cura di questa troppa vita”.

Zaia: Terzo mandato? Potere logora… ma Consulta ha solo confermato

Venezia, 11 apr. (askanews) – “Il potere logora chi non ce l’ha visto che han detto che devono smantellare centri di potere, ma no… La Corte Costituzionale ha confermato quello che si sapeva, noi sapevamo di avere un blocco dei mandati di due mandati, oltre all’approvazione della legge elettorale. bene che sia chiaro che il principio ispiratore del 2004 del blocco dei mandati e la legge che fecero a Roma, oggi si traduce nel blocco di mandati solo per alcuni governatori e solo alcuni sindaci, quelli sopra i 15 mila abitanti, e sono le cariche elettive”. Cos il presidente del Veneto, Luca Zaia torna sul tema delle Regionali e del no della Consulta alla possibilit per i presidenti di regioni ordinarie di candidarsi per un terzo mandato.

“Io non ce l’ho con gli altri governatori, ci mancherebbero – ha aggiunto – tifo perch riescano. Tifo per Fugatti e spero che non gli impugnino la legge e tifo per Massimiliano Fedriga che un amico e spero che anche lui riesca a prorogare i mandati. Va bene tutto e le leggi si rispettano ma per me inaccettabile, e lo dir all’infinito, che si giustifichi questo dicendo che si devono smantellare i centri di potere; perch questa un’offesa a noi amministratori perch io ho una carriera di 15 anni di Regione e ce l’ho pulita, da un punto di vista giudiziario. Ed un’offesa per noi amministratori e per i cittadini che non sono degli idioti e votano quelli uscenti perch sono l, basta vedere quelli che sono stati mandati a casa. Va bene tutto purch non si offenda”, ha concluso il governatore.

“La Vie en Gloss”, cos Krastase illumina la Milano Design Week

Milano, 11 apr. (askanews) – Connettere i mondi, immaginarne di nuovi creando dimensioni inesplorate tramite l’arte. Con questo spirito Krastase, marchio professionale leader dell’haircare di lusso, ha voluto stupire il pubblico della Milano Design Week, il cui tema proprio “Mondi Connessi”. Prende cos vita “La Vie en Gloss”, serra d’ispirazione parisienne che unisce bellezza, innovazione e sostenibilit, all’interno del suggestivo parco della Biblioteca degli Alberi di Milano. Abbiamo parlato con Silvia Guerinoni, General Manager Krastase e Shu Uemura Italia:

“In occasione della Design Week, Krastase celebra il legame tra innovazione, bellezza e sostenibilit, con la serra “La Vie en Gloss”, realizzata da Orvieto Arte con materiali riciclati e che richiama l’allure parisien di Krastase. All’interno, un’esperienza multisensoriale di luci e fragranze, curata dall’artista Gaia Pietrella, celebra la nuova linea Krastase Gloss Absolu, dedicata a capelli luminosi e setosi. I visitatori potranno in particolare provare il nuovo olio Glaze Drops, grazie ai nostri hairstylist, e ricevere quindi consigli e sorprese esclusive”.

Un’installazione avveniristica che diventa teatro per il lancio di Gloss Absolu, l’ultimo trattamento di casa Krastase. Essenze naturali, ricerca delle materie prime, sviluppo tecnologico. Il risultato un fascio di luce che illumina i capelli. Ma Krastase anche sinonimo di empowerment femminile come ci spiega Federica Scolaro, Marketing Manager Krastase e Shu Uemura Italia:

“In questi giorni la nostra magnifica serra ospiter una serie di eventi, workshop e talk applicati a diversi temi, il design, l’evoluzione creativa nello stylist, ma anche l’empowerment femminile, con un occhio attento alle nuove generazioni, in particolar modo la Gen Z. Prosegue per il terzo anno consecutivo il nostro progetto Power Talks in collaborazione con Fondazione Pangea, per rafforzare la fiducia che le giovani donne hanno in s stesse, attraverso dei percorsi di mentoring gratuiti. Abbiamo gi coinvolto pi di 200 partecipanti negli ultimi due anni e quest’anno puntiamo a raggiungere altre 300 giovani donne attraverso dei mentoring online e nelle universit. E le iscrizioni per i corsi 2025 sono gi aperte sul sito https://pangeaonlus.org/power-talks-giovani-donne-in-mentorship/.”

L’obiettivo del brand chiaro: affiancare le donne in ogni momento della loro vita aiutandole ad esprimere s stesse e il loro potenziale: “You dare, we care”.