Roma, 16 ott. (askanews) – Jannik Sinner è il giocatore che più gli somiglia, parola di Novak Djokovic alla vigilia del match al Six Kings Slam che mette in palio un posto per la finalissima, e di conseguenza per il ricco montepremi che spetta al vincitore in terra araba. Il serbo, interpellato alla vigilia sul giocatore che maggiormente gli somiglia, non ha avuto dubbi: “Sinner, è chiaro”. Ovvero colui che lo aspetta stasera, dall’altra parte della rete. Nole non ha esitato, quando c’è stato da spiegare i motivi della somiglianza con Jannik: “È magro come me, colpisce molto forte, fa tutto benissimo sul piano strategico e riesce sempre ad essere ovunque. Mi ricorda me nei tempi migliori”. Dichiarazioni che fanno scopa con diversi altri attestati di stima nel passato: Nole si rivede nell’azzurro che lo batte sistematicamente da quasi due anni. Dal quell’indimenticabile incrocio in semifinale di Coppa Davis 2023, quando Sinner salvò tre match point prima di andarsi a prendere la vittoria. I due si sono affrontati anche a Riad durante il multimilionario torneo esibizione dell’anno scorso: l’azzurro ha avuto la meglio in tre set. Jannik, dal canto suo, fa tesoro dei complimenti e ricambia cordialmente. In un’intervista rilasciata durante il torneo arabo, gli hanno chiesto a quali grandi giocatori ruberebbe qualcosa per costruire il tennista perfetto. E il mirino di Sinner è caduto in più di una circostanza sul serbo: “Gli prenderei il rovescio e il gioco di gambe: accelerazioni, velocità, tutto”.
Daniele Novara: stop educazione sessuale a scuola favore a siti porno
Roma, 16 ott. (askanews) – “Ritengo davvero inammissibili questi inceppamenti istituzionali e politici sulla necessità di avere una legge sull’educazione sessuale a scuola, presente in tutti i Paesi europei. L’idea che l’educazione, e in particolare l’educazione sessuale, porti necessariamente verso i temi LGBTQ+ è quantomeno grottesca e finisce col creare una situazione che definirei imbarazzante, per non dover usare termini più pesanti”: così Daniele Novara, pedagogista, direttore del CPP (Centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti) e autore di bestseller come “Litigare fa bene”, commenta la proposta governativa di eliminare l’educazione sessuale nelle scuole secondarie di primo grado.
“Questa grave carenza fa invece il gioco dei siti porno, che gongolano nel loro business ormai prevalentemente rivolto proprio ai ragazzini”, prosegue il pedagogista. “Ragazzini che, inconsapevolmente, finiscono per assorbire modelli sessuali terribilmente misogini e l’idea del corpo femminile come un oggetto può condurre a forme estreme di possesso. È un rischio che non si può e non si deve correre”, aggiunge.
“La politica deve intervenire attraverso la scuola, dando ai ragazzi e alle ragazze le informazioni necessarie e possibilità di riflessione e approfondimento. È la scuola il luogo elettivo per questa azione formativa”, sottolinea Novara. “I genitori sono spesso troppo coinvolti emotivamente e non beneficiano di quella distanza che fa parte della comunità scolastica, dove si possono affrontare tematiche senza spiegoni, senza il giudizio genitoriale e senza quell’inevitabile effetto di respingimento che causano mamma e papà quando affrontano il tema della sessualità”, chiarisce.
“La scuola è il luogo a cui la società delega la formazione delle nuove generazioni, l’apprendimento dei basilari per stare bene con se stessi e con gli altri, ma soprattutto per vivere assieme”, conclude Daniele Novara, ricordando che “la base del vivere assieme sono le relazioni affettive e sessuali”.
Santa Cecilia inedita: inaugura con Valchiria in forma scenica
Roma, 16 ott. (askanews) – La nuova stagione 2025/2026 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si apre con una produzione monumentale: dal 23 ottobre il Direttore Musicale dell’Accademia Daniel Harding dirige “Die Walkure” di Richard Wagner, eccezionalmente eseguito in forma scenica con la regia di Vincent Huguet e le scenografie di Pierre Yovanovitch, mentre il light designer è Christophe Forey. I costumi sono firmati dal giovane Edoardo Russo, in collaborazione con la storica sartoria Tirelli Trappetti Costumi. Sul palco, un cast di celebri interpreti wagneriani fra cui Michael Volle, Miina-Liisa Varela, Vida Mikneviciute , Jamez McCorkle e altri ancora.
La Sala Santa Cecilia all’Auditorium Parco della Musica sarà completamente trasformata. L’Accademia di Santa Cecilia è l’unico ente sinfonico fra le fondazioni lirico-sinfoniche nazionali ma in questa occasione si mostra in veste completamente inedita, al di là delle opere in forma di concerto che hanno contraddistinto molte delle ultime stagioni.
Tre le rappresentazioni, il 23 ottobre alle ore 18, il 25 alle ore 15 e il 27 alle ore 18. Con quest’opera sarà inaugurata non solo la nuova stagione, ma anche un nuovo progetto: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia intende rappresentare l’intera la tetralogia wagneriana Der Ring des Nibelungen (L’anello del Nibelungo) presentando ogni anno un’opera a partire da “Die Walkure”: “Siegfried” (2026/2027), “Gotterdammerung” (Il crepuscolo degli dèi, 2027/2028) “Das Rheingold” (2028/2029). Le tre giornate e il prologo della Tetralogia saranno dirette da Daniel Harding, e il progetto si concluderà a settembre 2028. .
L’intera tetralogia è accompagnata dalle scenografie di Yovanovitch, il quale in una recente intervista ha commentato la sua duplice anima da designer di interni e set designer operistico: “Nel mio lavoro di architetto cerco di creare ambienti tranquilli in cui ci si senta in pace, mentre l’opera mi dà la possibilità di essere eccessivo, di sognare e di provare emozioni forti. Nell’opera tutto contribuisce a raccontare una storia. Il mio compito è cercare un filo conduttore per delineare questa storia”. .
Sarà per Daniel Harding la prima occasione per confrontarsi con la Tetralogia, prima d’ora da lui mai diretta, ma soprattutto sarà l’occasione di rivedere a Roma una produzione che, in forma scenica, è assente dal 1961. Risale infatti a quell’anno l’ultima rappresentazione scenica del ciclo del Ring nella capitale. La prima e unica esecuzione integrale della Tetralogia nella storia dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia fu invece diretta da Giuseppe Sinopoli tra il 1988 e il 1991 – un’opera l’anno – ma in forma di concerto. .
Pescara, Open Fiber inaugura l’Edge Data Center
   
Pescara, 16 ott. (askanews) – Open Fiber ha inaugurato a San Giovani Teatino, alle porte di Pescara, il nuovo Edge Data Center una delle prime strutture che contribuiranno nel breve alla realizzazione di un progetto esteso a livello nazionale. Con questo Data Center, Open Fiber mette in campo risposte concrete alle esigenze di imprese, pubbliche amministrazioni, operatori ICT e startup innovative. Abbiamo parlato con Andrea Lazzaroli, Responsabile Marketing Mercato Business Open Fiber:
“Fa parte della missione che ci stiamo dando come Open Fiber, che quella di portare e di abilitare servizi innovativi sul territorio. Questo vuol dire che oltre alla fibra con cui arriviamo su quasi tutti i comuni, uniamo anche la capacit di archiviazione ed elaborazione dei dati. Diciamo che con questo progetto Open Fiber in grado di dare una soluzione end-to-end alle imprese ed alle pubbliche amministrazioni che possono contare sia su reti di raccolta che su dei siti dove poter elaborare ed archiviare dati per poi trasportarli, se necessario, a livello nazionale”.
Conferenza stampa di inaugurazione che si svolta alla presenza di Nicola Commito, dirigente Servizio “Attrazione Investimenti e Internazionalizzazione” Regione Abruzzo, Lorenzo Dttoli, Presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Marco Pasini, Responsabile Technology Area Centro di Open Fiber, Maurizio Goretti, Amministratore Delegato Namex e Milko Ilari, Head of Southern Europe RETN. E presenti all’evento molti imprenditori abruzzesi che potranno beneficiare dei servizi abilitati dall’edge data center. Abbiamo poi parlato con Emilio Nasuti, imprenditore nel settore clinico:
“Questo importantissimo per la nostra azienda, perch una interconnessione di dati. Noi stiamo su un territorio abbastanza vasto, siamo ubicati su sei regioni. Un gruppo di cliniche, quindi di conseguenza tutto quello che viene veicolato velocemente, dalla telemedicina alle refertazioni, questo sistema non pu che agevolarci e rendere pi facile ai nostri operatori di interconnettersi e velocizzare tutto quello che oggi facciamo in sanit”.
L’iniziativa si inserisce nella prima fase del piano nazionale di Open Fiber per la realizzazione di una rete di Edge Data Center distribuiti, gi operativi a Roma, Milano e Pescara, e destinati a crescere progressivamente fino a comprendere decine di siti interconnessi in tutto il Paese. Una rete diffusa, resiliente e sostenibile che accompagner l’Italia nel percorso verso la piena digitalizzazione e l’adozione delle tecnologie di prossima generazione.
M.O.,Avs: Governo ci convochi su missione Italia a Gaza,discutiamone
Roma, 16 ott. (askanews) – “Prima di chiedere un voto unanime Tajani venga in Parlamento a spiegare come intende costruire una prospettive di pace a Gaza”. Lo ha detto Nicola Fratoianni, di Avs, in conferenza stampa alla Camera, a proposito dell’appello del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, su una posizione unitaria del Parlamento sulla missione in Medio oriente.
“Se ci sono le condizioni per una missione di pacificazione e stabilizzazione nell’ambito di un mandato chiaro dell’Onu, con regole di ingaggio ben definite e il pieno coinvolgimento degli attori locali, noi siamo pronti a discutere”, ha spiegato.
Dal canto suo Angelo Bonelli, leader dei Verdi ha sottolineato la necessità di regole di ingaggio chiare da parte dell’esercito israeliano. “Il governo non può fare un appello generico all’unità, c’è la questione del ruolo di Idf, che senza alcun problema, ha bombardato le postazioni Unifil in Libano. Il governo ci chiami, ci convochi e discutiamone, noi siamo responsabili ma deve darci delle informazioni. Non bastano i punti generici del piano Usa”, ha sottolineato Bonelli.
Governo, Conte: Le Pen invidia a Meloni il Pnrr che lei non voleva
Roma, 16 ott. (askanews) – “La leader della destra francese Marine Le Pen ammette di invidiare una cosa a Meloni. Le misure su sicurezza e immigrazione? No. Le misure su tasse e stipendi? No. ‘La cosa che forse le invidio – dice Le Pen – è l’enormità del piano di rilancio che ha riguardato l’Italia e che noi, la Francia, andremo a pagare. Con 240 miliardi di Pnrr ricevuti dall’Unione europea è più semplice'”. Lo ha scritto su Facebook il leader del M5S, Giuseppe Conte.
“Insomma – ha aggiunto – la destra francese a Meloni invidia solo quello che Meloni non ha fatto. Chissà se sa che mentre il mio Governo lottava per ottenere quegli oltre 200 miliardi in Europa, Meloni ci dava dei criminali in Italia e faceva votare ‘astensione’ ai parlamentari di Fratelli d’Italia. Oggi in Italia gli unici cantieri aperti e gli unici investimenti in corso sono proprio grazie a quei soldi: per scuole, strade, asili, strutture sanitarie”.
“Senza quei soldi saremmo in piena recessione, con un segno meno (-0,5%). E la cosa più preoccupante è che li stiamo perdendo perché li spendono con enorme ritardo: la corsa è solo per il Riarmo”, ha concluso l’ex premier.
Francia, Lecornu sfugge alla prima mozione di sfiducia per 18 voti
Roma, 16 ott. (askanews) – Sébastien Lecornu sfugge alla prima mozione di sfiducia per 18 voti. Il primo ministro francese non verrà destituito oggi. La prima mozione di sfiducia presentata da La France Insoumise (Lfi), quella con le maggiori probabilità di approvazione, non è stata adottata dai deputati. Ha ricevuto solo 271 voti, al di sotto della maggioranza assoluta di 289 seggi richiesta per la sua approvazione.
Il primo ministro francese Sebastien Lecornu ha risposto a Marine Le Pen all’Assemblea Nazionale, prima del voto sulle due mozioni di censura. Accusato di aver eluso il popolo e le elezioni, Lecornu ha ribadito che la rappresentanza parlamentare avrebbe “censurato o confermato” il suo governo questa mattina.
Marine Le Pen è stata “sconfitta” alle elezioni presidenziali del 2017 e del 2022, ha insistito. “Questo è ovviamente il momento della verità. Vogliamo l’ordine repubblicano con dibattiti in Assemblea Nazionale, o vogliamo il disordine?”, ha chiesto.
“La storia, in ogni caso, giudicherà molto severamente queste manovre politiche in cui il podio dell’Assemblea Nazionale è stato confuso, in sostanza, con una piattaforma pubblicitaria”, ha aggiunto prima di lanciare un appello ai parlamentari: “Non tenete in ostaggio il bilancio nazionale e il bilancio della Previdenza Sociale”, riferimento alla legge finanziaria 2026 che deve essere discussa dal parlamento la prossima settimana.
Fao, Meloni: l’Italia rafforza sovranità alimentare del continente africano col Piano Mattei
Roma, 16 ott. (askanews) – “Lieta di aver preso parte oggi al World Food Forum della FAO in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione e degli 80 anni dalla fondazione dell’Onu. L’Italia ha sempre creduto nel diritto umano universale all’alimentazione”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Il Santo Padre ci ha oggi ricordato che ‘raggiungere l’obiettivo fame zero sarà possibile solo se ci sarà la volontà reale di farlo’. Sono fiera di confermare e sottolineare l’impegno dell’Italia nel rafforzare la sovranità alimentare del continente africano tramite il Piano Mattei che coniuga lo sforzo pubblico con investimenti privati in partenariati paritari con le nazioni africane”.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo oggi alla conferenza alla Fao per la Giornata mondiale dell’alimentazione, ha chiesto di aprire il valico di Rafah per portare “centinaia di tir” a sostegno al popolo di Gaza.
Bisogna “fare di più” contro la fame. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo alla Fao ala Giornata mondiale dell’alimentazione.
“Dobbiamo trasformare l’onore di ospitare la Fao in azione. La lotta contro la fame deve essere una priorità”, ha detto Tajani e citando il Papa ha aggiunto che bisogna “fare di più”. “E’ un diritto innato nell’uomo, il diritto a mangiare, il diritto alla vita”, ha detto ancora.
Fao, Meloni: Italia rafforza sovranità alimentare col Piano Mattei
Roma, 16 ott. (askanews) – “Lieta di aver preso parte oggi al World Food Forum della FAO in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione e degli 80 anni dalla fondazione dell’Onu. L’Italia ha sempre creduto nel diritto umano universale all’alimentazione”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Il Santo Padre ci ha oggi ricordato che ‘raggiungere l’obiettivo fame zero sarà possibile solo se ci sarà la volontà reale di farlo’. Sono fiera di confermare e sottolineare l’impegno dell’Italia nel rafforzare la sovranità alimentare del continente africano tramite il Piano Mattei che coniuga lo sforzo pubblico con investimenti privati in partenariati paritari con le nazioni africane”.
Gabry Ponte tornerà a far ballare con "San Siro Dance 2026″
Milano, 16 ott. (askanews) – Dopo il concerto evento dello scorso giugno, che lo ha incoronato primo dj ad esibirsi allo Stadio San Siro con uno show sold out da 56 mila presenze, Gabry Ponte tornerà a far ballare il tempio dello sport e della musica live di Milano con “San Siro Dance 2026” powered by RTL 102.5, in programma sabato 27 giugno 2026. I biglietti saranno disponibili in pre-sale per il Fanclub dalle ore 11:00 di domani, venerdì 17 ottobre, in pre-sale My Live Nation dalle ore 11:00 di lunedì 20 ottobre su www.livenation.it e in general sale dalle ore 11:00 di martedì 21 ottobre.
Gabry Ponte, il deejay-producer italiano più ascoltato al mondo, sarà ancora una volta protagonista assoluto di una serata imperdibile che catapulterà i fan in una nuova grande festa all’insegna delle sue hit che hanno lasciato e continuano a lasciare un segno nella storia della musica dance. La scaletta sarà un susseguirsi continuo di grandi successi, dai più recenti – con cui ha collezionato due dischi di diamante – fino alle hit intramontabili che lo hanno reso un’icona internazionale, per dare vita a uno show (co-prodotto da Gekai On Stage e Live Nation) unico nel suo genere.
Con lo storico live di quest’anno a San Siro, è entrato di diritto nella ristrettissima cerchia di DJ capaci di riempire uno stadio con un headlining show, unendosi a Tiësto, David Guetta, DJ Snake e Alok.
Questo importante traguardo, che si prepara adesso a replicare nel 2026, arriva dopo la pubblicazione a gennaio 2025 di “Tutta L’Italia”, brano scelto come colonna sonora ufficiale della 75esima edizione del Festival di Sanremo e con cui ha partecipato all’Eurovision Song Contest 2025 di Basilea, rappresentando la Repubblica di San Marino.
L’artista, che conta attualmente 3 dischi di Diamante, 50 di Platino, 29 d’Oro, e oltre 6 miliardi di stream complessivi su tutte le piattaforme, vanta una nomination ai Grammy – nel 2001 con “Blue (Da Ba Dee)” nella categoria Best Dance Recording – e numerose collaborazioni con artisti internazionali come Tiësto, Steve Aoki, Pitbull, Sean Paul, Train e molti altri. Anche la sua attività live è molto intensa: si è infatti esibito nei famosi festival Tomorrowland, Tomorrowland Brasil, Moon & Stars Festival, e in venue leggendarie come il Circo Massimo di Roma e il superclub Ushuaïa di Ibiza; nel 2024 ha inoltre celebrato i suoi 25 anni di carriera con un tour completamente sold out nelle arene italiane.
Dopo il tutto esaurito dello scorso giugno, con “SAN SIRO DANCE 2026” powered by RTL 102.5, Gabry Ponte è pronto a trasformare nuovamente lo Stadio San Siro di Milano nella più grande dancefloor italiana.
Regolamento della 76ª edizione del Festival di Sanremo con 26 big
Milano, 16 ott. (askanews) – “Scala Reale” per Carlo Conti che, il prossimo febbraio, raggiungerà il traguardo delle 5 edizioni in qualità di direttore artistico e conduttore. Il Regolamento della 76ª edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo – che andrà in onda, in diretta su Rai 1, dal 24 al 28 febbraio 2026 – è online da oggi, giovedì 16 ottobre. Vista la formula vincente dello scorso anno, saranno davvero essenziali le novità: 26 i Big in gara; poi, l’accesso di diritto nella categoria “Nuove Proposte” di 2 artisti provenienti da “Area Sanremo”, che si aggiungeranno ai 2 selezionati durante la finale di “Sanremo Giovani” del 14 dicembre, in onda su Rai 1. Di nuovo tre le giurie che voteranno gli artisti in gara: Televoto del pubblico; Giuria della Sala Stampa, Tv e Web; Giuria delle Radio, con un peso percentuale rispettivamente del 34, 33 e 33%. Passando all’analisi delle singole serate, nella prima (il martedì) si esibiranno i 26 Big/Campioni e le canzoni verranno votate dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web. Durante la seconda (il mercoledì) si esibiranno 13 Big/Campioni, votati dal pubblico – attraverso il Televoto – e dalla Giuria delle Radio, ciascuno con un peso pari al 50 %. Per la categoria Nuove Proposte, i 4 artisti saranno suddivisi in due coppie ed ogni coppia si esibirà in una sfida diretta. Gli artisti saranno giudicati dal pubblico con il Televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e dalla Giuria delle Radio. I due artisti vincitori delle sfide accederanno alla Terza serata. Stesse modalità nella terza serata (il giovedì) per i Big/Campioni; per le Nuove Proposte avrà luogo la sfida finale tra i due artisti che hanno avuto accesso alla serata, la canzone più votata dal Televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e dalla Giuria delle Radio sarà proclamata vincitrice della categoria. Confermata la serata delle “Cover” al venerdi, con vincitore: i Big, affiancati da un artista ospite, re-interpreteranno un brano edito italiano o internazionale e le votazioni di questa gara non influiranno sul risultato finale del Festival. Le cover saranno valutate da tutte e tre le giurie. Nella finalissima della quinta ed ultima serata (il sabato) verranno eseguite tutte le 26 canzoni dei Big/Campioni in gara, votate dalle tre Giurie. Il risultato di questa votazione si assemblerà con quello delle precedenti serate (tranne quella delle “Cover”), al fine di determinare una classifica delle canzoni/Artisti. Nuova esibizione e votazione per le prime 5 canzoni classificatesi. Il risultato andrà ad aggiungersi a quello complessivo delle precedenti al fine di determinare una nuova classifica riferita alle 5 canzoni/Artisti attribuendo così la palma di vincitore della 76ª edizione del Festival della Canzone Italiana. Si rafforza, dunque, il “fil rouge” che lega Carlo Conti al Festival e alla musica con le canzoni al centro dello spettacolo, la sperimentazione di nuovi linguaggi musicali, la ricerca di nuovi talenti. Il tutto legato dal suo modo elegante e dinamico di concepire un grande evento televisivo con lo stesso spirito di sempre: “Tutti, Ma Davvero Tutti, Cantano Sanremo!” Il regolamento completo all’indirizzo: www.sanremo.rai.it.
Identificati gli ultimi corpi degli ostaggi consegnati da Hamas. Israele: devono essere restituiti tutti
Roma, 16 ott. (askanews) – Le autorità israeliane hanno identificato i corpi dei due ostaggi deceduti nella Striscia di Gaza riconsegnati ieri sera da Hamas: lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahuin un comunicato.
“A seguito del completamento del processo di identificazione da parte del Centro Nazionale di Medicina Legale, in collaborazione con la Polizia Israeliana e il Rabbinato delle Idf, i rappresentanti delle Idf hanno informato le famiglie degli ostaggi Inbar Haiman e Muhammad el-Atrash, che i loro cari sono stati restituiti ad Israele e che la loro identificazione è stata completata”, si legge nella nota. Inbar Haiman, 27 anni, era l’ultima donna ancora a Gaza, Muhammad el Atrash era un sergente maggiore, 39 anni.
Haiman era stata assassinata al festival musicale Nova vicino a Reim il 7 ottobre 2023 e il suo corpo era stato portato a Gaza, secondo l’Idf che cita informazioni di intelligence. La sua morte è stata dichiarata ufficialmente nel dicembre 2023. El Atrash, padre di 13 figli, era stato ucciso mentre combatteva contro i militanti di Hamas la mattina dell’attacco, e anche il suo corpo era stato rapito e trasferito nella Striscia, sempre secondo l’esercito. Era stato dichiarato ufficialmente morto nel giugno 2024.
L’Ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, in un comunicato, ha affermato che il governo “condivide il profondo dolore delle famiglie Haiman ed el-Atrash e di tutte le famiglie degli ostaggi caduti”. “Il governo e l’intero sistema di sicurezza nazionale israeliano sono determinati, impegnati e lavorano instancabilmente per riportare in patria tutti gli ostaggi caduti e dargli degna sepoltura”, ha aggiunto.
Hamas ha consegnato a Israele nove dei 28 corpi di ostaggi israeliani, tutti quelli che a suo dire era possibile localizzare in tempi brevi. “Hamas deve adempiere ai propri obblighi nei confronti dei mediatori e restituire i corpi degli ostaggi come parte dell’attuazione dell’accordo: non scenderemo a compromessi su questo punto e non risparmieremo alcuno sforzo finché non restituiremo tutti gli ostaggi caduti, fino all’ultimo”, ha sottolineato l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahuin in un comunicato.
Un alto consigliere americano ha dichiarato, in merito al ritardo nella restituzione dei corpi degli ostaggi deceduti da parte di Hamas, che “non siamo ancora al punto di ritenere che l’accordo sia stato violato”. In un briefing con i giornalisti, riporta Haaretz, ha aggiunto che se la questione non verrà risolta, costituirà una violazione dell’accordo di cessate il fuoco.
Un altro alto responsabile statunitense ha affermato che “Hamas ha fatto la cosa giusta restituendo vivi tutti i 20 ostaggi in un colpo solo”, aggiungendo che gli Stati Uniti intendono chiedere ai civili di Gaza di aiutarli a localizzare i corpi in cambio di un risarcimento economico.
Intelligence,Mattarella: oggi ancora più preziosa,Repubblica riconoscente
Roma, 16 ott. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto ieri al Quirinale i direttori dell’Aise e dell’Aisi insieme alle rispettive delegazioni in occasione dei 100 anni dell’intelligence italiana. Il Capo dello Stato ha voluto esprimere a dirigenti e agenti impegnati nei Servizi “apprezzamento per il compito che svolgono e la riconoscenza della Repubblica per quanto fanno nell’interesse del nostro Paese”.
“Sono compiti necessariamente, istituzionalmente, non conosciuti – com’è giusto che sia, nell’interesse nazionale – ma preziosi per la sicurezza dell’Italia. Per questo la riconoscenza della Repubblica che vi esprimo è convinta ed è profonda. Si svolge, tra l’altro, in un sistema equilibrato, molto ben calibrato, con garanzie di rispetto della legalità, con grande impegno, però, personale, che è quello che anima e rende efficace l’attività di intelligence”.
“È un’attività tanto più preziosa in questo periodo, contrassegnato, da un lato, da una comunità internazionale con forti – e, tempo fa – imprevedibili tensioni che la attraversano e, dall’altro, da mutamenti – particolarmente scientifici e tecnologici – profondi, grandi e in continua accelerazione, con ritmi sempre più veloci. Tutto questo richiede un costante aggiornamento, anche del vostro impegno, degli strumenti” ha sottolineato Mattarella concludendo con un “grazie per quanto fate per la Repubblica”.
Tennis, Jasmine Paolini ai quarti a Ningbo
Roma, 16 ott. (askanews) – Jasmine Paolini è ai quarti di finale del Wta 500 di Ningbo. L’azzurra ha battuto la russa Veronika Kudermetova, numero 31 al mondo, con il punteggio di 6-2, 7-5 in un’ora e 29 minuti di gioco conquistando altri punti importanti per la qualificazione alle Wta Finals. Al prossimo turno, Paolini sfiderà Belinda Bencic. Tra le due sarà la quarta sfida in carriera, con l’azzurra che è sotto 2-1 nei precedenti ma ha vinto l’ultimo match giocato quest’anno alla United Cup.
Nuoto, si ritira a 25 anni (e quattro ori olimpici) la Titmus
Roma, 16 ott. (askanews) – L’australiana Ariarne Titmus, una delle più grandi nuotatrici di tutti i tempi, si ritira a soli 25 anni: l’annuncio di questa decisione “davvero difficile” è arrivata dopo che la campionessa della Tasmania, quattro volte medaglia d’oro olimpica, si era presa una pausa dai Giochi di Parigi dello scorso anno. “Ho sempre amato il nuoto, è la mia passione da quando ero bambina, ma in questo periodo lontana dallo sport ho capito che cose della mia vita che sono sempre state importanti per me ora lo sono più del nuoto”, haì spiegato. A Parigi la Titmus era arrivata dopo un’operazione per rimuovere un tumore alle ovaie e aveva vinto il suo terzo oro individuale nella “gara del secolo”, l’entusiasmante finale dei 400 stile libero in cui aveva battuto la leggendaria americana Katie Ledecky e la canadese Summer McIntosh. Recentemente l’australiana aveva dichiarato di voler tornare per i Giochi di Los Angeles del 2028. La Titmus è detentrice del record mondiale dei 200 metri stile libero, la gara in cui ha fatto la storia e segnato primati che sembravano inavvicinabili, quelli di Federica Pellegrini. Ha vinto 33 medaglie in gare internazionali, tra cui otto medaglie olimpiche e quattro titoli mondiali. Dopo aver battuto a sorpresa la Ledecky a Tokyo nel 2021 sui 400 stile, si era ripetuta a Parigi diventando il primo atleta australiano da Dawn Fraser nel 1964 a bissare un oro olimpico in due edizioni consecutive dei Giochi.
La lettera a se stessa bambina: “Assicurati di goderti ogni momento” “Cara Ariarne di sette anni, Oggi ti ritiri dal nuoto agonistico. 18 anni che hai passato in piscina gareggiando. 10 di quelli che rappresentano il tuo paese. Sei andata a due Olimpiadi e, ancora meglio, hai vinto!!! I sogni che avevi… si sono avverati tutti. Gli amici che hai conosciuto… sono per la vita. Hai ottenuto più di quanto avresti mai pensato di essere capace e dovresti essere così orgogliosa. Durante il viaggio hai incontrato persone incredibili che ti hanno aiutato fino in fondo. I tuoi allenatori (uno molto speciale in particolare), il tuo staff di supporto, i compagni di squadra, i concorrenti, gli sponsor, gli amici, la famiglia e i tifosi. Assicurati di ringraziarli. Fai le valigie e ti allontani da casa a 14 anni, che decisione difficile è stata andarsene. Mamma e papà hanno visto il luccichio nei tuoi occhi e hanno sacrificato tutto per trasferirsi. Senza di loro, al fianco di Mia, non saresti qui oggi. Hai appena compiuto 25 anni e sembra giunto il momento di abbandonare il nuoto. La ricerca è stata incessante e tu hai dato tutta te stessa. Te ne vai senza rimpianti. Sei soddisfatta, contenta e felice. Ciò che ti aspetta è emozionante. Nuovi obiettivi, più tempo con le persone che ami di più e la possibilità di mettere al primo posto te stessa e non il tuo sport. Assicurati di goderti ogni momento, grande o piccolo. Credetemi, il tempo vola”
Papa Leone XIV alla Fao: la fame come arma è un crimine di guerra, va condannata senza eccezioni
Roma, 16 ott. (askanews) – “Gli attuali scenari di conflitto hanno portato a una rinascita dell’uso del cibo come arma di guerra, contraddicendo tutto il lavoro di sensibilizzazione svolto dalla FAO in questi otto decenni”. A denunciarlo con forza è stato stamane Papa Leone nel suo discorso alla Fao.
“Il consenso espresso dagli Stati che considera la fame deliberata un crimine di guerra, così come la negazione intenzionale dell’accesso al cibo a intere comunità o popolazioni, sembra sempre più lontano. – ha quindi denunciato ancora – Il diritto internazionale umanitario proibisce, senza eccezioni, di attaccare civili e beni essenziali per la sopravvivenza delle popolazioni”.
“Alcuni anni fa, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato all’unanimità questa pratica, riconoscendo il legame tra conflitto armato e insicurezza alimentare e stigmatizzando l’uso della fame inflitta ai civili come metodo di guerra”, ha, quindi, ricordato. “Questo sembra dimenticato, mentre assistiamo dolorosamente al continuo utilizzo di questa strategia crudele, che condanna uomini, donne e bambini alla fame, negando loro il diritto più elementare: il diritto alla vita. Tuttavia, – ha concluso il Papa – il silenzio di chi muore di fame grida nella coscienza di tutti, anche se spesso viene ignorato, messo a tacere o distorto. Non possiamo continuare così, perché la fame non è il destino dell’uomo, ma la sua rovina”.
Oggi – ha proseguito il Papa – “assistiamo a paradossi scandalosi”. Come il “continuare a tollerare lo spreco di enormi tonnellate di cibo mentre moltitudini di persone lottano per trovare qualcosa da mangiare nella spazzatura”. “Come possiamo spiegare le disuguaglianze che permettono a pochi di avere tutto e a molti di non avere nulla? Come non fermare immediatamente le guerre che distruggono le campagne prima delle città, fino a creare scene indegne della condizione umana, in cui la vita delle persone, e soprattutto quella dei bambini, anziché essere curata, svanisce mentre vanno in cerca di cibo con la pelle attaccata alle ossa?”. “Contemplando l’attuale panorama mondiale, così doloroso e desolato a causa dei conflitti che lo affliggono, – ha detto il pontefice – sembra che siamo diventati testimoni apatici di una violenza straziante, quando, in realtà, le tragedie umanitarie note a tutti dovrebbero spronarci a essere artigiani di pace, armati del balsamo curativo di cui le ferite aperte nel cuore stesso dell’umanità hanno bisogno”.
Papa Prevost ha, quindi, parlato senza mezzi termini di “un bagno di sangue che dovrebbe immediatamente attirare la nostra attenzione e indurci a raddoppiare la nostra responsabilità individuale e collettiva, risvegliandoci dal torpore in cui spesso siamo immersi”.
“Il mondo – ha concluso – non può continuare ad assistere a spettacoli macabri come quelli che si svolgono in molte regioni della terra”.
Mattarella alla Fao: inaccettabili carestie e sperequazioni su cibo
Roma, 16 ott. (askanews) – “È un triste paradosso che proprio mentre crescono le conoscenze, le risorse e le potenzialità tecnologiche, anche con rilevanti applicazioni al settore agricolo, assistiamo a nuovi scenari di carestia, a inaccettabili sperequazioni e a un regresso di quel sistema multilaterale, unico paradigma in grado di dare vere risposte a questi bisogni. Si tratta di una inversione di rotta incomprensibile e inaccettabile”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione del Museo e Rete per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao MuNe) nell’ambito delle iniziative per gli 80 anni della Fao a Roma.
“Le Istituzioni multilaterali più direttamente impegnate nella lotta all’insicurezza alimentare sono strumenti preziosi ed esprimono consapevolezza della indivisibilità dei destini umani”, ha aggiunto il Capo dello Stato. “Perché questo impegno risulti efficace e costante nel tempo, esso deve trovare alimento in un’adeguata sensibilizzazione su tematiche tanto rilevanti quanto spesso relegate ai margini del dibattito pubblico. Per poter essere protagonisti i cittadini devono poter essere informati”, ha sottolineato il presidente della Repubblica.
“La conoscenza resta il primo motore per stimolare un maggiore impegno, orientando le energie, soprattutto delle nuove generazioni, per raccogliere le sfide e rendere possibile la costruzione di un futuro più equo” ha sottolineato Mattarella esprimendo soddisfazione per la nascita del “Museo e Rete per l’Alimentazione” che “si inserisce pienamente in questa logica, costruendo consapevolezza per meglio comprendere le sfide che abbiamo dinanzi”.
Nasce Filiera tabacchicola italiana a tutela del made in Italy
   
Roma, 16 ott. (askanews) – Promuovere l’innovazione e rafforzare la competitivit della filiera italiana del tabacco, di cui l’Italia principale produttore a livello europeo. Sono gli obiettivi di Filiera Tabacchicola italiana, la neonata organizzazione con un valore dell’indotto da 2,2 miliardi di euro che si inserisce nel pi ampio progetto di Filiera Italia. Alla guida ci sar Cesare Trippella, direttore Eu Value Chain & External Engagement di Philip Morris Italia.
Cesare Trippella, presidente di Filiera Tabacchicola Italiana: “Facciamo parte di questa filiera agro industriale totalmente italiana, made in Italy. Pensiamo che questo percorso stato molto positivo, soprattutto per le nuove generazioni dei coltivatori alle quali stiamo creando anche una formazione e soprattutto una prospettiva di futuro con l’accordo che abbiamo fatto con il ministero dell’agricoltura e con la Coldiretti che stato rinnovato fino al 2035”.
A partire dal 2011 Philiph Morris ha sottoscritto con il Ministero dell’Agricoltura e Coldiretti una serie di accordi di filiera per migliorare la competitivit del settore promuovendo pratiche produttive attente all’impatto ambientale e sociale. Accordi recentemente rinnovati per dieci anni che hanno generato nel settore agricolo investimenti per oltre 3 miliardi di euro.
Cesare Trippella, presidente di Filiera Tabacchicola Italiana: “Un accordo che dar certezza, stabilit e soprattutto un impatto economico molto forte sulla filiera di oltre 2 miliardi di euro andando sia dalla parte agricola fino alla parte industriale”.
Una filiera che raccoglie 22mila produttori e che promette anche di fare da apripista ad altre importanti filiere dell’agroalimentare italiano.
Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia: “Molto importante la nascita di Filiera tabacchicola italiana e l’ingresso in filiera Italia, innanzitutto per il valore aggiunto creato. Siamo arrivati con l’accordo che riguarda 22.000 produttori di tabacco di Coldiretti e Philip Morris ad un valore indotto complessivamente da questa filiera di 2,2 miliardi”.
“L’ingresso in filiera Italia consentir innanzitutto di mettere a disposizione questo modello, di fare da traino ad altre filiere. Noi gi abbiamo fatto ovviamente contratti di filiera di lungo termine per quanto riguarda il pomodoro lo faremo ancora di pi per il grano”.
“E lo continueremo a fare per il latte e per la carne. Insomma, un modello che traina”.
Perch se si vuole incidere davvero sulla produzione agricola e dare garanzie ai produttori l’orizzonte di tempo non pu essere breve.
Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia: “Una filiera che spiega perch se si vuole dare garanzia di futuro alla produzione agricola italiana necessario avere contratti Commitment di lungo termine, addirittura portati per la prima volta in assoluto, non credo che esistea esempio al mondo, a 10 anni di durata”.
“Una filiera che fa molto bene, quindi ai produttori, che fa bene all’ambiente perch se si sta insieme per 10 anni o in questo caso anche di pi, dal 2011, impari e insegni ai giovani agricoltori come impattare meno sull’ambiente, come fare quella ricerca e sviluppo di cui la filiera tabacchicola italiana leader”.
Marco Sabatini Scalmati presenta raccolta di poesie "Un colpo di Vento"
Milano, 16 ott. (askanews) – Sarà presentato il 22 ottobre a Roma, alle 18.30, presso Fedro School of Coaching & Mentoring (via Gregoriana 5), “Un colpo di vento” la raccolta di poesie di Marco Sabatini Scalmati.
Dopo l’introduzione del co-fondatore di Fedro, Bruno Benouski, l’autore converserà con Roberta Calabrese, Consigliera Delegata Treccani Accademia, e Luciano Lanna, Direttore Centro per il libro e la lettura del ministero della Cultura.
Il libro è un percorso nell’anima, che Sabatini sembra non aver timore di percorrere, e conoscere. In questi tempi così difficili “Un colpo di vento” di Marco Sabatini Scalmati, che raccoglie 85 poesie, in 7 capitoli, ci parla della vita di ciascuno di noi: perdite, vittorie, fughe, ritorni. Un invito a non aver paura ma, anzi, ad agire con più consapevolezza, con la forza dell’amore, proprio come fa un colpo di vento diradando la nebbia, a “scegliere dove e con chi stare”, per mettersi di più in ascolto di se stessi e degli altri, a essere capaci di costruire ponti per superare i muri dell’umano vivere.
Marco Sabatini Scalmati, giornalista e capo ufficio stampa di Sogin, nel 2018 ha vinto il premio giornalistico per la libertà di stampa assegnato da Articolo 21. Impegnato nel sociale e sostenitore dei diritti delle persone con disabilità, ha dedicato la sua opera “ai più deboli, ai sognatori, a chi immagina e si impegna per un futuro migliore”.
Fao, Mattarella: inaccettabili carestie e sperequazioni su cibo
Roma, 16 ott. (askanews) – “È un triste paradosso che proprio mentre crescono le conoscenze, le risorse e le potenzialità tecnologiche, anche con rilevanti applicazioni al settore agricolo, assistiamo a nuovi scenari di carestia, a inaccettabili sperequazioni e a un regresso di quel sistema multilaterale, unico paradigma in grado di dare vere risposte a questi bisogni. Si tratta di una inversione di rotta incomprensibile e inaccettabile”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione del Museo e Rete per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao MuNe) nell’ambito delle iniziative per gli 80 anni della Fao a Roma.
“Le Istituzioni multilaterali più direttamente impegnate nella lotta all’insicurezza alimentare sono strumenti preziosi ed esprimono consapevolezza della indivisibilità dei destini umani”, ha aggiunto il Capo dello Stato.
Cinema, Vanessa Redgrave premiata al 43esimo Torino Film Festival
Roma, 16 ott. (askanews) – Vanessa Redgrave sarà presente al 43esimo Torino Film Festival, in programma dal 21 al 29 novembre. La pluripremiata attrice presenterà in anteprima mondiale il suo ultimo film che la vede protagonista, “The Estate”, e riceverà la Stella della Mole per il suo contributo all’arte cinematografica.
Dame Vanessa Redgrave ha costruito una carriera di straordinaria intensità e coerenza artistica, collaborando con alcuni tra i più importanti registi del cinema mondiale, come Michelangelo Antonioni, James Ivory, Joe Wright e molti altri. Vincitrice di numerosi premi, tra cui un Oscar (quale miglior attrice non protagonista per il film “Giulia” del 1977 di Fred Zinnemann), due Golden Globe, un Tony Award, un Primetime Emmy Award e un Olivier Award – oltre al Leone d’Oro alla carriera della 75esima Mostra di Venezia – Redgrave è da sempre interprete di ruoli profondi e complessi, oltre ad essere un’artista impegnata anche sul piano civile e umanitario.
“The Estate” riunisce sullo schermo l’attrice e suo marito Franco Nero in un thriller diretto dal figlio Carlo Gabriel Nero. Al centro della storia, un’aristocratica famiglia che dovrà salvare la propria dimora di campagna dai debiti e da apparizioni inquietanti.
Giulio Base, direttore del Torino Film Festival, ha dichiarato: “Quando per sei volte vieni nominata all’Oscar non sei più soltanto una delle più grandi attrici del mondo: diventi mito. E quando una di quelle nomination diventa Oscar, la tua voce si muove come un’onda, capace di infrangersi e rinascere sempre. Vanessa Redgrave è un’icona del teatro e del cinema, ma anche un’attivista impegnata. Consegnarle la Stella della Mole significa celebrare una leggenda, un monumento vivente che continua a plasmare il nostro immaginario”.
La Stella della Mole è il riconoscimento cinematografico assegnato a figure di spicco del cinema internazionale, che hanno dato contributi significativi al mondo della settima arte. Una celebrazione del cinema d’autore e della creatività artistica che onora chi ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico mondiale.
Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.
La temperanza, virtù rivoluzionaria
«L’unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti è di non oltrepassarli mai.»
(Giacomo Leopardi)
Il saggio sulla temperanza di Gennaro Carillo, edito da Il Mulino, non ha la pretesa della monografia tematica: piuttosto offre al lettore spunti di riflessione attinti dai classici del pensiero, da Platone, Sofocle, Euripide ai giorni nostri. Le chiamerei “scintille di luce” queste citazioni, perché illuminano la storia dell’umanità con intuizioni che restano – nelle parole pronunciate e nelle metafore che evocano – e che ci servono oggi in modo speciale, per ricomporre una dialettica e una filosofia della mitezza in un mondo che sembra “uscire dai cardini”. Un’agile ed utile riflessione che esprime la profonda cultura umanistica dell’autore che si rivolge a tutti, perché ritrovare una giusta misura nel dire e nel fare è un compito che ci riguarda tutti, intimamente.
 La rivisitazione etimologica e di senso di questa virtù dimenticata che il Prof. Carillo ha realizzato suggerisce al lettore di trovarne una propria. E’ questo il pregio fondamentale di un libro: leggere, metabolizzare, riflettere per cercare una propria ‘Weltanschauung’, una concezione del mondo che orienti la nostra vita.
La rivisitazione etimologica e di senso di questa virtù dimenticata che il Prof. Carillo ha realizzato suggerisce al lettore di trovarne una propria. E’ questo il pregio fondamentale di un libro: leggere, metabolizzare, riflettere per cercare una propria ‘Weltanschauung’, una concezione del mondo che orienti la nostra vita.
Facendo mia questa “intuita intuizione” mi piace riportare deduzioni e argomentazioni personali, confidando di restare fedele all’ispirazione di Carillo in modo ‘temperante’, senza uscire dal sentiero da lui tracciato e per applicare la sua bussola alla alterne vicende dell’esistenza.
Fare uno, due, tre passi indietro: mi pare sia un esercizio mentale che non ci è più consueto.
E’ proprio il senso della misura il vero convitato di pietra al banchetto delle relazioni sociali del nostro tempo.
I toni aggressivi prevalgono sulla comunicazione moderata e interlocutoria così come le esternazioni prevaricatrici hanno il sopravvento sulla capacità di controllo delle turbolenze dell’anima.
Sembra questa la percezione più avvertita nel sentire comune, come se fosse diventato un atteggiamento tendenzialmente prevalente nel modo di porsi e di cui ci accorgiamo soprattutto nel momento in cui lo subiamo, al punto di incuterci ansie e timori.
Non è solo questione di oggi quanto piuttosto modalità espressiva ricorrente nella natura umana, quasi elemento costitutivo e ontologico della sua complessità strutturale, fatta di pulsioni e di razionalità, di sentimenti e stati d’animo contrastanti.
Non per niente il suo opposto, come ci ricorda San Tommaso, è considerata una virtù.
Parliamo di quella temperanza che Cicerone definiva come dominio fermo e moderato della ragione, controllo delle passioni e giusta misura di ogni cosa.
E’ un atteggiamento che possiamo ereditare da una buona educazione o che maturiamo attraverso scelte e convincimenti interiori?
Sicuramente sono vere entrambe le cose.
Resta da chiedersi se questa capacità di esercitare il controllo e la moderazione ma anche di possedere il senso della misura del sé e della proporzione degli esiti delle nostre azioni e dei nostri sentimenti in rapporto alle circostanze della vita sia utile, possibile e attuale.
Non dobbiamo eludere e non possiamo nasconderci infatti il valore positivo e appagante delle emozioni e quanto sia ricca e sorprendente la gamma dei sentimenti.
Una vita priva di emozioni è una vita senza senso, piatta, insignificante.
Ma un’esistenza dominata esclusivamente dalle emozioni e dai sussulti, dagli eccessi e dalle intemperanze ci allontanerebbe da quella condizione di equilibrio, di pacatezza e di razionalità che ci permette invece di accreditarci con una stabile e rassicurante identità positiva nell’universo dei rapporti interpersonali.
Avvertiamo infatti la necessità e per certi aspetti anche il dovere di mitigare modi, forme e circostanze delle nostre esternazioni e – prima ancora – di praticare la buona regola del rispetto di sé, per evitare quegli “spaesamenti” interiori che producono disorientamenti, tensioni, sdoppiamenti ma anche frustrazioni e sensi di colpa.
Controllare in modo appropriato le pulsioni conservando possibilmente la tranquillità dell’animo e riservando agli altri il rispetto che si richiederebbe per sé: questo potrebbe essere un proposito onesto e sensato.
Come anche cercare l’armonia spirituale e l’equilibrio interiore, convivere con i sentimenti e le emozioni “stemperando” – appunto – quel mix di tensioni, toni sopra le righe, alterazioni, istinti smodati, o viceversa di modalità eccessive nella ricerca dell’autocontrollo e della sobrietà.
Il biglietto da visita di una persona temperante consiste nella discrezione come immagine di sé e modo di porsi, icona di uno stile di vita personale centrato sulla moderazione e sul senso della misura.
Chi perde di vista questo valore aggiunto dimostra di non possedere quella capacità di regia, ora forte e risoluta ora mite e discreta, che governa il dentro e il fuori di sé, il pathos e l’immagine, l’essere e l’apparire.
La virtù della temperanza consiste dunque nell’abilità di modulare e dosare chiaro-scuri, alti e bassi, timbri, toni e registri di quel flusso di emozioni, sentimenti, comportamenti, stati d’animo con cui incessantemente ci rapportiamo con il mondo delle persone e con le loro intrinseche relazioni, cercando dentro e fuori di noi la giusta misura di una sostenibile armonia.
Elezioni e partecipazione, vittorie da non festeggiare
Il risultato delle elezioni in Toscana non lascia spazio a commenti trionfalistici o a facili ed ingiustificati entusiasmi. Il successo di Giani e della coalizione di centrosinistra che lo sosteneva nasce infatti in un quadro di desolante abbandono delle urne da parte di oltre la metà degli elettori, che evidentemente non trovano di sufficiente qualità l’offerta politica che gli viene proposta.
Ma sarebbe fin troppo semplicistico liquidare con queste poche parole il problema del crescente astensionismo. Oggi è entrato in crisi il sistema di rappresentanza democratica ed è una crisi che riguarda l’intera società nel suo complesso. Non è in crisi soltanto la partecipazione al voto, ma anche la partecipazione alla vita dei partiti, delle organizzazioni sindacali e di diverse forme associative.
Astensionismo e crisi della rappresentanza
Una buona politica non può limitarsi a festeggiare un risultato ottenuto con un astensionismo che supera il 50%, ma si deve interrogare sulle ragioni più profonde che sono alla base della crescente diserzione elettorale. Vale per tutti, da destra a sinistra, ma vale ancora di più per il centrosinistra che ha sempre dato – e continua a dare – grande valenza ed importanza ai momenti di partecipazione diretta dei cittadini alle vicende di politica nazionale ed internazionale.
Il disincanto e la perdita di senso
Se la politica non riesce più ad incidere sulla vita delle persone, se non riesce a trasmettere un messaggio di possibile cambiamento delle condizioni di vita, se non riesce ad innescare un sogno per le famiglie e per i loro figli, difficilmente si ritroverà quella spinta che porta le persone ad impegnarsi per dare forza ad un’idea in vista del raggiungimento di un obiettivo.
L’indifferenza della politica rispetto ai bisogni della collettività e l’invarianza delle condizioni di disagio di alcune fasce della popolazione rappresentano sicuramente una parte significativa della demotivazione politica ed elettorale di tanti cittadini.
La lezione di Scoppola
Pietro Scoppola, autorevole esponente del cattolicesimo democratico, diceva che la politica è “soluzione razionale del possibile e sofferenza per l’impossibile”.
La politica di oggi ha perso la capacità di compenetrarsi con le difficoltà del quotidiano vivere. La partecipazione dei cittadini tornerà quando la politica si mostrerà capace essa stessa di partecipare alla vita delle persone, soprattutto nei momenti e nelle situazioni più complicate, se necessario anche soffrendo per loro e con loro.
Dibattito sul centro nuovo tra realismo e speranza
Convinto della necessità di concorrere a costruire il centro nuovo della politica italiana, alternativo alla destra nazionalista e sovranista e alla sinistra senza identità, seguo con interesse il tentativo dell’on. Giorgio Merlo, con il suo movimento-partito “Scelta cristiano popolare”, di un’alleanza con Forza Italia. Interesse da me evidenziato con l’articolo di alcuni giorni fa: Con Forza Italia nel PPE (link), sottolineando la comune appartenenza alla storia e ai valori del Partito Popolare Europeo.
Sino ad oggi, per la verità, non giungono segnali di interesse dal partito guidato dal ministro Tajani, che sembra ben fermo nella sua chiusa autoreferenzialità e nel ruolo ancillare della destra leghista-meloniana.
Le mosse a sinistra: la “Casa” di Renzi
Se a destra è Forza Italia che dovrebbe muovere un passo verso la costituzione della sezione italiana del PPE, a sinistra è interessante quanto emerso dal voto alle regionali toscane con il partito di Matteo Renzi, Casa riformista, il quale, giocando in casa, ha raccolto quasi il 9% dei consensi, ponendosi al terzo posto dopo PD e FdI tra i partiti concorrenti a quelle elezioni.
La facile disinvoltura politica del senatore toscano è ben nota, ma non c’è dubbio che la proposta di una casa centrale dei riformisti, già sperimentata con un certo successo nelle ultime elezioni regionali, potrebbe rappresentare un fatto nuovo degno di attenzione, anche da parte di quei partiti, movimenti e associazioni ispirati ai valori del popolarismo e della tradizione democratico-cristiana.
Verso la convergenza delle grandi culture
Resto convinto, infatti, che il centro nuovo possa nascere solo dalla convergenza delle grandi culture – popolare, liberale, repubblicana e socialista – che, con un programma adeguato ai nuovi bisogni del Paese, potrebbero richiamare al voto quella metà degli elettori ed elettrici renitenti da molti turni elettorali, con grave danno alla stessa credibilità del nostro sistema democratico.
E per tale obiettivo, il contributo di partiti come Forza Italia e Casa riformista ritengo sia essenziale.
Proporzionale e cancellierato: due riforme per l’Italia
Per facilitare la nascita di questo centro nuovo, servirebbe una legge elettorale di tipo proporzionale, mentre un’efficace alternativa all’ipotesi del premierato meloniano è quella del cancellierato sul modello tedesco. Due obiettivi che, con gli amici di Iniziativa Popolare, stiamo perseguendo con l’apertura della raccolta firme sulle due Leggi di Iniziativa Popolare (www.comitatoiniziativepopolari.it), che ci auguriamo anche Forza Italia e Casa riformista vorranno sostenere.
Contro il pessimismo di molti amici che reputano più opportuno muoverci da soli, vorrei ricordare il saggio proverbio: “da soli si va più veloci, insieme si va più lontano”.
Ecco perché, mentre lavoriamo per la ricomposizione politica possibile della nostra area cattolico-democratica, liberale e cristiano-sociale, dovremmo aprire un serio confronto con le altre realtà politico-culturali interessate alla costruzione del centro nuovo della politica italiana, partendo da una premessa essenziale condivisa: la difesa e l’impegno all’attuazione integrale della Costituzione repubblicana.
Primo banco di prova sarà l’impegno a sostenere legge proporzionale e cancellierato e, insieme, la costruzione dalla base di liste unitarie di centro nelle prossime elezioni a livello locale.
Impegnarci, sia a livello centrale che periferico, per questo obiettivo, credo sarebbe offrire un contributo serio al Paese, per farlo uscire dal bipolarismo forzato FdI–PD, che leggi maggioritarie insensate favoriscono dal Mattarellum in poi.
La morte di Pamela Genini, questo tragico post-patriarcato
L’ennesimo femminicidio: Pamela Genini, 29 anni, uccisa a coltellate a Milano, in via Iglesias, in casa, dall’uomo che stava provando ad allontanare.
Così mi sono ricordato di un aneddoto: Norberto Bobbio conversava amabilmente con Salvatore Veca in macchina. A un certo punto i due toccano una questione assai delicata e controversa: cos’è davvero il progresso? Come rispondere al relativizzarsi di tale concetto?
Eppure entrambi non hanno dubbi: la condizione femminile è l’unico vero, indiscutibile indice del livello di civiltà. Dinanzi alle violenze sulle donne, pesanti o subliminali che siano, non vi è relativismo che tenga.
Il patriarcato che reagisce
In questa parte del mondo assistiamo da decenni all’incrinarsi del tradizionale patriarcato, con le conseguenti reazioni rabbiose di tanti, troppi maschi, delle più diverse età e condizioni.
Uomini incapaci di relazionarsi con l’altra, con le altre, pronti solo a sopraffare, molestare, insultare, ferire, uccidere. Maschi in preda a un’arroganza incontenibile, resi come belve da irrazionali e insensati vissuti di “lesa maestà”.
Inclini a considerare “normale” la prepotenza, vinti dalla propria impossibilità ad accogliere e a scorgere nell’emancipazione e nella liberazione femminile un’occasione di crescita.
Educare all’affettività, arte dell’incontro
E che dire della confusione fra amore e senso del possesso? Una delle peggiori mistificazioni che il genere umano conosca.
L’amore è passione per l’altro, per il diverso, è voglia di conoscerlo ed esplorarne ogni sfumatura e ogni più recondito angolo. E il desiderio forma un binomio inscindibile con la libertà: non è concepibile senza di essa.
Educare davvero all’affettività dovrebbe voler dire apprendere e vivere l’arte dell’incontro. È l’incontro che dà senso alle nostre vite, ed esso comprende i “sì” e i “no”. Comprende anche il conflitto, da coniugare sempre, proprio sempre, però, con il rispetto.
Festa di Roma, Cortellesi: ora pi facile altro film, c’ pi fiducia
   
Roma, 15 ott. (askanews) – “Io devo ringraziare i miei produttori perch quando ho proposto il mio film, non che ci fosse la fila di persone che volevano produrlo. Suonava strano, era strutturato in modo strano, quindi non c’era la corsa a produrre il mio film. Adesso naturalmente, dopo il successo del primo, certo c’ maggiore fiducia, per devo sempre ringraziare loro, che mi hanno dato fiducia”. Cos l’attrice, regista e sceneggiatrice Paola Cortellesi che presiede la giuria del Concorso Progressive Cinema, la sezione competitiva della Festa del Cinema di Roma.
Sul red carpet Cortellesi risponde anche sulla responsabilit del suo ruolo alla Festa del Cinema: “Beh, la responsabilit quella che abbiamo noi della giuria, per cercare di fare queste scelte in modo serio e di impegnarci a vedere bene e a discutere bene di ogni film e basta. E anche per lasciarci sorprendere dalle cose belle che questi film ci regaleranno. Basta, per fare seriamente il nostro lavoro. Insomma, voglio dire, non difficile, dobbiamo solo essere puntuali, vedere bene tutto e riportarcelo costantemente” ha detto.
Festa di Roma, primo red carpet con Cortellesi e “La vita va cos”
   
Roma, 15 ott. (askanews) – Con il primo red carpet, prende ufficialmente il via la 20esima Festa del Cinema di Roma. Apre “La vita va cos” di Riccardo Milani, con Virginia Raffaele, Diego Abatantuono, Aldo Baglio, Giuseppe Ignazio Loi, tutti sul tappeto rosso con le musiche del film, che uscir poi nelle sale il 23 ottobre.
All’Auditorium Parco della Musica anche la giuria, guidata da Paola Cortellesi, moglie di Milani, e la conduttrice della cerimonia d’apertura di questa edizione, l’attrice, dj, conduttrice, scrittrice e cantante, Ema Stokholma.
A sfilare tra gli altri, il sindaco Roberto Gualtieri, Tiziana Rocca e Giulio Base, Roberto Bolle, Rita Rusic.
Festa di Roma, Gualtieri: iniziamo in grande, 20esimo anniversario
   
Roma, 15 ott. (askanews) – Anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri sfila sul red carpet dell’Auditorium Parco della Musica per l’inaugurazione della Festa del Cinema di Roma. “Siamo molto emozionati naturalmente, perch questa la festa del 20esimo anniversario, una festa speciale. Ci sono tantissimi film, come sapete, di 38 paesi, 163 film. Stasera – ha detto Gualtieri – iniziamo alla grande perch dicono che questo film sia stupendo. Io non l’ho ancora visto, quindi me lo godr questa sera, ma sono sicuro sar molto bello, un grande regista, un grande cast”.
“Siamo molto contenti e poi il programma davvero strepitoso. Quindi siamo contenti che Roma sia la capitale del cinema, che ci sia una bella atmosfera. E speriamo che questa festa, come vogliamo, sia una festa che veramente coinvolga la citt – ha aggiunto il sindaco -. Abbiamo preparato la citt, l’abbiamo scaldata con un numero record di arene e un numero record di spettatori quest’estate. Adesso vogliamo che la festa sia diffusa in tutta la citt e che segni proprio l’amore dei romani per il cinema e faccia di Roma davvero il centro del cinema. Una grande festa popolare e al tempo stesso di altissimo livello che guarda al mondo con film complessi, anche difficili, con film di grande pubblico, tantissimi film che ci aiuteranno a capire il mondo complesso che stiamo vivendo”, ha concluso Gualtieri.
Festa di Roma, Ema Stockolma: se mi chiamano come attrice ci sono
   
Roma, 15 ott. (askanews) – Tra le prime a sfilare sul tappeto rosso per la ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma Ema Stokholma, conduttrice della cerimonia di inaugurazione. Ho avuto la fortuna di lavorare con Virz, stata un’esperienza travolgente. E ho avuto un’altra esperienza molto divertente con Carlo Verdone, stato divertente. Io sarei gi a posto cos. Se mi chiamate ci sono, eh? Studier”.
“Inizia stasera, vediamo il film di apertura. E poi io sar qui ogni giorno, vedr pi film possibile. In realt io sono qui per questo, per vedere tutti i film gratis. No,scherzo”. “Imitare Geppy Cucciari impossibile – ha detto riferendosi alla precedente conduttrice – inarrivabile per me. Poi lei poi ha sempre la battuta pronta, molto intelligente. La stimo moltissimo. Cercher di non provare ad arrivare neanche alla caviglia. Cos faccio il mio, quello magari mi riesce. Lei per me sempre un mito”.
Festa di Roma, Tiziana Rocca: sempre emozionante essere qui
   
Roma, 15 ott. (askanews) – “Sempre emozionante essere qui alla Festa del Cinema di Roma, su questo red carpet meraviglioso, che il pi grande d’Europa, e quindi faccio veramente i miei auguri”. Lo dice calcando il red carpet, Tiziana Rocca, che ha partecipato a diverse edizioni della Festa del Cinema di Roma. Poi in merito alla direttrice artistica, Paola Malanga, aggiunge. “Finalmente una donna, una delle rare donne, e quindi grande Paola che ha fatto un programma meraviglioso. Quindi vi aspetta bei dieci giorni di Festival-maratona”, dice.
Festa di Roma, apre “La vita va cos”: storia di libert e coraggio
   
Roma, 15 ott. (askanews) – Il coraggio di dire no, di scegliere la libert nel rispetto dei propri valori e delle proprie origini, non lasciandosi “comprare” dai soldi. Parla di “resistenza”, con i toni della commedia, “La vita va cos” di Riccardo Milani, film d’apertura della Festa del cinema di Roma, presentato fuori concorso nella sezione Grand Public. Uscir poi nelle sale dal 23 ottobre.
Il regista di “Come un gatto in tangenziale” racconta una storia vera, quella di un pastore sardo, scomparso di recente, che ha deciso di difendere a tutti i costi la sua terra e la sua casa, non piegandosi alle offerte milionarie di un potente imprenditore immobiliare con il progetto di costruire un resort di lusso su una spiaggia incontaminata del Sud della Sardegna.
Riccardo Milani: “Questa vicenda va raccontata perch una vicenda che racconta non solo un uomo, un pastore che ha difeso la sua casa, il suo territorio, la sua spiaggia, la storia di una comunit che si spaccata su questa vicenda, la storia del conflitto che c’ nel nostro Paese, ma non solo nel nostro Paese, tra necessit di lavoro e rispetto del territorio. Spesso sono due cose che non si incontrano mai, perch una esclude l’altra, o sembra dover escludere l’altra. Forse invece c’ una strada diversa, c’ anche una possibilit diversa. Il film cerca di dare un segnale anche in questo senso”.
Oltre ai tanti non attori, come Giuseppe Ignazio Loi che interpreta il protagonista Efisio Mulas, ci sono Diego Abatantuono nei panni dell’immobiliarista, Virginia Raffaele figlia del pastore, arresa alle convizioni di suo padre, Aldo Baglio che interpreta il capo cantiere che tenta di convincerlo a cedere ai soldi, e un paese intero che va in pellegrinaggio per anni da Efisio, piangendo miseria e mancanza di lavoro sull’isola, per provare a smuoverlo con la prospettiva di cambiare vita. E poi c’ Geppi Cucciari, una giudice nata in quei luoghi chiamata a dirimere la controversia territoriale che diventa anche legale.
Virginia Raffaele: “Questo l’emblema che cultura e intelligenza non vanno di pari passi, perch c’ una parte che l’intelligenza emotiva e una saggezza che alla fine lascia tutti senza parole e vince”.
Abatantuono ha aggiunto: “Secondo me il fatto che vinca relativo, vince per chi la pensa cos, chi doveva trovare lavoro non lo trova, bella la storia per questo motivo, perch ‘la vita va cos’ ma per ognuno diverso, c’ un’altra ottica”.
Non mancano i momenti divertenti e le risate, anche nel capire il dialetto sardo stretto del protagonista. “Io non avevo i sottopancia – ha detto Virginia Raffaele – ma con mio grande stupore dopo alcune settimane alla fine riuscivo anche quasi a capirlo, alcune parole sono davvero incomprensibili”.
Festa Roma, apre Milani: un pastore sardo e il coraggio di dire no
Roma, 15 ott. (askanews) – Il coraggio di dire no, di scegliere la libertà nel rispetto dei propri valori e delle proprie origini, non lasciandosi “comprare” dai soldi. Parla di “resistenza”, con i toni della commedia, “La vita va così” di Riccardo Milani, film d’apertura della Festa del cinema di Roma, presentato fuori concorso nella sezione Grand Public e nelle sale dal 23 ottobre.
Il regista di “Come un gatto in tangenziale” racconta una storia vera, quella di un pastore sardo, scomparso di recente, che ha deciso di difendere a tutti i costi la sua terra e la sua casa, non piegandosi alle offerte milionarie di un potente imprenditore immobiliare con il progetto di costruire un resort di lusso su una spiaggia incontaminata del Sud della Sardegna.
Riccardo Milani ha spiegato: “Questa vicenda va raccontata perché è una vicenda che racconta non solo un uomo, un pastore che ha difeso la sua casa, il suo territorio, la sua spiaggia, è la storia di una comunità che si è spaccata su questa vicenda, è la storia del conflitto che c’è nel nostro Paese, ma non solo nel nostro Paese, tra necessità di lavoro e rispetto del territorio. Spesso sono due cose che non si incontrano mai, perché una esclude l’altra, o sembra dover escludere l’altra. Forse invece c’è una strada diversa, c’è anche una possibilità diversa. Il film cerca di dare un segnale anche in questo senso”.
Oltre ai tanti non attori, come Giuseppe Ignazio Loi che interpreta il protagonista Efisio Mulas, ci sono Diego Abatantuono nei panni dell’immobiliarista, Virginia Raffaele figlia del pastore, arresa alle convizioni di suo padre, Aldo Baglio che interpreta il capo cantiere che tenta di convincerlo a cedere ai soldi, e un paese intero che va in pellegrinaggio per anni da Efisio, piangendo miseria e mancanza di lavoro sull’isola, per provare a smuoverlo con la prospettiva di cambiare vita. E poi c’è Geppi Cucciari, una giudice nata in quei luoghi chiamata a dirimere la controversia territoriale che diventa anche legale.
“Questo è l’emblema che cultura e intelligenza non vanno di pari passo – ha detto Virginia Raffaele – perché c’è una parte che è l’intelligenza emotiva e una saggezza che alla fine lascia tutti senza parole e vince”. E Abatantuono ha aggiunto: “Secondo me il fatto che vinca è relativo, vince per chi la pensa così, chi doveva trovare lavoro non lo trova, è bella la storia per questo motivo, perché ‘la vita va così’ ma per ognuno è diverso, c’è un’altra ottica”.
Non mancano i momenti divertenti e le risate, anche nel capire il dialetto sardo stretto del protagonista. “Io non avevo i sottopancia – ha spiegato Virginia Raffaele – ma con mio grande stupore dopo alcune settimane alla fine riuscivo anche quasi a capirlo, alcune parole sono davvero incomprensibili”.
Almasri, Parodi (Anm): colpiti e amareggiati da parole Nordio
   
Milano, 15 ott. (askanews) – L’attacco sferrato dal ministro Carlo Nordio ai giudici del Tribunale dei ministri nell’ambito del caso Almasri ” una frase che sicuramente riteniamo inadatta al rispetto della funzione giurisdizionale merita in tutti i casi. Siamo rimasti colpiti e amareggiati da questa espressione, per anche vero che noi dobbiamo continuare il nostro lavoro con serenit”. Lo ha detto il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, rispondendo – a margine di un convegno in corso a Milano su sovraffollamento delle carceri e dignit dei detenuti – a una domanda sulla proposta avanzata da alcuni componenti togati del Csm di avviare una pratica a tutela dei magistrati del Tribunale dei Ministri di Roma a seguito delle dichiarazioni rese dal Ministro della Giustizia sul cosiddetto caso Almasri.
“Sappiamo di essere oggetto di queste affermazioni – ha proseguito – ma questo non ci fa demordere da quelli che sono i nostri obiettivi e dal nostro rispetto istituzionale”.
M5s, Conte: Appendino? Noi indipendenti, non schiacciati sul Pd
Roma, 15 ott. (askanews) – La vicepresidente del M5S Chiara Appendino ha chiesto che il Movimento sia meno “schiacciato” sul Pd? “È quello che stiamo facendo”, ha rivendicato il leader stellato Giuseppe Conte, parlando con i cronisti a margine del Premio Silvestrini a Roma.
“Il M5S nel processo costituente si è autodefinito – ha ricordato l’ex premier – come forza progressista indipendente: si va solo se ci sono programmi chiari, concordati per iscritto, condivisi, dove ovviamente i nostri obiettivi strategici sono condivisi. E questo è stato fatto sin qui e noi siamo assolutamente tutti legati a quello che è stato il processo costituente e il mandato che abbiamo ricevuto”.
M5S, Conte: Appendino? L’ho nominata io, non mi sono arrivate dimissioni
Roma, 15 ott. (askanews) – “Ma dimissioni lo dite voi, lo scrivete voi”: così Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto un commento sull’intenzione di Chiara Appendino, filtrata da indiscrezioni giornalistiche, di dimettersi dalla carica di vicepresidente del M5S.
“Guardate – ha spiegato l’ex premier parlando a margine della cerimonia del Premio Silvestrini a Villa Nazareth, a Roma – che ieri abbiamo fatto, come spesso accade, un confronto in congiunta e non c’è stato nessun annuncio di dimissioni. Io non ho ricevuto nulla e permettetemi pure di dire che sono il presidente che ha nominato la vicepresidente. Credo che se ci fossero dimissioni sarebbero arrivate prima a me. Poi in questo contesto non avrebbe neppure nessuna logica, perché tenete conto che io devo andare in votazione per quanto riguarda un rinnovo della presidenza e quindi siamo tutti in scadenza, scadono automaticamente anche i vicepresidenti”, ha concluso Conte.
Femminicidi, Parodi (Anm): inasprimento pene non basta
   
Milano, 15 ott. (askanews) – “L’inasprimento delle pene in s purtroppo non una garanzia per ridurre il fenomeno dei femminidici. Perch non che se dai due anni in pi chi decide di uccidere una donna, allora non lo fa. Se noi pensiamo che inasprendo le pene riusciremo a ridurre il fenomeno, un’illusione”. Lo ha detto il presidente dell’Anm, Cesare Parodi,a margine di un convegno su sovraffollamento delle carceri e dignit dei detenuti in corso al Palazzo di Giustizia di Milano.
“In realt la risposta giudiziaria a questo fenomeno solo una parte importante, ma serve anche un cambiamento culturale e soprattutto economico – ha proseguito -: se le donne avessero sistematicamente la possibilit di costruirsi una vita alternativa quando arrivano in certe situazioni, il fenomeno dei femminicidi potrebbe essere molto ridotto. Purtroppo questo non accade, per la strada da seguire”.
Parodi (Anm) su Garlasco: vicenda privata, interesse pubblico altra cosa
   
Milano, 15 ott. (askanews) – “Trovo che sia una forma di spettacolarizzazione della giustizia che non giova a nessuno. Per citare il grande giurista Glauco Giostra, un conto sono le informazioni di interesse pubblico e un conto sono le informazioni per il pubblico”. Lo ha detto il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, commentando gli sviluppi del caso Garlasco a margine di un convegno su sovraffollamento delle carceri e dignit dei detenuti in corso al Palazzo di Giustizia di Milano.
“Stiamo parlando di potenziali errori giudiziari neanche dopo una sentenza di primo grado ma in fase di indagine – ha precisato il presidente dell’Anm -. E’ una cosa incredibile: sono indagini complesse che vanno a ripercorrere anni di approfondimenti, ma tante persone hanno gi le risposte pronte: io le invidio molto perch credo che sia molto difficile arrivare a ricostruire certi fatti, ma questo probabilmente fa vendere e fa audience. Abbiamo trasmissioni di ore su questi temi, il pubblico chiede questo e le tv glielo danno, ma mi domando quanto tutto questo giova per una piena comprensione dei problemi del sistema giudiziario che invece dovrebbe essere quello che condiziona positivamente l’opinione pubblica”.
“Con tutto il rispetto – ha sottolineato Parodi – l’interesse pubblico un’altra cosa: questo un interesse per il pubblico, non un interesse pubblico. Questa una vicenda strettamente privata, dolorosa, pluriennale, ma che non credo che ci sia un interesse pubblico a conoscere esattamente cosa sia accaduto. Secondo me, la mia opinione, ha un interesse mediatico fortissimo, ma sono due cose molto diverse”.
Riunione del governo su Gaza, pronti gli aiuti con la Protezione civile
Roma, 15 ott. (askanews) – L’Italia è in grado di allestire “in pochi giorni” un ospedale da campo a Gaza e di approntare delle casette prefabbricate modulari per ospitare famiglie. E’ questo uno dei primi aiuti che il governo può inviare nella Striscia, secondo quanto emerso dalla riunione a Palazzo Chigi presieduta dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Al summit – voluto dalla premier Giorgia Meloni, oggi impegnata nella riunione del Processo di Aqaba – hanno partecipato i Ministri dell’Università e la Ricerca Anna Maria Bernini, della Salute Orazio Schillaci, della Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Francesco Lollobrigida, per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, per le Disabilità Alessandra Locatelli, e rappresentanti dei Ministeri della Difesa (il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Luciano Portolano), dell’Istruzione, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e i vertici dell’intelligence. Presente anche l’ambasciatore Bruno Archi, che dovrebbe essere nominato inviato speciale della Farnesina per Gaza.
L’obiettivo della riunione, spiega Palazzo Chigi, “è identificare gli interventi più urgenti e realizzabili nel breve termine con particolare attenzione al sostegno umanitario e sanitario, sviluppando al contempo un piano organico e sinergico tra tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti”.
In particolare, ha spiegato il ministro Nello Musumeci, “la Protezione civile italiana è pronta a fornire risorse umane, strumentali e mezzi in soccorso della popolazione palestinese. Il vigente stato di emergenza, dichiarato fino al maggio 2026, ci consente di operare in deroga e di disporre di tutte le strutture operative del sistema nazionale, con relativa copertura finanziaria. Possiamo allestire in pochi giorni un ospedale di campo e approntare delle casette prefabbricate modulari per ospitare famiglie anche a medio termine”. Inoltre “nella fase della ricostruzione a Gaza della città distrutta si potrà mettere a disposizione un apposito team di esperti per collaborare nella fase della pianificazione e progettazione”.
Per quanto riguarda il programma ‘Food for Gaza’, che sarà ampliato, il ministro Francesco Lollobrigida ha spiegato che “in questa prima fase lavoriamo per far arrivare generi alimentari insieme alle associazioni agricole che le hanno raccolte in quantità molto significativa, contribuiremo ancora di più. E’ una ricostruzione che va pianificata insieme alle parti, per garantire sicurezza alimentare stabile in un processo che ci auguriamo tutti di stabilizzazione della pace”.
Nel corso dell’incontro, si legge ancora nel comunicato di Palazzo Chigi, è stato anche “sottolineato l’intento di proseguire con la cooperazione allo sviluppo, coinvolgendo anche il settore privato”.
La task force tornerà a riunirsi nelle prossime settimane e all’occorrenza sarà allargata anche agli altri Ministeri e alle altre istituzioni coinvolte.
Riunione Governo su Gaza, pronti aiuti con Protezione civile
Roma, 15 ott. (askanews) – L’Italia è in grado di allestire “in pochi giorni” un ospedale da campo a Gaza e di approntare delle casette prefabbricate modulari per ospitare famiglie. E’ questo uno dei primi aiuti che il governo può inviare nella Striscia, secondo quanto emerso dalla riunione a Palazzo Chigi presieduta dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Al summit – voluto dalla premier Giorgia Meloni, oggi impegnata nella riunione del Processo di Aqaba – hanno partecipato i Ministri dell’Università e la Ricerca Anna Maria Bernini, della Salute Orazio Schillaci, della Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Francesco Lollobrigida, per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, per le Disabilità Alessandra Locatelli, e rappresentanti dei Ministeri della Difesa (il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Luciano Portolano), dell’Istruzione, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e i vertici dell’intelligence. Presente anche l’ambasciatore Bruno Archi, che dovrebbe essere nominato inviato speciale della Farnesina per Gaza.
L’obiettivo della riunione, spiega Palazzo Chigi, “è identificare gli interventi più urgenti e realizzabili nel breve termine con particolare attenzione al sostegno umanitario e sanitario, sviluppando al contempo un piano organico e sinergico tra tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti”.
In particolare, ha spiegato il ministro Nello Musumeci, “la Protezione civile italiana è pronta a fornire risorse umane, strumentali e mezzi in soccorso della popolazione palestinese. Il vigente stato di emergenza, dichiarato fino al maggio 2026, ci consente di operare in deroga e di disporre di tutte le strutture operative del sistema nazionale, con relativa copertura finanziaria. Possiamo allestire in pochi giorni un ospedale di campo e approntare delle casette prefabbricate modulari per ospitare famiglie anche a medio termine”. Inoltre “nella fase della ricostruzione a Gaza della città distrutta si potrà mettere a disposizione un apposito team di esperti per collaborare nella fase della pianificazione e progettazione”.
Per quanto riguarda il programma ‘Food for Gaza’, che sarà ampliato, il ministro Francesco Lollobrigida ha spiegato che “in questa prima fase lavoriamo per far arrivare generi alimentari insieme alle associazioni agricole che le hanno raccolte in quantità molto significativa, contribuiremo ancora di più. E’ una ricostruzione che va pianificata insieme alle parti, per garantire sicurezza alimentare stabile in un processo che ci auguriamo tutti di stabilizzazione della pace”.
Nel corso dell’incontro, si legge ancora nel comunicato di Palazzo Chigi, è stato anche “sottolineato l’intento di proseguire con la cooperazione allo sviluppo, coinvolgendo anche il settore privato”.
La task force tornerà a riunirsi nelle prossime settimane e all’occorrenza sarà allargata anche agli altri Ministeri e alle altre istituzioni coinvolte.
Afe
Campania, Fico: simbolo lista rappresenta mio percorso
   
Napoli, 15 ott. (askanews) – Roberto Fico ha presentato a Napoli la sua lista civica ‘Roberto Fico Presidente’, con cui corre alla carica di Governatore della Regione Campania per il centrosinistra.
“Il simbolo rappresenta il mio percorso e il percorso di tanti. Un percorso sia politico, sul territorio e nella nostra Campania, che mi vide candidato nel 2010 come primo laboratorio politico del M5s che pi istituzionale”.
Fico ha presentato i capolista della sua coalizione: a Napoli Giovanni Russo, a Salerno Alfonso Annunziata, a Caserta Virginia Anna Crovella, ad Avellino Maria Laura Amendola e Francesco Fiorillo a Benevento.
“La lista sar presente in tutte le province della Campania ed un ulteriore tassello a consolidare una forza di coalizione che dovr battere la destra e dovr essere la vera alternativa alla destra anche nazionale”.
Il candidato dello schieramento progressista alla guida della Regione Campania rilancia cos il dialogo come strumento per uscire dai problemi.
“Il dialogo deve essere la costante di tutto. Ogni tanto sento anche attacchi e offese della destra, non possiamo rispondere a questo perch stiamo guardando al futuro, stiamo lavorando in modo saldo e stiamo costruendo e la costruzione si fa esclusivamente con il dialogo, con il presidente uscente, con le parti della societ che vogliono collaborare per migliorare la vita sul nostro territorio e alla crescita generale della Campania”.
Il caso, la Commissione cultura della Camera approva il divieto di educazione sessuale alle scuole medie
Roma, 15 ott. (askanews) – La commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera ha approvato un emendamento presentato dalla deputata della Lega Giorgia Latini al ddl in materia di consenso informato in ambito scolastico che vieta “le attività didattiche e progettuali, nonché ogni altra eventuale attività aventi ad oggetto temi attinenti all’ambito della sessualità” alla scuola secondaria di primo grado oltre che alla primaria. “Un atto gravissimo” secondo i componenti del Pd della Commissione Mauro Berruto, Sara Ferrari, Giovanna Iacono, Irene Manzi, Matteo Orfini.
“Da decenni – osservano – meritoriamente moltissime scuole italiane offrono importantissimi progetti di educazione alla sessualità, ai giovani entro i 14 anni rispetto alle malattie sessualmente trasmissibili, alla prevenzione delle gravidanze precoci, al contrasto alla violenza sessuale. Se oggi si introduce il divieto di queste informazioni, spesso gestite dalle aziende sanitarie e senza sostituirle con altra offerta formativa, si compie un atto gravissimo nei confronti delle giovani generazioni e del loro diritto ad ottenere informazioni corrette dai professionisti della sanità pubblica anziché dai social e dalla realtà digitale. Ci auguriamo che la maggioranza sappia fare marcia indietro rispetto a questo danno, che si rischia di produrre nei confronti di giovani cittadini e cittadine, considerato anche che l’Italia è uno dei soli sette paesi europei nei quali l’educazione sessuale non è obbligatoria. Ora addirittura si va in direzione contraria e si vieta anche quel poco che le scuole fanno da anni su base volontaria con il servizio socio sanitario”.
Protesta anche Riccardo Magi (Più Europa): “Nella legge di bilancio 2024 fu approvato un mio emendamento anche con i voti della maggioranza che stanziava fondi per l’educazione sessuoaffettiva nelle scuole. Dopo poche settimane, per volontà del governo sotto scacco dei provita, in totale spregio al parlamento, quei fondi sono stati riorientati e destinati a una formazione degli insegnanti sulla fertilità maschile e femminile. Oggi, mentre piangiamo l’ennesimo drammatico femminicidio, con l’uccisione di Pamela Genini a Milano, la maggioranza ha di fatto abolito l’educazione sessuoaffettiva nelle scuole, approvando emendamenti sulla proposta del Ministro Valditara sul consenso informato che negano la possibilità di fare qualsiasi attività didattica e progettuale a scuola su questo tema, persino nelle scuole secondarie di primo grado. L’ennesima prova che maggioranza e governo non hanno alcuna intenzione di affrontare questo tema con serietà e con la prevenzione, che deve partire dalle scuole”.
“Ecco la risposta del governo alle violenze di genere e all’odio: censurare l’educazione sessuo-affettiva, anche nelle scuole secondarie di primo grado. Il voto di oggi in Commissione Istruzione alla Camera è gravissimo: si vuole impedire a ragazze e ragazzi di informarsi seriamente su malattie sessualmente trasmissibili, gravidanze precoci e salute affettiva. I percorsi di educazione alla sessualità sono invece fondamentali, anche per per prevenire la violenza di genere e per promuovere il rispetto delle differenze. E’ per questo che sono obbligatori in quasi tutti i Paesi europei. Ma mentre l’Europa va avanti, l’Italia torna nel Medioevo”. Così in una nota Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale del Pd ed europarlamentare.
Capo Plaza ufficializza l’uscita di Hustle Mixtape Vol. 2
Milano, 15 ott. (askanews) – Lo aveva annunciato sul palco dell’Unipol forum di Assago lo scorso febbraio e ora Capo Plaza ufficializza la data di uscita di Hustle Mixtape Vol. 2 prevista per il 31 ottobre.
Il nuovo progetto della star multiplatino è, come il primo uscito nel 2022 e certificato Doppio Platino, un ritorno alle origini, una vera e propria raccolta di banger drill e trap che si inserisce in un percorso artistico che ha visto Capo Plaza crescere e consolidarsi, portando sul palco e nelle piattaforme digitali tutta la sua energia e il suo stile riconoscibile tanto da raggiungere 78 Dischi di Platino e 37 Oro.
Ancora prima di annunciarlo Il pre order del bundle con T-shirt e CD autografato è andato sold out in pochissimo tempo, segno che molta è l’attesa per questo nuovo mixtape. Questo nuovo progetto segue anche il successo dell’ultimo album “Ferite”, esordito al n.1 della classifica FIMI/GfK e con il miglior debutto su Spotify Italia nel 2024, oltre a un ingresso diretto al secondo posto della classifica Global. In Ferite, Plaza ha mostrato per la prima volta le sue ferite, aprendo la sua dimensione più personale senza rinunciare alle radici rap/trap, sperimentando nuove sonorità e collaborazioni con artisti come Mahmood, Annalisa e Anna. Un disco che ha confermato la sua capacità di unire autenticità e apertura a nuovi suoni, consolidando la sua posizione nella scena musicale italiana.
Gaza, riunione a P. Chigi per definizione aiuti urgenti
Roma, 15 ott. (askanews) – Il governo è al lavoro per identificare “gli interventi più urgenti e realizzabili nel breve termine” a sostegno di Gaza. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, al termine della riunione di oggi presieduta dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Alla riunione hanno partecipato i Ministri dell’Università e la Ricerca Anna Maria Bernini, della Salute Orazio Schillaci, della Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Francesco Lollobridgida, per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, per le Disabilità Alessandra Locatelli, e rappresentanti dei Ministeri della Difesa (il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Luciano Portolano), dell’Istruzione, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e i vertici dell’intelligence.
“In seguito alla firma dell’accordo di pace per il Medio Oriente – si legge nel comunicato – l’Italia ha prontamente avviato un’azione coordinata per elaborare una strategia efficace destinata alla gestione delle emergenze e la ricostruzione della Striscia di Gaza. L’obiettivo è identificare gli interventi più urgenti e realizzabili nel breve termine con particolare attenzione al sostegno umanitario e sanitario, sviluppando al contempo un piano organico e sinergico tra tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti. Su indicazione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è stata convocata una riunione operativa a Palazzo Chigi con i Ministeri competenti e gli attori istituzionali interessati al processo, al fine di promuovere un’azione congiunta e ottimizzare gli sforzi per conseguire concreti risultati in tutti i settori: sanità, istruzione, agricoltura, sicurezza e intelligence”.
L’incontro “ha confermato l’impegno dell’Italia nel contribuire alla ricostruzione di Gaza e nel rilanciare un processo politico orientato verso un quadro di pace, sicurezza e stabilità in Medio Oriente. Durante la riunione, sono stati esaminati i progressi già compiuti, in particolare nel settore umanitario, sono stati confermati gli impegni relativi all’iniziativa ‘Food for Gaza’, ai piani sanitari, all’istruzione e alla formazione. È stato altresì sottolineato l’intento di proseguire con la cooperazione allo sviluppo, coinvolgendo anche il settore privato. La task force tornerà a riunirsi nelle prossime settimane e all’occorrenza sarà allargata anche agli altri Ministeri e alle altre istituzioni coinvolte”.
Indagine Erion su rifiuti indifferenziati e ruolo comunicazione
   
Roma, 15 ott. (askanews) – L’87% degli italiani considera gravissimo l’abbandono dei rifiuti, ma il 70% di chi getta erroneamente quelli differenziabili nel sacco nero dichiara di farlo perch “crede sia giusto”. L’ indagine realizzata per Erion da Ipsos Doxa Italia mappa gli impatti della comunicazione sui comportamenti dei cittadini in materia di rifiuti, mentre lo studio tecnico-scientifico, realizzato da Erion, indaga invece su quali materiali riciclabili finiscano nei rifiuti urbani indifferenziati. Abbiamo parlato con Andrea Fluttero, Presidente Erion Compliance Organization:
“L’idea quest’anno stata di allargare i temi dell’evento ad argomenti trasversali a tutte le filiere, non solo dei RAE, e quindi parlare di sostenibilit e di consapevolezza. I due studi sono interessanti perch da un lato analizzano il potenziale inespresso di rifiuti di vario genere ma riciclabili che sono ancora all’interno della raccolta indifferenziata, il secondo studio analizza e studia un po’ come cambiato il comportamento degli italiani in questi anni e come la comunicazione appropriata riesce ad agire per migliorare i comportamenti di noi cittadini in tema di sostenibilit”.
Gli errori pi comuni si verificano con gli oggetti che non si sa dove buttare: sul podio il tessile, seguito dalle piccole apparecchiature elettriche ed elettroniche poi rifiuti di Imballaggi e batterie esauste. I risultati delle indagini di Erion fotografano un’Italia informata ma poco reattiva, dai quali emerge la necessit di sviluppare un modello capace di unire infrastrutture pi capillari a una comunicazione pi efficace per i cittadini. poi intervenuto Massimiliano Dona, Presidente Consumatori.it:
“Non tutti conoscono, secondo i dati che abbiamo raccolto, qual l’esatto percorso per conferire rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, lo stesso vale per le pile e per le batterie, e quelli che invece conoscono questi percorsi li giudicano a volte un po’ scomodi, faticosi, volendo riassumere direi che non appartengono ancora alla routine dei consumatori, si tratta di uno sforzo che il consumatore ben disposto a fare ma che nelle sue parole leggiamo essere ancora faticoso”.
I risultati degli studi sono stati illustrati durante l’evento “Sostenibilit e consapevolezza” organizzato da Erion al Museo dell’Ara Pacis di Roma in occasione dell’International E-Waste Day di marted 13 ottobre. Infine abbiamo parlato con Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos:
“Non sempre i cittadini sono consapevoli di come si fa la raccolta differenziata in modo corretto e la ricerca ha evidenziato alcuni comportamenti scorretti, nel senso che il conferimento per esempio degli stracci per il 41% sbagliato, poi abbiamo per tutta una serie di altre classi di prodotto, dallo spazzolino elettrico il 21%, gli imballaggi, allora cosa vuol dire tutto questo? Vuol dire che a fronte di una disponibilit dei cittadini spesso manca il livello di conoscenza”.
La comodit e prossimit restano dunque la chiave per far crescere la raccolta differenziata. Gli italiani chiedono soluzioni di raccolta semplici e vicine, magari lungo i percorsi di vita quotidiana, ma non solo una questione di infrastrutture, servono anche comunicazioni efficaci per trasformare in breve tempo l’intenzione in azione.
Cinema, ad Alice nella città in anteprima il corto "Ciao, Varsavia"
 

Roma, 15 ott. (askanews) – “Ciao, Varsavia”, scritto e diretto da Diletta Di Nicolantonio con Carlotta Gamba e Fortunato Cerlino, sarà presentato in anteprima assoluta domani, 16 ottobre, presso l’Auditorium Conciliazione, nell’ambito di Alice nella Città, in concorso nella sezione Onde Corte – Panorama Italia.
Per la regista, il film “nasce da un’urgenza personale e politica: raccontare il corpo femminile non più come superficie da ammirare, ma come campo di battaglia. Volevo raccontare cosa significa vivere in un sistema che ti vuole magra, bella, silenziosa, e disponibile. Un sistema che ti ingabbia anche quando dice di volerti ‘guarire'” ha detto.
Girato tra Italia e Polonia, il cortometraggio, con le musiche di Andrea Guerra, che vede Sara Serraiocco, nell’inedito ruolo di produttrice esecutiva, esplora con sguardo poetico e realistico la complessità dell’essere giovani oggi, tra la ricerca di sé e la pressione dello sguardo altrui.
Dopo un ricovero per disturbi alimentari, Diana torna sola nei sobborghi di Varsavia. Tra diete, pubblicità e specchi impietosi, cerca un senso o almeno un peso. Quando riceve l’invito per un casting di lingerie, accetta senza sapere se vuole rinascere o sparire. L’assenza di modelli e di valori diseduca generazioni di ragazze e ragazzi in un mondo dove l’autostima è misurata dalla forma fisica e dalla visibilità sociale. Per adattarsi a ideali estetici irraggiungibili, spesso pagano un prezzo emotivo e psicologico che neppure conoscono.
Disputa Hamas-Israele sull’identità del corpo di un ostaggio restituito
Roma, 15 ott. (askanews) – Disputa in corso tra Hamas e Israele sull’identità del quarto corpo degli ostaggi restituiti ieri sera attraverso la Croce rossa, con il gruppo terroristico che sostiene che si tratti di un soldato sequestrato e ucciso l’anno scorso e le Idf che affermano che si tratta di un palestinese.
Stamane – ricostruisce il Times of Israel – i rappresentanti militari israeliani hanno informato le famiglie di tre ostaggi che i corpi dei loro cari erano stati restituiti a Israele da Hamas la notte precedente, incluso uno la cui morte non era stata confermata da Israele fino ad ora. Un quarto corpo – secondo le autorità israeliane – apparterrebbe a un palestinese non identificato.
Le famiglie del sergente maggiore Tamir Nimrodi, 18 anni, Uriel Baruch, 35 anni, ed Eitan Levy, 53 anni, sono state informate che i loro corpi erano stati restituiti e identificati presso l’istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv, ha dichiarato l’esercito israeliano in un comunicato.
Ma una fonte di alto livello di Hamas ha dichiarato ad Al Jazeera che “il corpo che il nemico afferma non appartenere a un israeliano è quello di un soldato catturato durante un’operazione di resistenza”. La fonte ha sostenuto che l’azione risalirebbe a maggio 2024 e sarebbe avvenuta nel campo profughi di Jabaliya, durante il quale un soldato delle Idf fu catturato e ucciso.
All’epoca, l’esercito aveva da subito negato l’affermazione di Hamas di aver catturato un soldato a Jabaliya. Il gruppo terroristico aveva trasmesso un video che mostrava una persona insanguinata trascinata a terra in un tunnel e pubblicato immagini di equipaggiamento militare e mitragliatrici che non vengono utilizzate dall’esercito israeliano.
Fino ad ora, conclude il Times of Israel, Hamas non aveva affrontato direttamente il fatto che uno dei quattro corpi consegnati a Israele la scorsa notte non fosse quello di un ostaggio.
Tennis, Cobolli ai quarti ad Almathy
Roma, 15 ott. (askanews) – Flavio Cobolli parte bene all’Atp 250 di Almaty. L’azzurro è ai quarti di finale grazie alla vittoria sul lucky loser australiano Rinky Hijikata, n. 114 al mondo, con lo score di 6-4, 7-5 in un’ora e 19 minuti. Un debutto positivo per Cobolli, che era reduce da due sconfitte consecutive nello swing asiatico, sostenuto da ottime percentuali al servizio (9 ace e 79% di punti con la prima). Nel primo set basta un break in apertura, conservato fino in fondo e senza concedere chance in risposta all’avversario. Nel secondo set Cobolli accusa il primo e unico passaggio a vuoto e si ritrova sotto 0-3. Da quel momento l’azzurro torna in partita con un controparziale di tre game di fila e decide il set con il break nell’undicesimo gioco.
Universit Europea, presentati i risultati del progetto ProBen
   
Roma, 15 ott. (askanews) – Sono stati presentati a Roma, presso l’aula Master dell’Universit Europea, i risultati del “Progetto PROBEN – Le quattro sfide per la promozione del benessere psico-fisico: un modello di intervento per il contrasto alla dipendenza da smartphone”, iniziativa finanziata dal Ministero dell’Universit e della Ricerca (MUR) nata per migliorare la salute a 360 gradi degli studenti universitari e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica).
L’adesione al progetto nasce con l’obiettivo di promuovere la salute psicofisica in risposta all’aumento di fenomeni di disagio psicologico e dipendenza comportamentale. Anna Contardi, Professore associato in Psicologia Clinica e responsabile del Progetto PROBEN all’Universit Europea di Roma, ha dichiarato: “L’universit ha aderito a tutti gli obiettivi del progetto PROBEN, la finalit promuovere il benessere psicofisico tra gli studenti universitari attraverso una cultura del benessere”.
Lo studio condotto dall’Universit Europea di Roma ha fatto emergere evidenze importanti sul tema. Claudia Navarini, Professoressa Ordinaria in Filosofia Morale all’Universit Europea Di Roma, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Per condurre il nostro studio abbiamo usato un campione di 900 studenti. Sono emersi degli indici di rischio di dipendenza da smartphone e da social media associati ad un livello di benessere psicologico che va da moderato a basso. Questa prima indagine epidemiologica ci ha dato la possibilit di studiare delle azioni da intraprendere per custodire il benessere psicofisico della nostra comunit studentesca”.
Nell’ambito del progetto PROBEN, l’Universit Europea di Roma ha attuato diverse iniziative, tra cui la “Offline Room”, uno spazio protetto nel quale gli studenti hanno la possibilit di disconnettersi per imparare nuove strategie utili ad incrementare il benessere individuale e interpersonale.
Cinema, ad Alice nella città presentato "L’ascolto" di Diritti
Roma, 15 ott. (askanews) – Presentato in apertura di Alice nella Città, sezione Onde Corte – Proiezioni Speciali, il nuovo cortometraggio di Giorgio Diritti “L’ascolto”, realizzato nell’ambito del corso di alta formazione cinematografica “Bottega XNL – Fare Cinema”. È disponibile in esclusiva su RaiPlay.
“Un tema, quello dell’ascolto, su cui c’è particolare urgenza. Non è un caso che quest’anno in Italia sia stata introdotta una Giornata Nazionale dell’Ascolto dei Minori”, ha spiegato il regista Giorgio Diritti.
La ricorrenza è stata istituita per la prima volta il 9 aprile 2025 con la legge n. 104 del 4 luglio 2024, con l’intento di informare e sensibilizzare sull’importanza di ascoltare bambini e adolescenti in ogni ambito della vita, riconoscendolo come un diritto fondamentale per garantire la loro partecipazione ai processi decisionali e il loro sviluppo armonico.
“Noi adulti dovremmo fermarci più spesso ad ascoltare i giovani – ha proseguito il regista. Sono preoccupato, i bambini e i ragazzi di oggi soffrono di una grande solitudine. Mi rendo conto che manca loro uno spazio per esprimere la difficoltà nel crescere. Dovremmo riposizionarli al centro del dibattito pubblico, perché sono il nostro futuro. Spesso affrontano situazioni famigliari tormentate, si sentono estranei tra le mura di casa e non riescono ad avere uno scambio neanche tra coetanei. Allo stesso tempo, all’esterno la società corre troppo veloce, e faticano nello stare al passo. Noi, che siamo di un’altra generazione, dovremmo avere la capacità di rallentare, di condividere la nostra esperienza, per aiutarli a costruire un orizzonte migliore. E anche loro hanno molto da insegnarci. La chiave, che cerco di adottare ogni giorno, è di essere meno individualista e di rendere il cinema uno strumento in grado di costruire ponti e non barriere”.
L’ascolto è il terzo capitolo realizzato da Giorgio Diritti nato dall’osservazione delle giovani generazioni, la loro solitudine e le difficoltà di crescere nella società odierna. Zombie era stato presentato nella Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia nel 2020, In famiglia al Taormina Film Festival nel 2022. I tre cortometraggi sono stati realizzati insieme agli allievi dei corsi di alta formazione cinematografica “Fare Cinema” di Fondazione Fare Cinema, oggi confluiti nella più ampia progettualità di “Bottega XNL”, con un lavoro in sinergia che ha coinvolto gli studenti nell’affiancamento della troupe sul set e in un dialogo nella fase di scrittura delle sceneggiature.
Nel film, Emma lavora come psicoterapeuta dell’infanzia e dell’età evolutiva. È una signora di sessant’anni con un sorriso leggero e lo sguardo dolce. Accoglie nel suo studio ogni giorno bambini e adolescenti. Dal dialogo con loro, dai silenzi, dalla “terapia” con le sabbie, emergono le loro emozioni, le solitudini, la loro rappresentazione dei sogni e della realtà. Tra le parole traspare lo smarrimento, il desiderio di appartenenza a una società in cui si sentono spesso soli e inadeguati, anche a causa di genitori poco affettivi.
Il corto è prodotto da Aranciafilm con Rai Cinema, con Fondazione Fare Cinema, Fondazione di Piacenza e Vigevano, XNL Piacenza, l’opera è stata realizzata con il cofinanziamento dei Fondi europei della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission.
Fmi stima calo deficit-Pil Italia 2025 a 3,3%, debitio sale a 136,8%
Roma, 15 ott. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale prevede che il deficit di bilancio dell’Italia cali dal 3,4% del 2024 al 3,3% quest’anno, per poi proseguire la riduzione al 2,8% nel 2026, al 2,7% nel 2027 e al 2,3% nel 2028, sul 2029 è attesa una risalita al 2,4% e sul 2030 al 2,5%. Lo riportano le tabelle inserite nel Fiscal Monitor, anche se i dati su 2025 e 2026 erano stati anticipato già ieri nel Word Economic Outlook.
Secondo il Fmi, il debito dell’Italia continuerebbe invece a salire dal 135,3% del 2024 al 136,8% quest’anno, al 138,3% nel 2026 al 138,5% nel 2027 per poi iniziare a limarsi al 137,9% del Pil nel 2028, al 137,3% nel 2029 e al 137% nel 2030.
Le previsioni del Fmi indicherebbero quindi un rientro al di sotto della soglia del 3% per il deficit-Pil, quella prevista dal Patto di stabilità e di crescita della Ue, sul prossimo anno, laddove le ultime previsioni del governo anticipano questo traguardo già sul 2025, cosa che consentirebbe di uscire con un anno di anticipo – rispetto alle attese precedenti – dalla procedura Ue per deficit eccessivo.


















































