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sabato, 16 Agosto, 2025
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Italia Polo Challenge, in finale U.S. Polo Assn. e Costa Smeralda

Roma, 20 lug. (askanews) – Saranno i team di U.S. Polo Assn. e Costa Smeralda a giocarsi la finale della quinta edizione della tappa sarda di Italia Polo Challenge, circuito di Arena Polo organizzato dalla Federazione Italiana Sport Equestri. Quelle giocate ieri sera – si legge in una nota – sono state due semifinali equilibratissime, con il team di U.S. Polo Assn. (Mattia Orsi, Fabrizio Facello e Pedro Soria) che ha superato Petra Bianca con il punteggio di 7-5. Un’altra grande prestazione dei sardi Marco Pala e Anita Putzu (che ha segnato il suo primo gol in carriera a Italia Polo Challenge) non è invece bastata al team Union/Ecoservice, sconfitto 8-7 da Costa Smeralda, che anche stasera schiererà l’argentino Martin Aguerre (8 gol di handicap) e gli italiani Fabio Acampora e Stefano Zannini.

Tra i tanti ospiti arrivati ad Abbiadori per Italia Polo Challenge, anche l’attrice Valeria Fabrizi. Cinema, teatro, televisione – che sia una fiction o, come si diceva una volta, un ‘varietà’ – radio, doppiaggio e anche un paio di dischi, negli anni sessanta. Valeria Fabrizi ha attraversato la storia del nostro Paese dagli anni ’50, passando da un set all’altro, con la classe di chi sa diventare una stella in modo naturale. Da predestinata, appunto. “È la prima volta che seguo questo sport, i cavalli sono bellissimi, i gesti atletici anche, ma datemi il tempo di capire il gioco…”.

Prima volta con il polo, non la prima volta in Sardegna: “In questa magnifica isola vengo per riposare e stare un po’ con mia figlia Giorgia (Giacobetti, figlia di Valeria e ‘Tata’ Giacobetti, indimenticato componente del Quartetto Cetra, ndr), che vive qui diversi mesi l’anno, è una terra che frequento sin da quando ero ragazza e lo faccio sempre allo stesso modo: niente aereo, prendo la nave perché mi godo il viaggio in mezzo al mare sapendo che arriverò qui…”. La memoria viaggia nel tempo e nei ricordi: “Qui in Costa Smeralda sono venuta spesso, qualche volta anche con Walter Chiari a Porto Rotondo e ho conosciuto tanta di quella gente… Ricordo l’incontro con Begum a una cena (Begum Salimah Aga Khan, la quarta moglie dell’Aga Khan, ndr) e poi le feste bellissime, erano i giorni delle prime costruzioni edilizie, stava nascendo la Costa Smeralda…”.

Quando parla della Sardegna – conclude la nota – si illumina: “È una terra meravigliosa e antica che sa essere giovane per i giovani e quando arrivo qui in mezzo a così tanti amici, mi sento un po’ più giovane anche io. Se posso dare un consiglio è questo: venite qui, perché questa è una terra che bisogna assolutamente conoscere ed esplorare…”.

Ciclismo, Wellens vince al Tour, Pogacar in giallo

Roma, 20 lug. (askanews) – Il belga Tim Wellens ha conquistato la quindicesima tappa del Tour de France, con arrivo a Carcassonne. Scattato a una quarantina di chilometri dal traguardo, Wellens ha vinto in solitaria davanti a Victor Campenaerts (Visma-Lease a Bike) e Julian Alaphilippe (Tudor). Il gruppo ha tagliato il traguardo con un distacco di 6 minuti. Giornata tranquilla per Tadej Pogacar, arrivato con 6′ di ritardo: lo sloveno resta saldamente in maglia gialla. Lunedì secondo e ultimo giorno di riposo prima dell’ultima settimana che porterà il Tour a Parigi.

Solitamente incaricato di proteggere Tadej Pogacar, Tim Wellens (UAE Team Emirates-XRG) ha sfruttato al meglio questa opportunità per partecipare a un festival di attacchi, mentre il suo leader ha gestito in sicurezza il gruppo. Più di 30 corridori sono riusciti a staccarsi lungo il percorso verso Carcassonne. Wellens li ha lasciati tutti nella sua scia a 43,5 km dal traguardo, conquistando la sua prima vittoria al Tour de France. Già vincitore alla Vuelta e al Giro, diventa il 113 ° corridore con vittorie di tappa in tutti e tre i Grandi Giri, solo un paio di mesi dopo che Wout van Aert era il 112 ° . Wellens succede a Van Aert anche come campione nazionale belga, conquistando la vittoria al Tour (Van Aert l’aveva già conquistata nel 2021). (Foto © ASO / Charly Lopez)

Dazi, Lutnick: fiducioso di raggiungere un accordo con la Ue

Milano, 20 lug. (askanews) – “Sono fiducioso di raggiungere un accordo con la Ue” sui dazi. Lo ha dichiarato il Segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick, intervistato dalla Cbs. “Il primo agosto – ha spiegato – è una scadenza vincolante, ma niente impedisce ai paesi di parlare con noi dopo il primo agosto”.

I “piccoli paesi”, ha detto, dovranno affrontare dazi base del 10% nei nuovi negoziati commerciali, mentre “le economie più grandi o si apriranno oppure pagheranno un dazio equo all’America per non essersi aperte e per averla trattata ingiustamente”. Gli americani, ha sottolineato, “apprezzeranno gli accordi che il presidente Trump e io concluderemo” nelle prossime settimane, “li adoreranno”.

Tennis, Darderi trionfa nel torneo di Bastad

Roma, 20 lug. (askanews) – Luciano Darderi è il nuovo campione dell’Atp 250 di Bastad. L’azzurro ha battuto in finale l’olandese De Jong con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-3 in 2 ore e 8 minuti di gioco. Una gestione impeccabile da parte di Darderi, bravo a superare momenti di difficoltà come i tre game persi in apertura con una serie di tredici punti consecutivi per l’avversario. Luciano ottiene così il terzo titolo Atp in carriera, il secondo dell’anno dopo Marrakech. Con questo risultato tornerà in top 50 da lunedì (sarà n. 46 al mondo)

Calcio, Noa Lang: "Un sogno essere al Napoli"

Roma, 20 lug. (askanews) – Dopo l’entusiasmo per Kevin De Bruyne, il ritiro del Napoli a Dimaro ha accolto un altro protagonista atteso: Noa Lang. “Per me è un sogno e un onore essere qui,” ha dichiarato Lang, rivelando come il suo arrivo a Napoli fosse già un desiderio fin dallo scorso inverno, bloccato allora dal PSV. “Ho spinto molto per questa direzione. Parlavo in continuazione col mio agente, chiedendogli se fosse fatta.” La sua gioia per l’approdo in azzurro è palpabile, alimentata da una città che ha già conquistato: “Ho passato solo due giorni e ho visto bandiere ovunque. Non ci sono paragoni con l’Olanda e col modo di vivere il calcio lì.”

Lang ha poi chiarito le voci sul presunto interesse del Milan, definendole “un po’ esagerate dalla stampa” e sottolineando di non essere mai stato realmente vicino al club rossonero. L’Italia, invece, lo attrae per la sua cultura, la passione calcistica, la cucina e la gente.

Dal punto di vista tecnico, Lang si presenta come un giocatore dinamico e spettacolare: “Amo dribblare. Da me potete aspettarvi tante finalizzazioni, assist e gol. Voglio far divertire gli spettatori. Sono il tipo di giocatore che il tifoso vuole vedere giocare allo stadio.” Consapevole della necessità di un salto di qualità, ha aggiunto: “È il momento di diventare un giocatore completo e migliorare le mie qualità difensive. Credo che l’allenatore sia quello giusto.”

MotoGp, Marquez: "Prima parte di stagione super"

Roma, 20 lug. (askanews) – Marc Marquez ha trionfato nel 12° appuntamento del Mondiale 2025 di MotoGP. Il GP della Cechia è stato ancora una volta l’occasione per il Cabroncito di piantare la propria bandierina. Ora vacanze in vista, visto che si tornerà a competere in Austria dal 15 al 17 agosto, con Marc sempre più leader della classifica mondiale con 381 punti, 120 in più del fratello Alex (oggi caduto) e 168 di margine su Bagnaia.

“Sicuramente è stata una prima parte di stagione super, specie negli ultimi week end. Dai test di Aragon, mi sono sentito ancor più a mio agio con la moto e sto guidando bene. Arriva ora la pausa estiva, restano 10 GP e dobbiamo continuare a lavorare”, ha dichiarato a caldo.

Ai microfoni di Sky Sport ha aggiunto: “Mi sento tranquillo alla guida e questo mi aiuta a essere veloce con un po’ di margine. Questo mi ha permesso di vincere 5 GP in serie. Il fatto di andare sempre forte, in condizioni d’asfalto anche diverse, è molto importante. Non è una cosa scontata, visto che all’inizio della stagione sono entrato a far parte di un team nuovo e alla fine ho compreso il metodo di lavoro di Ducati Factory”.

MotoGp, Bagnaia: faccio fatica in frenata, era il mio punto forte

Roma, 20 lug. (askanews) – Francesco Bagnaia prova a guardare al bicchiere mezzo pieno al termine del Gran Premio della Cechia, dodicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2025. Il pilota del team Ducati Factory ha chiuso in quarta posizione, mancando dunque il podio, ma ha visto spunti interessanti, specialmente nella seconda parte della corsa. “Dall’inizio dell’anno lamento problemi in staccata e ingresso di curva – le sue parole a Sky Sport – Di solito ero uno dei migliori in quello, ora sono uno dei più facile da superare. Freno piano per fare percorrenza altrimenti rischio di andare lungo. La gara odierna? Nel finale riuscivo a gestire meglio la trazione, mentre in frenata ero sempre uguale”.

Pecco prosegue nel suo racconto: “Abbiamo tempo. Conosciamo bene il progetto, anche se quest’anno non mi sembra di conoscerlo al massimo. Il DNA della moto non si adatta alla mia richiesta all’anteriore. Non devo fare altro che tenere duro recuperare su Alex Marquez e migliorare fino alla fine dell’anno”.

MotoGp, Marquez pokerissimo quinta vittoria a Brno

Roma, 20 lug. (askanews) – Marc Marquez conquista la sua quinta vittoria a Brno e la quinta consecutiva in MotoGP, dominando il GP della Repubblica Ceca, didcesima prova del motomondiale. Lo spagnolo della Ducati consolida la sua leadership nel Mondiale, approfittando delle difficoltà degli avversari. Marquez ha orchestrato una gara impeccabile. Dopo aver seguito il sorprendente Marco Bezzecchi (Aprilia) nelle fasi iniziali, lo spagnolo ha sferrato l’attacco decisivo all’ottavo giro, prendendo il comando e imponendo un ritmo insostenibile. Nonostante un tentativo di rimonta da parte di Bezzecchi, Marquez ha risposto con una serie di giri veloci, sigillando l’ennesimo successo. Bezzecchi, pur non riuscendo a tenere il passo, ha confermato la crescita del team Aprilia e il suo ruolo di protagonista chiudendo al secondo posto. Terzo Acosta 4° Bagnaia, poi Raul Fernandez e Quartararo. Super Martin, 7° al rientro dopo l’infortunio

A Gaza oggi almeno 73 morti: erano in coda per il cibo

Milano, 20 lug. (askanews) – Il “Ministero della Salute” palestinese riferisce ora che erano almeno 73 le persone in attesa di aiuti che sono state uccise a Gaza dagli attacchi israeliani. In precedenza si era parlato di almeno 44 palestinesi.

Tra le altre cose, sono stati sparati colpi d’arma da fuoco contro palestinesi in coda per il cibo nella zona di al-Sudaniya, nel nord della Striscia di Gaza, e contro un centro alimentare ad al-Shakoush, a nord di Rafah.In questi attacchi sono rimaste ferite anche diverse persone.

La Gaza Humanitarian Foundation (GHF), la controversa organizzazione responsabile della distribuzione di cibo a Gaza, non ha commentato le notizie.

Le Nazioni Unite segnalano condizioni catastrofiche nella Striscia di Gaza, dove 2 milioni di residenti dipendono quasi interamente dagli aiuti umanitari per sopravvivere.

West Nile, il ministero della salute: monitoraggio costante

Roma, 20 lug. (askanews) – Tra i primi casi del virus West Nile del 2025, 7 sono stati registrati anche nella regione Lazio, tra cui un decesso. L’andamento epidemiologico è in linea con gli altri anni. “Il ministero della salute monitora costantemente la situazione in stretto raccordo con la Regione Lazio e in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, il Centro Nazionale Sangue e Centro Nazionale Trapianti – dice Maria Rosaria Campitiello, capo del dipartimento di prevenzione del ministero – Sono state attivate tutte le misure previste dal Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi 2020-2025 con il supporto del Gruppo Operativo Arbovirosi”.

Il virus del West Nile è trasmesso all’uomo dalla puntura di zanzara (più frequentemente del tipo Culex) e non si trasmette da persona a persona tramite contatto con persone affette.

La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Il ministero della salute raccomanda di seguire le misure di prevenzione per proteggersi dalle zanzare vettori del virus come l’uso di repellenti; indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto; zanzariere alle finestre; svuotare di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante; cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali; tenere le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.

Trump: nei sondaggi del partito Repubblicano sono al 95%

Milano, 20 lug. (askanews) – “I miei numeri nei sondaggi all’interno del Partito Repubblicano e del MAGA sono aumentati significativamente da quando la bufala di Jeffrey Epstein è stata smascherata dai Democratici di Sinistra Radicale, semplici piantagrane”. Lo scrive il presidente Usa Donald Trump sul suo social Truth. “Hanno raggiunto il 90%, il 92%, il 93% e il 95% in vari sondaggi, e sono tutti record per il Partito Repubblicano. I miei numeri alle elezioni generali sono i più alti di SEMPRE! Alla gente piacciono i confini forti e tutte le altre cose che ho fatto. DIO BENEDICA L’AMERICA”, ha aggiunto.

Bolzano Danza, la 41esima edizione parla di insurrezione e passioni

Bolzano, 21 lug. (askanews) – Un festival che vuole essere vivo e coinvolgere sia il pensiero sia il corpo. La 41esima edizione di Bolzano Danza inaugura un triennio di direzione artistica affidata a Anouk Aspisi e Olivier Dubois, che hanno immaginato una “Trilogia della passione”. “Abbiamo voluto creare un momento di incontro – ha detto Dubois ad askanews – per dedicare del tempo a confrontarci con l’arte, a tutti i livelli, dalle piccole associazioni alle grandi compagnie internazionali che si sono ritrovano qui a Bolzano. Vogliamo pensare, ma anche divertirci”.

Per il 2025 l’argomento scelto è “Insurrezione”, una parola forte in un momento politico particolare, che poi negli anni seguenti si declinerà in “Orizzonte” e “Riconciliazione”. “È un invito a ciascuno a fare la propria rivoluzione interiore – ha aggiunto il direttore – provare a deostruire ciò che possiamo sapere e quindi potere affrontare l’orizzonte del futuro nel prossimo capitolo e infine una sorta di riconciliazione con il mondo nella terza edizione di questo festival”.

Il festival, organizzato dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, si svolge in diversi luoghi della città e, oltre agli spettacoli, propone anche incontri, talk, presentazioni e laboratori. “C’è tanta danza in questo primo episodio del festival – ha detto Anouk Aspisi -. In particolare ospitiamo sia dei giovani danzatori, sia dei grandi nomi come Preljocaj, Lia Rodrigues, Mette Ingvartsen, Giséle Vienne con Crowd che è una rave meravigliosa e per il finale, Mazelfreten con la techno e l’elettronica è proprio un vero ballo sul palco e poi invitiamo le persone a ballare con noi”.

Nella visione dei due direttori artistici il festival è il mondo. Lo attraversa, lo trasforma e lo rimette in discussione, per offrire spazio a tutte le voci. E la danza è il tramite di questa idea di inclusione. “La danza – ha concluso Anouk Aspisi – è un’espressione umana, arcaica, universale, come la musica, quindi quando si balla si si ritrova veramente profondamente il corpo, il corpo è la nostra identità, prima del dove siamo. E’ la prima identità il corpo”.

Tradizione e contemporaneo, il canto di Sciarroni che ci ammalia

Santarcangelo di Romagna, 20 lug. (askanews) – Il lavoro di Alessandro Sciarroni è una forma di arte contemporanea capace di uno sguardo molto ampio, che prende manifestazioni performative diverse, spesso inattese. Come nel caso di “U. (Un canto)”, una performance musicale sui canti corali tradizionali che è andata in scena anche a Rimini, nell’ambito del Santarcangelo festival 2025.

“È una coreografia di corpi – ha detto Sciarroni ad askanews – sebbene molto minimale, perché loro sono praticamente immobili per tutta la durata della performance. Corpi però che emettono suoni, emettono canto, emettono significato, perché i testi dei dei canti scelti non li abbiamo selezionati a caso, insomma ci piaceva l’idea di ricordarci di cosa era ancora possibile cantare fino a 20, 30, 40, 50 anni fa. Quindi è interessante perché tutti pensano che questi canti siano antichissimi, più antico del 68, di quelli che presentiamo. Molti sono stati scritti negli anni 90, addirittura l’ultimo nel 2019”. Questo strano cortocircuito temporale, carico di uno spaesante fascino, si combina proprio con la sensazione che, per quanto misuratissimi, i movimenti dei performer sul palco siano sorretti da una coreografia profonda, che rende i canti anche una prova corporea. Che ci parla di tradizioni, ma anche del modo in cui un artista contemporaneo le può affrontare senza retorica di nessun tipo. “Abbiamo cercato di rispettare il più possibile questa tradizione – ha aggiunto Sciarroni – poi nella maggior parte dei casi i cori di montagna sono cori maschili e poiché noi piace sempre un po’ mescolare i generi, quindi in alcuni casi con Pere Jou e Aurora Bauzà abbiamo dovuto riscrivere per coro misto, per voci miste, però non abbiamo fatto nessun tipo di modifica sulla composizione dei canti”.

Grazie anche ai costumi di Ettore Lombardi lo spettacolo funziona per noi esattamente nell’oggi e se c’è certamente un elemento di memoria, qui ci viene proposto come materia comunque viva, da considerare per provare a tracciare un ritratto più ricco di ciò che siamo, adesso, davanti a un palcoscenico come nelle nostre vite.

Salute, il virus West Nile: sintomi e allerta punture di zanzara

Roma, 20 lug. (askanews) – Il West Nile è una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare, in particolare del genere Culex pipiens, che colpisce soprattutto gli uccelli selvatici. Le zanzare si infettano pungendo gli uccelli e a volte trasmettono il virus anche ad ospiti accidentali come il cavallo e l’uomo.La zanzara che trasmette il virus West Nile non è la zanzara tigre, bensì la nostra zanzara comune notturna, che punge dal tramonto all’alba. Altre possibili vie di trasmissione comprendono la trasfusione di sangue e il trapianto di organi da donatori infetti e ancor più raramente sono state segnalate infezioni congenite trasmesse dalla madre al feto attraverso il latte umano.

La maggior parte delle persone infette da West Nile non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Consulta il tuo medico se presenti febbre superiore 38,5°c, dolori muscolari e alle articolazioni, cefalea, confusione, eruzione cutanea. La misura più efficace per proteggersi dal virus è quella di ridurre al minimo il rischio di essere punti da zanzare attraverso i seguenti comportamenti: usare repellenti cutanei per uso topico e insetticidi per uso domestico ed esterno; esporsi all’aperto solo con abbigliamento adeguato (indumenti di colore chiaro,pantaloni e maniche lunghe); evitare l’esposizione non protetta durante le ore a maggiore rischio (alba e tramonto).

West Nile, Pregliasco: può causare grossi problemi anche in Italia

Roma, 20 lug. (askanews) – “Il virus West Nile lo conosciamo dal 1937 ed è stato chiamato così perché è stato scoperto nell’ovest del fiume Nilo, in Egitto”. Così ha detto ad Affaritaliani.it il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università degli Studi di Milano, dopo il caso della donna di 82 anni morta in provincia di Latina. “Alcuni uccelli selvatici e anche le nostre zanzare sono serbatoi di trasmissione del virus. Si tratta di una patologia che nella maggior parte dei casi non ha sintomi ma uno su mille ha danni neurologici pesanti e letali. Una malattia non facilmente controllabile legata al cambiamento climatico e all’aumento del calco”.

“E’ importante la prevenzione anche in Italia e la necessità che le istituzioni controllino le zone verdi di città e paesi facendo adeguate disinfestazioni e bisogna anche controllare le donazioni di sangue”, sottolinea Pregliasco. “Il West Nile non va assolutamente sottovalutato, anche un sottovaso nel balconcino a Milano o nel Lazio può replicare e diffondere il virus. In zone endemiche ha fatto enormi danni e anche l’Italia è a rischio visto il cambiamento climatico e le temperature sempre più calde. Le zanzare vivono in 200 metri quadri e possono diffondere il West Nile così come altri virus come il Dengue, la Chikungunya, il Zika Virus, la Usutu virus, la Malaria e altre malattie a trasmissione vettoriale”.

Pregliasco spiega: “Per il West Nile non esiste un vaccino, è una problematica ambientale e di prevenzione. Un caso mortale su mille può creare grossi problemi anche in Italia e gli andamenti endemici nei Paesi più colpiti dimostrano come le conseguenze non siano affatto piacevoli”.

M.O., almeno 44 morti nella coda per il cibo a Gaza

Milano, 20 lug. (askanews) – Secondo la Difesa civile di Gaza, questa domenica almeno 44 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane mentre attendevano la distribuzione di cibo. Lo riporta l’agenzia di stampa Afp.

Tra le altre cose, sono stati sparati colpi d’arma da fuoco contro palestinesi in coda per il cibo nella zona di al-Sudaniya, nel nord della Striscia di Gaza, e contro un centro alimentare ad al-Shakoush, a nord di Rafah.

In questi attacchi sono rimaste ferite anche diverse persone.

La Gaza Humanitarian Foundation (GHF), la controversa organizzazione responsabile della distribuzione di cibo a Gaza, non ha commentato le notizie.

Le Nazioni Unite segnalano condizioni catastrofiche nella Striscia di Gaza, dove 2 milioni di residenti dipendono quasi interamente dagli aiuti umanitari per sopravvivere.

Mozione di sfiducia a von der Leyen, Ue: propaganda russa tenta di indebolire l’Unione

Milano, 20 lug. (askanews) – “Tentativi di polarizzare e indebolire l’Unione europea” da parte di “attori strettamente legati alla propaganda russa”. Lo ha detto Thomas Reigner, portavoce per la Difesa e l’Economia digitale della Commissione europea. “Sfruttano opportunisticamente eventi politici o discussioni nell’UE, per distorcere il dibattito politico, diffondere teorie del complotto o screditare i politici europei. La stampa libera e indipendente in Europa, così come i fact-checker e i ricercatori, hanno un ruolo importante da svolgere per far progredire la comprensione della questione” ha aggiunto.

“Seguiamo da tempo le operazioni russe contro l’Ue e la presidente della Commissione” Ursula von der Leyen. “I fact-checker indipendenti hanno chiaramente identificato tali operazioni nel contesto della mozione di censura”, ha dichiarato il portavoce della Commissione Ue.

Intanto Mosca vuole lanciare contemporaneamente fino a 2.000 droni verso l’Ucraina, ha detto il capo del Centro situazionale tedesco per Kiev, generale Freuding.

SudCorea: 14 morti per le forti piogge, comunicazioni in tilt

Milano, 20 lug. (askanews) – Sono 14 le persone che hanno perso la vita in Corea del Sud e le comunicazioni sono andate completamente in tilt: l’agenzia di stampa Yonhap batte che nel fine settimana sono state segnalate interruzioni del servizio a causa delle forti piogge che hanno causato blackout nelle stazioni cellulari in tutto il Paese, ma la maggior parte dei danni è stata recuperata, ha affermato il Ministero della Scienza. La maggior parte dei guasti alla rete è stata segnalata nella contea meridionale di Sancheong e Gapyeong, 55 chilometri a nord-est di Seul, colpita da forti piogge in un breve lasso di tempo. Secondo il governo e l’Agenzia nazionale dei vigili del fuoco, alle ore 11 del mattino locali 14 persone erano morte e altre 12 risultano disperse a causa delle forti piogge. Secondo il ministero, domenica a mezzogiorno sono state segnalate interruzioni di rete presso circa 7.000 torri cellulari per i servizi wireless, dovute principalmente a interruzioni di corrente. Colpiti anche circa 100.000 servizi di telefonia fissa e Internet.

Ma il 90 percento dei servizi wireless e il 98 percento dei servizi di linea fissa sono stati ripristinati.

Nuoto, Paltrinieri e Taddeucci: "Termina un mondiale stupendo"

Roma, 20 lug. (askanews) – Raggiante dopo l’ennesimo testa a testa contro il fenomeno Wellbrock, Gregorio Paltrinieri stavolta parte veloce e recupera i nove secondi di distacco dal panzer fino al testa a testa finale che porterà gli azzurri all’argento nella staffetta 4×1.5 km ai mondiali di nuoto. Azzurri che hanno vinto il trofeo per nazioni: “C’è crisi d’argento a Sentosa, ce lo siamo preso tutto noi – racconta sorridendo il quasi 30enne campione di Coopernuoto e Fiamme Oro, mentre manda un saluto ai genitori che ne hanno seguito le prestazioni a Singapore – Sapevamo che eravamo in lotta per qualcosa di importante. Siamo forti e l’abbiamo dimostrato. Le strategie diverse alla fine non cambiano molto i valori. La Germania era la squadra da battere e non ci siamo riusciti. Ho perso lo scontro diretto di medaglie con la Tadeucci, ma va bene così – continua Paltrinieri, che rientrerà in Italia tra poche ore anche per sottoporsi ad ulteriori esami all’anulare – Peccato per il dito e per la vasca, ma sarebbe stato duro restare per altre due settime con una routine cui non siamo abituati. Grazie alla Taddeucci che è il simbolo del campionato, Pozzobon ha disputato una grande frazione perché ci ha mantenuto subito in alto mentre Guidi ha dimostrato di essere uno degli uomini più forti dei circuto. Guarderò le gare di nuoto in tv e farò il tifo per i miei compagni. E’ un mondiale post olimpico, ma il livello è già altissimo. La squadra è stata in gran parte rinnovata; sono sicuro che otterà buoni risultati facendo crescere i più giovani”. Un poker d’argento per la reginetta di Sentosa Ginevra Taddeucci che fatica in seconda frazione lottando all’inseguimento delle più forti che avevo schierato gli uomini: “Speravo di fare un po’ meglio, però il distacco era questo, era inevitabile con gli uomini – spiega la 28enne fiorentina, allenata da Giovanni Pistelli e tesserata Canottieri Napoli e Fiamme Oro – Ho affrontato tre maschi tra i più forti al mondo tra cui Olivier e Klemet. Quindi era veramente difficile reggere il loro ritmo, peraltro le fatiche si sono fatte sentire. Sono rimasta da sola, nessuno mi ha dato una mano dietro, quindi ho cercato di tirare il più possibile senza pensare alla fatica. Ero veramente sfinita – conclude l’azzurra che adora i Pinguini Tattici Nucleari e gli piace viaggere on the road – Oggi ho chiuso gli occhi e sono andata avanti. Termina un mondiale stupendo. Sono felicissima”.Un superlativo Marcello Guidi in terza frazione prende il testimone con 1’26 di svataggio dalla Germania poi il ventottenne cagliaritano accende i motori e recupera addirittura 1’11″ riportandosi a ridosso di Gose che lascia il testimone a Wellbrock: “Ho cercato di spingere ogni metro – spiega l’atleta di RN Cagliari e Fiamme Oro allenato da Ivan Sacchi, alla prima medaglia mondiale della carriera dopo due europee – Ho visto che ne avevo di più di Rasowsky e l’ho passarto puntando l’australiana e la francese. Ci tenevo a gareggiare in staffetta e con Paltrinieri, per me è un sogno che avevo da bambino. Già ci sono riuscito agli europei, ma arrivare secondi è il massimo. Era una promessa che c’eravamo fatti in Croazia due mesi fa con con Greg; l’abbiamo mantenuta”, conclude il dottore in scienze economiche che adesso andrà in vacanza a Kuala Lumpur, Bangkok e Phi Phi Island con Taddeucci e Gabbrielleschi. La Pozzobon che, abituata alle fatiche di maratone come Rio Coronda e Capri-Napoli, è stata più forte delle strategie e ha tenuto davanti gli azzurri sin dalle prime bracciate: “E’ stata una gara tosta e sono felicissima del risultato – dice la 32enne trevigiana tesserata per Hydros e Fiamme Oro – Il mio unico obiettivo era quello di dare il cambio a Ginevra il più avanti possibile, soprattutto davanti all’Australia, alla Germania e all’Ungheria. Ci sono riuscita – continua l’azzurra allenata da Fabrizio Antonelli al centro federale di Ostia e già d’oro a Fukuoka nel 2023 – Uscire dalla partenza con tutte quelle botte, con gli uomini, non è mai facile. Però ho trovato subito la scia giusta e sono riuscita a portarmi avanti. Eravamo tutti molto fiduciosi, super convinti, determinati. Ognuno doveva fare il meglio che poteva e se ognuno dà il meglio e il risultato che viene è questo va super bene”. (Foto di Giorgio Scala, Andrea Staccioli e Andrea Masini / DBM)

Usa, WSJ: Trump riconsidera risoluzione dei contratti con SpaceX

Milano, 20 lug. (askanews) – “Per il governo degli Stati Uniti d’America, rompere con Elon Musk è più facile a dirsi che a farsi”. Lo scrive il Wall Street Journal. “Pochi giorni dopo che il presidente Trump, all’inizio di giugno, aveva sollevato la possibilità di interrompere i legami con le aziende di Musk, l’amministrazione Trump ha avviato una revisione dei contratti di SpaceX con il governo federale, secondo fonti vicine alla questione. La revisione aveva lo scopo di individuare potenziali sprechi negli accordi multimiliardari che l’azienda ha con il governo, hanno affermato le fonti”.

Gli interlocutori hanno sottolineato che lo scopo di tale analisi è quello di individuare potenziali sprechi negli accordi multimiliardari che l’azienda ha con il governo degli Stati Uniti.

Ma i funzionari dell’amministrazione Trump hanno deciso che non potevano annullare la maggior parte degli accordi perché sono di fondamentale importanza per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e la NASA.

Secondo la pubblicazione, una valutazione preliminare ha confermato il predominio di SpaceX come produttore leader mondiale di lanciatori di razzi e come importante fornitore di Internet satellitare.

Il Papa: no allo spostamento forzato della popolazione di Gaza. Torni il diritto

Città del Vaticano, 20 lug. (askanews) – “Chiedo nuovamente che si fermi subito la barbarie della guerra e che si raggiunga a una risoluzione pacifica del conflitto. Alla comunità internazionale, rivolgo l’appello a osservare il diritto umanitario e a rispettare l’obbligo di tutela” delle popolazioni civili, “nonché il divieto di punizione collettiva, di uso indiscriminato della forza e spostamento forzato della popolazione”. Così Papa Leone al termine dell’Angelus domenicale.

“Ai nostri amati cristiani mediorientali dico: – ha quindi concluso il pontefice – sono vicino alla vostra sensazione di poter fare poco davanti a questa situazione così drammatica. Siete nel cuore del Papa e di tutta la chiesa grazie per la vostra testimonianza di fede”. Poco prima il Papa aveva detto che “continuano a aggiungere, anche in questi giorni, notizie drammatiche dal Medio Oriente, in particolare da Gaza. Esprimo il mio profondo dolore per l’attacco dell’esercito israeliano contro la parrocchia cattolica della Sacra Famiglia in Gaza city”. “Come sapete giovedì scorso – ha aggiunto il pontefice – ha causato la morte di tre cristiani e il grave ferimento di altri, prego per le vittime e sono particolarmente vicino ai loro familiari e a tutti i parrocchiani”. Questo attacco, ha poi aggiunto il pontefice, “purtroppo si aggiunge ai continui attacchi militari contro la popolazione civile e i luoghi di culto”.

Ucraina, Berlino: Mosca progetta attacco simultaneo con 2000 droni

Milano, 20 lug. (askanews) – La Russia cerca di espandere le sue capacità produttive e intensificare ulteriormente gli attacchi con droni contro l’Ucraina. Il generale della Bundeswehr, Christian Freuding, ha dichiarato che la Russia mira a espandere la produzione di droni per attacchi simultanei fino a 2.000 droni. Ha sottolineato la necessità di una difesa aerea più efficace in Ucraina e dello sviluppo di “contromisure intelligenti”.

L’obiettivo di Mosca è di poter utilizzare fino a duemila droni contemporaneamente per tali attacchi, riporta DW, citando il Maggiore Generale della Bundeswehr Christian Freuding, capo del centro operativo per l’Ucraina presso il Ministero della Difesa tedesco, che coordina l’assistenza militare alle Forze Armate ucraine.

Russia, pioggia di droni su Mosca: 19 abbattuti

Milano, 20 lug. (askanews) – Nella notte del 20 luglio, i droni hanno sorvolato in massa le regioni russe. In particolare, Mosca e la regione di Mosca hanno subito il più grande attacco di droni dall’inizio di maggio. Lo riportano media russi.

In totale, 19 droni sono stati abbattuti nella regione di Mosca, ha affermato il Ministero della Difesa russo e 16 di essi volavano verso la capitale russa.

Negli aeroporti di Domodedovo, Sheremetyevo, Vnukovo e Zhukovsky sono state introdotte restrizioni sui voli in partenza e in arrivo. Secondo quanto riferito dalle autorità russe, l’ultima volta che un numero così elevato di droni ha attaccato la regione della capitale è stata la notte del 6 maggio.

In totale, la mattina del 20 luglio, il Ministero della Difesa russo ha segnalato l’intercettazione di 98 droni. Il numero maggiore – 41 UAV – è stato abbattuto sul territorio della regione di Bryansk.

Canali Telegram collegati alle forze di sicurezza russe hanno pubblicato un video che mostra due auto in fiamme a Zelenograd, vicino a Mosca, presumibilmente a causa della caduta di detriti.

Hong Kong colpita da tifone Wipha, Cathay Pacific cancella i voli

Milano, 20 lug. (askanews) – Il tifone Wipha sta colpendo duremente Hong Kong: per questo è stato emesso il massimo livello di allerta: ciclone tropicale. Le autorità hanno annullato le lezioni scolastiche, poiché il tifone porterà forti venti e piogge nella regione. La velocità del vento supera i 167 chilometri orari.

La compagnia aerea nazionale di Hong Kong, Cathay Pacific, ha cancellato tutti i voli in arrivo o in partenza dall’aeroporto tra le 5:00 e le 18:00 di domenica.

Anche la maggior parte dei trasporti pubblici è stata sospesa.

L’osservatorio meteorologico della città ha innalzato il livello di allerta tempesta al livello 10 alle ore 9 ora locale. Onde enormi sono state avvistate al largo della costa orientale dell’isola di Hong Kong.

Anche le province cinesi di Hainan e Guangdong sono state messe in stato di massima allerta, ha affermato l’agenzia di stampa statale Xinhua.

La tempesta, che ha raggiunto la forza di un tifone durante la notte, si dirigeva verso Macao e la vicina città cinese di Zhuhai. Si prevedeva che avrebbe toccato terra domenica sera e avrebbe continuato a spostarsi verso ovest, raggiungendo il Vietnam nel corso di questa settimana.

Guardia Costiera, Mattarella: elevata professionalità e umanità

Roma, 20 lug. (askanews) – “L’odierna ricorrenza vede la celebrazione delle tradizioni di un Corpo che dal 1865 ha dato il suo costante contributo al consolidamento dello sviluppo sociale ed economico delle attività marittime e portuali del Paese. L’Italia vanta quasi 8.000 chilometri di coste e basterebbe questo numero a segnalare la dimensione dell’impegno cui sono chiamate le donne e gli uomini delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera e il valore che la loro opera rappresenta anche nell’ambito della cosiddetta economia-blu. Il Corpo delle Capitanerie di porto ha acquisito nel tempo crescenti attribuzioni in ambito marittimo, oggi esercitate sotto l’egida di diversi dicasteri. Numerose, infatti, le missioni affidate, assolte con elevata professionalità, senso del dovere e umanità”. Così scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone. “La preziosa opera assicurata dal Corpo – continua il presidente Mattarella – nella ricerca e soccorso in mare, nelle attività dirette alla sicurezza della navigazione di tutto il naviglio mercantile, da pesca e da diporto, nella protezione dell’ambiente marino, nel controllo dei flussi migratori e, non ultimo, nelle attività preposte a tutela della filiera ittica e della balneazione, è di particolare rilievo”.

Il capo dello Stato aggiunge: “In occasione di questo 160esimo anniversario di fondazione, rivolgo l’omaggio della Repubblica alla Bandiera di Guerra della Marina Militare e delle Forze Navali e allo Stendardo delle unità navali della Guardia Costiera e, al contempo, rendo memoria del personale del Corpo caduto in servizio”. E “la Repubblica è grata per la loro azione alle donne e agli uomini del Corpo delle Capitanerie di porto della Marina Militare e, in questo giorno di festa, giunga a tutti i suoi appartenenti, in servizio e in congedo, e alle loro famiglie, l’augurio più fervido. Viva il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera! Viva l’Italia!”.

Il Papa: il mondo non sopporta più la guerra

Città del Vaticano, 20 lug. (askanews) – “Dobbiamo dialogare e lasciare le armi”. Lo ha detto, scambando alcune battute con i giornalisti, Papa Leone al termine della messa celebrata stamane ad Albano.

Papa Prevosti ha poi aggiunto che “il mondo non sopporta più” la guerra, ma che occorre “pregare e avere fiducia in Dio”. “Lavorare per la pace” in Medio Oriente e a Gaza e “proteggere i luoghi santi”. A tornare a chiederlo è stato oggi Papa Leone, al termine della messa ad Albano, parlando con i giornalisti.

Due tematiche, ha spiegato, che sono state anche al centro della telefonata, ha ricordato, con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.

Nuoto, Staffetta 4×1.5km d’argento ai Mondiali

Roma, 20 lug. (askanews) – L’Italia vicecampione d’Europa e vicecampione iridata in carica si conferma d’argento con la staffetta 4×1.5 chilometri sull’isola di Sentosa. Il quartetto formato da Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci, Marcello Guidi e Gregorio Paltrinieri chiude in 1h09’15″4, a 2″1 dai tedeschi che rimescolando le strategie con Celine Rieder, Oliver Klemet e Isabelle Gose e Florian Wellbrock, che cala il poker d’oro dimostrandosi invincibile dopo un’anno olimpico tribolato. Azzurri sempre a podio nella specialità dal 2017 quando fu inserita nel programma con l’oro a Fukuoka nel 2023. E’ il sesto argento di squadra a Sentosa che conferma la densità e la qualità di un gruppo capitanato ancora da un superlativo Gregorio Paltrinieri che chiude con tre argenti una rassegna iridata condizionata dai problemi al dito e dalle condizioni estreme di gara. E’ la diciannovesima medaglia mondiale in otto edizioni per l’olimpionico carpigiano che vive e si allena al centro federale di Ostia con Fabrizio Antonelli. (Foto di Giorgio Scala, Andrea Staccioli e Andrea Masini / DBM)

Pallanuoto, l’Italia crolla ai mondiali: 17-11 per la Grecia

Roma, 20 lug. (askanews) – Settebello sconfitto duramente ed eliminato ai quarti di finale dei Mondiali di pallanuoto a Singapore, così come avvenuto per le donne. Gli azzurri di Sandro Campagna crollano 17-11 (6-1, 3-1, 4-4, 4-5) contro i greci pagando carissima l’espulsione di Iocchi Gratta (gioco violento) nel primo parziale. La partita praticamente si decide qui. Gli azzurri dopo pochi minuti sono già sotto 3-1, ma poi arriva un episodio clamoroso: Iocchi Gratta colpisce Argyropoulos con una ginocchiata, è gioco violento che viene visto dagli arbitri al VAR. 4′ di espulsione e rigore. La Grecia ne approfitta e trova uno strappo che praticamente mette fine al match: 6-1 nei primi otto minuti. La prima metà di gara vede gli azzurri praticamente fuori dall’incontro, con gli ellenici che allungano ancora e volano addirittura su un umiliante +8, con Bruni (miglior marcatore azzurro con tre reti) che accorcia le distanze al -7 all’intervallo lungo. Gli azzurri ci provano, ma il distacco è troppo ampio anche per poter provare a sognare una rimonta (addirittura Campagna si gioca la carta dei sette giocatori di movimento sul finale) ma arriva la seconda bruciante delusione dopo Parigi 2024. (Foto Andrea Masini / DBM)

Pallanuoto, Campagna: "Abbiamo sbagliato partita"

Roma, 20 lug. (askanews) – “Abbiamo sbagliato partita. Chiediamo scusa ad appassionati e telespettatori perché si aspettavano un Settebello diverso”. Così il ct della nazionale italiana di pallanuoto maschile, Alessandro Campagna, commenta la cocente eliminazione della squadra azzurra ai mondiali di Singapore. “L’impegno non è mancato, ma non è stato sufficiente. La Grecia ha giocato la partita perfetta, noi invece ce la siamo incasinati. Siamo andati a finire 9-1; comunque ci credevo perché abbiamo le caratteristiche per piazzare un break di 4/5-0, avremmo potuto mettergli pressione e provare a riaprirla. Anche il loro portiere è stato bravo e li ha salvati in alcuni momenti che potevano girare la partita. Però bisogna ammettere che l’avversario è stato superiore. Il percorso di questa squadra è appena cominciato, dobbiamo continuare a lavorare”. (Foto di Andrea Masini / DBM)

Nuova ondata di caldo al Sud, punte di 45 gradi

Roma, 20 lug. (askanews) – “L’anticiclone subtropicale continuerà a rinforzarsi nel corso dei prossimi giorni, in particolare al Centro-Sud, alimentato da roventi masse d’aria di origine nordafricana, che a inizio settimana faranno salire le temperature oltre i 40 gradi nel Meridione. La buona notizia è che non durerà a lungo. Rischio, invece, di temporali, anche forti, al Nord”. Così informa in una nota Manuel Mazzoleni di 3bmeteo.com, “L’anticiclone subtropicale, già assoluto protagonista nel mese di giugno (ricordiamo i record di temperatura sulle Alpi e lo zero termico oltre i 5000 metri), a inizio settimana si rinforzerà ulteriormente sulle regioni centro-meridionali” – spiega Mazzoleni. “Sarà soprattutto il Sud a essere raggiunto da roventi masse d’aria in risalita dal Nord Africa con valori che, secondo i modelli numerici, raggiungeranno i 28-30°C a 850 hPa (circa 1500 metri in libera atmosfera). Si tratta di temperature rare per le nostre latitudini, in grado di generare un’ondata di caldo eccezionale anche al suolo”. “Ancora una volta sarà la Sicilia, e in parte la Calabria, a subire maggiormente gli effetti di questa risalita, con massime che supereranno i 40 gradi e possibili picchi anche oltre i 45. Ricordiamo che proprio la Sicilia detiene il record di temperatura massima registrata non solo in Italia, ma anche in tutta Europa: 48.8°C, misurati l’11 agosto 2021 a Floridia, in provincia di Siracusa.” “L’apice del caldo – prosegue il meteorologo – è atteso nella giornata di martedì, con picchi previsti dai modelli ad alta risoluzione di 3bmeteo fino a 46/47 gradi nella Piana di Catania, 42/44°C in quella di Noto, 40/42 gradi tra Nisseno ed Ennese. Non si escludono localmente valori anche superiori, potenzialmente da record, specie laddove si verifichino venti di compressione (come i venti di caduta o di subsidenza), uniti a suolo molto secco, cieli sereni e forte radiazione solare”.

Insomma “il grande caldo si farà sentire anche sul resto del Meridione, seppur in maniera meno intensa, con massime fino a 39/41 gradi sul Tavoliere e 38/40 sul Campidano lunedì; martedì sono previsti 37/40 gradi sulle aree interne ioniche calabresi e nel Metapontino”.

Ma “l’ondata di caldo durerà fortunatamente solo un paio di giorni, poiché già da metà settimana correnti più fresche in arrivo dal Nord Europa si spingeranno dal Nord Italia verso il Sud, dove nel prossimo fine settimana si assisterà a un calo termico anche di 10/15 gradi – prosegue Mazzoleni di 3bmeteo.com. Domenica 27 luglio, le massime potrebbero così scendere anche sotto i 30 gradi in molte zone interne del Sud e non superare i 25/27 gradi lungo le coste”.

Israele lancia una operazione di terra a Deir al-Balah

Milano, 20 lug. (askanews) – Dall’alba, gli attacchi israeliani hanno ucciso 25 persone, tra cui 19 richiedenti aiuti, hanno riferito fonti mediche ad al Jazeera. Oggi l’esercito israeliano ha ordinato a tutti i residenti di Deir al-Balah, nella striscia di Gaza, di lasciare la zona, compresi coloro che vivono nelle tende.

L’esercito israeliano (IDF) ha dichiarato di voler lanciare un’intensa operazione nella zona contro i combattenti militanti, chiedendo agli abitanti della zona di recarsi nel grande accampamento di tende nella zona di Muwasi, sulla costa meridionale di Gaza, dichiarata zona umanitaria ma che è ancora regolarmente sottoposta ad attacchi aerei israeliani.

Finora, durante la guerra, Israele non ha schierato forze di terra nella zona di Deir al-Balah, presumibilmente per non mettere in pericolo la vita degli ostaggi israeliani.

Anche molte organizzazioni umanitarie straniere hanno sede a Deir al-Balah, al centro della Striscia di Gaza.

Intanto l’Hostage and Missing Families Forum esprime preoccupazione per l’annuncio secondo cui le IDF intendono espandere per la prima volta le operazioni di terra a Deir al-Balah. “Qualcuno può prometterci che questa decisione non ci costerà la perdita dei nostri cari?”, afferma il forum in una nota.

Sempre domenica, le IDF hanno dichiarato di aver demolito 2,7 chilometri di tunnel durante le recenti operazioni condotte dalla 401 Brigata Corazzata nella zona. I cunicoli sotterranei erano profondi circa 20 metri, secondo l’esercito, e sono stati distrutti dai genieri.

Sabato, l’IDF ha dichiarato che l’Aeronautica Militare israeliana ha colpito circa 90 obiettivi nella Striscia di Gaza il giorno precedente, tra cui edifici utilizzati da terroristi e tunnel. Quel giorno, due ingegneri di riserva sono rimasti gravemente feriti da una bomba piazzata sul ciglio della strada nel sud dell’enclave.

Hong Kong colpita da tifone Wipha, Cathay Pacific cancella i voli

Milano, 20 lug. (askanews) – Il tifone Wipha sta colpendo duremente Hong Kong: per questo è stato emesso il massimo livello di allerta: ciclone tropicale. Le autorità hanno annullato le lezioni scolastiche, poiché il tifone porterà forti venti e piogge nella regione. La velocità del vento supera i 167 chilometri orari.

La compagnia aerea nazionale di Hong Kong, Cathay Pacific, ha cancellato tutti i voli in arrivo o in partenza dall’aeroporto tra le 5:00 e le 18:00 di domenica.

Anche la maggior parte dei trasporti pubblici è stata sospesa.

L’osservatorio meteorologico della città ha innalzato il livello di allerta tempesta al livello 10 alle ore 9 ora locale.

M.O., Israele lancia operazione di terra a Deir al-Balah

Milano, 20 lug. (askanews) – Dall’alba, gli attacchi israeliani hanno ucciso 25 persone, tra cui 19 richiedenti aiuti, hanno riferito fonti mediche ad al Jazeera. Oggi l’esercito israeliano ha ordinato a tutti i residenti di Deir al-Balah, nella striscia di Gaza, di lasciare la zona, compresi coloro che vivono nelle tende.

L’esercito israeliano (IDF) ha dichiarato di voler lanciare un’intensa operazione nella zona contro i combattenti militanti, chiedendo agli abitanti della zona di recarsi nel grande accampamento di tende nella zona di Muwasi, sulla costa meridionale di Gaza, dichiarata zona umanitaria ma che è ancora regolarmente sottoposta ad attacchi aerei israeliani.

Finora, durante la guerra, Israele non ha schierato forze di terra nella zona di Deir al-Balah, presumibilmente per non mettere in pericolo la vita degli ostaggi israeliani.

Anche molte organizzazioni umanitarie straniere hanno sede a Deir al-Balah, al centro della Striscia di Gaza.

Intanto l’Hostage and Missing Families Forum esprime preoccupazione per l’annuncio secondo cui le IDF intendono espandere per la prima volta le operazioni di terra a Deir al-Balah. “Qualcuno può prometterci che questa decisione non ci costerà la perdita dei nostri cari?”, afferma il forum in una nota.

Sempre domenica, le IDF hanno dichiarato di aver demolito 2,7 chilometri di tunnel durante le recenti operazioni condotte dalla 401ª Brigata Corazzata nella zona. I cunicoli sotterranei erano profondi circa 20 metri, secondo l’esercito, e sono stati distrutti dai genieri.

Sabato, l’IDF ha dichiarato che l’Aeronautica Militare israeliana ha colpito circa 90 obiettivi nella Striscia di Gaza il giorno precedente, tra cui edifici utilizzati da terroristi e tunnel. Quel giorno, due ingegneri di riserva sono rimasti gravemente feriti da una bomba piazzata sul ciglio della strada nel sud dell’enclave.

La Rete di Trieste e il futuro della democrazia del dialogo

La “Rete di Trieste”, nata in Italia dopo la 50ª Settimana Sociale cattolica tenutasi in quella storica città, si propone come laboratorio concreto di dialogo tra amministratori locali di diverso orientamento politico, accomunati da un riferimento condiviso alla Dottrina sociale della Chiesa, centrata sulla persona in relazione, e alla Costituzione italiana come bussola civile.

Era da tempo che riflettevo sulla necessità di ripensare completamente le categorie storiche di destra, sinistra e centro. Per questo mi ha colpito la proposta di far dialogare un sindaco di Fratelli d’Italia o della Lega con uno del Partito Democratico, o con un consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle. Questa intuizione mi ha fatto tornare alla mente la distinzione tra “comunità” e “società”, studiata dal sociologo Ferdinand Tönnies già alla fine dell’Ottocento. E mi ha fatto riflettere anche sull’importanza del prepolitico e del prepartitico. O, forse meglio: del postpolitico e del postpartitico.

Una democrazia che riparte dai legami comunitari

In un clima attraversato da “sacrosante” identità inviolabili, rivendicazioni di autonomie regionali e nazionali, gelosie personalistiche e da una crescente affermazione dell’“io” sul “noi”, tentare di ricucire un tessuto dialogico tra posizioni differenti è un’impresa tutt’altro che semplice.

Le finalità della Rete sono chiare: promuovere, soprattutto tra i giovani, una partecipazione democratica nuova, centrata sul bene comune, sulla cura del creato, sulla transizione ecologica e su un welfare territoriale generativo e inclusivo.

Si tratta, in sostanza, di coltivare un dialogo reale tra persone e comunità anche molto diverse, partendo dalla dimensione più prossima e umana – quella civica, comunale, territoriale – per giungere a una nuova visione culturale e politica a livello nazionale ed europeo. Proprio in questa direzione la Rete di Trieste può ambire a rilanciare l’idea di un’Europa politica, unita anche nelle sue differenze: una “Camaldoli europea” da tempo dimenticata.

Contro le derive postdemocratiche

Tutto questo, a ben vedere, ha il sapore dell’utopia. Eppure, proprio in un tempo in cui miti identitari, nazionalismi e sovranismi sembrano rinvigorirsi, il sogno di una democrazia dialogante assume valore concreto e necessario. La Rete di Trieste potrebbe rappresentare, in questo senso, un modello antropologicamente “dispotico”: capace cioè di contrapporre alla passività collettiva un’unità possibile tra diversi, per non soccombere ai giochi dei tycoon, al capitalismo finanziario e tecnologico, e alle nuove espansioni imperiali del nostro tempo.

Non ho mai creduto che le grandi trasformazioni che ci attendono possano essere affrontate con ricette ideologiche preconfezionate di destra, sinistra o centro, magari cucite su misura del leader di turno.

Sul protagonismo dei cittadini, invece, esistono esperienze precedenti da richiamare. Il “bilancio partecipativo” sperimentato a Porto Alegre – e ripreso anche in alcune città italiane – ne è un esempio significativo. Ma ciò che sostiene in profondità questa Rete è, soprattutto, la potente metafora evocata da papa Francesco durante la pandemia: siamo tutti sulla stessa barca. È una visione che va oltre la crisi sanitaria e si proietta sull’enciclica Fratelli tutti, offrendo un orizzonte di collaborazione senza distinzioni, essenziale per i tempi che verranno.

Le barchette solitarie

Nel capitolo quinto dell’enciclica, al paragrafo 154, leggiamo: «Per rendere possibile lo sviluppo di una comunità mondiale, capace di realizzare la fraternità a partire da popoli e nazioni che vivano l’amicizia sociale, è necessaria la migliore politica, posta al servizio del vero bene comune…».

Dobbiamo però riconoscere che la crisi della democrazia, oggi, ci ha trovati impreparati. E quella “unica barca” evocata dal Papa si è spezzettata in una miriade di barchette dissimili, disuguali, spesso incapaci di accogliere. Barchette solitarie, figlie di un individualismo esasperato e di una disintermediazione crescente. Barchette personalizzate, talvolta perfino con i chiodi ai lati per impedire a chiunque di salirvi.

La Cisl e le sue radici: autonomia, partecipazione, riformismo

Al di là delle concrete valutazioni che si possono avere sulla Cisl e sulla sua strategia sindacale, sulla sua storica identità e sulla sua azione nella società contemporanea, un fatto è indubbio: la Cisl, comunque sia, continua ad essere fedele alle sue origini. E le tre parole d’ordine richiamate dall’intervento introduttivo al Congresso nazionale della sua nuova segretaria generale, Daniela Fumarola, riassumono in modo emblematico la carta di identità dello storico sindacato cattolico del nostro Paese: “Contrattazione, concertazione e partecipazione”.

Tre parole, tre impegni e tre progetti che erano validi ieri e che continuano ad essere attuali e moderni anche oggi. Anzi, soprattutto oggi. Tre parole che, al contempo, si pongono come alternative rispetto a chi concepisce il sindacato come attore politico e partitico, a chi coltiva pregiudiziali ideologiche e, infine, a chi ha una concezione antagonista e massimalista delle organizzazioni sociali. In termini semplici, sono parole alternative rispetto all’attuale gestione della Cgil a trazione Landini.

Il patto di responsabilità come identità

La Cisl, invece, resta quella di sempre. E lo stesso “patto di responsabilità” avanzato e richiesto durante il dibattito congressuale è la sintesi di questo impegno e di questo approccio che differenzia la Cisl rispetto alle altre sigle massimaliste. Questo, del resto, continua ad essere l’aspetto principale che ne segna l’identità rispetto ad altri soggetti sociali.

Tutto ciò si riassume in un termine che storicamente accompagna il cammino di questo antico sindacato “bianco”: autonomia. La Cisl è stata, e resta, un sindacato libero e autonomo. La “cinghia di trasmissione” di comunista memoria non è mai appartenuta al sindacato di Giulio Pastore. La partecipazione alla costruzione di alleanze e coalizioni politiche è estranea alla sua cultura. La Cisl fa il mestiere del sindacato e non interviene quotidianamente su tutto lo scibile politico italiano. Per fare un esempio concreto: oggi abbiamo realtà non politiche o partitiche come la Cgil o l’Anm che quotidianamente prendono posizione su tutti i temi dell’agenda politica nazionale. La Cisl non appartiene a quella storia. Da sempre.

Libera, autonoma, pluralista

Quando un sindacato è libero e autonomo dalla politica, dai partiti e dalla formazione di alleanze, è anche pluralista al proprio interno. Certo, chi si riconosce – del tutto legittimamente – nel campo della sinistra italiana, forse non ha gradito la nomina dell’ex segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a sottosegretario del Governo guidato da Giorgia Meloni. Al contempo, e forse con maggior fondamento, è difficile solidarizzare dall’interno della Cisl con le posizioni oltranziste, massimaliste e radicali dell’attuale sinistra, sostanzialmente guidata anche dal segretario della Cgil, Landini. Ma questo, come si suol dire, è la bellezza del pluralismo.

Comunque sia, ciò che conta rilevare è che la Cisl oggi resta un sindacato profondamente fedele alle sue radici: al cosiddetto cattolicesimo sociale. E questa, forse, è la più grande rivoluzione che ci si possa aspettare da una organizzazione democratica, riformista, autonoma e libera. Proprio come la Cisl che abbiamo conosciuto con Macario, Marini, Carniti e tanti altri dirigenti di prima linea, dal secondo Novecento fino ai giorni nostri.

Ezio Bosso, l’uomo che sussurrava a Čajkovskij

Sono trascorsi poco più di cinque anni dalla scomparsa di Ezio Bosso, musicista, direttore d’orchestra, studioso di storia della musica e dei suoi grandi protagonisti, uomo ricco di sensibilità straordinaria, mai ostentato nel porsi al grande pubblico ma davvero talentuoso e carismatico. Non credo sia necessario rispettare pedissequamente le date di nascita e di morte per evocare la memoria di personaggi come lui, ciò avrebbe il significato di un rituale postumo, di un necrologio ripetuto. Ezio era una persona amata e ammirata, la sua grandezza va oltre gli anniversari, resta nel cuore di chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene. Una vita breve, segnata dalla malattia, ma così densa da diventare un archivio indelebile di genialità e originalità.

La forza della fragilità

Ci ha fatto amare la musica come mistero e voce dell’immensità, come modo sublime di comunicarci la sua gioia di vivere e la sua straordinaria ricchezza interiore. “Ciao” era una delle sue parole preferite, ogni suo concerto cominciava con un “ciao”.

La musica era per lui come il respiro: un linguaggio universale, un modo di esprimersi e di uscire dagli spazi angusti dei formalismi e delle frasi fatte. Sempre sorprendente, sapeva improvvisare e stupire ad ogni esibizione, che fosse lui a suonare o dirigere oppure che penetrasse il fascino che immedesima ogni grande autore con il suo spartito e con l’unicità della propria opera musicale. Esprimeva un’armonia di sentimenti irripetibile, intima, vissuta, il suo amore smisurato per l’uomo e la vita, il significato più personale e intimo della musica che era un modo di comunicare con il mondo e di penetrare con una immedesimazione sorprendente i grandi musicisti del passato fino a comprendere dettagli e misteri delle loro partiture, impenetrabili ai più. Conoscere la loro vita gli permetteva di farli rivivere nell’esecuzione delle loro composizioni.

Il silenzio come origine della musica

Nel periodo della sua malattia avevo apprezzato il suo rispetto per la sofferenza umana: lui stesso aveva dichiarato che, quando tutto sarebbe finito, la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata di mettersi al sole, la seconda di abbracciare un albero. Sono certo che dove ora si trova lo possa fare, senza i limiti della nostra condizione umana.

Consapevole del significato esistenziale del dolore e della malattia, aveva avuto lo straordinario coraggio di trasformarli in una opportunità: «Sono un uomo con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con disabilità che non si vedono». In un mondo spesso distratto o indifferente, la sua raffinata sensibilità gli permetteva di esprimere stati d’animo e sentimenti nobilissimi. Purtroppo, non tutti sono capaci di convivere con la dignità dell’animo che apre alla umana comprensione.

Quando lo ascoltavo – i primi anni al pianoforte, lui figlio di Beethoven era nato pianista – poi direttore d’orchestra, sapeva commuovere per la sua immedesimazione nella lettura dello spartito. Ricordo una delle sue ultime comparse in televisione: aveva preso per mano Čajkovskij e l’aveva accompagnato al cospetto di chi lo ascoltava, con un trasporto emotivo e una delicatezza che avevano suscitato una profonda, coinvolgente commozione.

Tanto amava la musica quanto rispettava il valore del silenzio: di tutte le domande che avevo preparato e che resteranno senza risposta, paradossalmente gli avrei chiesto di spiegarmi quale valore attribuiva al silenzio. In un’intervista aveva detto una cosa meravigliosa, che capita raramente di sentir dire in un mondo fagocitato da una quantità incommensurabile di parole chiassose e soverchianti: «Oggi tutti parlano e nessuno sta a sentire. Bisogna fare silenzio per poter ascoltare». Ricordo che Alda Merini mi aveva espresso lo stesso concetto: leggerlo detto da Ezio mi confermava questa precisa intuizione – che le persone “grandi” sono anche persone semplici, che sanno ascoltare, e che musica e arte, poesia e letteratura nascono proprio dal silenzio e dalla riflessione.

A pensarci bene, è dal silenzio pensato come un valore che nasce la musica come sapienza e armonia.

La bacchetta magica

Volteggiando la sua bacchetta magica di direttore d’orchestra sapeva trasportarci nel sublime della sua immedesimazione. Gli serviva per mascherare il dolore ma anche per dare il meglio di sé: era come se fosse davanti a un antico manoscritto che andava decifrato per coglierne il senso più profondo e permettergli di esprimere la sua incomparabile capacità di lettura e interpretazione.

A distanza di cinque anni rimane il ricordo palpitante delle sue esecuzioni insieme alla incerta intuizione di aver compreso fino in fondo il suo messaggio ricco di umanità: ascoltare la voce della vita, dare spazio ai sentimenti, cercare l’incontro e la comprensione degli altri.

Quella bacchetta magica che lo “trasformava” l’ha portato lontano, lasciandoci un grande dono: quello di sperare che le difficoltà della vita e le nostre stesse contraddizioni si possano un giorno ricomporre in una desiderata armonia.

Andrea Monda: il Mediterraneo, le radici della civiltà e l’etica della tenerezza

Al convegno internazionale “Global South Innovation”, svoltosi dal 9 all’11 luglio a Maida, Andrea Monda, direttore de L’Osservatore Romano, ha svolto un intervento ricco di spunti culturali e spirituali, che si muove tra teologia, filosofia, poesia e politica. Un discorso che attraversa i secoli e i mari, per tornare a interrogare l’umanità sul senso della civiltà, della sostenibilità e della speranza.

Un intervento poetico e profondo

Il titolo – “Chi siamo: Achille, Ulisse o Enea?” – segna subito il registro: siamo ancora abitanti del Mediterraneo, e da lì partono tutte le domande decisive. Lo dimostrano, dice Monda, i tre grandi poemi fondativi della civiltà occidentale, Iliade, Odissea ed Eneide, che si confrontano con la guerra, l’esilio e la speranza. Ma l’inizio del suo discorso è affidato a una notazione ecclesiale: Papa Leone XIV, afferma, ha espresso più volte il desiderio di recarsi a Nicea per le celebrazioni del 1700° anniversario del primo grande concilio ecumenico. Non è solo un atto simbolico, ma un ritorno alle sorgenti dell’unità.

Il gap tra tecnica ed etica

Monda cita il noto dialogo tra Habermas e Ratzinger per mettere a fuoco il problema centrale: lo squilibrio tra il progresso tecnico-scientifico e la crescita morale. L’Occidente – come un adolescente cresciuto nel corpo ma non nello spirito – rischia di non essere in grado di “sostenere” le proprie scelte. Da qui l’idea che la sostenibilità vera sia una questione etica, un esame di maturità collettiva.

A questo punto il discorso prende la via della letteratura: dalla Terra desolata di Eliot alla profezia poetica di Papa Francesco, che ha parlato del nostro tempo come segnato da una “terza guerra mondiale a pezzi”. Un mondo fuori dai cardini ha bisogno, secondo Monda, non solo di economisti ed esperti, ma soprattutto di poeti.

Achille, Ulisse, Enea: quale figura ci guida?

A partire da Nicea, il Mediterraneo diventa lo scenario simbolico per una scelta di identità. Vogliamo essere Achille, l’eroe potente e superbo? Ulisse, l’astuto errante? O Enea, il profugo generativo che si carica il padre sulle spalle e guida il figlio verso un futuro da costruire?

La risposta è affidata a una visione cristiana della civiltà, che Monda racconta anche attraverso la metafora del femore rotto – citazione di Margaret Mead – e la lezione di Dante: «Fatti non foste a viver come bruti…». Civiltà è prendersi cura. È scegliere la tenerezza come unica insurrezione umana contro la barbarie.

Il Mediterraneo e il meticciato

Risuonano forti, nel discorso, le parole di Papa Francesco, da Lampedusa a Marsiglia, da Napoli ad Ajaccio, sempre in difesa del Mediterraneo come culla della civiltà, laboratorio di pace e luogo dell’incontro. Ma anche teatro della tragedia: mare nostrum che diventa mare mortuum.

Per Monda, è questo il vero snodo: recuperare uno sguardo nuovo, capace di tenerezza e pietà. Solo così l’umanità sarà degna di questo nome.

🔗 Leggi il testo integrale dell’intervento di Andrea Monda su «L’Osservatore Romano»

 

👉 Chi siamo: Achille, Ulisse o Enea?

Platini vittima di furto: rubati trofei e medaglie

Milano, 19 lug. (askanews) – Michel Platini, leggenda del calcio francese ed ex presidente della UEFA, è stato vittima di una rapina nella sua abitazione di Cassis, nel sud della Francia. Il furto è avvenuto nella notte, mentre l’ex calciatore si trovava all’interno della proprietà.

Secondo quanto riferito da fonti vicine all’inchiesta e confermato dalla Procura di Marsiglia, Platini è stato svegliato da rumori sospetti e ha sorpreso un uomo incappucciato e vestito di nero davanti alla finestra. Il malvivente è fuggito dopo essere stato affrontato dall’ex campione. Poco dopo, Platini ha scoperto che erano stati rubati una ventina tra trofei e medaglie, conservati in un capanno nel giardino di casa.

La gendarmeria ha avviato un’indagine per furto con scasso aggravato, affidata alla brigata investigativa di Aubagne. Gli investigatori stanno lavorando per identificare il responsabile e quantificare esattamente il valore e la natura dei beni sottratti.

Ucraina, Zelensky propone a Russia colloqui per prossima settimana

Milano, 19 lug. (askanews) – L’Ucraina ha proposto alla Russia di tenere colloqui la prossima settimana, dopo che il presidente Usa Donald Trump all’inizio di questa aveva minacciato Mosca di dazi – nel giorno di un suo bilaterale con il segretario generale della Nato Mark Rutte – se non si arriva a un accordo . Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale, Rustem Umerov, ha proposto alla parte russa di tenere un incontro la prossima settimana (21-27 luglio). Lo ha detto il capo dello Stato durante un discorso video serale. Zelensky ha osservato che “bisogna aumentare le dinamiche negoziali”.

“Dobbiamo fare tutto il possibile per raggiungere un cessate il fuoco. E la parte russa deve smettere di nascondersi dalle soluzioni: lo scambio di prigionieri, il ritorno dei bambini e la cessazione delle uccisioni”, ha sottolineato il presidente.

Ora, secondo Zelensky, sono in corso trattative con la parte russa per un nuovo scambio di prigionieri. Il giorno prima, il Cremlino aveva concordato con il parere del Presidente dell’Ucraina secondo cui il processo negoziale necessita di “maggiore dinamicità”.

Il 14 luglio il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha minacciato la Russia di imporre “dazi molto severi” se non si fosse raggiunto un accordo di pace entro 50 giorni.

Il precedente round di colloqui russo-ucraini a Istanbul ha avuto luogo il 2 giugno. La conversazione era durata poco più di un’ora.

A seguito dell’incontro, Ucraina e Russia hanno concordato di scambiare tutti i prigionieri di guerra gravemente feriti e gravemente malati e tutto il personale militare di età compresa tra 18 e 25 anni. Hanno inoltre concordato di scambiare 6.000 salme di soldati caduti da entrambe le parti.

Il 27 giugno, Putin ha dichiarato che la Russia era pronta per un terzo round di colloqui con l’Ucraina a Istanbul. Allo stesso tempo, ha definito i memorandum russo e ucraino “assolutamente opposti”.

In precedenza, Umerov, a capo della delegazione ucraina, aveva spiegato che un ulteriore lavoro con la parte russa avrebbe avuto senso se fosse stato finalizzato alla preparazione di un incontro a livello di leader. Putin si era detto pronto a incontrare il presidente ucraino, pur mettendo nuovamente in dubbio la sua legittimità come ha sempre fatto.

Italia-Tunisia, Tajani telefona a madre di Valentina Greco: ritrovata

Milano, 19 lug. (askanews) – L’ambasciata d’Italia a Tunisi, grazie alla eccellente collaborazione con le autorità tunisine, è riuscita a ritrovare la cittadina italiana Valentina Greco, che aveva interrotto i contatti con la sua famiglia da alcuni giorni. Sono in corso verifiche mediche, ma le apparenti condizioni della connazionale non desterebbero al momento particolari preoccupazioni.

La famiglia è stata avvertita e ogni ulteriore informazione verrà offerta dalla famiglia stessa. Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha fatto una telefonata di cortesia alla madre della connazionale per informarla.

Nato: risponderemo a cyber minacce Russia, come riterremo opportuno

Milano, 19 lug. (askanews) – La promessa è una “risposta” alle attività informatiche malevole ai servizi segreti militari russi (GRU) contro diversi alleati: un rapporto della Nato questa settimana ha lanciato un nuovo allarme su “le attività informatiche malevole della Russia, che costituiscono una minaccia per la sicurezza degli Alleati. Siamo solidali e riconosciamo che Estonia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti d’America hanno recentemente attribuito attività informatiche malevole ai servizi segreti militari russi (GRU) contro diversi alleati della NATO e l’Ucraina”.

Gravi azioni che portano ad altrettanto gravi conclusioni. “Queste attività dimostrano il disprezzo della Russia per il quadro delle Nazioni Unite per un comportamento responsabile degli Stati nel cyberspazio, che la Russia dichiara di rispettare. Le azioni della Russia non scoraggeranno il sostegno degli Alleati all’Ucraina, inclusa l’assistenza informatica attraverso il Meccanismo di Tallinn e la coalizione per le capacità informatiche. Continueremo a utilizzare gli insegnamenti tratti dalla guerra contro l’Ucraina per contrastare le attività informatiche malevole della Russia” si legge nella dichiarazione di condanna del Consiglio Nord Atlantico in merito alle attività informatiche dannose della Russia. “La NATO si batte per un cyberspazio libero, aperto, pacifico e sicuro. Invitiamo tutti gli Stati, compresa la Russia, a rispettare i propri obblighi internazionali, anche quando operano nel cyberspazio, e ad agire in modo coerente con il quadro di comportamento responsabile degli Stati nel cyberspazio, come affermato da tutti i membri delle Nazioni Unite” si aggiunge. “Risponderemo a queste minacce nel momento e nei modi che riterremo opportuni, in conformità con il diritto internazionale e in coordinamento con i nostri partner internazionali, inclusa l’UE” è la chiosa.

Strage di via D’Amelio, Schlein: mafia ancora viva, avanti con impegno quotidiano

Roma, 19 lug. (askanews) – “Per noi è estremamente importante essere qui per commemorare Paolo Borsellino e i 5 agenti della sua scorta non solo per la memoria ma per portare avanti quotidianamente l’impegno contro ogni manifestazione del fenomeno mafioso che purtroppo è ancora vivo e presente. Basti pensare agli attentati incendiari, ai beni confiscati in Calabria, il Pd calabrese è andato a incontrare le cooperative colpite da attacchi mafiosi quindi ogni giorno dobbiamo portare avanti l’impegno contro l’infiltrazione nell’economia e nella politica”. Lo ha affermato la segreteria nazionale del Pd Elly Schlein, in via d’Amelio a Palermo.

“Non è che quando la mafia non spara va sottovalutata. Anzi, proprio quando arrivano investimenti bisogna alzare la guardia e tutti gli strumenti di legalità. Va supportato il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura e bisogna fare prevenzione impedendo che la mafia arrivi prima dello Stato e attecchisca dov’è c’è ingiustizia sociale. C’è un lavoro di prevenzione da fare con la cultura e a partire dalla scuola”, ha concluso.

Ciclismo, Arensman show al Tour, Pogacar in giallo

Roma, 19 lug. (askanews) – Capolavoro di Thymen Arensman al Tour de France. L’olandese della Ineos Grenadiers entra in una maxi-fuga sul Tourmalet, scatta da solo sul Col de Peyresourde. Dopo una corsa in solitaria di 37 km, festeggia la sua seconda vittoria di tappa in un Grande Giro, dopo aver conquistato la Sierra Nevada alla Vuelta 2022, in una giornata che lo ha visto essere l’unico attaccante a resistere al ritorno dei più grandi contendenti alla classifica generale. Alle sue spalle la solita coppia Vingegaard-Pogacar, quest’ultimo saldamente in giallo. Si ritira sul Tourmalet Remco Evenepoel. Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-Hansgrohe) è ora il terzo uomo in classifica generale, dopo il ritiro di Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) all’inizio della tappa. Arensman riprende la maglia a pois Lenny Martinez e andando a trionfare in solitaria sull’arrivo in salita di Superbagneres (Foto © A.S.O / Billy Ceusters)

Usa, due italiani detenuti in centro migranti in Florida

Milano, 19 lug. (askanews) – Sono due gli italiani attualmente detenuti in attesa di espulsione presso la struttura carceraria Alligator Alcatraz, nelle Everglades della Florida, Usa. Si tratta di Fernando Eduardo Artese, con passaporto italiano e argentino e Gaetano Cateno Mirabella Costa, in base alla stampa locale.

Il Consolato Generale d’Italia a Miami e l’Ambasciata d’Italia a Washington DC stanno seguendo la vicenda con la massima attenzione, mantenendosi in costante contatto con i famigliari dei connazionali, e continuando a interessare le Autorità dell’Immigration and Customs Enforcement per reperire informazioni aggiornate sullo stato di salute dei connazionali e sulle tempistiche previste il loro rimpatrio.

Alligator Alcatraz non è la prigione di Alcatraz, ma un nome creato per descrivere il carcere a cielo aperto per i migranti e, secondo alcuni, ideato per scoraggiarli dal tentativo di superare il confine.

Il 13 luglio 2025, il Miami Herald e il Tampa Bay Times hanno pubblicato un elenco di 747 persone detenute o in attesa di detenzione presso l’Alligator Alcatraz, un controverso centro di detenzione per immigrati nelle Everglades della Florida. Tra loro compariva Fernando Eduardo Artese.

MotoGp, Bagnaia: "Problema di pressione, ma non era vero"

Roma, 19 lug. (askanews) – Ancora tanto amaro in bocca per Francesco Bagnaia al termine della Sprint Race del Gran Premio della Cechia, dodicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2025. Sul tracciato di Brno, infatti, il pilota due volte campione del mondo della classe regina scattava dalla pole position, ma non è andato oltre la settima posizione. “Ero abbastanza comodo alla guida, stavo perdendo un po’ di terreno da Marc ma avevo un buon margine sui piloti che mi stavano inseguendo. Già in griglia di partenza abbiamo avuto un intoppo elettronico al dashboard. Ora il team sta analizzando perchè è apparso quel messaggio che mi segnalava, erroneamente, che c’erano problemi alla gomma anteriore a livello di pressione. Dopodiché ho ceduto una posizione ma sono andato in difficoltà”.

Ultima battuta sulla sua situazione in generale: “Dove c’è tanto grip mi dà una mano, specialmente quest’anno che faccio fatica a trovarlo. Per ora il weekend è positivo anche se abbiamo compiuto pochi giri sull’asciutto. Ho una situazione più chiara del perchè faccio fatica a frenare quando inseguo qualcuno. Oggi Marc ne aveva di più ma ero vicino. Devo ripartire da qui. So che le cose non si stanno allineando al 100% verso di me ma voglio essere fiducioso”.

MotoGp, Marquez: "Ero tranquillo poi il problema pressione"

Roma, 19 lug. (askanews) – Marc Marquez doveva temere solo la pressione degli pneumatici. Il pilota del team Ducati Factory, infatti, festeggia dopo aver vinto la Sprint Race del Gran Premio della Cechia, dodicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2025, ma ha dovuto attendere qualche minuto per una investigazione per un problema alla pressione delle sue gomme.

Al termine del sabato sulla pista ceca il pilota del team Ducati Factory ha raccontato le sue sensazioni nel corso delle interviste di rito: “Se abbiamo fatto abbastanza per evitare la penalità? Sì, per quello che sto sorridendo e festeggiando. Abbiamo controllato i dati. La gara è stata dominata da questi aspetti. Stavamo guidando in maniera comoda, poi di colpo tutto è sceso. A quel punto ho provato a spingere di più sui freni, ma era oggettivamente troppo rischioso. A quel punto ho scelto di aspettare gli altri. Mi sono messo in scia di Acosta per aumentare temperatura e pressione e ci sono riuscito”.

Lo spagnolo prosegue nel suo racconto: “C’è tanto equilibrio in pista. Sin dalla FP1 di ieri ho sentito una sensazione unica su questo asfalto. Al posteriore c’è tantissimo grip. Anche per questo motivo, evidentemente, KTM, Aprilia e Yamaha si sono avvicinate”.

Pallanuoto, Silipo: "Buon approccio, poi qualità ungherese"

Roma, 19 lug. (askanews) – E’ deluso il ct della Nazionale italiana di pallanuoto femminile, Carlo Silipo, dopo la sconfitta ai mondiali di Singapore che prelude alle azzurre il pass per la semifinale. “Abbiamo giocato molto bene nei primi due tempi, con grande applicazione difensiva e pazienza in attacco – la sua analisi – Il terzo tempo è stato decisivo, ci è mancata forza in attacco e abbiamo subito troppo; poi abbiamo provato a cambiare qualcosa a livello tattico per rientrare in partita, ci stavamo quasi riuscendo però è emersa la qualità delle giocatrice ungheresi e soprattutto di Keszthely che nei momenti importanti ci ha punito. Ci sono state anche situazioni arbitrali discutibili, ma bisogna esserne superiori. Abbiamo avviato un nuovo quadriennio olimpico, convocando ragazze di prospettiva con cui abbiamo già disputato anche la World Cup. Stiamo allargando il gruppo per crescere il più velocemente possibile in previsione dei prossimi impegni. Proseguiremo il torneo per ottenere il massimo”. (Foto di Andrea Masini / DBM)

Calcio, De Bruyne: "Napoli il posto migliore per me"

Roma, 19 lug. (askanews) – E’ il giorno di Kevin De Bruyne nel tiriro del Napoli. L’ex centrocampista del Manchester City è stato il primo colpo del Napoli di De Laurentiis. “Dal punto di vista della competitività è il posto migliore per me, ho la possibilità di dimostrare le mie qualità – ha detto -. Il Napoli è campione d’Italia, ha mostrato tutte le sue qualità. Cambia molto rispetto all’Inghilterra, ma anche questo mi rende molto entusiasta. Ho voglia e qualità per essere competitivo a questo livello. Quando Manna è venuto a mostrarmi il progetto sono rimasto entusiasta, credo che Napoli sia stata la miglior scelta per me”.

MotoGp, Marquez vince la Sprint di Brno, Bagnaia settimo

Roma, 19 lug. (askanews) – Come in Germania Marc Marquez ha vinto la Sprint del Gran Premio della Repubblica ceca, sia pure con qualche brivido. Stavolta, però, non serve una rimonta, ma un’attenta gestione delle gomme. Il trionfo di Brno, undicesima perla del pilota Ducati sulla distanza breve nel Mondiale MotoGP 2025, viene confermato solo quando la gara si è conclusa da diversi minuti. Tutta colpa della pressione degli pneumatici, risultata inizialmente fuori dai parametri: lo spagnolo rallenta mentre è in fuga, gestisce il problema e poi trionfa davanti a Pedro Acosta (Ktm). Inizialmente non sembra bastare per evitare una penalità. Poi, dopo qualche minuto, arriva l’ufficialità: nessun provvedimento contro Marc, che allunga nel Mondiale 95 punti sul fratello Alex, 156 su Francesco Bagnaia, solo settimo sul traguardo. Gran terzo posto per Enea Bastianini (Tech3 Ktm).

Pallanuoto, Ungheria-Italia 12-9, azzurre per il quinto posto

Roma, 19 lug. (askanews) – Le magiare strappano sul 7-5 con l’Italia ferma sul 5-4 segnato da Bianconi. Due tiri in sequenza di Sumergi e di Garda a 6 secondi dal cambio campo e difesa schierata; poi la superiorità di Keszthely, la vera dominatrice della partita, autrice di 4 gol ed mvp. Il break di 3-0 è fermato dalla palomba di Bettini (7-6). Ma il gap non si colma e le magiare raggiungono anche il +3 (10-7), amministrando poi il vantaggio nell’ultimo tempo, sullo 0-0 per oltre cinque minuti. A segno per le azzurre Ranalli, autrice di 4 gol e del 10-8 su rigore, Giustini in tripletta, Bianconi e Bettini. Il Setterosa tornerà in vasca per le semifinale per il quinto posto contro la perdente di Spagna-Olanda lunedì 21 luglio alle 14.00 italiane, le 20:00 locali. (Foto di Andrea Masini / DBM)