Roma, 15 ott. (askanews) – Flavio Cobolli parte bene all’Atp 250 di Almaty. L’azzurro è ai quarti di finale grazie alla vittoria sul lucky loser australiano Rinky Hijikata, n. 114 al mondo, con lo score di 6-4, 7-5 in un’ora e 19 minuti. Un debutto positivo per Cobolli, che era reduce da due sconfitte consecutive nello swing asiatico, sostenuto da ottime percentuali al servizio (9 ace e 79% di punti con la prima). Nel primo set basta un break in apertura, conservato fino in fondo e senza concedere chance in risposta all’avversario. Nel secondo set Cobolli accusa il primo e unico passaggio a vuoto e si ritrova sotto 0-3. Da quel momento l’azzurro torna in partita con un controparziale di tre game di fila e decide il set con il break nell’undicesimo gioco.
Universit Europea, presentati i risultati del progetto ProBen
Roma, 15 ott. (askanews) – Sono stati presentati a Roma, presso l’aula Master dell’Universit Europea, i risultati del “Progetto PROBEN – Le quattro sfide per la promozione del benessere psico-fisico: un modello di intervento per il contrasto alla dipendenza da smartphone”, iniziativa finanziata dal Ministero dell’Universit e della Ricerca (MUR) nata per migliorare la salute a 360 gradi degli studenti universitari e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica).
L’adesione al progetto nasce con l’obiettivo di promuovere la salute psicofisica in risposta all’aumento di fenomeni di disagio psicologico e dipendenza comportamentale. Anna Contardi, Professore associato in Psicologia Clinica e responsabile del Progetto PROBEN all’Universit Europea di Roma, ha dichiarato: “L’universit ha aderito a tutti gli obiettivi del progetto PROBEN, la finalit promuovere il benessere psicofisico tra gli studenti universitari attraverso una cultura del benessere”.
Lo studio condotto dall’Universit Europea di Roma ha fatto emergere evidenze importanti sul tema. Claudia Navarini, Professoressa Ordinaria in Filosofia Morale all’Universit Europea Di Roma, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Per condurre il nostro studio abbiamo usato un campione di 900 studenti. Sono emersi degli indici di rischio di dipendenza da smartphone e da social media associati ad un livello di benessere psicologico che va da moderato a basso. Questa prima indagine epidemiologica ci ha dato la possibilit di studiare delle azioni da intraprendere per custodire il benessere psicofisico della nostra comunit studentesca”.
Nell’ambito del progetto PROBEN, l’Universit Europea di Roma ha attuato diverse iniziative, tra cui la “Offline Room”, uno spazio protetto nel quale gli studenti hanno la possibilit di disconnettersi per imparare nuove strategie utili ad incrementare il benessere individuale e interpersonale.
Cinema, ad Alice nella città presentato "L’ascolto" di Diritti
Roma, 15 ott. (askanews) – Presentato in apertura di Alice nella Città, sezione Onde Corte – Proiezioni Speciali, il nuovo cortometraggio di Giorgio Diritti “L’ascolto”, realizzato nell’ambito del corso di alta formazione cinematografica “Bottega XNL – Fare Cinema”. È disponibile in esclusiva su RaiPlay.
“Un tema, quello dell’ascolto, su cui c’è particolare urgenza. Non è un caso che quest’anno in Italia sia stata introdotta una Giornata Nazionale dell’Ascolto dei Minori”, ha spiegato il regista Giorgio Diritti.
La ricorrenza è stata istituita per la prima volta il 9 aprile 2025 con la legge n. 104 del 4 luglio 2024, con l’intento di informare e sensibilizzare sull’importanza di ascoltare bambini e adolescenti in ogni ambito della vita, riconoscendolo come un diritto fondamentale per garantire la loro partecipazione ai processi decisionali e il loro sviluppo armonico.
“Noi adulti dovremmo fermarci più spesso ad ascoltare i giovani – ha proseguito il regista. Sono preoccupato, i bambini e i ragazzi di oggi soffrono di una grande solitudine. Mi rendo conto che manca loro uno spazio per esprimere la difficoltà nel crescere. Dovremmo riposizionarli al centro del dibattito pubblico, perché sono il nostro futuro. Spesso affrontano situazioni famigliari tormentate, si sentono estranei tra le mura di casa e non riescono ad avere uno scambio neanche tra coetanei. Allo stesso tempo, all’esterno la società corre troppo veloce, e faticano nello stare al passo. Noi, che siamo di un’altra generazione, dovremmo avere la capacità di rallentare, di condividere la nostra esperienza, per aiutarli a costruire un orizzonte migliore. E anche loro hanno molto da insegnarci. La chiave, che cerco di adottare ogni giorno, è di essere meno individualista e di rendere il cinema uno strumento in grado di costruire ponti e non barriere”.
L’ascolto è il terzo capitolo realizzato da Giorgio Diritti nato dall’osservazione delle giovani generazioni, la loro solitudine e le difficoltà di crescere nella società odierna. Zombie era stato presentato nella Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia nel 2020, In famiglia al Taormina Film Festival nel 2022. I tre cortometraggi sono stati realizzati insieme agli allievi dei corsi di alta formazione cinematografica “Fare Cinema” di Fondazione Fare Cinema, oggi confluiti nella più ampia progettualità di “Bottega XNL”, con un lavoro in sinergia che ha coinvolto gli studenti nell’affiancamento della troupe sul set e in un dialogo nella fase di scrittura delle sceneggiature.
Nel film, Emma lavora come psicoterapeuta dell’infanzia e dell’età evolutiva. È una signora di sessant’anni con un sorriso leggero e lo sguardo dolce. Accoglie nel suo studio ogni giorno bambini e adolescenti. Dal dialogo con loro, dai silenzi, dalla “terapia” con le sabbie, emergono le loro emozioni, le solitudini, la loro rappresentazione dei sogni e della realtà. Tra le parole traspare lo smarrimento, il desiderio di appartenenza a una società in cui si sentono spesso soli e inadeguati, anche a causa di genitori poco affettivi.
Il corto è prodotto da Aranciafilm con Rai Cinema, con Fondazione Fare Cinema, Fondazione di Piacenza e Vigevano, XNL Piacenza, l’opera è stata realizzata con il cofinanziamento dei Fondi europei della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission.
Fmi stima calo deficit-Pil Italia 2025 a 3,3%, debitio sale a 136,8%
Roma, 15 ott. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale prevede che il deficit di bilancio dell’Italia cali dal 3,4% del 2024 al 3,3% quest’anno, per poi proseguire la riduzione al 2,8% nel 2026, al 2,7% nel 2027 e al 2,3% nel 2028, sul 2029 è attesa una risalita al 2,4% e sul 2030 al 2,5%. Lo riportano le tabelle inserite nel Fiscal Monitor, anche se i dati su 2025 e 2026 erano stati anticipato già ieri nel Word Economic Outlook.
Secondo il Fmi, il debito dell’Italia continuerebbe invece a salire dal 135,3% del 2024 al 136,8% quest’anno, al 138,3% nel 2026 al 138,5% nel 2027 per poi iniziare a limarsi al 137,9% del Pil nel 2028, al 137,3% nel 2029 e al 137% nel 2030.
Le previsioni del Fmi indicherebbero quindi un rientro al di sotto della soglia del 3% per il deficit-Pil, quella prevista dal Patto di stabilità e di crescita della Ue, sul prossimo anno, laddove le ultime previsioni del governo anticipano questo traguardo già sul 2025, cosa che consentirebbe di uscire con un anno di anticipo – rispetto alle attese precedenti – dalla procedura Ue per deficit eccessivo.
Fmi: debito pubblico mondiale raggiungerà il 100% del Pil nel 2029
Roma, 15 ott. (askanews) – Il debito pubblico a livello mondiale raggiungerà la soglia psicologica del 100% del Pil nel 2029 e “in questo scenario sarebbe ai massimi dal 1948”. Lo rileva il Fondo monetario internazionale nell’editoriale del Fiscal Monitor, il rapporto semestrale sulle finanze pubbliche che viene pubblicato in occasione delle assemblee autunnali.
L’istituzione di Washington mette in rilievo una “ampia distribuzione dei rischi sulla possibilità che questi aumenti dell’indebitamento si verificano anche più rapidamente”. E menziona anche “un 5% di rischio che il debito possa raggiungere 123% nel 2029”.
I livelli di indebitamento pubblico sono piuttosto differenziati nel panorama globale. E il numero di Stati con un valore inferiore al 100% in realtà è previsto calare sui prossimi cinque anni. Tuttavia “in termini di rilevanza sul Pil globale, la quota di Stati il cui debito è superiore al 100% è prevista salire”. E ra loro il Fmi annovera “diversi paesi del G20 tra cui Canada, Cina, Francia, Italia, Giappone , Regno Unito e Stati Uniti d’America”.
“Questi paesi tipicamente hanno mercati dei titoli di Stato molto liquidi e profondi e offrono ampie possibilità di scelte sulle politiche economiche, con rischi sul versante di bilancio considerati moderati”, si legge.
Invece su molti paesi emergenti o a basso reddito, le situazioni finanziarie sono più tese, a dispetto di livelli di indebitamento rispetto al Pil che magari sono più bassi.
Uno sviluppo rilevante negli ultimi anni è stato quello degli aumenti dei tassi di interesse che sono saliti considerevolmente rispetto alla fase precedente di minimi storici. In più incombono aumenti delle spese in difesa, sui disastri naturali, su nuove tecnologie, su demografia e sullo sviluppo: tutto questo mette pressioni sulla domanda di spesa pubblica, prosegue lo studio.
Le conseguenze sono “inevitabili: partendo da deficit e debiti troppo alti, la persistenza di spese al di sopra delle entrate spingerà i debiti anche a valori più elevati – avverte il Fmi – minacciando la sostenibilità e la stabilità finanziarie”.
Per questo secondo l’istituzione “è prioritario per le politiche di bilancio la sostenibilità dei debiti e approntare margini da utilizzare in caso di gravi shock avversi. Ci rendiamo conto che far quadrare il cerchio in termini politici è complicato – concludono da Washington – ma il tempo di prepararsi è questo”.
MotoGp, Ducati in Australia con la novità Pirro
Roma, 15 ott. (askanews) – Il Ducati Lenovo Team sbarca in Australia per il 19° round della stagione MotoGP. A Phillip Island, uno dei tracciati più iconici del Mondiale, la squadra di Borgo Panigale si presenta con un duo inedito: accanto a Francesco Bagnaia ci sarà infatti Michele Pirro, che sostituirà Marc Márquez, fermato dall’infortunio riportato nel GP d’Indonesia. Il pilota spagnolo ha riportato la frattura della base dell’apofisi coracoide e una lesione ai legamenti della spalla destra. Dopo una settimana di immobilizzazione e ulteriori controlli, è stato necessario un piccolo intervento chirurgico. Pirro, collaudatore ufficiale Ducati, prenderà il suo posto per la tappa australiana, raggiungendo così la 70ª presenza nella classe regina.
Phillip Island è una pista storicamente favorevole alla Ducati, che vanta sei successi complessivi: quattro consecutivi firmati da Casey Stoner tra il 2007 e il 2010, seguiti dalle vittorie di Johann Zarco nel 2023 e di Marc Márquez nel 2024.
Francesco Bagnaia, reduce da un weekend complicato a Mandalika, punta a ritrovare ritmo e fiducia su un circuito dove è sempre stato competitivo negli ultimi anni: terzo nel 2024, secondo nel 2023 e ancora terzo nel 2022. “Phillip Island – dice il pilota torinese – è un circuito spettacolare, lascia senza fiato soprattutto in sella a una MotoGP. Negli ultimi anni sono sempre stato veloce e costante qui, anche se la vittoria mi è sfuggita. Arriviamo da un weekend complicato, ma stiamo lavorando per capire cosa è successo a Mandalika e tornare alle sensazioni di Motegi.”
Michele Pirro ha preso il posto di Marc Marquez in sella alla Ducati: “Arrivo a Phillip Island in una situazione particolare e auguro a Marc di rimettersi presto. Tornare a correre qui è speciale: è una pista meravigliosa e sarà la mia 70ª gara in MotoGP. Voglio sfruttare al meglio questo weekend e ringrazio Ducati per la fiducia.”
L’appuntamento con la prima sessione di prove libere è fissato per venerdì 17 ottobre alle ore 10.45 locali.
Convegno Il Commercialista, Gusmeroli: Rateizzazione ‘lunga’
Roma, 15 ott. (askanews) – “Nella prossima legge di Bilancio la Lega proporr l’introduzione di una ‘rateizzazione lunga’ per permettere ai contribuenti di mettersi in regola con gli arretrati di imposte, tasse e contributi. Si tratta di uno strumento diverso dalle precedenti rottamazioni, pensato per superarne le principali criticit – in particolare la durata troppo breve e gli anticipi elevati – e per offrire una soluzione pi sostenibile. L’obiettivo consentire una pianificazione dei pagamenti fino a nove o dieci anni, con rate di importo costante e senza la decadenza automatica in caso di mancato pagamento di una sola rata. In questo modo sar possibile sanare il pregresso e allo stesso tempo regolarizzare il gettito dell’anno in corso. Una misura di buon senso che, una volta stabilizzata, potr creare le condizioni per ridurre la pressione fiscale gi dall’anno successivo. Tutti condividiamo l’obiettivo di diminuire le imposte, ma per farlo occorre prima garantire strumenti che favoriscano la sostenibilit e l’equit del sistema tributario’. Lo ha dichiarato Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della Commissione Attivit Produttive a Montecitorio, nel corso del convegno nazionale ‘Il commercialista: una figura professionale e sociale’, promosso dall’Associazione Nazionale Commercialisti, nella sala conferenze della Camera di Commercio di Verona.
La ‘Finanziaria’ stata al centro della relazione di Marco Cuchel, presidente dell’Anc: ‘Abbiamo analizzato con attenzione le misure previste nella nuova legge di Bilancio e rileviamo diversi spunti positivi: dalla riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35 al 33%, con l’estensione ai redditi fino a 60 mila euro, alla nuova rottamazione, al rifinanziamento dei bonus edilizi al 50%, fino all’introduzione di un’aliquota piatta del 10% per i rinnovi contrattuali e la tassazione degli straordinari, oltre a un piano casa. C’ tanta ‘carne al fuoco’, ma il vero nodo resta quello delle coperture finanziarie, il ministro Giorgetti ha mostrato prudenza. Noi chiediamo che tra le priorit vi sia una rottamazione ‘quinquies lunga’, con una durata fino a dieci anni, l’inclusione di chi decaduto dalle precedenti edizioni e senza maxi-rate iniziali. Inoltre, suggeriamo pi coraggio sul fronte delle semplificazioni fiscali, indispensabili per rendere la riforma realmente efficace e per migliorare il rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria’.
A portare i saluti della citt Damiano Tommasi, sindaco di Verona: Tutti i Comuni d’Italia, grazie alle iniziative del PNRR, hanno potuto constatare le proprie carenze di personale, in particolare dal punto di vista tecnico. Abbiamo risorse economiche disponibili, ma ci scontriamo con tempi molto stretti e una carenza di risorse umane. La capacit di assunzione delle amministrazioni locali spesso limitata da parametri ormai superati, che andrebbero aggiornati per rispondere alle nuove esigenze operative. Verona una citt con un tessuto economico vivace: abbiamo molte aziende, un forte comparto turistico e una logistica che fa del nostro territorio un punto nevralgico del Nord-Est. Proprio per questo, avremmo bisogno di pi personale tecnico negli uffici comunali e di un rafforzamento della polizia municipale. Mi auguro che nella prossima legge di Bilancio ci sia un’apertura concreta su questi temi, perch senza un adeguato potenziamento del personale, anche le migliori politiche rischiano di restare solo sulla carta’. Secondo Andrea De Bertoldi (commissione Finanze alla Camera): ‘La prossima legge di Bilancio dovr inevitabilmente fare i conti, come sempre, con il tema delle coperture finanziarie, ma posso anticipare che l’obiettivo arrivare a una rottamazione a lungo termine, con una rateizzazione fino a nove o dieci anni, caratterizzata da pi rate ma di importo inferiore. Le precedenti rottamazioni non hanno prodotto i risultati sperati proprio perch erano troppo brevi e prevedevano rate troppo pesanti per i contribuenti. Oggi vogliamo introdurre uno strumento realmente utile, che consenta ai cittadini di mettersi in regola senza eccessivo peso economico e allo stesso tempo garantisca entrate certe per l’erario. Su questo tema, e in generale sulla nuova legge di Bilancio, c’ grande attenzione da parte dei professionisti, che vedono nella riforma un passo importante per semplificare il rapporto tra Stato e contribuenti”.
Per Marcella Caradonna, presidente dell’Odcec di Milano: ” ancora tutto in fase di evoluzione, ma l’annuncio della prossima rottamazione rappresenta sicuramente una notizia importante. Sono tantissimi i contribuenti che da tempo aspettano questa misura. Naturalmente, non conosciamo ancora nel dettaglio le caratteristiche della nuova rottamazione, ma ritengo che potr dare ossigeno a famiglie e imprese che si trovano oggettivamente in difficolt, cio a chi ha dichiarato correttamente ma non riuscito a far fronte ai debiti accumulati. L’auspicio che questa volta la misura funzioni davvero, facendo tesoro degli errori del passato, che hanno portato le precedenti rottamazioni a non ottenere il successo sperato. Proprio per questo, sarebbe opportuno evitare richieste di anticipi troppo onerosi, difficili da sostenere per chi gi fatica a rimettersi in regola”.
Mario Civetta, past president dell’Odcec di Roma ha sottolineato: “Mi auguro che la prossima legge di Bilancio mantenga un’attenzione concreta verso famiglie, imprese e professionisti. Il tema fiscale resta centrale per il futuro dell’economia italiana, e dalle prime anticipazioni emergono diverse iniziative positive in questa direzione. L’auspicio che si riesca ad essere coerenti e consequenziali, trasformando le intenzioni in misure efficaci e realizzabili, capaci di sostenere davvero la ripresa e la crescita del Paese’. Enrico Terzani, presidente dell’Odcec di Firenze ha evidenziato: ‘ ormai pronta la rottamazione quinques, un provvedimento che noi commercialisti attendiamo con grande interesse, perch le imprese hanno bisogno di una vera boccata d’ossigeno. Le variabili legate alla maxi-rata iniziale e alla durata complessiva del piano sono dettagli fondamentali, che faranno la differenza sulla reale efficacia della misura. Il segnale positivo che la rottamazione quinques entrer nella legge di Bilancio, e ci auguriamo che possa avere maggiore successo rispetto alle precedenti. Questo strumento indispensabile anche per consentire alle imprese di pianificare un rientro fiscale sostenibile, cosa che oggi, senza un intervento di questo tipo, risulta impossibile. Le sanzioni e gli interessi di mora sono ormai diventati un peso insostenibile: stralciarli sarebbe un aiuto concreto e necessario per ridare slancio al tessuto produttivo del Paese”.
Marco Natali, presidente Confprofessioni ha ribadito che “la prossima legge di Bilancio avr un impatto diretto sul mondo delle imprese e dei cittadini, e i commercialisti saranno chiamati a intervenire per gestire le numerose modifiche normative che, come accade ogni anno, verranno introdotte. Tra i temi centrali figura la rottamazione quinques, che dovrebbe prevedere un aggiornamento dei tempi di applicazione in modo da favorire una rateizzazione pi sostenibile.
Si tratterebbe di una misura importante, capace di consentire a molti contribuenti di distribuire nel lungo periodo i debiti accumulati negli anni, offrendo cos una reale possibilit di regolarizzazione e un sostegno concreto alla ripresa economica”. I lavori sono stati introdotti da Giovanna Florio (presidente Anc di Verona), Luigi Pagliuca, presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, Daniele Mariani (direttore dell’Agenzia delle Entrate di Verona), Eleudomia Terragni (presidente dell’Odcec di Verona), Paolo Arena (vicepresidente della CCIAA di Verona) e Don Nicola Moratello (economo Diocesi di Verona).
Ue, prossima settimana incontro Sefcovic-Cina su terre rare
Roma, 15 ott. (askanews) – Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic incontrerà la prossima settimana le sue controparti della Cina per discutere delle restrizioni alle esportazioni, in particolare di terre rare, annunciate da Pechino. Lo riferito un portavoce della Commissione, Olof Gill aggiungendo che su questa vicenda Segcovic si è già confrontato con il suo omologo Usa, Howard Lutnick, e che la questione viene discussa anche a livello di G7.
L’incontro con la delegazione cinese riguarderà anche “le preoccupazioni che abbiamo sulle restrizioni” che vuole operare Pechino. “Sarà una opportunità per discutere le questioni nei dettagli – ha detto il portavoce -. Sulle recenti misure prese dalla Cina siano in costante contatto con le nostre imprese e per mettere in rilievo le loro preoccupazioni e impegnarci con la Cina su questo versante”.
Mancano ancora alcuni corpi degli ostaggi israeliani, a che punto è lo scambio con i prigionieri palestinesi
Roma, 15 ott. (askanews) – Hamas ha informato i mediatori che consegnerà altre 4 salme degli ostaggi israeliani nella tarda giornata di oggi, secondo quanto riferito al Times of Israel da un diplomatico della regione e da una seconda fonte al corrente del dossier. Dall’inizio del cessate il fuoco, Hamas ha consegnato otto corpi, quattro nella giornata di ieri, altre in serata. Ma l’esercito israeliano ha fatto sapere che una delle quattro salme consegnate ieri sera da Hamas non è quella di un ostaggio israeliano.
“Completati gli esami all’Istituto Nazionale di Medicina Legale, il quarto corpo consegnato a Israele da Hamas non corrisponde a nessuno degli ostaggi”, recita la nota diffusa dalle Forze di difesa israeliane (Idf), in cui si sottolinea che “Hamas è tenuta a compiere tutti gli sforzi necessari per restituire gli ostaggi deceduti”.
Intanto la famiglia di Tamir Nimrodi, il soldato israeliano rapito da Hamas il 7 ottobre 2023 nell’attacco alla base situata nei pressi del valico di Erez, e il cui corpo è stato restituito ieri alla famiglia, ha dichiarato in un comunicato riportato dal Times of Israel che Tamir è rimasto ucciso in un bombardamento israeliano nella Striscia di Gaza. “Tamir è stato sequestrato vivo nella sua base ed è stato ucciso dai bombardamenti Idf durante la prigionia”, recita la nota.
In un comunicato, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno sottolineato che “le conclusioni definitive” sulla morte del sergente maggiore Tamir Nimrodi, che sarebbe morto durante le prime fasi della guerra, saranno “formulate dopo il completamento dell’esame delle circostanze del decesso da parte dell’Istituto Nazionale di Medicina legale”.
Dall’altro lato, sono 55 gli operatori sanitari della Striscia di Gaza presenti nelle liste dei palestinesi che Israele doveva rilasciare nell’ambito dello scambio concordato con Hamas, stando a quanto precisato dall’organizzazione Health Workers Watch, ricordando in una nota che, pur non potendo ancora confermare che siano stati tutti liberati, almeno altri 115 operatori sanitari di Gaza sono ancora detenuti in Israele.
Tra gli operatori ancora in carcere ci sono almeno 20 medici, tra cui il pediatra Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan nel nord della Striscia di Gaza, il arrestato lo scorso dicembre dalle forze israeliane, di cui Hamas aveva chiesto il rilascio.
Nella nota l’organizzazione ha rimarcato che le autorità israeliane hanno rilasciato invece il dottor Ahmed Mhanna, direttore dell’ospedale di Al-Awda, che invece non figurava nell’elenco Inoltre, Israele ha trasferito lunedì scorso all’ospedale Nasser di Khan Younis, nella Striscia di Gaza, i corpi non identificati di 45 palestinesi. Stando a quanto riferito alla Cnn dal reparto di medicina legale dell’ospedale, le salme sono state consegnate dal Comitato Internazionale della Croce Rossa nell’ambito dello scambio di prigionieri tra Israele e Hamas. Non è chiaro dove, quando o come siano morti i 45 palestinesi. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, Israele non ha fornito un elenco dei nomi dei palestinesi deceduti. Tutte le salme sono arrivate all’ospedale con mani e gambe legate e avevano un numero di identiticazione, secondo quanto riferito dall’ospedale. “Alcuni sono bendati e in alcuni casi ci sono segni di ferite da arma da fuoco, mentre altri sono stati investiti dai carri armati”, ha detto l’ospedale Nasser, aggiungendo che cercherà di identificare le salme chiedendo alle famiglie delle persone scomparse.
Riunione Nato, Heghseth: la pace si ottiene solo con la forza
Roma, 15 ott. (askanews) – “La pace si ottiene solo attraverso la forza, non con le parole forti o agitando il dito”. Lo ha affermato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, prima della riunione dei ministri della Difesa della Nato a Bruxelles, sottolineando che l’obiettivo dell’Alleanza è “trasformare gli impegni presi al vertice dell’Aia in reali capacità militari”.
Hegseth ha ricordato che, grazie alla leadership del presidente Donald Trump, gli alleati “hanno risposto all’appello ad aumentare la spesa militare, e ora quegli impegni stanno diventando potenza effettiva, il che è l’aspetto più importante”.
Tra le iniziative in discussione, il segretario ha citato il programma PEARL, che prevede l’acquisto di armi statunitensi da parte dei Paesi europei per il trasferimento alla Nato e il sostegno all’Ucraina. “È un progetto che dimostra cosa significa costruire la pace attraverso la forza”, ha spiegato Hegseth. “La pace non si ottiene agitando il dito o con dichiarazioni roboanti, ma con capacità reali che i nostri avversari rispettano.” Hegseth ha espresso l’auspicio che “oggi altri Paesi si uniscano all’iniziativa e aumentino il loro contributo, per aiutare l’Ucraina a raggiungere una pace giusta e duratura”.
Il segretario ha infine parlato di “un momento storico per la politica estera americana”, elogiando i risultati del presidente Trump in Medio Oriente. “Il mondo vede un presidente della pace, che costruisce la pace sostenendo chi condivide i valori degli Stati Uniti. È ciò che abbiamo visto accadere a Gaza e che speriamo di vedere anche in Ucraina”, ha concluso.
Rutte: violazioni dello spazio aereo? Possiamo far capire ai russi di smetterla
Roma, 15 ott. (askanews) – Gli aerei russi che sconfinano nello spazio aereo di Paesi Nato non vanno abbattuti automaticamente, bisogna innanzitutto stabilire se costituiscono una minaccia e “se rappresentano una minaccia, è possibile agire nel modo necessario per evitare che la minaccia si concretizzi”: questa la posizione del segretario generale dell’Alleanza Atlantica Mark Rutte, espressa all’arrivo alla riunione dei ministri della Difesa dei Paesi Nato a Bruxelles.
Il ruolo della Nato, ha detto, è fare in modo che un aereo che viola i cieli dei Paesi dell’Alleanza “sia in maniera gentile scortato fuori dal nostro spazio aereo e mettere in chiaro con i russi che devono interrompere” queste azioni.
La Nato, ha sottolineato Rutte, è più forte della Russia e questo è il modo in cui deve agire.
Alla riunione dei ministri della Difesa dei Paesi Nato, oggi a Bruxelles, “discuteremo una nuova iniziativa avviata ad agosto per l’acquisto da parte dell’Europa di armi letali e non letali di fabbricazione americana a sostegno dell’Ucraina”, ha poi dichiarato Rutte, arrivando all’incontro a Bruxelles.
“Esistono già impegni per 2 miliardi di euro e oggi mi aspetto nuovi annunci, anche riguardo alla difesa aerea”, ha detto, escludendo invece che oggi si discuta di possibili forniture di missili a lungo raggio all’Ucraina: si tratta di “una questione bilaterale”.
La Nato sta entrando in una fase di rafforzamento concreto, con nuove risorse e una crescente capacità militare, dopo le decisioni prese al vertice dell’Aia. Lo ha sottolineato il segretario generale della Nato Mark Rutte, parlando a Bruxelles prima della riunione dei ministri della Difesa dell’Alleanza insieme al segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth.
Rutte ha spiegato che, dopo il vertice dell’Aia, “c’è molta più potenza di fuoco sul tavolo” e che “la nostra industria della difesa sta producendo risultati tangibili”, sottolineando l’impegno collettivo “per mantenere l’Ucraina forte”.
Il numero uno dell’alleanza ha ringraziato il presidente statunitense Donald Trump “per la leadership che ha portato a una Nato più forte, più letale e più equa”, ricordando che per la prima volta da decenni “gli alleati europei e il Canada hanno deciso di allineare le loro spese per la difesa a quelle degli Stati Uniti, ponendo fine a uno squilibrio storico che risaliva ai tempi di Eisenhower”.
Molinari: buona parte elettori Lega non si riconosce in Vannacci
Roma, 15 ott. (askanews) – Alle elezioni regionali in Toscana “evidentemente non è andata bene, dagli errori si deve imparare e non bisogna ripeterli: l’errore è che la Lega è forte e vincente quando parla di autonomia, federalismo e territorio e valorizza gli amministratori sul territorio”. Lo ha detto il capogruppo della Lega, Riccardo Molinari, parlando a margine di una conferenza stampa alla Camera del risultato della Lega alle elezioni regionali in Toscana.
“La Toscana – ha aggiunto – è una regione che comunque aveva una sua classe dirigente, che in questa campagna elettorale è stata estromessa e anche il fatto di lanciare un messaggio politico così ideologico, da una parte sola, non è il messaggio della Lega”. Il riferimento è al vicesegretario del partito Roberto Vannacci. “Perché la Lega ha preso sempre voti da destra, da sinistra e al centro proprio perché post ideologica. Se si fa meno della media nazionale, vuol dire che buona parte degli elettori leghisti in quel messaggio non si è riconosciuta. Ripartiamo da questo errore e non commettiamolo più”, ha concluso.
Tajani: Italia riconoscerà se prospera, sovrana, pacifica. Mi auguro unità partiti su forza stabilizzazione
Roma, 15 ott. (askanews) – “Il 29 ottobre abbiamo in programma una nuova operazione umanitaria per portare in Italia altre decine di bambini di Gaza bisognosi di cure che saranno assistiti nei nostri migliori ospedali. Anche questo, onorevoli parlamentari, è un modo per contribuire a formare la futura classe dirigente per una Palestina libera, prospera, sovrana e pacifica. Una Palestina che in tali condizioni l’Italia riconoscerà senza ulteriori attese”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nella sua informativa urgente alla Camera sul piano di pace per Gaza.
“Il percorso delineato dal piano americano – ha poi spiegato Tajani – potrà proseguire solo in una situazione ovviamente di calma e senza nuove violenze. Come sapete, il piano Trump prevede il dispiegamento a Gaza di una forza internazionale di stabilizzazione. Come hanno confermato anche il Presidente del Consiglio e il Ministro della Difesa, l’Italia è pronta a fare la propria parte anche in questa eventualità, forte della solida e riconosciuta esperienza maturata negli anni in tanti quadranti internazionali complessi”. “Il Parlamento verrà coinvolto in tutte le decisioni che riguarderanno la nostra partecipazione alla Forza Internazionale di Stabilizzazione” per la Striscia di Gaza “e – ha sottolineato il ministro degli Esteri – mi auguro che su questo argomento si possa trovare una unità di intenti tra tutte le forze politiche”.
Tajani: Italia riconoscerà se prospera, sovrana, pacifica. Mi auguro unità partiti su forza stabilizzazione
Roma, 15 ott. (askanews) – “Il 29 ottobre abbiamo in programma una nuova operazione umanitaria per portare in Italia altre decine di bambini di Gaza bisognosi di cure che saranno assistiti nei nostri migliori ospedali. Anche questo, onorevoli parlamentari, è un modo per contribuire a formare la futura classe dirigente per una Palestina libera, prospera, sovrana e pacifica. Una Palestina che in tali condizioni l’Italia riconoscerà senza ulteriori attese”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nella sua informativa urgente alla Camera sul piano di pace per Gaza.
“Il percorso delineato dal piano americano – ha poi spiegato Tajani – potrà proseguire solo in una situazione ovviamente di calma e senza nuove violenze. Come sapete, il piano Trump prevede il dispiegamento a Gaza di una forza internazionale di stabilizzazione. Come hanno confermato anche il Presidente del Consiglio e il Ministro della Difesa, l’Italia è pronta a fare la propria parte anche in questa eventualità, forte della solida e riconosciuta esperienza maturata negli anni in tanti quadranti internazionali complessi”. “Il Parlamento verrà coinvolto in tutte le decisioni che riguarderanno la nostra partecipazione alla Forza Internazionale di Stabilizzazione” per la Striscia di Gaza “e – ha sottolineato il ministro degli Esteri – mi auguro che su questo argomento si possa trovare una unità di intenti tra tutte le forze politiche”.
M.O., informativa Tajani in aula Camera, vuoti i banchi del governo
Roma, 15 ott. (askanews) – Banchi del governo vuoti mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani tiene la sua informativa in aula alla Camera sul piano di pace nella striscia di Gaza. Il titolare della Farnesina è l’unico ministro presente insieme a tre sottosegretari (Silli, Ferrante e Perego).
L’informativa era stata chiesta giovedì scorso dal capogruppo Fdi Galeazzo Bignami – poi si erano associati tutti i gruppi – ma tra i banchi di Fdi si registrano moltissime assenze, capogruppo compreso. Poche presenze anche tra i banchi della Lega mentre sono pieni i banchi dei deputati di Fi, unici a scandire con applausi l’intervento di Tajani. Poche assenze tra i banchi dell’opposizione.
Al Pac di Milano il progetto ReverseLab del PoliMi
Milano, 15 ott. (askanews) – Dal 14 al 26 ottobre, il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ospita al piano superiore nella Galleria e nella Project Room un frammento inatteso del carcere di San Vittore: un frammento di spazio e di tempo che racconta il progetto ReverseLab che il gruppo di ricerca Laboratorio Carcere del Politecnico di Milano, Forme Tentative, Philo – Pratiche filosofiche, il PAC e l’artista Maurice Pefura con 40 persone detenute hanno sviluppato con il carcere da marzo a novembre 2024. Dopo una prima mostra “Gli Artisti sono quelli che fanno casino” che ha avuto luogo nell’autunno 2024 dentro il carcere, il progetto approda oggi nel centro di Milano per dare spazio a domande sul senso del carcere, sul suo esistere dentro il corpo della citt e fuori dal tempo, sull’utilit dell’arte nei luoghi di detenzione, sulle reali possibilit della ricerca nei luoghi della reclusione.
Marianna Frangipane, ricercatrice del Laboratorio Carcere del Politecnico di Milano e presidentessa dell’associazione Forme Tentative, ha raccontato ad Askanews il progetto: “Questa mostra approda al PAC di Milano con l’idea di raccontare un’esperienza fatta, ma soprattutto di chiamare la citt a interrogarsi su una serie di questioni che questa esperienza solleva. ReverseLab si colloca nello spazio seminterrato del primo raggio di San Vittore ed un progetto di spazio, un progetto artistico e un progetto soprattutto di relazione. Ha coinvolto diversi attori per attivare un workshop artistico portato avanti dall’artista Maurice Pefura che ha coinvolto pi di 40 persone detenute per realizzare un’opera site-specific che stata collocata all’interno dello spazio seminterrato il quale a sua volta stato ristrutturato per poter essere aperto al pubblico e ha ospitato pi di 700 persone che da tutta la citt di Milano sono riuscite ad entrare all’interno del carcere. L’arte ha rappresentato quindi la lente per poter permettere sia al carcere che alla citt di guardarsi e vedersi reciprocamente. Una chiamata alla citt per interrogarsi insieme su come questo spazio ReverseLab riattivato, ma anche su come il carcere in generale pu essere aperto alla citt che ha intorno e pu portare avanti delle progettualit in sinergia con il carcere, con chi ci abita, con chi ci opera e con chi all’esterno vive”.
L’opera visiva nella Galleria, una versione pi ridotta dell’opera site-specific “Gli Artisti sono quelli che fanno casino”, accompagnata da due tracce audio, realizzate da Chiara Ligi in collaborazione con Marta Galli e Max Viale, nelle quali i detenuti affidano al visitatore uno spaccato della loro quotidianit all’interno del carcere e la loro relazione con l’esterno, e da una terza che registra i suoni del carcere. La Project Room espone il lavoro di recupero dello spazio realizzato da Forme Tentative e il processo di svolgimento del workshop condotto dall’artista Maurice Pefura.
Il progetto ReverseLab, avviato con il sostegno di Fondazione Comunit Milano, si colloca all’interno delle attivit del programma Off Campus del Politecnico di Milano che dal 2022 ha insediato un centro di ricerca all’interno dello spazio detentivo del piano rialzato del primo raggio del carcere San Vittore. Questo spazio universitario, che esce dalle mura dell’accademia per svolgere ricerca sul campo, tenta di costruire dall’interno del carcere quella fondamentale rete di relazioni in grado di mobilitare un progetto di trasformazione nel contesto di reclusione. Lo spazio del carcere resta, cos come resta il grande spazio pubblico nascosto, silenzioso e carico di pi di 120 anni di storie, in attesa del prossimo tassello, di un nuovo frammento. L’obiettivo quello di continuare a utilizzare lo spazio del primo raggio del carcere di San Vittore per realizzare nuovi workshop e attivit con chi vive e opera nella struttura e condividerne poi i risultati con la cittadinanza sempre all’interno dello stesso luogo.
Fujifilm Healthcare Italia: innovazione e AI a servizio della salute
Milano, 15 ott. (askanews) – In occasione del Town Hall organizzato presso la nuova sede italiana di Fujifilm Healthcare a Milano, manager internazionali e clinici di Humanitas hanno discusso le prospettive di innovazione digitale nel settore sanitario, con particolare attenzione al ruolo dell’intelligenza artificiale e sull’importanza di mantenere il fattore umano al centro
“La tecnologia ha valore solo se restituisce valore agli esseri umani. Questo il concetto intorno al quale abbiamo immaginato questo Town Hall”, ha detto dal palco Davide Campari, Managing Director di Fujifilm Healthcare Italia.
Dopo l’introduzione di Kai Fukuzawa, presidente di Fujifilm Healthcare Italia e di Fujifilm Italia, la parola passata a Jun Higuchi, Corporate Vice President and GM, Medical Systems Division di Fujifilm Corporation, che ha presentato la visione globale dell’azienda: crescita sostenibile, diffusione delle tecnologie Fujifilm in tutti i Paesi del mondo, sviluppo di soluzioni di imaging avanzato e AI integrate nei dispositivi, centri di screening con AI.
La tavola rotonda ha visto protagonisti tre esperti del gruppo Humanitas, che hanno offerto una visione a 360 sull’impatto dell’AI nelle loro discipline di riferimento. In particolare si parlato di una seconda rivoluzione digitale nella radiologia, dell’impatto dell’intelligenza artificiale nell’endoscopia e dell’importanza dell’integrazione dei dati per costruire modelli predittivi di “medicina personalizzata”.
L’incontro ha infine voluto mandare in modo chiaro il messaggio che l’innovazione digitale, se guidata da un approccio umano-centrico, pu trasformare non solo la pratica clinica, ma l’intero sistema sanitario, dalla prevenzione alle politiche pubbliche.
Il Centro ha grandi potenzialità, non può restare un luogo di meditazione
È ormai consolidata la convinzione che il sistema bipolare italiano, per quanto imperfetto, sia non più superabile. Nessun ritorno al proporzionalismo, da un lato. Radicalizzazione dello scontro fra i due fronti, dall’altro. La conferma è quanto è avvenuto nel tempo, dopo le esperienze dei governi tecnici di Monti prima, di Draghi poi. Progressivamente i due schieramenti che furono di centro-destra e di centro-sinistra si sono mutati in destra-centro e sinistra-centro. Poco centro di qua, poco di là. Non si tratta solo di un funambolismo terminologico di natura politologica. C’è sostanza, in questo cambiamento.
La Destra e la fine dell’egemonia azzurra
A destra Forza Italia ha perso la sua originaria egemonia: dapprima in favore del populismo anti-migratorio e anti-europeista della Lega salviniana e successivamente, in una fase politica più matura che dura tuttora e promette di proseguire a lungo, in favore della forte leadership di Giorgia Meloni, la cui appartenenza alla Destra storica è indiscutibile.
Il Pd tra populismo e radicalità
A sinistra il Pd oggi diciottenne dopo alterne vicende (incluse due scissioni) con la segreteria Schlein ha spostato tutto all’estrema il suo asse con in più – novità rispetto alla vecchia “ditta” bersaniana – una dose importante di populismo filo-pentastellato che genera pericolosi cortocircuiti soprattutto (ma non solo) sui temi di politica estera (e ambientale). In totale alternativa all’iniziale vocazione maggioritaria del partito, si è così passati a un’idea radicale di “campo largo”, non inclusivo per chi non ne è parte.
Questa estremizzazione dell’offerta politica lascia perplessi molti italiani. E infatti una quota significativa di loro non va più a votare, né risponde ai sondaggi sulle intenzioni di voto. È in questo quadro che si inserisce la questione del Centro: un luogo politico ormai abbandonato del quale però in molti avvertono la mancanza e sarebbero pronti a sostenerlo.
Il nucleo disperso dei centristi
Molti ma non tantissimi, si dirà. Lo hanno testimoniato i risultati ottenuti da Monti nel 2013 e dalla coppia Calenda-Renzi nel 2022. In realtà non bisogna dimenticare la presenza di un consistente nucleo elettorale che ha espresso un certo numero di parlamentari nelle due coalizioni che oggi incarnano il bipolarismo: Forza Italia priva di Berlusconi e il Partito Democratico nella sua anima riformista.
Un nucleo che si ritrova in difficoltà nel momento in cui l’asse delle rispettive coalizioni si sposta verso l’estremo. Ovviamente questa difficoltà è maggiore per i dem, essendosi il loro partito negli ultimi due anni e mezzo davvero allontanato dalle posizioni moderate. In Forza Italia invece i dubbi circa l’estremizzazione salviniana sono presenti ma attenuati dal pacato atteggiamento di Tajani e dal collante del potere.
Il ritorno di Renzi e la “Casa Riformista”
E dunque, in mancanza di iniziative politiche coraggiose, il Centro non solo non si organizzerà in forza autonoma ma rimarrà marginale. Resterà un luigo astratto di meditazione. S’intravede però una differenza: mentre a sinistra la minoranza dem appare immobilizzata, a destra Forza Italia è un partito organizzato, capace di cercare consensi moderati non avendo concorrenti se non – al momento – il piccolo ma interessante partito di Calenda. Il quale ora non ha più la concorrenza di Renzi, passato a sinistra in posizione minoritaria.
Altro infatti è un centro-sinistra con un forte partito a presidiare l’ala moderata della coalizione, come fu la Margherita. Altro è farlo con percentuali minime. Renzi, che è molto svelto ed intelligente, ha compreso perfettamente che lo spazio “ex Margherita” c’è, può valere un buon 10% e con la sua nuova invenzione, “Casa Riformista”, prova ad occuparlo. Il primo esito elettorale è stato buono, ma giocava in casa. Ora si attendono i prossimi responsi.
Il tempo stringe
Un fatto è certo: solo un’aggregazione ampia potrebbe contenere le spinte radicali che attraversano il Pd, imposte ora dalla CGIL landiniana, ora dal populismo pentastellato di Conte, ora dalla sinistra d’antan di AVS. Un’aggregazione capace di offrire una prospettiva a quanti, incerti sul da farsi, guardano con curiosità alla “nuova” Forza Italia.
Lo stesso Renzi è però consapevole di non poter essere lui il leader di questo progetto e infatti cerca un volto mediatico in grado di proporlo al grande pubblico. Ma essendone lui l’ideatore, rischia di appesantirlo, come dimostrato dalla modesta prestazione di Italia Viva. Casa Riformista è così ancora lontana dal diventare la nuova Margherita. Senza la quale, tuttavia, il “Campo Largo” non ha i numeri per sconfiggere la Destra di governo.
Il tema, comunque, è stato posto. E non è poco, anche se il tempo stringe. Dai riformisti dem – a convegno fra una settimana a Milano e Livorno – da Ruffini e dal suo movimento Più Uno, e da quanti si muovono da quelle parti, ci si attende un’iniziativa dirimente e chiara. Ma ci sarà?
L’uomo e l’algoritmo: verso una nuova valutazione di impatto sociale
Spesso ci è capitato di leggere, osservare, analizzare e valutare circostanze temporali e spaziali ad alto impatto sociale e trasformativo. Papa Francesco, nella Laudato si’, ricordava che “il tempo è superiore allo spazio”.
Nel sociale quotidiano, fortemente caratterizzato dall’avvento delle tecnologie – dalle chatbox al metaverso, dai digital human agli umanoidi di ogni natura – non ci siamo ancora soffermati a valutare l’impatto derivante dalle reti neurali artificiali sulla nostra dimensione umana e relazionale.
Verso nuove metriche di impatto sociale
È il tempo di identificare indicatori di impatto sociale come metriche specifiche per misurare gli effetti dei dispositivi socio-tecnologici: il numero di persone raggiunte, i cambiamenti nei comportamenti o nelle attitudini, i miglioramenti nella qualità della vita.
Occorre integrare dati quantitativi e qualitativi per valutare i modelli sociali e organizzativi che plasmano l’umano.
Si tratta di intercettare la complessità come framework di valutazione delle reti neurali cognitive da un lato e artificiali dall’altro, per monitorarne le prestazioni e identificare eventuali “malfunzionamenti” o “disconnessioni”.
Ma anche di valorizzare, con attenzione algoretica, le loro capacità di apprendere e adattarsi in modo dinamico. Dentro questa visione prospettica – tra umanesimo digitale e reti organizzate della società umana – si fa strada una nuova ricerca di uguaglianza sociale: l’equità nella valutazione di impatto per tutti e per tutte le età.
Metodi e sfide
Metodi possibili: implementare tecniche di debiasing per ridurre l’impatto dei pregiudizi presenti nei vettori algoritmici e coinvolgere stakeholder plurifattoriali nella valutazione dell’impatto sociale, per garantire prospettive ed esigenze della persona.
La valutazione di impatto da reti neurali artificiali (Neural Artificial Network Impact Assessment, abbreviato NanIA) si orienta verso sfide che superano la soglia di quanto la psicologia della cognizione definisce “perceptron”.
Comprendere le decisioni delle reti
La principale sfida è la complessità delle reti neurali e la difficoltà di comprendere come prendano decisioni. Un’altra sfida riguarda la necessità di dati di alta qualità e rappresentativi per addestrare le reti e valutare l’impatto sociale.
Per superare queste criticità può essere utile:
- sviluppare framework di valutazione flessibili e adattabili alle diverse esigenze delle organizzazioni sociali;
- fornire alfabetizzazione e supporto per un uso efficace e responsabile delle reti neurali;
- promuovere la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra società civile, ricerca e sviluppatori di tecnologia.
L’output derivativo potrebbe essere un modello di sviluppo umano integrale, capace di andare oltre le comuni frontiere della multigenerazionalità e di connettersi con il significato più profondo dell’esistere, dell’inclusione e del senso.
Toscana, perché ha vinto Giani
Eugenio Giani, rieletto alla guida della regione Toscana, ha indicato come due punti di rilievo del suo programma l’investimento sugli Ospedali di Comunità e gli asili nido gratuiti. Punti che toccano un insieme di questioni decisive: la maternità, la condizione femminile, le famiglie, l’invecchiamento della popolazione e, a esso legata, l’aumentata incidenza di patologie croniche.
Case, scuole, ospedali: la triade riformista di Saragat
Ecco, dinanzi all’affermazione del centrosinistra toscano, riecheggiano nella mia mente e nel mio cuore le parole che condensavano il programma riformista di Giuseppe Saragat, da lui rilanciate dopo la forte flessione elettorale del 1953 (quella che indusse il leader socialdemocratico a parlare di “un destino cinico e baro”): case, scuole e ospedali.
A esse aggiungerei una quarta parola: visione. Il “campo largo” non può consistere nella mera giustapposizione di soggetti politici. A un’idea aperta, articolata e inclusiva del centrosinistra, rispettosa delle sue anime, della varietà delle istanze che esprime, delle differenti forze e sensibilità, occorre aggiungere una sintesi efficace, che si ispiri alla tradizione riformista, nelle sue varie declinazioni, e l’attualizzi.
Contro la disaffezione: una proposta “multidimensionale”
Da tempo, del resto, provo a porre l’esigenza di coniugare la consapevolezza della complessità dei problemi e, più in generale, delle situazioni e del mondo con la capacità di tratteggiare in maniera chiara e semplice le priorità e il quadro di fondo. È da ciò, solo da ciò che può emergere davvero una linea politica.
Sì, Giani – che non ha mancato di accennare al rilievo nazionale del risultato toscano – e il centrosinistra hanno lì dimostrato di incarnare una linea, di non essere un’armata Brancaleone. Occorrono idee-guida condivise.
E il preoccupante fenomeno della disaffezione alle urne ci indica l’importanza di far leva su una proposta “multidimensionale”, per dir così, che non trascuri i principi generali, i valori di riferimento degli elettori e le concrete proposte volte a migliorare le condizioni di vita dei cittadini, specie degli ultimi, dei penultimi e dei terzultimi.
Meroni, il mito per sempre
In un calcio sempre più dominato dal business, da viziati milionari, da affari nazionali, europei ed internazionali e dove, tra l’altro, sono del tutto scomparsi l’italianità dei protagonisti da un lato e i grandi e storici punti di riferimento nelle varie squadre dall’altro, è di tutta evidenza che quando ricordiamo un triste anniversario come quello del 15 ottobre del 1967, che chiuse per sempre l’estro e la poesia di un calciatore come Gigi Meroni, continuiamo ad emozionarci e ad inchinarci.
Anche solo per ricordarlo, vedere la lapide che lo ritrae con la maglia granata nel corso Re Umberto a Torino, dove venne travolto ed ucciso in una domenica sera di ottobre grigia e piovosa, dopo una splendida vittoria al Comunale contro la Sampdoria per 4-2 e dove, e per l’ennesima volta, la “farfalla granata” aveva deliziato con la sua fantasia creativa migliaia di tifosi.
Il George Best italiano
Perché Meroni, a quasi sessant’anni dal giorno del suo triste e drammatico congedo, continua ad essere un sogno, una meteora che non tramonta, un calciatore controcorrente — il George Best italiano —, un segno dei tempi e, paradossalmente, un modello di come deve essere e di come deve vivere un calciatore.
Seppur già famoso e popolarissimo nella pubblica opinione. E non solo di Torino e del Piemonte, ma in tutta Italia.
Il simbolo di un calcio che non tramonta
E questo perché Meroni ha rappresentato, e continua a rappresentare, un calcio che non tramonta. Forse solo nell’immaginario collettivo, o nel sogno di chi lo ha visto giocare, o di chi ha letto la vastissima pubblicistica che racconta l’irripetibilità e l’originalità di quel personaggio e le straordinarie gesta che l’hanno accompagnato in tutti i campi verdi italiani dell’epoca.
Perché un calciatore può essere anche questo. E cioè, un riferimento etico, culturale e sportivo per intere generazioni, un “mito” — è il caso di Gigi Meroni, legato anche alla sua tragica scomparsa — a cui continuare a guardare e, infine, un uomo che con il concreto esempio in campo e fuori dal campo sapeva restare un uomo.
Seppur famoso e già molto richiesto dal mercato calcistico dell’epoca.
Una leggenda che resiste
Ecco perché, proprio in un contesto come quello del calcio contemporaneo profondamente diverso rispetto a quello degli anni ’60 e ’70 ma, comunque sia, sempre attraversato da straordinarie passioni e forti ed intramontabili partecipazioni popolari e di massa, il “mito” di Gigi Meroni, la storica ed intramontabile “farfalla granata”, non viene archiviato.
E continua a vivere, ad essere letto, riletto, osservato e reinterpretato.
Non è un caso se la doppia tragedia — quella del Grande Torino il 4 maggio 1949 a Superga e quella di Gigi Meroni il 15 ottobre 1967 — che ha travolto e sconvolto per sempre il popolo granata, sono delle date che non solo hanno scolpito la storia del calcio italiano ed europeo, ma anche due momenti, tragici, che fanno riflettere su che cos’è stato, e che cos’è, il calcio nella società.
E, con il calcio, chi ha saputo interpretarlo con dedizione, con professionalità, con coerenza e anche con talento. Diventando, appunto, come nell’esperienza di Gigi Meroni, un “mito” per sempre.
Udine, l’Itaia batte Israele e va ai Playoff, scontri in città
Milano, 14 ott. (askanews) – L’Italia vince 3-0 contro Israele e ottiene la certezza della qualificazione ai playoff per i Mondiali del 2026, ma a Udine, dove si è giocato, il corteo dei Pro Pal è degenerato in scontri tra gruppi di antagonisti e le forze dell’ordine che ha portato a diversi feriti e a una ventina di fermi.
La partita comincia sotto un cielo carico di tensione: scontri tra manifestanti e forze dell’ordine fuori dall’impianto, poi il calcio a prendersi la scena. In campo, l’Italia soffre più del previsto, ma ha vinto grazie a due gol di Mateo Retegui ù uno su rigore e uno di pregevole fattura ù e al colpo di testa di Gianluca Mancini nel recupero.
Israele spaventa subito gli Azzurri nel primo tempo, con Donnarumma chiamato a due interventi decisivi su Solomon e Gloukh. L’Italia fatica a creare gioco fluido, ma al 45′ sblocca la gara: Retegui si procura e poi trasforma un rigore con freddezza, portando avanti la squadra di Gattuso. Nella ripresa l’Italia gioca meglio e prende più campo, anche grazie all’ingresso di Pio Esposito. Le reti ancora di Retegui e poi di Mancini hanno chiuso il conto.
Nel corteo che chiedeva di bandire Israele dallo sport, dopo una buona fase pacifica, gruppi antagonisti hanno innescato scontri con al polizia che ha reagito con fumogemi e idranti.
Udine, l’Itaia batte Israele e va ai Playoff, scontri in città
Milano, 14 ott. (askanews) – L’Italia vince 3-0 contro Israele e ottiene la certezza della qualificazione ai playoff per i Mondiali del 2026, ma a Udine, dove si è giocato, il corteo dei Pro Pal è degenerato in scontri tra gruppi di antagonisti e le forze dell’ordine che ha portato a diversi feriti e a una ventina di fermi.
La partita comincia sotto un cielo carico di tensione: scontri tra manifestanti e forze dell’ordine fuori dall’impianto, poi il calcio a prendersi la scena. In campo, l’Italia soffre più del previsto, ma ha vinto grazie a due gol di Mateo Retegui ù uno su rigore e uno di pregevole fattura ù e al colpo di testa di Gianluca Mancini nel recupero.
Israele spaventa subito gli Azzurri nel primo tempo, con Donnarumma chiamato a due interventi decisivi su Solomon e Gloukh. L’Italia fatica a creare gioco fluido, ma al 45′ sblocca la gara: Retegui si procura e poi trasforma un rigore con freddezza, portando avanti la squadra di Gattuso. Nella ripresa l’Italia gioca meglio e prende più campo, anche grazie all’ingresso di Pio Esposito. Le reti ancora di Retegui e poi di Mancini hanno chiuso il conto.
Nel corteo che chiedeva di bandire Israele dallo sport, dopo una buona fase pacifica, gruppi antagonisti hanno innescato scontri con al polizia che ha reagito con fumogemi e idranti.
Calcio, Italia-Israele 3-0, azzurri ai playoff
Roma, 14 ott. (askanews) – L’talia vince e respira. Al Bluenergy Stadium di Udine, gli Azzurri di Gennaro Gattuso battono Israele 3-0, conquistando matematicamente almeno un posto ai playoff di marzo per qualificarsi al Mondiale del 2026. Non è ancora la sicurezza del biglietto per l’America, ma è un passo avanti concreto, ottenuto in una serata tesa dentro e fuori lo stadio.
La partita comincia sotto un cielo carico di tensione: scontri tra manifestanti e forze dell’ordine fuori dall’impianto, poi il calcio a prendersi la scena. In campo, l’Italia soffre più del previsto, ma ha vinto grazie a due gol di Mateo Retegui uno su rigore e uno di pregevole fattura e al colpo di testa di Gianluca Mancini nel recupero.
Israele spaventa subito gli Azzurri nel primo tempo, con Donnarumma chiamato a due interventi decisivi su Solomon e Gloukh. L’Italia fatica a creare gioco fluido, ma al 45′ sblocca la gara: Retegui si procura e poi trasforma un rigore con freddezza, portando avanti la squadra di Gattuso.
Stellantis, Imparato: segnali di ripresa, 2026 sar anno di crescita
Torino, 14 ott. (askanews) – “A settembre c’ una crescita dei privati molto interessante che fanno +8/+10%. Gli ordini su settembre, fanno un +20%. Anche per i veicoli commerciali ci sono segnali di ripresa. Un po alla volta il mercato si sta riprendendo”. Lo ha detto Jean-Philippe Imparato, Ceo di Maserati all’Heritage Hub di Mirafiori a margine della presentazione del Programma mondiale Stellantis Philanthropy a supporto dei progetti contro la dispersione e della formazione in 9 Paesi europei.
“Abbiamo tante novit in arrivo anche per Fiat nel 2026. Non voglio dare indicazioni, ma potete essere sicuri che il 2026 sar un anno di crescita”, con prospettive “incoraggianti” per gli stabilimenti oggi fermi.
“Libro ideale per il bagno”: Cattelan presenta “Beware of Yourself”
Milano, 14 ott. (askanews) – Maurizio Cattelan un grande artista, uno di quelli che davvero hanno cambiato le regole del gioco, facendo in un certo senso finta di nulla. Oggi insieme a Pirelli HangarBicocca e all’editore Marsilio Arte ha presentato a Milano un suo nuovo libro, significativamente intitolato “Beware of Yourself”, attento a te stesso. E lo stesso Cattelan ce lo ha presentato con il suo stile difficile da imitare. “E’ un libro di 400 pagine – ci ha detto – ed un libro che non d risposte. Un libro che si pu leggere cinque minuti alla volta, perfetto per il bagno. In 30 volte lo finite”.
Alla presentazione negli spazi di Pirelli ha preso parte anche Luca De Michelis, amministratore delegato di Marsilio editori. “Questo il terzo libro che Marsilio realizza insieme a Pirelli HangarBicocca con Maurizio Cattelan – ci ha detto – ma non si pu definire un terzo libro, un’esperienza unica e irripetibile di un libro mondo, di un artista straordinario per fantasia inventiva, capacit di provocare e di sorprendere. Il libro interpreta non solo le sue opere, la sua storia e quello che ha fatto ma anche proprio questo suo modo di interagire con il mondo”.
Per il museo milanese era invece presente, insieme alla curatrice Roberta Tenconi, anche il General manager Alessandro Bianchi. “E oggi un momento di festa perch abbiamo completato questo testo di Maurizio Cattelan che ha dimostrato per l’ennesima volta la fiducia che ha in Pirelli HangarBicocca. stata una bella relazione tra la casa editrice Marsilio, il nostro museo e l’artista. Roberta Tenconi e le colleghe sono riuscite a ottenere forse un testo che rimarr nella storia, forse ci sar un prima e un dopo sulla vita di Maurizio Cattelan”.
Opere, testi, interviste: il risultato una mappa mentale fluida che diventa un ritratto dell’artista, ma anche uno specchio per il lettore.
Tennis, Sinner riparte dal Six Kings Slam: "Sto bene"
Roma, 14 ott. (askanews) – Jannik Sinner riparte da Riad e dal Six Kings Slam, torneo di esibizione che il numero 2 del mondo aveva vinto nella scorsa stagione. L’ultima immagine dell’azzurro è il suo ritiro per crampi a Shanghai contro l’olandese Griekspoor. “Ho fatto due giorni di pausa e poi ci siamo rimessi a lavorare: mi sento bene fisicamente e mentalmente, siamo pronti qui e per i prossimi tornei a Vienna, Parigi e Torino. Speriamo di finire per bene l’anno”, ha detto Sinner alla vigilia del suo esordio nel torneo contro Stefanos Tsitsipas. “Sono contento, è il secondo anno consecutivo che posso giocare qui, vediamo come sarà l’atmosfera – ha proseguito il campione di Wimbledon -. Sicuramente ogni anno è diverso e ogni anno ha le sue storie. Ci sono avversari molto difficili, vediamo cosa posso fare quest’anno”. Poi sul suo prossimo avversario: “Sarà una partita difficile, lui serve molto bene e si muove molto bene: cercherò di giocare il mio miglior tennis e vediamo cosa ne esce”. Il greco conduce 6-3 nei precedenti, ma i due non si incontrano dalla semifinale del Masters 1000 di Montecarlo del 2024 vinta 6-4 al terzo set proprio da Stefanos. In palio per il vincitore un posto in semifinale contro Novak Djokovic. Nell’altro quarto di finale, alle 18.30, si affronteranno lo statunitense Taylor Fritz e il tedesco Alexander Zverev: chi vince giocherà contro Carlos Alcaraz.
Ecco la manovra: taglio Irpef al 33%, 2 mld per i salari e 4 per le imprese, bonus edilizi e pace fiscale
Roma, 14 ott. (askanews) – La manovra “complessivamente, dispone interventi per circa 18 miliardi medi annui”. Lo rende noto il Ministero dell’economia e delle finanze al termine del Consiglio dei ministri sul Documento programmativo di bilancio. A margine del DPB, riferisce il Mef, Il ministro Giorgetti “ha anche illustrato al consiglio dei ministri i contenuti principali del disegno di legge di bilancio per il triennio 2026-2028. Il cdm ha approvato il quadro a legislazione vigente indicato dal medesimo ddl”.
“La manovra di finanza pubblica interviene in un contesto in cui permangono forti elementi di incertezza. L’impegno del Governo, in questo scenario, è proseguire da un lato nell’azione di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, delle imprese e per il sociale, dall’altro assicurare la sostenibilità della finanza pubblica”, ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al termine del Consiglio dei minstri sul Documento programmatico di bilancio. “Essa – aggiunge – è coerente con il percorso della spesa netta indicato nel Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 e confermato nel Documento programmatico di finanza pubblica 2025”.
In particolare, rende noto il Mef, nella legge di bilancio saranno “stanziati nel triennio circa 3,5 miliardi per la famiglia e contrasto alla povertà”. Tra le misure che saranno introdotte, prosegue il Ministero, “al fine di favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate” ci sarà “una revisione della disciplina per il calcolo dell’ISEE, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro annui”.
La legge di bilancio – aggiunge il Mef – “proseguirà il percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro che il Governo sta portando avanti dall’inizio della legislatura. In particolare, la manovra ridurrà la seconda aliquota IRPEF, che dall’attuale 35% passerà al 33% con uno stanziamento nel triennio pari a circa 9 miliardi euro”. E “al fine di favorire l’adeguamento salariale al costo della vita sono stanziati per il 2026 circa 2 miliardi”.
Sul fronte sanità, “ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo”. Con la legge di bilancio verranno, inoltre, prorogate per il 2026, con le stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi. Nella prossima legge di bilancio per le imprese “e, più in generale, per il sostegno dell’innovazione si favoriranno gli investimenti in beni materiali attraverso la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento, per un valore complessivo di 4 miliardi di euro”.
Per le coperture il ministero spiega che “oltre agli effetti di miglioramento del quadro di finanza pubblica anche dovuti alla rimodulazione del PNRR, concorrono al finanziamento della manovra, sul versante delle entrate, le risorse reperite a carico degli intermediari finanziari e assicurativi e, dal lato della spesa, interventi sugli stanziamenti di bilancio”. Con la legge di bilancio è anche “prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax”. Il Ministero annuncia poi che saranno presenti nel triennio il credito d’imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (ZES) e, nella misura di 100 milioni di euro nel triennio 2026-2028, per le zone logistiche semplificate (ZLS). E nella legge di bilancio sarà anche prevista la pace fiscale per tutto il 2023, secondo quanto si apprende al termine del Consiglio dei ministri sul Documento programmatico di bilancio.
“E’ una giornata importante per l’agenda finanziaria del Paese con l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del Documento programmatico di bilancio che viene inviato a Bruxelles. C’è una scadenza del 15 ottobre perentoria. Venerdì lo definiremo nei particolari. Le agenzie stanno riempiendo di contenuti più o meno corrispondenti alla realtà, ma credo che la prospettiva sia abbastanza delineata”, ha commentato il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al Forum di Coldiretti. “Papa Leone ha fatto il miracolo”, ha poi risposto Giorgetti ai giornalisti che gli chiedevano se il Papa avesse fatto il miracolo sulla Manovra in relazione alla sua battuta di questa mattina. “Se il Papa fa il miracolo partoriamo la manovra se non lo fa non la partoriamo” comunque “oggi chiudiamo i numeri giovedì o venerdì le norme”, aveva detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al Quirinale, a margine della visita del Santo Padre.
Gaza, domani vertice Governo su aiuti umanitari e ricostruzione
Roma, 14 ott. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha chiesto oggi, nel corso del Consiglio dei Ministri, che tutti i ministeri e le istituzioni coinvolte, a vario titolo, nel progetto di ricostruzione di Gaza si riuniscano per fare il punto sui prossimi passi, con un’attenzione particolare all’aspetto degli aiuti umanitari.
Per questo, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, domani alle 14 si terrà una riunione presieduta dal vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Meloni non sarà presente perchè impegnata, nel frattempo, nel Processo di Aqaba, che si terrà sempre domani a Roma.
All’incontro prenderanno parte i ministeri interessati (Esteri, Difesa, Università, Agricoltura, Affari regionali, Disabilità), il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e la Protezione Civile.
“L’Italia, come ha assicurato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è pronta a fare la propria parte nel processo di ricostruzione a Gaza”, ricordano le fonti.
Stellantis, Ficili: risultati positivi per Alfa, fiduciosi su Maserati
Torino, 14 ott. (askanews) – “I risultati di Alfa Romeo sono assolutamente positivi a livello globale, quindi stiamo andando veramente molto bene. Oggi presentiamo l’aggiornamento della Tonale”. Lo ha detto Santo Ficili, Ceo di Alfa Romeo e Coo Maserati all’Heritage Hub di Mirafiori a margine della presentazione del Programma mondiale Stellantis Philanthropy a supporto dei progetti contro la dispersione e della formazione in 9 Paesi europei.
“Lavoriamo ancora su Giulia e Stelvio, la gamma attuale. Abbiamo dovuto fare una scelta di sviluppo prodotto perch eravamo orientati tutto sull’elettrico. Adesso, dovendo rimettere mano al powertrain con motori termici ibridi(mhev) e plug-in (phev), ovviamente abbiamo bisogno di un po pi di tempo”.
Riguardo il piano “adesso lo stiamo definendo, sia per Alfa Romeo che per Maserati. Quanto prima in accordo col nuovo Ad Antonio Filosa lo finiremo e poi daremo la comunicazione ufficiale”.
Su Maserati “diciamo che il momento difficile per tutti. Le vetture di lusso soffrono un po di pi per quello che l’evoluzione del mercato, ma io sono assolutamente positivo. Quindi si tratta di traghettare e di attraversare questo momento cos difficile, ma vedo una luce all’orizzonte”.
Dombrovskis: preoccupati come Usa su stretta Cina a export terre rare
Roma, 14 ott. (askanews) – La Commissione europea “condivide le preoccupazioni degli Stati Uniti” per le restrizioni alle esportazioni di terre rare annunciate dalla Cina, e in generale per i controlli supplementari che vuole imporre sulle catene di approvvigionamenti e il tema sarà discusso al G7 delle Finanze questa settimana a Washington, durante le assemblee di Fmi e Banca Mondiale. Lo ha riferito il commissario europeo all’economia, Valdis Dombrovskis durante un evento all’American Enterprise Institute.
“Sulle tensioni tra Usa e Cina dobbiamo vedere come sfoceranno, ma condividiamo le preoccupazioni su questo grande ampiamento dei controlli sulle esportazioni su vari minerali e sull’intera catena di valore – ha detto -. Ci attendiamo alcune discussioni ora a livello del G7 qui a Washington”.
Il presidente Usa Donald Trump ha reagito agli annunci di Pechino con la sua tipica indole, annunciando in rappresaglia dazi supplementari del 100% sulle importazioni dalla Cina.
“Ma nella Ue abbiamo le stesse preoccupazioni e peraltro non sono nuove. Abbiamo grandi esposizioni alle forniture dalla Cina sulle terre. La Cina domina questo settore, ne ha più del 90% e alcuni anni fa abbiamo iniziato a perseguire una strategia di diversificazione sulle materie prime con partnership con vari paesi nel mondo. Ma anche con una strategia in cui cerchiamo di riciclare di più”, ha proseguito. “Pensiamo che la chiave della resilienza qui sarà diversificazione”. (fonte immagine: AEI).
In Calabria le riprese de "La Casa in Fiamme", con Buy e Bentivoglio
Roma, 14 ott. (askanews) – Sono partite lunedì 13 ottobre in Calabria le riprese del film “La casa in fiamme”, per la regia di Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana (Metti la nonna in Freezer, Bentornato Presidente, The Bad Guy).
I protagonisti del film, scritto da Renato Sannio e Giuseppe G. Stasi, sono Margherita Buy, Fabrizio Bentivoglio, Barbara Chichiarelli, Antonio Bannò, Anita Caprioli, Arianna Di Claudio e con Francesco Di Leva. Prodotto da Sonia Rovai con Claudio Falconi per Wildside, società del gruppo Fremantle, da Ariens Damsi per Eliofilm, e da Massimiliano Orfei, Luisa Borella e Davide Novelli per PiperFilm, che lo distribuirà al cinema in Italia. PiperPlay ne curerà le vendite internazionali.
Le riprese si svolgeranno per circa sei settimane tra la Calabria, in collaborazione con Fondazione Calabria Film Commission, e Roma.
Stellantis, Imparato: obiettivi Piano Italia confermati e rispettati
Torino, 14 ott. (askanews) – “Il Piano Italia lo stiamo eseguendo in modo dettagliato, gli obiettivi saranno mantenuti e assolutamente rispettati. Avevamo detto che avremmo portato la 500 ibrida a Mirafiori e il cambio eDct e si procede. Il 25 di novembre ci sar il lancio della macchina qui a Torino”. Lo ha detto Jean-Philippe Imparato, Ceo di Maserati all’Heritage Hub di Mirafiori a margine della presentazione del Programma mondiale Stellantis Philanthropy a supporto dei progetti a sostegno della dispersione e della formazione in 9 Paesi europei
“Dopo i volumi e il mercato possono cambiare, ma il piano scritto e firmato. Parliamo continuamente con Antonio Filosa (Ceo) e Emanuele Cappellano (Responsabile Europa), che supportano e proteggono il piano”, ha aggiunto.
Al via l’Anti-festival "Strane Coppie", 17esima edizione
Roma, 14 ott. (askanews) – Con un’anteprima a Milano giovedì 16 ottobre, e da Sabato 18 ottobre, con installazioni, eventi e conferenze al Museo Nitsch di Napoli, torna la storica rassegna culturale Strane Coppie, che per la sua 17esima edizione, presenta Ascoltatori selvaggi, Anti-festival di sortilegi senza menzogne. La manifestazione per la prima volta sceglie di stimolare in modo esperienziale i fruitori dell’Arte contemporanea, i lettori di romanzi e racconti, gli spettatori di cinema, piattaforme e tv in modo nuovo e immersivo, evitando ogni mediazione, riattivando le capacità di ascolto dell’opera che sempre più risulta parcellizzato, frammentato, distratto. Se l’opera diventa parte della nostra percezione e della nostra esperienza sensoriale ed emotiva la nostra capacità di ascolto e interazione col mondo verrà potenziata.
Ascoltatori selvaggi è un anti-festival dove parole e letteratura, musica e suono, arti visive e cinema dialogano e si confondono, nato dall’amicizia fra artisti attivi in ogni campo e dalla collaborazione fra associazioni, ovvero Aldebaran Park – Lalineascritta Laboratori di Scrittura, theatrum phonosophicum e Opificio Puca.
Un’anteprima a Milano nella Sala delle Colonne di Banco BPM e due giornate fra Napoli e Sant’Arpino, il primo al Museo Nitsch e il secondo all’Opificio Puca, tra installazioni site specific, performance, proiezioni, letture, conferenze e due spazi d’arte dal doppio senso simbolico: il centro antico di Napoli dove è incastonato, segreto, il Museo Nitsch e la periferia di Sant’Arpino, dove insiste, nel confine temporale fra campagna e industria, l’Opificio Puca.
Due eventi in cui l’espressione coniata e auspicata da Giuseppe Montesano, ‘ascoltatori selvaggi’, e recuperata come mission dell’anti-festival da Leopoldo Siano (theatrum phonosophicum), si declina in una serie di sortilegi senza menzogne, gioco di parole che omaggia l’Elsa Morante di Menzogna e sortilegio, di cui ricorre nel 2025 il quarantennale della morte: i sortilegi delle arti visive, del suono, della musica e le menzogne della letteratura e del cinema.
Che questo nostro tempo di false realtà e finte novità possa dedicarsi alla magia eterna dei sortilegi.
Cosa manca al nostro tempo? L’ascolto. Ascolto è tempo, è immersione totale. Se cancelliamo il tempo dell’esperienza dell’ascolto, annulliamo la memoria della vita. Il nostro mondo crolla poiché cancelliamo l’arte come esperienza e l’esperienza come materia profonda dell’arte. Il nostro presente rischia di riempirsi, da un lato, di artisti che non disegnano, scrittori che non leggono, musicisti che ignorano il suono e, dall’altro, di spettatori passivi, lettori pigri, ascoltatori spaventati.
PROGRAMMA
Giovedì 16 ottobre – Anteprima a Milano Banco BPM Sala delle Colonne
TOO WILD TO GO (troppo selvaggio per sprecarlo) di Luigi Pingitore
Proiezione audiovisiva che anticipa l’installazione TOO WILD TO GO che sarà presente al Museo Nitsch e all’Opificio Puca.
Il cinema dei fantasmi con Luigi Pingitore, Leopoldo Siano, Josè Vicente Quirante Rives coordina Antonella Cilento letture di Arianna Scommegna musica di Paolo Coletta
Le voci di dentro di un condominio mostrano l’intima verità di una coppia: è la tecnologia, nuovissima negli anni Cinquanta, di una radio a fare da catalizzatore mesmerico della verità nascosta di ognuno, padroni di casa e vicini… La musica da sempre fa impazzire: un uomo assiste impotente alla follia progressiva della sua amata ossessionata dalla musica di Beethoven dopo aver acquistato un gadget, come si direbbe oggi: la maschera in gesso che riproduce il volto dell’amato artista. Poiché la ragazza non riesce più a eseguire la musica di Beethoven, acquista un fonografo ma anche quest’acquisto non le evita d’impazzire… La moglie di un celebre attore di cinema e il suo migliore amico si amano in segreto: l’attore muore e così la relazione può emergere. Ma non cancella il senso di colpa, il tradimento commesso nei confronti dell’attore morto. Allora gli amanti andranno al cinema, per vedere i film del morto non ancora usciti ed assistere alla progressiva fuoriuscita dallo schermo dell’attore, ancora vivo… Queste sono le trame di tre grandi racconti: Una radio straordinaria di John Cheever, La maschera di Beethoven di Massimo Bontempelli e Lo spettro di Horacio Quiroga. Tre storie fantastiche (allucinatorie, fantasmatiche) per raccontare l’arte nell’epoca della sua riproducibilità: la radio, il fonografo, il cinema e la loro apparizione diabolica nelle nostre vite nella prime metà del Novecento. E oggi, che siamo immersi nell’infinita moltiplicazione e parcellizzazione dell’ascolto? Videocassette che uccidono, film che si confondono con il reale, reality che si innescano nella nostra vita, i social, i device: siamo ancora capaci di essere dei veri ascoltatori, degli ascoltatori selvaggi? Come Warhol, prima di Warhol, in questi tre racconti l’oggetto artistico mostra la sua natura ambigua se piegato alla riproduzione commerciale: l’opera ruba l’anima o lo strumento che la riproduce a mostrarci l’abisso?
(l’evento verrà replicato a Napoli al Museo Nitsch)
Sabato 18 ottobre – Museo Nitsch installazioni, eventi e conferenze
Ore 10: ‘Lo senti lo scorrere del fiume?’ Il collettivo di artisti dell’OPIFICIO PUCA presenta il progetto OH, AH, SI! sul fiume fuori rotta a cura Maria Giovanna Abbate e Francesco Capasso sul fiume Volturno con la moderazione di Leopoldo Siano
Il progetto OH, AH, SI! sul fiume fuori rotta, iniziato nel 2021 da un’idea di Maria Giovanna Abbate e Francesco Capasso, ha coinvolto attivamente 21 artisti, 10 associazioni del territorio, 3 comuni e diverse istituzioni pubbliche. Un viaggio esplorativo in un luogo fisico e non mentale, partendo dal mare e risalendo contro corrente il fiume Volturno, dall’Oasi dei Variconi di Castel Volturno, all’Oasi di Caricchiano di Cancello ed Arnone, rigorosamente a piedi e senza mai allontanarsi dall’impronta visiva dell’acqua. Gli ultimi 15 chilometri del fiume Volturno attraversano un’area una volta rurale ma ora fortemente urbanizzata tra Napoli e Caserta nota come Terra dei Fuochi, caratterizzata dalla costante presenza di incendi appiccati dai clan camorristici ai cumuli di rifiuti tossici. L’abbandono e il degrado hanno trasformato quest’area in una sorta di no man lands, dove l’assenza dello Stato si avverte più che in ogni altro luogo della regione. Negli ultimi 30 anni l’area è diventata meta di flussi migratori incontrollati, modello fallimentare delle politiche migratorie Italiane.
Ore 12: Replica dell’evento Il cinema dei fantasmi
con Luigi Pingitore, Leopoldo Siano, Josè Vicente Quirante Rives coordina Antonella Cilento letture di Gea Martire musica di Paolo Coletta
Ore 17: ASCOLTATORI SELVAGGI Lectio magistralis di Giuseppe Montesano in dialogo con Leopoldo Siano
Cosa significa ascoltare davvero un’opera, scritta, suonata, dipinta, fotografata, scolpita o filmata? Cosa significa farsi attraversare dall’esperienza, lasciarsi sconvolgere, spostare, cambiare? Ascoltare con gli occhi, toccare con le orecchie, gustare con le mani per vivere, come scrive Giuseppe Montesano in Lettori selvaggi: ‘Vivere in maniera non infame e miserabile, vivere non reprimendo e tagliando passioni e amori, ma facendo crescere e fiorire più passioni e amori. La vita vera è altrove? Allora l’altrove va cercato con ogni nostro desiderio. Vivere in tempi difficili ci costringe a cercare con la mano sinistra? E allora cerchiamo con la mano sinistra: con astuzia, con grazia, con candore. Rubiamo tempo vivo agli schermi menzogneri e alle relazioni fasulle, e leggiamo, ascoltiamo, pensiamo, sogniamo.’ Un dialogo fra uno dei più eminenti scrittori del nostro tempo e un musicologo, fondatore con Shushan Huysnunts del theatrum phonosphicum, che aspira alla sintesi delle arti, al Gesamtkunstwerk (dal teatro greco antico a Richard Wagner e alle avanguardie), all’ ascolto inteso come Seinserfahrung (‘esperienza dell’essere’) e al confronto antropologico col Suono, con i suoni nello spazio ovvero con il ‘paesaggio sonoro’ e gli archetipi acustici.
Ore 19: SORTILEGI SENZA MENZOGNE Interventi di Antonella Cilento, Laura Bosio, Giuseppe Montesano, Marta Morazzoni. letture di Fabio Cocifoglia, Imma Villa, Gea Martire musica di Paolo Coletta
Questo evento è un flusso: la lettura integrale de Lo scialle andaluso di Elsa Morante s’intervalla con la musica e con l’ascolto selvaggio dell’opera di Morante realizzata in diretta con la partecipazione di Antonella Cilento, Laura Bosio, Giuseppe Montesano, Marta Morazzoni. Ad ogni movimento del racconto corrisponde una scelta musicale d’autore, a ogni ascolto di parole e musica corrisponde un ragionamento.
Ore 10:00-20:00 – Installazioni e performance
TOO WILD TO GO (troppo selvaggio per sprecarlo) di Luigi Pingitore
Con Too Wild To Go, Luigi Pingitore trasforma lo spazio in un luogo di specchio e di voce, un’esperienza intima e collettiva al tempo stesso. Al Museo Nitsch e all’Opificio Puca l’installazione si apre come una soglia: Uno specchio attende lo spettatore. Ti avvicini. Cerchi il tuo riflesso. Incontri una realtà esterna che ti invade. Sei tu, e sei anche loro. Il suono scorre, stratificato, babelico, fatto di frammenti, respiri, parole spezzate. Lo specchio restituisce l’immagine, le voci dissolvono i confini. Un rito collettivo. Un invito a non sprecare l’ascolto selvaggio.
(Saranno distribuiti negli spazi museali e cittadini tante scatoline nere di carta con il logo del riciclo e la scritta TOO WILD TO GO. Aprendo la scatolina si trova sul fondo un qr code che collega a una pagina youtube su cui sono stati precaricati una serie di frammenti sonori: sono le voci di ideatrici e ideatori di Ascoltatori selvaggi che raccontano, narrano, sintetizzano, distorcono, spiegano quello che faranno.)
NADABRAHMA/ LA YURTA DEL RESPIRO di e con Iole Cilento
È uno spazio nomade, da allestire all’aperto, dedicato all’incontro col sé e alla propria capacità di rinnovamento. La struttura, ispirata ai resti del Tempio di Mercurio a Baia, ma realizzata con materiali effimeri, sfrutta la combinazione di forma concava, illuminazione puntuale e superficie liquida, per restituire echi di movimento e vibrazione attraverso il riverbero della luce al suo interno. L’ingresso e la sosta sono riservati a pochi visitatori per volta, scalzi e in silenzio, che il performer accoglie in un luogo di meditazione attiva, fatto di azioni minime e respiro profondo, abitato da tracce di suono, luce e segno, cui i visitatori saranno invitati a partecipare.
OH, AH, SI! SUL FIUME FUORI ROTTA a cura Maria Giovanna Abbate e Francesco Capasso
L’allestimento combina tra loro alcune installazioni multimediali, sculture e azioni performative realizzate da Francesco Capasso, Gaetano Fabozzi, Carlo Menale e Miho Tanaka, per il progetto Oh,Ah,Si! e ora rimodulate per gli spazi del museo. La sperimentazione di pratiche ibride, interdisciplinari, aperte e inclusive ha guidato questi artisti nelle zone di confine lungo il fiume Volturno, ciascuno con il proprio ‘stare al mondo’ ha osservato, interagito e sperimentato pratiche di condivisione indecise, aperte e in divenire.
ALL’IMPROVVISO di Salvatore Di Vilio
Uno scambio: L’Opificio Puca viene al Museo Nitsch, e il Nitsch va all’Opificio Puca. Questa l’idea del doppio contributo di Salvatore Di Vilio, maestro della fotografia contemporanea. Tre scatti realizzati ‘all’improvviso’ all’Opificio Puca vengono al Museo Nitsch: una trasposizione senza estetizzazione, che prevede un cambio di punto di vista. Abituati come siamo a scrollare immagini e ad ingrandirle con il movimento di due dita su uno schermo, abbiamo dimenticato lo sforzo di avvicinamento che la fotografia analogica ha sempre richiesto: avvicinarsi per vedere meglio. Così All’improvviso chiede allo spettatore di avvicinarsi agli scatti che troverà disposti sul pavimento, con soggetti disposti nella stessa posizione in cui sono stati sorpresi dalla macchina fotografica. Camminare sulle foto, come se fossimo sul pavimento dell’Opificio dove gli scatti sono stati realizzati.
FRAGILI PARADOSSI di Teresa Dell’Aversana
L’installazione prende vita in un ambiente a luce soffusa, dove piccoli vetri, come pellicole protettive per schermi di cellulari sono sospesi nell’aria con fili sottilissimi, quasi invisibili. Questi elementi fluttuano nello spazio, creando un’atmosfera sospesa tra il visibile e l’invisibile. Sulla loro superficie si trovano impronte in resina trasparente: tracce delicate di elementi naturali come foglie, gocce d’acqua e piume ecc. La luce interagisce con queste superfici, creando riflessi e ombre che si trasformano con il movimento dello spettatore. La scelta del vetro protettivo per cellulari non è casuale: è un materiale nato per proteggere e schermare, una barriera sottile tra l’uomo e il mondo virtuale. Nell’installazione questo stesso vetro diventa un supporto fragile che registra tracce del mondo naturale, mentre della figura umana non c’è presenza. Un paradosso visivo e concettuale: la tecnologia, solitamente usata per isolare e mediare la realtà, qui diventa il mezzo attraverso cui il mondo si manifesta. L’installazione non è solo visiva, ma si attiva anche sonoramente. Il passaggio dei visitatori, il loro respiro o un lieve spostamento d’aria possono far vibrare i fili e i materiali sospesi, generando suoni impercettibili, come tintinnii sottili o fruscii delicati. Ogni spettatore diventa così parte dell’opera, innescando un dialogo tra il corpo, il suono e la materia.
TUTTO PER ESISTERE DEVE ESSERE CANTATO | Maria Giovanna Abbate con Andrea Laudante, Shushan Hysnunts, Ladifatou Traore, Nare Davtyan. a cura di Christian Taranto in collaborazione con Tramandars per Biennale del Vesuvio.
La videoinstallazione presentata è la restituzione di un rito condiviso nato alle pendici del monte Somma. La ricerca ha intrecciato memorie collettive, ritualità popolari e legami con la terra e l’acqua, dando vita a una serie di sculture-strumento rituali in bronzo, realizzate a partire da lische di merluzzo in collaborazione con Fonderia Nolana. Il compositore Andrea Laudante ha affiancato il progetto con un laboratorio di ascolto meditativo nella Villa Augustea, da cui è nato il tessuto sonoro che accompagna l’opera. Il lavoro ha trovato compimento in una performance collettiva con le performer Shushan Hyusnunts, Ladifatou Traore e Nare Davtyan insieme a Laudante, nel complesso absidale della Villa Augustea. La performance è un respiro estremo. Una bocca aperta, immobile come la paura del futuro. Un grido ancestrale nel vuoto. Un sogno cantato per non essere dimenticato.
Domenica 26 ottobre – Opificio Puca
Ore 10:00-18:00 – Installazioni e performance
PER LE SCALE (ascolto sospeso)
Con il pubblico seduto sulle scale dell’Opificio inizia questa giornata in cui l’intera struttura verrà animata da fantasmi, immagini, respiri, suoni e visioni: in cima alla scala tre attrici/attori aspettano i visitatori per condurli lungo il percorso (cicli di 40/50 min). Attrici e attori nell’attesa fra un ciclo e l’altro leggono/interpretano brani da Elsa Morante, John Cheever, Massimo Bontempelli, Horacio Quiroga
SORTILEGI SENZA SEGRETI STANZA SONORA (durata 30′ in loop)
Una stanza dell’Opificio Puca sarà destinata all’ascolto selvaggio di musica e letteratura firmata da Giuseppe Montesano e realizzata da Luca Dell’Aversana
LIMBO
Stanza della Sibilla dove un’operatrice segna il destino degli spettatori coi tarocchi indicando le destinazioni degli spettatori lungo il percorso.
FRAGILI PARADOSSI di Teresa Dell’Aversana
Dopo il Museo Nitsch Teresa Dell’Aversana ripropone l’installazione Fragili paradossi nei caratteristici spazi dell’Opificio Puca.
NITSCH di Salvatore Di Vilio Uno scambio: L’Opificio Puca viene al Museo Nitsch, e il Nitsch va all’Opificio Puca. Questa l’idea del doppio contributo di Salvatore Di Vilio, maestro della fotografia contemporanea. Esposizione degli scatti realizzati dal maestro Salvatore Di Vilio durante una performance di Hermann Nitsch del 2006.
NADABRAHMA/ LA YURTA DEL RESPIRO di e con Iole Cilento Installazione e performance
Dopo il Museo Nitsch Iole Cilento ripropone l’installazione/performance Nadabrahma/ La yurta del respiro in un nuovo dialogo con gli spazi dell’Opificio Puca.
CI DEVE ESSERE STATO PER ARIA UN CIELO di Maria Giovanna Abbate, Francesco Capasso e Degoya (Francesco Di Cristofaro e Andrea Laudante)
‘In verita? cantare è altro respiro. È un soffio in nulla.’ R. M. Rilke Una videoinstallazione multicanale che indaga il suono come vibrazione originaria, invisibile e impercettibile. L’opera invita a un ascolto intimo, a sostare nel vuoto, dove caos e armonia coincidono in un equilibrio fragile e in continuo mutamento. Un rito percettivo sulla sottile soglia della vibrazione, là dove inizia l’esperienza del mondo.
Install’Azione SEPEITHOS. Il fiume scomparso di Napoli a cura del theatrum phonosophicum SEPEITHOS. Il fiume scomparso di Napoli
C’era una volta un fiume a Napoli, che scomparve. Gli antichi greci lo chiamavano ‘Sepeithos’. Se ci si mette in uno stato di ascolto profondo, il suo suono si può sentire ancora oggi… In questa ‘lezione performativa’, seguendo un ‘metodo mitico’ di libere associazioni, ispirato tra gli altri da James Joyce, il theatrum phonosophicum racconta di un work in progress, nato durante la residenza di ricerca al Museo Nitsch (Fondazione Morra): l’ascolto di una città per 24 ore, immergendosi nei numerosi strati e loci dell’inconscio di Napoli. Un flusso epico di field recordings, immagini sonore, sostanze, gesti e pensieri – mescolando memorie e desideri, secoli e millenni. Un paesaggio sonoro come ‘chaosmos’ che lascia convivere gli opposti: rumori lancinanti e mistici silenzi, luce e oscurità, pienezza e vuoto. Nella consapevolezza della continua, inesorabile trasformazione di ogni cosa. L’essere è il divenire. ‘Ah, straziante meravigliosa bellezza del creato!’ (Così parlò Totò alla fine di Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini).
Ore 12:00 – Sala Galleria una lecture-performance sull’ascolto epico con Leopoldo Siano & Shushan Hyusnunts
Ore 18:30 – Sala Galleria TOO WILD TO GO (troppo selvaggio per sprecarlo) di Luigi Pingitore
L’installazione di Luigi Pingitore chiuderà la manifestazione. L’azione sonora restituirà i frammenti raccolti dalle scatole riuniti come tessere di un mosaico. Qui, la frammentazione diventa completezza: ciò che è stato disperso per le vie della città si trasforma in un’unica, potente testimonianza collettiva, un inno all’ascolto che non si lascia sprecare.
Per consultare il programma e scoprire lo storico della rassegna Strane Coppie: https://www.lalineascritta.it/
Hamas non riconsegna tutti i corpi ostaggi deceduti: Israele non riapre valico di Rafah e limita aiuti a Gaza
Roma, 14 ott. (askanews) – Israele non riaprirà il valico di Rafah e limiterà la consegna degli aiuti, in seguito alla mancata consegna da parte di Hamas di tutti i corpi degli ostaggi deceduti: è quanto riporta il Times of Israel, citando fonti governative israeliane. Hamas ha rilasciato ieri i venti ostaggi ancora in vita detenuti nella Striscia di Gaza, oltre a quattro corpi; altre 24 salme rimangono invece ancora non localizzate.
Hamas comunque, ha informato i mediatori di voler consegnare i corpi di altri quattro ostaggi israeliani deceduti nella Striscia di Gaza alle 22 ora locale (le 21 in Italia): è quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters citando fonti della mediazione internazionale.
La musica di Alexia torna a far vibrare i dancefloor
Milano, 14 ott. (askanews) – La musica di Alexia torna a far vibrare i dancefloor: il 17 ottobre (per Garbo Dischi) il suo ultimo singolo “Follow” esce in una nuova versione del brano firmata dal dj e producer italiano Ale De Tuglie, che continua a ridefinire il significato di “made in Italy” nella scena elettronica mondiale. In questo lavoro riesce a fondere la sua cifra elettronica elegante e ipnotica con l’inconfondibile energia della voce di una delle icone della dance italiana più conosciute al mondo.
Il trascinante singolo “Follow”, pubblicato lo scorso maggio e scritto con Alessandra Flora, Marco Guazzone, Gianni Pollex, Lara Ingrosso e Leonardo Lamacchia, si rinnova qui in una veste inedita: De Tuglie ne reinterpreta le sonorità con influenze che richiamano i club di Ibiza e Londra, arricchendole di groove magnetici e dettagli raffinati. Un incontro tra due sensibilità che dà vita a un mix vibrante e contemporaneo, capace di esaltare il messaggio del brano: un invito ad andare oltre la superficie in un’epoca dominata dai social, riscoprendo autenticità, ascolto ed empatia.
Con le sue produzioni raffinate e un approccio visionario, Ale De Tuglie è uno dei giovani talenti più interessanti della scena elettronica internazionale. Dopo aver condiviso il tour con Marco Carola in venue iconiche come Pacha a Ibiza e Soho Garden a Dubai, è entrato nel roster di Music On, portando la sua cifra elegante e ipnotica nei principali festival e club del mondo: solo nel 2025 ha suonato a Ibiza, Londra, Francia, Stati Uniti, Dubai, Olanda, Romania e molte altre tappe.
Dopo un’estate che l’ha vista protagonista sui palchi più prestigiosi, dalla Spagna alla Finlandia, passando per numerose e speciali location italiane, Alexia è pronta a portare la sua musica ancora più lontano, oltre oceano: il 19 dicembre 2025 sarà tra le headliner del grande evento “The Best of I LOVE DANCE” al Palacio de los Deportes di Città del Messico, mentre il prossimo anno arriverà il momento del suo show più atteso, The party – Back to the dancefloor, il concerto evento in programma il 26 marzo 2026 al Fabrique di Milano, per celebrare una carriera che ha fatto ballare intere generazioni.
THE PARTY – BACK TO THE DANCEFLOOR è prodotto da A1 Concerti. I biglietti sono disponibili in prevendita su Ticketone al link: https://www.ticketone.it/artist/alexia/
Emergenza infortuni nella Lazio: si ferma anche Castellanos
Roma, 14 ott. (askanews) – Continua l’emergenza infortuni in casa Lazio e il problema si sposta ora in attacco dove Valentin Castellanos, che si era fermato venerdì scorso nell’ultimo allenamento della settimana, ha riportato una lesione di secondo grado al retto femorale della coscia destra. Una diagnosi che prevede uno stop compreso tra i 45 e i 60 giorni, con il rientro ipotizzabile solo dopo la prossima sosta per le nazionali. Castellanos in stagione aveva raccolto fin qui 6 presenze con 2 gol e 3 assist all’attivo.
Cesvi: fame come arma di guerra a Gaza, situazione grave in 40 paesi
Roma, 14 ott. (askanews) – Nell’ultimo anno guerre e conflitti armati hanno innescato 20 crisi alimentari e gettato in condizioni di fame acuta 140 milioni di persone, un numero equivalente a oltre il doppio dell’intera popolazione italiana. In diversi contesti, la fame non è stata soltanto una conseguenza ‘collaterale’ della violenza armata, ma è stata deliberatamente inflitta attraverso assedi, blocchi degli aiuti e distruzione delle infrastrutture agricole, ovvero utilizzata come una vera e propria arma di guerra. Gaza è l’esempio più emblematico: negli ultimi due anni il ministero della Salute locale (MoH) ha documentato 461 decessi correlati alla malnutrizione (oltre 270 solo nel 2025), tra cui 157 minori. Attualmente 320mila bambini sotto i 5 anni a rischio di malnutrizione acuta e oltre 20mila persone sono rimaste uccise (2.580) o ferite (18. 930) nel tentativo di procurarsi del cibo e accedere agli aiuti.
È quanto emerge dall’Indice Globale della Fame 2025 (Global Hunger Index – GHI), tra i principali rapporti internazionali sulla misurazione della fame nel mondo, curato da CESVI per l’edizione italiana e redatto da Welthungerhilfe (WHH), Concern Worldwide e Institute for International Law of Peace and Armed Conflict (IFHV).
Il rapporto evidenzia che, attualmente, sono oltre 40 i Paesi del mondo, che stanno fronteggiando livelli di fame grave e allarmante.
‘C’è un dato anche più preoccupante e che chiama in causa un disinteresse endemico e diffuso, impegni su scala mondiale presi e poi disattesi – sottolinea Gigi Riva, editorialista di Domani e scrittore, nella prefazione del GHI 2025 – Le cifre, al proposito, sono impietose. Dal 2016 ad oggi, dunque nell’arco degli ultimi dieci anni, la riduzione della fame nel mondo è stata minima. Tanto da poter pronosticare che sarà forzatamente disatteso l’obiettivo ambizioso della ‘fame zero’ entro il 2030. Se si procedesse gli attuali ritmi, la meta della scomparsa della fame sarebbe raggiunta nel 2137, più di un secolo dopo’.
Gaza è in corso una drammatica carestia (IPC Fase 5), già attestata nel Governatorato di Gaza. Secondo le proiezioni, nei prossimi mesi quasi un terzo della popolazione – circa 641.000 persone – si troverà in condizione di catastrofe (Fase 5), mentre 1,14 milioni di individui saranno in emergenza (Fase 4). Dalla metà di marzo, oltre 1,2 milioni di persone sono state sfollate, gli aiuti, risultano ancora gravemente insufficienti e fortemente limitati e i prezzi dei beni di prima necessità sono esplosi (+3.400% per la farina). La malnutrizione infantile è aumentata rapidamente: nel corso dell’estate 2025 sono stati individuati tra i bambini con meno di 5 anni ben 28 mila casi di malnutrizione acuta, un numero più alto delle diagnosi totali dei sei mesi precedenti (da gennaio a giugno 2025 registrati 23mila casi). Oltre 55mila donne in gravidanza o in allattamento e 25mila neonati necessitano urgentemente di supporto nutrizionale e la produzione alimentare locale è crollata: oltre il 98 per cento dei terreni coltivabili è danneggiato o inaccessibile. la distruzione delle infrastrutture agricole, la presenza diffusa di ordigni inesplosi e il collasso dei servizi idrici, sanitari e di salute pubblica renderanno la ripresa estremamente lunga, e i mezzi di sussistenza e la nutrizione saranno in pericolo ancora per anni.
CESVI è presente nei territori palestinesi dal 1994 e con l’inizio del conflitto ha intensificato gli sforzi per fornire acqua pulita e servizi essenziali di igiene alla popolazione Gaza, oltre che per migliorare la gestione dei rifiuti, mitigare il rischio di alluvioni e ridurre i rischi di malnutrizione acuta.
L’organizzazione negli ultimi due anni non ha mai interrotto le proprie attività, rimanendo sul campo con il proprio staff locale e internazionale per garantire la sopravvivenza delle famiglie sfollate.
Attualmente CESVI fornisce quotidianamente, a Gaza City e nel centro della Striscia, 50-55mila litri di acqua potabile nei campi sfollati. Le attività di distribuzione nella Striscia hanno raggiunto complessivamente circa 105.000 gazawi, con 30 milioni di litri di acqua distribuiti. Continua inoltre l’installazione di latrine e la riabilitazione delle infrastrutture igienico/sanitarie nei campi sfollati di Deir al Balah e Khan Younis.
‘Accogliamo con speranza le notizie di un accordo sul termine del conflitto, che ci auguriamo possa essere duraturo e definitivo, ma è fondamentale ricordare che quella in corso a Gaza continua a essere un’emergenza umanitaria di gravissima portata’, spiega il direttore generale di Cesvi Stefano Piziali.
‘La ripresa – aggiunge – sarà lunga e difficile: milioni di persone vivono in condizioni catastrofiche, senza sicurezza né accesso sufficiente a beni essenziali, e le ferite materiali e psicologiche sono molto profonde. La macchina umanitaria in questo conflitto è stata stravolta ed è necessario che riprenda rapidamente a muoversi in maniera tempestiva, efficace e senza ostacoli: portare soccorso ai più vulnerabili resta una sfida, condizionata da ostacoli logistici e da un equilibrio ancora incerto. Senza un accesso continuativo e coordinato, il rischio di abbandonare la popolazione a un destino segnato rimane concreto. Qualsiasi ulteriore ritardo, comporterebbe un aumento inaccettabile della mortalità legata alla carestia. CESVI ribadisce che il rispetto del diritto internazionale e della neutralità umanitaria è indispensabile per proteggere i civili e garantire che gli aiuti arrivino realmente dove servono. Esortiamo tutte le parti a garantire l’accesso e la distribuzione degli aiuti umanitari in quantità adeguata per rispondere all’emergenza umanitaria e avviare un percorso volto a costruire le condizioni per una pace sostenibile. A Gaza servono interventi tempestivi, ma anche un impegno costante nei mesi e negli anni a venire per accompagnare verso un futuro dignitoso e sereno una popolazione stremata da anni di privazioni e violenza’.
Il caso di Gaza è l’espressione più drammatica di una pericolosa tendenza ben lontana dall’essere isolata. Nel solo 2024 quasi la metà (47%) dei casi di fame acuta in tutto il mondo sono stati provocati proprio da scontri armati. Solo nell’ultimo anno sono stati registrati quasi 200 mila episodi di violenza, con un aumento del 25% rispetto al 2023. Questa escalation ha costretto milioni di famiglie a sopravvivere senza mezzi né servizi essenziali, portando il numero di sfollati a oltre 122 milioni, il livello più alto mai registrato.
I conflitti a Gaza e in Sudan dimostrano chiaramente come la violenza armata possa distruggere rapidamente la sicurezza alimentare: tra il 2023 e il 2024 le persone esposte a livelli di carestia sono più che raddoppiate, raggiungendo quasi due milioni, di cui il 95% vive proprio in questi due contesti. Il GHI 2025 richiama con forza l’attenzione sul rischio di ‘normalizzazione’ dell’utilizzo della fame come arma di guerra e invita al rispetto del diritto internazionale e al rafforzamento dei meccanismi di controllo e responsabilità in relazione a questa pratica.
‘La guerra è il più crudele moltiplicatore della fame – afferma il direttore generale di CESVI, Stefano Piziali – Dove scoppiano i conflitti, i sistemi alimentari collassano, le famiglie sono costrette a fuggire e milioni di persone vengono spinte nell’insicurezza alimentare. A rendere la situazione ancora più drammatica – prosegue – negli ultimi anni è stato registrato un forte calo degli aiuti umanitari, mentre le spese militari hanno continuato a crescere, superando nel 2024 i 2.700 miliardi di dollari: oltre cento volte l’ammontare destinato agli aiuti umanitari. Un’inversione di priorità che compromette la capacità della comunità internazionale di rispondere alla fame e che si unisce all’inaccettabile pratica, sempre più frequente, di utilizzare la privazione di acqua e cibo come un’arma contro la popolazione civile’.
Il punteggio mondiale dell’Indice Globale della Fame (GHI) 2025 è 18,3, indicativo di un livello di malnutrizione globale “moderato”: nel 2024, le persone che hanno sofferto di fame acuta sono state complessivamente oltre 295 milioni in 53 Paesi e territori, 13,7 milioni in più rispetto al 2023.
I quattro indicatori chiave del rapporto – denutrizione, arresto della crescita infantile, deperimento infantile e mortalità infantile – restano lontani dagli obiettivi internazionali e non si registrano progressi significativi dal 2016 a causa della sovrapposizione di diverse crisi: conflitti armati, shock climatici e fragilità economiche.
Dal GHI 2025 emerge che la fame ha raggiunto livelli allarmanti in 7 Paesi – Haiti, Madagascar, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Sud Sudan, Burundi e Yemen – ed è classificata come grave in altri 35. In 27 Paesi si registra addirittura un peggioramento rispetto al 2016. Il punteggio più grave del GHI 2025 è quello registrato dalla Somalia (42,6).
Va tuttavia precisato che in diversi Paesi – tra cui Palestina e Sudan, oltre a Burundi, Corea del Nord e Yemen – la situazione è così critica da rendere impossibile il calcolo completo dei punteggi di GHI, a causa della mancanza di dati essenziali. Gli indicatori disponibili, tuttavia, segnalano un peggioramento delle condizioni e suggeriscono che la realtà sia persino più grave di quanto riportino le statistiche.
‘Quando i sistemi di monitoraggio vengono indeboliti o smantellati, i bisogni diventano ‘invisibili’ – prosegue Piziali – e quindi non riescono più ad attrarre aiuti, alimentando un circolo vizioso’.
A livello regionale, la fame resta grave in Africa subsahariana e in Asia meridionale (con un punteggio GHI rispettivamente di 27,1 e 24,9), mentre si riscontrano lievi miglioramenti globali, legati soprattutto ai progressi in alcune aree dell’Asia meridionale, sud-orientale e dell’America Latina. Tuttavia, questi avanzamenti restano fragili e possono essere rapidamente compromessi, a conferma della necessità di politiche solide, sistemi di allerta precoce, misure di resilienza climatica e trasformazioni strutturali dei sistemi alimentari per consolidare i risultati raggiunti. Per questo il rapporto lancia un appello urgente per rafforzare gli aiuti, investire in sistemi alimentari resilienti, adottare politiche di lungo periodo e garantire il diritto al cibo come diritto umano fondamentale.
La regione dell’Africa a Sud del Sahara detiene ancora il primato mondiale di mortalità infantile sotto i 5 anni: in Chad, Niger, Nigeria e Somalia il livello resta estremamente allarmante. Il Sudan e il Sud Sudan il conflitto in corso dal 2023 ha frammentato i sistemi alimentari, ostacolato la distribuzione degli aiuti e provocato lo sfollamento di milioni di persone. A metà del 2024 è stata confermata la carestia in alcune aree del Darfur, con circa 760.000 persone in condizioni di insicurezza alimentare a livello catastrofe (Fase 5 IPC).
In Asia meridionale la denutrizione colpisce ancora quasi 1 persona su 8, ed è in questa regione che si trova quasi il 40% della popolazione denutrita a livello globale. I livelli di denutrizione sono in aumento rispetto al 2016 e Afghanistan, Pakistan e Sri Lanka registrano livelli di fame in aumento. In Asia Occidentale e in Nord Africa la violenza armata in Paesi come Siria, Yemen, Territori Palestinesi occupati ha gravemente colpito la produzione agricola e i sistemi alimentari, provocando milioni di sfollati e riducendo le possibilità di accesso al cibo.
Nella regione dell’Asia orientale e Sud Est Asiatico, tra i Paesi che affrontano le difficoltà peggiori vi è il Myanmar, con un punteggio GHI pari a 15,3 (fame moderata). L’escalation di violenza e il terremoto del marzo 2025 ha provocato circa 3 milioni di sfollati messo oltre 14 milioni di persone, pari al 25% della popolazione, in condizioni di insicurezza alimentare critiche.
Accanto a queste emergenze, dal 2016 alcuni Paesi hanno registrato progressi significativi. Bangladesh, Nepal, Togo, India, Etiopia, Angola e Sierra Leone dimostrano che politiche mirate e investimenti costanti possono produrre risultati concreti nella lotta alla fame. Si tratta però di progressi fragili: senza strategie di lungo periodo, sistemi di allerta precoce e strumenti di resilienza climatica, i miglioramenti rischiano di non consolidarsi.
Francia, Lecornu annuncia la sospensione della riforma delle pensioni
Roma, 14 ott. (askanews) – Il primo ministro Sébastien Lecornu ha annunciato che sospenderà la riforma delle pensioni in autunno.
“Proporrò al Parlamento in autunno di sospendere la riforma delle pensioni del 2023 fino alle elezioni presidenziali. Non ci sarà alcun aumento dell’età pensionabile da ora fino a gennaio 2028, come richiesto specificamente ieri dalla CFDT (Confederazione Democratica Francese del Lavoro,ndr)”, ha annunciato il primo ministro.
“Ma lo dico qui in modo molto diretto: sospendere per il gusto di sospendere non ha senso. Sospendere qualsiasi cosa come prerequisito sarebbe irresponsabile. Questa sospensione deve infondere la fiducia necessaria per costruire nuove soluzioni. Sospendere per fare meglio è la soluzione”, ha continuato. Sébastien Lecornu ha altresì affermato che non si tratta di fare “qualsiasi cosa” e che questa sospensione dovrà essere “compensata”.
“Il costo della sospensione per il nostro sistema pensionistico ammonta a 400 milioni di euro nel 2026 e a 1,8 miliardi di euro nel 2027. Questa sospensione andrà a beneficio di 3,5 milioni di francesi. Dovrà quindi essere compensata finanziariamente, anche attraverso misure di riduzione dei costi”, ha spiegato il primo ministro.Lecornu ha affermato di voler evitare un “aumento del deficit” e di “mettere a repentaglio la credibilità del nostro Paese”.
Fmi: su titoli IA rischi di "improvvisa e brusca correzione"
Roma, 14 ott. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale mette in guardia dal rischio di una “improvvisa e brusca correzione” dei titoli azionari legati all’intelligenza artificiale a Wall Street, facendo parziali analogie con la bolla Internet del 2001 (dot-com) e sottolineando la concentrazione dei rischi in questo segmento.
Nel suo Global Financial Stability Report, l’istituzione di Washington analizza le valutazioni dei titoli dell’azionario Usa non solo in riferimento al rapporto tra prezzo e utili (p/e) ma anche con vari modelli che cercano di cogliere i fondamentali dei titoli sull’indice S&P 500.
“Attualmente le valutazioni sono tirate – dice lo studio -. Si stima che siano sopravvalutate di circa 10 punti percentuali. Tuttavia, in diversi episodi del passato le valutazioni eccessive erano perfino più alte, per esempio durante la bolla dot-com degli inizi del 2000”.
L’istituzione di Washington esprime “particolare preoccupazione sulla concentrazione dei rischi nell’ambito dell’S&P 500, è ai massimi storici con un piccolo gruppo di titoli che vanno dalle mega imprese dell’information technology a quelle collegate all’IA che stanno trainando l’indice generale. Il settore dell’IT pesa per il 35% dell’S&P 500, un valore simile a quello della bolla dot-com ma le sole 7 società più grandi pesano per il 33% dell’indice. Conseguentemente – si legge – una misura che guarda alla concentrazione del rischio è ora notevolmente più elevata che durante la bolla del dot.com”.
Inoltre, “a fronte di consistenti investimenti legati all’intelligenza artificiale, per esempio su processori e data center la possibilità che le mega imprese non riescano a generare i rendimenti attesi, in base a cui vengono giustificate le alte valutazioni attuali, potrebbe innescare deterioramenti nel clima tra gli investitori e rendere i titoli suscettibili di improvvise e drastiche correzioni. Conseguentemente le valutazioni potrebbero collassare – conclude il Fmi – rendendo l’indice vulnerabile a cali”.
Milano resta attrattiva nonostante le inchieste su 150 cantieri
Roma, 13 ott. (askanews) – Il mercato immobiliare milanese vive un paradosso senza precedenti: mentre 150 cantieri rimangono bloccati dalle inchieste della Procura su presunte irregolarit nei titoli edilizi, il crowdfunding immobiliare registra una crescita esplosiva del 40%, raccogliendo 27,86 milioni di euro nel primo semestre del 2025. Una contraddizione che evidenzia come gli investitori continuino a credere nel potenziale della citt meneghina, nonostante le difficolt burocratiche che hanno paralizzato il settore delle nuove costruzioni.
La crisi ha origine dall’utilizzo improprio delle SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attivit) al posto dei pi complessi Permessi di Costruire per progetti edilizi di grande portata. ‘Molti complessi costruiti su tanti piani, torri e realizzazioni molto importanti hanno utilizzato questo titolo della SCIA invece di un PdC’, spiega Federica Abanese, esperta del settore immobiliare milanese. ‘Il problema che senza titolo edilizio, gli investitori di fondi restano in attesa per anni che si sblocchi la situazione’.
Nonostante le difficolt, i dati nazionali sul crowdfunding immobiliare dipingono un quadro di crescita sostenuta. Tra il 2024 e il 2025, in Italia sono state lanciate 160 campagne di equity crowdfunding, con il 30,6% di progetti immobiliari che mantengono un tasso di successo dell’88%. Il lending crowdfunding nel comparto immobiliare ha registrato un incremento del 20,9%, con rendimenti medi intorno al 10%, mentre il tasso di interesse medio annuo per i prestiti di crowdinvesting salito al 10,07% nel primo semestre del 2025.
‘Il crowdfunding immobiliare offre rendimenti del 12-14% in 12 mesi, massimo due anni’, sottolinea Federica. ‘Nessuna banca, nessun prodotto finanziario pu dare una rendita cos elevata e sicura come quelle legate all’immobiliare’. Tuttavia, l’esperta mette in guardia sui rischi: ‘Bisogna che sia stata fatta una due diligence documentaria importante, che ci sia gi il titolo edilizio e soprattutto sapere che tipo di lavoro di progettazione stato fatto’.
La situazione milanese si aggravata a luglio 2025, quando le inchieste hanno coinvolto figure di spicco del settore, incluso il sindaco, paralizzando progetti prestigiosi come quelli legati a San Siro – Scalo House – Residenze Lac e indagando su altri, come Bosco Navigli e Park tower .
‘Cantieri prestigiosi, quelli indagati, quelli in corso di costruzione, anche cantieri molto importanti dal punto di vista progettuale’, conferma Federica, che ha vissuto direttamente le conseguenze con due progetti in attesa dei permessi PdC, uno in via Gallarate e uno in zona Bovisa.
Tuttavia, Milano mantiene la sua attrattivit per gli investitori internazionali. ‘Complice la flat tax, diventata un porto di atterraggio per societ estere che portano qui i loro capitali’, osserva l’esperta. ‘Mi chiamano spesso dicendo: Federica, vogliamo investire. Quando c’ tanta domanda, il prezzo rimane stabile o pu anche crescere’. Il confronto con altre metropoli europee conferma questa tesi: ‘Parigi e Londra sono ancora pi lontane dal punto di vista dei prezzi rispetto a Milano, sono citt dove i prezzi sono ancora pi alti’.
Il settore del crowdfunding immobiliare ha raccolto oltre 180 milioni di euro tra luglio 2024 e giugno 2025, distribuiti tra operazioni di lending ed equity, dimostrando la resilienza degli investimenti alternativi anche in un contesto di incertezza. ‘Nel momento in cui si fa un investimento il cui sottostante l’immobiliare, possiamo definire non una certezza al 100%, ma una buona percentuale di riuscita’, conclude Federica ‘la citt ha ancora molto da offrire e gli investimenti immobiliari, se ben pianificati, possono continuare a essere redditizi’. La solidit del mattone continua ad attrarre capitali nonostante le turbolenze normative e qualche flessione economica globale.
La sfida per Milano sar quella di sbloccare rapidamente la situazione burocratica per non perdere l’opportunit di canalizzare questi flussi di investimento verso progetti concreti, mantenendo al contempo la fiducia degli investitori in un mercato che, nonostante tutto, continua a dimostrare la sua vitalit.
PMI italiane: l’era di robot umanoidi e dell’IA inizia da Bologna
Roma, 14 ott. (askanews) – Le piccole e medie imprese italiane si trovano di fronte a una sfida cruciale: l’adozione di tecnologie avanzate come la robotica e l’intelligenza artificiale. Secondo gli ultimi dati ISTAT, solo l’8,2% delle imprese italiane con almeno 10 addetti utilizza almeno una tecnologia di intelligenza artificiale. Questo dato evidenzia un ritardo significativo rispetto ad altri paesi europei, ma anche un’enorme opportunit di crescita. Michele Busia, esperto del settore, afferma: “La robotica e l’intelligenza artificiale rappresentano una risposta reale e funzionale ai problemi quotidiani delle PMI, come la carenza di personale qualificato e l’inefficienza nei flussi operativi”.
L’evento “Officina del Futuro”, che tenuto a Bologna in questi giorni, ha messo in luce come l’integrazione di sistemi robotizzati e intelligenza artificiale possa trasformare le PMI in realt pi automatizzate e competitive. “Questi strumenti non si limitano a stupire dal punto di vista tecnologico, ma offrono soluzioni concrete per migliorare l’efficienza operativa”, sottolinea Busia. Il mercato della robotica in forte espansione, con previsioni che indicano una crescita fino a 185,37 miliardi di dollari entro il 2025. Questo trend accompagnato da un aumento dell’adozione dell’intelligenza artificiale nelle PMI italiane, con il 43% delle aziende che gi utilizza queste tecnologie per ottimizzare processi e innovazione. “L’integrazione di robot umanoidi e intelligenza artificiale conversazionale permette alle aziende di automatizzare i processi ripetitivi e logoranti, ottimizzare le risorse umane e creare nuove figure professionali”, aggiunge Busia.
L’adozione di queste tecnologie non solo migliora l’efficienza e la competitivit, ma apre anche nuove opportunit di lavoro e sviluppo professionale. “Figure ibride, altamente qualificate, capaci di affiancare le macchine intelligenti e guidare la crescita dell’impresa, sono il futuro”, afferma Busia. In un’epoca in cui l’automazione una condizione necessaria per la sopravvivenza, eventi come “Officina del Futuro” rappresentano un punto di svolta per le PMI italiane. “La rivoluzione iniziata. E passa da Bologna”, conclude Busia.
Fmi, Gourinchas: bolla IA? "Nessuno ha certezze ma il rischio c’è"
Roma, 14 ott. (askanews) – “Ovviamente nessuno può sapere con certezza” se e quando dovesse scoppiare una eventuale bolla finanziaria sull’intelligenza artificiale, “quello che vediamo” sui titoli di Wall Street legati al settore “è che ci sono investimenti molto consistenti, sia dalle imprese che stanno sviluppando modelli di intelligenze artificiale ma, anche tanti da imprese che la stanno adottando software di IA”. Lo ha rilevato il capo economica del Fmi, Pierre-Olivier Gourinchas, rispondendo ad una domanda durante la presentazione del World Economic Outlook.
Questi forti investimenti “certamente stanno contribuendo alla performance degli Usa. Le valutazioni che vedete riflettono le proiezioni sui profitti futuri e sono piuttosto elevate. E si stanno trasferendo nei consumi, perché la persone vedono che i loro portafogli titoli vanno bene e questo sta portando a pressioni sulla domanda. Se questo verrà seguito da una correzione di mercato, penso che nessuno possa dirlo con certezza. Noi – ha concluso Gourinchas – dobbiamo guardare ai rischi e certamente questo è uno dei rischi”.
Tyler, The Creator torna in Italia con un’unica daa a Milano
Milano, 14 ott. (askanews) – Tyler, The Creator – artista poliedrico, produttore, designer e innovatore che ha ridefinito la musica degli ultimi quindici anni – torna in Italia con un’unica e imperdibile data: appuntamento per martedì 25 agosto 2026 a Fiera Milano Live, una data prodotta da Vivo Concerti. I biglietti saranno in prevendita esclusiva Vivo Club da mercoledì 15 ottobre 2025 alle ore 11.00. Mentre saranno disponibili online su www.vivoconcerti.com da giovedì 16 ottobre 2025 alle ore 11.00 e in tutti i punti vendita autorizzati da martedì 21 ottobre 2025 alle ore 11.00. Tyler, The Creator è pronto a portare tutta la sua energia a Milano con un live che si preannuncia come un evento unico e imperdibile. Le sue performance dal vivo sono esperienze spettacolari e immersive, in cui musica, estetica e arte visiva si fondono in uno show dal forte impatto emotivo. È un artista e innovatore capace di reinventarsi costantemente, lasciando un’impronta indelebile nella musica e nella cultura globale.
Tyler, The Creator è un autore, artista discografico, cantautore, produttore, regista, designer e altro ancora; ha fatto parlare di sé nel 2007 in quanto co-fondatore del collettivo Odd Future, prima di co-creare e recitare nello show televisivo cult Loiter Squad su Adult Swim con i suoi compagni di Odd Future. Questo è stato solo l’inizio per Tyler da allora ha vinto un Grammy Award, ha pubblicato otto album in studio, ha lanciato il festival musicale di fama internazionale Camp Flog Gnaw che è andato esaurito per 11 anni consecutivi, ha creato due marchi lifestyle (Golf Wang e le FLEUR*) che hanno collaborato con marchi storici come Converse, Lacoste e altri, oltre a sviluppare altri due programmi TV (The Jellies! per Adult Swim e Nuts & Bolts per Viceland) e ha ideato una capsule collection per Louis Vuitton. Nel 2019, il suo album IGOR ha debuttato al primo posto nella classifica Billboard 200, lo ha visto incoronato Uomo dell’anno da GQ e Innovatore dell’anno dalla rivista Wall Street Journal, oltre ad essere stato nominato Miglior album rap alla 62a edizione dei Grammy Awards. Nel 2021 l’album CALL ME IF YOU GET LOST ha ottenuto un successo universale, debuttando al primo posto nella classifica Billboard 200 e gli è valso il suo secondo Grammy come miglior album rap. Solo negli ultimi 12 mesi, Tyler ha ottenuto il primo posto in classifica con l’album CHROMAKOPIA e ha pubblicato a sorpresa l’album DON’T TAP THE GLASS, oltre ad aver girato il mondo con il suo tour sold-out di 100+ date. “DON’T TAP THE GLASS” ha debuttato in Italia al #1 della classifica CD, Vinili e Musicassette e al #11 di quella Album FIMI/NIQ. Il suo ultimo singolo “SUGAR ON MY TONGUE”, estratto dall’album, si conferma hit indiscussa, raggiungendo oltre i 170 milioni di stream nel mondo e oltre 6 milioni di creation, tra cui 100 mila solo in Italia. Quest’inverno debutta come attore in Josh Safdie e Marty Supreme di A24, insieme a attori del calibro di Timothee Chalamet, Gwyneth Paltrow e altri.
Sanchez: la pace non può significare impunità per il genocidio a Gaza
Roma, 14 ott. (askanews) – “La pace non può significare oblio, non può significare impunità. Netanyahu deve rispondere di ciò che ha fatto. Credo che coloro che sono stati attori chiave nel genocidio perpetrato a Gaza dovranno affrontare la giustizia e, pertanto, non può esserci impunità”. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in un’intervista alla radio Cadena Ser.
“Quando ero giovane, ho avuto l’opportunità di lavorare alle Nazioni Unite in Bosnia-Erzegovina durante la guerra del Kosovo, e la pace è una cosa, ma l’impunità non può essere permessa”, ha aggiunto. Per un vero e duraturo accordo di pace, secondo Sanchez, “credo che ci sia molto lavoro da fare. In effetti, ci sono molte incognite sulla governance” della Striscia, “sul suo ancoraggio al diritto internazionale, ma credo sia importante che la violenza a Gaza cessi e che si apra un’opportunità per un dialogo franco tra Israele e Palestina e per il riconoscimento dei due Stati”.
Fmi: fare pressioni sulle banche centrali è sempre un boomerang
Roma, 14 ott. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale lancia un richiamo sulla credibilità delle istituzioni economiche, in particolare sulle Banche centrali. “Le pressioni per allentare la politica monetaria sono sempre controproducenti, che siano fatte per sostenere l’economia, alle spese della stabilità dei prezzi, o per abbassare i costi di servizio del debito”. Lo si legge in un articolo che accompagna il capitolo centrale del World Economic Outlook.
Sebbene questo possa abbassare i tassi di interesse su breve termine, “alla fine l’inflazione e le aspettative di inflazione aumentano più di quanto si vorrebbe. La fiducia nelle banche centrali aiuta ad ancorare le aspettative di inflazione, specialmente nelle situazioni di shock come si è visto durante la recente crisi sui costi della vita”.
Invece, “quando si erode l’indipendenza, la credibilità che (le Banche centrali) hanno faticosamente guadagnato nel corso dei decenni svanirà, mettendo in pericolo la stabilità macroeconomica e finanziaria”.
Il richiamo sembra riferirsi in particolare alla situazione negli Stati Uniti, che pure non vengono menzionati in maniera esplicita in questo articolo. (fonte immagine: The White House).
Fmi conferma previsioni di crescita Italia: 2025 +0,5%, 2026 +0,8%
Roma, 14 ott. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale ha confermato le previsioni di crescita economica per l’Italia, indicando più 0,5% del Pil su quest’anno cui dovrebbe seguire un più 0,8% nel 2026. I dati sono contenuti in un aggiornamento del Word Economic Outlook, pubblicato in occasione delle assemblee autunnali, risultano in linea con le stime fornite lo scorso luglio.
Il Fmi ha ritoccato al rialzo di 0,2 punti percentuali la crescita economica globale prevista per quest’anno, al più 3,2%, e confermato quella sul 2026, al più 3,1%. “Ad oggi le accresciute misure protezionistiche sul commercio hanno avuto un impatto limitato su attività economica e prezzi. La crescita ha retto nella prima metà dell’anno”, il sommario dello studio.
Inevitabilmente l’analisi non tiene conto degli ultimi sviluppi sui dazi commerciali annunciati venerdì scorso dall’amministrazione Usa, un maxi rincaro del 100% sulle importazioni dalla Cina in rappresaglia alle limitazioni imposte da Pechino sulle sue esportazioni di terre rare.
Al tempo stesso il Fmi rileva “crescenti segni che gli effetti avversi delle misure protezionistiche stanno iniziando a mostrarsi”. Mentre “con l’economia globale che scivola verso un panorama più frammentato, i rischi sulle prospettive aumentano”.
Tornando alle cifre, per l’area euro il Fmi ha alzato di 0,2 punti percentuali la previsione di crescita di quest’anno al più 1,2%, mentre ha limato di 0,1 punti quella sul 2026 al più 1,1%. Per la Germania ha alzato di 0,1 punti la crescita 2025 al più 0,2% e confermato quella sul 2026 al più 0,9%. Per la Francia ha alzato di 0,1 punti la crescita 2025 al più 0,7% e limato di 0,1 punti quella sul 2026 al più 0,9%.
Per gli Stati Uniti, il Fmi ora pronostica una crescita 2025 al più 2%, mentre sul 2026 stima un più 2,1%: in entrambi i casi si tratta di revisioni al rialzo di 0,1 punti rispetto a luglio. Il Fmi ha poi alzato di 0,4 punti la previsione di crescita sul Giappone, al più 1,1% quest’anno e di 0,1 punti sul prossimo al più 0,3%. Per il Regno Unito prevede più 1,3% di crescita sia quest’anno che il prossimo.
Passando ai nuovi giganti dell’economia globale, per la Cina il Fmi conferma un più 4,8% di crescita prevista quest’anno e più 4,2% il prossimo, per l’India ha alzato di 0,2 punti la previsione sul 2025, al più 6,6% e ridotto di 0,2 punti quella sul 2026, al più 6,2%. Per la Russia ha tagliato di 0,3 punti la previsione di crescita di quest’anno, al più 0,6% e confermato quella sul 2026 al più 1%.
In generale, secondo l’istituzione di Washington, il quadro, visto finora di resilienza sembra mutare verso uno scenario in cui si registrano “segnali allarmanti” sull’indebolimento dell’attività.
Elanco Impact Day, appuntamento con il volontariato d’impresa
Milano, 14 ott. (askanews) – Una giornata dedicata al volontariato, attraverso attivit dei dipendenti. Si tenuto gioved 9 ottobre l’Elanco Impact Day 2025, giornata in cui un ideale “giro del mondo” del volontariato ha coinvolto tutte le sedi dell’azienda, che opera nel mercato della salute degli animali domestici, dall’Asia, al Continente Americano fino all’Europa. Un momento assolutamente fondamentale per Elanco, come spiegato da Mario Andreoli, General Manager di Elanco Italia.
“Oggi una giornata molto importante per l’Elanco. Oggi l’Elanco Impact Day. Una giornata in cui tutti i dipendenti di Elanco in tutto il mondo dedicano ore del proprio lavoro al volontariato. un’iniziativa molto speciale. Collaboriamo con associazioni di diverso tipo. Oggi per esempio siamo qua a Milano, lavoriamo con Rice Against Hunger e impacchettiamo dei pacchetti alimentari per le famiglie bisognose in tutta Italia. Contemporaneamente a Bologna un’altra squadra, l’Elanco, sta facendo i pacchetti alimentari per dei bambini bisognosi in Africa”.
L’Impact Day rappresenta l’opportunit di donare parte del proprio tempo lavorativo, regolarmente retribuito dall’azienda, ad associazioni e onlus che operano sul territorio nazionale ed diventato un appuntamento immancabile anche per i dipendenti italiani di Elanco. Quest’anno il supporto andato a Rise Against Hunger, For a Smile ETS, Caritas Ambrosiana e Banco Alimentare.
“In questi giorni collaboriamo anche con Fora Smile, un’associazione che porta un sorriso ai bambini che si trovano nei reparti pediatrici di alcuni ospedali. Lo fa con la pet therapy, attraverso dei cani particolarmente addestrati appunto a giocare con i bambini e a rendere quei momenti in ospedale un po’ pi leggeri”.
Negli anni l’Impact Day sempre stato pi partecipato, come testimoniato dai numeri in costante crescita: dalle 12.800 ore di volontariato sostenute nel 2022 alle oltre 26.000 dello scorso anno. Lucy Lorusso, fra le dipendenti che vi hanno preso parte, ha raccontato l’entusiasmante esperienza:
“Oggi per noi una giornata importante, ho partecipato al Fanta Elanco che un’iniziativa del Impact Day e combina volontariato e sostenibilit. Oggi infatti ho approfittato della bella giornata e ho portato con me il mio amico a quattro zampe e siamo andati a raccogliere i rifiuti in un parco qui vicino perch per ogni rifiuto raccolto e chilometro percorso Elanco far una donazione a Banco Alimentare”.
Anche quest’anno, dunque, Elanco, con l’Impact Day, non ha mancato l’appuntamento con il volontariato d’impresa, regalando un’altra giornata memorabile e all’insegna dell’aiuto verso il prossimo, con una partecipazione dei propri dipendenti contraddistinta, come sempre, da entusiasmo e passione.
Toscana, Giani bis: ora il Governo mantenga le promesse elettorali
Firenze, 14 ott. (askanews) – “Il 54% dei voti quando l’altra volta presi il 48% significa sei punti percentuali in pi rispetto a 5 anni fa. Ma significa anche 13 punti in pi rispetto a il competitor del centrodestra Tommasi che ha sfiorato il 41%”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, parlando ai giornalisti.
“Quindi noi ci troviamo di fronte a un risultato che sinceramente me l’avessero detto un un mese fa non avrei pensato di questa portata. Ma addirittura fino a questa settimana ho visto autorevolissimi esponenti da premier, vicepremier, ministri che sono arrivati con grande impegno e con tante promesse. Naturalmente ora io sar vigile sul fatto che vengano rispettate quelle promesse”.
“E sono venuti con tutto questo impegno convinti anche che avrebbero potuto vincere. Ecco, ho visto anche questo, ho visto dichiarazioni che parlavano a soli due giorni dal voto di una potenzialit competitiva. E insomma, tutta questa potenzialit competitiva -ha concluso ironicamente Giani- ci porta ad essere avanti di 13 punti”.
Thefaculty, per scegliere e prepararsi all’Universit
Milano, 14 ott. (askanews) – Ogni anno, migliaia di studenti italiani affrontano una delle scelte pi importanti della loro vita: decidere cosa fare dopo il diploma. Un passaggio fatto di determinazione ma anche di dubbi e incertezze. In questo scenario nasce e cresce thefaculty, la piattaforma digitale gratuita che supporta gli studenti nel percorso di orientamento e preparazione all’universit. Abbiamo parlato con Christian Drammis, CEO e Fondatore:
“The Faculty nasce per essere un ponte concreto tra scuole e universit, orientando e preparando gratuitamente gli studenti a tutti i test d’ammissione. Lo facciamo con contenuti certificati Selexi, azienda leader che scrive e redige i principali test d’ammissione. Lo facciamo con il patrocinio di oltre 30 universit italiane”.
Il cuore della piattaforma fatto di esercitazioni, simulazioni e percorsi personalizzati. La missione chiara: fare da ponte tra scuola e universit. Un obiettivo che si concretizza anche grazie a progetti nazionali come MOOD, promosso da tutte le universit italiane e sostenuto dal MUR. Con MOOD a novembre all’Universit la Sapienza di Roma si terr un evento con esperti e docenti.
“M.O.O.D. il progetto di orientamento e tutorato dedicato a medicina e odontoiatria. Sapienza, con la sua magnifica rettrice Polimeni, la pro rettrice Basili, sono capofila del progetto e coinvolgono circa 43 atenei statali e non statali.
E per raccontare il mondo accademico in modo diretto e coinvolgente, nasce Il Podcast di thefaculty, un nuovo format con docenti, esperti e ospiti d’eccezione. L’episodio pilota ha coinvolto la Ministra dell’universit e della ricerca Anna Maria Bernini.
“L’obiettivo sempre lo stesso, analizzare i trend del momento e anche dare voce ai protagonisti creando un ponte tra studenti e istruzioni. Alcuni dei prossimi ospiti saranno il rettore dell’Universit Bocconi Francesco Billari, la pro rettrice sempre dell’Universit Bocconi Chiara Fumagalli, ci sar la rettrice dell’Universit Roma La Sapienza, la pi grande d’Italia Antonella Polimeni e infine la rettrice di Ferrara e soprattutto neo eletta presidente della Cruy Laura Ramacciotti”.
Thefaculty in pochi anni ha collezionato numeri importanti restando fedele alla sua missione: accompagnare ogni studente italiano nella scelta pi importante della sua vita. E farlo con gli strumenti giusti.














































