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sabato, 25 Ottobre, 2025
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Trump interrompe i negoziati sui dazi con il Canada

Roma, 24 ott. (askanews) – Il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato la sospensione di tutti i negoziati commerciali con il Canada, accusando Ottawa di aver diffuso una “pubblicità falsa” con l’immagine di Ronald Reagan per screditare la politica dei dazi americani.

In un messaggio pubblicato sui social, Trump ha affermato che la Ronald Reagan Foundation “ha appena annunciato che il Canada ha usato fraudolentemente un annuncio falso in cui Reagan parla negativamente dei dazi”, aggiungendo che lo spot, dal valore di 75 milioni di dollari, aveva lo scopo di “interferire con le decisioni della Corte Suprema e di altri tribunali”.

“I dazi sono molto importanti per la sicurezza nazionale e per l’economia degli Stati Uniti – ha scritto Trump -. In base al comportamento oltraggioso del Canada, tutti i negoziati commerciali con Ottawa sono da considerarsi terminati”.

Assicurazioni, Albuquerque: cruciali su Unione risparmi e investimenti

Roma, 24 ott. (askanews) – Il settore delle assicurazioni è chiamato a giocare un ruolo chiave sul progetto per l’Unione dei risparmi e degli investimenti nella Unione europea. E per questo ora si apre una opportunità verso la semplificazione con la revisione delle regole di Solvency II, su cui la Commissione europea formalizzerà le sue proposte la prossima settimana. Lo ha annunciato la commissaria europea per i servizi finanziari, Maria Luis Albuquerque intervenendo oggi a una conferenza organizzata a Roma dall’Ania.

“L’Europa affronta una serie di rischi che conosciamo bene. La Commissione europea – ha detto – usa un approccio simile a quello con cui operano le assicurazioni: abbiamo identificato i rischi strutturali. Il nostro compito è intervenire su questi, ridurre le vulnerabilità e rafforzare la resilienza per migliorare la competitività di lungo termine dell’Europa”.

E in Europa “abbiamo un mercato unico che serve 450 milioni di consumatori, però non siamo riusciti a estenderlo pienamente a servizi e capitali. Ed è una delle questioni più complesse della nostra agenda politica. Intanto il mondo è cambiato, stiamo assistendo a una svolta verso il chiudersi su sé e una marcia indietro dal commercio aperto. Le catene di valore globali sono ora viste sempre più come vulnerabilità e in molti casi come dipendenze. C’è molto in ballo, ma oggi lo slancio politico per il cambiamento è dalla nostra parte”, ha proseguito.

Seconqo Albuquerque “l’unione dei risparmi e degli investimenti come leva per rilanciare la competitività ha il potenziale per creare un ecosistema finanziario più dinamico e differenziato. Dove imprese e cittadini possono partecipare e beneficiare della crescita”. E cominciando con la semplificazione, “l’Europa deve diventare un posto dove si può fare impresa senza compromettere la stabilità finanziaria e il settore delle assicurazioni gioca già un ruolo cruciale su questo, offrendo prodotti a milioni di cittadini. Questo ruolo resterà essenziale e vogliamo renderlo più facile. Per esempio sulle regole di Solvency II che rappresentano una opportunità per rimuovere barriere e rilanciare contributi di lungo termine”.

Sulle nuove regole “ci sarà un anno pieno per le industrie per adattarsi” e “un’ampia gamma di portatori di interessi, inclusa l’Ania – ha concluso – sono chiamati a contribuire a questo” percorso.

BI-REX celebra i 5 anni della linea pilota

Bologna, 24 ott. (askanews) – Traguardo importante per BI-REX, il Competence Center di Bologna specializzato in Big Data e manifattura avanzata. La Linea Pilota, infatti, compie i primi cinque anni di vita, festeggiandoli con l’inaugurazione di una nuova fase di sviluppo tecnologico per la trasformazione digitale delle imprese italiane.

Cuore operativo del centro e ambiente industriale unico in Italia, la Linea Pilota un’infrastruttura strategica per la ricerca applicata, utilizzata in progetti che mettono in collaborazione ricerca scientifica, tecnologia e impresa.

BI-REX stata e verr ulteriormente potenziata per offrire alle imprese un contesto flessibile e interconnesso, in cui sperimentare soluzioni innovative prima di investirvi, seguendo la filosofia Test Before Invest, come sottolineato da Stefano Cattorini, Direttore Generale di BI-REX: “Il Test Before Invest, ovvero la prova prima dell’investimento, un servizio fondamentale soprattutto per le aziende pi piccole perch permette di testare le tecnologie digitali e sostenibili, applicate al loro tessuto industriale. In questo modo possono valutarne i risultati”.

Il potenziamento della Linea Pilota rappresenta un passo decisivo nel percorso di crescita di BI-REX, che in pochi anni si affermato come braccio operativo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Sulle nuove specifiche tecniche, intervenuto Francesco Meoni, Chief Technical Officer di BI-REX: “La Linea Pilota una fabbrica digitale che ha una grande mole di dati da raccogliere che possono servire a migliorare il processo produttivo. In quest’ottica le innovazioni sono nella parte di calcolo e nel potenziamento della modellistica per avere una crescita sulla qualit di stampa e produzione”.

Cos facendo BI-REX si conferma come punto di riferimento per la trasformazione digitale delle imprese italiane, riducendo rischi e costi e accelerando la transizione tecnologica, come testimoniato da alcune cifre relative al periodo 2019-2025. In questo lasso di tempo, infatti, BI-REX ha emesso e assegnato cinque bandi per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo di innovazione tecnologica, destinando un totale di 15,4 milioni di euro a oltre 83 progetti e pi di 120 casi d’uso, coinvolgendo numerose PMI e startup in diverse filiere industriali.

Eurozona, a ottobre maggior balzo ordini imprese da 2 anni e mezzo

Roma, 24 ott. (askanews) – Balzo degli ordinativi a ottobre per le imprese dei paesi dell’area euro. Secondo l’indagine condotta presso i responsabili degli approvvigionamenti da S&P Global -l’indice Pmi, o Purchasing Managers Index – gli ordinativi hanno segnato il maggior rialzo da due anni e mezzo. Questo ha trascinato l’indice Pmi composito relativo a tutte le aziende a 52,2, dai 51,2 settembre, segnando il valore più elevato da 17 mesi a questa parte.

In questa indagine, i 50 punti sono la soglia di neutralità. L’indicatore sul terziario è salito a 52,6 a ottobre (da 51,3), quello sulle aziende del manifatturiero a 50 (da 49,8). I dati sono stati raccolti dal 9 al 22 ottobre.

Secondo quanto riporta un comunicato, complessivamente l’occupazione è tornata ad aumentare grazie alla stabilizzazione del lavoro inevaso. Il tasso di inflazione dei costi è diminuito scendendo ad un valore più debole, mentre l’aumento dei prezzi di vendita ha toccato un picco in sette mesi. Le aziende continuano a prevedere incrementi produttivi per i prossimi 12 mesi, ma l’ottimismo di questo fine trimestre dell’anno si è affievolito.

“La Francia continua sempre più ad ostacolare la crescita economica dell’eurozona. Ad ottobre, mentre in Germania la situazione economica è significativamente migliorata, in Francia il tasso di contrazione ha subìto un’accelerazione per due mesi consecutivi”, rileva tuttavia Cyrus de la Rubia, capo economista della Hamburg Commercial Bank citato nel comunicato. “La crescita economica nell’eurozona, di conseguenza, anche se leggermente più rapida, è stata molto più debole di quanto avrebbe potuto essere”.

“L’industria dell’eurozona è ormai in stagnazione da quasi sei mesi, con un leggero miglioramento del PMI principale a 50 che fa poco sperare in un’inversione di tendenza, tanto più se si considera che i nuovi ordini hanno riportato una debolezza simile. In questo scenario, le aziende manifatturiere hanno ridotto ad un ritmo più veloce i loro organici cercando di adattarsi a condizioni di domanda più deboli e di aumentare contemporaneamente la loro efficienza”, aggiunge. Secondo l’economista la dinamica dei prezzi dovrebbe spingere la Bce a mantenere la linea sui tassi.

Mattarella: l’Onu non è un superfluo orpello diplomatico



Roma, 24 ott. (askanews) – “L’Onu non è un superfluo orpello diplomatico o foro di dibattito fine a sé stesso: da esso dipendono le sorti di una Comunità degli Stati pacificata e cooperativa, realizzando i nobili ideali di quanti ne concepirono l’istituzione dopo le immani tragedie dei due conflitti mondiali nel secolo scorso”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’ottantesima Giornata delle Nazioni Unite.

“In questa prospettiva, la Repubblica Italiana rimane fortemente determinata a impegnarsi affinché l’Onu evolva in un’organizzazione sempre più capace di rispondere alle crisi e alle sfide della nostra epoca, sostenendo l’iniziativa ‘UN80’ avviata dal Segretario Generale e auspicando una riforma del Consiglio di Sicurezza che lo renda più rappresentativo, responsabile ed efficace”, aggiunge il capo dello Stato.

Cinema, "Non essere cattivo" in sala 10 anni dopo 27-28-29 ottobre

Roma, 23 ott. (askanews) – Dopo il passaggio alla Festa del Cinema di Roma, con una proiezione speciale che ha riunito il cast, a dieci anni dall’uscita, torna nelle sale “Non essere cattivo” di Claudio Caligari. L’omaggio del festival al film cult del compianto regista, divenuto simbolo di una generazione, è stata anche un’occasione per ricordare la forza visionaria di Caligari e l’eredità che il suo cinema continua a trasmettere al pubblico di oggi. “Non essere cattivo” sarà nelle sale come evento solo il 27-28-29 ottobre con Adler Entertainment.

Ambientato a Ostia nel ’95, il film racconta di Vittorio (Alessandro Borghi) e Cesare (Luca Marinelli), due ragazzi di borgata, amici da sempre, quasi fratelli, coinvolti in affari illeciti e giri di droga. Le loro vite prendono strade diverse quando uno dei due cerca una normalità. Poi si ritrovano e cercano di aiutarsi anche se il loro passato bussa alla porta, ma non si abbandoneranno grazie a quel legame fortissimo che li unisce.

Caligari, regista di “Amore Tossico” e “L’odore della notte”, è morto nel 2015 a 67 anni dopo una malattia, poco dopo aver finito il film che è stato portato al cinema, fortemente voluto, soprattutto grazie a Valerio Mastandrea. L’attore alla Festa del Cinema ha detto: “Ha insegnato a tutti l’amore per il lavoro che faceva, per il cinema, la sua passione che gli ha forse allungato la vita, ma era una persona normale: le sue fragilità evidenti gli hanno impedito di combattere per il suo cinema, perché era solo. Io l’ho appoggiato sui progetti, ma questo è un mondo in cui se non hai un’autonomia e un’indipendenza e hai una visione di quello che vuoi fare, che non coincide con altri, sei da solo e non ce la fai, devi combattere. Ma non era solo austerità la sua e il finale del film, nel suo intento, doveva far piangere tutti. Lui voleva far emozionare”.

“Ho dei ricordi molto belli – ha detto Alessandro Borghi – nei momenti passati insieme mi ricordo tutto quello che Claudio mi ha detto, cose che hanno avuto un impatto anche sulle scelte che poi ho fatto nella mia carriera. Era una persona che parlava poco ma aveva uno sguardo meraviglioso, in cui c’era anche un prezioso e doveroso giudizio. Per lui c’era la necessità di raccontare storie, il resto veniva dopo”.

E Luca Marinelli ha aggiunto: “Questo film e quello di Mainetti, ‘Lo chiamavano Jeeg Robot’ non dovevano uscire quell’anno, non trovavano produttori, e se non ci fossero stati produttori coraggiosi non li avremmo mai visti al cinema. Penso che ci sia anche una grande svalutazione del pubblico che invece vuole vedere queste storie”.

David Szalay e la strana reticenza di un romanzo appassionante

Milano, 24 ott. (askanews) – Un romanzo di 330 pagine che si legge con notevole trasporto, nonostante una profonda reticenza della struttura narrativa e una trama che, a livello macro, potrebbe far pensare a un “già visto, già letto”. Invece fin dall’inizio è facile essere completamente avvolti dalla storia di “Nella carne”, il quarto romanzo dello scrittore canadese di origine ungherese David Szalay che esce in Italia per Adelphi, che già aveva pubblicato i suoi “Tutto quello che è un uomo” e “Turbolenza”.

La storia è quella di István, un giovane ungherese, che seguiamo dall’adolescenza alla maturità attraverso le sue vicende di vita sullo sfondo della società europea a cavallo del secolo. István è un antieroe per definizione, è assolutamente reticente lui stesso, nel senso che non spiega, ma, a differenza del celebra Bartleby di Melville, declina la sua reticenza prendendo parte alla vita, come dimostrano le sue numerose avventure – la carne del titolo è importante e ha un peso significativo -, ma sempre senza saper motivare davvero le scelte, anzi adagiandosi spesso in quelle fatte da altri. Dalla prima amante ai vari datori di lavoro, fino a Helen, che diventerà sua moglie. Dal “Preferirei di no” dello scribano, siamo passati ai tanti “Okay” che pronuncia il giovane ungherese e anche in questa evoluzione un occhio più brillante potrebbe leggere una sorta di analisi della società di oggi, ma non è questo l’argomento di cui stiamo parlando.

La cosa interessante della struttura del libro di Szalay – che ha sicuramente un talento letterario non indifferente e una spregiudicatezza formale molto intrigante, ma forse ancora alla ricerca di una sua identità completa – è che la ritrosia del protagonista è la stessa del libro, nel senso che i capitoli ci portano con grande vivezza all’interno di momenti della vita di István che sono decisivi, perché innescano qualcosa di molto grande: il carcere per omicidio, la guerra in Iraq da soldato, il matrimonio londinese altolocato o la morte del figlio, per citare alcuni passaggi. Ma il romanzo, dopo averci accompagnato a un passo dal grande snodo della trama, si ferma, tace del tutto questi avvenimenti per spostarsi ad anni dopo, come se niente fosse.

Di cosa accade a István in quelle vicende che, per forza, segnano la sua vita di uomo, non sappiamo pressoché nulla, se non dei frammenti che possiamo recuperare dai periodi successivi. Della sua vita di personaggio invece, possiamo dire solo che si sviluppa per comparti molto ben delimitati, sfruttando i non detti come un mistero prezioso intorno alla sua profonda e individuale solitudine (che lo ha reso parente, per esempio, anche dello Straniero di Camus). In un libro che forse vuole solo farci credere di essere una storia che punta molto sulla trama, e che genera nella lettura una forma di passione simile a quella innescata dalle serie tv, gli elementi di questa stessa trama che sarebbero, almeno sulla carta, i più forti sono regolarmente e sistematicamente omessi. E, nonostante questo, “Nella carne” funziona, coinvolge, trascina il lettore. Forse grazie anche alla preponderanza di pagine di dialoghi, quasi fosse un film parlato, o anche perché David Szalay sa confrontarsi con il mainstream in maniera brillante, senza smettere di essere uno scrittore sofisticato.

La sensazione alla fine, che comprende anche la constatazione che l’ultima parte del romanzo sia leggermente meno eclatante delle precedenti, è quella di trovarsi di fronte a un libro capace di riaccendere la voglia di leggere, di farsi rapire dalla letteratura. Sensazioni che si provano con piacere, ma anche con lo stupore di non sapere bene perché questo accade, di non riuscire a spiegare fino in fondo il segreto accattivante del romanzo. Èd è possibile che anche questa sia una manifestazione della grande reticenza da cui siamo partiti e che informa il libro e perfino il nostro stare come lettori davanti a esso. (Leonardo Merlini)

Papa Leone e re Carlo, un dialogo che vale più della diplomazia

L’incontro fra papa Leone e re Carlo e la comune preghiera del vescovo di York e del vescovo di Roma non sono gesti (solo) diplomatici. 

L’ecumenismo come teologia del nostro tempo

Più in generale, l’ecumenismo non è una sorta di pratica diplomatica delle chiese cristiane; piuttosto, come ebbe a dire il vescovo di Pinerolo, è la teologia del nostro tempo. Insomma: si tratta di quella “diversità riconciliata”, secondo un’espressione nata, nel solco delle Scritture, in ambito luterano e tanto cara a papa Francesco. 

Analogamente, il dialogo fra il papa e il sovrano sulla coesistenza pacifica degli individui e dei popoli e la cura del creato non è l’aspetto mondano di un riavvicinamento spirituale, bensì un momento costitutivo del comune discorso teologico. 

Qui possiamo riproporre la metafora della tessitura: si tratta di incontrarsi, condividere una trama, intrecciare proposte, storie, linguaggi, esperienze. 

Una politicità incantata, tra storia e simbolo

Ciò, tuttavia, non può esaurirsi nella dimensione “orizzontale”, interumana: al contrario, acquisisce senso, consistenza, spessore alla luce della fede. Di una fede viva, incarnata, vissuta, e dunque non scevra dal dubbio e dalle contraddizioni. 

Certo, l’evento svoltosi all’ombra della Cappella Sistina ha una sua intrinseca politicità: è la politicità che caratterizza l’umano, le vicende delle entità statuali, il rapporto tra i diversi. Ma è, per dir così, una politicità “incantata”, pronta a farsi storia e simbolo. 

Ma dov’è oggi la nuova Margherita? Non facciamo semplificazioni equivoche

Al netto, come ovvio, della buona fede dei singoli e delle loro prospettive politiche, occorre dirlo con chiarezza: la Margherita non nacque da un’operazione decisa a tavolino da esponenti della sinistra. 

Un progetto nato da una spinta autonoma

Non fu così ai tempi del PDS con il Ppi, e non lo fu con i Ds nel progetto della Margherita.

Si trattò, invece, di un’iniziativa autonoma di alcuni leader nazionali del mondo centrista e riformista — Rutelli, Marini, Mastella, Parisi, Dini — che avvertivano l’esigenza di costruire un vero e credibile centrosinistra.

L’operazione della “tenda”, pensata e gestita da esponenti del Pd come Bettini, rappresenta oggi l’esatto contrario di quella stagione politica. La logica delle “porte girevoli” non era, né poteva essere, il criterio ispiratore della Margherita.

Un centro autentico e riformista

La Margherita e, prima ancora, il Ppi furono davvero partiti di centro con una spiccata cultura di governo. Non per concessione del principale alleato — i Ds di allora — ma per un’identità propria, chiara, non confusa, lontana da ogni trasformismo.

Un progetto politico e di governo non può ridursi a una sommatoria indistinta di esperienze civiche, destinate a esaurirsi a livello locale. La forza di quel centro stava nella sua coerenza e nel suo radicamento nazionale.

Dal centrosinistra al campo largo: una distanza abissale

Oggi la situazione è radicalmente mutata. Il cosiddetto campo largo rappresenta l’intera sinistra italiana, nelle sue diverse e multiformi espressioni: dalla sinistra radicale della Schlein a quella populista di Conte, da Fratoianni e Bonelli alla Cgil di Landini.

In questo quadro, chi si sente centrista, riformista o moderato non trova più uno spazio vero: può solo assistere “dalla tribuna”.

Con buona pace dei vari Bettini, Onorato e Salis, il paragone con la Margherita di ieri è improprio e persino blasfemo: allora c’era un progetto, oggi resta solo un cartello confuso e trasformista.

I sindaci chiedono ascolto: la manovra non basta ai Comuni

Il disegno di legge di Bilancio 2026 contiene “segnali positivi e criticità”. È quanto scrive l’Anci in una nota che chiede un “incontro urgente” con il ministro Giancarlo Giorgetti.

Tagli evitati, ma il quadro resta difficile

Secondo i sindaci, “permangono i tagli istituiti con le ultime due manovre”, ma a differenza di altri comparti della pubblica amministrazione “i Comuni non subiranno ulteriori riduzioni di risorse”.

Tra i segnali positivi vengono citati l’alleggerimento del Fondo crediti di dubbia esigibilità, l’aumento del fondo per i minori italiani a 250 milioni, la stabilizzazione del fondo per i Centri estivi (60 milioni) e lo stanziamento di 500 milioni per la Carta Dedicata a Te, prorogata fino al 2027.

Previsto inoltre un fondo per il personale con 50 milioni nel 2027 e 100 nel 2028 per il rinnovo contrattuale 2025–2027, “un primo passo”, spiegano i sindaci, poiché l’adeguamento del trattamento accessorio vale circa un miliardo e mezzo di euro.

Sicurezza, casa e servizi locali restano in emergenza

“Permangono pesanti criticità finanziarie che mettono a rischio la capacità dei Comuni di garantire alcuni servizi essenziali ai cittadini”, avverte l’Anci. Il nodo principale resta la spesa corrente, gravata da tagli e accantonamenti che, fino al 2029, valgono oltre due miliardi di euro.

Tra le priorità segnalate: assistenza ai disabili, gestione dei nidi, trasporto pubblico locale e copertura dei costi energetici. Restano totalmente inevase, aggiunge la nota, “due questioni prioritarie per il Paese: sicurezza e casa”.

L’Associazione chiede il raddoppio del Fondo nazionale per la sicurezza urbana e l’avvio di un nuovo piano casa con finanziamenti diretti e una legge quadro nazionale che semplifichi le procedure.

“Serve un confronto vero e soluzioni strutturali – conclude l’Anci – per garantire la sostenibilità dei bilanci locali e la qualità dei servizi ai cittadini”.

Cina, potere e paura nel nuovo Piano quinquennale

Secondo AsiaNews, il dibattito interno al Partito Comunista Cinese sul nuovo Piano Quinquennale (2026–2030) va ben oltre la pianificazione economica. Le sedute del Comitato centrale, rigorosamente a porte chiuse, mostrano un partito sempre più chiuso e gerarchizzato, dove il consenso si misura in fedeltà e non in idee.

Mentre circolano voci su tensioni interne e possibili epurazioni, la leadership di Xi si concentra sull’immagine di coesione e disciplina assoluta: un potere che non tollera esitazioni, tanto più in tempi di incertezza economica.

Crescita, sicurezza e purghe preventive

Il 15° Piano mira a spostare lo sviluppo verso una maggiore “qualità”, con enfasi su innovazione, sicurezza tecnologica e autosufficienza produttiva. Tuttavia, la preparazione del documento coincide con nuove purghe e indagini interne.

Come nota AsiaNews, Xi Jinping sta ripulendo i ranghi del partito da funzionari considerati poco allineati. La retorica della “lotta alla corruzione” sembra tornare funzionale a eliminare ogni residuo di autonomia o dissenso.

L’ombra lunga dell’uomo solo

Dietro l’apparente solidità del potere di Xi si intravede una fragilità strutturale: l’eccessiva personalizzazione del comando. Il piano economico, in sé, diventa anche un manifesto politico — uno strumento per ribadire che il partito coincide con il leader e che la “disciplina ideologica” è parte integrante dello sviluppo.

L’impressione, osserva l’agenzia del Pime, è che la Cina si muova verso un equilibrio inquieto: la stabilità proclamata serve soprattutto a nascondere la paura del dissenso. E così, nella Cina del dopo-pandemia, la crescita non è più solo un obiettivo: è un atto di fede nel leader supremo.

Conference League, Fiorentina in testa al girone

Roma, 23 ott. (askanews) – Questi i risultati della seconda giornata della Conference League e la classifica

2ª giornata: AEK Atene (Gre)-Aberdeen (Sco) 6-0, Häcken (Sve)-Rayo Vallecano (Spa), Breiðablik (Nor)-KuPS (Fin) 0-0, Šachtar (Ucr)-Legia Varsavia (Pol)1-2, Drita (Kos)-Omonia (Cyp) 1-1, Rijeka (Cro)-Sparta Praga (Cec) 0-0, Škendija (Mac N)-Shelbourne (Irl) 1-0, Strasburgo (Fra)-Jagiellonia (Pol) 1-1, Rapid Vienna (Aut)-Fiorentina (Ita) 0-3, Magonza (Ger)-Zrinjski Mostar (Bos) 1-0, AZ Alkmaar (Ola)-Slovan Bratislava (Svk) 1-0, Crystal Palace (Ing)-AEK Larnaca (Cyp) 0-1, Hamrun Spartans (Mal)-Losanna (Svi) 0-1, Lincoln Red Imps (Gib)-Lech Poznan (Pol) 2-1, Samsunspor (Tur)-Dinamo Kiev (Ucr) 3-0, Shamrock Rovers (Irl)-Celje (Slo) 0-2, Sigma Olomouc (Cec)-Raków Czestochowa (Pol) 1-1, U Craiova (Pol)-Noah (Arm) 1-1.

Classifica: Fiorentina, AEK Larnaca, Celje, Lausanne, Samsunspor, Magonza 6, Vallecano, Rakow, Strasburgo, Jagiellonia, Noah 4, AEK, Zrinjski, Sparta Praga, Lech, Crystal Palace, Shakhtar, Legia, Shkendija, Alkmaar, Lincoln 3, Drita, Hacken, KuPS 2, Omonia, Shelbourne, Sigma Olomouc, Univ. Craiova, Breidablik 1, Rijeka, Slovan Bratislava, Hamrun, Shamrock Rovers, Dyn. Kyiv, SK Rapid, Aberdeen 0

3ª giornata: Magonza (Ger)-Fiorentina (Ita), Sparta Praga (Cec)-Raków Cz?stochowa (Pol), AEK Atene (Gre)-Shamrock Rovers (Irl), AEK Larnaca (Cyp)-Aberdeen (Sco), Šachtar (Ucr)-Breiðablik (Nor), Noah (Arm)-Sigma Olomouc (Cec), KuPS (Fin)-Slovan Bratislava (Svk), Celje-Legia Varsavia (Pol), Samsunspor (Tur)-?amrun Spartans (Mal), Häcken (Sve)-Strasburgo (Fra), Crystal Palace (Ing)-AZ Alkmaar (Ola), Losanna (Svi)-Omonia (Cyp), Dinamo Kiev (Ucr)-Zrinjski Mostar (Bos), Škendija (Mac N)-Jagiellonia (Pol), Lincoln Red Imps (Gib)-Rijeka (Cro), Rayo Vallecano (Spa)-Lech Pozna? (Pol), Shelbourne (Irl)-Drita (Kos), Rapid Vienna-U Craiova (Pol).

Roma-Viktoria Plzen 1-2, Dybala non basta

Roma, 23 ott. (askanews) – La notte dell’Olimpico si tinge ancora di amaro per la Roma. Dopo il ko con il Lille, arriva un’altra sconfitta casalinga in Europa League: il Viktoria Plzen passa 2-1 grazie a un uno-due micidiale firmato Adu e Souaré tra il 20′ e il 22′. A nulla serve il rigore trasformato da Dybala a inizio ripresa: la squadra di Gasperini, pur dominando il possesso e spingendo fino all’ultimo, non trova la via del pareggio.

L’avvio è complicato, quasi molle. Il Viktoria ringrazia: al 20′ Prince Adu sfrutta una disattenzione difensiva e supera Svilar con un tocco sotto, poi due minuti più tardi Cheick Souaré raddoppia con un sinistro da fuori area. L’Olimpico ammutolisce. Gasperini corre ai ripari: dentro El Shaarawy al 30′ per dare vivacità a un attacco bloccato.

Nel secondo tempo arriva la reazione. Dybala accorcia su rigore al 54′, raggiungendo quota 200 gol in carriera tra club e nazionale. La Roma alza i ritmi, crea ma non punge: El Shaarawy, Soulé e Bailey ci provano senza fortuna, mentre nel finale Pisilli vede annullarsi il 2-2 per fuorigioco.

Il Viktoria resiste e porta a casa tre punti pesantissimi, confermandosi imbattuto nel girone. Per la Roma, invece, è la seconda battuta d’arresto consecutiva in Europa, e la qualificazione ora si complica.

Ucraina, Zelensky chiede generatori, Meloni pronta a sostegno

Bruxelles, 23 ott. (askanews) – Nel corso dell’incontro bilaterale di oggi a margine del Consiglio europeo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni un aiuto per garantire l’approvvigionamento energetico, un’urgenza in vista dell’inverno.

Già in passato l’Italia ha contribuito all’invio di migliaia di generatori all’Ucraina, sia tramite il Meccanismo di Protezione Civile dell’Ue, sia a livello bilaterale.

Meloni, secondo quanto si apprende, ha assicurato che il governo farà una valutazione su come poter intervenire.

Tennis, Sinner vince il derby con Cobolli: è ai quarti a Vienna

Roma, 23 ott. (askanews) – Jannik Sinner è ai quarti di finale dell’Atp 500 di Vienna. Decisiva la vittoria in un fantastico derby azzurro contro Flavio Cobolli per 6-2, 7-6 dopo un’ora e 47 minuti di gioco. Nel primo set Sinner, come visto contro Altmaier al debutto, ha continuato a giocare molto bene in risposta e ha strappato la battuta nel terzo e quinto game, chiudendo 6-2 in 45 minuti. Nel secondo set, invece, c’è stato tanto equilibrio. Sinner ha sprecato quattro palle break (tra cui tre sul 5-5). Inevitabile il tiebreak, vinto dal numero 2 al mondo 7-4. Con questo successo, per Sinner arriva la 18^ vittoria consecutiva sui campi in cemento indoor, la 7^ di fila a Vienna. Il numero 2 al mondo resta imbattuto nei derby, con 17 vittorie a 0. Ai quarti di finale, sarà sfida ad Alexander Bublik. Tra i due sarà il quarto match del 2025, l’ottavo in generale, con Sinner avanti 5-2 nei precedenti. Il match, in programma venerdì 24 ottobre non prima delle 17.30.

Prevalgono i dubbi: il Consiglio Ue non decide sull’uso degli asset russi per l’Ucraina

Bruxelles, 23 ott. (askanews) – I dubbi alla fine hanno prevalso: il Consiglio europeo di oggi non solo non ha preso una decisione – che comunque non era ancora prevista – sull’ipotesi di utilizzare gli asset russi congelati per finanziare il prestito per il sostegno all’Ucraina, ma non ha neanche menzionato questa proposta specifica nelle sue conclusioni a 26.

Oltre all’Ungheria, contraria, quasi tutti i Paesi (Italia inclusa) avevano infatti sollevato perplessità su un meccanismo che presenta notevoli complessità e rischi.

Il Belgio, come ormai fa da tempo, continua a chiedere la garanzia della “mutualizzazione integrale dei rischi”. E’ proprio questo Paese, infatti, che custodisce, con la finanziaria Euroclear, il 90% degli asset russi congelati, per una cifra di 180-185 miliardi. I restanti sono divisi, in parti molto più piccole, tra Svizzera, Regno Unito, Francia, Germania, Usa, Giappone. Il primo ministro belga Bart De Weaver teme che in caso di contenziosi il suo Paese si troverebbe a dover ripagare questa cifra monstre, visto anche che esiste ed è in vigore un accordo bilaterale russo-belga di protezione degli investimenti (che rende possibile un arbitrato internazionale) e che ci sono già, per questo, cause pendenti su Euroclear, che ha a sua volta asset in Russia – in misura molto minore, circa un decimo – che potrebbero essere “ostaggio” in una battaglia legale. Peraltro la garanzia che chiede il Belgio dovrebbe essere estesa anche nel tempo, ben oltre i 2-3 anni che dovrebbero servire per l’erogazione dei finanziamenti all’Ucraina. Un quadro che allarma un po’ tutti i Paesi e infatti alla fine la decisione è stata non decidere.

“Il Consiglio europeo – si legge nel paragrafo 8 delle conclusioni – si impegna a far fronte alle urgenti esigenze finanziarie dell’Ucraina per il periodo 2026-2027, anche per i suoi sforzi militari e di difesa”. In quest’ottica, “il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare, il prima possibile, opzioni di sostegno finanziario basate su una valutazione delle esigenze di finanziamento dell’Ucraina e invita la Commissione e il Consiglio a proseguire i lavori, affinché il Consiglio europeo possa tornare sulla questione nella sua prossima riunione”. Per quanto riguarda gli asset, nel documento si ribadisce solo che “nel rispetto del diritto dell’Ue, i beni della Russia dovrebbero rimanere immobilizzati finché la Russia non cesserà la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina e non la risarcirà per i danni causati dalla sua guerra”.

Il “forte impegno” a sostenere l’Ucraina nelle sue esigenze finanziarie, viene sottolineato a Bruxelles, è di fondamentale importanza, e nelle conclusioni c’è una menzione specifica al sostegno alle sue esigenze di difesa e militari. Il Consiglio, inoltre, conferisce un mandato alla Commissione, chiedendole di presentare “opzioni” il prima possibile, ampliando così lo spettro delle possibili soluzioni. Viene inoltre avviato un processo decisionale, con una nuova discussione a dicembre.

Conference League, Fiorentina travolgente: 3-0 al Rapid

Roma, 23 ott. (askanews) – Vittoria netta e convincente per la Fiorentina, che a Vienna supera 3-0 il Rapid nella seconda giornata di Conference League, restando a punteggio pieno nel proprio girone.

La squadra di Stefano Pioli parte forte e sblocca il match già al 9′ con Ndour, abile a ribadire in rete una respinta del portiere austriaco su conclusione di Dzeko. Dopo un primo tempo dominato, la Viola raddoppia a inizio ripresa con Dzeko, che al 48′ firma il 2-0 su assist di Fortini.

Nel finale arriva anche il sigillo del 3-0: all’88’ Gudmundsson, entrato da pochi minuti, sfrutta il passaggio di Kouadio e piazza il pallone sul secondo palo chiudendo definitivamente i conti.

Ottima la prova corale dei gigliati, con De Gea sicuro tra i pali e la difesa sempre attenta. La Fiorentina torna così da Vienna con tre punti pesanti e con la consapevolezza di essere padrona del proprio destino in Conference League.

Tutti i dubbi dei Paesi Ue (anche dell’Italia) sull’utilizzo degli asset russi per sostenere l’Ucraina

Bruxelles, 23 ott. (askanews) – Sull’utilizzo degli asset russi, congelati per finanziare la resistenza Ucraina, tutti gli Stati membri dell’Ue, Italia compresa, hanno dubbi e “domande”. Per questo nella discussione di questa mattina al Consiglio europeo non si è arrivati a una conclusione e la discussione sarà ripresa dopo la cena di lavoro, coinvolgendo anche la presidente della Bce Christine Lagarde. Molti leader, tra cui Giorgia Meloni, hanno infatti chiesto il parere della Banca centrale europea su una soluzione complessa e non senza rischi. Che però sembra essere, al momento, una strada quasi obbligata: “Non c’è un piano B, non ci sono alternative” per continuare a sostenere Kiev, spiegano fonti italiane.

Il Belgio, come ormai fa da tempo, continua a chiedere la garanzia della “mutualizzazione integrale dei rischi”. E’ proprio questo Paese, infatti, che custodisce, con la finanziaria Euroclear, il 90% degli asset russi congelati, per una cifra di 180-185 miliardi. I restanti sono divisi, in parti molto più piccole, tra Svizzera, Regno Unito, Francia, Germania, Usa, Giappone. Il primo ministro belga Bart De Weaver teme che in caso di contenziosi il suo Paese si troverebbe a dover ripagare questa cifra monstre, visto anche che esiste ed è in vigore un accordo bilaterale russo-belga di protezione degli investimenti (che rende possibile un arbitrato internazionale) e che ci sono già, per questo, cause pendenti su Euroclear, che ha a sua volta asset in Russia – in misura molto minore, circa un decimo – che potrebbero essere “ostaggio” in una battaglia legale. Peraltro la garanzia che chiede il Belgio dovrebbe essere estesa anche nel tempo, ben oltre i 2-3 anni che dovrebbero servire per l’erogazione dei finanziamenti all’Ucraina. Un quadro che allarma un po’ tutti i Paesi.

“Non era previsto che ci fosse una decisione oggi – spiegano le fonti italiane – ma ci si aspetta un segnale del Consiglio per proseguire l’approfondimento, affidato alla Commissione, per arrivare a una decisione, verosimilmente, al summit di dicembre”. Il ‘mandato’ del Consiglio alla Commissione, che secondo fonti europee dovrebbe essere infine approvato oggi, potrebbe però essere molto generico o – come preferirebbe il Belgio – indicando già i ‘paletti’ tra cui muoversi. “Nessuno ha detto di no, tutti vogliono capire. Noi, come molti altri, abbiamo chiesto di avere il parere della Bce, siamo interessati a sapere cosa ne pensa perché c’è il rischio reputazionale se equivalesse a una confisca”, spiegano ancora le fonti.

Poi si tratterà di valutare – ma a dicembre – un testo vero e proprio. Meloni, parlando ieri al Senato, aveva indicato le richieste italiane: per l’utilizzo dei beni congelati occorre “rispettare il diritto internazionale e il principio di legalità; tutelare la stabilità finanziaria e monetaria delle nostre economie e dell’area euro; garantire la sostenibilità di ogni passo che dovesse essere intrapreso”.

Ucraina, i dubbi dei Paesi Ue (anche dell’Italia) sugli asset russi

Bruxelles, 23 ott. (askanews) – Sull’utilizzo degli asset russi, congelati per finanziare la resistenza Ucraina, tutti gli Stati membri dell’Ue, Italia compresa, hanno dubbi e “domande”. Per questo nella discussione di questa mattina al Consiglio europeo non si è arrivati a una conclusione e la discussione sarà ripresa dopo la cena di lavoro, coinvolgendo anche la presidente della Bce Christine Lagarde. Molti leader, tra cui Giorgia Meloni, hanno infatti chiesto il parere della Banca centrale europea su una soluzione complessa e non senza rischi. Che però sembra essere, al momento, una strada quasi obbligata: “Non c’è un piano B, non ci sono alternative” per continuare a sostenere Kiev, spiegano fonti italiane.

Il Belgio, come ormai fa da tempo, continua a chiedere la garanzia della “mutualizzazione integrale dei rischi”. E’ proprio questo Paese, infatti, che custodisce, con la finanziaria Euroclear, il 90% degli asset russi congelati, per una cifra di 180-185 miliardi. I restanti sono divisi, in parti molto più piccole, tra Svizzera, Regno Unito, Francia, Germania, Usa, Giappone. Il primo ministro belga Bart De Weaver teme che in caso di contenziosi il suo Paese si troverebbe a dover ripagare questa cifra monstre, visto anche che esiste ed è in vigore un accordo bilaterale russo-belga di protezione degli investimenti (che rende possibile un arbitrato internazionale) e che ci sono già, per questo, cause pendenti su Euroclear, che ha a sua volta asset in Russia – in misura molto minore, circa un decimo – che potrebbero essere “ostaggio” in una battaglia legale. Peraltro la garanzia che chiede il Belgio dovrebbe essere estesa anche nel tempo, ben oltre i 2-3 anni che dovrebbero servire per l’erogazione dei finanziamenti all’Ucraina. Un quadro che allarma un po tutti i Paesi.

“Non era previsto che ci fosse una decisione oggi – spiegano le fonti italiane – ma ci si aspetta un segnale del Consiglio per proseguire l’approfondimento, affidato alla Commissione, per arrivare a una decisione, verosimilmente, al summit di dicembre”. Il ‘mandato’ del Consiglio alla Commissione, che secondo fonti europee dovrebbe essere infine approvato oggi, potrebbe però essere molto generico o – come preferirebbe il Belgio – indicando già i ‘paletti’ tra cui muoversi. “Nessuno ha detto di no, tutti vogliono capire. Noi, come molti altri, abbiamo chiesto di avere il parere della Bce, siamo interessati a sapere cosa ne pensa perché c’è il rischio reputazionale se equivalesse a una confisca”, spiegano ancora le fonti.

Poi si tratterà di valutare – ma a dicembre – un testo vero e proprio. Meloni, parlando ieri al Senato, aveva indicato le richieste italiane: per l’utilizzo dei beni congelati occorre “rispettare il diritto internazionale e il principio di legalità; tutelare la stabilità finanziaria e monetaria delle nostre economie e dell’area euro; garantire la sostenibilità di ogni passo che dovesse essere intrapreso”.

Manovra, Schlein: da Salvini e Tajani spettacolo pietoso

Roma, 23 ott. (askanews) – “Pare che i due vicepremier Tajani e Salvini abbiano votato in Consiglio dei ministri una manovra a loro insaputa”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein. “Uno lo accusa di tagli alla metro C di Roma, l’altro di dire falsità”.

“Ma – aggiunge la leader Pd – dov’erano, i due, quando si è svolto il Consiglio dei ministri per approvare la manovra?Scoprono solo ora nuovi tagli e nuove tasse, misure sulle quali litigano di continuo fra di loro mentre Giorgia Meloni si nasconde e spera che nessuno si accorga della manovra mentre lei attacca le opposizioni. Uno spettacolo pietoso. E gli unici a pagarne le spese sono gli italiani”.

Femminicidio, una camminata per Luciana Ronchi a Bruzzano

Milano, 23 ott. (askanews) – Milano, 23 ott. (askanews) – Una manifestazione silenziosa e senza slogan. Le associazioni, tra le quali Non Una di Meno, e la comunit territoriale di Bruzzano hanno manifestato con una camminata in memoria di Luciana Ronchi e “contro ogni forma di violenza maschile sulle donne e di genere”. La donna, 62 anni, stata inseguita per le strade di Bruzzano – alla periferia Nord di Milano – e infine colpita con decine di coltellate dall’ex marito da cui si era separata tre anni fa, ma che continuava a pedinarla. L’uomo, Luigi Morcaldi, 62 anni, stato catturato dopo una fuga durata ore.

Casa Bianca: incontro con Putin ancora possibile, ma Trump vuole fatti non solo chiacchiere

Roma, 23 ott. (askanews) – L’incontro fra Donald Trump e Vladimir Putin è ancora una possibilità, nonostante la cancellazione del vertice di Budapest decisa dal Presidente statunitense, ma “vuole vedere fatti, non solo chiacchiere”: lo ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.

“Un incontro tra questi due leader non è del tutto escluso. Credo che il Presidente e l’intera amministrazione sperino che un giorno quell’incontro possa ripetersi”, ha proseguito.

“Vogliamo assicurarci che sia un buon uso del tempo del Presidente, e il Presidente non vuole sprecare il suo tempo… il Presidente vuole vedere fatti, non solo chiacchiere”, ha concluso.

Lituania: caccia russi hanno violato il nostro spazio aereo

Roma, 23 ott. (askanews) – “Questa sera, aerei militari russi hanno violato lo spazio aereo lituano. Si tratta di una palese violazione del diritto internazionale e dell’integrità territoriale della Lituania. Ancora una volta, ciò conferma l’importanza di rafforzare la difesa aerea europea”. Lo scrive su X il presidente lituano Gitanas Nauseda, il quale aggiunge che il ministro degli Esteri lituano “convocherà i rappresentanti dell’ambasciata russa per protestare contro comportamenti sconsiderati e pericolosi”.

“Condanno fermamente la recente violazione dello spazio aereo lituano da parte di un aereo da caccia e di un mezzo di trasporto della Federazione Russa provenienti dalla regione di Kaliningrad – ha sottolineato Nauseda nel video postato a corredo -. Si tratta di una palese violazione del diritto internazionale e della sovranità territoriale della Lituania e dobbiamo reagire”.

Il volontariato Snam che fa rete in tutta Italia

Bologna, 23 ott. (askanews) – Hanno lasciato per un giorno le scrivanie e gli uffici, per mettersi al fianco di chi quotidianamente affronta la sfida dell’integrazione sociale attraverso il lavoro. Da Nord a Sud, oltre 1.200 volontari Snam hanno aderito al progetto “Insieme per gli altri”, promosso da Fondazione Snam: un’iniziativa di volontariato aziendale che coinvolge 48 enti e realt del Terzo Settore su tutto il territorio nazionale. Un coinvolgimento sempre pi sentito, con adesioni cresciute del 50% rispetto all’anno scorso e iniziative in 21 citt italiane. A Bologna, una delle tappe del progetto, i volontari hanno affiancato le attivit della Cooperativa sociale Cim, dove persone con disabilit e fragilit trovano un impiego vero, in cucina, in laboratorio, al ristorante. Un esempio concreto di come il fare rete possa generare valore per tutti. “Il miglior modo per far conoscere l’azienda essere a fianco agli abitanti, alle persone, ai lavoratori che ci sono in ogni territorio e perch no, ovviamente anche alle persone che hanno pi bisogno” spiega Alessandro Zehentner, presidente Snam e Fondazione Snam.

A Bologna i volontari Snam hanno incontrato chi, attraverso il laboratorio di pasta fresca o il servizio in ristorante, trova un posto di lavoro vero. Dal 1988 la cooperativa Cim trasforma il lavoro in uno strumento di dignit. “Il rapporto con Snam – ricorda Mara Piretti, vicepresidente della Cooperativa sociale Cim – nato in maniera molto spontanea. I lavoratori venivano da noi a mangiare. Poi pian piano ci siamo conosciuti e i lavoratori hanno chiesto di collaborare con noi, darci una mano”. Perch questa differenza cruciale. Non assistenzialismo. E’ reciprocit. “E’ una richiesta anche dei nostri lavoratori, non solo una idea che viene dall’alto – precisa Zehentner – abbiamo voglia di essere presenti sul territorio, vogliamo farci conoscere, vogliamo aiutare, evidentemente vogliamo poter dare il sorriso a tante persone che puntano sul nostro aiuto. E noi ci saremo”.

“Noi nel lavoro crediamo molto – aggiunge Piretti – concretamente Cim la possibilit per le persone accolte di poter dire come si chiama e che lavoro fa e quindi essere riconosciute all’interno della societ”. Non solo una mansione, ma il riconoscimento di chi siamo. “Il lavoro – insiste la vicepresidente della Cooperativa sociale Cim – uno strumento per riconoscere la dignit della persona. E quindi tutte le nostre attivit hanno questa finalit”. “I nostri dipendenti hanno questo orgoglio e volont di partecipare e in questo troveranno sempre il nostro supporto – conclude il presidente Snam e Fondazione Snam – vogliamo dare modo a loro, aiutandoli anche come azienda, ad aiutare”. Non una giornata di solidariet. E’ una giornata in cui il lavoro ritrova il suo significato originario. Ed un insegnamento che nessuno dimentica.

Putin: sanzioni Usa un "atto ostile". Se si useranno i Tomahawk, reazione dirompente

Roma, 23 ott. (askanews) – Le sanzioni annunciate dall’amministrazione americana sono un “atto ostile” che non rafforzano le relazioni tra Russia e Stati Uniti. Lo ha detto oggi alla stampa il presidente russo, Vladimir Putin.

Per Putin le sanzioni “sono un tentativo di fare pressione sulla Russia”, che “non avranno un impatto importante, soprattutto sul nostro benessere economico”. “Nessun paese che si rispetti fa mai qualcosa sotto pressione, e la Russia rispetta se stessa”, ha aggiunto. Il presidente Vladimir Putin ha avvertito che la reazione russa a eventuali attacchi con missili Tomahawk sul territorio nazionale sarebbe “molto forte, se non travolgente”, lo ha dichiarato oggi parlando con i giornalisti, definendo l’uso di tali armi “un tentativo di escalation” e invitando a riflettere sulle conseguenze. Secondo Putin, se missili di questo tipo venissero impiegati per colpire obiettivi russi, la risposta del Cremlino non sarebbe soltanto proporzionata ma potenzialmente dirompente, e “che se ne facciano un’idea”, ha concluso.

Save the Children premia "Il treno dei bambini" di Cristina Comencini

Roma, 23 ott. (askanews) – In occasione della XX edizione della Festa del Cinema di Roma, si è tenuta nella Sala Teatro Studio Gianni Borgna dell’Auditorium Parco della Musica la cerimonia di consegna del Premio “Ciak per i diritti dell’infanzia” di Save the Children, conferito al film “Il Treno dei Bambini” di Cristina Comencini, a cui hanno partecipato oltre alla regista, l’attrice Barbara Ronchi, l’attore Christian Cervone e la scrittrice Viola Ardone, autrice del romanzo da cui è tratto il film, mentre l’attrice Serena Rossi è stata presente con un video messaggio di ringraziamento.

L’evento è stato preceduto da un red carpet al quale hanno preso parte, oltre ai protagonisti dell’opera premiata e all’autrice del libro, gli scrittori Gianrico Carofiglio e Rossella Postorino, gli attori Neva Leoni, Giada Desideri e Jonis Bashir, e molti nomi noti del mondo radio televisivo e del giornalismo, come Eleonora Daniele, Emma d’Aquino, Sabina Stilo.

Save the Children inaugura la prima edizione del suo premio con l’obiettivo di valorizzare le opere cinematografiche che mettono al centro bambini, bambine e adolescenti, raccontandone con autenticità e sensibilità le sfide, i diritti e le aspirazioni. In un tempo segnato da guerre, crisi ambientali e crescenti disuguaglianze, l’infanzia viene spesso lasciata ai margini e privata della possibilità di immaginare un futuro diverso. Il cinema, in questo scenario, non è solo narrazione: è uno strumento potente di riflessione che può generare cambiamento.

“Raccontare l’infanzia è un atto politico, sociale e umano. Con il Premio ‘Ciak per i diritti dell’infanzia’, desideriamo rendere omaggio a chi, attraverso il linguaggio universale del cinema, riesce a dare voce ai sogni, alle emozioni, ma anche alle ingiustizie che segnano quotidianamente le vite di bambine, bambini e adolescenti,” ha commentato Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children. “Assegnarlo a Il Treno dei Bambini di Cristina Comencini è stata una scelta naturale: la sua opera ha infatti saputo restituire con delicatezza e intensità lo sguardo di un’infanzia vissuta in condizioni di privazione, il trauma della separazione, la forza della resilienza e il potere dell’accoglienza. Un profondo racconto che ci ricorda quanto sia importante offrire opportunità educative a chi nasce in contesti difficili, tema centrale della nostra missione ogni giorno, in Italia e nel mondo. Questo premio è il nostro modo di dire che ogni bambino ha diritto a sognare e a immaginarsi un domani migliore” ha concluso Tesauro.

“Questo film, e il libro prima, sono nati dal desiderio di raccontare quel che resta dei bambini dopo le guerre, ma anche il coraggio di chi si è occupato di loro e li ha restituiti a una vita normale. Amerigo è un bambino che parte con una valigia vuota e torna con una speranza per il futuro. È una storia che ci riguarda tutti. Il Treno dei Bambini racconta un’impresa che in Italia ha funzionato davvero, in un tempo in cui si pensava che i bambini fossero di tutti, senza confini né differenze. Ricevere questo premio da Save the Children è per me un onore: significa credere che il cinema possa ancora essere uno strumento di cambiamento, capace di dare voce a chi non ne ha, ai bambini e alle loro madri”, ha commentato la regista Cristina Comencini.

Alla premiazione è seguita la proiezione dl film, prodotto da Palomar (a Mediawan Company) per Netflix.

(copyright foto Francesco Alesi)

Putin: le sanzioni Usa sono un "atto ostile"

Roma, 23 ott. (askanews) – Le sanzioni annunciate dall’amministrazione americana sono un “atto ostile” che non rafforzano le relazioni tra Russia e Stati Uniti. Lo ha detto oggi alla stampa il presidente russo, Vladimir Putin.

Per Putin le sanzioni “sono un tentativo di fare pressione sulla Russia”, che “non avranno un impatto importante, soprattutto sul nostro benessere economico”.

“Nessun paese che si rispetti fa mai qualcosa sotto pressione, e la Russia rispetta se stessa”, ha aggiunto.

Manovra, Lupi: giù tasse su affitti lungo termine con cedolare secca 15%

Roma, 23 ott. (askanews) – “Vogliamo abbassare le tasse a chi affitta la propria casa a lungo termine, così da incentivare i proprietari ad immettere sul mercato gli immobili sfitti. Oggi in Italia sono quasi 10 milioni le abitazioni inutilizzate, la priorità è dare risposte ai tanti giovani, alle famiglie e ai professionisti che non trovano casa e contrastare il caro-affitti e lo spopolamento dei centri storici, garantendo il libero mercato e la proprietà privata”. Lo afferma in una nota Maurizio Lupi, presidente di Noi moderati.

“Presenteremo perciò un emendamento alla legge di bilancio – aggiunge – non per eliminare l’aumento dell’aliquota al 26% sugli affitti brevi per chi usa piattaforme, ma per finanziare con quelle risorse l’introduzione di una cedolare secca al 15% sui contratti a canone libero, mantenendo invariato il 10% per i contratti a canone concordato. Ricordo che la cedolare secca sugli affitti fu introdotta proprio con lo scopo di agevolare i proprietari di casa a mettere i loro alloggi in affitto a lungo termine. In questo caso non ci sarebbe nessuna penalizzazione verso i proprietari di casa ma un incentivo a contribuire all’emergenza abitativa nelle nostre città”.

Tennis, l’Arabia Saudita avrà il suo Masters 1000 dal 2028

Roma, 23 ott. (askanews) – Il tennis mondiale cambia volto. Dal 2028 l’Arabia Saudita ospiterà un nuovo Masters 1000, il decimo del circuito ATP. L’accordo è stato ufficializzato tra l’ATP e SURJ Sports Investments, società controllata dal Public Investment Fund (PIF) saudita. Il nuovo Masters 1000 sarà di una sola settimana e non obbligatorio (non “mandatory”). Secondo Andrea Gaudenzi, CEO dell’ATP, “il calendario lo compiliamo di anno in anno ma sarà nella prima parte della stagione”. La sede esatta deve ancora essere definita, anche se Riad appare la favorita grazie alle infrastrutture già esistenti. Il torneo si affiancherà agli attuali nove Masters 1000: Indian Wells, Miami, Monte-Carlo, Madrid, Roma, Toronto/Montreal, Cincinnati, Shanghai e Parigi.

L’evento segna un punto di svolta: per la prima volta un paese arabo entra nella fascia più alta del tennis mondiale. Il progetto prevede anche un programma di sviluppo del tennis nazionale in collaborazione con la Saudi Tennis Federation, per promuovere la crescita del movimento tennistico locale. “Portare un Masters 1000 in Arabia Saudita è un passo storico per il tennis nella regione”, ha dichiarato Bander Bin Mogren. Gaudenzi ha aggiunto: “È un momento di orgoglio, frutto di un percorso iniziato anni fa. L’Arabia ha dimostrato un autentico impegno verso il tennis”.

Dal 2024 Riad ospita le WTA Finals (garantite fino al 2026), mentre Gedda è dal 2023 la sede delle Next Gen ATP Finals. A questi appuntamenti si aggiunge il Six Kings Slam, l’esibizione milionaria vinta due volte da Jannik Sinner.

Al Barezzi Festival 2025 Tom Smith, King Hannah e Soap and Skin

Roma, 23 ott. (askanews) – Dal 13 al 16 novembre a Parma e provincia torna Barezzi Festival, con una 19esima edizione che che propone una line up da mille sfumature: dall’intimo progetto solista di Tom Smith degli Editors nella sua unica data italiana alle vibrazioni spaziali di un’icona della scena indipendente come gli Spiritualized, dall’intenso e magnetico indie rock dei King Hannah al velluto sonoro di Soap & Skin, arrivando al pop sperimentale islandese dei múm, al menestrello texano Micah P. Hinson e alla raffinatezza cantautorale di Mille.

Venerdì 14 novembre il Teatro Regio di Parma apre le sue porte a due live: alle 18 protagonisti i King Hannah, ipnotico duo di Liverpool composto da Hannah Merrick e Craig Whittle. Il loro ultimo singolo Suddenly, Your Hand, uscito quest’estate, arriva sulla scia del successo del secondo album Big Swimmer che ha riscosso gli entusiasmi di pubblico e critica grazie a una miscela di cantautorato intimo e immaginifico, a tratti pungente, e chitarre capaci di infiammarsi e spiccare il volo, confermandoli come uno dei progetti più potenti e intriganti in circolazione.

A seguire, alle 21, arriva Tom Smith per l’unica data italiana del tour del suo nuovo progetto solista. Il chitarrista e cantautore britannico, frontman degli Editors, presenterà sul palco in anteprima il suo primo album There Is Nothing in the Dark That Isn’t There in the Light, in uscita il 5 dicembre e anticipato dai singoli Lights Of New York City e Life is For Living. Un lavoro che esplora una dimensione totalmente diversa da quella di energia esplosiva della sua band, abbracciando un cantautorato morbido e delicato, semplice, puro e toccante.

La serata si chiude poi a Borgo Santa Brigida alle 23 con il live di Mille, eclettica cantautrice e musicista dalla voce inconfondibile, da diva d’altri tempi, e dalla rara forza espressiva, fresca di uscita del nuovo album Risorgimento.

Sabato 15 novembre si comincia al Teatro Regio alle 18 con Soap & Skin, moniker della musicista e produttrice austriaca Anja Franziska Plaschg, che presenta il suo ultimo lavoro Torso: una raccolta di cover per riscoprire la bellezza di fuggire da se stessa, brani che prendono nuova vita in modo introspettivo e visionario grazie a una multiforme raffinatezza espressiva e a sonorità mai banali. Un esempio è Mystery of Love di Sufjian Stevens, la cui versione originale è contenuta nella colonna sonora del film di Guadagnino “Chiamami con il tuo nome”, e che l’artista riarrangia per corno francese e trombone, caricandola di nuovi livelli di interpretazione.

A seguire, alle 21, arrivano gli Spiritualized, storica band inglese capitanata da Jason Pierce. Il loro ultimo e decimo album, Everything was beautiful, è l’ennesima conferma del sound straordinario del gruppo che volteggia lungo rotte psichedeliche e accordi ripetuti quasi ossessivamente ma sempre melodicamente orecchiabili, capace di essere al tempo stesso semplice e complesso, nitido e oscuro.

Domenica 16 novembre il festival si chiude al Teatro Magnani di Fidenza con Micah P. Hinson, figura di culto dell’alt-folk americano, con il suo nuovo album The Tomorrow Man, in uscita il 31 ottobre. Prodotto da Alessandro Asso Stefana e anticipato dai singoli Oh, Sleepyhead e One Day I Will Get My Revenge, il disco arriva dopo una profonda crisi creativa e anni di trasformazione personale e artistica. Un album coraggioso e sincero, viscerale e introspettivo, per la prima volta interamente radicato nel suo e nel nostro presente.

Barezzi Festival è ideato e diretto da Giovanni Sparano, organizzato e prodotto dall’Associazione culturale Luce in coproduzione con la Fondazione Teatro Regio di Parma, con il contributo di Comune di Parma, Casa della Musica di Parma e Regione Emilia Romagna, in collaborazione con Provincia di Parma, Comune di Fidenza, Comune di Busseto, Fondazione I Teatri, Festival Aperto, Teatro Verdi di Busseto, Caffè del Prato, Borgo Santa Brigida 5/A, Borneo.

Il Papa: contro i migranti gravi crimini anche da parte degli Stati

Città del Vaticano, 23 ott. (askanews) – “Gli Stati hanno il diritto e il dovere di proteggere i propri confini, ma ciò dovrebbe essere bilanciato dall’obbligo morale di fornire rifugio. Con l’abuso dei migranti vulnerabili, non assistiamo al legittimo esercizio della sovranità nazionale, ma piuttosto a gravi crimini commessi o tollerati dallo Stato”. Lo ha detto Papa Leone ricevendo in Vaticano i Movimenti popolari.

“Si stanno adottando misure sempre più disumane – persino politicamente celebrate – per trattare questi ‘indesiderabili’ – ha nogtato il Papa – come se fossero spazzatura e non esseri umani. Il cristianesimo, invece, si riferisce al Dio amore, che ci rende fratelli tutti e ci chiede di vivere da fratelli e sorelle”.

Tennis, Berrettini ai quarti all’Atp di Vienna

Roma, 23 ott. (askanews) – Matteo Berrettini batte il britannico Norrie in tre set e raggiunge i quarti di finale dell’Atp 500 di Vienna (7-6, 6-7, 6-4). Match estenuante, con i primi due set terminati al tie-break: il primo è andato all’azzurro (8-6), il secondo interminabile è andato al britannico (11-9). Decisivo il terzo set, con Berrettini che ha dovuto stringere i denti per chiudere l’incontro: è la terza volta che l’azzurro supera le tre ore di gioco in un match al meglio dei tre set. Ai quarti sfiderà De Minaur

Le Compagnie cinesi di stato sospendono l’acquisto di greggio russo via mare

Roma, 23 ott. (askanews) – Le principali compagnie petrolifere statali cinesi hanno sospeso gli acquisti di greggio russo via mare dopo le nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti contro Rosneft e Lukoil, i due maggiori produttori di Mosca. Lo riferisce Reuters citando fonti commerciali.

Secondo le stesse fonti, PetroChina, Sinopec, Cnooc e Zhenhua Oil hanno deciso di fermare temporaneamente le importazioni marittime per timore di incorrere nelle sanzioni Usa, mentre continueranno quelle via oleodotto. La mossa segue l’annuncio che anche le raffinerie indiane – principali acquirenti di petrolio russo – ridurranno drasticamente le importazioni.

Il calo della domanda da parte di Cina e India, i due maggiori clienti di Mosca, potrebbe mettere sotto pressione le entrate petrolifere russe e spingere al rialzo i prezzi globali.

Il Papa: anch’io dico che terra, casa e lavoro sono diritti sacri

Città del Vaticano, 23 ott. (askanews) – “Più di dieci anni fa, qui in Vaticano, Papa Francesco vi ha detto che eravate venuti per piantare una bandiera. Cosa c’era scritto? ‘Terra, casa e lavoro’. Era una ‘cosa nuova’ per la Chiesa, ed era una cosa buona! Facendo eco alle richieste di Francesco, oggi dico: la terra, la casa e il lavoro sono diritti sacri, vale la pena lottare per essi, e voglio che mi sentiate dire ‘Ci sto!’, ‘sono con voi’!”. A dirlo è stato questo pomeriggio Papa Leone rivolgendosi così ai rappresentanti ai Movimenti popolari a Roma per il loro Giubileo.

“Chiedere terra, casa e lavoro per gli esclusi è una ‘cosa nuova’? Visto dai centri del potere mondiale, certamente no; – ha poi aggiunto il pontefice – chi ha sicurezza finanziaria e una casa confortevole può considerare queste richieste in qualche modo superate. Le cose veramente ‘nuove’ sembrano essere i veicoli autonomi, oggetti o vestiti all’ultima moda, i telefoni cellulari di fascia alta, le criptovalute e altre cose di questo genere”. “Dalle periferie, però, – ha aggiunto il Papa – le cose appaiono diverse; lo striscione che sventolate è così attuale che merita un intero capitolo nel pensiero sociale cristiano sugli esclusi nel mondo di oggi”.

Il cappuccino si fa con la tisana, cambiano le abitudini al bar

Milano, 23 ott. (askanews) – La tisana espressa, pronta in pochi secondi, servita in tazza bassa oppure nella versione “cappuccino botanico” con schiuma, la nuova bevanda del momento. Si tratta di un nuovo trend gi diffuso a Milano e ideato da un’azienda italiana. L’intuizione di Nicola Robecchi, titolare di Wilden Herbals, che ha voluto portare le tisane nel mondo del bar in modo immediato e contemporaneo. Abbiamo parlato con Nicola Robecchi, founder di Wilden Herbals:

“Con Herbpress vogliamo rivoluzionare l’offerta del bar, possiamo infatti offrire in tempi veloci sia infusi serviti concentrati come un caff espresso, sia infusi eventualmente miscelati ulteriormente con i latti o eventualmente anche tutte le alternative vegetali e pensiamo realmente che si possa sviluppare un menu contemporaneo in grado di attirare e rispondere ai bisogni dei consumatori di oggi e di domani”.

Questa nuova bevanda risponde alle esigenze dei consumatori che cercano esperienze gustose, naturali e “clean”. Una consuetudine gi in voga in Europa e ora diffusa anche in Italia soprattutto tra la Generazione Z. La tisana diventa quindi una vera protagonista della pausa al bar.

“Herbpress uno strumento di estrazione che permette di trasformare qualunque macchina da bar che sia dotata di un braccetto, di diventare anche una macchina in grado di estrarre infusi e tisane in circa un minuto”.

Le miscele tra cui possibile scegliere sono biologiche, realizzate con piante officinali selezionate tra le migliori filiere europee, prive di caffeina, zuccheri aggiunti o aromi artificiali. A Milano possibile degustarle nella pizzeria gourmet Confine, nella bakery Tone Bread Lab e nella caffetteria Eris. Poi intervenuto Giovanni Marabese, titolare di Tone Bread Lab:

“Avere un prodotto come Herbpress che sicuramente innovativo e sicuramente ci consente di servire un prodotto che costante, sempre, ci ha dato molta fiducia e abbiamo deciso di adottarlo per il nostro banco bar. Con Herbpress noi portiamo un prodotto che gi pronto e quindi rimane standard e quindi non ci sono t che sono troppo pesanti o troppo leggeri a cui manca gusto o che hanno preso magari una nota amara dovuta al troppo contatto della foglia con l’acqua calda”.

I professionisti del settore accolgono la tisana espressa come una soluzione innovativa, pratica e sostenibile, capace di rispettare le propriet naturali delle erbe e di aprire nuove possibilit creative nel mondo dell’infusione. Infatti, oltre ad essere perfetta da bere come un espresso o con schiuma come un cappuccino, pu diventare anche un ingrediente per realizzare cocktail analcolici “on the rocks”, ridefinendo il consumo della tisana al bar con estetica, gusto e qualit.

KPMG ecco i risultati di “Luxury in the Midst of Change”

Milano, 23 ott. (askanews) – Il mondo del lusso sta vivendo una trasformazione profonda. Lo rivela la ricerca condotta da KPMG “Luxury in the Midst of Change”, basata su 180 testimonianze a top manager internazionali. Dopo anni di crescita, nel 2024 le vendite hanno registrato un calo. A pesare: il rallentamento dei mercati asiatici, lo stallo in Europa e negli Stati Uniti, la disaffezione dei consumatori, oltre che l’incremento dei prezzi del 54% in cinque anni. Abbiamo parlato con Alessandro Manzo, Partner di KPMG, Head of Fashion & Luxury:

” necessario lavorare per salvaguardare la marginalit e per questo motivo molte organizzazioni stanno lavorando su intensi programmi di razionalizzazione delle proprie supply chain dei propri portafogli prodotti, stando avviando iniziative di insourcing di alcune parti strategiche della propria value chain. Le aziende che risulteranno vincenti nel futuro sono quelle che saranno in grado di ripensare il concetto di lusso verso un modello sempre pi autentico, sostenibile e profondamente umano”.

I brand reagiscono puntando su personalizzazione, arte, benessere e customer experience, mentre razionalizzano le supply chain e investono in sostenibilit. Cresce il bisogno d’innovazione, ma con la prerogativa di restare fedele all’identit del marchio. intervenuto, poi, Marco Bizzarri, Investor e former CEO Gucci:

“Credo che alla fine le opportunit che tu abbia oggi come brand, siano quelle di restare il pi possibile vicino ai tuoi valori, innovare sempre nel rispetto della tua storia e cercare di capire nel panorama dei creativi che ci sono, quello che pu meglio interpretare quella che stata la tua storia”.

Il lusso non pi solo esclusivit: relazione, cultura, sostenibilit e tecnologia. I brand che sapranno evolvere senza perdere la propria anima saranno i protagonisti del futuro.

"Tesoro dei Faraoni", l’Antico Egitto sbarca a Scuderie del Quirinale

Roma, 23 ott. (askanews) – Alle Scuderie del Quirinale apre Tesori dei Faraoni, un grande progetto culturale che porta nella Capitale una selezione di 130 capolavori dell’arte dell’Antico Egitto, provenienti dal Museo Egizio del Cairo e dal Museo di Luxor, molti dei quali esposti per la prima volta fuori dal loro paese.

La mostra, curata da Tarek El Awady, già direttore del Museo Egizio del Cairo, è prodotta da ALES – Arte Lavoro e Servizi del ministero della Cultura con MondoMostre, in collaborazione con il Supreme Council of Antiquities of Egypt, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero della Cultura, del Ministero del Turismo e delle Antichità d’Egitto, con il patrocinio della Regione Lazio e la collaborazione scientifica del Museo Egizio di Torino.

“Tesori dei Faraoni” è un viaggio nella civiltà egizia attraverso le sue forme più alte e insieme più intime: potere, fede, vita quotidiana. Il percorso apre con lo splendore dell’oro, materia divina e simbolo dell’eternità. Il sarcofago dorato della regina Ahhotep II, la Collana delle Mosche d’oro, antica onorificenza militare per il valore in battaglia, e il collare di Psusennes I introducono al mondo delle élite egizie, dove l’ornamento diventa linguaggio politico e riflesso di una teologia del potere. Intorno al corredo funerario di Psusennes I, scoperto a Tanis nel 1940, si concentrano oggetti di straordinaria raffinatezza: amuleti, coppe e gioielli che, dopo tremila anni, conservano intatta la loro luce.

Dalla magnificenza regale si entra nell’universo del rito e del passaggio, dove la morte è intesa come trasformazione. Il monumentale sarcofago di Tuya, madre della regina Tiye, domina una sezione dedicata alle pratiche funerarie e alla fede di rinascita. Attorno, le statuette shabti, i vasi canopi e un papiro del Libro dei Morti raccontano la precisione quasi scientifica con cui gli Egizi preparavano il viaggio nell’aldilà: un insieme di formule, immagini e strumenti per attraversare il mondo invisibile e rinascere alla luce di Ra.

Il percorso si apre poi al volto umano della regalità. Le tombe dei nobili e dei funzionari, come quella di Sennefer, svelano la quotidianità del potere, la devozione e il senso del dovere di chi serviva il faraone come garante dell’ordine cosmico. In dialogo con queste figure, la poltrona dorata di Sitamun, figlia di Amenofi III, restituisce un’intimità sorprendente: un oggetto domestico, usato in vita e poi deposto come dono nella tomba dei nonni, testimonianza rara di affetto e continuità familiare.

Una delle sezioni più attese è dedicata alla “Città d’Oro” di Amenofi III, scoperta nel 2021 da Zahi Hawass. Gli utensili, i sigilli e gli amuleti provenienti da questo straordinario sito restituiscono la voce degli artigiani e dei lavoratori che costruivano la grandezza dei faraoni. Lì, tra le officine e le case, la civiltà egizia appare nel suo volto più umano e produttivo, capace di unire ingegno tecnico e senso religioso in ogni gesto.

La mostra culmina nel mistero della regalità divina. Le statue e i rilievi che chiudono il percorso sono tra le espressioni più alte dell’arte faraonica: l’Hatshepsut inginocchiata in atto d’offerta, la diade di Thutmosi III con Amon, la Triade di Micerino, fino alla splendida maschera d’oro di Amenemope, dove il volto del re, levigato e perfetto, diventa icona di un corpo che appartiene ormai al divino. In chiusura, la Mensa Isiaca – eccezionalmente concessa dal Museo Egizio di Torino – riannoda il filo simbolico che da Alessandria conduce a Roma, testimoniando l’antico legame spirituale e culturale tra i due mondi.

Come ricorda Zahi Hawass, “il più grande monumento mai costruito dall’Egitto non fu una piramide o un tempio, ma l’idea stessa di eternità”.

“Tesori dei Faraoni” è accompagnata da un catalogo, edito da Allemandi in edizione italiana e inglese, curato da Zahi Hawass, che firma per la casa editrice anche la guida breve e la guida per ragazzi. Nel catalogo le fotografie di Massimo Listri.

Tutti i visitatori potranno inoltre usufruire di un’audioguida inclusa nel biglietto, disponibile in quattro lingue, con la voce di Roberto Giacobbo per la versione italiana e quella di Zahi Hawass per la versione inglese; è prevista anche una versione dedicata ai bambini.

È inoltre attivo un ricco percorso didattico pensato per tutti i pubblici. Sono previsti laboratori didattici e visite guidate, progettati in collaborazione con il Museo Egizio di Torino: i più giovani potranno esplorare simboli, animali e figure divine, ricostruendo in modo interattivo la vita dell’antico Egitto. Per le scuole – dalla fascia dell’infanzia alle secondarie di primo grado – sono già attivi laboratori specifici, che estendono l’offerta formativa tradizionale e permettono di attraversare i principali assi tematici della mostra, come l’evoluzione sociale, l’arte funeraria, l’iconografia religiosa e le innovazioni materiali.

Infine, si affianca a questa proposta un programma di attività collaterali, in collaborazione con il dipartimento SARAS della Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza di Roma con incontri, seminari e approfondimenti condotti da studiosi, archeologi ed esperti, con l’obiettivo di arricchire la fruizione della mostra e favorire il dialogo tra cultura, ricerca e pubblico.

“Questa mostra racconta non solo i faraoni, ma anche le persone che li circondavano — spiega il curatore Tarèk El Awady —. Ogni reperto è una voce che ci parla di vita, fede e immortalità. È un dialogo tra passato e presente, tra Egitto e Italia, che continua da tremila anni”.

“Tesori dei Faraoni — aggiunge Fabio Tagliaferri, presidente di ALES — riafferma il ruolo delle Scuderie del Quirinale, che ALES gestisce per il ministero della Cultura, come spazio delle grandi narrazioni universali e della cooperazione culturale internazionale. Con questo progetto, ALES e i partner istituzionali propongono un modello di cooperazione culturale che guarda oltre la mostra: programmi di formazione, attività didattiche, scambi scientifici e collaborazioni con musei e università italiane ed egiziane. La cultura diventa così infrastruttura di relazioni, nel segno del Piano Mattei, come investimento concreto nella conoscenza e nel futuro condiviso del Mediterraneo”.

La mostra è resa possibile grazie al fondamentale sostegno di Intesa Sanpaolo ed ENI, Main Sponsor del progetto, che confermano il loro impegno costante nella promozione della cultura e nella valorizzazione del dialogo tra le civiltà.

EgyptAir è Vettore Ufficiale dell’esposizione, accompagnando idealmente – e concretamente – il viaggio delle opere dall’Egitto a Roma. Si ringraziano inoltre i Partner Cotral, Urban Vision e Ferrovie dello Stato Italiane per il prezioso contributo e la collaborazione a un’iniziativa che unisce eccellenza scientifica, visione internazionale e partecipazione collettiva.

L’iniziativa si inserisce nel quadro delle relazioni culturali tra Italia ed Egitto e dialoga con gli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa, come esempio concreto di cooperazione fondata su conoscenza, formazione e valorizzazione del patrimonio condiviso. È un progetto che riafferma la cultura come strumento di dialogo e amicizia, capace di unire due civiltà legate da sempre dal Mediterraneo e dal fascino della storia comune.

A Palazzo Farnese il Premio Letterario Angelo Zanibelli

Roma, 23 ott. (askanews) – Nella splendida cornice del Salone d’Ercole in Ambasciata di Francia a Roma si svolta la cerimonia di premiazione dell’edizione 2025 del Premio Letterario Angelo Zanibelli “La Parola che cura”. Il riconoscimento, istituito da Sanofi in memoria di Angelo Zanibelli, suo storico Direttore delle Relazioni istituzionali, rappresenta ormai un appuntamento consolidato, iconico, nel panorama culturale e sanitario italiano. Abbiamo parlato con Marcello Cattani, Presidente e Ad Sanofi Italia e Malta:

“Oltre alla nostra missione che ricercare e sviluppare nuovi farmaci e vaccini per curare nuove patologie o curarle meglio, il ponte della parola, dell’educazione della parola verso chi ha la forza e il coraggio di condividere un’esperienza di malattia, di malattia di qualsiasi natura che ha impatto oltre sulla persona, sulla collettivit o sulla famiglia. E quindi il senso molto ampio di dare una dimensione, una dignit alla voce del malato”.

I temi di questa tredicesima edizione – che ha visto in gara quasi 150 tra opere edite e inedite – hanno spaziato, tra gli altri, dalla crisi del sistema sanitario all’organizzazione della medicina d’urgenza, dalla crescita demografica grazie a percorsi assistiti in gravidanza al ruolo delle donne nella storia della medicina, da diversi ambiti della prevenzione e della patologia, alla gestione della perdita e del lutto, al mondo dell’infanzia. poi intervenuta Emilia Zazza, Vincitrice Narrativa con “Trotula”:

“Mi emoziona il fatto che sia un premio alla parola che cura, quindi ha una caratteristica che aveva Trotola de Ruggero che la protagonista del romanzo, che una donna che effettivamente vissuta, che ha inventato la medicina di genere e che curava moltissimo attraverso la parola, attraverso il rapporto con il paziente e la paziente”.

Infine intervenuto Daniele Coen, Vincitore Saggistica con “Corsia d’emergenza”:

“Una grande soddisfazione perch quando uno scrive lo fa per essere letto, quindi essere letto, essere apprezzato una bella cosa. E una soddisfazione perch l’obiettivo che mi ponevo era quello di fare conoscere un po’ pi dall’interno il pronto soccorso e i problemi della medicina d’urgenza e almeno in parte, almeno rispetto all’uditorio che ha voluto leggerlo, mi sembra di esserci riuscito”.

Anche quest’anno, a guidare con sapienza e passione i lavori della Giuria del Premio il Presidente Gianni Letta, giornalista ed ex Segretario del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, affiancato da un autorevole gruppo di esperti provenienti dal mondo della politica, della cultura, della sanit e del giornalismo. Membro d’onore della Giuria il Ministro della Salute Orazio Schillaci. Presente anche il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani che salito sul palco per consegnare il premio speciale per il personaggio dell’anno, attribuito in memoria al professor Giovanni Scambia.

NeoBorocillina PropolTuss: innovazione naturale in caso di tosse

Milano, 22 ott. – Nasce NeoBorocillina PropolTuss. L’integratore pensato per offrire un rimedio a base di ingredienti naturali in caso di tosse e per il benessere della gola. Con l’inverno alle porte, i fastidi delle vie respiratorie diventano particolarmente frequenti, motivo per il quale Alfasigma risponde alle esigenze dei consumatori attraverso il nuovo lancio. Un approccio naturale quando la tosse inizia a farsi sentire. Abbiamo parlato con il Dott. Paolo Petrone, Dirigente Medico ORL Ospedale CTO Bari:

“La tosse sicuramente il pi fastidioso tra questi sintomi e spesso ci pu portare all’utilizzo e all’abuso di alcuni farmaci come antibiotici che vanno assolutamente sconsigliati perch possono determinare dei gravi effetti collaterali a carico dell’organismo. invece consigliabile, anche per prevenire questi episodi, idratarsi molto, lavarsi spesso le mani, soprattutto durante l’inverno e utilizzare dei rimedi fitoterapici, come ad esempio imprimi su tutto l’utilizzo del miele perch vanno a lenire gli effetti dell’infiammazione e questo determinato ed dimostrato da diverse ricerche scientifiche autorevoli”.

Una formulazione innovativa che amplia la gamma di integratori alimentari di NeoBorocillina. All’interno un cuore liquido a base di Propoli M.E.D e Miele. Tra gli ingredienti funzionali, si trovano il Timo, l’Edera e la Biotina, che insieme agiscono sui primi fastidi legati alla tosse. Poi intervenuto Edoardo Lipari, Brand Manager NeoBorocillina – Alfasigma:

” un prodotto con una formulazione innovativa, con un cuore liquido di propoli e miele e un involucro esterno con ingredienti funzionali e, non lo specifico, edera e timo. Oggi avremo con noi un ospite d’eccezione, Lorenzo Maragoni, che campione del mondo di Poetry Slam e proprio qui appunto nasce la nostra volont di presentare i prodotti ma anche di comunicarli in modo nuovo ai nostri consumatori”.

Con il lancio di NeoBorocillina PropolTuss, Alfasigma mira a rendere ancora pi completo il suo portafoglio prodotti, rafforzando ulteriormente la sinergia tra expertise e innovazione.

(Servizio PUBBLIREDAZIONALE)

Ucraina, le sanzioni Ue colpiscono anche raffinerie in Cina

Roma, 23 ott. (askanews) – L’Unione europea, tra le sanzioni imposte oggi a società cinesi, ha colpito anche due raffinerie cinesi e a una società commerciale con sede a Hong Kong, accusate di contribuire indirettamente alla guerra in Ucraina attraverso l’acquisto e la lavorazione di petrolio di origine russa. La decisione, approvata oggi dai 27 Stati membri, ha provocato una dura reazione da parte di Pechino.

Secondo quanto annunciato a Bruxelles, le nuove misure colpiscono in totale 15 entità registrate in Cina continentale o a Hong Kong. Tra queste figurano le raffinerie Liaoyang Petrochemical Company e Shandong Yulong Petrochemical, entrambe controllate dal colosso statale China National Petroleum Corporation (Cnpc), e la società commerciale Chinaoil (Hong Kong) Corporation, anch’essa parte del gruppo. Sanzionata anche la società di trading Tianjin Xishanfusheng International.

Le aziende interessate vedranno congelati tutti gli asset detenuti nell’Ue e saranno soggette a un divieto totale di commercio e investimenti con operatori europei. Bruxelles accusa le raffinerie di “raffinare e lavorare greggio, inclusi prodotti di origine russa, fornendo così una fonte significativa di entrate al governo della Federazione russa e sostenendo la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina”.

La mossa arriva nonostante alcuni Paesi dell’Ue, come Ungheria e Slovacchia, continuino a importare petrolio russo in virtù di un’esenzione temporanea concessa agli Stati senza sbocco al mare che dipendono dalle forniture via oleodotto.

Oltre alle aziende energetiche, undici società di logistica, componentistica elettronica e commercio sono state inserite nella cosiddetta “Annex IV”, la lista nera europea che vieta alle imprese dell’Ue di fornire o ricevere prodotti a doppio uso da soggetti che operano con il complesso militare-industriale russo. Pechino ha reagito immediatamente, ribadendo di “non aver mai fornito armi letali a nessuna parte del conflitto” e di esercitare “rigorosi controlli sulle esportazioni di beni a doppio uso”. “La maggior parte dei Paesi, compresi quelli europei e gli Stati uniti, continua a commerciare con la Russia – ha dichiarato il ministero degli Esteri cinese -. L’Ue e gli Stati uniti non sono in posizione di criticare gli scambi normali tra aziende cinesi e russe”.

Il nuovo pacchetto di sanzioni amplia anche i controlli sulle esportazioni di semiconduttori avanzati, sistemi di navigazione e macchinari industriali utilizzati nella produzione di armi, oltre a inserire nella lista nera decine di navi e società di trasporto che operano fuori dal tetto al prezzo del greggio imposto dal G7.

La decisione, arrivata dopo che il premier slovacco Robert Fico ha ritirato il proprio veto, potrebbe aggravare le tensioni tra Bruxelles e Pechino, già ai minimi per le relazioni con Mosca e per le recenti restrizioni cinesi sull’export di terre rare e magneti.

I leader europei, riuniti oggi al Consiglio europeo, intendono discutere possibili contromisure. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha avvertito che “la leadership cinese deve capire che l’Europa non può accettare quanto sta accadendo”, pur aggiungendo che “l’obiettivo resta trovare una soluzione condivisa e non un’escalation”.

Secondo il commissario europeo all’Economia Valdis Dombrovskis, Bruxelles “sta esaminando contromisure” nel caso in cui le condizioni non migliorino, mentre il commissario al Commercio Maros Sefcovic ha concordato con il ministro cinese del Commercio Wang Wentao di organizzare a Bruxelles “colloqui urgenti” per affrontare la disputa sulle terre rare, previsti per la prossima settimana.

Netanyahu ha ordinato di sospendere l’iter della legge di annessione della Cisgiordania

Roma, 23 ott. (askanews) – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato di sospendere, fino a nuovo avviso, l’iter parlamentare dei disegni di legge sull’annessione della Cisgiordania approvati ieri in prima lettura dalla Knesset. Lo riportano i media israeliani, sottolineando che la decisione arriva dopo le dure critiche mosse dall’amministrazione americana.

In un’intervista pubblicata oggi dalla rivista Time, il presidente Usa Donald Trump ha affermato che non ci sarà alcuna annessione della Cisgiordania da parte di Israele “perché ho dato la mia parola ai Paesi arabi”, aggiungendo che “se accadesse, Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti”.

Ranucci: Garante privacy armato per punire Report. Pd: chiarezza su mega-multa

Roma, 23 ott. (askanews) – “In questi giorni raccolgo solidarietà bipartisan ma si sta rivelando ipocrita: da una parte è solidarietà, dall’altra qualcuno sta armando il Garante della privacy per punire Report e dare un segnale esemplare a altre trasmissioni”. Lo affermo con cognizione di causa, me ne prendo la responsabilità e si vedrà nelle prossime ore”. Questo quanto ha denunciato il giornalista Sigfrido Ranucci, vittima la scorsa settimana di un grave atto intimidatorio, in una conferenza stampa organizzata al Parlamento europeo dal deputato Dem Sandro Ruotolo.

“Chiedo che il garante europeo – ha proseguito Ranucci – verifichi come sta operando il Garante della privacy italiano perchè sembra agire come un’emanazione del governo”.

Su quanto prefigurato da Ranucci sono intervenuti i componenti Democratici della commissione di Vigilanza Rai osservando che “non solo il governo e i partiti di maggioranza non hanno ritirato le querele temerarie nei confronti di Ranucci, ma, da quanto apprendiamo, in questi giorni il Garante della privacy si sarebbe mosso su input politico per sanzionare in modo esemplare le puntate di Report che riguardavano l’origine del caso Boccia e le sue dimissioni”.

“Aspettiamo una rapida smentita, al contrario sarebbe atto fuori da ogni logica di trasparenza un ulteriore grave attacco al servizio pubblico – osservano gli esponenti del Pd -. Vogliamo comprendere meglio la situazione e, riguardo a quanto denunciato da Ranucci, attendiamo di acquisire informazioni prima di valutare un eventuale accesso agli atti su questo procedimento. Allo stesso tempo, sarà importante verificare come la Rai intende tutelare un programma del servizio pubblico, affinché possa continuare a svolgere il suo lavoro di informazione libera e indipendente”.

Ruotolo, infine, ha rivolto due richieste alla premier Giorgia Meloni: “la prima ritirare le querele temerarie, cioè quegli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti”, la seconda dire “chi ha spiato” i giornalisti italiani spiati illegalmente con il dispositivo Paragon.

FDC Consulting Digital ESG e KMA contro violenza di genere

Roma, 23 ott. (askanews) – Ogni giorno le cronache ci ricordano quanto sia urgente fare di pi per contrastare la violenza di genere e i femminicidi, una piaga che continua a crescere e che coinvolge l’intera societ.

Di fronte a questa realt, diventano fondamentali iniziative concrete capaci di restituire alle donne fiducia, forza e consapevolezza di s.

Con questo obiettivo FDC Consulting Digital ESG, in collaborazione con KMA – Krav Maga Academy, ha ideato e coordinato un progetto che offre strumenti di autodifesa, crescita personale e consapevolezza per aiutare le donne a riconoscere e gestire situazioni di rischio.

L’iniziativa finanziata da Authos S.p.A. Societ Benefit, nell’ambito del proprio percorso di sostenibilit e impatto, guidato e accompagnato da FDC Consulting e si svolge presso la sede del dealer a Moncalieri (TO).

“Un gesto obbligato per dare una risposta concreta” – afferma Francesco Di Ciommo, CEO di FDC Consulting Digital ESG. Ai primi tre appuntamenti hanno partecipato 50 donne di et ed esperienze diverse, unite dal desiderio di sentirsi pi sicure e padrone di s.

Le lezioni, condotte dagli istruttori della KMA, non sono state soltanto un’occasione per apprendere tecniche di difesa personale, ma anche un momento di condivisione e di valorizzazione della propria forza interiore.

Ciclismo, svelato il Tour 2026 via il 4 luglio da Barcellona

Roma, 23 ott. (askanews) – Il percorso del Tour de France 2026 è realtà. Nella giornata di giovedì 23 ottobre gli organizzatori del GT francese hanno svelato le 21 tappe che caratterizzeranno l’edizione numero 113 della sua storia. La Grande Boucle si correrà fra il 4 e il 26 luglio, mettendo insieme 3.333 chilometri e toccando anche la Spagna, che sarà scenario del Grand Départ, data la scelta di Barcellona come città di riferimento per l’evento. Il finale invece sarà, come da tradizione, sulle strade della capitale Parigi, scenario conclusivo dopo un doppio arrivo sull’Alpe d’Huez a coronare tre settimane che si preannunciando di grande battaglia visto che si partirà con una cronosquadre e le prime montagne arriveranno sin dai primi giorni.

Composto da due cronometro (di cui la prima a squadre), quattro tappe collinari, otto di montagna (con cinque arrivi in salita) e sette pianeggianti, il Tour 2026 avrà un dislivello complessivo di 54450 metri, di cui più del 10%, 5600, nell’ultima tappa di montagna, una prova durissima che potrebbe ribaltare la situazione, senza dimenticare che la giornata conclusiva non sarà neanche quest’anno un passerella visto che è previsto nuovamente il circuito di Montmartre, da affrontare tre volte prima di tornare verso gli Champs-Elysées, con un ultimo giro del circuito tradizionale, dove sarà ufficializzato il vincitore finale di questa edizione.

MotoGp, Bagnaia: "A Sepang per ritrovare le sensazioni giuste"

Roma, 23 ott. (askanews) – Pecco Bagnaia arriva a Sepang con un solo obiettivo: ritrovare se stesso e le sensazioni dei test invernali. Dopo le difficoltà di Mandalika e il weekend da incubo di Phillip Island, il campione del mondo Ducati spera che la pista malese possa restituirgli fiducia e feeling con la moto.

«Andavamo molto forte qui nei test, questo weekend sarà utile per capire. Farei scelte diverse potendo tornare indietro? No, onestamente no», ha dichiarato a Sky Sport.

Durante la conferenza piloti, Bagnaia ha spiegato il piano di lavoro per il GP della Malesia: «Al solito proveremo a lavorare da subito cercando di trovare una quadra. Spero che questa pista, essendo stata sempre buona per me, ci possa aiutare a trovare prima qualcosa che mi faccia andare più forte».

Sulla pista di Sepang, il pilota piemontese non ha dubbi: «È decisamente più amica rispetto alle ultime due. Qui negli anni sono sempre andato fortissimo. È una pista che sento nelle mie corde».

Bagnaia sottolinea anche l’importanza del weekend per il futuro: «È fondamentale per indirizzare il lavoro in vista dei test di Valencia. Purtroppo con questa moto ho sempre avuto delle difficoltà e stiamo cercando di capire come tornare ad avere il feeling di sempre. Quando ci riusciremo, spero entro Valencia, saremo tutti più contenti».

Nel media scrum con i giornalisti, Bagnaia ha poi analizzato con franchezza il momento tecnico: «A Phillip Island il problema era il setup: la moto scuoteva troppo, e nel warm up abbiamo provato una soluzione ancora peggiore. Sono caduto perché ho spinto troppo. Quest’anno ho sofferto spesso il posteriore che spinge sull’anteriore in frenata e in ingresso curva».

Un problema, quello di feeling con la Desmosedici, che ora inizia a toccare anche altri piloti: «A inizio stagione ero l’unico ad avere queste difficoltà, ora anche Morbidelli inizia a soffrirne. Se più piloti dovessero avere gli stessi guai, sarebbe un problema per Ducati».

Infine, un passaggio sulle critiche e sulle discussioni social: «Quando le cose vanno male, si leggono tante c…e. Io so estraniarmi. Ho dimostrato di saper essere competitivo quando ho il feeling giusto. Non è una questione di adattamento, ma di funzionamento, e stiamo cercando di capire il motivo».

Vance: "Molto stupido" il sì della Knesset all’annessione della Cisgiordania

Roma, 23 ott. (askanews) – Il primo sì espresso ieri dalla Knesset, il parlamento monocamerale di Israele, per l’annessione della Cisgiordania è stato “molto stupido”. Lo ha detto il vicepresidente americano J.D. Vance parlando all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv dopo il suo viaggio di due giorni in Israele.

Il voto, è stato “strano”, ha detto Vance rispondendo a una domanda, riporta il Times of Israel, aggiungendo di essere “un po’ confuso”. Vance ha spiegato che gli è stato detto che si trattava di una “trovata politica” e “puramente simbolica”, ma che si è trattato di una “trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto”.

“La Cisgiordania non verrà annessa da Israele”, ha sottolineato Vance, “questa continuerà a essere la nostra politica, e se si vuole votare simbolicamente si può farlo, ma di certo non ne siamo stati contenti”.

Alla Festa del Cinema Gruppo FS ha presentato “Andata e ritorno”

Roma, 23 ott. (askanews) – Si intitola “Andata e ritorno” il documentario presentato con successo dal Gruppo FS alla Festa del Cinema di Roma. Si tratta di un’opera corale che racconta, attraverso il montaggio alternato, il viaggio di sei passeggeri alle prese con le gioie e le difficolt quotidiane. Storie di un’umanit pendolare dove il treno non rappresenta pi solo un mezzo di trasporto, ma un’opportunit di incontro e scoperta, motore di realizzazione, rivincita e affermazione personale.

Gianpiero Strisciuglio, AD e direttore generale di Trenitalia, ha spiegato: “La presenza del Gruppo Ferrovie nel mondo della cultura, negli appuntamenti di cultura molto forte, ci teniamo perch il treno, la mobilit, sono elementi di cultura quotidiana. Il rapporto con le persone, con i nostri viaggiatori, raccontare le storie, i loro sogni, la loro vita quotidiana il nostro lavoro ed molto importante. Trasportiamo pi di due milioni di persone al giorno, quindi sono due milioni di storie, che corrono su binari paralleli, proprio il caso di dire, e che quando si incrociano sulla stessa direzione creano nuovi valori, nuove opportunit, nuove occasioni. Siamo molto orgogliosi di essere qui oggi”.

Nel documentario realizzato da Gruppo Creativo Multimedia per Ferrovie dello Stato Italiane, scritto e diretto da Roberto Campagna ed Elena de Rosa, il treno diventa metafora di vita, strumento di connessione per raggiungere un lavoro, un sogno, un’occasione di libert o di futuro. La capillarit del Gruppo FS diventa lo scenario vivo e autentico di questi micro-universi quotidiani. Ogni storia ha la sua voce, il suo paesaggio, il suo dialetto.

“Abbiamo cominciato un percorso di comunicazione che ha raccontato il cambiamento che stiamo mettendo in campo in Italia, attraverso le nuove infrastrutture, nuove reti, nuovi collegamenti, che creeranno nuove connessioni. – ha spiegato Giuseppe Inchingolo, Chief Corporate Affairs, Communication & Sustainability Officer Gruppo FS – Abbiamo pensato di raccontare anche la storia delle ferrovie, attraverso la storia dei 120 anni che ci sar, che la storia d’Italia. Abbiamo pensato di presentare, di dare grande risalto, attraverso la comunicazione, a tutto ci che fa ferrovie, che non soltanto trasporto, ma ingegneria, innovazione, appunto proiezione nel futuro. Non ultimo, abbiamo pensato di dare spazio ai passeggeri, che sono poi il cuore pulsante della nostra azienda, il nostro business core”.

Giornata Polio, campagna vaccinazioni nel docu "Gaza’s Silent Threat"

Roma, 23 ott. (askanews) – Dall’ottobre 2023, oltre l’80% delle infrastrutture sanitarie, idriche e igienico-sanitarie di Gaza è stato distrutto o danneggiato dalle operazioni militari, creando le condizioni ideali per la diffusione di malattie infettive. Dopo 25 anni, la poliomielite è riemersa nella Striscia d Gaza nell’agosto 2024, con il caso di un bambino di dieci mesi rimasto paralizzato; i campioni ambientali di Deir al Balah e Khan Younis, raccolti nel dicembre 2024 e nel gennaio 2025, hanno confermato la trasmissione del poliovirus. Per questo Unicef, Oms e altri partner hanno condotto – tra molte difficoltà – diversi cicli di campagne di vaccinazioni antipolio raggiungendo oltre 600 mila bambini sotto i 10 anni.

Per raccontare questa campagna, l’Unicef ha realizzato il documentario “Gaza’s Silent Threat” (La minaccia silenziosa di Gaza), che mette in luce la ricomparsa della poliomielite e il lavoro degli operatori umanitari, tra cui il dottor Younis Awadallah, insignito del premio TIME100 Health, e Fairuz AbuWarda, che hanno guidato la campagna di vaccinazione d’emergenza per proteggere i bambini in uno dei contesti umanitari più difficili al mondo.

Consegnare vaccini in una zona di guerra attiva è una delle sfide più complesse e urgenti che gli operatori umanitari devono affrontare, che richiede competenze, coraggio e resilienza straordinari, spiega Unicef in un comunicato. Tra ricorrenti minacce alla sicurezza, ostacoli logistici e accesso limitato ai servizi sanitari, il dottor Younis e il suo team conducono una campagna di immunizzazione urgente a Gaza per proteggere i bambini vulnerabili dalla diffusione della poliomielite, si legge nel esto. Questa è più di una semplice storia su una campagna di vaccinazione. È una potente testimonianza dell’impatto della guerra sulla salute dei bambini e un tributo al coraggio delle famiglie e degli operatori sanitari che lottano per sopravvivere e prendersi cura gli uni degli altri nelle circostanze più fragili, conclude l’organizzazione.

MotoGp, Marquez, stagione finita: "Ci vediamo nel 2026″

Roma, 23 ott. (askanews) – Marc Marquez non tornerà più in pista in questa stagione. Tramontata anche l’ultima ipotesi di rivedere il campione del mondo 2025 a Valencia o nei test post-season, il pilota spagnolo chiude ufficialmente il suo anno dopo l’infortunio alla spalla destra rimediato nell’incidente con Bezzecchi a Mandalika.

La Ducati, in un comunicato, ha confermato che “l’evoluzione clinica della frattura coracoidea e della lesione legamentosa è positiva e nella norma”, ma che Marquez dovrà restare con l’arto immobilizzato per altre quattro settimane prima di poter iniziare la riabilitazione. Il ritorno in pista è dunque rinviato ai test di Sepang del 3-5 febbraio 2026.

Operato alla scapola il 13 ottobre, dopo che la frattura non mostrava sufficienti segni di stabilizzazione, il fuoriclasse di Cervera salterà anche i GP di Portimao (7-9 novembre) e Valencia (14-16 novembre). Ducati farà sapere nelle prossime settimane chi lo sostituirà negli ultimi due appuntamenti della stagione: per ora, in Malesia come a Phillip Island, in sella ci sarà Michele Pirro.

Marquez, attraverso i canali ufficiali Ducati, ha commentato con lucidità e serenità: «Analizzando la situazione, riteniamo più appropriato rispettare i tempi biologici del recupero, anche se questo significa chiudere la stagione in anticipo. Ci aspetta un inverno di duro lavoro per tornare al 100%. Questo non deve farci dimenticare il grande obiettivo raggiunto: diventare campioni del mondo».

Sulla stessa linea Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse: «Fin da subito sapevamo che le chance di rivederlo in pista a Valencia erano basse. È un peccato, ma inutile prendere rischi. L’obiettivo è averlo pienamente recuperato per la nuova stagione».

Calcio, Allegri: "Pisa neopromossa? Come la Cremonese"

Roma, 23 ott. (askanews) – Vigilia di campionato per il Milan di Massimiliano Allegri impegnato domani contro il Pisa. Il tecnico del Milan ha parlato a tutto campo, dai giovani talenti agli obiettivi stagionali, passando per l’approccio mentale della squadra.

Sul giovane Bartesaghi, prodotto del settore giovanile, Allegri ha sottolineato le qualità fisiche e tecniche: “Ha il physique du rôle per giocare al Milan, è bello da vedere. Ma deve migliorare tantissimo”. Sul gruppo, il tecnico ha chiarito: “Il mantenimento non esiste, solo miglioramento o peggioramento. Continuiamo così: a 16 punti nemmeno ci si salva, il primo obiettivo è sempre arrivare a 40”.

Commentando la statistica che vede il Milan segnare soprattutto nei secondi tempi (7 reti su 11), Allegri ha spiegato: “Significa che stiamo bene fisicamente e che chi entra dalla panchina dà il suo contributo. Le stagioni si giocano in 22, non in 11”.

Sulla maturità necessaria per concentrarsi sul campo, il tecnico ha aggiunto: “Bisogna averla, perché affrontiamo una squadra che verrà a Milano per giocarsela. Vincere non è mai semplice, le partite vanno giocate e vinte”.

Allegri ha elogiato Modric come “un campione che si diverte nel suo ruolo” e ha parlato dei giovani De Winter e Pavlovic: il primo potrebbe giocare titolare, il secondo deve ancora crescere, pensando a un orizzonte di quattro anni.

Sul percorso della squadra: “Abbiamo un grande gruppo che lavora bene. Giocatori esperti come Rabiot, Modric, Maignan e Tomori fanno da traino ai più giovani. L’obiettivo è riportare il Milan in Champions, il suo habitat naturale”.

Non sono mancati commenti sui singoli: Gimenez sta crescendo dopo un ritardo di condizione, mentre Leao può essere impiegato sia come prima che come seconda punta per sfruttarne al meglio le qualità offensive.

Infine, Allegri ha precisato: “Non ci sono fughe. Vincere sarebbe fondamentale per avvicinarci ai punti necessari per entrare in Champions, almeno 74. Ora pensiamo ai prossimi tre punti col Pisa, recuperando Nkunku e valutando Loftus-Cheek”.

Il tecnico livornese ha chiuso parlando con pragmatismo: “Le squadre iniziano una stagione in un modo e la finiscono in un altro. Chiacchiere poche, corsa e lavoro tanto”.