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domenica, 17 Agosto, 2025
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Giustzia, Nordio: riforma sarà una liberazione dal vincolo delle correnti

Milano, 18 lug. (askanews) – L’approvazione della riforma della giustizia “sarà una liberazione dal vincolo delle correnti” e “speriamo comunque di arrivare al referendum all’inizio del prossimo anno spiegando agli italiani che non è un giudizio sul governo” ma un “allineamento” della Costituzione alla riforma del Codice di procedura penale del 1988 di Giuliano Vassalli. Lo ha detto il ministro della giustizia, Carlo Nordio, durante il suo intervento alla IV Edizione del convegno ‘Parlate di mafia’, organizzato da FdI presso la Camera di Commercio di Roma.

Arrivare invece al referendum confermativo in un clima di “contrapposizione politica” o di “aut aut al governo” secondo il Guardasigilli, in caso di vittoria dei sì, “suonerebbe come una umiliazione della magistratura” non voluta.

“Nessuno agli inizi credeva in questa riforma” della giustizia attualmente in Parlamento “perché in passato la politica aveva paura e ha sempre ceduto, noi no, non siamo ricattabili” ha continuato.

Ai magistrati, ha concluso, “fa paura non tanto la separazione delle carriere, che in effetti in gran parte esiste, ma la seconda e la terza parte della riforma, cioè la composizione, la costituzione del Csm, attraverso il sorteggio e soprattutto l’istituzione dell’Alta corte di giustizia assolutamente indipendente”.

Giustzia, Nordio: riforma sarà una liberazione dal vincolo delle correnti

Milano, 18 lug. (askanews) – L’approvazione della riforma della giustizia “sarà una liberazione dal vincolo delle correnti” e “speriamo comunque di arrivare al referendum all’inizio del prossimo anno spiegando agli italiani che non è un giudizio sul governo” ma un “allineamento” della Costituzione alla riforma del Codice di procedura penale del 1988 di Giuliano Vassalli. Lo ha detto il ministro della giustizia, Carlo Nordio, durante il suo intervento alla IV Edizione del convegno ‘Parlate di mafia’, organizzato da FdI presso la Camera di Commercio di Roma.

Arrivare invece al referendum confermativo in un clima di “contrapposizione politica” o di “aut aut al governo” secondo il Guardasigilli, in caso di vittoria dei sì, “suonerebbe come una umiliazione della magistratura” non voluta.

“Nessuno agli inizi credeva in questa riforma” della giustizia attualmente in Parlamento “perché in passato la politica aveva paura e ha sempre ceduto, noi no, non siamo ricattabili” ha continuato.

Ai magistrati, ha concluso, “fa paura non tanto la separazione delle carriere, che in effetti in gran parte esiste, ma la seconda e la terza parte della riforma, cioè la composizione, la costituzione del Csm, attraverso il sorteggio e soprattutto l’istituzione dell’Alta corte di giustizia assolutamente indipendente”.

La Russa: da destra sempre rispetto per giudici, ma sia reciproco

Milano, 18 lug. (askanews) – “Posso vantare di far parte di un’area politica che ha rispetto per la magistratura, che non vuol dire che non si possa criticare ma che ha la capacità di capire che la divisione dei poteri è tale se c’è il rispetto reciproco. Semza il rispetto, reciproco naturalemnte, viene meno il sistema democratico”. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa durante un evento al Palazzo Lombardia di Milano su Falcone e Borsellino e sui beni confiscati.

“Il rispetto per Falcone e Borsellino va esteso alla magistratura come istituzione, perché quando si critica un provvedimento o anche un magistrato, e può essere anche giusto farlo, non bisogna dimenticare chi ha dato la vita e chi si è prodigato per combattere la criminalità e chi lo fa ogni giorno silenziosamente. Questa è la visione della destra nei confronti della magistratura da sempre. A volte esagerando. Su Mani Pulite ad esempio – ha sottolineato La Russa – non eravamo in grado di vedere le storture e sentivamo solo la necessità di moralizzare un mondo politico che aveva bisogna di essere moralizzato. Falcone e Borsellino ci hanno dimostrato che la nostra visione non è sbagliata”.

Il Cardinale Pizzaballa a Gaza dopo l’attacco contro la chiesa della Sacra Famiglia

Roma, 18 lug. (askanews) – A seguito dell”attacco israeliano di ieri contro la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, insieme a Teofilo III, Patriarca Greco-Ortodosso di Gerusalemme, è entrato questa mattina a Gaza come parte di una delegazione ecclesiastica, esprimendo la sollecitudine pastorale condivisa delle Chiese della Terra Santa e la loro preoccupazione per la comunità di Gaza. Lo fa sapere un comunicato del Patriarcato Latino di Gerusalemme.

Il Cardinale Pizzaballa incontrerà membri della comunità cristiana locale e valuterà personalmente i bisogni umanitari e pastorali della comunità, per aiutare a orientare la presenza e la risposta continua della Chiesa.

Su richiesta del Patriarcato Latino, e in coordinamento con partner umanitari, è stato ottenuto – fa sapere ancora il Patriarcato – l”accesso per la consegna di assistenza essenziale non solo alla comunità cristiana, ma anche al maggior numero possibile di famiglie. Ciò include centinaia di tonnellate di generi alimentari, kit di primo soccorso e attrezzature mediche urgenti. Inoltre, il Patriarcato ha garantito l”evacuazione delle persone ferite nell”attacco verso strutture mediche al di fuori di Gaza, dove riceveranno cure.

Papa Leone XIV – precisa inoltre il Patriarcato – ha chiamato il Cardinale Pizzaballa e il Patriarca Teofilo al loro ingresso a Gaza per offrire il suo sostegno, la sua vicinanza e le sue preghiere. Il Patriarcato Latino – conclude il comunicato – rimane fermo nel suo impegno verso la comunità cristiana e l”intera popolazione di Gaza. Non saranno dimenticati, né abbandonati.

Inchiesta Milano, Salvini: bufera non rallenti tutto, si torni al voto

Milano, 18 lug. (askanews) – “Spero che la bufera giudiziaria non rallenti tutto il resto, se il sindaco di Milano si occupa delle inchieste fa fatica ad occuparsi di altro”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, parlando dell’inchiesta della procura di Milano sull’urbanistica a margine di un evento in città. “Non commento le inchieste. Da milanese, prima che da ministro, sono preoccupato. Sarebbe oppprtuno che fossero i cittadini a poter tornare a esprimersi. Chiedo che i milanesi possano tornare a scegliere una nuova amministrazione, non per le inchieste da cui spero possano uscire tutti innocenti, ma chiedo che Milano torni a correre”, ha aggiunto.

“A Sala e alla sinistra che non governa Milano da troppo tempo contesto l’immobilita. La città – ha attaccato Salvini – è ferma, invece di andare avanti torna indietro. Non vorrei che la sinistra si chiudesse nel fortino per paura di perdere le elezioni, i milanesi non possono andare avanti altri due anni con una città ferma”.

Il leader della Lega ha ribadito la necessità per il centrodestra di individuare un candidato sindaco per Palazzo Marino. “A prescindere dalle inchieste. Io delle idee le ho, degli incontri li ho fatti. Ci sono persone che si metterebbero a disposizione per una Milano del futuro, a prescindere dalle inchieste che non cambiano la mia agenda politica chiederò agli alleati di scegliere in fretta, già in autunno”, ha sottolineato.

MotoGP, Marc Marquez il più veloce nelle prime libere a Brno

Roma, 18 lug. (askanews) – Libere particolari per la MotoGP nel ritorno a Brno per il Gp di Repubblica ceca, ultimo prima della pausa estiva. Prima parte con gomme rain e seconda con le slick. Miglior tempo di Marc Marquez che in extremis balza al comando in 1:54.606 dopo aver perso 15′ a inizio sessione per un problema tecnico. Poi la Yamaha di Jack Miller e Pecco Bagnaia. 17°, al rientro in pista, Jorge Martin. Alle 15, LIVE su Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW, le Pre-qualifiche: in palio i primi 10 pass per il Q2

Open Arms, Procura impugna assoluzione Salvini, Piantedosi: dispiace

Milano, 18 lug. (askanews) – “Mi dispiace molto, mi dispiace prima di tutto umanamente e personalmente e anche professionalmente, perché ho vissuto quella stagione in una funzione abbastanza importante, che era quella di capo di gabinetto del ministro Salvini. In quel processo entrai come coindagato, poi fui stralciato dall’autorità giudiziaria, quindi mi sento ancora più partecipe e rivendico quell’azione che fu fatta in quel periodo per contrastare l’immigrazione illegale”. Lo ha detto il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, durante il suo intervento alla IV Edizione del convegno ‘Parlate di mafia’, organizzato da FdI presso la Camera di Commercio di Roma, parlando della decisione della Procura di Palermo di impugnare la sentenza di assoluzione per il vicepremier Matteo Salvini dall’accusa di sequestro di persone e rifiuto di atti d’ufficio nel processo Open Arms.

M.O., Tajani: sanzioni ad Albanese è decisione unilaterale Usa

Roma, 18 lug. (askanews) – Le sanzioni degli Stati Uniti contro la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, sono legate al “ruolo che svolge presso le Nazioni Unite” e dunque non al fatto di essere una “cittadina italiana”. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Forum ministeriale del Turismo Italia-Balcani, sottolineando il fatto che “uno può essere più o meno d’accordo sulla decisione”, “ma è una decisione unilaterale degli Stati uniti, non è una decisione condivisa con il governo italiano”.

Open Arms, la Procura impugna l’assoluzione di Salvini, Piantedosi: dispiace

Milano, 18 lug. (askanews) – “Mi dispiace molto, mi dispiace prima di tutto umanamente e personalmente e anche professionalmente, perché ho vissuto quella stagione in una funzione abbastanza importante, che era quella di capo di gabinetto del ministro Salvini. In quel processo entrai come coindagato, poi fui stralciato dall’autorità giudiziaria, quindi mi sento ancora più partecipe e rivendico quell’azione che fu fatta in quel periodo per contrastare l’immigrazione illegale”. Lo ha detto il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, durante il suo intervento alla IV Edizione del convegno ‘Parlate di mafia’, organizzato da FdI presso la Camera di Commercio di Roma, parlando della decisione della Procura di Palermo di impugnare la sentenza di assoluzione per il vicepremier Matteo Salvini dall’accusa di sequestro di persone e rifiuto di atti d’ufficio nel processo Open Arms.

Sciame sismico ai Campi flegrei: alle 9.14 la scossa più forte

Napoli, 18 lug. (askanews) – Nell’area dei Campi flegrei è in corso iniziato alle 8.51. La scossa più forte è stata registrata alle 9.14, con magnitudo 4.0 ed epicentro, a mare, in zona Dazio tra Pozzuoli e Napoli. Sono circa dieci, fino a questo momento, gli eventi bradisismici registrati dall’Osservatorio Vesuviano, sede di Napoli dell’Ingv.

La scossa delle 9.14 è stata avvertita nitidamente dalla popolazione, non solo dell’area flegrea, ma anche in diversi quartieri della città di Napoli.

Lo scorso 30 giugno nell’area dei Campi flegrei fu registrato l’evento sismico più forte degli ultimi mesi: magnitudo 4,6. Stessa intensità che ci fu il 13 marzo scorso, scossa considerata la più violenta degli ultimi 40 anni. Al momento non si registrano danni a persone o a cose.

Von der Leyen: "Stiamo colpendo al cuore la macchina da guerra russa"

Roma, 18 lug. (askanews) – La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha rilasciato sul proprio profilo X un commento in merito all’approvazione del 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia. “Accogliamo con favore l’accordo sul nostro 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia. Stiamo colpendo al cuore la macchina da guerra russa”, ha sottolineato von der Leyen. La strategia dell’Unione europea è quella di colpire i “settori bancario, energetico e militare-industriale” oltre ad includere “un nuovo tetto massimo dinamico al prezzo del petrolio”, ha scritto la presidente. “La pressione è alta. Rimarrà tale finché Putin non porrà fine a questa guerra”, ha concluso von der Leyen.

Nuoto, Paltrinieri d’argento nella 5km ai mondiali

Roma, 18 lug. (askanews) – Gregorio Paltrinieri aggiorna l’ennesima pagina dello show dei record e conquista il secondo argento ai mondiali di Singapore. Con un dito teso verso rotta e traguardo, capace di fendere il dubbio e zittire il dolore, lucido nel pensiero, determinato fino allo sfinimento, l’olimpionico carpigiano è secondo nella 5 chilometri di Sentosa in 57’29″3, eguagliando il piazzamento della distanza olimpica, così come il tedesco Florian Wellbrock, che vince e scrive la storia in 57’26″4. Terzo il francese vicecampione in carica Marc Antoine Olivier, compagno di allenamenti di Paltrinieri ad Ostia, che chiude in 57’30″4 e precede Marcello Guidi, quarto dopo una gara tutta in rimonta. Il ventottenne cagliaritano preparato da Ivan Sacchi, chiude in 57’32″3. E’ la diciottesima medaglia iridata di Paltrinieri, campione che soprende per longevità, classe, resistenza, combattività ed entusiasma per la creatività e la capacità di rigenerarsi continuamente cambiando obiettivi.

“Avevo un taping leggero stamattina però l’ho perso dopo il primo giro – racconta il carpigiano, che compirà 31 anni il 5 settembre – E’ stata una gara durissima, più della dieci chilometri. Ero stanco, il caldo influisce. Il dito fa male ma ero incurante del dolore. La gara è stata perfetta, potevo anche rientrare per la vittoria finale. Ultimamente la cinque chilometri mi viene meglio della dieci: però era dura perché c’era molta competitività e bisognava combattere con tanta gente insieme – continua il vincitore di tutto allenato da Fabrizio Antonelli al centro federale di Ostia e tesserato per Coopernuoto e Fiamme Oro – L’anno scorso non avrei mai conquistato una medaglia in una gara così: prima le volevo risolvere di forza; adesso c’è molta più tattica nel mio nuoto e infatti sono riuscito a gestirla bene. Le gare stagionali mi hanno dato tanti feedback e ho affinato la mia strategia. Ci sono state tante situazioni in cui ero in difficoltà per questo è stupenda questa medaglia. A malincuore torno in Italia dopo il fondo. Dopo il Settecolli si era aperto uno spiraglio per il 1500, perché il 14’58 nuotato bello carico mi induceva a pensare che avrei potuto essere da 14’3 basso, però è avvenuto l’incidente al dito che si aggiunge ai fastidi che ancora provo al gomito. Ho bisogno di una revisione prima di ricominciare” conclude SuperGreg, alla nona medaglia iridata nel fondo, la 18esima ai mondiali e l’ottava edizione consecutiva sul podio, che già a Budapest nel 2022 aveva vinto due medaglie con l’oro nella 10 chilometri e l’argento nella 5. (Foto di Andrea Staccioli e Andrea Masini / DBM – Inside)

Biennale Danza, Twyla Tharp Leone d’oro tra classico e rivoluzionario

Venezia, 18 lug. (askanews) – Due spettacoli di straordinaria eleganza, che nasce da un consapevole intreccio di classico e di innovativo, da una gestione dei linguaggi della danza che sorprende per la freschezza e l’incisività, unendo senza soluzione di continuità, né apparente distanza, il balletto classico, le movenze da musical e della danza contemporanea, con ironia e rigore al tempo stesso. La Biennale Danza di Venezia ha celebrato il suo Leone d’oro alla carriera del 2025, la coreografa statunitense classe 1941 Twyla Tharp, con due spettacoli andati in scena al Teatro Malibran nella prima serata del festival diretto ancora da Wayne McGregor, “Diabelli” e “Slacktide”. Un’ora e mezza di immersione a tratti ipnotica e tratti clamorosamente felice, dentro il mondo dell’artista e dei suoi performer, capaci di muoversi con naturalezza attraverso una serie continua di variazioni di stile.

“Twyla Tharp – ha scritto proprio McGregor – è a dir poco fenomenale. I suoi rivoluzionari contributi all’ecologia globale della danza sono impareggiabili, con un lavoro che mette insieme rigore e gioco, disciplina classica a tecnica del balletto con la danza moderna, e movimenti naturali coin coreografie radicalmente innovative per il palcoscenico e per il cinema”. Parole che sono la traduzione razionale di quello che si è visto a teatro, in un crescendo di sensazioni che alla fine sono diventate difficili da tenere tutte insieme, se non nella grazia apparentemente semplice dei lavori, costruiti con enormi difficoltà tecniche, ma gestiti con la leggerezza di una danza profondamente consapevole.

“Diabelli” è basato su 33 variazioni di Beethoven su Anton Diabelli e i danzatori affrontano continui cambi di prospettiva e di movimento, rapidissimi, costanti. Le atmosfere, pur nell’essenzialità della messa in scena, si susseguono nella diversità. E se può sorprendere questa manifestazione di un Beethoven lontano dalla monumentalità sinfonica, colpisce anche il modo in cui la coreografia segue la musica, a volte in modo anche didascalico, eppure – contestualmente – la anticipa, vive anche nei momenti di silenzio, che non sono attese o passaggi, ma veri spazi dello spettacolo, che danno un suono corporeo e di movimento ai momenti senza suono.

“Slacktide” invece è musicato da Philip Glass, la suite in dieci movimenti “Aguas de Amazonia” arrangiata ed eseguita dal vivo da Third Coast Percussion. Una musica che ha una densità a volte difficile da decifrare, ma che, unita alla coreografia, crea una sensazione di profondità del lavoro, una dimensione quasi di ampliamento dello spazio scenico, che in alcuni passaggi toglie letteralmente il fiato. Si dubita di quello che si vede, che pure vive di una scenografia minimale e di nessun fronzolo: eppure tutto diventa profondo, come se si stesse assistendo a una danza perfetta, ma performata sul fondo del mare, o anche in uno strato psicologico interno a ciascuno degli spettatori, che poi, a ben guardare, potrebbe essere la stessa cosa. E l’ovazione finale del pubblico del Malibran è apparsa la reazione più logica. (Leonardo Merlini)

Kallas: "Ok a uno dei pacchetti di sanzioni più duri per Mosca"

Roma, 18 lug. (askanews) – “L’Ue ha appena approvato uno dei pacchetti di sanzioni più severi contro la Russia fino ad oggi. Indeboleremo ulteriormente il bilancio bellico del Cremlino, perseguiremo altre 105 navi della flotta fantasma e i loro finanziatori, e limiteremo l’accesso delle banche russe ai finanziamenti. I gasdotti Nord Stream saranno vietati. Il tetto massimo al prezzo del petrolio verrà abbassato”: così l’Alta rappresentante della poliitica estera e di sicurezza dell’Ue Kaja Kallas su X dopo l’annuncio dell’approvazione del 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia da parte del Comitato permanente dei rappresentanti degli Stati membri presso l’Ue a Bruxelles. L’Alta rappresentante dell’Ue ha promesso che il nuovo pacchetto aumenterà la pressione sull’industria militare russa e sulle banche cinesi che la aiutano a eludere le sanzioni.

Inoltre, l’Ue vieterà le esportazioni di tecnologie utilizzate nei droni ed estenderà le sanzioni alla più grande raffineria della compagnia petrolifera russa Rosneft in India.

Mafia, Mattarella: essenziale cooperazione internazionale

Milano, 18 lug. (askanews) – “La sfida della criminalità transnazionale è sempre più pervasiva e alla risposta degli Stati non sono consentite né distrazione né irresolutezza. Ne va della salute e del futuro delle nostre comunità”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolineando che “la cooperazione internazionale nelle indagini è essenziale per il contrasto alla criminalità organizzata e deve essere condotta rafforzando le istituzioni e gli ordinamenti posti dalla comunità internazionale a tutela dei cittadini, superando particolarismi e inappropriatezze, per promuovere un efficace coordinamento”.

In un messaggio inviato al Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Giovanni Melillo, in occasione dell’incontro tra i magistrati impegnati in Europa e in America Latina nel contrasto del crimine organizzato transnazionale e nei relativi processi di illecita accumulazione patrimoniale, il Capo dello Stato ha assicurato che “pieno è l’impegno della Repubblica Italiana nei confronti della realtà latino-americana”.

Mattarella ha infine osservato che “l’odierno Convegno si tiene a oltre trent’anni dalla uccisione di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, il cui appassionato lavoro nel difendere strenuamente le istituzioni e i cittadini dalla violenza mafiosa è impresso in maniera indelebile nella coscienza collettiva italiana e internazionale”.

Nato: 5% è rispondere al mondo così com’è, non come vorremmo fosse

Milano, 18 lug. (askanews) – “Si tratta di rispondere al mondo così com’è ora, non come vorremmo che fosse”. Lo ha detto nel suo intervento la vicesegretaria generale della NATO Radmila Shekerinska al simposio LANDEURO tenutosi in Germania a Wiesbaden. Preparare la sicurezza e la deterrenza “costa denaro, il 5% è tanto denaro”, ha sottolineato in merito agli obbiettivi decisi dagli alleati poco meno di un mese fa al summit Nato di giugno. “Ciò che abbiamo incluso in questa cifra è un aumento di cinque volte dei nostri sistemi di difesa aerea e missilistica, migliaia di altri veicoli blindati e carri armati, e milioni di altri proiettili di artiglieria, e droni e jet aerei”, ha spiegato Shekerisnka esemplificando il significato del vertice dell’Aia, dove “gli alleati sono riusciti a concordare un piano di investimenti per la difesa molto ambizioso” ovvero “investire il 5% del PIL per la nostra sicurezza entro il 2035”.

“Tutti questi elementi – ha aggiunto – contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di capacità di cui abbiamo bisogno e degli obiettivi di capacità che richiedono il 3,5% del PIL affinché possano essere finanziati in tempo utile. Allo stesso tempo, gli Alleati concordarono di spendere l’1,5% del PIL in spese legate alla difesa e alla sicurezza. Ciò significa più soldi per sostenere i nostri eserciti e le nostre società affinché diventino più sicuri. In un mondo in cui i microchip sono importanti quanto i missili più recenti, ogni ambito della nostra società e della nostra economia deve impegnarsi per garantire la sicurezza. Dalle solide difese informatiche alla sicurezza delle supply chain. Da una maggiore resilienza a maggiori investimenti in strade, ferrovie e porti per il bene dei nostri piani di difesa”.

Shekerinska ha ricordato poi il recente passaggio di consegne a livello di SACEUR tra il generale Christopher G. Cavoli che “si assicurò che avessimo solidi piani regionali per difendere ogni centimetro del territorio alleato” (Cavoli è l’autore di un piano di 4000 pagine discusso al vertice di Vilnius del 2023 per l’aggiornamento dei comandi e dei preparativi militari della NATO, ndr) al generale Alexus Grynkewich “come nostro nuovo Comandante supremo alleato. Grynkewich ha promosso l’innovazione e sviluppato capacità all’avanguardia per le nostre forze armate. La sua nomina dimostra l’impegno ferreo degli Stati Uniti d’America nei confronti della nostra sicurezza comune”. Per poi aggiungere: “Mentre l’America continua a mettere in campo i suoi talenti migliori e più brillanti al servizio degli Stati Uniti d’America, ma anche al servizio dell’Alleanza. Al Summit abbiamo ascoltato dichiarazioni molto forti da parte della leadership statunitense, del presidente Trump, ma anche dei due segretari e di tutti i rappresentanti. Quanto sono devoti e impegnati nei confronti della NATO e della nostra difesa collettiva. Gli Stati Uniti continuano a schierarsi al fianco dei loro alleati della NATO”.

La Russia – secondo le parole della vicesegretaria generale che delineano chiaramente come l’altro fronte si costituisce – “si sta riarmando più velocemente di quanto molti abbiano immaginato. Grazie alla tecnologia cinese, ai droni iraniani e ai missili nordcoreani, ma anche all’intervento degli uomini di terra. Inoltre, Putin ha dimostrato che non esiterà a ricorrere alla forza militare per raggiungere i suoi obiettivi. Anche la Cina sta portando avanti una massiccia modernizzazione militare. Sta espandendo rapidamente il suo arsenale nucleare, senza alcun vincolo da parte di accordi sul controllo degli armamenti. Sta mostrando i muscoli nel Mar Cinese Meridionale e affinando i suoi strumenti di coercizione economica nell’area euro-atlantica. E mentre tutto questo accade, non possiamo sottovalutare la persistente instabilità in Medio Oriente, la retorica divisiva nei Balcani occidentali”.

Nel suo discorso Shekerinska ha fatto inoltre riferimento la nuovo centro congiunto in Polonia, il cosiddetto JATEC (Centro congiunto NATO-Ucraina per l’analisi, la formazione e l’istruzione) proprio per questo scopo. “Per aiutare l’Ucraina, ma anche, allo stesso modo, per utilizzare l’esperienza acquisita e creare una deterrenza e una difesa più forti. Siamo inoltre determinati a collaborare ancora più strettamente con i nostri partner (Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud), anche nell’ambito della produzione della difesa” ha dichiarato.

“In tutta l’Alleanza, l’industria ha aperto centinaia di nuove linee di produzione e ampliato quelle esistenti” ha aggiunto. “Siamo ormai sulla buona strada per produrre più navi, più aerei e più munizioni di quanto abbiamo fatto negli ultimi decenni. Ma dobbiamo fare ancora di più. Gli alleati della NATO oggi ospitano aziende di difesa di fama mondiale (alcune delle quali sono presenti oggi qui con noi), i migliori ricercatori e gli imprenditori più innovativi. Ma dobbiamo fare queste cose di più, meglio e più velocemente per stimolare una produzione ancora maggiore sia sul lato americano che su quello europeo dell’Atlantico. E, ancora una volta, dobbiamo pensare in modo diverso a come e con chi collaboriamo. Ciò significa collaborare con tutti, dai principali attori della difesa alle start-up civili, per integrare le tecnologie più recenti nella nostra difesa. Ma significa anche lavorare insieme, non solo tra noi dell’Alleanza, ma anche con i nostri partner, dall’Ucraina all’Unione Europea, fino all’Indo-Pacifico. Tutti si sono uniti a noi per il Vertice dell’Aja e abbiamo concordato di fare di più, insieme, anche o soprattutto concentrandoci sulla produzione per la difesa. C’è tanto che possiamo imparare dall’Ucraina e lo stiamo già imparando”.

L’obiettivo è “garantire che le nostre forze possano arrivare nel posto giusto al momento giusto, ma dotate delle giuste capacità” ha spiegato la segretaria generale della Nato. (di Cristina Giuliano)

La Voce del Popolo | Cara Europa, qual è il prezzo della tua unità?

Una destra tra due sponde

Trump promette (minaccia) di diventare la carta matta della politica italiana. La guerra dei dazi, infatti, mette la compagine di Meloni al bivio della sua scelta più fondamentale. Puntare tutto sull’europeismo, lasciandosi alle spalle l’illusione di un rapporto speciale con l’amministrazione americana. Oppure confidare di poter rimanere per così dire a cavallo dell’Atlantico, scommettendo che il legame tra i conservatori europei e i repubblicani d’oltreoceano possa prima o poi tornare utile ad attutire i colpi di questi ultimi giorni.

Un bivio scomodo per la premier

Questo bivio è complicato dal fatto che una parte della sua coalizione tifa apertamente contro l’Europa e un’altra parte tifa a favore. Una contraddizione che fin qui la premier ha cercato di gestire surfando sulle onde di questa contraddizione con una certa abilità. Peccato che a questo punto il mare sia in tempesta e il surf non sia più il modo giusto di affrontarlo.

LEuropa non può più aspettare

Certo, la diplomazia ha le sue regole e la prudenza ha i suoi diritti. E perfino l’Unione Europea, che è istituzionalmente la titolare di questa partita, sulle prime ha mostrato di reagire con una sorta di calcolata, imbarazzata e perfino un tantino pavida prudenza alla sfida lanciata dal presidente americano. Resta il fatto che questa partita non si potrà giocare a lungo con il fioretto delle belle parole e delle buone intenzioni.

Il talento geopolitico si misura ora

Prima o poi anche l’Europa, tutta intera o solo una parte, dovrà decidere qual è il prezzo della sua unità. È lì, per l’appunto, che si misurerà anche il talento geopolitico della Meloni. Alla quale non sarà più consentita la comoda ambiguità in cui si è rifugiata finora.

Fonte: La Voce del Popolo – 17 luglio 2025

Articolo qui riproposto per gentile concessione del direttore del settimanale della diocesi di Brescia

Dazi, non dipende solo dall’America: dipende anche da noi

[…] Gli europei dovrebbero chiarirsi le idee sul corso da prendere. Business as usual, come pensano alcuni, approfittando dello svantaggio daziario che oggi colpisce la Cina? Oppure ripensamento del suo modello di sviluppo, nell’interesse suo (europeo) e del mondo, da un modello a bassi salari ed elevati surplus di bilancia estera a uno trainato dagli investimenti e dalla domanda interna? Nel frattempo, ci dibattiamo nel dilemma: comprensione o ritorsione?

Ma la risposta sta solo e soltanto nell’organizzazione europea, in un caso e nell’altro. Entrambe le vie possono essere praticabili, se si danno scala e scopi continentali.

Neppure Adam Smith – col suo superbo incedere logico-storico, sempre incline a introdurre concessioni ed eccezioni per situazioni storicamente condizionate – aveva in tema parole univoche:

“Il caso in cui talvolta ci si domanda per quanto tempo sia opportuno continuare la libera importazione di certe merci estere si ha quando qualche nazione straniera limita con elevati dazi o proibizioni l’importazione di alcune delle nostre manifatture nel proprio Paese”.

Siamo nel libro quarto della sua Ricchezza delle nazioni (1776), dedicato ai Sistemi di economia politica. Lì l’economista scozzese si sofferma su alcuni esempi storici, come la tariffa francese istituita da Colbert nel 1667 alla quale gli olandesi opposero un netto rifiuto (ne seguì la guerra d’Olanda del 1672-1678). A proposito di quel rifiuto scrive:

“Rappresaglie di questo tipo possono essere una buona politica quando è probabile che esse provochino la revoca degli elevati dazi o proibizioni lamentati. In generale il recupero di un grande mercato estero compenserà abbondantemente il temporaneo inconveniente di pagare per breve tempo più cari alcuni tipi di merci”.

Ma aggiunge:

“Giudicare se sia probabile che queste ritorsioni producano questo effetto non compete forse tanto alla scienza del legislatore, le cui deliberazioni dovrebbero essere governate da principî generali che sono sempre gli stessi, quanto all’abilità di quell’insidioso e astuto animale volgarmente chiamato uomo di Stato o politico i cui giudizi sono ispirati alle circostanze del momento”.

La crescita dell’economia globale sarà quest’anno la più bassa dell’ultimo quarto di secolo, esclusi gli anni 2009 e 2020. Sempre che gli annunci siano finiti.

Leggi larticolo completo su il Mulino”:

I dazi: collaborazione o ritorsione?

Cleopatra? Se l’è scordata pure Cesare

Tra un silenzio e laltro

«E Cleopatra?», domandò un senatore. «Fece un senatore anche al Divo Cesare».

«In effetti», rispose Cesare, «è da tempo che non ricevo notizie dai messi dell’Impero. Ma perché me lo chiedi?»

«Così, per sapere, oh Cesare. Sapevo che ti era molto a cuore…»

«Da mesi non la vediamo nell’Urbe», intervenne un altro senatore. «Qui non viene mai e nemmeno i suoi si fanno vedere. Si dice che stia sempre presso i Federati, a curare gli interessi dell’Impero. E pure i suoi, sempre con quello grande e grosso che sta oltre le Colonne d’Ercole».

La scuffia” del Divo

Cesare, certo che se la ricorda Cleopatra. Ci ha preso «una scuffia», come si dice in città, che fece notizia in tutto l’Impero. Solo Giulia, la moglie fedele, non disse nulla e non mosse ciglio: Cesare lo conosce bene, protestare non sarebbe servito. E Cesare apprezzò. Chiedere scusa a Giulia sarebbe stato impossibile: lo avrebbe umiliato davanti all’Urbe tutta.

Corrucciato per le sorti dell’Impero, Cesare non si era accorto che era passato tanto tempo dall’ultima volta che l’aveva vista. Ormai è quasi dimentico della regina egizia, lasciata in giro tra i Federati a tessere trame, alleanze, posizionamenti, senza rendere conto alla plebe romana.

Ma la plebe pure se l’è presto dimenticata, ché non gira più in città sul carro e con la corte sua appresso, causando scompiglio e disagio per le vie strette e affollate dell’Urbe. E tutti si giovano della ritrovata libertà di circolazione.

Chi la vede più Cleopatra?

«E dunque», chiede Cesare, «qualcuno sa dove sia la regina Cleopatra?»

«E no!», risposero in coro i senatori.

«Mandiamo messi a chiedere?»

«Perché?», osserva Cesare. «Dal nord dei confini, oltre i territori dei Germani, mi giungono notizie di una guerra in corso da tre anni, e noi sosteniamo quello invaso. Ad est, dai territori dell’Asia che affacciano sul Mare Nostro, un’altra guerra – da tre anni anche quella – tra due popoli per una striscia di terra rivendicata da millenni. E da quel tizio oltre il grande mare, viene una guerra sul commercio. Tre anni di governo e tre guerre alle porte di casa. Non una voce è venuta da lei a me per chiedere consiglio. Quindi, perché mai dovrei chiamarla a me?»

Il tempo dellattesa

«Ma Cesare!», esclamarono in coro. «Gira l’Impero e pure tra i Federati, menando il tuo nome e con il tuo pure il nostro, dell’Urbe!»

«No, il nome mio no – lo sanno bene tutti. Gira dicendo che le ho dato la barca migliore e una buona parte della cassa del tesoro, per risollevare le genti e l’Impero. Ella è partita, ha fatto un paio di volte approdo qui vicino al porto di Ostia per sesterzi e viveri, e noi gliel’abbiamo concessi. Ed è ripartita. Prima o poi tornerà qui nell’Urbe, e allora potrò vedere se avrà rispettato il patto tra noi».

E nel frattempo…

«E nel frattempo, Cesare, che famo?», chiede ansioso un senatore che ha una fabbrica di prodotti che porta fino ai porti oltre il grande mare. «Se non li sbarca, se li tira sui denti, colpa di Cleopatra e dell’amico suo».

«Aspettiamo», risponde Cesare. «A me la “scuffia” m’è passata, Giulia non me parla ma c’è sta’. Sentimo la plebe, qui nell’Urbe: forse un’idea per rimpatria’ la regina senza danno la troviamo».

Ave!

Sgarbi alla Garbatella, partiti e questioni di stile

In quel del quartiere della Garbatella ci si è mossi con uno sgarbo istituzionale che non appare immediatamente comprensibile. Una consigliera municipale del Partito Democratico è passata radicalmente al fronte opposto, entrando nelle file di Fratelli d’Italia.

Non si è fermata nei paraggi del centro, ma ha cambiato indirizzo come dal mare alle alte cime di montagna. Evidentemente, la mezza collina non fa per lei. Eleonora Talli Giottoli era stata la più votata nell’VIII Municipio di Roma.

Mi aspettavo un assessorato”

Pare abbia dichiarato: «Mi aspettavo di avere un percorso ben strutturato. Pensavo a un assessorato o ad altri importanti incarichi, invece niente di tutto questo».

Evidentemente non ha tenuto conto che l’etimologia di “municipio” si traduce in onere da assumere – anticamente, un territorio sottoposto al dominio di Roma senza partecipazione ai diritti politici.

Ai tempi d’oggi, ci si dovrebbe ricordare che la politica è attività di servizio alla comunità. Non ha, almeno in prima istanza, l’obiettivo di una poltrona comoda su cui appostarsi in attesa di incarichi più appetibili.

Politica o sentimentalismo?

Avrebbe dunque asserito circa il desiderio di un ruolo accanto a un briciolo di potere, qualcosa per distinguersi. Ma ciò non è avvenuto. E ha scoperto che nel Pd non si è tutti amici e solidali, ma ci sono correnti che si fronteggiano, rivalità e inimicizie. Perché la politica è propriamente il posto dello scontro più che del confronto – dove ci si scambiano spine ancor prima dei ciclamini.

Così è emigrata sulla sponda opposta, immaginando che quella sia il posto delle fragole o addirittura il paradiso in terra. Lì si augura di non trovare più attacchi alla sua persona e di non dover più guidare “da sola a fari spenti nella notte”, in cerca di cavarsela in un ambiente non proprio di cavalieri e signorine.

Cristianesimo o strategia?

Oltre la debolezza di questo convincimento, sembrerebbe sia stata addotta una motivazione che suscita più di una perplessità. Se ben si è letto, la consigliera avrebbe detto di aver trovato un gruppo «dove respiro un’aria di positività perché è in linea con i miei ideali cattolici e cristiani, mi offre aiuti e protezione, mi supporta e mi lascia quell’autonomia necessaria al perseguimento degli obiettivi».

Detto così, sembra che in precedenza non avesse attentamente indagato sull’identità del Pd, che non sempre – si sa – è in perfetta linea con il magistero cattolico. Anche sull’altra riva del fiume, del resto, non è che siano tutti orientati alla santità.

Lagone e il garbo

In più, la Giottoli dovrebbe conquistare la consapevolezza che l’agone politico non è un luogo d’accoglienza per anime indifese in cerca di tutele. Non siamo nella Città Celeste.

Il compiacimento di Fratelli d’Italia nel far salire a bordo nuova truppa così ingenuamente strutturata suscita ulteriore soprassalto.

La coerenza è un attaccamento alla scelta fatta, se meditata, come dovrebbe essere in ogni occasione della vita. Non si tratta di essere garzoncelli scherzosi ma riferimenti di una comunità che ti elegge per essere rappresentata – con tutte le responsabilità che il fatto comporta.

Tutti democratici, purché sinceri

La Giottoli sarà stata forse presa da un momento di sconforto, o da una ritrovata passione. Avrebbe potuto ispirarsi, senza troppe analisi, alla battuta di De Sica in un celebre film: «Sono un sincero democratico che guarda al sentimento».

A meno che, viceversa, non si interpreti la questione alla stregua di Flaiano:

«La società va trattata tenendo conto che è composta di persone sensibili alla corruzione, al disprezzo, all’adulazione. Usando queste tre leve, non dovrebbe essere difficile dominarla».

Brand Usa, Dixon: per turismo negli Usa momento davvero "storico"

Milano, 17 lug. (askanews) – “Non resteremo fermi, come vedrete oggi; siamo incoraggiati dal nostro dialogo continuo con ogni livello dell’amministrazione (presidenziale Usa) e dal fatto che la richiesta di bilancio del Presidente per l’anno fiscale 2026 include il finanziamento completo per Brand USA, e questo è un importante segnale di sostegno”. Lo ha detto Fred Dixon, presidente e ceo di Brand Usa all’incontro estivo del consiglio dei Direttori da dove è emerso tra l’altro che l’Italia è considerata tra i mercati chiave per il turismo in America, fra l’altro con il più forte balzo anno su anno (13%) fra i “Top 10 Markets by Non-Stop Seat Capacity”.

“Guardando al futuro, ci aspetta un momento davvero storico con America 250, la Coppa del Mondo di calcio (2026 FIFA World Cup) e la Route 66 con il suo centenario all’orizzonte: abbiamo l’opportunità di riaffermare gli Stati Uniti d’America come destinazione turistica leader al mondo. E questi eventi sono più che semplici pietre miliari” ha detto Dixon.

E infatti gli appuntamenti sono davvero ambiziosi: se il 4 luglio 2026, la nazione commemorerà e celebrerà il 250esimo anniversario della firma della Dichiarazione d’Indipendenza, nel novembre 2026 la Route 66, la leggendaria strada americana lunga quasi 4.000 chilometri tra Chicago e Los Angeles, compirà 100 anni e Brand Usa ha già grandi programmi in merito.

Soprannominata “The Mother Road”, la Route 66 da sola incarna l’avventura, la libertà e la nostalgia. Attraversa otto stati e fa rivivere l’America delle belle auto, dei drive-in, dei ristoranti e degli indimenticabili viaggi su strada come un salto indietro nel tempo, percorrendo un itinerario unico, ricco di storia ed emozioni. Molti la considerano lo strumento per sentire l’anima del Paese, quella dei pionieri, dei sognatori e degli appassionati che mantengono viva questa leggenda. Ma anche un volano per dare ulteriore impulso al turismo.

“Sono momenti importanti – dice Dixon – per ispirare le prenotazioni e, in definitiva, dare impulso alle economie delle comunità locali in tutto il Paese. Sono particolarmente entusiasta e ottimista per ‘America, the beautiful’, la nostra nuova piattaforma organizzativa, presentata il mese scorso all’IPW di Chicago: è stato un momento di grande forza per Brand USA. Sono incredibilmente orgoglioso del team impegnato in questo lavoro” ha aggiunto.

LA STORIA DELLA “MOTHER ROAD”

La Route 66 nacque nel 1926, dal desiderio dell’imprenditore Cyrus Avery – noto come il “Padre della Route 66” – di costruire un’autostrada che attraversasse il suo stato natale, l’Oklahoma. Con il sostegno di alcuni imprenditori dell’Illinois e dell’Oklahoma, Avery riuscì a convincere il governo che una strada che collegasse est e ovest avrebbe avuto un impatto significativo sull’economia e sul turismo. Creatrice di posti di lavoro durante la “Grande depressione” (il cantiere fu completato nel luglio 1937 e la strada fu completamente asfaltata nel 1938), divenne rapidamente il simbolo della speranza in una vita migliore , in particolare per le vittime del “Dust Bowl” (tempeste di polvere e grande ondata di siccità) che erano emigrate per raggiungere le terre più fertili dell’Ovest americano.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il boom economico rese la Route 66 molto popolare tra le famiglie in cerca di un cambio di scenario. Era la strada delle vacanze e una canzone sarebbe risuonata come un inno: “Get your kicks on Route 66” di Bobby Troup del 1946, immortalata da Nat King Cole.

Meloni: giù arrivi illegali, avanti con soluzioni innovative

Roma, 17 lug. (askanews) – Sull’immigrazione l’obiettivo da qui a fine legistratura è “continuare a far scendere gli arrivi illegali, e continuare a rivoluzionare l’approccio europeo: ora si parla di difesa dei confini, non solo redistribuzione, e questo è merito dell’Italia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg1.

“Proseguo anche su soluzioni innovative, nonostante l’opposizione politicizzata di certa magistratura e della sinistra immigrazionista. Gli italiani ci hanno chiesto di governare l’immigrazione, e non ci faremo fermare”, ha aggiunto.

Conte: mille giorni di Meloni? E’ finito il tempo delle bufale

Roma, 17 lug. (askanews) – I mille giorni di Giorgia Meloni? “E’ finito tempo delle bufale”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte al Tg1. “Dopo mille giorni di governo dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. La verità è che crolla il potere d’acquisto degli italiani. Il lavoro è sottopagato, aumentano le tasse e gli italiani hanno difficoltà a pagare bollette a fare la spesa, fino anche ad andare in vacanza. tolgono i soldi dalla sanità e mettono sulle armi. gli unici a festeggiare sono banche e industria delle armi”.

Regionali, Schlein tesse tela possibile direzione entro luglio

Roma, 17 lug. (askanews) – Elly Schlein prosegue a tessere la tela per le prossime regionali, dopo l’incontro con Eugenio Giani lunedì scorso ieri ha visto il presidente della Campania Vincenzo De Luca, ottenendo l’ok all’avvio di un percorso che – senza veti su alcun nome – possa portare a “il candidato presidente in grado di rappresentare e fare sintesi in tutta l’area progressista”. Una formula prudente, perché De Luca non pone veti ma chiede anche che non ci siano scelte precostituite e anche perché in quella regione il candidato sarà comunque espressione M5s. Un nome sul tavolo però c’è, è quello di Roberto Fico, e il fatto del giorno è che il presidente uscente dichiara di non porre pregiudiziali.

La segretaria Pd va avanti nel suo lavoro di costruzione delle alleanze più larghe possibili e prepara il terreno per arrivare ad una definizione delle candidature prima della pausa estiva. Secondo alcune voci che girano tra i parlamentari Pd la direzione potrebbe essere convocata entro fine luglio, forse giovedì 24, proprio per annunciare coalizioni e candidati presidenti in vista della tornata autunnale.

I colloqui di questi giorni hanno portato a significativi passi avanti, perché è stato trovato il modo per ricomporre la spaccatura che si stava creando tra Giani e il Pd toscano, ma anche quello nazionale. Il presidente della Toscana la scorsa settimana, dopo aver fiutato che tirava una brutta aria, ha scelto di scartare e ufficializzare la propria “disponibilità” a ricandarsi. Mossa che ha irritato sia gli schleiniani toscani che il Nazareno.

Ma il colloquio di lunedì ha consentito di voltare pagina, Giani ha accettato di affidarsi al partito con un comunicato ufficiale, anche se poi quando un cronista gli ha chiesto se fosse disponbile a farsi da parte ha risposto secco: “Macchè passo indietro”. Al presidente uscente, realisticamente, verranno chiesti segnali di rinnovamento sul programma, sulle liste, sulla composizione della giunta. Ma a questo punto la sua ricandidatura pare cosa fatta.

De Luca da giorni dà segnali di apertura, ha parlato con Conte e poi ieri con la Schlein. Il presidente vuole garanzie: chiede di presentare una sua lista alle regionali (inizialmente aveva ipotizzato addirittura la presentazione di più liste, ma gliene verrà concessa una sola). Inoltre starebbe trattando sui nomi in giunta (si parla del suo fedelissimo Bonavitacola) e chiede la convocazione del congresso regionale (il Pd campano attualmente è commissariato). Un dialogo che proseguirà nei prossimi giorni e che solo alla fine porterà all’ufficializzazione del nome del candidato, ma molti a questo punto considerano in discesa la strada per Fico.

C’è anche da completare il lavoro in Puglia, dove Antonio Decaro non vede bene l’ipotesi della candidatura di Michele Emiliano e di Nichi Vendola. La vicenda verrà affrontata la prossima settimana innanzitutto dall’assemblea regionale del Pd pugliese.

Inchiesta Milano, Meloni: non dimissioni automatiche, non cambio idea

Roma, 17 lug. (askanews) – La posizione sul caso di Milano “è quella che ho sempre in questi casi. Penso che la magistratura debba fare il suo corso e penso, per quello che riguarda il sindaco, io non sono mai stata convinta che un avviso di garanzia porti l’automatismo delle dimissioni, sono scelte che anche il sindaco deve fare sulla base della sua capacità in questo scenario di governare al meglio. Non cambio posizione in base al colore politico dell’indagato”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg1.

Dieci anni di Bolle di Malto: il gusto dell’inclusione

Roma, 17 lug. (askanews) – Dal 25 agosto al 1 settembre Biella ospita la decima edizione del pi importante evento italiano dedicato alla birra artigianale: “Bolle di Malto” un vero laboratorio di esperienze dove birra e cultura si fondono insieme. Quest’anno all’interno del festival il debutto del “Salone Italiano della Birra”, nuovo format, che mette al centro il comparto brassicolo italiano e le sue eccellenze, con percorsi sviluppati in collaborazione con l’Agenda della Disabilit. Un’occasione unica per dare valore a una filiera, che in Italia, conta oltre 1.000 aziende. Abbiamo parlato con Marta Florio co-fondatrice di Bolle di Malto:

“Bolle di Malto un evento dedicato ai birrifici artigianali e a tutto quello che il comparto artigianale del campo Brassicolo. il decimo anno, quindi un grandissimo compleanno, un grande raggiungimento di un grande risultato, partito veramente dal basso, da una piccola proloco che poi si trasformata in associazione di volontari. Quest’anno sar un grande compleanno e invito tutti quanti a venire a Biella, in Piemonte, dal 25 agosto al primo di settembre”.

Tra i contenuti di rilievo del Salone, il convegno “Salumi da Re” curato da Gambero Rosso con una selezione dei migliori food truck e aziende norcine italiane. Il cuore sulla riflessione del comparto sar “Arena Bolle”, che ospiter la quarta edizione degli “Stati Generali della Birra” e “Parole a Bolle”, che racconta l’impresa attraverso le persone. Non mancheranno momenti dedicati alla musica e alla comicit. poi intervenuto William Pregentelli giornalista enogastronomico, autore per Gambero Rosso:

“C’ da dire che la birra artigianale importante perch diventato uno strumento che d lavoro a migliaia di persone in tutta Italia con delle filiere virtuose, che coinvolgono tanto i birrai quanto, spesso, i produttori pi virtuosi dei vari territori in cui i birrai si trovano ad operare. Quindi una cosa fondamentale questa attenzione alla birra artigianale, che appunto viene a delle casse di risonanze nei festival come quello di Bolle di Malto”.

Il futuro nei luoghi che sanno custodire le proprie radici e trasformarle in possibilit per tutti. Infine intervenuto Edoardo Maiolatesi assessore eventi e manifestazioni comune di Biella:

“La giornata di oggi rappresenta sicuramente il valore che Bolle di Malto sta acquisendo anno dopo anno perch ogni anno cresce, ogni anno Bolle di Malto acquisisce sempre pi target di popolazione che va in quei giorni in piazza e dal punto di vista sicuramente politico come amministrazione vogliamo proprio far sentire la vicinanza dell’amministrazione a un evento di questo tipo perch riesce a radunare in piazza davvero tutte le fasce di popolazione”.

Biella merita di essere raccontata per ci che : un territorio straordinario, che ha scelto di parlare con la forza della sua bellezza e della sua identit.

Federculture: turismo culturale traina ripresa, musei da record

Milano, 17 lug. (askanews) – Il turismo culturale traina e consolida la ripresa del settore turistico italiano superando in molti casi i livelli pre-pandemici. I dati relativi alla fruizione di intrattenimenti culturali e ricreativi aggiornati al 2024 mostrano come ormai, il biennio nero della pandemia, non sia stato solo archiviato, ma anche ampiamente superato. È questa la fotografia scattata dal 21esimo Rapporto Annuale di Federculture 2025, che in questa edizione dedica un focus al turismo culturale in Italia.

I dati aggiornati al 2024 evidenziano il trend positivo che ha caratterizzato l’andamento della fruizione di intrattenimento culturale e ricreativo. Crescono dell’11,6% rispetto al 2023, e del 6,6% rispetto al 2019 i fruitori dei teatri, ma anche la stagione dei concerti vive un vero e proprio momento di boom segnando un +14,5% sull’ultimo anno e del +20% sul quinquennio. Meno ampia, ma comunque significativa, la crescita del trend di fruizione di musei e mostre (+3,5% vs 2023, e +3,8% vs 2019) e quella dei siti archeologici e monumenti che vendono aumentare i visitatori del +4,4% sul 2023 e del +10,7% rispetto al 2019. Nel comparto del cinema, invece, nonostante nel 2024 la fruizione sia cresciuta del +11,7% sul 2023, si registra una variazione negativa del -9% rispetto al 2019. Sono le generazioni più giovani (età compresa tra i 6 e i 24 anni) a dimostrarsi più interessate a partecipare alle attività culturali, con livelli di adesioni in media superiori al 10% in media rispetto a quelli della popolazione nel suo complesso.

Nel 2024 i musei statali hanno registrato 60,8 milioni di visitatori, per un valore di introiti lordi pari a 382 milioni di euro. Si tratta di valori mai registrati in precedenza e superiori, non solo rispetto a quelli del 2023 (+5,4% visitatori, + 21,7% introiti), ma anche se confrontati con gli ottimi numeri del 2019 (+11% e +57,6%). Tra i siti statali a far la parte del leone in termini di visitatori e introiti sono i musei autonomi che nel 2024 hanno accolto 44,7 milioni di visitatori e realizzato 316 milioni di introiti lordi. Nella classifica dei maggiori attrattori colpisce il dato del Colosseo che è storicamente il sito più visitato d’Italia, ma che nel 2024 vede aumentare i propri visitatori del 20% sul 2023 e del 93,4% rispetto al 2019, praticamente un raddoppio.

La cultura si conferma il principale motore della domanda turistica tanto che nel 2024, i comuni a vocazione culturale toccano il 63,2% delle presenze, con un’incidenza pari a circa il 57% del totale della componente turistica straniera, che sceglie l’Italia proprio per la ricchezza dei luoghi e l’unicità dell’offerta culturale. L’aumento dei flussi turistici è trainato dalle presenze straniere che, secondo i dati ISTAT, nel 2024 hanno raggiunto i 254 milioni (+8,4% rispetto al 2023). La crescita delle presenze dall’estero, cui fa eco l’aumento del turismo interno, rende necessaria una programmazione e interventi mirati, per evitare che l’aumento del turismo generi effetti negativi sulle località interessate, a discapito della qualità di vita dei residenti, dell’ambiente e della tutela del patrimonio culturale. Questo fenomeno, noto come overtourism, porta con sé anche la diffusione incontrollata degli affitti brevi turistici, soprattutto nelle città d’arte. Nonostante le criticità che questo comporta per le famiglie residenti, non si può non constatare che la crescita degli affitti temporanei ha avuto un impatto positivo sulla capacità ricettiva italiana, ampliando la domanda e diversificando l’offerta e di conseguenza sostenendo il turismo culturale. Negli ultimi 15 anni gli affitti temporanei hanno generato in media 30.000 presenze in più all’anno. Questo è ancora più evidente nelle aree interne meno sviluppate, in cui questo modello rappresenta una concreta opportunità di crescita turistica e sviluppo economico, con un impatto ambientale ridotto grazie alla minimizzazione del consumo di nuovo suolo. Per garantire un turismo culturale sostenibile, capace di valorizzare il patrimonio senza comprometterlo, è però indispensabile adottare strategie integrate e coordinate, regole chiare e condivise e un forte investimento in governance, ricerca e innovazione.

L’Italia è uno dei Paesi al mondo più ricchi di Festival. Sebbene non esista un vero e proprio censimento si contano almeno 3.000 iniziative distribuite in tutto il territorio. I festival di approfondimento culturale godono di buona salute e rispondono a un’istanza che da oltre un ventennio permane tra il pubblico italiano: trovare occasioni di autentico approfondimento in un panorama informativo spesso superficiale, unito a un profondo bisogno di condivisione di esperienze live. I festival determinano importanti ricadute sulle città che li ospitano, in primis per il turismo e la visibilità mediatica delle località, ma anche per le ricadute socio-economiche e occupazionali. Anche la nomina a Capitale italiana della cultura ha un effetto immediato in termini di turismo culturale. Da una parte aumentano gli eventi e le occasioni temporanee di offrire alla cittadinanza e ai turisti spettacoli, eventi e manifestazioni culturali, dall’altra si registrano importanti ricadute sull’economia locale. È molto interessante notare come questo trend di sviluppo inizi a partire da quello che viene definito ‘Effetto proclamazione’. Già in seguito alla designazione si produce spesso un effetto positivo sul turismo. Di norma, nell’anno in cui viene proclamata la Capitale Italiana della Cultura, l’aumento di arrivi rispetto all’anno precedente è mediamente del 5%. Considerando l’anno del titolo – invece – l’incremento medio è del +16% in termini di arrivi turistici e del +12% delle presenze. Questo effetto non si esaurisce e ha un’onda più o meno lunga negli anni successivi con un aumento medio degli arrivi nell’ordine del 15% e del 9% nel secondo anno.

Secondo Istat per l’anno 2024 si stimano 843mila occupati in ambito culturale pari al 3,5% dell’occupazione totale. Questo dato posiziona l’Italia al di sotto della media comunitaria (3,8%) e in linea con i valori di altri Paesi, come Spagna, Ungheria, e Polonia (3,6%) che si trovano al ventesimo posto nella classifica generale dei Paesi Ue. Rispetto agli altri paesi comunitari, l’occupazione culturale in Italia coinvolge meno la fascia d’età più giovane: sul totale degli occupati in ambito culturale la quota dei 15-29enni è pari al 12,8% (vs 18,1% della media europea). Questa percentuale posiziona il nostro Paese al penultimo posto nella graduatoria UE. Viceversa, la quota di occupati over50 è pari al 38,6% e colloca l’Italia al primo posto della classifica, vicino a Germania e Bulgaria. Il nostro Paese detiene anche un altro primato: quello per incidenza di lavoratori autonomi. Quasi la metà di coloro che svolgono una professione di ambito culturale ha un’occupazione indipendente (46,3%) contro una media europea al di sotto del 32%.

Ammontano a 1,08 miliardi (dato al 30 aprile 2025) le erogazioni liberali ricevute in questo decennio dagli enti ammissibili registrati sul portale Art Bonus, la misura che ha permesso a imprese e privati di contribuire al sostegno del patrimonio culturale italiano, ottenendo in cambio un credito d’imposta pari la 65% delle erogazioni liberali effettuate. Un risultato soddisfacente secondo Federculture che spiega anche la portata rivoluzionaria di questa norma. Sono diverse le tipologie di mecenati che hanno deciso di investire in cultura. Le imprese, ad esempio, hanno contribuito con più di 12.000 erogazioni liberali mediamente attestate sui 41.000 euro per un totale di oltre mezzo miliardo di euro. Un andamento che testimonia il trend assolutamente positivo con cui le erogazioni annuali sono passate da 50,5 mln a 80 milioni. Questi dati testimoniamo come le imprese siano dei soggetti sempre più attivi nel tessuto sociale e protagonisti della valorizzazione del patrimonio storico artistico del Paese. Tra gli obiettivi dell’incentivo fiscale vi era anche il coinvolgimento dei privati e dei singoli cittadini. Ammontano a 29mila le erogazioni da parte delle persone fisiche, dato che supera il 60% del totale delle erogazioni raggiungendo i 50 mln di euro. La maggioranza delle persone che scelgono di donare per la cultura lo fanno con importi abbastanza accessibili: nel 31% dei casi le donazioni si attestano tra i 10 e i 100 euro, mentre nel 52% dei casi tra i 100 e i 1.000 euro. Rilevante anche il ruolo delle Fondazioni di origine bancaria esercitano un ruolo importante nella partita dell’Art Bonus. Esse hanno contribuito mediamente con donazioni pari a 50 milioni di euro annuali diventando di fatto veri e propri agenti di sviluppo sostenibile per i loro territori.

‘L’appuntamento con il Rapporto Annuale – ha commentato Andrea Cancellato presidente di Federculture – è sempre occasione per fare il punto sullo stato del settore rafforzando la consapevolezza che la cultura rappresenta l’identità e la coesione nazionale, l’esercizio della ricerca e del confronto delle conoscenze e dei saperi, la pratica quotidiana dei cittadini, in particolare dei giovani. Un vero e proprio ‘welfare culturale’ fondamentale per la società e il Paese, che va sostenuto e fatto crescere. Per questo abbiamo negli anni posto all’attenzione dei decisori proposte concrete con spirito costruttivo e collaborativo. Tra queste nel mese di giugno è giunta al traguardo una nostra richiesta: il taglio dell’Iva per le opere d’arte da 22 al 5%. Un provvedimento di grandissima rilevanza capace di rivitalizzare un settore della cultura, quello del commercio delle opere d’arte, in fortissima crisi, ma che acquisterà un rilievo assoluto nel momento in cui sarà un’Iva speciale uguale per tutti i prodotti della cultura, utile a favorire la partecipazione culturale di tutti i cittadini. Altri provvedimenti ancora attendono attuazione. Federculture nel suo approccio concreto ai problemi del settore (economici, lavorativi, sociali, amministrativi) rinnova il proprio impegno e la disponibilità a collaborare con il legislatore, con l’ambizione di rappresentare quella parte delle Istituzioni e delle Imprese culturali e creative che hanno radici ben piantate nei territori e, insieme, testa e cuore, progetti e impegni, nel Paese e nel Mondo’.

Grandi musical e tante novità nella nuova stagione del Teatro Sistina

Roma, 17 lug. (askanews) – Da novità assolute come “Moulin Rouge! Il Musical” e “Il ragazzo dai pantaloni rosa” ad attesissimi ritorni di grandi mattatori come Enrico Brignano, Max Giusti, Paolo Conticini, fino a due Musical tra i più amati degli ultimi anni, come “Matilda sei mitica” – con protagonisti Sebastiano Somma e Roberta Lanfranchi – e “Tootsie”, a cui seguiranno tre mattatrici del calibro di Vanessa Incontrada, Rossella Brescia e Serena Rossi. Il Teatro Sistina a Roma, che promette di fare il bis dei numeri record della scorsa stagione, ha aperto le vendite per il cartellone dall’anima internazionale ma orgogliosamente popolare.

E non solo, il Teatro diretto da Massimo Romeo Piparo, la prossima stagione si farà in due, con il Sistina Chapiteau che verrà installato nella Capitale dopo il suo fortunato esordio milanese. A Tor di Quinto infatti verrà innalzato, a partire da ottobre, l’imponente tendone teatrale che ospiterà in esclusiva lo spettacolo dell’anno, “Moulin Rouge! Il Musical” tratto dal rivoluzionario film di Baz Luhrmann e diretto dallo stesso regista: “Allo scoccare del dodicesimo anno di impegno alla guida del Teatro Sistina, sono riuscito a regalarmi l’emozione di fare una cosa mai fatta prima nella storia del teatro romano: sdoppiare il Sistina e offrire alla Capitale due Teatri analoghi che portano dietro il nome e il blasone del tempio della Commedia musicale italiana”, commenta Massimo Romeo Piparo.

“Oltre tremila biglietti a sera disponibili per spettacoli in contemporanea di livello altissimo – prosegue Piparo – e che potranno soddisfare la grande passione del pubblico per i Musical ospitati sotto l’egida del Teatro Sistina. Il grande affetto del pubblico riscontrato ogni anno da quando ho l’onore di dirigere il Sistina, e i numeri da capogiro che si sono registrati la scorsa stagione, hanno indotto in me lo stimolo a fare di più. Essere il primo teatro della capitale per presenze con appena 8 spettacoli teatrali comporta un impegno sempre maggiore affinché questo fiume di affetto e di gradimento possa essere adeguatamente ricambiato. Un investimento di 5 milioni di euro porterà a Roma in esclusiva lo spettacolo più amato del mondo con uno spazio interamente ad esso dedicato: con Moulin Rouge! Il Musical sicuramente il Sistina raddoppierà il suo già alto consenso e ricambierà il riconoscimento prezioso tributato dagli spettatori”.

Dopo lo straordinario debutto dello scorso anno, dal 3 ottobre Enrico Brignano torna sul palco del Sistina con la sua rilettura de “I 7 Re di Roma”, lo spettacolo scritto da Gigi Magni e musicato da Nicola Piovani: in questo grande show della prestigiosa storia teatrale targata “Garinei e Giovannini”, che vide protagonista in scena Gigi Proietti, Brignano dà prova di raro talento, cercando un equilibrio tra la tradizione e i tempi moderni nel racconto dei mitici sette Re all’origine della fondazione di Roma.

Dal 4 dicembre e per tutte le feste di Natale un altro gradito ritorno: dopo il successo del Tour italiano nelle precedenti Stagioni, sarà di nuovo al Sistina “Matilda il Musical”, diretto e adattato da Massimo Romeo Piparo e basato sull’omonimo romanzo di Roald Dahl da cui fu tratto l’amatissimo film “Matilda sei mitica” poi rilanciato in chiave musical da Netflix: perfetto per conquistare tutta la famiglia, anche i giovanissimi, lo spettacolo – che racconta la storia di una ragazzina dall’intelligenza vivace dotata di superpoteri che grazie all’amicizia, al rispetto e all’amore riesce a superare soprusi e angherie – è una storia universale che farà divertire e riflettere al tempo stesso. Un inedito Sebastiano Somma sarà impegnato en travesti nei panni della cattivissima preside Trinciabue a cui farà da contraltare la dolcezza della maestra Dolcemiele a cui darà voce e volto Roberta Lanfranchi.

Dal 13 gennaio 2026 ancora un grande artista, Max Giusti, con “Bollicine Update”, rinnovata versione del suo esilarante One Man Show che debuttò proprio al Teatro Sistina: l’istrionico attore e conduttore, all’apice della maturità artistica, porterà sul palco un vero e proprio viaggio dentro i nostri tempi tra sentimenti, riflessioni e scomode verità, regalando al suo pubblico le riuscitissime maschere delle imitazioni ormai diventate un cult per il pubblico di ogni età.

Forte del successo di pubblico e critica, dal 22 gennaio tornerà in scena la commedia musicale “Tootsie”, diretta e adattata per il pubblico italiano da Massimo Romeo Piparo: tratto dal famoso film del 1982 di Sydney Pollack con l’indimenticabile interpretazione di Dustin Hoffman, lo spettacolo vedrà ancora Paolo Conticini irresistibile protagonista sul palco, accompagnato da un grande cast. La storia di Michael, attore spiantato che trova il successo solo dopo essersi travestito da donna, offre l’occasione di riflettere su temi importanti, come l’amore e il rapporto tra i sessi, l’identità e il ruolo della donna nella società, la genialità e il coraggio di rischiare per guadagnarsi un’opportunità per emergere.

Dal 3 febbraio Vanessa Incontrada sarà la splendida protagonista della commedia romantica “Ti sposo ma non troppo”, non solo una storia d’amore ma uno specchio graffiante e illuminante delle relazioni contemporanee: scritta da Gabriele Pignotta, anche lui sul palco al fianco dell’attrice, la pièce intreccia leggerezza e profondità per raccontare le complessità del cuore umano.

In scena dal 20 febbraio, assoluta novità del cartellone del Teatro Sistina, il Musical “Il ragazzo dai pantaloni rosa” firmato da Massimo Romeo Piparo che curerà l’adattamento con Roberto Proia, sceneggiatore dell’omonimo film rivelazione di Eagle Pictures e Weekend Films che racconta la storia di Andrea Spezzacatena, il quindicenne che si tolse la vita perché vittima di bullismo e cyberbullismo. Nel ruolo di Andrea ci sarà l’attore protagonista del film e già molto amato dai teenagers, Samuele Carrino. Ad interpretare la madre del ragazzo sarà Rossella Brescia, ormai interprete collaudata degli spettacoli di Piparo, questa volta alle prese con un ruolo dal risvolto amaro. Anima della colonna sonora – ricca di brani contemporanei e in cima alle playlist degli adolescenti – è il brano Canta ancora di Arisa, che ha trionfato ai Nastri d’Argento 2025 nella categoria Migliore Canzone Originale.

Dal 7 maggio Serena Rossi sarà la mattatrice del suo “SereNata a Napoli”, spettacolo che l’attrice ha ideato per rendere omaggio alla sua città: in un racconto suggestivo in cui la musica e le parole si fondono, il pubblico vedrà Napoli come una sirena, scoprendo la filosofia, l’immaginario e le contraddizioni di un luogo unico al mondo.

A chiudere la stagione del Sistina sarà Michele La Ginestra, in scena dal 21 maggio con “Mi pare ieri…”, spettacolo pensato per festeggiare i suoi primi 30 anni di carriera. Il popolare attore racconterà se stesso e la sua lunga attività nei teatri italiani, tra aneddoti e riflessioni sulla vita e sull’arte.

Anche questa nuova Stagione conferma per il Teatro Sistina il proseguimento dell’importante partnership con Fineco. Una collaborazione prestigiosa e di grande qualità che vede Fineco Main Sponsor del Teatro. “Siamo orgogliosi di essere al fianco del Sistina in una nuova stagione ricca di novità e di proposte culturali d’eccellenza”, afferma Paolo Di Grazia, vice-direttore generale Fineco. “Questa partnership ci permette di esprimere la nostra vicinanza al mondo del teatro e al territorio di Roma, a cui Fineco è fortemente legata, esplicitando l’impegno della banca nel rendere eventi artistici unici accessibili a un vasto pubblico e nel promuovere l’innovazione nella cultura”.

ZCS, 40 anni di straordinaria “Follia”

Terranuova (Ar), 17 lug. (askanews) – Zucchetti Centro Sistemi ha aperto le porte del proprio Logistic Hub per celebrare i suoi 40 anni di attivit, guardando al futuro dell’innovazione tra Intelligenza Artificiale e sostenibilit. Impossible riassumere le tappe di questa straordinaria storia, ma bisogna sottolineare la continuit di un filo conduttore che sta rivoluzionando la robotica, la produzione e lo sfruttamento delle energie rinnovabili, l’healthcare, l’automazione industriale e la digitalizzazione dei processi gestionali.

“Bisogna comunque sempre guardare la tecnologia e l’innovazione come processo, ovviamente per il miglioramento dei prodotti e soprattutto con l’obiettivo di far star meglio le persone che li usano, e quindi di semplificare la vita alle persone”, osserva Fabrizio Bernini, Presidente di Zucchetti Centro Sistemi. “Il nostro impegno -continua- anche sul lato ecologico, perch vtutto quello che noi abbiamo elettrico, non c’ nulla di termico, quindi consumiamo basse quantit di energia e per di pi la produciamo noi stessi con Zcs Azzurro che la genera in modo in modo verde e green”.

Tante e dirompenti le novit su cui sta lavorando Zucchetti Centro Sistemi, basti pensare all’evoluzione del tagliaerba Ambrogio, la messa a punto del robot Amico e i risultati raggiunti, in due anni, da Follia, che oltre a dare il nome all’evento, , dal 2023, il Laboratorio dedicato all’Intelligenza Artificiale. Enormi i cambiamenti in arrivo per il sistema gestionale integrato ERP, che entro 5 anni diventer un prodotto diffuso e interconnesso.

“Soprattutto -spiega Arianna Sacchetti, ZCS Software Division Manager- un prodotto dove possiamo parlare in linguaggio naturale e con comandi vocali, anche con delle chatbot. Il gestionale ha a bordo un assistente digitale che impara dalle cose che facciamo quotidianamente, fa proposte e libera la segretaria come l’amministratore delegato da mansioni che sono a basso valore per poter dare a tutti quanti noi pi tempo per decisioni strategiche”.

L’ERP poi dal 2035 non sar pi “un posto dove inserire dati”, ma un sistema intelligente, adattivo e

sostenibile, il cuore operativo dell’impresa, capace di collaborare attivamente con le persone. Ancora una volta Zcs si dimostra da pioniere a leader di mercato.

Inchiesta Milano, tensione Pd-M5s: botta e risposta in Senato

Roma, 17 lug. (askanews) – L’inchiesta di Milano agita le acque tra Pd e M5s, l’affondo dei Cinque stelle contro il sindaco Giuseppe Sala e contro gli stessi democratici provoca malumori nel partito di Elly Schlein e oggi a palazzo Madama si è arrivati ad un “confronto franco” dopo l’intervento in aula della senatrice Elena Sironi. Un faccia a faccia che ha coinvolto Simona Malpezzi e Sandra Zampa per il Pd e Stefano Patuanelli per i 5 stelle.

Già ieri in molti, tra i democratici, si erano morsi la lingua dopo aver letto che Giuseppe Conte chiedeva a “chi ha la responsabilità politica”, cioè Sala, di “trarre le conseguenze” di quello che sta accadendo. Il tema, del resto, è uno di quelli su cui i 5 stelle insistono da tempo, l’opposizione al ‘salva-Milano’ da parte del partito di Conte è stata netta fin dall’inzio e già aveva creato qualche attrito con i democratici.

Stamattina, ancora più esplicata, poi, è stata Chiara Appendino, parlando ad Agorà: “Da Milano emerge un quadro inquietante ed è doveroso un passo di lato di Sala”. Ma l’ex sindaca di Torino è andata oltre, attaccando “la destra” ma ricordando anche che “pochi mesi fa hanno votato la schifezza del ‘Salva Milano’ insieme al Pd”.

La Sironi, al Senato, parla in aula e rincara la dose chiedendo la caduta di alcune “teste” dopo le notizie di questi giorni: “Credo che di teste ne manchino ancora e che qualcuna ancora dovrà cadere in quella giunta e nella precedente”. E anche in questo caso, l’accusa si estende a tutto il Pd, non solo alla giunta milanese: “Confido nel lavoro della magistratura e non in quello della politica, che, con un grosso inciucio tra destra e Pd, alla Camera ha approvato il decreto salva Milano, norma assolutamente illegittima e incostituzionale, che il Movimento 5 Stelle, con il principio della legalità, è riuscito a fermare”.

I democratici in aula tengono un profilo basso, del resto da ieri il Nazareno sta evitando di entrare nella questione. Parla Alfredo Bazoli e invita a moderare i toni: “La vicenda preoccupa ovviamente tutti noi. Vorrei però che ci abituassimo tutti a non utilizzare le vicende giudiziarie per fare speculazioni politiche. Stiamo parlando infatti di ipotesi d’accusa e non quindi di condanne già conclamate. Credo quindi che tutti quanti dovremmo fare un passo indietro e attendere le decisioni della magistratura”.

Ma è lontano dalle telecamere che i toni si alzano. La Malpezzi uscendo dall’aula avvicina la Sironi: ci possono essere posizioni diverse, è il rimprovero, ma non si può dare del delinquente a chi dovrebbe essere tuo alleato. Nel corridio la discussione coinvolge anche Patuanelli, Zampa affronta il capogruppo M5s sottolineando che la Appendino è condannata in primo grado, ma nessuno del Pd si sogna di attaccarla per questo. La Malpezzi, poi, ribadisce il concetto già espresso alla Sironi: queste cose non sono accettabili tra alleati.

Patuanelli però tiene il punto: come alleati siete voi che dovreste chiedere a Sala di dimettersi. E poi, aggiunge, non si possono paragonare i casi della Appendino, condannata in primo grado per un reato (l’omicidio colposo, ndr) che le viene imputato per decisioni assunte nell’esercizio delle sue funzioni di sindaco, mentre a Milano si parla di corruzione.

Molti del Pd, intanto, si schierano con Sala. La solidarietà arriva da Alessandro Alfieri, coordinatore della minoranza, Filippo Sensi, Gianni Cuperlo, Lia Quartapelle, Walter Verini e dalla stessa Zampa.

Decarbonizazione, Boccardelli (Luiss): usare tutte le tecnologie

Roma, 17 lug. (askanews) – “Gli obiettivi di decarbonizzazione che l’Ue, l’Italia, i paesi membri si sono dati sono molto ambiziosi, e richiedono una neutralit entro il 2050. Il che significa che abbiamo bisogno di tutte le tecnologie a disposizione per accelerare questa transizione”.

Lo ha affermato Paolo Boccardelli, Rettore dell’Universit Luiss Guido Carli di Roma, in occasione del convegno a Roma dal titolo “Sicilia e Mediterraneo. Rinnovabili, innovazione e green jobs per la blue economy”, promosso da Fondazione UniVerde e Stazione Zoologica Anton Dohrn – Napoli con main partner Renexia e con event partner Marnavi.

“L’economia del mare rappresenta una frontiera strategica per coniugare crescita economica e tutela dell’ambiente; in particolare, lo sviluppo dell’eolico offshore offre un’opportunit concreta per creare valore economico senza compromettere le risorse naturali – ha poi evidenziato intervenendo Boccardelli -. Affinch questa visione si realizzi, fondamentale che le imprese adottino comportamenti responsabili, capaci di integrare l’innovazione tecnologica con la salvaguardia degli ecosistemi marini. Per questo diventa cruciale colmare il gap di competenze, puntando su professionisti altamente specializzati, promuovendo l’apprendimento permanente e una formazione che combini innovazione e sviluppo del capitale umano: cos la sostenibilit potr diventare una vera leva strategica di crescita. Altro tema chiave costituito dalle procedure amministrative per la realizzazione di questi imponenti progetti: gli iter autorizzativi, complessi e frammentati e che possono comportare tempi molto lunghi, sono di ostacolo ad un concreto sviluppo delle energie rinnovabili. perci auspicabile un intervento legislativo volto a semplificare e armonizzare i processi e a garantire tempi certi per l’esame e il varo dei progetti, soprattutto in riferimento alle iniziative che supportano la transizione energetica e la decarbonizzazione”.

Palazzo Stock: workplace sostenibile tra tradizioni e innovazione

Trieste, 17 lug. (askanews) – Inaugurata la nuova sede di Genertel “Palazzo Stock” in via Stock 2. Edificio storico fondato nel 1929, che ha ripreso vita da questo progetto innovativo e funzionale, dove l’obbiettivo principale la sostenibilit a 360 gradi. Genertel ha voluto rinnovare una chicca storica per creare uno spazio che guarda al futuro con responsabilit, innovazione, creativit e attenzione alle persone creando spazi funzionali e aree di relax. Lavoro ottimale quello creato da Genertel dove inizia un percorso volto al connubio perfetto il lavoro contemporaneo e l’importante storia che risiede nel cuore di questo importante palazzo.

Presenti alla cerimonia inaugurale il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, l’Assessore regionale alle Autonomie locali, Funzione pubblica, Sicurezza e Immigrazione della Regione Friuli-Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, Sua Eccellenza il Vescovo Enrico Trevisi, oltre al Country Manager & Ceo di Generali Italia Giancarlo Fancel, al Presidente di Genertel, Giovanni Liverani, all’Amministratore Delegato di Genertel, Giacomo Trovato e al Founder di Vittorio Grassi Architects, Vittorio Grassi.

Abbiamo parlato con Giancarlo Fancel, Country Manager & Ceo di Generali Italia, ha dichiarato: “Trieste la nostra casa. Siamo nati qui quasi due secoli fa, qui si trova la nostra storica sede, e sempre qui, poco pi di trent’anni fa, nata Genertel, la prima compagnia assicurativa diretta in Italia. Il legame con questa citt e con le persone che la vivono profondo, autentico e pieno di significato. Oggi sono davvero felice ed emozionato di essere presente all’inaugurazione di Palazzo Stock, un luogo che abbiamo voluto rigenerare con cura e visione. Non solo una nuova sede per chi ogni giorno lavora con passione, ma un segno concreto di restituzione e apertura verso tutta la comunit.”

poi intervenuto Giacomo Trovato, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Genertel, ha dichiarato: “La nuova sede di Genertel, realizzata grazie al progetto di Vittorio Grassi Architects, stata progettata per le nostre persone: per favorire l’ispirazione, per incoraggiare la connessione, per puntare all’eccellenza. Spazi aperti, ambienti flessibili, aree di incontro: ogni dettaglio stato pensato per rendere di valore la presenza in ufficio, per un modo di lavorare pi dinamico e pi umano. Condividere questo momento con tutte le colleghe e i colleghi, oltre alle Istituzioni presenti, motivo di grande orgoglio”.

Un workplace sostenibile a tutti tondo, funzionale all’interno del complesso industriale delle storiche distillerie, originale per i suoi mattoni a vista: Esempio tipico di architettura industriale del primo Novecento, oggi sottoposto a tutela paesaggistica da parte della Soprintendenza per le sue facciate e componenti originarie.

La ridefinizione degli spazi si ispirata a un modello di lavoro ibrido: spazi flessibili, sia condivisi che multifunzionali, adattandosi alle nuove esigenze organizzative. Sul piano ambientale, il progetto ha integrato strategie energetiche e l’installazione di nuovi impianti a basso impatto ambientale, in linea con le policy ESG e gli obiettivi carbon free del Gruppo. L’edificio ha raggiunto la certificazione di sostenibilit LEED Gold. Sono 192 le postazioni di lavoro presenti nella sede, che sono state progettate per massimizzare comfort e performance sia in Smart working sia in loco; 6 Meeting Room,15 Office&Meet, 4 Gravity Point,3 Phone Booth, e 1 Quiet Room, per avere un’atmosfera serena e tranquilla.

Italgas rinnova intesa con britannica Cadent: focus innovazione

Roma, 17 lug. (askanews) – Unire competenze tecniche, esperienze e conoscenze raggiunte e da raggiungere per rendere le reti di trasporto del gas sempre pi efficienti e sicure grazie alla digitalizzazione. Un percorso che ha vantaggi concreti per consumatori e ambiente perch avere reti pi sicure e in grado di trasportare anche gas green ad esempio si traduce in risparmi e in decarbonizzazione. questo l’obiettivo con cui Italgas, la maggiore societ italiana ed europea di distribuzione del gas ha rinnovato il memorandum di intesa con la britannica Cadent, che porta il gas a 11 milioni di abitazioni e unit commerciali.

Il nuovo accordo stato firmato presso la sede Italgas a Roma, da Paolo Gallo, Chief executive officer (CEO) di Italgas, e Howard Forster, Chief operating officer (COO) di Cadent, alla presenza dell’onorevole Alessandro Cattaneo, in qualit di presidente del Gruppo di Amicizia Italia-Regno Unito del Parlamento italiano.

Paolo Gallo, Chief executive officer di Italgas: “Loro stanno lavorando molto come noi sul biometano, stanno anche lavorando sull’idrogeno anzi forse pi di noi, perch hanno ricevuto dei fondi da parte del governo Inglese per iniziare a realizzare delle sorte di economie basate sull’idrogeno. Quindi sono momenti in cui noi ci scambiamo esperienze, competenze, idee che possono anche aiutare ed essere implementate da noi. C’ un’altra base su cui abbiamo uno scambio molto intenso che riguarda sia la digitalizzazione della rete, dove noi abbiamo completato, diciamo la rete Italgas e quindi loro guardano con estrema attenzione quello che abbiamo fatto, sia la parte sulla quella che chiamiamo meta emission. Loro ricordiamoci che non sono pi in Europa ma recentemente la Commissione europea emesso la Met mission direct che richiede una certo numero di ispezioni sulla rete su cui noi siamo totalmente compliance, quindi stiamo gi facendo o lo facciamo gi prima quello che Commissione europea chiedeva”. “Stiamo lavorando insieme su tutta la parte di innovazione tecnologica, che quella che ci aiuter a superare questo approccio ideologico, portandoci invece su un pragmatismo e su una neutralit tecnologica vera che poi vuol dire andare a individuare le soluzioni pi efficienti, dal punto di vista di costo e dal punto di vista dell’abbattimento della CO2, per decarbonizzare anche le molecole del del metano”.

Il Memorandum estender le aree di collaborazione per 3 ulteriori anni, promuovendo congiuntamente nei contesti internazionali le evoluzioni tecnico-normative e regolatorie.

Howard Forster, Chief operating officer di Cadent: “Penso che chiaramente abbiamo avuto tempi turbolenti nel settore dell’energia che influenzano i prezzi del gas in tutta Europa e nel Regno Unito. Per offrire stabilit, proteggendo da un lato i consumatori dal prezzo e dalla volatilit del prezzo del gas, ma anche a lungo termine, come dimostrazione del ruolo del gas nella decarbonizzazione, nel percorso verso il Net Zero, noi siamo in grado, con le nostre reti, di trasportare qualsiasi tipo di molecola e certamente alcune delle molecole rinnovabili come l’idrogeno, il biometano che sta crescendo al momento e penso sia un’opportunit immediata. Quindi la collaborazione con Italgas davvero importante. Penso che Italgas abbia mostrato una leadership globale in termini di digitalizzazione della loro attivit e quella transizione digitale che hanno fatto sta consentendo loro di accelerare il percorso verso una decarbonizzazione”.

I settori di lavoro congiunto saranno Decarbonizzazione e gas rinnovabili, Digitalizzazione delle reti, Cybersecurity e Intelligenza artificiale.

Alessandro Cattaneo, presidente Gruppo Amicizia Italia-Uk Parlamento italiano: “Sono i due pi importanti campioni nazionali del gas che decidono di fare un accordo, su cosa, per scambiarsi esperienze tecnologie sul tema pi importante di tutta la transizione energetica per arrivare alla sostenibilit ambientale in un senso industriale che porta con s, quindi grande praticit. Io credo che da questa collaborazione ci potranno essere davvero ottimi frutti, penso a quanto sia complesso gestire la transizione, pensiamo oggi sull’innovazione sul digitale, anche sul mix energetico quanto si discuta o anche nuove frontiere come l’intelligenza artificiale o la cyber sicurezza. Uno diceva cosa c’entra con chi fa del gas la sua ma ogni giorno ci sono attacchi, ci sono tematiche di nuove sfide, e scambiare esperienze e competenze quantomai importante”.

Daniele Novara a Butti: In Italia servono limiti età a uso smartphone

Roma, 17 lug. (askanews) – “L’intervista rilasciata dal sottosegretario Alessio Butti sulle pagine de La Repubblica è l’ennesima dimostrazione che in Italia si continua a parlare d’infanzia e tecnologia senza avere il coraggio di fare ciò che davvero serve: porre limiti d’età chiari e vincolanti”. Lo ha dichiarato Daniele Novara, pedagogista e promotore della petizione “Stop a smartphone e social sotto i 14 e 16 anni”, che ha già raccolto oltre 100mila adesioni tra esperti, genitori, educatori e professionisti della salute, commentando l’intervista fatta ad Alessio Butti sull’It Wallet, mentre il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’innovazione tecnologica si è detto favorevole alla verifica dell’età per l’accesso a portali per maggiorenni, ma non a “divieti generalizzati dell’uso di smartphone” per i minori.

“Mentre altri Paesi europei ed extraeuropei si stanno attrezzando con leggi serie per difendere bambini e adolescenti dall’esposizione precoce al digitale, l’Italia resta il fanalino di coda: uno zero cosmico in termini di regolamentazione. E oggi Butti ci propone una soluzione debole, parziale, che lascia intatti i privilegi delle grandi piattaforme e delle aziende tecnologiche – prosegue Novara, sottolineando – Non è più il tempo di cercare scorciatoie o toppe che peggiorano la situazione: serve una normativa nazionale che impedisca l’accesso ai social prima dei 16 anni e regolamenti l’uso dello smartphone prima dei 14. Lo richiede praticamente tutta la comunità pedagogica e scientifica”.

“Il punto non è essere contro la tecnologia – precisa ancora Novara – ma riconoscere che a certe età servono barriere chiare. Senza regole, le famiglie vengono lasciate sole e le pressioni commerciali delle Big Tech prevalgono sull’interesse educativo e sulla salute dei più giovani”.

“Al Governo chiedo, insieme alle persone che hanno firmato l’appello, serietà e non scorciatoie. Valditara ha messo in campo una proposta minima e che è già consuetudine in quasi ogni altro Paese d’Europa. Butti, invece, sembra preoccuparsi più di non disturbare il business delle piattaforme che di tutelare i nostri figli e le nostre figlie. Basta ipocrisie. Lo Stato deve assumersi le sue responsabilità, non scaricarle sulle famiglie”, conclude il pedagogista.

MotoGp, Bagnaia: "Brno per tornare a vincere"

Roma, 17 lug. (askanews) – A Brno per tornare alla vittoria. Parola di Pecco Bagnaia alla vigilia del GP della Repubblica Ceca, che torna in calendario dopo 5 anni. Pecco è reduce dal terzo posto nella gara lunga del Sachsenring, dopo una complicatissima Sprint Race chiusa al 12° posto: “Sono sempre ottimista, lavoro per tornare a lottare per la vittoria”, ha detto a Sky Sport nel giovedì di Brno. “Sono contento, è una pista che mi piace e non vedo l’ora di iniziare il weekend. Il tracciato è incredibile e riasfaltato lo sarà ancora di più. Ho saputo dei tempi ai test, hanno abbassato il record di 4 secondi. Si parla di quasi un’altra pista rispetto a quella che mi ricordo. Non vedo l’ora di incominciare”.

Il Sachsenring ha insegnato “Che bisogna tenere duro e, prima o poi, riusciremo a trovare una quadra ma resto ottimista”. Quando c’è un dominatore così importante come in questo caso Marc Marquez, c’è il rischio di entrare in pista con la consapevolezza che lui andrà fortissimo; “Sappiamo tutti il potenziale di Marc, ma io entro in pista pensando di lavorare per arrivare a vincere. In questo momento conosciamo la situazione e quanto lui si stia trovando bene sulla moto e stia correndo quasi senza rivali. Sto lavorando come al solito per tornare ad avere un feeling che mi possa aiutare a lottare almeno contro di lui, perché so perfettamente che il potenziale per farlo c’è”.

Quando ci sono due Gran Premi ravvicinati i giorni di pausa servono per ricaricarsi o per analizzare quanto successo: “Per allenarsi più che si può e arrivare alla gara dopo pronti. Alla fine mi piace quando ci sono due GP uno di fila all’altro, anche se so perfettamente quanto sia difficile per chi lavora nel paddock con gli spostamenti. E’ più difficile per loro che per noi”.

Calcio, Silvio Baldini nuovo ct della Nazionale U21

Roma, 17 lug. (askanews) – Dopo la promozione in Serie B con il Pescara, Silvio Baldini è pronto a raccogliere una nuova sfida con la Nazionale Under 21, che da settembre inizierà le qualificazioni all’Europeo 2027, che mette in palio anche il pass per i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028.

“Abbiamo affidato la panchina della Nazionale Under 21 a un ottimo allenatore – afferma il presidente della FIGC Gabriele Gravina – una persona di valore e di valori. Baldini ha qualità umane e conoscenze tecniche per far fare un importante salto di qualità agli Azzurrini. Il nostro obiettivo principale è la partecipazione alle Olimpiadi di Los Angeles, per questo ho condiviso con Maurizio Viscidi e Gianluigi Buffon la necessità di affidarci a una guida esperta in grado di costruire un progetto di medio-lungo termine”.

“Sono felice ed emozionato – le parole di Baldini – ringrazio il presidente Gravina per l’opportunità e per la fiducia: sono gratificato che si sia incuriosito del mio percorso e abbia pensato a me per questo ruolo. Vestire l’azzurro è un grande orgoglio, proverò a trasmettere ai ragazzi questo forte senso di identità e di appartenenza. Dal punto di vista tecnico, sono convinto che si possa fare molto bene, ma l’unico modo che conosco per ottenere i risultati è il lavoro e per questo non vedo l’ora di iniziare”.

L’allenatore toscano, classe ’58, Panchina d’Oro di Serie C 2023 dopo la promozione in Serie B con il Palermo nella stagione 2021/2022, ripetutosi a giugno con il Pescara, vanta una lunga esperienza in panchina: partito dalla Seconda Categoria (Bagnone), è arrivato fino in Serie A (Catania, Empoli, Lecce e Parma). Il suo esordio è previsto il 5 settembre, alla Spezia contro il Montenegro, nella prima gara del Girone E (ne fanno parte anche Armenia, Macedonia del Nord, Polonia e Svezia) delle qualificazioni alla fase finale dell’Europeo, che si disputerà a giugno 2027 in Albania.

Insieme a lui, nel ruolo di viceallenatore, torna nel Club Italia Andrea Barzagli, campione del mondo 2006 e campione d’Europa Under 21 nel 2004, che nel biennio 2021-2023 aveva già lavorato da collaboratore tecnico delle Nazionali Giovanili, dall’Under 20 all’Under 15.

Distribuzione Moderna, in crescita la cultura DE&I

Milano, 17 lug. (askanews) – Una fotografia chiara della Distribuzione Moderna in Italia. Presentato a Milano il secondo Osservatorio Diversity, Equity & Inclusion nella Distribuzione Moderna, promosso da Federdistribuzione e curato da ALTIS – Graduate School of

Sustainable Management dell’Universit Cattolica del Sacro Cuore. Un modo per capire come si muovono le imprese distributive su temi come diversit, equit e inclusione. Abbiamo parlato con Francesco Quattrone, Direttore Area Lavoro e Relazioni Sindacali di Federdistribuzione:

“Collaboriamo con le aziende affinch tutti i temi della Diversity e Inclusion siano sviluppati, tutti trovino giusto spazio all’interno delle aziende e abbiamo visto nel corso del tempo che l’impegno delle aziende aumentato, i risultati stanno arrivando, ovviamente bisogna accompagnarle in un percorso molto lungo e soprattutto stabile.”.

I risultati hanno mostrato un panorama in cui l’inclusione sta diventando sempre di pi un elemento centrale nelle politiche aziendali, oltre a un focus particolare sulla situazione dei lavoratori con cittadinanza diversa da quella italiana. poi intervenuta Chiara Arrighini, ricercatrice di ALTIS Universit Cattolica:

“La grande novit rispetto all’anno scorso sta nel confronto temporale fra quello che stata la prima edizione dell’osservatorio e l’edizione attuale, notiamo quindi un’evoluzione su varie tematiche, nel dettaglio il cuore di quest’anno l’inclusione dei lavoratori con cittadinanza diversa da quella italiana. Molte aziende si dimostrano protagoniste in questo campo, abbiamo rilevato un grandissimo aumento in termini di ascolto dei lavoratori con cittadinanza diversa da quella italiana, quindi un’attivazione di molti canali di ascolto, cos come l’integrazione di varie figure destinate all’ascolto di questo tipo di dipendenti”.

Politiche mirate, buone pratiche e condivisione delle esperienze. Il tutto in un panorama nazionale alle prese con sfide cruciali legate al contesto sociale. Infine intervenuto Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione:

” un momento di riflessione su quelle che sono le condizioni con cui affrontiamo le tematiche di inclusione all’interno del nostro settore, in particolare in questa seconda edizione tocchiamo un aspetto estremamente importante e centrale che quello dell’inclusione degli stranieri all’interno del percorso lavorativo, oggi una necessit fondamentale. Abbiamo rilevato in questi giorni un intervento dell’ufficio parlamentare di bilancio che ha stimato entro i prossimi cinque anni una perdita di 700.000 unit di lavoro in Italia ed evidente che a questo punto integrare persone che arrivano nel nostro Paese, oltre a favorireinterventi per supportare la realt lavorativa nazionale, importante”.

E poi le interviste mirate dell’Osservatorio, a scovare anche le difficolt in un percorso di inclusione non sempre facile e lineare. Difficolt fisiologiche ma necessarie, per individuare il seme del miglioramento e la valorizzazione delle diversit

Nato: in preparazione il trasferimento delle unità Patriot a Kiev

Milano, 17 lug. (askanews) – “Le istruzioni che mi sono state date sono state di cominciare il più rapidamente possibile”. Il neo comandante Supremo Alleato in Europa e comandante del Comando Europeo degli Stati Uniti, il generale Alexus Grynkewich ha tenuto il discorso inaugurale alla conferenza LANDEURO, presso il Centro Congressi Rhein Main di Wiesbaden, in Germania dove ha confermato che gli sono state fornite le istruzioni per consegnare i Patriot all’Ucraina il più rapidamente possibile, dando seguito all’annuncio fatto dal presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump all’inizio di questa settimana.

Sono in corso i preparativi per trasferire rapidamente ulteriori sistemi di difesa aerea Patriot all’Ucraina, ha dichiarato Grynkewich, mentre Kiev sta subendo alcuni degli attacchi russi più pesanti della guerra finora.

“I preparativi sono in corso, stiamo lavorando a stretto contatto con i tedeschi per il trasferimento del Patriot”, ha dichiarato Grynkewich durante una conferenza nella città tedesca di Wiesbaden, in base a quanto apparso poi in un video.

LANDEURO riunisce l’industria e gli Alleati per plasmare e accelerare la resilienza industriale, rafforzando la postura delle forze della NATO e rafforzando la deterrenza globale.

“Per motivi di sicurezza operativa, non entrerò nei dettagli. Non rivelerò ai russi o a nessun altro il numero esatto di armi che stiamo trasferendo o quando ciò avverrà. Ma quello che posso dire è che i preparativi sono in corso. Stiamo lavorando a stretto contatto con i tedeschi per il trasferimento dei Patriot e le indicazioni che mi sono state fornite sono state di procedere il più rapidamente possibile. Quindi, lo stiamo facendo e poi stiamo anche valutando” ha detto. “Ci muoveremo il più velocemente possibile su questo aspetto” ha aggiunto per poi affermare che i sistemi Patriot già presenti in Europa possono essere rapidamente trasferiti in Ucraina e successivamente recuperati dalla linea di produzione negli Stati Uniti.

“La difesa aerea è importante sui campi di battaglia moderni e abbiamo visto la portata dei recenti attacchi russi contro l’Ucraina, quindi è un’area di interesse fondamentale”, ha affermato.

Grynkewich, ex pilota di caccia, a capo dell’Eucom e nuovo Saceur della Nato, ha inoltre avvertito che, anche se si giungesse a una soluzione pacifica in Ucraina, la Russia continuerebbe a rappresentare una minaccia. “La guerra continua alle porte dell’Ucraina. Mentre cerchiamo una soluzione pacifica, anche se questa dovesse arrivare, le capacità russe esistenti si ricostituiranno e, per la loro stessa esistenza, dovremo considerarle da una prospettiva militare e capire come minaccino l’Alleanza e le libertà a noi care. A mio avviso, la Russia continuerà senza dubbio a rappresentare una minaccia duratura”, ha detto.

L’invito è poi a non farsi sorprendere impreparati: “Questa guerra in Ucraina, con la Russia appoggiata anche dalle truppe nordcoreane. Chi avrebbe mai pensato che avremmo visto i nordcoreani combattere a Kursk? Imperscrutabile, eppure è successo. Ognuna di queste minacce presenti non può essere considerata, a mio avviso, come una sfida distinta. Dobbiamo riflettere su come tutte si stiano allineando nel rischio di simultaneità di conflitti in tutto il mondo, e questo, se non altro, è il motivo per cui tutti noi dobbiamo migliorare. Dobbiamo sviluppare le capacità e la capacità, la massa necessaria sul campo di battaglia per riuscire a difendere con successo tutto ciò che ci è caro. C’è una buona notizia, però, ed è che ci sono stati profondi cambiamenti negli ultimi anni. Per la NATO, per la prima volta dagli anni ’60”.

Grynkewich ha inoltre sottolineato l’urgenza di un più ampio impegno della NATO, mettendo in guardia dalla possibilità che si verifichino più conflitti contemporaneamente, tra cui una guerra in Europa e una guerra nel Pacifico.

“Quelli di voi che ascoltano il nostro grande segretario generale, Mark Rutte, lo hanno sentito dire che la cosa che Xi (il leader cinese) probabilmente farà prima di decidere di attraversare lo Stretto di Taiwan è chiamare il suo amico Putin e chiedergli di aiutarlo. Per me questo significa che entrambe le cose potrebbero verificarsi contemporaneamente, ma avremo bisogno di ogni attrezzatura, equipaggiamento e munizioni disponibili per riuscirci. E tutti abbiamo sentito dire che nel 2027, ovvero tra soli due anni, pensiamo che Xi potrebbe essere pronto a fare la sua mossa e che potrebbe arrivare quella telefonata a Putin. Quindi il tempo è essenziale”, ha aggiunto.

Rinnovabili, Aliberti (Marnavi): rapidit e scelte migliori

Roma, 17 lug. (askanews) – “E’ fondamentale essere rapidi nelle decisioni e perseguire le cose migliori nel minor tempo possibile. Tra le cose migliori oltre all’eolico offshore c’ la nave dissalatore che azzererebbe soprattutto per le piccole isole gli impatti”.

Lo ha affermato Francesco Aliberti, gi Professore al Dipartimento di Biologia presso l’Universit degli Studi di Napoli ‘Federico II’ e Consulente Marnavi, intervenendo al convegno “Sicilia e Mediterraneo. Rinnovabili, innovazione e green jobs per la blue economy”, promosso da Fondazione UniVerde e Stazione Zoologica Anton Dohrn – Napoli con main partner Renexia e con event partner Marnavi.

“Parlare oggi di Blue Economy significa affrontare con seriet e responsabilit il rapporto tra innovazione e tutela ambientale. Il Mediterraneo, con la sua straordinaria biodiversit e la fragilit dei suoi ecosistemi, non pu permettersi soluzioni che risolvono un problema creandone altri. La Marine Mobile Desalination Unit di Marnavi un modello di nave dissalatore che dimostra come sia possibile produrre acqua dolce in modo sostenibile, evitando impatti paesaggistici e danni agli habitat marini. Grazie alla tecnologia dell’osmosi inversa, ormai ampiamente diffusa, con un sistema di remineralizzazione rigidamente controllato in ottemperanza delle recenti normative, che permette la migliore acqua potabile per la distribuzione, il dissalatore mobile sostituisce efficacemente e contemporaneamente anche pi impianti, a terra in aree protette, dove spesso la normativa consente installazioni senza Valutazione di Impatto Ambientale. Una risposta concreta alle esigenze delle comunit costiere e insulari, che spesso pagano il prezzo pi alto dei cambiamenti climatici. La nostra sfida, oggi, fare in modo che l’innovazione non sia solo efficiente, ma anche etica e rispettosa del mare”, ha poi detto Aliberti durante il convegno.

"Dalì, Rivoluzione e Tradizione", la mostra a Palazzo Cipolla a Roma

Roma, 17 lug. (askanews) – Con un grande evento espositivo dedicato a uno dei protagonisti assoluti dell’arte del Novecento, la Fondazione Roma, in collaborazione con la Fundació Gala-Salvador Dalí, con il supporto organizzativo di MondoMostre e con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna, presenta la mostra “Dalí. Rivoluzione e Tradizione”, in programma dal 17 ottobre 2025 al primo febbraio 2026 a Palazzo Cipolla, Museo del Corso – Polo museale, nel cuore di Roma.

“L’esposizione Dalí. Rivoluzione e Tradizione”, si inserisce nel quadro delle attività culturali promosse dalla Fondazione Roma. Il Museo del Corso – Polo museale ha aperto ufficialmente i battenti in occasione di uno degli eventi più significativi del Giubileo: l’esposizione gratuita del capolavoro di Marc Chagall, La crocifissione bianca, da novembre 2024 a gennaio 2025. Dalla sua inaugurazione, il Polo Museale, che comprende Palazzo Cipolla e Palazzo Sciarra Colonna, ha già accolto oltre 220.000 visitatori. Grande riscontro ha avuto la mostra che si è appena conclusa, Picasso lo straniero, visitata da oltre 80.000 persone e una partecipazione straordinaria a percorsi didattici, laboratori per bambini e scuole, conferenze pubbliche e attività inclusive realizzate in collaborazione con realtà come Caritas Roma, la Comunità di Sant’Egidio, l’Associazione Bambino Gesù, il Villaggio Fondazione Roma e il Centro Diurno della Fondazione Sanità e Ricerca.

Il nuovo progetto espositivo dedicato a Salvador Dalí si pone in piena continuità con questa visione culturale e sociale, proseguendo idealmente il dialogo con Pablo Picasso, artista con cui Dalí ebbe un rapporto profondo e ambivalente lungo tutta la sua carriera.

Sotto la direzione scientifica di Montse Aguer, Direttrice dei Musei Dalí, e la curatela di Carme Ruiz González e Lucia Moni, l’esposizione Dalí. Rivoluzione e Tradizione si configura come uno degli appuntamenti culturali più attesi della stagione autunnale, e apre in concomitanza con la ricorrenza del centenario dalla prima mostra personale dell’artista spagnolo. In mostra oltre 60 opere tra dipinti e disegni, accompagnati da documenti fotografici e audiovisivi, che offriranno al pubblico un’immersione totale nell’universo creativo di Salvador Dalí, artista geniale, controverso, visionario. Le opere provengono dalla Fundació Gala-Salvador Dalí e da prestigiose istituzioni internazionali e nazionali, tra cui il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, il Museu Picasso de Barcelona e le Gallerie degli Uffizi, confermando l’importante valore scientifico e museologico del progetto.

Dalí, fin dagli anni della formazione presso la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando di Madrid, si distingue per una mente intuitiva, vigile e assetata di conoscenza. Il suo interesse non si limita alle arti visive, ma si estende alla scienza, alla letteratura, alla filosofia e al cinema. Tuttavia, è l’arte il fulcro attorno al quale ruota la sua riflessione: Dalí studia i grandi maestri del passato, ma al tempo stesso si confronta con le avanguardie europee, costruendo un linguaggio che fonde tradizione accademica e innovazione concettuale.

A partire dalla fine degli anni Trenta, Dalí dichiara esplicitamente la volontà di “diventare un classico”, indicando in Velázquez, Vermeer e Raffaello i suoi modelli supremi. A loro dedica studi, omaggi e citazioni, che raggiungono l’apice nella Tabella comparativa dei valori pubblicata nel trattato 50 segreti magici per dipingere (1948), testo in cui l’artista esalta la tecnica, la composizione e la maestria come valori fondanti del fare pittorico.

In questa visione, la mostra si presenta come un percorso retrospettivo inedito, costruito attorno al rapporto tra Dalí e quattro grandi figure di riferimento: tre maestri storici – Vermeer, Velázquez e Raffaello – e un grande contemporaneo: Pablo Picasso. Con quest’ultimo, Dalí intrattiene un rapporto ambivalente e affascinante, fatto di stima, rivalità e confronto intellettuale. Il loro incontro a Parigi nel 1926 segna l’inizio di un legame che attraversa tutta la carriera di Dalí, culminando nella celebre conferenza Picasso y yo, tenutasi a Barcellona nel 1951. Nella Tabella comparativa, Picasso è l’unico vivente, oltre a Dalí stesso, tra gli artisti presenti: un segno della sua centralità nel panorama dell’arte del XX secolo.

L’allestimento della mostra si articola in quattro sezioni, ciascuna dedicata a uno dei maestri che hanno plasmato l’arte di Dalí. A queste si aggiunge un approfondimento sui contenuti del 50 segreti magici per dipingere, con una selezione di disegni e materiali originali che svelano il metodo teorico e tecnico dell’artista catalano. Si integrano nel percorso opere che testimoniano l’evoluzione di Dalí dalla pittura accademica alla sperimentazione verso le tendenze più attuali che confermano la sua inesauribile curiosità, sempre tesa tra tradizione e rivoluzione.

In occasione del ventennale della Festa del Cinema di Roma, la mostra inaugura una speciale collaborazione con il festival, valorizzando l’intenso legame di Dalí con il mondo del cinema, in cui operò come teorico, regista, sceneggiatore, scenografo e attore.

“Dalí. Rivoluzione e Tradizione” si presenta come un’esplorazione approfondita e colta del pensiero e dell’opera di uno dei massimi artisti del Novecento, capace di coniugare genio creativo e rigore tecnico, provocazione e rispetto per il passato. Attraverso un dialogo continuo con i grandi maestri della storia dell’arte e del suo tempo, la mostra restituisce un ritratto sfaccettato di Dalí: non solo pittore surrealista, ma intellettuale capace di riformulare i codici dell’arte moderna in chiave personale, brillante e profondamente colta. Un progetto che unisce ricerca storica, alta qualità curatoriale e una visione aperta e inclusiva della cultura, coerente con la missione della Fondazione Roma e del suo Polo museale.

Concluse le riprese (tra Roma e Jesolo) del nuovo film di Pupi Avati

Roma, 17 lug. (askanews) – Si sono concluse le riprese del nuovo film di Pupi Avati “Nel tepore del ballo”, prodotto da Duea Film con RAI Cinema. Il film è stato girato tra Roma e Jesolo e racconta la parabola umana e sentimentale di Gianni Riccio – interpretato da Massimo Ghini – conduttore televisivo di successo travolto da uno scandalo giudiziario che lo costringe a rimettere in discussione tutta la sua esistenza.

Una storia di caduta e rinascita, dove il ritorno alle origini e l’incontro con un amore passato si intrecciano con la riscoperta di sé.

Insieme a Ghini nel cast: Isabella Ferrari, Raoul Bova, Giuliana De Sio, Sebastiano Somma, Lina Sastri, Pino Quartullo e Morena Gentile. Partecipano inoltre, interpretando loro stessi, Bruno Vespa e Jerry Calà.

Del cast tecnico del film, attualmente in fase di montaggio, fanno parte Cesare Bastelli direttore della fotografia, Giuliano Pannuti scenografo, Beatrice Giannini costumista, Ivan Zuccon montatore, Stefano Arnaldi musicista.

La Filarmonica della Scala torna in Asia dal 17 al 28 settembre

Milano, 17 lug. (askanews) – Dopo diciassette anni dall’ultima apparizione nel 2008, la Filarmonica della Scala torna in Asia dal 17 al 28 settembre 2025 per una tournée sotto la guida di Myung-Whun Chung, Direttore Emerito della Filarmonica dal 2023 e Direttore Musicale designato del Teatro alla Scala dal 2027, accompagnata dai pianisti Nikolaj Luganskij e Mao Fujita. La tournée di otto concerti prende il via dalla Corea del Sud con il primo concerto nella capitale Seoul (17 settembre) e prosegue verso Busan (18 settembre), la cui sala da concerto è stata inaugurata di recente proprio da Myung-Whun Chung che ne è direttore artistico; atteso dal pubblico è il ritorno in Giappone con il primo appuntamento a Sapporo (20 settembre), cui seguono i concerti alla Suntory Hall di Tokyo (22 e 24 settembre), alla Mirai Hall di Yokohama (23 settembre), allo Aichi Art Theater di Nagoya (26 settembre) e l’ultimo a Osaka (27 settembre), città gemellata con Milano che ospita l’Expo 2025 fino al 13 ottobre 2025.

La tournée in Asia è resa possibile dal sostegno di Allianz che è sponsor dell’Asian Tour e del main partner della Filarmonica UniCredit.

‘È per me motivo di grande gioia personale e artistica tornare a dirigere la Filarmonica della Scala a Milano e in una tournée così significativa, che la riporterà in Corea del Sud e in Giappone dopo diciassette anni. La Filarmonica della Scala è una delle compagini sinfoniche più straordinarie al mondo: unisce l’eleganza della tradizione italiana con una sensibilità musicale capace di parlare a tutti. Si avverte la profondità culturale e umana di un’eredità unica, che si rinnova a ogni concerto. L’ho sempre detto: fin dai primi concerti mi sono sentito capito e accolto. Tornare in Asia insieme a questi musicisti significa riallacciare un dialogo. So quanto il pubblico coreano e giapponese attenda questo momento: la loro attenzione, il rispetto e l’amore per la musica sono per me fonte di orgoglio’. Così Myung-Whun Chung, direttore emerito della Filarmonica della Scala.

‘Con questa importante tournée in Asia, guidata da un grande direttore qual è Myung-Whun Chung, la Filarmonica della Scala rinnova il suo ruolo di ambasciatrice della cultura italiana nel mondo. Dopo oltre quindici anni, torniamo in Corea del Sud e in Giappone, dove il pubblico ci attende con trepidazione e straordinaria sensibilità artistica. Un progetto reso possibile grazie al sostegno dei nostri partner e a un impegno condiviso tra eccellenza musicale e responsabilità culturale’. Lo ha dichiarato Maurizio Beretta, presidente della Filarmonica della Scala.

Il programma è impegnativo quanto suggestivo: il Concerto n. 2 in do minore op. 18 di Sergej Rachmaninov – eseguito da Lugansky in Corea del Sud e da Fujita in Giappone – è accostato alla Sinfonia n. 6 Patetica di Pëtr Il’ic Cajkovskij. In apertura c’è l’ouverture dall’opera La forza del destino di Giuseppe Verdi, immancabile biglietto da visita per un’orchestra che ha formato il suo suono sulle grandi opere della tradizione italiana. Doppio programma alla Suntory Hall di Tokyo, dove mercoledì 24 settembre la Filarmonica interpreta la Sinfonia n. 4 di Johannes Brahms e il concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 di Ludwig van Beethoven.

Il legame della Filarmonica della Scala con l’oriente, e in particolare con il Giappone è significativo e ha anche un valore simbolico: l’idea di fondare la Filarmonica della Scala nacque proprio durante la prima storica tournée del Teatro alla Scala in Giappone nel 1981, e da allora il paese asiatico riveste un’importanza particolare per l’orchestra, che ci è tornata regolarmente nei quarant’anni successivi. La prima tournée in Giappone come Filarmonica della Scala risale al 1990 con Riccardo Muti, con il quale l’orchestra torna anche nel 1996 aggiungendo la Corea del Sud, dove si esibisce per la prima volta. Con Riccardo Muti gli scaligeri tornano in Giappone e in Corea anche nel 1998, nel 2002 e nel 2004. Nel 2008 invece l’orchestra è impegnata in una grande tournée che tocca Giappone, Cina e Corea del Sud accompagnata da Myung-Whun Chung, direttore sudcoreano che poi sarà nominato Direttore Emerito dell’orchestra, e dal celebre pianista cinese Lang Lang.

La Filarmonica della Scala torna in Asia con Myung-Whun Chung, dal 2023 nominato Direttore Emerito dell’orchestra per suggellare la collaborazione artistica e personale che da trentacinque anni lo lega agli scaligeri, che è solito definire “i miei amici”, e che succederà a Riccardo Chailly dal 2027 come Direttore Musicale del Teatro alla Scala. Abituato a salire sul podio delle principali orchestre di tutto il mondo, Francia, Italia e Corea gli hanno tributato il loro più grande riconoscimento: è Commandeur de la légion d’honneur, Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia e Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Keumkwan dal Governo coreano. Gli sono state inoltre consegnate le chiavi della città di Venezia.

La tournée della Filarmonica tocca alcuni dei principali luoghi per la musica da vivo in Giappone e in Corea. L’Arts Center di Seoul è un imponente complesso di edifici dedicati alla cultura, nel cuore della capitale sudcoreana. Comprende un teatro d’opera, sei sale da concerto all’avanguardia, musei, gallerie d’arte e un teatro riservato alla prosa, e attrae oltre tre milioni di visitatori l’anno. Il primo nucleo del complesso, che comprende la sala da concerto, è stato completato nel 1988. Il programma 2025 di concerti include artisti e compagini come la Kammerorchester di Berlino, Andras Schiff e il suo Ensemble Cappella Andrea Barca e l’Orchestre National de France. Fondata nel 1986, la Suntory Hall di Tokyo è stata la prima sala da concerto della città, costruita con un’attenzione particolare alla qualità acustica del suono e alla creazione di un’esperienza immersiva per musicisti e orchestra attraverso la collocazione del pubblico intorno a tutto il palcoscenico. Oltre alla stagione principale, ogni anno alla Suntory Hall hanno luogo il Summer Festival, dedicato alla musica contemporanea, e il Chamber Music Garden. La programmazione include i principali musicisti della scena asiatica, come il pianista cinese Lang Lang e la NHK Symphony Orchestra di Tokyo, insieme a ospiti internazionali come l’Orchestra di Colonia e il pianista Brad Mehldau.

Le sale da concerto di Seongnam, Sapporo, Yokohama, Nagoya e Osaka, seppure inaugurate più recentemente, rappresentano i principali centri di aggregazione per la musica dal vivo delle città di medie e grandi dimensioni nelle quali si trovano, e testimoniano l’impegno del Giappone e della Corea del Sud per lo sviluppo di infrastrutture adeguate all’esecuzione della musica classica secondo i migliori standard internazionali. In particolare, la Filarmonica della Scala è tra le primissime orchestre internazionali a essere ospitata nella Concert Hall di Busan (2.000 posti), terminata nell’autunno 2024.

‘In un periodo caratterizzato da incertezze, la cultura può svolgere un ruolo unificante straordinario, essendo la musica un vero linguaggio trasversale a popoli e culture diverse. Come Allianz siamo partner da 25 anni dell’Orchestra Filarmonica della Scala e siamo lieti di tornare a sostenere, a distanza di qualche anno, questa importante tournée in Corea del Sud e Giappone, oltre ad assicurare i preziosi strumenti musicali dell’Orchestra. Un impegno, il nostro, che si rinnova anno dopo anno a sostegno della progettualità di due emblemi dell’arte italiana nel mondo, dal momento che siamo anche socio fondatore del Teatro alla Scala dal 2018’. Lo dice Maurizio Devescovi, Direttore Generale di Allianz S.p.A.

‘La tournée asiatica della Filarmonica della Scala rappresenta un’occasione unica per portare l’eccellenza italiana sui palcoscenici internazionali. Come UniCredit, siamo orgogliosi di supportare un progetto che contribuisce a promuovere il dialogo tra Paesi, attraverso il linguaggio universale della musica. La nostra è una partnership di lungo periodo, fondata su valori condivisi e sull’impegno a rendere arte e cultura sempre più accessibili, con l’obiettivo di sostenere la crescita e lo sviluppo socioeconomico dei territori’. Lo spiega Annalisa Areni, Head of Client Strategies di UniCredit.

I Coma Cose ospiti di “glo For Music”

Napoli, 17 lug. – All’Arenile si tenuta l’esibizione a sorpresa dei ComaCose. Il gruppo, ospite dell’evento glo for Music, ha realizzato i propri brani pi iconici sorprendendo tutti i presenti. La tappa di Napoli solo l’ultima del progetto itinerante organizzato da glo per accogliere al meglio l’estate nella penisola, dopo il successo dello scorso anno e i riscontri positivi nelle tappe precedenti.

Fabio De Petris, Presidente e Amministratore Delegato di BAT Italia, ha dichiarato: “glo for music cos come glo for art lega il brand all’interno di spazi culturali molto importanti per i nostri consumatori. Si tratta di un percorso iniziato diversi anni fa fatto di cultura, arte e creativit. Vogliamo essere vicini in questo modo ai valori che caratterizzano i nostri consumatori, i quali vivono il nostro brand senza vincoli e con grande libert”.

L’evento, ormai appuntamento fisso per i giovani italiani, un’occasione per immergersi nel mondo della musica e della creativit, unendo spontaneit e divertimento, in cui la protagonista assoluta la freshness, una ventata di freschezza sensoriale e visiva che prende vita attraverso musica, creativit e stile, e che si concretizza nei nuovi dispositivi glo HYPER PRO Crystal in edizione limitata.

Shopping sostenibile: i pacchi smarriti diventano tesori a peso

Ferrara, 17 lug. (askanews) – Pacchi misteriosi a peso: la nuova frontiera dell’economia circolare che trasforma i resi dell’e-commerce in una caccia al tesoro sostenibile. Una startup francese in due anni ha rivoluzionato il destino di migliaia di pacchi non consegnati, salvandoli dalla distruzione. Lo spiega Rodrigo Veloso, del team di King Colis.

“Questi pacchi smarriti vengono dalle grandi aziende, grandi marketplace come Amazon e servizi di posta tradizionale. Praticamente la persona entra sceglie un pacco e paga in base al peso. E’ un progetto molto bello perch possiamo approfittare di mettere in vendita questi prodotti che sarebbero stati scartati. Noi li rimettiamo sul mercato cos le persone hanno la possibilit di trovare oggetti molto belli”.

La startup ha fatto tappa anche in Emilia-Romagna: “Qui a Ferrara, per esempio, una persona un’oretta fa ha trovato un phon della Dyson e un’altra una borsa della Gucci. E’ una cosa molto interessante: paghi poco e hai la possibilit di trovare una bella sorpresa dentro”.

Un modello che intercetta un problema reale: ogni anno in Europa milioni di pacchi ordinati online finiscono nel limbo della logistica. Errori di indirizzo, consegne mancate, resi che un tempo venivano semplicemente distrutti. King Colis li recupera e li rimette in circolo a prezzi decisamente accessibili. Il contenuto resta ignoto fino all’apertura, trasformando l’acquisto in un’esperienza. In due anni, il progetto ha coinvolto pi di 100mila visitatori vendendo oltre 105 tonnellate di pacchi che altrimenti sarebbero finiti in discarica. Un esempio concreto di come l’economia circolare possa coniugare sostenibilit ambientale e convenienza economica.

“E’ una cosa bella che aiuta anche il pianeta. E’ come partecipare a una caccia tesoro: si viene qua e si trova una cosa bella, una soddisfazione immensa. Settimana prossima siamo a Rimini. E insieme a Rimini faremo anche Roma e Ancona, quindi sar una settimana bella intensa per tutti noi della squadra”.

– Servizio di Paolo Tomassone

– Montaggio Alessandra Franco

– Immagini askanews

Vacanze, Aspi: 38 mln italiani su rete in weekend fine luglio e agosto

Roma, 17 lug. (askanews) – “La rete autostradale si conferma ancora una volta protagonista della mobilità del sistema Paese: solo nell’ultimo fine settimana di luglio e nei primi due di agosto ci aspettiamo che saranno 38 milioni le persone che sceglieranno le principali arterie autostradali di Aspi per raggiungere le località di vacanza”. È quanto ha dichiarato Arrigo Giana, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia durante l’assemblea pubblica di Federtrasporto che si è tenuta oggi a Roma, anticipando le previsioni per i fine settimana dal 25 al 27 luglio, dal primo al 3 agosto e dall’8 al 10 agosto, giornate in cui sono previsti i maggiori spostamenti verso le località di vacanza.

“Le previsioni per le imminenti vacanze sono in linea con il trend di crescita dei flussi autostradali che, dalla ripresa post pandemica, non si è mai arrestato. Nei primi sei mesi del 2025 sulla nostra rete abbiamo registrato un incremento del 1,6% rispetto allo stesso semestre dello scorso anno” prosegue Giana. “A crescere sono sia gli spostamenti dei mezzi leggeri che dei mezzi pesanti, dati che suggeriscono una pressoché omologa vivacità del nostro sistema economico e produttivo, nonostante l’incertezza geopolitica del momento storico”.

È proprio negli asset portanti della rete nazionale che si concentrano gli sforzi maggiori del Gruppo in termini di potenziamento, come per il tratto toscano della A1, e di ammodernamento su tutte le infrastrutture in gestione. A supportare Aspi nel percorso di implementazione della qualità della rete e della sicurezza delle persone anche un crescente processo di digitalizzazione degli asset.

“Attraverso l’innovazione tecnologica riusciamo a implementare sistemi di sicurezza per chi viaggia e per chi lavora sul nastro autostradale, a mettere a punto sistemi predittivi che agevolano gli spostamenti, consentendone la pianificazione e contribuendo a un risparmio energetico in ottica di sostenibilità ambientale”.

Francesca Michielin super ospite come speaker a TEDxCortina

Roma, 17 lug. (askanews) – Francesca Michielin sarà tra gli speaker della nona edizione di TEDxCortina, in programma venerdì 22 agosto dalle 10 al Rifugio Col Gallina. Un debutto importante per l’artista bassanese, che per la prima volta porterà la sua esperienza e il suo sguardo in un TEDx, scegliendo come palcoscenico le montagne di un territorio, il Veneto, che custodisce le sue radici.

“Sono felice di partecipare al mio primo TEDx in un contesto immerso nel verde, nelle mie terre, con un tema che mi sta molto a cuore, ovvero quanto l’aspetto creativo e il suo flusso naturale siano sempre più in contrasto con la velocità di questa società iper produttiva e iper performativa. Sarà un momento molto intenso, non vedo l’ora”, ha commentato Michielin.

Cantautrice, polistrumentista, voce tra le più intense della scena italiana contemporanea, dopo il debutto al Festival di Sanremo nel 2016 con “Nessun grado di separazione” – brano con cui lo stesso anno ha rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest -, la partecipazione nel 2021 con “Chiamami per nome” in coppia con Fedez, e nel 2022 con il ruolo inedito di direttrice d’orchestra, Francesca Michielin torna in gara al Festival di Sanremo nell’edizione 2025 con il brano “Fango in Paradiso”.

In oltre un decennio ha attraversato e rinnovato la musica italiana con un percorso artistico originale e mai prevedibile: dai successi radiofonici alle collaborazioni trasversali, fino all’approdo a una scrittura matura e fuori dagli schemi con l’ultimo album Cani Sciolti e il nuovo singolo Francesca, un’intensa riflessione sulla scelta di allontanarsi da ciò che ci fa sentire fuori posto e tornare in un luogo sicuro nel tentativo di cercarsi e cercare di capirsi.

Accanto alla musica, ha saputo distinguersi anche in altri orizzonti creativi. Nel 2022 è stata conduttrice di X Factor in Italia, ha debuttato come scrittrice con Mondadori con il romanzo “Il cuore è un organo” e ideato il podcast Maschiacci. Nel cinema ha firmato brani per film di successo come The Amazing Spider-Man 2 e composto la colonna di “Marylin ha gli occhi neri”, ottenendo la nomination ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento.

Da grande amante della dimensione live – ha suonato in solo, sopra la techno, con la band, nei teatri, nei club e nei principali festival nazionali. Il 15 giugno Francesca è stata special guest del primo live romano dei Duran Duran al Circo Massimo, mentre il 4 ottobre debutterà all’Arena di Verona con una speciale serata 100% musica per ripercorrere con il pubblico e in compagnia di amici e colleghi i momenti più significativi dei suoi primi 30 anni di vita, metà dei quali vissuti sul palcoscenico.

Il cammino artistico e personale di Francesca Michielin riflette perfettamente lo spirito di “Flow – sinergie in divenire”, il tema di questa edizione di TEDxCortina, che esplora il cambiamento nei suoi momenti più intensi e decisivi. Come un fiume in continuo movimento, la sua carriera si è nutrita di intuizioni, deviazioni e svolte, trasformando e ridefinendo costantemente la sua identità artistica e umana.

TEDxCortina, dopo l’appuntamento da record del 2024 che ha registrato oltre 500 presenze, ritorna così per la nona volta nella Perla delle Dolomiti.

Nuoto, Paltrinieri nuoterà con taping, niente vasca solo fondo

Roma, 17 lug. (askanews) – Gregorio Paltrinieri è stato sottoposto a una radiografia che ha evidenziato il distacco di un piccolo frammento osseo all’inserzione del tendine estensore della terza falange del quarto dito della mano sinistra. Ciò a seguito del trauma occorso durante la 10 chilometri di nuoto di fondo nuotata a Sentosa mercoledì e conclusa con l’argento mondiale. Paltrinieri, che oggi si è allenato regolarmente, parteciperà alla 5 chilometri, in programma venerdì alle 4:00 italiane, le 10:00 locali, con l’ausilio di un taping di protezione dell’articolazione interfalangea. La situazione continuerà ad essere monitorata quotidianamente. Paltrinieri è anche iscritto alla 3 km knockout sprint (sabato alle 2:00) e alla 4x1500m mixed (domenica alle 2:00) e al termine delle prove in acque libere rientrerà in Italia. Foto Andrea Masini / Deepbluemedia

Pallanuoto, battuta la Cina, Setterosa ai quarti al Mondiale

Roma, 17 lug. (askanews) – L’Italia femminile di pallanuoto ha battuto 13-11 la Cina (parziali 2-0, 4-4, 5-5, 2-2) e si é qualificata ai quarti di finale del Mondiale in corso a Singapore. Prossima avversaria delle azzurre sarà l’Ungheria. “La squadra sta crescendo. Avremo un quarto di finale molto difficile contro l’Ungheria. Dovremo essere bravi ad alzare ancora l’asticella”. Carlo Silipo, ct dell’Italia femminile di pallanuoto, dopo il successo sulla Cina al Mondiale di Singapore é già proiettato verso il prossimo impegno. “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile a prescindere dall’avversario, perché avremmo dovuto affrontare anche la pressione del dentro/fuori – sottolinea Silipo – Le ragazze hanno espresso un buon gioco, soprattutto dal punto di vista difensivo nei primi due tempi”. (Foto di Giorgio Scala / DBM)

M.O., il Papa: profondo dolore. Subito cessate-il-fuoco

Città del Vaticano, 17 lug. (askanews) – “Sua Santità Papa Leone XIV è rimasto profondamente addolorato nell’apprendere delle perdite di vite umane e dei feriti causati dall’attacco militare alla Chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza, e assicura al parroco, Padre Gabriele Romanelli, e a tutta la comunità parrocchiale la sua vicinanza spirituale”. Così in un telegramma, a firma del Segretario di Stato, card. Pietro Parolin, Papa Leone.

“Nell’affidare le anime dei defunti all’amorevole misericordia di Dio Onnipotente, il Santo Padre – si legge ancora – prega per la consolazione di coloro che soffrono e per la guarigione dei feriti. Sua Santità – si conclude – rinnova il suo appello per un immediato cessate il fuoco ed esprime la sua profonda speranza per il dialogo, la riconciliazione e una pace duratura nella regione”.