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martedì, 19 Agosto, 2025
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Trump invia armi all’Ucraina (tramite Nato) e annuncia: "Lunedì importante dichiarazione sulla Russia"

Roma, 11 lug. (askanews) – “Sono deluso dalla Russia, ma vedremo cosa succederà nelle prossime settimane. Credo che lunedì farò una dichiarazione importante sulla Russia”: lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, intervistato dalla Nbc.

Trump non ha rilasciato ulteriori dettagli sul contenuto della dichiarazione, aggiungendo di voler fare “una piccola sorpresa”.

Trump, inoltre, ha detto che gli Usa stanno di nuovo inviando armi all’Ucraina ma tramite la Nato, e sarà la Nato a pagare le armi statunitensi che l’Alleanza fornirà successivamente all’Ucraina: “Stiamo inviando armi alla Nato, e la Nato sta pagando per quelle armi, al 100%. Quindi quello che stiamo facendo è che le armi che vengono inviate vanno alla Nato, che poi le darà (all’Ucraina), e la Nato sta pagando per quelle armi”, ha concluso.

Il sito di Axios, citando fonti dell’Amministrazione Trump, ha anche rivelato che gli Stati Uniti potrebbero fornire all’Ucraina tramite la Nato armi non solo difensive ma anche offensive.

Sud, Meloni: c’è ancora tanto da fare, ma la direzione è cambiata

Napoli, 11 lug. (askanews) – “C’è ancora tantissimo lavoro da fare, i problemi da risolvere rimangono ancora molti, però, possiamo dire con orgoglio che la direzione è cambiata, che c’è ora la possibilità concreta di incidere davvero sul presente e sul futuro del Sud programmando e cadenzando gli interventi”. A dirlo la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio inviato all’assemblea pubblica degli Industriali di Napoli.

“E’ una rivoluzione che vogliamo portare avanti, ovviamente insieme a voi, non potremmo fare altrimenti, insieme a chi ogni giorno si rimbocca le maniche, che scommette sul Sud, sul suo straordinario valore, sul potenziale che può liberare. Quindi, grazie per il lavoro che abbiamo fatto fin qui insieme ma soprattutto per il lavoro che faremo insieme da oggi poi”, ha aggiunto la premier.

Conte: Italia rischia, governo non ha idee per imprese e lavoro

Roma, 11 lug. (askanews) – “Mentre si piazzano ai vertici di tutto figli, parenti, amichetti e qualche trombettiere di Governo propone addirittura il premio Nobel per l’economia per Meloni – che in Parlamento ha dimostrato di non sapere nemmeno come funzionino i titoli di Stato – nel mondo reale l’Italia rischia grosso: stipendi a picco rispetto al 2021, tre anni di azzeramento della crescita del Pil, 29 mesi su 31 di crollo industriale per molti settori, eccetto il segmento “armi e munizioni” baciato dal Riarmo. Non c’è uno straccio di idea per le aziende e i lavoratori, il Governo sa solo dire no alle tante proposte del M5S che servirebbero a molti, per dire sì a quel che servono solo a loro e ai soliti noti”. Lo scrive su Facebook il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte.

“Dicono no – prosegue – alle nostre proposte per incidere sul costo delle bollette che mettono in ginocchio le imprese, tassando gli extraprofitti di chi fa incassi extra sui costi dell’energia. Dicono sì ad acquisti di gas americano che costa di più a cittadini e aziende. Dicono no alle nostre proposte per salario minimo e settimana corta per aumentare la produttività. Dicono sì all’aumento degli stipendi per i ministri e sottosegretari. Dicono no alle nostre proposte di taglio delle tasse al ceto medio finanziate dall’aumento delle tasse ai colossi del web. Dicono sì agli sconti per i giganti statunitensi di internet che non pagheranno nemmeno più le briciole. E oltre a dire no, distruggono a suon di burocrazia e meccanismi dannosi misure dei miei Governi che funzionavano per incentivare innovazione, crescita e quindi assunzioni nelle imprese come Transizione 4.0. Non sanno neanche copiare. Non sanno neanche ascoltare. Vanno fermati”, conclude Conte.

Dazi, Schlein: governo faccia ogni sforzo, sventare guerra commerciale

Roma, 11 lug. (askanews) – “Più ancora della tariffa, il danno lo fa l’incertezza. E questo signore che oggi governa gli Stati Uniti è un signore che via tweet si permette di generare, da quando si è insediato, otto mesi di incertezza”. Lo ha detto la segretaria dem Elly Schlein, intervenendo al Forum Industria del Pd.

Sono giorni “in cui queste questioni sono di fortissima attualità nonostante il governo cerchi in ogni modo di coprirle. Avete letto tutti che Trump avrebbe annunciato che arriverà una lettera sui dazi anche per l’Ue. Bisogna sventare una guerra commerciale che il nostro paese pagherebbe più cara di altri”, ha aggiunto la segretaria.

“Mi appello al governo affinché faccia ogni sforzo di supporto al negoziato che sta conducendo l’Unione europea per evitare questa guerra commerciale”, ha esortato.

Abi, Patuelli: disinnescare guerra dazi o c’è rischio di una recessione

Milano, 11 lug. (askanews) – “Se si sviluppassero guerre commerciali, i mercati ne soffrirebbero, aumenterebbero le incertezze per le imprese, i crediti potrebbero deteriorarsi maggiormente e le banche ne subirebbero gli effetti. Si rischierebbe una nuova recessione”. Lo ha dichiarato il presidente di Abi, Antonio Patuelli, nel corso del suo intervento all’assemblea dell’Abi.

“Occorre disinnescare i rischi di protezionismi e nuovi dazi, misure vecchie quanto il mondo, che penalizzano il libero mercato”. Ma, ha proseguito Patuelli, “non basta cercare di evitare nuovi dazi: occorre più dinamismo, semplificando, non abolendo le norme europee e italiane”.

“Occorre riesaminare i fattori economici per favorire più cospicui e stabili investimenti produttivi del risparmio e degli utili delle imprese – ha aggiunto – Concordiamo col presidente di Confindustria Orsini: o viene potenziata l’Ires premiale, o viene ripristinata l’Ace per patrimonializzare e incrementare gli investimenti delle imprese”.

Panetta: Europa inizia a beneficiare di diversificazione dal dollaro



Roma, 11 lug. (askanews) – Il sistema finanziario internazionale “sta attraversando una fase di profondo cambiamento. In un contesto in cui cresce l’incertezza sul ruolo degli Stati Uniti nell’economia mondiale, gli investitori sono alla ricerca di alternative al dollaro e ai mercati americani, avviando, seppur gradualmente, un parziale riorientamento dei portafogli globali”. E in questo quadro “segnali recenti indicano che l’Europa sta iniziando a beneficiare della crescente diversificazione: sono aumentate sia la raccolta dei fondi esteri specializzati in azioni europee, sia la domanda di attività a basso rischio denominate in euro. Questi movimenti restano tuttavia limitati”.

Queste opportunità “potranno essere colte solo rilanciando con determinazione il progetto di integrazione, completando il mercato unico e adottando politiche comuni per l’innovazione, la produttività, la crescita”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento all’assemblea annuale dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) a Milano.

Per questo “è essenziale rafforzare l’architettura finanziaria dell’Unione, creando le condizioni per attrarre e trattenere capitali. Significa superare l’attuale frammentazione del sistema finanziario, completare l’Unione dei mercati dei capitali e offrire agli investitori un titolo comune privo di rischio”, ha detto.

“È una sfida istituzionale e politica, ma anche l’occasione per ridurre la dipendenza da circuiti esterni – ha detto Panetta – e valorizzare il potenziale dell’economia europea”.

Bce, Panetta: questione chiave è se sia adeguato livello tassi al 2%

Roma, 11 lug. (askanews) – Nell’area euro “l’inflazione è tornata in linea con l’obiettivo del 2 per cento” della Bce, consentendo al Consiglio direttivo di ridurre il tasso di riferimento otto volte, portandolo al 2 per cento. “La questione centrale è ora se l’attuale livello dei tassi sia adeguato a mantenere l’inflazione in prossimità dell’obiettivo, evitando scostamenti persistenti in entrambe le direzioni”, ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento all’assemblea annuale dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) a Milano.

Con il ripristino della stabilità dei prezzi e la disponibilità “di un ampio spazio di manovra”, la Bce è “in una posizione favorevole per valutare attentamente le sue prossime mosse”. Ma “se i rischi al ribasso sulla crescita dovessero rafforzare le tendenze disinflazionistiche, sarà opportuno proseguire nell’allentamento monetario”, ha avvertito.

Come tutti i governatori di banche centrali nazionali dei Paesi che adottano l’euro, Panetta siede nel Consiglio Bce. “Nei prossimi mesi – ha rimarcato – la politica monetaria dovrà restare improntata a flessibilità e pragmatismo. Il quadro resta esposto a molteplici rischi. In questo contesto, sarà fondamentale continuare a valutare di volta in volta le prospettive e i rischi per la stabilità dei prezzi”.

Almasri, Schlein: Nordio ha mentito, non può rimanere un minuto di più

Roma, 11 lug. (askanews) – Il ministro della Giustizia Carlo Nordio “non può rimanere un minuto di più”, è “un ministro che ha mentito al Parlamento, e quindi ha mentito al Paese, e la prima a dover chiedere le sue dimissioni nell’interesse della dignità di queste istituzioni è proprio la presidente del Consiglio Meloni”. Lo ha detto la segretaria dem Elly Schlein, arrivando al Forum Industria del Pd.

“Il ministro Nordio direbbe qualunque cosa in questo momento pur di evitare di assumersi le proprie responsabilità. Sono emersi dei fatti gravissimi in questi giorni, il ministro ha mentito in aula perché è emerso che il ministero sapesse da poco dopo l’arresto del criminale Almasri, su cui pende un mandato di arresto della Cpi e quindi poteva evitare che fosse liberato e che su iniziativa del governo fosse rimandato in Libia con un volo di Stato per continuare a torturare”, ha detto Schlein.

“Si tratta di un torturatore accusato di stupro anche di bambini, la cosa è gravissima: in questi stessi giorni la Libia ha chiesto ad Almasri di comparire, e invece l’Italia ha permesso che un criminale di questo tipo fosse liberato e rimandato in casa”, ha concluso.

Mattarella: su genocidio Srebrenica responsabilità collettiva

Roma, 11 lug. (askanews) – Sul genocidio di Srebrenica esiste una responsabilità collettiva. Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 30° anniversario del genocidio di Srebrenica.

“Commemoriamo oggi il trentesimo anniversario del genocidio di Srebrenica. Una tragedia che, a dispetto delle migliori speranze, fu emblematica degli orrori indicibili in cui poteva sprofondare nuovamente l’Europa, sulla scorta di azioni che riprendevano l’orrendo vessillo della ‘pulizia etnica’ sotto il pretesto di affermazioni nazionalistiche, in un’area – i Balcani – caratterizzata da sempre dall’essere crogiolo di incontro e convivenza tra i popoli e le culture”.

“Gli anni trascorsi da quella terribile strage non attenuano l’urlo di dolore delle vittime, che continua a risuonare attraverso le testimonianze dei familiari che sono loro sopravvissuti – ricorda il capo dello Stato -. La coscienza della comunità internazionale non è uscita indenne da quegli eventi che hanno lasciato in eredità la consapevolezza che esiste una responsabilità collettiva, che invoca l’intervento e la condanna dei popoli”.

La Voce del Popolo | Nuove regole da scrivere per fare l’Europa

Nell’europeismo dei nostri padri c’era una grande intuizione geopolitica. Ma forse c’era anche qualcosa di troppo didascalico, quasi rituale. Le vecchie generazioni, almeno da un certo momento in poi, sapevano che quella scelta era obbligata. E dunque si finiva per ripetere le sue parole d’ordine con convinzione, ma anche con una certa facilità. L’Europa appariva all’epoca come un destino a cui si doveva adempiere con diligenza, senza troppa fantasia.

A quei tempi, fu un cammino glorioso. Ma forse non così impervio. Le nuove generazioni si affacciano oggi su tutt’altro panorama. L’atlantismo non c’è quasi più. E la costruzione europea è diventata ormai un’architettura troppo complessa, segnata da troppe crepe, accompagnata da un senso di fragilità. L’allargamento a est non è stato il pranzo di gala che si pensava alla vigilia. E i grandi conflitti geopolitici che squassano il pianeta hanno finito a poco a poco per riverberarsi dentro le strutture portanti dell’Unione.

Per questo oggi le nuove generazioni hanno un compito ben più difficile, pari a quello a cui furono capaci di adempiere i grandi architetti politici del nostro immediato dopoguerra. Esse non possono più amministrare l’esistente. Debbono provvedere a nuove regole. E debbono farlo in nome di ideali politici animati da una qualche forma di grandezza.

La nuova dimensione europea torna ad essere quella del rischio. Poiché appunto tutto il sistema globale attraversa una fase di grandissima turbolenza. E immaginare di affrontare quella turbolenza affidandosi al tran tran di sempre renderebbe quel rischio quasi fatale.

Fonte: La Voce del Popolo – 10 luglio 2025

Articolo qui riproposto per gentile concessione dell’autore e del direttore del settimanale della diocesi di Brescia.

Accordo franco-britannico sul nucleare. Europa più forte?

Al termine della Conferenza dei Volenterosi sull’Ucraina, ospitata a Londra, il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato un’intesa “storica e importante” con la Francia sul coordinamento delle rispettive capacità nucleari. Si tratta della Northwood Declaration, un documento con cui Londra e Parigi – uniche potenze nucleari dell’Europa continentale – si impegnano a rispondere congiuntamente a qualsiasi “minaccia estrema” contro la sicurezza del continente.

Unintesa a due per difendere il continente

Starmer ha dichiarato che la cooperazione nucleare “sostiene l’Europa e la Nato”, ma ha anche rilanciato un appello affinché il continente faccia di più per la propria difesa collettiva. “Non si tratta solo di aumentare i finanziamenti”, ha detto, “ma di rafforzare la cooperazione e il coordinamento, come stiamo facendo sul piano nucleare”.

Il significato dell’accordo va ben oltre la logica militare. Londra e Parigi riaffermano la centralità della dissuasione strategica in un contesto segnato dal ritorno dei nazionalismi e dalla guerra in Ucraina. La Russia resta la principale potenza atomica del mondo, ma l’intesa tra Regno Unito e Francia rappresenta un segnale chiaro: l’Europa intende contare su se stessa.

Un coordinamento senza cessione di sovranità

È un passo inedito, anche perché la Francia – storicamente gelosa della propria force de frappe autonoma – accetta ora una forma di supervisione comune, pur senza cedere la propria indipendenza operativa. Cuore dell’accordo è la creazione di un Nuclear Steering Group bilaterale, incaricato di guidare la cooperazione politica e militare nel settore.

Le due nazioni si impegnano a intensificare le esercitazioni congiunte, armonizzare le posture strategiche e valutare insieme l’evoluzione tecnologica delle rispettive forze, inclusi i sistemi missilistici a lungo raggio e le applicazioni di intelligenza artificiale.

Non solo deterrenza: un asse più ampio

Il vertice di Londra non ha riguardato solo il nucleare. Starmer e Macron hanno rilanciato l’asse strategico tra Londra e Parigi anche sul fronte della difesa convenzionale, dello sviluppo di tecnologie antidrone, della cooperazione spaziale e della sicurezza energetica. C’è perfino un’intesa-pilota sull’immigrazione, che prevede una sorta di meccanismo “uno dentro, uno fuori”, per gestire in modo condiviso le richieste d’asilo.

Simboli e realtà di una nuova alleanza

In tutto questo, il patto nucleare acquista un valore altamente simbolico. A otto anni dalla Brexit, il Regno Unito rientra di fatto nella cabina di regia europea della sicurezza. Al tempo stesso, la Francia riconosce che la sua leadership continentale ha bisogno di solide alleanze. Insieme, i due Paesi vogliono rafforzare la credibilità strategica dell’Europa, in un’epoca in cui l’ombrello americano potrebbe non essere più garantito.

“La nostra responsabilità è storica”, ha detto Macron. “Siamo più forti insieme”. Con questa dichiarazione, i due leader riaprono il cantiere dell’autonomia strategica europea, partendo dal punto più alto – la deterrenza nucleare – per ricostruire una fiducia politica oggi più che mai necessaria.

UnEuropa che fa da semplice scenario?

Eppure, una domanda resta inevasa: può esserci un autentico rafforzamento europeo se l’Europa resta ai margini dell’intesa, mero contesto geografico e non soggetto politico-istituzionale? A chi spetta, in concreto, l’interpretazione e l’assunzione politica di questa svolta strategica?

Trump, Putin e il turpiloquio

A staggione e le uscite fuori dal seminato

A Napoli l’estate ha un modo tutto suo particolare di essere battezzata. È chiamata “’a staggione” e, quando è il suo tempo, con il caldo che l’accompagna, si tende ad andare fuori dal consueto. Sarà colpa del sole che appanna i pensieri con il suo getto di luce.

Dalle parti della Rai e dalle altre emittenti televisive sarà corso il panico, comitati di redazioni e funzionari tutti impegnati a risolvere come mandare in onda la notizia. Con la censura di un’epoca passata, la questione sarebbe stata obbligatoriamente ammorbidita nelle forme tali da non suscitare alcuno scandalo, e la cosa si sarebbe messa a posto facilmente.

Quando il telegiornale si arrampica sugli specchi

Oggi evidentemente è rimasto ancora quel minimo di pudore per cui sono ammesse parolacce nei film o durante i talk show, mentre i telegiornali resistono all’uso che sembra ormai corrente. Neppure, però, si può tradire lo spirito pieno dell’espressione, stemperando la notizia fino a svuotarla della sua forza.

Trump ha dichiarato che Putin, a parer suo, dice solo “stron…..te” e sarà successo il finimondo. Ma non tanto al Cremlino, che sa dare peso maggiore o minore a quanto viene imputato al suo leader. Lo sconquasso sarà avvenuto per certo dalle parti nostre. L’espressione è stata riportata nuda e cruda sulla carta stampata, e quel che è scritto non è suscettibile di cancellazioni.

 

Le bugie dolcificate

Trump è di schietta schiatta e dice in modo diretto quello che gli passa per la testa. È un antesignano di un nuovo stile di comunicazione diplomatica che ha messo in crisi gli autori dei testi televisivi. Il problema è stato come non smentire la carta stampata e come passare la notizia via video senza suscitare scandalo, non rinunciando alla coerenza dell’informazione e alla verità dei fatti.

Il turpiloquio è un parlare che deforma le lettere fino a dare loro una forma di bruttezza e di sconcia ripugnanza, le ingobbisce fino ad alterarne le sembianze. I diversi telegiornali hanno allora ripiegato riferendo di “bugie” dette dal buon Vladimir. La bugia è un’accusa più dolce della menzogna e non è da confondersi con il candeliere che potrebbe ancor più accendere lo scontro tra le parti.

Dalle fandonie alle sciocchezze

Poi si è tradotto anche in “balle”, cioè delle fandonie, cosa diversa che induce comunque a pensare a un procedere verso la pace con un motore fatalmente imballato. Quindi qualcun altro ha fatto ricorso all’espressione “sciocchezze”, che è quando si dice qualcosa priva di ogni succo e sostanza.

Resta certo che Trump si è manifestato con una oscenità  che gli è tornata utile per essere sempre al centro della scena, ben attento a non uscirne fuori dai margini, e la cosa gli è riuscita perfettamente. Grammaticalmente si è mosso massicciamente con la forza di un “turpediniere”.

 

Una volgarità che poteva essere romanamente elegante

Forse sarebbe stato meglio che qualcuno gli avesse suggerito una formula ugualmente efficace ma meno volgare, con una punta di scanzonatezza tutta degli abitanti di Roma Capitale:

“A Putin, ma vatte a butta’ ar fiume!”.

La Moscova può ancora avere il suo fascino, importante che non le si faccia saltare troppo una mosca al naso.

Pier Giorgio Frassati: la fede, la politica, l’eredità civile

Luca Rolandi, giornalista e scrittore torinese, ha pubblicato un libro di rara importanza e anche di grande interesse. Si intitola Pier Giorgio Frassati e la politica, edito da Studium. Un libro storico ma che, scorrendo le pagine, contiene spunti di straordinaria attualità e modernità politica. E tutto ciò emerge ripercorrendo proprio la figura, il profilo e l’azione di questo giovane, Pier Giorgio Frassati, nato nel 1901 e morto giovanissimo nel 1925 ma che, com’è scritto nella prefazione curata da Michele Nicoletti, presidente della Fondazione FUCI, era “interessato e impegnato a vivere e non a vivacchiare”.

Un precursore del cattolicesimo sociale

Pier Giorgio Frassati, che non può essere definito un “santo sociale” — secondo la celebre definizione dei “santi sociali” torinesi — per motivazioni puramente anagrafiche, può certamente essere letto e interpretato come un antesignano e un precursore autorevole e rappresentativo del cattolicesimo sociale italiano. E questo non per etichetta, ma per la sua concreta e fattiva azione politica, culturale, sociale, religiosa e associazionistica.

E, a cento anni dalla morte, proprio nel 2025 Pier Giorgio Frassati sarà canonizzato in piazza San Pietro a Roma, all’inizio di settembre. Figlio di Alfredo, direttore e proprietario de La Stampa prima che la famiglia Agnelli se ne impossessasse definitivamente — appena qualche mese dopo la scomparsa prematura del giovane Pier Giorgio — faceva parte di una famiglia da un lato legata all’alta borghesia liberale e, dall’altro, riconducibile ad una devozione religiosa, da parte materna, autentica.

La Parola vissuta nella città

Si può tranquillamente sostenere che ha dedicato la sua vita alla diffusione del Vangelo e alla sua presenza nella vita quotidiana e nell’umanità. Prestando, cioè, sempre e solo una forte attenzione alle condizioni di vita dei più poveri, dei più disagiati e di tutti coloro che vivevano ai margini della società dell’epoca. Le sue virtù cristiane sono conosciute, così come la sua freschezza intellettuale e la sua comprensibile esuberanza giovanile. Ma il saggio di Luca Rolandi ha il grande merito di approfondire un ambito, seppur già affrontato in parte nel passato, che riguarda l’impegno politico del giovane Frassati.

Un Popolare mite e coraggioso

E questo perché Frassati, nella sua poliedrica e multiforme azione spirituale, sociale e culturale, si è caratterizzato anche per il suo concreto impegno politico. Come militante convinto e operoso negli anni caldi e drammatici del primo dopoguerra in Italia e soprattutto nella sua Torino: dalle organizzazioni e associazioni cattoliche alla fattiva adesione al Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo.

E il merito del libro di Rolandi è anche quello di avere riportato Frassati nel suo contesto storico, oltre il mito e la dimensione spirituale che ne hanno caratterizzato l’intera esistenza. Un modo, questo, per rendere il “giovane santo” ancora più attuale e anche un modello per le giovani generazioni di oggi e di quelle del futuro. Perché Pier Giorgio Frassati è stato veramente un cristiano autentico. Senza ulteriori aggettivi.

Contro fascismo e nazionalismi

In politica è stato un Popolare mite e coraggioso. E proprio nel PPI è stato una figura che si è principalmente caratterizzata per la sua attenzione al sociale e a tutto ciò che è riconducibile alla dimensione dei conflitti sociali. Per queste ragioni è stato un vero antesignano, soprattutto nella vita concreta della sua città, Torino, del filone di quel cattolicesimo sociale che proprio in questo territorio ha assunto una valenza e un’importanza che poi si sono diramate a livello nazionale.

Un cattolicesimo sociale, praticato all’interno del Partito Popolare di Sturzo seppur non come dirigente politico di primo piano, che lo ha portato ad essere fieramente contrario ai nascenti nazionalismi, all’irrompere del fascismo e alla sua violenza verbale e fisica. Intransigenza morale, religiosa e politica contro il fascismo e il suo progetto politico.

Tra fede e promozione umana

Da parte sua, l’appartenenza politica era però il frutto della lettura attenta e puntuale della Parola, cercando sempre e comunque un legame forte e coerente tra la fede e l’azione. Ed è proprio per queste ragioni che il giovane Frassati sostenne all’interno del suo partito, il PPI, le posizioni più democratiche e riformiste, sempre e comunque a favore dei ceti popolari e della loro promozione politica, economica, sociale e civile.

Ucraina, Mattarella: non arrendersi a sopraffazione, Kyev non è sola

Roma, 10 lug. (askanews) – “Oggi più che mai è cruciale far sì che Kyev avverta che non è sola in questo delicato passaggio” mentre sono in corso trattative di pace e “questo messaggio è il primo significato di questa conferenza”. Sergio Mattarella intervenendo alla Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina che si svolge a Roma manda un messaggio di solidarietà forte all’Ucraina. Ribadisce che questa guerra “riguarda tutta la comunità internazionale” e che la difesa del diritto internazionale non è utopia anzi è tra le stesse ragioni d’essere dell’Unione europea che deve essere pronta ad accogliere l’Ucraina per sottrarla ai tentativi di dominio e sopraffazione delle potenze “più armate”.

“C’è necessità nelle vicende internazionali di comportamenti che aprano alla speranza di un mondo contassegnato dalla collaborazione – ha detto oggi alla Conferenza di Roma – questo compito appartiene, agli stati, alla società civile, al mondo della cultura e dell’economia, occorre non arrendersi alla deriva che pare voler alimentare frenesia per smantellare ogni limite, anche quelli posti dopo la seconda guerra mondiale, alla ferocia dei conflitti, e far prevalere il diritto umanitario per tutelare le condizioni delle popolazioni civili”.

L’Europa infatti è per la sua stessa “ragion d’essere contro le politiche di potenza” e vuole “sviluppare un mondo interconnesso sicuro, libero, prospero. La volontà di sopraffazione delle potenze più armate per imporre il dominio con politiche anacronistiche di aggressione – avverte il Presidente senza mani nominare la federazione russa – esprime la parte sbagliata della storia”.

Mattarella ha quindi sottolineato l’importanza di questa iniziativa romana per la ripresa dell’Ucraina: uno “sforzo condiviso che ha visto tanti paesi lavorare in maniera corale. Crediamo convintamente a questa iniziativa”, ha assicurato “insieme ai partner internazionali che sostengono saldamente il popolo ucraino per impostare processo di ripresa e ricostruzione del paese”.

E a suo avviso “l’elevato livello di partecipazione dimostra la vicinanza della comunità internazionale a Kyev”, ci sono tanti paese e oltre 30 organizzazoni internazionali, centinaia di aziende, autorità locali, ambienti accademici.

Quindi il tributo alla popolazione ucraina: “rendiamo omaggio alla determinazione e al coraggio con cui il popolo ucraina combatte per il diritto di determinare il proprio destino resistendo da 3 anni a una guerra di aggressione ingiustificabile” e infine ha ammonito: “non possono essere cinismo o indifferenza a guidare i comportamenti delle nazioni”.

Mattarella ha anche ricordato che “molte persone hanno perso la vita in questa difesa, un gran numero di civili inermi è stato colpito da bombardamenti indiscriminati, tutti gli ucraini hanno affrontato sacrifici durissimi guardando al futuro non a passato”. Già ieri nell’incontro al Quirinale Mattarella ha espresso l’auspicio che si apra presto il negoziato per l’ingresso di Kyev nell’Ue e oggi lo ha voluto ribadire: “Kyev può contare sul sostegno corale alla sua scelta europea, obiettivo a cui puntare nonostante le difficili condizioni”.

Il capo dello Stato ha accennato anche alle trattative aperte nelle ultime ore: “la diplomazia cerca di aprire percorsi ancora impervi e complessi auspichiamo che il principio di buona fede prevalga per ripristinare la pace nel rispetto della dignità di ogni popolo”. Dal canto suo l’Italia “non si stancherà di ripetere che la pace deve essere giusta, complessiva, condivisa e duratura” perchè “non sarebbe pace la resa alla sopraffazione del più forte, una pace apparente, a condizioni ingiuste ha vita breve, ecco perchè questa guerra riguarda l’intera comunità”.

Daniele Novara: solidarietà a ragazzi che boicottano l’orale maturità

Roma, 10 lug. (askanews) – “Esprimo nuovamente la mia piena solidarietà ai ragazzi e alle ragazze che hanno deciso di protestare non sostenendo l’orale dell’esame di maturità. Si tratta di un gesto forte, che va ascoltato con attenzione pedagogica, non giudicato con rigidità istituzionale”: lo ha affermato l’autorevole pedagogista e scrittore Daniele Novara, autore di libri come “Punire non serve a nulla”.

“Questi giovani non stanno scappando dalle loro responsabilità: stanno denunciando un sistema che troppo spesso li valuta con logiche punitive e classifiche, senza tenere conto della loro crescita reale, del contesto che stanno vivendo, e della necessità di una scuola più dialogica, partecipativa e orientata all’apprendimento, non al voto”, ha aggiunto Novara.

“Dobbiamo abbandonare il modello di scuola che mette al centro l’autorità e non l’autorevolezza, il controllo invece della crescita. L’esame orale così com’è strutturato rischia di diventare una vetrina dell’ansia più che un momento di reale riflessione e valorizzazione del percorso scolastico”, ha sottolineato ancora, invitando “a rimettere al centro della scuola le relazioni, l’ascolto e l’evoluzione degli apprendimenti”.

“Se i ragazzi e le ragazze si ribellano, è perché chiedono una scuola che li aiuti a crescere, non solo a rispondere a domande”, ha concluso l’esperto.

Ucraina, Mattarella: Kyev non è sola, crediamo convintamente in Conferenza

Roma, 10 lug. (askanews) – “Oggi è piu che mai cruciale che Kiev avverta che non è sola: questo messaggio è il primo significato di questa Conferenza”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina che si svolge a Roma.

“La Repubblica italiana ha organizzato con l’Ucraina questa conferenza con uno sforzo condiviso con tanti paesi che hanno lavorato in maniera corale – ha aggiunto il capo dello Stato – Crediamo convintamente a questa iniziativa insieme ai partner che sostengono saldamento il popolo ucraino”.

Ferrara Buskers Festival, a fine agosto Ferrara è teatro en plein air

Roma, 10 lug. (askanews) – La 38ma edizione del Ferrara buskers festival si svolge dal 27 al 31 agosto, nel centro storico di Ferrara, che per cinque giorni si trasformerà in un vero teatro en plein air, presentando più di 60 spettacoli ogni sera, oltre a talk, mostre, laboratori per adulti e bambini dedicati all’ambiente e alla musica. L’ingresso è di 8 euro, gratuito per gli under13.

L’apertura sarà il 27 agosto alle 18 con la presentazione degli artisti presenti; la chiusura, come da tradizione, a partire dalle 17 di domenica 31 agosto, con la parata delle marching band, l’esibizione nell’ambito dell’iniziativa Porta la tua chitarra e diventa busker! e, infine, con Jimmy e Lucio: note a margine, una dedica a Lucio Dalla e Jimmy Villotti, con la proiezione, nel luogo dove furono buskers nel pomeriggio del 22 agosto 1989, in cui Dalla suonò il clarinetto con Jimmy Villotti alla chitarra, nella piazzetta San Michele.

E poi la Scuola Buskers: un ciclo di tre incontri introduttivi al busking per insegnare a improvvisare e trasformare gli imprevisti in opportunità, come accade ai buskers in strada; avranno luogo a Ferrara il 04/08, 11/08 e 18/08, gratuiti e aperti a tutti.

Il Premio Gianna Nannini – un sogno che si avvera: dare il nome di un’artista in piena attività a un premio che ogni anno andrà a un busker. Gianna Nannini, come Dalla, ha dimostrato coraggio e passione quando nel 2020, affacciandosi dal Castello Estense, ha incantato, con la sua voce e il suo carisma, un pubblico che da poco si era riaffacciato alla vita, in un anno difficile per tutti, regalando alcuni brani pianoforte e voce. Il legame con la musica popolare e la musica di strada di questa artista ha indotto il festival a chiederle se avesse voluto dare nome a questo premio. Lei ha accettato con entusiasmo ed è dunque un onore immenso questa prima edizione, che ha scelto di premiare il busker Tribalneed.

Il Ferrara buskers festival è stato tra i primissimi eventi in Italia a ricevere la certificazione ISO 20121 per il progetto BGREEN volto alle buone pratiche rispetto alla diminuzione degli sprechi, e si riconferma esempio virtuoso anche per il refill gratuito di acqua refrigerata naturale e frizzante, in collaborazione con il Gruppo Hera, da anni al fianco del festival.

I gruppi invitati sono complessivamente 90 per un totale di 259 artisti, di cui 121 sono under 35. e nazionalità da cui provengono gli artisti sono 19, tra cui Australia, Canada, Corea del Sud, Russia, Giappone, e per la prima volta, Taiwan.

Nel corso della programmazione saranno 5 i Talk e 5 i Reading che coinvolgeranno il pubblico, 13 laboratori per adulti e bambini, allestimento di 4 mostre.

I Kraftwerk tornano in Italia a luglio

Roma, 10 lug. (askanews) – I Kraftwerk, storica band di Duesseldorf, tornano in Italia per due date. I pionieri della musica elettronica saranno in concerto venerdì 18 luglio a Lajatico (Pisa) presso il Teatro del Silenzio (Via dell’Uccelliera) e venerdì 25 luglio al Teatro antico di Taormina (Messina.

Ralf Huetter e soci porteranno in Italia i classici della discografia dei Kraftwerk, da “Autobahn” a “Tour de France Soundtracks”, per uno spettacolo unico in grado di unire musica e performance art. La storica band di Duesseldorf, tra le più influenti e visionarie del panorama musicale, è infatti una vera e propria “Gesamtkunstwerk” – un’opera d’arte totale.

È disponibile fino al 26 settembre a Roma, presso lo Spazio Indipendenza (Via dei Mille), “Kraftwerk – The Man Machine”, l’installazione audio-visiva inedita di Ralf Huetter. L’opera dialoga con l’architettura dell’appartamento Belle Époque di Indipendenza, trasformandolo in un ambiente immersivo dove suono, video e immagini si fondono in un’esperienza percettiva, tra memoria industriale e visioni tecnologiche.

Il progetto multimediale Kraftwerk nasce nel 1970 da Ralf Huetter e Florian Schneider. I due fondano il loro studio elettronico Kling Klang Studio a Duesseldorf, in Germania, dove concepirono e produssero tutti i loro album. A metà degli anni ’70, i Kraftwerk raggiungono il riconoscimento internazionale per i loro rivoluzionari “paesaggi sonori” e per la loro sperimentazione musicale attraverso la robotica e altre innovazioni tecniche. Con le loro visioni futuriste, hanno creato la colonna sonora dell’era digitale del XXI secolo.

Ue, Mozione censura von der Leyen, Lega e M5S a favore, Fdi assente

Bruxelles, 10 lug. (askanews) – La mozione di censura che era stata presentata da un folto gruppo di eurodeputati dei gruppi di destra contro la Commissione di Ursula von der Leyen, e che è stata bocciata oggi a Strasburgo dalla plenaria del Parlamento europeo, con 360 voti contrari, 175 favorevoli e 18 astensioni, ha visto le forze politiche italiane schierate su fronti molto diversi da quelli che dividono maggioranza e opposizione a livello nazionale.

Inoltre, sebbene l’esito del voto sia stato, come ci si attendeva, molto lontano dai 2/3 dei voti favorevoli, necessari per approvare la sfiducia alla Commissione, von der Leyen non ha certo ottenuto un grande risultato: i 360 voti contrari, per una strana coincidenza, corrispondono esattamente alla soglia della maggioranza assoluta nel Parlamento, ma segnano anche un netto arretramento rispetto ai 401 voti che von der Leyen aveva ottenuto con la sua rielezione per il secondo mandato, nel luglio 2024. Ed è rilevante il fatto che ben 166 eurodeputati (su 719 seggi in totale) non hanno partecipato al voto.

Nei tre gruppi che formano l’ormai sempre più fragile “maggioranza europeista” (o “maggioranza Ursula”), oltre ai pochi eurodeputati “dissidenti” (favorevoli o astenuti) ce ne sono stati molti più del previsto che non hanno votato: rispettivamente 19 assenti al voto e due astenuti nel Ppe (188 seggi, 167 voti contro la mozione), ben 34 assenti, un favorevole e tre astenuti tra i Socialisti e Democratici (S&D, 136 seggi, 98 voti contro la mozione), 12 assenti, un favorevole e cinque astenuti tra i liberali di Renew (75 seggi, 57 voti contro la mozione). Tra i Verdi (53 seggi, 33 voti contro la mozione), che in parte hanno sostenuto von der Leyen un anno fa, gli assenti sono stati 19, con un astenuto.

Per quanto riguarda gli italiani, a favore della mozione di censura hanno votato, da una parte, la Lega, compatta con il gruppo europeo di estrema destra dei “Patrioti” (75 voti su 85 seggi, e 10 assenti), e dall’altra gli otto europarlamentari del M5S, membri del gruppo della Sinistra (in tutto 13 voti favorevoli), nel quale invece la maggioranza non ha votato (29 eurodeputati su 49) o si è astenuta (quattro).

Per la bocciatura della mozione si sono schierati gli eletti di Forza Italia, con tutto il Ppe (167 voti contrari su 188 seggi), e dall’altra parte 14 eurodeputati del Pd (su 21) con tutto il gruppo S&D (98 voti contrari su 136). Sette eletti del Pd, Benifei, Gori, Gualmini, Ricci, Strada, Tarquino e Zan, non hanno votato, ma solo gli ultimi tre lo hanno rivendicato come una esplicita scelta politica.

Anche tutti gli italiani eletti con Avs, sia i quattro eurodeputati confluiti nei Verdi che i due che hanno aderito al gruppo della Sinistra, hanno scelto di non votare.

Il fatto forse più notevole – e non solo dal punto di vista italiano – è la netta spaccatura interna nel gruppo dei Conservatori (Ecr) a cui appartiene Fratelli d’Italia. Nessun europarlamentare di Fdi, ha partecipato al voto, e il gruppo Ecr è stato quello con il più alto numero di non votanti (35 su 79 membri). Va anche rilevato che alla fine più della metà del gruppo (39 eurodeputati) ha votato per la mozione di censura: sono molti di più della quota di un terzo che nei giorni scorsi aveva detto di aspettarsi il capogruppo, Nicola Procaccini.

A presentare la mozione, che poi ha ottenuto un entusiastico sostegno degli eurodeputati dei due gruppi di estrema destra, i “Patrioti” e i sovranisti dell’Ens (24 voti a favore su 27 seggi, tre assenti), era stato proprio un membro dell’Ecr, il rumeno Gheorge Piperea, che ha così spaccato in due il suo gruppo. Una forte disapprovazione dell’iniziativa è venuta in particolare da Fdi, che nella situazione attuale vede l’opportunità di condizionare sempre più pesantemente, con l’aiuto dell’estrema destra, le politiche della Commissione. Un’opportunità che non si era mai verificata prima, e che in tutta evidenza sarebbe stupido vanificare sfiduciando l’Esecutivo di von der Leyen.

Tumore della prostata, ecco la rimborsabilit di enzalutamide

Milano, 10 lug. (askanews) – La cura per il tumore alla prostata ha un nuovo alleato. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha riconosciuto la rimborsabilit per enzalutamide, farmaco anti-androgeno di nuova generazione che agisce sulle cellule tumorali del carcinoma prostatico. Una svolta per una delle patologie pi diffuse tra gli uomini adulti. Abbiamo parlato con Pierluigi Bove, Professore Associato di Urologia, Dipartimento di Scienze Chirurgiche Universit degli Studi di Roma Tor Vergata:

“Il tumore della prostata il primo tumore del sesso maschile. Questo vuol dire che per incidenza e prevalenza di malattia rappresenta la forma tumorale pi frequente nel sesso maschile. Per fortuna per quanto riguarda la sopravvivenza e la mortalit i dati sono molto favorevoli. un tumore frequente, con in Italia circa 7 mila nuovi casi-anno con una prevalenza di malattia di pi di 600 mila pazienti affetti in questo momento di tumore alla prostata”.

I benefici di enzalutamide sono molteplici, un’efficacia del trattamento evidenziata in diverse fasi del carcinoma. Una delle novit rispetto ai trattamenti precedenti l’impatto minore sulla sfera sessuale, non incidendo sulla produzione del testosterone e su altri aspetti della qualit della vita. poi intervenuto Ugo De Giorgi, Professore Associato di Oncologia Medica Unisalento e Direttore SC Oncologia Universitaria Ospedale Fazzi – Lecce:

“Enzalutamide un antiandrogeno di ultima generazione, gi impiegato in tumori prostatici e metastatici. In questo caso la nuova indicazione viene prima della comparsa delle metastasi a distanza. Per cui i pazienti che hanno comunque fatto un intervento sulla prostata o una radioterapia e che hanno una ripresa e un incremento del PSA. In questo caso lo studio ha dimostrato che il farmaco da solo o in combinazione con la deprivazione androgenica, che consiste nella castrazione farmacologica, superiore rispetto alla sola castrazione castrazione farmacologica che al momento rappresenta lo standard terapeutico per questi pazienti”.

E a beneficarne soprattutto la vita del paziente, della coppia e della famiglia intera. Curare malati e non malattie, mettersi al servizio dell’individuo per garantire benessere e prospettive di vita sana. Enzalutamide pronta a far partire la rivoluzione.

Libri, “A spasso con Lucy”: la scienza e le proteine animali

Roma, 10 lug. (askanews) – stato presentato in anteprima a Roma il libro “A spasso con Lucy. Perch mangiamo come parliamo? Virt e valore delle proteine animali”. Perch se i i nostri antenati tre milioni di anni fa mangiavamo la carne, oggi la sua presenza nella nostra alimentazione cos discussa? questa la domanda a cui ha risposto Pietro Paganini, curatore del volume. A condurci in questo viaggio Lucy la nostra paleo-antenata, una metafora del senso critico, che si chiede oggi come sia possibile limitare le proteine animali quando l’evoluzione dell’uomo avvenuta proprio grazie ad esse. Pietro Paganini curatore “A spasso con Lucy. Mangiamo come parliamo?”:

“L’evoluzione che racconta Lucy quella che le proteine animali sono state fondamentali per la trasformazione del nostro cervello e, attraverso una dieta equilibrata e varia che prevedeva anche la carne, per poterci evolvere e crescere nel tempo. Ancora oggi Lucy si stupisce, in questo viaggio nel tempo che rappresenta il nostro senso critico che si mette in discussione la carne, le carni le proteine animali che sono state il motore del cambiamento e se siamo arrivati fino a qui grazie alle proteine animali.

La carne rappresenta, quindi, un cibo essenziale. Cos ha parlato Elisabetta Bernardi, biologa nutrizionista, specialista in scienze dell’alimentazione e docente di Biologia della nutrizione presso l’Universit degli studi di Bari:

“La carne un alimento molto efficiente perch con pochissime calorie fornisce. dei nutrienti fondamentali per la nostra salute e per il nostro fabbisogno quotidiano”.

Ma perch mangiamo come parliamo? Cos ha risposto Giuseppe Pulina, Ordinario di Etica e sostenibilit degli allevamenti all’Universit di Sassari e presidente di Carni Sostenibili:

“Perch ci siamo evoluti su due pattern importanti il linguaggio, innanzitutto, ma anche la cucina. Non c’ nessun’altra specie al mondo che manipola gli alimenti per trasformarli poi in cibi soltanto la specie umana. La cucina una sintassi, ha un proprio senso e ogni piatto in realt una frase. Ecco perch noi abbiamo nella cucina un linguaggio uno dei tanti linguaggi dell’uomo”. La carne quindi non un nemico della salute, ma parte della nostra storia ed evoluzione. Un patrimonio nutrizionale insostituibile. Parola di Lucy.

Ciclismo, Healy attacca da lontano e vince al Tour

Roma, 10 lug. (askanews) – Molti corridori avevano identificato la sesta tappa del Tour de France 2025 come la prima vera opportunità per gli attaccanti da lontano, e l’irlandese Ben Healy (EF Education-EasyPost) si è dimostrato il più esperto di loro. Tra i primissimi attaccanti della giornata, l’irlandese, sempre aggressivo, è sopravvissuto a una battaglia intensissima per la fuga e alla fine ha staccato i suoi compagni a 42 chilometri dal traguardo, conquistando la quindicesima vittoria di tappa per l’Irlanda al Tour, la prima dal trionfo di Sam Bennett sugli Champs-Élysées nel 2020.

Tra gli attaccanti, Quinn Simmons (Lidl-Trek) e Michael Storer (Tudor) completano il podio di tappa. E Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) riconquista per 1 secondo la Maglia Gialla che aveva perso a favore di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates-XRG) nella cronometro individuale. Domani, la corsa e l’Olandese Volante torneranno a Mûr-de-Bretagne, dove aveva ottenuto i suoi primi successi al Tour nel 2021. (Credit © A.S.O / Billy Ceusters)

Tennis, Ansimova in finale a Wimbledon

Roma, 10 lug. (askanews) – È Amanda Anisimova la prima finalista del torneo femminile di Wimbledon. La tennista statunitense ha raggiunto la prima finale Slam in carriera grazie alla vittoria sulla n. 1 al mondo, Aryna Sabalenka, con il punteggio di 6-4, 4-6, 6-4 in 2 ore e 38 minuti. La vittoria più importante in carriera per Anisimova, brava a contenere la potenza della bielorussa e imporre per lunghi tratti il proprio gioco. Una partita punto a punto, con un finale ricco di emozioni. Prima Anisimova non ha sfruttato un match point al servizio e ha perso la battuta; poi Sabalenka si è ritrovata sotto 0-40 nel decimo game e ha ceduto al quarto match point. Per la n. 1 al mondo si conferma il tabù Wimbledon, alla terza sconfitta in semifinale ai Championships dopo il 2021 e il 2023.

Anisimova: “Essere in finale è indescrivibile” “Se mi avessero detto che sarei stata in finale a Wimbledon non ci avrei creduto – ha ammesso Anisimova, diventata la più giovane americana in finale a Wimbledon da Serena Williams – Così tante persone sognano di competere su questo campo incredibile. Essere in finale è indescrivibile. Aryna è un’avversaria davvero tosta, motivo di ispirazione per me e tante altre giocatrici. Riuscire a spuntarla ed essere in finale a Wimbledon è qualcosa di incredibilmente speciale. L’atmosfera era incredibile: lei è la numero 1, ma tante persone facevano il tifo per me”.

Fotovoltaico: a Mont d’Alba una nuova Comunit Energetica

Fontanafredda, 10 lug. (askanews) – Plenitude e Nuova Simplast, azienda specializzata nello stampaggio rotazionale e assemblaggio di componenti plastici, annunciano l’inizio dei lavori di costruzione di una Comunit Energetica a Mont d’Alba (CN). Il progetto, nella configurazione di Autoconsumatore Individuale a Distanza (AID), preveder nello specifico la realizzazione di un impianto fotovoltaico in grado di produrre circa 860 MWh all’anno.

Cos Stefano Goberti, Amministratore Delegato di Plenitude: “Il progetto di autoconsumo individuale distribuito prevede l’installazione di un campo di produzione fotovoltaico di energia elettrica per l’autoconsumo di cinque siti produttivi di Nuova Simplast. L’autoconsumo, ovviamente, permette alla ditta di avere un prezzo dell’energia definito per i prossimi dieci anni e di ricevere un contributo sull’autoconsumo da destinare in parte anche a opere sociali per il territorio nel quale l’azienda opera”.

Questa iniziativa si inserisce nella pi ampia strategia di Plenitude che vede nelle Comunit Energetiche un modello energetico innovativo e sostenibile, in grado di fornire a imprese, cittadini e comunit uno strumento per produrre, consumare e condividere energia da fonti rinnovabili all’interno dello stesso territorio.

Continua Goberti: “Il progetto volto all’installazione di impianti di generazione di energia elettrica rinnovabile e si inserisce perfettamente nella strategia di Plenitude, che ci vede collaborare con i nostri clienti e con i consumatori finali per una transizione energetica che sia sostenibile ed economicamente valida”.

Plenitude supporter Nuova Simplast in tutte le fasi di realizzazione dell’iniziativa: dalla progettazione fino alla richiesta di accesso agli incentivi, fornendo anche la piattaforma tecnologica “Plenitude Comunit Energetiche” che permetter di gestire e monitorare la configurazione AID.

UniCredit, Governo tedesco: rinunci all’acquisizione di Commerzbank

Milano, 10 lug. (askanews) – “Ci aspettiamo che UniCredit rinunci al suo tentativo di acquisizione. Continuiamo a sostenere una Commerzbank indipendente”, ha dichiarato il Ministro Federale delle Finanze Lars Klingbeil (SPD) all’agenzia di stampa tedesca Dpa. “Commerzbank – ha aggiunto – è una banca di importanza sistemica in Germania. Ha dimostrato di poter avere successo anche in modo indipendente”.

Klinbeil ha ribadito che il governo tedesco considera l’approccio dell’istituto di piazza Gae Aulenti “non amichevole”.

Bibbiano, Schlein: Meloni prima ad arrivare e prima a chiedere scusa

Roma, 10 lug. (askanews) – “Passano le ore ma continua il silenzio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni su Bibbiano, dopo che la sentenza ha fatto cadere quasi tutte le accuse. Eppure la ricordiamo bene, allora deputata dell’opposizione e accusatrice, stazionare con un cartello fra le mani minacciando ‘Siamo stati i primi ad arrivare e gli ultimi ad andarcene’. Nel frattempo è arrivata la sentenza di primo grado che ha smontato l’impianto accusatorio. Questo però non cancella la becera propaganda politica di questi anni e il danno e il dolore inflitto a un’intera comunità, agli amministratori coinvolti e poi assolti, all’intero sistema di tutela per minori, e a categorie professionali come quella degli assistenti sociali. Speriamo che adesso che se n’è andata, ora non sia l’ultima a chiedere scusa su Bibbiano. Avrebbe dovuto essere la prima.” Lo afferma in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.

Su Prime Video Saviano e Totti comedy show e Corrado Guzzanti premier

Roma, 10 lug. (askanews) – Arriverà su Prime Video il prossimo autunno “Roast in Peace”, il comedy show che riunisce quattro personaggi eterogenei come Roberto Saviano, Francesco Totti, Elettra Lamborghini e Selvaggia Lucarelli, vittime di sei comici che dovranno commemorare la loro “dipartita”. É sicuramente questa la novità più interessante fra le nuove produzioni della piattaforma in Italia, insieme al film “Il Ministero dell’Amore”, scritto e diretto dagli autori di “Boris” Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, con protagonista Pif. L’attore interpreta un cronista che nella propria testa ha un singolare “consiglio dei Ministri” che governa ogni sua decisione, guidato dal Premier Corrado Guzzanti.

Nella mattinata del “Prime Video Presents Italia 2025” che si è tenuto a Roma sono stati annunciati tutti i nuovi show, film e serie tv che vedremo tra il prossimo autunno e la prima parte del 2026. A novembre arriverà “Natale senza Babbo” scritto da Michela Andreozzi, con Alessandro Gassmann Babbo Natale in piena crisi esistenziale con una moglie, Luisa Ranieri, che ne prende le veci.

È tratto dai libri di Felicia Kingsley il film “Non è un paese per single”, ambientato in Toscana, con Matilde Gioli e Cristiano Caccamo, che arriverà su Prime nel 2026, come “Love Me, Love Me – Cuori Magnetici”, ispirato ai libri di Stefania S., con i Mia Jenkins, Pepe Barroso Silva, e Luca Melucci. Michela Andreozzi torna invece a dirigere Diana Del Bufalo in “Ancora più Sexy”, sequel di “Pensati sexy”, sempre con Valentina Nappi.

Per quanto riguarda le serie di Prime Video Christian De Sica e Pietro Sermonti tornano protagonisti di “Gigolò per caso” ma questa volta ci sarà accanto a loro “La sex guru” Sabrina Ferilli. Sarà girata in Sicilia invece la nuova serie “Italian Postcards”, diretta dalla regista premio Oscar Jessica Yu che racconterà le disavventure tragicomiche di una giovane viziata ereditiera newyorkese spedita dal nonno a Palermo per lavorare come agente immobiliare.

Per quanto riguarda i reality show il primo a partire sarà “Holiday Crush”, con i The Jackal che dal loro divano commenteranno la vacanza tra sogno e trash di un gruppo di ragazzi. In autunno si vedrà anche Alessia Marcuzzi alla guida del reality “The Traitors Italia”, sei episodi con 14 personaggi che si dovranno destreggiare in una fitta trama di alleanze e tradimenti. Tornerà su Prime il format di enorme successo “LOL: Chi ride è fuori”, per la sesta stagione e anche con uno speciale Halloween.

In fine per lo sport su Prime Video oltre alla UEFA Champions League arriverà questo autunno anche l’NBA, con 87 partite in esclusiva.

Sicurezza stradale, sottosegretario Morelli: impegno prioritario

Roma, 10 lug. (askanews) – “La sicurezza stradale prioritaria, non pu pi essere solo percepita, ma deve essere misurabile e fondata su evidenze tecniche, sperimentali e tracciabili. in questa direzione che stiamo lavorando, e la collaborazione con Ansfisa si conferma essenziale per garantire l’applicazione concreta delle norme e la protezione della vita umana su tutto il territorio nazionale”.

Lo dice il Sottosegretario di Stato, con delega al Cipess, Alessandro Morelli, intervenuto all’incontro tecnico organizzato da ANSFISA, dal titolo “Prestazioni delle barriere: dai campi prova alla strada” in programma a Milano.

Durante il suo intervento, il senatore ha sottolineato l’impegno del Ministro Salvini nella modernizzazione del Codice della Strada e ha ricordato l’introduzione dell’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di guida in stato di ebbrezza: “Una misura concreta, educativa e preventiva che ci pone tra i Paesi pi avanzati nella lotta contro l’abuso di alcol alla guida”, ha ribadito.

Morelli ha poi annunciato due importanti novit introdotte con il recente Decreto Infrastrutture: Il rifinanziamento del Fondo per i piccoli comuni, con 10 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza di ponti e strade critiche anche per il 2026, e il riordino della normativa sugli autovelox, per contrastare l’attuale confusione normativa e garantire uno strumento realmente efficace per la prevenzione.

Clementino è pronto a raccontare la sua storia con "Grande anima"

Milano, 10 lug. (askanews) – Clementino è pronto a raccontare la sua storia come mai ha fatto prima. Dopo un percorso musicale che ha saputo unire energia e introspezione, annuncia il suo nuovo album “Grande anima” (Epic Records Italy/Sony Music Italy), fuori ovunque dal 25 luglio.

Un vero e proprio manifesto della storia di Clementino, un viaggio nell’essenza più profonda dell’artista, tra ricordi di famiglia, sogni realizzati con fatica e uno sguardo sempre orientato al futuro.

Il disco tocca diverse sfumature dell’anima, intrecciando esperienze personali che spaziano dall’amore alla spiritualità. L’ispirazione nasce infatti dai suoi viaggi nel mondo, dalla pratica della meditazione e dalla passione per la lettura. Tutti elementi che contribuiscono a dare profondità e consapevolezza ai brani di quest’album, che si distingue come il più cantautorale della sua carriera.

Così, in questo nuovo progetto l’artista trova finalmente un equilibrio profondo, chiudendo un cerchio tra le sue visioni da musicista e quella solitudine che da sempre lo accompagna.

Anticipato dai singoli “Sorridi e vuoi fumare”, in cui Clementino si è messo a nudo raccontando le sue fragilità, e il più recente “Batte il cuore”, un canto di speranza e un invito a non arrendersi mai, il nuovo album mostra l’amore viscerale di Clementino per Napoli, come cornice viva di un racconto fatto di strade, volti e storie autentiche. Suoni internazionali, flow trascinante e testi capaci di arrivare dritti all’anima fanno di questo nuovo progetto una tappa fondamentale nel percorso di uno degli artisti più carismatici e versatili della scena.

Clementino porterà il suo nuovo album dal vivo con due date, prodotte e organizzate da Promomusic Italia, che si preannunciano essere indimenticabili: il 20 novembre al Fabrique di Milano e il 28 dicembre al Palapartenope di Napoli.

Sarà l’occasione per vivere a pieno tutta l’energia e lo stile che da sempre lo contraddistinguono.. Le prevendite sono disponibili su Ticketone.it (www.ticketone.it/artist/clementino/) e nei punti vendita e di prevendita abituali.

Sul palco insieme a lui, durante gli show, ci saranno i breaker Gino Rota e Salvatore Deflow e una band d’eccezione, composta da: Pj Gionson (consolle), Greg Rega (voci), Francesco Varchetta (batteria), Raffaele Salapete (chitarra), Silvestro Saccomanno (tastiere), Luigi “Calmo” Ferrara (basso).

Eclettico e poliedrico come sempre, Clementino è reduce dal suo percorso televisivo con The Voice Senior, dopo aver accompagnato anche i giovani concorrenti nell’edizione Kids. Mentre a settembre prenderà parte a Jukebox – La notte delle hit, due serate evento dedicate alla musica dagli anni ’70 ai 2000, in onda in prima serata su Rai1.

Barriere stradali, Capomolla (Ansfisa): pi ammodernamento

Roma, 10 lug. (askanews) – “Cerchiamo di migliorare la cultura della sicurezza anche attraverso le barriere stradali e autostradali, questi incontri servono per cercare di migliorare i livelli di prestazioni delle barriere. Sono stati fatti molti interventi di ammodernamento della rete ma bisogna intervenire non solo sulle autostrade e sulle statali ma andare a migliorare la rete provinciale e comunale, dove veramente questi interventi da fare sono notevoli”.

Lo ha affermato il Direttore di ANSFISA Domenico Capomolla, in occasione dell’incontro tecnico organizzato da ANSFISA a Milano, dal titolo “Prestazioni delle barriere: dai campi prova alla strada”. Una giornata di approfondimento che promuove il confronto tra istituzioni, gestori, imprese del settore, professionisti, accademici e rappresentanti del mondo giuridico sui dispositivi di ritenuta stradale, con particolare attenzione all’evoluzione normativa, alle criticit gestionali, alle nuove tecnologie, alle buone pratiche da condividere.

Il Papa: su IA umanità al bivio. Sia sviluppata per il bene comune

Città del Vaticano, 10 lug. (askanews) – “L’umanità si trova a un bivio di fronte all’immenso potenziale generato dalla rivoluzione digitale guidata dall’intelligenza artificiale”. A sostenerlo è Papa Leone in un messaggio inviato oggi, a firma del Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ai partecipanti all’ “AI for Good Summit 2025” che si sta tenendo a Ginevra.

Il Pontefice nel suo messaggio aggiunge che “l’impatto di questa rivoluzione è di vasta portata e sta trasformando settori come l’istruzione, il lavoro, l’arte, la sanità, la governance, l’esercito e la comunicazione”. Una trasformazione, definita “epocale” che, aggiunge Leone, “richiede responsabilità e discernimento per garantire che l’IA sia sviluppata e utilizzata per il bene comune, costruendo ponti di dialogo e promuovendo la fraternità, e assicurando che sia al servizio degli interessi dell’umanità nel suo insieme”.

“Poiché l’IA diventa capace di adattarsi autonomamente a molte situazioni, effettuando scelte algoritmiche puramente tecniche, – ha tenuto a sotttolineare Papa Prevost – è fondamentale considerare le sue implicazioni antropologiche ed etiche, i valori in gioco e i doveri e i quadri normativi necessari per sostenere tali valori. Infatti, mentre l’IA può simulare aspetti del ragionamento umano e svolgere compiti specifici con incredibile velocità ed efficienza, non può replicare il discernimento morale o la capacità di formare relazioni autentiche”.

Pertanto, lo sviluppo di questi progressi tecnologici “deve andare di pari passo con il rispetto dei valori umani e sociali, la capacità di giudicare con coscienza pulita e la crescita della responsabilità umana”, scrive Leone nel suo messaggio.

“Sebbene la responsabilità dell’uso etico dei sistemi di IA ricada innanzitutto su coloro che li sviluppano, gestiscono e supervisionano, anche chi li utilizza condivide tale responsabilità”. Da qui la richiesta che l’IA venga sempre gestita con un’ “etica adeguata e quadri normativi incentrati sulla persona umana, che – conclude il pontefice – vanno oltre i semplici criteri di utilità o efficienza. In definitiva, non dobbiamo mai perdere di vista l’ obiettivo comune di contribuire a quella ‘tranquillitas ordinis’ (“tranquillità dell’ordine”), come la definiva Sant’ Agostino e promuovere un ordine più umano delle relazioni sociali e società pacifiche e giuste al servizio dello sviluppo umano integrale e del bene della famiglia umana”.

“A nome di Papa Leone XIV, vorrei cogliere l’occasione per incoraggiarvi – si legge ancora ne messaggio ai convegnisti di Ginevra a firma del card. Parolin – a ricercare la chiarezza etica e a stabilire una governance coordinata a livello locale e globale dell’IA, basata sul riconoscimento condiviso della dignità intrinseca e delle libertà fondamentali della persona umana”.

Ucraina, Starmer e Macron: costringere Putin al tavolo per la pace

Roma, 10 lug. (askanews) – Illeader britannico, Keir Starmer, ed il presidente francese, Emmanuel Macron, chiedono dalla riunione dei “volenterosi” maggiore pressione sotto forma di nuove sanzioni contro Mosca per garantire un cessate il fuoco in Ucraina , ha appreso l’agenzia di stampa AFP. Bisogna “costringere Putin a sedersi al tavolo delle trattative, questa pressione coordinata farà la differenza”, ha affermato Starmer. Dal canto suo, Macron ha dichiarato che in caso di cessate il fuoco i militari francesi sarebbero “pronti a partire”.

Raid israeliano a Deir al-Balah: 15 morti, tra cui 10 bambini

Roma, 10 lug. (askanews) – Almeno 15 palestinesi, tra cui 10 bambini e tre donne, sono rimasti uccisi nell’attacco lanciato oggi dalle forze israeliane contro un punto sanitario di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dall’ufficio media dell’enclave palestinese, “il punto sanitario stava fornendo integratori alimentari e medicinali a un gruppo di bambini e donne malati”.

“Questo attacco diretto a una struttura medica umanitaria è una flagrante violazione di tutte le leggi internazionali e umanitarie e conferma i continui crimini dell’occupazione contro civili indifesi”, ha dichiarato l’ufficio in un comunicato riportato da al Jazeera, in cui si chiede alla comunità internazionale “di rompere il suo vergognoso silenzio”.

A Venezia un omaggio teatrale alla scienzata Lise Meitner

Roma, 10 lug. – Nell’ambito della conferenza internazionale FISMAT 2025 tenutasi l’8 luglio, promossa dal Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze Fisiche della Materia (CNISM) e ospitata al Campus San Giobbe dell’Universit Ca’ Foscari Venezia, stato presentato il docu-drama “Lise Meitner e la fissione nucleare”. L’evento si inserito nel fitto programma scientifico della conferenza, che ha coinvolto oltre mille studiosi da tutto il mondo, sotto la direzione dei professori Ezio Puppin (Politecnico di Milano) e Stefano Bonetti (Universit Ca’ Foscari Venezia).

Lo spettacolo stato ideato dal professor Giovanni Carlotti (Universit di Perugia), con la collaborazione del fisico Alessio Stollo. La realizzazione artistica firmata da Paola Tortora, direttrice dell’associazione culturale VintuleraTeatro, che ha curato scrittura, regia e interpretazione essendo interprete unica della pice. Attraverso una narrazione teatrale arricchita da oltre 200 immagini d’archivio e da un ricercato impianto musicale sempre a cura della Tortora, lo spettacolo restituisce la complessit della figura di Lise Meitner, fisica teorica perseguitata come donna e come ebrea, il cui contributo fu decisivo nella comprensione della fissione nucleare.

Intervenendo a margine della prima rappresentazione, la stessa Tortora ha spiegato il senso profondo del progetto con queste parole: “Raccontare Lise Meitner oggi al pubblico della conferenza internazionale FISMAT 2025, a distanza di ottant’anni dalle prime bombe atomiche, significa non solo raccontare parte fondamentale della storia della fisica, ma rimettere al centro il valore della coerenza tra scienza, etica e umanit ed il valore anche delle donne che hanno lottato in questi ambiti. In un secolo segnato da guerre, discriminazioni e uso bellico del sapere, Meitner non ha mai ceduto al compromesso, scegliendo il rigore e la responsabilit. La sua voce, spesso messa da parte, merita attenzione: non solo come scienziata, ma anche come testimone di un modo diverso di intendere la conoscenza e la coscienza. Questo documentario teatrale vuole dare forma a quella memoria invisibile, fatta di lettere, intuizioni, silenzi e resistenze. una riflessione sul rapporto tra potere e ricerca, e sull’urgenza, ancora attuale, di uno sguardo consapevole sul ruolo della scienza nella societ e della donna nella scienza.”

Dopo la prima a Gualdo Tadino per il giorno della memoria, e il debutto nazionale a Venezia, sono in programmazione nuove date in varie citt italiane, tra cui Milano, Torino, Parma, Roma, Perugia, Terni e Napoli, anche in versione in lingua inglese, per portare questa narrazione al pubblico pi ampio possibile.

Ucraina, Meloni ai Volenterosi: nostri sforzi complementari agli Usa

Roma, 10 lug. (askanews) – “Il lavoro che stiamo svolgendo per consentire a Kiev di ripartire economicamente e ricostruire ciò che è stato distrutto da oltre tre anni di guerra insensata è parte integrante degli sforzi che discuteremo in questo tavolo”. Lo ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella call tra la stessa Meloni, l’inviato speciale Usa Keith Kellogg, il premier polacco Donald Tusk, quello ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, tutti presenti alla Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina a Roma, con il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer collegati da Londra.

“Ovviamente – ha sottolineato la premier -, i nostri sforzi sono complementari a quelli dell’amministrazione statunitense nel costruire quella pace giusta e duratura che Kiev ha così spesso dimostrato di desiderare più di chiunque altro”.

Secondo Meloni “l’unità occidentale, come ho ripetuto più volte, è fondamentale e quindi sono particolarmente lieto che l’inviato speciale del presidente Trump per l’Ucraina, il generale Kellogg, e i senatori Graham e Blumenthal abbiano partecipato alla Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, ma anche per la prima volta a questo incontro e a questo tavolon e sono molto orgogliosa che ciò avvenga a Roma, quindi grazie per essere qui”, ha sottolineato la premier.

Blue Forum, Acampora: ora occorrono scelte coraggiose

Roma, 10 lug. (askanews) – “Occorrono scelte coraggiose” per affrontare i cambiamenti che il sistema economico globale sta subendo. E’ il tema centrale del panel di apertura della quarta edizione del Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum, in corso a Unioncamere a Roma. “La grande opera di valorizzazione del sistema mare del paese nata anche con questo Governo, perch il ministro Musumeci il primo ministro per le Politiche del mare di questa nazione, si riscoperta la nostra identit marittima, abbiamo lavorato sul piano triennale del mare”, ha spiegato Giovanni Acampora, Presidente Assonautica Italiana, Si. Camera, CCIAA Frosinone Latina. “Ora bisogna lavorare guardando avanti a scelte coraggiose, come ha rilanciato il nostro presidente Prete parlando del Ponte sullo Stretto di Messina, opera del mare che collega due territori che aspettavamo da tempo. Stessa cosa lavorare per le nuove tecnologie, i nuovi driver dell’innovazione ad esempio”, ha aggiunto. Acampora ha invitato anche a “lavorare sull’innovazione, sull’Intelligenza artificiale, sull’investimento tecnologico”.

"Big! Premio Francesco Di Giacomo", finali 11 e 12 luglio a Zagarolo

Roma, 10 lug. (askanews) – Due serate gratuite, sei band in concorso, ospiti straordinari e una grande orchestra residente per celebrare la musica e l’eredità artistica del cantante del Banco del Mutuo Soccorso. L’11 e il 12 luglio a Zagarolo, nello splendido Giardino Pensile di Palazzo Rospigliosi, si terrà la prima edizione del BIG! – Premio Francesco Di Giacomo, nato per rendere omaggio all’indimenticabile voce del Banco del Mutuo Soccorso, una delle figure più amate e significative della musica italiana, e per dare spazio a formazioni capaci di distinguersi per originalità, creatività e coerenza artistica con l’universo musicale e poetico di Francesco.

Al bando hanno risposto tantissime band da tutta Italia e, tra le candidature, una giuria di esperti – presieduta da Pino Marino e coordinata da Massimo Pasquini – composta da giornalisti, musicisti e operatori del settore, ha selezionato sei formazioni finaliste. Venerdì 11 luglio saliranno sul palco Light Pole, Heartache e LCD; sabato 12 sarà la volta di Pillheads, Ghost on Mars e I Marana. Ogni band presenterà due brani: uno originale e uno scelto dal repertorio di Francesco, tra la sua produzione solista e quella storica con il Banco del Mutuo Soccorso.

Grazie al supporto del main sponsor ZdB saranno assegnati 3 premi di produzione: un EP per il vincitore assoluto, un Singolo con videoclip per il secondo classificato, e un Singolo per la migliore interpretazione del brano di Francesco.

Entrambe le serate si arricchiranno della partecipazione di artisti di grande rilievo che porteranno sul palco contributi musicali e personali nel segno di Francesco: venerdì Gianni Nocenzi membro fondatore del Banco, Petra Magoni, coreAcore, Pino Marino e Andrea Rivera; sabato, Patrizio Fariselli, Peppe Servillo, Ashai Lombardo Arop, Francesco Di Gregorio, Antonello Colonna e la straordinaria coppia Franz Di Cioccio e Patrick Djivas della Premiata Forneria Marconi.

Ad accompagnare le esibizioni sarà la Resident BIG!, una super band composta da musicisti che hanno condiviso il percorso musicale e umano con Francesco. Ne fanno parte Maurizio Masi, Alessandro Papotto, Paolo Sentinelli, Andrea Pettinelli, Maurizio Pizzardi, Adriano Viterbini, Stefano Saletti e i Têtes de Bois: Carlo Amato, Andrea Satta, Angelo Pelini, Luca De Carlo e Stefano Ciuffi.

Nel corso della manifestazione verrà presentato il brano inedito Bello Francesco, in uscita l’11 luglio su tutte le piattaforme digitali scritto da Andrea Satta, con la pre-produzione artistica dei Têtes de Bois, e prodotto da Lottoventisette di Lele Anastasi e Maurizio Masi. Hanno partecipato alla registrazione Elio, Petra Magoni, Tosca, Adriano Viterbini, Maurizio Masi, Alessandro Papotto e Claudia Delli Ficorelli.

A condurre le serate saranno Timisoara Pinto e Duccio Pasqua di Radio Rai. La direzione artistica del Premio è di Andrea Satta, l’ideazione di Antonella Caspoli. Il main sponsor dell’iniziativa è ZdB. L’ideazione ed elaborazione grafica del logo sono di La Douce.

L’evento, a ingresso gratuito (con prenotazione obbligatoria su Eventbrite), è organizzato dai Têtes de Bois in collaborazione con il Comune di Zagarolo. Apertura porte ore 20 – Inizio spettacoli ore 21. Palazzo Rospigliosi Piazza della Indipendenza, 18, 00039 Zagarolo RM

Tutte le info sul sito: www.bigpremiofrancescodigiacomo.it PRENOTAZIONI PER L’INGRESSO SU: https://www.eventbrite.com/e/big-premio-francesco-di-giacomo-tickets-1461775372489 Ufficio stampa Premio BIG!: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it

Ucraina, al via call ‘volenterosi’ da Roma. C’è Kellogg, Meloni chiama Starmer e Macron

Roma, 10 lug. (askanews) – E’ iniziato l’incontro in videoconferenza sulll’Ucraina tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, l’inviato speciale Usa Keith Kellogg, il premier polacco Donald Tusk, quello ucraino Volodymyr Zelensky, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, tutti presenti alla Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina, e il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer collegati da Londra.

"Signori si parte – Treni storici in giro per l’Italia" su La7

Roma, 10 lug. (askanews) – Domenica 13 luglio, alle 11:45 su La7, va in onda la terza tappa del viaggio di “Signori si parte – Treni storici in giro per l’Italia”, il programma condotto da Stefania Capobianco a bordo dei convogli d’epoca della Fondazione FS Italiane.

Questa volta il treno attraversa la Sicilia, in un itinerario che intreccia storia millenaria, paesaggi scolpiti dal sole e suggestioni letterarie. Si parte da Palermo, tra arte e bellezza senza tempo, per raggiungere Agrigento e immergersi nell’atmosfera sacra della Valle dei Templi, tra le colonne doriche dell’antica Akragas.

Il viaggio prosegue verso la costa, fino a Porto Empedocle, borgo marinaro e terra natale di Andrea Camilleri, dove il tempo sembra essersi fermato. Ultima tappa la Scala dei Turchi, teatro naturale di vento e di mare, icona di una Sicilia che sa ancora sorprendere.

Al fianco della conduttrice, come sempre, il capotreno d’eccezione Luigi Cantamessa, Direttore Generale della Fondazione FS Italiane e Amministratore Delegato di FS Treni Turistici Italiani.

“Signori si parte – Treni storici in giro per l’Italia” è una produzione DirAmare in collaborazione con la divisione Branded Content TV di CairoRcs Media, affidata ad Alessandro Valentini, Head of Business Tv.

Calcio, Milan-Como a Perth, serve solo l’ok dell’Uefa

Roma, 10 lug. (askanews) – La Figc ha dato parere positivo alla possibilità di giocare Milan-Como del prossimo febbraio a Perth, in Australia. Per poter delocalizzare la partita occorre ora il via libera formale da Fifa, Uefa, confederazione asiatica e federazione australiana ma le possibilità che si arrivi ad avere luce verde sono in aumento. L’approvazione dell’Uefa è considerata, dall’inizio di questa vicenda, il passaggio chiave.

San Siro a febbraio sarà occupato dalla cerimonia inaugurale dei Giochi olimpici invernali e Milan-Como, prevista per il weekend del 7-8 febbraio, potrebbe giocarsi in Australia. Il governo dell’Australia occidentale, la zona in cui si trova Perth, si è mosso per ospitare la partita, anche perché conosce il Milan da tempo: a Perth si è giocata l’amichevole Milan-Roma del 31 maggio 2024 e si giocherà la partita tra Milan e Perth Glory del 31 luglio. La Lega ha valutato l’ipotesi interessante e i club sono d’accordo.

Calcio, Italia undicesima nel Ranking Fifa

Roma, 10 lug. (askanews) – I persistenti risultati deludenti della Nazionale italiana di calcio hanno avuto un impatto significativo sulla sua posizione nel ranking FIFA, con gli Azzurri che scendono all’undicesimo posto a livello globale. E’ la prima volta dall’ottobre del 2020 (dove eravamo scesi fino al 12° posto). Il punto più basso è stata la 21^ posizione nel 2018, mentre l’ultima volta in vetta risale al lontano 2007. Questa retrocessione non è solo una questione di prestigio, ma comporta conseguenze pratiche dirette, in particolare per i futuri sorteggi dei tornei internazionali. Se l’Italia dovesse qualificarsi per la Coppa del Mondo 2026 attraverso i playoff, è quasi certo che sarà inserita nella quarta fascia, la più bassa.

Il rischio più immediato riguarda la prossima Coppa del Mondo del 2026 in Nord America. Il percorso di qualificazione è già iniziato in salita con una pesante sconfitta contro la Norvegia, che è costata la panchina a Luciano Spalletti. Ora, con Rino Gattuso al comando, l’Italia deve inseguire e sperare che la Norvegia perda punti per evitare i complessi playoff. Anche se gli Azzurri dovessero superare i playoff, la loro posizione attuale nel ranking li condannerebbe quasi certamente alla quarta fascia nel sorteggio dei gironi mondiali.

Attualmente, l’Argentina, campione del mondo in carica, si conferma in cima al ranking FIFA. Ecco le prime undici posizioni con i punteggi aggiornati:

Argentina con 1885.36 punti Spagna con 1867.09 punti Francia con 1862.03 punti Inghilterra con 1813.32 punti Brasile con 1777.69 punti Portogallo con 1770.53 punti Olanda con 1758.18 punti Belgio con 1736.38 punti Germania con 1716.98 punti Croazia con 1707.51 punti Italia con 1702.58 punti

Ferrero: accordo per acquisire Kellogg per 3,1 mld di dollari

Milano, 10 lug. (askanews) – Ferrero e WK Kellogg hanno siglato un accordo definitivo in base al quale Ferrero acquisisce Kellogg per 23 dollari per azione in contanti, per un valore aziendale complessivo di 3,1 miliardi di dollari.

L’acquisizione, spiega il gruppo di Alba in una nota, che include la produzione, la commercializzazione e la distribuzione del portafoglio di cereali per la colazione di WK Kellogg negli Stati Uniti , in Canada e nei Caraibi, fa parte del piano di crescita strategica di Ferrero e amplia l’offerta dell’azienda in più occasioni di consumo con marchi rinomati e amati e una forte rilevanza per i consumatori.

Almasri, Nordio: bufale per intimidirci e rallentare riforma giustizia

Roma, 10 lug. (askanews) – “Siamo in un momento di dirittura d’arrivo di una riforma epocale della giustizia, le provano tutte per rallentarla o intimidirci, a costo di inventarsi bufale solenni”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, entrando in Senato per il question time e riferendosi alla vicenda del libico Almasri, “Sul caso Almansri non c’è nessuna fuga” del Guardasigilli dal Parlamento “semplicemente perché non c’è nulla di nuovo sotto il sole. ‘Sin novedad’ quello che ho detto a suo tempo in Parlamento è quello che direi ancora oggi.
La situazione non è assolutamente mutata. Il chiacchiericcio che è stato riportato dalla stampa è completamente infondato e quindi, se sarà necessario, chiariremo al momento opportuno eventuali altre novità, che peraltro ora non si presentano, se non come eventuali violazioni di atti riservati di cui non si riesce a capire come qualcuno sia arrivato in possesso. Questo sarà eventualmente oggetto di chiarimento da parte soprattutto delle autorità giudiziaria”.

Al via il Dionisio Festival, Giobbe Covatta apre la sesta edizione

Roma, 10 lug. (askanews) – Chiavari è pronta ad accendere i riflettori sulla grande prosa: domenica 14 luglio, alle ore 21:30, prende ufficialmente il via la sesta edizione del Dionisio Festival, la rassegna teatrale che dal 2019 anima l’estate ligure con nomi di primo piano della scena italiana. Ad aprire questa edizione sarà l’irriverente intelligenza comica di Giobbe Covatta, con lo spettacolo “70 – Riassunto delle puntate precedenti”, un irresistibile viaggio tra i suoi monologhi più celebri e riflessioni nuove, per festeggiare 70 anni di vita e 40 di carriera.

Un ritorno attesissimo per un festival che ha superato i 30.000 spettatori nelle passate edizioni, imponendosi come punto di riferimento nazionale per il teatro estivo all’aperto. Concepito e organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Chiavari con la direzione artistica dell’attore Davide Paganini, il Dionisio Festival si conferma come evento di qualità, accessibile a tutti: tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito.

“Il Dionisio Festival è cresciuto anno dopo anno fino a diventare un appuntamento simbolo dell’estate ligure. Quella che era nata come una scommessa culturale oggi è una realtà affermata ed elogiata dalla critica. La vera forza di questo festival è l’accessibilità: portiamo il grande teatro in piazza, lo rendiamo gratuito, lo mettiamo nelle mani e negli occhi di tutti, senza barriere” spiega Silvia Stanig, l’assessore alla Cultura del Comune di Chiavari.

Il festival si svolgerà come da tradizione nella scenografica Piazza Nostra Signora dell’Orto, con un cartellone trasversale che mescola comicità, poesia, teatro civile, musica e narrazione.

“Il Dionisio Festival è una scommessa vinta con il cuore – asserisce il direttore artistico Davide Paganini – siamo partiti con l’idea di fare teatro in modo autentico e popolare, e oggi ci ritroviamo con un pubblico affezionato e artisti straordinari. Questa edizione è la più ambiziosa di sempre: ci saranno risate, poesia, riflessioni e sorprese. Il teatro che ci piace è quello che fa pensare, ma anche quello che fa battere le mani e il cuore.”

Il programma 2025: 14 luglio – Giobbe Covatta in “70 – Riassunto delle puntate precedenti” Uno spettacolo “gastronomico” che mescola i grandi temi cari all’artista – religione, ambiente, vecchiaia, Sud del mondo – con la leggerezza della sua comicità intelligente. 22 luglio – Paolo Nani in “La Lettera”Un cult internazionale che racconta la stessa storia in 15 varianti teatrali, dal western all’horror, con ironia e maestria. 27 luglio – Giorgio Colangeli in “E quindi uscimmo a riveder le stelle”Un viaggio poetico tra Dante, Leopardi e l’anima umana, con uno degli attori più intensi del panorama italiano. 2 agosto – Roberta Bruzzone in “Favole da incubo”Un format tra divulgazione e teatro che rilegge fiabe e archetipi con l’occhio dell’analisi psicologica e criminologica. 6 agosto – Ascanio Celestini in “Poveri cristi”Un racconto corale che illumina con ironia e tenerezza le vite degli “invisibili” del nostro tempo. 10 agosto – Fabrizio Casalino in “Fin qui tutto bene”Satira e musica per una chiusura in leggerezza, firmata da uno dei volti più amati della comicità italiana. In caso di maltempo gli spettacoli si terranno presso l’Auditorium San Francesco.

Cinema, torna Schermi Cinema Multipiazza: l’edizione V in 4 regioni

Roma, 10 lug. (askanews) – Torna Schermi Cinema Multipiazza, la rassegna cinematografica itinerante organizzata dall’associazione Divina Mania con la direzione artistica di Mauro Lamanna e la collaborazione di Gianmarco Saurino, che dal 2018 trasforma i quartieri popolari e le periferie in arene cinematografiche a cielo aperto.

Dopo il successo degli anni precedenti, che avevano coinvolto le piazze e i quartieri di Catanzaro, per la quinta edizione il progetto si espande, coinvolgendo quattro regioni – Calabria, Sicilia, Puglia e Lazio – e toccando sei città – Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Foggia, Nicosia e Longone Sabino – per oltre venti appuntamenti gratuiti da luglio a settembre.

Fulcro del progetto è sempre quello di portare il grande cinema in luoghi in cui la programmazione culturale è limitata o spesso assente. Il Cine-furgone, con il suo schermo installato lateralmente, attraversa le periferie creando spazi di incontro, di formazione e di festa, con un ricco palinsesto di proiezioni, ma anche laboratori, workshop e masterclass, coinvolgendo direttamente le comunità locali e animando le piazze delle città.

Tanti gli ospiti d’eccezione che accompagneranno le proiezioni, contribuendo a trasformare ogni tappa della rassegna in un momento di incontro tra cinema, territorio e comunità. La quinta edizione prenderà il via a Catanzaro con tre serate consecutive: lunedì 21 luglio, nel quartiere Gagliano, con la proiezione de I due marescialli di Sergio Corbucci e la partecipazione di Giuseppe Scoditti; martedì 22 luglio, in Viale Isonzo, con La ricerca della felicità di Gabriele Muccino introdotto da Giancarlo Commare; mercoledì 23 luglio, nel quartiere di Santa Maria, Vincenzo Nemolato presenterà la proiezione di The Departed di Martin Scorsese.

La programmazione per il mese di luglio si sposterà nel Lazio a Longone Sabino per una serata realizzata in collaborazione con U Cinemittu, il cinema più piccolo d’Italia, dove domenica 27 luglio Luca Marinelli incontrerà il pubblico prima della proiezione di un classico della nostra commedia come I vitelloni di Federico Fellini. Giovedì 31 luglio il Cine-furgone approderà in Sicilia, a Nicosia, con Le sorelle Macaluso di Emma Dante alla presenza di una delle protagoniste del film, Donatella Finocchiaro.

Nel corso della lunga estate di Schermi Cinema Multipiazza 2025, saranno tanti altri i volti del cinema e della cultura che attraverseranno le piazze della rassegna, accompagnando le proiezioni e incontrando il pubblico. Tra i protagonisti già confermati Laura Adriani, Antonella Attili, i Fratelli D’Innocenzo, Anna Foglietta, Pilar Fogliati, Mariachiara Giannetta, N.A.I.P., Filippo Luna, Davide Manca, Pierpaolo Spollon, Giuseppe Spata, Gianmarco Saurino, Giacomo Triglia, e altri ospiti ancora da annunciare.

In libreria una guida insolita e divertente per scoprire la montagna

Roma, 10 lug. (askanews) – Esce domani in libreria ‘Montagna. Istruzioni per l’uso’ (Laterza), una guida insolita e divertente, opera prima di Giulia Negri, 35 anni, giornalista e divulgatrice scientifica, maestra di sci, da sempre grande appassionata della montagna, che Askanews ha intervistato per l’occasione.

Giulia, com’è nata l’idea di questo libro.

Negli ultimi anni ho visto cambiare molto la frequentazione estiva della montagna: se prima del Covid, al Passo del Tonale dove vivevo, si assisteva a un grande flusso di turisti solo nelle due settimane di Ferragosto, dopo questo evento il periodo si è dilatato, le presenze sono aumentate. Soprattutto, hanno iniziato a frequentare zone di alta quota anche persone che non c’erano mai state. Penso che l’idea di parlare e fare informazione sempre di più su questi temi sia nata lì, vedendo le difficoltà e gli errori di molti. Tra i ‘puristi’ e aspiranti tali si è molto diffuso il termine spregiativo ‘merenderos’, che farebbe riferimento ai turisti non abituali della montagna: non mi è mai piaciuto questo atteggiamento di superiorità nei confronti di chi magari ha meno competenze perché semplicemente non ha ancora avuto modo di imparare. Siamo tutti stati ‘merenderos’ in qualche fase della nostra vita, e lo siamo tutti nei confronti di qualcun altro, più preparato, con più esperienza… Per questo ho deciso di scrivere una guida che cercasse di dare le informazioni di base, però con tono leggero e ironico, partendo spesso dai miei errori. Primo, perché credo che per imparare sia necessario compiere anche degli sbagli – benché, magari, alcuni di quelli che ho fatto non ve li consigli. Secondo, perché personalmente ho sempre preferito imparare da chi mostrava empatia e comprensione per i miei dubbi e paure, piuttosto che da chi pontificava con tono sdegnoso. Terzo, perché amo profondamente la montagna, so quanto si tratti di territori fragili, e mi auguro che una maggiore consapevolezza permetta di compiere scelte migliori per questi ambienti. Spero che questo libro, prima di tutto, possa essere utile: se risparmierò anche solo qualche intervento al Soccorso Alpino, avrò raggiunto il mio obiettivo. Devo anche ringraziare il mio collega e amico Marco, che ha iniziato a fare trekking proprio mentre avevo cominciato a scrivere, e con le sue domande mi ha offerto degli ottimi spunti da approfondire tra le pagine…

Parlami del tuo rapporto con la montagna

Mentre stavo scrivendo i primi capitoli del libro, la mia mamma mi ha inviato per caso una fotografia che non avevo mai visto: avevo pochi mesi, e dormivo accanto a lei sulla coperta, in un prato, durante una camminata. Ho frequentato la montagna fin da piccolissima, in estate venivo a stare dai nonni nel paese dove vivo ora, a mille metri di altitudine, perché da sempre soffro molto il caldo e smettevo addirittura di mangiare. Per me questi luoghi rappresentavano anche la libertà, potevo andare da sola in paese o a fare un giretto nei boschi, cosa che invece non accadeva in città. L’amore per lo sci ha fortificato ulteriormente il tutto, da che io ricordi c’è sempre stato questo sogno nel cassetto di potermici trasferire: ogni volta che c’era da tornare in pianura avevo il magone, e non vedere più le cime intorno a me mi dava un leggero senso di mancanza d’aria. Adoro anche il mare, ma riesco a sopravvivere se non ho modo di andarci, mentre se sto troppo lontana dalle montagne soffro. Finiti gli studi, quando ho iniziato a collaborare con le testate, di fatto lavoravo da remoto e una volta che ero provvista di connessione internet poco importava dove mi trovassi. È stato in quel momento che mi sono resa conto di quanto sarebbe stato meglio spostarmi, e che avrei potuto realizzare l’altro sogno di bambina, quello di allenarmi e provare a diventare maestra di sci. Ci sono stati momenti complicati, come quando avevo un piede rotto, non faceva che nevicare e riuscire anche solo a fare la spesa o procurarmi i medicinali era una vera impresa… Una scelta di questo tipo, poi, porta con sé inevitabilmente una certa dose di solitudine, e obbliga a spostamenti più lunghi e onerosi sia per le questioni lavorative, che per ritrovarsi con i propri affetti. Ma i panorami, la calma che i piccoli paesi riescono a regalare, non hanno prezzo. Non credo che riuscirei mai a vivere in una grande città, circondata solo da cemento. In compenso, non ho mai scalato: ho provato un’unica volta, su una parete artificiale, molti anni fa. L’istruttore giocò un brutto tiro a noi ragazze: alla prima disse che aveva fatto un ‘nodo sapone’, e mentre scendeva, con tutto il peso sulla corda, le urlò che si stava sciogliendo. Io salii dopo di lei, ancora con il cuore in gola, le ginocchia che tremavano, una sensazione come di scossa elettrica nelle mani. Provo la stessa cosa, nelle dita, anche solo guardando i video di persone che arrampicano. È un grosso rimpianto, penso sia qualcosa di bellissimo… Per questo credo che il ruolo di chi insegna, di chi avvicina alle montagne e agli sport che vi si praticano, sia importantissimo; soprattutto quando si lavora con i bambini. Deridere, o criticare in malo modo, provocano allontanamento, sfiducia, se non addirittura odio. È una grande responsabilità e bisogna cercare di gestirla al meglio.

Secondo il Rapporto Uncem presentato la settimana scorsa si assiste a un risveglio della montagna. Negli ultimi cinque anni la popolazione nelle zone montane è cresciuta di centomila unità. Come ti spieghi questo fenomeno?

Innanzitutto bisogna capire cosa si intende con montagna: definirla è meno semplice di quanto si creda, basti pensare che, se guardiamo alla delimitazione giuridico-amministrativa, che fa riferimento all’elenco dei ‘comuni montani’ definiti dalla legge n. 991/1952, parliamo del 60% della superficie del territorio nazionale (più di 4.000 comuni su 7.901, tra i quali, per esempio, anche Roma e Cesena, che non sono magari i primi luoghi che immagineremmo, pensando alla montagna). La delimitazione statistica, invece, si basa sulla suddivisione del territorio nazionale per zone altimetriche, che sono definite di montagna se si trovano sopra i 600 metri di altitudine nell’Italia settentrionale e 700 in quella centro-meridionale (interna e litoranea). In questo caso staremmo parlando di 2.487 su 7.901 comuni italiani, ovvero del 35,2% della superficie nazionale. Già più sensato. Da quello che leggo, il rapporto Uncem parla di una crescita di 100.000 unità in 3.471 comuni di montagna: bisognerebbe quindi capire quali aree sono state conteggiate, per poter esprimere un parere circostanziato. In generale, quello che mi sento di dire è che è importante andare a fare un discrimine su quelle che sono davvero zone di montagna, per poter mettere in campo politiche e investimenti basati sulle specificità di questi territori: citando il Libro Bianco sulla Montagna, realizzato da UNIMONT (polo montano dell’Università Statale di Milano, su incarico del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri), a proposito di Trentino-Alto Adige, leggiamo come sia ‘una delle due regioni totalmente montane a mostrare la situazione migliore per quanto riguarda le imprese, l’occupazione e il reddito medio imponibile, a rimarcare che la montanità non costituisce di per sé un fattore limitante’. Quindi, in quei luoghi in cui i servizi essenziali non sono forniti solo sulla base della densità di popolazione – che in montagna è per forza di cose piuttosto bassa – e non si innesca quindi un circolo vizioso che allo spopolamento vede seguire ulteriore abbandono per mancanza dei servizi stessi, è plausibile che le persone possano scegliere la montagna per vivere. Soprattutto a fronte di temperature sempre più proibitive nelle zone di pianura. È possibile che questo fenomeno si sia intensificato nel momento in cui diversi luoghi di lavoro hanno permesso ai dipendenti lo smart working, soprattutto dopo il Covid, e grazie alla digitalizzazione. Per fare un esempio, a casa mia ho la fortuna di avere la fibra fino al mio appartamento, cosa che nell’abitazione di famiglia, appena fuori Pavia, ancora non c’è… Sempre con il Covid credo sia anche aumentata la consapevolezza di quanto sia importante il benessere personale, sia fisico che mentale, e quindi diverse persone potrebbero aver scelto di lasciare le grandi città in favore di comuni di dimensioni più ridotte, più a contatto con la natura. Siamo, però, nel campo delle ipotesi, penso sarebbe interessante andare a fare uno studio su questo tema…

Il cambiamento climatico sta cambiando la montagna? Se sì – come dimostrano gli scioglimenti dei ghiacciai – in che modo?

I cambiamenti sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti e tutte. Nel libro ho parlato soprattutto di quelli che ci colpiscono quando andiamo a camminare, ma dopo gli eventi dell’ultimo periodo direi che non si può non partire dalla questione del rischio idrogeologico: come le colate detritiche in Cadore, o a Bardonecchia, o la frana che in Svizzera, a fine maggio, ha raso al suolo il 90% del villaggio di Blatten, altri sono a rischio. Da un lato abbiamo eventi estremi sempre più violenti e frequenti, dall’altro c’è il problema dell’innalzamento delle temperature anche a quote molto elevate, che provoca la fusione del permafrost – ovvero di quello strato di suolo che, normalmente, rimarrebbe sempre ghiacciato -, rendendo instabili molte pareti rocciose. Come non ricordare, poi, anche il tragico crollo in Marmolada, avvenuto tre anni fa… Questi sono ormai, di fatto, pericoli di cui si deve tenere conto, sia vivendo in questi luoghi, che anche solo frequentandoli. Poi, appunto, la neve è più rara e dura meno, la copertura glaciale si riduce, la disponibilità di acqua potabile diminuisce – influenzando la produttività agricola, l’irrigazione, la produzione di energia idroelettrica -, l’erosione e il dissesto stanno accelerando, gli ecosistemi devono fare i conti con temperature molto diverse. Perdiamo specie animali e vegetali, ci ritroviamo a vivere eventi come Vaia, l’epidemia di bostrico ha colpito duramente i nostri boschi… Gli ambienti montani risentono più di altri del climate change, purtroppo.

Quali consigli ti senti di dare ai neofiti per avvicinarsi alla montagna in modo intelligente?

A chi vuole la risposta completa, consiglio di leggere il libro. Per chi desidera una breve anticipazione, suggerisco, se possibile, di iniziare con l’amico o l’amica, o il parente che ha più esperienza, o, se è qualcosa che può piacere, iscriversi magari a dei trekking di gruppo. Io non ne ho mai fatti moltissimi perché mi piace godermi il viaggio più che raggiungere la meta, e mi fermo sempre a fare fotografie, a controllare animali e piante, qualcosa che chiaramente quando sei con altri non è fattibile. Però su certi percorsi che non mi sarei sentita di fare da sola è stata un’ottima soluzione. Poi, non prefiggiamoci una certa destinazione solo perché super gettonata sui social se non abbiamo mai fatto nulla, cerchiamo qualcosa di semplice, soprattutto come dislivello – ovvero i metri che dovremo prima salire, poi scendere. Utilizziamo delle scarpe con un buon grip, se non le vogliamo acquistare apposta cerchiamo almeno nell’armadio quelle con la suola meno liscia, in modo che facciano più presa e non scivoliamo, portiamo con noi cibo, acqua e dei vestiti più pesanti – in quota fa sempre più freddo, e il meteo può cambiare rapidamente. Controlliamo quest’ultimo, magari non limitandoci alle app, se sono previsti temporali meglio cambiare meta o rinunciare. Rinunciare è il termine chiave: se non ci sentiamo sicuri, se vediamo che sta diventando buio, che sta arrivando il brutto tempo, che un passaggio sembra troppo difficile… Il vero obiettivo, quando si va in montagna, non è raggiungere il luogo X, ma è tornare a casa interi. Se abbiamo delle patologie, informiamoci con il nostro medico su eventuali controindicazioni o precauzioni, non dimentichiamo la crema solare anche in caso di nuvole. E, se vediamo degli animali, non avviciniamoci, non cerchiamo di toccarli: la natura non è quella che vediamo nei cartoni animati, anche gli erbivori sanno difendersi e come risultato rischiamo di farci male noi e far abbattere un animale – come i recenti eventi di cronaca ricordano.

M.O., Schlein: solidarietà ad Albanese, vergognoso silenzio governo

Roma, 10 lug. (askanews) – “Esprimo la mia solidarietà e quella del Partito Democratico a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, per il pesante attacco che sta subendo in queste ore da parte dell’amministrazione Trump, con le sanzioni annunciate da Rubio nei suoi confronti. Questo non è solo l’ennesimo attacco al multilateralismo da parte di Trump, ma anche la conferma del suo sostegno al piano criminale di Netanyahu in Palestina, che Albanese ha sempre denunciato con forza. E trovo vergognoso che il governo italiano non abbia detto una parola in difesa di una cittadina italiana che svolge un incarico così delicato presso l’ONU. Un silenzio di Meloni e Tajani che imbarazza l’Italia e che si aggiunge al loro immobilismo su quanto sta accadendo a Gaza e in tutta la Palestina”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.

Rubio vede Lavrov: incontro franco, serve road map verso tregua in Ucraina

Roma, 10 lug. (askanews) – Gli Stati Uniti vogliono una road map per la fine della guerra in Ucraina, ha dichiarato il segretario di Stato americano Rubio dopo l’incontro a Kuala Lumpur con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, a margine della riunione ministeriale Asean. Un colloquio definito dal capo della diplomazia americana “franco e importante”, riferiscono le agenzie russe e internazionali. “Abbiamo bisogno di vedere una tabella di marcia per capire come questo conflitto possa concludersi. Abbiamo poi condiviso alcune idee su come potrebbe essere, e ovviamente riferirò tutto al presidente già questa sera, con la speranza che ci sia qualcosa su cui poter costruire,” ha detto Rubio ai giornalisti dopo l’incontro con Lavrov.

Start up italiana e stampa 3D, sfida vinta contro gli ostacoli

Roma, 10 Lug. (askanews) – Secondo una recente indagine, il settore della stampa 3D ha raggiunto un valore di 28,1 miliardi di dollari nel 2024, con un tasso di crescita annuo (CAGR) previsto tra il 18% e il 24%. Questo porter il mercato a valere oltre 57,1 miliardi di dollari nel 2028. “Le potenzialit sono enormi”, spiega Fabio Monteleone, ingegnere e amministratore di The Genesys, una startup innovativa che punta a rivoluzionare il settore. “Tuttavia, per un’espansione su larga scala necessario superare alcuni limiti. La complessit delle macchine le rende inaccessibili ai meno esperti, mentre l’impossibilit di controllare il numero di copie stampabili da un file dissuade le aziende strutturate dall’ingresso in questo promettente mercato”. Con The Genesys, Monteleone offre una soluzione concreta, introducendo un nuovo paradigma per il settore industriale che promuove un sistema produttivo decentralizzato e sostenibile.

The Genesys un sistema innovativo nato in Italia che sta gi rivoluzionando l’industria globale della stampa 3D. “La nostra tecnologia”, sottolinea Monteleone, “permette di stampare oggetti pubblicati nel nostro store da aziende e designer in modo semplice, accessibile e sicuro. Basta collegare il nostro hardware alla stampante per eliminare il complesso processo di slicing, garantendo una qualit di stampa superiore. Con un semplice click, possibile dar vita ai prodotti scelti dall’app o dal marketplace. “Questa tecnologia elimina la necessit di spedizioni, con i prodotti che prendono forma direttamente a casa degli utenti. “Gli unici limiti sono la fantasia e la creativit di aziende e creator”, continua Monteleone, “che possono trasformare un semplice file 3D in un prodotto tangibile ovunque nel mondo, riducendo drasticamente i costi di ingegnerizzazione, linee produttive e magazzino. Una vera rivoluzione di cui siamo orgogliosi.”

Fino ad oggi, i file 3D condivisi sui marketplace non permettevano di controllare il numero di copie stampabili, compromettendo la propriet del prodotto. “La nostra soluzione cambia le regole del mercato”, afferma Monteleone. “Con il nostro sistema brevettato basato sulla blockchain, possibile vendere modelli 3D in totale sicurezza, controllando perfino la tiratura delle copie stampabili.”

Grazie agli NFT, l’esperienza di stampa offerta all’avanguardia, utilizzando tecnologie di certificazione avanzate che garantiscono un controllo totale sulle vendite. “Ogni download corrisponde a una stampa effettiva grazie all’NFT ‘Right to Print’, che pu essere scambiato anche su piattaforme esterne. I file originali non vengono mai ceduti agli acquirenti, proteggendo cos i diritti di propriet intellettuale.”

Una volta completata la stampa, l’NFT ‘Right to Print’ viene eliminato e viene generato un nuovo NFT ‘Proof of Print’, che certifica l’originalit e la tracciabilit del prodotto. Questo sistema innovativo rappresenta una svolta per le aziende e i creator che vogliono mantenere il pieno controllo sulle proprie creazioni.

Ucraina, Meloni: dalla Russia nessuna disponibilità, su nulla

Roma, 10 lug. (askanews) – “Fin da subito Zelensky e l’Ucraina hanno accettato la proposta del cessate il fuoco incondizionato, così come hanno assicurato la disponibilità alla fase negoziale. Dall’altra parte nessuna disponibilità è fin qui è arrivata da parte russa, su nulla. Per questo, ed è stato oggetto del nostro dialogo, ribadiamo che secondo noi il percorso è chiaro ed è duplice: continuare a sostenere l’Ucraina e dall’altra parte mantenere, anzi rafforzare, la pressione sulla Russia, soprattutto utilizzando lo strumento delle sanzioni per una pace che sia giusta”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni alla stampa seguite al bilaterale col presidente ucraino Volodymyr Zelensky a margine della Conferenza per la ripresa dell’Ucraina, in corso al centro congressi La Nuvola di Roma.

“La pace – ha sottolineato Meloni – si costruisce con la deterrenza, è questa la linea che in maniera estremamente coerente questo governo ha mantenuto sin dall’inizio dell’invasione” russa.