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mercoledì, 5 Novembre, 2025
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“Anche i ricchi piangono” il nuovo libro di Giulio Centemero

Milano, 8 ott. (askanews) – Milano, citt simbolo di modernit e sviluppo, si scopre fragile. questo il punto di partenza del nuovo libro di Giulio Centemero, “Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city”. Un’inchiesta che porta alla luce i paradossi della metropoli lombarda, specchio delle contraddizioni delle grandi citt globali: dietro il benessere apparente, infatti, emergono squilibri economici, sociali e culturali che mettono in crisi il modello di crescita seguito negli ultimi anni. L’autore analizza fenomeni ormai parte integrante della vita urbana: il caro-affitti, l’impatto delle piattaforme come Airbnb, la contrapposizione tra scuole pubbliche in difficolt e private sempre pi frequentate, l’overtourism, lo smart working, fino al cosiddetto “Cantillon effect”, che mostra come la ricchezza generata in citt sia spesso distribuita in modo diseguale. Una fotografia che non riguarda solo Milano, ma che diventa paradigma per comprendere le trasformazioni delle grandi metropoli mondiali.

“All’interno di questo libro si parla di global cities perch? Perch se nel dibattito quotidiano, quello che leggiamo sui giornali, quello che vediamo in televisione, il cosiddetto dibattito mainstream, si individuano dei problemi, ma non se ne individuano le cause, invece quelle cause, quegli stessi fenomeni, li individuiamo alzando un po’ lo sguardo, andando a guardare quello che succede o successo a New York, quello che succede o successo a Londra, a Los Angeles e via discorrendo, quindi citt che hanno verificato, hanno avuto questi fenomeni prima, per esempio, di Milano che viene presa come esempio. Ecco che quindi l’incremento del prezzo dell’immobile, i problemi legati al sistema educativo e altri temi, si ritrovano osservando non solo l’Italia, cosa che fa il dibattito quotidiano, ma soprattutto guardando quello che succede o successo all’estero e principalmente in queste citt che per caratteristiche sono simili a Milano”. Queste le parole di Giulio Centemero, Autore del libro

Attraverso dati, testimonianze e riflessioni, Centemero propone una lettura che va oltre la cronaca quotidiana e invita a riflettere sul futuro delle nostre citt. Quale modello di sviluppo serve oggi a Milano per restare attrattiva senza espellere residenti e famiglie? Come evitare che i centri storici si svuotino, che i giovani scelgano di emigrare e che la casa diventi un lusso inaccessibile? “Anche i ricchi piangono” non solo un titolo provocatorio, ma un avvertimento: anche i territori pi dinamici e ricchi rischiano di piegarsi sotto il peso delle proprie contraddizioni. Per questo il libro diventa uno strumento utile per avviare un dibattito pubblico sulla direzione che vogliamo dare alle nostre citt e sul modello di comunit che intendiamo costruire.

Ttg, Santanch: “Errore esclusione Israele, turismo ponte di pace”

Rimini, 8 ott. (askanews) – “Ci ha visto assolutamente contrari” l’esclusione dell’ente turistico israeliano dal Ttg, come hanno richiesto il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, e il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale. Perch “il turismo un ponte di pace, un ponte di popoli” e ” stato un grande errore”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Daniela Santanch, a margine dell’inaugurazione del Ttg di Rimini che ospita 2.700 brand espositori da 75 paesi.

“Per me il turismo un ponte di pace, un ponte di popoli. Quindi noi siamo ben contenti di ospitare nella nostra nazione tutti i turisti del mondo – ha spiegato Santanch -. Non ci interessa da che paese arrivano, ci interessa che l’Italia sia veramente un paese ospitale. E soprattutto non siamo mai contro qualcuno, ma siamo a favore della promozione del turismo della nostra nazione”.

Quindi “secondo me stato un errore, ma io oggi alle 16 comunque incontrer il delegato” direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo, Kalanit Goren “che arriva appunto qua alla fiera perch voglio parlare con tutti, sono a disposizione di tutti. Quindi io l’ho detto e continuo a dirlo, per me stato un grande errore”.

Golf, Open di Spagna con Migliozzi, Laporta e Pavan

Roma, 8 ott. (askanews) – Tre italiani per un sogno europeo. Guido Migliozzi, Francesco Laporta e Andrea Pavan saranno in campo a Madrid per la 98esima edizione dell’Open de España, in programma dal 9 al 12 ottobre, alla ricerca di punti pesanti per entrare tra i migliori 70 della Race to Dubai e conquistare così un posto al play-off di Abu Dhabi (6-9 novembre).

Sarà una sfida di altissimo livello, con in campo due dei protagonisti della Ryder Cup 2025, l’irlandese Shane Lowry — autore del birdie decisivo — e l’idolo di casa Jon Rahm, pronto a inseguire il quarto trionfo personale nel torneo.

Nel penultimo appuntamento della stagione regolare del DP World Tour, Laporta (attualmente 58° nel ranking e in procinto di festeggiare 35 anni durante il torneo), Migliozzi (71°) e Pavan (86°) si giocano l’accesso alla fase finale del circuito. Dopo Madrid, infatti, restano solo le tappe di New Delhi e Cheonan prima del gran finale di Dubai (13-16 novembre), riservato ai migliori 50.

Dopo la sconfitta dello scorso anno nello spareggio con Angel Hidalgo, Rahm — astro della LIV Golf e tra gli sportivi più pagati al mondo — punta al poker di successi per eguagliare Gabriel Gonzalez e avvicinare il record storico di Angel de la Torre, vincitore di cinque edizioni. L’Open de España, che resiste dal 1925, ritrova così un duello di fascino tra Rahm e Lowry, galvanizzato dall’impresa europea a Bethpage.

Oltre ai due fuoriclasse, la starting list è ricca di nomi illustri: dal cileno Joaquin Niemann all’americano Patrick Reed, dagli spagnoli David Puig (terzo nel 2024) e Sergio Garcia (campione nel 2002), fino agli inglesi Danny Willett — vincitore del Masters 2016 —, Jordan Smith e John Parry. Spazio anche ai danesi Thorbjorn Olesen e Rasmus Neergaard-Petersen, al nordirlandese Tom McKibbin, al norvegese Kristoffer Reitan e al cinese Haotong Li.

L’Open de España metterà in palio 3,25 milioni di dollari, con una prima moneta di 552.500, ma anche un pass diretto per The Masters e The Open 2026, riservato al vincitore non già qualificato. Nella storia quasi centenaria della competizione, un solo successo italiano: quello di Francesco Molinari nel 2012, seguito dal secondo posto nel 2015, come Emanuele Canonica nel 2002.

Tennis, Auger-Aliassime ai quarti: Musetti battuto in due set

Roma, 8 ott. (askanews) – Lorenzo Musetti saluta il Masters 1000 di Shanghai, battuto da Felix Auger-Aliassime con il punteggio di 6-4, 6-2 in meno di un’ora e mezza di gioco. Una partita perfetta del canadese, che ha espresso un tennis di altissimo livello dall’inizio alla fine. Solido al servizio, incisivo dal lato del dritto e in controllo negli scambi da fondo. In entrambi i set la svolta è arrivata con il break nel quinto game. Nel primo parziale Musetti ha avuto tre chance di controbreak, ma da 0-40 FAA si è salvato con grande qualità (tuttavia resta qualche rimpianto sulla prima palla break). Nel secondo parziale, invece, Lorenzo è uscito dalla partita dopo il break subito. Una sconfitta che pesa anche in ottica Atp Finals: Auger-Aliassime adesso è distante 530 pt da Musetti, ma potrebbe accorciare ulteriormente facendo strada a Shanghai

Germania, produzione industria ai minimi dal 2005 (sull’auto dal 2000)

Roma, 8 ott. (askanews) – Con un crollo ben peggiore del previsto, pari al meno 4,3% rispetto al mese precedente, ad agosto la produzione dell’industria in Germania è tornata a livelli che non si registravano dal 2005. Lo riporta il Financial Times, con una analisi dopo i dati pubblicati oggi dall’agenzia federale di statistica (Destatis).

La contrazione di agosto era ampiamente attesa, dato che riflette il venir meno della ressa produttiva dei mesi precedenti volta a evitare i dazi commerciali decisi dall’amministrazione Trump. Ma il dato riferito dall’agenzia è molto peggiore del meno 1% mediamente atteso dagli analisti.

E se si guarda al comparto dell’auto, la produzione in questo caso è sprofondata del 18,5%. Secondo il Ft, se si escludono i collassi causati dai lockdown imposti a motivo del Covid e quelli della crisi finanziaria precedente, il livello di produzione di auto in Germania è ai minimi dal 2000.

AI, a Borsa della Ricerca survey impatto processi di innovazione

Roma, 8 ott. (askanews) – stata presentata a Catania, in occasione della XVI Borsa della Ricerca 2025, l’indagine “InnoverAI – L’impatto dell’AI nei processi di innovazione”, a cura della Fondazione Emblema. La survey, realizzata nel settembre 2025, ha coinvolto227 imprese italiane attive nei settori ad alta intensit di ricerca e innovazione, offrendo uno spaccato inedito sul reale stato di adozione dell’intelligenza artificiale all’interno del sistema produttivo nazionale. I dati confermano che l’innovazione al centro delle strategie aziendali: il90% delle imprese la considera determinante per competitivit e crescita, e oltre il75% attribuisce all’AI un ruolo fondamentale nei processi innovativi. Tuttavia, emerge un dato significativo:solo il 19,4% delle imprese che ha avviato progetti di AI dichiara di avere soluzioni pienamente operative. E se il 73,6% del campione ha avviato sperimentazioni, la maggior parte si trova ancora in una fase preliminare o prototipale. A frenare l’adozione dell’AI sono soprattutto ostacoli interni: l’83,8% delle aziende segnala resistenze organizzative, mancanza di competenze o difficolt culturali nel recepire le trasformazioni legate all’intelligenza artificiale. Uno dei dati pi incoraggianti riguarda invece il rapporto con il mondo della ricerca: il94,2% delle imprese ha gi attive collaborazioni con universit ed enti scientifici, e il 75,7% le considera accessibili e funzionali. Solo una minoranza (12,3%) segnala criticit, smentendo lo stereotipo di un divario incolmabile tra accademia e impresa.”La volont di innovare c’ – ha dichiarato durante la presentazione Tommaso Aiello, presidente della Fondazione Emblema – ma in molti casi le imprese non hanno ancora trovato il modo di trasformare l’AI in un asset concreto e funzionale. La distanza tra intenzioni e implementazione effettiva resta ampia, ma la Borsa della Ricerca volutamente incentrata sul post PNRR, in particolare su come sfruttare l’esperienza e i progressi nelle tante ricerche portate avanti grazie a questo piano straordinario, per contribuire insieme all’innovazione del nostro Paese nei prossimi anni. In questo Emblema – conclude Aiello – sta facendo la sua parte, offrendo a quasi 500 delegati di imprese e universit: un’occasione concreta di confronto diretto”.La Borsa della Borsa della Ricerca, in programma da questo pomeriggio fino a venerd 3 ottobre, si conferma come il principale appuntamento italiano dedicato al trasferimento tecnologico e all’innovazione. Anche quest’anno, il suggestivo Monastero dei Benedettini si trasformato in un hub di confronto e collaborazione, dove oltre500 delegati tra aziende, universit, startup ed enti finanziati dal PNRR si ritroveranno per condividere idee, progetti e visioni sul futuro della ricerca. Organizzato dalla Fondazione Emblema, in collaborazione con la Regione Siciliana e l’Universit degli Studi di Catania, con il patrocinio della Camera di Commercio Sicilia Orientale, l’evento mira a rafforzare il dialogo tra mondo accademico e sistema produttivo, promuovendo una cultura dell’open innovation capace di valorizzare competenze scientifiche e generare nuove opportunit di investimento.”Siamo lieti di coorganizzare la Borsa della Ricerca e orgogliosi che Catania, per tre giorni, diventi il punto di riferimento nazionale nei rapporti tra universit e imprese”. Lo ha detto Enrico Foti, rettore dell’Universit degli Studi di Catania, a margine. “Mi auguro che questo evento rappresenti un’opportunit concreta per attrarre investitori e aziende interessate a collaborare con la nostra Universit e ad investire nella nostra Regione per accelerare il trasferimento tecnologico e favorire il dialogo tra ricerca e impresa”. Presenti alla Plenaria di apertura anche Dario Cartabellotta, dirigente generale Dipartimento delle Attivit Produttive della Regione, Giuseppe De Pietro, presidente Fondazione FAIR, Marta Rapallini, program manager Fondazione FAIR, Leonardo Sanna, ricercatore Fondazione Bruno Kessler e Concetto Spampinato, responsabile Fondazione FAIR per Universit di Catania.”La Borsa della Ricerca di Catania un appuntamento di grande valore per il nostro territorio, perch mette in contatto universit, centri di ricerca e imprese, creando sinergie indispensabili per la crescita della Sicilia” – ha commentato Edmondo Tamajo, Assessore regionale alle Attivit Produttive. “Desidero ribadire l’impegno del governo regionale a sostenere l’innovazione e a favorire l’incontro tra il mondo accademico e quello produttivo. Abbiamo messo in campo strumenti e risorse importanti per accompagnare le imprese nei processi di ricerca e sviluppo, convinti che solo investendo in conoscenza e competenze la Sicilia potr rafforzare la sua competitivit e creare nuove opportunit di lavoro per i giovani”. La Borsa ha registrato anche gli incontri ‘one-to-one’ tra gruppi di ricerca, startup e R&D manager delle imprese presenti. Oltre mille appuntamenti per favorire collaborazioni concrete e accelerare lo sviluppo di soluzioni tecnologiche.

Il pasticcio di San Francesco e Mattarella avverte: le leggi siano chiare

Roma, 8 ott. (askanews) – Cos’è il 4 ottobre in Italia? E’ la festa nazionale di San Francesco o la solennità civile di Santa Caterina da Siena? Al momento è l’uno e l’altro e il pasticcio ingenerato dalla legge approvata dalle Camere, che istituisce il 4 ottobre come festa nazionale, ha fatto scattare i rilievi del Quirinale. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato stamani la legge, perché comunque, ha precisato, i rilievi messi in evidenza “non riguardano profili di natura costituzionale”, ma ha scritto una lunga lettera ai presidenti di Senato e Camera Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana per dire che, al di là del caso San Francesco che va comuque chiarito, le leggi devono essere chiare e non generare equivoci.

Allo stato attuale la confusione in materia di santi e festività è grande perché, osserva Mattarella, “con due diverse disposizioni normative si prevede che, con riferimento ai due santi, vengano celebrati sostanzialmente i medesimi valori, nello stesso giorno, ma con un diverso regime”. Il 4 ottobre non può essere due cose insieme perché gli effetti di festa nazionale e di solennità civile sono diversi. Tanto per fare un esempio, scrive Mattarella, il fatto che sia solennità civile prevede una serie di attività nelle scuole per promuovere i “valori universali” di cui entrambi i santi in questione sono simbolo. Ma quali attività se quel giorno a causa della festa nazionale le scuole saranno chiuse? Insomma la legge va corretta – “la normativa che disciplina le due ricorrenze richiede interventi correttivi volti a coordinare tra di loro i due testi normativi” – e come è noto spetta al Parlamento farlo (“invito il Parlamento ad apportare al provvedimento i correttivi necessari”).

Il discorso, però, è più largo e Mattarella ci tiene a ribadirlo nel segno di quella leale collaborazione, che già si è vista tra gli uffici legislativi del Colle e quelli di Palazzo Chigi su alcuni particolari provvedimenti, come ad esempio il decreto flussi. L’altro messaggio che si evince dalla vicenda è che il Colle vigila, legge da capo a fondo ogni legge che viene sottoposta alla firma del presidente, passando ai raggi x eventuali incongruità o criticità. “Non posso non sottolineare l’esigenza che i testi legislativi presentino contenuti chiari e inequivoci”, chiude Mattarella. Parole precise che in tempi di legge di Bilancio suonano in un certo modo.

Fratelli d’Italia vuole vietare il velo integrale in pubblico

Roma, 8 ott. (askanews) – Dal divieto di indossare il burqa (“in luoghi pubblici, aperti al pubblico”, scuole e università, “esercizi commerciali e uffici”) al carcere per chi chiede e produce ‘certificati di verginità’ alla tracciabilità dei finanziamenti per le moschee e i luoghi di culto. E ancora: si innalzano le pene per i matrimoni forzati (contro chi fa “leva su precetti religiosi”) e si amplia l’articolo 604 bis del codice penale introducendo il reato di chi professa “idee fondate sulla superiorità o l’odio religioso”. Sono cinque gli articoli della proposta di legge, targata Fratelli d’Italia, presentata alla Camera, dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro e dai firmatari Sara Kelany, Galeazzo Bignami e Francesco Filini.

Una legge, ha affermato Kelany, “contro il separatismo islamico e la creazione di contro-società dove regna la Sharia, enclave separate da quello che è l’ordinamento italiano e dove prolifica il fondamentalismo islamico”.

“Il terrorismo jihadista – si legge nella Pdl – rappresenta un’emergenza globale” e il “separatismo religioso”, si legge, è il “primo passo di un cammino il cui traguardo è prendere il controllo completo della società” attraverso “il rigetto della libertà di espressione, della libera coscienza, del diritto alla libertà di pensiero e finanche – prosegue il testo – del diritto alla blasfemia”. Per Fratelli d’Italia il contrasto al “fondamentalismo religioso” è “necessario” per la “tutela dei valori della Costituzione” e “occorre reagire e non voltarsi dall’altra parte”, ha sottolineato il sottosegretario Delmastro.

La legge si applica agli enti, associazioni e comunità, “le cui finalità statutarie o aggregative siano da ricondurre alla religione, all’esercizio del culto o alla professione religiosa” di confessioni che “non hanno stipulato intese con lo Stato” italiano, di fatto alla religione islamica.

Dissalatore mobile marino, Conti (Mase): tecnologia da replicare

Roma, 8 ott. (askanews) – Alla visita ufficiale a Napoli promossa da Fondazione UniVerde, SOS Terra ETS e Fondazione Marevivo al dissalatore mobile marino realizzato da Marnavi ha partecipato anche il Gen. B. Massimiliano Conti, Vice Capo Gabinetto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: “La sicurezza idrica una priorit nazionale. Operiamo nel solco del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e delle misure del PNRR – Missione 2, Componente 4 per tutelare la risorsa idrica, dentro un quadro di governance che comprende la Cabina di regia per la crisi idrica. In questo percorso, le soluzioni tecnologiche devono essere integrate nel ciclo idrico: efficienza energetica, uso delle rinnovabili, riduzione delle perdite, riuso delle acque e monitoraggi trasparenti restano i nostri criteri guida. Il progetto del dissalatore marino mobile – sviluppato da realt italiane e implementato su un’unit navale dedicata – propone una produzione offshore con rilascio del concentrato in acque profonde e diluizioni in navigazione, riducendo l’impatto sul suolo e sul paesaggio e consentendo una rapida messa in servizio in emergenza. La flessibilit dell’assetto nave-impianto consente di servire pi isole con economie di scala, mentre gli adempimenti effettuati sotto la supervisione del Registro Navale Italiano hanno definito una nuova classe di unit per la produzione e il trasporto di acqua potabile. Sono aspetti coerenti con i nostri obiettivi: massima compatibilit ambientale, qualit dell’acqua per l’uso umano e miglioramento dell’efficienza energetica (fino a +30% il risultato atteso)”, ha commentato.

Il Ft: gli Usa chiedono alla Ue esenzioni per le imprese Usa sulle regole green

Roma, 8 ott. (askanews) – L’amministrazione Usa ha chiesto all’Unione europea di rivedere le normative sulla green economy prevedendo di fatto delle clausole di esenzione a beneficio dei gruppi industriali Usa. Lo riporta il Financial Times citando un documento dell’amministrazione Trump e aggiungendo che “pochi giorni fa Washington ha comunicato le sue richieste alla Commissione europea”.

Oltre a questo documento, il Ft cita come fonti “due funzionari della Ue” anonimi. Tra le richieste vi sono quella di esentare le imprese statunitensi dal presentare piani di transizione climatica e di non imporre le normative compagnie a stelle s strisce che facciano parte delle catene di approvvigionamento.

Secondo il paper dell’amministrazione Trump, le normative europee hanno “una portata extra territoriale che prevede obblighi onerosi per le catene di approvvigionamento, dei requisiti sui piani di transizione climatica e degli adempimenti che avrebbero un impatto negativo per le imprese statunitense che volessero competere sul mercato Ue”, riporta il quotidiano.

Jeff Wall, cos lontano e cos vicino: fotografia oltre la realt

Torino, 8 ott. (askanews) – Se si vuole capire la fotografia contemporanea, il modo in cui entrata a pieno titolo nella scena dell’arte di oggi, non si pu prescindere dal lavoro di Jeff Wall, un artista che ha ridefinito lo stesso medium attraverso un lavoro poderoso sulla costruzione dell’immagine e, per estensione della realt. Le gallerie d’Italia di Torino gli dedicano oggi una importante retrospettiva. “Penso che la fotografia – ha detto Jeff Wall ad askanews – sia un evento, perch accade, deve accadere: ha ragione Susan Sontag, la fotografia un evento in s. Anzi la fusione di due eventi: l’evento che vogliamo vedere e l’evento della sua realizzazione”.

Le fotografie di Jeff Wall, spesso retroilluminate, sono dei dispositivi artistici che ricreano il mondo alla perfezione, che giocano sulla quasi totale aderenza tra l’immagine e la nostra esperienza, eppure sono il frutto di un enorme lavoro di costruzione, per arrivare a definire la nuova naturalezza di ogni gesto. E “gesto” una delle parole chiave per capire il suo lavoro. “Il gesto umano – ha aggiunto il fotografo canadese – non nuovo, solo continua ad apparire in contesti nuovi. Molte delle cose che mi interessano nelle mie fotografie non sono cose nuove, potrebbero essere accadute in qualunque epoca. Il loro elemento di novit per me sta nel fatto che accadono ancora in uno specifico momento e io cerco di ricreare e catturare quel momento”.

A curare l’esposizione stato chiamato David Campany, che da anni segue il lavoro di Wall e ha costruito tutta la mostra intorno a un’impossibilit di richiudere queste enormi fotografie in una definizione. “Guardi un’immagine di Wall – ci ha detto – e ne fai esperienza. Ti sembra che, attraverso di essa, si possa trovare un’idea di fotografia. Poi ne guardi un’altra e percepisci qualcosa di diverso in essa. Io credo in un certo senso che la sua carriera artistica e creativa sia stata lunga perch non ha ancora deciso che cosa sia la fotografia, non ne ha dato una definizione. tutto molto aperto, pu essere molte cose, e alcune di esse non abbiamo nemmeno iniziato a esplorarle”.

Probabilmente il fascino del lavoro di Jeff Wall sta anche in questa incertezza, che profondamene narrativa, tanto che le sue immagini sembrano dei veri e propri racconti. Ma anche qui a un certo punto scatta qualcosa. “Quando faccio una fotografia – ha detto ancora l’artista – io parto dalle parole che la possono descrivere, ma poi la fotografia cancella tutte le parole, perch le trasforma in un’immagine, che una cosa diversa”.

La mostra , poi, un evento importante anche per le Gallerie d’Italia, che a Torino hanno scelto di concentrarsi sulla fotografia contemporanea: percorso che, in qualche modo, trova in questa esposizione un culmine. ” sicuramente uno dei momenti pi importanti del museo – ci ha spiegato Antonio Carloni, vicedirettore delle Gallerie d’Italia di Torino -. Arriviamo da tre anni in cui abbiamo cercato di crescere ad ogni passo: quando poi stato possibile mettere insieme David Campany e Jeff Wall, ed un progetto a cui lavoriamo da circa tre anni, l abbiamo capito che il pi importante critico di Wall poteva in un certo senso costruire un percorso specifico per le gallerie d’Italia di Torino dedicato a quell’artista”.

La mostra “Jeff Wall – Photographs”, aperta al pubblico nel museo torinese di Intesa Sanpaolo dal 9 ottobre 2025 al 1 febbraio 2026.

FT: Washington chiede a Ue esenzioni per imprese Usa su regole green

Roma, 8 ott. (askanews) – L’amministrazione Usa ha chiesto all’Unione europea di rivedere le normative sulla green economy prevedendo di fatto delle clausole di esenzione a beneficio dei gruppi industriali Usa. Lo riporta il Financial Times citando un documento dell’amministrazione Trump e aggiungendo che “pochi giorni fa Washington ha comunicato le sue richieste alla Commissione europea”.

Oltre a questo documento, il Ft cita come fonti “due funzionari della Ue” anonimi. Tra le richieste vi sono quella di esentare le imprese statunitensi dal presentare piani di transizione climatica e di non imporre le normative compagnie a stelle s strisce che facciano parte delle catene di approvvigionamento.

Secondo il paper dell’amministrazione Trump, le normative europee hanno “una portata extra territoriale che prevede obblighi onerosi per le catene di approvvigionamento, dei requisiti sui piani di transizione climatica e degli adempimenti che avrebbero un impatto negativo per le imprese statunitense che volessero competere sul mercato Ue”, riporta il quotidiano.

Dissalatore mobile marino, Giugni: non impatta, fondamentale

Roma, 8 ott. (askanews) – “Finalmente sono su questa nave, ne sento parlare da tanto e la promoviamo da tanto. Il problema dell’acqua urgente e avere questo tipo di soluzioni che non impattano fondamentale”.

Lo ha evidenziato Rosalba Giugni, Presidente Marevivo, in occasione della visita ufficiale promossa da Fondazione UniVerde, SOS Terra ETS e Fondazione al dissalatore mobile marino realizzato da Marnavi al Porto di Napoli.

“Vista l’importanza di disciplinare al meglio questa materia, ci rammarica constatare che la Legge SalvaMare sia ancora lettera morta in attesa dei decreti attuativi, tra cui quello relativo all’Art. 12 che stabilisce criteri stringenti e controlli ambientali sui dissalatori, a testimonianza del fatto che la volont del legislatore nel regolamentare tali impianti era quella di tutelare l’ambiente marino e costiero. La norma, senza i decreti di attuazione specifici, rischia di perdere totalmente la sua efficacia. Il Decreto Siccit, oltretutto, peggiora l’attuale quadro permettendo deroghe all’obbligo di VIA per i dissalatori. La dissalazione su nave permette il superamento delle criticit; promuovere questo genere di impianti, considerato il loro impatto ambientale pressoch nullo, un’importante iniziativa che rappresenta una valida soluzione nella direzione pi volte auspicata da Marevivo”, ha poi aggiunto Giugni.

Esposizione "Dal Seme al Cibo" inaugura celebrazioni per 80 anni FAO

Roma, 8 ott. (askanews) – L’esposizione universale “Dal Seme al Cibo” aperta al pubblico e situata nel cuore di Roma, inaugurerà le celebrazioni per l’80esimo anniversario (16 ottobre) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).

Allestita presso il Parco di Porta Capena, di fronte alla sede della FAO, la mostra offrirà un viaggio alla scoperta della diversità dei sistemi agroalimentari mondiali, presentando tutte le innovazioni e tradizioni che stanno plasmando il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura – da una replica dello “Svalbard Seed Vault” a una serra acquaponica, fino a droni agricoli, satelliti e persino cani addestrati per individuare malattie nelle piante.

La mostra sarà aperta al pubblico da venerdì 10 a domenica 12 ottobre, dalle 10 alle 19, e lunedì 13 ottobre dalle 10 alle 13.

La cerimonia di apertura, riservata agli ospiti e ai media accreditati, si terrà venerdì 10 ottobre dalle 16 alle 18, con la partecipazione del direttore generale della FAO QU Dongyu, di Re Letsie III del Lesotho, del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, del ministro della Pianificazione dello Sviluppo Nazionale dell’Indonesia, Rachmat Pambudy e dell’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti della Città di Roma, Sabrina Alfonsi.

Nei 4 giorni di apertura, oltre a visitare i padiglioni in cui oltre 140 paesi presenteranno le loro innovazioni e prodotti agricoli, si potrà partecipare a workshop e dibattiti che celebrano il patrimonio agroalimentare e l’innovazione.

Performance itineranti e dimostrazioni culinarie arricchiranno ulteriormente la rassegna; lo chef italiano ed Eroe dell’Alimentazione FAO, Max Mariola, guiderà uno show culinario nella giornata di inaugurazione.

A collegare tutta l’esposizione, il “Percorso Monumentale tra gli Alberi”, una passerella in legno recuperato da pini deceduti, progettato per proteggere le radici degli alberi secolari presenti nel Parco di Porta Capena e che sarà donato alla Città di Roma come eredità simbolica.

Realizzata nel quadro della quinta edizione del Forum Mondiale dell’Alimentazione e in vista della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2025 (16 ottobre), “Dal Seme al Cibo” segnerà l’inizio delle celebrazioni per l’80esimo anniversario della FAO.

Da ottant’anni la FAO guida gli sforzi internazionali per sconfiggere la fame e la malnutrizione, e questa mostra rappresenta un momento fondamentale di questo percorso – un invito a riflettere su come conoscenza, innovazione e cooperazione globale possano garantire una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore per tutti.

(copyright photo FAO)

Gimbe: lo smantellamento del Ssn sta spianando la strada ai privati

Roma, 8 ott. (askanews) – “Siamo testimoni di un lento ma inesorabile smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale, che spiana inevitabilmente la strada a interessi privati di ogni forma. Continuare a distogliere lo sguardo significa condannare milioni di persone a rinunciare non solo alle cure, ma a un diritto fondamentale: quello alla salute”. Così Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, ha aperto – presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati – la presentazione dell’ottavo Rapporto sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

“Da anni i Governi, di ogni colore politico, promettono di difendere il Servizio Sanitario Nazionale, ma nessuno ha mai avuto la visione e la determinazione necessarie per rilanciarlo con adeguate risorse e riforme strutturali. Le drammatiche conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: aumento delle disuguaglianze, famiglie schiacciate da spese insostenibili, cittadini costretti a rinunciare a prestazioni sanitarie, personale sempre più demotivato che abbandona la sanità pubblica. È la lenta agonia di un bene comune che rischia di trasformarsi in un privilegio per pochi”, ha detto ancora Cartabellotta. “Nessun Governo – ha spiegato Cartabellotta – ha mai dichiarato di voler privatizzare il SSN. Ma il continuo indebolimento della sanità pubblica favorisce la continua espansione dei soggetti privati, ben oltre la sanità privata convenzionata”.

Oggi, spiega il rapporto GIMBE, i soggetti privati in sanità si muovono su quattro fronti: erogatori (convenzionati o “privato puro”), investitori (fondi di investimento, banche, gruppi industriali), terzi paganti (assicurazioni, fondi sanitari), oltre a tutti i contraenti di partenariati pubblico-privato. “Un ecosistema complesso e intricato – ha aggiunto il Presidente – dove è difficile mantenere l’equilibrio tra l’obiettivo pubblico della tutela della salute e quello imprenditoriale della generazione di profitti”.

Secondo i dati del Ministero della Salute, nel 2023 su 29.386 strutture sanitarie, 17.042 (58%) sono private accreditate e prevalgono sul pubblico in varie aree: assistenza residenziale (85,1%), riabilitativa (78,4%), semi-residenziale (72,8%) e specialistica ambulatoriale (59,7%). Nel 2024 la spesa pubblica destinata al privato convenzionato ha raggiunto Ç 28,7 miliardi, ma in termini percentuali è scesa al minimo storico del 20,8%. A correre davvero è invece il “privato puro”: tra il 2016 e il 2023 la spesa delle famiglie presso queste strutture è aumentata del 137%, passando da 3,05 miliardi a 7,23 miliardi. Nello stesso periodo la spesa out of pocket nel privato accreditato è cresciuta “solo” del 45%, con un divario che si è ridotto da 2,2 miliardi nel 2016 a 390 milioni nel 2023. “Questo scenario – ha avvertito Cartabellotta – documenta una profonda evoluzione dell’ecosistema dei privati in sanità, dove il libero mercato si sta espandendo grazie alle sinergie tra finanziatori ed erogatori privati, creando un binario parallelo e indipendente dal pubblico, riservato solo a chi può permetterselo”.

Dissalatore mobile marino, Pecoraro: risposta win-win

Roma, 8 ott. (askanews) – “In un paese normale una tecnologia innovativa come questa sarebbe stata presentata ufficialmente per essere venduta alle isole minori del Mediterraneo, dell’Indonesia. Abbiamo una tecnologia italiana che ci permette di non inquinare con tanti dissalatori a terra che riempiono di salamoia spesso tossica a volte anche aree protette, dissalando a bordo, al largo, di disperdere la salamoia senza creare danno, una tecnologia win-win sostenuta non a caso dal progetto dell’Unione Europea. Tecnologia italiana da promuovere dunque non solo da noi ma anche all’estero”.

Cos Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione UniVerde, in occasione della visita ufficiale promossa al Porto di Napoli da Fondazione UniVerde, SOS Terra ETS e Fondazione Marevivo al dissalatore mobile marino realizzato da Marnavi.

“Il dissalatore mobile marino offre la soluzione pi sostenibile ed efficace, specialmente per le isole minori e gli arcipelaghi, poich in grado di garantire la fornitura costante di acqua potabile di alta qualit, rispondendo pienamente al diritto dei cittadini di usufruire di risorse idriche sicure, dal punto di vista sanitario, e remineralizzate secondo le normative vigenti. In un contesto nazionale caratterizzato da crescente stress idrico e difficolt di approvvigionamento, questa innovazione italiana si presenta come una risposta estremamente flessibile, modulabile ed efficiente. L’adozione del dissalatore su nave cruciale laddove fondamentale evitare la proliferazione di dissalatori fissi sovradimensionati per via delle esigenze di alta stagione e di quelli pseudo amovibili, spacciati per mobili. Le infrastrutture a terra hanno un notevole impatto paesaggistico, sono fortemente energivore e sono dannose per gli ecosistemi costieri e marini. Si tratta di una scelta di buon senso e responsabilit ambientale. La ricerca scientifica, infatti, ha pi volte evidenziato che gli scarichi di salamoia ad alta concentrazione, prodotti dagli impianti fissi, rappresentano una seria minaccia agli habitat e alla biodiversit, specialmente per la salvaguardia delle nostre incontaminate Aree Marine Protette. questo il significato dell’iniziativa di oggi e dell’appello che rivolgiamo alle Istituzioni per una efficace azione normativa del settore, finalizzata a promuovere l’innovazione tecnologica made in Italy, gi supportata da progetti di ricerca europei”, ha aggiunto Pecoraro Scanio.

Flotilla, Schlein: Israele viola ancora diritto, governi agiscano

Milano, 8 ott. (askanews) – “Ancora una volta il governo israeliano, proprio nelle ore in cui si sta negoziando la tregua, decide di violare il diritto con un sequestro illegale in acque internazionali. Le 9 barche pacifiche e disarmate della Freedom Flotilla Coalition e Thousand Madleens to Gaza, tra cui alcune battenti bandiera italiana, e che portavano medici, medicine e aiuti umanitari sono state bloccate e intercettate e le persone a bordo impegnate per la pace e la solidarietà sono state sequestrate in violazione del diritto internazionale. Chiediamo ai governi di fare tutto ciò che è in loro potere per garantire l’incolumità e per ottenere la liberazione immediata e il rimpatrio di tutti gli attivisti illegittimamente trattenuti, quelli della Freedom appena sequestrati, tra cui 9 italiani, e quelli della Sumud Flottilla detenuti illegalmente da una settimana”. Lo afferma in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein, che sottolinea: “In un momento in cui si negozia finalmente la tregua si dia una segnale chiaro ponendo fine al blocco criminale di aiuti, aprendo un corridoio umanitario permanente verso Gaza e i palestinesi”.

Ue, terza lettera di messa in mora all’Italia su Codice appalti

Roma, 8 ott. (askanews) – La Commissione europea ha inviato all’Italia una terza lettera di messa in mora per il mancato recepimento delle direttive europee sugli appalti pubblici.

Con un comunicato, Bruxelles ricorda che oltre una certa soglia i contratti pubblici devono essere messi in procedura di asta, rispettando i principi di trasparenza, trattamento paritetico, libera concorrenza e non discriminazione dei possibili contendenti.

Secondo la Commissione, le nuove regole su project financing e comunicazioni su elementi tecnici e segreti industriali relativi alle offerte in gara contenute nel nuovo Codice degli appalti dell’Italia tuttora non recepiscono pienamente le direttive europee.

“Per questo la Commissione sta inviando una ulteriore lettera di messa in mora l’Italia, che ora due mesi per rispondere e intervenire sulle carenze rilevate dalla commissione. In assenza di una risposta soddisfacente – si legge – la commissione potrebbe decidere di inviare un parere motivato” che segnerebbe un ulteriore passo formale verso una procedura di infrazione.

Mattarella promulga la legge per festa di San Francesco ma rileva "aspetti critici": c’è anche Santa Caterina

Roma, 8 ott. (askanews) – Il presidente della Repubblica ha promulgato oggi la legge che prevede l’istituzione del 4 ottobre come festa nazionale di San Francesco d’Assisi ma ha inviato una lettera ai presidenti di Camera e Senato per mettere in evidenza alcuni “rilievi” e criticità del testo, ricordando che in quella data si celebra anche Santa Caterina.

“Ho provveduto alla promulgazione della legge – pur se il suo testo presenta alcuni aspetti critici che avverto il dovere di segnalare – in considerazione del significato del provvedimento e della circostanza che i rilievi non riguardano profili di natura costituzionale”, sottolinea il capo dello Stato nella lettera a La Russa e Fontana.

La legge che il presidente Mattarella ha promulgato oggi è quella recante “Istituzione della festa nazionale di San Francesco d’Assisi”, approvata dalla Camera dei Deputati il 23 settembre 2025 e dal Senato della Repubblica il 1 ottobre scorso.

Il Capo dello Stato la promulga ma ‘avverte’ che servono alcuni “correttivi” perché la legge sia chiara e non generi equivoci tra solennità nazionale intitolata a San Francesco e solennità civile intitolata a Santa Caterina.

“L’articolo 1 della legge, al primo comma – al fine di promuovere i valori della pace, della fratellanza, della tutela dell’ambiente e della solidarietà – istituisce la festa nazionale di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, da celebrare il 4 ottobre di ogni anno. Conseguentemente, il secondo comma inserisce il 4 ottobre, quale “festa nazionale di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia”, nell’elenco dei giorni considerati festivi a livello nazionale dai quali derivano gli effetti dell’osservanza del completo orario festivo nei luoghi di lavoro e del divieto di compiere determinati atti giuridici”, osserva Mattarella.

“Il terzo comma dello stesso articolo 1 modifica la legge 4 marzo 1958 n. 132, “Ricorrenza festiva del 4 ottobre in onore dei Patroni speciali d’Italia San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena”, limitandosi a espungere dalla legge e dal suo titolo ogni riferimento a San Francesco – continua Mattarella -. Di conseguenza la legge n. 132 del 1958 adesso prevede che “Il 4 ottobre è considerato solennità civile e giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse, in onore della Santa Patrona d’Italia Santa Caterina da Siena”. Il quadro normativo risultante dalla legge approvata, pertanto, è il seguente: la medesima giornata del 4 ottobre è qualificata sia festività nazionale, in onore di San Francesco d’Assisi, sia solennità civile, in onore di Santa Caterina da Siena”.

“Con due diverse disposizioni normative si prevede che, con riferimento ai due Santi, vengano celebrati sostanzialmente i medesimi valori, nello stesso giorno ma con un diverso regime. In entrambi i casi è previsto, in particolare, che, nella medesima giornata del 4 ottobre, le scuole possano promuovere iniziative dedicate ai valori universali di cui ciascuno dei due Santi è ritenuto espressione. Iniziative peraltro che non potranno più svolgersi il 4 ottobre in quanto giornata ormai festiva – sottolinea il Capo dello Stato -. Per quanto riguarda San Francesco, la possibilità di assumere simili iniziative viene estesa alle amministrazioni pubbliche, agli enti del terzo settore e alle “istituzioni pubbliche a livello nazionale, regionale e locale”. Appare evidente come la normativa che disciplina le due ricorrenze richieda interventi correttivi volti a coordinare tra loro i due testi normativi”.

“Devo far presente che la medesima giornata – il 4 ottobre – non può essere qualificata, al contempo, sia festività nazionale sia solennità civile, anche perché, tra l’altro, da tali qualificazioni il nostro ordinamento fa discendere effetti diversi”, afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella lettera inviata ai presidenti di Camera e Senato. “Va operata, quindi, una scelta in tal senso – verosimilmente abrogando la previsione di solennità civile, meno rilevante – e, necessariamente, chiarendo se fare riferimento per la giornata festiva del 4 ottobre esclusivamente a San Francesco ovvero anche a Santa Caterina, fino ad oggi considerati congiuntamente. Inoltre, un migliore coordinamento merita l’indicazione delle iniziative che le istituzioni potranno assumere e dei loro
contenuti, questo in special modo nel caso in cui si intendesse stabilire date diverse per le due ricorrenze. Fermo restando che, per quanto riguarda le scuole e gli uffici pubblici, bisognerà
tenere conto del carattere ormai festivo della giornata del 4 ottobre”, osserva il presidente.

“Invito pertanto il Parlamento ad apportare al provvedimento i correttivi necessari. Non posso, infine, non sottolineare l’esigenza che i testi legislativi presentino contenuti chiari e inequivoci”, conclude.

Mattarella: legge festa S.Francesco da correggere, leggi siano chiare

Roma, 8 ott. (askanews) – “Invito pertanto il Parlamento ad apportare al provvedimento i correttivi necessari. Non posso, infine, non sottolineare l’esigenza che i testi legislativi presentino contenuti chiari e inequivoci”. E’ quanto scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una lettera inviata ai presidenti di Camera e Senato nella quale spiega che ha promulgato la legge che istituisce il 4 ottobre come festa nazionale di San Francesco ma che la stessa legge presenta delle “criticità” che, seppur non di natura costituzionale, vanno corrette. Infine, l’appello più generale a testi di legge che siano appunto “chiari e inequivoci”.

Ue deferisce Italia a Corte di giustizia Ue su pedaggi stradali

Roma, 8 ott. (askanews) – La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea per il non pieno recepimento delle regole comunitarie su pedaggi e diritti di utilizzo per le infrastrutture stradali. Lo comunica la stessa commissione Ue con una nota, spiegando che a dispetto di una lettera di messa in mora inviata nel maggio 2024 e di un successivo parere motivato dello scorso dicembre, “le autorità italiane non hanno notificato alla commissione la piena trasposizione” delle normative in questione, che era attesa entro lo scorso marzo.

Secondo Bruxelles, Roma avrebbe notificato il recepimento di alcuni aspetti della direttiva in questione, misure che per quanto necessarie vengono ritenute “insufficienti e per questo l’Italia viene deferita la Corte di giustizia dell’Unione europea con la richiesta di imporre sanzioni”.

La direttiva in questione riguarda la tariffazione stradale (direttiva 1999/62/CE) stabilisce norme sui pedaggi calcolati in base alla distanza percorsa sull’infrastruttura e per i bolli di circolazione calcolati in base alla durata di utilizzo dell’infrastruttura. Sebbene gli Stati membri non siano tenuti a recuperare i costi stradali, se lo fanno i diritti devono rispettare i principi dell’Ue chi utilizza paga (gli utenti coprono i costi delle infrastrutture) e chi inquina paga (chi inquina copre i costi esterni quali le emissioni di CO2, l’inquinamento atmosferico e acustico e la congestione del traffico). La direttiva rafforza inoltre le norme dell’UE in materia di non discriminazione di cui all’articolo 18 TFUE.

La direttiva di modifica (direttiva (UE) 2022/362) estende l’ambito di applicazione alle autovetture, ai furgoni, agli autobus, ai pullman e agli autocarri di piccole dimensioni, con esenzioni che terminano entro il 2027. Tale direttiva elimina gradualmente i diritti calcolati in base alla durata di utilizzo dell’infrastruttura per i veicoli pesanti, introduce diritti basati sulle emissioni di CO2 e richiede il recupero dei costi in relazione all’inquinamento atmosferico a partire dal 2026. Gli autocarri a emissioni zero possono ricevere esenzioni o aliquote notevolmente ridotte.

Mattarella promulga legge festa S. Francesco ma invia rilievi

Roma, 8 ott. (askanews) – Il presidente della Repubblica ha promulgato oggi la legge che prevede l’istituzione del 4 ottobre come festa nazionale di San Francesco d’Assisi ma ha inviato una lettera ai presidenti di Camera e Senato per mettere in evidenza alcuni “rilievi” e criticità del testo.

“Ho provveduto alla promulgazione della legge – pur se il suo testo presenta alcuni aspetti critici che avverto il dovere di segnalare – in considerazione del significato del provvedimento e della circostanza che i rilievi non riguardano profili di natura costituzionale”, sottolinea il capo dello Stato nella lettera a La Russa e Fontana.

Università Roma Tre crea la mappa della cultura della Capitale

Roma, 8 ott. (askanews) – Roma capitale della cultura, con un patrimonio e un’offerta culturale senza eguali, ma a più velocità. Un team di accademici dell’Università Roma Tre ha creato la mappa integrata dei luoghi della cultura della città di Roma, nell’ambito della ricerca PNRR “Changes: Cultural Heritage Innovation for Next-Gen Sustainable Society”. La mappa racconta una città con un’attività culturale viva e in aumento, dove la ricchezza artistica e culturale è concentrata principalmente nel cuore storico e monumentale. Lo studio ha individuato anche sette gruppi di zone urbanistiche, dai più ricchi di cultura a quelli quasi deserti, fornendo così una bussola utile per nuove politiche urbane e per gli investimenti delle imprese creative.

Il progetto offre uno strumento per costruire una Roma più equa, dove la cultura diventi non solo vetrina turistica ma anche occasione di coesione sociale.

Il team di accademici di Roma Tre, composto dalle docenti Michela Addis, Giorgia Masili e Caterina Conigliani, ha realizzato la mappa con software di analisi territoriale, basandosi su un lavoro certosino di raccolta dati. Ad essere stati censiti sono 7.422 luoghi della cultura per 59 categorie tra biblioteche, archivi, librerie, cinema, teatri, musei, monumenti e siti archeologici. Un patrimonio imponente, il cui censimento è in continuo aggiornamento, che mostra un divario: il Centro Storico da solo conta 1.169 presidi culturali, con punte impressionanti come i 36 musei e siti archeologici e ben 27 teatri storici, mentre in periferia ci sono diversi quartieri dove mancano teatri e cinema.

I numeri. La mappa mostra, con dati aggiornati ad aprile 2025, come a Roma ci siano 1.165 tra archivi, biblioteche e sale studio; 761 basiliche, chiese e cappelle; 528 edicole; 348 banchi di libri e librerie; 325 ristoranti; 244 tra musei, monumenti e aree archeologiche; 229 teatri; 192 ville storiche; 117 cinema; 112 tra bar, pub ed enoteche; 60 tra discoteche e club da ballo.

Le varie anime delle zone più ricche. La mappa elaborata dall’Università Roma Tre è basata sulla divisione di Roma in zone urbanistiche, in attesa che si concluda il processo, avviato dal Comune, di revisione della geografia urbana della città e si conoscano nel dettaglio i confini dei nuovi quartieri e rioni che sostituiranno le zone urbanistiche. La mappa mostra chiaramente come il Centro Storico sia il fulcro della vita culturale cittadina, con 1.669 luoghi censiti tra monumenti, chiese e basiliche, musei e archivi di rilevanza nazionale, piazze e spazi aperti, strutture ricettive e luoghi di ristorazione legati al turismo culturale dove sono stati accolti eventi. Secondo sul podio troviamo l’Esquilino con 607 luoghi, caratterizzato da un mix di luoghi storici e spazi multiculturali, con un’elevata presenza di teatri e sale polifunzionali e una forte componente commerciale legata alla cultura. Segue Trastevere, che si colloca al terzo posto con 358 luoghi, nota per la presenza di piccoli teatri e spazi per spettacoli, l’elevata concentrazione di ristoranti e locali con eventi musicali e l’importante patrimonio architettonico e religioso. Dal quarto posto troviamo poi la zona urbana di XX Settembre (282 luoghi della cultura) con una ricca presenza di edifici storici e piazze; Prati (211), zona residenziale ma anche turistica; la zona dell’Università La Sapienza (178), con forte presenza di spazi di studio e biblioteche; la Zona Archeologica (163); Nomentano (145) e Salario (132), quartieri residenziali storici con spazi culturali consolidati; Aventino (127), zona caratterizzata da spazi storici e religiosi.

Le zone meno dotate. Tra le zone urbanistiche con assente o scarsa numerosità di luoghi culturali troviamo invece S. Maria di Galeria, area rurale con scarsa densità abitativa (3 luoghi della cultura); Casetta Mistica, Castel Porziano, Castel Romano, Bufalotta, Martignano, Acquatraversa, Acqua Vergine (tutte con soli 2 luoghi della cultura ciascuna). Seguono poi la zona urbana Centro Direzionale Centocelle (1 luogo della cultura); Tor di Valle (1 luogo della cultura); Santa Palomba (0 luoghi della cultura).

La ricerca degli accademici dell’Università Roma Tre mostra come in oltre 103 zone su 155 non esiste un museo o un’area archeologica, in 96 non c’è nemmeno un cinema, in 83 nemmeno un teatro e 57 sono prive anche di una libreria o banco libri.

Il dato stride con la vitalità degli eventi registrata dalla SIAE nel 2023, che conferma un calendario culturale densissimo, concentrato principalmente nelle aree centrali.

“Questa mappatura è la fotografia della Roma della cultura di oggi e vuole essere uno strumento in più non solo per i decisori pubblici, ma anche per le imprese culturali e creative, per avviare una vera rivoluzione culturale nella nostra Capitale – spiega la prof.ssa Michela Addis, docente Roma Tre e responsabile scientifica della ricerca -. Le zone urbanistiche in cui è stata finora suddivisa Roma presentano diverse disomogeneità al loro interno, tanto che il Comune sta procedendo alla revisione delle unità di analisi per migliorare le omogeneità delle aree, ma ci mostrano chiaramente che Roma è una città a più velocità. Il centro gode di una ricchezza straordinaria, ma le periferie rischiano di restare tagliate fuori. Per costruire un’immagine inclusiva e competitiva della città è necessario dunque riequilibrare l’offerta. Con questo progetto abbiamo voluto fornire uno strumento operativo affinché Roma possa diventare un laboratorio internazionale di innovazione culturale, in cui il patrimonio non è solo memoria, ma leva strategica per il futuro della città e delle sue comunità”.

Meloni: nostra economia solida, sistema produttivo resiliente

Roma, 8 ott. (askanews) – “Pur nel complesso contesto internazionale, la nostra economia è solida e il nostro sistema produttivo è resiliente e innovativo”. Lo afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un messaggio inviato all’assemblea di Assonime in corso a Roma.

“Vogliamo continuare ad investire sul protagonismo delle nostre imprese, con il coraggio delle riforme e la forza di scelte strutturali, capaci di incidere nel tempo e imprimere all’Italia quello slancio che per troppi anni le è mancato. È una sfida ambiziosa, che però non possiamo vincere da soli. Abbiamo bisogno del contributo, dell’impegno e della determinazione di tutte le componenti del Sistema Italia, in un grande gioco di squadra che abbia come obiettivo la crescita e il benessere della Nazione”, ha aggiunto.

Meloni: diamo rapida attuazione a delega che riduce pressione fiscale

Roma, 8 ott. (askanews) – “Occorre costruire un rapporto più giusto ed equilibrato tra Stato e imprese. È il motivo per il quale siamo partiti dalla stesura di una riforma organica del fisco: provvedimento che l’Italia aspettava da oltre 50 anni e che punta a ridurre la pressione fiscale e tagliare la burocrazia, oltre che a rifondare il rapporto tra Stato e contribuenti sul buon senso e la fiducia reciproca. La legge delega risponde a questa sfida e ne stiamo dando rapidamente attuazione, con un calendario serrato che ci ha portato finora a varare in via definitiva sedici decreti legislativi e cinque testi unici”. Lo afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un messaggio inviato all’assemblea di Assonime in corso a Roma.

Nobel per la Chimica a Kitagawa, Robson e Yaghi "per lo sviluppo di strutture metallo-organiche"

Roma, 8 ott. (askanews) – L’Accademia reale svedese delle Scienze ha deciso di assegnare il premio Nobel per la Chimica 2025 a Susumu Kitagawa, Richard Robson e Omar M. Yaghi, per lo sviluppo di strutture metallo-organiche.

“I vincitori hanno sviluppato un nuovo tipo di architettura molecolare. Le strutture da loro create – strutture metallo-organiche – contengono grandi cavità in cui le molecole possono fluire dentro e fuori. I ricercatori le hanno utilizzate per raccogliere acqua dall’aria del deserto, estrarre inquinanti dall’acqua, catturare l’anidride carbonica e immagazzinare idrogeno”, si legge nel comunicato.

Meloni: conti pubblici in ordine, nel ’26 indebitamento sotto il 3%

Roma, 8 ott. (askanews) – “Oggi l’Italia può godere di conti pubblici in ordine, è l’unica Nazione del G7 ad essere tornata dopo il Covid in avanzo primario, si avvia ad avere già nel 2026 un indebitamento sotto la soglia del 3% del PIL, può vantare un mercato del lavoro che ha fatto registrare numeri record e indicatori macroeconomici molto incoraggianti”. Lo afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un messaggio inviato all’assemblea di Assonime in corso a Roma.

“Oggi l’Italia – sottolinea la premier – si presenta con rinnovata credibilità di fronte a un quadro economico e finanziario di grande complessità. Credibilità riconosciuta dai mercati, dagli investitori e dai risparmiatori. Lo testimoniano il ritrovato appeal dei titoli pubblici italiani, l’ottima performance della Borsa, lo spread al livello minimo degli ultimi 15 anni, il giudizio delle agenzie di rating e la ritrovata fiducia degli investitori istituzionali, la cui percezione del rischio specifico dell’Italia appare in netto miglioramento rispetto a qualche anno fa”.

A 30 da scomparsa podcast "Voci di Alexander Langer" su RaiPlay Sound

Roma, 8 ott. (askanews) – In occasione dei trent’anni dalla scomparsa di Alexander Langer, RaiPlay Sound presenta dal 15 ottobre “Voci di Alexander Langer”, un podcast Original realizzato da Andrea Borgnino con la collaborazione di Luca Franco e con il prezioso contributo dell’Archivio di Radio Radicale, che restituisce al pubblico la voce e il pensiero di uno dei protagonisti più lucidi e innovativi della politica e dell’attivismo del Novecento.

Intellettuale, politico, saggista, giornalista, pacifista e ambientalista, Langer ha anticipato con il suo lavoro molti dei temi che animano ancora oggi il dibattito pubblico, dal dialogo tra i popoli alla difesa dell’ambiente, fino alla costruzione di una cultura della pace e della convivenza.

La raccolta attinge agli archivi Rai e a quelli di Radio Radicale, offrendo un percorso che attraversa momenti cruciali della sua attività politica e civile. Si passa dalle riflessioni sull’ecologia e sulla necessità di una politica verde per l’Europa, emerse in una puntata di Radio3 del 1986 e in due tribune stampa del 1989 e 1994, alle conversazioni con Gad Lerner a Milano Italia negli anni 1993 e 1994, in cui affronta la guerra nell’ex Jugoslavia e il delicato rapporto con i confini orientali. Ampio spazio viene dato anche al tema del nazionalismo e degli stati-nazione, al centro di un lungo confronto con Marino Sinibaldi nella trasmissione Fine Secolo del 1993. Dai materiali conservati nell’archivio di Radio Radicale emergono invece le sue analisi sul rischio nucleare, la paura dell’atomo e la questione delle minoranze etniche in Alto Adige, temi che Langer affrontava già a metà degli anni Ottanta con la sua consueta lucidità.

“Voci di Alexander Langer” non è solo un omaggio, ma un invito ad ascoltare direttamente le parole di un uomo che ha cercato per tutta la vita di “costruire ponti” là dove prevalgono divisioni e conflitti.

Mattarella a cerimonia Eni Award, Descalzi: presidente ama ricerca

Roma, 8 ott. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sta presenziando al Quirinale alla cerimonia di premiazione della della diciassettesima edizione di Eni Award.

Alla cerimonia partecipano il presidente del Consiglio di Amministrazione di Eni Giuseppe Zafarana e l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi. “Anche quest’anno il presidente della Repubblica ci ospita a casa sua, ci fa un grande onore che denota l’amore del presidente per la ricerca e l’innovazione” ha detto Descalzi.

Il premio Eni Award è evoluto negli anni con l’obiettivo di sviluppare un migliore utilizzo delle fonti energetiche, promuovere la scienza e la tecnologia applicate all’ambiente e valorizzare le nuove generazioni di ricercatori.

Herpes Zoster, il modello Vax Populi per pazienti fragili

Roma, 8 ott. (askanews) – Si tenuta a Roma presso il Centro Roma Eventi Fontana di Trevi la conferenza stampa Nazionale: “PAZIENTI FRAGILI: OLTRE LA SINDROME DI CALIMERO”. Un momento di confronto sull’ Herpes Zoster, anche noto come Fuoco di Sant’Antonio, una malattia debilitante causata dalla riattivazione del virus della varicella. proprio in una stanza d’ospedale o in un ambulatorio oncologico, che deve farsi prevenzione per i pazienti pi fragili, attraverso un vaccino che pu evitare dolore, complicanze e ricoveri. proprio qui che nasce Vax Populi, progetto di titolarit di GSK, svolto da Nume Plus con partner editoriale Giubileo in Salute”. Un progetto nazionale che porta avanti la vaccinazione contro l’Herpes Zoster dentro i percorsi di cura dei pazienti pi fragili, integrandola nelle routine cliniche, perch la prevenzione diventi parte integrante delle cure. Ma cos’ l’Herpes Zoster? Come funziona il vaccino e chi pu farlo? Abbiamo parlato con Ivan Gentile, ordinario di malattie infettive presso l’Universit degli Studi di Napoli Federico II:

” raccomandato per tutte le persone a rischio di riattivazione pi alta rispetto alla popolazione generale. E chi sono? Si tratta di persone con pi di 65 anni, quindi che hanno una immunosenescenza e le persone con malattie immunodepressive, come AIDS o persone che si sottopongono a chemio terapia. Gi sopra i 18 anni possono vaccinarsi”.

VAX POPULI si propone di portare la vaccinazione contro l’Herpes Zoster direttamente nei percorsi di cura dei pazienti fragili, integrandola nella pratica clinica quotidiana. poi intervenuto Stefano Remiddi, coordinatore scientifico del progetto VAX POPULI:

“Vax Populi nasce con l’obiettivo di verificare, ospedale per ospedale i percorsi di cura che fanno i pazienti fragili all’interno delle strutture per poter verificare dove possibile proporre la vaccinazione per Herpes Zoster al fine di proteggere meglio questi pazienti che corrono un rischio di Herpes Zoster decisamente pi alto rispetto alle persone normali. Questo ci ha consentito di fare dei percorsi personalizzati per ogni ospedale e per ogni tipologia di paziente. Abbiamo preso in considerazione pazienti oncologici, reumatologici, pazienti diabetologici ed immunodepressi”:

Positiva l’esperienza del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Brindisi, che svolge una funzione strategica di prevenzione grazie all’attivazione di un ambulatorio dedicato alla vaccinazione dei soggetti fragili accanto al reparto di Malattie Infettive

Infine abbiamo parlato con Stefano Termite, Direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Brindisi:

“Siamo partiti nel 2018, eravamo forse la prima o la seconda esperienza in Italia di questo tipo di ambulatorio vaccinale all’interno di un presidio ospedaliero ed stata all’epoca una grande svolta che ci ha portato a dare un risultato incredibile perch a quell’epoca noi eravamo il riferimento per i pazienti. Questo poi stato interrotto un po’ dall’epoca Covid stato ripreso successivamente presso proprio il reparto di malattie infettive quindi insieme, malattie infettive, igiene, che collaboriamo tantissimo abbiamo intrapreso questo altro percorso che sta andando benissimo”.

Integrare le vaccinazioni nei programmi di cura significa non solo ridurre complicanze evitabili, ma anche consolidare il ruolo dell’ospedale come luogo che protegge e accompagna la persona lungo tutto il suo percorso assistenziale, un progetto VAX POPULI, portato avanti con la tenacia e la convinzione di chi vuole garantire a tutti lo stesso diritto alla salute perch nessuno si senta escluso.

Damiano David trionfa al Forum: la mia vita vicino alla perfezione

Milano, 8 ott. (askanews) – C’è tutto Damiano, ma non ci sono i Maneskin, chi pensava di assistere a un mix di brani suoi e della sua ex band si sbagliava di grosso. Damiano David è andato in scena a Milano davanti a un Forum, più gremito che mai, per la prima data italiana del suo world tour fatto di 34 date che conta già sold out in tutte le date in Europa, Australia e Sud America.

“L’Italia è l’unico posto che mi fa aura, ma la faccio un po’ sotto perchè ci tengo a fare bella figura” ha detto ringraziando il pubblico di Milano che ha riempito tutti i posti disponibili.

Il concerto è iniziato alle 21 spaccate, un’ora e mezza di ottima musica tratta dai suoi lavori solista, con qualche spazio alle cover che Damiano ha sempre amato fare. Poi si è rivolto direttamente ai giornalisti presenti al Forum ma anche al suo pubblico per spiegare quello che ha vissuto e che sta vivendo.

“Questo è per me un momento molto importante nello show perché ho provato a dividere tutto in tre grandi parti. L’inizi rappresenta la mia vita e la vita negli ultimi dieci anni. Tutto è stato gigantesco, velocissimo e super emozionante. E per tantissimo tempo è stata la parte più bella che la vita volesse darmi. Poi sono cresciuto, un giorno qualcosa si è rotto dentro di me, sentivo di non essere capito in ciò che volevo trasmettere” ha raccontato Damiano che poi ha spiegato le ragioni dello stop con i Maneskin. “Questo non ha niente a che fare, voglio specificare, con gli altri componenti della band. Era una cosa solo mia. E dunque per risolverlo non c’era altra possibilità che fare qualcosa da solo, non perché l’amore fosse finito o ci odiassimo, ma semplicemente perché il problema era mio e me lo dovevo risolvere io. E quindi ho scritto questo disco che mi ha fatto capire che il motivo per cui ero triste era perché la mia vita era perfetta, ma solo apparentemente- a aggiunto. – Non era la mia idea di perfezione, era l’idea di qualcun altro. E non c’entravano nulla gli altri componenti della band o di chi mi stava intorno, era forse del me più giovane e meno maturo che non aveva nessuna cazzo di idea di quello che volesse fare nella vita. Non ce l’ho nemmeno adesso, ho 26 anni”.

Infine ha voluto raccontare il momento straordinario che sta vivendo: “Sto provando cose. A me piace dire che la mia seconda vita è iniziata dopo questo disco, perché ho capito davvero tante tante cose. E adesso davvero la mia vita, è qualcosa di molto vicino alla mia idea di perfezione”.

Special guest della serata di ieri a Milano è stato Cesare Cremonini, che a sorpresa è salito sul palco e ha duettato con Damiano sulle note di “La nuova stella di Broadway”.

Sabato 11 e domenica 12 ottobre la doppia tappa al Palazzo dello Sport nella sua Roma il gran finale della Leg Europea. Damiano sta dimostrando ancora una volta il suo talento vocale e il suo inconfondibile carisma.

Negoziati in Egitto, Hamas: scambiate le liste dei prigionieri

Roma, 8 ott. (askanews) – Hamas ha fatto sapere che nell’ambito dei colloqui in corso in Egitto con Israele “sono state scambiate le liste dei prigionieri da rilasciare” e che “prevale ottimismo”.

In un comunicato riportato da Al Jazeera, un esponente della delegazione di Hamas presente a Sharm el-Sheikh, Taher al-Nunu, ha sottolineato che i mediatori stanno “facendo grandi sforzi per rimuovere qualsiasi ostacolo all’attuazione del cessate il fuoco e tra tutti prevale uno spirito di ottimismo”.

“I negoziati si sono concentrati sui meccanismi per arrivare alla fine della guerra, al ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia di Gaza e allo scambio di prigionieri” ha aggiunto – le liste dei prigionieri da rilasciare sono state scambiate oggi secondo i criteri e i numeri concordati. I negoziati indiretti continuano oggi con la partecipazione di tutte le parti e dei mediatori”.

Il secondo tentativo di Lecornu, con "la volontà di avere un bilancio per la Francia entro il 31 dicembre"

Roma, 8 ott. (askanews) – “Ho buone ragioni per comunicarvi che, tra le buone notizie, tutte le consultazioni che ho avuto con la presidente dell’Assemblea Nazionale, signora Braun-Pivet, con il presidente del Senato, Gerard Larcher, con tutti i partiti politici (…) dimostrano che c’è la volontà di avere un bilancio per la Francia prima del 31 dicembre”. Lo ha sottolineato, in una dichiarazione da Palazzo Matignon, il premier francese, Sebastien Lecornu, che ha deciso di sospendere le sue dimissioni e farà quindi, su richiesta del presidente della Repubblica Emmanuel Macron, un secondo tentativo per dare un governo alla Francia.

Il primo ministro è intervenuto in quella che ha definito una “breve conferenza stampa metodologica dopo le prime 24 ore di consultazione”. In serata, ha aggiunto, “mi recherò all’Eliseo per presentare al presidente della Repubblica le soluzioni sul tavolo. Se riusciremo a trovarle”. Tra le formazioni politiche menzionate da Lecornu a proposito delle consultazioni ci sono “l’Udi (Unione dei Democratici e degli Indipendenti), Liot, Les Republicains (Repubblicani), Place Publique, MoDem (Movimento democratico), Horizons, Renaissance e altri”. Intanto, la prima decisione: chi è stato ministro in Francia per poche ore, a seguito delle dimissioni di Sebastien Lecornu, non avrà diritto alle indennità maturate. Lo ha annunciato, da Palazzo Matignon, lo stesso primo ministro dimissionario, che ha deciso di sospenderle.

Si tratta di un punto molto discusso negli ultimi giorni in Francia in seguito alle dimissioni di Lecornu, avvenute meno di 24 ore dopo la nomina di parte del suo governo. “A quanto pare, i membri dell’esecutivo, quando lasciano l’incarico, hanno diritto a tre mesi di indennità se non hanno reddito”, ha ricordato Lecornu in una dichiarazione.

Tuttavia, ha sottolineato, “è chiaro che i ministri che sono stati ministri solo per poche ore non avranno diritto a queste indennità. Ho deciso di sospenderle. Non possiamo cercare di risparmiare denaro se non manteniamo una regola di esemplarità e rigore”.

Bankitalia: le coperture nella manovra dovranno essere certe. Limitare gli interventi di spesa spot

Roma, 8 ott. (askanews) – “Per un paese che ha un debito pubblico elevato come l’Italia, la prudenza nella gestione delle finanze pubbliche è meritoria quanto doverosa. Va coniugata con riforme strutturali che sostengano la crescita e l’innovazione”. Lo ha detto Andrea Brandolini, Capo Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, sul Documento di Finanza Pubblica, in audizione alla Camera sul DPFP, il Documento programmatico di finanza pubblica.

“Il processo di risanamento dei conti procede, ma non è esente da rischi, ancor più alla luce dei molti fattori di instabilità del quadro internazionale. 15 Un improvviso aumento dei premi per il rischio sovrano nelle economie avanzate potrebbe avere ripercussioni negative sulle condizioni di finanziamento e sull’attività economica”, ha avvertito Brandolini, aggiungendo: “Le tensioni geopolitiche hanno spinto il Paese, insieme ai partner della Nato, a sottoscrivere impegni a livello internazionale che comportano un significativo aumento delle spese per la difesa il sentiero programmatico delineato includerebbe solo in parte l’aumento che sarebbe coerente con tali accordi”.

“Il quadro macroeconomico internazionale – ha sottolineato – resta contraddistinto da grande instabilità. Nel nostro paese le condizioni economiche delle imprese e delle famiglie sono nel complesso solide, ma non mancano fattori di vulnerabilità. In queste circostanze, l’economia italiana si mantiene su un percorso di crescita moderata, stimata per il 2025 nell’ordine di circa mezzo punto percentuale, dal DPFP e dai principali previsori. Nel prossimo triennio si prevede che l’aumento del Pil resti inferiore all’1 per cento all’anno”. E “un ulteriore inasprimento delle tensioni commerciali e geopolitiche, soprattutto se accompagnato da un forte incremento della volatilità dei mercati finanziari, potrebbe incidere in misura particolarmente negativa sul Pil”.

“La dinamica della spesa netta concordata in sede europea rappresenta un tetto massimo. In un contesto di elevata incertezza quale quello presente, andrebbe considerata l’opportunità di costituire adeguati margini” ha ricordato il Capo Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’italia, sottolineando: “La manovra delineata nelle sue linee più generali nel DPFP appare incentrata su una ricomposizione del bilancio e prevede un limitato aumento del disavanzo nel 2027-28 rispetto all’andamento tendenziale – aggiunge -. Il Documento non include informazioni sufficienti per avanzare valutazioni sulle singole misure. In ogni caso, gli interventi di copertura dovranno essere certi”.

“Sarebbe inoltre opportuno – ha aggiunto – limitare gli incrementi di spesa o le riduzioni di entrate di natura temporanea: hanno effetti solo transitori sulla domanda, aumentano il livello del debito e risultano spesso difficili da rimuovere”. “Per quanto riguarda il completamento del Pnrr, alla luce delle previsioni aggiornate sulla spesa effettivamente realizzata entro la fine dell’anno in corso, l’imminente revisione del Piano è un’importante occasione da cogliere”, ha inoltre detto Andrea Brandolini, Capo Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’italia, sul Documento di Finanza Pubblica, in audizione alla Camera sul DPFP. La Banca d’Italia non prevede una situazione di recessione per l’Italia con la fine del Pnrr. Lo ha detto Andrea Brandolini, Capo Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’italia, sul Documento di Finanza Pubblica, rispondendo alle domande in audizione alla Camera sul DPFP, spiegando che nelle valutazioni effettuate è già incorporato tale dato. In ogni caso, “una riallocazione tra le diverse poste del bilancio può favorire la produttività e la crescita. Ciò accadrebbe, ad esempio, aumentando le risorse a favore di investimenti, ricerca e istruzione e contestualmente razionalizzando le spese fiscali, rimuovendo gli elementi del sistema tributario che scoraggiano la crescita dimensionale delle imprese, arginando l’erosione della base imponibile dell’Irpef”.

Jeff Wall: la fotografia è enigmatica perché ci somiglia troppo

Torino, 8 ott. (askanews) – Una figura di spalle osserva una grande fotografia, un’opera di Jeff Wall. Ma chi la osserva è lo stesso artista che l’ha realizzata e ora sembra cercare di nuovo di decifrarla. Forse in questo piccolo momento rubato prima di un’intervista possiamo provare a vedere un possibile approccio al racconto del lavoro di Jeff Wall, da sempre portatore di un concetto di realtà fotografica tanto evidente quanto sfidante e problematica.

“Io credo che la fotocamera – ha detto Wall ad askanews – sia un dispositivo unico, che ci permette di catturare quello che i nostri occhi vedono normalmente, o per lo meno fissare qualcosa che assomiglia a ciò che gli occhi umani vedono. Ma è un dispositivo che in un certo senso ancora non capiamo, è troppo ampio, ci assomiglia troppo, è così tanto vicina al modo nel quale facciamo effettivamente esperienza del mondo da risultarci enigmatica. La fotografia ha questa qualità e penso che non sia possibile sfuggirle”.

Il punto è proprio questo: guardiamo una fotografia che assume così tanti elementi della realtà da essere quasi insostenibile. Nella massima chiarezza possibile ci accorgiamo di perdere i punti di riferimento. E la sensazione non vale per una sola immagine, ma ci accompagna lungo tutto il percorso della mostra che le Gallerie d’Italia di Torino hanno scelto di dedicare al grande fotografo canadese.

“Questo artista – ci ha detto Antonio Carloni, vicedirettore delle Gallerie d’Italia di Torino – in fondo è quello che ha preso la fotografia negli anni 70, l’ha trovata nei giornali, l’ha trovata alla documentaria, l’ha trovata dedicata al reportage classico e attraverso l’interpretazione della realtà, attraverso il grande formato, attraverso l’unione di cinema e di pittura e allo stesso tempo di fotografia, l’ha spinta e l’ha appoggiata alle pareti dei grandi musei e delle grandi gallerie”.

Non sappiamo che cosa sia davvero la “realtà”, è chiaro, e le immagini di Jeff Wall contribuiscono ad aumentare questa incertezza. Ma di fronte a esse quello che si prova è un indiscutibile sensazione di “verità” della creazione artistica, pur figlia, e anche questo è altrettanto evidente, di una costruzione tanto minuziosa quanto inafferrabile. E forse proprio a questa perdurante inafferrabilità stava pensando il fotografo fermo davanti all’immagine. (leonardo Merlini)

Lecornu: volontà di avere bilancio per Francia entro 31 dicembre

Roma, 8 ott. (askanews) – “Ho buone ragioni per comunicarvi che, tra le buone notizie, tutte le consultazioni che ho avuto con la presidente dell’Assemblea Nazionale, signora Braun-Pivet, con il presidente del Senato, Gerard Larcher, con tutti i partiti politici (…) dimostrano che c’è la volontà di avere un bilancio per la Francia prima del 31 dicembre”. Lo ha sottolineato, in una dichiarazione da Palazzo Matignon, il premier dimissionario francese, Sebastien Lecornu.

Il primo ministro è intervenuto in quella che ha definito una “breve conferenza stampa metodologica dopo le prime 24 ore di consultazione”. In serata, ha aggiunto, “mi recherò all’Eliseo per presentare al presidente della Repubblica (Emmanuel Macron, ndr) le soluzioni sul tavolo. Se riusciremo a trovarle”.

(segue)

Bankitalia, Panetta: solidarietà è la base per la stabilità nel mondo

Roma, 8 ott. (askanews) – “La solidarietà è una necessità non una opzione”, perché “sia a livello globale, sia a livello di economie avanzate non si possono gettare basi affidabili per la stabilità lasciando indietro quasi due miliardi di persone”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento in apertura questa mattina alla Conferenza internazionale “Cooperative Financial Institutions in the XXI Century for Global Economic and Social Development”, presso il Centro Convegni dell’istituzione a Roma.

E il fatto che in questi giorni “il mondo sembri ignorare questo enunciato non lo rende meno veritiero. La solidarietà è la base per comunità resilienti, il motore di economie sostenibili e la colla che tiene assieme un mondo sempre più fragile”, ha proseguito.

“Dobbiamo preservare e coltivare il nostro capitale sociale, sia a livello locale che a livello globale. La cooperazione può essere impegnativa, ma è preziosa – ha detto il governatore – perché è un investimento su stabilità, sicurezza e giustizia. Assicuriamoci quindi che il credito, che sia a livello di villaggi o transnazionale, serva al suo scopo più alto: costruire fiducia, sostenere la dignità a guidare verso un mondo più giusto e umano”.

Talassoterapia: benefici per il cuore come in assenza di gravit

Milano, 8 ott. (askanews) – Immergesi in una vasca ad alta densit salina per vivere benefici simili a quelli dati dalla micro gravit, con riduzione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca: lo ha evidenziato uno studio pubblicato dal Journal of Physics, condotto, tra gli altri, dal Prof. Alberto Concu e dall’equipe medica del dottor Angelo Cerina, che anche l’ideatore del percorso di talassoterapia offerto dal Forte Village di Santa Margherita di Pula.

“Dopo 10 minuti di immersione – ci ha detto Cerina, direttore scientifico e sanitario del resort – nella nostra vasca con soluzione satura di coloruro di magnesio, quindi sale marino alla massima potenza, la pressione sanguigna si abbassa 10 mm di mercurio e poi si stabilizza su valori normali. Questo accade per un problema neuropsichico, quindi l’assenza di gravit totale alla base di questa riduzione della pressione, proprio perch agisce sul sistema parasimpatico e quindi mette in quiescenza e in situazione ottimale il nervo vago. Questa la nostra conclusione e la nostra considerazione su questo lavoro che stato presentato a Citt del Messico”.

Parte dell’offerta del resort proprio legata alle cure termali e al percorso immaginato all’interno della Spa. “La particolarit della Spa del Forte Village – ha aggiunto Francesco Pili, Spa Manager dell’AquaForte Thalasso e Spa – rappresentata dall’unicit del nostro percorso di talassoterapia, un sistema caratterizzato da sei vasche con temperature e salinit decrescente e dalle propriet incredibili sia a livello fisico che psichico”.

L’esperienza del galleggiamento nelle vasche a maggiore densit salina affascinante e fa pensare a una diversa dimensione del tempo, oltre che dello spazio. E permette, come spiegato dallo studio scientifico, di trovarsi in condizioni simili a quelle sperimentate dagli astronauti nelle missioni spaziali.

Jeff Wall, così lontano e così vicino: fotografia oltre la realtà

Torino, 8 ott. (askanews) – Se si vuole capire la fotografia contemporanea, il modo in cui è entrata a pieno titolo nella scena dell’arte di oggi, non si può prescindere dal lavoro di Jeff Wall, un artista che ha ridefinito lo stesso medium attraverso un lavoro poderoso sulla costruzione dell’immagine e, per estensione della realtà. Le gallerie d’Italia di Torino gli dedicano oggi una importante retrospettiva. “Penso che la fotografia – ha detto Jeff Wall ad askanews – sia un evento, perché accade, deve accadere: ha ragione Susan Sontag, la fotografia è un evento in sé. Anzi è la fusione di due eventi: l’evento che vogliamo vedere e l’evento della sua realizzazione”.

Le fotografie di Jeff Wall, spesso retroilluminate, sono dei dispositivi artistici che ricreano il mondo alla perfezione, che giocano sulla quasi totale aderenza tra l’immagine e la nostra esperienza, eppure sono il frutto di un enorme lavoro di costruzione, per arrivare a definire la nuova naturalezza di ogni gesto. E “gesto” è una delle parole chiave per capire il suo lavoro. “Il gesto umano – ha aggiunto il fotografo canadese – non è nuovo, solo continua ad apparire in contesti nuovi. Molte delle cose che mi interessano nelle mie fotografie non sono cose nuove, potrebbero essere accadute in qualunque epoca. Il loro elemento di novità per me sta nel fatto che accadono ancora in uno specifico momento e io cerco di ricreare e catturare quel momento”.

A curare l’esposizione è stato chiamato David Campany, che da anni segue il lavoro di Wall e ha costruito tutta la mostra intorno a un’impossibilità di richiudere queste enormi fotografie in una definizione. “Guardi un’immagine di Wall – ci ha detto – e ne fai esperienza. Ti sembra che, attraverso di essa, si possa trovare un’idea di fotografia. Poi ne guardi un’altra e percepisci qualcosa di diverso in essa. Io credo in un certo senso che la sua carriera artistica e creativa sia stata lunga perché non ha ancora deciso che cosa sia la fotografia, non ne ha dato una definizione. È tutto molto aperto, può essere molte cose, e alcune di esse non abbiamo nemmeno iniziato a esplorarle”.

Probabilmente il fascino del lavoro di Jeff Wall sta anche in questa incertezza, che è profondamene narrativa, tanto che le sue immagini sembrano dei veri e propri racconti. Ma anche qui a un certo punto scatta qualcosa. “Quando faccio una fotografia – ha detto ancora l’artista – io parto dalle parole che la possono descrivere, ma poi la fotografia cancella tutte le parole, perché le trasforma in un’immagine, che è una cosa diversa”.

La mostra è, poi, un evento importante anche per le Gallerie d’Italia, che a Torino hanno scelto di concentrarsi sulla fotografia contemporanea: percorso che, in qualche modo, trova in questa esposizione un culmine. “È sicuramente uno dei momenti più importanti del museo – ci ha spiegato Antonio Carloni, vicedirettore delle Gallerie d’Italia di Torino -. Arriviamo da tre anni in cui abbiamo cercato di crescere ad ogni passo: quando poi è stato possibile mettere insieme David Campany e Jeff Wall, ed è un progetto a cui lavoriamo da circa tre anni, lì abbiamo capito che il più importante critico di Wall poteva in un certo senso costruire un percorso specifico per le gallerie d’Italia di Torino dedicato a quell’artista”.

La mostra “Jeff Wall – Photographs”, è aperta al pubblico nel museo torinese di Intesa Sanpaolo dal 9 ottobre 2025 al 1 febbraio 2026. (Leonardo Merlini)

Alla Collezione Ramo presentata la quinta Milano Drawing Week

Milano, 8 ott. (askanews) – La Collezione Ramo ha aperto le porte del suo Archivio per presentare una selezione di disegni che dal 22 al 30 novembre 2025 saranno in dialogo con opere di artisti del disegno contemporaneo e protagonisti della quinta edizione della Milano Drawing Week, realizzata in collaborazione e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano.

Alla presenza di Francesco Martelli, direttore della Cittadella degli Archivi, dove si terra la mostra TIMELINE 1991-2025 dall’archivio dei disegni di Vedovamazzei e di Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, che ha colto l’occasione per ringraziare la Collezione Ramo e le gallerie e gli spazi pubblici che ospiteranno le mostre, la curatrice Irina Zucca Alessandrelli ha illustrato ad Askanews la quinta edizione della Milano Drawing Week: “La Milano Drawing Week quest’anno compie cinque anni. sempre una scoperta in giro per la citt, una specie di caccia al tesoro, perch coinvolge diverse realt con un focus sul disegno moderno e contemporaneo. L’idea di fondo far capire alle persone quanto il disegno possa essere divertente e creare una cultura del disegno che ancora manca. A questo scopo abbiamo organizzato una decina di mostre di cui due in istituzioni, una alla Casa degli Artisti, una alla Cittadella degli Archivi, due collettive e poi una serie di mostre monografiche in cui ogni artista invitato sceglie un’opera in prestito dalla Collezione Ramo da mettere nella propria mostra. C’ un itinerario in giro per la citt, poi ci sono vari eventi: workshop per adulti per sbloccare da questo un po’ panico del foglio bianco, di non sapere pensare, di non saper disegnare; workshop per bambini sul costruire delle maschere che si illuminano al buio; un talk alla Pinacoteca Ambrosiana sul disegno nel mondo dell’arte dal punto di vista del mercato, sul disegno contemporaneo. Ci sar una festa di apertura alla Casa degli Artisti il 21 novembre 2025 e poi un concerto di carte di un musicista che interpreta diversi fogli come un’orchestra”.

La curatrice ha poi spiegato perch importante il disegno e il disegnare: “Comincio a pensare che il disegno sia proprio utile in questo momento della storia del mondo perch un modo di fermarsi per pensare, un modo di lasciare scorrere il cervello attraverso la mano ed un modo per restare umani perch comunque siamo scollegati e ci colleghiamo con la nostra emotivit, con la nostra mente”.

Alla Casa degli Artisti ci sar la mostra TOOMANYRECORDSS. Disegni a 33 giri in collaborazione con More Projects. Le gallerie coinvolte sono Artnoble Gallery, Bonvicini 1909, Monica De Cardenas, Triangolo, UNA Galleria, Vistamare, APALZZOGALLERY da Brescia e Szydlowski Gallery da Varsavia.

Torna anche il Premio Milano Drawing Week dedicato a uno degli artisti contemporanei partecipanti e sostenuto dal Gruppo Censeo.

Le informazioni dettagliate sul sito della Milano Drawing Week.

Esserci scomparendo, Francesca Pennini e il suo "Abracadabra"



Torino, 8 ott. (askanews) – Che cosa sta succedendo. Una grande scatola sul palco; una voce che attraversa il tempo, lo spazio e i sentimenti; un corpo preso in prestito, che confonde i piani di realtà e poi quelle bolle di sapone che sembrano venire da un altro mondo. “Abracadabra”, il nuovo spettacolo di Francesca Pennini e del CollettivO CineticO, ha portato a Torinodanza sensazioni profonde, complesse, ma rese coerenti dalla parola, che ha guidato tutta la performance. “Attraverso le parole – ha detto l’artista ad askanews – questo spazio tra me e chi è nella platea, con questo momento invisibile della parola, che per convenzione sappiamo tutti che cos’è, ma che per tutti è una cosa un po’ diversa, entra nel corpo dell’altra persona quindi in qualche modo è una parola magica in questo senso perché tutte le parole lo possono essere”.

La magia va effettivamente in scena, anche in modi, per così dire, tradizionali: escapismo, meraviglia, spaesamento. Ma il punto è probabilmente l’idea di sparizione della stessa Francesca Pennini, accaduta anche nella “realtà”, qualunque cosa questo termine significhi davvero, e poi riportata, in molti modi diversi, sul palco. E scomparendo, il senso di presenza era ancora più forte. “Non lo so come si fa a esserci scomparendo – ha aggiunto – però da un lato mi sembrava che proprio nell’essere in qualche modo l’opposto fosse necessario toccare la sparizione per sentire l’essere. E anche se non sono mai veramente sparita, sono sparita solo per le altre persone, però il fatto di sparire per le altre persone lo rendeva vero anche per me”.

Il corpo, elemento cruciale della danza contemporanea, ovviamente è presente anche nella forma del racconto, drammatico, di una serie di fratture e di malattie, fatto peraltro attraverso l’interpretazione di un perfetto Angelo Pedroni. Ma, anche nelle voci che sembrano arrivare dai confini della follia, resta un senso di rinascita e, possiamo dirlo, una forma di possibile felicità. “Penso che l’elemento di felicità – ci ha detto ancora Pennini – ci sia, e stia nel riconoscere la vita in qualche modo, cioè l’esistere, l’esistere nonostante tutto quello che accade in noi, nel mondo e così via”.

E il mondo, come diceva Wittgenstein, è esattamente tutto ciò che accade, dentro e fuori dal palco, in quella dimensione di superamento di ogni separazione tra il teatro e la vita, che è tipica degli spettacoli del CollettivO CineticO. Momenti nei quali l’arte parla direttamente a noi e, soprattutto, di noi. (Leonardo Merlini)

Il Qatar: servono "forti garanzie internazionali scritte" per assicurare che Israele rispetti il piano di pace

Roma, 8 ott. (askanews) – Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, ha dichiarato in un’intervista ad Al Arabiya, rilanciata dal Times of Israel, che servono “forti garanzie internazionali scritte” per assicurare che Israele rispetti i propri impegni nell’ambito del piano di pace in discussione in Egitto.

Il premier del Qatar, Mohammed Abdulrahman Al Thani, è atteso oggi in Egitto per partecipare ai colloqui indiretti in corso tra Israele e Hamas.

Intanto l’inviato speciale Usa, Steve Witkoff, e il genero del presidente americano, Jared Kushner, sono arrivati a Sharm el Sheikh, in Egitto, per partecipare ai colloqui indiretti tra Hamas e Israele sul piano di pace di Donald Trump per mettere fine al conflitto nella Striscia di Gaza. Lo riporta il sito Axios.

Le forze israeliane intercettano le navi della Freedom Flotilla

Roma, 8 ott. (askanews) – Le forze israeliane hanno intercettato e abbordato poco prima dell’alba, a circa 120 miglia nautiche (220 chilometri) dalle coste della Striscia di Gaza, la nave ammiraglia della Freedom Flotilla Coalition (Ffc), Conscience, e le altre otto imbarcazioni della Thousand Madleens to Gaza (Tmtg) che erano salpate a fine settembre alla volta dell’enclave palestinese con a bordo oltre 150 persone, tra medici, infermieri, giornalisti e attivisti, e aiuti medici a alimentari per un valore di oltre 110.000 dollari.

“Israele non ha l’autorità legale per detenere volontari internazionali a bordo di queste navi – ha denunciato David Heap, del Comitato direttivo della Freedom Flotilla Coalition – questo sequestro viola palesemente il diritto internazionale e gli ordini vincolanti della Corte internazionale di giustizia che chiedono un accesso umanitario senza ostacoli a Gaza. I nostri volontari non sono soggetti alla giurisdizione israeliana e non possono essere perseguiti per voler consegnare aiuti o contestare un blocco illegale. La loro detenzione è arbitraria, illegale e deve cessare immediatamente”.

In una nota, la Freedom Flotilla Coalition ricorda che l’abbordaggio arriva una settimana dopo quello attuato contro le oltre 40 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, avvenuto a circa 70 miglia dalle coste di Gaza, con il sequestro di oltre 450 attivisti, e dopo quello delle navi Handala e Madleen.

Nella nota viene anche ricordato “l’attacco messo a segno da Israele con un drone contro la ‘Conscience’ in acque europee all’inizio di quest’anno, che ha lasciato la nave fuori uso e in fiamme”.

“Questi ripetuti attacchi contro civili disarmati dimostrano la deliberata escalation di Israele e il totale fallimento dei governi nel far rispettare il diritto internazionale”, ha denunciato ancora la Freedom Flotilla, chiedendo “la fine del blocco illegale e mortale di Gaza da parte di Israele; la fine del genocidio di Gaza da parte di Israele; l’immediato rilascio di tutti i volontari rapiti; l’immediata consegna deglo aiuti umanitari direttamente ai palestinesi, indipendentemente dal controllo israeliano; e la piena responsabilità per gli attacchi militari alle imbarcazioni della Flotilla”.

Israele da parte sua ha annunciato che “un altro futile tentativo di violare il blocco navale legale e di entrare in una zona di combattimento si è concluso in un nulla di fatto”. Le navi e i passeggeri saranno trasferiti in un porto israeliano – ha fatto sapere il ministero degli Esteri su X – tutti i passeggeri stanno bene e al sicuro. I passeggeri dovrebbero essere espulsi in tempi rapidi”.

(nella foto dal sito della Freedom Flotilla una delle navi intercettate dalle forze israeliane)

L’ombra nascosta del Sol Levante: come l’estremismo di destra sta mettendo radici in Giappone

In un periodo di ritorno in auge dei movimenti di estrema destra e di ridicolizzazione  dell’ideologia antifascista lungo tutto l’Occidente, la lente delle preoccupazioni del  popolo viene spostata ai paesi dell’estremo oriente solo nella circostanza di un governo opposto al grande impero moderno degli Stati Uniti, come per esempio la Cina di Xi Jinping, e noncuranti dei silenziosi cambiamenti politici che giornalmente  avvengono in questi paesi, per noi lontani e indifferenti, lasciamo correre la macchia del conservatorismo di estrema destra anche in Oriente senza che nessuno se ne accorga.

Conservatismo radicale

Nell’ultimo periodo in Giappone, questa tendenza al conservatorismo radicale si è radicata sempre di più nella struttura sociale del paese, partorendo esempi sempre più lampanti e preoccupanti, come per esempio il partito di estrema destra nato nel 2020 chiamato Sanseito, i cui ideali sono l’ultranazionalismo, il revisionismo storiografico, l’opposizione al mondo LGBT e all’uguaglianza di genere, anti-vaccini, antimmigrazione e pro riarmo. Nonostante si possa affermare che la nascita di questo partito sia causa dell’ondata ideologica di destra degli ultimi anni in tantissimi paesi, e che possa essere ritenuto da molti solo una fase passeggiera e secondaria della politica del paese del Sol Levante, l’aspetto più preoccupante è il “facile terreno di gioco” che questa tipologia di idealismi trova nella società odierna giapponese. La mentalità nipponica comune moderna, infatti, è facilmente improntata ad un pensiero ultranazionalista, ma come mai?

 

Le radici storiche: isolazionismo e Ideologie di superiorità

Se guardiamo indietro alla storia del paese, in aggiunta alle sue forti radici imperiali, l’ideologia conservatrice si è radicata nel tessuto sociale grazie ad un serie di eventi che ancora oggi in maniera indiretta influenzano il pensiero generale. Il primo è la politica autarchica del Sakoku, di periodo Edo (1603-1868), e iniziata con un editto dello shogun Tokugawa Iemitsu nel 1641 ed interrotta d’imperio dal commodoro statunitense Matthew Perry nel 1853, la quale regolamentava molto severamente il commercio e le relazioni estere rendendo la popolazione giapponese isolata dal resto del mondo per circa 200 anni. Un altro importantissimo evento è l’ideologia della “superiorità della razza giapponese” e del “panasianismo nipponico”, portata avanti soprattutto durante il regime fascista giapponese, e nonostante la morte del movimento dopo la Seconda guerra mondiale e la difficoltà di queste ideologie a rimanere in voga, esse hanno comunque lasciato il loro segno nella mentalità del paese.

Oltre al suo passato, il Giappone lascia molto spazio di manovra alla destra conservatrice a causa di una sinistra mal organizzata. Il Partito Comunista  Giapponese (JCP) fondato nel 1922, nonostante sia uno dei partiti giapponesi più coerenti e duraturi della politica giapponese, si rifiuta di entrare in coalizione con altri partiti mantenendo una base elettorale leale e chiarezza morale ma perdendo chiari vantaggi politici, a differenza della destra giapponese, che spaventata dell’enorme terreno guadagnato dal Partito Socialista Giapponese appena formato nel 1955, riunì gli ex del Partito Liberale del Giappone (JLP) e Partito Democratico del Giappone (JDP) per creare una enorme coalizione per consolidare il potere conservatore, facendo nascere il Partito Liberal Democratico (LDP), il quale tuttora mantiene il controllo sul paese.

Inoltre il paese rimane sotto giogo di una disinformazione generale da parte dei media di stampo conservatore e dagli estremisti sui social media su tematiche come il turismo di massa o l’immigrazione, come è stato per esempio per il caso delle “African towns” recentemente, dove la disinformazione di massa sui social media ha scatenato enormi proteste per un semplice gemellaggio tra quattro città giapponesi e altrettante nazioni africane per affrontare le sfide in Africa e rivitalizzare le comunità locali giapponesi soggette all’enorme problema in Giappone  dell’invecchiamento della popolazione.

 

Disinformazione e manipolazione mediatica

E quindi, i giapponesi di oggi, reduci di una lunga storia fortemente conservatrice, vengono attirati dai partiti di destra, e recentemente in modo preoccupante dai partiti di estrema destra, tramite del mero populismo di massa ingannando la popolazione giapponese, fortemente anziana e con un tasso di natalità bassissimo, che le problematiche del paese da debellare siano l’immigrazione, portando esempi di turismo di massa e vandalismo, nonostante gli stranieri residenti in Giappone formino solo il 3% della popolazione, e la preservazione della cultura giapponese,  nonostante la centenaria cultura giapponese abbia profondi collegamenti con la  cultura cinese e in tempi moderni con quella occidentale, specialmente quella  statunitense; come per esempio lo slogan stesso del partito di ultra destra Sanseito, 日本人ファースト (Prima i giapponesi), il quale usa una forma lessicale importata  dalla lingua inglese.

Occhiuto, la sinistra e Macron: questioni di onde

Il mea culpa di Tridico

La politica attuale va avanti con fiacchezza di idee e luminose invenzioni di qualità sia in Italia che all’estero. Pare che etimologicamente la Calabria indichi il luogo dove possa sorgere il bene, per adesso ha calato una scure su Tridico e compagni di avventura. Lo sconfitto ha dichiarato che ”non si è stati convincenti ed occorre ricostruire la fiducia”. Se ne fosse accorto qualche giorno prima non sarebbe poi stato così male. I 5 stelle ottengono una modesta percentuale e la sconfitta del campo largo è pesante.

Ci si giustifica con la scarsa affluenza anche se rispetto al 2022 è aumentato in verità il numero dei votanti residenti nella regione mentre è diminuito il numero degli elettori all’estero. Forse per tempo ci si dovrebbe preoccupare cosa possa semmai lasciare a casa i votanti di cui si patisce ora l’assenza. E’ la solita storia della minaccia di cambiare la legge elettorale prima di ogni consultazione di popolo, per poi il giorno dopo il voto lasciare tutto così com’è.

Campo largo e campo bruciato

Al campo largo resta la carta del rilancio con la stessa formula, rischiando di perdere tutto o di recuperare invece il consenso smarrito. E la scommessa del rosso e nero alla roulette, insisto con gli ultimi spiccioli in tasca su un colore per riprendere le sostanze già andate in fumo. Speriamo non siano di ispirazione le parole di Samuel Beckett: “Fallisci, fallisci ancora, fallisci meglio”.  Per adesso non andrà a finire come i cantanti di Coma Cose che dopo un anno di matrimonio si sono già separati e i loro “cuoricini” non combaciano più per comporne uno che batta a giusto sincrono. La questione comunque non ci toglierà il sonno. Resta il fatto che il Governatore Occhiuto ha avuto l’occhio lungo, dimettendosi e ricandidandosi, indifferente alle occhiatacce della parte opposta.

La Sinistra e la veemenza dei modi

Forse quello che preoccupa il popolo dei moderati è uno stile un po’ barricadero della Sinistra, non solo italiana, e su questo probabilmente occorrerebbe una riflessione. A Genova in Consiglio comunale, in occasione della richiesta di un minuto di silenzio per l’omicidio di Charlie Kirk, un rappresentante del PD ha replicato all’esponente di Fratelli d’Italia, promotore della iniziativa, con una espressione non proprio felice: “Non dire ca…te, vi abbiamo già appesi per i piedi una volta”!

Allo stesso modo con un piglio di intolleranza, Francesca Albanese, la Relatrice speciale dell’Onu sui territori palestinesi occupati da Israele ha abbandonato la trasmissione su la7, durante la puntata In Onda mentre l’editore Francesco Giubilei citava la posizione della senatrice a vita, Liliana Segre, sul termine “genocidio“. La capacità di ascolto si acquista con l’esercizio e non con l’abbandono. “L’altro da me” esiste e bisogna imparare a farsene una ragione. Ci si può sempre consolare con la discrezione assoluta di Francesco DI Maio, rappresentante speciale dell’UE per il Golfo, che su Gaza e contorni non dice un sol fiato.

Ad ogni sconfitta, a Sinistra, si torna a parlare di una figura in grado di coagulare tutti i personaggi in commedia, qualcuno che sappia stringere insieme le anime smaniose di un ruolo che le mantenga sempre sulla cresta dell’onda. Il rischio è quello di un coagulo che interrompa il libero flusso dei desideri con tutti i danni a seguire.

Un’Europa a corto di idee

Ormai è tutto un po’ così. In Francia Macron non molla la presa ed ha dato incarico di comporre un nuovo Governo al buon Lecornu che ha accettato l’incarico per poi dimettersi dopo una manciata di ore. Macron lo ha pregato di riprovarci, 2 possibili governi in pochi giorni. Qualcuno potrebbe dire che si ha una bella faccia di corna o che l’esito sarà quella di tornare a casa cornuti e mazziati. Occorrerebbe trovare non solo in Francia la cornucopia della fortuna ma di questi tempi…

Diritto a sede scolastica vicina al domicilio per docente con disabilità

Dopo l’entrata in vigore della legge 18 luglio 2025 n. 106 “Tutela dei lavoratori affetti da patologie oncologiche, croniche, invalidanti con invalidità del 75%”, si sono riscontrate disapplicazioni del principio di conservazione del posto di lavoro e della sede di servizio nei casi di assenze previste dall’art. 1 della citata norma.

La competenza esclusiva di un capo d’istituto nell’assegnazione del plesso ad inizio anno scolastico – prerogativa introdotta dal combinato disposto dello status dirigenziale e dell’autonomia scolastica – trova infatti un limite nel diritto soggettivo del docente a veder riconosciute alcune tutele che riguardano le proprie condizioni di salute.

Si è già ampiamente evidenziato come l’art. 21 della legge 104/92 stabilisca che un docente titolare di invalidità pari a due terzi, unita al possesso dei requisiti di cui all’art. 3, comma 1, della stessa legge 104, non consenta il suo spostamento di sede se non per urgenti ed indifferibili motivi organizzativi, di cui spetta al dirigente scolastico produrre l’onere della prova, oltre all’obbligo di consultare il docente interessato e di acquisirne il consenso. Figuriamoci se ciò avviene spostando l’interessato fuori dal comune di domicilio, creando una situazione di evidente disagio.

LInterrogazione dell’on. Serracchiani

Sulla materia l’onorevole Debora Serracchiani, firmataria del DDL 153 presentato alla Camera che ha originato l’iter parlamentare conclusosi con l’approvazione unanime e bipartisan della legge 106/2025, ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione e del Merito e a quello della Pubblica Amministrazione.

L’iniziativa è evidentemente volta ad ottenere una risposta che rispetti lo spirito della legge in tema di posto e sede di lavoro, e si ha motivo di credere che il quesito posto trovi fondamento nel fatto che è stato avanzato dalla deputata che ha ispirato la ratio tutelante della legge (e sottoscritto dai parlamentari Furfaro, Girelli, Malavasi).

Giova riportarla, in attesa che i ministri interpellati si pronuncino, auspicando che l’interrogazione abbia riscontro positivo nel confermare la sussistenza di un diritto soggettivo che già la Cassazione ha riconosciuto con le sentenze n. 25379/2016 e 29990/2019.

Il testo dell’interrogazione

“La legge 18 luglio 2025 n. 106 ‘Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche’ prevede all’articolo 1 che i dipendenti pubblici o privati affetti da malattie oncologiche o da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74 per cento, possano richiedere un periodo di congedo, continuativo o frazionato, fino a ventiquattro mesi, conservando nel contempo il proprio posto di lavoro.

Ad inizio del presente anno scolastico vengono invece segnalati casi di docenti che si trovano in queste condizioni di patologie certificate e di invalidità, oltre che titolari di legge 104/92, che – in taluni casi senza preavviso e senza il loro consenso – sono stati assegnati ad altra sede, spesso più disagiata e lontana dal domicilio, senza alcuna spiegazione, se non un eventuale motivo di organizzazione interna, a discrezione del dirigente scolastico.

Le variazioni di sede disposte d’ufficio con modalità difformi all’art. 21 della legge 104 sono provvedimenti lesivi dello spirito della legge 106 che – prevedendo che i due anni di assenza per grave patologia siano frazionabili – non solo depone per la conservazione del posto di lavoro, ma anche della sede lavorativa.

La tutela di questo diritto soggettivo precede qualsiasi motivazione discrezionale di una diversa organizzazione scolastica interna, poiché lo spirito della legge 106/2025 è quello di tutelare la flessibilità della fruizione dei due anni di assenza, conservando la situazione lavorativa pregressa e, in particolare, non il “posto” in senso astratto, ma la vera e propria sede lavorativa effettiva.

Una visione restrittiva del concetto di posto di lavoro finirebbe per diventare punitiva per un docente affetto da patologia grave e non coglierebbe il senso più tutelante, umano e rassicurante che la legge 106/2025 ha voluto significare.

Alla luce dei fatti esposti in premessa, quali misure urgenti i ministri interrogati, ognuno per le proprie competenze, intendano adottare al fine di chiarire questo aspetto ed evitare situazioni umilianti per le persone fragili che la legge ha inteso invece proteggere.”

Una sentenza che fa giurisprudenza

Nel frattempo giunge notizia di una recentissima sentenza del Tribunale del Lavoro di Rimini, del 24 settembre 2025, che riconosce il diritto di un docente con disabilità ad essere assegnato ad una sede scolastica vicina al proprio domicilio.

“Va dunque affermato – stabilisce il giudice adìto – in generale l’obbligo delle amministrazioni scolastiche di attribuire con priorità i posti disponibili al personale che beneficia delle riserve in quanto affetto da gravi patologie e solo in un secondo momento al personale inserito in graduatoria secondo il rispettivo punteggio e che non sia titolare di alcuna riserva.”

La chiarezza cristallina della sentenza conferma quanto sancito dalla normativa vigente sopra richiamata: si auspica un conforme orientamento dei ministri “interrogati” al fine di evitare situazioni che potrebbero integrare l’ipotesi del mobbing lavorativo.

Regionali in Calabria: vince l’astensionismo, movimento di maggioranza

In Calabria, ignorato dai partiti che non fanno assolutamente politica, vince l’astensionismo — movimento di maggioranza (56,78%) — che vuole cambiare sistema, non rendendosi complice dei partiti distanti dal popolo, ignoranti di politica, che ben mascherano e confondono la democrazia con la bandiera dei partiti.

L’intera classe partitica, ambigua, ha abiurato il servire il popolo, servire il bene comune, e i calabresi non ci stanno più ad assecondarli. Lo stadio in cui si trova la Calabria da decenni è noto soprattutto ai calabresi che patiscono inganno e disagio: i gattopardi sanno mimetizzarsi.

Il diritto di non rendersi complici

Chi si astiene esercita un diritto legittimo. È il più legittimo dei diritti non rendersi complici dell’amoralità partitica che, ripeto, non fa politica. La responsabilità etica è la prima qualità che caratterizza la serietà politica. La coscienza al bene si esercita poiché la politica deve servire il popolo con servizi, per questo pagati; e quando ciò non succede, i feudatari abusivi dei partiti si mandano via dalle istituzioni che usano e insultano con un fare irriverente.

Una voce distinta e civile

L’esito delle urne avverte che il popolo sano ha voce e identità, si dissocia rimanendo distinto e distante dal malcostume. Ha voce che grida il diritto ad avere una Calabria politicamente sana, capace.

C’è un movimento di maggioranza in Calabria, parte integrante della società civile, che agisce attivismo sociale dissentendo. Il bene comune ce lo riprendiamo con lo strumento dello spirito di verità, di responsabilità etica con cui deve essere ripulito il territorio: onestà che non si confonde con ‘ndrine, colletti bianchi, grembiulini, saltimbanchi trasmigrati, e un 43,22% — frammentato tra i partiti — asservito al sistema involuto.

 

È tempo di servizio autentico

È tempo di un autentico servizio politico per la Calabria. Non si illudano i trasformisti delle parole, gli squadristi degli accordi a tavolino: la gente che vive i territori e subisce i disagi ha fame di buon senso, verità, onestà; non si fa complice dell’inettitudine.

Ne dovranno prendere atto i partiti: nelle massime rappresentanze dovranno interrogarsi sul perché siano riusciti a non rendersi credibili e ad alimentare sfiducia.

Restituire senso alla politica

Sboccia il sentimento politico in Calabria, quello atto al cambiamento, dedito a servire, frutto del nobile sentimento popolare. Germoglia la poesia costruttiva, voce di umanesimo, di valori sociali che trascendono la concupiscenza in cui è sprofondata.

Si renda senso alla politica poiché chiunque governerà dovrà sapere che non è governatore della Calabria, ma ancora di un sistema insano che non rappresenta la maggioranza dei calabresi.

Occorre prenderne atto!

Salvini contestato a Livorno avverte: fascisti rossi risvegliano mostro

Livorno, 7 ott. (askanews) – Alcune decine di manifestanti contestano Matteo Salvini a Livorno, con cori di insulti e lancio di uova e razzi, e lui denuncia “la pagina poco bella” per la città labronica e accusa la presenza di “fascisti rossi”, invitando il Pd a prendere le distanze, “ma dopo quello che hanno combinato con Landini – dice – ho i miei dubbi”. Davanti ai militanti, poi, parla di una sinistra che “scherza con il fuoco” mentre “Landini rischia di risvegliare un mostro che pensavamo sparito”.

“Ci stanno infilando in un periodo buio, c’e un odio rosso, un odio di sinistra” rilancia “preoccupato”. Ma, promette, “ho chiesto alla mia segretaria di trovarmi due ore per poter tornare a Livorno venerdì”. Già un paio di ore prima che Salvini metta piede a Livorno, per un evento elettorale con tutti i ministri della Lega (stesso format visto nelle Marche) a sostegno del candidato di centrodestra alla Regione Alessandro Tomasi, i manifestanti, tra cui diversi studenti, si ritrovano in viale Italia chiuso al traffico e sorvegliato dalla polizia in tenuta antisommossa. In strada si alternano cori contro il governo “complice di Israele” nel genocidio di Gaza, varie rivisitazioni di “Bandiera rossa” e una ulteriore versione del rap “Giorgia, sono donna, sono madre, sono cristiana”. Quando arriva Salvini – che si ferma a lungo a parlare con i giornalisti proprio davanti ai manifestanti, buttando baci a chi lo insulta – e stupito dalla protesta e dai cori ingiuriosi: “Ci sta che protestino – dice parlando con alcuni cronisti – ma impedire alle persone di passare, questo no. Non me lo aspettavo così” e poi “sono gli stessi che cantano Livorno antifascista”. Quando l’incontro è iniziato un militante denuncia di essere stato strattonato, di aver riportato dei danni al giubbotto, mentre, racconta un dirigente locale, “una ragazza non vedente non ha potuto accedere all’incontro” per problemi di sicurezza. Alla fine due sono gli arresti e Salvini chiosa: ancora pochi. Infine sarà la premier Giorgia Meloni, da Roma, a lanciare un avvertimento: “Attenzione che le cose possono sfuggire di mano”.

“La Giustizia Raccontata”: le sfide dell’avvocato

Roma, 7 ott. (askanews) – Un prestigioso parterre istituzionale, politico e culturale si riunito a Roma per confrontarsi sul ruolo cruciale dell’Avvocatura nell’Italia contemporanea. Luned 6 ottobre la suggestiva Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” ha ospitato l’evento “La giustizia raccontata – Le sfide dell’avvocato tra presente e futuro”. La discussione ha preso spunto anche dalle riflessioni offerte dagli autori dell’omonimo volume, Luca Ponti e Luca De Pauli, che hanno portato la loro visione sul ruolo dell’Avvocato nella societ attuale. Abbiamo parlato con l’Avvocato Luca Ponti, autore del libro “La giustizia raccontata – Le sfide dell’avvocato tra presente e futuro”:

“Le sfide sono tante, io ritengo che siano multiculturali, ci sar la necessit che l’avvocato si doti di nuove competenze in materie sconosciute e esca dalla stretta conoscenza tecnica per accedere anche a forme di comunicazione, di empatia che richiederanno doti diverse”.

Un pomeriggio di alto profilo dedicato al cuore pulsante del sistema legale italiano. L’incontro si rivelato una preziosa occasione di confronto e dialogo, animata da figure autorevoli del mondo giudiziario, istituzionale, politico e culturale. poi intervenuto l’Avvocato Luca De Pauli, autore del libro “La giustizia raccontata – Le sfide dell’avvocato tra presente e futuro”:

“La cosa pi importante l’empatia. L’empatia quello che contraddistingue l’avvocato e quello che far s che questa professione sar sempre una professione umana, mai una professione meccanica, mai una professione gestita da strumenti tecnologici spinti. L’avvocatura umanit, l’avvocatura fantasia, l’avvocatura intelligenza, ma non l’intelligenza artificiale, l’intelligenza naturale”.

La complessa professione di Avvocato stata raccontata attraverso esperienze dirette e testimonianze che ne hanno tracciato il percorso storico, il ruolo attuale e le prospettive future. Momenti di riflessione condivisa hanno accompagnato l’analisi sull’evoluzione del sistema giudiziario italiano, offrendo una visione ampia e articolata.

“Sulla centralit del ruolo dell’avvocato ho gi detto il rammarico di non averlo potuto inserire in Costituzione, la speranza che questo avvenga entro le fine della legislatura e il fatto che l’avvocato deve avere un’assoluta parit formale e sostanziale con il pubblico ministero, ci dovuto sia alla riforma del codice Vassalli degli anni 1988 1989, l’introduzione dell’articolo 111 della Costituzione e adesso auspichiamo il referendum sulla separazione delle carriere”. Queste le parole del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Nel corso del pomeriggio, un parterre d’eccezione si alternato al tavolo dei relatori, portando punti di vista complementari sull’avvocatura e sulle sue interazioni con i poteri legislativo ed esecutivo, a testimonianza di un dialogo corale capace di intrecciare politica, cultura e giustizia.

Tra avanguardia e figurazione, a Parma la luce di Giacomo Balla

Parma, 7 ott. (askanews) – “Un universo di luce”: si intitola cos la mostra di Giacomo Balla che ha portato a Parma, nel Palazzo de Governatore, l’imponente collezione di opere dell’artista possedute dalla Galleria Nazionale di arte moderna e contemporanea di Roma. Un grande itinerario attraverso le stagioni del pittore, non solo quella futurista.

“Una collezione che racconta tutto il percorso – ha detto ad askanews Cesare Biasini Selvaggi, curatore della mostra – dal realismo sociale e divisionista alla grande stagione dell’avanguardia futurista, fino al periodo della figurazione dopo il 1930, il periodo ad oggi pi sottostimato, pi sottovalutato, ma ingiustamente, perch se vero, come vero, che Giacomo Balla uno dei padri nobili dell’astrazione, possiamo dire dopo aver visitato questa mostra, almeno questo il nostro intendimento, che anche uno dei grandi padri nobili della figurazione della seconda met del Novecento fino ai giorni nostri”.

A colpire, in un allestimento che si fa notare per la qualit dell’illuminazione dei dipinti, la forza sia delle opere astratte, sia di quelle figurative, che si susseguono con naturalezza. E per Parma la mostra di Balla anche un ulteriore modo di rafforzare l’impegno nella cultura. “Il Palazzo del Governatore – ci ha detto il sindaco Michele Guerra – la sede espositiva del contemporaneo sulla quale lavoriamo da tanti anni, oggi con questa mostra arrivano delle novit importanti, come la collaborazione con la Galleria d’arte moderna e contemporanea di Roma che ci dice quanto anche in questo campo decisivo il rapporto tra le istituzioni”.

In mostra oltre 60 opere, riunite insieme per la prima volta. “Una grande opportunit – ha aggiunto Lorenzo Lavagetto, vicesindaco e assessore alla Cultura – che abbiamo voluto cogliere assolutamente, perch si tratta di un’operazione culturale di grande livello che porta Parma a una collezione straordinaria”.

Tra gli aspetti su cui punta l’esposizione parmense c’ anche quello di raccontare Balla come pittore in grado di anticipare la societ di massa e l’attenzione alle celebrit, ma, in fondo, il cuore della mostra sta probabilmente in una parola: luce. “La luce della materia, la luce della scienza, ma anche una luce spirituale – ha concluso Biasini Selvaggi -. E credo che la sua lezione possa essere che la vita tutta una ricerca di luce, per gli artisti, ma anche per tutta l’umanit”.

La mostra a Palazzo del Governatore resta aperta al pubblico fino al 1 febbraio 2026.