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sabato, 16 Agosto, 2025
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Ucraina, Meloni: Russia deve dimostrare di volersi impegnare nel negoziato

Roma, 23 giu. (askanews) – “La Federazione russa deve ora dimostrare di volersi seriamente impegnare al tavolo negoziale, ma al momento purtroppo non vediamo questo impegno come dimostrano i sistematici e premeditati attacchi contro gli obiettivi civili particolarmente alla vigilia di eventi importanti come i bombardamenti su Kiev alla vigilia della presenza del presidente Zelens’kyj al vertice del G7”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in aula alla Camera in vista della riunione del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno 2025

“Come se il tentativo fosse invece quello di minare ogni tentativo di fare dei passi avanti verso la pace: in questa fase è importante esercitare sulla Russia una pressione coordinata, siamo pronti a farlo con il 18esimo pacchetto sanzionatorio attualmente in discussione a Bruxelles che si concentra sulla flotta di petroliere riconducibili alla Russia e che vengono utilizzate per aggirare le sanzioni più in generale sul settore energetico sul settore bancario”, ha aggiunto.

M.O., Meloni: reazione Israele a Gaza ha forme inaccettabili, si fermi

Roma, 23 giu. (askanews) – Nei giorni del vertice Nato e della riunione del Consiglio europeo a Bruxelles, “ribadiremo un obiettivo prioritario per l’Italia che è il cessate il fuoco a Gaza” dove “la legittima reazione di Israele a un insensato attacco sta assumendo forme drammatiche e inaccettabili che chiediamo a Israele di fermare immediatamente”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni alla camera in vista del prossimo Consiglio europeo.

Bce, Lagarde ripete segnale di pausa tagli tassi: "Buona posizione"

Roma, 23 giu. (askanews) – Alla Bce con l’ultimo taglio dei tassi “rieniamo che siamo in una buona posizione per navigare le attuali circostanze di incertezza”. Lo ha ribadito la presidente della Christine Lagarde, nel testo della introduttivo della sua audizione al Parlamento europeo, ripetendo una formula che già in precedenza mercati avevano ampiamente interpretato come un segnale di pausa nella manovra di taglie ai tassi di interesse.

“Specialmente nelle circostanze attuali di eccezionale incertezza, seguiremo un approccio basato sui dati in cui le decisioni vengono prese volta per volta – ha riaffermato – per determinare la linea monetaria appropriata. Le nostre decisioni saranno basate sulle prospettive di inflazione e non ci vincoliamo a un particolare percorso dei tassi”.

Iran, risoluzione Pd: governo dica che Italia non partecipa ad attacchi

Roma, 23 giu. (askanews) – La risoluzione Pd impegna il governo “ad affermare con chiarezza, anche in sede di Consiglio europeo, che a seguito dell’attacco di Trump all’Iran non parteciperà ad azioni militari né consentirà che il nostro territorio possa essere utilizzato per fornire sostegno a una guerra che la comunità internazionale deve fermare”. E’ quanto si legge nel documento presentato dai democratici in vista del dibattito parlamentare sul Consiglio europeo.

“E’ necessario che il Governo italiano chiarisca la propria posizione superando ambiguità e contraddizioni: se vuole fermare una guerra dalle conseguenze incalcolabili e promuovere una de-escalation, deve chiedere la cessazione immediata delle azioni belliche sia alla parte israeliana che a quella iraniana”, scrive ancora il Pd nella risoluzione presentata in vista del dibattito parlamentare alla Camera sul Consiglio europeo.

Summit Nato all’Aia, Rutte al debutto nella sua città natale

L’Aia, 23 giu. (askanews) – In un contesto geopolitico sempre più complesso e con un’attualità internazionale molto concentrata sugli attacchi chirurgici Usa contro il programma nucleare iraniano, si tiene a metà pomeriggio all’Aia la conferenza stampa del segretario generale della Nato Mark Rutte pre summit (24-25 giugno).

Rutte gioca in casa questa settimana, visto che si trova nella sua città natale per il suo primo vertice da segretario generale, ma come allenamento ha avuto una intensa corsa contro il tempo negli ultimi giorni, caratterizzata da qualche colpo di scena, dopo un lungo e significativo percorso condiviso per trovare unità per gli impegni futuri tra gli alleati.

In queste ore la Spagna avrebbe ottenuto una formulazione nella dichiarazione finale che le lascerebbe più margini e la possibilità di arrivare con tempi, modi e cifre elastiche. La posizione di Madrid però si è fatta notare venerdì con la lettera del premier Pedro Sanchez, che da alcuni osservatori viene interpretata a uso e consumo di una politica nazionale spagnola segnata dagli scandali.

Qualcuno inoltre si è posto delle domande sulle tempistiche della lettera dalla Moncloa, giunta alla fine di un impegnativo e fruttuoso negoziato condotto da Italia, Francia, Gran Bretagna e altri, che spingevano e hanno ottenuto una significativa flessibilità (10 anni invece di 7 per arrivare all’obiettivo del 3,5% di spese core, una revisione nel 2029, senza aumenti prefissati di anno in anno, e ancora molta flessibilità per quanto riguarda le spese da inserire nel restante 1,5% per quello che genericamente viene indicato come infrastrutture).

Va anche detto che l’operato di Sanchez ha creato una breve e inevitabile condizione di stallo di 24 ore, in un contesto internazionale già abbastanza complicato di suo e in un frangente geopolitico che richiede grande responsabilità degli Alleati. Lo stallo si è concluso nel momento in cui il premier spagnolo ha messo sui social la risposta di Mark Rutte alla sua missiva, lasciando nei commenti margini di ambiguità costruttiva. (di Cristina Giuliano)

Cinecittà World e Luneur Park: David Tommaso nuovo general manager

Milano, 23 giu. (askanews) – Dal prossimo 14 luglio David Tommaso entrerà in Network Holding SpA con il ruolo di General Manager Amusement Parks per dirigere le attività e lo sviluppo di Cinecittà World, il parco divertimenti del cinema e della TV di Roma, Roma World, il parco tematico dell’antica Roma, il parco acquatico Aqua World e lo storico Luneur Park.

“Siamo lieti di dare il benvenuto a David Tommaso nel nostro team – dichiara Antonio Abete, Presidente e AD Cinecittà World Spa – la sua consolidata esperienza rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo dei nostri parchi”.

Professionista nel settore dell’intrattenimento, Tommaso ha sviluppato un’esperienza estesa nei parchi divertimento e acquatici contribuendo alla loro crescita come Direttore Marketing e Vendite a Leolandia e prima ancora a Zoomarine. A salutare il passaggio a questo nuovo incarico anche Giuseppe Ira, Presidente di Leolandia: “Ringrazio David Tommaso per l’ottimo lavoro svolto in questi anni e gli porgo i miei migliori auguri per questa nuova esperienza professionale”. Tommaso ha anche ricoperto ruoli di rilievo in diversi modelli di business nell’entertainment, tra cui direttore commerciale in Blockbuster, direttore vendite in Paramount H.E e sales director in Universal Pictures.

“Sono davvero felice e grato per questa opportunità – commenta Tommaso – ci impegneremo per arricchire l’esperienza dei parchi offrendo contenuti e servizi che possano sostenere il loro posizionamento distintivo e proseguire il processo di crescita”.

Tajani: l’Iran non colpisca le basi Usa, riattivare il dialogo

Bruxelles, 23 giu. (askanews) – “Ho parlato poco fa con il ministro degli Esteri dell’Iran per sollecitare ancora un’azione di reazione che non colpisca le basi americane, per cercare di riattivare un dialogo tra l’Iran e gli Stati Uniti. Ho proposto ancora una volta Roma come sede di questi incontri, così come è già accaduto due volte”. Lo ha riferito il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando ai giornalisti al suo arrivo al Consiglio Esteri oggi a Bruxelles.

Rispondendo alle domande dei reporter, Tajani ha anche chiarito che “le basi italiane non sono state utilizzate” dagli aerei militari americani che hanno rifornito di carburante in volo i bombardieri strategici B2 che hanno colpito le basi nucleari iraniane. “Non ci risulta assolutamente questo”, ha detto il ministro.

“Noi – ha continuato – stiamo lavorando per una de-escalation, ho ribadito che secondo noi l’Iran può procedere con la ricerca del nucleare civile ma non può procedere con il nucleare militare, cioè non può avere la bomba atomica. Ho altresì espresso la preoccupazione e la richiesta di non intervenire con la chiusura dello Stretto di Hormuz, cosa che potrebbe provocare un danno enorme all’economia, innanzitutto iraniana, ma anche di tutti gli altri paesi, compresa la Cina. Il nostro orientamento è quello di favorire una ripresa del dialogo con gli Stati Uniti in maniera diretta, cosa che chiedono gli americani”.

Quanto alle implicazioni di una eventuale chiusura dello Stratto di Hormuz, Tajani ha affermato: “Mi auguro che questo non accada. Ho insistito molto con il ministro degli Esteri iraniano che è stato molto attento alle nostre osservazioni”.

“E’ ovvio – ha ribadito il ministro – che la de-escalation è fondamentale, è l’impegno del governo italiano e deve essere l’impegno dell’Unione europea. E’ quello che cercheremo di fare oggi a Bruxelles: avere una linea chiara a favore della de-escalation. Che significa anche dire no alla bomba atomica iraniana. Ma mi pare che da questo punto di vista gli iraniani abbiano compreso bene che non possono seguire quella strada: devono ritornare indietro – ha puntualizzato – dalla linea rossa che avevano superato, così come aveva detto l’Agenzia nucleare delle Nazioni Unite”.

A una domanda sul feedback avuto dai ministri israeliano e iraniano nelle conversazioni di oggi, Tajani ha risposto: “Mi sembra di aver ricevuto grande attenzione da parte iraniana sulle proposte italiane, sui nostri suggerimenti. Ho chiesto garanzie per i nostri connazionali che sono in Iran, quelli che sono voluti rimanere, garanzie per la sicurezza della nostra ambasciata che è ancora aperta. Questo è un altro tema per noi di grande importanza. E mi sono raccomandato sulla de-escalation, sul nucleare, e ho trovato orecchie attente”.

“Per quanto riguarda Israele – ha aggiunto il ministro -, ho avuto anche la conferma dell’autorizzazione a proseguire con la missione europea a Rafah. Quindi anche i nostri carabinieri rimarranno lì e questo credo che sia una dimostrazione anche di attenzione, di riconoscenza, di riconoscimento del ruolo che i nostri carabinieri stanno svolgendo in un punto delicatissimo del Medio Oriente. Quindi me l’ha riconfermato il ministro, e questo credo che sia un messaggio positivo per l’Italia, per l’Europa e anche per la nostra arma dei carabinieri”.

“Il dialogo – ha insistito Tajani – è sempre fondamentale. Noi italiani abbiamo un dialogo anche con l’Iran, pur non condividendo le scelte dell’Iran abbiamo da sempre tenuto la nostra ambasciata, la nostra ambasciata è ancora aperta mentre tanti altri paesi l’hanno chiusa, perché siamo convinti che attraverso il dialogo si possano ottenere risultati positivi”.

“Mi sono preoccupato – ha puntualizzato il ministro – anche della sicurezza dei nostri connazionali in Iran. Stanno partendo ancora italiani diretti verso l’Azerbaigian. La nostra ambasciata è mobilitata per questo, così come è mobilitata l’ambasciata di Baku per andare a ricevere altri connazionali”.

Tornando alle prospettive per ridurre la tensione in Medio Oriente, Tajani ha osservato: “Intanto, dobbiamo guardare al futuro, non al passato. Ormai l’attacco americano c’è stato, dobbiamo lavorare affinché non ci sia una escalation. Per questo stamane – ha ripetuto – ho parlato a lungo con il ministro degli Esteri dell’Iran, così come ho parlato a lungo con il ministro degli Esteri di Israele. A entrambi ho detto qual è la posizione dell’Italia: noi siamo per il cessate il fuoco, ovviamente a Gaza, ma anche per trovare una soluzione in Iran”.

“Ripeteremo questo messaggio – ha sottolineato – a tutti i nostri interlocutori, e questa dovrà essere, a mio giudizio, anche la linea guida dell’azione politica dell’Unione europea. Dobbiamo parlare con i nostri interlocutori in Israele, in Iran e in altri paesi dell’area medio orientale, ma sempre con la finalità di avere una posizione comune. Cioè, ogni nostra azione deve essere finalizzata a far svolgere all’Europa un ruolo più importante per costruire una situazione di stabilità in tutto il Medio Oriente”.

“Stiamo lavorando per un cessate il fuoco. Stiamo lavorando per la pace, per la pace tra l’Iran e gli Stati Uniti. Questo è il primo obiettivo per noi. Questo è il più importante obiettivo”, ha concluso Tajani.

Mattarella: Pomodoro lascia un grande vuoto, il suo segno è indelebile

Roma, 23 giu. (askanews) – “La scomparsa di Arnaldo Pomodoro, artista poliedrico e geniale, lascia un grande vuoto nel mondo dell’arte. Le sue imponenti opere, esposte nei più importanti musei di tutto il mondo, hanno lasciato un segno indelebile nella storia della scultura contemporanea”. Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato per la scomparsa di Arnaldo Pomodoro.

“Ai suoi familiari e ai suoi allievi esprimo il cordoglio della Repubblica”, conclude il capo dello Stato.

Mattarella: Pomodoro lascia un grande vuoto, suo segno indelebile

Roma, 23 giu. (askanews) – “La scomparsa di Arnaldo Pomodoro, artista poliedrico e geniale, lascia un grande vuoto nel mondo dell’arte. Le sue imponenti opere, esposte nei più importanti musei di tutto il mondo, hanno lasciato un segno indelebile nella storia della scultura contemporanea”. Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato per la scomparsa di Arnaldo Pomodoro.

“Ai suoi familiari e ai suoi allievi esprimo il cordoglio della Repubblica”, conclude il capo dello Stato.

Iran, risoluzione maggioranza: favorire una soluzione diplomatica

Roma, 23 giu. (askanews) – “Sostenere il negoziato volto alla soluzione della crisi in atto in Medio Oriente”, “ribadendo la necessità di favorire una soluzione diplomatica della questione nucleare iraniana”. È uno degli impegni chiesti al governo nella risoluzione presentata dalla maggioranza alla Camera nell’ambito delle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì a Bruxelles.

“I Capi di Stato e di Governo – si legge nelle premesse – dovranno affrontare anche l’acuirsi del conflitto tra Iran e Israele – l’Italia ha sottoscritto nei giorni scorsi a Kananaskis (Canada) la dichiarazione dei leader del G7 in cui si ribadisce l’impegno per la pace e la stabilità in Medio Oriente – che richiede un intervento immediato dell’Europa a sostegno di ogni sforzo negoziale volto a garantire la sicurezza per l’esistenza dello Stato di Israele e l’eliminazione della minaccia nucleare iraniana”.

“Assumono particolare rilievo l’aggravarsi della crisi in Medio Oriente a seguito degli attacchi ai siti nucleari iraniani e, in particolare, gli sforzi finalizzati a un ritorno al tavolo dei negoziati per una soluzione politica alla crisi in atto; i Capi di Stato e di Governo dovranno dunque valutare gli ultimi sviluppi in Medio Oriente sotto molteplici aspetti legati alla dimensione geopolitica, diplomatica e umanitaria”, viene sottolineato.

Danza, "Les Étoiles pour homme" il 13 luglio al Ravenna Festival

Roma, 23 giu. (askanews) – “Les Étoiles pour homme” chiuderà il Ravenna Festival il 13 luglio al Palazzo Mauro De André (ore 21.30). Lo spettacolo vuole lanciare “un guanto di sfida” a George Balanchine che sosteneva che “Il balletto è donna”. A dispetto di quanto asseriva il grande coreografo, i protagonisti di questo gala internazionale di danza, con la direzione artistica di Daniele Cipriani, si declinano tutti al maschile. Con un titolo che prende in prestito la descrizione usata comunemente nel branding dei profumi, “pour homme”, questa edizione speciale – un progetto in esclusiva per il Ravenna Festival – porterà sul palcoscenico la danza maschile con il suo seducente accordo tra forza e grazia.

Ci saranno la stella internazionale Sergio Bernal (Sergio Bernal Dance Company), Davide Dato (Opera di Stato di Vienna), Lloyd Knight (Martha Graham Dance Company), Matteo Miccini e David Moore (Balletto di Stoccarda), i poeti della danza Sasha Riva e Simone Repele (Riva&Repele), nonché la “divina” Tatianna Youbetyabootskaya (al secolo Andrea Fabbri, unico danzatore italiano della troupe en travesti Les Ballets Trockadero de Monte-Carlo). Con loro, i danzatori della MM Contemporary Dance Company (Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa). In alcuni momenti dello spettacolo suoneranno dal vivo il violinista Andrea Obiso (primo violino dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia), il violoncellista Alessio Pianelli, e il chitarrista Daniel Jurado.

Le coreografie portano firme prestigiose, tra cui quelle di Maurice Béjart, Martha Graham, Jerome Robbins, Christopher Wheeldon, Marco Goecke, e il programma include anche molte “prime”, lavori rappresentati per la prima volta in Italia o in Europa, alcuni commissionati appositamente. Inoltre, aleggia (come si vedrà) il profumo, la presenza spirituale, di due tra i più celebri protagonisti della danza maschile di tutti i tempi: Rudolf Nureyev e Mikhail Baryshnikov. “Se noi siamo qui e danziamo, è anche grazie a voi”, sembrano voler dire i danzatori di Les Étoiles pour homme.

Una parata di talenti, ma soprattutto un inno alla libertà dell’Uomo (inteso qui non come genere maschile, bensì come rappresentante dell’umanità nel suo insieme), una libertà che la danza in ogni sua sfaccettatura incarna.

Lloyd Knight danzerà Lamentation che la madre della modern dance Martha Graham creò per se stessa nel 1930 e che finora aveva visto solo interpreti femminili. Knight è infatti il primo uomo a interpretare questo brano storico. Racchiuso in un costume somigliante a una crisalide, il danzatore non si rassegna alla prigionia della sua condizione; ne uscirà una farfalla, un’anima libera dai confini del corpo? Un tema, la libertà, che Knight tocca con accenti politici in Complete the Revolution di Christopher Wheeldon, danzato sul celebre discorso “Jobs and Freedom” che fu pronunciato dall’attivista per i diritti degli afroamericani, John Lewis, in occasione della Marcia su Washington del 1963. A Ravenna questo assolo viene presentato in in forma teatrale per la prima volta.

Matteo Miccini e David Moore sono i protagonisti di Chant du compagnon errant, balletto di Maurice Béjart su un Lied di Mahler (alla creazione danzavano Rudolf Nureyev e Paolo Bortoluzzi) che descrive il viaggio della vita alla ricerca del proprio destino. in cui non è difficile scorgere un’affermazione della diversità. Tema, questo, sempre presente anche nei lavori di Riva&Repele (qui interpreti di loro coreografie: una prima europea, Life is Beautiful, nonché, grande sorpresa della serata, una creazione in prima assoluta sul passo a due del “Cigno Bianco” tratto dal Lago dei Cigni di Ciaikovsky). I due arrivano a Ravenna dirittamente dalle Terme di Caracalla di Roma dove, pochi giorni prima, sarà andato in scena il loro West Side Story. Le coreografie originali del musical di Bernstein erano di Jerome Robbins e proprio del coreografo americano a Ravenna si rappresenterà Suite of Dances, interpretato da Davide Dato su quattro movimenti tratto dalle Suite per violoncello di J.S. Bach, suonate dal vivo da Alessio Pianelli. Questo balletto fu cucito su misura per un grande ballerino come Baryshnikov e si vede: infatti, contiene ogni possibile movimento di danza che un coreografo, con un fuoriclasse a disposizione, gli farebbe eseguire. Dato, una delle glorie della danza italiana all’estero, ne sarà pienamente all’altezza.

Sergio Bernal, caso unico di bailaor di flamenco e bailarín classico, porta a Ravenna il vigore primordiale della danza iberica in Farruca a dos, accompagnato da Daniel Jurado alla chitarra (il brano è una prima assoluta), insieme a Rodin, assolo ispirato a Il Pensatore, opera emblematica dell’artista francese; qui Bernal infonde del soffio vitale la scultura che rappresenta il pensare umano, ambito in cui l’Uomo (sempre con la “U” maiuscola), può veramente essere libero.

Armoniosa Unità è la nuova versione, commissionata per Les Étoiles pour homme, di una coreografia di Michele Merola ed Enrico Morelli. Accompagnati dalla splendida Ciaccona di Bach, eseguita dal vivo da Andrea Obiso che suona un Guarneri del Gesù, i quattro interpreti danzano la possibilità di percorrere, in unione e anche nella diversità, una strada che porti al bene comune. Al volo degli uccelli, da sempre simbolo di libertà, allude anche, in prima italiana, Kiss a crow, di Marco Goecke, fra i maggiori coreografi contemporanei. Qui il pennuto non è un cigno, bensì un corvo, una cornacchia forse (danza Matteo Miccini). Tuttavia è un cigno, anche se piuttosto spennacchiato, quello interpretato, a chiusura del gala, dal “Trock” Youbetyabootskaya/Fabbri nella parodia de La morte del cigno di Mikhail Fokine. Può sembrare singolare chiudere un gala di grande danza e alti riferimenti con un momento di leggerezza, eppure ha un suo perché: etimologicamente, la radice delle parole “spiritoso” e “spirituale” è la medesima. Daniele Cipriani, ideatore e direttore artistico di questo gala, ha sottolineato: “L’invito è a trovare la connessione tra i due aspetti complementari dell’esperienza umana, a trovare un equilibrio tra leggerezza e profondità. L’umorismo può alleggerire il peso della vita per permettere allo spirito umano di spiccare il volo verso quelle vette a cui noi tutti, uomini e donne, aspiriamo”.

M.O., Kallas: i 27 discuteranno sulla revisione dell’Accordo con Israele

Bruxelles, 23 giu. (askanews) – I ministri degli Esteri dell’Ue “discuteranno oggi del Medio Oriente in senso ampio, e anche di Gaza e dell’articolo 2 dell’Accordo di associazione Ue-Israele”, che riguarda il rispetto dei diritti umani e della democrazia. Lo ha detto l’Alta Rappresentante per la Politica estera comune dell’Ue, Kaja Kallas, parlando ai giornalisti al suo arrivo alla riunione del Consiglio Esteri che si tiene oggi a Bruxelles.

“C’è il rapporto sulla revisione dell’articolo 2, dell’Accordo, gli Stati membri lo hanno avuto, ci sono anche le conclusioni. Ne discuteremo oggi. Israele ha mandato la propria risposta, quindi gli Stati membri hanno anche quella. E’ chiaro che ci sarà una discussione ampia. E poi naturalmente parleremo di quello che si può fare ulteriormente, di quali passi ulteriori possiamo fare”, ha concluso Kallas.

Ricerca e innovazione nella nutraceutica: Erfo cresce in Europa

Milano, 23 giu. (askanews) – Una PMI innovativa integrata su tutta la filiera, specializzata nella formulazione, produzione e commercializzazione di prodotti nutraceutici: Laboratorio Farmaceutico Erfo S.p.A un’azienda che ha scelto di lavorare molto sulla ricerca.

“Oggi Erfo – ha detto ad askanews il presidente e ad di Ergo, Alessandro Cut – una societ benefit con una propria divisione di R&D che investe il 4% in ricerca e sviluppo, integrando sia la produzione che la commercializzazione. Erfo ha due anime complementari che sono la Medical Division che sviluppai prodotti nutraceutici ad alto valore scientifico come il nostro ultimo progetto Osteo-therapy, mentre la seconda anima la divisione benessere a cui viene affidata la commercializzazione dei prodotti sia per la riduzione del peso che del benessere a 360 gradi”.

Le attivit di Erfo comprendono anche un format sviluppato in Francia e Belgio, che integra la vendita di prodotti nutraceutici, l’assistenza continuativa nei percorsi nutrizionali e trattamenti estetici innovativi e una rete di franchising specializzata nell’high tech fitness e nel fast fitness, che offre percorsi di allenamento personalizzati, legati al benessere e alla salute. Con una prospettiva che guarda anche in modo deciso all’internazionalizzazione dell’azienda, che da Milano ha anche recentemente lanciato una novit.

“A Palazzo Mezzanotte – ha aggiunto Cut – abbiamo presentato il nostro nuovo brevetto, l’Osteo-therapy, che destinato ad accelerare l’osteo-integrazione nell’ambito degli impianti dentali. un progetto con un budget complessivo da 8 milioni, cofinanziato dal MIMIT attraverso gli accordi di innovazione”.

Nel 2025 sono infatti previsti in Italia 2,3 milioni di nuovi impianti dentali, in un mercato che ha raggiunto i 15 milioni di pazienti.

Auto sbanda e travolge 3 amici al bar, morto segretario Pd nel forlivese

Roma, 23 giu. (askanews) – E’ morto Gabriele Nuzzolo, segretario del Pd di Santa Sofia, comune in provincia di Forlì-Cesena. Lo riporta il Resto del Carlino. Nuzzolo, che avrebbe compiuto 34 anni a luglio, stava conversando con due amici al bar Chioschetto di Poggio alla Lastra, piccolo borgo di Bagno di Romagna, quando verso le 19 di ieri un suv è piombato sul gruppo uccidendolo sul colpo e ferendo le altre due persone. “La notizia del tragico incidente avvenuto a Poggio alla Lastra ci colpisce e ci addolora profondamente. Gabriele Nuzzolo non era solo un consigliere comunale e segretario del Partito Democratico a Santa Sofia ma un punto di riferimento per la sua comunità, profondamente impegnato nella vita scolastica e civile della città. La sua dedizione al servizio pubblico lo ha reso una figura stimata e apprezzata da tutte e tutti. A nome mio personale e di tutta la comunità del Partito Democratico, esprimo il più sentito cordoglio per questa grande perdita”. Così in una nota la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.

Art Basel, nel caos di Unlimited c’ ancora qualcosa che brilla

Basilea, 23 giu. (askanews) – Unlimited ad Art Basel la sezione delle opere di grandi dimensioni, quelle che corrispondono meno all’idea di qualcosa da-appendere-alla parete e che, probabilmente con ingenuit, possiamo pensare siano un po’ meno vincolate dall’idea del mercato. Non cos, siamo pur sempre nella parte pi spettacolare della principale fiera d’arte globale, ma c’ comunque un tema di scala che, spesso, ha fatto di Unlimited qualcosa di pi vivo e disturbante, qualcosa, a tratti, di tenacemente contemporaneo.

Nell’edizione 2025 la sensazione che, anche sulle opere pi monumentali, ci sia invece una patina pi didascalica, una strana e piuttosto noiosa ricerca di un Pop aggiornato e senza autoironia, un venire meno del presente come alimento di vera complessit, quella che non usa slogan. Per fortuna tutto questo con delle eccezioni. A partire dalla grande luminaria di Marinella Senatore che ha accolto i visitatori di Unlimited con la sua poesia politica, per passare a una installazione straordinaria di Carl Andre, a un complesso scultoreo e quasi archeologico di Mimmo Paladino o all’opera che sfida la fisica di Arcangelo Sassolino.

A colpire la quasi totale assenza di opere video, e per chi ama le immagini in movimento una scoperta straziante, ma le uniche due presenti sono molto interessanti. Quella di Robert Longo su tutte, con una serie di istantanee della nostra storia che si muovono velocissime e ci travolgono in uno spaesamento, che quello del tempo impazzito che viviamo. Non servono fronzoli, solo uno schermo e un bianco e nero molto contrastato. Ma l’opera parla alle coscienze e all’inconscio, e scatena finalmente una vertigine.

Molto interessante anche il film di Lonnie Holley “I Snuck Off The Slave Ship”, opera presentata al Sundance nel 2019 e allestita in una sorta di piccola cappella. Una specie di canto di se stesso dell’artista e musicista americano che si inserisce nel filone dei film di Arthur Jafa o Theaster Gates. Ironico, politico, solo apparentemente “facile”.

Il mezzo a tanto caos, anche come costruzione di opere, oltre che di utilizzo dello spazio espositivo, un altro lavoro brilla e appare quasi necessario. Una grande bandiera americana, di primo acchito irriconoscibile, che va in pezzi davanti ai nostri occhi. L’artista uno di quelli importanti, Danh Vo, e mai come oggi quelle stelle cadute appaiono attuali e inquietanti. Anche molto tristi, nel loro contrasto tra la forza brutta del metallo e la fragilit del legno. Tra l’orrore della guerra e l’impotenza della ragione. (Leonardo Merlini)

Nato, quasi al via vertice dell’Aia in momento sempre più complesso

L’Aia, 23 giu. (askanews) – Difficile da immaginare un momento più complesso per il summit Nato che si apre ufficialmente domani all’Aia, ma che già oggi pomeriggio scalda i motori con una conferenza stampa del segretario generale dell’Alleanza Mark Rutte. Il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump e i suoi omologhi della NATO (compreso il presidente del Consiglio Giorgia Meloni) si riuniranno per quello che potrebbe essere un vertice storico, anche se differenze di vedute sono talora in agguato fra i 32. Il contesto è particolare, per gli alleati che comunque in anni difficili hanno dimostrato compattezza. In particolare dopo gli attacchi chirurgici Usa “Midnight hammer” che in queste ore di vigilia hanno colpito i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz ed Esfahan. Ma certo è messo a dura prova anche il cosiddetto asse dello sconvolgimento (Axis of Upheaval, secondo il termine coniato da due geopolitologi di Foreign Affair Fontaine e Kendall-Taylor) che dovrebbe legare l’Iran con Cina, Russia e Corea del Nord.

L’Alleanza si è dimostrata forte in questi anni. Dinnanzi alla guerra esterna – alle porte di casa per gli europei – scatenata da Mosca nel febbraio 2022 in Ucraina la coesione ha prevalso su tutto. Ma ora c’è anche una partita interna e si gioca sul fronte delle spese per la difesa: dal suo arrivo alla Casa Bianca (e anche prima) Donald Trump ha detto con chiarezza che serviva un impegno ben maggiore. E a pochi giorni dal summit le cose sembravano sistemate: lo si leggeva dall’ottimismo di Rutte, sul fatto che i Paesi membri europei e il Canada si sarebbero impegnati a investire nella difesa proporzionalmente agli Usa. Poi però la Spagna ha respinto il nuovo obiettivo Nato del 5% del prodotto interno lordo per la difesa (3,5% più un 1,5% in infrastrutture), definendolo “irragionevole”.

Trump insiste su quella cifra. Va detto che l’alleanza opera sulla base di un consenso che richiede il sostegno di tutti i 32 membri. In base ad alcuni pareri sentiti da askanews una quadra a fine vertice dovrebbe essere comunque trovata e la posizione della Spagna è argomento che potrebbe essere negoziato.

Per un’alleanza cresciuta in numero dal 2023 (prima la Finlandia poi anche la Svezia ha aderito, nel timore delle ambizioni espansionistiche della Russia), la garanzia di sicurezza collettiva rafforza la credibilità della Nato, sancita dall’articolo 5 del trattato. Ma si rende sempre più necessario che l’Europa sia in grado di badare a se stessa e che l’industria della Difesa sappia evolversi a fronte di un vicino come appunto Mosca che si è riorientato rapidamente verso un’economia di guerra.

I macro argomenti del summit sulla carta saranno in sostanza il supporto all’Ucraina, le spese per la difesa e l’industria. Ovviamente il teorema iraniano con tutti i suoi corollari è già parte dell’attualità. Notizia delle ultime ore, potrebbe non esserci il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba, che sperava in un incontro con il presidente degli Stati Uniti d’America. Anche altri partner (non membri) come Corea del Sud e Australia, che insieme agli Stati Uniti e al Giappone compongono l’IP-4, hanno dichiarato che i loro leader non parteciperanno al vertice.

Iran, Trump ipotizza "cambio di regime" a Teheran

Roma, 23 giu. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sollevato la prospettiva di un cambio di regime in Iran e ha difeso la sua affermazione secondo cui i siti iraniani di arricchimento nucleare sono stati “totalmente distrutti” dagli attacchi statunitensi durante il fine settimana, nonostante la valutazione dei danni da parte degli Stati Uniti fosse ancora in corso.

Il presidente americano ha dichiarato in un post sui social media che i siti – colpiti dalle bombe “bunker buster” GBU-57 e dai missili da crociera Tomahawk sabato sera – hanno subito “danni monumentali”, aggiungendo: “I danni maggiori si sono verificati molto al di sotto del livello del suolo. Fatto centro!!!”.

Trump ha anche evidenziato la possibilità di un cambio di regime a Teheran se i leader del Paese non fossero in grado di “rendere l’Iran di nuovo grande”, andando oltre le dichiarazioni di alti funzionari della sua amministrazione. “Non è politicamente corretto usare il termine ‘cambio di regime’, ma se l’attuale regime iraniano non è in grado di RENDERE L’IRAN DI NUOVO GRANDE, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime??? MIGA!!!” (Make Iran Great Again, ndr), ha scritto Trump sul social Truth, adottando un acronimo simile al suo ‘MAGA’. Il segretario alla Difesa Pete Hegseth aveva affermato infatti che la missione “non era e non è stata finalizzata a un cambio di regime”, ma a “un’operazione di precisione” mirata al programma nucleare iraniano. Il vicepresidente J.D. Vance, da parte sua, aveva detto che gli Stati Uniti “non sono in guerra con l’Iran”: “siamo in guerra con il programma nucleare iraniano”, aveva sottolineato, mentre il segretario di Stato americano Marco Rubio ha affermato che gli Stati Uniti “non cercano la guerra in Iran”.

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha affermato che gli attacchi statunitensi hanno rivelato che Washington è “dietro” la campagna di Israele contro la Repubblica Islamica e ha promesso una risposta pronta.

Arriva l’anticiclone africano Pluto: temperature a 38°C (e oltre)

Roma, 23 giu. (askanews) – L’Italia è ufficialmente entrata in una nuova era climatica. Stiamo assistendo a un aumento preoccupante di eventi meteo estremi, che spaziano da ondate di caldo eccezionale a violente supercelle temporalesche, come quella che ha colpito Arenzano sabato 21 giugno. Questa tendenza è destinata a persistere, con l’imminente arrivo di “Pluto”, un temibile anticiclone africano che preannuncia un’altra settimana di caldo intenso. L’estate si annuncia davvero avida di caldo, e il protagonista indiscusso di questa nuova ondata è l’anticiclone Pluto. Come un vero guardiano infernale, Pluto arriva deciso a punirci con una canicola senza precedenti, portando temperature bollenti e un’afa opprimente. Proprio come nel quarto girone degli avari, dove la punizione è eterna, anche noi siamo costretti ad affrontare questo caldo implacabile, segno di un clima sempre più estremo e difficile da gestire.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma l’arrivo di questa nuova fase meteo caratterizzata da caldo estremo sul nostro Paese a causa dell’ennesima fiammata africana. La massa d’aria bollente in arrivo ha già coinvolto gran parte dell’Europa occidentale nelle ultime 48 ore, portando valori incredibili oltre i 32-35°C tra Francia, Inghilterra, Paesi Bassi e Germania e picchi di 40-41°C in Spagna.

La bolla calda si sta espandendo in queste ore verso il bacino del Mediterraneo provocando, oltre ad una maggior stabilità atmosferica con tanto sole, anche un deciso aumento delle temperature. Non sarà un aumento termico piacevole, diciamolo, i valori che potremo raggiungere in settimana saranno semplicemente in linea con un clima malato, sono attese punte di 35-39°C sulle pianure del Nord e sulle regioni tirreniche per più giorni, e a peggiorare le cose ci si metterà pure un tasso di umidità notevole.

In Sardegna, Puglia e Basilicata il termometro potrà raggiungere anche i 42°C. E’ possibile che tra giovedì 26 e venerdì 27 ci sia anche la possibilità di qualche temporale a causa di una temporanea infiltrazione di aria fresca in quota sulle regioni settentrionali. Inutile dire che se dovesse confermarsi la previsione bisognerebbe subito alzare l’attenzione per possibili fenomeni estremi, soprattutto dopo giornate così calde come da previsione.

Mattarella: Mario Amato indagò su terrorismo neofascista, fu vile omicidio

Roma, 23 giu. (askanews) – “Il 23 giugno 1980, il dottor Mario Amato fu assassinato a soli 43 anni con un colpo alla nuca da appartenenti ad un gruppo terroristico eversivo di estrema destra. Sostituto procuratore a Roma, i criminali contavano di bloccare le sue indagini sul terrorismo neofascista, che stava conducendo con tenacia e sobrietà, seguendo le intuizioni di Vittorio Occorsio. Impegnato in una lettura sistematica del terrorismo, Amato si era esposto così al vigliacco agguato dei terroristi. La memoria del vile omicidio di cui fu oggetto ci esorta alla recisa condanna della violenza diretta contro i principi del nostro Stato costituzionale e i suoi servitori, valori della convivenza civile che unisce il nostro popolo”. Lo scrive il Capo dello Stato Sergio Mattarella, in una nota.

“A distanza di quarantacinque anni, la Repubblica lo annovera tra gli eroi di una stagione che seppe, con sacrificio, confermare la libertà dei nostri ordinamenti e rinnova i sentimenti di partecipazione e vicinanza ai suoi familiari, ai colleghi e agli amici che lo hanno conosciuto e stimato e che ne hanno costantemente tenuto vivo il ricordo”, sottolina il presidente della Repubblica Mattarella.

Stellantis: Filosa presenta nuovo Leadership Team, mantiene guida Usa

Milano, 23 giu. (askanews) – Antonio Filosa assume oggi il ruolo di Ceo di Stellantis e annuncia, con effetto immediato, il suo nuovo Leadership Team. Filosa, comunica una nota del gruppo automobilistico, mantiene il suo ruolo di responsabile per il Nord America e American Brands. Doug Ostermann, Cfo, assume la responsabilità delle fusioni, delle acquisizioni e delle joint venture, mentre Jean-Philippe Imparato continua a ricoprire il ruolo di Responsabile per l’Europa allargata e European Brands, di cui ora farà parte anche Maserati.

Emanuele Cappellano entra a far parte del Leadership Team nel suo ruolo di pesponsabile per il Sud America e assume la responsabilità di Stellantis Pro One, la business unit dei veicoli commerciali. Philippe de Rovira è stato incaricato di guidare il Resto del Mondo e mantiene la responsabilità per Stellantis Financial Services.

Davide Mele entra a far parte per dirigere l’area Product Planning, mentre Ned Curic continua alla guida dell’area Product Development & Technology. Sébastien Jacquet, nominato all’inizio del mese responsabile dell’area Quality, si unisce allo SLT. Monica Genovese è nominata Responsabile dell’area Purchasing. Scott Thiele assume la guida del nuovo ruolo Responsabile dell’area Supply Chain e si unisce allo SLT, riunendo le attività precedentemente svolte nelle aree Planning e Manufacturing. Arnaud Deboeuf continua alla guida dell’area Manufacturing così come Xavier Chéreau continua a dirigere l’area Human Resources e Sustainability. Clara Ingen-Housz entra a far parte dello SLT in qualità di Responsabile dell’area Corporate Affairs & Communications.

Oltre al Leadership Team di Stellantis, i seguenti quattro dirigenti riporteranno direttamente al Ceo: Ralph Gilles come Responsabile dell’area Design; Olivier Francois come Responsabile dell’area Marketing; Alison Jones che sarà ora Responsabile dell’area Parts & Services e della Circular Economy; Giorgio Fossati come General Counsel. Richard Palmer continuerà come consulente strategico della società.

Le nuove nomine, che fanno seguito ai cambiamenti organizzativi annunciati lo scorso febbraio, sottolineano la ricchezza e la profondità dei talenti presenti in Stellantis, spiega il gruppo. Questa struttura rafforza l’importanza di collocare il processo decisionale relativo ai prodotti vicino alle regioni in cui Stellantis vanta una conoscenza senza eguali, valorizzando la forza e l’emozione dei suoi marchi per soddisfare, e superare, le aspettative dei suoi clienti in tutto il mondo.

Art Basel, nel caos di Unlimited c’è ancora qualcosa che brilla

Basilea, 23 giu. (askanews) – Unlimited ad Art Basel è la sezione delle opere di grandi dimensioni, quelle che corrispondono meno all’idea di qualcosa da-appendere-alla parete e che, probabilmente con ingenuità, possiamo pensare siano un po’ meno vincolate dall’idea del mercato. Non è così, siamo pur sempre nella parte più spettacolare della principale fiera d’arte globale, ma c’è comunque un tema di scala che, spesso, ha fatto di Unlimited qualcosa di più vivo e disturbante, qualcosa, a tratti, di tenacemente contemporaneo.

Nell’edizione 2025 la sensazione è che, anche sulle opere più monumentali, ci sia invece una patina più didascalica, una strana e piuttosto noiosa ricerca di un Pop aggiornato e senza autoironia, un venire meno del presente come alimento di vera complessità, quella che non usa slogan. Per fortuna tutto questo con delle eccezioni. A partire dalla grande luminaria di Marinella Senatore che ha accolto i visitatori di Unlimited con la sua poesia politica, per passare a una installazione straordinaria di Carl Andre, a un complesso scultoreo e quasi archeologico di Mimmo Paladino o all’opera che sfida la fisica di Arcangelo Sassolino.

A colpire è la quasi totale assenza di opere video, e per chi ama le immagini in movimento è una scoperta straziante, ma le uniche due presenti sono molto interessanti. Quella di Robert Longo su tutte, con una serie di istantanee della nostra storia che si muovono velocissime e ci travolgono in uno spaesamento, che è quello del tempo impazzito che viviamo. Non servono fronzoli, solo uno schermo e un bianco e nero molto contrastato. Ma l’opera parla alle coscienze e all’inconscio, e scatena finalmente una vertigine.

Molto interessante anche il film di Lonnie Holley “I Snuck Off The Slave Ship”, opera presentata al Sundance nel 2019 e allestita in una sorta di piccola cappella. Una specie di canto di se stesso dell’artista e musicista americano che si inserisce nel filone dei film di Arthur Jafa o Theaster Gates. Ironico, politico, solo apparentemente “facile”.

Il mezzo a tanto caos, anche come costruzione di opere, oltre che di utilizzo dello spazio espositivo, un altro lavoro brilla e appare quasi necessario. Una grande bandiera americana, di primo acchito irriconoscibile, che va in pezzi davanti ai nostri occhi. L’artista è uno di quelli importanti, Danh Vo, e mai come oggi quelle stelle cadute appaiono attuali e inquietanti. Anche molto tristi, nel loro contrasto tra la forza brutta del metallo e la fragilità del legno. Tra l’orrore della guerra e l’impotenza della ragione. (Leonardo Merlini)

Basket Nba, Indiana battuta, Oklahoma campione 2025

Roma, 23 giu. (askanews) – Gli Oklahoma City Thunder sono campioni NBA 2025, il primo titolo della loro storia di 17 anni, alla seconda finale dopo quella persa nel 2012. Completano una stagione pazzesca con una regular season storica da 68 vittorie e 14 sconfitte: decisivo l’ultimo successo in gara 7 in casa, al Paycom Center, per 103-91 contro gli Indiana Pacers, nella 20esima gara 7 della storia delle Finals. Brilla la stella di Shai Gilgeous-Alexander, eletto MVP della serie, lui che era già stato MVP dei playoff ad Ovest, MVP della stagione e capocannoniere: il canadese firma una prova da 29 punti e 12 assist. Per Indiana pesa la perdita di Tyrese Haliburton, che si fa male alla gamba destra già malconcia dopo 7′ ed esce in lacrime: non rientra più e rischia di dover affrontare un lungo stop (si parla di rottura del tendine d’Achille).

Ucraina, attacchi russi su Kiev con droni e missili: almeno 5 morti

Roma, 23 giu. (askanews) – Almeno cinque persone sono state uccise e circa venti sono rimaste ferite negli attacchi russi con droni e missili su Kiev e la regione circostante sferrati nel corso della notte. Lo hanno reso noto le autorità ucraine.

Nel distretto di Shevchenkivsky, nella parte occidentale della capitale ucraina, “un’intera sezione di un edificio residenziale a più piani è stata distrutta. Al momento, quattro persone sono morte. I soccorritori hanno prestato soccorso a dieci feriti”, ha dichiarato il ministro degli Interni ucraino, Igor Klymenko, su Telegram.

Un’altra persona è morta negli attacchi a Bela Cerkva, una città nel sud di Kiev, che hanno causato circa dieci feriti, ha aggiunto.

Iran, Khamenei: bombardamenti Israele grave errore e grave crimine

Roma, 23 giu. (askanews) – Mentre il mondo attende la rappresaglia promessa dall’Iran per gli attacchi americani ai suoi siti nucleari, la guida suprema della repubblica islamica, l’ayatollah Ali Khamenei, ha definito la campagna di bombardamenti lanciata da Israele il 13 giugno “un grave errore” e “un grave crimine”.

“Il nemico sionista…viene punito in questo momento”, ha scritto Khamenei sui social media nelle prime ore del mattino, accanto all’immagine di missili che piovono su una città israeliana e di un enorme teschio.

A quanto sembra, si riferiva all’ultimo attacco missilistico contro lo stato ebraico, in cui un singolo proiettile è stato lanciato e intercettato dalle difese aeree israeliane.

La Russia: la Nato annulli l’impegno di ammettere un giorno l’Ucraina come membro

Roma, 23 giu. (askanews) – La Russia insiste affinché la Nato annulli il suo impegno, assunto al vertice di Bucarest del 2008, di ammettere un giorno l’Ucraina come membro. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo, Aleksandr Grushko.

“Sosteniamo garanzie ferree, sancite dal diritto internazionale, che l’Ucraina non aderisca alla Nato. Tra le altre cose, ciò significa annullare la risoluzione del vertice alleato di Bucarest sulla futura adesione dell’Ucraina”, ha dichiarato Grushko.

La Dichiarazione del Vertice di Bucarest, adottata il 3 aprile 2008, accoglie con favore le aspirazioni di Ucraina e Georgia di aderire alla Nato e afferma che questi Paesi diventeranno alla fine membri dell’alleanza atlantica. Il passo successivo nel processo di adesione è il cosiddetto Piano d’azione per l’adesione (Map), ma né l’Ucraina né la Georgia sono finora riuscite a raggiungere questa fase a causa dell’opposizione di alcuni alleati.

Trump: i Siti nucleari in Iran hanno subito danni monumentali

Roma, 23 giu. (askanews) – I siti nucleari iraniani hanno subito “danni monumentali” nell’attacco nucleare degli Stati Uniti sferrato nelle prime ore di domenica. Lo ha sottolineato – riferendosi a immagini satellitari in precedenza non divulgate – il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

“Annacquamento è un termine appropriato! La struttura bianca mostrata è profondamente incastonata nella roccia, con persino il tetto ben al di sotto del livello del suolo, e completamente protetta dalle fiamme”, ha scritto Trump sul social Truth.

Apparentemente riferendosi al sito nucleare sotterraneo di Fordo, il presidente degli Stati Uniti ha affermato: “Il danno maggiore si è verificato molto al di sotto del livello del suolo”. Poi ha aggiunto: “Centro!!!”.

Calcio, Euro U21: Italia fuori tra le polemiche, Germania in semifinale

Roma, 23 giu. (askanews) – Cuore, orgoglio e un pizzico di rabbia. La Nazionale Under 21 saluta l’Europeo ai quarti di finale dopo una battaglia epica contro la Germania, persa 3-2 ai supplementari. Alla DAC Arena di Dunajska Streda succede di tutto: gli Azzurrini sbloccano la gara al 13′ della ripresa con l’ala del Burnley, Luca Koleosho, ma subiscono la rimonta tedesca firmata da Nick Woltemade, attaccante dello Stoccarda, al 23’st e da Nelson Weiper, centravanti del Magonza, al 42’st. Sotto di un gol e con due uomini in meno – fuori Wilfried Gnonto al 36’st e Mattia Zanotti al 45’st, entrambi per doppia ammonizione – l’Italia trova comunque la forza di pareggiare: è il neoentrato Giuseppe Ambrosino, al 45’+6st, a regalare l’illusione con un capolavoro su punizione. Ma ai supplementari arriva il colpo del definitivo ko, firmato dal centrocampista del Friburgo, Merlin Röhl, al 12′ del secondo mini-tempo. Finisce con gli Azzurrini a testa alta, applauditi dai 6.503 spettatori presenti. E sotto lo sguardo attento del neo-CT della Nazionale maggiore, Gennaro Gattuso, affiancato in tribuna dal capo delegazione Gianluigi Buffon e dal segretario generale della FIGC, Marco Brunelli.

“Ringrazio i ragazzi per lo spettacolo che hanno offerto per 120 minuti – sottolinea il tecnico Carmine Nunziata -, giocando a calcio anche quando siamo rimasti in dieci e soprattutto quando siamo rimasti in nove. Non smetterò mai di ringraziarli per tutto quello che mi hanno dato in questa partita e in questo biennio. C’è grande amarezza per il risultato, perché avremmo meritato di andare in semifinale”.

Trump incontra il team di sicurezza nazionale per discutere di Iran. Gli aggiornamenti

Roma, 23 giu. (askanews) – Dopo l’attacco degli Usa a tre siti nucleari in Iran, si attendo gli sviluppi della situazione. Intanto all’Onu l’ambasciatore iraniano  ha detto che gli Usa hanno lanciato una guerra con pretesti assurdi e inventati. E mentre il mondo attende la
rappresaglia promessa dall’Iran per gli attacchi americani ai suoi siti nucleari, la guida suprema della repubblica islamica, l’ayatollah Ali Khamenei, ha definito la campagna di bombardamenti lanciata da Israele il 13 giugno “un grave errore” e “un grave crimine” A seguire gli aggiornamenti.

07:32 L’Iran e la Russia stanno “coordinando le loro posizioni” sull’attuale escalation in Medio Oriente. Lo ha riferito l’agenzia di stampa russa Tass, che cita il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi, in visita a Mosca.

07:15 Mentre il mondo attende la rappresaglia promessa dall’Iran per gli attacchi americani ai suoi siti nucleari, la guida suprema della repubblica islamica, l’ayatollah Ali Khamenei, ha definito la campagna di bombardamenti lanciata da Israele il 13 giugno “un grave errore”
e “un grave crimine”. “Il nemico sionista…viene punito in questo momento”, ha scritto Khamenei sui social media nelle prime ore del mattino, accanto all’immagine di missili che piovono su una città israeliana e di un enorme teschio. A quanto sembra, si riferiva all’ultimo attacco missilistico contro lo stato ebraico, in cui un singolo proiettile è stato lanciato e intercettato dalle difese aeree israeliane.

07:07 I siti nucleari iraniani hanno subito “danni monumentali” nell’attacco nucleare degli Stati Uniti sferrato nelle prime ore di domenica. Lo ha sottolineato – riferendosi a immagini satellitari in precedenza non divulgate – il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

07:04 Gli Stati Uniti hanno lanciato una “guerra” contro l’Iran “con pretesti assurdi e inventati”. È l’accusa lanciata dall’ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite di fronte al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. “Gli Stati Uniti, membro permanente di questo Consiglio, (…) hanno fatto di nuovo ricorso alla forza illegale, lanciando una guerra contro il mio Paese, con pretesti assurdi e inventati: impedire all’Iran di possedere armi nucleari”, ha dichiarato Amir Saeid Iravani durante una riunione di emergenza del Consiglio. La riunione era stata richiesta dalla repubblica islamica a seguito agli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani.

07:00 Alle 7 ora italiana, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump riunirà il suo team di sicurezza nazionale per discutere del conflitto in corso con l’Iran. Lo ha annunciato la Casa Bianca.

Calcio, Euro U21: Italia fuori tra polemiche, Germania in semifinale

Roma, 23 giu. (askanews) – Cuore, orgoglio e un pizzico di rabbia. La Nazionale Under 21 saluta l’Europeo ai quarti di finale dopo una battaglia epica contro la Germania, persa 3-2 ai supplementari. Alla DAC Arena di Dunajska Streda succede di tutto: gli Azzurrini sbloccano la gara al 13′ della ripresa con l’ala del Burnley, Luca Koleosho, ma subiscono la rimonta tedesca firmata da Nick Woltemade, attaccante dello Stoccarda, al 23’st e da Nelson Weiper, centravanti del Magonza, al 42’st. Sotto di un gol e con due uomini in meno – fuori Wilfried Gnonto al 36’st e Mattia Zanotti al 45’st, entrambi per doppia ammonizione – l’Italia trova comunque la forza di pareggiare: è il neoentrato Giuseppe Ambrosino, al 45’+6st, a regalare l’illusione con un capolavoro su punizione. Ma ai supplementari arriva il colpo del definitivo ko, firmato dal centrocampista del Friburgo, Merlin Röhl, al 12′ del secondo mini-tempo. Finisce con gli Azzurrini a testa alta, applauditi dai 6.503 spettatori presenti. E sotto lo sguardo attento del neo-CT della Nazionale maggiore, Gennaro Gattuso, affiancato in tribuna dal capo delegazione Gianluigi Buffon e dal segretario generale della FIGC, Marco Brunelli.

“Ringrazio i ragazzi per lo spettacolo che hanno offerto per 120 minuti – sottolinea il tecnico Carmine Nunziata -, giocando a calcio anche quando siamo rimasti in dieci e soprattutto quando siamo rimasti in nove. Non smetterò mai di ringraziarli per tutto quello che mi hanno dato in questa partita e in questo biennio. C’è grande amarezza per il risultato, perché avremmo meritato di andare in semifinale”.

Una Costituente per le riforme? Grave errore di Calenda: rilegga Leopoldo Elia

Fuori dal tempo e dal contesto

«Facciamo una nuova Assemblea Costituente»: è l’ultima trovata di Carlo Calenda (v. intervista di ieri sl Corriere della Sera) per rilanciare la seconda parte della Costituzione e restituire centralità alla democrazia. Un’idea seducente sulla carta, ma fuori dal tempo e dal contesto politico reale. Come se l’Italia di oggi, frantumata e polarizzata, potesse ritrovarsi miracolosamente nello spirito unitario del 1946.

A smontarla sul piano dei principi e dei fatti è stata, in realtà, già nel 1991, una voce autorevole e lucida come quella di Leopoldo Elia, presidente emerito della Corte Costituzionale e punto di riferimento dei costituzionalisti più attenti e rigorosi.

Elia e la realtà dei “momenti costituenti”

«Non si ricreano a freddo i momenti costituenti» – affermava Elia nel luglio 1991 al Senato, quando si discuteva sul messaggio presidenziale di Cossiga e sulla tentazione di riscrivere la Costituzione fuori dalle regole fissate dal documento stesso. Elia richiamò con fermezza la realtà dei fatti: la Costituente era figlia di un contesto unico e irripetibile, segnato dal trauma della guerra e dal comune bisogno di rifondare la Repubblica.

«Le Assemblee costituenti nascono quando si chiude un’epoca e si apre una nuova stagione civile e politica. Oggi, invece, siamo in una fase di trasformazioni e tensioni interne alla Repubblica, che devono e possono essere risolte con gli strumenti ordinari di revisione costituzionale».

I rischi della scorciatoia costituente

Elia metteva in guardia dal pericolo di una doppia legittimità: quella del Parlamento e quella di una nuova Assemblea Costituente. L’una finirebbe per delegittimare l’altra, causando paralisi e tensioni istituzionali. Ancor più, paventava il rischio che la Costituente si trasformasse in un terreno di scontro politico strumentale, invece che in una fucina condivisa di regole e principi.

«Le riforme necessarie si possono e si devono realizzare con gli strumenti che la Costituzione stessa prevede – insisteva Elia –, evitando tentazioni di palingenesi che finirebbero per compromettere ciò che è stato costruito e condiviso nel tempo».

Una lezione attuale

La visione di Elia è chiara e definitiva: la nostra Carta è viva e capace di rinnovarsi dall’interno, nel solco dell’articolo 138, piuttosto che soccombere al fascino di una nuova Assemblea Costituente priva del contesto politico e culturale che la giustificherebbe. Su questo punto ottenne nel 1995 la smentita di Giuseppe Dossetti, dopo che sulla Discussione – diretta da Gianfranco Rotondi – era apparsa un’intervista che riportava un giudizio favorevole sulla proposta di Costituente.

Calenda prova dunque a rincorrere una scorciatoia fuori dal tempo e dalle regole, ma finisce per inquinare la credibilità di un Centro che dovrebbe coltivare riforme possibili e condivise, invece di abbandonarsi a suggestioni fuori misura. Questo è, purtroppo, veleno per la reputazione e l’autorevolezza di chi dovrebbe costruire, e non scardinare, la casa comune della Repubblica.

Los Angeles e la sfida legale a Trump

Los Angeles è pronta a muovere i primi passi per citare in giudizio l’amministrazione Trump e bloccare i fermi e gli arresti, ritenuti incostituzionali, degli agenti federali. In risposta a un’ondata di retate e detenzioni legate all’immigrazione, sette consiglieri comunali hanno firmato una proposta rivolta al procuratore Hydee Feldstein Soto affinché dia priorità ad “azioni legali immediate” per proteggere i diritti civili dei residenti.

La città mira a richiedere un’ordinanza del tribunale che proibisca agli agenti federali di effettuare arresti e fermi arbitrari, soprattutto sulla base di sospetti legati all’origine etnica. L’obiettivo è chiaro: impedire che cittadini e migranti vengano discriminati e detenuti illegalmente.

Segnalazioni preoccupanti e tensioni crescenti

La consigliera Katy Yaroslavsky, tra i principali firmatari della proposta, ha riportato episodi allarmanti: cittadini fermati e interrogati da individui che si qualificavano come agenti dell’immigrazione, ma che non esibivano alcun tesserino o documento di riconoscimento. Uno dei casi più emblematici è avvenuto su Westwood Boulevard, dove una donna latina è stata avvicinata e obbligata a mostrare un documento d’identità valido.

“Non è ammissibile sospettare qualcuno solo perché è di colore o appartiene a una determinata etnia”, ha affermato Yaroslavsky, richiamandosi al Quarto Emendamento della Costituzione americana, che tutela ogni cittadino dal fermo e dalle perquisizioni irragionevoli.

Una causa legale per fermare gli abusi

Se presentata, la causa legale si ispirerà a un precedente: un’azione federale intrapresa quest’anno dalla United Farm Workers (UFW) contro arresti e perquisizioni illegittime nella Central Valley. L’obiettivo è chiarire definitivamente i limiti dei poteri dei federali e riaffermare la tutela dei diritti civili dei cittadini e dei migranti.

La città di Los Angeles, pur consapevole dei rischi di intensificare lo scontro con l’amministrazione Trump, sembra determinata a perseguire la strada legale. In gioco ci sono principi fondamentali e la volontà di garantire a ogni persona, indipendentemente dal colore della pelle o dallo status migratorio, la protezione dei diritti sanciti dalla Costituzione.

Industria, l’Europa fa in silenzio quello che Trump affida agli show

Il ritorno (silenzioso) della manifattura

Non servono bandiere né comizi sopra le ruspe. L’Europa sta facendo quello che Donald Trump urla ai quattro venti: riportare l’industria nei confini nazionali. Ma a differenza dell’ex presidente americano, l’Unione Europea agisce con discrezione, investendo in filiere corte, innovazione e sicurezza strategica. Lo documenta con chiarezza l’economista Dalia Marin, in uno studio recente pubblicato su Project Syndicate: “La globalizzazione non sta finendo. Sta cambiando forma. L’ascesa della robotica e i costi politici della dipendenza estera spingono molte imprese a ripensare il proprio modello produttivo”.

Quando un robot in Baviera costa meno che un operaio in Vietnam

Il fenomeno, noto come reshoring, riguarda il ritorno in patria di attività produttive precedentemente delocalizzate. Ma non si tratta di nostalgia industriale: è un mutamento profondo, accelerato dalla pandemia, dalle guerre commerciali e dai colli di bottiglia logistici. Marin osserva:

“Un robot in Baviera costa meno, nel lungo periodo, di un operaio in Vietnam. Le imprese non inseguono più solo il profitto immediato, ma anche la resilienza e la sicurezza.”

“Per l’Europa è una svolta. Senza clamore, molte aziende stanno ripensando le proprie scelte strategiche, privilegiando prossimità, affidabilità e automazione. Non più soltanto costi marginali, ma equilibrio tra efficienza e sovranità”.

La sovranità economica, senza urla

Trump propone una de-globalizzazione rumorosa, fatta di muri, dazi e patriottismo economico gridato. L’Europa, più che reagire, sta prevenendo. Lo fa con investimenti nell’industria 4.0, incentivi alle imprese che tornano, e una nuova cultura della sicurezza economica, condivisa tra Stati e istituzioni comunitarie. “Il cuore del nuovo paradigma economico, scrive ancora Marin, è il ritorno dell’industria. E con essa, le decisioni politiche che dovranno governare una riconfigurazione globale”.

Meno ideologia, più realtà

La globalizzazione non sparisce, ma cambia pelle. E chi sa leggere i segni del tempo capisce che il futuro non è nella nostalgia, ma nella capacità di adattare l’economia a un mondo più instabile. In questo, l’Europa — pur tra limiti e lentezze — si sta muovendo. Non è una rivoluzione, ma un’aggiustatura profonda. Silenziosa, ma concreta.

E proprio qui sta la sua scommessa o magari la sua forza: fare, invece che urlare.

Poesia e solidarietà: ad Albano Laziale voci di speranza

L’incontro ad Albano: parole e sentimenti contro la disumanità

Ad Albano Laziale, nel cuore dei Castelli Romani, si è svolto il 14 giugno 2025 un evento culturale di grande intensità, capace di raccontare la bellezza dei sentimenti umani attraverso la poesia. Le parole dei componimenti hanno rilanciato i temi della solidarietà e dei diritti umani, pilastri di una convivenza civile e fraterna. Una realtà tanto più importante in un mondo segnato – come ha lucidamente denunciato Papa Francesco – dalla “disumanità” dei conflitti e da una terza guerra mondiale combattuta a pezzi.

Una staffetta poetica per tutte le età e realtà

Uno sguardo al manifesto dell’evento rivela l’eccezionale partecipazione di studenti, poeti di tutte le età (dai 5 ai 92 anni), scuole di diversi comuni e istituzioni mobilitate anche a distanza fuori dal Lazio. All’iniziativa hanno aderito realtà dei Castelli e oltre: Roma, Grottaferrata, Velletri, Rocca Priora, Monte Porzio Catone, coinvolgendo istituzioni pubbliche e associazioni culturali.

La “Staffetta poetica” e “Pomeriggi diVersi” è un appuntamento annuale concepito e diretto dalla poetessa Sabrina Vanini, promosso dall’Assessorato alle Biblioteche di Albano Laziale (guidato da Maria Cristina Casella) e condiviso dal sindaco Massimiliano Borelli.

Le parole dei diritti e dei doveri: una riflessione sulla Costituzione

La presenza e l’impegno dei rappresentanti delle istituzioni rimarcano come solidarietà e diritti umani affondino le loro radici nell’articolo 2 della Costituzione italiana, che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Papa Francesco stesso, nel suo Angelus del 26 febbraio 2022, richiamava l’articolo 11 della Costituzione, che “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione dei conflitti internazionali”. Norme e parole che riflettono la coscienza e i sentimenti reali di un popolo impegnato a costruire pace e solidarietà.

Le emozioni di un pomeriggio speciale

La giornata ad Albano è stata un momento di gioia e riflessione condivisa, un’occasione in cui la poesia ha saputo accendere la speranza e stimolare il cuore e la mente a immaginare la fine di una fase tragica e disumana della nostra storia. Le parole dei poeti e dei ragazzi sono state semi di cambiamento, capaci di germogliare nel cuore di chi ascolta.

Verso il libro e la solidarietà concreta

Le foto e i documenti dell’evento diventeranno un libro, presentato il 20 dicembre 2025 alle ore 17 a Palazzo Corsini ad Albano Laziale, in occasione della Giornata Internazionale della Solidarietà Umana. Il volume, edito da S4M Edizioni, sarà donato (400 copie) per promuovere una raccolta fondi a favore dell’associazione Talita Kum di Velletri, protagonista della seconda parte dell’evento.

La solidarietà come impegno culturale e umano: Le parole di Elena Allegrini

Iniziative come la “Staffetta poetica” e la silloge solidale ci dimostrano come la solidarietà non sia solo una dimensione spirituale, ma un impegno culturale e umano capace di promuovere gesti e azioni concrete.

Concludo citando un commento significativo di Elena Allegrini (su Facebook): «Un’iniziativa che sicuramente lascerà un segno e lancerà un segnale forte. Un esempio di quanto si possa fare unendo tante voci che parlano lo stesso linguaggio di amore e solidarietà. Grazie mille a te, Sabrina, e a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo. Tanta bellezza fa bene al cuore e lascia una traccia importante per le nuove generazioni.»

Iran, Tajani: chiusura stretto Hormuz sarebbe atto di autolesionismo

Roma, 22 giu. (askanews) – Chiudere lo stretto di Hormuz “sarebbe un atto di autolesionismo: sarebbe un danno soprattutto per l’Iran perchè provocherenbe una serie di reazioni, compresa quella da parte cinese, perché la Cina si serve di quel petrolio e pur non essendo intervenuta con grande determinazione a sostegno dell’Iran, si è schierata contro gli attacchi all’Iran. Perdere anche il sostegno della Cina, provocare le reazioni in tutto il Medio oriente, significherebbe subire un danno economico e rimanere completamente isolati, non avere più interlocutori”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg5.

La chiusura di Hormuz, ha insistito, “quindi sarebbe un atto violento dal punto di vista economico, avrebbe ricadute sull’economia di tutto il mondo ma comporterebbe un danno maggiore all’Iran che agli altri”.

Secondo Tajani “ora tocca all’Iran fare il primo passo: se accetta di continuare a lavorare sulla ricerca nucleare soltanto civile rinunciando a qualsuasi ipotesi di costruire l’arma nucleare sedendosi al tavolo con gli Usa credo si possa arrivare a un accordo che ponga fine alla guerra”.

“Il vero problema per Israele – ha aggiunto – è la minaccia della bomba atomica: quello che hanno detto per anni i leader iraniani è ‘cancelliamo Israele dalla carta geografica’. Quando anche l’Onu ha detto, attraverso la sua agenzia, che si era superata la linea rossa allora le cose sono cambiate. Dobbiamo però fare in modo che questa spirale si chiuda”.

Tennis, Bublik vince il torneo di Halle

Roma, 22 giu. (askanews) – Alexander Bublik è campione per la seconda volta in carriera sui prati tedeschi di Halle. Il kazako ha conquistato il titolo battendo in finale Daniil Medvedev con il punteggio di 6-3, 7-6 in un’ora e 23 minuti di gioco. L’ennesima partita di spessore di Bublik che ha fatto i conti con un’ottima versione di Medvedev, tra le migliori del recente passato. Sasha, però, ha alzato il livello nei momenti chiave, giocando un tennis a tratti stellare come aveva fatto vedere giovedì nel match vinto contro Jannik Sinner. Lo ha fatto nel primo set, vincendo dodici punti consecutivi dal 3-3 e 0-30. Lo ha fatto anche nel secondo, annullando un set point sul 4-5 con una meravigliosa palla corta e vincendo sei punti di fila al tiebreak da 4-1 in favore di Medvedev.

Tennis, Errani-Paolini battute in finale a Berlino

Roma, 22 giu. (askanews) – Si ferma in finale la corsa delle azzurre Sara Errani/Jasmine Paolini, accreditate della testa di serie numero 1, nel tabellone di doppio femminile dei Berlin Tennis Open 2025, torneo di categoria WTA 500 andato in scena sull’erba outdoor della capitale della Germania: le italiane cedono alla coppia composta dalla slovacca Tereza Mihalikova e dalla britannica Olivia Nicholls, le quali si impongono in rimonta con il punteggio di 4-6 6-2 [10-6] in un’ora e 28 minuti di gioco.

Al via il tour Marco Negli Stadi 2025 da Lignano Sabbiadoro

Milano, 22 giu. (askanews) – È iniziato ieri sera con la data zero di Lignano Sabbiadoro il tour Marco Negli Stadi 2025 di Marco Mengoni. Il concerto sold out ha dato il via al tour che ha registrato già il tutto esaurito anche per le date di Napoli (26 giugno), Bologna (5 luglio), Milano (13 luglio), Bari (20 luglio) e Messina (24 luglio). A sorprendere il pubblico, la performance di Sayf e Rkomi, saliti sul palco con Mengoni per cantare il singolo attualmente in rotazione Sto bene al mare, che li vede collaborare per la prima volta. Dopo il debutto a Lignano Sabbiadoro, Marco Mengoni proseguirà il suo tour negli stadi con lo show previsto a Napoli il 26 giugno (Stadio Diego Armando Maradona – SOLD OUT) e a seguire il 2 luglio a Roma (Stadio Olimpico), il 5 e il 6 luglio a Bologna (Stadio dall’Ara – il 5 luglio SOLD OUT), il 9 luglio a Torino (Stadio Olimpico), il 13 e il 14 luglio a Milano (Stadio San Siro – il 13 luglio SOLD OUT), il 17 luglio a Padova (Stadio Euganeo), il 20 luglio a Bari (Stadio San Nicola – SOLD OUT) e si concluderà con due date, il 23 e 24 luglio a Messina (Stadio San Filippo – 24 luglio SOLD OUT). Il tour è prodotto e organizzato da Live Nation. Info e biglietti su www.livenation.it. Radio Italia è radio ufficiale di MARCO NEGLI STADI 2025 e dei live previsti in Italia del LIVE IN EUROPE Tour 2025. Durante il concerto tenutosi ieri sera allo Stadio Comunale G. Teghil, Marco Mengoni ha sorpreso il pubblico invitando sul palco Sayf e Rkomi per cantare insieme il nuovo singolo Sto bene al mare: l’esibizione ha restituito l’atmosfera estiva della canzone, che sotto la superficie apparentemente leggera cela un messaggio forte e urgente. Il brano racconta infatti di una società che si rifugia nel proprio benessere, nella propria distrazione, ignorando cosa accade “al di là del mare”. L’estate e il mare diventano così anestesia e fuga. La produzione di DIBLA, Jiz e Giovanni Pallotti esalta questo contrasto con sonorità che uniscono cantautorato italiano, pop francese e influssi latini, mescolando ritmi incalzanti, fiati e cori quasi gospel per creare una stratificazione sonora che richiede un ascolto profondo. Nel 2025 si rinnova la collaborazione tra Marco Mengoni e WAMI con un’iniziativa che punta ancora una volta a unire musica, impatto sociale e coinvolgimento diretto del pubblico. WAMI e Mengoni portano, questa volta, 10 milioni di litri di acqua potabile nel cuore dello Sri Lanka. Il progetto prevede l’allacciamento idrico ad un acquedotto nella comunità di Broadoak, garantendo accesso diretto alle famiglie. La duratura partnership iniziata nel 2022 tra Marco Negli Stadi e WAMI ha permesso di garantire più di 46 milioni di litri di acqua in Tanzania, Ecuador e Sri Lanka. Dopo il tour negli stadi, Marco Mengoni continuerà ad esibirsi dal vivo con il tour LIVE IN EUROPE 2025, che lo vedrà protagonista nelle principali arene italiane ed europee. Il tour partirà in autunno con dieci appuntamenti nei palazzetti italiani: l’8 ottobre a Torino (Inalpi Arena), il 12 e il 13 ottobre a Milano (Unipol Forum), il 21 e 22 ottobre a Pesaro (Vitrifrigo Arena, seconda data sold out), il 24 ottobre a Bologna (Unipol Arena), il 28 e 29 ottobre a Firenze (Mandela Forum), il 2 novembre a Eboli (Palasele) e l’8 e 9 novembre a Roma (Palazzo dello Sport). Il tour proseguirà poi in Europa, toccando le città di Ginevra (19 novembre), Stoccarda (21 novembre), Düsseldorf (22 novembre), Zurigo (24 novembre), Francoforte (26 novembre), Monaco di Baviera (27 novembre), Bruxelles (30 novembre), Utrecht (1 dicembre), Parigi (3 dicembre), Esch-sur-Alzette in Lussemburgo (5 dicembre), Londra (7 dicembre) e Madrid (10 dicembre).

Con 15 anni di carriera, 85 dischi di platino, oltre 3 miliardi di stream audio e video, Marco Mengoni nel suo percorso artistico ha pubblicato otto album in studio, portato in scena dieci tour live, collezionato due trionfi al Festival di Sanremo e rappresentato l’Italia in due occasioni all’Eurovision Song Contest, affermandosi come una delle voci più riconoscibili e influenti della musica italiana contemporanea.

Elena Mil è la vincitrice assoluta di Musicultura 2025

Milano, 22 giu. (askanews) – Elena Mil è la Vincitrice assoluta di Musicultura 2025. “Ho iniziato a fare musica appena un anno fa, tutto questo non mi sembra vero. Ringrazio di cuore il pubblico qui presente: i loro sguardi mi hanno dato un’energia pazzesca” ha detto visibilmente commossa la 24enne, di Milano che dal maestoso palco dello Sferisterio di Macerata, accompagnata solo dal suo ukulele, ha conquistato il titolo di Vincitrice assoluta della XXXVI edizione di Musicultura, con la canzone “La ballata dell’inferno”. “Dedico la mia vittoria ai ragazzi che ho conosciuto qui, con cui ho condiviso un’esperienza potentissima, al pubblico di Musicultura e a mia madre che mi ha sempre sostenuto nel mio desiderio di fare musica” ha aggiunto la cantautrice milanese. Elena Mil ha “stregato” il pubblico dello Sferisterio e grazie ai voti dei 4800 presenti nelle due serate finali del Festival ha conquistato i 20 mila euro del Premio Banca Macerata che investirà nel suo primo album e il Premio per il miglior testo di 2.000 euro decretato delle giurie universitarie di Musicultura. La cantautrice milanese ha prevalso sugli altri sette artisti vincitori finalisti del Festival: Alessandra Nazzaro di Napoli con la canzone “Ouverture”, Frammenti di Treviso con “La pace”, Ibisco di Bologna con “Languore”, ME JULY di Benevento con “Mundi”, Moonari di Roma con “Funamboli”, Abat-jour, Rieti con “Oblio” e Silvia Lovicario di Nuoro con “Notte”. Elena Caglioti, in arte Elena Mil, nella sua canzone immagina la strana discesa agli inferi di una ragazza che si ritrova alle prese con un ambiguo “niente” che sembra essere all’origine di un dolore incomprensibile. “La ballata dell’inferno” è il suo primo brano, nato da un flusso di coscienza, in un pomeriggio di otto anni fa, e mai ritoccato. Doppietta di premi per i giovanissimi Abat-jour di Rieti, Marcello, Adriano, Liam, Gabriele e Ismail, tutti nati dopo il 2004, che con la canzone “Oblio” si sono aggiudicati La Targa della Critica Piero Cesanelli di 3.000 euro e Il Premio Nuovo Imaie, un riconoscimento di 10.000 euro per la realizzazione di una tournée. Ad Alessandra Nazzaro di Napoli è andato il Premio La casa in riva al mare di 2.000 euro decretato da una giuria di detenuU della Casa di reclusione di Barcaglione di Ancona, impegnaU in un percorso laboratoriale musicale del FesUval. Grazie ad un permesso speciale, Valerio e Petrit, in rappresentanza della giuria della Casa di reclusione, hanno consegnato il premio ad Alessandra Nazzaro sul palcoscenico dello Sferisterio. Un’importante iniziativa di integrazione culturale per la rieducazione e il reinserimento del detenuto, promossa dal Garante dei diritti della persona della Regione Marche Giancarlo Giulianelli, segnalato nel 2024 come best practice dal Ministero della Giustizia, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria. La finalissima di Musicultura, condotta brillantemente dall’inedita coppia Carolina Di Domenico e Fabrizio Biggio, ha visto l’esibizione di Antonella Ruggiero. “E’ sempre una meraviglia tornare su questo palco – ha detto l’artista – mi piacciono molto i testi e le musiche di questi giovani talenti, sono una grande speranza per il futuro, auguro loro il meglio”. Sulle note di “Amore lontanissimo” (1998) e “Una miniera” dei New Trolls (1969) Antonella Ruggiero, ha incantato il pubblico con la sua voce cristallina, avvolgente e i suoi intensi virtuosismi, inarrivabile anche nelle esecuzioni delle celebri “Vacanze Romane” (1983) e “Ti sento” (1985). Nelle 36 edizioni del Festival si è visto utilizzare ogni tipo di strumento musicale, ma l’attore comico Valerio Lundini ha sorpreso tutti nella finalissima suonando “Oh! Susanna” con i tasti di un vecchio telefono fisso, numeri che hanno aperto una spassosa e surreale telefonata con un napoletano emigrato in Australia. A Musicultura il ritorno dell”extraterrestre della musica italiana, Eugenio Finardi: “le Marche sono la mia regione preferita e dove Musicultura mi ha portato fortuna”. Il cantautore milanese si è esibito con “La battaglia” dedicato alla paternità e al suo aspetto conflittuale tra il voler riprodurre le proprie idee in un figlio o lasciarlo libero di volare e “I venti della luna”, due brani del suo recentissimo album “Tutto” che celebra i 50 anni della sua carriera musicale. Applauditissimo, ha chiuso la performance con la sua “Extraterrestre” (1978). “Cercate la vostra verità – ha consigliato Finardi ai giovani artisti vincitori- niente scorciatoie o furbate .. esprimete sempre la vostra verità e non ve ne pentirete mai”. La serata finale di Musicultura, in direfa su Rai Radio 1, ha visto anche gli intervenU dalla Stazione Bus del canale di Marcella Sullo, Duccio Pasqua e John Vignola. “Una finalissima col botto, con la soddisfazione di accorgersi come sia il pubblico che i grandi ospiti comprendano e apprezzino l’unicità della formula di Musicultura – ha commentato Ezio Nannipieri direttore artistico di Musicultura – Un’edizione segnata da artisti che hanno scritto la storia della canzone, da una conduzione brillante, grazie all’alchimia tra Carolina Di Domenico e Fabrizio Biggio e dalla meraviglia di trovarsi di fronte alle canzoni, tra loro diversissime, dei vincitori, tutte sincere e con un loro perché. Questi giovani artisti meritano un grazie. In quanto alla prescelta dal pubblico, Elena Mil è bello rilevare il carico di emozioni che ha saputo trasmettere con la sua voce, un ukulele e una storia da raccontare”.

Iran, Meloni sente anche Carney e Macron: lavorare a rapida ripresa negoziati

Roma, 22 giu. (askanews) – A seguito della riunione di governo convocata d’urgenza questa mattina alla luce dell’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto nel corso della giornata numerosi contatti con alcuni partner internazionali e con i principali attori della regione. Lo rende noto Palazzo Chigi.

In particolare, il Presidente Meloni ha avuto uno scambio di vedute con il Presidente di turno del G7, il Primo Ministro canadese Mark Carney, con il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, con il Presidente francese Emmanuel Macron e con il Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer. In ambito regionale, il Presidente del Consiglio si è sentita con il Principe Ereditario e Primo Ministro saudita Mohammad bin Salman Al Saud, il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan e l’Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani.

“Con tutti gli interlocutori – informa la nota – è stata condivisa e data massima rilevanza alla necessità di lavorare per una rapida ripresa dei negoziati tra le parti, al fine di evitare un ulteriore allargamento del conflitto e di giungere a una soluzione politica della crisi”.

Pallavolo, l’Italia donne non si ferma più: battuta la Cina 3-0

Roma, 22 giu. (askanews) – Non si ferma la corsa dell’Italia in Volleyball Nations League. Le azzurre chiudono la week di Hong-Kong battendo anche le padrone di casa della Cina 3-0 (25-21; 32-30; 25-11)e conquistano l’ottavo successo consecutivo in VNL. 8 su 8 e primato in classifica generale che impreziosisce la striscia di 22 vittorie in partite ufficiali (FIVB e CEV) aperta un anno fa a Macao proprio battendo la Cina 3-0. Da lì poi solo trionfi a partire da Fukuoka (week 3 VNL 2024), e proseguendo per Bangkok (Finals 2024), prima di sbaragliare tutti ai Giochi Olimpici di Parigi. Numeri immensi sugellati in una serata magica alla Kai Tak Arena al cospetto di 10mila tifosi cinesi che sognavano di salutare con una vittoria la propria nazionale. Le azzurre, inoltre, si confermano al primo posto nel ranking FIVB che proprio un anno fa (22 giugno 2024) fu conquistato grazie alla vittoria in semifinale di VNL a BangKok sulla Polonia (a cui poi seguì il trionfo in finale sul Giappone 3-1).

Tennis, Bolelli-Vavassori sconfitti in finale ad Halle

Roma, 22 giu. (askanews) – Stop in finale all’Atp 500 di Halle per Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Campioni uscenti sull’erba tedesca, gli azzurri hanno perso in finale contro la coppia di casa Krawietz/Puetz, nel remake della finale 2024: 6-3, 7-6 il punteggio finale in un’ora e 37 minuti di gioco. Una partita equilibrata, risolta in pochi punti dai tedeschi (al primo titolo del 2025) che hanno espresso un tennis di alto livello. Qualche rimpianto per gli azzurri nel secondo set, in cui hanno avuto un set point in risposta prima del tiebreak, risolto 7-4 dai n. 1 del seeding.

MotoGp, Marc Marquez trionfa al Mugello

Roma, 22 giu. (askanews) – Marc Márquez ha scritto un nuovo capitolo nella storia del motociclismo, conquistando una vittoria mozzafiato al Mugello, nel Gran Premio d’Italia, a undici anni di distanza dal suo ultimo successo su questo circuito. Dopo aver dominato la Sprint Race della vigilia, Márquez ha replicato il successo anche nel formato standard, aggiudicandosi la nona tappa del Mondiale in una gara ricca di emozioni.

La gara è stata caratterizzata da un inizio infuocato, con i primi tre giri che hanno visto una serie incessante di sorpassi e controsorpassi tra i fratelli Márquez e Francesco Bagnaia. Non sono mancati i contatti, due dei quali leggeri ma determinanti, tra le Ducati Desmosedici Lenovo di Marc Márquez e Pecco Bagnaia, in livrea “rinascimentale”.

Una volta preso definitivamente il comando, Marc Márquez ha saputo amministrare un vantaggio minimo ma sufficiente sul fratello minore Alex Márquez, in sella alla Ducati Gresini. Il podio è stato completato da un arrembante Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46), che al penultimo giro ha strappato la terza posizione a Bagnaia.

Tajani: allerta massima in Italia per basi e sedi di Usa e Israele

Roma, 22 giu. (askanews) – “La nostre intelligence le nostre forze dell’ordine – Carabinieri, Polizia Guardia di finanza e Polizia penitenziaria – sono al lavoro intensamente. Sono in allerta massima per evitare che ci siano attacchi che possano colpire obiettivi israeliani, americani o anche italiani. I rischi ci sono per le presenze in Italia anche di presenze americane e israeliane” mentre “non abbiamo segnali di rischi diretti per il nostro Paese perché l’Iran ha sempre visto l’Italia come un Paese non tra i più ostili, seppure da sempre abbiamo condannato la costruzione delle armi atomiche”. Lo ha precisato, fra l’altro, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in collegamento con il Tg5 Mediaset “Le ambasciate di Israele a Roma – ha sottolineato Tajani- sono chiuse. E c’è massima attenzione alla sicurezza nei luoghi di culto ebraici e per quelli americani.

Iran, Meloni riunisce governo e servizi: l’Italia lavora a un tavolo negoziale

Roma, 22 giu. (askanews) – A seguito dell’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha convocato d’urgenza e presieduto questa mattina una conferenza telefonica.Hanno preso parte il Vicepresidente e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Vicepresidente Matteo Salvini, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, i Sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari e i vertici dell’Intelligence. Nel corso della conversazione è stata analizzata la situazione dei siti iraniani a seguito degli attacchi. Una valutazione precisa dei danni potrà essere fatta solo con il passare delle ore”. Lo riferisce palazzo Chigi al termine della riunione d’urgenza convocata dalla premier “La crisi – sottolinea la presidenza del Consiglio – è al centro dell’attenzione dell’esecutivo in tutti i suoi risvolti, dalla situazione dei connazionali nella regione, con cui la Farnesina è in costante contatto, agli effetti economici e di sicurezza”. E la “Presidente del Consiglio si terrà in contatto con i principali alleati e leader della regione nelle prossime ore. L’Italia continuerà a impegnarsi per portare al tavolo negoziale le parti”.

Iran, Conte: attacco Trump catastrofico,Meloni mette testa sotto sabbia

Roma, 22 giu. (askanews) – “L’attacco in Iran di Trump, a fianco del criminale Netanyahu, è un atto grave e pericoloso che può avere conseguenze catastrofiche portandoci verso un conflitto dagli esiti incalcolabili, generando tensioni e insicurezze in tutto il mondo. Trump non dà seguito ai suoi iniziali propositi di comporre crisi e conflitti per via negoziale e adotta la dottrina Netanyahu ‘La pace attraverso la forza’. Questo significa licenza di calpestare il diritto internazionale e rischia di produrre sempre maggiore instabilità: se abbandoniamo la via negoziale e degli sforzi diplomatici per gestire gli scenari critici, anche le peggiori autocrazie, per garantirsi sopravvivenza, si danneranno per riempire i propri arsenali, soprattutto di testate atomiche, per affermare la propria forza”. Lo dichiara via social il presidente dei Cinque Stelle Giuseppe Conte.

“Stanno riportando indietro – attacca il leader M5s- le lancette della storia, stiamo ritornando alla legge del più forte. Tutto questo allontana la prospettiva di ricostruzione di un nuovo equilibrio mondiale che dia a tutti, nel segno della giustizia condivisa e non certo delle iniquità imposte, maggiore sicurezza e porti la pace”.

“In tutto ciò – denuncia Conte- qual è la posizione dell’Italia? Il Governo va in ordine sparso. Il Ministro degli Esteri Tajani: ‘Ci auguriamo che dopo questo attacco si possa arrivare alla de-escalation’. Il Ministro della Difesa Crosetto, all’opposto: ‘Si apre una crisi molto più grande’. Mentre Meloni metterà ancora una volta la testa sotto la sabbia, come fa da tre anni, esprimendo ‘forte preoccupazione’? Noi crediamo e ribadiamo che più armi e più guerre non siano una via per la pace e la sicurezza. Ucraina, Afghanistan, Libia, Iraq non ci hanno insegnato nulla? Fermatevi”.

Iran, Schlein:Trump in guerra con Netanyauh, Italia per pace con Onu e Costituzione

Roma, 22 giu. (askanews) – “Trump diceva che avrebbe portato la pace e messo fine ai conflitti, e invece lancia le bombe in Iran e infiamma il mondo, aprendo la strada a una pericolosa escalation globale. Facciamo nostre le parole del segretario generale delle Nazioni Unite Guterres contro l’uso della forza, per il rispetto del diritto internazionale e per il ritorno immediato alla via negoziale.Il Governo italiano dica con chiarezza che non parteciperà ad azioni militari né consentirà che il nostro territorio possa essere utilizzato per fornire sostegno a una guerra che la comunità internazionale deve provare a fermare prima che sia troppo tardi”. Lo dichiara lka segretaria del Pd Elly Schlein, esprimendo a nome del Pd “grave preoccupazione per questo attacco di Trump, che si fa trascinare in guerra da Netanyahu e agisce senza il coinvolgimento del Congresso come invece impone la Costituzione americana”.

“Il Governo – sottolinea Schlein- impegni per la de-escalation e per far tornare tutti gli attori coinvolti al tavolo negoziale, anche per difendere il Trattato di non proliferazione nucleare. L’Italia ripudia la guerra e vuole la pace.”

“Siamo tutti d’accordo che il regime teocratico e liberticida di Teheran non possa sviluppare un’arma nucleare, ma il modo per impedirlo non è bombardare, è negoziare”, conclude la leader Pd.

Il Papa: stasera in processione pregheremo per tutta l’umanità

Roma, 22 giu. (askanews) – “Stasera faremo la processione Eucaristica. Celebreremo insieme la Santa Messa e poi ci metteremo in cammino, portando il Santissimo Sacramento attraverso le vie della nostra città. Canteremo, pregheremo e infine ci raccoglieremo davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore per implorare la Benedizione del Signore sulle nostre case, sulle nostre famiglie e su tutta l’umanità”. Così ha detto Papa Leone XIV parlando ai fedeli riuniti in piazza San Pietro prima della recita dell’Angelus.

Oggi si celebra la Solennità del Corpus Domini. “Sia questa Celebrazione un segno luminoso del nostro impegno ad essere ogni giorno, partendo dall’Altare e dal Tabernacolo, portatori di comunione e di pace gli uni per gli altri, nella condivisione e nella carità”, ha detto il Pontefice.

Meloni un’ora a consulto con Governo e Intelligence: "Italia non informata da Trump"

Roma, 22 giu. (askanews) – E’ durato oltre un’ora il vertice in videoconferenza iniziato stamattina alle 10 fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i ministi di Esteri Interni e Difesa Tajani Piantedosi e Crosetto, il sottosegretario alla Presidenza con delega ai Servizi di Sicurezza Mantovano e i vertici dell’Intelligence nazionale sulla crisi in Medio Oriente alla luce dell’attacco militare americano ai siti nucleari in Iran.

“L’Italia -ha riferito al termine il ministro Tajani- non è stata informata prima dell’attacco, anche se era nell’aria”. Inoltre “non sono per ora state richieste basi militari in Italia dagli Usa. E “non sono partiti aerei dall’Italia”. L’Italia – ha detto ancora dopo il vertice Tajani- ha come obiettivo ogni sforzo per la de escalation” e “in ogni caso ora la priorità è la sicurezz dei nostri connazionali nell’area e il loro rimpatrio, soprattutto da Israele e Iran e dalle altre aree più esaposte al conflitto”.

Attacco Usa all’Iran, conseguenze e reazioni. Gli aggiornamenti

Roma, 22 giu. (askanews) – Gli Stati Uniti hanno attaccato l’Iran. Trump ha fatto sapere di avere distrutto 3 siti nucleari. Secondo media Teheran era stata avvertita in anticipo da Washington. Missili su Israele. Di seguito gli aggiornamenti.

-11:05 Secondo quanto riportato dall’agenzia iraniana Tasnim, vicina ai Guardiani della Rivoluzione, il sito nucleare di Fordow avrebbe subito soltanto danni parziali a seguito dei bombardamenti statunitensi avvenuti nella notte tra sabato e domenica.

– 11:00 “Il sito ha riportato danni limitati e l’integrità dell’impianto non è stata compromessa in modo irreversibile,” riferisce Tasnim, smentendo implicitamente le dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, secondo cui Fordow è stato completamente annientato.

-10:59 La responsabile della diplomazia dell’Unione Europea, Kaja Kallas, ha lanciato un appello urgente alla calma dopo i raid statunitensi contro i siti nucleari iraniani, invitando tutte le parti coinvolte a evitare un’escalation militare.

-10:55 “L’intervento Usa per impedire all’Iran di avere a disposizione l’ordigno nucleare rappresenta un cambiamento di scenario. La situazioni è preoccupante: si rischia una nuova escalation. L’Italia è impegnata in tutte le sedi per la de-escalation e lavora per la pace in Medio Oriente. Restando fermo che l’Iran non può disporre della bomba nucleare”.

-10:45 Il Qatar ha espresso forte preoccupazione per la crescente instabilità in Medio Oriente a seguito dei raid statunitensi contro l’Iran, avvertendo che le attuali “tensioni pericolose” potrebbero avere “ripercussioni catastrofiche” sia a livello regionale che internazionale.

-10:30 La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo con la massima attenzione la crisi in Iran e ha convocato per la mattinata una riunione in videoconferenza con i ministri interessati, con il sottosegretario Alfredo Mantovano e con i vertici dell’intelligence. Lo si apprende da fonti di palazzo Chigi.

-10:20 Una fonte iraniana di alto livello ha detto all’agenzia Reuters che la maggior parte dell’uranio altamente arricchito presente nel sito iraniano di Fordow era stata trasferita in una località segreta prima dell’attacco statunitense della scorsa notte. “La maggior parte del materiale è stata rimossa in anticipo e trasferita in un sito non rivelato,” ha detto la fonte, senza fornire ulteriori dettagli sul luogo o sulla quantità di materiale coinvolto.

-10:15 L’Iran potrebbe ritirarsi dal Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP) a seguito dei bombardamenti statunitensi contro i suoi impianti nucleari. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Affari Esteri del Parlamento iraniano, Abbas Golroo, in una nota pubblicata oggi. “L’Iran ha il diritto legale di ritirarsi dal TNP in base all’Articolo 10, dopo gli attacchi degli Stati Uniti ai siti nucleari di Fordow, Natanz e Isfahan,” ha affermato Golroo, riportando poi la sintesi della sua dichiarazione su X.

-10:10 Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno comunicato che circa 40 missili sono stati lanciati dall’Iran verso Israele nelle ultime ore, e che almeno 30 di questi hanno effettivamente attraversato lo spazio aereo israeliano. L’IDF ha confermato che parte dei missili è stata intercettata dai sistemi di difesa attivi nel Paese, ma alcuni hanno colpito aree abitate, causando danni strutturali e feriti, in particolare nelle zone di Tel Aviv, Haifa e Sharon.

-10:05 Il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), Rafael Grossi, ha convocato per lunedì una riunione urgente del Consiglio dei Governatori dopo agli attacchi statunitensi contro tre siti nucleari in Iran. La decisione arriva dopo che gli Stati Uniti hanno colpito gli impianti nucleari di Fordow, Natanz e Isfahan. La riunione, secondo quanto comunicato dall’AIEA, si concentrerà sulle implicazioni degli attacchi per la sicurezza nucleare, la non proliferazione e il ruolo dell’Agenzia nel monitoraggio dei siti coinvolti.

Iran,Bonelli(Avs):Meloni spieghi sua Italia telecomandata da Usa e Israele

Roma, 22 giu. (askanews) – “Stanotte gli Stati Uniti hanno lanciato un attacco militare contro tre siti nucleari iraniani, distruggendoli con raid aerei massicci. Trump e Netanyahu vogliono la guerra globale e riscrivere un nuovo ordine geopolitico basato sulla supremazia militare. Il bombardamento prima da parte israeliana e ora da parte degli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani è una violazione gravissima della Convenzione di Ginevra. Un atto che rischia di innescare una reazione a catena devastante per tutto il Medio Oriente e per il mondo”. Lo afferma il leader Avs Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde

“Il ministro Tajani parla di “de-escalation” dopo le bombe. Ma come si può parlare di pace – accusa Bonelli- mentre si scatena l’inferno? Domani Giorgia Meloni sarà in Parlamento: venga a spiegare perché ha portato la politica estera italiana ad essere totalmente telecomandata da USA e Israele. Perché tace di fronte a un attacco militare che ci trascina in un conflitto senza fine? Il mondo sta precipitando verso la guerra globale. E loro la chiamano pace”.