Competition is competition, Conte sull’immigrazione scavalca a destra la Schlein.

Al Nazareno preparano l'autunno in piazza voluto dalla segretaria, ma i piani rischiano di essere rovinati dalla nuova linea assunta da Conte, pronto a giocare colpi bassi in vista delle europee.

Come era stato ampiamente previsto all’indomani della elezione di Elly Schlein alla segreteria del Pd, l’abbraccio con il M5S non porta a grandi risultati. Conte sfrutta i momenti più delicati per affermare la piena autonomia dei 5 Stelle. Singole occasioni di convergenza, ad esempio sul salario minimo, non cementano la prospettiva di una organica unità a sinistra. Sull’immigrazione riaffiora nel Movimento un populismo che non esita ad affiancare le posizioni radicali della destra. Al Nazareno quasi si respira aria di tradimento, anche se l’esperienza di questi anni avrebbe dovuto consigliare maggiore prudenza nel confronto ravvicinato con i grillini. 

In ogni caso, stando alle cronache di giornata, il Pd prova ad incalzare il governo. Elly Schlein ha presentato le sue proposte contro la perdita del potere d’acquisto delle famiglie rinfacciando a Giorgia Meloni le promesse mancate. Al Nazareno preparano “l’autunno in piazza” voluto dalla segretaria, ma i piani rischiano in parte di essere rovinati dalla nuova linea presa appunto da Giuseppe Conte, ‘l’alleato-non alleato’ che sembra pronto a giocare anche colpi bassi in vista della corsa delle europee.

L’uscita sui migranti aveva già infastidito il partito, in particolare quella frase sulla “accoglienza indiscriminata”, che secondo Conte sarebbe nei piani del Pd, non era piaciuta affatto. “Parla come Salvini o la Meloni”, ha commentato un parlamentare schierato con la Schlein. Ma il leader M5s ha rincarato la dose, dicendo che “nessuno si deve sentire offeso” ma aggiungendo: “Chi parla solo di accoglienza, accoglienza, accoglienza e non offre integrazione, cade nell’ipocrisia”.

La Schlein aveva replicato dicendo che Conte “evidentemente non ha letto le sette proposte” del Pd in cui si parla innanzitutto della “necessità di cambiare il regolamento Dublino”, di ” vie sicure legali e alternative” di immigrazione” e di “un grande piano di cooperazione internazionale”. La leader Pd punta a chiudere rapidamente la polemica, convinta che le opposizioni debbano semmai unirsi di nuovo sulla sanità, come già fatto sul salario minimo, per contrastare un governo in affanno sulla manovra e con la Lega che sferza ogni giorno Fdi.

Mettere in difficoltà il centrodestra, insomma. La sanità pubblica “va migliorata” insiste la Schlein, sui temi concreti stiamo cercando in vista dei prossimi appuntamenti (elettorali, Ndr) importanti di costruire una coalizione alternativa a quella della destra che sia vincente”. A questo servono anche le proposte contro la perdita del potere d’acquisto: le famiglie si impoveriscono “nella totale assenza e indifferenza del governo”, ha attaccato la Schlein. Bisognerebbe invece prendere misure efficaci, a cominciare dall’uso dell’extragettito Iva prodotto dall’aumento dei prezzi dei carburanti (“Oltre due miliardi”) per sostenere le famiglie contro il caro-prezzi. “Non dimentichiamo i video di Giorgia Meloni che prometteva di tagliare le accise che invece sono aumentate”.

Ma la leader Pd deve fare i conti con un M5S sempre più deciso a marcare i distinguo dai democratici, probabilmente per recuperare quei consensi che da quando la Schlein è segretaria sono migrati verso il Nazareno. Una dinamica che sta assumendo, in effetti, toni preoccupanti per i democratici. Certo, le europee sono una prova della verità importante per tutti, per la segreteria Schlein – alla sua prima tornata elettorale nazionale – e per il M5s, che cerca il sorpasso o perlomeno il pareggio con i democratici. E tutto lascia pensare che Conte pensi che il modo migliore per far crescere i 5 Stelle sia provare a soffiare voti proprio al Pd.