Jacques Maritain 50 anni dopo: oggi e domani il convegno di studi.

Il filosofo francese ci ha lasciato riflessioni ricche di suggestioni sulla persona come fulcro della società, sull’idea di un umanesimo integrale tra fede e ragione. Riportiamo il comunicato stampa relativo all’evento.

Ricorre quest’anno il cinquantenario della morte del filosofo francese Jacques Maritain (Parigi, 18 novembre 1882 – Tolosa, 28 aprile 1973), uno dei più grandi pensatori del Novecento, uomo di profonda passione religiosa, filosofica e civile, e testimone attivo degli eventi e sfide del suo tempo. Il suo apporto nei vari ambiti del sapere filosofico mostra ancora oggi tutta la sua fecondità e attualità. Il suo impegno accademico, politico, ecclesiastico, la sua unione coniugale, spirituale intellettuale con la moglie Raïssa, restano un esempio ineguagliato di vita.

L’Istituto Internazionale Jacques Maritain, fondato nel 1974 per approfondire, diffondere e tramandare il suo insegnamento, trae ispirazione dalla ricchezza e varietà del suo pensiero in continua ricerca della bellezza e della dignità dell’umano. In questa significativa ricorrenza, l’Istituto promuove il Convegno internazionale Jacques Maritain 50 anni dopo – il 24 e 25 novembre all’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede e al Centre Saint-Louis de France – che invita a riflettere sull’attualità del lascito di Maritain, sull’importanza di riscoprire e rileggere la sua opera anche alla luce delle esigenze e delle emergenze del nostro tempo.

Maritain ci ha lasciato riflessioni ricche di suggestioni sulla persona come fulcro essenziale della società, sull’idea di un umanesimo integrale tra fede e ragione, che ci offrono ancora oggi una proposta innovativa capace di ispirare la ricerca di nuove forme oggi necessarie del vivere insieme in una società di persone animate dall’aspirazione al bene comune.
I lavori, articolati in quattro sessioni, ripercorrono i temi centrali del suo Personalismo, in particolare le questioni della persona, dell’umanesimo, dei diritti umani, della pace, grazie ai contributi dei relatori volti a far emergere i tratti di una visione ancora oggi, a cinquanta anni di distanza, feconda e utile a orientare la nostra società verso il bello, il buono, il vero nelle difficili scelte che è chiamata a fare di fronte alle sfide del presente.

Nella cornice dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede (Villa Bonaparte) dopo i saluti istituzionali dell’Ambasciatrice Florence Mangin e del Presidente dell’Istituto, Prof. Francesco Miano, la prolusione del Convegno sarà tenuta dal cardinale Dominique Mamberti, Presidente del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica (Città del Vaticano). Modera l’incontro il Vice Presidente Vicario dell’Istituto, Prof. Giuseppe Schlitzer.
Nel pomeriggio del 24 novembre, i lavori proseguiranno al Centre Saint-Louis de France con interventi articolati in varie sessioni tematiche: Jacques Maritain e la riflessione filosofica (interventi di Stefano Zamagni, Luigi Alici, Giovanni Grandi e Vittorio Possenti) Jacques Maritain e le vicende storiche (interventi di Francesco Bonini, Philippe Chenaux e Julio Plaza).

Nella mattina del 25 novembre, si terranno le sessioni finali dedicate a Jacques Maritain e l’impegno politico (interventi di Paolo Nepi, Jean Dominique Durand, Umberto Lodovici e Michele Nicoletti) Jacques Maritain domani (interventi di Marco Ivaldo e Francesco Miano).