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mercoledì, Febbraio 12, 2025
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La ricerca di unità nell’area dei democratici di ispirazione cristiana

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. L’incontro a cui fa riferimento l’autore non ha definito, allo stato degli atti, una scelta impegnativa sul piano elettorale. Invece è stato unanimente accolto il No al premierato.

Il 20 dicembre scorso, a Roma, un’altra importante pagina politica dei Popolari Democratici Cristiani si è realizzata, e forse la dovremo ricordare; questo grazie all’incontro delle maggiori forze politiche e di diversi autorevoli esponenti che si richiamano a questa storia, insieme si è dato vita ad un tavolo di confronto e lavoro con uno sguardo rivolto al presente ed al futuro, con le radici ben salde nei valori e nella più profonda ispirazione comune che ci contraddistingue.

Queste rappresentanze che nel tempo si sono  battute per affermare e riaffermare  la più vera ed autentica storia del Popolarismo Democratico Cristiano, se pur in sigle diverse per via della diaspora del 93’, si sono confrontate con grande spirito costruttivo e con interventi di altissimo spessore politico.

Nel 2019 si sono festeggiati i 100 anni dalla nascita del Partito Popolare Italiano e quest’anno ricorrono gli 80 dalla nascita della DC 1943 e 30 dalla sua dolorosa diaspora del 1993, e per questo l’omaggio migliore a questa storia a termine di quest’anno e alle porte del Natale, poteva altro non essere che un tavolo d’incontro e di lavoro fatto in maniera corale, proprio come avrebbero desiderato i padri fondatori di questa storia politica.

Nei fatti l’incontro del 20 dicembre ha fatto ribattere quel cuore plurale ed unitario che da sempre ha contraddistinto e caratterizzato proprio la Dc e prima ancora il Ppi, nelle sue varie anime e correnti, e soprattutto ha caratterizzato quella capacità d’incontro, confronto e sintesi che ha reso grande l’Italia e l’Europa nella società del dopoguerra.

 

Ieri dopo 30 anni, il cuore più  vero e più profondo di questa storia politica è tornato a rivivere con forza.

Il percorso è lungo,certo, ma non lontano, si è preso atto che occorre essere uniti, e proprio  grazie a questo incontro, la speranza ha ripreso forza e vigore, si sono aperte le porte per una fase terza, nuova e di volontà di vera rinascita comune, plurale ed unitaria per un progetto condiviso, aperto e plurale, in divenire per tutti.

Il giorno 10 gennaio dell’anno che verrà, ci sarà un’altro tavolo d’incontro e di lavoro di queste forze politiche a conferma di tutto questo.

Ora sta ad ogni uno di noi  che crediamo in questa storia politica lavorare affinché questo cuore abbia un unico volto una voce e pensiero plurale ed unitario allo stesso tempo, fondato sotto la stessa comune ispirazione; Il  Santo Natale ed il nuovo anno porti a noi tutti ed al paese la rinascita di quel sogno interrotto 30 anni fa che fece grande l’Italia, l’Europa e portò una politica di pace, benessere e prosperità nel mondo.