La Ue ha approvato gli aiuti di stato a pesca e acquacoltura italiane

Bruxelles, 26 mar. (askanews) – La Commissione europea ha approvato, oggi a Bruxelles, un regime italiano di aiuti di Stato da 600 milioni di euro per il settore della pesca e dell’acquacoltura. L’obiettivo del regime di aiuti è di favorire gli investimenti, la cooperazione e l’integrazione tra gli operatori del settore, migliorando le relazioni tra i diversi attori del mercato.

In particolare, il sostegno pubblico stimolerà lo sviluppo di contratti settoriali, attraverso aiuti agli investimenti che saranno distribuiti tra una serie di beneficiari operanti nei diversi segmenti del settore della pesca e dell’acquacoltura., dalla produzione alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti. Il regime di aiuti sarà aperto alle aziende di tutte le dimensioni attive nel settore,e avrà durata fino al 31 dicembre 2029. Gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette o di finanziamenti agevolati.

La Commissione ha valutato il regime alla luce delle norme dell’Ue sugli aiuti di Stato, in particolare dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Trattato sul Funzionamento dell’Unione, che consente agli Stati membri di sostenere lo sviluppo di certe attività economiche a determinate condizioni, e degli orientamenti per gli aiuti di Stato nel settore della pesca e dell’acquacoltura.

La Commissione ha ritenuto il regime di aiuti necessario e appropriato per incoraggiare gli investimenti nel settore, nonché proporzionato in quanto limitato al minimo necessario, e con un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri. Su questa base, la Commissione ha approvato il regime di sostegno italiano secondo le norme Ue sugli aiuti di Stato.