L’Associazione degli ex Parlamentari della Repubblica esprime profondo rispetto per la decisione del Consiglio di Garanzia di secondo grado, che il Senato ha adottato per i vitalizi degli ex senatori. Con essa di conferma nella sostanza la sentenza di qualche anno fa della Commissione contenziosa di primo grado, formata da senatori e giuristi di chiara fama.
Non siamo di fronte a una decisione politica, ma a una sentenza di un “tribunale” accettato da tutti, che ha dichiarato illegittima in due gradi di giudizio la delibera di applicazione retroattiva del metodo contributivo per i vitalizi.
E vale la pena ricordare che la decisione è stata adottata da “giudici”, perché tali sono considerati i componenti dei “Comitati di Garanzia” all’interno del Parlamento – si chiamano per questo di “garanzia” – i quali hanno naturalmente deciso secondo le norme della nostra Costituzione e delle leggi, e quindi hanno garantito la legalità.
La sentenza ha riconfermato il principio elementare che nessun cittadino può essere penalizzato per il passato, per un periodo precedente, e la Corte Costituzionale ha stabilito che, in misura del tutto temporanea ed eccezionale può essere ammessa una riduzione di qualunque stipendio e di qualunque indennità per un massimo di tre anni; tant’è che le cosiddette “pensioni d’oro”, che il Parlamento aveva ridotto per un periodo di cinque anni, sono state ricondotte a una riduzione per soli tre anni dalla stessa Corte Costituzionale.
È stato ristabilito lo “stato di diritto” perché la legittima aspettativa che ogni cittadino ha deve essere rispettata e quindi non vi può essere sul piano giuridico, istituzionale e umano una penalizzazione per il passato.
In ogni caso è doveroso da parte dell’Associazione precisare anche le cifre che si riferiscono al merito della decisione, osservando che quelle che sono state divulgate non sono veritiere. L’Associazione spera che lo stesso Senato preciserà i dati di cui si tratta in questa lunga vicenda.
L’Associazione degli ex Parlamemtari della Repubblica è presieduta da Giuseppe Gargani]