Sanremo, terza serata: il ciclone Mannino, Morandi, Russel Crowe e la sua band, Eros e la pace

Sanremo, 8 feb. (askanews) – Inizio con un pizzico di polemica da parte di Amadeus della terza serata del Festival di Sanremo. Inizio con la polemica sul ballo del qua qua, che ha tenuto banco da ieri sera e per l’intera giornata sui social e in conferenza stampa. “Si è parlato tanto, secondo me troppo, di John Travolta – esordisce Amadeus – ma credo che non si sia dato il giusto spazio alla straordinaria testimonianza del maestro Giovanni Allevi”.

Che la serata abbia inizio. Via le polemiche, va in scena la musica. In realtà, ciascun ospite sul palco dell’Ariston ritorna sulla “Chicken Dance”. Lo fa Eros Ramazzotti che scherza con Ama: “Devo ballare anche io il ballo del qua qua?”. Lo fa Gianni Morandi, e anche il super ospite della serata, Russell Crowe: L’attore premio Oscar ha mimato il gesto del ballo del qua qua con le mani, facendo un sorriso ironico ad Amadeus, suscitando gli applausi del pubblico e poi battendo il cinque con il conduttore stesso.

E ironizza anche Fiorello. “Se avessimo scippato due anziane fuori dalle poste, ci avrebbero insultato di meno. Lo scippo è meno grave del ballo del qua qua”, dice lo showman.

Anche Reuters, tra le agenzie internazionali più importanti, parla dello “scandalo” che ha coinvolto Travolta nella tv italiana. “Si è esibito al Festival della canzone italiana – scrive la Reuters – con il volto impietrito mentre si contorceva e girava accanto a due conduttori televisivi ridenti e affiancato da un gruppo di ballerini vestiti con costumi gialli da pollo”.

La musica torna comunque protagonista con gli ultimi 15 artisti in gara, presentati da altrettanti big. Chiude al primo posto nella classifica provvisoria della terza serata – grazie al voto delle radio e del televoto – Angelina Mango che supera Ghali, Alessandra Amoroso (terza), Il Tre (quarto) e Mr. Rain (quinto).

Teresa Mannino, co-conduttrice per una sera, è un ciclone di ironia: sketch e gag con Amadeus sulle scale dell’Ariston (tanto celebri quanto temute), battute anche con Russel Crowe, con Gianni Morandi, fino a Il Volo che la prendono letteralmente in braccio.

E’ ancora il tema della pace a fare da protagonista alla serata sanremese. “Quasi 500 milioni di bambini vivono in zone di conflitto – è l’appello di Eros Ramazzotti – altri milioni non vedranno mai la terra promessa. Basta sangue, basta guerre. Pace”. E i Negramaro, che hanno ripreso il titolo del loro brano ‘Ricominciamo tutto’, hanno aggiunto “Con la pace”.

C’è poi il dramma delle morti sul lavoro, portato in scena da un dialogo in musica da Paolo Jannacci e Stefano Massini. “Qui siamo al Festival della canzone italiana, parliamo tanto d’amore. Ma c’è un amore di cui non si parla mai. Ed è l’amore per i nostri diritti, i diritti che ci spettano, chiunque tu sia. C’è una parola che mi piace ricordare, ed è la parola dignità. Viva la dignità”, è il ‘grido’ di Massini.

E infine un messaggio-invito di Teresa Mannino: “Al ‘potere su’ preferisco il ‘potere di’. Gli animali umani preferiscono il potere, il potere su: sugli altri uomini, sulle donne, sui bambini, sulla natura. Anche a me piace il potere, ma il potere di..che ha tutta un’altra energia. Il potere di ridere e di farvi ridere, il potere di vestirmi con le piume, di cantare anche se sono stonata…”, dice.

Cala il sipario sulla terza ‘puntata’ del Festival. Nella quarta serata i duetti con l’esibizione di tutti i 30 artisti in gara.

Di Serena Sartini