Scontri, saccheggi e violenza: l’Ecuador è nel caos. Il presidente Noboa: stato di emergenza

Roma, 10 gen. (askanews) – L’Ecuador è nel caos: scontri, saccheggi, auto date alle fiamme, agenti di polizia presi in ostaggio in diverse località, e l’irruzione di uomini armati nello studio di un canale televisivo pubblico a Guayaquil. Un’ondata di violenza scoppiata dopo l’evasione dal carcere di massima sicurezza di Guayaquil del boss del narcotraffico Adolfo Macias, il nemico pubblico n. 1, leader dei “Choneros”, una banda che ha monopolizzato il fiorente traffico di droga in Ecuador. Il presidente dell’Ecuador Daniel Noboa ha emesso un decreto in cui si dichiara che il Paese è entrato un “conflitto armato interno”. Noboa ha annunciato che dichiarerà lo stato di emergenza nazionale.

Intanto, gli uomini che, con il volto coperto, hanno fatto irruzione nello studio di un canale televisivo pubblico in Ecuador con armi ed esplosivi, sono stati arrestati. Lo ha annunciato il capo della polizia, Cesar Zapata, che ha parlato di 13 persone arrestate e di sequestro di armi, esplosivi e altre prove. Gli ostaggi, giornalisti e tecnici, sono stati portati in salvo.

Il governo del Perù ha disposto l’invio immediato della Polizia al confine con l’Ecuador “per rafforzare la sicurezza alla frontiera” con il Paese vicino, attraversato da un’ondata di violenza e scontri. Il ministro della Difesa peruviano e quello degli Interni viaggeranno lungo il confine per coordinare le operazioni.