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Violante parla dei doveri pensando a Moro e chiamando in causa il Pd

La riflessione sulla crisi della democrazia liberale lo avvicina al pensiero di papa Francesco e lo allontana dalla interpretazione prevalente a sinistra. Il radical-movimentismo di Elly Schlein inconsapevolmente minaccia il futuro del riformismo.

Luciano Violante riprende oggi (su La Verità) una riflessione da lui accennata ieri sulla necessità di parlare anche di doveri quando si vogliono rivendicare diritti. Per Violante è la rimembranza di un pensiero di Aldo Moro (da lui incontrato come professore all’Università) che era diventato anche il testo di un manifesto della Dc, quando ero responsabile della Spes, in ormai lontane competizioni elezioni.

Queste erano le parole di Moro: “La stagione dei diritti risulterà effimera, se non sapremo ritrovare un nuovo senso del dovere”. Avevo aggiunto a “del dovere”, per rafforzarne l’efficacia propagandistica, “e della libertà”.

Comunque, per quanto si può capire, la riflessione sulla crisi della democrazia liberale lo avvicina al pensiero di papa Francesco e lo allontana dalla interpretazione prevalente a sinistra, in chi riteneva coerente con “il difficile cammino verso la democrazia compiuta” anche la dittatura del proletariato. L’intervista di oggi mi farà leggere il libro cui fa riferimento.

Per ora e per la questione politica che si sta aprendo, mi è sufficiente l’intervista per capire che l’attenzione inizialmente dedicata da Violante alla crisi della democrazia americana e al populismo reazionario di Trump, è (in questo caso) “un discorso alla suocera perchè nuora intenda”. Ed infatti l’intervista si conclude con un riferimento alla situazione del Pd e al disagio dei cattolici per la linea radical-movimentista della Schlein che, ignorando i diritti e gli squilibri sociali che caratterizzano la società tardo-capitalista (per qualcuno post-democratica) in cui viviamo, forse inconsapevolmente finisce con lo scavare un solco che minaccia il futuro del riformismo. 

A favore di chi, tra due contendenti (nel “gioco” definiti destra e sinistra) che vogliono la stessa cosa, cioè il potere?

 

Nota editoriale

Il testo qui pubblicato riporta integralmente ciò che l’autore ha scritto ieri sulla sua pagina Fb. I riferimenti temporali – oggi, ieri…ecc. – sono da intendersi in maniera corretta.

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