Al Quarticciolo a Roma in scena "Gianni", per i 100 anni di Basaglia

Roma, 23 mar. (askanews) – Per i cento anni dalla nascita di Franco Basaglia, che ha rivoluzionato la concezione della psichiatria in Italia, il Teatro Biblioteca Quarticciolo propone il 23 e 24 marzo il pluripremiato “Gianni” (Premio Scenario per Ustica 2015, In-Box 2016 e Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria 2017), spettacolo firmato e interpretato da Caroline Baglioni, diretta da Michelangelo Bellani.

Un lavoro in perfetto equilibrio fra memoria personale e indagine di una condizione di disagio che ci interroga tutti. Una trascrizione fedele di un testamento sonoro lasciato da Gianni Pampanini, zio di Caroline, su tre audiocassette incise a metà degli anni ’80 e ritrovate vent’anni dopo. Questi nastri, nei quali Gianni, un uomo con problemi maniaco depressivi scomparso nel 1999, che ha vissuto sulla propria pelle il passaggio epocale della rivoluzione culturale – oltre che scientifica – di Basaglia, descrive se stesso, le sue inquietudini, i suoi desideri e il rapporto intimo e sofferto con la società, a distanza di anni divengono la “voce” di un’opera teatrale che continua a viaggiare in tutta Italia, coinvolgendo la sensibilità di chi le ascolta.

“Ci siamo a lungo interrogati sul perché Gianni avesse inciso quei nastri. Per lasciare un segno del suo passaggio? Per riascoltarsi e scoprire che c’era nell’abisso? Per superare la paura di vivere? La sua voce è un flusso di coscienza, ironico, intelligente, drammatico, commovente che si muove a picchi infiniti fra voglia di vivere e desiderio di finire con uguale forza e disperazione. Ma la vera potenza del suo linguaggio sta in come ci conduce inevitabilmente dentro ciascuna delle nostre esistenze per renderci conto, in fin dei conti, che tutti noi, almeno una volta nella vita, ci siamo sentiti ‘Gianni'”.

Domenica 24, dopo lo spettacolo, si svolgerà la presentazione del libro di Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani Legami (ed. Editoria & Spettacolo, 2023), contenente i testi teatrali Gianni, Mio padre non è ancora nato, Sempre verde, Confessioni di sei personaggi. Saranno presenti gli autori in dialogo con Lucia Medri (Teatro e Critica).