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sabato, 12 Luglio, 2025
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Amministrazione di sostegno e terzo settore, scenari e prospettive

Roma, 1 lug. (askanews) – Far s che l’istituto dell’amministrazione di sostegno si apra agli enti di terzo settore. Questa la proposta che la Fondazione Terzjus ha presentato al Cnel, analizzando “questioni, scenari, prospettive”. Con la proposta di un intervento legislativo che modifichi l’attuale normativa.

“Con questo report su terzo settore e amministrazione di sostegno la Fondazione Terzjus ha voluto confrontare la normativa italiana con quella di altri 7 paesi europei – afferma Luigi Bobba, presidente Fondazione Terzjus – Tutto questo per capire se sia necessario modificare la legislazione che regola gli amministratori di sostegno, che sono a tutela di soggetti che hanno bisogno di una maggiore tutela o di minori che non hanno pi punti di riferimento, in modo da far s che anche un ente di terzo settore possa diventare amministratore di sostegno”.

Lo scopo quello di aiutare senza sostituirsi, accompagnare senza far sentire inutili o di peso. L’avvocato Vincenzo Falabella, coordinatore Osservatorio inclusione e accessibilit del Cnel, spiega: “E’ stato presentato uno studio dettagliato sull’istituto dell’amministrazione di sostegno e l’osservatorio per l’inclusione e l’accessibilit del Cnel far propria questa proposta e nel pi breve tempo possibile cercher di esplicitare una delle funzioni previste dall’articolo 99 della nostra carta costituzionale, presentare una proposta di legge che vada a modificare l’attuale norma e consenta all’amministrazione di sostegno di poter essere sostenuta e supportata dagli enti del terzo settore che sempre pi hanno un ruolo essenziale del nostro tessuto sociale”.

Il report analizza con equilibrio, criticit ed opportunit, proponendosi come punto di riferimento per istituzioni, operatori del diritto e attori sociali. “Al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro abbiamo voluto attenzionare un tema che ha un impatto sostanziale sull’esistenza di molte persone che convivono con una condizione di disabilit. L’istituto dell’amministrazione di sostegno diventa fondamentale per garantire dignit e pari opportunit a coloro i quali dovranno essere amministrati da un istituto previsto dal nostro ordinamento giuridico”, aggiunge Falabella.

Le famiglie conoscono bene quali sono i problemi che affrontano ogni giorno. Roberto Speziale, presidente Anfass:

“Purtroppo la legge nella sua applicazione poi si trasformata via via in una sorta, invece, di amministrazione solo dei beni della persona. Spesso i giudici tutelari hanno affidato questo compito non ai familiari, a coloro che avevano od hanno con la persona con disabilit, una relazione affettiva, una conoscenza effettiva. Ma semplicemente l’amministrazione di beni, dandola ai sindaci, a consulenti, ad avvocati. Questo un tradire la lettera della norma”.

Bisogna fare qualcosa in favore di chi pi debole. Facendo attenzione all’assistenza che riceve ed alla formazione di chi gli sta intorno. “Il cuore della proposta sta nello spostare l’attenzione normativa dalla dimensione del patrimonio alla dimensione della persona e chi pi dell’ente di terzo settore, che ha le finalit tipiche di azione volontaria, di finalit di bene sociale, di interesse generale, pu essere il miglior tutore di questo interesse centrale delle persone con forte disabilit o vulnerabilit”, conclude il presidente di Terzjus.

Musica, a Chiusi grandi concerti gratuiti col Lars Rock Fest

Firenze, 1 lug. (askanews) – Presentato oggi presso il Consiglio Regionale Toscana-Media Center Sassoli il programma della dodicesima edizione del Lars Rock Fest, in programma dal 4 al 6 luglio 2025 a Chiusi, nella Valdichiana Senese.

Il festival, organizzato dal GEC – Gruppo Effetti Collaterali, torna nei Giardini Pubblici di Chiusi con tre giorni di musica alternativa e cultura a ingresso gratuito. In un anno in cui l’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese è Capitale Toscana della Cultura, il Lars Rock Fest conferma il suo ruolo di evento culturale indipendente e laboratorio di rete territoriale, capace di coinvolgere nuove realtà e generare partecipazione.

Nato nel 2012, il festival si distingue per la sua proposta musicale di alto livello e per un forte spirito di comunità che anima ogni giornata a partire dal pomeriggio. La line-up 2025, curata dal direttore artistico Marek Lukasik, porta sul palco nove band internazionali e nazionali tra le più interessanti della scena alternativa contemporanea.

La prima serata si apre con gli inglesi Cucamaras, indie/post-punk di Nottingham, seguiti dai ritorni dal vivo degli Italia 90. A chiudere la serata i gallesi Mclusky, tra i protagonisti più attesi, con un nuovo album in uscita dopo 19 anni di silenzio discografico.

Sabato 5 luglio, nel contesto del progetto Suoni dal Labirinto, Joseph Arthur, cult songwriter americano, si esibirà nella città vecchia di Chiusi, accompagnato da una visita gratuita al celebre Labirinto di Porsenna. La serata vedrà sul palco la sperimentazione sonora di LOSTATOBRADO, il noise-rock degli australiani Party Dozen e gli headliner Black Country, New Road, tra le band più acclamate dalla critica internazionale.

La chiusura domenica 6 luglio è affidata ai londinesi The Heliocentrics, con il loro mix di funk, jazz e psych, e ai veterani americani Karate, che presenteranno il nuovo album dopo un lungo silenzio.

Oltre alla musica, il festival propone eventi collaterali dedicati al tema del corpo, in collaborazione con il collettivo Becoming X, mostre, laboratori per bambini e attività culturali. Open Book, il festival dell’editoria indipendente, il mercatino dell’artigianato, la fiera del disco e un’area ristoro con prodotti locali completano l’offerta.

Il Lars Rock Fest conferma anche il proprio impegno per la sostenibilità, aderendo al circuito Eco-Feste e garantendo l’eliminazione della plastica monouso e la distribuzione gratuita di acqua. Una navetta gratuita collega le principali aree della città con il luogo dei concerti per facilitare gli spostamenti.

Oltre 150 volontari contribuiscono ogni anno alla realizzazione dell’evento, che può contare sul sostegno del Comune di Chiusi, della Regione Toscana e di partner privati.

Appuntamento dal 4 al 6 luglio 2025 a Chiusi per vivere una nuova edizione del Lars Rock Fest, nel cuore della Capitale Toscana della Cultura.

Bari, Deloitte inaugura la nuova sede alla Fiera del Levante

Bari, 1 lug. (askanews) – Settantacinque milioni di euro di investimenti e 700 nuovi posti di lavoro entro il 2026: sono i numeri chiave con cui Deloitte rafforza la sua presenza a Bari, inaugurando la nuova sede presso la Fiera del Levante. 9mila metri quadrati di spazi espositivi, completamente riqualificati, con un intervento da 50 milioni di euro, ispirato a criteri di sostenibilit, tecnologia e benessere lavorativo.

Claudio Lusa, Deloitte Operate Leader, ha dichiarato: “Oggi presentiamo un nuovo investimento sull’intelligenza artificiale, su un’attivit di ricerca per circa 25 milioni di euro da fare nei prossimi tre anni, quindi noi contiamo di continuare a investire sul territorio, sui nostri talenti per farli rimanere qui a Bari, in Puglia e per far ritornare una serie di nostri ragazzi che negli ultimi anni sono dovuti andare altrove per trovare lavoro”.

Il colosso della consulenza nel capoluogo pugliese ormai diventato punto nevralgico per l’innovazione nel Mezzogiorno. La nuova sede ospiter anche un hub dedicato all’intelligenza artificiale con 25 milioni di investimento e oltre 70 specialisti al lavoro su settori strategici come energia, sicurezza informatica, Space Economy e turismo.

Vito Leccese, sindaco di Bari, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Novantacinque anni fa qui fu inaugurata la fiera del Levante per proiettare Bari verso nuovi mercati, era l’evento pi importante all’epoca perch dava un senso di modernit alla nostra citt. Ora a distanza di tanti anni questa missione affidata simbolicamente a Deloitte, ci approssimiamo verso quel percorso che ci porter verso un futuro, non solo di citt sostenibile, ma anche di citt che consente il rientro di tanti giovani che in passato sono andati via da Bari perch non avevano opportunit di lavoro”.

Un’operazione che si inserisce in un contesto economico in crescita: tra il 2010 e il 2023 la Puglia ha infatti visto aumentare il PIL pro-capite quasi il doppio rispetto alla media nazionale. E anche l’occupazione giovanile sopra la media del Mezzogiorno.

“Qui 1200 ragazzi e ragazze pugliesi troveranno una buona occupazione per promuovere a loro volta sviluppo economico nei settori dell’agricolo, della salute, dell’innovazione e dell’aerospazio” – afferma Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia – “Quello di Deloitte un contributo fondamentale, sostenuto da Regione Puglia con un investimento di 17 milioni di euro su 45, quindi una somma importantissima che deriva dalle nostre scelte del passato, ma che ovviamente orientata verso il futuro”.

Il nuovo spazio nel cuore di Bari, con 1.200 postazioni, sale smart, aree meeting e un grande auditorium, sar anche un motore di sviluppo per il territorio: una parte sar infatti destinata all’incubazione di startup attive nella logistica, nella mobilit sostenibile e nella space economy, con l’obiettivo di favorirne la crescita e il posizionamento competitivo sul mercato.

Euro risale sopra 1,18 dollari per la prima volta dal 2021

Roma, 1 lug. (askanews) – L’euro sale sopra quota 1,18 sul dollaro statunitense per la prima volta da quasi quattro anni a questa parte. Nel pomeriggio prosegue il deprezzamento della valuta statunitense, che ha appena siglato il primo semestre dell’anno con un meno 10% – rispetto a un paneier di valute globali – il maggiore calo dal 1973, quando venne abbandonato il “gold standard” del sistema di Bretton Woods, e dalla recessione globale del 2009.

La valuta condivisa sale a 1,1813 sul biglietto verde. Per trovare livelli analoghi dell’euro bisogna risalire al settembre del 2021. Con i guadagni di oggi, gli apprezzamenti accumulati dall’euro sul dollaro dall’inizio del 2025 superano il 14%.

I cali della valuta statunitense riflettono una molteplicità di fattori, tra cui pesa in particolare la stretta protezionistica sul commercio con l’estero adottata dall’amministrazione Trump con i dazi, che secondo molti osservatori ha innescato dei ripensamenti di investitori istituzionali in tutto il mondo sui rispettivi posizionamenti sul dollaro.

Peraltro un minore fatturato in dollari da parte dei partner commerciali degli Usa indirettamente implica anche meno fondi da investire su titoli denominati in dollari, come i Treasuries.

Inoltre, dopo mesi in cui la Bce ha continuamente ridotto i tassi di interesse mentre la Federal Reserve mostrava una linea attendista, ora per luglio l’istituzione europea ha lanciato ripetuti i segnali sull’orientamento a prendere una pausa sulla manovra di riduzione. Invece la Fed è sotto crescenti pressioni della Casa Bianca per tagliare i tassi sul dollaro.

Da segnalare che oggi pomeriggio la presidente della Bce, Christine Lagarde, parteciperà ad un dibattito al forum annuale dell’istituzione assieme a diversi altri banchieri centrali, tra cui il numero uno della Fed, Jerome Powell, bersagliato, quest’ultimo, da attacchi sempre più duri da Trump.

Tennis, Cocciaretto da sogno, eliminata la n.3 Pegula

Roma, 1 lug. (askanews) – Elisabetta Cocciaretto da sogno all’esordio a Wimbledon. La marchigiana accede al 2° turno grazie alla vittoria sulla n. 3 al mondo Jessica Pegula con il punteggio di 6-2, 6-3 in un’ora di gioco. Per Cocciaretto è la prima vittoria in carriera contro una top 5 ed è anche la prima italiana a battere una tra le prime tre teste di serie a livello Slam da Flavia Pennetta e Roberta Vinci, che agli US Open 2015 eliminarono rispettivamente Simona Halep e Serena Williams.

“Non vedevo l’ora di giocare Wimbledon quest’anno – ha spiegato una sorridente Cocciaretto alla fine del match – Giocare in questo stadio e in un torneo così incredibile è un sogno che si realizza. Non vedevo l’ora che iniziasse la partita. Mi sono allenata duramente per dare il massimo oggi e giocare il maggior numero di partite possibili. Pegula è una grande campionessa, la partita è stata incredibile. Contro giocatrici del genere devi dare il meglio e sfruttare le piccole opportunità che concedono. Ho cercato di essere aggressiva, di buttarmi. Di non pensare e dare solo il meglio. Penso di aver fatto un ottimo lavoro oggi e ne sono felicissima”.

Calcio, Lotito contestato, è il giorno della solidarietà

Roma, 1 lug. (askanews) – Solidarietà nei confronti del presidente della Lazio, Claudio Lotito, è stata espressa da numerosi parlamentari di Forza Italia a seguito della contestazione dei tifosi che ieri, davanti alla sede del partito politico di Forza Italia, hanno esposto un nuovo striscione volto sempre a criticare l’operato del numero uno laziale, senatore della Repubblica in quota Forza Italia. “Forza Italia: libera la Lazio” il testo dello striscione.

La tifoseria sta manifestando il proprio malcontento per l’immobilità sul mercato della Lazio per il blocco imposto dalla Covisoc e che impedirà alla società di acquistare nuovi calciatori nella sessione estiva. La nuova presa di posizione verso Lotito fa seguito a quella già manifestata qualche giorno fa con un altro striscione esposto su un palazzo di via di campo Marzio e visibile da piazza del Parlamento

Dash celebra i 60 anni di attivit in Italia

Roma, 1 lug. – Dash, brand operante nel settore dei detersivi per bucato, celebra quest’anno i sessant’anni di attivit in Italia. Lanciato nel Paese nel 1965, Dash si evoluto nel tempo per rispondere alle esigenze delle famiglie italiane differenziando le proprie linee di prodotti con caratteristiche sempre pi innovative e all’avanguardia.

Vittorio Sapio, Direttore Marketing e Commerciale divisione Cura dei tessuti e della casa P&G Italia, ha dichiarato: “Dash un prodotto che da 60 anni sul mercato italiano, e da allora ha portato innovazione dal punto di vista di prodotto, di packaging, di comunicazione e di attivit sociali. Abbiamo iniziato nel 1965 con il mitico fustino e, mano a mano, abbiamo seguito le esigenze e i benefici che cercava il consumatore italiano. Da l siamo passati al prodotto liquido, abbiamo lanciato dei prodotti per il colore con l’esigenza dei nuovi capi colorati e siamo stati i primi sul mercato italiano nel 2010 a lanciare un detersivo predosato. Negli ultimi anni abbiamo lanciato Dash Power, che la nostra migliore formula, efficace anche nei cicli brevi e a freddo. Vogliamo festeggiare con i nostri consumatori e con tutti gli italiani: attraverso una promozione ad hoc, all’acquisto di ogni Dash, noi rimborseremo il 60% del prezzo del prodotto in buoni spesa. Inoltre, ogni settimana metteremo in palio 60 fustini iconici del nostro mitico Dash con il logo celebrativo dei 60 anni”.

Il brand, sin dai primi anni di attivit, si distinto per la propria attivit di comunicazione, soprattutto attraverso campagne pubblicitarie che hanno contribuito a legare Dash alla quotidianit dei consumatori.

“Si pu dire che Dash sia un brand iconico, un lovemark vicino alle persone. Tutti ricordano lo slogan ‘Dash, pi bianco non si pu’ o la nostra campagna dello “Scambio impossibile” con Paolo Ferrari” – aggiunge Vittorio Sapio – “Oggi abbiamo la campagna ‘Relax, poi lava Dash’ che collocher una lavatrice in luoghi inconsueti”.

Oltre all’attivit commerciale, Dash dal 1987 particolarmente attiva anche sul sociale con attivit concrete per la comunit.

“Ci siamo legati sempre a cause molto concrete con partner come Fondazione ABIO Italia Onlus per il bambino in ospedale, Action Aid, Unicef, Fondazione Banco Alimentare e, negli anni pi bui del Covid, abbiamo promosso anche una raccolta fondi per l’ospedale Spallanzani in Roma”, ha infine concluso Vittorio Sapio.

Il brand, infine, particolarmente attento anche alla sostenibilit ambientale: sviluppa formulazioni efficaci anche nei cicli brevi e a freddo, che contribuiscono a ridurre il consumo energetico e le emissioni del bucato.

Calcio, Lautaro-Calhanoglu, lo scontro è social

Roma, 1 lug. (askanews) – Volano gli stracci dopo l’eliminazione dell’Inter per mano del Fluminense al mondiale per club. Apre le danze capitan Lautaro Martinez. “Il mister è arrivato e ci ha dato una spinta importante, qui però bisogna volerci stare: chi vuole stare, rimanga; chi non vuole, vada via, arrivederci: io voglio lottare per obiettivi importanti, questo è il messaggio che lancio a tutti…” ha detto il capitano dopo il ko agli ottavi. Il riferimento è sembrato calzare a pennello per Hakan Calhanoglu, che aveva già raggiunto la famiglia per le vacanze e che è da settimane al centro di voci di mercato che lo accostano al Galatasaray. Il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta ha poi provato a rintuzzare: “Sono parole da capitano, il suo richiamo trova condivisione nella società, è lo spirito vincente che può portarci lontano. Immagino si riferisse a Calhanoglu, con cui parleremo e risolveremo nel migliore dei modi. Al momento non ci ha manifestato nulla, ma siamo pronti ad ascoltarlo. Quando un giocatore vorrà andare via e ce lo chiede le porte sono aperte”. A Lautaro risponde prima la moglie di Calhanoglu: “Alcune persone non sono fedeli a te. Sono fedeli al loro bisogno di te. Una volta che i loro bisogni cambiano, cambia anche la loro lealtà. Non rimpiangere di avere un cuore buono. Tutte le cose buone tornano e si moltiplicano, Hakan”, ha scritto sui social. Poi anche il giocatore turco, sempre tramite social, ha fatto conoscere la sua opinione: “Rispetto ogni opinione – anche quella di un compagno, anche quella del presidente. Ma il rispetto non può essere a senso unico. L’ho sempre dimostrato, dentro e fuori dal campo. Non ho mai tradito questa maglia. Non ho mai detto di non essere felice all’Inter – ha scritto in un post su Instagram – In passato ho ricevuto offerte – anche molto importanti. Ma ho scelto di restare. Perché so cosa rappresenta per me questa maglia. E pensavo che le mie scelte parlassero da sole. Ho avuto l’onore di essere il capitano della mia nazionale. E li ho imparato che il vero leader è quello che resta accanto ai suoi compagni, non quello che cerca un colpevole quando è più facile farlo”. E ancora: “Amo questo club. E amo questi colori, per cui ogni giorno ho dato tutto. Il futuro? Lo vedremo. Ma la storia ricorderà sempre chi è rimasto in piedi. Non chi ha alzato di più la voce”.

Calcio, Simone Inzaghi: "Abbiamo scalato l’Everest"

Roma, 1 lug. (askanews) – Un Simone Inzaghi euforico si è presentato ai microfoni dopo la storica vittoria del suo Al-Hilal contro il Manchester City nel Mondiale per Club. La sua nuova squadra ha sbaragliato la corazzata di Guardiola, conquistando i quarti di finale e posizionandosi nella parte “favorevole” del tabellone, dove potrebbe addirittura giocarsi un posto in finale contro il Chelsea.

L’ex tecnico dell’Inter ha elogiato senza mezzi termini i suoi, definendo la vittoria una vera e propria impresa. “Abbiamo scalato l’Everest senza ossigeno, ce l’abbiamo fatta,” ha dichiarato Inzaghi. “Il segreto di questa vittoria sono stati i giocatori e il cuore che hanno messo in campo. Sapevamo che contro una squadra come il Manchester City avremmo dovuto fare qualcosa di straordinario. Siamo stati eccezionali in tutto: nel possesso, nella fase difensiva, nella gestione tecnica. Contro una squadra aggressiva come il City non era semplice.”

Un omaggio speciale è andato a Pep Guardiola: “Per me Guardiola è il miglior allenatore al mondo, ma stasera abbiamo fatto qualcosa di speciale. Credo che ci siamo meritati questa vittoria.”

La gioia, esplosa sul campo, si è ben presto trasferita negli spogliatoi, dove giocatori, staff e dirigenti dell’Al-Hilal hanno festeggiato il prestigioso traguardo. Il presidente Fahad Bin Nafel, visibilmente commosso, è sceso in campo per congratularsi con tutti e ha poi raggiunto la squadra negli spogliatoi, esultando con i suoi e facendo grandi promesse di ricompense.

Dai “luoghi sacri” di ogni squadra sono trapelati i primi video della festa. In uno di essi, l’intero gruppo squadra è raccolto attorno al presidente: un momento di religioso silenzio precede l’esplosione di gioia, con canti e salti dopo quella che sembra una promessa. Tra i festeggiamenti, Simone Inzaghi è apparso raggiante, intento a immortalare i momenti di giubilo con il suo telefono. Sebbene non ci siano conferme ufficiali, non sorprenderebbe se il presidente, in caso di vittoria del torneo o di un arrivo in semifinale/finale, decidesse di “allargare i cordoni della borsa” con una lauta ricompensa per la squadra.

Netanyahu conferma: la settimana prossima in Usa nuovo incontro con Trump

Roma, 1 lug. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato oggi, durante una riunione di gabinetto, che la prossima settimana si recherà negli Stati Uniti per incontrare il presidente Donald Trump e diversi alti funzionari dell’amministrazione statunitense.

“La prossima settimana ho intenzione di recarmi negli Stati Uniti per incontrare il presidente Donald Trump, il vicepresidente Vance, il segretario di Stato Marco Rubio, il segretario alla Difesa Pete Hegseth, l’inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff e il segretario al Commercio” Howard Lutnick, ha dichiarato Netanyahu, citato dal suo ufficio.

Salario minimo, Schlein: destra lo blocca ma noi non ci fermeremo

Roma, 1 lug. (askanews) – “La destra continua a dire no al salario minimo e blocca ancora una volta in Aula la discussione della nostra proposta. È assurdo e noi non ci fermeremo. La Germania ha deciso che il salario minimo salirà a 14.60 euro. La Spagna l’ha aumentato del 50 per cento. In Europa ci sono ventidue Stati su ventisette che hanno una legislazione in materia. Ma nell’Italia di Giorgia Meloni 4 milioni di lavoratrici e lavoratori sono poveri anche se lavorano”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.

“E lei finge di non vederli, e si para dietro i regolamenti del Parlamento pur di non discutere e approvare una legge di civiltà che non può più aspettare, su cui abbiamo raccolto 100mila firme. Sono passati due anni da quando abbiamo presentato la nostra proposta unitaria sul salario minimo e ci ha convocati a Palazzo Chigi per parlarne. Ma da allora Meloni non ha avuto nemmeno il coraggio di votare contro, la stanno tenendo su un binario morto. Non ci fermeremo finché la nostra proposta sul salario minimo non sarà finalmente discussa e votata dal Parlamento”, conclude.

Parigi, chiusa la cima della Torre Eiffel per la canicola

Roma, 1 lug. (askanews) – La sommità della Torre Eiffel a Parigi è chiusa da ieri e rimarrà chiusa fino a mercoledì, poiché l’ondata di caldo estremo che sta colpendo la Francia raggiungerà il suo apice. “A causa dell’ondata di caldo in corso, la Torre Eiffel si sta adattando per garantire il comfort e la sicurezza dei nostri visitatori e dei nostri team: la cima rimarrà chiusa per tutto il giorno l’1 e il 2 luglio”, si legge sul sito del monumento.

“Visitatori con biglietti per la cima controllate la vostra email; sarete rimborsati automaticamente. Le visite al primo e al secondo piano rimarranno possibili”, specifica il responsabile della torre più visitata del mondo. “Ricordatevi di proteggervi dal sole e di idratarvi regolarmente. Sono disponibili fontanelle lungo i sentieri che portano alla piazza”, aggiunge.

Lunedì la Francia ha vissuto la notte e il giorno più caldi mai registrati nel mese di giugno, ma è prevedibile che l’ondata di calore raggiungerà il suo picco nella giornata di oggi, secondo Meteo-France.

Ginnastica, Mancinelli e Raffaeli si separano

Roma, 1 lug. (askanews) – Dopo il bronzo olimpico a Parigi 2024, Sofia Raffaeli e Claudia Mancinelli iniziano due nuovi percorsi professionali. Ad annunciarlo è la Federginnastica. “In virtù delle riconosciute competenze della tecnica della S.G. Fabriano, la Federazione, di comune accordo con la società di appartenenza di Claudia Mancinelli – si legge sul sito -, ha deciso di affidare all’allenatrice il ruolo di responsabile del Centro di attività territoriale (Cat) di Roma, dove avrà l’opportunità di lavorare e far crescere le promesse della disciplina, mettendo a disposizione la sua esperienza e le sue capacità”.

Soddisfatta l’allenatrice: “Dopo aver già creduto in me chiedendomi di lavorare con Sofia per oltre due anni, ora la Federazione mi dà la possibilità di crescere nuovi profili, in una città, Roma, che è sempre stata la mia seconda casa, dopo Fabriano. Ringrazio la società di Fabriano e specialmente Sofia per la straordinaria e indimenticabile avventura vissuta insieme, tesoro prezioso che custodirò per sempre nel cuore. Spero che al Cat vengano tante bambine e di trovare altri talenti da portare in futuro in nazionale”. (Foto Federginnastica)

Raffaeli, invece, si trasferirà da Fabriano all’Accademia federale di Desio, dove proseguirà il lavoro di perfezionamento. Chi prenderà il posto di Mancinelli? “Sarà seguita – si legge ancora – dallo staff tecnico delle individualiste, in vista dei prossimi impegni alla World Cup casalinga di Milano, dal 18 al 20 luglio, e, soprattutto, nella rassegna iridata di Rio de Janeiro, in programma dal 20 al 24 agosto. Raffaeli, che si confermata campionessa assoluta italiana, appena due settimane fa, fino alla partenza per il Brasile si allenerà al fianco delle Farfalle e tutte le altre individualiste azzurre convocate: Giulia Dellafelice, Tara Dragas, Asia Fedele, Elizabeta Havryliv, Sofia Maffeis, Sasha Mukhina, Enrica Paolini, Anna Piergentili e Alice Taglietti.

Cherubini alla conquista del West: in Colorado un hotel storia

Colorado Springs (Colorado), 1 lug. (askanews) – Fin dalla sua inaugurazione il Broadmoor ha offerto agli ospiti l’esperienza del West americano ad altissimo livello: un hotel considerato non solo per la sua ricettivit vip (resort Forbes Five-Star e AAA Five-Diamond) o per un’ospitalit calorosa e genuina, ma anche per la sua storia lunga pi di un secolo, incastonata sul margine meridionale delle Montagne Rocciose, ai piedi dei Monti Cheyenne a Colorado Springs, con 5 mila acri lussureggianti da esplorare.

Consigliato da Brand Usa, da Visit Colorado e Visit Colorado Springs, ha poi un altro aspetto che fa la differenza: all’esterno in stucco rosa che permette al Broadmoor di fondersi perfettamente con le montagne circostanti di Pikes Peak, corrisponde l’interno con caratteristiche architettoniche che richiamano le belle arti italiane, compreso il soffitto sopra il mezzanino della hall principale. Progettata da Giovanni Smeraldi e da un team di 100 artisti italiani, la struttura presenta due immagini magistralmente dipinte di cherubini danzanti.

A spiegarcelo la storica Cynthia Leonard: “Noterete che l’influenza di Luca Della Robbia incontra il West. I cherubini con il copricapo indiano che rappresentano un connubio tra i due stili”.

Smeraldi per The Broadmoor realizz anche una modanatura in bassorilievo nello stile del celebre scultore italiano Luca della Robbia sopra l’ascensore dell’ingresso principale.

Iconico, con 20 ristoranti, caff e lounge, due leggendari campi da golf, una spa a cinque stelle di fama mondiale, se lo visitate non mancate la “Galleria degli Ospiti” con volti che hanno fatto la storia degli Stati Uniti d’America. E poi nella hall, non fatevi sfuggire il doppio piede sinistro degli affreschi in stile pompeiano: si dice che fu una scelta ironica di Smeraldi, per non eccellere troppo.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio e immagini askanews

Pnrr, Meloni: Italia conferma primato Ue su avanzamento Piano

Roma, 1 lug. (askanews) – “Con il pagamento della settima rata l’Italia confermerà il primato europeo nell’avanzamento del Piano, con oltre 140 miliardi di euro ricevuti, corrispondenti al 72% della dotazione finanziaria complessiva e al 100% degli obiettivi programmati nelle prime sette rate, pari a 334 tra milestone e target, obiettivi tutti conseguiti nel pieno rispetto del cronoprogramma stabilito dalla Commissione”. Lo dichiara in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni commentando il parere favorevole della Commissione Ue al pagamento della settimana rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia.

“Si tratta – aggiunge la premier – di un primato anche qualitativo, abbiamo dimostrato di essere capaci di utilizzare in modo virtuoso gli strumenti che l’Europa ci ha fornito e siamo diventati un modello per gli altri Stati membri. Dobbiamo tutti essere orgogliosi del grande lavoro che abbiamo fatto fino ad ora. Un lavoro che non è certo terminato, e deve anzi continuare con la medesima determinazione, per una Nazione sempre più moderna, produttiva e competitiva, forte e inclusiva, consapevole e pronta alle sfide globali del presente e del futuro”.

Pnrr, P.Chigi: da Commissione Ue sì a pagamento 7a rata da 18,3 mld

Roma, 1 lug. (askanews) – Nella giornata di oggi l’Italia ha ricevuto la valutazione positiva al pagamento della settima rata del Pnrr, pari a 18,3 miliardi di euro, adottata dalla Commissione europea in seguito al positivo conseguimento di tutti gli obiettivi previsti. Lo fa sapere una nota di Palazzo Chigi.

Con la recente revisione tecnica, che ha aggregato in un unico traguardo i tre obiettivi connessi alle misure su rinnovabili, batterie e alla riforma del rischio finanziario associato ai contratti di acquisto per le energie rinnovabili, gli obiettivi programmati e conseguiti sono 64, suddivisi in 31 milestone e 33 target.

Pnrr, parere favorevole Ue a pagamento 7a rata a Italia (18,3 mld)

Roma, 1 lug. (askanews) – Parere favorevole della Commissione europea al pagamento della settimana rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza all’Italia, nell’ambito del programma NextGenerationEU. Secondo quanto riporta un comunicato, riguarda il versamento di 18,3 miliardi di euro, di cui 4,6 miliardi in sussidi e 13,7 miliardi in prestiti.

Secondo Bruxelles l’Italia ha ottemperato a tutti e 64 gli obiettivi e tappe chiave previsti dal Pnrr per la rata in questione. Ora il parere verrà trasmesso all’Economic and Financial Committee, che ha 4 settimane per formulare una sua opinione per poi adottate una decisione di pagamento.

Complessivamente il Pnrr dell’Italia ammonta a a 194,4 miliardi, di cui 71,8 miliardi in sussidi e 122,6 miliardi in prestiti. La Commissione ricorda che ad oggi sono stati esborsati circa 63% del fondi previsti per la Penisola.

M.O., raid Israele contro internet cafè a Gaza: bilancio di 39 morti

Roma, 1 lug. (askanews) – E’ di almeno 39 morti l’ultimo bilancio dell’attacco israeliano di ieri contro l’internet cafè Al-Baqa, nella parte settentrionale di Gaza City. Decine di altre persone sono rimaste ferite, secondo al Jazeera.

Tra le vittime figurano il giornalista Ismail Abu Hatab, oltre a donne e bambini che si erano radunati al bar.

Un testimone ha dichiarato che l’attacco è stato effettuato da caccia israeliani.

“Abbiamo trovato persone fatte a pezzi”, ha detto Yahya Sharif. “Questo posto non era affiliato a nessuno: nessuna associazione politica o militare. Era pieno di gente, compresi bambini per una festa di compleanno”.

Il bombardamento, secondo quanto spiegato dall’emittente, ha raso al suolo il bar e ha lasciato un enorme cratere nel terreno.

Hani Mahmoud di Al Jazeera, in collegamento da Gaza City, ha affermato che l’attacco al bar è avvenuto “senza alcun preavviso”.

Meteo, dal 5 luglio previsti abbassamenti delle temperature

Roma, 1 lug. (askanews) – Il mese di luglio inizia come è finito giugno: calore alle stelle, locali temporali anche forti, massime e minime su valori record. Il quadro (non semplice) climatico sulla nostra penisola è tracciato dagli esperti di Meteo.it che confermano come al momento, l’Anticiclone “Pluto” non molla la presa sull’Italia ed anche nei prossimi giorni, purtroppo proseguiranno le alte temperature. Ma gli esperti indicano anche una preziosa novità, la data del presunto crollo dell’asfissiante bolla africana.

I modelli intravedono, dal 4 luglio in poi, il cedimento dell’alta pressione ad iniziare dalle Alpi e dal Nord Italia; in particolare, sabato 5 luglio le temperature massime potrebbero crollare, sotto i colpi di pesanti grandinate e piogge torrenziali, anche di 10°C al settentrione. Sarebbe la tempesta di Ferragosto, anticipata di un mese e mezzo.

Turchia, oltre 150 membri dell’opposizione arrestati a Smirne

Roma, 1 lug. (askanews) – Oltre 150 membri del comune di Smirne, roccaforte dell’opposizione sulla costa occidentale della Turchia, sono stati arrestati oggi per “corruzione”, secondo i media turchi e il partito CHP. Sono stati emessi complessivamente 157 mandati di arresto, secondo i media locali, tra cui il quotidiano Cumhuriyet e l’emittente televisiva privata NTV.

Murat Bakan, vicepresidente del CHP (Partito Popolare Repubblicano, socialdemocratico), il principale partito di opposizione che da tempo governa la terza città più grande del Paese, ha dichiarato su X che l’ex sindaco e molti “alti funzionari” del comune sono stati arrestati. “L’ex sindaco della municipalità metropolitana, Tunç Soyer, alcuni alti funzionari e il nostro presidente provinciale, Senol Aslanoglu, sono stati arrestati alle prime luci dell’alba. Ci troviamo di fronte a un processo simile a quello di Istanbul”, ha scritto Murat Bakan.

Calcio, Mondiale per club, l’Al Hilal di Inzaghi elimina il City

Roma, 1 lug. (askanews) – Il Manchester City è stato eliminato a sorpresa dai Mondiale per club: agli ottavi di finale il club di Premier League è stato sconfitto per 4-3 ai tempi supplementari dai sauditi dell’Al Hilal allenati da Simone Inzaghi. Nei tempi regolamentari finisce 2-2 con gol di Bernardo Silva (9′), Marcos Leonardo (46′), Malcom (52′) e Haaland (55′), poi Koulibaly (94′) e ancora Marcos Leonardo (112′) firmano il colpaccio per gli arabi, che sfideranno il Fluminense ai quarti: inutile la rete di Foden (104′).

Prossimi avversari di Inzaghi nei quarti saranno i brasiliani del Fluminense, che ieri hanno eliminato l’Inter per 2-0. Stasera ottavi di finale per la Juventus, contro il Real Madrid.

Russia: 60 droni ucraini abbattuti su regioni russe

Roma, 1 lug. (askanews) – Sessanta droni da combattimento ucraini sono stati abbattuti in diverse regioni della Russia nella notte, ha riferito il ministero della Difesa di Mosca.

Diciassette droni sono stati intercettati sulla penisola di Crimea, 16 nella regione di Rostov, 11 sul Mar d’Azov, cinque nella regione di Kursk, quattro nella regione di Saratov, tre sul Mar Nero, due nella regione di Belgorod, uno nella regione di Voronezh e uno nella regione di Orël, ha dichiarato il ministero.

Bce, attese di inflazione consumatori eurozona tornano a calare

Roma, 1 lug. (askanews) – Sono tornate a moderarsi a maggio le aspettative dei consumatori per l’inflazione nell’area euro: l’attesa mediana sulla crescita dei prezzi al consumo su base annua per i prossimi 12 mesi si è attestata al 2,8% nell’ultima rilevazione, 0,3 punti percentuali in meno rispetto ad aprile. E l’aspettativa su 3 anni è calata di un decimo di punto percentuale al 2,4%, mentre quella su cinque anni è rimasta invariata al 2,1%.

Lo riporta la Banca centrale europea sulla base della sua ultima indagine, secondo cui l’inflazione percepita dai consumatori sui passati 12 mesi è rimasta invariata al 3,1% per il quarto mese consecutivo, il valore più basso dal settembre del 2021.

Le aspettative dei consumatori per l’economia si sono fatte meno negative, l’attesa mediana ora è per un meno 1,1% del Pil a fronte del meno 1,9% atteso ad aprile. Le attese per il tasso di disoccupazione si sono attenuate al 10,4% dal 10,5% del mese precedente.

Va precisato che queste sono aspettative dei consumatori che la Bce ricada da un sondaggio e non valori effettivi dei vari indicatori macroeconomici misurati da enti istituti di statistica. Le ultime fluttuazioni sembrano riflettere i rapidi mutamenti di prospettive sui dazi commerciali decisi dall’amministrazione Trump.

Energia, Tajani: è la chiave della crescita del sistema Italia

Roma, 1 lug. (askanews) – “Il ministro” Gilberto “Pichetto è il grande protagonista della nuova politica energetica dell’Italia, voluta dal governo di centrodestra e voluta fortemente da Forza Italia. Una politica energetica diversa, che punta sul nucleare ma anche sulle rinnovabili, sulle bioenergie, una visione complessiva che deve permettere al nostro Paese di essere competitivo”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani aprendo gli Stati generali dell’energia, iniziativa voluta di Forza Italia in corso nella Sala della Regina della Camera dei deputati.

“La questione energetica – ha sottolineato Tajani – è la chiave della crescita del sistema Italia. Abbiamo dei prezzi eccessivi, c’è troppa speculazione, ecco perché serve il nucleare, e poi bisogna arrivare a un mercato unico dell’energia a livello europeo”. Se non si fa questo, ha proseguito il vicepremier, “si conservano privilegi e posizioni dominanti che mettono piombo sulle ali di un sistema che potrebbe ottenere molto di più”.

Risposte nuove per una società frammentata: la versione di De Toni

Si è tenuta ieri presso la Camera dei Deputati la conferenza stampa promossa da Demos per lanciare la “Rete Civica Solidale””. A intervenire, tra gli altri, il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, che ha tracciato il profilo di un’iniziativa politica nuova, capace a suo avviso di coniugare radicamento territoriale, cultura democratica e capacità di proposta.

«Quella di oggi – ha esordito De Toni – non è che la prima tappa di un percorso costituente lungo almeno un anno». L’obiettivo? Costruire appunto una rete civica che, in una logica federativa e partendo dal basso, unisca esperienze diverse: realtà civiche, forze popolari e progressiste, sensibilità ambientaliste, movimenti autonomisti. Tutto questo all’interno dell’area del centrosinistra, ma con l’ambizione di rinnovarne profondamente forma e spirito.

 

Un progetto per chi non vota

Secondo De Toni, questo nuovo soggetto politico può parlare con maggiore efficacia rispetto ad altri all’ampio mondo dell’astensione, intercettando il disagio e il distacco di tanti cittadini che non si sentono rappresentati. «La varietà della domanda politica richiede una varietà dell’offerta», ha spiegato, richiamandosi alla Legge della Varietà Necessaria formulata da Ashby nel 1956. In altre parole: servono risposte nuove per una società sempre più frammentata e complessa.

Una rete nazionale, radicata nei territori

La Rete Civica Solidale si propone dunque come una forza autonoma e pluralista, fondata sui valori della Costituzione e capace di difendere l’umano – oggi minacciato da un clima culturale dominato da sovranismi e populismi. Numerose le realtà locali già coinvolte, dal Trentino al Veneto, dalla Toscana alle Marche. Ma l’appello è rivolto a tutti: «Entrate in questo processo costituente», ha detto De Toni, ribadendo l’apertura a un lavoro collettivo, inclusivo e trasversale.

Il personalismo comunitario come orizzonte

A fornire l’impianto culturale dell’intervento è stato il richiamo al personalismo comunitario di Emmanuel Mounier: una visione che rifiuta sia l’individualismo liberista sia il collettivismo totalitario, per porre al centro la persona in relazione con gli altri. «Una comunità solidale – ha detto De Toni – si costruisce solo se tutti possono realizzarsi, materialmente e spiritualmente». In questo quadro, la sussidiarietà, il bene comune, la solidarietà e la centralità delle comunità locali diventano i capisaldi di un nuovo impegno politico.

Tre assi dintervento per una nuova agenda riformista

Il discorso di De Toni si è concluso con una serie di proposte operative:

  • Rilanciare la solidarietà locale, costruendo un welfare generativo che valorizzi il civismo e il popolarismo democratico.
  • Contrastare le disuguaglianze, a partire dall’accesso all’istruzione, alla sanità e ai servizi sociali, in linea con la migliore tradizione riformista.
  • Promuovere l’autonomia territoriale, rafforzando il principio di autogoverno per rendere più efficaci le risposte locali.
  • Affermare politiche ambientali coraggiose, come elemento costitutivo di uno sviluppo sostenibile, giusto e lungimirante.

In conclusione, per De Toni è giunto il momento di costruire una nuova casa per chi crede nella politica come servizio, nella comunità come bene da custodire, nella persona come misura di ogni scelta pubblica.

Dibattito | Papa Leone attacca le false propagande del riarmo: l’Europa…indifferente?

Il dibattito attorno al riarmo europeo sta assumendo contorni sempre più preoccupanti.

L’UE ha approvato il programma ReArm Europe Plan (poi più pudicamente rinominato Readiness 2030), un programma da oltre 800 miliardi di euro. I Paesi aderenti alla Nato hanno da poco sottoscritto l’impegno di arrivare a investire in difesa il 5% del PIL entro il 2035. La decisione, che ha visto gli europei prostrarsi ai desideri di Trump, rischia di mettere in crisi il welfare degli anni futuri in molti Paesi (Italia compresa, checché ne dica la Meloni). Non andrà incontro a difficoltà di bilancio la sola Germania che, dal canto suo, ha deciso di spendere da sola una pari cifra di 800 miliardi, evocando l’incubo del riarmo tedesco.

“Si vis pacem, para bellum” ha richiamato impropriamente la nostra Presidente del Consiglio. Tuttavia, quando con tale insistenza i governi europei invitano a riarmarsi per la difesa alcune domande sono inevitabili.

Da chi dovremmo difenderci? Che cosa vorremmo difendere? In che modo vorremmo farlo?

Il chi è stato indentificato e risponde al nome di Vladimir Putin, il quale non è certo un galantuomo, ma non ha mai avanzato mire sull’Europa, né ha mai messo in discussione le istituzioni Ue. Putin non vuole i missili Nato sotto casa e l’allargamento a est della Nato (che non si identifica con l’Ue) è causa non ultima dell’invasione dell’Ucraina.

Peraltro, vale la pena ricordare che è proprio Trump che sembra spingere di più per una disarticolazione della Casa comune europea, preferendo il rapporto più asimmetrico con i singoli Stati, che non esita ad aggredire con la politica dei dazi, con la difesa delle multinazionali del digitale e con la spinta a comprare armi e gas liquefatto dall’industria Usa.

Tutto questo senza dimenticare, se di nemici si vuole parlare; che il vero nemico è forse la Cina, quello tra le cui braccia stiamo buttando, poco prudentemente, la Russia.

Più complicato definire che cosa dovremmo difendere. Il vero collante dell’Europa erano le sue radici cristiane, il cui inserimento nella Costituzione fu bocciato dalla Francia e poi dal Belgio. Da allora, al sogno dei tre grandi che parlavano in tedesco e pensavano cattolico (De Gasperi, Adenauer e Schuman) si è sostituito il vuoto valoriale e l’enfasi sui diritti individuali. Non sono sufficienti, tuttavia, i gay pride a ricostruire un’identità, né basta a ciò la moneta comune.

Forse è anche per questo, tornando alla domanda precedente (“Da chi dovremmo difenderci?”), che qualcuno spera di risolvere il problema identitario agitando lo spauracchio di un nemico comune. Un po’ come avveniva a sinistra ai tempi di Berlusconi, quando nell’assenza di progetti comuni credibili si chiamava alla lotta il popolo in funzione anti-berlusconiana. L’identificazione di un nemico comune può servire tuttavia al massimo per fare la guerra, non certo per governare la crisi e tantomeno per ri-suscitare la speranza.

Infine, è lecito chiederci in che modo vorremmo difenderci. Il riarmo dei singoli stati, infatti, oltre che dispendioso è velleitario. Solo una difesa europea comune, affidata ad un unico comando, potrebbe fungere da deterrente, ma è esattamente questo che non si può e non si vuole fare. Non si può perché manca la costruzione politica che dovrebbe gestire una tale difesa comune, non si vuole perché la mancanza di una identità comune impedisce anche solo di pensare di delegare ad altri il comando (un argomento questo che vale, ovviamente, soprattutto per la Francia).

È per queste considerazioni che, con Papa Leone, considero la spinta al riarmo come il frutto di “false propagande”. Il Papa non esita a contestare il “si vis pacem para bellum”, chiedendo a ognuno di noi: “Come si può credere, dopo secoli di storia, che le azioni belliche portino la pace e non si ritorcano contro chi le ha condotte?”.

È triste osservare la lontananza dei politici europei, anche di quelli che si dicono cattolici, dal richiamo del pontefice americano.

Prima che la Casa comune crolli, farebbero bene a porsi anche la seconda domanda proposta dal Papa: “Come si può pensare di porre le basi del domani senza coesione, senza una visione d’insieme animata dal bene comune?”.

In allegato

Estratto dal discorso di Leone XIV all’Assemblea Plenaria della Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali (ROACO), 26 giugno 2025.

Il cuore sanguina pensando all’Ucraina, alla situazione tragica e disumana di Gaza, e al Medio Oriente, devastato dal dilagare della guerra. Siamo chiamati noi tutti, umanità, a valutare le cause di questi conflitti, a verificare quelle vere e a cercare di superarle, e a rigettare quelle spurie, frutto di simulazioni emotive e di retorica, smascherandole con decisione. La gente non può morire a causa di fake news.

È veramente triste assistere oggi in tanti contesti all’imporsi della legge del più forte, in base alla quale si legittimano i propri interessi. È desolante vedere che la forza del diritto internazionale e del diritto umanitario non sembra più obbligare, sostituita dal presunto diritto di obbligare gli altri con la forza. Questo è indegno dell’uomo, è vergognoso per l’umanità e per i responsabili delle nazioni. Come si può credere, dopo secoli di storia, che le azioni belliche portino la pace e non si ritorcano contro chi le ha condotte? Come si può pensare di porre le basi del domani senza coesione, senza una visione d’insieme animata dal bene comune? Come si può continuare a tradire i desideri di pace dei popoli con le false propagande del riarmo, nella vana illusione che la supremazia risolva i problemi anziché alimentare odio e vendetta?

La gente è sempre meno ignara della quantità di soldi che vanno nelle tasche dei mercanti di morte e con le quali si potrebbero costruire ospedali e scuole; e invece si distruggono quelli già costruiti!

Paolini: nel solco di don Alberione, con lo sguardo rivolto al futuro

Il 29 giugno scorso, nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, la cripta della Basilica di Santa Maria Regina degli Apostoli ha ospitato la Messa di celebrazione degli anniversari di consacrazione dei membri della Famiglia Paolina. La liturgia, presieduta da don Domenico Soliman, Superiore generale della Società San Paolo, ha raccolto un’assemblea numerosa e partecipe: sacerdoti, suore, consacrati e laici, tutti uniti nella preghiera e nella gioia di appartenere alla stessa missione.

È stato un momento di festa, certo, ma anche di riflessione. L’apostolato Paolino – ha ricordato don Soliman nell’omelia – è fondato sulla fedeltà a Gesù Maestro, sull’abnegazione e sulla gioia di un servizio coerente e instancabile. Come per Paolo e Pietro, anche per ogni Paolino la chiamata è a guardare oltre, verso nuove mete, con l’animo rivolto al Vangelo da annunciare e da vivere.

Centrale è rimasto il riferimento al fondatore, il beato Giacomo Alberione, che il 20 agosto 1914 diede vita alla Società San Paolo: un’opera profetica, aperta ai linguaggi della comunicazione e ispirata a una visione integrale della persona. Secondo Alberione, Pietro e Paolo non sono solo padri della Chiesa, ma figure sorelle e complementari: testimoni di un Dio che allarga gli orizzonti e trasforma la vita. Cristo, Via, Verità e Vita, resta il fulcro di ogni vocazione: ieri, oggi e sempre.

Scheda

Chi sono i Paolini?

La Società San Paolo (Famiglia Paolina) fondata il 20 agosto 1914 da Don Giacomo Alberione (poi beatificato da Papa Giovanni Paolo II), consta di dieci istituti composti da sacerdoti, suore, consacrati di vita comunitaria, consacrati di vita secolare e laici.

Don Alberione, uomo profetico che ha precorso i tempi, ha legato la Famiglia Paolina alla figura di San Paolo Apostolo, che considerava il vero fondatore e il primo grande comunicatore sociale. Certamente all’Apostolo delle Genti Don Alberione si ispira, per la teologia espressa e per l’audacia della testimonianza.

Congregazione docente, il suo carisma è portare Gesù Maestro Via, Verità e vita a tutte le persone e in tutti gli ambienti, attraverso i mezzi delle Comunicazioni Sociali, dunque utilizzando gli strumenti di comunicazione che i tempi attuali offrono.

Preghiera, studio, apostolato, povertà sono elementi fondativi della spiritualità dei Paolini, i quali si caratterizzano altresì per la centralità della vita eucaristica e per l’obbedienza al Papa.

Tranvia dell’Appia Antica: Gualtieri dopo 36 anni imita Sbardella e Giubilo

Un progetto ambizioso… e già visto

Secondo quanto riportato da Repubblica il 28 giugno, il Campidoglio sta lavorando per ottenere i finanziamenti ministeriali necessari alla realizzazione della tramvia Sud Marconi–Subaugusta, una linea definita strategica lunga oltre 16 chilometri che dovrebbe attraversare – anzi, sotto-attraversare – il Parco dell’Appia Antica. È l’assessore Eugenio Patanè a illustrare i dettagli: gallerie a 20 metri di profondità, nove fermate solo per il tratto “B”, e un costo di circa 724 milioni, 444 dei quali per il tunnel sotto l’Appia e il Parco degli Acquedotti.

L’obiettivo dichiarato è nobile: collegare meglio i quartieri sud della Capitale, valorizzare l’area archeologica con una “archeostazione” e promuovere il trasporto pubblico in alternativa all’eccesso di mobilità privata. Ma il vero dato di cronaca è che questa proposta somiglia – anzi, in qualche modo coincide – con un’idea vecchia di 36 anni. Una di quelle che l’allora Pci romano definiva scandalose.

Quando lAppia divideva la città (e la politica)

Correva l’anno 1989. Il progetto di un tunnel sotto l’Appia Antica – allora proposto gratuitamente da Italstat e pronto per essere inserito nel programma delle opere per i Mondiali di calcio del ’90 – venne bocciato con veemenza dai comunisti, arrivati a minacciare l’ostruzionismo in Parlamento contro il decreto-legge sulle opere. Il motivo ufficiale? La difesa della sacralità archeologica della Regina Viarum. Quello reale? Il fastidio per l’iniziativa di Italstat,  che inibiva lo spazio di manovra dei privati sullo Sdo e generava l’ibrida alleanza tra “palazzinari” e comunisti.

Il progetto naufragò nel clima avvelenato di una battaglia ideologica, originariamente legata alla contestazione del Piano regolatore del 1962-65 (con la previsione dell’Asse attrezzato, poi denominato Sdo), e non fu mai recuperato. Fino ad oggi. Trascorsi tre decenni e mezzo, mentre cambiano i partiti ma restano certi riflessi condizionati, l’amministrazione Gualtieri ripropone con evidente storpiatura e senza una finalizzazione strategica per tutta la città quel medesimo tunnel – quasi nei dettagli – presentandolo come una soluzione visionaria per la mobilità sostenibile.

A sinistra è cambiata…la sensibilità

Certo, la proposta odierna si presenta con accorgimenti più green: la canna singola con doppio binario, l’attenzione ai vincoli archeologici, i tavoli tecnici con il Parco dell’Appia. Ma resta il dato politico: ciò che era un “delitto urbanistico” negli anni Ottanta diventa ora un “atto di lungimiranza urbana”.

Nessuno chiede abiure, ma sarebbe segno di serietà politica ammettere che la furia ideologica di ieri ha bloccato un’opera utile per decenni, contribuendo alla conservazione del deficit di collegamenti viari dell’intero quadrante orientale della città. E magari riconoscere, senza troppe circonlocuzioni, che gli allora contestatissimi Giubilo (sindaco) e Sbardella (leader dc) avevano avanzato una proposta perlomeno interessante.

Ma ci sono le risorse?

Il tunnel si farà davvero? C’è chi giura di sì, magari rafforzando le cautele e gli standard di sostenibilità necessari. Ma il dibattito urbanistico romano – di cui questo progetto è solo l’ultima puntata – resta segnato da un’ambiguità profonda. L’urbanistica proposta dalla sinistra ha spesso preferito dire “no” per partito preso, salvo poi tornare indietro, silenziosamente.

Resta il fatto che reperire le risorse per un progetto importante quanto si voglia, ma non risolutivo – come lo era nell’impianto del Prg – per un vero riequilibrio urbanistico, non appare scontato. E poi bisognerà chiedere un parere all’ing. Caltagirone, vista la sua conclamata idiosincrasia per il tram.

Tennis, Fognini: "Forse smetto, devo pensare al futuro"

Roma, 30 giu. (askanews) – Fabio Fognini prima fa tremare Alcaraz a Wimbledon, poi pensa seriamente di “appendere la racchetta al chiodo”, lasciando il tennis con un ricordo dolce e indimenticabile. Nonostante la sconfitta per 3-2 contro il campione, l’azzurro ha incantato il pubblico con colpi spettacolari, ricevendo una commovente standing ovation dal campo centrale al termine del match.

Fognini ha espresso i suoi sentimenti in conferenza stampa, riflettendo sul futuro della sua carriera: “Sono orgoglioso di questa partita. Lo sport a volte ti dà e a volte ti toglie. Ho dato tutto quello che avevo, ho giocato contro un campione, sono uscito fra gli applausi. Ho bisogno di un paio di giorni per vedere dove sono arrivato. Ho 38 anni, ho fatto quello che ho fatto, in questo momento devo pensare al futuro.”

Il tennista ha anche condiviso un momento intimo e significativo: “A fine partita ho pianto un po’ insieme alla mia famiglia, in questo momento faccio fatica a trovare le parole. Sono contento che mio figlio Federico abbia visto il papà giocare contro uno dei suoi idoli, ha ricevuto anche la maglietta di Carlitos in regalo. Per tutto questo penso che mi prenderò qualche giorno per rendermene conto e forse per prendere la decisione di salutarvi. Non è ancora una decisione definitiva, ma non potevo chiedere qualcosa di più bello, non pensavo di poter giocare una partita così.”

Le difficoltà recenti, tra cui il calo nel ranking e gli infortuni, hanno pesato sulla sua riflessione. Fognini ha affermato: “Ho fatto tantissima fatica nel competere, ho fatto tutto il possibile per provare a essere ancora competitivo, però i risultati non arrivano. Ho bisogno di un paio di giorni per metabolizzare quello che ho fatto. Non avrei mai immaginato di salutare così Wimbledon, è stato bellissimo, questo potrebbe farmi prendere una determinata decisione, forse non c’è un modo migliore per salutare non solo Wimbledon ma anche il tennis.” E con una chiara indicazione sulle sue intenzioni future, ha aggiunto: “Dopo questa partita nei Challenger non ci vado.”

Fognini conclude con orgoglio, felice di aver mostrato ai suoi figli, Federico e Farah, che “il loro papà ha giocato in questa maniera contro il più forte al mondo insieme a Sinner.” La decisione finale spetta a lui, e il mondo del tennis attende con rispetto l’annuncio di un campione che ha dato tutto sul campo.

Calcio, l’Inter eliminata dal Mondiale, vince il Fluminense 2-0

Roma, 30 giu. (askanews) – L’Inter è fuori dal Mondiale per club eliminato dai brasiliani del Fluminense che a Charlotte vincono 2-0 facendo incassare ai nerazzurri la prima sconfitta al Mondiale per club che vale l’eliminazione agli ottavi. Partono meglio i brasiliani che dopo 3′ sono in vantaggio con Cano. L’Inter fatica a reagire, ci prova Dimarco. Gol annullato al Fluminense prima del break (fuorigioco di Ignacio). Nella ripresa Chivu le prova tutte, De Vrij sfiora il pari, Lautaro colpisce il palo ma Hercules la chiude. Passano i brasiliani.

Tennis, Berrettini fuori al primo turno a Wimbledon

Roma, 30 giu. (askanews) – Si chiude al primo turno il torneo di Wimbledon di Matteo Berrettini. L’azzurro ha perso contro il polacco Kamil Majchrzak, numero 108 al mondo, con il punteggio di 4-6, 6-2, 6-4, 5-7, 6-3 dopo oltre tre ore di gioco. Una partita poco convincente da parte di Berrettini (che era al rientro dopo un mese e mezzo di stop) che non è mai riuscito a essere continuo nel corso del match. Per l’italiano si tratta della prima eliminazione al primo turno a Wimbledon.

Euro sale a 1,1778 dollari, nuovo massimo da quasi 4 anni

Roma, 30 giu. (askanews) – Si accentuano in serata i nuovi deprezzamenti del dollaro, e salendo a quota 1,1778 sul biglietto verde l’euro segna nuovi massimi da quasi quattro anni a questa parte. Per ritrovare questi valori bisogna infatti risalire al settembre del 2021. Dall’inizio del 2025 l’euro ha guadagnato oltre il 13,7% sul dollaro Usa.

Invece, nei primi sei mesi dell’anno il dollaro si è complessivamente deprezzato di oltre il 10% su un paniere con 6 delle maggiori divise globali. Secondo il Financial Times si tratta del calo più forte dal 1973, quando venne meno il “gold standard” del sistema di Brett Woods (-15%). E un movimento analogo, su un solo semestre, si verificò anche nella prima metà del 2009, l’anno della recessione globale seguita alla crisi subprime.

Il Ft collega il calo del dollaro alle politiche commerciali messe in campo dall’amministrazione Trump, in particolare i dazi che hanno innescato movimenti altalenanti di mercato e portato diversi investitori rilevanti a riconsiderare le loro esposizioni al dollaro.

Sul dollaro potrebbero incidere anche le continue pesanti pressioni del presidente Usa sul numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, che da mesi protesta, anche con insolti, per l’assenza di tagli ai tassi di interesse. Oggi il numero uno della Casa Bianca è tornato alla carica con un messaggio sul suo social Truth in cui afferma che Powell “e tutto il suo direttorio dovrebbero vergognarsi”. (fonte immagine: The White House).

Bce, Lagarde: obiettivo di inflazione 2% simmetrico è stato efficace

Roma, 30 giu. (askanews) – Alla Bce “il nostro obiettivo di inflazione al 2% simmetrico si è dimostrato efficace nell’ancorare le aspettative” del pubblico sul futuro andamento dei prezzi “anche nel corso di alcuni degli shock più gravi e persistenti della recente storia economica”. E al tempo stesso “il nostro orientamento al medio termine ha fornito la flessibilità che è stata essenziale per assorbire uno shock estremamente ampio”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde, tornando sul completamento della revisione della strategia dell’istituzione, nel suo intervento in apertura del forum annuale della Bce a Sintra, in Portogallo.

“Per questo – ha spiegato – non abbiamo ravvisato la necessità di rivedere questi pilastri chiave e per questo ci riferiamo a questo esercizio come a una rivalutazione piuttosto che a una revisione”. Lagarde ha parlato anche di “evoluzione” della strategia piuttosto che di “rivoluzione”.

“All’ultimo direttorio ho descritto la nostra politica monetaria come essendo in una buona posizione”, ha ricordato Lagarde, in riferimento a una formula che i mercati hanno ampiamente interpretato (con successive conferme di esponenti della Bce) come un segnale di pausa per il direttorio del 24 luglio rispetto alla manovra di graduale riduzione dei tassi.

“A seguito delle conclusioni della valutazione strategica – ha concluso – aggiungerei che anche la nostra strategia è in una buona posizione, rafforzata dall’esperienza e meglio equipaggiata per le sfide del futuro”. (fonte immagine: ECB 2025).

Capalbio Film Festival, Chiara Rapaccini firma manifesto IV edizione

Roma, 30 giu. (askanews) – Sarà di Chiara Rapaccini il manifesto della IV edizione di Capalbio Film Festival che torna dal 25 al 28 settembre. Dopo Marco Delogu, Vincenzo Marsiglia e Gianmarco Chieregato, per l’edizione 2025, l’immagine ufficiale del festival sarà affidata a Chiara Rapaccini, in arte RAP, artista poliedrica, conosciuta per il suo stile graffiante, ironico e profondamente umano. Scrittrice, pittrice e illustratrice, ha pubblicato libri per adulti e per bambini, esposto in gallerie e musei in Italia e all’estero, e conquistato il pubblico con il suo progetto virale e poetico “Amori sfigati”, diventato un caso editoriale e artistico, capace di raccontare con leggerezza e profondità le fragilità dell’amore contemporaneo. Da sempre impegnata sul fronte dei diritti civili e dell’autonomia femminile, il suo lavoro intreccia ironia e pensiero critico, tra collage, parole e disegni capaci di colpire l’immaginario e la coscienza.

A lei sarà dedicata una mostra delle sue opere su legno, e non solo, negli spazi del Frantoio di Capalbio che verrà inaugurata all’inizio del festival contribuendo a definire un’edizione in cui cinema e arte tornano a dialogare profondamente. La mostra resterà aperta al pubblico per tutto il mese di ottobre.

Chiara Rapaccini parteciperà inoltre a un incontro moderato da Steve della Casa in omaggio a Mario Monicelli per ricordare i 50 anni di Amici Miei (1975). Rapaccini conobbe Monicelli sul set del film e fu l’inizio di un profondo sodalizio artistico e personale. Anni di militanza culturale e passione per l’arte che durò tutta una vita. Quel sodalizio Chiara Rapaccini lo condividerà con il pubblico del festival a partire dal suo libro Mio amato Belzebù. L’amara Dolce vita con Monicelli e compagnia (Giunti 2023). Un intreccio di storie pubbliche e private raccontate con una ironia tagliente che non fa sconti a nessuno ma anche con leggerezza e grande equilibrio.

Due saranno i film in omaggio al grande maestro del quale ricorrono anche i 110 anni dalla nascita: “Amici Miei”, capolavoro della commedia all’italiana, con Ugo Tognazzi, Gastone Moschin e Philippe Noiret, e “Risate di gioia” (1960), che vide insieme sul set Anna Magnani e Totò. Un’opera che segnò anche l’incontro tra Totò e Monicelli, destinato a lasciare un segno nel cinema italiano.

Il Capalbio Film Festival prosegue in questo modo la sua vocazione alla valorizzazione del cinema italiano e delle personalità che hanno reso grande la settima arte, con uno sguardo aperto tra presente e al futuro.

Il festival, sotto la direzione artistica di Steve Della Casa e Daniele Orazi, è promosso e organizzato dalla Fondazione Capalbio, con il sostegno del Comune di Capalbio e il patrocinio della Regione Toscana.

Remo Anzovino, al via il 5 luglio da Udine tour estivo di "Atelier"

Roma, 30 giu. (askanews) – Prosegue il viaggio di “Atelier”, il nuovo disco del compositore e pianista Remo Anzovino, originale ed eclettico interprete della musica strumentale contemporanea. Pubblicato a fine gennaio su etichetta Decca italy e distribuito da Universal Music Italia, l’album celebra i 20 anni di carriera dell’artista.

Dopo il tour primaverile che lo ha visto esibirsi in alcune delle principali città italiane, registrando numerosi sold out e confermando il grande affetto del pubblico, Remo Anzovino ha annunciato le nuove date del tour estivo, che lo porteranno nuovamente in giro per l’Italia e all’estero, in Europa al Copenaghen Jazz Festival, poi in autunno in Giappone, con tre concerti organizzati da New Age Productions, previsti a Tokyo, Osaka, Kyoto, a supporto dell’uscita di “Atelier” sul mercato nipponico.

Prima data il 5 luglio a Udine, per proseguire il 10 luglio a Copenaghen, il 15 luglio a Torre a Mare (BA), il 16 luglio a Ostuni (BR), il 18 luglio a Polignano a Mare (BA), il 25 luglio a Altavilla Milicia (PA), il 26 luglio a Trabia (PA), il 7 agosto a Sassari, l’8 agosto a Reggio Calabria, il 9 agosto a Castelvetrano (TP), il 10 agosto a Santa Flavia (PA), l’11 agosto a Termini Imerese (PA), il 12 agosto a Cefalù (PA), il 13 agosto a Cattolica Eraclea (AG). A novembre i concerti in Giappone iniziano il 4 a Tokyo (Suntory Hall), per proseguire il 5 a Osaka (Phoenix Hall) e il 6 a Kyoto (Alti Hall).

“Atelier”, un luogo dell’anima, “laboratorio sonoro” in cui si incontranocolori, timbri e registri musicali, è un’opera che racconta, attraverso il piano solo, vent’anni di ricerca artistica, e che rappresenta per Anzovino una nuova tappa in un percorso musicale sempre aperto all’esplorazione delle mille possibilità espressive e stilistiche del pianoforte.

Il disco in piano solo – anticipato dai brani Chaplin, Istanbul e Galilei e disponibile su tutte le piattaforme digitali e in versione fisica (a questo link) – ha esordito al Settimo posto della classifica FIMI dei CD e Vinili più venduti in Italia, album strumentale più venduto in assoluto, superando così i risultati ottenuti del precedente “Don’t Forget to Fly”, primo suo album completamente piano solo.

Arrivato dopo ventuno album e a distanza di due anni da “Don’t Forget to Fly”, il suo ultimo lavoro in studio e il primo piano solo, è una vera e propria festa, che delle celebrazioni importanti ha voluto mostrare lo spirito. È stato infatti registrato con il pubblico – in alcuni casi mantenendone gli applausi – in due esclusive serate a invito.

Compongono l’album un inedito e venti brani scelti tra i suoi lavori più rappresentativi e quelli più amati dal pubblico, qui ri-composti dal vivo e dunque rinati in nuove e originali versioni.

Anzovino ripercorre nel disco una carriera che ha saputo fondere musica, arte e cinema e che lo ha portato, nel 2019, alla conquista del Nastro D’Argento – Musica dell’Arte per le sue colonne sonore. Non è un caso allora che anche il luogo della registrazione sia speciale: l’atelier del pittore e scultore Giorgio Celiberti. È stato proprio il Maestro a voler ospitare la sua musica nel suo studio, contribuendo così alla creazione di un progetto registrato in un luogo tanto intimo quanto affascinante che ha conquistato di diritto anche il titolo e la copertina dell’album.

Alcaraz: perché ultimo Wimbledon di Fognini? E’ un grande giocatore

Roma, 30 giu. (askanews) – “A essere onesti non capisco perché sia il suo ultimo Wimbledon. Può giocare ancora 3-4 anni”. E’ l’omaggio di Carlos Alcaraz a Fabio Fognini alla conclusione del match di primo turno di Wimbledon. “Devo dargli tutto il credito – continua – ha giocato un grande match. E’ un grande giocatore, ha un talento pazzesco e lo ha dimostrato in tutta la carriera. Sono felice di aver condiviso il campo con lui. Non è mai facile giocare sul Centrale il primo match, si sente la differenza con Wimbledon. Devo migliorare, ma penso sia stata una grande partita. Dovrò mettere il mio miglior tennis perché oggi servizio e risposta non hanno funzionato tanto”.

Migranti, in Dl flussi previsti quasi 500 mila ingressi in 3 anni

Roma, 30 giu. (askanews) – Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, il Dpcm relativo ai flussi migratori per il triennio 2026-2028, che programma per tale periodo gli ingressi regolari in Italia di lavoratori non comunitari.

Il decreto prevede, per il 2026, 164.850 ingressi autorizzati. Nell’arco del triennio 2026-2028 le unità autorizzate saranno 497.550. Gli ingressi hanno questa ripartizione: lavoro subordinato non stagionale e autonomo, 230.550 unità; lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico, 267.000 unità.

“L’obiettivo del provvedimento – si legge nella nota di Palazzo Chigi – è di consentire l’ingresso in Italia di manodopera indispensabile al sistema economico e produttivo nazionale e altrimenti non reperibile. Inoltre, con la stabile individuazione di un meccanismo d’immigrazione legale e controllato, si attivano canali di comunicazione fondamentali nel dialogo con i Paesi di origine dei flussi migratori e si costruisce uno strumento per il contrasto a fenomeni di irregolarità nell’ingresso e permanenza nel nostro Paese, nella lotta contro il lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori”.

Le quote, spiega la Presidenza del Consiglio, “sono state determinate tenendo conto dei fabbisogni espressi dalle parti sociali e delle domande di nulla osta al lavoro effettivamente presentate negli anni scorsi, con l’obiettivo di una programmazione che recepisca le esigenze delle imprese e che sia anche realistica. Resta ferma la volontà di incentivare gli ingressi fuori quota, anche nella prospettiva di un ridimensionamento del meccanismo del ‘click day’, che potrà avvenire seguendo un percorso graduale, che riguardi anzitutto i profili professionali più ricercati dai datori di lavoro e che potenzi la formazione dei lavoratori nei Paesi di origine”.

Il Cdm approva il decreto flussi, quasi 500mila ingressi di migranti regolari in 3 anni

Roma, 30 giu. (askanews) – Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, il Dpcm relativo ai flussi migratori per il triennio 2026-2028, che programma per tale periodo gli ingressi regolari in Italia di lavoratori non comunitari.

Il decreto prevede, per il 2026, 164.850 ingressi autorizzati. Nell’arco del triennio 2026-2028 le unità autorizzate saranno 497.550. Gli ingressi hanno questa ripartizione: lavoro subordinato non stagionale e autonomo, 230.550 unità; lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico, 267.000 unità.

“L’obiettivo del provvedimento – si legge nella nota di Palazzo Chigi – è di consentire l’ingresso in Italia di manodopera indispensabile al sistema economico e produttivo nazionale e altrimenti non reperibile. Inoltre, con la stabile individuazione di un meccanismo d’immigrazione legale e controllato, si attivano canali di comunicazione fondamentali nel dialogo con i Paesi di origine dei flussi migratori e si costruisce uno strumento per il contrasto a fenomeni di irregolarità nell’ingresso e permanenza nel nostro Paese, nella lotta contro il lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori”.

Le quote, spiega la Presidenza del Consiglio, “sono state determinate tenendo conto dei fabbisogni espressi dalle parti sociali e delle domande di nulla osta al lavoro effettivamente presentate negli anni scorsi, con l’obiettivo di una programmazione che recepisca le esigenze delle imprese e che sia anche realistica. Resta ferma la volontà di incentivare gli ingressi fuori quota, anche nella prospettiva di un ridimensionamento del meccanismo del ‘click day’, che potrà avvenire seguendo un percorso graduale, che riguardi anzitutto i profili professionali più ricercati dai datori di lavoro e che potenzi la formazione dei lavoratori nei Paesi di origine”.

Fuori "Di là dal fiume e tra gli alberi", con Schreiber e De Angelis

Roma, 30 giu. (askanews) – Esce in sala giovedì 3 luglio, distribuito da Pfa Films in collaborazione con L’Altro film, “Di là dal Fiume e tra gli Alberi” diretto da Paula Ortiz con un cast d’eccezione composto da Liev Schreiber, Matilda De Angelis, Josh Hutcherson, Laura Morante, Danny Huston, Massimo Popolizio, Maurizio Lombardi e Sabrina Impacciatore.

Il film, tratto dall’ultimo romanzo di Ernest Hemingway, e girato interamente a Venezia e nel Veneto è stato prodotto da Tribune Picture e si è avvalso del contributo della Regione del Veneto POR-FESR 2014-2020 e del supporto della Veneto Film Commission.

Siamo nel secondo dopoguerra: il Colonnello dell’esercito americano Richard Cantwell, tormentato dagli spettri del fronte, è un autentico eroe di guerra che affronta la notizia della sua malattia terminale con stoica noncuranza. Deciso a trascorrere il suo fine settimana in tranquilla solitudine, commissiona a un autista militare quella che probabilmente sarà l’ultima battuta di caccia alle anatre e una visita ai suoi vecchi luoghi di ritrovo a Venezia. Mentre i piani di Cantwell cominciano a svelarsi, un incontro casuale con una giovane contessa accende in lui la speranza di un rinnovamento. Basato sull’ultimo romanzo completo di Ernest Hemingway pubblicato mentre l’autore era in vita,” Di là dal fiume e tra gli alberi”, cattura un fugace momento di immortalità in cui il tempo si è fermato. La storia contiene i grandi temi di Hemingway: l’amore, la guerra, la giovinezza, gli anni che passano.

Bonomi Group punta sul Golfo con il Dubai Hub for Made in Italy

Milano, 30 giu. (askanews) – Bonomi Group, realt italiana attiva nel settore dell’Energy e dell’idraulica industriale, entrata ufficialmente a far parte del Dubai Hub for Made in Italy di Italiacamp. Nato in Italia agli inizi del 1900, il Bonomi Group presente con le sue tecnologie in tutto il mondo, operando in diversi settori chiave dell’industria e offrendo un portafoglio di prodotti e soluzioni su misura.

“Ogni azienda – ci ha spiegato Marco Tassotto, General Manager di Bonomi UAE – ha una focalizzazione specifica ed nata attorno a prodotti e soluzioni che sono stati sviluppati sia per determinati mercati, che per determinate aree geografiche, e questo naturalmente ha portato allo sviluppo di soluzioni specifiche e certificate. Unitamente a questo, c’ un fattore di competenze trasversali”.

Oggi Bonomi Group ha rafforzato la propria presenza nella regione con la nascita di Bonomi UAE. Una scelta strategica che mira a rispondere in modo sempre pi efficace alle necessit del mercato locale, garantendo presenza diretta, rapidit nei servizi e supporto costante. “Dubai – ha aggiunto Tassotto – una finestra aperta, non solo sul Medio Oriente, ma un po’ su tutto il mondo e in particolaresu Africa, Medio Oriente ed Estremo Oriente. La presenza in loco stata una scelta fondamentale. Abbiamo iniziato, e questo con una visione di breve-medio periodo, focalizzandoci sul settore dell’energy e dell’oil and gas, essendo il mercato che nella zona ha vissuto il maggior sviluppo negli ultimi anni. La nostra idea naturalmente quella di aver messo un piede nella zona per poi includere nei nostri piani futuri anche altri settori che stanno vedendo in tutta l’area uno sviluppo importantissimo, del settore civile e del settore industriale”.

Con questa scelta Bonomi Group si dato una missione: essere pi vicino ai clienti per accompagnarli nei loro progetti, valorizzando l’eccellenza italiana e l’adattabilit delle proprie soluzioni ai diversi contesti applicativi.

La Russa: Borsellino al di sopra parti, uomo come lui non muore mai

Roma, 30 giu. (askanews) – Paolo Borsellino era un “uomo al di sopra delle parti” e un “uomo come lui non muore mai”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, durante la cerimonia in memoria del giudice Paolo Borsellino, ringraziando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per “la sua presenza che rende indimenticabile questo giorno”.

“Per chi ha come me una lunga presenza in Parlamento e una presenza politica – ha detto La Russa – è veramente emozionante prendere parola in questa occasione. Lo sguardo sulla borsa fa venire in mente il ricordo della tragica mattina del 19 luglio, ero in Parlamento quando la notizia dell’attentato è arrivata pesante come un macigno. Ricordo lo sgomento e la rabbia perché ci fu rabbia, da parlamentare ma anche da siciliano. E non riuscivo ad accettare l’idea che dopo Giovanni Falcone, la mafia fosse riuscita a infliggere un altro colpo così crudele”.

“Solo due mesi prima, durante la votazione per l’elezione del presidente della repubblica, all’11esima votazione, insieme a tutti i parlamentari del Movimento sociale italiano, avevamo votato, simbolicamente, come presidente della Repubblica Paolo Borsellino, perché nella nostra intenzione vi era la indicazione di un uomo al di sopra delle parti, che rappresentava l’amore per la patria, l’indefessa volontà di servire la nazione attraverso l’impegno coraggioso contro la criminalità organizzata, la sua caparbietà di non indietreggiare di fronte al pericolo”, ha sottolineato.

Meloni: il popolo italiano ha il diritto di sapere la verità sulle stragi di mafia

Roma, 30 giu. (askanews) – Dalle stragi di mafia “è partito un movimento di popolo che per la prima volta ha detto visibilmente no alla violenza, al ricatto, all’omertà a cui la mafia avrebbe voluto condannare l’Italia. La reazione è stata una grande sottovalutazione di Cosa Nostra: milioni italiani hanno preferito l’impegno all’indifferenza, il dovere all’ignavia, hanno scelto l’onore e la nazione contro il finto onore di chi si proclama uomo d’onore. E’ stata la scintilla di un incendio di speranza e amore per l’Italia, il suo testimone è ancora saldo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla cerimonia per l’inaugurazione della teca contenente la borsa di Paolo Borsellino alla Camera.

“Il popolo italiano ha il diritto di conoscere la verità” sulla strage di via D’Amelio e sulle stragi di mafia”, ha sottolineato Meloni, per questo “prosegue la “ricerca instancabile – ha detto ancora – per fare luce su quelle pagine buie della nostra storia. Il popolo italiano ha diritto di conoscere la verità e ogni sforzo per raggiungere la verità deve essere sostenuto. Come quello che sta portando avanti la commissione antimafia che con coraggio sta lavorando in questa direzione”.

“Io – ha ricordato la premier – ho cominciato il mio impegno politico all’indomani della strage di via d’Amelio. Sono passati 33 anni ma ho ancora immagine estremamente nitida di quel giorno, delle immagini al telegiornale e dell’improvviso senso di urgenza. La sensazione che non avesse senso provare rabbia se non si riusciva a trasformarla in qualcosa: un gesto, un impegno, una mobilitazione”. “Quel giorno – ha aggiunto – inizia il cammino che mi ha portato a essere premier e una delle emozioni più grandi che ho provato è quando mi sono recata dal presidente della Repubblica per sciogliere la riserva, poi sono venuta a trovare il presidente Fontana e il presidente La Russa e quando sono entrata alla Camera davanti a me si è parata una gigantografia di Borsellino per me è stata un’emozione straordinaria, come se si chiudesse cerchio”.

“Voglio salutare con il cuore chi ci ha consentito di essere qui oggi per scrivere una pagina di storia del Parlamento. Hanno permesso che uno degli oggetti più cari di Borsellino potesse diventare un simbolo visibile e diventare il monito che merita di essere”, ha concluso la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla cerimonia per l’inaugurazione della teca contenente la borsa di Paolo Borsellino alla Camera.

Fontana: Borsellino esempio rigore morale, coerenza e tenacia

Roma, 30 giu. (askanews) – “La Camera dei deputati rende omaggio con immutata commozione alla memoria del giudice Paolo Borsellino, vittima il 19 luglio 1992, insieme agli agenti della sua scorta, della strage mafiosa di Via D’Amelio. Oggi lo ricordiamo esponendo la borsa che utilizzava tutti i giorni e che aveva con sé anche in quel drammatico momento. Paolo Borsellino è stato un uomo, un marito, un padre, un magistrato che ha speso la sua vita nella lotta alla mafia, sacrificando sé stesso e la sua famiglia. Anche dopo la strage di Capaci non si è tirato indietro dinanzi a quella feroce violenza e ha continuato il suo lavoro da autentico servitore dello Stato. Il suo esempio di rigore morale, coerenza e tenacia è un’eredità che ispira tutti i giorni chi si impegna contro la criminalità organizzata”. Lo ha detto il presidente della Camera Lorenzo Fontana, alla cerimonia a Montecitorio in memoria di Paolo Borsellino.

“Paolo Borsellino, come Giovanni Falcone, credeva in un futuro libero dall’oppressione della mafia. Sosteneva che per vincere questa battaglia occorresse agire innanzitutto sul piano culturale. Era convinto della fondamentale importanza del ruolo dei giovani e della loro adesione ai valori democratici. Il suo insegnamento deve essere custodito dalle Istituzioni a beneficio delle nuove generazioni, che vanno esortate a perseguire la cultura della legalità e a ripudiare ogni forma di violenza e di prevaricazione”, ha sottolineato Fontana.

Mafia, Meloni: da strage via D’Amelio scintilla riscatto

Roma, 30 giu. (askanews) – Dalle stragi di mafia “è partito un movimento di popolo che per la prima volta ha detto visibilmente no alla violenza, al ricatto, all’omertà a cui la mafia avrebbe voluto condannare l’Italia. La reazione è stata una grande sottovalutazione di Cosa Nostra: milioni italiani hanno preferito l’impegno all’indifferenza, il dovere all’ignavia, hanno scelto l’onore e la nazione contro il finto onore di chi si proclama uomo d’onore. E’ stata la scintilla di un incendio di speranza e amore per l’Italia, il suo testimone è ancora saldo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla cerimonia per l’inaugurazione della teca contenente la borsa di Paolo Borsellino alla Camera.

Tennis, sorpresa a Wimbledon: eliminato Medvedev

Roma, 30 giu. (askanews) – Inizia subito con una clamorosa sorpresa il torneo di Wimbledon: Daniil Medvedev, numero 9 al mondo, è stato eliminato al primo turno da Benjamin Bonzi (ATP 64), impostosi con il punteggio di 7-6 (7/2) 3-6 7-6 (7/3) 6-2. Un match in cui il russo ha fatto vedere il meglio e il peggio del suo repertorio, dal servizio (14 ace ma 12 doppi falli) al gioco vero e proprio: per i 42 vincenti del 29enne sono stati ben 47 gli errori non forzati, errori di cui il francese ha approfittato per regalarsi una giornata di gloria.

Ditonellapiaga esce con un esclusivo 45 giri "estivo"

Milano, 30 giu. (askanews) – Una release inaspettata firmata Ditonellapiaga è pronta a illuminare il dancefloor dell’estate 2025. Da oggi, lunedì 30 giugno, è disponibile per BMG uno speciale 45 giri digitale che contiene i singoli Cerco un uomo (Lato A) e Febbre d’amore (Lato B), formato che l’artista porta nell’era dello streaming con un’operazione inedita nel panorama musicale italiano. Tra le tracce simbolo degli iconici anni ’80, Cerco un uomo -brano ironico e teatrale che gioca con lo stereotipo della donna in cerca dell’uomo ideale, cantato da Sandra Mondaini- e Febbre d’amore -brano scritto da Cheope e Rosario Bella e cantato da Marcella Bella che racconta di una passione bruciante e incontrollabile, paragonata a una febbre che travolge e consuma- incontrano in questa speciale pubblicazione l’estro e la visione sonora di Margherita, che ha rivisitato i brani con le sue inconfondibili sonorità pop, fondendo atmosfere dance, cassa dritta e un martellante synth bass.

“Ho deciso di fare uscire un 45 giri (digitale), come si faceva una volta. “Cerco un uomo”, il lato A, è una canzone che mi ossessiona da tempo e da anni avevo voglia di farne una mia versione. Si tratta di un brano cantato da Sandra Mondaini, una chicca ingiustamente dimenticata che ho sempre trovato ultra moderna per l’epoca. Il lato B “Febbre d’amore” è una scoperta recente, un brano scritto da Rosario Bella e Cheope nel 1984 e cantato da Marcella Bella. Sensuale, estivo, fresco. Ad ogni modo sono in studio e a breve vi racconterò meglio, nel frattempo potete ascoltarvi queste due cover in coda sulla litoranea, con l’aria condizionata a palla” – racconta Margherita.

Ponte sonoro tra memoria pop e visione d’avanguardia, lo speciale 45giri digitale chiude in bellezza il Pride Month e apre ufficialmente le porte al lavoro in studio della cantautrice romana, pronta a tornare nel 2026 con una nuova imperdibile musica.

Tennis, Mattia Bellucci al secondo turno a Wimbledon

Roma, 30 giu. (askanews) – Mattia Bellucci vince la sua prima partita a Wimbledon. Il numero 73 del mondo, che lo scorso anno aveva ceduto in cinque set contro Ben Shelton, ha confermato i favori del pronostico contro il britannico Oliver Crawford (248 del ranking), in tabellone grazie a una wild card, al suo primo match in assoluto nel circuito maggiore. Dopo una partenza contratta, che l’ha visto perdere nettamente al tie-break, il 24enne lombardo ha alzato il livello e da quel momento non c’è stata più partita. 6-7, 6-3, 6-4, 6-4 i parziali per Bellucci in circa tre ore di gioco. Al secondo turno ora ci sarà il ceco Jiri Lehecka, n. 25 e testa di serie n. 23 del seeding.

Cinema, fine riprese per "Il Dio dell’amore" con Francesco Colella

Roma, 30 giu. (askanews) – Si sono appena concluse, dopo sette settimane a Roma, le riprese di “Il Dio dell’amore” la nuova commedia sull’amore contemporaneo raccontato attraverso gli occhi “storici”, curiosi e indagatori di un padrino d’eccezione, il grande letterato, maestro di seduzione, poeta esperto d’amore: Ovidio, interpretato da Francesco Colella.

Il film è un viaggio, o un’esplorazione, nelle relazioni amorose. Una storia sui destini sentimentali di alcune persone, sui loro modi di amarsi, di sfiorarsi, di entrare in contatto uno con l’altro. È un racconto corale dal tono ironico, sorridente ma anche amaro, che disegna una umanità impelagata nel caos dei sentimenti che da sempre ci agitano e ci meravigliano. I personaggi sono tutti collegati da relazioni amorose e, se visti tutti insieme, tutti parte di un fitto disegno, una tessitura dove ognuno è un nodo, un inizio e una fine. Il loro destino è in mano al Dio dell’Amore, una creatura capricciosa e imprevedibile, a volte benevolo e mite e a volte invece agguerrito e battagliero. A condurci in questo viaggio è il poeta Ovidio, l’eterno cantore dell’amore che, al di là di ogni sentimentalismo e di ogni morale, torna dalla Roma Imperiale direttamente nella nostra contemporaneità per raccontarci questa storia.

Il film, scritto da Enrico Audenino e Francesco Lagi, è diretto da Francesco Lagi; girato interamente a Roma, ha nel cast Benedetta Cimatti, Corrado Fortuna, Vinicio Marchioni, Isabella Ragonese, Vanessa Scalera, Anna Bellato, Enrico Borello, Chiara Ferrara e Elia Nuzzolo.

Una produzione Cattleya – parte di ITV Studios – BartlebyFilm e Vision Distribution in collaborazione con SKY. Il film uscirà al cinema prossimamente distribuito da Vision Distribution.

Lo sguardo al futuro di ECOVACS, fra IA e nuove tecnologie

Milano, 30 giu. (askanews) – Fra tecnologia e innovazione, lo sguardo di ECOVACS ROBOTICS si allarga sull’Europa e sul futuro della robotica internazionale. L’azienda nata nel 1998, dal 2006 ha sviluppato il proprio brand fino all’evoluzione attuale, in cui leader di mercato nel proprio settore in Cina e pu vantare ricavi da oltre 2 miliardi di dollari.

Con un obiettivo chiaro, come racconta Andrea Civitelli, Head of Sales Western Europe di ECOVACS ROBOTICS: “Il claim dell’azienda ‘robotics for all’, per portare la robotica nella vita quotidiana di tutte le persone, per semplificare il quotidiano e far fare ai robot i lavori meno divertenti”.

Tutto possibile grazie a strumenti come l’Intelligenza Artificiale, cruciale nel funzionamento dei prodotti di ECOVACS: “Un esempio pratico dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale all’interno dei nostri prodotti quello legato al riconoscimento delle macchie sui pavimenti. Il robot capisce in autonomia le zone in cui lo sporco rimasto e ci ritorna sopra per completare la pulizia. Sicuramente, nei prossimi prodotti che lanceremo, l’IA avr un ruolo ancora pi importante”.

Una prospettiva a lungo raggio anche per l’ultimo prodotto lanciato da ECOVACS, DEEBOT Mini: “DEEBOT Mini un prodotto diverso rispetto a tutto ci che oggi sul mercato. un robot appena lanciato, le cui caratteristiche principali sono le dimensioni ridotte, con un diametro di appena 28 centimetri, ed pensato per ambienti abbastanza piccoli. Oltre a questo, abbiamo strizzato l’occhio alla parte di design, con 5 varianti di colore diverse dalle solite tonalit di grigio e nero”.

Tra i punti di forza di ECOVACS, l’approccio multi-categoria che apre il ventaglio delle soluzioni a diversi ambiti: “ECOVACS un brand multicategory: non produce solo robot lava e aspira della famiglia DEEBOT, ma anche robot per il lavaggio dei vetri sotto il nome di WINBOT e da tre anni a questa parte con GOAT ha lanciato anche i robot tosaerba senza filo perimetrale e con l’aiuto delle tecnologie pi innovative. Queste famiglie di prodotto sono integrate in un’unica app, per semplificarne l’utilizzo”.

Un ecosistema completo e intelligente, perfettamente integrato tra esseri umani e robot nella vita quotidiana e nel lavoro.

Borghi e futuro, a Montecchio presidio Polis di Poste Italiane

Roma, 30 giu. (askanews) – Un esempio concreto di come innovazione e presenza sul territorio possano rafforzare le comunit locali. Il borgo di Montecchio, in provincia di Terni, uno dei piccoli comuni umbri che, grazie a iniziative come il Progetto Polis, sta contrastando lo spopolamento. Per i suoi 1.400 abitanti, Poste Italiane un presidio fondamentale contro la desertificazione dei servizi, come racconta il sindaco Federico Gori. Il servizio del TG Poste.