30 C
Roma
domenica, 17 Agosto, 2025
Home Blog Pagina 21

Calcio, Silvio Baldini nuovo ct della Nazionale U21

Roma, 17 lug. (askanews) – Dopo la promozione in Serie B con il Pescara, Silvio Baldini è pronto a raccogliere una nuova sfida con la Nazionale Under 21, che da settembre inizierà le qualificazioni all’Europeo 2027, che mette in palio anche il pass per i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028.

“Abbiamo affidato la panchina della Nazionale Under 21 a un ottimo allenatore – afferma il presidente della FIGC Gabriele Gravina – una persona di valore e di valori. Baldini ha qualità umane e conoscenze tecniche per far fare un importante salto di qualità agli Azzurrini. Il nostro obiettivo principale è la partecipazione alle Olimpiadi di Los Angeles, per questo ho condiviso con Maurizio Viscidi e Gianluigi Buffon la necessità di affidarci a una guida esperta in grado di costruire un progetto di medio-lungo termine”.

“Sono felice ed emozionato – le parole di Baldini – ringrazio il presidente Gravina per l’opportunità e per la fiducia: sono gratificato che si sia incuriosito del mio percorso e abbia pensato a me per questo ruolo. Vestire l’azzurro è un grande orgoglio, proverò a trasmettere ai ragazzi questo forte senso di identità e di appartenenza. Dal punto di vista tecnico, sono convinto che si possa fare molto bene, ma l’unico modo che conosco per ottenere i risultati è il lavoro e per questo non vedo l’ora di iniziare”.

L’allenatore toscano, classe ’58, Panchina d’Oro di Serie C 2023 dopo la promozione in Serie B con il Palermo nella stagione 2021/2022, ripetutosi a giugno con il Pescara, vanta una lunga esperienza in panchina: partito dalla Seconda Categoria (Bagnone), è arrivato fino in Serie A (Catania, Empoli, Lecce e Parma). Il suo esordio è previsto il 5 settembre, alla Spezia contro il Montenegro, nella prima gara del Girone E (ne fanno parte anche Armenia, Macedonia del Nord, Polonia e Svezia) delle qualificazioni alla fase finale dell’Europeo, che si disputerà a giugno 2027 in Albania.

Insieme a lui, nel ruolo di viceallenatore, torna nel Club Italia Andrea Barzagli, campione del mondo 2006 e campione d’Europa Under 21 nel 2004, che nel biennio 2021-2023 aveva già lavorato da collaboratore tecnico delle Nazionali Giovanili, dall’Under 20 all’Under 15.

Distribuzione Moderna, in crescita la cultura DE&I

Milano, 17 lug. (askanews) – Una fotografia chiara della Distribuzione Moderna in Italia. Presentato a Milano il secondo Osservatorio Diversity, Equity & Inclusion nella Distribuzione Moderna, promosso da Federdistribuzione e curato da ALTIS – Graduate School of

Sustainable Management dell’Universit Cattolica del Sacro Cuore. Un modo per capire come si muovono le imprese distributive su temi come diversit, equit e inclusione. Abbiamo parlato con Francesco Quattrone, Direttore Area Lavoro e Relazioni Sindacali di Federdistribuzione:

“Collaboriamo con le aziende affinch tutti i temi della Diversity e Inclusion siano sviluppati, tutti trovino giusto spazio all’interno delle aziende e abbiamo visto nel corso del tempo che l’impegno delle aziende aumentato, i risultati stanno arrivando, ovviamente bisogna accompagnarle in un percorso molto lungo e soprattutto stabile.”.

I risultati hanno mostrato un panorama in cui l’inclusione sta diventando sempre di pi un elemento centrale nelle politiche aziendali, oltre a un focus particolare sulla situazione dei lavoratori con cittadinanza diversa da quella italiana. poi intervenuta Chiara Arrighini, ricercatrice di ALTIS Universit Cattolica:

“La grande novit rispetto all’anno scorso sta nel confronto temporale fra quello che stata la prima edizione dell’osservatorio e l’edizione attuale, notiamo quindi un’evoluzione su varie tematiche, nel dettaglio il cuore di quest’anno l’inclusione dei lavoratori con cittadinanza diversa da quella italiana. Molte aziende si dimostrano protagoniste in questo campo, abbiamo rilevato un grandissimo aumento in termini di ascolto dei lavoratori con cittadinanza diversa da quella italiana, quindi un’attivazione di molti canali di ascolto, cos come l’integrazione di varie figure destinate all’ascolto di questo tipo di dipendenti”.

Politiche mirate, buone pratiche e condivisione delle esperienze. Il tutto in un panorama nazionale alle prese con sfide cruciali legate al contesto sociale. Infine intervenuto Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione:

” un momento di riflessione su quelle che sono le condizioni con cui affrontiamo le tematiche di inclusione all’interno del nostro settore, in particolare in questa seconda edizione tocchiamo un aspetto estremamente importante e centrale che quello dell’inclusione degli stranieri all’interno del percorso lavorativo, oggi una necessit fondamentale. Abbiamo rilevato in questi giorni un intervento dell’ufficio parlamentare di bilancio che ha stimato entro i prossimi cinque anni una perdita di 700.000 unit di lavoro in Italia ed evidente che a questo punto integrare persone che arrivano nel nostro Paese, oltre a favorireinterventi per supportare la realt lavorativa nazionale, importante”.

E poi le interviste mirate dell’Osservatorio, a scovare anche le difficolt in un percorso di inclusione non sempre facile e lineare. Difficolt fisiologiche ma necessarie, per individuare il seme del miglioramento e la valorizzazione delle diversit

Nato: in preparazione il trasferimento delle unità Patriot a Kiev

Milano, 17 lug. (askanews) – “Le istruzioni che mi sono state date sono state di cominciare il più rapidamente possibile”. Il neo comandante Supremo Alleato in Europa e comandante del Comando Europeo degli Stati Uniti, il generale Alexus Grynkewich ha tenuto il discorso inaugurale alla conferenza LANDEURO, presso il Centro Congressi Rhein Main di Wiesbaden, in Germania dove ha confermato che gli sono state fornite le istruzioni per consegnare i Patriot all’Ucraina il più rapidamente possibile, dando seguito all’annuncio fatto dal presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump all’inizio di questa settimana.

Sono in corso i preparativi per trasferire rapidamente ulteriori sistemi di difesa aerea Patriot all’Ucraina, ha dichiarato Grynkewich, mentre Kiev sta subendo alcuni degli attacchi russi più pesanti della guerra finora.

“I preparativi sono in corso, stiamo lavorando a stretto contatto con i tedeschi per il trasferimento del Patriot”, ha dichiarato Grynkewich durante una conferenza nella città tedesca di Wiesbaden, in base a quanto apparso poi in un video.

LANDEURO riunisce l’industria e gli Alleati per plasmare e accelerare la resilienza industriale, rafforzando la postura delle forze della NATO e rafforzando la deterrenza globale.

“Per motivi di sicurezza operativa, non entrerò nei dettagli. Non rivelerò ai russi o a nessun altro il numero esatto di armi che stiamo trasferendo o quando ciò avverrà. Ma quello che posso dire è che i preparativi sono in corso. Stiamo lavorando a stretto contatto con i tedeschi per il trasferimento dei Patriot e le indicazioni che mi sono state fornite sono state di procedere il più rapidamente possibile. Quindi, lo stiamo facendo e poi stiamo anche valutando” ha detto. “Ci muoveremo il più velocemente possibile su questo aspetto” ha aggiunto per poi affermare che i sistemi Patriot già presenti in Europa possono essere rapidamente trasferiti in Ucraina e successivamente recuperati dalla linea di produzione negli Stati Uniti.

“La difesa aerea è importante sui campi di battaglia moderni e abbiamo visto la portata dei recenti attacchi russi contro l’Ucraina, quindi è un’area di interesse fondamentale”, ha affermato.

Grynkewich, ex pilota di caccia, a capo dell’Eucom e nuovo Saceur della Nato, ha inoltre avvertito che, anche se si giungesse a una soluzione pacifica in Ucraina, la Russia continuerebbe a rappresentare una minaccia. “La guerra continua alle porte dell’Ucraina. Mentre cerchiamo una soluzione pacifica, anche se questa dovesse arrivare, le capacità russe esistenti si ricostituiranno e, per la loro stessa esistenza, dovremo considerarle da una prospettiva militare e capire come minaccino l’Alleanza e le libertà a noi care. A mio avviso, la Russia continuerà senza dubbio a rappresentare una minaccia duratura”, ha detto.

L’invito è poi a non farsi sorprendere impreparati: “Questa guerra in Ucraina, con la Russia appoggiata anche dalle truppe nordcoreane. Chi avrebbe mai pensato che avremmo visto i nordcoreani combattere a Kursk? Imperscrutabile, eppure è successo. Ognuna di queste minacce presenti non può essere considerata, a mio avviso, come una sfida distinta. Dobbiamo riflettere su come tutte si stiano allineando nel rischio di simultaneità di conflitti in tutto il mondo, e questo, se non altro, è il motivo per cui tutti noi dobbiamo migliorare. Dobbiamo sviluppare le capacità e la capacità, la massa necessaria sul campo di battaglia per riuscire a difendere con successo tutto ciò che ci è caro. C’è una buona notizia, però, ed è che ci sono stati profondi cambiamenti negli ultimi anni. Per la NATO, per la prima volta dagli anni ’60”.

Grynkewich ha inoltre sottolineato l’urgenza di un più ampio impegno della NATO, mettendo in guardia dalla possibilità che si verifichino più conflitti contemporaneamente, tra cui una guerra in Europa e una guerra nel Pacifico.

“Quelli di voi che ascoltano il nostro grande segretario generale, Mark Rutte, lo hanno sentito dire che la cosa che Xi (il leader cinese) probabilmente farà prima di decidere di attraversare lo Stretto di Taiwan è chiamare il suo amico Putin e chiedergli di aiutarlo. Per me questo significa che entrambe le cose potrebbero verificarsi contemporaneamente, ma avremo bisogno di ogni attrezzatura, equipaggiamento e munizioni disponibili per riuscirci. E tutti abbiamo sentito dire che nel 2027, ovvero tra soli due anni, pensiamo che Xi potrebbe essere pronto a fare la sua mossa e che potrebbe arrivare quella telefonata a Putin. Quindi il tempo è essenziale”, ha aggiunto.

Rinnovabili, Aliberti (Marnavi): rapidit e scelte migliori

Roma, 17 lug. (askanews) – “E’ fondamentale essere rapidi nelle decisioni e perseguire le cose migliori nel minor tempo possibile. Tra le cose migliori oltre all’eolico offshore c’ la nave dissalatore che azzererebbe soprattutto per le piccole isole gli impatti”.

Lo ha affermato Francesco Aliberti, gi Professore al Dipartimento di Biologia presso l’Universit degli Studi di Napoli ‘Federico II’ e Consulente Marnavi, intervenendo al convegno “Sicilia e Mediterraneo. Rinnovabili, innovazione e green jobs per la blue economy”, promosso da Fondazione UniVerde e Stazione Zoologica Anton Dohrn – Napoli con main partner Renexia e con event partner Marnavi.

“Parlare oggi di Blue Economy significa affrontare con seriet e responsabilit il rapporto tra innovazione e tutela ambientale. Il Mediterraneo, con la sua straordinaria biodiversit e la fragilit dei suoi ecosistemi, non pu permettersi soluzioni che risolvono un problema creandone altri. La Marine Mobile Desalination Unit di Marnavi un modello di nave dissalatore che dimostra come sia possibile produrre acqua dolce in modo sostenibile, evitando impatti paesaggistici e danni agli habitat marini. Grazie alla tecnologia dell’osmosi inversa, ormai ampiamente diffusa, con un sistema di remineralizzazione rigidamente controllato in ottemperanza delle recenti normative, che permette la migliore acqua potabile per la distribuzione, il dissalatore mobile sostituisce efficacemente e contemporaneamente anche pi impianti, a terra in aree protette, dove spesso la normativa consente installazioni senza Valutazione di Impatto Ambientale. Una risposta concreta alle esigenze delle comunit costiere e insulari, che spesso pagano il prezzo pi alto dei cambiamenti climatici. La nostra sfida, oggi, fare in modo che l’innovazione non sia solo efficiente, ma anche etica e rispettosa del mare”, ha poi detto Aliberti durante il convegno.

"Dalì, Rivoluzione e Tradizione", la mostra a Palazzo Cipolla a Roma

Roma, 17 lug. (askanews) – Con un grande evento espositivo dedicato a uno dei protagonisti assoluti dell’arte del Novecento, la Fondazione Roma, in collaborazione con la Fundació Gala-Salvador Dalí, con il supporto organizzativo di MondoMostre e con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna, presenta la mostra “Dalí. Rivoluzione e Tradizione”, in programma dal 17 ottobre 2025 al primo febbraio 2026 a Palazzo Cipolla, Museo del Corso – Polo museale, nel cuore di Roma.

“L’esposizione Dalí. Rivoluzione e Tradizione”, si inserisce nel quadro delle attività culturali promosse dalla Fondazione Roma. Il Museo del Corso – Polo museale ha aperto ufficialmente i battenti in occasione di uno degli eventi più significativi del Giubileo: l’esposizione gratuita del capolavoro di Marc Chagall, La crocifissione bianca, da novembre 2024 a gennaio 2025. Dalla sua inaugurazione, il Polo Museale, che comprende Palazzo Cipolla e Palazzo Sciarra Colonna, ha già accolto oltre 220.000 visitatori. Grande riscontro ha avuto la mostra che si è appena conclusa, Picasso lo straniero, visitata da oltre 80.000 persone e una partecipazione straordinaria a percorsi didattici, laboratori per bambini e scuole, conferenze pubbliche e attività inclusive realizzate in collaborazione con realtà come Caritas Roma, la Comunità di Sant’Egidio, l’Associazione Bambino Gesù, il Villaggio Fondazione Roma e il Centro Diurno della Fondazione Sanità e Ricerca.

Il nuovo progetto espositivo dedicato a Salvador Dalí si pone in piena continuità con questa visione culturale e sociale, proseguendo idealmente il dialogo con Pablo Picasso, artista con cui Dalí ebbe un rapporto profondo e ambivalente lungo tutta la sua carriera.

Sotto la direzione scientifica di Montse Aguer, Direttrice dei Musei Dalí, e la curatela di Carme Ruiz González e Lucia Moni, l’esposizione Dalí. Rivoluzione e Tradizione si configura come uno degli appuntamenti culturali più attesi della stagione autunnale, e apre in concomitanza con la ricorrenza del centenario dalla prima mostra personale dell’artista spagnolo. In mostra oltre 60 opere tra dipinti e disegni, accompagnati da documenti fotografici e audiovisivi, che offriranno al pubblico un’immersione totale nell’universo creativo di Salvador Dalí, artista geniale, controverso, visionario. Le opere provengono dalla Fundació Gala-Salvador Dalí e da prestigiose istituzioni internazionali e nazionali, tra cui il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, il Museu Picasso de Barcelona e le Gallerie degli Uffizi, confermando l’importante valore scientifico e museologico del progetto.

Dalí, fin dagli anni della formazione presso la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando di Madrid, si distingue per una mente intuitiva, vigile e assetata di conoscenza. Il suo interesse non si limita alle arti visive, ma si estende alla scienza, alla letteratura, alla filosofia e al cinema. Tuttavia, è l’arte il fulcro attorno al quale ruota la sua riflessione: Dalí studia i grandi maestri del passato, ma al tempo stesso si confronta con le avanguardie europee, costruendo un linguaggio che fonde tradizione accademica e innovazione concettuale.

A partire dalla fine degli anni Trenta, Dalí dichiara esplicitamente la volontà di “diventare un classico”, indicando in Velázquez, Vermeer e Raffaello i suoi modelli supremi. A loro dedica studi, omaggi e citazioni, che raggiungono l’apice nella Tabella comparativa dei valori pubblicata nel trattato 50 segreti magici per dipingere (1948), testo in cui l’artista esalta la tecnica, la composizione e la maestria come valori fondanti del fare pittorico.

In questa visione, la mostra si presenta come un percorso retrospettivo inedito, costruito attorno al rapporto tra Dalí e quattro grandi figure di riferimento: tre maestri storici – Vermeer, Velázquez e Raffaello – e un grande contemporaneo: Pablo Picasso. Con quest’ultimo, Dalí intrattiene un rapporto ambivalente e affascinante, fatto di stima, rivalità e confronto intellettuale. Il loro incontro a Parigi nel 1926 segna l’inizio di un legame che attraversa tutta la carriera di Dalí, culminando nella celebre conferenza Picasso y yo, tenutasi a Barcellona nel 1951. Nella Tabella comparativa, Picasso è l’unico vivente, oltre a Dalí stesso, tra gli artisti presenti: un segno della sua centralità nel panorama dell’arte del XX secolo.

L’allestimento della mostra si articola in quattro sezioni, ciascuna dedicata a uno dei maestri che hanno plasmato l’arte di Dalí. A queste si aggiunge un approfondimento sui contenuti del 50 segreti magici per dipingere, con una selezione di disegni e materiali originali che svelano il metodo teorico e tecnico dell’artista catalano. Si integrano nel percorso opere che testimoniano l’evoluzione di Dalí dalla pittura accademica alla sperimentazione verso le tendenze più attuali che confermano la sua inesauribile curiosità, sempre tesa tra tradizione e rivoluzione.

In occasione del ventennale della Festa del Cinema di Roma, la mostra inaugura una speciale collaborazione con il festival, valorizzando l’intenso legame di Dalí con il mondo del cinema, in cui operò come teorico, regista, sceneggiatore, scenografo e attore.

“Dalí. Rivoluzione e Tradizione” si presenta come un’esplorazione approfondita e colta del pensiero e dell’opera di uno dei massimi artisti del Novecento, capace di coniugare genio creativo e rigore tecnico, provocazione e rispetto per il passato. Attraverso un dialogo continuo con i grandi maestri della storia dell’arte e del suo tempo, la mostra restituisce un ritratto sfaccettato di Dalí: non solo pittore surrealista, ma intellettuale capace di riformulare i codici dell’arte moderna in chiave personale, brillante e profondamente colta. Un progetto che unisce ricerca storica, alta qualità curatoriale e una visione aperta e inclusiva della cultura, coerente con la missione della Fondazione Roma e del suo Polo museale.

Concluse le riprese (tra Roma e Jesolo) del nuovo film di Pupi Avati

Roma, 17 lug. (askanews) – Si sono concluse le riprese del nuovo film di Pupi Avati “Nel tepore del ballo”, prodotto da Duea Film con RAI Cinema. Il film è stato girato tra Roma e Jesolo e racconta la parabola umana e sentimentale di Gianni Riccio – interpretato da Massimo Ghini – conduttore televisivo di successo travolto da uno scandalo giudiziario che lo costringe a rimettere in discussione tutta la sua esistenza.

Una storia di caduta e rinascita, dove il ritorno alle origini e l’incontro con un amore passato si intrecciano con la riscoperta di sé.

Insieme a Ghini nel cast: Isabella Ferrari, Raoul Bova, Giuliana De Sio, Sebastiano Somma, Lina Sastri, Pino Quartullo e Morena Gentile. Partecipano inoltre, interpretando loro stessi, Bruno Vespa e Jerry Calà.

Del cast tecnico del film, attualmente in fase di montaggio, fanno parte Cesare Bastelli direttore della fotografia, Giuliano Pannuti scenografo, Beatrice Giannini costumista, Ivan Zuccon montatore, Stefano Arnaldi musicista.

La Filarmonica della Scala torna in Asia dal 17 al 28 settembre

Milano, 17 lug. (askanews) – Dopo diciassette anni dall’ultima apparizione nel 2008, la Filarmonica della Scala torna in Asia dal 17 al 28 settembre 2025 per una tournée sotto la guida di Myung-Whun Chung, Direttore Emerito della Filarmonica dal 2023 e Direttore Musicale designato del Teatro alla Scala dal 2027, accompagnata dai pianisti Nikolaj Luganskij e Mao Fujita. La tournée di otto concerti prende il via dalla Corea del Sud con il primo concerto nella capitale Seoul (17 settembre) e prosegue verso Busan (18 settembre), la cui sala da concerto è stata inaugurata di recente proprio da Myung-Whun Chung che ne è direttore artistico; atteso dal pubblico è il ritorno in Giappone con il primo appuntamento a Sapporo (20 settembre), cui seguono i concerti alla Suntory Hall di Tokyo (22 e 24 settembre), alla Mirai Hall di Yokohama (23 settembre), allo Aichi Art Theater di Nagoya (26 settembre) e l’ultimo a Osaka (27 settembre), città gemellata con Milano che ospita l’Expo 2025 fino al 13 ottobre 2025.

La tournée in Asia è resa possibile dal sostegno di Allianz che è sponsor dell’Asian Tour e del main partner della Filarmonica UniCredit.

‘È per me motivo di grande gioia personale e artistica tornare a dirigere la Filarmonica della Scala a Milano e in una tournée così significativa, che la riporterà in Corea del Sud e in Giappone dopo diciassette anni. La Filarmonica della Scala è una delle compagini sinfoniche più straordinarie al mondo: unisce l’eleganza della tradizione italiana con una sensibilità musicale capace di parlare a tutti. Si avverte la profondità culturale e umana di un’eredità unica, che si rinnova a ogni concerto. L’ho sempre detto: fin dai primi concerti mi sono sentito capito e accolto. Tornare in Asia insieme a questi musicisti significa riallacciare un dialogo. So quanto il pubblico coreano e giapponese attenda questo momento: la loro attenzione, il rispetto e l’amore per la musica sono per me fonte di orgoglio’. Così Myung-Whun Chung, direttore emerito della Filarmonica della Scala.

‘Con questa importante tournée in Asia, guidata da un grande direttore qual è Myung-Whun Chung, la Filarmonica della Scala rinnova il suo ruolo di ambasciatrice della cultura italiana nel mondo. Dopo oltre quindici anni, torniamo in Corea del Sud e in Giappone, dove il pubblico ci attende con trepidazione e straordinaria sensibilità artistica. Un progetto reso possibile grazie al sostegno dei nostri partner e a un impegno condiviso tra eccellenza musicale e responsabilità culturale’. Lo ha dichiarato Maurizio Beretta, presidente della Filarmonica della Scala.

Il programma è impegnativo quanto suggestivo: il Concerto n. 2 in do minore op. 18 di Sergej Rachmaninov – eseguito da Lugansky in Corea del Sud e da Fujita in Giappone – è accostato alla Sinfonia n. 6 Patetica di Pëtr Il’ic Cajkovskij. In apertura c’è l’ouverture dall’opera La forza del destino di Giuseppe Verdi, immancabile biglietto da visita per un’orchestra che ha formato il suo suono sulle grandi opere della tradizione italiana. Doppio programma alla Suntory Hall di Tokyo, dove mercoledì 24 settembre la Filarmonica interpreta la Sinfonia n. 4 di Johannes Brahms e il concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 di Ludwig van Beethoven.

Il legame della Filarmonica della Scala con l’oriente, e in particolare con il Giappone è significativo e ha anche un valore simbolico: l’idea di fondare la Filarmonica della Scala nacque proprio durante la prima storica tournée del Teatro alla Scala in Giappone nel 1981, e da allora il paese asiatico riveste un’importanza particolare per l’orchestra, che ci è tornata regolarmente nei quarant’anni successivi. La prima tournée in Giappone come Filarmonica della Scala risale al 1990 con Riccardo Muti, con il quale l’orchestra torna anche nel 1996 aggiungendo la Corea del Sud, dove si esibisce per la prima volta. Con Riccardo Muti gli scaligeri tornano in Giappone e in Corea anche nel 1998, nel 2002 e nel 2004. Nel 2008 invece l’orchestra è impegnata in una grande tournée che tocca Giappone, Cina e Corea del Sud accompagnata da Myung-Whun Chung, direttore sudcoreano che poi sarà nominato Direttore Emerito dell’orchestra, e dal celebre pianista cinese Lang Lang.

La Filarmonica della Scala torna in Asia con Myung-Whun Chung, dal 2023 nominato Direttore Emerito dell’orchestra per suggellare la collaborazione artistica e personale che da trentacinque anni lo lega agli scaligeri, che è solito definire “i miei amici”, e che succederà a Riccardo Chailly dal 2027 come Direttore Musicale del Teatro alla Scala. Abituato a salire sul podio delle principali orchestre di tutto il mondo, Francia, Italia e Corea gli hanno tributato il loro più grande riconoscimento: è Commandeur de la légion d’honneur, Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia e Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Keumkwan dal Governo coreano. Gli sono state inoltre consegnate le chiavi della città di Venezia.

La tournée della Filarmonica tocca alcuni dei principali luoghi per la musica da vivo in Giappone e in Corea. L’Arts Center di Seoul è un imponente complesso di edifici dedicati alla cultura, nel cuore della capitale sudcoreana. Comprende un teatro d’opera, sei sale da concerto all’avanguardia, musei, gallerie d’arte e un teatro riservato alla prosa, e attrae oltre tre milioni di visitatori l’anno. Il primo nucleo del complesso, che comprende la sala da concerto, è stato completato nel 1988. Il programma 2025 di concerti include artisti e compagini come la Kammerorchester di Berlino, Andras Schiff e il suo Ensemble Cappella Andrea Barca e l’Orchestre National de France. Fondata nel 1986, la Suntory Hall di Tokyo è stata la prima sala da concerto della città, costruita con un’attenzione particolare alla qualità acustica del suono e alla creazione di un’esperienza immersiva per musicisti e orchestra attraverso la collocazione del pubblico intorno a tutto il palcoscenico. Oltre alla stagione principale, ogni anno alla Suntory Hall hanno luogo il Summer Festival, dedicato alla musica contemporanea, e il Chamber Music Garden. La programmazione include i principali musicisti della scena asiatica, come il pianista cinese Lang Lang e la NHK Symphony Orchestra di Tokyo, insieme a ospiti internazionali come l’Orchestra di Colonia e il pianista Brad Mehldau.

Le sale da concerto di Seongnam, Sapporo, Yokohama, Nagoya e Osaka, seppure inaugurate più recentemente, rappresentano i principali centri di aggregazione per la musica dal vivo delle città di medie e grandi dimensioni nelle quali si trovano, e testimoniano l’impegno del Giappone e della Corea del Sud per lo sviluppo di infrastrutture adeguate all’esecuzione della musica classica secondo i migliori standard internazionali. In particolare, la Filarmonica della Scala è tra le primissime orchestre internazionali a essere ospitata nella Concert Hall di Busan (2.000 posti), terminata nell’autunno 2024.

‘In un periodo caratterizzato da incertezze, la cultura può svolgere un ruolo unificante straordinario, essendo la musica un vero linguaggio trasversale a popoli e culture diverse. Come Allianz siamo partner da 25 anni dell’Orchestra Filarmonica della Scala e siamo lieti di tornare a sostenere, a distanza di qualche anno, questa importante tournée in Corea del Sud e Giappone, oltre ad assicurare i preziosi strumenti musicali dell’Orchestra. Un impegno, il nostro, che si rinnova anno dopo anno a sostegno della progettualità di due emblemi dell’arte italiana nel mondo, dal momento che siamo anche socio fondatore del Teatro alla Scala dal 2018’. Lo dice Maurizio Devescovi, Direttore Generale di Allianz S.p.A.

‘La tournée asiatica della Filarmonica della Scala rappresenta un’occasione unica per portare l’eccellenza italiana sui palcoscenici internazionali. Come UniCredit, siamo orgogliosi di supportare un progetto che contribuisce a promuovere il dialogo tra Paesi, attraverso il linguaggio universale della musica. La nostra è una partnership di lungo periodo, fondata su valori condivisi e sull’impegno a rendere arte e cultura sempre più accessibili, con l’obiettivo di sostenere la crescita e lo sviluppo socioeconomico dei territori’. Lo spiega Annalisa Areni, Head of Client Strategies di UniCredit.

I Coma Cose ospiti di “glo For Music”

Napoli, 17 lug. – All’Arenile si tenuta l’esibizione a sorpresa dei ComaCose. Il gruppo, ospite dell’evento glo for Music, ha realizzato i propri brani pi iconici sorprendendo tutti i presenti. La tappa di Napoli solo l’ultima del progetto itinerante organizzato da glo per accogliere al meglio l’estate nella penisola, dopo il successo dello scorso anno e i riscontri positivi nelle tappe precedenti.

Fabio De Petris, Presidente e Amministratore Delegato di BAT Italia, ha dichiarato: “glo for music cos come glo for art lega il brand all’interno di spazi culturali molto importanti per i nostri consumatori. Si tratta di un percorso iniziato diversi anni fa fatto di cultura, arte e creativit. Vogliamo essere vicini in questo modo ai valori che caratterizzano i nostri consumatori, i quali vivono il nostro brand senza vincoli e con grande libert”.

L’evento, ormai appuntamento fisso per i giovani italiani, un’occasione per immergersi nel mondo della musica e della creativit, unendo spontaneit e divertimento, in cui la protagonista assoluta la freshness, una ventata di freschezza sensoriale e visiva che prende vita attraverso musica, creativit e stile, e che si concretizza nei nuovi dispositivi glo HYPER PRO Crystal in edizione limitata.

Shopping sostenibile: i pacchi smarriti diventano tesori a peso

Ferrara, 17 lug. (askanews) – Pacchi misteriosi a peso: la nuova frontiera dell’economia circolare che trasforma i resi dell’e-commerce in una caccia al tesoro sostenibile. Una startup francese in due anni ha rivoluzionato il destino di migliaia di pacchi non consegnati, salvandoli dalla distruzione. Lo spiega Rodrigo Veloso, del team di King Colis.

“Questi pacchi smarriti vengono dalle grandi aziende, grandi marketplace come Amazon e servizi di posta tradizionale. Praticamente la persona entra sceglie un pacco e paga in base al peso. E’ un progetto molto bello perch possiamo approfittare di mettere in vendita questi prodotti che sarebbero stati scartati. Noi li rimettiamo sul mercato cos le persone hanno la possibilit di trovare oggetti molto belli”.

La startup ha fatto tappa anche in Emilia-Romagna: “Qui a Ferrara, per esempio, una persona un’oretta fa ha trovato un phon della Dyson e un’altra una borsa della Gucci. E’ una cosa molto interessante: paghi poco e hai la possibilit di trovare una bella sorpresa dentro”.

Un modello che intercetta un problema reale: ogni anno in Europa milioni di pacchi ordinati online finiscono nel limbo della logistica. Errori di indirizzo, consegne mancate, resi che un tempo venivano semplicemente distrutti. King Colis li recupera e li rimette in circolo a prezzi decisamente accessibili. Il contenuto resta ignoto fino all’apertura, trasformando l’acquisto in un’esperienza. In due anni, il progetto ha coinvolto pi di 100mila visitatori vendendo oltre 105 tonnellate di pacchi che altrimenti sarebbero finiti in discarica. Un esempio concreto di come l’economia circolare possa coniugare sostenibilit ambientale e convenienza economica.

“E’ una cosa bella che aiuta anche il pianeta. E’ come partecipare a una caccia tesoro: si viene qua e si trova una cosa bella, una soddisfazione immensa. Settimana prossima siamo a Rimini. E insieme a Rimini faremo anche Roma e Ancona, quindi sar una settimana bella intensa per tutti noi della squadra”.

– Servizio di Paolo Tomassone

– Montaggio Alessandra Franco

– Immagini askanews

Vacanze, Aspi: 38 mln italiani su rete in weekend fine luglio e agosto

Roma, 17 lug. (askanews) – “La rete autostradale si conferma ancora una volta protagonista della mobilità del sistema Paese: solo nell’ultimo fine settimana di luglio e nei primi due di agosto ci aspettiamo che saranno 38 milioni le persone che sceglieranno le principali arterie autostradali di Aspi per raggiungere le località di vacanza”. È quanto ha dichiarato Arrigo Giana, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia durante l’assemblea pubblica di Federtrasporto che si è tenuta oggi a Roma, anticipando le previsioni per i fine settimana dal 25 al 27 luglio, dal primo al 3 agosto e dall’8 al 10 agosto, giornate in cui sono previsti i maggiori spostamenti verso le località di vacanza.

“Le previsioni per le imminenti vacanze sono in linea con il trend di crescita dei flussi autostradali che, dalla ripresa post pandemica, non si è mai arrestato. Nei primi sei mesi del 2025 sulla nostra rete abbiamo registrato un incremento del 1,6% rispetto allo stesso semestre dello scorso anno” prosegue Giana. “A crescere sono sia gli spostamenti dei mezzi leggeri che dei mezzi pesanti, dati che suggeriscono una pressoché omologa vivacità del nostro sistema economico e produttivo, nonostante l’incertezza geopolitica del momento storico”.

È proprio negli asset portanti della rete nazionale che si concentrano gli sforzi maggiori del Gruppo in termini di potenziamento, come per il tratto toscano della A1, e di ammodernamento su tutte le infrastrutture in gestione. A supportare Aspi nel percorso di implementazione della qualità della rete e della sicurezza delle persone anche un crescente processo di digitalizzazione degli asset.

“Attraverso l’innovazione tecnologica riusciamo a implementare sistemi di sicurezza per chi viaggia e per chi lavora sul nastro autostradale, a mettere a punto sistemi predittivi che agevolano gli spostamenti, consentendone la pianificazione e contribuendo a un risparmio energetico in ottica di sostenibilità ambientale”.

Francesca Michielin super ospite come speaker a TEDxCortina

Roma, 17 lug. (askanews) – Francesca Michielin sarà tra gli speaker della nona edizione di TEDxCortina, in programma venerdì 22 agosto dalle 10 al Rifugio Col Gallina. Un debutto importante per l’artista bassanese, che per la prima volta porterà la sua esperienza e il suo sguardo in un TEDx, scegliendo come palcoscenico le montagne di un territorio, il Veneto, che custodisce le sue radici.

“Sono felice di partecipare al mio primo TEDx in un contesto immerso nel verde, nelle mie terre, con un tema che mi sta molto a cuore, ovvero quanto l’aspetto creativo e il suo flusso naturale siano sempre più in contrasto con la velocità di questa società iper produttiva e iper performativa. Sarà un momento molto intenso, non vedo l’ora”, ha commentato Michielin.

Cantautrice, polistrumentista, voce tra le più intense della scena italiana contemporanea, dopo il debutto al Festival di Sanremo nel 2016 con “Nessun grado di separazione” – brano con cui lo stesso anno ha rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest -, la partecipazione nel 2021 con “Chiamami per nome” in coppia con Fedez, e nel 2022 con il ruolo inedito di direttrice d’orchestra, Francesca Michielin torna in gara al Festival di Sanremo nell’edizione 2025 con il brano “Fango in Paradiso”.

In oltre un decennio ha attraversato e rinnovato la musica italiana con un percorso artistico originale e mai prevedibile: dai successi radiofonici alle collaborazioni trasversali, fino all’approdo a una scrittura matura e fuori dagli schemi con l’ultimo album Cani Sciolti e il nuovo singolo Francesca, un’intensa riflessione sulla scelta di allontanarsi da ciò che ci fa sentire fuori posto e tornare in un luogo sicuro nel tentativo di cercarsi e cercare di capirsi.

Accanto alla musica, ha saputo distinguersi anche in altri orizzonti creativi. Nel 2022 è stata conduttrice di X Factor in Italia, ha debuttato come scrittrice con Mondadori con il romanzo “Il cuore è un organo” e ideato il podcast Maschiacci. Nel cinema ha firmato brani per film di successo come The Amazing Spider-Man 2 e composto la colonna di “Marylin ha gli occhi neri”, ottenendo la nomination ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento.

Da grande amante della dimensione live – ha suonato in solo, sopra la techno, con la band, nei teatri, nei club e nei principali festival nazionali. Il 15 giugno Francesca è stata special guest del primo live romano dei Duran Duran al Circo Massimo, mentre il 4 ottobre debutterà all’Arena di Verona con una speciale serata 100% musica per ripercorrere con il pubblico e in compagnia di amici e colleghi i momenti più significativi dei suoi primi 30 anni di vita, metà dei quali vissuti sul palcoscenico.

Il cammino artistico e personale di Francesca Michielin riflette perfettamente lo spirito di “Flow – sinergie in divenire”, il tema di questa edizione di TEDxCortina, che esplora il cambiamento nei suoi momenti più intensi e decisivi. Come un fiume in continuo movimento, la sua carriera si è nutrita di intuizioni, deviazioni e svolte, trasformando e ridefinendo costantemente la sua identità artistica e umana.

TEDxCortina, dopo l’appuntamento da record del 2024 che ha registrato oltre 500 presenze, ritorna così per la nona volta nella Perla delle Dolomiti.

Nuoto, Paltrinieri nuoterà con taping, niente vasca solo fondo

Roma, 17 lug. (askanews) – Gregorio Paltrinieri è stato sottoposto a una radiografia che ha evidenziato il distacco di un piccolo frammento osseo all’inserzione del tendine estensore della terza falange del quarto dito della mano sinistra. Ciò a seguito del trauma occorso durante la 10 chilometri di nuoto di fondo nuotata a Sentosa mercoledì e conclusa con l’argento mondiale. Paltrinieri, che oggi si è allenato regolarmente, parteciperà alla 5 chilometri, in programma venerdì alle 4:00 italiane, le 10:00 locali, con l’ausilio di un taping di protezione dell’articolazione interfalangea. La situazione continuerà ad essere monitorata quotidianamente. Paltrinieri è anche iscritto alla 3 km knockout sprint (sabato alle 2:00) e alla 4x1500m mixed (domenica alle 2:00) e al termine delle prove in acque libere rientrerà in Italia. Foto Andrea Masini / Deepbluemedia

Pallanuoto, battuta la Cina, Setterosa ai quarti al Mondiale

Roma, 17 lug. (askanews) – L’Italia femminile di pallanuoto ha battuto 13-11 la Cina (parziali 2-0, 4-4, 5-5, 2-2) e si é qualificata ai quarti di finale del Mondiale in corso a Singapore. Prossima avversaria delle azzurre sarà l’Ungheria. “La squadra sta crescendo. Avremo un quarto di finale molto difficile contro l’Ungheria. Dovremo essere bravi ad alzare ancora l’asticella”. Carlo Silipo, ct dell’Italia femminile di pallanuoto, dopo il successo sulla Cina al Mondiale di Singapore é già proiettato verso il prossimo impegno. “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile a prescindere dall’avversario, perché avremmo dovuto affrontare anche la pressione del dentro/fuori – sottolinea Silipo – Le ragazze hanno espresso un buon gioco, soprattutto dal punto di vista difensivo nei primi due tempi”. (Foto di Giorgio Scala / DBM)

M.O., il Papa: profondo dolore. Subito cessate-il-fuoco

Città del Vaticano, 17 lug. (askanews) – “Sua Santità Papa Leone XIV è rimasto profondamente addolorato nell’apprendere delle perdite di vite umane e dei feriti causati dall’attacco militare alla Chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza, e assicura al parroco, Padre Gabriele Romanelli, e a tutta la comunità parrocchiale la sua vicinanza spirituale”. Così in un telegramma, a firma del Segretario di Stato, card. Pietro Parolin, Papa Leone.

“Nell’affidare le anime dei defunti all’amorevole misericordia di Dio Onnipotente, il Santo Padre – si legge ancora – prega per la consolazione di coloro che soffrono e per la guarigione dei feriti. Sua Santità – si conclude – rinnova il suo appello per un immediato cessate il fuoco ed esprime la sua profonda speranza per il dialogo, la riconciliazione e una pace duratura nella regione”.

M.O., la Cei: sgomento per l’inaccettabile attacco alla Chiesa a Gaza

Città del Vaticano, 17 lug. (askanews) – “Apprendiamo con sgomento dell’inaccettabile attacco alla chiesa della Sacra Famiglia di Gaza. Esprimiamo vicinanza alla comunità della parrocchia colpita, con un particolare pensiero a coloro che soffrono e ai feriti, tra i quali padre Gabriel Romanelli”. Così una nota ufficiale della Presidenza della Conferenza episcopale itaiana ha espresso “vicinanza e solidarietà” alla parrocchia Sacra Famiglia di Gaza attaccata dall’esercito israeliano.

“Nel condannare fermamente le violenze che continuano a seminare distruzione e morte tra la popolazione della Striscia, duramente provata da mesi di guerra, rivolgiamo un appello alle parti coinvolte e alla comunità internazionale affinché tacciano le armi e si avvii un negoziato, unica strada possibile per giungere alla pace”, prosegue la presa di posizione dei vescovi italiani che ringraziano la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, per il suo messaggio di solidarietà e quanti, si aggiunge, “in queste ore, stanno manifestando la loro prossimità alla Chiesa cattolica”.

"Conversione di Saulo" di Caravaggio a Barberini fino al 30 settembre

Roma, 17 lug. (askanews) – Sulla scia del grande successo della mostra “Caravaggio 2025”, le Gallerie Nazionali di Arte Antica annunciano che la “Conversione di Saulo” – uno dei vertici della produzione del Merisi, noto come Pala Odescalchi – resterà straordinariamente esposta nelle sale di Palazzo Barberini fino all’autunno.

Dal 24 luglio al 30 settembre 2025, il prezioso olio su tavola del maestro lombardo sarà infatti ospitato nella Sala Paesaggi al piano nobile del museo, in dialogo con la copia ad altissima definizione della versione della Conversione realizzata da Caravaggio per la Cappella Cerasi, nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma. A completamento del dossier espositivo dedicato alla Pala Odescalchi sarà inoltre presentata la riflettografia infrarossa realizzata in occasione del restauro dell’opera nel 2006.

Nel 1600 il banchiere Tiberio Cerasi commissionò a Caravaggio due dipinti per la sua cappella di famiglia. Per ragioni ancora poco chiare, le due opere – tra cui la Conversione di Saulo – non furono mai esposte nella Cappella, e il Merisi ne realizzò due nuove versioni, questa volta su tela, che oggi si possono ancora ammirare in Santa Maria del Popolo a Roma, di proprietà del Fondo Edifici di Culto.

La pala originaria, invece, dopo vari passaggi di proprietà, è confluita nella collezione di Nicoletta Odescalchi, a cui appartiene tuttora.

Lo straordinario accostamento delle due versioni della Conversione di Saulo consente di approfondire il processo creativo del Merisi e le profonde trasformazioni nella sua concezione pittorica, tra pathos drammatico e introspezione mistica. La prima versione – la cosiddetta Pala Odescalchi – colpisce per l’energia compositiva, il dinamismo della scena popolata da una “folla” di personaggi e per l’uso di colori particolarmente vivaci e brillanti. Diversa e successiva la versione oggi conservata in Santa Maria del Popolo – qui presentata in una riproduzione ad altissima risoluzione – fu dipinta su tela e in forma più raccolta, silenziosa e intima.

Il focus sulla Pala Odescalchi si conclude con l’esposizione della copia della riflettografia infrarossa del dipinto, realizzata in occasione del restauro nel 2006: uno strumento che consente di evidenziare le scelte tecniche e compositive adottate da Caravaggio per quest’opera straordinaria. L’insolito supporto, costituito da sette assi orizzontali di cipresso, con una fascia perimetrale aggiunta in epoca successiva, ha richiesto una preparazione atipica per il Merisi: al posto della consueta imprimitura scura, l’artista ha utilizzato un fondo grigio chiaro steso in diagonale per simulare la trama della tela. La riflettografia ha rivelato anche incisioni a stilo, disegni a pennello e numerosi ripensamenti: il volto di Paolo è stato modificato più volte; Cristo era inizialmente senza barba; sono evidenti variazioni nelle armi, nella vegetazione e nei dettagli decorativi. A rendere ancora più vibrante la superficie pittorica contribuisce infine l’impiego di pigmenti pregiati e rari per Caravaggio, come l’azzurrite, l’argento e l’oro.

La riproduzione della Conversione di Saulo di Santa Maria del Popolo è stata realizzata da Haltadefinizione grazie al Fondo Edifici di Culto, Direzione Centrale degli affari dei culti e per l’amministrazione del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno.

Le indagini diagnostiche sono state fornite da M.I.D.A. di Claudio Falcucci. Partner assicurativo dell’evento MAG JLT.

Milano, La Russa: non chiedo mai dimissioni, ma giunta Sala non adeguata

Roma, 17 lug. (askanews) – “Non sono contento che ci sia bisogno della magistratura, sarei stato più contento se autonomamente la politica avesse capito che quel percorso era sbagliato”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, commentando l’inchiesta giudiziaria di Milano, a margine del congresso della Cisl.

Alla domanda se il sindaco Sala si debba dimettere ha risposto: “Non tocca a me dirlo. Non chiedo mai le dimissioni quando inizia un provvedimento, che peraltro non so fino a che punto lo riguardi personalmente. Sicuramente la giunta Sala ha dimostrato di non essere adeguata a Milano, ma il mio giudizio non è solo su questo episodio”, ha spiegato.

“Ricordo a me stesso che sono stato il primo, per non dire l’unico, a dire che non si poteva parlare di Salva Milano, ma di Salva Giunta Sala. Perché non è giusto adesso scaricare la sinistra tutto su Sala. Il provvedimento che silenziosamente stava passando al Senato, dopo che alla Camera forse non l’avevano capito, fu bloccato”, ha ricordato La Russa.

M.O., l’Unicef: 28 bambini uccisi in media ogni giorno a Gaza

Roma, 17 lug. (askanews) – “Negli ultimi 21 mesi di guerra a Gaza, sono stati uccisi più di 17.000 bambini e 33.000 sono stati feriti. Ogni giorno sono stati uccisi in media 28 bambini, l’equivalente di un’intera classe. Considerate questo dato per un momento. Un’intera classe di bambini uccisi, ogni giorno, per quasi due anni”: è quanto ha detto Catherine Russell, direttrice generale dell’Unicef, nel suo intervento al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

“Questi bambini non sono combattenti – ha rimarcato – vengono uccisi e mutilati mentre fanno la fila per ottenere cibo e medicine salvavita. La settimana scorsa, 15 palestinesi, tra cui nove bambini e quattro donne, sono stati uccisi in un attacco mentre aspettavano in fila le forniture nutrizionali dell’Unicef a Deir al Balah. Lo scorso fine settimana, 10 persone, tra cui sette bambini, sono stati uccisi in un bombardamento mentre raccoglievano acqua potabile”.

“I bambini che sopravvivono alla guerra a Gaza saranno per sempre colpiti dalle privazioni e dall’esposizione agli eventi traumatici che hanno vissuto”, ha aggiunto Russell, ricordando che “già prima dell’inizio della guerra metà della popolazione infantile di Gaza aveva bisogno di assistenza psicologica e di salute mentale” e “oggi, tutti i bambini di Gaza hanno bisogno di questi servizi”. “I bambini di Gaza stanno sopportando condizioni di vita catastrofiche, tra cui una grave insicurezza alimentare e la malnutrizione. Degli oltre 113.000 bambini sottoposti a screening per la malnutrizione a giugno, quasi 6.000 sono risultati gravemente malnutriti – ha aggiunto la direttrice dell’Unicef – questo rappresenta uno sconcertante aumento del 180% dei casi di malnutrizione acuta rispetto a febbraio. Questi bambini gravemente malnutriti hanno bisogno di cure costanti e controllate, di acqua sicura e di assistenza medica per sopravvivere”.

“La capacità di produzione idrica è drasticamente diminuita e, di conseguenza, il 95% delle famiglie di Gaza non ha accesso ad acqua a sufficienza. Il pompaggio dell’acqua, la desalinizzazione e il trattamento delle acque reflue funzionano tutti a capacità notevolmente ridotta a causa della mancanza di carburante. I servizi igienici sono quasi al collasso. Con l’acqua pulita sempre più difficile da raggiungere, i bambini hanno poca scelta se non quella di bere acqua contaminata. Questo aumenta il rischio di epidemie – è stato il monito – con le malattie trasmesse dall’acqua che rappresentano oggi il 44% di tutte le consultazioni sanitarie”.

“Continuiamo a registrare un aumento dei casi di infezioni diarroiche e respiratorie nei bambini sotto i cinque anni. E negli ultimi giorni, il nostro team Unicef a Gaza ha risposto a un’epidemia di meningite con decine di neonati gravemente malati”, ha riferito Russell.

“Migliaia di bambini hanno urgentemente bisogno di assistenza medica d’emergenza. I bambini con ferite traumatiche e gravi condizioni mediche preesistenti sono a rischio di morte – ha denunciato ancora la direttrice dell’Unicef – perché le cure mediche di cui hanno bisogno non sono disponibili nella Striscia di Gaza. Gli ospedali che sono ancora in grado di operare sono sovraccarichi, con i reparti di emergenza che operano a pieno regime e con un’affluenza superiore al 100%. Queste strutture devono far fronte a gravi carenze di medicinali essenziali e di carburante, che interrompono le cure critiche e lasciano al buio alcune sale operatorie. L’accesso alle cure neonatali critiche è stato ridotto di quasi il 70%”.

“Almeno 12.500 pazienti con ferite gravi, malattie croniche e condizioni mediche complesse necessitano di un’evacuazione medica urgente, tra cui migliaia di bambini. Ma solo un piccolo numero di Paesi sta accogliendo pazienti da Gaza, causando un numero ancora maggiore di morti evitabili. Finché il sistema sanitario di Gaza non avrà capacità sufficienti, l’Unicef chiede un maggiore sostegno per le evacuazioni mediche, con la garanzia che tutti i pazienti evacuati e i loro assistenti possano tornare a Gaza dopo il trattamento e la guarigione”, è l’appello lanciato davanti al Consiglio di sicurezza Onu.

Gaza, Israele: indagine in corso sull’attacco alla chiesa della Sacra Famiglia

Roma, 17 lug. (askanews) – “Israele esprime profondo dolore per i danni arrecati alla Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City e per le eventuali vittime civili”: è quanto si legge nel comunicato diffuso dal ministero degli Esteri israeliano, in cui si precisa che “le Forze di difesa israeliane (Idf) stanno indagando su questo incidente, le cui circostanze non sono ancora chiare”.

“I risultati dell’indagine saranno resi noti in modo trasparente”, ha aggiunto il ministero, sottolineando che “Israele non prende mai di mira chiese o siti religiosi”.

Damiano David è l’artista italiano più ascoltato al mondo su Spotify

Roma, 17 lug. (askanews) – Damiano David è l’artista italiano più ascoltato al mondo su Spotify, e il suo nuovo album domina la classifica con 8 brani presenti nella Top 30 Globale della piattaforma.

“The First Time”, il singolo attualmente in rotazione radiofonica, è entrato nelle charts di 19 Paesi e si conferma virale anche su TikTok, con oltre 800 milioni di views globali.

I brani attualmente nella Top 30 Globale di Spotify sono: Next Summer #1; The First Time #2; Nothing Breaks Like a Heart #4; Zombie Lady #9; Voices #10; Tangerine (feat. d4vd) #17; Angel #23 e The Bruise (feat. Suki Waterhouse) #29.

Cresce intanto l’attesa per il World Tour 2025, prodotto e distribuito da Vivo Concerti, che vedrà l’artista impegnato in oltre 30 date tra Europa, Australia, Nord America, Sud America e Asia e che ha già registrato il Sold out di tutte le date europee. Primo appuntamento italiano il 7 ottobre all’Unipol Forum di Milano (sold out), per poi proseguire con due date al Palazzo dello Sport di Roma, l’11 ottobre (sold out) e il 12 ottobre (sold out). Sold out anche la data australiana di Melbourne.

I biglietti per il World Tour 2025 sono disponibili in prevendita (per info: www.damianodavidofficial.com).

Dallo scorso giugno, in attesa dell’inizio del suo tour mondiale, Damiano si sta esibendo in alcuni dei più importanti festival musicali al mondo. Ieri sera è stato protagonista di Isle of MTV Malta 2025, il più grande festival estivo gratuito d’Europa, dove i fan hanno potuto ascoltare dal vivo alcuni brani tratti da Funny Little Fears, tra cui “The First Time”, “Voices” e “Born With A Broken Heart”, oltre a una speciale cover di “Too Sweet di Hozier” e il 29 luglio sarà ospite dell’Academy per uno speciale showcase al Grammy Museum di Los Angeles. Il tour dei Festival si concluderà ad agosto sul prestigioso palco del Lollapalooza di Chicago.

Lega: giunta disastrosa ha bloccato Milano, si torni al voto

Milano, 17 lug. (askanews) – “La Lega non chiede le dimissioni del Sindaco e della Giunta di Milano per le vicende giudiziarie (seppur gravi) che stanno emergendo in questi giorni: a differenza della sinistra, siamo e rimaniamo garantisti, e nessuno può essere dichiarato colpevole in base ad articoli di giornale o inchieste appena agli inizi, ma solo in caso di condanna definitiva. Noi chiediamo le dimissioni di Sindaco e Giunta perché Milano è da tempo bloccata, da tutti i punti di vista: è sempre più difficile lavorare, investire, produrre, programmare, camminare tranquilli per strada”. È quanto si afferma in una nota della Lega.

“Al di là di ogni problema giudiziario, che starà ad altri approfondire, il disastro è tutto politico e amministrativo. Milano merita di meglio, restituiamo parola e sovranità ai cittadini. La Lega è pronta a prendersi le proprie responsabilità per tornare a garantire fiducia, serenità, sviluppo e buona amministrazione alla città”, conclude la nota.

Cisl, Meloni: per governo centrale dialogo con parti sociali

Roma, 17 lug. (askanews) – “Ho accettato questo invito perché volevo sottolineare ancora una volta la centralità che il governo attribuisce al dialogo con le parti sociali, con i lavoratori, con le imprese, con i corpi intermedi, con chi si fa interprete e portatore delle istanze di una specifica categoria e difende quella istanze mantenendo però come bussola sempre l’interesse generale”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al congresso della Cisl a Roma.

Lavoro, Fumarola: bassa produttività è vero macigno dell’economia

Roma, 17 lug. (askanews) – La bassa produttività è il “vero macigno” dell’economia. Lo ha detto la leader della Cisl, Daniela Fumarola, aprendo una tavola rotonda sul Pnrr nella seconda giornata del congresso confederale. Secondo la numero uno della Cisl si tratta di “un elemento da cui dipende lo sviluppo e il futuro dell’Italia”.

Negli ultimi vent’anni “è aumentata complessivamente di appena il 2,5% – ha proseguito – siamo pressoché fermi, mentre altri Paesi hanno fatto passi avanti. Il dato italiano riassume in una media condizioni molto eterogenee, con grandi realtà che vanno anche oltre le migliori performance europee, ma piccole e piccolissime aziende che invece faticano tremendamente ad esprimere innovazione e alto valore aggiunto. Il divario tra queste medie resta impressionante. E dà la misura del problema che da decenni blocca salari, Pil e consumi”.

Questo divario, ha concluso Fumarola, ha “molte cause: scarsa innovazione tecnologica e organizzativa, dimensione media ridotta delle imprese, specializzazione produttiva concentrata in settori maturi e un contributo ancora debole del capitale umano. Senza produttività non c’è crescita; senza crescita non c’è redistribuzione; e senza redistribuzione il mercato interno resta fermo, avvitando ulteriormente i conti pubblici. Questa la spirale da spezzare”.

Calcio, Gravina: "Il risultato delle azzurre è straordinario"

Roma, 17 lug. (askanews) – “E’ stato un risultato straordinario, le Azzurre si meritano tutto questo” . Così il Presidente della FIGC Gabriele Gravina, a Ginevra per congratularsi personalmente con tutte le calciatrici e con il Ct Soncin per la storica qualificazione nelle semifinali del campionato europeo di calcio femminile- “Questo gruppo sta scrivendo splendide pagine di storia del calcio femminile italiano grazie all’orgoglio, alla qualità e alla determinazione con cui affronta ogni partita. Questa Nazionale è il simbolo dell’Italia più bella, quella che non molla mai”. Non meno sentite e commosse le dichiarazioni del Ct: “Incredibile, bellissimo, davanti a tutta questa gente. Quest’anno si è qualificata l’U17, l’U19…È un bel messaggio per quello che stanno facendo gli allenatori delle giovanili e per il movimento. È il regalo più grande che possiamo fare a tutti quelli che ci guardano e a quelle bambine e ragazze che vivono con passione il calcio. Ora godiamoci il momento, tra qualche minuto inizieremo a pensare alla semifinale. Daremo battaglia a chi andremo ad affrontare”.

Nave dissalatore, Aliberti (Marnavi): una risposta

Roma, 16 lug. (askanews) – “La nave dissalatore una risposta, il problema farla recepire agli organi di competenza”. Cos Francesco Aliberti, gi Professore presso il Dipartimento di Biologia dell’Universit degli Studi di Napoli Federico II e Consulente di Marnavi, in occasione della campagna Mediterraneo da Remare. ” da tutti riconosciuto che il Mediterraneo un unicum di biodiversit da salvaguardare, proteggere e valorizzare; anche il mare pi esposto a rischi legati alla elevata numerosit delle popolazioni rivierasche ed all’intensa industrializzazione delle sue coste – ha aggiunto -. A tutto ci oggi si aggiunge il rischio legato alla dissalazione, industria in attivo sviluppo. Sono ben noti i rischi per la salute del consumo d’acqua dissalata, come pure l’impatto sull’ambiente marino della salamoia, entrambi gravi e caratterizzati da essere subdoli, svelabili solo in tempi lunghi. quindi fondamentale attuare opere di prevenzione di mitigazione. L’utilizzo di una ‘nave dissalatore’, nave attrezzata con dissalatore a bordo, ne un brillante esempio. Infatti, ha impatto nullo perch opera in movimento, non scarica i prodotti chimici utilizzati per la manutenzione e sostituisce diversi impianti costruiti, ad esempio, nelle realt isolane; realt insite in mari protetti e particolarmente fragili sotto l’aspetto ambientale. La normativa, in proposito non aiuta avendo eliminato la necessit di Valutazione di impatto ambientale proprio per i dissalatori di limitata portata, quelli progettati per le piccole isole”.

Quinto Rapporto Ital Communications-IISFA sul tema dell’IA

Roma, 16 lug. (askanews) – Nel 2025, il 21% degli italiani (16% nel 2024) molto ottimista nei confronti degli sviluppi futuri dell’IA e il 77% dichiara di usare strumenti e applicativi (era il 69% l’anno precedente), ma solo il 7% delle persone intervistate ammette di avere una conoscenza approfondita della materia, un dato immutato rispetto al 2024. quanto emerge dal Quinto Rapporto Ital Communications-IISFA (Associazione Italiana Digital Forensics) “L’Intelligenza Artificiale in Italia. Come sta cambiando la nostra societ”, realizzato dall’Istituto Piepoli e presentato al Senato. Abbiamo parlato con Domenico Colotta, Founder Ital Communications e Presidente Assocomunicatori:

” importante agire sulla alfabetizzazione digitale, come sta facendo la Cina. Segnalo che dal prossimo anno in Cina, sin dal pi basso grado di istruzione, introdotta la materia dell’intelligenza artificiale. Il mondo occidentale, l’America, l’Italia, noi europei stiamo ancora tergiversando in questo campo e rischiamo di rimanere indietro”.

Una tematica importante quella affrontata al Senato che ha messo in luce gli impegni della politica nel favorire un corretto utilizzo dell’intelligenza artificiale a fronte di rischi ed opportunit. poi intervenuto Andrea Mascaretti, Vicepresidente della Commissione Parlamentare per l’attuazione del Federalismo fiscale della Camera dei Deputati:

“La domanda che mi sono posto quanto le persone intervistate che hanno detto di essere favorevoli o di aver paura dell’intelligenza artificiale fossero consapevoli di che cos’ l’intelligenza artificiale. Io sono piuttosto portato a pensare che siano, come dire, informati da qualcuno e quindi dai siti web, dal web in generale, dalle televisioni su quali sono potenzialit e rischi e su quella base si sono fatti un’idea, ma molto probabilmente una buona parte della popolazione non conosce lo strumento”.

La ricerca ha analizzato l’evoluzione nel tempo, nello specifico tra il 2024 e il 2025, del rapporto tra gli italiani e l’Intelligenza Artificiale (IA), valutando il livello di conoscenza e gli effetti della IA sulla vita delle persone, la percezione d’uso di strumenti come l’IA Generativa e la sicurezza informatica nel loro utilizzo. Tra i temi affrontati anche la privacy, la tutela dei dati, la disinformazione, le fake news.

Dazi, Schlein: “L’Ue va sostenuta, s a contromisure dove fa male”

Roma, 16 lug. (askanews) – “Siamo tutti preoccupati perch questi dazi al 30% che minaccia Trump sarebbero devastanti per le economie europee e per quella italiana, innanzitutto per le imprese e i lavoratori italiani”. Cos la segretaria del Pd, Elly Schlein arrivando al congresso della Cisl a Roma.

“Bisogna sostenere fino all’ultimo momento utile il negoziato che sta portando avanti l’Unione europea, essendo pronti a mettere subito sul tavolo in questa discussione da qui al primo agosto anche contromisure adeguate, che colpiscano dove fa male: i servizi digitali ad esempio le grandi multinazionali del Big Tech americano a questo sicuramente Trump sensibile e deve capire che questi dazi farebbero male anche all’economia americana”, ha aggiunto.

“Quindi sostenere da subito il negoziato europeo e chiediamo ancora al governo di riferire in Aula e al Paese per spiegare che strategia sta adottando per sostenere questo negoziato e anche che cosa fare nel caso nell’assenza di un accordo, perch le imprese e i lavoratori sono molto preoccupati”, ha sottolineato.

Firenze, il Museo della Moda racconta il 900 tra abiti e opere d’arte

Firenze, 16 lug. (askanews) – Un secolo di moda, dal Charleston agli anni Ottanta di Enrico Coveri, passando per le creazioni di Elsa Schiaparelli, Yves Saint Laurent, Pierre Cardin e Roberto Capucci. Il Novecento raccontato attraverso 40 abiti simbolo della pi elevata sartorialit mondiale, molti dei quali mai esposti, che ora stanno in dialogo con opere di artisti come Felice Casorati o Alberto Burri: il nuovo allestimento realizzato dal Museo della Moda di Palazzo Pitti s Firenze.

“Sempre costumi e vestiti, abiti in dialogo con le opere d’arte – ha detto ad askanews Simone Verde, direttore delle Gallerie degli Uffizi – per sottolineare innanzitutto la co-presenza dentro quest’istituto di due collezioni importanti, cio quella della Galleria d’arte moderna e del Museo della Moda e Costume, come la moda sia a pieno titolo un capitolo della storia del gusto e dell’estetica, non soltanto una aneddotica storia della societ e del costume appunto. Quest’anno abbiamo approfondito ancora di pi i rapporti fra le opere e gli abiti con un allestimento che speriamo piacer gli specialisti al pubblico”.

Ognuna delle nove sale racconta un periodo, dagli anni Venti fino agli Ottanta e ogni sala vive di un proprio spirito, legato alle creazioni di moda in dialogo con la cultura del periodo. E l’intento del progetto non solo quello di documentare la storia del gusto, ma va anche oltre. “Dimostrare come questi abiti siano delle opere d’arte a pieno titolo – ha aggiunto Verde – quasi delle sculture concepite per per una visione del mondo che ha a che vedere con il tempo e con la vita e che fortemente pi democratica rispetto a quella dei secoli che hanno preceduto il Novecento e che hanno fatto proprio nel Ventesimo secolo il momento di democratizzazione massima dell’arte e quindi dell’invenzione di quest’arte da portare che cambia la vita e la migliora tutti i giorni”.

In qualche modo l’idea quella di superare le distinzioni tra le arti visive e quelle applicate, in una visione di arte in generale che pi ampia e inclusiva.

Milano, anche Sala tra indagati dell’inchiesta sull’urbanistica

Milano, 17 lug. (askanews) – Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è indagato nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica per la quale la Procura del capoluogo lombardo ha chiesto sei arresti. Lo scrive il Corriere della Sera, così come La Repubblica e La Stampa. Secondo i tre quotidiani i reati ipotizzati dai Pm a carico del primo cittadino sono di false dichiarazioni su qualità proprie o di altre persone in relazione alla nomina del presidente della Commissione paesaggistica del Comune, Giuseppe Marinoni, e di induzione indebita a dare o a promettere utilità intorno al progetto del cosiddetto ‘Pirellino’ dell’architetto Stefano Boeri e dell’imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima. “Trovo allucinante che il sindaco apprenda da un giornale di essere indagato e non dalla Procura. Si tratta di un metodo inaccettabile” ha commenta Sala in un colloquio con il Corriere della Sera.

La Cisl rilancia la proposta riformista. Oggi Meloni…con rischio ola

Un sindacato che interroga il futuro

Con una relazione densa e ben costruita, la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, ha aperto ieri i lavori del XX Congresso nazionale al Palazzo dei Congressi dell’Eur, a Roma. Di fronte a oltre mille delegati, Fumarola ha lanciato un messaggio chiaro: la partecipazione non è soltanto una tecnica democratica, ma un valore politico, civile e sociale da cui ripartire per affrontare le grandi transizioni del nostro tempo.

Riformismo sociale e dignità del lavoro

Nel cuore della relazione, il richiamo alla “via della corresponsabilità”: una scommessa culturale, ancor prima che sindacale. La Cisl rivendica la propria identità storica – autonoma, democratica, contrattuale – in un mondo che appare sempre più disgregato. Il lavoro resta la pietra angolare di ogni possibile ricostruzione: sicurezza, dignità, formazione e rappresentanza sono le parole-chiave di un discorso che non elude le difficoltà del presente, ma tenta di trasformarle in occasione di impegno condiviso.

Una visione europea, non retorica

Nel passaggio dedicato al contesto internazionale, la segretaria ha sottolineato il rischio di una regressione geopolitica: disuguaglianze crescenti, logiche di potenza, guerre dimenticate. Senza una politica estera e industriale comune, l’Europa resterà vulnerabile. Per questo la Cisl auspica un’Unione federale capace di tutelare il lavoro e il welfare, investendo su difesa comune, transizioni e diritti sociali. Un riferimento esplicito anche al Next Generation EU, che non può restare un episodio isolato.

Le urgenze italiane: salari, produttività, demografia

La relazione ha posto l’accento su alcune fragilità strutturali del nostro Paese: la stagnazione della produttività, il declino demografico, la precarietà diffusa tra giovani e donne. La CISL respinge la proposta di un salario minimo legale, rilanciando la centralità della contrattazione nazionale e decentrata. Tra le priorità indicate: contrasto al lavoro nero, formazione continua, sicurezza nei luoghi di lavoro e valorizzazione del capitale umano. Temi concreti, con proposte puntuali.

Legge sulla partecipazione: una svolta da non vanificare

Uno dei punti qualificanti della relazione è stato il riferimento alla legge n. 76/2025 sulla partecipazione dei lavoratori, frutto di un’iniziativa popolare sostenuta dalla CISL. Non una semplice riforma tecnica, ma un “cambio di paradigma”, ha detto Fumarola: una nuova idea di democrazia economica da sperimentare nelle imprese pubbliche e da estendere alle ex municipalizzate. Condizione necessaria: il rifinanziamento strutturale del Fondo previsto dalla legge.

Una buona partenza, senza facili entusiami

Nel corso della mattinata sono intervenuti anche i segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, segnando un momento di unità – di cui per altro il movimento sindacale ha molto bisogno – almeno sul piano della reciproca attenzione.

Quel che emerge è la volontà di organizzare il cambiamento in un contesto di profonde innovazioni. Il “patto della responsabilità” si muove in questa direzione: cercare punti di convergenza tra forze riformiste e responsabili.

Come è andata? E come andrà oggi con la Meloni?

L’accoglienza in sala è apparsa – almeno a noi –  rispettosa, talvolta calorosa, ma senza toni trionfalistici. La relazione è stata seguita con attenzione, segno che la Cisl – pur in un contesto difficile – conserva un patrimonio di credibilità. L’augurio, come abbiamo scritto su queste pagine l’altro ieri, è che l’intervento odierno della presidente del Consiglio venga accompagnato da giuste forme di rispetto, ma senza… la ola da stadio. Il sindacato ha il diritto – e il dovere – di ascoltare, valutare e interloquire. Senza subalternità.

Leggi la relazione di Daniela Fumarola

L’Europa a debito: il maxi-bilancio che divide e inquieta

Duemila miliardi di euro. È la cifra proposta da Ursula von der Leyen per il nuovo quadro finanziario pluriennale dell’Unione Europea, da attivare per il periodo 2028–2034.

Una cifra che scuote i palazzi europei

Un salto di scala senza precedenti, destinato a finanziare le grandi transizioni – verde, digitale, militare – ma che ha immediatamente incontrato una resistenza politica altrettanto significativa. Prima tra tutte, quella della Germania.

Il portavoce del governo tedesco, Stefan Kornelius, ha dichiarato che “un aumento sostanziale del bilancio della Ue è inaccettabile”. Non è solo una questione di principio, ma di contesto: “in un momento in cui tutti gli Stati membri stanno compiendo sforzi considerevoli per consolidare i bilanci nazionali”, un’espansione di queste proporzioni – secondo Berlino – appare ingiustificata e potenzialmente pericolosa.

Il nodo delle nuove imposte europee

Oltre alla mole complessiva della spesa, irrita la proposta di introdurre nuove risorse proprie per 400 miliardi: tasse su grandi imprese con fatturato oltre i 100 milioni, imposte sui pacchi extra-UE, aumenti selettivi su IVA, dazi e tabacchi. La Commissione difende la misura, sostenendo che queste voci eviterebbero di gravare direttamente sui bilanci degli Stati membri. Ma per la Germania – primo contributore netto dell’Unione – è comunque un aggravio mascherato. Berlino ha fatto sapere chiaramente che “la tassazione aggiuntiva delle imprese proposta dalla Commissione europea non trova il nostro sostegno”.

Un metodo che preoccupa

Preoccupa anche il metodo. Secondo un’inchiesta del Financial Times, la proposta è stata portata in approvazione con margini di trasparenza minimi. Diversi commissari avrebbero ricevuto i documenti chiave pochi minuti prima del voto. Il clima all’interno del collegio appare segnato da tensioni crescenti, con accuse di decisionismo verticista rivolte all’entourage della presidente, in particolare al capo di gabinetto Björn Seibert.

La sensazione diffusa è che il processo sia stato condotto con forzature procedurali e scarsa condivisione. Per una proposta così ambiziosa – e divisiva – l’assenza di un consenso largo all’interno della stessa Commissione è un segnale politico non trascurabile.

Il rischio paralisi

Il pacchetto, se approvato, segnerebbe un passaggio epocale: il bilancio dell’Unione verrebbe quasi raddoppiato rispetto all’attuale. Ma le resistenze – non solo tedesche – rischiano di rallentare o affossare l’intero piano. Senza un’intesa tra i “contributori netti” e una ridefinizione concertata delle priorità strategiche, l’Unione potrebbe ritrovarsi impantanata in un nuovo stallo finanziario proprio nel momento in cui più avrebbe bisogno di coesione e visione.

È lecito dunque chiedersi se Bruxelles stia osando troppo, o troppo in fretta. In un’Europa che vive ancora il trauma della pandemia e della guerra, ma che fatica a definire il proprio ruolo globale, una proposta di tale portata – ambiziosa ma divisiva – dovrebbe procedere con passo più largo, e condiviso. Non bastano i numeri, serve la fiducia.

“Non basta la buona volontà dei magistrati”: l’allarme di Unicost al Plenum del CSM

Un intervento denso di preoccupazione e senso di responsabilità istituzionale quello di Marco Bisogni, consigliere togato del CSM in quota Unità per la Costituzione, intervenuto durante il Plenum per commentare la delibera dedicata agli effetti del Pnrr sul sistema giustizia.

Unicost, corrente moderata della magistratura associata, è nata per difendere l’autonomia e la professionalità dei magistrati in un quadro di equilibrio tra poteri dello Stato. Si colloca tra le posizioni più istituzionali dell’Associazione nazionale magistrati, opponendosi tanto all’attivismo ideologico quanto all’inerzia burocratica.

Il Pnrr non è solo una corsa agli indicatori

“Il testo che oggi [ieri per chi legge, ndr] portiamo al Plenum è un atto di responsabilità istituzionale rispetto a un’impostazione che ha trattato il Pnrr e suoi obiettivi solo come una questione di indicatori da raggiungere e non come il punto di arrivo di riforme strutturali, durature, capaci di incidere realmente sul sistema giustizia”, ha detto Bisogni.

Pur riconoscendo i risultati ottenuti – come la riduzione dei procedimenti pendenti – il consigliere ha sottolineato che “altri, come la riduzione del 40% della durata del processo civile, imponevano l’adozione di riforme strutturali”. E queste riforme, almeno per ora, restano in gran parte sulla carta.

Magistrati in meno, carichi in aumento

La fotografia scattata da Bisogni è impietosa: “Le carenze nell’organico della magistratura sono aumentate dal 2019 al 2025, passando dall’11,35% a oltre il 17%, con 1.817 magistrati mancanti”. A ciò si aggiungono vuoti pesantissimi nel personale amministrativo, con scoperture attorno al 40% degli organici.

Da qui la proposta di “una revisione della geografia giudiziaria”, che possa accorpare le sedi più piccole e rafforzare quelle più attrezzate, puntando su specializzazione e rapidità nella gestione del contenzioso.

Riforme, sì. Ma servono mezzi e volontà politica

Nonostante i limiti, alcuni strumenti hanno funzionato. L’Ufficio per il processo, ad esempio, ha prodotto risultati tangibili ma soffre per la precarietà degli addetti. Il CSM, da parte sua, ha cercato di compensare con strumenti informativi, linee guida e tavoli tecnici.

“Oggi – ha concluso Bisogni – ci facciamo carico di individuare un ulteriore pacchetto integrato di misure, strutturali ed emergenziali, che possano rendere realisticamente raggiungibile l’obiettivo della riduzione dei tempi del processo civile entro il 2026. Ma gli strumenti organizzativi ed emergenziali che oggi votiamo, per quanto coraggiosi e puntuali, non si autosostengono.

Richiedono un supporto operativo, logistico e normativo negli uffici giudiziari, che solo il Ministero può e deve garantire. La giustizia non può reggersi solo sulla buona volontà dei magistrati.

Questa delibera non è un gesto tecnico, non è una approvazione politica all’attività o all’inattività del Ministero e non è nemmeno un favore. È una presa in carico. Per il Paese”.

Contrasto alla povertà tra diritti opportunità e criticità

Il tema del contrasto alla povertà non è soltanto un’urgenza economica: è una questione di giustizia sociale e di dignità. La povertà non è un fenomeno neutro, ma il risultato di scelte politiche, dinamiche economiche globali e fragilità sistemiche locali.

Come associazione, ci sentiamo chiamati non solo ad assistere ma a promuovere riflessione e azione collettiva. La nostra missione è proprio questa: fare rete per il Bene Comune, affinché nessuno resti indietro.

In questa prospettiva voglio proporre alcune riflessioni sugli strumenti attuali – come l’Assegno di Inclusione (ADI) – e su esempi concreti di politiche attive come i PUC. Analizzeremo anche il tema dei LEP e LEPS, fondamentali per garantire diritti uniformi, e il Piano Nazionale Salute Mentale, che ci ricorda quanto povertà materiale e disagio psicologico siano strettamente intrecciati.

 

LAssegno di Inclusione (ADI): obiettivi e criticità

Quando parliamo di contrasto alla povertà dobbiamo partire dalle politiche pubbliche che definiscono chi ha diritto a ricevere aiuto e come.

L’ADI ha sostituito dal 2024 il Reddito di Cittadinanza con l’obiettivo di concentrare risorse sui nuclei più fragili: famiglie con minori, disabili, over 60.

 Un intento nobile, che però si scontra con alcune evidenti criticità:

  • Esclude le persone in povertà senza figli o disabilità riconosciuta.
  • Richiede “patti di inclusione” difficili da attuare per mancanza di personale nei servizi sociali.
  • Mostra forti disomogeneità territoriali nella presa in carico.

Come associazione, non possiamo che sottolineare la necessità di politiche che non si limitino a definire criteri, ma che si preoccupino di accompagnare davvero le persone verso l’inclusione, con servizi adeguati, personalizzati e diffusi su tutto il territorio.

In questa logica, vale la pena guardare anche alle esperienze locali di attivazione, come i Progetti Utili alla Collettività (PUC), per capire come si possa tradurre l’assistenza in partecipazione.

 

Esempio locale: i Progetti Utili alla Collettività (PUC) nel Magentino

I PUC rappresentano uno strumento importante per superare la logica dell’assistenzialismo passivo.

Nel Magentino abbiamo visto esperienze interessanti:

  • Persone coinvolte in manutenzione di spazi pubblici o accompagnamento scolastico.
  • Riduzione dell’isolamento sociale e dello stigma.
  • Collaborazione virtuosa tra Comuni e Terzo Settore.

Ma non mancano i contro:

  • Risorse scarse per coordinare attività significative.
  • Qualità disomogenea dei percorsi formativi.
  • Rischio di lavoro gratuito non finalizzato a un’occupazione stabile.

Queste esperienze ci insegnano che la partecipazione non si improvvisa: richiede progettualità, risorse e visione.

Ecco perché, come associazione, crediamo che il tema non sia solo “quali strumenti attivare”, ma come garantirne la qualità e luniversalità.

Ed è qui che entra in gioco la questione dei LEP e LEPS.

LEP e LEPS: unanalisi

I Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) e i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) dovrebbero garantire diritti uniformi su tutto il territorio nazionale.

Eppure, oggi vediamo:

  • Grandi differenze di spesa sociale tra regioni e comuni.
  • Capacità amministrativa debole in molti territori.
  • Mancanza di standard chiari e fondi adeguati.

Come possiamo parlare di inclusione se i servizi sociali, sanitari e di accompagnamento variano così tanto da Nord a Sud?

 

Proposte concrete:

  • Fondo nazionale vincolato ai LEPS per ridurre i divari territoriali.
  • Piani locali di contrasto alla povertà costruiti con il Terzo Settore.
  • Investimenti stabili sul personale sociale.

Garantire i LEPS significa non solo erogare contributi monetari, ma costruire comunità inclusive e solidali. Ed è in questa prospettiva che dobbiamo leggere anche il tema della salute mentale.

Il Piano Nazionale Salute Mentale 2025-2030: opportunità e criticità

Il nuovo Piano Nazionale Salute Mentale ci ricorda un principio fondamentale: non c’è salute senza salute mentale.

Non possiamo ignorare che la povertà sociale aumenta il rischio di disagio psichico: insicurezza abitativa, precarietà lavorativa, isolamento sono determinanti di malattia.

Il Piano ha molti meriti:

  • Modello biopsicosociale.
  • Approccio integrato sociosanitario.
  • Strumenti innovativi come prescrizione sociale, budget di salute, supporto all’abitare.

Ma emergono anche criticità:

  • Risorse limitate.
  • Disomogeneità territoriale.
  • Rischio di restare un bell’elenco di principi senza attuazione concreta.

Come associazione, ci poniamo una domanda semplice e radicale: le persone più fragili avranno davvero accesso a questi servizi nei territori più poveri?

Per rispondere, serve un approccio integrato e partecipato, in cui il Terzo Settore e le reti di comunità siano parte attiva della costruzione delle soluzioni.

Per una strategia integrata: il ruolo delle reti e del Terzo Settore

Come FareRete Innovazione BeneComune APS siamo convinti che nessuna misura di contrasto alla povertà abbia senso senza un vero approccio sistemico.

  • Partecipazione e co-progettazione: i servizi sociali devono andare oltre l’erogazione di contributi monetari, attivando reti di solidarietà e percorsi di empowerment.
  • Collaborazione territoriale: Comuni, ASL, scuole, associazioni, cittadini devono lavorare insieme.
  • Formazione continua: operatori sociali e sanitari devono saper affrontare la complessità.
  • Innovazione sociale: sperimentare progetti di inclusione abitativa, accompagnamento lavorativo, supporto psicologico.

In questo approccio, fare rete non è uno slogan ma una strategia concreta per garantire diritti, rafforzare la comunità e promuovere il Bene Comune.

Contrastare la povertà significa promuovere giustizia sociale. Non basta un sussidio: serve un ecosistema di diritti, servizi e relazioni che metta ogni persona nella condizione di costruire una vita dignitosa e partecipata.

L’Assegno di Inclusione, i PUC, i LEPS, il Piano Salute Mentale: sono tutti strumenti potenzialmente validi solo se inseriti in una visione integrata, sostenuta da investimenti adeguati e da una reale volontà politica.

Come FareRete Innovazione BeneComune APS continueremo a fare la nostra parte: creare legami, generare futuro, promuovere il Bene Comune.

Rosapia Farese – Presidente Associazione FareRete InnovAzione BeneComune APS

Dazi, Bombardieri: siamo preoccupati, serve confronto con il Governo

Roma, 16 lug. (askanews) – “Siamo molto preoccupati. Noi abbiamo bisogno di confrontarci con il Governo, il problema dei dazi non solo un problema delle aziende, ma un problema anche dei lavoratori e delle lavoratrici. Ovviamente vorremmo portare le nostre idee, capire, aspettando la decisione finale dell’Ue sulla trattativa, come ci attrezziamo in Italia in caso questa cosa andasse avanti”. Cos il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a margine del congresso della Uil.

“Bisogna chiarire che la competenza sulla politica commerciale europea – ha detto – non possibile avviare confronti bilaterali, come sento dire ogni tanto da qualcuno. Alla presidente del Consiglio, anche in un momento cos delicato, dico: confrontiamoci. I problemi che deriveranno dai dazi, anche al 10%, saranno seri per le aziende, ma soprattutto per l’occupazione. Ci sono delle cose che si possono fare sulle quali vorremmo discutere”.

Dazi, Landini: se eravamo nemici cosa facevano? Mandavano le bombe?

Roma, 16 lug. (askanews) – “Quella dei dazi una cosa grave, pericolosa e rischia di mettere in discussione la nostra economia e i posti di lavoro”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine del congresso della Cisl.

” evidente che siamo molto preoccupati – ha proseguito – noi siamo considerati amici (degli Usa, ndr). Se fossimo stati nemici cosa ci facevano? Da questo punto di vista la preoccupazione c’ tutta e penso che sia il momento che non solo l’Italia, ma che l’Unione europea sia in grado di muoversi in modo coordinato per affrontare seriamente questa situazione”.

“Non sto dicendo che gli Stati Uniti non sono amici, sto dicendo che se loro ci considerano amici e ci fanno i dazi al 30%, se ci consideravano nemici cosa facevano? Ci mandavano le bombe? Hanno un concetto di amicizia un po’ strano”, ha sottolineato Landini.

Europa Project Week, primo festival italiano sui progetti UE

Roma, 16 lug. (askanews) – stato presentata ufficialmente a Roma, presso lo spazio Europa Experience – David Sassoli, la Europa Project Week – Festival Italiano dei Progetti Europei, in programma a Firenze dal 19 al 21 marzo 2026. L’evento si svolger nella storica e suggestiva cornice della Fortezza da Basso e rappresenta il primo appuntamento interamente dedicato all’impatto dei progetti europei e al racconto delle politiche UE in modo accessibile, concreto e partecipato. Promossa dal Centro Studi Italiano di Ricerca e Sviluppo Open PM , start up del no-profit, l’iniziativa nasce con l’obiettivo di rendere pi comprensibili e accessibili le politiche europee, favorire la partecipazione attiva dei cittadini alla vita dell’Unione e avvicinare i giovani al mondo dell’europrogettazione e della cittadinanza europea. L’evento ideato da Vito Cellamaro, esperto in europrogettazione e fondatore dell’European Register of EU Projects Designers & Managers, e mira a costruire uno spazio vivo e partecipato in cui amministrazioni, imprese, enti del terzo settore, universit, professionisti e cittadini possano confrontarsi, creare rete e trasformare le idee in progetti concreti.

Il cuore del festival sar la Galleria delle Regioni, dove tutte le regioni italiane e le citt metropolitane sono chiamate a partecipare per raccontare e valorizzare i propri progetti verso un pubblico mirato di cittadini.

L’evento si svilupper su 6.000 metri quadrati e coinvolger 100 espositori, 70 speaker e circa 6.000 partecipanti attesi, tra cui 2.500 studenti provenienti da tutta Italia. Saranno allestite quattro aree espositive tematiche: l’Area Comunicazione Istituzionale, pensata per rendere pi comprensibili le azioni dell’Unione Europea sui territori, dal PNRR a Next Generation EU; l’Area Progetti Europei d’Eccellenza – Made in Italy, che ospiter 25 stand dedicati a progetti ad alto impatto locale; le opportunit formative e professionali pensate dall’UE per i giovani saranno al centro dell’Area Education, Competenze e Occupazione, che vedr la partecipazione di universit, business school, academy, agenzie per il lavoro e imprese; infine, l’Area Networking, Innovazione & Community sar il punto d’incontro per europrogettisti, agenzie e realt che quotidianamente generano impatto attraverso i fondi europei.

Un altro elemento fondamentale saranno le tre Sale Incontri, che ospiteranno talk, speech, conferenze, forum e panel tematici con il contributo di rappresentanti del mondo politico, culturale ed economico, ma anche ospiti provenienti dal mondo dello sport, dello spettacolo e dell’innovazione digitale. L’evento sar inoltre occasione per attivare percorsi di formazione tecnica e pratica sui principali programmi europei, grazie a workshop e incontri con esperti del settore.

Come sottolineato da Vito Cellamaro: “Europa Project Week un contenitore vivo, aperto. Uno spazio da riempire insieme, con contenuti utili, idee nuove e iniziative che fanno la differenza. Siamo disponibili ad accogliere proposte da tutti gli stakeholder interessati. Viviamo un momento decisivo per il futuro dell’Europa, che rappresenta un punto di riferimento imprescindibile. E tuttavia, troppo spesso, continua ad essere percepita come distante, opaca, difficile da comprendere. una distanza che non possiamo pi permetterci. Adesso serve una nuova narrazione per valorizzare la fiducia dei cittadini, il senso di appartenenza, la partecipazione democratica”. Durante la conferenza stampa di lancio intervenuta anche Ilaria Garampi, Coordinatrice di Europa Experience di Roma, che ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “Come Parlamento Europeo in Italia siamo felici di ospitare il lancio della Europa Project Week 2026, un’iniziativa che va nella direzione di rendere pi vicina l’Unione Europea ai cittadini e, soprattutto, alle nuove generazioni”. Con il suo approccio innovativo e trasversale, Europa Project Week si candida a diventare un appuntamento annuale di riferimento per la community dei progettisti europei e un’occasione concreta per contribuire alla costruzione di un’Europa pi inclusiva, partecipata e consapevole.

Ice, Zoppas: incertezza dazi ” uno degli elementi pi impattanti”

Roma, 16 lug. (askanews) – Nel punto stampa a margine della presentazione del Rapporto ICE 2024/25 e dell’Annuario 2025 ISTAT-ICE, dalla Sala Pirelli dell’Agenzia ICE, Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia ICE, si soffermato sull’incertezza derivante dai dazi, affermando che rappresenta l’elemento pi “impattante”. “Siamo tutti in attesa” in merito alle trattative che ci sono in questo momento in atto tra Ue e Stati uniti, “speriamo si concludano presto poich (l’incertezza, ndr) uno degli elementi pi impattanti”. Infatti, ha sottolineato Zoppas, non il dazio in s e per s a creare disagio, bens il non sapere “se e quando ci sar”, ha concluso Zoppas.

Dazi, Tajani: obiettivo zero-zero non raggiungibile entro 1 agosto

Roma, 16 lug. (askanews) – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Rapporto ICE 2024/25 e dell’Annuario 2025 ISTAT-ICE, ha sottolineato alla stampa che in merito ai dazi “le trattative sono in corso ma l’obiettivo zero-zero non credo sia possibile da realizzare entro il primo di agosto”, ha evidenziato Tajani, sottolineando che “dobbiamo impedire una guerra commerciale”.

Milano, Sala: Comune non si riconosce in lettura riportata

Milano, 16 lug. (askanews) – “Ritengo necessario avere un quadro più completo dei rilievi che stanno emergendo in queste ore. Posso solo dire che l’Amministrazione non si riconosce nella lettura che viene riportata. Da diversi mesi l’Amministrazione comunale ha intrapreso un percorso di riorganizzazione e ha assunto nuovi provvedimenti; gli ultimi accadimenti dovranno essere compresi e valutati perché non venga vanificato il prezioso percorso intrapreso. Nel contempo l’assessore Tancredi si sta confrontando con i suoi legali prima di assumere qualunque iniziativa”. Così in una nota il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo che oggi la Procura di Milano ha chiesto l’arresto di 6 indagati, tra cui l’assessore comunale Giancarlo Tancredi, in relazione all’inhiesta sull’urbanistica.

Ue, Commissione propone nuovo bilancio pluriennale da 2mila Mld

Bruxelles, 16 lug. (askanews) – Il commissario Ue al Bilancio, Piotr Serafin, ha presentato la proposta della Commissione europea per il nuovo Quadro finanziario pluriennale (il bilancio comunitario per gli anni 2028-2034) durante una riunione della commissione Bilancio del Parlamento europeo, questo pomeriggio a Bruxelles. In totale, la Commissione propone un bilancio pluriennale da 2.000 miliardi di euro, pari all’1,26% del Prodotto nazionale lordo totale dei paesi Ue, in aumento rispetto all’1,1% dell’attuale Quadro finanziario.

La riunione è cominciata molto in ritardo rispetto al programma (inizialmente era prevista alle 12.30), a causa della discussione nel collegio dei membri della Commissione, che è durata molto più del previsto, fino alle 16, a causa di controversie tra i membri, in particolare sulle proposte riguardo alla nuova struttura del bilancio comunitario, con un fondo unico centralizzato per paese che riunisce i fondi della Politica agricola comune e della Coesione, e alle nuove “risorse proprie”, che includono in particolare nuove “tasse” europee sul tabacco, sui rifiuti elettronici, sui profitti delle grandi imprese e sulle emissioni (Ets) più una parte dei “dazi climatici alle frontiere” (Cbam).

Secondo quanto ha indicato Serafin agli eurodeputati della commissione Bilancio, con le nuove “risorse proprie” i prelievi sul tabacco potrebbero apportare, in media, 11,2 miliardi di euro all’anno, quelli sui rifiuti elettronici 15,2 miliardi, quelli sui profitti delle grandi imprese 6,8 miliardi, mentre i contributi dal sistema europeo di scambio dei permessi di emissioni di CO2 (Ets) ammonterebbero a 9,6 miliardi all’anno e quelli dai “dazi climatici” del (“Carbon Border Adjustment Mechanism”) 1,4 miliardi di euro.

Il nuovo bilancio pluriennale proposto dalla Commissione riduce a quattro le attuali 7 rubriche di bilancio principali (compreso il capitolo per le spese amministrative), accorpando in particolare i fondi per la Politica agricola comune e quelli per la Coesione e lo sviluppo regionale in un’unica rubrica, quella dei “Piani nazionali e regionali di partenariato”, che, ha detto Serafin, “metteranno insieme riforme e investimenti entro un’unico quadro coordinato”.

Il bilancio dedicato ai “Piani nazionali e regionali di partenariato” per tutto il periodo 2028-2034 sarà, secondo la proposta della Commissione, pari a 865 miliardi di euro, di cui 302 miliardi per la Politica agricola comune e per quella della pesca e 218 miliardi per la Politica di coesione per le regioni meno sviluppate. Inoltre, viene introdotto nei Piani nazionali per la prima volta un obiettivo minimo, in percentuale, di spesa per la politica sociale, pari al 14% del totale ed è stato annunciato che verranno triplicati i fondi per le politiche relative agli Affari interni e alla sicurezza (gestione dell’immigrazione irregolare e delle frontiere, cooperazione transfrontaliera, lotta al terrorismo e al crimine organizzato).’ Un altro capitolo importantissimo del nuovo bilancio pluriennale, risultato anche qui da un accorpamento, è quello del nuovo “Fondo europeo per la Competitività”, da 410 miliardi di euro (451 miliardi insieme al “Fondo per innovazione”), che comprenderà il tradizionale programma per la ricerca e innovazione Horizon Europe, i fondi per l’industria della sicurezza, della difesa e dello spazio, i fondi per la “Transizione pulita” e la decarbonizzazione industriale, quelli per il settore digitale e quelli per salute, biotecnologie, ricerca in agricoltura e bioeconomia, nonché lo strumento finanziario “InvestEU”. I progetti industriali in questi riceveranno un sostegno dalla progettazione alla dimensione di scala industriale.

In questo contesto, il bilancio per la difesa e lo spazio verrà quintuplicato, rispetto alla situazione attuale, ha detto Serafin. con 131 miliardi di euro per i vari programmi del pacchetto chiamato “Resilienza e Sicurezza, Industria della Difesa e Spazio”. Altri 81 miliardi saranno dedicati allo strumento “Connecting Europe” volto a completare la rete delle infrastrutture europee, in particolare quelle transfrontaliere, e a finanziare anche la mobilità militare.

Infine, 200 miliardi di euro (con un aumento del 75%) saranno dedicati alla rubrica “Europa globale”, per la politica estera, l’allargamento dell’Ue, i partenariati con i paesi terzi e l’aiuto umanitario. Altri 100 miliardi di euro verranno impegnati, fuori dal Quadro di bilancio pluriennale, per dedicarli all’Ucraina, alla sua ricostruzione dopo la guerra e alla sua adesione all’Ue.

Parmigiano di montagna: quando il formaggio salva l’Appennino

Reggio Emilia, 16 lug. (askanews) – Ottantaquattro caseifici arroccati sull’Appennino emiliano sfidano ogni giorno la legge di gravit. Non solo quella fisica dei pendii scoscesi, ma soprattutto quella economica che spinge verso la pianura. Eppure qui, dove produrre costa di pi e la fatica doppia, nasce oltre un quinto del Parmigiano Reggiano. 884mila forme nel 2024, in crescita del 2,6%. Numeri che raccontano una resistenza diventata rinascita.

“Produrre Parmigiano Reggiano in montagna – spiega Nicola Bertinelli, Presidente Consorzio Parmigiano Reggiano – costa molto di pi rispetto alla pianura, oltre 10 euro al quintale del latte, oltre che essere difficile, complesso, perch coltivare terreni in pendii una difficolt ben diversa rispetto alla pianura. Ecco perch negli anni, nelle aree montane c’ stato un grande spopolamento. Grazie al progetto del Parmigiano Reggiano di Montagna, in realt noi abbiamo contenuto questa emorragia, anzi addirittura la produzione di montagna aumentata e si sono insediati tanti giovani. Qual l’elemento pi importante? Garantire un reddito a chi alleva in montagna, chi produce in montagna, che d un senso economico a rimanere in montagna”.

La svolta arriva nel 2016 con il marchio “Prodotto di Montagna”. Una certificazione che oggi vale 230mila forme e che dal 2025 garantir un premio di 20 euro a forma bollata a fuoco dopo 20 mesi di stagionatura. Perch il problema non solo produrre, ma rendere sostenibile una scelta di vita. Dal 1 al 4 agosto Casina di Reggio Emilia diventa la capitale di questa economia verticale, con 45 caseifici pronti ad animare la Fiera giunta alla 59 edizione.

“La possibilit di avere una remunerazione adeguata del prodotto – ricorda Riccardo Deserti, Direttore Generale Consorzio Parmigiano Reggiano – l’architrave sotto la quale leggiamo oggi il tema della montagna che oggetto dell’incontro di oggi. Il prodotto delle zone di montagna comunque in un buono stato di salute e su questo stiamo costruendo prospettive per il futuro”.

Onaf, l’organizzazione nazionale assaggiatori di formaggio, ha nominato Casina “Citt del formaggio”, simbolo nazionale di una produzione che coinvolge oltre 800 allevatori attivi in tutta la montagna appenninica, capaci di fornire 425mila tonnellate di latte all’anno. Un’inversione di tendenza impensabile rispetto al decennio 2000-2010, quando nei territori montani della zona d’origine chiusero ben 60 caseifici. “I giovani al giorno d’oggi, soprattutto quelli che vengono dalla montagna – dice Maurizio Cineroli, assessore ai lavori pubblici del comune di Casina – hanno capito che vogliono vivere in montagna perch il loro paese, non c’ pi l’emigrazione di una volta verso la citt. vero che non abbiamo semmai proprio tutti i servizi, ma non che ci manchi poi tanto”.

Il Parmigiano Reggiano di montagna vale oggi il 21,7% della produzione totale Dop. Ma il vero valore non si misura solo in percentuali. A febbraio 2026 i vincitori del Palio che si svolger a Casina riceveranno il Casello d’Oro a Madrid. Un formaggio nato tra i monti che conquista il mondo, portando con s l’orgoglio di chi ha scelto di restare.

Trump valuta il licenziamento del Presidente della Fed Powell

New York, 16 lug. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump ha chiesto, martedì, a un gruppo di Repubblicani della Camera se dovesse licenziare il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. I presenti hanno espresso il loro consenso e Trump ha indicato che lo farà. A rivelarlo in esclusiva è la rete CBS che ha sentito fonti presenti all’incontro.

Il presidente aveva incontrato i deputati, dopo che il blocco posto ad un voto procedurale ha fatto slittare l’approvazione di un disegno di legge sulle criptovalute.

Sono settimane che Trump porta avanti l’idea della rimozione del presidente della Fed, tuttavia la possibilità va verifcata legalmente, poichè il licenziamento potrebbe avvenire solo “per giusta causa”, ma al momento nessuna “causa”, sembra forte abbastanza per essere autorizzata. Una tale decisione potrebbe avere ripercussioni negative sui mercati.

Siria, almeno un morto e 18 feriti in raid israeliani su Damasco

Roma, 16 lug. (askanews) – È di almeno un morto e 18 feriti il bilancio provvisorio delle vittine dei raid aerei israeliani su Damasco: lo ha reso noto il Ministero della Sanità siriano, che in precedenza aveva parlato di 13 feriti. Nella tarda mattinata l’esercito israeliano ha dichiarato di aver “colpito l’ingresso del quartier generale militare del regime siriano nell’area di Damasco”, in Siria.

“Le Forze di difesa israeliane (Idf) continuano a monitorare gli sviluppi e le azioni del regime contro i civili drusi nel sud della Siria – si legge nella nota – nel rispetto delle direttive politiche, le Idf stanno colpendo la zona e rimangono preparate a diversi scenari”. Israele ha effettuato anche attacchi aerei sulla città di Daraa, nella Siria meridionale, secondo quanto riportato oggi dall’agenzia di stampa Sana.

Sponz Fest nel segno dell’Eden, torna festival diretto da Capossela

Roma, 16 lug. (askanews) – Sponz Eden è il titolo della nuova edizione dello Sponz Fest, il festival ideato e diretto da Vinicio Capossela, che torna dal 28 al 30 agosto nel centro storico di Calitri, in Alta Irpinia.

“Sulla scia dell’esperienza di Sponz Viern, un’edizione realizzata soprattutto grazie all’impegno e alla disponibilità delle associazioni, delle scuole e delle realtà del territorio, riprendiamo la tradizione dello Sponz Fest di fine agosto, realizzando un’edizione nel cuore vivo del borgo antico di Calitri – dichiara il direttore artistico Capossela – Le grotte, i vicoli, le piazzette e gli androni del paese sono il teatro naturale per l’incontro e per eventi aperti al pubblico, dove ogni spettatore è componente attiva”.

Il programma del Fest, che verrà svelato a breve, sarà come sempre vario e sfaccettato: concerti, performance, incontri, laboratori e tanto altro. Una serie di eventi che per tre giorni animerà il borgo irpino, alcuni dei quali suggeriti anche da ricorrenze: l’ottantesimo anniversario della pubblicazione di Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi, l’omaggio al Maestro Roberto De Simone, il decennale dell’uscita de Il paese dei Coppoloni, le vive testimonianze dai conflitti in corso, gli ottant’anni della Liberazione dal nazifascismo, il settantesimo anniversario della nascita di Pier Vittorio Tondelli.

“È nel minuscolo che si nasconde il gigantesco – aggiunge Capossela – Così, accanto a spettacoli di artisti conosciuti, che si possono vedere anche in altri palcoscenici d’Italia e del mondo, mettiamo in scena le peculiarità che si possono cogliere soltanto in questo preciso luogo, il teatro-presepe vivente di una comunità. Fare, insomma, del paese il villaggio immaginato da Dylan Thomas nel suo ‘Bosco di latte’. Il villaggio viene dichiarato dalle autorità collettivamente pazzo e condannato all’isolamento, e in quel luogo, circondato da guerre e cupidigia, viene mandato un ispettore per impedire lo spandersi del contagio. In un mondo impazzito, il villaggio recintato è il solo luogo rimasto libero, e i suoi abitanti sono gli unici esseri sani e felici. La pazzia, il campo di concentramento, in realtà sono fuori. In questi tempi di sfacciata disumanità, lo Sponz Fest offre un recinto edenico all’innocenza, al senso di comunità, alla tutela dell’essere umano come patrimonio dell’umanità, per citare Silvano Agosti”.

“Se l’antico termine ‘eden’ significa recinto e giardino, costruiamo insieme Sponz Eden, il nostro paradiso terrestre: un luogo in cui coltivare l’innocenza e difenderla. La messa in scena di un altro mondo possibile, ha concluso l’artista.

Promosso dalla Regione Campania attraverso Scabec – Società Campana Beni Culturali e finanziato su Fondi di Coesione Italia 21-27, nell’ambito dei progetti speciali in ambito culturale e turistico 2025, lo Sponz Fest è prodotto dall’Associazione Sponziamoci e La Cupa, in collaborazione con il Comune di Calitri e con il prezioso contributo, accanto ai lavoratori e alle maestranze, della comunità che da anni partecipa e sostiene la manifestazione.

Il programma del Fest e ulteriori informazioni saranno disponibili a breve sul sito www.sponzfest.it

Bolaffi SpA annuncia la scomparsa di Alberto Bolaffi

Roma, 16 lug. (askanews) – È con immenso dolore che la società Bolaffi comunica la scomparsa del proprio presidente onorario, il Cavaliere del Lavoro Alberto Bolaffi, avvenuta la scorsa notte notte, all’età di 89 anni.

Terza generazione della famiglia alla guida dell’azienda dagli anni Sessanta fino al 2013, Alberto Bolaffi ha contribuito in modo determinante alla crescita e all’affermazione di Bolaffi S.p.A., valorizzando la tradizione, iniziata con suo nonno nel lontano 1890, e dando al commercio filatelico un ulteriore, grande impulso a livello nazionale e internazionale.

Calcio, Sarri allarme rientrato, "Solo visita di idoneità"

Roma, 16 lug. (askanews) – Allarme rientrato in casa Lazio per le condizioni di salute di Maurizio Sarri. Il tecnico toscano aveva abbandonato la seduta di allenamento di stamane in seguito a quello che si pensava potesse essere un malore. Si temeva che Sarri avesse accusato dei problemi di salute prima di dirigere l’allenamento a Formello, sede del ritiro pre-campionato, tanto da essere stato portato in ua clinica romana per sottoporsi agli esami del caso. La Lazio, invece, ha smentito il malore, parlando di semplici controlli. “Il Mister Sarri sta rientrando a Formello e, come da programma, alle 18.00 sarà regolarmente alla guida dell’allenamento. Ha svolto stamattina una visita di idoneità approfondita, più completa rispetto agli esami effettuati dai calciatori al Training Center”, ha precisato il club biancoceleste. Niente di preoccupante, insomma, tanto che Sarri, accompagnato dallo stesso Fabiani, ha lasciato la clinica nel primo pomeriggio proprio per dirigersi all’allenamento.

Dl Infrastrutture, governo pone questione di fiducia al Senato

Roma, 16 lug. (askanews) – Il governo ha posto la questione di fiducia al cosiddetto Dl Infrastrutture, che prevede anche la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. A comunicare la decisione, a nome dell’esecutivo – nell’Aula del Senato – è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che ha posto la questione di fiducia al testo approvato dalla Camera, non essendosi concluso l’esame in VIII Commissione a Palazzo Madama.

Il decreto Infrastrutture reca misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l’ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonchè l’attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla partecipazione all’Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti.

Lavoro, Fumarola: è tempo di un grande patto della responsabilità

Roma, 16 lug. (askanews) – “E’ tempo di stringere un grande patto della responsabilità: Governo, sindacato e sistema delle imprese che partecipino insieme verso obiettivi comuni”. A lanciarlo è la leader della Cisl, Daniela Fumarola, dal palco del XX congresso confederale.

“In una società complessa – ha detto – nessun decisore ha tutte le risposte, nessuno può illudersi di poter governare da solo il cambiamento. Coinvolgere gli attori sociali significa costruire politiche più concrete, attuabili, aderenti alla realtà”. La numero uno della Cisl ha ricordato che “serve coraggio. E’ più facile restare nel porto sicuro che salpare in mare aperto. Ma è proprio ciò che va fatto”.

Fumarola ha chiamato a raccolta “il meglio di ogni equipaggio” per disegnare “insieme la rotta” e “scegliendo i porti più giusti”, sapendo che “ogni sforzo, se condiviso, sarà nell’interesse di tutti”. La leader della Cisl ha dunque sollecitato istituzioni e parti sociali a investire in “un grande accordo per la crescita e la coesione sociale, che unisca le parti riformiste e responsabili; per rimuovere tante, troppe tare antiche; per fare le riforme che attendiamo da decenni; per rispondere alle urgenze che bussano alla porta in questa stagione di sfide epocali”.

La “via della corresponsabilità”, ha proseguito Fumarola, è “un sentiero sempre pieno di ostacoli, sempre in salita. Molto più semplice delegare, molto più facile prendersela con qualcuno se le cose non funzionano, piuttosto che rimboccarsi le maniche e affondare le mani nella creta del possibile”.

“Non ci siamo mai tirati indietro – ha aggiunto la leader della Cisl – non lo faremo ora, perché sappiamo che dalle decisioni di oggi dipendono gli equilibri economici, la salute della società e la tenuta democratica dei prossimi vent’anni. Nel mondo, in Europa e anche in Italia”. La partecipazione, secondo Fumarola, è “chiave. Non solo come metodo o strategia, ma come risveglio profondo. Come atto consapevole di ripresa del controllo. Come risposta viva a una stagione che ci ha anestetizzati, resi sonnambuli, prigionieri di logiche più grandi di noi”.

Il castello di Montaldo e il futuro del turismo d’elite

Roma, 14 lug. (askanews) – Il settore del turismo d’affari in Italia fatica a trovare strutture che sappiano coniugare prestigio, esclusivit e funzionalit per i grandi brand nazionali e internazionali. Questa carenza rappresenta un’opportunit mancata in un mercato che nel 2023 ha registrato 852 milioni di presenze turistiche nel Paese, con i Millennial (28-42 anni) che costituiscono il 41% del totale. In particolare, il Piemonte ha visto nel 2024 oltre 6,28 milioni di arrivi turistici e 16,89 milioni di presenze, con un incremento rispettivamente del 3,6% e del 4,1% rispetto all’anno precedente, dimostrando un potenziale ancora in crescita.

In questo contesto si inserisce l’esperienza del Castello di Montaldo, dimora storica dell’anno 1011(Sec. XI) completamente restaurata, che sotto la guida del Gruppo R diventata un punto di riferimento per il turismo d’affari e per il team building di alto livello e dei ricevimenti.

‘Abbiamo rilevato il Castello di Montaldo da un fallimento, dopo che erano stati spesi svariati milioni di euro per il restauro e la ristrutturazione’, racconta Giuseppe Remondi, alla guida del Gruppo R, societ specializzata in investimenti immobiliari. ‘In soli sei mesi dalla vittoria dell’asta nel novembre 2016, abbiamo investito quasi mezzo milione di euro per rimettere in moto la struttura e ad aprile 2017 era gi operativa’.

Il Castello di Montaldo non solo una struttura ricettiva, ma un vero e proprio ecosistema che comprende quattro attivit integrate: centro benessere, albergo, ristorante e centro congressi. Questa combinazione si rivelata vincente, specialmente per il segmento business.

‘Ci distinguiamo perch offriamo alle aziende la possibilit di mandare i corsisti in una realt che non il solito albergo anonimo’, spiega Remondi. ‘Qui c’ anche il momento ludico: alla sera o al mattino, prima o dopo i corsi, ci si pu concedere un passaggio nella Spa, godere di un panorama fantastico, vivere l’esperienza di un castello. Questo rappresenta un vantaggio sia per il corsista che viene volentieri, sia per l’azienda che beneficia della maggiore concentrazione dei partecipanti’.

La posizione strategica, a pochi chilometri da Torino ma immersa in 20 ettari di propriet su una collina con un microclima particolare, ha attratto brand di prestigio internazionale. ‘Abbiamo ospitato aziende del calibro di Louis Vuitton e Cartier che sono venuti da Parigi con tutti gli Store Manager d’Italia e l’amministratore delegato di Milano per fare team building’, rivela Remondi. ‘Anche Loro Piana, acquisita da LVMH diventata nostra cliente. Anche Stefano Barrese, numero uno di Intesa Sanpaolo, tiene tutti i meeting con i 20 regional manager al Castello di Montaldo’.

Il team building assume forme innovative e personalizzate: ‘Per Fideuram e San Paolo Invest, due banche di propriet di Intesa Sanpaolo, gli chef del castello hanno insegnato ai manager a impastare acqua e farina, fare la pasta fresca, cuocerla e mangiarla tutti insieme. L’obiettivo era trasmettere che, pur essendo due banche diverse, la propriet la stessa e devono operare sul territorio in modo sinergico, non conflittuale’.

La struttura non si limita al turismo d’affari. ‘Oggi il 50% del fatturato proviene dai matrimoni ed eventi, mentre l’altro 50% suddiviso tra congressi, hotel e spa’, precisa Remondi. ‘L’anno scorso si sposato da noi il calciatore della Juventus Daniele Rugani con Michela Persico, un matrimonio di grande successo finito su tutte le testate nazionali con il nome del Castello di Montaldo’.

Il Gruppo R non si ferma e guarda al futuro con un’espansione sostenibile: ‘Stiamo riqualificando le scuderie reali del Castello, che diventeranno una seconda Spa con 40 camere e un secondo ristorante. Abbiamo anche installato un parco fotovoltaico sui tetti della nuova area, con pannelli di colore rosso per rispettare le indicazioni della sovrintendenza trattandosi di una dimora storica’.

L’esperienza del Castello di Montaldo rappresenta un caso emblematico di come il patrimonio storico italiano possa essere valorizzato attraverso un’offerta turistica diversificata e di alta qualit, capace di attrarre sia il turismo leisure che quello business. Con una spesa turistica in Piemonte che ha raggiunto 48,8 miliardi di euro nel periodo gennaio-novembre 2023, superando i 32,3 miliardi registrati nel 2019, il potenziale di crescita per strutture di questo tipo appare significativo.

La formula vincente sembra essere quella di offrire un’esperienza esclusiva ma a prezzi competitivi. ‘Non abbiamo prezzi esagerati, non ce ne approfittiamo’, conclude Remondi. ‘Avendo comprato bene il castello, possiamo permetterci di proporre prezzi ragionevoli, nello spirito di dare continuit alle relazioni con le aziende clienti’.

Ue, la Commissione propone il nuovo bilancio pluriennale da 2mila miliardi

Bruxelles, 16 lug. (askanews) – Il commissario Ue al Bilancio, Piotr Serafin, ha presentato la proposta della Commissione europea per il nuovo Quadro finanziario pluriennale (il bilancio comunitario per gli anni 2028-2034) durante una riunione della commissione Bilancio del Parlamento europeo, questo pomeriggio a Bruxelles. In totale, la Commissione propone un bilancio pluriennale da 2.000 miliardi di euro, pari all’1,26% del Prodotto nazionale lordo totale dei paesi Ue, in aumento rispetto all’1,1% dell’attuale Quadro finanziario.

La riunione è cominciata molto in ritardo rispetto al programma (inizialmente era prevista alle 12.30), a causa della discussione nel collegio dei membri della Commissione, che è durata molto più del previsto, fino alle 16, a causa di controversie tra i membri, in particolare sulle proposte riguardo alla nuova struttura del bilancio comunitario, con un fondo unico centralizzato per paese che riunisce i fondi della Politica agricola comune e della Coesione, e alle nuove “risorse proprie”, che includono in particolare nuove “tasse” europee sul tabacco, sui rifiuti elettronici, sui profitti delle grandi imprese e sulle emissioni (Ets) più una parte dei “dazi climatici alle frontiere” (Cbam).