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martedì, 19 Agosto, 2025
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Triennale Milano conferma impegno per la ricostruzine in Ucraina

Milano, 9 lug. (askanews) – Triennale Milano ha confermato il suo ruolo attivo al fianco del governo italiano e l’impegno nel rafforzare la cooperazione internazionale a sostegno della ripresa e della ricostruzione dell’Ucraina. Oggi, mercoledì 9 luglio alle ore 19.00 a Palazzo Chigi, il presidente di Triennale Milano Stefano Boeri partecipa all’incontro tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il ministro della cultura Alessandro Giuli, il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e il ministro della salute Orazio Schillaci con una delegazione Chiesa greco cattolica ucraina, guidata dal Patriarca Sviatoslav Shevchuk, per discutere della ricostruzione della dimensione spirituale e comunitaria dell’Ucraina. Oltre al Presidente Boeri, sono presenti la Presidente della Fondazione MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo Emanuela Bruni e il Presidente della Fondazione e dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Tiziano Onesti, a testimonianza dell’approccio trasversale che l’Italia ha adottato per supportare la ricostruzione dell’Ucraina, che spazia dalla cooperazione sanitaria agli aspetti socioculturali, urbanistici e architettonici.

“In questi anni di aggressione, Triennale Milano non ha mai smesso di esercitare il suo ruolo di soggetto attivo di diplomazia culturale internazionale a fianco delle istituzioni e del popolo ucraino. Con particolare attenzione alla ricostruzione di Odessa, città di struggente bellezza, in parte fondata da italiani, da mesi colpita e bombardata nelle sue più preziose istituzioni culturali e religiose, come è accaduto per la grande Cattedrale della Trasfigurazione” ha dichiarato Boeri. L’incontro con la delegazione della Chiesa greco cattolica ucraina precede la Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina, in programma giovedì 10 e venerdì 11 luglio che si apre con l’intervento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La conferenza si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dall’Italia per la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione del Paese, in coordinamento con la comunità internazionale e in dialogo costante con tutte le componenti della società.

A rappresentare Triennale Milano alla Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina sarà Nina Bassoli, curatrice per architettura, rigenerazione urbana e città. L’evento riunisce leader politici, rappresentanti di organizzazioni e istituzioni finanziarie internazionali, autorità regionali e municipali, attori del settore privato, esponenti della società civile e della diaspora ucraina. La conferenza si concentra su quattro grandi aree tematiche: quella del settore privato, del capitale umano, la dimensione locale e regionale e quella delle riforme per l’adesione all’Unione europea.

L’impegno di Triennale a sostegno del popolo ucraino e il suo coinvolgimento nella riflessione sulla ricostruzione è emerso sin dall’inizio della guerra nel 2022, attraverso il Padiglione dell’Ucraina alla 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano Unknown Unknowns e il progetto Planeta Ukrain, una serie di incontri, riflessioni, dialoghi con artisti, intellettuali, scienziati ucraini e internazionali. Lo scambio e la collaborazione culturale con l’Ucraina sono proseguiti in maniera costante, come evidenziato dalla presenza del Padiglione ucraino anche alla 24esima Esposizione Internazionale Inequalities (fino al 9 novembre 2025).

Inoltre, Triennale Milano, insieme al MAXXI, è stata coinvolta dal Governo nella riflessione sulla ricostruzione dell’Ucraina sin dal settembre 2023, quando Boeri e l’allora presidente del MAXXI Giuli si sono recati a Odessa per una prima ricognizione sui siti da ricostruire dopo i bombardamenti russi – a partire dalla cattedrale della città – insieme a Davide La Cecilia, inviato del ministero degli Esteri per la ricostruzione in Ucraina, Pier Francesco Zazo, ambasciatore d’Italia a Kiev, Hennadyj Truchanov, sindaco di Odessa. Ulteriore sviluppo di questa progettualità è stato il Laboratorio sulla ricostruzione dell’Ucraina, promosso da Triennale Milano e MAXXI in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Cultura, che ha portato a una giornata di riflessioni e incontri in Triennale il 31 ottobre 2023.

Mattarella: sicurezza Ucraina è sicurezza Ue contro logica predominio

Roma, 9 lug. (askanews) – “Come ha affermato la dichiarazione del vertice Nato, la sicurezza ucraina si indentifica con la sicurezza europea, contro chi vorrebbe tornare a una concezione di predominio dei rapporti tra gli Stati, facendoci fare un salto all’indietro di quasi un secolo”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell’incontro al Quirinale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aggiungendo che occorre rendere più difficile l’aggiramento delle sanzioni contro la Russia da parte delle imprese private.

Ucraina, Mattarella: auspico presto negoziati per ingresso in Ue

Roma, 9 lug. (askanews) – Nel corso dell’incontro al Quirinale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky Sergio Mattarella ha ribadito il sostegno all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea: “Auspico che si aprano presto i negoziati”, ha detto il capo dello Stato ribadendo che nei confronti dell’Ucraina nutriamo amicizia sincera e convinta.

L’Italia è ferma nel sostegno al popolo ucraino. E, secondo Mattarella, l’intensificarsi dei crudeli bombardamenti russi contro la popolazione e le infrastrutture civili rafforzano la nostra determinazione di stare a fianco dell’Ucraina. Al contempo, cerchiamo ogni possibile spiraglio per concludere questa drammatica vicenda.

Sarah Jane Morris con Solis String Quartet fa rivivere il Club dei 27

Roma, 9 lug. (askanews) – Lunedì 14 luglio in prima a Roma, Sarah Jane Morris con i Solis String Quartet riscopre l’attualità di canzoni senza tempo di artisti leggendari tristemente noti come quelli del Club dei 27. Da Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Jean Michel Basquiat, Kurt Cobain, Amy Winehouse, figure mitiche e già entrate nella leggenda del pop, scomparsi tutti alla soglia dei ventisette anni, ma destinati alla fama eterna.

Lo hanno chiamato il “Club dei 27”, ma nessuno a quel circolo immaginario, tetro ed elitario ha mai scelto di iscriversi. Non ebbero niente o quasi in comune, i “soci” del club, tranne il fatto di essere tutti personaggi dannatamente affascinanti e di aver vissuto tutti, per scelta, decisamente sopra le righe. Resta la loro musica, per sempre, a celebrarne la memoria, e un carisma inaccessibile ai più.

Come un album tutto da ascoltare, questo concerto sfoglia pagine di storia, riscoprendo l’attualità e la forza di canzoni fuori dal tempo. “Forever young”, eternamente giovani, come chi le ha rese famose.

Sarah Jane Morris è una cantante con una gamma vocale sorprendente. La sua trentennale carriera, durante la quale si è guadagnata un fedele e affezionato pubblico internazionale, è stata di ampio respiro. Nel corso degli anni si è esibita con molti gruppi, dal rock al soul al blues africano, con orchestre classiche, un ensemble di cento violoncelli, con chitarre acustiche e big band jazz. La sua ricca voce di contralto la sua versatilità e la sua intelligenza emotiva – l’assoluta autenticità dei sentimenti che trasmette – la rendono un’interprete irresistibile di livello mondiale.

Il Solis String Quartet nasce dall’incontro magico in terra napoletana di 4 compositori e arrangiatori: Vincenzo Di Donna (Violino), Gerardo Morrone (Viola), Luigi De Maio (Violino) Antonio Di Francia (Cello). La loro proposta artistica è contraddistinta da una sapiente originalità in grado di mescolare jazz, world music, pop e musica contemporanea, una dote li ha portati a collaborare con nomi illustri della scena internazionale.

M.O., Netanyahu: "Buone probabilità" per il cessate il fuoco

Roma, 9 lug. (askanews) – Il presidente israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato a Fox News che ci sono “buone probabilità” di raggiungere un prossimo cessate il fuoco di “60 giorni” a Gaza. Durante la tregua, ha proseguito Netanyahu, “metà degli ostaggi vivi e metà dei deceduti saranno restituiti a Israele dai mostri di Hamas”. “Credo che ci siano buone probabilità di raggiungere questo cessate il fuoco, così come di raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato fin dall’inizio”, ha concluso il premier israeliano.

Calcio, Ancelotti condannato a un anno per frode fiscale a Madrid

Roma, 9 lug. (askanews) – Il tribunale di Madrid ha condannato Carlo Ancelotti a un anno di reclusione, con la condizionale, per non aver pagato le tasse sui ricavi derivanti dai diritti d’immagine quando era allenatore del Real Madrid nel 2014, mentre il neo Ct del Brasile è stato assolto da un’accusa simile per quanto riguarda l’anno fiscale 2015. Secondo la legge spagnola, raramente le condanne sotto i due anni per crimini non violenti e nei confronti di persone senza precedenti penali vengono scontate effettivamente in carcere. Ancelotti, come riposrta Sky è stato condannato anche a una multa di 386.361,93 euro in relazione alla frode contestata del 2014, e alla perdita della possibilità di ottenere aiuti o sussidi pubblici e del diritto di godere di benefici o incentivi fiscali o previdenziali per tre anni.

Zelensky: grato al Papa per il sostegno all’Ucraina

Roma, 9 lug. (askanews) – “Sono grato per l’incontro e per la conversazione molto significativa” con Papa Leone XIV, “apprezziamo tutto il supporto e ogni preghiera per la pace in Ucraina”: lo ha scritto il presidente ucraino Voldymyr Zelesnky sul suo profilo di X..

“La proposta di tenere incontri a livello di leader in Vaticano rimane aperta e pienamente fattibile, con l’obiettivo di fermare l’aggressione russa e raggiungere una pace stabile, duratura e autentica. Al momento, solo Mosca continua a respingere questa proposta, così come ha respinto tutte le altre iniziative di pace. Continueremo a rafforzare la solidarietà globale affinché la diplomazia possa ancora avere successo”, ha concluso. “Ho invitato il Papa in Ucraina” ha poi scritto il presidente ucraino sul suo profilo di X al termine del colloquio con Leone XIV.

Trump attacca Jerome Powell e intima: abbassa i tassi di interesse

New York, 09 lug. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump, mercoledì, ha attaccato il presidente della Federal Reserve Jerome Powell con un post su Truth Social. Trump ha scritto a lettere maiuscole: “ABBASSA IL TASSO!!!” riferendosi al fatto che Powell ha scelto di mantenere i tassi di interesse alti poichè vuole valutare l’impatto che i dazi avranno sull’economia statunitense. Trump, nello stesso post, invece sostiene che “il nostro tasso di interesse Fed è di 3 punti troppo alto”.

La Fed ha continuato a mantenere i tassi nella fascia tra il 4,25 e il 4,50 per cento nonostante le insistenti richieste di Trump a Powell di abbassarli.

Al Gaeta Jazz Festival 2025 super ospiti Adi Oasis e Kassa Overall

Roma, 9 lug. (askanews) – Torna dall’11 al 13 luglio Gaeta Jazz Festival, un appuntamento ormai consolidato nel panorama nazionale dedicato al jazz contemporaneo e alle sue evoluzioni, tra nu soul, r’n’b, elettronica e sperimentazioni varie. Giunto alla sua XVII edizione, tre giornate di concerti e di set per un festival che unisce musica di qualità, paesaggi unici e valorizzazione del patrimonio storico-artistico del borgo medievale affacciato sul Golfo.

“Penso che l’edizione 2025 sia una delle più curiose, coraggiose e fluide della storia del festival: un percorso musicale che attraversa confini geografici e stilistici, restando fedele all’anima di Gaeta, sospesa tra terra e mare, tra tradizione e futuro”, afferma il direttore artistico Fabio Sasso per introdurre una line up “frutto di una ricerca meticolosa e appassionata, alla scoperta dei musicisti più audaci, visionari e capaci di sfidare le forme del presente”.

In programma otto concerti, di cui uno all’alba, e otto dj set all’ora dell’aperitivo o after show. Protagonisti di questa XVII edizione: Adi Oasis, Kassa Overall, Populous, Marco Castello, Bassolino in versione full live band, Emanuele Triglia, Alessandro Lanzoni, Archivio Futuro e Sinnerman.

Tutta italiana l’apertura del festival, venerdì 11 luglio, con i due concerti di Emanuele Triglia e, a seguire, Marco Castello, entrambi esponenti di spicco della nuova scena musicale italiana dal respiro internazionale. Classe 1992, il bassista e producer Emanuele Triglia vanta una carriera già decennale con collaborazioni con artisti come WrongOnYou, Coez, Serena Brancale e Joan Thiele, con cui ha vinto nel 2023 il David di Donatello nella categoria Miglior Canzone Originale per il brano Proiettili presente nella colonna sonora del film Ti mangio il cuore, protagonista Elodie (coautrice del brano insieme a Triglia e Thiele).

A seguire Marco Castello, fra i più apprezzati esponenti del nuovo cantautorato pop, all’attivo collaborazioni con Calibro 35, Nu Genea, Mace, Fulminacci e Erlend Oye & La Comitiva.

Fra gli highlights, sicuramente i due live degli ospiti internazionali che arrivano al festival dagli Stati Uniti ma con posizioni poetiche e politiche molto distanti dall’America Trumpiana: Adi Oasis e Kassa Overall, che si avvicenderanno sul palco sabato 12 luglio.

Artista e producer franco-caraibica di stanza negli States, Adi Oasis si muove agilmente nei territori del soul-funk e dell’r’n’b e ha collaborato con artisti come Lenny Kravitz, Gilles Peterson, Masego, Anderson Paak, Thundercat, Yasiin Bey e molti altri. Al Gaeta Jazz Festival 2025 presenta i brani del suo ultimo album Lotus Glow, caratterizzato dalla sua voce svettante, dal basso funky e dalla produzione retro-futurista ma anche da ospiti di rilievo come KIRBY, Leven Kali, Jamila Woods e Aaron Taylor. Un disco che è il più personale ma anche il più politico della sua carriera, che rievoca esperienze di vita, dalla crescita nelle case popolari di Parigi all’essere una donna nera immigrata in America: “il mio nuovo album è tematicamente impavido ma vulnerabile; e anche più politico, perché sono un’immigrata nera e queste sono le mie verità” ha dichiarato Adi Oasis.

Politico, senza dubbio, è anche l’approccio di Kassa Overall, artista dalla visione caleidoscopica e sovversiva, batterista (nominato ai Grammy), producer e MC che fonde la sperimentazione d’avanguardia con le tecniche hip-hop. Una batteria virtuosistica, tecniche di produzione meticolose e lirismo tagliente gli hanno consentito di affermarsi come innovatore ritmico e poeta visionario, usando la propria voce per affrontare le ingiustizie del sistema carcerario, dell’industria farmaceutica e del razzismo, tutto mentre combatteva anche con i pericoli della propria malattia mentale. Al festival arriva con una formazione di 5 elementi fra cui Tomoki Sanders, figlio del leggendario Pharoah Sanders.

Sempre sabato 12 luglio, prima dei live di Adi Oasis e Kassa Overall, la serata verrà aperta dalla performance di Archivio Futuro. “Rituale moderno” è il titolo dell’ultimo lavoro pubblicato dal collettivo composto dal dj/producer Lorenzo BITW (tra i protagonisti della scena clubbing), il batterista e polistrumentista Danilo Menna (già al fianco di artisti come Gemitaiz o Venerus) e l’eclettico sassofonista jazz Vittorio Gervasi.

Nella notte fra il 12 e 13 luglio invece Gaeta si trasformerà nell’isola di Lanzarote, grazie al dj set di sua maestà Populous, che alla selvaggia e misteriosa isola delle Canarie ha dedicato il suo ultimo album Isla Diferente: un disco di danze ipnotiche e beat tellurici, atmosfere ambient e ritmi latini, paesaggi lunari e bassi profondi.

Come da tradizione il 13 luglio si inizia prestissimo con il concerto all’alba, sulla terrazza di fronte al mare della Batteria La Favorita, in linea diretta con il sole che sorge sul Golfo di Gaeta. Ad esibirsi in piano solo sarà Alessandro Lanzoni, un artista che domina la scena jazzistica italiana di nuovissima generazione. Lanzoni renderà omaggio a un’icona come Bud Powell, esattamente come nel suo, ultimo album Bouncing with Bud, uscito nel 2024 a 100 anni dalla nascita del musicista che ha rivoluzionato il pianoforte jazz.

A riscaldare l’ambiente dell’ultima serata di Gaeta Jazz Festival 2025 ci penserà invece Sinnerman, progetto artistico romano che dal 2016 a oggi si è trasformato da duo a quintetto. Le loro live session sono un incendiario mix di nu jazz, afrobeat, cumbia, house e hip hop.

Più che incendiaria, a dir poco esplosiva, la grande chiusura del festival, affidata a Bassolino che salirà sul palco con la sua band di otto elementi per far risuonare in tutta Gaeta la sua particolare interpretazione gramsciana del neapolitan funk e dei brani dell’album Città Futura: un disco carico di groove, dal sound “losco, pulp, grottesco e romantico”, ideale colonna sonora di un film popolato da gangster, cartomanti e cantanti “di giacca”.

Completano il programma generale i dj set di Federico Zanghì (Vinile è Cultura) in apertura festival e di Edistant e Sounday Off come aftershow della prima giornata, venerdì 11 luglio. Poi, sempre sul fronte dj set: Giulio Pecci/ODD Clique, Edoardo Rosi e Les Inferno sabato 12 luglio mentre Gafas & Bigote mixeranno in apertura dell’ultima serata del festival, domenica 13 luglio.

Grande novità di questa edizione, il campeggio per tende (riservato ai possessori del biglietto giornaliero o dell’abbonamento) e allestito nello Stadio “Riciniello di Gaeta”, sul lungomare Marina di Serapo, con gli spalti vista mare a pochi passi dai palchi del festival.

Il Gaeta Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Armonia International Foundation of Arts, con la direzione artistica di Fabio Sasso e la consulenza di Raffaele Costantino. Il festival ha il sostegno della Regione Lazio, del Comune di Gaeta, di Proloco Gaeta ed è dedicato al suo ideatore Roberto Sasso.

Usa, Trump nel 2024 avrebbe minacciato Putin e Xi di bombardarli

Roma, 9 lug. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump ha raccontato in un incontro privato con alcuni donatori l’anno scorso di aver cercato in passato di dissuadere il presidente russo Vladimir Putin dall’attaccare l’Ucraina minacciando di “distruggere Mosca con i bombardamenti” in risposta. Lo scrive la CNN, riferendo di avere un audio della conversazione.

“A Putin ho detto: ‘Se entri in Ucraina, farò a pezzi Mosca con i bombardamenti. Te lo dico: non ho scelta’”, ha affermato Trump durante una raccolta fondi del 2024, stando all’audio. “Lui mi ha guardato come per dire ‘non ci credo’. Mi ha creduto al dieci per cento”.

Trump ha poi sostanzialmente dichiarato di aver indirizzato un avvertimento analogo al presidente cinese Xi Jinping, paventando che in caso di invasione di Taiwan gli Stati Uniti avrebbero bombardato Pechino. “Lui ha pensato che fossi pazzo”, ha raccontato Trump parlando di Xi, salvo poi aggiungere che “non abbiamo mai avuto un problema”. Le dichiarazioni – emerse mentre Trump veniva descritto come potenziale candidato alla Casa Bianca per un secondo mandato – fanno parte di una serie di registrazioni audio provenienti da eventi di raccolta fondi tenutisi nel 2024 a New York e in Florida. Le registrazioni, inedite fino ad oggi, sono state ottenute dal giornalista Josh Dawsey insieme a Tyler Pager e Isaac Arnsdorf, che ne danno conto nel loro nuovo libro “2024”.

Ieri, nel corso di una riunione di gabinetto, Trump si è detto nuovamente esasperato dall’ostinazione di Putin nel respingere qualsiasi accordo di pace, lamentando che il leader russo stia “sparando un sacco di cazzate” agli Stati uniti. “Non sono soddisfatto di Putin”, ha sbottato. “Non mi piace affatto”.

Oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato di non sapere se le presunte minacce di Donald Trump di “bombardare” Mosca e Pechino fossero vere o false. “Che siano un falso o no, non lo sappiamo nemmeno noi. Oggi ci sono molti fake; spesso ce ne sono molti più di informazioni reali. Partiamo sempre da questo quando analizziamo certe notizie”, ha detto Peskov ai giornalisti.

"FACE", riunite a Mantova le Accademie del cinema di tutta Europa

Roma, 9 lug. (askanews) – É in programma giovedì 10 luglio, per la prima volta in Italia, a Mantova, l’assemblea generale FACE, la Federazione delle Accademie del Cinema Europee che riunisce ben 22 realtà, oltre alla European Film Academy. L’evento è realizzato in sinergia con la Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e con il patrocinio e il contributo del Comune di Mantova. L’evento è realizzato inoltre grazie alla collaborazione dell’associazione Amici di Palazzo Te.

La convention si terrà negli spazi dell’ex chiesa della Madonna della Vittoria. In apertura dei lavori alle 9 l’intervento del sindaco di Mantova Mattia Palazzi, un saluto introduttivo di Claudio Pelizzer, regista mantovano e organizzatore dell’evento, e una digressione sul cinema europeo di Giorgio Gosetti, giornalista professionista dell’Ansa, critico cinematografico e saggista.

L’assemblea proseguirà, quindi, a porte chiuse per poi aprire nuovamente a pubblico e stampa per la conferenza finale (ore 16.30) sempre alla Madonna della Vittoria, durante la quale si parlerà dello stato di salute del cinema europeo e di come i temi di attualità, all’interno delle singole società e nelle dinamiche internazionali, stanno influendo sull’arte cinematografica.

“È un grande onore ospitare per la prima volta in Italia e a Mantova questo importante appuntamento che, annualmente, traccia la direzione del cinema europeo e prova a interpretarne bisogni e stimoli attraverso il dialogo e la condivisione tra diverse culture e punti di vista”, spiega Claudio Pelizzer, organizzator dell’evento per conto della Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello.

“L’accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello è onorata di essere ospitata a Mantova per la riunione annuale della rinnovata FACE, Federazione delle Accademie Europee, a cui tanto il lavoro e l’impegno italiano hanno contribuito. Con l’auspicio che dalla riflessione comune trovino nuovo spirito e linfa la difesa e la valorizzazione del cinema europeo”, afferma Piera Detassis, Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano David di Donatello.

“Siamo felici di ospitare a Mantova la riunione della Federazione delle Accademie del Cinema Europee. In un tempo in cui il cinema è sempre più chiamato a confrontarsi con temi cruciali come la sostenibilità, la diversità, l’educazione e il coinvolgimento attivo del pubblico, questa occasione rappresenta per la nostra città un’opportunità preziosa di dialogo culturale e crescita collettiva. Il cinema ha oggi un ruolo fondamentale nel raccontare la contemporaneità: le tensioni globali, le guerre, le disuguaglianze, ma anche la speranza, la solidarietà e la capacità dell’Europa di difendere i valori democratici e umani attraverso la narrazione e l’immaginario. Mantova, con la sua storia e la sua identità culturale profonda, è lieta di accogliere chi ogni giorno lavora per far vivere e circolare il cinema europeo. Ringrazio FACE per questa scelta, che rafforza il legame tra arte, cultura e una visione condivisa d’Europa”, commenta il sindaco di Mantova Mattia Palazzi.

Partecipano all’evento i rappresentanti delle Accademie del Cinema ufficiali di 14 paesi: Akademie des Österreichischen Films (Austria), Acadèmia del Cinema Català (Catalogna), Ceská filmová a televizní akademie (Repubblica Ceca), Danmarks Film Akademi (Danimarca), Icelandic Film and Television Academy (Islanda), Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello (Italia), d’Filmakademie (Lussemburgo), DAFF (Olanda),Norsk Filmforbund (Norvegia), Polska Akademia Filmowa (Polonia), Academia Portuguesa de Cinema (Portogallo),Slovenská filmová a televízna akadémia (Slovacchia), Academia de las Artes y las Ciencias Cinematográficas de España (Spagna), Schweizer Filmakademie / Académie du Cinéma Suisse / Accademia del Cinema Svizzero (Svizzera). Sarà inoltre presente la European Film Academy e il rappresentante dell’Ukrainian Film Academy (Ucraina).

L’evento è realizzato con la collaborazione di Fondazione Palazzo Te e di Fondazione Pescherie di Giulio Romano e il patrocinio della Fondazione Bam Banca Agricola Mantovana.

FACE, la Federazione delle Accademie del Cinema Europee: è un organismo paneuropeo, ufficialmente registrato in Lussemburgo, e fondato dalle Accademie del Cinema di 20 paesi e dall’European Film Academy. La Federazione è stata creata per formalizzare le relazioni fra le diverse accademie, che collaborano fin dal 2006, attraverso il Film Academy Network Europe, sotto l’organizzazione di European Film Academy, per condividere esperienze e idee per iniziative congiunte di promozione del cinema europeo, unire le forze per integrare i valori della diversità, dell’inclusione e della sostenibilità nel loro lavoro, e rafforzare la collaborazione sul fronte dell’educazione alle immagini e allo sviluppo di nuovo pubblico.

Rinnovabili, Fabris (Renexia): capacit enormi eolico offshore

Roma, 9 lug. (askanews) – “L’eolico offshore non ancora stato sufficientemente utilizzato tra le nuove tecnologie disponibili in Italia, eppure ha capacit enormi non sfruttate, non impatta sul paese, il nostro impianto per capirci a 80 km da Trapani, sviluppa soluzioni innovative ed ha una potenza nel caso di Medwind di 2,7 GW, esattamente il fabbisogno di Regione Sicilia”.

Sono le considerazioni alla base dell’intervento di Mauro Fabris, direttore affari istituzionali e mercato regolato di Renexia, in occasione del convegno “Sicilia e Mediterraneo. Rinnovabili, innovazione e green jobs per la blue economy”, promosso da Fondazione UniVerde e Stazione Zoologica Anton Dohrn – Napoli con main partner Renexia e con event partner Marnavi.

Ucraina, Mattarella a Zelensky: sostegno pieno, nostra posizione ferma

Roma, 9 lug. (askanews) – La posizione di pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina rimane assolutamente ferma. Lo ha ribadito il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accogliendo al Quirinale il presidente ucraino Volodymir Zelensky.

“Benvenuto in questo palazzo – ha esordito il capo dello Stato -. E’ un piacere incontrarla nuovamente per ribadire la grande amicizia che lega l’Italia all’Ucraina e il pieno sostegno del nostro paese all’indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina e per esprimere la vicinanza più intensa e concreta: la nostra posizione rimane assolutamente ferma”.

Mattarella ha colto l’occasione per esprimere anche “ammirazione per il comportamento del popolo ucraino, cosa che rafforza la nostra convinzione di appoggio e sostegno pieno al vostro paese”.

Satta in "Transumanza Gotica", 700 km in bici per 80 anni Liberazione

Roma, 9 lug. (askanews) – “Transumanza gotica – fisarmoniche verdi e papaveri rossi” è il nuovo viaggio e il nuovo tour in bicicletta di Andrea Satta, a 80 anni dalla Liberazione e dal ritorno a casa dei prigionieri italiani nei lager nazisti. Si terrà dal 15 al 25 luglio dal Tirreno all’Adriatico, lungo la Linea Gotica, e verrà presentata in anteprima il 14 luglio al Castello Sforzesco di Milano, in occasione dell’evento dell’ANPI “Bella Milano!”.

La migrazione poetica di un gruppo di “ciclisti-scalatori”, attraverso scenari di lotta e coraggio, omaggio a tre forme di Resistenza: quella partigiana nello scenario più eroico, l’Appennino Tosco-Emiliano-Romagnolo fino all’Adriatico e le aree limitrofe alla Linea Gotica, quella delle centinaia di migliaia di soldati italiani, gli IMI (Internati Militari Italiani), che dopo l’8 settembre 1943 finirono nei lager per aver detto NO al nazifascismo, e quella della popolazione civile che ha vissuto e subito gli orrori della guerra.

Dieci giorni per affrontare oltre 700 chilometri, scalando in compagnia passi e cime sullo spartiacque fra Alpi Apuane, Lunigiana, Garfagnana, quindi la Toscana, l’Emilia, la Romagna e le Marche: dalla provincia di Carrara alla Romagna, sul crinale dell’Appennino, dal Mar Ligure all’Adriatico, alla provincia di Pesaro e Urbino, dove la linea Gotica ebbe, per così dire, l’altro capolinea. Salire, scendere, cantare, pensare. Anche un percorso felice fra le bellezze di paesaggi meravigliosi.

“Niente di nuovo tranne te, Amore Resistente – racconta Andrea Satta – In questa epocale ricorrenza che segna il passaggio della Seconda Guerra Mondiale dalla cronaca alla storia, con la scomparsa pressoché totale di tutti coloro che l’hanno combattuta, vogliamo tenere insieme le Resistenze che hanno reso possibile il mondo libero dove, pur fra mille compromessi e contraddizioni, oggi viviamo”.

Durante il giorno si pedala, la sera si ascoltano storie: Andrea Satta porterà in scena ogni sera parti di “La Fisarmonica Verde”, l’intensa narrazione ispirata alla vita del padre, Gavino, IMI sopravvissuto al campo di concentramento tedesco di Lengenfeld, e frammenti del suo album solista, “Niente di nuovo tranne te”, canzoni che parlano dell’Italia di oggi, un attraversamento nella quotidianità dove le vite delle persone sono viste e raccontate con una lente particolare, quella di un musicista ma anche pediatra nell’hinterland di una grande città.

Con lui, di tappa in tappa, ospiti come Giorgio Van Straten, Marco Rovelli, Antonio Lombardi, Antonello Mura, Carlo Greppi, Pierpaolo Capovilla, Alessandro D’Alessandro, Roberto Martinelli, Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti), Maria Grazia Calandrone, Angelo Melone, Archivio Zeta, Angelo Melone, Lorenzo Pavolini, Andrea Cortellessa, Morena Tartagni, Paolo Hendel, David Riondino, Maurizio Silvestri, Rhada Salameh (del progetto Mamme Narranti) e Marco Scarponi.

Ma ci saranno anche letture di storie locali, pagine di ideali da tenere nel cuore e un coro popolare del posto, che eseguirà due brani, fra echi di impegno civile e politico da rinnovare più che da commemorare.

Le serate coinvolgeranno anche i più piccoli, che disegneranno fisarmoniche verdi e papaveri rossi, con le loro opere proiettate sullo schermo nel finale. Un progetto tra arte, memoria e futuro, con il patrocinio dell’Associazione Culturale Pediatri.

Nella tappa conclusiva a Pergola (PU), prima del concerto finale a Rebel House, la transumanza a pedali raggiungerà l'”ultimo cielo”, metaforicamente quello della Palestina: “Oltre l’ultimo cielo” è la mostra collettiva ospitata a Casa Sponge, titolo ispirato a un verso del poeta palestinese Mahmoud Darwish.

Un nuovo viaggio, la Transumanza Gotica, che si inserisce nel solco delle precedenti avventure ciclistiche firmate da Andrea Satta e dai suoi ciclisti-scalatori, che negli anni scorsi hanno attraversato l’Italia e l’Europa con itinerari sempre carichi di significato. L’ultima impresa, nel 2024, “La bellezza in bicicletta. 100 anni e 1000 chilometri con Alfonsina Strada”, omaggio ai diritti irrinunciabili delle donne, nel centenario del Giro d’Italia che vide la prima e unica donna nella storia a correre la gara insieme agli atleti uomini.

Ogni tour, un gesto concreto per celebrare, attraverso l’arte e lo sport, il valore della comunità, della memoria e della condivisione. Percorsi che lasciano tracce: testi, canzoni, cortometraggi. Così il viaggio in bicicletta diventa metafora di un’Italia che si rinnova, spinta dal desiderio di riscoprirsi e ripartire. Proprio come si fa in sella a una bici.

Le tappe della Transumanza Gotica sono le seguenti: 15 luglio – Tappa 0: Raduno a Fosdinovo (MS); 16 luglio – Prima tappa: Fosdinovo (MS) – Sant’Anna di Stazzema (LU); 17 luglio – Seconda tappa: Sant’Anna di Stazzema (LU) – Castelnuovo Garfagnana (LU); 18 luglio – Terza tappa: Castelnuovo Garfagnana (LU) – Pievepelago (MO); 19 luglio – Quarta tappa: Pievepelago (MO) – Marzabotto / Monte Sole (BO); 20 luglio – Quinta tappa: Marzabotto / Monte Sole (BO) – Bologna; 21 luglio – Sesta tappa: Bologna – Loiano (BO); 22 luglio – Settima tappa: Loiano (BO) – Passo della Futa (FI); 23 luglio – Ottava tappa: Passo della Futa (FI) – Ca’ di Malanca (RA); 24 luglio – Nona tappa: Ca’ di Malanca (RA) – Alfonsine (RA) e 25 luglio – Decima tappa: Alfonsine (RA) – Pergola (PU).

Esplosione Roma, morto uno dei feriti

Roma, 9 lug. (askanews) – “Esprimo il mio profondo cordoglio e la vicinanza della Regione Lazio alla famiglia di Claudio Ercoli, il lavoratore tragicamente scomparso in seguito all’esplosione della pompa di GPL a Roma. La sua morte, avvenuta dopo giorni di lotta tra la vita e la morte, ci colpisce profondamente. Quanto accaduto è una tragedia che richiama l’urgenza di mantenere altissimi gli standard di sicurezza in ogni luogo di lavoro. Mi auguro che venga fatta piena luce sulle dinamiche dell’incidente. Alla famiglia, ai colleghi e a chi gli ha voluto bene va il nostro pensiero e il nostro abbraccio più sincero. Ci tengo anche a ringraziare tutti gli operatori sanitari che, in questi giorni, hanno assistito lui, così come gli altri feriti, con grande professionalità, tenacia e dedizione”. Così in una nota Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio.

Già sold out il concerto di Achille Lauro allo Stadio Olimpico

Milano, 9 lug. (askanews) – Achille Lauro e il suo pubblico lasciano tutti senza parole registrando il tutto esaurito per la sua prima attesissima data allo Stadio Olimpico in programma il 10 giugno 2026. Uno speciale record per l’artista che conquista la sua Roma.

L’annuncio dello stadio era arrivato direttamente dal palco del Circo Massimo, durante i due live sold out del 2025, in un momento unico condiviso con migliaia di fan. Il nuovo show dal titolo Comuni Immortali, rappresenta una tappa simbolica per la carriera dell’artista che tornerà l’estate prossima a esibirsi nella sua città natale in cui tutto ha avuto inizio, dopo altri due Palazzi dello Sport sold out nella Capitale.

Continua quindi l’ascesa di Achille Lauro. Un periodo d’oro il suo, mentre dal Circo Massimo 2025 al Tour dei Palazzetti 2026, le date sono praticamente già tutte esaurite (restano disponibili i biglietti per le seconde date di Torino e Bologna), non si arresta il successo della sua musica: l’album Comuni Mortali e il singolo AMOR, entrambi già certificati oro, continuano a dominare le classifiche mentre il suo brano sanremese Incoscienti giovani è il terzo più venduto nella prima metà del 2025. Intanto uno dei suoi successi senza tempo, 1969, ha ottenuto da pochi giorni la certificazione di triplo disco di platino.

Il tour dei Palazzetti 2026 e lo Stadio Olimpico sono prodotti da Friends & Partners.

RTL 102.5 è media partner ufficiale dei concerti di Achille Lauro dei Palazzetti e del live “Comuni Immortali” allo Stadio Olimpico nel 2026.

Solarig investe nel biometano in Italia: 300 milioni entro il 2030

Milano, 9 lug. (askanews) – Solarig entra nel settore del biometano in Italia con un investimento da 300 milioni di euro entro il 2030. Nasce Biorig, la divisione dedicata ai gas rinnovabili, con l’obiettivo di realizzare oltre 20 impianti e produrre 90 milioni di metri cubi di biometano all’anno.

“Pensiamo che il biometano sia una soluzione immediata, una soluzione facile e concreta per un paese come l’Italia, che un paese ancora molto dipendente dal gas fossile – spiega Agnese Rocco, Country Manager di Solarig Italia – quindi ci pu permettere sicuramente di ridurre la nostra dipendenza dal gas. Forse siamo uno tra i paesi in Europa pi dipendenti dal gas. immediatamente applicabile perch una fonte rinnovabile, ma perfettamente compatibile con la rete esistente, non ha bisogno di un grosso intervento sulle infrastrutture esistenti. Sicuramente ha una base solida perch entra in un settore come quello agrario e quello zootecnico che hanno basi solide nel nostro paese. E poi sicuramente ha come obiettivo quello di ridurre le emissioni di metano che hanno un impatto negativo sul cambiamento climatico 25 volte superiore rispetto all’anidride carbonica”.

Il progetto prevede anche il recupero di oltre 1,5 milioni di tonnellate di materia organica all’anno, con impatti diretti sulla decarbonizzazione e sull’economia circolare. Con oltre 15 anni di attivit in Italia e pi di 1 GW di impianti solari realizzati, l’azienda prevede di integrare lo sviluppo interno con iniziative promosse da operatori locali, in linea con quanto previsto dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima.

“L’Italia un Paese, un mercato molto dinamico, strategico e sicuramente molto facile per gli investimenti sia stranieri sia italiani – sottolinea Agnese Rocco – La stessa European Biogas Association ha definito l’Italia un paese attrattivo che gi ad oggi ha un impegno di investimenti pari a 1,3 miliardi di euro da qui al 2030. Lo perch sicuramente un Paese che ha bisogno di rendersi indipendente dal gas, e lo per noi perch abbiamo un’esperienza ventennale qui nel Paese che ci permetter di operare in modo pi semplice, approfittando dell’esperienza”.

A pieno regime, gli impianti potrebbero coprire il fabbisogno energetico di quasi 400.000 famiglie all’anno, una quota ancora contenuta rispetto al fabbisogno nazionale, ma indicativa del potenziale di crescita del comparto. Secondo il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), l’Italia punta a produrre 5,7 miliardi di metri cubi di biometano all’anno entro il 2030, di cui la gran parte da scarti agricoli.

Ad oggi, secondo i dati del Gestore dei Servizi Energetici, il numero di impianti connessi alla rete nazionale ha superato quota 130, in forte crescita rispetto ai 7 del 2018. Un dato che conferma l’interesse del mercato, ma anche le sfide di scalabilit e integrazione infrastrutturale ancora aperte.

L’impresa in Italia tra entusiasmo e carenze formative

Roma, 9 Lug. – Il tessuto imprenditoriale italiano caratterizzato dalle microimprese, che rappresentano il 78,9% del totale, secondo gli ultimi dati Istat. Sono oltre 4,2 milioni le realt con meno di 10 dipendenti, ma spesso mancano delle competenze necessarie per crescere in modo sostenibile. Il risultato? Difficolt ad accedere ai fondi pubblici e un’elevata mortalit aziendale, con effetti negativi sull’economia del Paese.

Sebbene negli ultimi anni si sia registrata una leggera flessione – dal 79,5% nel 2019 al 77,6% nel 2021 – questo non si traduce automaticamente in un consolidamento del sistema. Molte microimprese continuano a operare senza una strategia strutturata.

“Il problema principale l’assenza di pianificazione strategica”, spiega Francesca Sperzagni, tributarista ed esperta di finanza agevolata, nonch presidente di Sportello Impresa. “Molti vedono i bandi di finanziamento come una lotteria. Ma la finanza agevolata richiede progetti concreti, chiari e misurabili”.

Secondo Sperzagni, aprire una partita IVA o una SRL semplificata diventato facile, ma ci non garantisce competenze gestionali adeguate. Da qui la sua provocazione: “Gli imprenditori dovrebbero sostenere un esame di base quando si iscrivono alla Camera di Commercio. So che non sar una proposta popolare, ma serve una formazione minima per fare impresa”.

La finanza agevolata resta una grande opportunit per le imprese, ma spesso sprecata per mancanza di preparazione. I fondi sono disponibili e spesso rifinanziati, ma molte aziende arrivano impreparate o fuori tempo massimo. “Non si conoscono le scadenze dei bandi o si impiega troppo a predisporre la documentazione”, denuncia Sperzagni. “Se un bando chiude in due mesi, non puoi metterci un mese solo per chiedere due preventivi”.

Altro nodo cruciale la cantierabilit del progetto: non basta avere un’idea, serve che sia realizzabile subito e con tutte le autorizzazioni in regola. “Hai il locale giusto? Hai la canna fumaria? Sembrano domande banali, ma spesso scopriamo che mancano elementi fondamentali”, racconta. La scarsa cultura d’impresa emerge anche nella gestione finanziaria. Molti imprenditori non conoscono bene i propri flussi di cassa o non sono disposti a investire nel proprio progetto. “Quando chiedo: ‘Quanti soldi sei disposto a metterci tu?’, spesso cala il silenzio. Eppure, nessuna banca o ente finanziatore crede in un’idea pi del suo stesso promotore”.

Tra i giovani, il problema assume una forma diversa. L’imprenditorialit viene vista come un modo per ottenere maggiore libert personale, piuttosto che come una sfida complessa che richiede impegno, sacrifici e presenza costante.Tuttavia, segnali incoraggianti non mancano. “Sto incontrando anche giovani preparati, con numeri alla mano realistici e progetti concreti”, osserva Sperzagni. Il vero cambiamento, per, dovrebbe partire dall’educazione scolastica. In Italia manca una formazione imprenditoriale di base, a differenza degli Stati Uniti, dove anche i bambini sono incentivati a sviluppare una mentalit imprenditoriale attraverso attivit pratiche. Da noi, esperienze formative di questo tipo restano rare.

In definitiva, l’Italia resta un paese di piccoli imprenditori, ma con un grande bisogno di cultura d’impresa. Per far crescere le attivit, non basta l’entusiasmo iniziale: servono competenze strategiche, finanziarie e gestionali. Solo cos l’imprenditoria italiana potr diventare davvero competitiva.

Sperzagni ha pubblicato “Pionieri di del Domani” un breve manuale ricco di esempi e di storie di successo (e di insuccesso) dedicato a chi aveva in mente un’idea imprenditoriale. Il libro si rivolge principalmente ai giovani che si approcciano al mondo imprenditoriale e fornisce in modo semplice e chiaro le informazioni su come affrontare il mondo del business.

Il producer multiplatino Sick Luke annuncua l’album "Dopamina"

Milano, 9 lug. (askanews) – Il producer multiplatino Sick Luke annuncia il suo tanto atteso nuovo album “Dopamina”, in uscita venerdì 5 settembre per Carosello Records e già disponibile in pre-order in 6 imperdibili formati fisici, tra cui il vinile speciale space splatter autografato.

Il grande annuncio arriva con un tenero video assieme al figlio Teseo, presente anche sull’artwork del disco ed emblema di uno dei più bei cambiamenti di vita che l’artista ha vissuto in questi ultimi anni. Sono infatti passati 3 anni dalla pubblicazione di “X2″(Carosello Records), sua prima opera da producer-artista che è stata attestata tra gli album più venduti del 2022 con molteplici certificazioni FIMI/GfK (5 dischi di platino e 7 dischi d’oro) e oltre 300 milioni di ascolti complessivi. Un disco che ha regalato una fotografia del panorama musicale del momento, abbattendo pregiudizi e barriere in favore della contaminazione e di combinazioni inedite, ben al di là della sola scena trap di cui Luke è indubbiamente tra i principali fautori. Sick Luke è infatti uno dei più apprezzati e impattanti producer dei nostri tempi, continuando a cimentarsi in episodiche collaborazioni con il mondo del cinema e della moda e firmando produzioni per i più rilevanti nomi rap e pop del momento, dalla trap-star argentina Duki sino all’iconico remix di “Espresso Macchiato” di Tommy Cash con Tony Effe e ancora Lazza, Simba La Rue, Tony Boy, Tedua, Capo Plaza, Bresh, solo per citarne alcuni.

“A 3 anni da X2 ho deciso di tornare con un nuovo album. Sono cambiate tante cose in questi anni: sono cresciuto, sono diventato padre e ho capito in che direzione far evolvere il mio sound”, racconta Sick Luke nel suo post di annuncio, in cui traspare in poche righe il lungo lavoro di preparazione che ha portato a questo nuovo disco. “Ho sempre voluto sperimentare e provare a fare qualcosa di innovativo e diverso, senza ripetermi. Così ho passato gli ultimi tre anni a lavorare sulla ricerca di nuove idee, suoni che rielaborassero il mio background per proiettarci verso il futuro. Ho scavato, smontato e ricostruito tutto: i colori, le armonie, i contrasti. Ogni dettaglio, ogni scelta, è parte di una visione precisa. Non volevo inseguire un trend, volevo generare una sensazione, quella che ti crea la Dopamina. Non avete idea di quanto sia stato difficile leggere ogni giorno i vostri messaggi sull’album e non poter dire nulla. Ma aspettavo il momento giusto, quello in cui tutto fosse pronto. Ora lo è.”

Made in Italy e visione globale, riflessione Pierini (RX Italy)

Roma, 9 lug. – Nel percorso di avvicinamento al Green Building Forum Italia, alla rubrica Road To Forum Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy, parte del gruppo internazionale RX, condivide riflessioni e prospettive su come l’industria fieristica stia evolvendo per rispondere alle nuove sfide energetiche, ambientali e tecnologiche. a non ci

“Siamo soci di GBC Italia e crediamo nel valore di questa rete” evidenzia Pierini “Il Forum rappresenta un’occasione preziosa per fare sistema e costruire insieme un futuro energeticamente evoluto e a misura d’uomo.”

Brunori Sas annuncia il suo nuovo tour europeo a dicembre

Milano, 9 lug. (askanews) – Dopo mesi densi di appuntamenti dal vivo in Italia (con un tour estivo che sta entrando sempre più nel vivo, e l’Arena di Verona all’orizzonte -il 3 ottobre, Live con Orchestra), Brunori Sas chiuderà oltreconfine questo 2025 a tutto live, conquistando nuovi palchi internazionali.

Arriva oggi l’annuncio di “Brunori in Europa”, il nuovo tour europeo – prodotto da Vivo Concerti- che per tutto il mese di dicembre vedrà Dario Brunori protagonista sui palchi di alcune delle capitali musicali più importanti del continente.

Il cantautore si prepara a ritrovare e ad estendere l’abbraccio in musica al popolo brunoriano disseminato in Europa, con una scaletta che attraverserà tutte le fasi dei suoi 15 anni di carriera, dagli esordi ai brani dell’ultimo progetto discografico L’albero delle noci (Island Records).

I concerti saranno ospitati in location simboliche, teatri e club pensati per valorizzare l’aspetto più intimo e narrativo della sua musica. Sette le tappe annunciate, con debutto il 5 dicembre da Barcellona @Sala Apolo per poi toccare: Londra, l’8 dicembre @ Union Chapel; Bruxelles, il 9 dicembre @ Cirque Royal; Parigi, l’11 dicembre @ Alhambra; Berlino, il 16 dicembre @ Columbia Theater; Zurigo, il 18 dicembre @ Volkshaus; e terminare con Lugano, il 21 dicembre @ Palazzo dei Congressi.

I biglietti per “Brunori in Europa” saranno disponibili su www.vivoconcerti.com a partire dalle ore 12:00 CEST di venerdì 11 luglio. L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei comunicati ufficiali.

RSA: boom di acquisizioni mentre il settore si industrializza

Roma, 9 Lug. – Il settore delle residenze sanitarie assistenziali (RSA) in Italia sta affrontando una profonda crisi strutturale. Con oltre quattro milioni di anziani non autosufficienti nel 2023 – un incremento dell’1,7% rispetto al 2021 – le strutture esistenti riescono a coprire appena il 7,6% del fabbisogno nazionale. Un divario enorme che evidenzia l’urgente necessit di un’evoluzione del settore, che sta passando da una gestione prevalentemente artigianale e familiare a un approccio pi industrializzato e professionale.

Questo cambiamento si manifesta attraverso un crescente numero di acquisizioni da parte di gruppi internazionali e fondi specializzati. ‘Negli ultimi sei mesi abbiamo finalizzato sei acquisizioni di RSA in Italia, con altre cinque operazioni attualmente in fase di definizione’, afferma Mirco Destratis, Direttore Commerciale della Robnik J.B. Protection srl, esperto del settore e intermediario per multinazionali interessate al mercato italiano. Tutte le strutture che abbiamo analizzato presentano liste d’attesa significative, confermando che la domanda supera nettamente l’offerta disponibile.

I dati ISTAT confermano questa tendenza: al 1 gennaio 2023 risultavano attivi in Italia 12.363 presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari, con un leggero calo rispetto ai 12.576 del 2022. Un numero insufficiente per rispondere alle esigenze di una popolazione che invecchia rapidamente.

‘Il mercato delle RSA in Italia si sviluppato negli anni in modo frammentato, spesso con iniziative private locali e gestioni familiari’, spiega Destratis. ‘Oggi questo modello non pi sostenibile: la cura degli anziani, specialmente quelli non autosufficienti, richiede professionalit specifiche, protocolli standardizzati e investimenti in tecnologia e formazione che solo strutture pi grandi e organizzate possono garantire’.

Le acquisizioni non rappresentano solo un’opportunit di business per gli investitori, ma anche una necessit per migliorare la qualit dell’assistenza. ‘Quando una multinazionale acquisisce una RSA, generalmente mantiene tutto il personale operativo, spesso ampliandolo se necessario’, sottolinea Destratis. ‘Il problema principale oggi non ridurre il personale, ma trovarne di qualificato, soprattutto per quanto riguarda gli OSS, una figura professionale tipicamente italiana che non esiste all’estero’.

Le motivazioni che spingono i proprietari di RSA a vendere sono diverse. In alcuni casi si tratta di gruppi internazionali che riorganizzano il proprio portafoglio, vendendo alcune strutture per investire in altre aree. In altri casi, il problema il passaggio generazionale: ‘Spesso i figli dei fondatori non vogliono proseguire l’attivit dei genitori e preferiscono investire in altri settori’, spiega Destratis.

L’industrializzazione del settore porta con s l’implementazione di sistemi gestionali avanzati, protocolli standardizzati e una maggiore attenzione alla qualit dell’assistenza. ‘Non si pu pi gestire una RSA in modo artigianale’, afferma Destratis. ‘Gli anziani meritano un’attenzione particolare e una professionalit che solo strutture ben organizzate possono garantire, soprattutto quando si tratta di pazienti non autosufficienti’.

A differenza di altri settori dove gli investimenti esteri possono portare alla delocalizzazione della produzione, nel caso delle RSA l’investimento rimane necessariamente sul territorio. ‘Chi investe in questo settore lo fa con una visione a lungo termine, contribuendo a migliorare un servizio essenziale per la popolazione’, conclude Destratis.

Il fenomeno delle acquisizioni nel settore delle RSA rappresenta quindi una risposta necessaria alle sfide demografiche che l’Italia sta affrontando. Secondo i dati di Italia Longeva, nel 2023 solo il 3,89% degli over 65 in Italia, pari a circa 540.000 persone, ha usufruito di cure domiciliari, evidenziando ulteriormente la necessit di potenziare le strutture residenziali.

In un Paese che invecchia rapidamente, garantire assistenza di qualit agli anziani diventa non solo un’opportunit di business, ma una necessit sociale. L’arrivo di investitori internazionali, con la loro capacit di standardizzare i processi e migliorare l’efficienza, potrebbe rappresentare un passo importante verso la creazione di un sistema di assistenza pi adeguato alle esigenze della popolazione anziana italiana.

Un fiume di lettere per Papa Leone XIV

Roma, 9 lug. (askanews) – Cartoline, lettere, biglietti d’auguri. Ma anche semplici fogli scritti a mano, spesso poche righe, cariche di emozione. un flusso quotidiano e ininterrotto quello che giunge da ogni parte del mondo al nuovo Papa Leone XIV, eletto l’8 maggio scorso.

Il centro di smistamento di Poste Italiane a Roma Fiumicino il primo a ricevere questa imponente mole di corrispondenza: circa 100 chili al giorno di posta diretta al Vaticano. Al momento non ancora possibile stabilire da quali Paesi provenga la maggior parte degli invii. Le lettere arrivano da ogni latitudine: dalle grandi citt, da villaggi lontani, da ospedali e dai bambini. Anche quando l’indirizzo incompleto o vago, basta la semplice dicitura – “Papa Leone XIV, Vaticano” – perch la lettera arrivi comunque a destinazione. Ogni busta trova la sua strada.

Gli addetti allo smistamento di Poste Italiane trattano questa posta con particolare attenzione e rispetto, pienamente consapevoli del valore simbolico e spirituale che custodisce. Anche se le buste restano chiuse, si intuisce che dentro ogni invio si cela una voce che cerca ascolto, una preghiera, un pensiero rivolto a chi oggi rappresenta una guida spirituale per milioni di fedeli nel mondo.

Il servizio del TG Poste

Tennis, Fognini, genio, sregolatezza e vittorie impossibili

Roma, 9 lug. (askanews) – “È difficile dire cosa farò. Voglio godermi l’estate con la famiglia, è quello che più desidero. Vedremo quello che verrà. Sono felice, ho vissuto dei momenti indescrivibili. Il tennis mi ha dato tutto, è bello uscire così.” E’ l’addio al tennis di uno dei personaggi più amati dal tennis italiano. Fabio Fognini, nato a Sanremo il 24 maggio 1987, noto per il suo talento cristallino e un carattere spesso imprevedibile in campo. Dotato di una grande sensibilità di tocco, un rovescio eccellente e un’ottima mobilità, è capace di colpi geniali e soluzioni imprevedibili, che lo rendono un avversario temibile su tutte le superfici, sebbene la terra battuta sia la sua preferita. Un mix di genio e sregolatezza. andando contro la tendenza moderna del tennis basato sulla pura potenza. Tuttavia, il suo carattere emotivo e a volte sopra le righe ha spesso influenzato le sue prestazioni. Fognini è noto per i “Fognini moments”, ovvero esplosioni di frustrazione o comportamenti che possono portarlo a perdere la concentrazione. Fognini ha raggiunto la sua migliore classifica in singolare al numero 9 del mondo (15 luglio 2019) e al numero 7 in doppio (20 luglio 2015). Tra le sue vittorie più significative il Monte-Carlo Masters 2019: Il suo titolo più prestigioso in singolare, un Masters 1000, che lo ha proiettato nella top 10 mondiale; l’Australian Open 2015 (doppio): In coppia con Simone Bolelli, ha conquistato il titolo di doppio, diventando la prima coppia italiana a vincere un Grande Slam maschile nell’era Open su una superficie diversa dalla terra rossa. Fognini ha vinto 9 titoli ATP in singolare, prevalentemente su terra battuta, tra cui Stoccarda e Amburgo (2013), Viña del Mar (2014), Umago (2016), Gstaad (2017), San Paolo, Bastad e Los Cabos (2018). Ha raggiunto i quarti di finale al Roland Garros (2011) e agli US Open (2015). Fabio Fognini è sposato con un’altra icona del tennis italiano, Flavia Pennetta, vincitrice degli US Open 2015. I due si sono uniti in matrimonio l’11 giugno 2016 a Ostuni, in Puglia, terra natale di Flavia. La loro unione è stata un evento molto seguito nel mondo dello sport e non solo. La coppia ha tre figli: Federico (nato nel 2017), Farah (nata nel 2019) e Flaminia (nata nel 2021). Flavia è spesso descritta da Fabio come la sua “prima consigliera”, un supporto fondamentale anche per la gestione del suo temperamento. In Coppa Davis la sua vittoria più iconica su Andy Murray a Napoli (2014): Una delle sue prestazioni più memorabili, dove ha battuto il campione scozzese Andy Murray in un match cruciale, contribuendo a portare l’Italia in semifinale.

Formula1, divorzio Red Bull-Horner dopo 20 anni e 8 titoli

Roma, 9 lug. (askanews) – Si chiude una storia di oltre vent’anni in F1: con effetto immediato Christian Horner non è più il team principal del team Red Bull, dove ha vinto 8 titoli piloti e 6 costruttori. Inoltre 124 vittorie, 107 pole position, 287 podi. Cambia il ruolo anche di Mekies: non sarà più team principal della Racing Bulls, ma sostituirà proprio Horner nella scuderia anglo-austriaca anche come CEO. Mekies, a suo volta, lascia il ruolo di team principal nel team con sede a Faenza ad Alan Permane. Intanto, la Red Bull ha salutato ufficialmente Christian Horner con un post diffuso sui propri canali social: “Grazie per tutto Christian, rimarrai per sempre una parte importante della storia della nostra squadra”.

Fi, Tajani: P.S.Berlusconi scende in campo? "Magari!"

Roma, 9 lug. (askanews) – “Magari! Però dipende da lui…”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha risposto ai giornalisti che, nel Transatlantico della Camera, gli chiedevano della possibilità che Pier Silvio Berlusconi scenda in campo nell’agone politico.

“Se scende è un’ottima cosa, saremmo assolutamente contenti più quelli che scendono in campo sono di peso” meglio è… “Poi lui col nome che porta…”. Però, ha aggiunto il segretairo nazionale di Forza Italia, “dipende da lui il se e il quando… Se lo deciderà sarà sempre un fatto positivo… Il fatto che la famiglia Berlusconi si interessi ai destini di Forza Italia significa che ci tengono, ci sostengono, devo dire sempre con grande garbo e con discrezione”.

Addio al tennis di Fabio Fognini: "Esco a testa alta"

Roma, 9 lug. (askanews) – Il tennis saluta uno dei suoi personaggi più carismatici e imprevedibili, Fabio Fognini. L’azzurro ha annunciato il ritiro dal circuito professionistico al termine di una carriera ventennale. Un addio in grande stile, sul Campo Centrale di Wimbledon, contro il numero uno del mondo Carlos Alcaraz, un match che lo stesso Fognini ha definito una “sconfitta/vittoria”.

“È stata una bella corsa. In venti anni dentro al circuito ho avuto la fortuna di giocare contro i più forti della storia, contro i due giocatori più forti del presente e di giocare una partita con Alcaraz in maniera inaspettata,” ha dichiarato Fognini in conferenza stampa. “È stato tutto bello. Mi mancherà un po’ la competizione, un po’ meno la routine. Sono entrato in punta di piedi ed esco a testa alta con una sconfitta/vittoria sul Centrale di Wimbledon che per il Fabio Fognini ragazzino, ad Arma di Taggia, è una cosa bellissima.” Un’uscita di scena da sogno per un giocatore che ha sempre vissuto di emozioni forti.

La decisione, maturata negli ultimi anni complici infortuni e un ranking in calo, è stata difficile ma necessaria. “Ho fatto questo lavoro per 20 anni e non so fare altro, però penso che non potevo chiedere un’uscita migliore. Stavo competendo male, ci sono stati gli infortuni che hanno portato a vincere poche partite e perdere ranking. Queste cose hanno giocato contro. La vita è un cerchio che si chiude. Serve anche coraggio per dire basta,” ha ammesso il tennista ligure. La partita con Alcaraz, nonostante la sconfitta, è stata un inno alla sua indole combattiva: “Dopo due set con Alcaraz ero morto, ma l’inerzia della partita e la voglia di competere ha fatto sì che io continuassi e si creasse questa cornice. Penso sia stata una sconfitta/vittoria, non sono mai riuscito a viverla così intensamente. È stata bella soprattutto la fine. Carlos quando ha salutato il pubblico, il modo in cui sono uscito dal Centrale e il modo in cui sono andato negli spogliatoi. Queste cose valgono più di una sconfitta e farlo in questo campo qua, davanti alla mia famiglia, vale più di qualsiasi partita viva.”

Il Papa ha ricevuto in udienza il presidente dell’Ucraina Zelensky

Città del Vaticano, 9 lug. (askanews) – Papa Leone, in questi giorni a Castel Gandolfo per un breve periodo di riposo, ha ricevuto il presidente Zelenskiy sulla soglia di una stanza della residenza di Villa Barberini, una delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo. Il pontefice e il presidente ucraino si sono stretti la mano e Zelenskiy ha detto “thank you so much…” in lingua inglese, e poi ha fatto un complimento per la bella vista che ha potuto ammirare fuori dalla finestra della stanza del palazzo e che dava sui Castelli romani e sul lago.

Dunque, il Papa e Zelensky si sono seduti uno di frote all’altro per il colloquio privato. Il Papa, a questo punto, dopo aver avuto conferma che poteva rivolgersi a lui in lingua inglese ha detto al presidente: “How are things going?” (“Come stanno andando le cose?”).

Esce "L’arte dell’attenzione" di Jean-Yves Leloup

Roma, 9 lug. (askanews) – Esce “L’arte dell’attenzione. Per abitare l’istante in pienezza”. Una ‘sosta’ nella frenetica corsa del quotidiano per recuperare il valore dell’istante presente TS Edizioni pubblica, anche in formato e-book, L’arte dell’attenzione. Per abitare l’istante in pienezza di Jean-Yves Leloup, teologo e scrittore francese.

In un mondo che corre veloce, dove l’attenzione è frammentata e il tempo sembra sfuggirci tra le dita, questo libro ci invita a rallentare. A fermarci. A guardarci dentro. Attraverso un percorso fatto di riflessioni semplici e profonde, Jean-Yves Leloup ci conduce in un viaggio di introspezione dove ogni pagina diventa uno specchio: non solo per osservare noi stessi, ma per riconoscerci, accoglierci e, forse, trasformarci.

Leggiamo nella presentazione del testo, tradotto da Anna Maria Foli: “Attraverso una prosa limpida e una saggezza esperienziale, l’autore ci invita a interrogarci su cosa significhi davvero “essere presenti”, offrendo un percorso che unisce psicologia, spiritualità e pratica religiosa”. Al centro di queste riflessioni, nate dal cuore della tradizione cristiana ma aperte a un orizzonte più ampio, c’è l’attenzione: la capacità – ormai rara – di essere presenti, di ascoltare ciò che accade dentro e fuori di noi. E poi la spiritualità, intesa non come dogma o religione, ma come esperienza viva, quotidiana, accessibile a chiunque scelga di abitare davvero il proprio sentire. “Con una profondità che non rinuncia mai alla semplicità, Leloup, che è presbitero, filosofo, teologo ma anche dottore in psicologia, esplora le ferite dell’ego, i meccanismi dell’autodifesa psichica, la sete di senso e la nostalgia di Dio. Il cammino che ci propone è insieme terapeutico e mistico, personale e universale: un invito a lasciar morire ciò che è falso per accogliere una verità più grande, che trasforma dall’interno. Non si offrono ricette rapide né consolazioni facili. È un testo che provoca, che spinge a guardarsi dentro, che risveglia. È per chi ha il coraggio di mettersi in cammino, per chi coltiva il desiderio di lasciarsi cambiare dalla pratica dell’attenzione, dalla bellezza della preghiera silenziosa, e dalla chiamata a una vita pienamente umana e radicalmente spirituale”.

Questo libro non offre risposte definitive, ma domande giuste. Non propone una via unica, ma strumenti per orientarsi. Per chi sente il bisogno di riscoprire la propria interiorità, di ritrovare un senso più pieno nella vita, queste pagine possono essere una guida gentile, uno stimolo sincero, un compagno di cammino.

Scrive l’autore in apertura del testo: “Ciò che chiamiamo ‘terra d’esilio’ è spesso una ‘terra promessa’ alla quale manca soltanto la nostra attenzione. Se bisogna tornare da qualche parte, tornare a ciò che è, non c’è altra via che l’attenzione, che sia sensibile, affettiva, intellettuale o spirituale… “I beni più preziosi non devono essere cercati, ma attesi”: è dalla qualità della nostra attesa, o del nostro desiderio, che nasce la qualità della nostra attenzione. L’attenzione è allora un altro nome dell’Amore, quando questo non si accontenta delle emozioni o delle buone intenzioni, ma diventa esercizio quotidiano di un incontro con ciò che è, con ciò che siamo. Attraverso i labirinti delle nostre preoccupazioni, bisognerà conservare un filo di vigilanza gioiosa. Senza questa vigilanza, come potremmo riconoscere la Presenza Unica sotto le sue forme molteplici e gustare il Sapore (la Sapienza)? Come potremmo “prenderci cura dell’Essere”?”.

Il Mascagni Festival approda all’Expo di Osaka

Roma, 9 lug. (askanews) – Il Padiglione Italia dell’Expo 2025 di Osaka ospiterà in anteprima mondiale “Cavaller-Ia Rusticana: L’amore ai tempi del digitale”, uno degli eventi artistici più attesi e innovativi dell’Esposizione Universale. Un’opera visionaria, al confine tra lirica e intelligenza artificiale, che proietta la tradizione musicale italiana nel cuore del dibattito culturale globale sul futuro dell’arte, dell’identità e dell’emozione umana.

Prodotto dal Mascagni Festival di Livorno in collaborazione con Regione Toscana, lo spettacolo rappresenterà l’Italia e la città di Livorno nel mondo, celebrando la potenza espressiva del suo compositore più illustre: Pietro Mascagni.

Un duello simbolico tra umano e macchina Per la prima volta nella storia dell’opera, un ensemble di cantanti lirici e un pianista interpreteranno dal vivo le immortali melodie di Cavalleria Rusticana, mentre un’intelligenza artificiale autonoma, chiamata AURA-3025, le rielaborerà in tempo reale generando una versione digitale parallela e inedita. Lo spettacolo sarà una vera e propria performance immersiva che mescola opera lirica, filosofia, tecnologia e visione futuristica.

AURA-3025, protagonista narrante, è una coscienza artificiale che vaga su una Terra disabitata, alla ricerca di ciò che gli algoritmi non possono calcolare: amore, dolore, fragilità, vendetta. Emozioni umane che l’arte ha sempre custodito — e che la macchina tenta invano di decifrare.

La “Sfida Intermezzo”: l’anima contro il codice Momento clou dello spettacolo sarà la “Sfida Intermezzo”, in cui il celebre intermezzo sinfonico di Cavalleria Rusticana verrà eseguito dal vivo da un pianista e poi replicato — istantaneamente — dall’Intelligenza Artificiale. Un confronto provocatorio e poetico tra la perfezione dell’algoritmo e l’imperfezione umana, tra gesto e cuore, tra codice e carne.

“Portare il Mascagni Festival all’Expo è una responsabilità immensa e un’occasione storica,” afferma Marco Voleri, Direttore Artistico del Festival. “Questa produzione non è solo uno spettacolo: è una domanda aperta sull’anima dell’arte e sul nostro destino culturale. Rappresentiamo Livorno, la Toscana e l’Italia con l’orgoglio di chi sa innovare restando fedele alle proprie radici.”

VERSO IL “MASCAGNI DAY” 2025 – LIVORNO CAPITALE DELLA LIRICA DIGITALE Dopo il debutto mondiale a Osaka, il Mascagni Festival dà appuntamento al pubblico nazionale ed internazionale a Livorno il 2 agosto 2025, in occasione dell’80° anniversario della scomparsa di Pietro Mascagni. Una giornata speciale, proclamata “Mascagni Day”, che inaugurerà ufficialmente l’edizione 2025 del Festival con una serie di eventi unici tra opera, tecnologia e celebrazione civile.

Livorno, città natale di Mascagni, si prepara ad accogliere il mondo per un festival che guarda al futuro con radici salde nel proprio passato, confermandosi crocevia internazionale di arte, innovazione e bellezza.

P.S.Berlusconi: non penso alla politica, ma non la escludo nel mio futuro

Cologno Monzese, 9 lug. (askanews) – “Io ho 56 anni, mio padre è entrato in politica a 58… io oggi non ho nessuna intenzione e non penso alla politica. Guardando al futuro non lo escludo, ma così come non escludo tante altre cose nella mia vita, ossia che a un certo punto io possa dire ‘sai che c’è, una sfida completamente nuova, perché no?’. Ma è sciocco parlarne oggi, perché oggi non ha alcuna concretezza”. Così Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe-Mediaset, a margine della presentazione alla stampa dei nuovi palinsesti tv.

“Io sono felicissimo di fare quello che faccio, amo Mediaset, amo i miei collaboratori, ho una squadra che è sempre più mia”, ha proseguito. “Detto questo, io amo il rapporto con le persone. La passione nei confronti del rapporto con le persone normali è una cosa che a me travolge, quindi tendo a far coincidere la politica con questa passione, ma la politica è anche tante altre cose, tra cui compromessi trattativa, quindi non lo so…”. Pier Silvio Berlusconi ha comunque escluso che una sua eventuale futura discesa in campo potesse partire da Milano, dove si voterà per il sindaco nel 2027: “io non vivo a Milano e non vivo Milano”, ha detto.

Parlando di Forza Italia, il giudizio sulla gestione di Tajani “assolutamente sì” è positivo, “se non ci fosse Tajani bisognerebbe inventarlo”, ha detto, “ma questo non vuol dire che non si possa sempre fare meglio e io stimolo Tajani a guardare avanti e a introdurre nella squadra del partito presenze nuove, che non vuol dire necessariamente giovani”. “Bisogna guardare avanti – ha concluso -, oggi il mondo della politica ha delle mancanze di leadership, bisogna far crescere i leader. E’ una questione di apertura, di visione del futuro”.

Schlein: bonus trasporti per gli studenti, fino a 300 euro l’anno

Roma, 9 lug. (askanews) – Il Pd propone un bonus per agevolare la “mobilit degli studenti” tra i 14 e i 24 anni. Durante una conferenza stampa nella sede del partito i democratici hanno illustrato la proposta che prevede un aiuto di 250 euro l’anno, che pu arrivare a 300 euro “se il percorso richiede l’uso di pi mezzi di trasporto”.

La misura rivolta ai giovani con Isee familiare non superiore ai 30mila euro. “Da qui parte una campagna nazionale”, ha spiegato la segretaria Elly Schlein.

“La proposta ha due obiettivi – ha insistito la segretaria – sostenere le famiglie e costruire una cultura della mobilit sostenibile attraverso l’uso del trasporto pubblico locale”.

Ius Scholae, P.S.Berlusconi: non condivido tempi e modi, altre le priorità

Cologno Monzese, 9 lug. (askanews) – Sullo ius scholae “condivido in linea di massima il principio ma onestamente ho dei dubbi sulla priorità, non mi sembra una necessità tra le prime per gli italiani, tempi e modi mi vedono un po’ scettico, questo è il mio pensiero”. Lo ha detto Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe-Mediaset, nel corso della presentazione alla stampa dei nuovi palinsesti.

“E’ assolutamente falso che Tajani porti avanti lo ius scholae seguendo le indicazioni ideali di me e Marina – ha proseguito -. Se metto sulla bilancia ‘sei più a favore o contro’ io sono più contro che a favore: più contro perchè non è il momento, non mi sembra nelle prime cinque priorità del paese e degli italiani”.

Gran Paradiso Film Festival, la 28 edizione tra natura e IA

Aosta, 9 lug. (askanews) – Un laboratorio di idee, visioni, emozioni. Cos pu essere definito il Gran Paradiso Film Festival, il festival di cinema naturalistico curato dalla Fondation Gran Paradis la cui 28esima edizione si terr dal 28 luglio al 10 agosto 2025 a Cogne e nelle altre valli del Gran Paradiso. Luned 7 luglio, nella sede del Palazzo Regionale ad Aosta, stata celebrata la conferenza stampa di presentazione, alla presenza delle istituzioni locali.

Cos Luisa Vuillermoz, Direttrice Artistica Gran Paradiso Film Festival e Direttrice Fondation Grand Paradis: “Il Gran Paradiso Film Festival cresciuto progressivamente. il terzo festival di cinema internazionale wildlife al mondo ed cresciuto perch un evento culturale coerente con il territorio del Parco Nazionale Gran Paradiso. Crediamo che proporre un messaggio di conservazione della natura in un parco sia qualcosa che “parli” e viene amplificato. Il Festival nato a Cogne, che resta il cuore, ma si allargato a tutte le valli del Gran Paradiso, generando un indotto importante e riuscendo a esportare l’immagine della Valle d’Aosta e del Gran Paradiso nel mondo”.

Nel corso della presentazione stato lanciato anche il progetto “La S.I.B.I.L.L.A. del Gran Paradiso”, una nuova applicazione che utilizza l’intelligenza artificiale generativa applicata al turismo naturalistico e culturale.

“Il tema del festival di quest’anno riguarda le forme dell’intelligenza: animale, umana e artificiale. In un momento in cui assistiamo alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale, abbiamo voluto parlarne mettendola a confronto con l’intelligenza animale raccontata nei film e con l’intelligenza umana che governa in ogni modo tutto questo. Abbiamo voluto quindi proporre una sperimentazione, un progetto che si chiama “La S.I.B.I.L.L.A. del Gran Paradiso”, un sistema basato su intelligenza artificiale generativa che consente di accogliere i visitatori nel parco del Gran Paradiso e dare loro informazioni in tutte le lingue, a qualsiasi ora, sullo smartphone. La S.I.B.I.L.L.A. mi aiuter a condurre questa 28esima edizione del Festival”.

“Parliamo di una piccola applicazione dell’intelligenza artificiale che si chiama S.I.B.I.L.L.A., un acronimo che richiama la Sibilla Cumana e le sue profezie – afferma Luciano Caveri, assessore regionale agli affari europei, innovazione, Pnrr e politiche nazionali per la montagna -. L’intelligenza artificiale uno dei temi su cui sta puntando la Regione Valle d’Aosta attraverso diversi progetti. Il tassello pi grande all’interno del Pnrr. Stiamo facendo delle scelte d’intesa con il Dipartimento che si occupa del digitale a Roma: la Valle stata scelta come area test per una serie di sperimentazioni importanti che andranno a cambiare profondamente sia la Regione, sia il rapporto tra la Regione e la popolazione”.

Il Gran Paradiso Film Festival, nel corso della sua attivit, ha potuto contare sulla collaborazione di diversi soggetti ed istituzioni e ha ospitato personalit illustri. Quest’anno, l’ospite d’onore della serata degli awards sar Stefano Accorsi, uno tra i volti pi amati del cinema italiano.

Tumore del colon-retto, arriva nuova terapia per l’Italia

Milano, 9 lug. (askanews) – Una nuova via per il trattamento del tumore metastatico del colon-retto. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha infatti approvato la rimborsabilit del fruquintinib, nuova opzione terapica di Takeda che apre a soluzioni diverse e innovative per pazienti con tale patologia. Abbiamo parlato con Filippo Pietrantonio, Direttore SS Oncologia medica gastroenterologia – Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori – Milano:

“Il tumore del colon-retto definito uno dei big killer perch le diagnosi sono circa di 48 mila per anno in Italia, soltanto in Italia, sappiamo che possiamo fare molto per la prevenzione di questa patologia, la prevenzione primaria si basa sull’eliminazione dei fattori di rischio, eliminazione non vuol dire essere esenti dalla patologia ma ridurre sensibilmente il rischio di ammalarsi come uno stile di vita corretto”.

Il carcinoma del colon-retto rappresenta a oggi circa il 10% dei tumori diagnosticati a livello globale, colpisce entrambi i sessi soprattutto nella fascia di et che va dai 60 ai 75 anni. Con il fruquintinib la medicina fa un grande passo in avanti, in un settore dove in precedenza i bisogni clinici rimanevano limitati e insoddisfatti. poi intervenuta Sara Lonardi, Direttore UOC Oncologia 1 e Direttore Dipartimento di Oncologia Media IOV / IRCCS Padova:

“S, finalmente oggi abbiamo a disposizione nel sistema sanitario nazionale la prescrivibilit di FruQuintinib, una nuova molecola biologica che si somministra in compresse, quindi per via orale, ai pazienti affetti da carcinoma del colon-retto metastatico che siano risultati resistenti alle precedenti linee standard di trattamento”.

Soddisfazione anche per Takeda, da sempre grande player in materia di ricerca e sviluppo in oncologia e oggi forte di aver portato ai pazienti una innovazione concreta. Infine abbiamo parlato con Stefano Sommella, Oncology Country Head Takeda Italia:

“Come azienda ci fa piacere essere un elemento importante di questa galassia di diverse aiuti e soluzioni che possono occuparsi di questa patologia che cos importante e che sta affliggendo cos tanti pazienti in Italia e in tutto il mondo”.

La prevenzione poi. Essenziale. Uno stile di vita sano, una dieta equilibrata e controlli ciclici completi. Buone pratiche da affiancare sempre alla componente medica, come con fruquintinib fa un passo deciso nel futuro.

Almasri, opposizioni chiamano Nordio in Parlamento: ha mentito. Pd-M5S-Avs: si dimetta

Roma, 9 lug. (askanews) – Il ministro della giustizia Carlo Nordio deve venire nell’aula del Senato per un’informativa urgente sul caso Almasri. La richiesta è arrivata dalle opposizioni unite durante la capigruppo di Palazzo Madama. Si tratta di una “richiesta unitaria di tutte le opposizioni”, ha precisato il presidente dei senatori dem Francesco Boccia, insieme ai capigruppo di M5S, Avs e Iv, Stefano Patuanelli, Peppe de Cristofaro e Raffaella Paita (Iv).

Pd, M5S e Avs, in particolare, attaccano il ministro che “ha mentito al Parlamento” e lo invitano a “dimettersi”. Il fatto che abbia mentito è incontestabile da quanto è emerso, ha sottolineato Patuanelli, poiché Nordio aveva affermato di “essere venuto a conoscenza della vicenda il giorno 20 e invece dal giorno precedente avrebbe potuto intervenire per rendere lecito quell’arresto. Una persona seria dovrebbe dimettersi immediatamente. Il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha “risposto” che riferirà la richiesta al ministro Nordio.

Domani è previsto un question time con il ministro, ma le opposizioni ritengono che non possa essere la sede per rispondere su un fatto così “grave”. La richiesta è stata quindi quella di “dare dignità al passaggio informativo fermandosi dopo il question time o darci una giornata alternativa”.

Se Nordio non dovesse garantire un’informativa in tempi rapidi? “E’ chiaro che se non avremo una risposta entro il question time non staremo lì a parlare di sesso degli angeli”, ha detto Patuanelli.

Per il capogruppo di Avs, Peppe de Cristofaro, è una “vicenda clamorosa e non si puó chiudere nei due minuti del question time. Nella storia della nostra Repubblica si sono dimessi ministri per motivi infinitamente meno gravi. Sembra incredibile che Nordio abbia raccontato una balla al Parlamento. Io ho già detto stamattina tramite comunicato al ministro Nordio che dovrebbe dimettersi ma non mi basta un comunicato stampa, glielo voglio dire qua e lo voglio dire davanti alui e soprattutto lo voglio dire davanti al paese e voglio sapere cosa dice al paese: se ammette di aver raccontato una bugia, per quale ragionepperché evidentemente dietro ci sono questioni indicibili, siamo di fronte a un fatto di prima grandezza che merita tutto l’approfondimento del caso”. (segue)

Ue, Schlein: da von der Leyen aspettiamo un segnale concreto per decidere

Roma, 9 lug. (askanews) – I socialisti hanno chiesto un “segnale concreto di impegno” a Ursula von der Leyen e decideranno come votare sulla mozione di sfiducia solo dopo aver valutato la risposta della presidente della Commissione Ue. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein a margine di una conferenza stmapa. “Aspettiamo questo segnale concreto prima del voto di domani, stiamo appoggiando il negoziato che sta portando avanti il gruppo con la sua capogruppo Iratxe Garcia Perez e decideremo insieme”.

Toscana, Schlein: Giani? Obbiettivo sempre sono alleanze vincenti e unitarie

Roma, 9 lug. (askanews) – In Toscana come nelle altre regioni in cui si voterà l’obiettivo è “costuire alleanze vincenti e competitive, con il solito criterio testardamente unitario”. La segretaria Pd Elly Schlein, durante una conferenza stampa, risponde così quando le viene chiesto se verrà ricandidato Eugeni Giani.

“Stiamo naturalmente lavorando per riuscire a costruire le alleanze vincenti all’interno delle sei regioni che vanno al voto”, ha spiegato. “Lo stiamo facendo con il solito criterio testardamente unitario, ormai conoscete, per riuscire a costruire alleanze inclusive delle forze politiche e civiche che suppongono a questa destra. E sono certa che lo faremo. Per cui stiamo lavorando per chiudere le alleanze più competitive e più forti in tutte se regioni che vanno al voto”.

Pd, Schlein: sondaggi? I voti dicono che la linea rinnovata funziona

Roma, 9 lug. (askanews) – I sondaggi lasciano il tempo che trovano, i risultati delle elezioni dicono che il Pd negli ultimi due anni ha avuto un “aumento medio di più dell’8%”, dove si è votato, e questo dimostra che “la nostra proposta rinnovata sta funzionando”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein durante una conferenza stampa.

A chi le chiedeva come mai Fdi nei sondaggi sia ancora intorno al 30%, nonostante la situazione negativa denunciata dal Pd, la Schlein ha risposto: “I sondaggi lasciamo volentieri a destra di Meloni, noi però poi vinciamo le elezioni. Le abbiamo vinte a Genova, ad Assisi, a Ravenna, a Taranto, le abbiamo vinte in Emilia romagna e in Umbria, le abbiamo perse per 8mila voti in Liguria…”.

Ha aggiunto la leader Pd: “Sarebbe interessante fare un raffronto europeo, dalla Francia, di quanti partiti che due anni fa perso le elezioni e si trovavano purtroppo al loro minimo storico nei sondaggi – a proposito di sondaggi – al 14% e nel giro di due anni hanno potuto mettere un +10% e fare di voti veri il 24% alle europee”.

In generale, “se guardiamo i risultati di amministrative e regionali posso dire che in tutte regioni dove si è presentato il Partito democratico in questi ultimi due anni – dove abbiamo vinto e dove abbiamo perso – c’è stato un aumento medio dell’8%. Io non so quante altre forze politiche in Europa abbiano avuto questi dati, ma devo dire che noi siamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo facendo. Il partito – grazie alla nostra proposta rinnovata, credibile – sta funzionando, i risultati lo dicono. I sondaggi li lasciamo festeggiare gli altri. Però avremo presto altre occasioni per dimostravi che quando tratta di andare a convincere i cittadini siamo competitivi e molto spesso vinciamo”.

Il Papa: siamo in un mondo che brucia per il surriscaldamento e le guerre

Città del Vaticano, 9 lug. (askanews) – Ormai viviamo “in un mondo che brucia, sia per il surriscaldamento terrestre sia per i conflitti armati”, un mondo che rende “tanto attuale il messaggio di Papa Francesco nelle sue Encicliche ‘Laudato sì’ e ‘Fratelli tutti'”. Così Papa Leone XIV nella sua omelia per la messa, la prima in assoluto, per la “Custodia del Creato”, celebrata stamane a Borgo Laudato si’ di Castel Gandolfo.

Il pontefice, ricordando l’intuizione del suo predecessore che tanto ha insistito nel suo pontificato sui temi della difesa dell’ambiente e della casa comune ha poi aggiunto, parlando a braccio, “in questa bellissima giornata, innanzitutto vorrei invitare tutti, cominciando da me stesso, a vivere quel che stiamo celebrando nella bellezza di una cattedrale, si potrebbe dire ‘naturale’, con le piante e tanti elementi della creazione che ci hanno portato qui per celebrare l’Eucaristia, che vuol dire: rendere grazie al Signore”.

“Vorrei dire grazie a voi – ha poi aggiunto il pontefice rivolgendosi ai presenti – in questo momento, in questa occasione, per tutto quello che fate seguendo questa bellissima ispirazione di Papa Francesco che ha dato questa piccola porzione, questi giardini, questi spazi proprio per continuare la missione tanto importante riguardo a tutto quello che conosciamo dopo 10 anni dalla pubblicazione di Laudato si’: la necessità di curare la creazione, la casa comune”.

Trasporti, Schlein: bonus per gli studenti, fino a 300 euro l’anno

Roma, 9 lug. (askanews) – Il Pd propone un bonus per agevolare la “mobilità degli studenti” tra i 14 e i 24 anni. Durante una conferenza stampa nella sede del partito i democratici hanno illustrato la proposta che prevede un aiuto di 250 euro l’anno, che può arrivare a 300 euro “se il percorso richiede l’uso di più mezzi di trasporto”.

La misura è rivolta ai giovani con Isee familiare non superiore ai 30mila euro. “Da qui parte una campagna nazionale”, ha spiegato la segretaria Elly Schlein.

“La proposta ha due obiettivi – ha insistito la segretaria – sostenere le famiglie e costruire una cultura della mobilità sostenibile attraverso l’uso del trasporto pubblico locale”.

A Copenaghen “il ristorante in bicicletta” dello Chef Morten

Copenaghen 9 lug. (askanews) – Cucinare viaggiando in bicicletta, assaggiare piatti tipicamente danesi o ricette prelibate “on the road”, mentre si pedala attraverso la citt. Un’esperienza a 360 gradi che coniuga enogastronomia, turismo lento e sostenibilit. ci che propone da una ventina di anni Morten, meglio conosciuto come “lo chef dei ciclisti”, a Copenaghen. Abbiamo partecipato al tour, soffermandoci lungo il fiume, nel quartiere Christiania della capitale danese, e vicino ai canali che attraversano la citt.

“Il mio concept e la mia filosofia – dice ad askanews – consistono nel fatto che con questa cucina in bicicletta siamo in grado di girare per Copenaghen e di fare cinque portate. Iniziamo con un incontro, una presentazione. Consegniamo ai nostri ospiti borse, posate, bicchieri anche per il vino. E iniziamo il tour. E’ un ristorante speciale: mangiamo mentre scopriamo nuovi posti. Anche per me un’emozione, per restare in contatto con l’intera citt.

Un’esperienza ‘appetibile’ per il pubblico pi vario: dai turisti ai residenti, per compleanni o semplicemente per vivere una serata diversa.

“Un’esperienza totale. Esattamente – prosegue -. Noi offriamo non solamente il cibo, ma offriamo una esperienza piuttosto originale. un ristorante itinerante, con un menu da assaggiare diffuso in tutta Copenaghen. E poi, ogni volta cambiamo ambientazione, e piatto. Abbiamo appena mangiato gamberetti fritti nel quartiere Christiana, poi un’altra specialit vicino al lago. Il prossimo piatto potrebbe essere servito nel parco o nel centro di Copenaghen, in un vicolo. E’ un modo molto divertente e bello di cenare mentre si pedala all’aperto e si scopre la citt che si sta visitando”. Per maggiori info: https://www.cykelkokken.dk/

Servizio di Serena Sartini

Immagini e montaggio di Carla Brandolini

Dazi Usa, von der Leyen: rischi, ma anche opportunità per l’Ue

Bruxelles, 9 lug. (askanews) – I negoziati sui dazi con gli Stati Uniti continuano “giorno e notte”, l’Ue vuole una soluzione negoziata, ma si prepara a tutti gli scenari, e resterà ferma sulla difesa dei propri interessi e dei propri princìpi. Questo è “il momento del rischio, ma anche delle opportunità da cogliere per l’Ue, per sviluppare accordi commerciali con altre economie nel mondo, che sono alla ricerca di “partner su cui poter contare”. Lo ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, oggi a Strasburgo, durante il suo intervento nella plenaria del Parlamento europeo, nel dibattito sui risultati dell’ultimo Consiglio europeo.

“Da febbraio – ha ricordato von der Leyen -, gli Stati Uniti hanno imposto dazi sul 70% del loro commercio totale con l’Ue. L’entità e la portata di queste misure non hanno precedenti. La nostra linea – ha affermato – è stata chiara: saremo fermi. Preferiamo una soluzione negoziata, per questo stiamo lavorando a stretto contatto con l’Amministrazione statunitense per raggiungere un accordo. E ho avuto uno scambio positivo con il Presidente Trump all’inizio di questa settimana per contribuire a far progredire le cose. Stiamo cercando un quadro affidabile, su cui poter continuare a costruire il nostro commercio comune”.

“Quindi – ha ribadito la presidente della Commissione – il messaggio è chiaro: restiamo fedeli ai nostri principi, difendiamo i nostri interessi, continuiamo il lavoro in buona fede. E ci prepariamo a tutti gli scenari”. “Il motivo per cui lavoriamo giorno e notte per trovare una soluzione – ha continuato von der Leyen – è perché crediamo che i dazi siano dannosi per le imprese. E non siamo gli unici al mondo: dall’inizio del nostro nuovo mandato, abbiamo già concluso nuovi accordi con Mercosur, Messico, Svizzera. Lavoreremo per finalizzare l’accordo con l’India entro la fine dell’anno: sarà un’enorme opportunità, un mercato enorme. E ce ne saranno altre. Perché il mondo – ha sottolineato – è alla ricerca di partner su cui poter contare, e naturalmente l’Europa è uno di questi partner. E per noi è un elemento chiave della nostra politica economica estera. Un elemento chiave Della nostra competitività”. Von der Leyen, ha ricordato ancora, a questo proposito, “l’enorme mercato del Mercosur, le possibilità per le nostre imprese e i consumatori di entrambe le parti”.

“Questi negoziati commerciali con questi diversi paesi – ha osservato ancora la presidente della Commissione – possono aprire immense nuove opportunità e mercati per le aziende europee. Quindi, sì, questo è il momento del rischio per l’Europa. Ma è anche – ha concluso – il momento delle opportunità per l’Europa, ed è un momento da cogliere immediatamente da parte di tutti noi”.

M.O., Netanyahu: nuove opportunità di espandere Accordi di Abramo

Roma, 9 lug. (askanews) – Dopo il suo secondo incontro in due giorni con il presidente americano Donald Trump alla Casa Bianca, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha riferito di “opportunità per ampliare il cerchio della pace ed espandere gli Accordi di Abramo”.

“Oggi ho avuto un altro incontro con il presidente Trump alla Casa Bianca, seguito da un breve incontro con il vicepresidente Pence – ha detto Netanyahu in una dichiarazione video riportata dai media israeliani – ci siamo concentrati sugli sforzi per liberare i nostri ostaggi. Siamo determinati a raggiungere tutti i nostri obiettivi: liberare tutti i nostri ostaggi, eliminare le capacità militari e di governo di Hamas e garantire così che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele”.

“Qui si aprono opportunità per ampliare il cerchio della pace, per espandere gli Accordi di Abramo. Stiamo lavorando a questo con tutte le nostre forze”, ha concluso il premier.

Giorgetti: valuto un ente dedicato alla riscossione dei tributi locali

Roma, 9 lug. (askanews) – “La riscossione degli locali richiede strumenti dedicati”. Lo ha detto il ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, in audizione alla Camera sul Federalismo fiscale.

“E’ ondamentale un riequilibrio strategico dell’Agenzia delle entrate – ha aggiunto – anche valutando un nuovo ente dedicato alla riscossione dei tributi locali, che potrebbe beneficiare delle economie di scala dell’Agenzia delle entrate, con una struttura informatica avanzata”.

Il mondo che cammina sulla sabbia

Succede d’estate, quando il sole batte alto e la pelle profuma di salsedine. Siamo lì, sdraiati sul tempo lento delle ferie, mentre il mare canta in sottofondo la sua cantilena antica. Il palcoscenico è la sabbia, e noi siamo spettatori distratti.

All’improvviso, tra un sorso d’acqua e una pagina letta a metà, compare una figura. Cammina con passo costante, con una borsa piena di tutto e forse di niente. È uno dei tanti venditori ambulanti che attraversano le spiagge come satelliti attorno al nostro mondo spensierato. Hanno pelle bruciata dal sole e occhi profondi come pozzi di storie non dette.

Offrono elastici per capelli, braccialetti che luccicano al sole, occhiali, massaggi improvvisati sotto l’ombrellone. Le mani si muovono rapide, abituate a leggere i desideri fugaci dei bagnanti.

A volte si fermano. Ti guardano negli occhi e, con un italiano rotto ma sincero, ti raccontano un frammento della loro vita. Parlano della Cina, dell’Africa, di un villaggio, di una madre lontana. Parlano di sogni cuciti dentro a un borsone. Ti raccontano del mare, del freddo, della paura. Della speranza che non si spegne, anche quando l’orizzonte è solo un’idea.

E tu ascolti. Ti passa un brivido lungo la schiena, anche se il sole continua a bruciare.

Ti senti piccolo, lì, sotto il tuo ombrellone colorato. Ti accorgi che il mondo non è solo quello che hai prenotato su un sito mesi fa. Il mondo è lì, che cammina davanti a te, con una borsa e un cuore gonfio di passato.

È un’umanità migrante quella che popola le nostre spiagge. E mentre il mare bagna silenzioso i piedi dei passanti, capiamo che non è solo sabbia sotto di noi, ma terra comune.

Così, tra un venditore di cocco e uno di collane, tra chi chiede due euro per un’associazione e chi offre un sorriso, l’estate ci sbatte davanti la verità: il mondo non è altrove. È qui. Cammina sulla sabbia, sotto il sole che per noi è piacere e per altri è fatica. Hanno attraversato deserti e mari per arrivare dove noi ci lamentiamo del caffè troppo caro.

E mentre ci stendiamo di nuovo sul telo, fingendo di non vedere, loro continuano a camminare. Sempre un passo oltre la nostra distrazione.

Noi torneremo a casa, abbronzati. Loro continueranno a cercare un futuro che somigli, almeno un po’, a una vita normale.

Ma dentro quei passi, tra la sabbia rovente e le parole spezzate, c’è qualcosa che resta. Una speranza che non si arrende. Silenziosa, sì. Ma viva. E quel brivido che ci attraversa sotto il sole… non è solo compassione. È la vita degli altri che si avvicina alla nostra. E ci chiede, senza parlare: “Tu, mi vedi davvero?”.

Endurance, Gianluca Laliscia ed Ego Agylla vincono a Torgnon

Roma, 9 lug. (askanews) – È una vittoria che va ben oltre il semplice risultato sportivo quella ottenuta da Gianluca Laliscia ed Ego Agylla nella CEN A di 42 km a Torgnon (AO), sesta tappa della Coppa Italia FISE & MASAF 2025. Un successo che racconta una storia fatta di dedizione, visione e amore per il cavallo, nella sua dimensione più autentica. Su un percorso tecnico e impegnativo, il binomio ha mostrato grande intelligenza tattica, perfetta gestione e un affiatamento impeccabile. I rientri cardiaci sempre sotto il minuto hanno confermato non solo la brillante preparazione atletica, ma anche l’equilibrio e la sintonia tra cavaliere e cavallo.

A soli 5 anni, Ego Agylla ha stupito per la sua maturità e per la calma e determinazione con cui ha affrontato ogni fase della gara. Sotto la sella dell’esperto Gianluca Laliscia – campione del Mondo a squadre nel 2005 e figura di riferimento nell’endurance internazionale – il giovane cavallo ha saputo esprimere tutto il suo potenziale.

Il trionfo è stato coronato da due importanti riconoscimenti: Ego Agylla ha ricevuto il premio ANICA, come miglior cavallo iscritto all’Associazione Nazionale Italiana Cavallo Arabo in classifica, e il premio MASAF, riservato ai cavalli di 5 anni nati in Italia, segnando così una tappa fondamentale nella sua giovane carriera e nell’impegno di Italia Endurance nella valorizzazione del cavallo arabo da endurance.

Ma questa vittoria non è solo il frutto di una prestazione sportiva. È il risultato di un progetto allevatoriale ambizioso portato avanti da Italia Endurance Stables & Academy di Agello di Magione, che da anni ha scelto di investire nella selezione e nell’allevamento del purosangue arabo per l’endurance, per dare vita a una filiera completa in cui sport, etica e visione si fondono in un percorso virtuoso. Un progetto pensato non solo per vincere, ma per valorizzare il cavallo come vero protagonista, rispettandone i tempi di crescita e curandone ogni aspetto, dalla nascita alle prime gare.

In quest’ottica, ogni puledro allevato porta un nome in lingua latina, con la lettera iniziale a identificare l’anno di nascita, accompagnato dal suffisso “Agylla”, omaggio alla ninfa che – secondo la leggenda – si innamorò perdutamente del principe Trasimeno, figlio del dio Nettuno. Una scelta che riflette il legame profondo con il territorio umbro e con una storia che affonda le radici nella mitologia, ma parla al presente con orgoglio e visione. Oggi, Ego Agylla è la prova concreta del valore di questo percorso: un giovane campione, nato e cresciuto sotto il segno della passione, della competenza e del rispetto.

Gualtieri e il bagno nel Tevere: fuga dalla realtà pensando alle elezioni.

Un fiume difficile, più che sporco

“Se faremo il bagno nel Tevere? Il mio obiettivo è essere il sindaco che entro il secondo mandato possa farci questo regalo”. Così Roberto Gualtieri alla Festa dell’Unità di Roma. Un’uscita accattivante, dal sapore simbolico, ma ben poco ancorata alla realtà fisica, ovvero idraulica, del “sacro fiume”.

Il Tevere non è la Senna. E neppure il Tamigi. Ma perché proprio la Senna? Perché in questi giorni il sindaco di Parigi Anne Hidalgo ha annunciato il raggiungimento dell’obiettivo prefissato per le Olimpiadi 2024: il ritorno alla potabilità delle acque della Senna in alcuni tratti urbani, come condizione preliminare alla balneazione pubblica. Il risultato è frutto di oltre 1,4 miliardi di euro di investimenti, con l’appoggio dello Stato, di infrastrutture idrauliche efficienti e di un corso fluviale naturalmente favorevole.

Il Tevere, invece, ha una natura torrentizia, ben diversa dalla regolarità della Senna. La sua portata media è di circa 230 m³/s, in linea con quella della Senna; ma è addirittura tripla rispetto al Tamigi, che a Londra viaggia su una media di 65–70 m³/s. Eppure, sia la Senna che il Tamigi appaiono molto più imponenti.

Il motivo? Larghezza, profondità, infrastrutture. Il Tamigi nel tratto londinese è ampio, regolare, regolato da chiuse e paratoie che ne mantengono stabile il flusso. È un fiume gestito, addomesticato. Il Tevere anche, ma con molte più difficoltà. Il suo letto è stretto, soggetto a variazioni stagionali, con gorghi, mulinelli e piene improvvise. Anche qualora si raggiungesse una buona qualità dell’acqua, le sue caratteristiche idrauliche lo renderebbero pericoloso e inadatto alla balneazione urbana (salvo per foto opportunity a beneficio di turisti amanti dell’eccentrico).

A ben vedere, la potabilità — usata come soglia psicologica del risanamento — fa il paio con un’altra suggestione ricorrente: la navigabilità del Tevere. Ogni tanto riemerge nel dibattito pubblico come progetto simbolico, ma resta un ballon d’essai, utile per fare notizia ma privo di basi operative. Come la balneabilità, la navigabilità urbana richiederebbe opere strutturali enormi, con costi e impatti sproporzionati rispetto ai benefici.

L’opera delle giunte a guida dc

Parlare oggi di“Tevere balneabile” rischia di rimuovere ciò che è stato fatto, davvero, nei decenni passati. A partire dagli anni ’60, le giunte comunali a guida democristiana realizzarono una rete di depuratori all’avanguardia che migliorò radicalmente la qualità delle acque. Il grande risultato fu la “pulizia” del mare, con un impatto notevole sul “valore turistico” delke spiagge di Ostia e Fiumicino..

Oggi quegli impianti continuano a svolgere una funzione fondamentale. Ma l’idea di fare il bagno sotto il Cupolone, come se il fiume potesse diventare una piscina naturale, non tiene conto delle condizioni fisiche del corso d’acqua. Il Tevere resta, da questo punto di vista, un elemento instabile, problematico, più vicino appunto a un torrente che a un fiume da cartolina.

Roma non ha bisogno di propaganda

Gualtieri ha pure lamentato che Roma non ha potuto beneficiare dei fondi straordinari che hanno consentito a Parigi di trasformare la Senna: “Non abbiamo i soldi che Parigi ha avuto per le Olimpiadi, perché qualcuno ha deciso che non potevamo averle”. È una frase inusuale per: un sindaco generalmente compassato, forse già in clima pre-elettorale.

Dichiarazioni come questa del Tevere balneabile fanno dunque parte del repertorio delle “grandi promesse”, che spesso non fanno i conti con la realtà.. Intanto la città attende manutenzione, mobilità degna di questo nome, servizi essenziali all’altezza. Roma, per diventare “più bella che pria”, non ha bisogno di annunci suggestivi, ma di concretezza amministrativa.

Meno personalismi, più partito: la Dc lo sapeva fare

Guido Bodrato, uno degli ultimi “maestri” del cattolicesimo democratico, amava ripetere che “la storia della Dc è la storia delle sue correnti”. Apparentemente una considerazione scontata e banale, ma che, al contrario, conservava una straordinaria attualità e modernità.

Perché, con quella riflessione, Bodrato centrava il segreto politico e culturale della durata e della permanenza di quel partito. Al netto, come ovvio, del contesto politico e storico in cui la Dc ha potuto declinare la sua concreta iniziativa politica per quasi 50 anni.

Le correnti come espressione della società

Un modello di partito, cioè, che era in grado di rappresentare segmenti della società italiana attraverso, appunto, la presenza delle correnti organizzate. Che non erano sempre e solo gruppi di potere o la sommatoria anonima e grigia di pacchi di tessere. Certo, anche quello, purtroppo.

Ma nella stragrande maggioranza dei casi si trattava di correnti che rappresentavano interessi, istanze, bisogni e domande che provenivano da pezzi ben precisi e definiti della società italiana.

E la capacità – e soprattutto l’intelligenza e l’intuizione – di quella classe dirigente era quella di trasformare quelle domande e quelle istanze in un progetto politico complessivo e valido per tutti. O almeno per una spiccata maggioranza dei cittadini italiani.

Lunità prima dei personalismi

E, oltre a questo, la sensibilità di non accentuare i personalismi a scapito dell’unità del partito. Certo, esistevano rivalità implacabili e fortissime contrapposizioni personali anche tra i vari leader e statisti della Democrazia Cristiana.

Ma è altrettanto indubbio che l’unità del partito prevaleva sempre e su tutto. Seppur all’interno di un contesto politico dove c’erano la maggioranza e la minoranza nel partito decise democraticamente nei vari appuntamenti congressuali.

Resta celebre la riflessione di Aldo Moro in alcuni passaggi cruciali della vita del partito e anche della formazione di alcuni governi, quando sosteneva che non ci poteva essere nessun pregiudizio politico o personale nei confronti di Carlo Donat-Cattin perché, attraverso l’azione e l’iniziativa della sua corrente – la sinistra sociale di Forze Nuove – “riusciva a garantire la natura popolare e sociale del partito”.

Un esempio per loggi

Ho voluto ricordare questi piccoli episodi di vita vissuta in un grande partito popolare, di massa, democratico ed interclassista come la Dc, perché c’è un dato strutturale che dovrebbe essere d’esempio anche nell’attuale stagione politica italiana.

Almeno per tutti coloro che ancora individuano nel patrimonio culturale di quel partito e nel modo concreto in cui era organizzato due elementi contemporanei e moderni.

E cioè, i leader e gli statisti della Dc sapevano essere e stare uniti. Non doveva mai prevalere un indomito e spregiudicato personalismo che poi, altrettanto puntualmente, rischiava solo di sfociare in una vacua e sterile contrapposizione.

Nessun leader nella Dc pensava di rappresentare in modo esclusivo od autoreferenziale tutta la Dc. Nessun leader pensava, in modo goffo e patetico, che il “sentiment” cattolico popolare o cattolico sociale o cattolico democratico coincidesse solo ed esclusivamente con la sua persona o il suo gruppo o corrente.

Lunità come atto rivoluzionario

Questa è la grande lezione e il grande monito che oggi i Popolari – e senza la “superbia della testimonianza”, come la chiamava Carlo Donat-Cattin – dovrebbero mettere in campo per essere credibili e realmente competitivi.

Senza questa unità di fondo, senza questo sussulto di responsabilità e, soprattutto, senza questa onestà intellettuale e questa umiltà, il mondo e l’area popolare sono destinati a segnare il passo. E forse definitivamente, se non addirittura irreversibilmente.

A volte, prendere lezioni dal passato è il vero atteggiamento rivoluzionario anche per il presente. E molti di noi hanno la fortuna di avere avuto un modello politico ed organizzativo nel passato che attualmente è semplicemente moderno ed attuale.

La nuova cortina di ferro è sepolta sottoterra

[…]

Dallillusione del disarmo al ritorno delle mine

Si tenta di proibire le mine antiuomo dal 1980, e 65 Paesi dell’Onu avevano allora firmato la convenzione apposita, che di fatto non è mai stata applicata, anche perché si riferiva a conflitti internazionali, mentre la maggior parte dei terreni minati riguarda i conflitti interni, come viene definito quello delle regioni ucraine occupate o ancora libere dall’orco russo.

Nel 1995 la convenzione fu ampliata e definita nei dettagli, cominciando ad ottenere qualche effetto fino al processo di Ottawa del 1996, che decise la totale proibizione, quella da cui oggi si è sganciata l’Ucraina per difendersi dalla Russia. Il movimento che portò all’accordo canadese ottenne perfino il premio Nobel per la pace, che ora si contendono Putin e Trump a suon di missili.

 

LUcraina esce dalla Convenzione di Ottawa

Entro il 2017, circa 100 dei 150 Paesi firmatari si erano impegnati a distruggere le proprie riserve di mine, e 27 di essi dimostrarono di essere completamente liberi dalle bombe di terra. Rifiutarono di firmare la convenzione la Cina, la Russia, gli Stati Uniti, l’India, il Pakistan e i Paesi del Medio Oriente, in un’oscura profezia di quanto si è realizzato un trentennio più tardi.

L’Ucraina aveva firmato nel 2005, dopo la “rivoluzione arancione” che l’aveva staccata per la prima volta dalla dipendenza da Mosca, e aveva anche distrutto le sue mine, che sono tornate a proliferare dall’invasione del 2022, sia da parte ucraina, sia da quella russa.

A fine 2024, in conclusione del mandato di Joe Biden, gli USA hanno permesso agli ucraini di sistemare le mine antiuomo; il ministero degli Esteri di Kiev si è giustificato spiegando che la Russia, non aderendo alla convenzione di Ottawa, aveva cominciato a spargere le mine sul territorio fin dal 2014, creando una “superiorità asimmetrica a favore dell’aggressore”.

Alla fine, il presidente Volodymyr Zelenskyj ha firmato ufficialmente l’uscita dall’accordo, per non “rimanere succubi del cinismo estremo della Russia”.

Uneccezione che diventa regola

[…] Anche la Polonia, la Finlandia e i Baltici hanno preso le distanze dagli accordi sulle mine, visto quello che succedeva ai loro confini […]; solo la Norvegia per ora non sembra avere intenzione di rimettere le mine sul territorio.

La convenzione, peraltro, prevede che l’uscita dall’accordo non si possa applicare fino alla fine degli scontri in corso, ma gli ucraini intendono presentare le eccezioni relative alle “condizioni estreme”.

Lo sminamento spirituale della Chiesa greco-cattolica

Mentre si dispongono le mine per formare l’abisso invalicabile con la Russia, la nuova “cortina di ferro” esplosiva che segnerà il destino dei popoli nei tempi a venire, a Roma si è tenuto il Sinodo dei vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina, un evento storico che per la prima volta si è aperto con una celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo maggiore di Kiev, Svjatoslav Ševčuk, insieme al santo padre, il papa Leone XIV.

Il tema su cui hanno deciso di lavorare i vescovi ucraini è la “Pastorale della famiglia in tempo di guerra”, con un’attenzione particolare alle ferite spirituali, alle famiglie divise e al ruolo della Chiesa come rifugio e fonte di speranza.

Al Pontificio collegio di San Giosafat, accanto al Vaticano, si sono riuniti oltre 50 vescovi provenienti da tutto il mondo, per decidere come procedere con lo “sminamento spirituale” dell’Ucraina.

Le parole di Leone XIV

Come ha affermato Ševčuk: “Vogliamo parlare a Roma, al Vaticano e al mondo del nostro dolore, delle nostre sofferenze, ma anche dell’eroismo del nostro popolo, del nostro spirito incrollabile, della nostra forza. Vogliamo che il mondo ci ascolti e ci sostenga”. Papa Leone ha osservato che “nell’attuale contesto storico non è facile parlare di speranza a voi e al popolo affidato alla vostra cura pastorale, non è facile trovare parole di consolazione per le famiglie che hanno perso i propri cari in questa guerra insensata”, ma le tante testimonianze di fede e di speranza da parte di uomini e donne ucraine sono “un segno della forza di Dio che si manifesta in mezzo alle macerie della distruzione”, offrendo nuovamente l’aiuto della Santa Sede per dare un senso alle trattative di pace, come il pontefice ha ripetuto anche ricevendo il presidente della Polonia, Andrzej Duda […].

Per leggere la versione originale dell’articolo

https://www.asianews.it/notizie-it/Il-nuovo-muro-di-mine-della-guerra-dei-mondi-63437.html