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lunedì, 7 Luglio, 2025
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Cinecittà, ministro Giuli e pellicole da dimenticare

Pochi giorni or sono la presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, ha detto al mondo della sua volontà di dimettersi dall’incarico. La ragione è nel desiderio di dedicare ora tutte le energie alla sua attuale presidenza dell’APA (Associazione Produttori Audiovisivi), oltre a candidarsi alla presidenza della Fondazione Maximo, in via di costituzione con l’AGIS.

Giornalisti in retroscena e tavoli che saltano

Si legge che il motivo delle dimissioni stia nel fatto che un incauto Fabio Longo, consulente della sottosegretaria leghista alla Cultura, Lucia Borgonzoni, abbia saputo ingraziarsi alcuni giornalisti in occasione di convegni vari, pregandoli di non sollevare il tema circa un possibile conflitto di interessi della Sbarigia in ordine al cumulo dei suoi incarichi.

L’obiettivo sarebbe stato pertanto di non mettere in difficoltà la rappresentante del Governo. Per contropartita sarebbero stati liberi di attaccare il ministro Giuli per come avessero creduto opportuno e di capriccio.

Se fosse vero, questi giornalisti avrebbero da interrogarsi su cosa li ha mossi, un tempo, a fare questo mestiere.

Naturalmente, il buon Giuli non avrebbe gradito fare la parte dell’oca giuliva, e quindi si sarebbero maturate le condizioni per far saltare il tavolo e rimettere le cose nella decenza.

È nello specifico anche una questione di cultura, di saper coltivare in modo adeguato il proprio spirito per una sensibilità adatta alle circostanze. Si tratta di crescita personale, invece che far crescere inciampi su cui far cadere il prossimo.

Poltrone, “sbarigate” e carte da gioco

In ogni caso, i conti non sembrano tornare. Per ciò che si legge, la Sbarigia, indipendentemente da un eventuale conflitto di interessi, ha accentrato in sé più responsabilità e, dismettendone adesso una, già ne mira a un’altra, così che il risultato sia averne costantemente comunque almeno due da conteggiare.

Non è questione di capacità e di professionalità quanto di concentrazione di poltrone. Non è necessariamente un peccato: siamo in presenza di uno sport nazionale.

In napoletano, “sbariare” indica un affannarsi tutto il giorno per un obiettivo senza riuscirci. Non sappiamo se sarà il caso della Sbarigia, che è intenta, come il potere insegna, al gioco di “carta vince, carta perde”.

Potrà gestire tutto e in modo pregevole. Non è una sbarbatella e saprà certamente fare al meglio.

Resta sullo sfondo il timore di una dieta di poltrone tutta da scansare.

Anche il Governo, a proposito di cultura, dovrebbe imparare a vederci, se non Longo, almeno più lungo. Cinecittà merita film migliori.

P.S. Ultimora. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli “prende atto” delle dimissioni appena ricevute da parte del Direttore generale Cinema e audiovisivo Nicola Borrelli. Il ministro, si legge in una nota, “lo ringrazia e gli conferma la propria stima per il lavoro svolto fin qui” (Askanews, 3 luglio, ore 0:39).

Mps, via libera da Consob e Antitrust all’Ops su Mediobanca

Roma, 2 lug. (askanews) – Via libera a Monte dei Paschi di Siena sull’offerta per Mediobanca sia dalla Consob che dall’Antitrust. Con due comunicati separati, l’istituto di credito toscano ha riferito, prima, che l’autorità di vigilanza sui mercati ha approvato con una delibera odiera il documento relativo all’Offerta pubblica di scambio (Ops), promossa sulla totalità delle azioni Mediobanca.

Il periodo di adesione concordato con Borsa Italiana avrà inizio alle 8:30 del 14 luglio e terminerà alle 17:30 dell’8 settembre “salvo proroghe”, si legge, e pertanto sarà pari a 40 giorni di borsa aperta.

Mps ricorda che per ciascuna azione di Mediobanca portata in adesione all’Offerta, riconoscerà un corrispettivo unitario di 2,533 sue azioni ordinarie di nuova emissione, prive del valore nominale, aventi godimento regolare e le stesse caratteristiche delle azioni già in circolazione alla data della relativa emissione, fatti salvi eventuali ulteriori aggiustamenti del corrispettivo.

Con una nota separata, Mps ha anche riferito di aver ricevuto “l’approvazione incondizionata” all’acquisizione del controllo di Mediobanca da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Precedentemente, a fine seduta a Piazza Affari il titolo Mediobanca aveva chiuso le contrattazioni un meno 2,14%, a 18,50 euro, mentre Mps aveva chiuso con un marginale meno 0,26% a 7,03 euro.

Per parte sua Mediobanca ha riferito di aver completato oggi il programma di acquisto di azioni proprie, per un controvalore complessivo pari a 6,8 milioni con cui ha siglato il piano da quasi 385 milioni, pari al 2,9% del capitale sociale. Si trattava della seconda delle tre tranche previste nel Piano 2023-2026. Mediobanca rivendica che nei primi 2 anni del Piano 23/26 avrà distribuito ai suoi azionisti circa 2,4 miliardi di euro tra dividendi e piani di acquisto e cancellazione di azioni proprie (ivi incluso quello ultimato in data odierna).

Sempre restando nel perimetro del “risiko” bancario, Bper ha riferito di aver ricevuto un via libera condizionato dell’Antitrust sull’offerta pubblica di scambio (Ops) sulla Banca Popolare di Sondrio. Con una nota, ha precisato che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha autorizzato l’operazione “subordinatamente all’esecuzione della cessione di 6 filiali, di cui 5 di Bper e una di Bp Sondrio a operatori bancari entro 10 mesi dalla data di autorizzazione”.

Infine, passando alle partite avviate da UniCredit, sempre oggi il Sueddeutsche Zeitung ha riportato che a metà giugno l’amministratore delegato, Andrea Orcel, avrebbe inviato lettere al cancelliere tedesco, Friedrich Merz, e al ministro delle Finanze, Lars Klingbeil, per tornare a sostenere la validità di una possibile aggregazione con Commerzbank.

UniCredit ha chiuso la seduta con un più 1,43% a 56,73 euro, mentre a Francoforte Commerzbank ha chiuso in rialzo di oltre il 3% a 27,51 euro. (fonte immagine: BMPS).

Italia-Usa, Meloni: stessa lingua su tanti dossier, bene anche per Occidente

Roma, 2 lug. (askanews) – “Italia e Usa su tanti dossier parlano la stessa lingua, è un elemento positivo nel complesso quadro internazionale. E’ un bene per i nostri rapporti e per la forza, unità e compattezza dell’Occidente, condizione imprescindibile per affrontare le grandi sfide. E lo è a maggior ragione quando il nostro punto di vista non è perfettamente coincidente. Il nostro rapporto si basa su lealtà, rispetto reciproco, sulla consapevolezza che la forza di uno è anche la forza dell’altro”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo a Villa Taverna alla cerimonia per la celebrazione 4 luglio, festa dell’Indipendenza americana.

Italia-Usa, Meloni: nazioni sorelle, relazione privilegiata

Roma, 2 lug. (askanews) – “Voglio ribadire la forza, la solidità dei rapporti tra Italia e Usa, nazioni sorelle, unite da una relazione privilegiata che si alimenta giorno dopo giorno e deve moltissimo ai 20 milioni italo-americani. Con Trump siamo sempre partiti ricordando questo legame straordinario, unico: è un punto di partenza per ragionare di come rafforzare le nostre relazioni, renderle ancora più forte”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo a Villa Taverna alla cerimonia per la celebrazione 4 luglio, festa dell’Indipendenza americana.

Amb.Fertitta: Meloni grande amica degli USA, alleanza mai così forte

Roma, 2 lug. (askanews) – “La premier Giorgia Meloni è una leader forte e una grande amica degli Stati Uniti”, ha dichiarato l’ambasciatore statunitense in Italia, Tilman Fertitta, nel suo discorso al ricevimento per la Festa dell’Indipendenza presso Villa Taverna.

“Apprezziamo profondamente il suo impegno per la nostra partnership e per la relazione transatlantica”, ha aggiunto.

Rivolgendo un saluto anche alle altre autorità presenti, Fertitta ha elogiato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani per “una politica estera lucida che pone la cooperazione con gli Stati Uniti al centro della leadership italiana, dall’Ucraina al Medio Oriente”.

“Continueremo a lavorare insieme per espandere la libertà, promuovere la sicurezza e costruire prosperità per le future generazioni”, ha dichiarato Fertitta, concludendo con un messaggio in italiano: “Grazie di cuore al popolo di Roma e a tutti i nostri amici italiani.”

Amb Fertitta: Italia conti sempre su Usa, noi contiamo su Italia

Roma, 2 lug. (askanews) – “Adoro il nostro rapporto con l’Italia. Il rapporto con Meloni, Tajani e Salvini è davvero fantastico. Li ho conosciuti tutti molto bene ed è semplicemente incredibile quanto i nostri paesi siano intrecciati e quanto lavoriamo insieme e ci sosteniamo a vicenda”: lo ha dichiarato l’ambasciatore degli Stati Uniti a Rima Tilman Fertitta, in occasione del ricevimento a Villa Taverna per la festa dell’Independence Day. “E l’Italia può sempre contare sugli Stati Uniti – ha aggiunto – e gli Stati Uniti possono sempre contare

“E’ fantastico essere qui come ambasciatore che rappresenta gli Stati Uniti e il presidente Trump. Non c’è altro paese in cui vorrei essere se non la Repubblica Italiana. I miei antenati lasciarono questo paese nel 1887 ed è meraviglioso tornare qui nel 2025 e rappresentare tutti gli italoamericani negli Stati Uniti”.

Lavoro, firmato il protocollo quadro per le emergenze climatiche

Roma, 2 lug. (askanews) – È stata avviata oggi al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la firma del Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legate alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro. Lo riporta il ministero del Lavoro, aggiungendo con un comunicato che nei prossimi giorni si proseguirà con la raccolta delle firme di tutte le parti sociali che intendono aderire. Il testo sarà recepito a breve con decreto ministeriale.

“Con la sottoscrizione del protocollo caldo al Ministero del lavoro, le parti sociali hanno dato una risposta importante ai lavoratori e alle imprese, in un momento eccezionale – ha affermato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone -. Il protocollo, il primo dopo il Covid, ha l’obiettivo di scongiurare infortuni e malattie professionali connessi al clima estremo. L’obiettivo è coniugare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative. Allo stesso tempo si propone di valorizzare le iniziative (anche contrattuali) di categoria, territorio o azienda già assunte in sede nazionale e di diventare il un punto di riferimento per gli eventuali provvedimenti adottati dalle amministrazioni locali”. (fonte immagine: Ministero del Lavoro).

Caldo, Calderone: Protocollo con parti sociali dà risposta importante

Roma, 2 lug. (askanews) – “Con la sottoscrizione del Protocollo caldo al ministero del Lavoro, le parti sociali hanno dato una risposta importante ai lavoratori e alle imprese, in un momento certamente eccezionale. Le nostre priorità sono la salute e la sicurezza durante lo svolgimento delle attività lavorative e, in particolare, quelle che devono essere necessariamente svolte all’aperto”. Lo ha affermato il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone in un videomessaggio.

“È un protocollo che può aprirsi a ulteriori adesioni, a ulteriori condivisioni, che promuove le buone pratiche al fine scongiurare gli infortuni, come anche eventi e condizioni di malessere, connessi a questo trimestre estremo. L’obiettivo – ha proseguito – è coniugare la prosecuzione delle attività lavorative con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità con cui si lavora”.

“Questo protocollo intende valorizzare le iniziative contrattuali assunte in sede nazionale di categoria, territorio o aziende. E vuole essere un punto di riferimento per gli eventuali provvedimenti adottati dalle amministrazioni locali. Il lavoro non finisce certamente qui – ha concluso Calderone – perché questo protocollo sarà recepito di un decreto ministeriale che adotterò nei prossimi giorni”.

Energia, Pichetto: caldo crea situazioni a macchia di leopardo

Roma, 2 lug. (askanews) – “Questo caldo persistente sta creando delle situazioni a macchia di leopardo (in Italia), perché certamente può creare condizioni di siccità, in particolare nel Sud, come si è già verificato lo scorso anno. Ma bastava vedere i dati di Bardonecchia l’altro ieri, sta anche portando tanta acqua in alcune Regioni d’Italia, al punto che anche nel 2024 abbiamo avuto rispetto all’idroelettrico un anno che possiamo dire favorevole”. Così il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, su sky Tg24 risponde a una domanda sulle ricadute per la rete energetica italiana del caldo di queste settimane.

“Questa è la caratteristica di questa straordinarietà che sta diventando ordinaria: quella di non essere più lo standard degli anni precedenti. Naturalmente c’è la questione delle dighe, idroelettrico significa anche intervenire con l’adeguamento delle dighe. Ma rendersi conto che a questo punto le dighe servono a immagazzinare l’acqua quando ne viene troppa e a rilasciarla quando viene la siccità. Questo – ha concluso – vuol dire adattamento di un quadro nazionale che non può essere lasciato al caso, ma deve essere un piano condotto con determinazione”.

Meloni in visita ufficiale dal Papa: "Bene impegno Vaticano per pace"

Roma, 2 lug. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recata oggi in visita ufficiale da Sua Santità Leone XIV. La premier Meloni – si legge in una nota di Palazzo Chigi – è stata ricevuta in udienza dal Santo Padre nella Biblioteca privata del Palazzo Apostolico. Al termine del colloquio, la presidente Meloni ha consegnato in dono al Papa una veduta seicentesca della Chiesa dei Santi Domenico e Sisto e dell’antico monastero domenicano che ospita l’Angelicum, la Pontificia Università ‘San Tommaso d’Aquino’ dove Leone XIV ha compiuto un tratto significativo della sua formazione.

Nella delegazione italiana erano presenti i vicepresidenti del Consiglio, Antonio Tajani e Matteo Salvini, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.

La presidente del Consiglio ha successivamente incontrato il Segretario di Stato di Sua Santità, Cardinale Pietro Parolin, e il Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, Mons. Paul Richard Gallagher.

“Nel corso dell’incontro, nell’ambito degli ottimi rapporti tra l’Italia e la Santa Sede – spiega la nota -, sono state affrontate questioni internazionali e di carattere bilaterale. La premier Meloni ha ribadito l’apprezzamento per l’impegno della Sede Apostolica per la pace in Ucraina, a Gaza e in tutte le aree di crisi. La presidente del Consiglio si è inoltre soffermata sull’importanza della libertà religiosa e sulla tutela delle comunità cristiane in Medio Oriente, che hanno sofferto le conseguenze delle crisi e dell’instabilità dell’area. È stata infine condivisa l’ottima collaborazione con le organizzazioni cattoliche religiose per la cooperazione in Africa, nell’ambito del Piano Mattei”.

Tibet, il Dalai Lama sfida Pechino sul tema del suo successore

Roma, 2 lug. (askanews) – Il Dalai Lama ha riportato oggi nell’arena dei dibattiti internazionali anche la questione tibetana. In vista del suo novantesimo compleanno questo fine settimana, il leader spirituale tibetano ha dichiarato oggi che solo i membri del suo ufficio privato sono responsabili dell’individuazione del suo successore, innescando una reazione piccata della Cina, la quale ha detto che il futuro Dalai Lama dovrà essere approvato da Pechino.

Nella dichiarazione, diffusa durante la sessione inaugurale di una conferenza religiosa di tre giorni, il Dalai Lama ha affermato che “in base alle varie richieste giunte dai tibetani e da altri gruppi, confermo che l’istituzione del Dalai Lama continuerà”. E ha continuato: “Ribadisco che il Gaden Phodrang Trust (il suo ufficio, ndr.) ha l’unica autorità per riconoscere la futura reincarnazione; nessun altro ha il diritto di interferire in questa questione”. Ha inoltre ripetuto lo stesso concetto in un messaggio video trasmesso nella sede della conferenza a Dharamshala.

Il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso, insignito del Premio Nobel per la Pace nel 1989, vive in esilio in India dal 1959, in seguito a un’insurrezione fallita contro il dominio cinese. Fuggito da Lhasa, capitale del Tibet, ha istituito a Dharamshala un governo in esilio, ufficialmente noto come Amministrazione Centrale Tibetana (Cta). All’inizio di quest’anno ha dichiarato che il suo successore sarebbe nato nel “mondo libero”, con implicito riferimento a un luogo al di fuori della Cina.

Pechino ha immediatamente reagito alla presa di posizione del Dalai Lama. Nella quotidiana del portavoce del ministero degli Esteri, questi ha detto che la successione del Dalai Lama deve rispettare le leggi e i regolamenti cinesi, nonché “i rituali religiosi e le convenzioni storiche”, evocando il sistema dell’estrazione a sorte da un’urna d’oro. La pratica, ricorda la Bbc, era stata introdotta nel 1792 ed è stata utilizzata per selezionare i precedenti Dalai Lama, ma i critici affermano che sia stata manipolata dalle autorità cinesi, un’accusa Pechino respinge con forza. La Cina è già intervenuta nei sistemi di successione delle alte autorità religiose del buddismo tibetano. Dopo la morte, nel 1989, del X Panchen Lama, secondo capo spirituale tibetano, il Dalai Lama riconobbe nel maggio 1995 un successore di sei anni. Ma poco dopo l’annuncio, il nuovo Panchen Lama e la sua famiglia scomparvero in Tibet, e il governo cinese nominò il suo candidato per il ruolo.

In Tibet vivono circa sei milioni di tibetani e all’estero circa 128.000, di cui 94.203 in India, secondo la Cta. Dopo aver adottato, negli anni ’70, la cosiddetta “Via di Mezzo”, il leader spirituale tibetano ha ripetutamente dichiarato di non ambire più all’indipendenza del Tibet, ma a un’autonomia significativa e alla preservazione della cultura buddhista tibetana nella Regione autonoma del Tibet sotto il controllo cinese.

In una conferenza stampa tenutasi mercoledì nell’ambito della conferenza di Dharamshala, il presidente della CTA Penpa Tsering ha dichiarato che ci sono state interazioni informali con Pechino. “Se vedremo una buona prospettiva di risoluzione del conflitto sino-tibetano, allora potremmo impegnarci maggiormente”, ha spiegato Tsering. “Ma al momento, se guardi a tutte le politiche e i programmi che il governo cinese ha attuato in Tibet, sono tutti mirati a distruggere l’identità del popolo tibetano”.

Il XIV Dalai Lama nacque in una famiglia di contadini in un piccolo villaggio nel nord-est del Tibet. A soli due anni fu riconosciuto come reincarnazione del XIII Dalai Lama, Thubten Gyatso. I Dalai Lama sono considerati manifestazioni di Avalokiteshvara, o Chenrezig, “il Bodhisattva della Compassione e patrono del Tibet”.

L’ospitalità concessa dal governo indiano al Dalai Lama è da lungo tempo fonte di tensioni tra India e Cina, nonostante Nuova Delhi riconosca il Tibet come parte della Cina.

IA, Raimondo (FdI): Ddl mette uomo al centro

Roma, 2 lug. (askanews) – “L’IA una straordinaria opportunit e l’approvazione del Ddl IA da parte della Camera dimostra l’attenzione che il Governo sta dedicando a questo tema. La regolamentazione ha sempre rincorso l’innovazione ma ora siamo molto concentrati su queste tematiche: abbiamo recepito a livello nazionale la normativa europea ma mettendo l’uomo al centro. L’IA processa una grande variet di dati personali, ci sono potenziali pericoli e possibili conseguenze di attivit illecite, ecco perch l’uomo che deve vincere sempre sulla tecnologia, restando al centro ad esempio nell’ambito dei diritto d’autore, della sanit, della giustizia, della PA e della sicurezza. Viviamo in un tempo caratterizzato dalla velocit delle scelte decisionali, di cui si avvantaggiano i nostri principali competitor, USA e Cina, che prendono decisioni con meno vincoli influenzando immediatamente gli equilibri mondiali. Un altro ambito strategico su cui abbiamo deciso di intervenire quello dei Data Center, sui cui c’ una proposta di legge in discussione in Parlamento. Si pensi che solo in provincia di Milano ce ne sono a decine. La nostra sovranit digitale passa anche dallo sviluppo di queste infrastrutture, insieme al sostegno alle imprese e alla diffusione della cultura digitale, necessaria per sfruttare a pieno il potenziale dell’IA”. Lo ha detto Fabio Raimondo (FdI), Capogruppo in Commissione Trasporti alla Camera, a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv.

Usa, Microsoft licenzierà 9.000 dipendenti a livello globale

New York, 02 lug. (askanews) – Il gigante del software Microsoft ha annunciato, mercoledì, che licenzierà circa 9.000 dipendenti, meno del 4% della sua forza lavoro globale durante quest’anno fiscale. I tagli riguarderanno diversi team, aree geografiche e livelli di esperienza, per ridurre il numero di livelli manageriali che si frappongono tra i singoli collaboratori e i dirigenti. A darne notizia è stata la rete CNBC.

Microsoft ha già effettuato diverse tornate di licenziamenti quest’anno. A gennaio, ha tagliato circa l’1% del personale; in maggio a lasciare sono stati oltre 6.000 dipendenti e altri 300 sono stati licenziati a giugno. In questo momento, a Wall Street, Microsoft è in rialzo dello 0,23%.

Innovazione, Sinopoli (Oracle Italia): pi infrastrutture

Roma, 2 lug. (askanews) – “Un fornitore di tecnologie cloud e AI come Oracle, che lavora da oltre 40 anni in Italia a stretto contatto con aziende private ma anche pubbliche amministrazioni, deve sviluppare e promuovere l’innovazione con un particolare senso di responsabilit interpretando le esigenze, anche legislative, del Paese in cui opera. Con questo spirito, ad esempio, siamo da tempo tra i partner strategici del Polo Strategico Nazionale, iniziativa che ci ha permesso di favorire l’adozione di nuovi servizi cloud utili per lo sviluppo dell’IA nel nostro Paese, con sicurezza e sovranit dei dati trattati”, lo ha detto questa mattina Andrea Sinopoli, Vice President, Cloud Technology Country Leader di Oracle Italia, intervenuto a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv. “Sulle infrastrutture digitali, come i data-center, serve capillarit: non pi sufficiente essere posizionati solo nell’area milanese – ha aggiunto – per questo stiamo lavorando in collaborazione con molte regioni per estendere lo sviluppo di queste infrastrutture su tutto il territorio nazionale”. E ha concluso: “Per valorizzare l’IA servono competenze, per questo stiamo lavorando con le universit, come recentemente fatto con l’HighEST Lab dell’Universit di Torino – e con la CRUI – Conferenza dei rettori delle universit italiane – per diffondere la cultura digitale e l’utilizzo delle nostre tecnologie, portando ad esempio i nostri esperti come docenti volontari negli atenei di tutt’Italia”.

IA, Pastorella (Azione): Ddl governo sbilanciato su regole

Roma, 2 lug. (askanews) – “Ci sono due modi per affrontare un tema come quello dell’intelligenza artificiale: o si regolamenta, oppure si incentivano sviluppo e innovazione con una vera politica industriale. Il Ddl del governo, invece, sbilanciato: la parte di regolamentazione ridondante, perch sar l’AI Act europeo a dettare le regole, mentre manca quasi del tutto una visione industriale”. Lo ha dichiarato Giulia Pastorella , capogruppo di Azione in Commissione Trasporti alla Camera, ospite del format Largo Chigi di The Watcher Post. “Solo l’8% delle imprese italiane utilizza l’intelligenza artificiale: sono troppo poche. Ma dubito che questo provvedimento le aiuter a crescere”, ha aggiunto Pastorella. “Nel merito, il Ddl non affronta temi cruciali come la trasparenza delle fonti utilizzate per addestrare gli algoritmi o i bias. La posizione di Azione chiara: l’Italia non aveva bisogno di una nuova legge nazionale sull’IA, anche perch siamo ancora fermi allo step precedente. Le regole europee ci sono, ma non sono ancora state attuate”. Pastorella ha infine ricordato di essere prima firmataria della proposta unificata in Parlamento per lo sviluppo dei data center: “Infrastrutture essenziali, per le quali serve un iter chiaro e rapido per l’installazione e un piano per potenziare la capacit di stoccaggio e calcolo. Solo cos si potr davvero facilitare l’adozione dell’intelligenza artificiale nel nostro Paese”.

Cinema, in sala "Jurassic World-La Rinascita" con Scarlett Johansson

Roma, 2 lug. (askanews) – A tre anni dalla conclusione della trilogia di “Jurassic World”, la serie di Jurassic si evolve verso una nuova direzione con “Jurassic World – La Rinascita”. Con la superstar dell’azione Scarlett Johansson, il talento emergente Jonathan Bailey e il due volte vincitore dell’Oscar Mahershala Ali, questo nuovo capitolo ricco di azione, in uscita (dal 2 luglio) nelle sale italiane, vede un’intrepida squadra in corsa per assicurarsi i campioni di DNA delle tre creature più colossali tra terra, mare ed aria.

Il film, interpretato anche dalle star internazionali Rupert Friend e Manuel Garcia-Rulfo, è diretto dal dinamico regista Gareth Edwards (Rogue One: A Star Wars Story) dalla sceneggiatura di David Koepp, sceneggiatore originale di Jurassic Park.

Cinque anni dopo gli eventi di “Jurassic World – Il Dominio”, l’ecologia del Pianeta si è dimostrata in gran parte inospitale per i dinosauri. Quelli rimasti, vivono in ambienti equatoriali isolati con climi simili a quelli in cui prosperavano un tempo. Le tre creature più gigantesche di quella biosfera tropicale possiedono la chiave per un farmaco che porterà miracolosi benefici salvavita all’umanità.

Johansson interpreta l’esperta di operazioni segrete Zora Bennett, incaricata di guidare una squadra specializzata in una missione top-secret per ottenere materiale genetico dai tre dinosauri più imponenti del mondo. Quando l’operazione di Zora si incrocia con una famiglia la cui spedizione in barca è stata travolta da predatori acquatici preistorici, si ritrovano tutti bloccati su un’isola dove si troveranno faccia a faccia con una sinistra e scioccante scoperta che è stata nascosta al mondo per decenni.

Ali è Duncan Kincaid, il più fidato leader della squadra di Zora; il candidato all’Emmy e vincitore dell’Olivier Award Jonathan Bailey (Wicked, Bridgerton) interpreta il paleontologo Dr. Henry Loomis; il candidato all’Emmy Rupert Friend (Homeland, Obi-Wan Kenobi) appare come il rappresentante di Big Pharma Martin Krebs e Manuel Garcia-Rulfo (The Lincoln Lawyer, Assassinio sull’Orient Express) interpreta Reuben Delgado, il padre della famiglia dei civili naufraghi.

Il cast comprende Luna Blaise (Manifest), David Iacono (L’estate nei tuoi occhi) e Audrina Miranda (Lopez vs. Lopez) nel ruolo della famiglia di Reuben. Nel film compaiono anche, come membri delle squadre di Zora e Krebs, Philippine Velge (Station Eleven), Bechir Sylvain (BMF) e Ed Skrein (Deadpool). Jurassic World – La Rinascita è diretto dal vincitore BAFTA Edwards da una sceneggiatura di Koepp (La guerra dei mondi), basata sui personaggi creati da Michael Crichton. Il film è prodotto dal candidato all’Oscar® Frank Marshall e da Patrick Crowley, entrambi produttori storici del franchise di Jurassic e del blockbuster dell’estate 2024, Twisters. Il film è prodotto esecutivamente da Steven Spielberg, Denis L. Stewart e Jim Spencer.

Ue studia sostegni a esportatori colpiti da dazi climatici (Cbam)

Roma, 2 lug. (askanews) – La Commissione europea ha annunciato, oggi a Bruxelles, che presenterà entro fine anno alcune ulteriori modifiche al regolamento che introdurrà, dal 2026, i “dazi climatici” all’importazione nell’Ue di cemento, prodotti siderurgici, alluminio, fertilizzanti, energia elettrica e idrogeno. Le modifiche mireranno a compensare gli esportatori europei che rischiano di essere sfavoriti, da questo dispositivo, nei confronti della concorrenza internazionale.

Il meccanismo Cbam (sigla inglese dal titolo del regolamento, “Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alla Frontiera”) mira a imporre il pagamento dei “dazi climatici” compensativi alle importazioni di prodotti ad alta intensità di emissioni di carbonio, provenienti da paesi terzi in cui non si applica all’industria un regime di riduzione obbligatoria e di scambio delle emissioni analogo al sistema europeo Ets.

Il regolamento Cbam ha già subito una prima revisione legislativa molto rilevante, con la semplificazione “Omnibus” proposta dalla Commissione il 26 febbraio e approvata dal Consiglio Ue e dal Parlamento europeo a tempo di record il 18 giugno. La semplificazione ha escluso dal campo di applicazione del Cbam, e in particolare dagli obblighi di rendicontazione, le piccole e medie imprese dell’Ue, che costituiscono il 90% degli importatori.

La revisione di fine 2025 introdurrà misure anti elusione del Cbam, e un nuovo regime di sostegno e compensazioni agli esportatori dell’Ue per evitare il rischio di “ri-localizzazione delle emissioni di carbonio” (ovvero che trasferiscano i propri impianti in paesi terzi con politiche climatiche meno rigorose). In certi settori, e in particolare acciaio e alluminio, il Cbam potrebbe determinare, infatti, un aumento dei costi per la produzione europea destinata all’esportazione. Questi esportatori nei mercati extra-Ue sarebbero poi esposti alla concorrenza di altri produttori che non hanno dovuto pagare né i permessi di emissione, né i dazi climatici.

La proposta, spiega una nota della Commissione, mirerà “a garantire parità di trattamento per tutti i beni, siano essi prodotti e venduti nell’Ue, importati nell’Ue o esportati fuori dall’Ue”. Le compensazioni agli esportatori dovrebbero essere finanziate con una parte dei proventi dei dazi climatici del Cbam.

M.O., Netanyahu: "Non ci sarà più alcuna Hamas"

Roma, 2 lug. (askanews) – “Non ci sarà più alcun Hamas, non ci sarà alcun Hamastan: non si torna indietro, è finita”: lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nel primo commento alla proposta di cessate il fuoco di due mesi avanzata dalla Casa Bianca.

Nel frattempo secondo l’agenzia di stampa Reuters – che cita fonti dei mediatori – Hamas sta esaminando la proposta, con l’obbiettivo di ottenere un accordo che metta fine alle ostilità nella Striscia di Gaza e garantisca il ritiro delle forze israeliane.

Gb, sterlina e Gilt a picco dopo che Starmer sembra scaricare Reeves

Roma, 2 lug. (askanews) – Sterlina in forte calo e titoli di Stato del Regno Unito coinvolti da pesanti vendite, con speculari rialzi dei rendimenti, dopo che il premier della Gran Bretagna Keir Starmer non ha voluto esprimere formalmente appoggio per il cancelliere dello Scacchiere, l’equivalente di ministro delle Finanze, Rachel Reeves.

Nel pomeriggio, la sterlina cala dell’1,12% a 1,591 dollari, laddove in precedenza fluttuava appena sotto 1,37. Sui Gilt decennali i tassi balzano di 18 punti base al 4,64%.

Nel corso di un dibattito parlamentare Starmer, rispondendo a una domanda dell’opposizione, non ha voluto affermare seReeves manterrà la sua posizione. Quest’ultima, seduta alle sue spalle, appariva provata e sul punto di piangere. Nel pomeriggio, la Borsa di Londra cede uno 0,40%.

Diversi media finanziari ipotizzano fratture nella maggioranza laburista Gb. La vicenda non è comunque del tutto chiara, secondo il Financial Times un portavoce del premier ha puntualizzato che quest’ultimo aveva in precedenza affermato che Reeves avrebbe mantenuto la carica tutta la legislatura e che “non deve ripeterlo ogni volta”. E ha negato che Reeves abbia offerto le dimissioni.

Lavoro, Meloni: l’Italia sta cambiando passo

Roma, 2 lug. (askanews) – “Ancora buone notizie sul fronte occupazione. I dati confermano una crescita costante del numero di persone al lavoro, e dei contratti stabili, che ci porta ai livelli più alti da quando esistono le rilevazioni. Un segnale chiaro: l’Italia sta cambiando passo”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a commento dei dati diffusi oggi dall’Istat.

“Sappiamo che la strada è ancora lunga, ma continueremo a investire con determinazione su lavoro, impresa e crescita. Per costruire una Nazione sempre più solida, produttiva e giusta”, aggiunge la premier.

Lavoro, Meloni: l’Italia sta cambiando passo

Roma, 2 lug. (askanews) – “Ancora buone notizie sul fronte occupazione. I dati confermano una crescita costante del numero di persone al lavoro, e dei contratti stabili, che ci porta ai livelli più alti da quando esistono le rilevazioni. Un segnale chiaro: l’Italia sta cambiando passo”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a commento dei dati diffusi oggi dall’Istat.

“Sappiamo che la strada è ancora lunga, ma continueremo a investire con determinazione su lavoro, impresa e crescita. Per costruire una Nazione sempre più solida, produttiva e giusta”, aggiunge la premier.

Clima, i nuovi obiettivi Ue: taglio emissioni del 90% al 2040

Roma, 2 lug. (askanews) – La Commissione europea ha proposto, oggi a Bruxelles, i nuovi obiettivi per la riduzione delle emissioni di CO2 nell’Ue da raggiungere entro il 2040. Come preannunciato da tempo, l’obiettivo per l’intera Unione è un taglio delle emissioni del 90% rispetto al livelli del 1990.

In più, la proposta introduce tre nuove forme di “flessibilità” riguardo alle modalità di raggiungimento degli obiettivi nazionali che ogni Stato membro dovrà conseguire per contribuire al 90% complessivo.

Il primo, e più controverso, meccanismo di flessibilità è la possibilità, a partire dal 2036, di prendere in conto dei “crediti internazionali di carbonio” (ovvero riduzioni delle emissioni ottenute in paesi extra Ue, a determinate e stringenti condizioni), per “compensare” un eventuale divario (fino al 3%) rispetto al traguardo fissato per lo Stato membro interessato al 2040. Questo punto specifico della proposta è stata fortemente criticato dalle organizzazioni ambientaliste e dai Verdi al Parlamento europeo.

Da notare che questa possibilità, da parte degli Stati membri, di utilizzare i “carbon credit” internazionali per colmare una eventuale differenza tra i risultati ottenuti e il traguardo nazionale di riduzione delle emissioni corrisponde a quanto era stato previsto dal programma di coalizione del nuovo governo tedesco, con lo stesso limite (il 3%).

Il secondo elemento di flessibilità riguarda la possibilità di usare nel sistema di compravendita dei permessi di emissioni dell’Ue (Ets) non solo le riduzioni, ma anche la “rimozione” della CO2, e in particolare il suo assorbimento permanente mediante la cattura e lo stoccaggio del carbonio.

Il terzo tipo di flessibilità, che in parte già esiste oggi, ma che si propone di facilitare e applicare in modo più sistematico e ampio (seppure con dei limiti), è quello delle compensazioni intersettoriali: se un paese supera il proprio obiettivo di riduzione delle emissioni in un settore (per esempio, nell’edilizia, o nei trasporti), e non riesce invece a raggiungere l’obiettivo fissato in un altro settore (per esempio in quello agricolo e forestale), potrà compensare con il buon risultato del primo caso le riduzioni di emissioni insufficienti nel secondo.

La proposta legislativa verrà presentata sotto forma di emendamenti al regolamento attualmente in vigore, la “European Climate Law” del 2021, che prevede già un obiettivo per il 2030, il 55% (sempre rispetto al 1990), e fissa come traguardo finale, al 2050, la “neutralità climatica” (emissioni nette zero, ovvero con un equilibrio tra le emissioni residue e l’assorbimento di CO2).

La proposta, spiega la Commissione in una nota, “sottolinea l’importanza di accelerare e rafforzare le giuste condizioni abilitanti per sostenere questo obiettivo del 90%. Tra queste, un’industria europea competitiva, una transizione equa che non lasci indietro nessuno e condizioni di parità con i nostri partner internazionali”. Inoltre, “definisce un quadro chiaro per la nostra legislazione in materia di clima ed energia post-2030. Saranno prese in considerazione le specificità nazionali. Efficienza economica, semplicità ed efficienza saranno i principi guida, insieme alla garanzia della neutralità tecnologica e di una transizione equa e giusta per tutti”.

“I cittadini europei, sempre più sensibili all’impatto dei cambiamenti climatici, si aspettano che l’Europa agisca. L’industria e gli investitori si aspettano che stabiliamo una direzione di marcia prevedibile. Oggi dimostriamo di essere fermamente convinti del nostro impegno a decarbonizzare l’economia europea entro il 2050. L’obiettivo è chiaro, il percorso è pragmatico e realistico”, ha dichiarato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

Milano celebra l’artista Remo Salvadori con un progetto molteplice

Milano, 2 lug. (askanews) – Una sintesi formale fortissima nell’esposizione di poche opere, cos Remo Salvadori ha descritto la prima fase del progetto espositivo che lo coinvolge questa estate a Milano. Dal 2 luglio al 14 settembre 2025, Milano racconta l’opera di Remo Salvadori con una mostra diffusa in tre luoghi simbolici della citt – Palazzo Reale, Museo del Novecento e Chiesa di San Gottardo in Corte.

Il progetto in pi capitoli prende avvio il 2 luglio con quattro opere site-specific nella Sala del Piccolo Lucernario e nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, oltre a due installazioni, di cui una permanente al Museo del Novecento. Questi interventi visibili fino al 14 luglio, anticipano l’apertura della mostra antologica al Piano Nobile di Palazzo Reale, aperta al pubblico dal 16 luglio, e si completano con due opere allestite presso la Chiesa di San Gottardo in Corte, situata all’interno del percorso del Museo del Duomo di Milano, visitabile dal 18 luglio.

Il progetto espositivo accompagnato da un programma di appuntamenti tra arte e musica. In occasione dell’apertura di questo primo capitolo mercoled 2 luglio la Sala delle Cariatidi accoglie la performance musicale del collettivo Tutto Questo Sentire, composto da Sandro Mussida, Olivia e Rebecca Salvadori, insieme ai musicisti londinesi Coby Sey, Jan Hendrickse e Tom Wheatley.

Le curatrici Antonella Soldaini e Elena Tettamanti hanno raccontato ad Askanews questa prima fase del progetto.

Antonella Soldaini all’ingresso del gruppo di opere L’osservatore si sposta osservandosi, Figura e Continuo Infinito Presente: “La mostra un’elaborazione collettiva, in quanto l’artista ama molto lavorare in gruppo e questo metodo poi lui l’ha riportato sempre in qualsiasi occasione, anche in questa. Mettere la propria voce nel processo lavorativo, per Remo e essenziale.

Io l’ho conosciuto e lui diceva devi fare una capriola su te stessa: l’invito che lui fa a cambiare atteggiamento. Un esempio l’opera che sopra la mia testa che si chiama Nel momento: quando entriamo in questa sala siamo spinti a guardare in alto e non uno scherzo guardare in alto perch un cambio di prospettiva, la famosa capriola perch noi guardiamo le opere in orizzontale davanti a noi. Alzare lo sguardo significa proprio che lui ci spinge verso una dimensione altra quindi anche il cavalletto al centro di questa sala proprio un rimando a noi, chiede a noi di spostarci e non essere passivi nel guardare un lavoro, ma guardare anche noi stessi in relazione a quello e quindi c’ gi un concetto di trasformazione e di cambiamento”.

Prosegue Elena Tettamanti: “Adesso noi siamo nella sala delle Cariatidi dove c’ l’opera No’ si volta chi a stella fisso. un’opera ispirata a Leonardo da Vinci che invita a non voltarsi indietro, non disperdere i propri obiettivi, ma a focalizzarsi. L’artista vede la sala delle Cariatidi come abito e l’opera come un gioiello.

Per Remo Salvadori la musica molto importante. Questa performance include la voce di Olivia Salvadori e tre musicisti londinesi sono venuti apposta qui per questa performance musicale. L’audio rimarr comunque come sottofondo per tutto il periodo della mostra.

Due altre opere sono al Museo del Novecento. Una Alveare che all’ingresso del Museo del Novecento e sar permanente. L’altra Nel momento al quarto piano, sopra un lucernaio. Il lucernaio un punto di contatto importante tra quello che il Museo del Novecento e Palazzo Reale. stata anche un’occasione di costruire su qualcosa di molto particolare un’opera fondamentale per l’unione di questi due musei.

Questa un’anticipazione perch la vera e propria mostra antologica verr inaugurata il 15 di luglio e sar visibile al pubblico dal 16 “.

Conclude Antonella Soldaini : “Il lavoro di Remo Salvadori non mai diretto, per ricchissimo e lui infatti in questa prima fase della mostra dice voglio fare una sintesi formale fortissima, cio indica con poche opere tutto il suo mondo. proprio un’entrata come dire delicata, ma allo stesso tempo potentissima”.

La mostra promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale ed Eight Art Project in collaborazione con Museo del Novecento e la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e con il patrocinio del Ministero della Cultura e si inserisce nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.

Mezz’ora di incontro tra Papa Leone e Meloni: "Comune impegno per la pace"

Città del Vaticano, 2 lug. (askanews) – Anche i temi della pace sono rientrati nei colloqui in Vaticano tra Papa Leone e la delegazione del governo italiano guidata dalla premier Giorgia Meloni. Nel corso dei colloqui, riferisce una nota diffusa dalla Sala stampa della Santa Sede al termine dell’incontro, durato oltre mezz’ora, e poi dopo l’incontro in Segreteria di Stato con il segretario di Stato, card. Pietro Parolin, e il segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, mons. Paul Richard Gallagher, “è stato rilevato il comune impegno per la pace in Ucraina e in Medio Oriente e l’assistenza umanitaria a Gaza”.

“Nel prosieguo della conversazione – si legge ancora nella nota ufficiale della Santa Sede – ci si è soffermati su alcune questioni afferenti ai rapporti bilaterali, come pure su tematiche d’interesse per la Chiesa e la società italiana”.

La presidente del Consiglio ha donato a Papa Leone XIV una stampa del 1600 dell’Università Angelicum di Roma, dove il pontefice ha studiato. Da parte sua, invece, papa Prevost ha regalato alla sua ospite un libro su Sant’Agostino. L’incontro in Vaticano era iniziato con un “Molto piacere…”, rivolto dal Papa alla Meloni prima del faccia a faccia e si è concluso, al momento del commiato, con la premier che ha augurato una “buona giornata e buon lavoro” al papa. (Foto Acistampa da Vatican news).

Oggi la prima udienza ufficiale fra il Pontefice e la premier Meloni

Città del Vaticano, 2 lug. (askanews) – Papa Leone XIV ha incontrato questa mattina in Vaticano intorno alle 11.15 la Premier Giorgia Meloni (foto Acistampa da Vatican News). Si tratta della prima udienza ufficiale tra il Pontefice e la Presidente del Consiglio Meloni, dopo un breve saluto durante il Giubileo dei governanti, una stretta di mano il 18 maggio 2025 a San Pietro per la Messa di insediamento di Leone XIV e una telefonata intercorsa sempre nel mese di maggio.

Anche i temi della pace sono rientrati nei colloqui in Vaticano tra Papa Leone e la delegazione del governo italiano guidata dalla premier Giorgia Meloni.

Nel corso dei colloqui, riferisce una nota diffusa dalla Sala stampa della Santa Sede al termine dell’incontro con Papa Leone durato oltre mezz’ora, e poi dopo l’incontro in Segreteria di Stato con il Segretario di Stato, card. Pietro Parolin, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, mons. Paul Richard Gallagher, “è stato rilevato il comune impegno per la pace in Ucraina e in Medio Oriente e l’assistenza umanitaria a Gaza”.

“Nel prosieguo della conversazione – si legge ancora nella nota ufficiale della Santa Sede – ci si è soffermati su alcune questioni afferenti ai rapporti bilaterali, come pure su tematiche d’interesse per la Chiesa e la società italiana”.

Gli strafalcioni alla Maturità, dal Nobel a Hitler a D’Annunzio estetista

Roma, 2 lug. (askanews) – Da esteta a estetista, il passo è breve. E così, anche per la Maturità 2025, Gabriele D’Annunzio non verrà ricordato come l’autore protagonista delle tracce di prima prova – ancora una volta le attese della vigilia sono state deluse – ma come il simbolo degli ‘strafalcioni’ da esame. Ormai, infatti, questo orrore è diventato un classico di ogni tornata di colloqui orali. Ma non l’unico.

Perché quello del malcapitato diplomando o diplomanda – in questi casi la riservatezza è doverosa – che ha ridotto il ‘vate’ a esperto in trattamenti estetici è solo il primo di una lunga serie di svarioni andati in scena quest’anno e raccolti, come di consueto, dal portale Skuola.net, grazie alle ‘soffiate’ degli studenti che hanno assistito agli orali di Maturità, in corso in questi giorni.

D’altronde, quando ci si confronta con una figura celebre per il suo culto estremo della bellezza a tutto tondo, non c’è da stupirsi se si possa rischiare di confondere la cura dell’anima con quella del corpo, soprattutto in un tempo in cui i centri estetici sono sempre più frequentati anche dagli adolescenti.

Adolescenti che sono grandi consumatori anche di Intelligenza Artificiale. E forse proprio da quest’ultima hanno ben imparato l’arte delle ‘allucinazioni’: dalla Storia alla Letteratura, passando per l’Arte e le Scienze, l’elenco degli scivoloni è lungo e ricco di momenti da consegnare di diritto agli annali. Con perle come il premio Oscar assegnato a Marie Curie, il Nobel per la Pace da Hitler o, ancora, scambi frequenti di attribuzione tra opere, autori e nazionalità.

Partendo proprio dai grandi scrittori, la tortura per D’Annunzio prosegue anche con l’usurpazione delle sue opere. Visto che un candidato al diploma ha finito per ‘privare’ il poeta anche del suo componimento più celebre, attribuendo ‘La pioggia nel pineto’ a Giovanni Pascoli.

Ma, stando alla visione dei maturandi, l’autore de ‘Il Fanciullino’ potrebbe essere denunciato anche per un altro furto, quello della teoria della ‘frantumazione dell’io’, che secondo uno studente non sarebbe stata tradotta in forma letteraria da Luigi Pirandello, ma proprio da Pascoli. E non finisce qui. A scuotere le fondamenta della letteratura italiana ci si è messo pure quel maturando che ha collocato Alessandro Manzoni nel 1600, forse distratto dall’ambientazione de I Promessi Sposi.

Ma l’apice, forse, si è raggiunto con uno spunto di letteratura francese: Émile Zola, uno dei più importanti scrittori d’Oltralpe, caposcuola del naturalismo e noto per il suo impegno nell’affare Dreyfus, a dire di un giovane, avrebbe avuto origini italiane: potrebbe aver confuso lo scrittore con l’ex giocatore di calcio Gianfranco Zola – sardo ‘Doc’ – o aver pensato che fossero almeno parenti.

Passando al revisionismo storico, tipico di ogni edizione degli ‘strafalcioni’ che si rispetti, la carne al fuoco, spesso davvero incandescente, non manca affatto. Ad esempio, quando si pensa ad Adolf Hitler, è quasi impossibile legarlo ad azioni positive. Eppure, secondo uno studente, il despota del Terzo Reich avrebbe vinto il Premio Nobel per la Pace.

Un’affermazione che, purtroppo, non rispecchia per nulla la realtà storica e che, a meno che non fosse una provocazione, denota una comprensione un po’ distorta di una delle figure più controverse della storia.

Un altro colpo alla memoria storica di quel periodo, per fortuna meno agghiacciante, arriva da un collega diplomando, che ha risposto che il campo di concentramento di Auschwitz fu liberato dagli americani, dimostrando una conoscenza storica decisamente imprecisa, considerando che fu l’Armata Rossa sovietica a liberare il lager situato in Polonia.

Mentre per la categoria ‘errori cronologici’, si commenta da solo quel maturando che ha collocato l’inizio della Seconda Guerra Mondiale nel 1933, anziché nel 1939: sei anni di conflitti in più, con buona pace degli storici, senza che nessuno se ne sia accorto?

C’è stato, poi, chi ha sostenuto che l’Italia sia ancora oggi una Monarchia. Peccato che il nostro Paese sia diventato una Repubblica con il referendum del 2 giugno 1946. Ora, non resta che far sapere a quel maturando che, purtroppo o per fortuna, il nostro sistema di governo è cambiato circa 80 anni fa.

Nel ‘minestrone’, c’è pure spazio per altre affermazioni piuttosto bizzarre. Ad esempio, qualcuno ha ricordato come dietro al rapimento e all’uccisione di Aldo Moro ci fosse la mano di Cosa Nostra. Quindi, se tanto mi dà tanto, le stragi di Mafia e gli attentati ai giudici Falcone e Borsellino sono stati opera delle Brigate Rosse. Qualcosa non torna!

Un’altra perla dell’esame di quest’anno ha visto poi protagonista la scienza. In particolare, Marie Curie: la fisica e chimica polacca, secondo uno studente, avrebbe vinto non uno ma ben due premiàOscar. In un certo senso ha ragione, perché parliamo della ‘migliore scienziata protagonista’ del ‘900.

Marie Curie, infatti, è considerata la ‘madre della fisica moderna’, grazie ai suoi studi pionieristici sulla radioattività. Proprio per questo, nel 1903, divenne la prima donna insignita del Premio Nobel per la Fisica. Probabilmente lei ha apprezzato di più il riconoscimento effettivamente assegnatole.

Anche la Storia dell’Arte merita un piccolo approfondimento, visto che continua a subire maltrattamenti ogni anno. La vittima principale degli studenti è sempre lui, il bistrattato Pablo Picasso, celebre esponente del Cubismo. Prima con una storpiatura del nome, erroneamente trasformato in ‘Paolo’, poi descrivendo la sua opera più importante, ‘Guernica’, come un quadro ‘dipinto di rosso’ mentre, come noto un po’ a tutti, è in bianco e nero, per una precisa scelta dell’artista.

Non è solo la preparazione, però, a venire meno durante gli orali di Maturità. In certi casi, è stato anche il cosiddetto galateo scolastico a essere stato dimenticato. Un esempio clamoroso è quello di uno studente che ha deciso di fare scena muta durante l’esame, trasformando il suo colloquio in una pantomima: magari avrà avuto già il 60 in tasca e si sarà voluto divertire un po’, non sapendo forse di aver rischiato davvero grosso.

A un altro maturando, che ha risposto ‘non la so’ a tutte le domande di scienze, la professoressa ha chiesto se ci fosse qualcosa che gli fosse piaciuto durante l’anno. La sua risposta? L’ennesimo ‘No’. Uno scambio di vedute che ha lasciato la Commissione senza parole, ma che ha anche scatenato la reazione dell’insegnante: ‘Ci saranno provvedimenti’, ha detto la docente. Come finirà? Probabilmente non molto bene per il ragazzo ma, certo, questa è una scena che nessuno dimenticherà facilmente.

Ma il bello degli strafalcioni è che non risparmiano nessuno, nemmeno i membri della Commissione. Gli errori, infatti, a volte provengono da chi dovrebbe segnalarli. Un esempio lampante arriva da una commissaria di arte che, parlando del Futurismo, ha affermato con sicurezza che questo movimento è nato nel 1919, anziché nel 1909. A peggiorare la situazione, il docente di storia che ha corretto la collega, dando vita a una discussione in sede di colloquio orale. Sarà stato il caldo.

E i colpi di scena non finiscono qui. Perché una studentessa ha, infatti, raccontato di come il commissario esterno di scienze abbia trasformato il suo esame in un vero e proprio ‘orale di famiglia’. Visto che, durante una discussione sul DNA, la mamma e la sorella gemella della ragazza sono state chiamate in scena, con il professore che ha chiesto alla signora se i gemelli avessero lo stesso patrimonio genetico.

I primi posti della classifica, però, vanno a un’altra coppia di professori. Da un lato, un commissario di inglese che, parlando di Charles Dickens, ha continuato per tutto il suo intervento a citare il romanzo ‘The picture of Dorian Gray’, che però è di Oscar Wilde. Dall’altro, un docente di Latino, che durante l’interrogazione si è fissato su una serie di domande su una delle sue materie: il Latino. Peccato che nel programma di quella classe non ci fosse traccia di quella disciplina, lui era lì per altro.

Canottaggio, a Ravenna i campionati nazionali

Roma, 2 lug. (askanews) – Il 5 e 6 luglio la città romagnola ospiterà gli Assoluti 2025 promossi dalla Federazione italiana di canottaggio (Fic). La Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali (Fisdir), in seguito a un protocollo d’intesa con la Fic, sarà presente con i propri atleti che gareggeranno nella categoria riservata ai rematori con disabilità intellettiva e relazionale. Gli stessi si dividono in una sottocategoria relativa al loro livello di disabilità che prevede tre livelli di classificazione: Intellectual functioning per brevità ii1 atleti con ritardo cognitivo con quoziente intellettivo inferiore al 75%, ii2 rematori con sindrome di down e ii3 diagnosi di autismo con quoziente intellettivo superiore al 75%.

L’unicità dell’accordo tra le due federazioni consente agli atleti con disabilità intellettiva e relazionale di partecipare ad attività remiere organizzate dalla FIC, integrandosi nel contesto del canottaggio e garantendo la loro corretta inclusione e partecipazione. Le altre categorie in gara nella due giorni del 5 e 6 luglio sono Junior, Under 23, Senior e Master. Le gare si svolgeranno sulla distanza di 2000 metri. Il campionato italiano rappresenta una prova di avvicinamento ai Campionati del mondo in programma a Torino nel mese di ottobre. Il selezionatore della nazionale italiana della Fisdir, Giuseppe Del Gaudio, a fine luglio terrà uno stage organizzato dalla Fic per scegliere gli azzurri da portare ai Mondiali. Le società affiliate alla Fisdir che prenderanno parte agli Assoluti di Ravenna rappresentano gran parte dello Stivale. Per la circoscrizione Sud hanno aderito Telimar Palermo, Cus Palermo, Irno Salerno, Accademia del remo Napoli, Cus Bari; al centro troviamo Vvff Maggi Ancona, Can Firenze, Vvff Tomei Livorno; mentre al nord Cus Torino, Armida Torino, Can Corgeno, Can Arolo e Can Menaggio.

Tra gli atleti di punta del movimento è confermata la partecipazione di Marta Piccininno della Irno Salerno mentre tra gli uomini figura Francesco di Donato dell’Accademia del remo di Napoli, che vanta 3 partecipazioni ai Global games con 5 ori all’attivo. Da segnalare la presenza anche di alcuni partecipanti degli ultimi Global games come Andrea Appendino, Lorenzo Sforza, Marta Casetta e Margherita Merlo.

Il selezionatore Fisdir, Giuseppe del Gaudio: “Gli Assoluti di Ravenna e i Mondiali di Torino sono tappe di avvicinamento al nostro vero obiettivo, l’intenzione è riuscire a portare più atleti possibile ai Global games nel 2027, il canottaggio non è uno sport con grandi numeri, perché i costi sono notevoli ma il nostro movimento è in salute. La collaborazione tra Fic e Fisdir è fondamentale per poter crescere ma soprattutto per consentire anche a persone con disabilità intellettivo relazionali di poter competere, di potersi misurare come atleti”.

Il presidente della Fisdir, Francesco Ambrosio: “Puntiamo molto sulle gare di Ravenna per capire a che punto è la preparazione dei nostri atleti in vista dei Mondiali. Il nuovo tecnico nazionale, Del Gaudio, sta facendo un lavoro importante per migliorare in efficienza il nostro movimento e raggiungere risultati sempre più lusinghieri. La sua professionalità olimpica, unita alla conoscenza del settore, è una garanzia”.

Cultura, al via la seconda edizione del Festival dell’Argentario

Roma, 2 lug. (askanews) – E’ tutto pronto per la seconda edizione del Festival dell’Argentario che torna dal 3 al 6 luglio con quattro serate speciali, sempre con ingresso gratuito, quest’anno nella doppia location di Porto Santo Stefano e Porto Ercole. Promosso dal Comune di Monte Argentario, fortemente voluto dal Sindaco Arturo Cerulli e grazie all’impegno dell’Assessora al Turismo, Cultura e Commercio Chiara Orsini, il festival offrirà al pubblico, ormai tradizionalmente dal giovedì alla domenica, l’occasione di vivere l’estate all’insegna della cultura e dello spettacolo con uno sguardo alla bellezza del territorio. Padrone di casa sarà Gigi Marzullo che ogni sera salirà sul palco per accogliere gli ospiti.

Il programma si aprirà giovedì 3 luglio a Porto Ercole, alle ore 21, per la serata inaugurale con il Sindaco Cerulli che celebrerà i 160 anni delle Capitanerie di Porto consegnando la Medaglia al Comandante Francesco Luigi Balsamo. Sul palco della suggestiva piazza Santa Barbara salirà poi un volto televisivo molto amato, Massimiliano Ossini, che dialogherà con Marzullo sul suo recente libro “K2. Un passo dalla vetta. Un passo dalla vita” (Rai Libri): a settant’anni dalla storica prima ascensione del K2, il popolare conduttore di Rai1 racconterà la sua spedizione nella terra dei ghiacci e delle vette impossibili. Un viaggio che va oltre la semplice ascesa fisica, una riflessione profonda sulla sfida dell’uomo contro i suoi limiti, sulla lotta interiore e sull’umiltà di fronte alla natura più ostile.

Alle 21.45 spazio alla grande musica con “Cartoon music at Summertime”, il concerto dei musicisti del Conservatorio di Musica Santa Cecilia: l’Ensemble di trombe, ottoni e percussioni, fondato e diretto dal Maestro Francesco Del Monte, si esibirà in un repertorio che spazia dall’antico al contemporaneo, passando dalle musiche di Bach alle indimenticabili colonne sonore di Morricone fino ad arrivare a brani tratti dai Cartoon più amati. “Cartoon music at Summertime” non sarà un semplice concerto, ma un evento straordinario, che unisce musica, immagini e architettura: il celebre Palazzo del Governatore di Porto Ercole, infatti, si trasformerà in uno schermo monumentale grazie ad un’affascinante proiezione mapping sincronizzata con il concerto dal vivo. Un viaggio visivo ed emozionale attraverso le scene più iconiche dei celebri cartoni animati Disney e dei film descritti dalle musiche eseguite dall’orchestra. La parte video, curata dalla Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio Santa Cecilia, arricchisce l’esperienza con un linguaggio innovativo che reinterpreta lo spazio storico e lo trasforma in una scenografia dinamica e coinvolgente.

Venerdì 4 luglio, alle 21.30, tutti a Porto Santo Stefano, in Piazza dei Rioni per accogliere la grande verve comica di Nino Frassica accompagnato dai Los Plaggers, band formata da sei formidabili musicisti: uno show incalzante e divertente, tra concerto e cabaret, in un viaggio emozionante pieno di celebri brani durante il quale il pubblico sarà chiamato a interagire con le stravaganti invenzioni musicali dell’artista siciliano.

Il 5 luglio di nuovo a Porto Ercole con tutta l’energia di “Sapore di Mare” (ore 21.30): dal musical arriva la versione estiva dello spettacolo, uno show con le indimenticabili canzoni degli anni ’60, da Abbronzatissima e Una rotonda sul mare a Nessuno mi può giudicare e Non son degno di te.

Gran finale domenica 6 luglio a Porto Santo Stefano, sempre alle 21.30, con l’attesissimo concerto di Al Bano: il popolare e amatissimo artista si esibirà in piazza, interpretando alcuni dei suoi successi più famosi e raccontandosi al pubblico.

Con il contributo di Gergas Spa. e del Gruppo La Roqqa Hotel, il Festival dell’Argentario, proprio come accadeva negli anni ’60 quando la manifestazione era diventata un appuntamento imperdibile, è ormai un punto fermo per tutti coloro che trascorrono l’estate nel meraviglioso promontorio toscano. Idee, spunti e connessioni da condividere, ma anche buon umore e un pizzico di leggerezza sono gli ingredienti principali di una manifestazione che vuole riscoprire il valore sociale della piazza e il privilegio dello stare insieme.

Il Festival, con la sua valorizzazione della cultura e del territorio, si sposa perfettamente con il Brand Argentario, la cui nascita è stata recentemente annunciata dall’amministrazione comunale di Monte Argentario. Frutto di una visione strategica e realizzato in collaborazione con il prestigioso partner Reply, il nuovo Brand va ben oltre la semplice veste grafica, proponendosi come pilastro per il rilancio turistico e la costruzione di un’identità unitaria in cui riconoscere la ricchezza di Porto Santo Stefano e Porto Ercole abbracciandone al tempo stesso le singole specificità. Fulcro di tutte le future iniziative di promozione e comunicazione del Comune, dalle campagne turistiche agli eventi locali, con l’ambizione di consolidare l’immagine dell’Argentario, il diamante del Mediterraneo, il Brand si pone al centro di un rilancio turistico strategico, per intercettare nuovi flussi turistici e fidelizzare quelli esistenti mettendo in risalto l’unicità dell’offerta, ma è anche emblema di un preciso impegno per il futuro, nella volontà di investire in una narrazione coerente e moderna, specchio dei valori del territorio e delle sue potenzialità di sviluppo sostenibile.

L’afa non arretra, domani 18 città con "bollino rosso" (Venerdì 20)

Roma, 2 lug. (askanews) – Non si placa l’ondata di afa e caldo asfissiante che sta colpendo l’Italia in questo periodo. E nei prossimi giorni è previsto un nuovo leggero rialzo.

Secondo l’aggiornamento quotidiano del Ministero della Salute del Bollettino sulle ondate di calore, oggi sono 19 le città da “bollino rosso” (Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campopasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona, Viterbo); 2 le città da “bollino arancione” (Pescara e Venezia).

Domani, giovedì 3 luglio, il caldo le città da “bollino rosso” saranno ancora 18 (Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campopasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona, Viterbo); 2 le città da “bollino arancione” (ancora Pescara e Venezia).

Venerdì 4 luglio ci si attende un nuovo rialzo dell’afa: le città con “bollino rosso” salgono infatti a 20 (Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campopasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo); nessuna città con “bollino arancione”.

Il “bollino rosso” (livello 3) indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Il “bollino arancione” (livello 2) indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili.

Formula1 a Silverstone, Vasseur: "Sfruttare gli aggiornamenti"

Roma, 2 lug. (askanews) – La Formula 1 arriva a Silverstone per uno dei weekend più attesi e iconici dell’intero campionato, dodicesimo appuntamento stagionale – siamo quindi al giro di boa – nonché gara di casa di Lewis Hamilton, che su questa pista ha vinto la bellezza di nove volte. Il Gran Premio di Gran Bretagna rappresenta da sempre una tappa speciale per la Formula 1: è infatti qui che il Mondiale ha preso il via, il 13 maggio 1950, ed è sempre qui che la Scuderia Ferrari ha conquistato la sua prima vittoria, nel 1951, con José Froilán González e la 375 F1. Silverstone è considerato unanimemente uno dei templi del motorsport, non solo per il valore storico, ma anche per le caratteristiche tecniche, che lo rendono una delle piste preferite da piloti e appassionati. “Silverstone – le parole del Team Principal della Ferrari Frederic Vasseur – è un circuito molto diverso e uno dei grandi classici del calendario. Gli aggiornamenti introdotti sulla SF-25 a Spielberg hanno sicuramente contribuito al buon risultato ottenuto domenica scorsa, e vogliamo sfruttare questo slancio positivo anche per l’appuntamento che ci attende. Abbiamo visto quanto sia importante curare ogni aspetto del weekend per ottenere una prestazione solida e, come sempre, ci concentreremo su noi stessi con l’obiettivo di mettere insieme un altro fine settimana pulito. Questa è la gara di casa di Lewis e sarà particolarmente motivato a fare bene, anche grazie all’enorme sostegno che riceve sempre qui. Non vedo l’ora di essere in pista insieme a tutta la squadra: l’atmosfera di Silverstone è sempre speciale”.

Calcio, Juventus-David intesa raggiunta, ora Osimhen

Roma, 2 lug. (askanews) – La Juventus accoglierà presto il primo colpo per l’attacco. Nella notte italiana, come scrive Sky Sport, è stata infatti raggiunta l’intesa di massima tra Jonathan David, attaccante canadese svincolato dal Lille e il club bianconero, in contatto ormai costante nelle ultime ore. Restano soltanto alcuni dettagli da definire nelle prossime ore. Ma non è finita qui, perché la Juventus non vuole davvero fermarsi e può puntare a un altro super rinforzo in avanti: quel Victor Osimhen primo obiettivo. Nel caso in cui la trattativa con il nigeriano dovesse diventare complicata, l’alternativa sarebbe Mateo Retegui, il capocannoniere dell’ultima Serie A con l’Atalanta.

La premier Meloni coi vice Salvini e Tajani in Vaticano per l’udienza con Papa Leone

Città del Vaticano, 2 lug. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è giunta in Vaticano per l’udienza con Papa Leone XIV. Si tratta della prima udienza ufficiale dall’elezione del pontefice.

La delegazione del Governo italiano è composta anche dai vice premier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Con loro anche il segretario del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano. Prima di entrare nel Palazzo Apostolico, la delegazione italiana è stata ricevuta nel Cortile di San Damaso.

Alle 12.30 la premier incontrerà il segretario di Stato, mons. Pietro Parolin.

Il Papa: prego perchè la pace possa tornare presto in Ucraina

Città del Vaticano, 2 lug. (askanews) – “Prego che la pace possa tornare presto nella vostra Patria”. Lo ha detto stamane Papa Leone XIV incontrando in Vaticano i vescovi del Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina.

In un breve indirizzo di salutyo ai suoi ospiti, il pontefice ha notato come “certamente nell’attuale contesto storico non è facile parlare di speranza, non è facile trovare parole di consolazione per le famiglie che – ha ricordato – hanno perso i propri cari in questa guerra insensata”.

“Vi sono vicino – ha, quindi, concluso papa Prevost – e tramite voi sono vicino ai fedeli della vostra Chiesa”.

Caldo africano verso il picco: fino a 40°C ma attenzione ai temporali

Milano, 2 lug. (askanews) – La prima parte di luglio sarà caratterizzata da temperature ancora roventi a causa della persistenza dell’anticiclone subtropicale; tuttavia alcune regioni dovranno fare i conti con eventi meteo estremi. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, sottolinea come, con l’aumentare delle temperature, cresca anche l’evaporazione dai nostri mari, la vera energia potenziale di cui si nutrono i sistemi temporaleschi per innescare poi rovinose grandinate e forti colpi di vento.

Da mercoledì 2 luglio e fino al prossimo weekend l’Italia si troverà tra l’incudine e il martello: da una parte abbiamo le fresche e instabili correnti in quota in discesa dal Nord Europa che lambiranno parte delle nostre regioni settentrionali, dall’altra ci sono le roventi masse d’aria di origine sub-tropicale (in arrivo dalle zone interne di Marocco, Algeria e Tunisia) che stazionano sul Mediterraneo ormai da diverse settimane.

Questo caldo intenso, oltre a provocare disagio fisico per le persone, influenza anche la temperatura dei nostri mari, con valori che raggiungono già i 27-28°C su buona parte dei bacini: stiamo parlando di un’anomalia di circa 4/5°C oltre le medie di riferimento.

Ebbene, tutto ciò si traduce in una maggiore energia potenziale in gioco, ovvero in quel carburante necessario per lo sviluppo di fenomeni estremi. Nei prossimi giorni l’ingresso di correnti instabili in quota, pilotate da un ciclone presente tra Regno Unito e Scandinavia, destabilizzerà non poco l’atmosfera provocando temporali violenti su Alpi e Prealpi, in locale sconfinamento sulle vicine pianure.

Sul resto del Paese invece l’anticiclone africano continuerà a dominare la scena con tanto sole e temperature ben oltre le medie climatiche di riferimento: sono previste punte massime fin verso i 36-38°C su pianure del Triveneto, Toscana, Lazio, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Come emerso anche dal nuovo rapporto de iLMeteo.it questo è il nuovo clima del XXI secolo, nel corso della stagione estiva, rispetto al passato, registriamo un aumento costante dei giorni di caldo intenso con temperature di 35-36°C (ed oltre). Non solo, l’altro lato della medaglia, che va sotto il nome di cambiamento climatico, sono le piogge monsoniche con pure il rischio di rovinose grandinate.

Ania, Mattarella: Italia solida ma serve uno sforzo corale sul futuro

Roma, 2 lug. (askanews) – “L’Assemblea annuale dell’Ania si svolge in un momento caratterizzato da forte incertezza in Europa e nel mondo. Conflitti in atto, spinte neo-protezionistiche fanno prevalere elementi di instabilità e questo, naturalmente, oltre a rappresentare minaccia per gli stessi destini dell’umanità, incide sulle prospettive dell’economia e dei mercati, anche in campo assicurativo”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al presidente dell’Ania, l’associazione nazionale tra le imprese assicuratrici.

“L’Italia si trova in una posizione solida, con fondamentali positivi e, tuttavia, è necessario uno sforzo corale sul progetto di futuro del Paese, aumentando la competitività e creando occupazione di qualità per i giovani – sottolinea il Capo dello Stato -. Alle imprese assicuratrici compete un ruolo in questo scenario, per far sì che l’emergere di un clima di rischio non rallenti lo spirito di impresa e non incida sui diritti dei cittadini. Le assicurazioni sono uno dei termometri più sensibili dei trend demografici di un paese e il loro contributo è essenziale per accompagnare mutamenti e obiettivi di sviluppo”.

Nordio: Massimario Cassazione irriverente verso Mattarella

Milano, 2 lug. (askanews) – “Succede una gran confusione. La Cassazione, come supremo organo giurisdizionale, non ha detto proprio nulla, e se lo avesse detto, senza esser investita di un ricorso, avrebbe commesso un sacrilegio. Si è pronunciato l’Ufficio del Massimario con un intervento che ritengo irriverente, improprio e imprudente”. Lo afferma in un’intervista al Messaggero il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che sottolinea: “E ‘stato irreverente verso il presidente della Repubblica perchè contiene critiche radicali sul decreto sicurezza, sia sulla sua necessità ed urgenza, sia sui suoi contenuti, ritenuti manifestamente incostituzionali. Se così fosse, il presidente sarebbe stato il primo a rilevarli, e invece non l’ha fatto”.

Per il Guardasigilli, si tratta di un intervento “improprio, perché l’ufficio del Massimario della Cassazione ha competenza soltanto nel raccogliere le massime di giurisprudenza, in modo da fornire anche ai giudici di merito un adeguata informazione o un indirizzo possibilmente omogeneo. Se redige delle relazioni sulle novità normative può farle solo sotto un profilo di tecnica redazionale, perché non ha nessuna legittimazione a pronunciarsi in via preventiva sulla costituzionalità delle leggi, e tantomeno sulla loro contenuto politico. Questo è un vero oltraggio al Parlamento sia pure espresso nel linguaggio aulico del giuridichese. Ora, questo documento del Massimario è soltanto apparentemente una sequenza di argomentazioni tecniche e politicamente neutrali. Quando dice che lo sgombero di un immobile occupato abusivamente può creare disagi sociali, esprime un giudizio incompatibile con la logica e con il diritto. In pratica giustifica il reato di violazione di domicilio”.

Inoltre “è imprudente, perché farà del male alla stessa magistratura. Anche ammettendo che l’ufficio del Massimario abbia questa competenza, e ripeto che non ce l’ha affatto, esso è sempre inserito in un organismo, la Corte suprema di Cassazione, che il cittadino vede come massima e ultima espressione di un giudice terzo è imparziale.la vera espresso un giudizio preventivo, così netto e polemico, indurrà il cittadino a perdere fiducia nella magistratura, che ormai considera, sicuramente torto, schierata e prevenuta”.

Lavoro, Istat: il tasso di occupazione sale al 62,9%, disoccupazione al 6,5%

Milano, 2 lug. (askanews) – A maggio 2025, su base mensile, la crescita di occupati e disoccupati si associa al calo degli inattivi. Lo fa sapere Istat. L’aumento degli occupati (+0,3%, pari a +80mila unità) coinvolge uomini, donne, dipendenti permanenti, autonomi e coloro che hanno almeno 50 anni d’età; si registra invece un calo tra i dipendenti a termine e nelle altre classi d’età. Il tasso di occupazione sale al 62,9% (+0,2 punti).

La crescita delle persone in cerca di lavoro (+7,1%, pari a +113mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere ed è diffusa in tutte le classi d’età.

Il tasso di disoccupazione sale al 6,5% (+0,4 punti), quello giovanile al 21,6% (+1,7 punti).

La diminuzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,4%, pari a -172mila unità) coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di inattività scende al 32,6% (-0,5 punti). Confrontando il trimestre marzo-maggio 2025 con quello precedente (dicembre 2024-febbraio 2025), si registra un aumento di 93mila occupati (+0,4%). A maggio 2025, il numero di occupati supera quello di maggio 2024 dell’1,7% (+408mila unità); l’aumento riguarda gli uomini, le donne, i 25-34enni e gli ultra 50enni, a fronte di una diminuzione tra i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di occupazione, in un anno, sale di 0,8 punti percentuali. Rispetto a maggio 2024, cresce il numero di persone in cerca di lavoro (+0,9%, pari a +15mila unità) e diminuisce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,6%, pari a -320mila).

Ania, Mattarella: Italia solida ma serve sforzo corale su futuro

Roma, 2 lug. (askanews) – “L’Assemblea annuale dell’Ania si svolge in un momento caratterizzato da forte incertezza in Europa e nel mondo. Conflitti in atto, spinte neo-protezionistiche fanno prevalere elementi di instabilità e questo, naturalmente, oltre a rappresentare minaccia per gli stessi destini dell’umanità, incide sulle prospettive dell’economia e dei mercati, anche in campo assicurativo”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al presidente dell’Ania, l’associazione nazionale tra le imprese assicuratrici.

“L’Italia si trova in una posizione solida, con fondamentali positivi e, tuttavia, è necessario uno sforzo corale sul progetto di futuro del Paese, aumentando la competitività e creando occupazione di qualità per i giovani – sottolinea il Capo dello Stato -. Alle imprese assicuratrici compete un ruolo in questo scenario, per far sì che l’emergere di un clima di rischio non rallenti lo spirito di impresa e non incida sui diritti dei cittadini. Le assicurazioni sono uno dei termometri più sensibili dei trend demografici di un paese e il loro contributo è essenziale per accompagnare mutamenti e obiettivi di sviluppo”.

M.O., Hamas: pronti all’accordo, ma deve porre fine alla guerra

Roma, 2 lug. (askanews) – Il movimento estremista palestinese Hamas ha dichiarato di essere aperto a un accordo di cessate il fuoco con Israele, ma non ha ancora accettato la proposta sostenuta dagli Stati Uniti annunciata da Donald Trump questa notte, insistendo sulla sua posizione di lunga data secondo cui qualsiasi accordo dovrà porre fine alla guerra nella Striscia.

Il funzionario di Hamas Taher al-Nunu, citato dall’Ap, ha affermato che il gruppo militante è “pronto e serio nel raggiungere un accordo” e “pronto ad accettare qualsiasi iniziativa che porti chiaramente alla fine completa della guerra”.

Centro, Abbate (Tempi Nuovi): “Moderati e utili? No, autonomi e creativi”

“Basta iniziative estemporanee. Serve responsabilità per i tempi che ci aspettano. Il pontificato di Leone XIV apre una fase inedita: da Prevost abbiamo ascoltato un appello urgente alla difesa dell’umano davanti alla guerra e a tutte le sfide che oggi preoccupano, compresa quella dell’algoritmo e della robotica. Il cattolicesimo democratico esiste ancora per raccogliere quell’appello, rimboccandosi le mani con umiltà? Se sì, occorre un’iniziativa pensata, responsabile, fatta di competenze umili. E non i diversi concorrenti più o meno “instagrammabili”, o più o meno “spendibili” nel reality politico”, lo afferma Fabrizia Abbate, portavoce di Tempi Nuovi.

“Serve uno scossone. Non per lanciare un nuovo contenitore, ma per chiamare a raccolta le energie disperse, restituendo credibilità e forza a un’iniziativa autonoma. Il cattolicesimo democratico e popolare si trova oggi davanti alla sfida decisiva della sua ricostruzione o della sua scomparsa nel nostro paese. Non si tratta di un’operazione nostalgica: la memoria è quasi sempre la più grande spinta per le trasformazioni epocali, che investono le categorie stesse della rappresentanza, della decisione e del senso comune. La forza dell’appello di Papa Leone XIV sta tutto nella questione della responsabilità ineludibile dei cristiani davanti alla rivoluzione tecnologia in atto”.

Tempi Nuovi auspica che la “misura umana” sia un criterio per l’azione politica.

La dottrina sociale della Chiesa è capace di leggere con realismo e passione il tempo presente. In gioco non c’è soltanto l’identità dei cattolici nella sfera pubblica, ma la possibilità stessa di promuovere, insieme ad altre forze, un nuovo umanesimo democratico. “Un umanesimo – sostiene Abbate − in cui il rispetto della vita, la custodia della libertà, la dialettica delle valutazioni etiche, il rifiuto delle “democrature”, la lotta contro ogni deriva tecnocratica, si tengano per mano attraverso un costante esercizio di competenza, ascolto e ricostruzione degli ambienti sociali”.

Essere responsabili significa stare dentro, in mezzo, nel paese. “Non significa essere moderati e utili. Non servono leadership preconfezionate, e neppure sgabelli per le coalizioni (siano di sinistra che di destra), ma dinamiche politiche reali, vissute, concrete. Al centro – conclude Abbate – deve esserci una sola, grande questione: la reinvenzione dell’umanesimo democratico, come chiave di comprensione e azione in un tempo che non ammette più deleghe né rinvii”.

Pace, Libertà e Giustizia non sono valori separabili

I guerrafondai e i tiranni, li odiano tutt’è tre questi valori, ne hanno il medesimo disprezzo: Pace, Libertà e Giustizia. Gli “operatori di Pace” invece li amano, li propugnano e li perseguono assieme: altrimenti non sarebbero “operatori”, ma solo astratti “proclamatori” di Pace. Non è mai stato facile coniugarli assieme. Anzi, spesso è stato drammatico. Ricordo, come italiano e come cattolico, la bellissima “Preghiera del Ribelle” del Beato Teresio Olivelli, venerato martire della nostra Resistenza.

Signore,

che fra gli uomini drizzasti la Tua Croce,

segno di contraddizione,

che predicasti e soffristi la rivolta dello spirito

contro le perfidie e gli interessi dominanti,

la sordità inerte della massa,

a noi, oppressi da un giogo numeroso e crudele

che in noi e prima di noi

ha calpestato Te, fonte di libera vita,

dà la forza della ribellione.

Signore della pace e degli eserciti,

Signore che porti la spada e la gioia,

ascolta la preghiera di noi ribelli per amore.

 

Una pace ereditata senza fatica?

È stato semmai facile per noi, generazioni europee nate dopo che altri avevano conquistato per noi la libertà dai tiranni: così ci siamo convinti che lottare per la libertà non sia più nostro compito. Pensiamo di poterla godere “per definizione”. E che la Pace sia qualcosa che è comunque dovuta, a noi. Eppure, la piena consapevolezza della inscindibile relazione tra Pace, Giustizia e Libertà è stata una delle grandi conquiste della Democrazia. Su tale base si è poi costruita la stessa impalcatura del Diritto Internazionale e delle Istituzioni Multilaterali, oggi peraltro in stato comatoso.

La nostra Costituzione è un esemplare manifesto di tale consapevolezza, nei suoi principi ed anche nel suo articolo 11, talvolta citato in maniera parziale e non corretta.

Ucraina: il banco di prova

Penso a tutto questo difronte al violento disordine mondiale, alle sue tendenze involutive e alle reazioni che tutto ciò provoca oggi nelle nostre coscienze, spesso appannate e condizionate da un Potere incapace di dire parole di verità e di senso.

Penso – in particolare ma certo non solo – alla resistenza dell’Ucraina, vittima in questi giorni dei peggiori bombardamenti russi dall’inizio della guerra di aggressione.

 La sintonia tra Putin e Trump – fondata sul comune culto della prepotenza; sul primato assoluto e cinico del loro stretto interesse; sul fastidio per la Democrazia liberale e per il Diritto Internazionale – pare voler spingere purtroppo alla “resa senza condizioni” dell’Ucraina. Un Paese sovrano, ufficialmente candidato ad entrare nell’Unione Europea, invaso da Putin come antipasto per la ricostruzione del suo impero, in dispregio del legittimo desiderio di Libertà di molti Paesi ex sovietici, che hanno liberamente scelto nella prospettiva europea il loro futuro.

Una pace finta e ingiusta?

Può essere questa la “Pace” che invochiamo? La Pace dei deboli che cedono ai forti? La Pace che, divorziando dalla Giustizia e dalla Libertà, sarà non solo ingiusta, ma effimera e finta? Possiamo metterci la coscienza a posto dichiarandoci a prescindere “contro il riarmo” (termine pessimo che però non può cancellare l’esigenza oggettiva di un percorso nuovo verso un concetto di Difesa Comune Europea, compatibile con i Trattati esistenti)  e far finta di non vedere ciò che succede al popolo ucraino? Possiamo limitarci a proclamare generiche affermazioni di sostegno a Kiev, pensando sotto sotto che la questione riguardi solo gli ucraini e non invece tutti noi europei?

 

La vera politica: visione e responsabilità

Pace, Giustizia e Libertà non vivono separate e non vivono senza una Politica Democratica che le tuteli – ovunque – nell’unico modo possibile: facendo sintesi, cioè, tra visione globale; strategia economica, energetica e tecnologica; capacità diplomatica e di dialogo autorevole; forza di deterrenza e di difesa militare.

Tocca in primo luogo all’Unione Europea dimostrare unità e capacità evolutiva per poter testimoniare, nel disordine mondiale, questa idea di “Politica” a servizio dell’indissolubile trinomio Pace, Giustizia, Libertà. Dentro, accanto e fuori dai suoi confini. Con i paletti etici e politici che essa ha incorporato, dopo la seconda guerra mondiale, nel suo stesso codice genetico.

Non abiurare al nostro dovere

Il dramma è che di tutto ciò si vedono oggi solo poche e deboli volontà da parte dei leaders europei. Pochissimi hanno il coraggio  – che ebbero i nostri Padri Fondatori – di dire al popolo la verità sul futuro che ci attende se pensiamo di poter semplicemente continuare a vivere di rendita. Abiurare al nostro dovere ed ammiccare con i due bulli al potere a Washington e a Mosca non ci aiuterà ad evitare questo futuro incerto e periglioso, né sul piano della nostra libertà, né su quello della nostra sicurezza economica e sociale.

Mons. Repole e il ritorno del cattolicesimo sociale

Una tradizione torinese che continua

Ci sono tre buone ragioni, tra le molte altre, che spiegano l’importanza della recente omelia del cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino, in occasione della festa del patrono della città capoluogo.

Innanzitutto, e senza alcuna piaggeria, non si può non sottolineare che anche con questo intervento – ma non solo, come ovvio – la Chiesa torinese prosegue quel cammino di evangelizzazione e, al contempo, di profonda attenzione al contesto territoriale di riferimento.

Da Pellegrino a Ballestrero, da Saldarini a Poletto a Nosiglia, il vertice della Chiesa cattolica torinese e metropolitana si è sempre fatto carico delle esigenze, delle domande e delle criticità sociali, economiche e culturali che attraversano la società.

E il cardinale Repole, anche e soprattutto con la sua ultima ed importante omelia, ha richiamato questa specificità ed originalità squisitamente torinese.

Un messaggio anche per la politica

In secondo luogo, la riflessione dell’arcivescovo di Torino – al di là del merito della questione sulla possibile e potenziale redistribuzione della ricchezza e dei consistenti depositi bancari presenti in città – interpella direttamente i vertici politici e istituzionali locali.

Senza alcuna polemica e senza presunzione o invasione di campo, è indubbio che avere una visione della società a medio/lungo termine è un’esigenza politica che quasi si impone quando si parla di come reinvestire socialmente la ricchezza presente in città.

E, su questo versante, credo che la coesione e la collaborazione istituzionale tra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’attuale sindaco di Torino Stefano Lo Russo rappresentino indubbiamente un significativo valore aggiunto ai fini dell’elaborazione di un progetto di governo del territorio.

Perché l’esortazione e la riflessione del cardinale – che non poteva ovviamente spingersi oltre – richiedono appunto un salto di qualità anche della politica locale. E quando dico “politica locale” mi riferisco alle scelte concrete che possono incentivare chi dispone di maggiori ricchezze a investire nel territorio circostante.

 

Il cattolicesimo sociale chiama allimpegno

In ultimo, ma non per ordine di importanza, la riflessione di Repole rilancia anche una specificità – e non solo torinese – che ha sempre caratterizzato un segmento significativo della presenza dei cattolici nella società italiana.

Mi riferisco, nello specifico, a quel cattolicesimo sociale che proprio in questa città e in questa regione ha giocato un ruolo politico, culturale e programmatico di grande rilievo. Basti citare due nomi per rendersene conto: Carlo Donat-Cattin e Guido Bodrato.

Senza scomodare i “santi sociali” che hanno segnato in profondità l’identità, il profilo e la stessa presenza pubblica dei cattolici. Un cattolicesimo sociale che parte dalla denuncia dei mali e delle criticità che affliggono un contesto sociale e che cerca, però, di dare risposte altrettanto concrete a quelle istanze.

Certo, nel pieno rispetto dell’autonomia dei piani – religioso e politico, innanzitutto – e nella convinzione che però ognuno si debba assumere la piena e laica responsabilità dell’azione.

Ma, su questo versante, e anche alla luce delle sollecitazioni concrete che provengono dalla Chiesa, forse è anche arrivato il momento che chi proviene da quella tradizione politica e culturale esca definitivamente dal letargo e scenda in campo aperto, come si suol dire.

Perché, per citare ancora una volta Donat-Cattin: “La politica è innanzitutto coraggio e coerenza. E non soltanto calcolo degli interessi”. E proprio la storia, il pensiero, la tradizione e la prassi del cattolicesimo sociale adesso devono battere un colpo.

A cominciare proprio da Torino e dal Piemonte.

Filippine e Lituania: un’alleanza simbolica, un segnale geopolitico

Unintesa tra Paesi lontani ma solidali

In un’epoca di crescenti tensioni geopolitiche, due nazioni geograficamente distanti, le Filippine e la Lituania, hanno siglato un accordo di sicurezza che sottolinea una preoccupazione condivisa: l’avanzata di un “asse autoritario” che minaccia l’ordine democratico mondiale. L’intesa, firmata lunedì a Manila, mira a rafforzare la cooperazione in settori cruciali come la sicurezza informatica, l’industria della difesa, la produzione di munizioni e la sicurezza marittima.

Unalleanza oltre Washington

La firma del memorandum d’intesa tra il Segretario alla Difesa filippino Gilberto Teodoro Jr. e la sua omologa lituana, Dovilė Šakalienė, rappresenta un passo significativo nella strategia delle Filippine di tessere una rete di alleanze al di là dei legami storici con Washington. L’obiettivo è chiaro: rafforzare la difesa territoriale del Paese asiatico di fronte alle crescenti pressioni cinesi nel Mar Cinese Meridionale.

Un fronte comune contro lasse autoritario?

Šakalienė ha espresso apertamente l’allarme della Lituania riguardo all’emergere di un’alleanza tra Russia, Cina, Corea del Nord e Iran, un tema che aveva già sollevato il mese scorso in un forum internazionale sulla difesa a Singapore. «Quello che vediamo ora è che gli stati autoritari stanno davvero collaborando in modo molto efficiente», ha dichiarato Šakalienė durante una conferenza stampa congiunta con Teodoro, sottolineando come uno degli esiti più preoccupanti di questa cooperazione sia il sostegno alla guerra in Ucraina.

La Cina nel mirino, ma anche nella narrazione

Per le Filippine, la cooperazione con la Lituania si inserisce in un contesto di crescenti attriti con la Cina. Šakalienė ha citato esplicitamente le azioni aggressive di Pechino contro Taiwan e i pescatori filippini nel conteso Mar Cinese Meridionale. Pechino, dal canto suo, ha respinto con veemenza la decisione arbitrale internazionale del 2016 basata sulla Convenzione ONU sul diritto del mare, che ha invalidato le sue rivendicazioni storiche. Manila ha reagito con una strategia di trasparenza e documentazione internazionale.

Rischio semplificazione: il nuovo bipolarismo

Questa autodeterminazione solleva interrogativi complessi. Se da un lato è innegabile la necessità di difendere il diritto internazionale, dall’altro si deve riflettere sul rischio di ridurre il panorama geopolitico globale a una contrapposizione binaria tra “democrazie” e “autocrazie”. Tale semplificazione potrebbe alimentare una nuova Guerra Fredda, distogliendo l’attenzione da radici più profonde: disuguaglianze storiche, sfruttamento delle risorse, tensioni irrisolte.

Difesa o diplomazia? Le strade divergenti

L’enfasi sull’industria della difesa e sulla produzione di munizioni, pur necessaria in un contesto di minaccia, potrebbe essere riequilibrata con investimenti in diplomazia, sviluppo sostenibile e mediazione internazionale. Le strategie di sicurezza dovrebbero abbracciare una logica cooperativa, conforme allo spirito della Carta delle Nazioni Unite.

Chi beneficia del confronto?

Una prospettiva critica invita a interrogarsi sugli interessi che beneficiano dell’intensificazione delle tensioni. Le grandi potenze e i complessi industriali-militari hanno spesso un ruolo non secondario. La sfida consiste nel promuovere una sicurezza collettiva e inclusiva, fondata sul dialogo multilaterale e sulla risoluzione pacifica delle controversie.

Contro lesclusione, per la cooperazione universale

Infine, la difesa della democrazia e dei diritti umani non dovrebbe sfociare in esclusioni identitarie. Le critiche ai regimi autoritari devono sempre accompagnarsi a sforzi per costruire ponti e affrontare le sfide globali – cambiamento climatico, pandemie, crisi economiche – che travalicano le divisioni politiche. L’accordo tra Lituania e Filippine può essere un monito, ma anche un’occasione per ripensare radicalmente l’idea stessa di sicurezza globale.

Dal 3 luglio la 44esima edizione del Pistoia Blues Festival

Milano, 2 lug. (askanews) – Si tiene dal 3 al 15 luglio 2025 la 44esima edizione del Pistoia Blues Festival prevista in Piazza Duomo a Pistoia. Anche quest’anno il Festival proporrà un mix tra grandi artisti internazionali con particolare attenzione al blues rock più virtuoso e lo storytelling d’autore con i principali protagonisti italiani.

La partenza del festival non si è tenuta il 27 giugno, come era previsto, in quanto Beth Hart ha annullato l’intero tour estivo per problemi di salute, ma sarà il 3 luglio con la sezione “Storytellers” del festival quando si esibirà il cantautore ALFA a cui seguirà il 4 luglio Marcus King (un nuovo King a Pistoia, nel centenario della nascita del grande B.B. King e nel decennale della sua scomparsa). Seguiranno altri tre concerti della sezione “Storytellers”: Brunori Sas il 5 luglio, Nayt (l’8 luglio) e Francesco Gabbani (9 luglio). Il blues rock tornerà protagonista il 10 luglio con Blackberry Smoke e Paul Gilbert mentre il 12 luglio si terrà una grande festa in omaggio a Nick Becattini “Un Blues per Nick”. Domenica 13 luglio arriverà Gianna Nannini mentre chiuderà la manifestazione il 15 luglio una delle più grandi rock band americane al mondo: i Queens of the Stone Age supportati dai The Amazons.

Calcio, Juve ko con il Real eliminata dal mondiale per club

Roma, 1 lug. (askanews) – La Juventus fa paura al Real Madrid per mezzora, spinta da un super Yildiz, ma non basta per staccare il biglietto per i quarti del Mondiale per club. I blancos, scampati i pericoli iniziali, prendono in mano la partita e nella ripresa la portano a casa grazie al colpo di testa vincente di Gonzalez Garcia chiudendo il match 1-0. La squadra di Tudor resta in gara fino alla fine contro le stelle madridiste: prestazione seria, rafforzata dalle parate di Michele Di Gregorio nuovamente decisivo come contro il Manchester City. I bianconeri salutano l’America con due sconfitte in quattro gare. Dopo “Inter, la Juventus: l’Italia non ha più rappresentanti al Mondiale. Adesso il Real Madrid troverà nei quarti la vincente di Borussia Dortmund-Monterrey, in campo nelle prossime ore.

Padel, Treviso: al via Fip Silver con oltre 35 top player mondiali

Roma, 1 lug. (askanews) – Nuova tappa italiana per il Cupra Fip Tour, il circuito mondiale della Federazione Internazionale Padel, che dopo la tappa di Palermo della scorsa settimana si sposta a Treviso. Al Padel Club X4 di Villorba – si legge in una nota – si giocherà fino a domenica 6 luglio il FIP Silver Mediolanum Padel Cup, con riflettori puntati su un tabellone di altissimo livello tecnico che include 35 giocatori e giocatrici presenti nella top 100 del ranking mondiale.

Il torneo maschile vedrà ai nastri di partenza 32 coppie, mentre nel main draw femminile saranno 26 le coppie a contendersi il titolo. Tra i protagonisti più attesi gli spagnoli Jose Antonio Diestro e Juanlu Esbri, teste di serie numero uno e protagonisti quest’anno nei Major di Roma e Parigi, i portoghesi Miguel e Nuno Deus, bronzo ai Mondiali 2024, e il brasiliano Lucas Campagnolo, ex Top 20. Ricca la rappresentanza italiana, con Flavio Abbate, Simone Iacovino, i vicecampioni d’Europa Lorenzo Di Giovanni, Riccardo Sinicropi, Giulio Graziotti e i giovani emergenti Fino, Sargolini e Platania.

Nel tabellone femminile spiccano la top player spagnola Jessica Castelló, numero 15 al mondo, in coppia con Lorena Rufo (n. 25), e la coppia numero due formata da Marina Guinart e Victoria Iglesias. Presenti anche dodici giocatrici della Top 50, tra cui Giorgia Marchetti, vicecampionessa europea, e la 19enne Giulia Dal Pozzo, vincitrice della tappa di Palermo e miglior prospetto italiano.

Il FIP Silver è il terzo torneo per importanza nel CUPRA FIP Tour – dietro Platinum e Gold. Ogni tappa assegna un montepremi di 20mila euro e punti fondamentali per il ranking mondiale FIP.

Accanto al torneo internazionale, Treviso ospiterà anche una sfida speciale tra grandi stelle del calcio: Roberto Donadoni, Christian Panucci, German Denis e Maurizio Ganz scenderanno in campo domenica per un match esibizione in un clima di sport e divertimento che culminerà con foto e autografi con il pubblico.

Energia, Tajani: non confondere Ue con fondamentalismo green

Roma, 1 lug. (askanews) – “L’Europa non va confusa con alcuni fondamentalisti che negli ultimi cinque anni hanno trasformato la Commissione europea nella sede di una sorta di nuova religione guidata da Greta Thunberg e dal commissario Timmermans. Ora i tempi sono cambiati e fortunatamente, dopo le elezioni dello scorso anno, ci sono 15 commissari del Partito Popolare Europeo, la nostra famiglia politica”, grazie ai quali “le cose stanno cominciando a cambiare”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nelle sue conclusioni agli Stati generali dell’energia, iniziativa voluta di Forza Italia in corso nella Sala della Regina della Camera dei deputati.

“Abbiamo visto il rinvio sulle multe” ai produttori auto ma “ci sono tante scelte che noi dovremmo fare per cambiare, penso – ha spiegato il vicepremier – al blocco della produzione di auto non elettriche nel 2035, altra idiozia colossale. Quando ero commissario europeo all’industria parlavo di auto elettriche nel 2050, non nel 2035. Quando l’ideologia diventa padrona di scelte che devono essere scelte pragmatiche legate ai risultati e alle condizioni di diversi paesi, allora si fanno soltanto disastri”. (Segue)

Stellantis: immatricolazioni giugno -32,9%, quota cala al 24,5%

Milano, 1 lug. (askanews) – Immatricolazioni in forte calo per Stellantis a giugno. In base a dati Dataforce elaborati dal gruppo, le vendite sono diminuite del 32,9% a 32.437 unità, pari a una quota di mercato del 24,5% (-5,6 pp). Nel primo semestre invece la flessione è dell’11,7% a 250.524 unità, con una quota del 29,3% (-2,6 pp).

Fra i brand, secondo dati Mit, male Fiat -34,8% a giugno a 11.023 auto, (-13,7% nel semestre), Jeep -27,2% a 4.699 unità (-5,1% nel semestre), Citroen -47,3% a 4.284 (-14,3%), Lancia -82,7% a 719 unità (-78,3%), Opel -26,6% a 3.069 (-14,3%) e Peugeot -15,5% a 5.838 (+11,7%). In controtendenza Alfa Romeo +89,5% a 2.575 unità (+38,2% nel semestre). In positivo Maserati con 239 unità vendute +12,2%.

Auto: immatricolazioni giugno -17,44% a 132.192 unità

Milano, 1 lug. (askanews) – Mercato dell’auto in forte calo a giugno. Secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti, le immatricolazioni sono diminuite del 17,44% a 132.192 unità. Nel primo semestre la flessione è del 3,58% a 854.690 auto.

I trasferimenti di proprietà sono stati 439.475 a fronte di 420.804 passaggi registrati a giugno 2024, con un aumento del 4,44%.

Il volume globale delle vendite mensili, pari a 571.666 auto, ha interessato per il 23,12% vetture nuove e per il 76,88% vetture usate.

Migranti, Mimmo Lucano dichiarato decaduto da sindaco di Riace

Roma, 1 lug. (askanews) – Decadenza dalla carica di sindaco per Mimmo Lucano, il primo cittadino di Riace. La decisione è dei giudici del tribunale di Locri, in applicazione della legge Severino. La sentenza è stata depositata oggi, in accoglimento del ricorso presentato al tribunale civile dalla Prefettura di Reggio Calabria dopo la condanna definitiva per Lucano a 18 mesi di reclusione per falso, con pena sospesa. La vicenda che chiama in causa Lucano è quella relativa al processo sui presunti illeciti compiuti nell’ambito della organizzazione dell’accoglienza dei migranti a Riace. Lucano, che è parlamentare europeo con Alleanza Verdi e Sinistra potrebbe presentare ricorso in Cassazione.