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giovedì, 18 Settembre, 2025
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#OccupyCentro: Calenda prova a farsi spazio tra sinistra e destra

Ad essere sinceri lo sapevamo un po’ tutti. Era, come si suol dire, il segreto di Pulcinella. Parliamo di chi politicamente tira le fila, o per dirla con altre parole, detta l’agenda politica e programmatica nella coalizione di sinistra e progressista. Che sono, come sappiamo da ormai molto tempo, la sinistra radicale del Pd della Schlein, la sinistra populista dei 5 stelle di Conte e la sinistra estremista del duo Fratoianni/Bonelli. Il tutto con la partecipazione straordinaria, per dirla in termini cinematografici, del segretario della Cgil Landini.

Il pragmatismo di Franceschini

Del Centro e di una presenza moderata e centrista, nessun segnale se non il simpatico e goliardico escamotage inventato dall’ex comunista Bettini con la proposta della costruzione di una “tenda” in combutta con l’ex rottamatore Renzi. Ora, e come quasi sempre, è toccato a Dario Franceschini – il più lucido e il più pragmatico nella squadra dei Democratici – prendere atto della situazione e attrezzare una strategia percorribile e concreta in vista delle elezioni del 2027.

Ovvero, una coalizione imperniata sulle tre forze di sinistra – appunto, Pd, 5 stelle e Avs – che compongono la coalizione a cui si potrebbe aggiungere, a garanzia del pluralismo della stessa alleanza, anche una forza centrista. Alla luce di questo progetto, e senza alcuna polemica pretestuosa o pregiudiziale, è evidente che tutto ciò che è riconducibile anche solo vagamente al Centro in quella coalizione, molto “frontista” e anche molto simile alla “gioiosa macchina da guerra” di occhettiana memoria, non ha alcun ruolo e, soprattutto, non può avere alcuna valenza politica e progettuale.

Lo spazio occupato da Azione

Per la semplice ragione che l’agenda politica, per dirla con un linguaggio da prima repubblica, la dettano le forze politiche che esauriscono e rappresentano l’alleanza stessa. Per gli altri c’è posto solo sugli spalti. Ecco perché, e preso atto che nel “campo largo” la politica di centro e un progetto centrista sono del tutto incompatibili con il resto della coalizione, si apre uno spazio politico significativo, nonché coerente ed originale, per chi vuol far decollare oggi un progetto politico riformista di marca centrista.

Parlo, come ovvio, del progetto di cui si fa interprete da tempo Carlo Calenda, con il suo partito, Azione. Certo, sarebbe auspicabile, al riguardo, avviare un dialogo costruttivo con le forze centriste della maggioranza di governo – penso, nello specifico, a Forza Italia – che coltivano un progetto altrettanto centrista, riformista e di governo.

Anche perché, e almeno su questo versante non credo che ci sia dissenso alcuno, in assenza di una precisa iniziativa politica l’area moderata e centrista sarebbe destinata a convergere nello schieramento alternativo alla sinistra massimalista, populista, estremista ed ideologica.

 

Un progetto da perfezionare

Ma, per fermarsi a Calenda e ad Azione, oggi ci sono le potenzialità, nonché le condizioni, per far decollare realmente un progetto centrista – che deve essere culturalmente plurale con l’apporto decisivo, se non addirittura determinante, della cultura e dell’area cattolico popolare e sociale – che non si riduca ad essere un banale, insignificante e grigio accessorio di una coalizione. Come lo sarà, appunto, la simpatica tenda del duo Bettini/Renzi utile per mendicare qualche candidatura ai veri azionisti della coalizione e poco più.

Ora, però, questo progetto politico va affinato e perfezionato. Con coraggio, determinazione e soprattutto con una forte e riconoscibile coerenza politica, culturale e programmatica.

Economia e valori spirituali: le nuove frontiere dell’Umanesimo civile

Il dibattito contemporaneo sull’economia ci mette di fronte a una sfida cruciale: come conciliare competitività e solidarietà, crescita e inclusione? L’esperienza di reti civili come FareRete InnovAzione BeneComune APS dimostra che è possibile promuovere modelli economici che non riducano l’uomo a “merce di scambio”, ma lo valorizzino come persona e cittadino.

Come sottolinea Leonardo Becchetti, la fraternità e l’intelligenza relazionale diventano le chiavi per superare crisi economiche e sociali, aprendo a un’economia civile capace di generare valore condiviso. L’impresa del Bene Comune non misura il proprio successo solo in termini di profitto, ma nella capacità di creare lavoro dignitoso, sostenere la coesione sociale, custodire l’ambiente e innovare responsabilmente.

Le imprese familiari, le PMI, i negozi di prossimità – troppo spesso schiacciati tra logiche di mercato e burocrazie penalizzanti – rappresentano oggi un presidio sociale ed economico che andrebbe sostenuto con politiche mirate, microcredito, e forme di flexsecurity pensate su misura. In questo senso, l’economia civile può diventare l’architrave di una società più giusta, capace di redistribuire valore senza rinunciare all’efficienza.

Lo sviluppo sostenibile, come ricorda Giuseppe Assogna, non può che passare da prevenzione, educazione alla salute e tecnologie inclusive. Una visione economica che investa sulla salute pubblica, sull’innovazione digitale, sulla formazione continua, non solo rafforza la produttività ma genera benessere collettivo e riduce le disuguaglianze.

Approfondimento: il contributo di Leonardo Bianchi

Leonardo Bianchi, giurista, nel suo intervento “La dimensione costituzionale della centralità della persona umana oggi per domani: Il fine vita”, richiama il principio del personalismo comunitario come paradigma fondante del nostro ordinamento. Questo approccio, sottolinea Bianchi, impone di mettere al centro della riflessione giuridica il concetto di persona umana e le sue implicazioni concrete, anche in rapporto alle sfide poste dall’innovazione.

Il tema del fine vita diventa così banco di prova per misurare la capacità di una società di custodire la dignità della persona, alla luce della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo e della Corte costituzionale. L’attenzione alla cura, soprattutto in momenti di fragilità estrema, non può essere ridotta a mero dato tecnico o normativo: essa rimanda a una responsabilità collettiva, che integra etica, diritto e umanizzazione.

Il suo contributo offre uno sguardo giuridico che dialoga con le altre dimensioni del Simposio, rafforzando la visione di un umanesimo civile in cui economia, spiritualità e diritto convergono per porre sempre la persona al centro.

Tensione verso lAssoluto e cura dellessere

Accanto alla dimensione economica, emerge con forza la questione spirituale: quale visione dell’uomo e della vita ispira le nostre scelte?

Suor Monia richiama la necessità di un nuovo umanesimo che restituisca dignità alla persona, dopo decenni di dominio della tecnica e dell’individualismo. È la riscoperta dello spirito che permette di dare senso alle trasformazioni sociali e tecnologiche, evitando che l’uomo resti prigioniero di un orizzonte “asfittico” e autoreferenziale.

Anche Armando Dicone, nel suo contributo sull’Umanesimo Civile 5.0, ci ricorda che la “questione dell’uomo” deve tornare al centro della politica e della cultura: libertà, solidarietà, responsabilità e partecipazione sono le basi di una società capace di affrontare le sfide globali senza perdere il senso del limite e dell’interdipendenza.

Spiritualità e fede non sono quindi sfere private da confinare, ma fonti vive che alimentano l’agire per il bene comune. Esse insegnano ad abitare la complessità con fiducia, a custodire la dignità di ciascuno, a coltivare l’empatia e la cura come valori universali.

Verso un nuovo paradigma

Mettere insieme impresa del bene comune e valori spirituali significa ripensare i modelli di convivenza:

  • l’economia deve farsi inclusiva, sostenibile e relazionale;
  • la spiritualità deve tradursi in prassi quotidiana di cura, fraternità e solidarietà.

Solo così potremo costruire una civiltà che non tema l’innovazione, ma sappia orientarla a favore della dignità umana e della giustizia sociale. L’umanesimo civile di cui parliamo non è nostalgico né astratto: è un progetto concreto che unisce sviluppo economico e tensione spirituale, progresso tecnico e ricerca di senso, in un’alleanza generativa per il futuro.

Breve biografia

Rosapia Farese è Presidente dell’Associazione FareRete InnovAzione BeneComune APS, impegnata da oltre dieci anni nella promozione di reti sociali e progetti orientati al Bene Comune. Esperta di innovazione sociale e processi partecipativi, coordina iniziative culturali, formative e istituzionali volte a favorire coesione, sviluppo sostenibile e umanizzazione della società.

Calcio, risultati e classifica serie A. Oggi Como e Cremonese

Roma, 15 set. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo MIlan-Bologna 1-0

Terza giornata: Cagliari-Parma 2-0, Juventus-Inter 4-3, Fiorentina-Napoli 1-3, Roma-Torino 0-1, Atalanta-Lecce 4-1, Pisa-Udinese 0-1, Sassuolo-Lazio 1-0, Milan-Bologna 1-0 lunedì 15 settembre ore 18.30 Verona-Cremonese, ore 20.45 Como-Genoa.

Classifica: Juventus, Napoli 9, Udinese 7, Cremonese, Roma, Milan 6, Atalanta 5, Cagliari, Torino 4, Inter, Lazio, Como, Bologna, Sassuolo 3, Fiorentina 2, Pisa, Genoa, Lecce, Verona, Parma 1

Quarta giornata: venerdì 19 settembre ore 20.45 Lecce-Cagliari, sabato 20 settembre ore 15 Bologna-Genoa, ore 18 Verona-Juventus, ore 20.45 Udinese-Milan, domenica 21 settembre ore 12.30 Lazio-Roma,ore 15 Cremonese-Parma, Torino-Atalanta, ore 18 Fiorentina-Como, ore 20.45 Inter-Sassuolo, lunedì 22 settembre ore 20.45 Napoli-Pisa.

Centrosinistra, Schlein incalza gli alleati: non perdiamo tempo in polemiche

Reggio Emilia, 14 set. (askanews) – Il fronte progressista non deve “perdere tempo” in competizioni interne, l’alleanza va costruita già da ora, non si deve fare “l’errore di arrivare all’ultimo”. Elly Schlein parla per un’ora e mezza alla festa dell’Unità, l’ottantesima edizione, ma il messaggio più politico del suo intervento arriva con l’ultima frase. Se stamattina Giuseppe Conte aveva ribadito “non siamo alleati”, tornando a rinviare a data da destinarsi la sigla di un vero patto di coalizione, la leader Pd risponde invece con una esortazione ad accelerare.

Ad ascoltare la Schlein c’è il presidente del partito Stefano Bonaccini, il responsabile organizzazione Igor Taruffi e diversi parlamentari Pd, tra i quali capogruppo alla Camera Chiara Braga, Marco Sarracino, Graziano Delrio, Nico Stumpo, Roberto Morassut, Anna Rossomando, Simona Bonafé, Piero De Luca, Filippo Sensi, Laura Boldrini, Cecilia D’Elia.

Lei comincia esibendo l’orgoglio per gli 80 anni di feste dell’Unità, “un presidio di legalità e di democrazia”, per poi rassicurare anche la minoranza interna: “E’ un pezzo della nostra sfida tenere insieme una grande forza plurale. Teniamocela stretta (questa forza plurale, ndr) in mezzo a tutti questi partiti personali”.

Poi arrivano tante frustate al governo, che “non ha visione” in economia, pronuncia “parole ipocrite” su Gaza, non interviene sul caro-bollette “perché non ha il coraggio di intaccare gli extra-profitti”, “ha preso 22 miliardi al ceto medio” attraverso il fiscal-drag ed è “intervenista solo sul risiko bancario, per favorire cordate considerate amiche” e “cerca sempre un capro espiatorio” nonostante sia insediato “ormai da tre anni”.

Ma, appunto, è alla fine che arriva il messaggio in bottiglia per gli alleati. La leader Pd da quando ha chiuso le candidature per le regionali ripete quotidianamente che ora “la coalizione progressista è unita” e che resterà compatta anche alle politiche. Ma parole di Conte, ancora stamattina, avevano gelato gli entusiami democratici: “Non siamo alleati” con il Pd, ha ripetuto. “E’ diverso: stiamo costruendo un progetto politico per mandare a casa Meloni. Il fatto di dichiararti preventivamente e di pregiudizialmente alleato rischia di indebolire se lavori a un progetto”.

Schlein, durante l’intervento, ripete: “Dico a Giorgia Meloni: abituatevi, non ve lo facciamo più il favore di dividerci. Uniti e compatti vi batteremo. Prima alle regionali e poi alle elezioni politiche”. Poi, alla fine, si rivolge esplicitamente agli alleati: “Alle altre forze di questa bella coalizione progressista dico: andiamo insieme a vincere le regionali e poi continuiamo a lavorare insieme, sui temi concreti”.

La segretaria Pd insiste: “La nostra gente ci chiede unità e coerenza nel progetto. Diamoci il tempo giusto, non facciamo l’errore di arrivare all’ultimo, perché all’ultimo sappiamo che è tardi”. Certo che si costruisce a partire dal progetto, ma sottolinea “abbiamo una buona base su cui ripartire. Non perdiamo tempo in competizioni tra di noi. Ogni minuto passato in polemiche nella coalizione progressista o in polemiche al nostro interno è un minuto in meno speso a inchiodare il governo sulle sue mancanze e sulle sue divisioni. Noi dobbiamo riaccendere la speranza degli italiani in un futuro migliore. Così sono certa che possiamo lavorare per vincere le prossime elezioni politiche”.

Solidarietà Meloni a Zangrillo: "tutti devono abbassare i toni"

Roma, 14 set. (askanews) – “Esprimo la solidarietà mia personale e del Governo al ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, per gli insulti subiti mentre partecipava alla Festa del Pd di Torino. Il confronto politico, anche acceso, non deve mai trasformarsi in aggressione verbale o mancanza di rispetto. Serve da parte di tutti la responsabilità di abbassare i toni e di contribuire a un dibattito pubblico civile e costruttivo”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione diffusa da palazzo Chigi.

Calcio, risultati e classifica serie A. Sassuolo primi punti

Roma, 14 set. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo Sassuolo-Lazio 1-0

Terza giornata: Cagliari-Parma 2-0, Juventus-Inter 4-3, Fiorentina-Napoli 1-3, Roma-Torino 0-1, Atalanta-Lecce 4-1, Pisa-Udinese 0-1, Sassuolo-Lazio 1-0, ore 20.45 Milan-Bologna lunedì 15 settembre ore 18.30 Verona-Cremonese, ore 20.45 Como-Genoa.

Classifica: Juventus, Napoli 9, Udinese 7, Cremonese, Roma 6, Atalanta 5, Cagliari, Torino 4, Inter, Lazio, Milan, Como, Bologna, Sassuolo 3, Fiorentina 2, Pisa, Genoa, Lecce, Verona, Parma 1

Quarta giornata: venerdì 19 settembre ore 20.45 Lecce-Cagliari, sabato 20 settembre ore 15 Bologna-Genoa, ore 18 Verona-Juventus, ore 20.45 Udinese-Milan, domenica 21 settembre ore 12.30 Lazio-Roma,ore 15 Cremonese-Parma, Torino-Atalanta, ore 18 Fiorentina-Como, ore 20.45 Inter-Sassuolo, lunedì 22 settembre ore 20.45 Napoli-Pisa.

Schlein a alleati: lavoriamo insieme, non aspettiamo ultimo minuto

Reggio Emilia, 14 set. (askanews) – La coalizione progressista deve “vincere le regionali” e poi “continuare a lavorare insiene, senza aspettare l’ultimo momento. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein chiudendo la festa dell’Unità a Reggio Emilia.

“Alle altre forze di questa bella coalizione progressista dico: andiamo insieme a vincere le regionali e poi continuiamo a lavorare insieme, sui temi concreti. La nostra gente ci chiede unità e coerenza nel progetto. Diamoci il tempo giusto, non facciamo l’errore di arrivare all’ultimo, che è tardi”.

Ha aggiunto la Schlein: “Abbiamo una buona base su cui ripartire. Ogni minuto passato in polemiche nella coalizione progressista o in polemiche al nostro interno è un minuto in meno speso a pungolare il governo sulle sue mancanze. Noi dobbiamo riaccendere la speranza degli italiani”.

Fisco, Schlein: governo ha preso 22 mld al ceto medio, li restituisca

Reggio Emilia, 14 set. (askanews) – In economia “questo governo dimostra di non avere una visione”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando alla festa dell’Unità. “La pressione fiscale è al livello più alto dal 2020, il governo ha incassato dal ceto medio 22 miliardi di tasse in più, è il drenaggio fiscale. Questo aumento ha più che mangiato quello che il governo aveva messo per ridurre le tasse. Hanno preso 22 miliardi e ne avevano dati 17. Meloni dovrebbe cominciare da qui, restituire a lavoratori e pensionati queste risorse. Sterilizzare il drenaggio fiscale. Altrimenti prendi con una mano ciò che hai dato con l’altra”.

Bonelli: Meloni è irresponsabile, avvelena il clima politico

Roma, 14 set. (askanews) – “Quelle di Giorgia Meloni , pronunciate in un videomessaggio durante la kermesse di Vox, sono parole irresponsabili che incitano all’odio. Mai ci saremmo aspettati che la Presidente del Consiglio, la massima autorità di governo del nostro Paese potesse pronunciare parole che di fatto sono un via libera alla costruzione di un clima di odio. Sono veramente sconcertato da questo intervento e dall’assenza di responsabilità da parte della Presidente del Consiglio in un momento così delicato”. Lo afferma il leader AVS e co-portavoce di Europa Verde,Angelo Bonelli, commentando le parole della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel videomessaggio alla kermesse di Vox.

“Le minacce che ricevono le opposizioni – domanda Bonelli- non contano nulla ? Dov’erano Giorgia Meloni e la destra italiana quando lo scorso giugno furono assassinati la deputata democratica Hortman e suo marito da un’estremista di destra e antiabortista?come mai non ha avviato allora una campagna di questo genere? Perché incita e punta il dito contro le opposizioni come responsabili di questo clima di violenza?Mente sapendo di mentire.Si sta assumendo la responsabilità di costruìre un clima di odio le cui conseguenze potrebbero essere gravi per il nostro Paese”.

Schlein: Meloni governa Italia da 3 anni ma cerca sempre capro espiatorio

Reggio Emilia, 14 set. (askanews) – La destra, nel mondo e in Italia, cerca sempre “un nemico al giorno, sempre un capro espiatorio. Mai che si assumano una responsabilità, loro che sono al governo da tre anni”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando alla festa dell’Unità.

“Siamo davanti ad una offensiva della destra nazionalista e autoritaria in molti paesi del mondo”, ha aggiunto. Una destra che “non tollera di essere sottoposta alla legge. Per questo si nutrono di un nemico al giorno, per coprire che non stanno dando risposte ai bisogni dei cittadini”.

M.O. Schlein: basta con parole ipocrite del governo Meloni

Reggio Emilia, 14 set. (askanews) – “Vogliamo un maggiore protagonismo Italia e Europa per la pace. Non ci può essezre libertà senza la pace. Bisogna fermare i crimini di Netanyahu a Gaza e in Cisgiordania. E bisogna fermarli adesso. Stanno violando ogni norma del diritto internazionale e umanitario”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando alla festa dell’Unità. “Non ne possiamo più delle parole ipocrite e di circostanza del governo Meloni”.

“Torniamo a chiedere un cessate il fuoco immediato – ha aggiunto – lo sblocco degli aiuti umanitari, la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, servono sanzioni per il governo israeliano e per i suoi ministri, sospendere accordo di cooperazione tra Ue e Israele e interrompere il memorandum di cooperazione militare tra Isarele e il governo italiano. L’Italia non può essere complice di questi crimini”. La leader Pd, inoltre, ha espresso “piena solidarietà e supporto alla Global sumud flotilla. Ue e governo italiano dovere di proteggere l’incolumità della missione”.

Pd, Schlein chiude Festa nazionale Unità: 80 anni di presidio legalità e democrazia

Romaeggio Emilia, 14 set. (askanews) – Parlare alla festa dell’Unità “quest’anno è diverso, ancora più intenso”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a Reggio Emilia. “Grando tra gli stand ho avvertito più che mai una sensazione semplice quanto potente: la consapevolezza di essere parte di qualcosa di più grande”.

“Ottanta anni fa – ha aggiunto – cominciava una storia straordinaria, che non appartiene solo a noi ma anche alla vita democratica del paese. Era il settembre 1945, il paese era in macerie. Ma c’era anche la voglia di far nascere da quelle rovine un’Italia migliore. Parteciparono in 200mila a quella scampagnata a mariano comense. Da allora quella scintilla non si è mai spenta. Non esiste niente di paragonabile in Italia. Dobbiamo esserne orgogliosi. Le feste restano un avamposto, un presidio di legalità e di democrazia”.

Flottila, Schlein si collega con i parlamentri Pd da chiusura Festa Unità

Romaggio Emilia, 14 set. (askanews) – Elly Schlein offre il palco della festa dell’Unità ai parlamentari Pd al seguito della Global sumud flotilla. La segretaria democratica inizia il suo intervento a Reggio Emilia collegandosi con Arturo Scotto e Annalisa Corrado, imbarcati su una delle barche della ‘flotilla’.

“Siamo finalmente salpati dopo quasi dieci giorni da Augusta – ha detto Scotto – e ci ricongiungeremo rapidamente con la flotta che viene da Tunisi”.

La Corrado ha aggiunto: “E’ una missione che si svolge nel pieno rispetto del diritto internazionale. Salvare qualcuno è pienamente lecito”.

Droni russi in Polonia e Romania, Kallas: sconsiderata escalation minaccia la sicurezza della regione

Roma, 14 set. (askanews) – L’Alta rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas, ha criticato oggi l’intrusione di droni russi nello spazio aereo romeno durante un attacco alla vicina Ucraina del giorno precedente, definendola “inaccettabile”.

“La violazione dello spazio aereo rumeno da parte di droni russi è un’altra inaccettabile violazione della sovranità di uno Stato membro dell’Ue”, ha scritto su X. “Questa sconsiderata escalation minaccia la sicurezza regionale. Esprimiamo la nostra solidarietà alla Romania”, ha aggiunto.

Sistemi radar e pattuglie di aerei stanno monitorando la situazione e sono pronti ad intervenire: lo ha reso noto il ministero della Difesa di Bucarest, dopo l’intrusione di un drone russo nel territorio romeno, avvenuto ieri, episodio che segue all’incursione di uno sciame di droni in Polonia (avvenuta il 9 settembre), alcuni dei quali abbattuti. In un comunicato il ministero della difesa ricostruisce ciò che è avvenuto ieri nello spazio aereo romeno: “Il 13 settembre, alle ore 18:05, due aerei F-16 dell’86esima base aerea di Fetesti sono stati inviati in missione di pattuglia per monitorare la situazione aerea nei pressi del confine con l’Ucraina, in seguito agli attacchi russi alle infrastrutture ucraine del Danubio”.

E “alle 18:23, gli F-16 hanno rilevato e tracciato un velivolo senza pilota (UAV) nello spazio aereo nazionale. Il velivolo è stato monitorato fino a circa 20 km a sud-ovest di Chilia Veche, quando il contatto radar è stato perso”. “Il drone – sottolinea la nota del ministero della difesa romeno – non sorvolava aree popolate e non rappresentava una minaccia imminente per la popolazione civile”.

“La situazione – conclude la nota – continua ad essere monitorata dai sistemi radar del ministero della Difesa nazionale e con aerei in pattugliamento. Squadre specializzate sono pronte a intervenire e per la ricerca di eventuali detriti di droni”.

(nella foto un drone russo abbattuto in Polonia)

Sabotaggi ucraini sulla linea ferroviaria russa nella regione di Leningrado

Roma, 14 set. (askanews) – Due operazioni di sabotaggio questo fine settimana sulla rete ferroviaria russa, che hanno causato almeno tre morti, una sabato nella regione di Orel, l’altra questa mattina nella regione di Leningrado. Lo ha riferito una fonte dell’intelligence militare ucraina (Hur) all’Afp.

Due treni sono deragliati questa mattina in diverse zone della regione di Leningrado, ha annunciato il governatore regionale Alexander Drozdenko su Telegram. L’Hur ha rivendicato la responsabilità di uno solo di questi due incidenti, affermando di aver fatto esplodere un tratto della ferrovia tra le città di San Pietroburgo e Pskov, tra le stazioni di Stroganovo e Mcinskaja, intorno alle 2,30. Secondo il governatore russo, questo incidente ha causato il deragliamento di un treno merci che trasportava 15 vagoni cisterna vuoti, senza causare vittime, mentre l’Hur sostiene che i vagoni cisterna siano stati “distrutti insieme al loro carburante”.

Sabato è stata segnalata un’esplosione su un tratto ferroviario a oltre 800 km di distanza, nella regione di Orel. Secondo le autorità, sono morti tre soldati della Guardia Nazionale.

Calcio, risultati e classifica serie A. Udinese terza

Roma, 14 set. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo Atalanta-Lecce 4-1, Pisa-Udinese 0-1:

Terza giornata: Cagliari-Parma 2-0, Juventus-Inter 4-3, Fiorentina-Napoli 1-3, Roma-Torino 0-1, Atalanta-Lecce 4-1, Pisa-Udinese 0-1, domenica 14 settembre ore 18 Sassuolo-Lazio, ore 20.45 Milan-Bologna lunedì 15 settembre ore 18.30 Verona-Cremonese, ore 20.45 Como-Genoa.

Classifica: Juventus, Napoli 9, Udinese 7, Cremonese, Roma 6, Atalanta 5, Cagliari, Torino 4, Inter, Lazio, Milan, Como, Bologna 3, Fiorentina 2, Pisa, Genoa, Lecce, Verona, Parma 1, Sassuolo 0

Quarta giornata: venerdì 19 settembre ore 20.45 Lecce-Cagliari, sabato 20 settembre ore 15 Bologna-Genoa, ore 18 Verona-Juventus, ore 20.45 Udinese-Milan, domenica 21 settembre ore 12.30 Lazio-Roma,ore 15 Cremonese-Parma, Torino-Atalanta, ore 18 Fiorentina-Como, ore 20.45 Inter-Sassuolo, lunedì 22 settembre ore 20.45 Napoli-Pisa.

Governo, Meloni a Vox: sacrificio Kirk ci ricorda da che parte sta violenza e intolleranza

Roma, 14 set. (askanews) – Governo/* Kirk, Meloni a Vox: non ci intimidiranno, lottiamo per la libertà “Non faremo trascinare le nostre nazioni nella violenza”

Roma, 14 set. (askanews) – “Voglio rendere omaggio a Kirk, un giovane, un padre coraggioso, che ha pagato con la sua vita il prezzo della sua libertà. Il suo sacrificio ci ricorda ancora una volta da che lato stanno la violenza e la intolleranza”. Lo ha affermato la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio alla kermesse EuropaViva di Vox in corso a Madrid. odiatori e falsi maestri salotti non ci intimidiranno

“Voglio dire alto e chiaro a tutti gli odiatori, agli estremisti che vediamo per le strade e anche ai falsi maestri con giacca e cravatta che si nascondono nei salotti – ha scandito Meloni- che non cadremo nella loro trappola, non faremo il gioco di coloro che vogliono trascinare le nostre nazioni in una spirale di violenza. Non ci intimidiranno, continueremo ad andare avanti e a lottare senza sosta per la libertà del nostro popolo e per il futuro dell’Europa”.

Calcio, Pisa-Udinese 0-1: decide Bravo al 14’

Roma, 14 set. (askanews) – All’Arena Garibaldi l’Udinese espugna Pisa grazie al gol di Iker Bravo al 14′, centravanti titolare al posto di Bayo e subito decisivo. La squadra di Runjaic resta imbattuta in questo avvio di campionato e aggancia la vetta, mentre i nerazzurri di Gilardino restano ancora a secco di vittorie dopo il ritorno in Serie A. Il match si apre con il brivido: al 2′ Sava sbaglia clamorosamente in uscita e regala a Meister la chance dell’1-0, ma il centravanti non trova la porta vuota. Poco dopo Davis sfiora un gol spettacolare con l’esterno, quindi al 14′ arriva il vantaggio friulano: Atta calcia, la difesa mura ma Bravo è il più lesto a ribadire in rete da pochi passi, trasformando un rigore in movimento. Il Pisa accusa il colpo, ma al 32′ Moreo spreca una grande occasione dopo un errore di Solet, calciando fuori da posizione favorevole. I toscani crescono nel finale di tempo ma all’intervallo l’Udinese è avanti. Nella ripresa Gilardino cambia molto inserendo Nzola, Leris e Bonfanti. I nerazzurri spingono con Tramoni e Leris, ma Kristensen salva i bianconeri con un intervento prodigioso all’81’ su un cross velenoso di Bonfanti. Prima Ehizibue aveva sciupato il possibile raddoppio calciando malissimo a porta spalancata. Nel finale il Pisa ci prova con generosità, sostenuto dal pubblico, ma Israel non deve compiere interventi decisivi. Dopo cinque minuti di recupero l’Udinese porta a casa tre punti pesanti, mentre i toscani restano con il rimpianto per le occasioni non sfruttate e gli errori in avvio.

Governo,Magi: Meloni spieghi a Camere allarme democratico, basta con benzina sul fuoco

Roma, 14 set. (askanews) – “Le indagini sull’omicidio di Charlie Kirk non sono ancora terminate, ma la premier italiana, Giorgia Meloni, ha già sentenziato: e’ stata la sinistra. Addirittura, ministri del suo governo hanno accusato le opposizioni di essere filo terroriste: gravissimo e inaccettabile. Ma se davvero è questo il clima del Paese, dove a detta del governo ci sarebbe un vero e proprio allarme democratico, allora Meloni venga in Parlamento e ci spieghi. Perché altrimenti è solo benzina sul fuoco”.Lo ha affermato il segretario di +Europa, Riccardo Magi, parlando a margine della Festa dell’Avanti a Bologna.

“Senza nemmeno che negli Usa ci sia stato un processo, in Italia abbiamo assistito a una pericolosissima criminalizzazione delle opposizioni che fa davvero rabbrividire perché ricorda i tempi bui in cui si cercavano capri espiatori aizzando l’opinione pubblica contro le minoranze”, ha detto ancora Magi

” Meloni – ha concluso il segretario di Più Europa- la smetta di solleticare gli istinti più torbidi su social e tv: è una piega spaventosa che non fa presagire nulla di buono per il futuro democratico del nostro Paese”.

Governo, Zangrillo: grave essere insultato da partito che si definisce democratico

Roma, 14 set. (askanews) – “Ieri sera ho partecipato alla Festa del PD di Torino perché credo che il dialogo e il confronto siano le basi della nostra democrazia. Ascoltare e discutere è il modo migliore per rafforzare la buona politica. Purtroppo, durante l’evento, sono stato insultato. È grave che un partito che si definisce democratico usi linguaggi violenti e ostili verso chi ha opinioni diverse. Fischi, insulti e toni duri non hanno nulla a che fare con il confronto civile”. Lo racconta il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, segretario di Forza Italia in Piemonte.

“Solo pochi giorni fa in Aulato Zangrillo – ha proseguito il ministro Zangrillo- la senatrice del M5S Maiorino ha definito il ministro Tajani “influencer prezzolato”, e in America il giovane Kirk è stato ucciso per aver espresso le proprie idee. Di fronte a questo clima avvelenato, il rispetto e il dialogo sono principi indiscutibili della nostra convivenza civile.Abbassiamo i toni. Rispettiamo le idee altrui. Facciamo politica con responsabilità”.

Governo,Fratoianni: Meloni irresponsabile, la butta in caciara per distrazione di massa

Roma, 14 set. (askanews) – “È finita l’estate delle promesse della destra e del governo Meloni, e ce lo conferma il ministro Giorgetti: la subalternità a Trump sui dazi e il folle aumento delle spese militari, come era evidente, non sono gratis. E i costi li pagheranno a caro prezzo le imprese e le famiglie italiane nei prossimi mesi.Ed anche le irresponsabili parole della presidente Meloni di oggi inviate ai “pacati” camerati neofascisti spagnoli di Vox, in cui torna ad accusare la sinistradi violenza non sono altro che un’ulteriore conferma oltre che essere una gigantesca operazione propagandistica di distrazione di massa”. Lo denuncia il leader Avs Nicola Fratoianni.

“Meloni e la destra non vogliono – sottolinea Fratoianni – che si parli delle crisi industriali in corso nel Paese, non vogliono che si parli del declino economico e sociale, non vogliono che si affronti l’emergenza stipendi o l’emergenza della sanità pubblica . Quale occasione migliore di questa per buttarla in caciara?”

MotoGp, Marquez: "Chiudiamo il campionato in Giappone"

Roma, 14 set. (askanews) – Marc Marquez rialza la testa. Il pilota spagnolo dopo il passo falso nella Sprint di ieri ha vinto la gara lunga valida per il GP di San Marino, sedicesima tappa del Motomondiale 2025 appena andata in scena presso l’iconico circuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico.

Prova avvincente per il grande dominatore della stagione, davvero martellante nella prima fase di gara, dove ha marcato Marco Bezzecchi fino a passarlo per poi resistere alla pressione datagli dal pilota Aprilia, arrivato al traguardo per secondo davanti alla Gresini di Alex Marquez. Una volta arrivato in zona mista, il ducatista ha commentato quanto fatto: “Per me Messi è sempre stato un riferimento, bisogna mettere un po’ di pepe – ha detto Marquez commentando la sua celebrazione senza la tuta, come se fosse un calciatore – Oggi dopo l’errore di ieri ci voleva una vittoria. Mi sono ritrovato un Bezzecchi strepitoso, ai livelli di Alex al Montmelò. Ero dietro di lui ma ha sbagliato, poi l’ho tenuto dietro ma è andato fortissimo. Ha dato tutto, è stato difficilissimo: penso che abbiamo fatto un bello show per la MotoGP anche se senza grandi sorpassi. Se non sorpassi in posti strani come ho fatto io qui è dura”. Marquez ha quindi chiosato: “Quando fai un errore, il modo più giusto per andare avanti è ottenere il massimo del risultato all’occasione successiva. Ieri Davide Tardozzi mi ha detto: lascia stare il Campionato, qui vogliamo vincere. E sono caduto. Oggi mi ha detto: un pelo meno. Qui al paddock ho ricevuto tanto supporto, oggi mi sono svegliato con questa grinta. Giappone? Vediamo se riusciamo chiudere il Campionato, ma è importante essere vicini al traguardo”.

Gerusalemme, Netanyahu e Rubio insieme al Muro del Pianto

Roma, 14 set. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu con il segretario di Stato americano Marco Rubio si sono reati insieme al Muro del Pianto a Gerusalemme.

Il premier israeliano ha dichiarato che la visita in Israele di Rubio ha dimostrato “la forza dell’alleanza israelo-americana. E’ forte e duratura come le pietre del Muro Occidentale che abbiamo appena toccato”, ha affermato Netanyahu durante la visita congiunta al Muro Occidentale nella Città Vecchia di Gerusalemme.

Il Segretario di Stato americano è arrivato in Israele cinque giorni dopo gli attacchi israeliani in Qatar. Rubio è atterrato all’aeroporto Ben Gurion insieme alla moglie Jeanette.

Sul tavolo l’attacco israeliano a Doha. L’attacco, che ha preso di mira esponenti di Hamas a Doha, “non cambierà la natura delle nostre relazioni con Israele, ma dovremo parlarne e discutere l’impatto che avrà”, ha dichiarato Marco Rubio ai giornalisti prima della sua partenza da Washington.

Gli Stati Uniti “non sono contenti” degli attacchi aerei israeliani contro i leader di Hamas in Qatar, ma questo non cambierà lo status di alleato di Washington con Israele, ha dichiarato Rubio, in partenza per il Medio Oriente. “Ovviamente, non ne eravamo contenti, il presidente non ne era contento”, ha detto ieri ai giornalisti poco prima di lasciare Washington per colloqui con funzionari israeliani, tra i quali il primo ministro Benjamin Netanyahu. Netanyahu ha lasciato intendere in un post sui social media che l’attacco non era riuscito a uccidere la leadership del movimento integralista islamico palestinese. “Non cambierà la natura delle nostre relazioni con gli israeliani, ma dovremo parlarne: principalmente, quale impatto avrà” sugli sforzi diplomatici per raggiungere una tregua nella Gaza devastata dal conflitto, ha aggiunto Rubio.

Secondo il Dipartimento di Stato, lo scopo del viaggio di Rubio è quello di assicurare a Israele il sostegno degli Stati Uniti, in vista del prossimo riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di diversi Paesi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Il Papa: troppo divario di redditi, ci sono gli operai e Musk triliardario

Roma, 14 set. (askanews) – In un’intervista su Crux Papa Leone XIV sottolinea “il divario sempre più ampio tra i livelli di reddito della classe operaia e il denaro che ricevono i più ricchi”. “Ad esempio – spiega – gli amministratori delegati che 60 anni fa guadagnavano dalle quattro alle sei volte di più di quanto guadagnano i lavoratori, l’ultimo dato che ho visto è 600 volte di più di quanto guadagna il lavoratore medio”. “La notizia che Elon Musk diventerà il primo triliardario al mondo. Cosa significa e di cosa si tratta? Se questa è l’unica cosa che ha ancora valore, allora siamo nei guai…”, conclude Papa Leone XIV nell’intervista con la corrispondente senior di Crux, Elise Ann Allen. L’intervista è contenuta nella sua nuova biografia del pontefice, “Leone XIV: cittadino del mondo, missionario del XXI secolo”. Il libro è pubblicato in spagnolo da Penguin Perù disponibile dal 18 settembre.

Calcio, risultati e classifica serie A. Scatto Torino

Roma, 14 set. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo Roma-Torino 0-1:

Terza giornata: Cagliari-Parma 2-0, Juventus-Inter 4-3, Fiorentina-Napoli 1-3, Roma-Torino 0-1, ore 15 Atalanta-Lecce, Pisa-Udinese, domenica 14 settembre ore 18 Sassuolo-Lazio, ore 20.45 Milan-Bologna lunedì 15 settembre ore 18.30 Verona-Cremonese, ore 20.45 Como-Genoa.

Classifica: Juventus, Napoli 9, Cremonese, Roma 6, Udinese, Cagliari, Torino 4, Inter, Lazio, Milan, Como, Bologna 3, Atalanta, Fiorentina 2, Pisa, Genoa, Lecce, Verona, Parma 1, Sassuolo 0

Quarta giornata: venerdì 19 settembre ore 20.45 Lecce-Cagliari, sabato 20 settembre ore 15 Bologna-Genoa, ore 18 Verona-Juventus, ore 20.45 Udinese-Milan, domenica 21 settembre ore 12.30 Lazio-Roma,ore 15 Cremonese-Parma, Torino-Atalanta, ore 18 Fiorentina-Como, ore 20.45 Inter-Sassuolo, lunedì 22 settembre ore 20.45 Napoli-Pisa.

Calcio, Roma-Torino 0-1: decide Simeone al 59’

Roma, 14 set. (askanews) – All’Olimpico la Roma cade per la prima volta in stagione e interrompe la sua lunga striscia positiva casalinga. Nella terza giornata di Serie A il Torino di Baroni espugna Roma con un colpo da campione di Giovanni Simeone, che al 59′ inventa un destro a giro imparabile, sbloccando un match fino a quel momento equilibrato e bloccato. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 con poche emozioni: la Roma prova a incidere con Dybala e Soulè, ma Israel è attento e i granata chiudono bene gli spazi. Anche Simeone e Vlasic creano qualche apprensione a Svilar, che però risponde presente. Nella ripresa, dopo un’occasione divorata da Vlasic in posizione irregolare, il Torino colpisce con Simeone, letale nel finalizzare l’azione costruita da Ngonge. La Roma reagisce con l’ingresso di Baldanzi e Ferguson, aumentando la pressione. Soulè sfiora il pari da fuori al 64′, mentre nel finale Israel diventa protagonista: all’89’ blocca il tentativo di Mancini e nei minuti di recupero salva due volte, prima su Pisilli e poi su Soulè, che non trova la porta a pochi secondi dal triplice fischio.

Finisce 0-1: il Torino torna al gol dopo oltre 500 minuti e firma un colpo pesantissimo all’Olimpico, mentre la Roma di Gasperini paga una serata imprecisa sotto porta e qualche sbavatura difensiva.

Atletica, Tamberi: "Mi spiace, ho fatto schifo"

Roma, 14 set. (askanews) – “Mi dispiace. Oggi le sensazioni erano buone. Ho fatto un risultato pietoso, quindi è giusto così”. Gianmarco Tamberi dopo l’esclusione dalla gara di salto in alto. ai Mondiali di atletica a Tokyo. “Ho finito l’anno scorso con zero voglia di andare avanti, avrei voluto una quarta prova per provarci. So che i bassi possono servire per ripartire però fa male. Vorrei tornare a casa dalle mie donne che mi faranno passare questo brutto stato. Mi sono presentato con condizioni tutt’altro che buone ma sapevo di potere saltare oltre i 2,30 altrimenti non avrei lasciato in Italia la mia bambina di 20 giorni. Mi sento uno schifo”.

Ucraina, Meloni: Putin non interessato alla pace, aiutiamo Kiev

Roma, 14 set. (askanews) – “Nonostante l’importante iniziativa che ha messo in moto Trump, Putin non sembra interessato alla pace. Dobbiamo continuare a dare a Kiev tutti gli aiuti necessari per arrivare quanto prima a una pace giusta e duratura così come a solide garanzie di sicurezza per l’Ucraina e l’Europa. Per riuscire in questo risultato e affrontare le sfide del nostro tempo l’unità dell’Occidente è fondamentale, il mondo ha bisogno dell’Occidente”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio alla kermesse EuropaViva di Vox in corso a Madrid.

“Servono decisioni valide per affrontare le enormi sfide che abbiamo davanti: la recente foto di Pechino ci mostra chiaramente la volontà di alcuni grandi attori internazionali di ridisegnare l’ordine mondiale usando il potere economico come fa la Cina o la guerra di aggressione come fa la Russia”, ha sottolineato la premier.

La premier Meloni nel videomessaggio alla kermesse EuropaViva di Vox in corso a Madrid è ritornata sull’omicidio di Charlie Kirk: “Voglio rendere omaggio a Kirk, un giovane, un padre coraggioso, che ha pagato con la sua vita il prezzo della sua libertà. Il suo sacrificio ci ricorda ancora una volta da che lato sta la violenza e la intolleranza. Voglio dire alto e chiaro a tutti gli odiatori, agli estremisti che vediamo per le strade e anche ai falsi maestri con giacca e cravatta che si nascondono nei salotti: non cadremo nella loro trappola, non faremo il gioco di coloro che vogliono trascinare le nostre nazioni in una spirale di violenza. Non ci intimidiranno, continueremo ad andare avanti e a lottare senza sosta per la libertà del nostro popolo e per il futuro dell’Europa”.

Atletica, Jacobs: "Non so se ho voglia di continuare"

Roma, 14 set. (askanews) – “Mi ero fatto una promessa dopo l’anno scorso, che se avessi avuto un’altra stagione difficile non so quanto avrei potuto continuare”. Parola di Marcell Jacobs eliminato in semifinale sui 100 metri ai mondiali di Tokyo. “Devo prendermi un po’ di tempo per capire se vale la pena continuare a soffrire così – continua ai microfoni della Rai – 10.16 non lo facevo nemmeno quando facevo salto in lungo. Speravo in un tocco di magia tornando nello stadio che mi ha regalato il giorno più bello della mia vita. Non si può vivere nel passato. Non mi sento più il Marcell di una volta, la testa dice che non riesce a continuare a reggere tutte queste delusioni. Staffetta? Forse meglio far fare un po’ di esperienza ai giovani, magari c’è chi corre più di me”.

Tokyo, Jacobs sesto in semifinale: fuori dalla finale dei 100 metri

Roma, 14 set. (askanews) – Marcell Jacobs chiude sesto (10.16 e suo stagionale) la sua semifinale ai mondiali di Tokyo e non accede alla finale dei 100. Nonostante abbia corso meglio che in batteria, con una buona partenza, non ce la fa. Vince Lyles in 9.92, poi Ajayi con 9.93, terzo Simbine in 9.’96. Fuori anche Zaynab Dosso che chiude la sua semifinale sesta correndo in 11.22 ed è eliminata. “Mi ero fatto una promessa dopo l’anno scorso, che se avessi avuto un’altra stagione difficile non so quanto avrei potuto continuare”. Parola di Marcell Jacobs eliminato in semifinale sui 100 metri ai mondiali di Tokyo. “Devo prendermi un po’ di tempo per capire se vale la pena continuare a soffrire così – continua ai microfoni della Rai – 10.16 non lo facevo nemmeno quando facevo salto in lungo. Speravo in un tocco di magia tornando nello stadio che mi ha regalato il giorno più bello della mia vita. Non si può vivere nel passato. Non mi sento più il Marcell di una volta, la testa dice che non riesce a continuare a reggere tutte queste delusioni. Staffetta? Forse meglio far fare un po’ di esperienza ai giovani, magari c’è chi corre più di me”.

Atletica, Tamberi eliminato nel salto in alto ai Mondiali di Tokyo

Roma, 14 set. (askanews) – Gianmarco Tamberi eliminato dalla gara di salto in alto ai mondiali di atletica leggera in corso a Tokyo. Per l’azzurro tre errori a quota 2,21. Gimbo, con una vistosa fasciatura alla gamba sinistra, ha superato la misura di 2,16 al primo salto. Poi è apparso in difficoltà nella rincorsa, più lenta del solito, e negli appoggi con una vistosa fasciatura alla coscia sinistra. “Mi dispiace. Oggi le sensazioni erano buone. Ho fatto un risultato pietoso, quindi è giusto così”. Gianmarco Tamberi dopo l’esclusione dalla gara di salto in alto. ai Mondiali di atletica a Tokyo. “Ho finito l’anno scorso con zero voglia di andare avanti, avrei voluto una quarta prova per provarci. So che i bassi possono servire per ripartire però fa male. Vorrei tornare a casa dalle mie donne che mi faranno passare questo brutto stato. Mi sono presentato con condizioni tutt’altro che buone ma sapevo di potere saltare oltre i 2,30 altrimenti non avrei lasciato in Italia la mia bambina di 20 giorni. Mi sento uno schifo”.

L’Unrwa: Gaza viene "completamente cancellata". L’Idf colpisce un’altra torre a Gaza

Roma, 14 set. (askanews) – “Gaza viene completamente cancellata. Sta diventando una terra desolata e appare sempre più inadatta alla vita umana”, ha scritto oggi l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) su X. “I bambini muoiono di fame. Le famiglie vengono sfollate con la forza. La gente è terrorizzata”, ha continuato. “Con l’operazione militare israeliana su larga scala in corso, la volontà politica e il processo decisionale sono più necessari che mai”, ha aggiunto.

Intanto si intesificano le operazioni delle forze israeliane. L’esercito israeliano ha annunciato di aver colpito una torre a Gaza City, che l’esercito afferma essere stato utilizzato dai “terroristi di Hamas che vi avevano installato strutture di raccolta di informazioni e posti di osservazione per monitorare la posizione delle truppe israeliane nella zona”. Il portavoce di lingua araba dell’esercito aveva precedentemente ordinato ai residenti di evacuare “in particolare la torre al Kaouthar e le tende vicine” a Gaza City. Successivamente L’Idf ha emesso un avviso di evacuazione per i palestinesi residenti nelle vicinanze di un altro edificio a Gaza City in vista di un attacco aereo.

“L’Idf colpirà presto l’edificio a causa della presenza di infrastrutture terroristiche di Hamas al suo interno o nelle vicinanze”, ha dichiarato il portavoce in lingua araba, Avichay Adraee. I civili in tutte le aree di Gaza City hanno ricevuto l’ordine di evacuare verso la “zona umanitaria” designata da Israele nel sud della Striscia.

Almeno 32 persone sono state uccise dai raid israeliani nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi secondo l’agenzia di stampa palestinese WAFa, citando fonti mediche. A Gaza City, nove vittime sono state trasportate all’ospedale al Shifa, due all’ospedale al Ahli e sette all’ospedale al Hilal al Ahmar. Sei sono state trasferite all’ospedale al Aqsa a Deir El Balah e otto all’ospedale Nasser a Khan Younis, nel sud, ha riportato sempre WAFa.

Il Papa compie 70 anni, così Leone XIV ringrazia per gli auguri

Roma, 14 set. (askanews) – “Carissimi, sembra che sappiate che oggi compio settant’anni. Rendo grazie al signore ai miei genitori e ringrazio quanti hanno avuto un ricordo nella preghiera. Tante grazie a tutti. Grazie e buona domenica”. Lo ha detto il Santo padre, Leone XIV dopo l’Angelus in Piazza San Pietro, ringraziando sorridente i fedeli che hanno gremito la piazza per celebrare il 70esimo compleanno del Pontefice con cori e striscioni di auguri.

(Foto d’archivio)

Droni ucraini hanno colpito la raffineria russa di Kirishi, la seconda del Paese

Roma, 14 set. (askanews) -I droni ucraini hanno attaccato la raffineria di petrolio di Kirishi, nell’oblast’ di Leningrado, in Russia, nella notte. Lo ha dichiarato il governatore regionale Alexander Drozdenko, secondo quanto riportato dal Kyiv Indipendent.

La raffineria di Kirishi è una delle più grandi in Russia, la seconda del Paese, e ha una capacità di lavorazione di oltre 17 milioni di tonnellate di petrolio all’anno.

La difesa aerea russa ha intercettato tre droni nella zona di Kirishi, ha affermato Drozdenko. I rottami di un drone abbattuto si sono schiantati sul sito della raffineria, innescando un incendio. Il comando droni ucraino ha confermato di aver attaccato la raffineria e ha affermato di aver “effettuato un attacco con successo”.

Scotti primato italiano e semifinale nei 400 ai Mondiali di Tokyo

Roma, 14 set. (askanews) – Esoardo Scotti corre in 44″45 in batteria i 400 metri ai Mondiali di Tokyo e realizza il nuovo primato italiano correndo in nona corsia! Chiude la sua batteria al terzo posto (dietro a Patterson e McDonald, ottavo tempo assoluto) e si qualifica per la semifinale. Scotti parte benissimo, tanto che sembra che il favorito Patterson non riesca a riprenderlo, e chiude con un gran finale lasciandosi alle spalle Kebinatshipi. Eliminato Sito. “L’atletica così inizia a diventare interessante. Era inutile nascondersi, il mio obiettivo è arrivare in finale. Oggi me la sentivo, era il mio giorno”, le prime parole di Scotti a Raisport dopo il primato.

Giorgetti: su Irpef vedremo priorità, non c’è una manovra correttiva ma aiuteremo famiglie

Roma, 14 set. (askanews) – Un eventuale taglio dell’Irpef sarà valutato solo dopo aver messo “in fila le priorità” in un quadro nuovo che vede il governo dover finanziare le spese per la difesa e il sostegno all’Ucraina “che non sono gratis”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenuto alla Festa Nazionale dell’Unione Di Centro.

“Nella nostra programmazione come fanno tutte le persone serie e responsabili – ha chiarito il ministro – avevamo e abbiamo previsto il proseguimento del sollievo fiscale che abbiamo pensato e concepito per tutti ma partendo per i due anni precedenti per i redditi più bassi. Tutti dicevamo che era impossibile invece abbiamo dimostrato come sia compatibile una disciplina di bilancio con queste riduzioni”.

“Naturalmente – ha chiarito Giorgetti – il nostro obiettivo è fare queste cose con una lista di priorità. Quello che mi sono sentito in dovere di dire è che gli impegni internazionali connessi alle spese per la difesa e il sostegno all’Ucraina non sono gratis e che quindi sono un elemento nuovo che dobbiamo considerare. Tenuto conto il quadro di insieme metteremo in fila le prioritià. So perfettamente quali sono e lo faremo sempre in modo serio ripondeno al nostro programma elettorale”.

“Non c’è una manovra correttiva e anzi quello che ci sentiamo di fare è di andare incontro alle famiglie e ai lavoratori, tenendo conto che è nostro dovere la capacità” aiutare “le famiglie numerose e con figli al mantenimento del nucleo familiare”, ha spiegato Giorgetti, intervenuto alla Festa Nazionale dell’Unione Di Centro.

“Nelle Leggi di Bilancio sempre la cosa che si doveva fare era concentrarsi sui tagli e le misure. Noi semplicemente avendo fatto un bilancio pluriennale serio e prudente. Ha detto Giorgetti – abbiamo già contemplato le spese per il pubblico impiego che normalmente non veniva fatto in modo pluriennale ma soltanto anno per anno, abbiamo previsto una crescita già impattata dai dazi”.

“Quindi abbiamo già un sentiero compatibile con quelli che sono gli obiettivi che ci siamo dati e rispondenti a tutte le regole europee, proprio in settimana abbiamo scoperto di essere i più bravi tra i big nel rispetto delle regole europee, quindi vuol dire che non c’è bisogno di correggere una rotta che già rigorosi arbitri ci dicono essere nella rotta giusta”.

E “quello che penso è che come in una macchina c’è chi accelera e accelera sempre e c’è chi frena e usa la frizione che permette alla macchina di guidare sicura nel suo tragitto. Il mio obiettivo è di garantire che la macchina arrivi a destinazione in piena efficienza. Se ogni tanto freno e aziono la frizione lo faccio per il bene di tutti, soprattutto dell’Italia”, ha concluso il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenuto alla Festa Nazionale dell’Unione Di Centro parlando della prossima legge di bilancio e delle valutazioni che saranno fatte per gli interventi.

Gli auguri di Mattarella per il compleanno del Papa: un appello per la pace che si unisce a Leone XIV

Roma, 14 set. (askanews) – “In questi ultimi anni è cresciuto il timore che il mondo sia avviato lungo un pericoloso crinale, animato da una diffusa logica di prevaricazione e viepiù segnato da conflitti laceranti. A pagarne ogni giorno un intollerabile tributo di sangue e distruzione sono soprattutto molte migliaia di vittime civili. Dinanzi a tali inquietudini, le donne e gli uomini di buona volontà avvertono con urgenza il bisogno della pace e della giustizia. Da ogni continente si guarda con viva speranza ai Suoi pressanti appelli, affinché cessi il fuoco e si riprenda la via del dialogo, per il bene comune dei popoli”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio di auguri di compleanno a Papa Leone XIV.

“Fin dall’avvio del Suo alto magistero – osserva il capo dello Stato – Ella ha consegnato all’intera comunità internazionale e alle coscienze individuali un forte richiamo a quella “pace disarmata e disarmante”, che apre i cuori. E ci ha ricordato, con Sant’Agostino, che “i tempi siamo noi”. Sta a tutti noi – e in particolare a quanti rivestono cariche pubbliche – impegnarci affinché le circostanze migliorino, riaprendo orizzonti di dialogo, di giustizia e di concreta tutela della dignità di ogni persona”.

“È importante ricordare – ha aggiunto Mattarella nel messaggio d auguri al Santo Padre – i tanti giovani che hanno risposto al Suo invito e si sono radunati attorno a Lei sulla spianata di Tor Vergata, lo scorso agosto, in occasione del Giubileo loro dedicato, come pure i tanti accorsi in Piazza San Pietro, il 7 settembre scorso, per la canonizzazione di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis. Sono giovani, che credono nel valore della partecipazione e delle relazioni tra le persone, nell’impegno civile e nella responsabilità. Ci interpellano a un’azione decisa e tempestiva. Al contempo, ci spingono a guardare con fiducia al futuro e alle possibilità che le nuove tecnologie possono offrire, se poste al servizio dell’umanità”.

“Nel giorno del Suo settantesimo genetliaco voglia accogliere i più fervidi auguri che ho il piacere di porgerLe a nome del popolo italiano, unitamente ai miei sinceri voti di benessere spirituale e personale”, è il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Papa Leone XIV.

“Desidero assicurarLe, Padre Santo, che nel proseguimento della Sua alta missione apostolica potrà sempre contare sulla collaborazione della Repubblica Italiana, che ritrova nel Suo messaggio di rispetto per la centralità dell’essere umano, di servizio e di unità il riflesso dei valori della propria Costituzione”, aggiunge.

“Con l’auspicio di poterLa presto ricevere al Palazzo del Quirinale, La prego di accogliere, nella felice ricorrenza del Suo compleanno e in vista del Suo onomastico, le espressioni di affettuosa vicinanza degli italiani tutti e della mia massima considerazione”, conclude Mattarella.

Separazione carriere, Anm: nasce comitato per il no al referendum

Roma, 14 set. (askanews) – “A difesa della Costituzione e per il No al referendum”. Nasce il Comitato che avrà il compito di dar attuazione a quanto deciso dall’assemblea dell’Associazione nazionale magistrati in vista della consultazione che si terrà nel 2026 sul disegno di legge costituzionale a prima firma Nordio.

Il Comitato, come recita lo statuto, ha “come scopo immediato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi derivanti dalla riforma costituzionale sulla separazione delle carriere e sull’importanza di preservare l’attuale sistema di garanzie dei diritti dei cittadini e quindi di promuovere la vittoria del no al referendum costituzionale”.

Potrà inoltre decidere di partecipare ad ogni iniziativa culturale, mediatica e di informazione sul referendum. Il Comitato è aperto a tutti i cittadini ma non a esponenti di partito o a ex politici. Secondo lo Statuto, infatti, possono diventare soci del comitato “esponenti, in quiescenza, della magistratura ordinaria, amministrativa e contabile, professori e ricercatori universitari, esponenti dell’avvocatura, dell’associazionismo e della società civile e cittadini che condividano integralmente le finalità del comitato”. “In nessun caso possono diventare soci del comitato persone che abbiano o abbiano avuto incarichi in partiti politici o in associazioni con esplicite finalità elettorali o di sostegno a partiti politici o abbiano svolto o svolgano in maniera non occasionale attività in partiti politici o associazioni con esplicite finalità elettorali o di sostegno a partiti politici”. Oltre ai soci lo statuto prevede anche la figura dei sostenitori e avrà delle articolazioni territoriali. Tra i soci costituenti c’è il presidente dell’Anm Cesare Parodi. Antonio Diella è presidente esecutivo del Comitato. La vicepresidente vicaria è Marinella Graziano, mentre il vicepresidente e segretario è Gerardo Giuliano. Tesoriere è Giulia Locati. Entro 60 giorni sarà eletto un presidente onorario del Comitato.

Mattarella: mondo su pericoloso crinale, speranza in appelli pace Papa

Roma, 14 set. (askanews) – “In questi ultimi anni è cresciuto il timore che il mondo sia avviato lungo un pericoloso crinale, animato da una diffusa logica di prevaricazione e viepiù segnato da conflitti laceranti. A pagarne ogni giorno un intollerabile tributo di sangue e distruzione sono soprattutto molte migliaia di vittime civili. Dinanzi a tali inquietudini, le donne e gli uomini di buona volontà avvertono con urgenza il bisogno della pace e della giustizia. Da ogni continente si guarda con viva speranza ai Suoi pressanti appelli, affinché cessi il fuoco e si riprenda la via del dialogo, per il bene comune dei popoli”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio di auguri di compleanno a Papa Leone XIV.

“Fin dall’avvio del Suo alto magistero – osserva il capo dello Stato – Ella ha consegnato all’intera comunità internazionale e alle coscienze individuali un forte richiamo a quella “pace disarmata e disarmante”, che apre i cuori. E ci ha ricordato, con Sant’Agostino, che “i tempi siamo noi”. Sta a tutti noi – e in particolare a quanti rivestono cariche pubbliche – impegnarci affinché le circostanze migliorino, riaprendo orizzonti di dialogo, di giustizia e di concreta tutela della dignità di ogni persona”.

Calcio, risultati e classifica serie A. Napoli in testa

Roma, 14 set. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo Fiorentina-Napoli 1-3:

Terza giornata: Cagliari-Parma 2-0, Juventus-Inter 4-3, Fiorentina-Napoli 1-3, domenica 14 settembre ore 12.30 Roma-Torino, ore 15 Atalanta-Lecce, Pisa-Udinese, domenica 14 settembre ore 18 Sassuolo-Lazio, ore 20.45 Milan-Bologna lunedì 15 settembre ore 18.30 Verona-Cremonese, ore 20.45 Como-Genoa.

Classifica: Juventus, Napoli 9, Cremonese, Roma 6, Udinese, Cagliari 4, Inter, Lazio, Milan, Como, Bologna 3, Atalanta, Fiorentina 2, Pisa, Genoa, Lecce, Verona, Torino, Parma 1, Sassuolo 0

Quarta giornata: venerdì 19 settembre ore 20.45 Lecce-Cagliari, sabato 20 settembre ore 15 Bologna-Genoa, ore 18 Verona-Juventus, ore 20.45 Udinese-Milan, domenica 21 settembre ore 12.30 Lazio-Roma,ore 15 Cremonese-Parma, Torino-Atalanta, ore 18 Fiorentina-Como, ore 20.45 Inter-Sassuolo, lunedì 22 settembre ore 20.45 Napoli-Pisa.

Franceschini fa l’americano e regala alla Meloni un’altra chance di vittoria

Le parole alla Festa dellUnità

“Il centrosinistra non ha bisogno di un candidato premier moderato ma sarebbe molto utile una forza che superi l’attuale frammentazione al centro e sia in grado di parlare a commercianti, artigiani…”, ha detto Franceschini a Reggio Emilia. “Avs, Pd e 5 Stelle, sommati, arrivano al 40%. Se nascesse una forza capace di rivolgersi a quel mondo, sarebbe molto utile per battere la destra. Dobbiamo sperare che questo progetto vada avanti”.

Poi la chiosa sul meccanismo della premiership: “Se si pensa di rimediare a una coalizione troppo spostata a sinistra candidando una personalità moderata, si commette un errore. È un meccanismo che non funziona più. Per trent’anni destra e sinistra hanno pensato che servissero personalità di centro per vincere le elezioni. Il mondo è cambiato: oggi si vincono le elezioni motivando i propri elettori. Più che un candidato moderato serve una personalità forte con valori alternativi alla destra”.

L’illusione del centro “fatto in casa” e l’americanizzazione del conflitto

 

L’analisi è chiara ma contraddittoria: se l’apertura al centro è decisiva, la si garantisce con un artificio? E chiunque fosse l’aggregatore di questo centro – di fatto oggi è Renzi – riuscirebbe nell’impresa di correggere il profilo di sinistra-sinistra della coalizione? Viene da dire che in questo modo si scivola nel velleitarismo perché comunque non si sana l’errore che nasce dal ritorno a una politica frontista, ovviamente in forme nuove.

In realtà, Franceschini guarda ancora allo schema statunitense: radicalizzazione, polarizzazione, personalizzazione estrema. È il modello che ha favorito il trumpismo e che oggi obbliga i Democratici, dopo la sconfitta di Kamala Harris, a fare un vero esame di coscienza collettivo. I primi segnali indicano la volontà di rompere con il wokismo. Ignorando questo travaglio, la sinistra italiana si adagia nel suo forzoso alternativismo.

 

Un errore strategico

Due illusioni, insomma, dominano la scena che piace a Franceschini: da un lato l’idea d’inventare un centro su misura, pensando che sia credibile e quindi utile; dall’altro la pretesa di assumere la logica della polarizzazione all’americana, non calcolando le conseguenze negative. La destra sfrutta il tutto con facilità, mantenendo il consenso moderato e presentandosi come unica opzione di governo affidabile.

Ecco perché Franceschini sbaglia, e sbaglia grandemente: il suo lezionario semplificato non spiega le ragioni di un “progetto realista”, con alleanze fondate sul pluralismo e la responsabilità. In prospettiva, questa insufficenza di vedute regala alla destra di Meloni-Tajani-Salvini un’altra occasione di vittoria.

P.S. In Inghilterra, si ricorderà, la vittoria di Starmer è dipesa non solo dal discredito accumulato dai Conservatori, ma anche da un atteggiamento politico ed elettorale dei Laburisti in perfetta discontinuità con lestremismo di Corbyn.

Macron e il riformismo: suggestioni per l’Italia

Da anni rifletto sul fenomeno Emmanuel Macron, che ha avuto un certo ascendente su alcune aree del centrosinistra italiano, quasi a profilarsi come un modello per il futuro. L’inquilino dell’Eliseo non è, semplicemente, un tecnocrate: basti considerare l’importanza che ha avuto nella sua formazione un pensatore come Paul Ricœur.

Un riformismo dallalto

Egli, tuttavia, è l’espressione di un’élite illuminata che è riuscita a intercettare il consenso, non di un riformismo di popolo. I fenomeni di rivolta che, ciclicamente, riemergono – dai “gilet gialli” all’attuale “blocchiamo tutto” – sono proprio l’esito di ciò. L’affermazione di François Mitterrand nel 1981 era l’approdo di un impegnativo ed esaltante percorso, iniziato a Épinay dieci anni prima, che aveva coinvolto forze e sensibilità diverse e diffuse, dai repubblicani ai cristiano-sociali di Jacques Delors. Quello di Macron, invece, è una sorta di liberal-riformismo dall’alto.

Il paragone con lItalia

Ecco, notoriamente il quadro politico d’oltralpe è il più vicino, pur con tutte le profonde differenze, al nostro. E in effetti anche da noi da decenni si pone la questione dell’assenza o della debolezza di un riformismo di popolo. Per dare concretezza al discorso, ricorro a quel formidabile repertorio di possibilità, spesso inespresse o incompiute, che è la storia.

Un riformismo di popolo

Ci fu una fase nella quale alla guida dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil vi erano, rispettivamente, Luciano Lama, Pierre Carniti e Giorgio Benvenuto. Tre riformisti. Il loro era un riformismo di popolo. So bene, è ovvio, che non tutti gli iscritti, all’epoca, erano e si sentivano riformisti, anzi. Ma i tre leader incarnavano le migliori istanze e sensibilità del riformismo italiano ed europeo, nelle sue varie declinazioni. Era un momento nel quale la forza delle tre organizzazioni e l’autorevolezza dei loro segretari erano davvero enormi. Eppure, per un insieme di vincoli e di condizionamenti interni e internazionali, nemmeno, forse, lambì l’immaginazione di alcuno la trasposizione di quell’autorevolezza e di quella forza sul piano politico.

Una suggestione per l’oggi

Beninteso, oggi sarebbe impensabile ricostruire il centrosinistra o una cultura politica all’altezza delle sfide del villaggio-mondo per “via sindacale”. Propongo l’immagine dei tre dirigenti solo in quanto altamente evocativa di cosa possa essere un vero riformismo di popolo. Una suggestione, insomma. Una suggestione, però, dalla quale trarre spunto per lavorare all’obiettivo in un contesto del tutto mutato.

Gli effetti nefasti della radicalizzazione

Tra i meriti politici, culturali e forse anche etici della Democrazia Cristiana e del pensiero storico del cattolicesimo politico italiano c’è sempre stato quello di respingere qualsiasi forma di radicalizzazione della lotta politica, di polarizzazione ideologica e anche e soprattutto di violenta ed implacabile contestazione del “nemico” politico.

Sembrano, questi, solo tasselli di un mosaico riconducibile al ‘metodo’ dell’azione politica. Non è così. Il ‘metodo’, nella concreta azione politica, è anche ‘merito’. È, questa, una delle ultime ed instancabili “lezioni” di Guido Bodrato, leader della Democrazia Cristiana nonché uno dei più autorevoli esponenti del cattolicesimo democratico, popolare e sociale del nostro paese. Perché il ‘metodo’, cioè lo stile, era e resta la cifra essenziale, se non addirittura decisiva, che evidenzia, o meno, chi persegue realmente la qualità della democrazia.

Il linguaggio triviale e i suoi pericoli

Le polemiche di questi ultimi giorni sul linguaggio triviale e sempre più inquietante dei 5 Stelle – che non è affatto una novità per l’esperienza concreta di quel partito – e di altri settori della politica e del giornalismo del nostro paese, evidenziano in modo plastico che proprio la radicalizzazione della lotta politica non può che avere effetti devastanti per la salute del sistema politico da un lato e per la stessa salvaguardia dei principi e dei valori democratici e liberali dall’altro.

Non si tratta di generalizzare gli eccessi – che comunque ci sono e sono diffusi e ben radicati in precisi segmenti della società italiana – del tipo “uno in meno” oppure “se l’è cercata”. Si tratta, semmai, di rendersi conto che quando l’obiettivo, neanche troppo nascosto, di un gruppo o di un partito o di un movimento è quello di criminalizzare l’avversario/nemico prima e di annientarlo politicamente poi, la violenza è già presente. Certo, solo verbale, ma il passaggio ulteriore – quello fisico – è dietro l’angolo. Perché prima o poi avviene.

Una lezione da riscoprire

Ecco perché, per tornare alla riflessione iniziale, e in una cornice internazionale dove oramai la violenza politica è diventata una componente essenziale, se non addirittura decisiva dello stesso confronto politico, la riscoperta di quella “lezione” democratica non può che essere prioritaria.

Ma forse è anche il caso di ricordare che quella lezione non può scientificamente arrivare da chi teorizza la radicalizzazione politica e la polarizzazione ideologica come armi strutturali e del tutto fisiologiche del confronto politico. Radicalizzazione politica e polarizzazione ideologica che, inevitabilmente, sfociano prima nella deriva degli “opposti estremismi” e poi, altrettanto inesorabilmente, nella voglia di eliminare il nemico.

Il destino della democrazia

Per queste ragioni, almeno per chi proviene da una tradizione autenticamente democratica e schiettamente costituzionale, non si può continuare ad assistere passivamente a questa progressiva degenerazione del linguaggio politico destinato a sfociare nella violenza politica.

In discussione, infatti, c’è la qualità della democrazia e, soprattutto, il destino del nostro sistema democratico e costituzionale. Obiettivi che non possono essere perseguiti da chi, semplicemente, vuole eliminare il nemico politico attraverso modalità oscure e per nulla affidabili.

La pedagogia dello sguardo. Riflessioni dal convegno catechistico della Diocesi di Roma

Il punto di partenza della meditazione del Cardinale è stato un’immagine tanto quotidiana quanto radicale: lo sguardo. «La pedagogia degli sguardi», l’ha definita, è la capacità di incontrarsi negli occhi, tra noi e con Dio, senza eludere la realtà e senza rifugiarsi in chiusure difensive. Guardare davvero significa scegliere la verità, e non lasciarsi vincere dalla tentazione di chiudere gli occhi di fronte alle difficoltà del tempo presente.

Oltre le lamentazioni

Il cardinale ha invitato ad abbandonare l’abitudine sterile della lamentela – «non allungare il Libro delle Lamentazioni» – e a coltivare invece la riflessione condivisa. Le domande da cui partire, secondo lui, sono due e valgono come bussola:

  1. Che cosa ci sta chiedendo il Signore, oggi?
  2. E noi, come rispondiamo?

Il riferimento evangelico è stato il brano di Luca 10, 1-12.17-20, dove Gesù, dopo un’intensa esperienza di Dio, intraprende il suo ministero di parola e azione. È questo lo stesso movimento che i catechisti sono chiamati a compiere: dall’interiorità alla testimonianza concreta.

La profondità prima delle pratiche

Con parole dirette, Reina ha denunciato la tentazione di ridurre il servizio catechistico a un insieme di pratiche burocratiche – certificati, modulistica, assegnazione delle stanze – dimenticando ciò che è essenziale: la preghiera e la condivisione della Parola. «Dio non è mai in superficie», ha detto, «ma sempre in profondità».

Per questo, chi non prega e non si nutre quotidianamente della Scrittura non può essere autenticamente catechista. Il ministero non nasce da nozioni da trasmettere, ma da un cuore colmo dell’esperienza di Dio. La catechesi, come la Chiesa, è realtà viva e quindi sempre da rinnovare: non con rivoluzioni improvvise, ma attraverso piccoli passi di cambiamento, maturati insieme – catechisti, genitori, liturgisti – con la consapevolezza che la fede non si insegna come una disciplina, ma si condivide come un dono.

Risuona qui la domanda che Gesù rivolge ai suoi discepoli in Giovanni 6: «Volete andarvene anche voi?». È la domanda che attraversa ogni tempo e che obbliga a scegliere se lasciarsi guidare dalla Parola o ripiegare su abitudini rassicuranti.

La Lectio divina di don Manrico Accotto

Alla meditazione del cardinale è seguita la Lectio divina di don Manrico Accotto, direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano, che ha scelto come testo guida il brano degli Atti degli Apostoli (8, 26-40): l’incontro tra Filippo e l’eunuco etiope. Un episodio che mostra come la Parola di Dio, quando trova un cuore in ricerca, apra cammini inattesi e generi fede viva.

Accotto ha proposto una lettura meditata del passo, mettendolo in relazione con l’esperienza dei discepoli di Emmaus (Lc 24): in entrambi i casi, la fede nasce da un incontro che diventa dialogo, da una Scrittura che viene spiegata e compresa, fino a sfociare nella gioia della condivisione e nella decisione di mettersi in cammino.

Da questa dinamica emerge quello che Accotto ha definito il paradigma dell’evangelizzazione, articolato in quattro tappe:

  1. Incontro – la vicinanza che apre il cuore.
  2. Annuncio – la Parola proclamata e spiegata.
  3. Catechesi – l’approfondimento che radica la fede.
  4. Battesimo – la piena accoglienza del dono

       di Dio nella comunità.

Un itinerario che non è solo schema teorico, ma esperienza viva, che interpella la Chiesa di oggi e i catechisti in particolare.

Una Chiesa che si rinnova dal basso

L’intero convegno ha mostrato come la catechesi non possa più essere pensata come trasmissione unidirezionale, ma come esperienza comunitaria di fede. È una sfida che interpella non soltanto i catechisti, ma l’intero tessuto ecclesiale: famiglie, liturgie, relazioni quotidiane.

La pedagogia dello sguardo, allora, diventa metafora di una Chiesa che si rinnova partendo dall’ascolto e dalla profondità. Guardare negli occhi – Dio, gli altri, la realtà – è forse la prima e più rivoluzionaria forma di evangelizzazione.

Calcio, risultati e classifica serie A. Juventus in testa

Roma, 13 set. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo Juventus-Inter 4-3:

Terza giornata: Cagliari-Parma 2-0, Juventus-Inter 4-3, ore 20.45 Fiorentina-Napoli, domenica 14 settembre ore 12.30 Roma-Torino, ore 15 Atalanta-Lecce, Pisa-Udinese, domenica 14 settembre ore 18 Sassuolo-Lazio, ore 20.45 Milan-Bologna lunedì 15 settembre ore 18.30 Verona-Cremonese, ore 20.45 Como-Genoa.

Classifica: Juventus 9, Napoli, Cremonese, Roma 6, Udinese, Cagliari 4, Inter, Lazio, Milan, Como, Bologna 3, Atalanta, Fiorentina 2, Pisa, Genoa, Lecce, Verona, Torino, Parma 1, Sassuolo 0

Quarta giornata: venerdì 19 settembre ore 20.45 Lecce-Cagliari, sabato 20 settembre ore 15 Bologna-Genoa, ore 18 Verona-Juventus, ore 20.45 Udinese-Milan, domenica 21 settembre ore 12.30 Lazio-Roma,ore 15 Cremonese-Parma, Torino-Atalanta, ore 18 Fiorentina-Como, ore 20.45 Inter-Sassuolo, lunedì 22 settembre ore 20.45 Napoli-Pisa.

Kirk, Conte a Meloni: basta con questo vittimismo insopportabile

Roma, 13 set. (askanews) – “Siamo assolutamente contro qualsiasi forma di violenza, qualsiasi forma di linguaggio aggressivo, qualsiasi forma di odio, ci mancherebbe. Quindi io inviterei anche il governo a moderare i toni, a smetterla: parlo di Ciriani, parlo della Meloni”, la devono smettere di “alimentare questo vittimismo, paradossalmente dicendo di abbassare i toni, contribuendo invece ad alzarli”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte a margine della festa di Avanti a Bologna. “Piuttosto – aggiunge – facciano il loro dovere e governino se ne sono capaci. Per parte nostra abbiamo sempre avuto grande rispetto per le istituzioni, grande contrasto di ogni forma di violenza. Siamo ovviamente per la soluzione di tutti i conflitti in modo pacifico, sempre, dovunque, in tutti gli scenari di guerra. E poi direi, insomma, è davvero sorprendente che da loro arrivino questi messaggi”.

Conte sottolinea: “Noi non abbiamo fatto nessun vittimismo, quando lavoravo giorno e notte per salvare il paese mi sono arrivati insulti veramente incredibili, gravissimi, che hanno provocato veramente un’ondata d’odio incredibile. Non sto qui a raccontare, perché non l’ho mai fatto, decine e decine di minacce di morte a me e ai miei familiari. Quindi la smettano con questo vittimismo che diventa anche insopportabile”.

Arriva "Overacting", la web serie comedy sul mondo dei casting

Milano, 13 set. (askanews) – La Roma Film Academy annuncia l’anteprima di “Overacting”, una web serie comedy che rivela il magico e spietato mondo dei casting attraverso gli occhi di Mia, interpretata da Diletta Begali, una talentuosa attrice in erba pronta a inseguire il suo sogno. La serie, composta da 6 episodi di 10 minuti ciascuno, è progettata per adattarsi ai ritmi frenetici del mondo digitale, con distribuzione su YouTube e contenuti creativi per TikTok e Instagram.

“Overacting” racconta il viaggio di Mia attraverso una miscela di commedia romantica, ironia e momenti di riflessione sulla realtà di perseguire i propri sogni. Questo progetto rappresenta un vero prodotto di qualità cinematografica, co-prodotto dalla Roma Film Academy e interamente realizzato da talenti emergenti formatisi all’interno dell’Accademia. Dalla regia alla sceneggiatura, tutti i professionisti coinvolti sono ex studenti dell’Accademia, dimostrando così come questa istituzione sia un terreno fertile per la creatività e l’innovazione.

Diretta da Pier Glionna, giovane regista e sceneggiatore diplomato presso la Rfa, affiancato nella scrittura da Marco Pozzato, “Overacting” rappresenta un ulteriore passo verso il consolidamento della Roma Film Academy (partner del Dams dell’Università degli Studi di Teramo) come centro di formazione e motore creativo per i talenti emergenti.

Israele, i parenti degli ostaggi: in Qatar, Netanyahu ha bombardato le nostre speranze

Roma, 13 set. (askanews) – Diversi parenti degli ostaggi di Gaza fortemente critici nei confronti del governo israeliano hanno diffuso la loro dichiarazione settimanale fuori dal quartier generale delle Idf (Forze di Difesa israeliane) a Tel Aviv, in vista delle manifestazioni programmate in tutto il Paese.

“Questa settimana abbiamo assistito al grande fallimento del primo ministro, quando ha giocato d’azzardo con la vita degli ostaggi e ha cercato di eliminare la squadra negoziale di Hamas mentre erano in corso i colloqui per un accordo per il rilascio dei nostri figli”, ha sottolineato Einav Zangauker, madre dell’ostaggio Matan Zangauker.

“Il presidente (Donald) Trump ha detto ieri che ogni volta che si registrano progressi nei negoziati, Netanyahu bombarda qualcuno”, ha affermato, alludendo ai commenti rilasciati sotto anonimato da un funzionario vicino all’amministrazione americana nel descrivere la frustrazione di Trump. “Ma non sono stati i leader di Hamas che ha cercato di bombardare: era la nostra occasione, quella delle famiglie, di riavere indietro i nostri cari. Era la nostra speranza, come cittadini, di vivere una vita normale, il nostro sionismo e il futuro dello stato” Itzik Horn, padre di Eitan Horn, ostaggio del movimento integralista islamico palestinese, ha affermato: “Un pazzo, insieme a un gruppo di pazzi chiamati governo, ha deciso di fare tutto il possibile per causare la morte di mio figlio Eitan. Vi invito: sediamoci faccia a faccia, da padre a padre. Niente media, niente manipolazioni, niente fughe di notizie. Rispondetemi solo a una domanda: se i vostri figli fossero tra gli ostaggi, marcirebbero anche loro nei tunnel per 700 giorni? E perché dovrebbero farlo i nostri figli?”

(Foto d’archivio)

Kirk, Schlein: Meloni irresponsabile, alimenta clima incandescente

Roma, 13 set. (askanews) – “Un atteggiamento irresponsabile”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, ospite alla festa del Fatto, ha definito le parole di Giorgia Meloni. “Sono stata la prima – ha ricordato Schlein – a dire che la brutale uccisione di Kirk è drammatica e scioccante e che la violenza politica non può trovare spazio. Ma subito qualcuno a destra e dal Partito di Meloni ci ha accusato di silenzio e complicità”.

La segretaria Dem ha definito “inaccettabili le parole di Ciriani” E ha aggiunto: “Oggi ci ha messo il carico la premier che addossa alla sinistra le responsabilità di quanto accaduto. Questo è un atteggiamento irresponsabile: alimentare un clima incandescente quando tutte le forze politiche avrebbero dovuto essere unite. sparare nel mucchio e cercare di addossare a tutti la responsabilità dell’accaduto è da irresponsabili”.

“Quando vengono disegnate le croci celtiche alla festa dell’unità di Varese non mi passa per la testa di accusare Meloni, quando mi svegliano le chiamate nel cuore della notte o ricevo messaggi con scritto ‘A noi’ non do la colpa a Meloni”, ha aggiunto.

Sull’Ucraina fischi a Schlein a Festa Fatto,interviene Travaglio

Roma, 13 set. (askanews) – Proteste dalla platea della festa del Fatto Quotidiano all’indirizzo di Elly Schlein intervistata nel pomeriggio da Antonio Padellaro e Wanda Marra. Ad alcuni spettatori non piacciono le dichiarazioni della segretaria Pd sull’Ucraina. E in alcuni momenti i fischi hanno preso il posto degli applausi che pure hanno l’accolto Schlein su diversi passaggi come quello su Gaza.

Sull’Ucraina la differenza” tra Pd e M5s “c’è e c’è sempre stata. Noi abbiamo sempre scelto di sostenere con tutte le forme necessarie, quindi anche militari, il popolo ucraino che ha subito un’ invasione criminale”, ha detto Schlein suscitando diverse proteste dal pubblico tanto da rendere necessario l’intervento di Padellaro: “Urla e strilli non servono a nulla. Facciamola parlare per cortesia”, ha richiamato la platea.

Schlein ha insistito: “so che non siamo d’accordo e lo rispetto ma vorrei che l’Enfasi sulle differenze non cancellasse ciò su cui siamo d’accordo. Cioè negoziare una pace giusta per gli ucraini e a quel tavolo non ci siano solo Putin e Trump sulle loro teste ma anche gli Ucraini. Lo so che su questo siamo d’accordo”.

A redarguire chi contestava e’ intervenuto anche Marco Travaglio, direttore del quotidiano: “L’ho invitata per dire quello che pensa lei, non quello che pensiamo noi. Quello che pensiamo noi lo scriviamo tutti i giorni sul giornale. Altrimenti nessuno verrà più”, ha detto Travaglio.