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Mattarella: l’Onu è un argine contro l’imbarbarimento delle relazioni internazionali

Roma, 23 ott. (askanews) – L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha “svolto un ruolo di argine importante, anche se non obbligatoriamente coercitivo” davanti “all’imbarbarimento delle relazioni internazionali” e a una “involuzione del quadro internazionale”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una intervista esclusiva a Marco Giudici alla Voce di New York in occasione degli 80 anni dell’Onu. Quindi, osserva il presidente, “la prevalenza del principio della coesistenza pacifica” stabilito dall’Onu e “quel sistema resta oggi più che mai valido, proprio di fronte ai disastri che la sua inosservanza procura, e va difeso, proprio perché si trova sotto attacco”. “L’alternativa sarebbe il regresso a un mondo in perenne ebollizione, regolato da temporanei rapporti di forza, in ultima analisi da quella realtà che ha condotto alle macerie seguite allo scoppio della seconda guerra mondiale, da cui la Carta di San Francisco ha cercato di riscattare la comunità internazionale”, ha ribadito il Capo dello Stato.

“Le Risoluzioni dell’Assemblea Generale sono per loro natura non vincolanti. La loro forza risiede nell’indirizzo che esprimono, nella capacità di persuasione. Le molte Risoluzioni approvate a maggioranza su Ucraina e Gaza hanno indicato un chiaro giudizio della Comunità internazionale. Gli sviluppi in Medio Oriente sono anche il frutto di una mobilitazione internazionale cui l’ONU ha dato voce e mi auguro che l’ONU giochi in futuro un ruolo incisivo in quel contesto”, ha osservato il Capo dello Stato.

“Giudicare l’efficacia dell’Onu dalla capacità di porre fine ai conflitti sarebbe paradossale, visto che sono scatenati da Stati che ne fanno parte”, ha anche detto, per proseguire: “Farne parte significa rispettarne le regole, non, invece, violarle a proprio piacimento”, ricorda Mattarella osservando che “i segnali di un disimpegno – che spesso coinvolge anche i principali attori internazionali – richiamano proprio a una maggiore responsabilità e sollecitano una azione ancora più incisiva a favore del multilateralismo”.

“Senza cambiamento nei meccanismi di governance dell’Onu, il rischio è che molte nazioni rinuncino a guardarvi come il luogo in cui è possibile costruire obiettivi comuni” quindi “il dibattito in corso per una riforma delle Nazioni Unite è benvenuto e necessario. Il mondo non è più, ovviamente, quello del 1945”. E poi: “In verità le critiche riguardano, più che altro, la capacità effettiva di intervento nel corso di conflitti e scontri armati, mentre amplissimo è il riconoscimento del raggiungimento di ottimi obiettivi ascritto alle attività di tutto il sistema onusiano, con le sue agenzie” aggiunge Mattarela osservando che “nuove sfide, nuovi attori, nuovi protagonisti sono emersi da tempo e l’Onu deve adeguarsi a questi cambiamenti, fermo restando il valore della Carta di San Francisco”. “Per quanto riguarda il diritto di veto, che spesso blocca la capacità decisionale del Consiglio soprattutto in presenza di crisi e conflitti, occorre acquisire la disponibilità alla discussione dei 5 Membri Permanenti – ragiona Mattarella -. Esistono proposte per limitarne l’utilizzo e per migliorare i metodi di lavoro del Consiglio rendendoli in primo luogo più trasparenti”.

“Un seggio permanente per l’Europa resta un obiettivo ambizioso, anche se appare ancora lontano” anche perché “alla base di quell’aspirazione mancata vi è un progetto di Europa politica ancora incompiuto”, così ancora il presidente. Peraltro, aggiunge, è “urgente, in una realtà multipolare, dominata da soggetti di scala ben superiore a quella di singoli Stati, accelerare il processo di integrazione che porti a compimento il disegno di un’Europa politica, dotata di meccanismi di governance efficaci e in grado di svolgere un ruolo incisivo sugli scenari globali”.

Nel dibattito sulla riforma della governance dell’Onu “la proposta italiana continua a mantenere la sua attualità, in un frangente in cui, a fronte di incomprensibili crescenti ambizioni per seggi permanenti di singole nazioni, l’azione sostenuta dall’Italia promuove soluzioni che offrano maggiore voce ai continenti storicamente sottorappresentati”. Ha proseguito Mattarella alla Voce di New York. “Penso all’Africa, all’America Latina e all’Asia – aggiunge – con l’obiettivo di disegnare un Consiglio di Sicurezza più inclusivo e rappresentativo. E per ciò stesso più in grado di rispondere ai bisogni dei popoli del mondo”.

Mattarella ha spiegato anche che il discorso sulla possibile e necessaria riforma della governance dell’Onu “non può che partire da una riflessione sulle modalità di funzionamento del Consiglio di Sicurezza”. “La proposta di Andreatta – ricorda – ispira in fondo anche quella attuale del gruppo United for Consensus, con l’introduzione di nuovi membri eletti e non permanenti ma di maggiore durata, e a beneficio soprattutto di quello che ora viene definito ‘Sud Globale'”. “La riforma finora, dopo almeno 30 anni di dibattito, non è stata varata e, tuttavia, a dimostrazione di come il tema sia sul tappeto, la discussione su come rendere il Consiglio di Sicurezza più rappresentativo e in grado di svolgere le funzioni che la Carta fondativa gli attribuisce è tutt’altro che chiusa”, così il presidente.

"Io ti conosco" è il nuovo singolo di Ermal Meta

Milano, 23 ott. (askanews) – Dopo il successo del tour estivo e del suo secondo romanzo “Le camelie invernali”, arriva il 24 ottobre su tutte le piattaforme digitali e in radio “Io ti conosco” (Columbia Records/Sony Music), il nuovo singolo di Ermal Meta.

Con la poesia e la sensibilità che lo rendono uno dei cantautori più amati e stimati del panorama musicale italiano, Ermal Meta racconta in questo brano la bellezza dell’amore autentico che arriva quasi per caso e cambia la vita (“non ti ho vista nemmeno arrivare, mi sei scivolata tra la schiena e il cuore”). L’amore profondo, che vede, accoglie e diventa casa donando un nuovo senso alle cose (“la leggerezza che fa bene e io non lo sapevo”).

“Succede che arriva qualcuno e ci sorprende, che va oltre le barriere che abbiamo. Succede che ogni gesto ne porta dentro un altro, che ogni sorriso copre una ferita. Succede che non devi nasconderti da me perché io ti conosco.” Racconta l’artista.

Ermal Meta concluderà questo intenso 2025 con due speciali eventi live: il 5 dicembre al Teatro Orfeo di Taranto con l’Orchestra della Magna Grecia e il 13 dicembre al Teatro Comunale di Monfalcone con l’Orchestra Sinfonica Accademia Musicale Naonis di Pordenone.

Mattarella: giudizio chiaro su Gaza e Ucraina da risoluzioni Onu

Roma, 23 ott. (askanews) – “Le Risoluzioni dell’Assemblea Generale sono per loro natura non vincolanti. La loro forza risiede nell’indirizzo che esprimono, nella capacità di persuasione. Le molte Risoluzioni approvate a maggioranza su Ucraina e Gaza hanno indicato un chiaro giudizio della Comunità internazionale”. E’ quanto afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una intervista alla Voce di New York in occasione degli 80 anni dell’Onu.

“Gli sviluppi in Medio Oriente sono anche il frutto di una mobilitazione internazionale cui l’ONU ha dato voce e mi auguro che l’ONU giochi in futuro un ruolo incisivo in quel contesto”, osserva il Capo dello Stato.

Onu, Mattarella: argine a imbarbarimento quadro internazionale, va difeso

Roma, 23 ott. (askanews) – L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha “svolto un ruolo di argine importante, anche se non obbligatoriamente coercitivo” davanti “all’imbarbarimento delle relazioni internazionali” e a una “involuzione del quadro internazionale”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una intervista alla Voce di New York in occasione degli 80 anni dell’Onu.

Quindi, osserva il presidente, “la prevalenza del principio della coesistenza pacifica” stabilito dall’Onu e “quel sistema resta oggi più che mai valido, proprio di fronte ai disastri che la sua inosservanza procura, e va difeso, proprio perché si trova sotto attacco”. “L’alternativa sarebbe il regresso a un mondo in perenne ebollizione, regolato da temporanei rapporti di forza, in ultima analisi da quella realtà che ha condotto alle macerie seguite allo scoppio della seconda guerra mondiale, da cui la Carta di San Francisco ha cercato di riscattare la comunità internazionale”, ribadisce il Capo dello Stato.

Non basta evocare la Margherita

Leggo che al Parco dei Principi si è tenuto un incontro promosso da alcune cosiddette espressioni “civiche” del centrosinistra.

E che Giuseppe Conte, presente all’incontro, ha espresso “interesse” per l’iniziativa.

Leggo inoltre che qualche commentatore ha evocato, a questo riguardo, la Margherita.

Con tutto il rispetto che si deve ad ogni proposta che cerca di uscire dal vicolo cieco nel quale l’opposizione si trova, mi permetto di osservare che questa lettura è totalmente infondata.

E, dunque, a mio parere, non idonea a tracciare una linea politica e di rappresentanza sociale utile a costruire una credibile alternativa alla Destra.

Il rischio di un “franchising” politico

Vi è, in primo luogo, un elemento fondamentale: nessuna “nuova” iniziativa politica può credibilmente nascere in franchising.

Al massimo può essere una congettura tattico-elettorale, utile per chi si ritiene – tolemaicamente – il perno politico attorno al quale gravita il tutto.

Vale per il Pd e vale – si può arguire dalla presenza all’incontro di Conte – anche per il Movimento 5 Stelle.

In secondo luogo, mi pare che questo modo di procedere sia più consono ad una competizione interna al perimetro del campo largo, nella rassegnata prospettiva di rimanere ancora a lungo all’opposizione, piuttosto che ad una strategia di efficace competizione con la Destra per il governo del Paese.

Insomma, uno sforzo di redistribuzione del consenso dentro un recinto già consolidato – oggi ampiamente minoritario – più che un progetto per riconquistare la fiducia della maggioranza degli italiani.

La Margherita non fu un movimento civico

In terzo luogo, ritengo infondato il riferimento alla Margherita.

Personalmente, avendo avuto un qualche ruolo al riguardo, sono particolarmente legato a quella esperienza, nata in Trentino a metà degli anni Novanta e poi realizzata a livello nazionale qualche anno dopo.

Essa non fu una proposta solo “civica”, ma pienamente politica.

Non fu “neutra” rispetto alle culture politiche, ma il tentativo di dare corpo a una nuova presenza, autonoma e organizzata, ispirata al popolarismo di laica matrice cristiana, al pensiero liberal-democratico e alle sensibilità ambientaliste di cifra più germanica che italica.

Quella esperienza fu poi fondamentale per la stagione dell’Ulivo guidato da Romano Prodi: una formula che, al tempo, fu “più” di una semplice coalizione elettorale ma “meno” di un partito unico.

Pur con le sue criticità, seppe dare voce e rappresentanza plurale a una larga parte di cittadini e alla loro speranza di una prospettiva di governo riformista.

Poi le cose sono andate come sappiamo: la reductio ad unum nel PD (che personalmente non ho mai condiviso) e la conseguente crisi di rappresentanza sia della sinistra riformista sia del centro di ispirazione degasperiana – quello capace di essere, come la Dc, una barriera verso la destra – che oggi vediamo con assoluta evidenza.

Ripensare il centro con coraggio

Ovviamente non si può pensare al futuro con gli occhiali del passato.

Tuttavia, se si vuole evocare la Margherita, occorre ragionare in modo assai diverso.

Lo spazio per reinterpretare oggi, mutatis mutandis, quella esperienza ci sarebbe – e forse è molto più ampio di quanto la mitologia del bipolarismo muscolare e radicalizzato lasci pensare.

Ma, appunto, servono iniziative politiche di altro tenore e spessore, capaci di vera autonomia (perché se non si esiste come soggetti politici autonomi non si possono costruire coalizioni che non siano fondate sulla logica dei satelliti); di contenuti forti (non si sconfigge questa destra con quattro slogan sul “pericolo fascista”); di leadership autorevoli e di pensiero innovativo.

Serve capacità di dialogo fuori dai recinti e di rappresentanza di quella larga parte di elettori che non votano o votano a destra per la carenza di credibili alternative e di progetti coerenti sui nodi principali del futuro nazionale ed europeo, come ha giustamente ricordato Ernesto Ruffini nella sua ultima intervista ad HP.

Una prospettiva popolare e europeista

Chi volesse oggi dare corpo a un’iniziativa ispirata alla Margherita dovrebbe dunque dire:

noi partiamo in forma autonoma, senza nessun “padrinaggio” di altri;

siamo alternativi a questa Destra, in forza della nostra idea di società;

sappiamo che la politica, al di là dei sistemi elettorali, richiede alleanze e non solitudini identitarie;

non riteniamo che questo campo largo sia adatto – per postura politica e per credibilità dei programmi – a dare risposta al futuro del Paese e dell’Europa;

lavoriamo dunque, con chi ci sta, per una vera coalizione europeista e trasformatrice, perché i tempi nuovi lo esigono.

In ogni caso, saremo presenti con la nostra proposta alle prossime elezioni politiche, poiché la democrazia non si esaurisce solo nel vincere – e noi siamo popolari, non populisti – e sappiamo avere uno sguardo lungo, nel quale la seminagione è il presupposto della raccolta.

Un appello alla responsabilità comune

Ci sono varie esperienze politiche, nazionali e territoriali, che ragionano in questo senso, per ora in modo separato.

Vogliamo finalmente cercare di metterle a fattor comune, iniziando – come primissimo passo – con una intesa politico-operativa tra i soggetti di ispirazione popolare che condividono questa prospettiva.

Roma Capitale, pessima riforma costituzionale: un errore di Gualtieri

La Commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato ieri il testo base della riforma di Roma Capitale, aprendo una nuova fase del confronto politico su un tema che da sempre attraversa la vita  democratica della Repubblica.

A colpire è la larga convergenza, decisamente ambigua, che ha segnato la seduta conclusiva di ieri: Fratelli d’Italia e Partito Democratico, pur da prospettive differenti, hanno sostenuto l’impianto del provvedimento, provando a riconoscerne la valenza nazionale e la necessità di un aggiornamento del quadro normativo.

Bignami (FdI): “Una battaglia storica della destra”

“L’adozione del testo base per la riforma di Roma Capitale da parte della Commissione Affari costituzionali rappresenta un passo avanti concreto verso il pieno riconoscimento del ruolo speciale della nostra Capitale”, ha dichiarato Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

“Oltre a essere una battaglia storica della destra, sin dai tempi di Alleanza Nazionale, questo segnale di responsabilità istituzionale e di visione – ha aggiunto – va nella direzione da tempo indicata da Fratelli d’Italia: dotare Roma degli strumenti necessari per affrontare le sfide della modernità e valorizzare la sua funzione unica, non solo amministrativa ma anche culturale e internazionale”.

Con il nuovo provvedimento, ha proseguito Bignami, “si rafforza l’identità di Roma come cuore politico e simbolico della Nazione, garantendo poteri adeguati in ambiti chiave come mobilità, turismo, cultura e servizi. Fratelli d’Italia continuerà a sostenere con determinazione questo percorso, nella convinzione che una Capitale più efficiente e autorevole sia nell’interesse nazionale”.

Morassut (Pd): “Serve coerenza e sostegno finanziario”

Dalla parte opposta, ma con spirito costruttivo, il deputato Roberto Morassut ha espresso una posizione analoga, pur accompagnata da richiami di sostanza.

“Oggi, in Commissione Affari costituzionali della Camera, è stato adottato, come testo base dei lavori, il disegno di legge del Governo che è in realtà un testo concordato a livello istituzionale col Campidoglio. Per questa ragione – ha spiegato – abbiamo espresso una posizione favorevole”.

Tuttavia, ha aggiunto Morassut, “abbiamo sottolineato la necessità di dare rapido seguito a quella parte delle intese Governo-Campidoglio che prevedono la costituzione di una commissione paritetica per redigere una legge ordinaria che individui risorse e mezzi adeguati alle nuove competenze legislative. Soprattutto abbiamo chiesto che già in questa legge di bilancio ci siano risorse speciali per Roma Capitale. Solo in presenza di queste garanzie si potranno ritenere sincere le intenzioni di riformare davvero i poteri e le prerogative della Capitale.”

Un equilibrio istituzionale messo brutalmente alla prova

Dietro l’accordo politico, però, si cela una questione di equilibrio costituzionale e territoriale.

Roma, nel nuovo disegno, cessa di essere pienamente un comune, assumendo una configurazione istituzionale “sui generis” che ne altera la tradizionale identità civica. Il Campidoglio, simbolo storico dell’autonomia municipale, rischia così di perdere il prestigio di “primo Comune d’Italia”, trasformandosi in un ente speciale posto a metà tra la dimensione statale e quella regionale.

La Regione Lazio, a sua volta, viene deprivata del proprio baricentro politico e amministrativo, pur conservando la competenza in materia sanitaria e di programmazione territoriale. Ne deriva una frattura potenzialmente grave nel sistema delle autonomie, con effetti di squilibrio e sovrapposizione che difficilmente potranno essere sanati da semplici aggiustamenti tecnici.

Il nodo politico 

In definitiva, la riforma appare come un compromesso tra interessi divergenti: da un lato la volontà di rafforzare Roma dotandola di maggiori risorse e prerogative; dall’altro, il rischio di svuotare di significato la sua identità comunale. Tutto questo porta allo slabbramento del tessuto istituzionale regionale, con Roma estraniata dal rapporto (storico e funzionale) con le province, quasi per un sussulto di improvvida autarchia muscolare. Si tratta di un imperdonabile errore di Gualtieri.

A conti fatti, non si rafforza Roma (se non illusoriamente) e s’indebolisce la Regione, in nome di un obiettivo finanziario più che istituzionale. Si potrebbe dire: per i soldi si sfascia l’onore del Campidoglio.

Bilancio di un triennio di governo

Il governo Meloni è dunque giunto al terzo anno, diventando il terzo più longevo della storia repubblicana.

Si sprecano gli elogi dei sostenitori della destra, mentre continua l’affannosa ricerca di unità del cosiddetto “campo largo”, che anche oggi si dividerà sulle mozioni in discussione per la guerra russo-ucraina.

Il modo più serio per una corretta valutazione dei risultati del governo resta quello di partire dai dati della realtà effettuale, al di là dei giudizi propagandistici e ideologici di destra o di sinistra.

I numeri dell’economia: macro contro micro

Se i dati macroeconomici esposti, con comprensibile soddisfazione, dal governo – occupazione, riduzione dello spread, tenuta dei conti – sembrano volgere al bello, assai meno positivi risultano quelli di ordine microeconomico, che incidono sulle tasche dei cittadini.

Solo nel comparto degli alimentari, secondo i dati dell’ISTAT, gli italiani sopportano un costo aggiuntivo di circa 343 euro all’anno per famiglia, con i seguenti aumenti: carne bovina +7,3%, latticini +6,6%, uova +7,1%, burro +10,6%, agrumi +13,3%, cioccolato +11%, caffè +22%.

Promesse mancate e inversioni di rotta

Se ricordiamo le promesse elettorali della maggioranza, l’elenco è lungo:

il superamento della Legge Fornero (Salvini: “Se non la cancelliamo entro un anno potete spennacchiarmi”),

le pensioni minime a 1000 euro promesse da Tajani,

il rinnovo dell’“Opzione Donna” giurato da Meloni nel programma di Fratelli d’Italia.

Tutte promesse rimaste lettera morta.

In definitiva, lo scarto tra il prima e il dopo voto è netto e negativo:

dal NO all’euro al SÌ all’euro;

dal NO all’austerity al SÌ all’austerity;

dal NO alle tasse al SÌ alle tasse;

dal NO Draghi al SÌ all’agenda Draghi;

dal NO Fornero al SÌ al taglio delle pensioni;

dal NO accise al SÌ accise;

dal NO trivelle al SÌ trivelle;

dal NO MES al SÌ MES;

dal NO POS al SÌ POS;

dal SÌ al blocco navale al NO al blocco navale;

dalla scelta sovranista alla posizione ambigua europeista.

Politica estera e ambiguità strutturale

Quanto alle conclamate fortune internazionali della premier, oltre alla posizione di subordinazione alle strategie trumpiane, continua una triplice versione della politica estera italiana:

l’europeismo netto di Tajani, il filo-putinismo di Salvini, e la posizione euro-trumpiana della Meloni.

Un trilemma indecente che, nella Prima Repubblica, avrebbe condotto qualsiasi governo alle dimissioni.

Se esaminiamo poi il doppiogiochismo governativo sulla guerra in Medio Oriente, ricordiamo cosa diceva Meloni il 10 ottobre scorso: “Orgogliosi del contributo silenzioso ma costante dell’Italia all’accordo su Gaza”.

In realtà, le scelte del governo sono state chiare: nessuna sanzione a Israele; no al blocco delle vendite di armi a Netanyahu; no al riconoscimento della Palestina (con una lieve retromarcia tardiva); voto contro il cessate il fuoco; no all’arresto di Netanyahu.

Una costante esibizione della storica ambiguità e inaffidabilità italiana.

Astensionismo e crisi della rappresentanza

Un triennio, dunque, dal bilancio nettamente negativo, accompagnato da un progressivo distacco dei cittadini dalla politica.

Le ultime elezioni regionali lo confermano: astensionismo oltre il 51%, con il partito dei non votanti ormai maggioritario.

È su questo dato che tutte le forze politiche dovrebbero riflettere: esso esprime l’insoddisfazione, la frustrazione e la rabbia degli elettori che, in assenza di veri partiti, oggi si limitano ad astenersi, ma presto potrebbero tradurre il malcontento in forme più consistenti di reazione sociale e politica.

Il “Non Stato” e le nuove diseguaglianze

Nella mia teoria dei quattro Stati – casta, diversamente tutelati, terzo Stato produttivo e quarto “Non Stato” – individuavo in quest’ultimo l’insieme delle attività illegali e dell’“economia sommersa”.

Proprio in questi giorni l’ISTAT ha diffuso dati allarmanti: “L’economia sommersa e illegale è cresciuta di 15 miliardi nel 2023, raggiungendo il 10,2% del PIL.”

Agricoltura, costruzioni e servizi risultano le categorie più irregolari.

In un Paese in cui l’IRPEF grava in modo prevalente su dipendenti e pensionati – cioè su categorie fiscalmente controllabili all’origine – e con un terzo Stato produttivo costretto a versare quasi sei mesi di reddito annuo in imposte e contributi, è fisiologico che molti ricorrano al sommerso.

Ne deriva un’area di diseguaglianze e frustrazioni che oggi si traduce in fuga dal voto, ma che domani potrebbe deflagrare in una più seria reazione sociale.

La sfida del “centro nuovo”

Da questi dati dovrebbe partire una riflessione politica non solo per il governo e il campo largo, ma anche per quanti, eredi della tradizione democratico-cristiana e popolare, intendono contribuire alla costruzione di un nuovo centro politico, capace di saldare – come seppe fare la DC – gli interessi dei ceti medi con quelli delle classi popolari.

ChatGPT e la tentazione della perfezione

Il filosofo e psicoanalista lionese Roland Chvetzoff, in un intervento apparso sul sito de “La Croix”, riflette sul fascino ambiguo di ChatGPT e degli agenti conversazionali. Mentre la sofferenza psicologica cresce, soprattutto tra i giovani, queste macchine offrono un ascolto senza giudizio, rapido e sempre disponibile. Ma proprio l’assenza d’errore, di esitazione, di corpo, finisce per svuotare la parola della sua verità.

La relazione umana, ricorda Chvetzoff, vive invece dell’imperfezione: della pausa, del dubbio, del rischio di non essere capiti. È nell’“inciampo” del linguaggio che l’altro diventa reale.

La trappola della madre amorevole

ChatGPT si presenta come una presenza accogliente, una “madre amorevole” pronta a comprendere tutto. Ma in questa promessa di protezione totale – osserva Chvetzoff, evocando La promessa dell’alba di Romain Gary – si annida il pericolo di una dipendenza affettiva. La macchina non conosce la mancanza, non tollera il conflitto, non lascia spazio al desiderio.

Nel suo linguaggio perfetto e illimitato, l’Altro – quello vero, fatto di alterità e di resistenza – svanisce. La parola diventa un flusso di dati, lo scambio umano un simulacro.

Il valore del fallimento

Contro la tentazione del dialogo “senza attrito”, Chvetzoff richiama la lezione della psicoanalisi: lo psicoanalista non risponde per riempire, ma per aprire. Accoglie la mancanza, non la colma. La macchina, invece, corregge, chiarisce, riformula: mette a tacere ciò che ci fonda, la nostra divisione interiore.

“Mai altro. Ho provato. Ho fallito. Riprova. Fallisci meglio”, scriveva Beckett. È in questo fallire meglio che si misura l’umano. L’intelligenza artificiale, utile come strumento, diventa minacciosa solo quando si sostituisce all’interlocutore.

Il compito, conclude Chvetzoff, spetta a noi: ricordare che la cura, l’educazione e il dialogo non sono fatti di risposte perfette, ma di silenzi condivisi e fragilità accolte.

👉 Per leggere l’articolo originale di Roland Chvetzoff pubblicato su La Croix (22 ottobre 2025), clicca qui.

Airbus, Leonardo e Thales siglano accordo su attività spaziali

Milano, 23 ott. (askanews) – Airbus, Leonardo e Thales hanno siglato un Memorandum of Understanding (Mou) con l’obiettivo di unificare le rispettive attività spaziali in una nuova società.

Al termine dell’operazione, la nuova società sarà strutturata con i seguenti contributi: Airbus contribuirà con i suoi business Space Systems e Space Digital, provenienti da Airbus Defence and Space. Leonardo contribuirà con la sua Divisione Spazio, includendo anche le quote in Telespazio e Thales Alenia Space. Thales contribuirà principalmente con le sue quote in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales Seso.

La nuova società impiegherà circa 25mila persone in tutta Europa e costituirà un player competitivo a livello mondiale potendo contare su un fatturato annuo di circa 6,5 miliardi di euro (dato pro forma, a fine 2024) e su un portafoglio ordini che ammonta a più di tre anni di ricavi previsti.

L’azionariato della nuova società sarà condiviso tra Airbus, Leonardo e Thales che possederanno rispettivamente il 35%, 32,5% e 32,5% e opererà sotto controllo congiunto, con una governance bilanciata tra gli azionisti.

Dall’unione è previsto si generino sinergie per un ammontare totale di diverse centinaia di milioni di euro all’anno sul risultato operativo a partire dal quinto anno successivo dalla sigla dell’accordo. Si prevede che i costi associati alla generazione di tali sinergie siano in linea con i parametri di riferimento del settore. Airbus, Leonardo e Thales informeranno e consulteranno i rappresentanti delle unioni sindacali, sulla base delle leggi dei Paesi coinvolti e degli accordi collettivi applicabili a ciascuna azienda. Il completamento dell’operazione è soggetto alle consuete condizioni, tra cui l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni normative. Operatività della nuova società è prevista nel 2027.

Con la firma del Mou Airbus, Leonardo e Thales mirano a unire le forze per consolidare l’autonomia strategica dell’Europa nello spazio, settore cruciale che sostiene infrastrutture e servizi critici nei campi delle telecomunicazioni, della navigazione globale, dell’osservazione della Terra, della ricerca scientifica, dell’esplorazione e della sicurezza nazionale. La nuova società intende inoltre porsi come partner di fiducia per lo sviluppo e l’attuazione dei programmi spaziali strategici a livello nazionale.

Il nuovo soggetto riunirà, svilupperà e realizzerà un portafoglio completo di tecnologie complementari e soluzioni integrate end-to-end, che vanno dalle infrastrutture spaziali ai servizi (escludendo i lanciatori). La società accelererà l’innovazione in questo mercato strategico, con l’obiettivo di creare un player europeo integrato e resiliente e dotato della necessaria massa critica per competere a livello globale e sfruttare le possibilità di crescita nei mercati internazionali.

Si stima che il progetto sarà in grado di accrescere i ricavi, sfruttando un portafoglio ampliato di prodotti e servizi end-to-end. Le competenze congiunte creeranno le condizioni per lo sviluppo di nuovi programmi ancora più innovativi con l’obiettivo di ampliare il posizionamento di mercato del nuovo player.

Possibili ulteriori sinergie operative – nei campi dell’ingegneria, della produzione e del project management – favoriranno l’efficienza e la creazione di valore nel lungo termine.

“Compiuto passo fondamentale verso la costituzione della nuova società per lo sviluppo dell’industria spaziale europea. Costruiamo, in linea con la nostra visione, una presenza europea più solida e competitiva all’interno di un mercato spaziale sempre più dinamico a livello globale”, hanno detto Guillaume Faury, Ad di Airbus, Roberto Cingolani, Ad e Dg di Leonardo e Patrice Caine, presidente e Ad di Thales. “La sigla della partnership è in linea con le ambizioni dei Governi europei nel voler rafforzare le proprie risorse industriali e tecnologiche, garantendo l’autonomia dell’Europa nel settore spaziale e nelle sue applicazioni”, hanno spiegato.

Schlein a Meloni: non decide lei cosa dice l’opposizione

Roma, 22 ott. (askanews) – “Presidente, so dove mi aspetta, ma non decide lei cosa dice l’opposizione”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, intervenendo in aula alla Camera, rivolgendosi alla premier Giorgia Meloni. “Lei oggi festeggia tre anni del suo governo, ma gli italiani non hanno niente da festeggiare. I salari reali si sono abbassati di 7 punti dal 2021, il dato peggiore tra i paesi europei. La pressione fiscale invece è ai massimi dal 2020, non avete abbassato le tasse”.

Schlein: incoerenza Meloni ormai conclamata, è il tempo della verità

Roma, 22 ott. (askanews) – Per Giorgia Meloni è “il tempo della verità”, secondo la leader Pd Elly Schlein. Parlando in aula alla Camera la segretaria democratica si è rivolta alla premier: “Ora è il tempo della verità, presidente. Lasciamo alle spalle i monologhi sui social e anche Tele-Meloni, lasciamo alle spalle i video alla pompa di benzina in cui prometteva l’abolizione delle accise. Volevate abolire la Fornero e state ritardando la pensione al 99% dei lavoratori. La sua incoerenza ormai è conclamata”.

Festa Roma, Panahi: il mio cinema sociale grazie al Neorealismo

Roma, 22 ott. (askanews) – Il regista iraniano Jafar Panahi alla festa del cinema di Roma ha raccontato l’importanza dei film italiani per la sua crescita artistica.

“Per me importante essere qui in Italia perch il neorealismo italiano mi ha portato a essere un regista del cinema sociale e ‘Nuovo cinema Paradiso’ di Tornatore mi ha ricordato che amavo il cinema”, ha detto dal red carpet prima della sua serata d’onore.

Il grande regista iraniano alla Festa di Roma presenta al pubblico il suo nuovo film, “Un semplice incidente”, che ha ottenuto la Palma d’oro quest’anno a Cannes e che dal 6 novembre sar nei cinema italiani e riceve il Premio alla Carriera, che gli viene consegnato proprio da Giuseppe Tornatore.

Schlein: Meloni subalterna a Trump-Orban, contro interesse nazionale

Roma, 22 ott. (askanews) – “Sono preoccupanti le sue parole contro il superamento dell’unanimità nell’Unione europea, soprattutto adesso che leggiamo che il suo alleato Orban vuole di nuovo mettere i suoi veti per aiutare Putin. Questa subalternità a Trump, a Orban, la paga a caro prezzo il nostro paese perché va contro l’interesse nazionale”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, rivolgendosi alla premier Giorgia Meloni durante la dichiarazione di voto al termine del dibattito sul Consiglio europeo.

“Lei – ha aggiunto la Schlein – ha detto che non vuole essere subalterna ma gli atti dimostrano il contrario. Ha detto stamattina che possiamo rafforzare la nostra competitività e la nostra sicurezza, invece avete accettato a testa bassa l’aumento delle spese militari al 5%. E questo mentre ancora oggi lei si dichiara contraria alla difesa comune europea dicendo che è solo una competenza nazionale. Ha addirittura rivendicato di aver agito perché lo strumento Edip non compri solo dall’industria europea, ma compri anche da Trump. Ma questo, presidente, ci rende più dipendenti sulla sicurezza, non meno dipendenti”.

Ha aggiunto la leader Pd: “Ha detto che non ha mai garantito a Trump per le big tech: allora presidente doveva essere un sosia di Giorgetti quello che al G7 ha accettato di cancellare le tasse minime globali sulle multinazionali americane, un altro regalo più ricchi”.

Carlo III e Camilla a Roma per incontrare Leone XIV

Roma, 22 ott. (askanews) – Il re Carlo e la regina Camilla del Regno Unito sono arrivati oggi a Roma per una visita di Stato in Vaticano. La coppia reale è arrivata all’aeroporto di Ciampino.

Domani Carlo III e Camilla saranno infatti ricevuti da Papa Leone XIV in udienza privata e, successivamente, Carlo III incontrerà anche il segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, mentre Camilla visiterà la cappella Paolina.

Inizierà di fatto da domani la visita dei Reali della Gran Bretagna in Italia, con l’appuntamento in Vaticano e l’atteso incontro con Papa Leone
XIV. I reali britannici saranno nella capitale già da oggi ma è da domani che si terranno gli appuntamenti più importanti della coppia reale con la visita di Stato alla Santa Sede. Appuntamento, che ha già portato a ingenti misure di sicurezza e a modifiche alla viabilità, in particolare, in zona San Giovanni, San Paolo e Vaticano.

Re Carlo III e la regina Camilla, alloggeranno a Villa Wolkonsky, in via Ludovico di Savoia, residenza dell’ambasciatore britannico in Italia e saranno ricevuti nella mattinata di domani da Papa Prevost, in Vaticano, per poi visitare nel pomeriggio anche la Basilica di San Paolo Fuori le mura e il Pontificio Collegio Beda, in viale di San Paolo.

La zona di San Pietro già dalle 8 di stamane, è stata in qualche modo ‘blindata’ in attesa dell’arrivo dei reali con l’attivazione di divieti di sosta e servizi speciali di viabilità, con misure che resteranno in vigore fino alla giornata di giovedì.

In Vaticano il sovrano, accompagnato dalla consorte Camilla, sarà ricevuto da Papa Leone in udienza privata e, successivamente, Carlo III vedrà, come stabilisce il protocollo in questi casi, anche il segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, mentre la regina visiterà la cappella Paolina.  Il viaggio dei reali inglesi da Papa Leone è stato definito da più osservatori come “storico” visto che si tratta della prima volta, da quando re Enrico VIII si separò dalla Chiesa di Roma nel 1534, che un monarca inglese pregherà con un Pontefice romano.

Ad accompagnare i reali in questa importante visita alla Santa Sede ci sarà anche l’arcivescovo di York, Stephen Cottrell, la seconda carica più
importante nella Chiesa anglicana, dopo l’arcivescovo di Canterbury. Arcivescovo che non è potuto essere presente a Roma visto che la sede di Canterbury è al momento vacante dopo la nomina della nuova arcivescova, Sarah Mullally (nomina non priva di polemiche) che prenderà possesso dell’arcidiocesi solo a marzo 2026.

Alle 10.45, dopo aver varcato l’Arco delle Campane, i sovrani saranno accolti, quindi, nel Cortile di San Damaso. Alle 11, nella Biblioteca privata l’udienza con il Papa, mentre alle 11.45 si terranno incontri paralleli: la regina Camilla visiterà la Cappella Paolina mentre re Carlo sarà a colloquio in Segreteria di Stato con il cardinale Pietro Parolin. Alle 12.10 la preghiera ecumenica per la cura del Creato, presieduta dal Papa in Cappella Sistina. Terminata la celebrazione, si terrà in Sala Regia l’incontro con le realtà impegnate nella cura della casa comune.
Quindi, è stato spiegato da parte vaticana, ecumenismo e cura del creato saranno i due cardini della visita.

Ultimo appuntamento, quello nella Basilica di San Paolo fuori le Mura dove a Re Carlo sarà conferito il titolo di Royal Confrater. Qui si svolgerà anche una celebrazione ecumenica con i reali che avranno l’occasione di visitare la tomba di San Paolo.
Soprattutto sul fronte ecumenico “si tratta di un evento storico, del riconoscimento di un cammino comune che celebra i progressi compiuti e offre un segno di speranza per il domani”, ha sottolineato il segretario del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, mons. Flavio Pace, in una conferenza stampa in Vaticano nei giorni scorsi.

McArthurGlen: quattro volti per la nuova moda over 50, i “Re-Styler”

Milano, 22 ott. (askanews) – Quattro volti, un’unica generazione che non smette di reinventarsi. Sono i NeoClassici, eleganti e fedeli alla qualit. I Social-Pop, curiosi e ironici. Gli Etici, attenti alla sostenibilit. E i Minimalisti, che scelgono misura e comfort. il ritratto della nuova moda over cinquanta, raccontato dall’Osservatorio Moda e Generazioni, promosso da McArthurGlen con Doxa. Donatella Doppio, Managing Director Italy McArthurGlen: Dalla ricerca “emerge che l’esperienza fisica all’interno dei nostri centri diventa sempre pi importante, in particolare per la nostra generazione dei Re-Styler che stiamo indagando, unita con la qualit che deve essere sempre di altissimo livello”.

Uomini e donne tra i cinquanta e i sessantacinque anni. Maturi ma curiosi. Con un rapporto autentico con la moda, vissuta come espressione personale pi che come tendenza. Scelgono con consapevolezza. Privilegiano la qualit. E vedono nella sostenibilit un valore guida.

” importante per noi – prosegue Donatella Doppio – analizzare le tendenze di mercato, proprio per essere sempre pi attenti alle oro richieste, in modo da poterle soddisfare nel modo migliore. E sicuramente tutta la parte di shopping experience e tutta la parte di contemporaneit gioca un ruolo importante. La parte di sostenibilit parte del DNA del nostro business, in cui operano i nostri brand partner. Quello che facciamo per loro cercare di far conoscere le nuove tendenze attraverso ricerche come questa, ma anche molte altre durante l’anno, mettendo a loro disposizione tutti i dati in modo che possano offrire ai clienti il miglior prodotto possibile”.

McArthurGlen punta a migliorare l’esperienza nei propri outlet, analizzando comportamenti e servizi per rispondere meglio a questa generazione di consumatori. Secondo la ricerca, i Re-Styler rappresentano il quarantasei per cento dei visitatori dei quattro Designer Outlet italiani del gruppo. E generano il quaranta per cento della spesa complessiva. Una fascia d’et che unisce capacit di spesa e desiderio di autenticit.

Jo Squillo, cantautrice e conduttrice televisiva: “Il bello deve ancora cominciare, un po’ perch i 60 sono i vecchi 40, ma soprattutto perch le donne della mia et hanno ancora tanta vitalit e l’esperienza che fa la differenza. Hanno la capacit di lasciarsi alle spalle le cose pesanti, guardando con nuovi valori verso una vita che offre ancora tantissime possibilit e opportunit”.

Sessant’anni, ma con lo sguardo avanti. I Re-Styler scelgono cosa indossare come scelgono come vivere: senza inseguire le mode, ma trovando la propria misura.

Meloni a Schlein: gravissime tue parole, danneggi l’Italia

Roma, 22 ott. (askanews) – Le parole di Elly Schlein sulla democrazia a rischio sono “gravissime”, rischiano di produrre “macerie” perché danneggiano l’Italia. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando alla Camera prima del Consiglio europeo. “Collega Provenzano, ho sentito dire una cosa abbastanza inesatta. Non ho accusato l’opposizione di essere peggiore di Hamas, ho detto che in parlamento vi siete rifiutati di sostenere il piano di pace gaza che poi è stato accettato persino da Hamas e che quindi la vostra posizione era stata più fondamentalista di quella di Hamas”.

Semmai, ha aggiunto la Meloni, “c’è qualcun altro che ha accostato il governo italiano ai terroristi. Il segretario del principale partito di opposizione ha affermato in un contesto internazionale che in Italia è a rischio la libertà e la democrazia perché governa l’estrema destra e ha subdolamente collegato queste affermazioni all’attentato a subito dal giornalista Sigfrido Ranucci”.

M.O., Meloni: opposizione più fondamentalista di Hamas

Roma, 22 ott. (askanews) – “Non ho accusato l’opposizione di essere terrorista o peggiore di Hamas, ho detto che vi eravate rifiutati in Parlamento di sostenere il piano di pace su Gaza che poi è stato sottoscritto persino da Hamas e che quindi la vostra posizione è più fondamentalista di Hamas. È possibile che a sinistra non si conosca il significato della parola cortigiana ma almeno il significato della parola fondamentalista: è chi sostiene intransigentemente una dottrina senza ammettere mediazioni o compromessi che mi dispiace è esattamente quello che avete fatto”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in aula alla Camera replicando al dibattito sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

Manovra, Meloni: fiera della legge di bilancio e di Giorgetti

Roma, 22 ott. (askanews) – “Sono fiera della legge di bilancio che abbiamo fatto, sono anche fiera del lavoro che ha fatto il ministro Giorgetti, sono fiera del fatto che in questi tre anni questo governo avendo poche risorse a disposizione, ha stabilito una strategia e l’ha perseguita senza tentennamenti”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in aula alla Camera replicando al dibattito sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

“Abbiamo scelto delle priorità: famiglia, natalità, poteri d’acquisto, salari, sanità, sostegno alle imprese che assumevano e che investivano e ogni legge di bilancio abbiamo aggiunto un pezzetto”, ha aggiunto.

“Mi colpisce non aver sentito assolutamente nessuno citare una innovazione che ha introdotto questo governo con la legge di bilancio che dovrebbe essere abbastanza cara alla sinistra, la detassazione degli aumenti contrattuali. Mi stupisce che su questo nessuno abbia ritenuto di dire neanche una parola, però tutto va a letto come parte di un disegno e io sono fiera”, ha concluso.

Manovra, Meloni: fiera della legge di bilancio e di Giorgetti

Roma, 22 ott. (askanews) – “Sono fiera della legge di bilancio che abbiamo fatto, sono anche fiera del lavoro che ha fatto il ministro Giorgetti, sono fiera del fatto che in questi tre anni questo governo avendo poche risorse a disposizione, ha stabilito una strategia e l’ha perseguita senza tentennamenti”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in aula alla Camera replicando al dibattito sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

“Abbiamo scelto delle priorità: famiglia, natalità, poteri d’acquisto, salari, sanità, sostegno alle imprese che assumevano e che investivano e ogni legge di bilancio abbiamo aggiunto un pezzetto”, ha aggiunto.

“Mi colpisce non aver sentito assolutamente nessuno citare una innovazione che ha introdotto questo governo con la legge di bilancio che dovrebbe essere abbastanza cara alla sinistra, la detassazione degli aumenti contrattuali. Mi stupisce che su questo nessuno abbia ritenuto di dire neanche una parola, però tutto va a letto come parte di un disegno e io sono fiera”, ha concluso.

Banche, Meloni: hanno collezionato profitti grazie a scelte M5s

Roma, 22 ott. (askanews) – “Le banche hanno collezionato profitti grazie alle scelte di M5s”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando in aula alla Camera in replica al dibattito sulle sue comunicazioni in vista del consiglio europeo.

Rispondendo al pentastellato Ricciardi, Meloni ha osservato: “Non so perché vi appassioni trattare delle materie sulle quali siete più in difficoltà. Dite che dalle banche non sono state prese abbastanza risorse per la legge di bilancio. Come hanno collezionato le banche quei dividendi? Grazie e soprattutto a due provvedimenti: i crediti fiscali del super bonus e la famosa potenza di fuoco con la quale avete consentito con una garanzia dello Stato italiano che gli istituti di credito rinegoziassero prestiti che avevano già dato alle famiglie, alle imprese”.

“Li hanno collezionati grazie alle scelte del M5s. Chiedo anche di sapere se i 5 miliardi di questa legge di bilancio non sono sufficienti e i 3,6 della precedente legge di bilancio non sono sufficienti mi dicano quanti soldi quando erano al governo sono stati chiesti agli istituti di credito per aiutare i salari, come abbiamo fatto noi”, ha concluso.

ANIMP, nuovi paradigmi per l’impiantistica industriale italiana

Milano, 22 ott. (askanews) – Si svolto a Milano marted 21 ottobre 2025 il Convegno annuale della Sezione Componentistica d’Impianto di ANIMP, l’Associazione Nazionale di Impiantistica Industriale, in collaborazione con le Sezioni Internazionalizzazione e Packages, presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo di Milano.

Marco Villa, Presidente ANIMP, ha dichiarato: “Il convegno della componentistica un momento fondamentale della vita associativa e anche quest’oggi stato un momento di scambio di idee, di riflessioni sul mercato attuale e anche sul mercato futuro”.

L’obiettivo dell’incontro stato quello di riunire domanda e offerta della filiera per condividere gli ultimi aggiornamenti sui trend del mercato energetico mondiale, valutarne l’impatto sul business delle aziende e identificare le aree di potenziale sviluppo in un’epoca caratterizzata da una profonda indeterminatezza, da pi parti definita “Age of Uncertainty”.

Sul merito Marco Villa, Presidente ANIMP, ha aggiunto: “Il mercato dell’energia globale oggi sta vivendo un momento di transizione e di incertezza, sia da un punto di vista geopolitico che da un punto di vista economico. Vediamo tante realt che stanno cambiando, si stanno posizionando in modo diverso. Il compito dell’ANIMP soprattutto portare delle soluzioni ai propri associati e degli strumenti che gli permettano di riflettere, di superare e di affrontare nuove sfide”.

Il nuovo paradigma di competitivit dell’impiantistica industriale legato alla triplice transizione, da quella Digitale a quella Energetica, passando ovviamente per quella Ecologica, in particolare nei settori Oil&Gas, Power Generation, Carbon Capture Usage and Storage (CCUS) e le sfide del nuovo nucleare.

Edoardo Garibotti, Delegato Sezione Componentistica d’Impianto ANIMP, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “La triplice transazione derivante da tutta una serie di sfide che sono sul mercato odierno e che da tempo attanagliano il mercato industriale della componentistica. Si tratta di transazione ecologica, transazione energetica, nonch transizione dal punto di vista informatico”.

Secondo l’analisi elaborata da ANIMP, questo contesto complesso sta delineando un nuovo paradigma di competitivit basato sulla capacit di realizzare rapidamente i risultati della ricerca tecnologica attraverso soluzioni innovative, condivise e certificabili, ovvero il “progetto di filiera”.

“Ritengo che in questo contesto bisogna cambiare un attimo il paradigma con il rapporto tra i vari elementi della filiera industriale, della componentistica e non solo” – ha affermato sempre Edoardo Garibotti – ” un cambio di paradigma che coinvolge la filiera in modo pi intimo, si tratta di un cambio di paradigma legato anche ad un cambiamento culturale, un processo che richieder tempo”.

Secondo i dati emersi dalle proiezioni di Animp circa lo scenario internazionale le carte da giocare sono rappresentate da sviluppo dell’Innovazione, investimento sulla qualit delle soluzioni della componentistica e un lavoro di squadra per essere concretamente competitivi come filiera italiana ed europea che si confronta con una realt globale sempre pi popolata e agguerrita.

Meloni per no a unanimità in Ue, pronta a stop Commissione su Green Dea

Bruxelles, 22 ott. (askanews) – Giorgia Meloni dice no all’ipotesi di istituire il voto a maggioranza (abolendo l’unanimità) per le votazioni del Consiglio europeo e avverte la Commissione sul Green Deal: senza modifiche l’Italia voterà contro la proposta di revisioni dei piani ‘verdi’. La premier ha illustrato la sua posizione alla vigilia del Consiglio europeo in programma domani a Bruxelles, senza risparmiare un attacco alle opposizioni: ‘La sinistra ci ha portato in procedura di infrazione, noi ne stiamo uscendo’. Piuttosto, rivendica, grazie a lei e al suo governo (che oggi compie tre anni), il Paese si presenta oggi con ‘autorevolezza’ al tavolo.

Il Consiglio, inizialmente previsto su due giorni, dovrebbe in realtà esaurirsi nella giornata di domani, perché venerdì è in programma un summit dei ‘volenterosi’ a Londra, a cui la premier dovrebbe intervenire da remoto. Proprio la crisi in Ucraina sarà uno dei temi al centro della riunione di Bruxelles, in particolare dopo quello che è sembrato essere un riavvicinamento tra Donald Trump e Vladimir Putin (anche se il faccia a faccia ipotizzato a Budapest è saltato). Sull’Ucraina, ha assicurato, ‘la nostra posizione non cambia’, il sostegno resta ‘fermo e determinato’ per arrivare a una pace ‘giusta e non frutto della sopraffazione’ e con ‘garanzie di sicurezza robuste e credibili’. Però, ha ribadito a questo proposito, ‘l’Italia ha già chiarito che non prevede l’invio di propri soldati in territorio ucraino’. Se dopo il vertice dell’Alaska pareva che ci fossero prospettive di pace, la Russia ha ‘gettato la maschera’ con ‘l’atteggiamento ambiguo di chi promette impegno negoziale e poi bombarda costantemente obiettivi civili’. Occorre quindi ‘aumentare la pressione’ su Mosca, ‘come stiamo facendo con il diciannovesimo pacchetto di sanzioni europee, che stiamo approvando’. Per quanto riguarda la possibilità di utilizzare i beni congelati russi, l’Italia solleva dubbi, sottolineando come ‘sia necessario rispettare il diritto internazionale e il principio di legalità’.

Altro tema al centro del Consiglio sarà la questione del Medio Oriente, dopo l’avvio del percorso di pace che è stato un ‘indiscutibile successo’ di Trump. L’equilibrio però è ‘fragile’ e ‘la violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas dimostra ancora una volta chi sia il principale nemico dei palestinesi’, anche se la rappresaglia israeliana ‘rappresenta un’altra scelta che non condividiamo’. Hamas, come ha sempre sostenuto, deve essere ‘disarmato’ ed estromesso dalla governance transitoria e del futuro Stato palestinese. Queste sono le condizioni per il riconoscimento dello Stato di Palestina, su cui ‘il governo è pronto ad agire’ quando ‘si saranno materializzate’. Rivendicando l’impegno italiano dal punto di vista umanitario, che sarà proseguito e intensificato, Meloni ha spiegato che l’Italia è pronta a sostenere l’Anp, a garantire la formazione della polizia palestinese, a intervenire in una ‘eventuale Forza internazionale di stabilizzazione’ e a partecipare ‘qualora le fosse richiesto, ai lavori del ‘Board of Peace’, l’organo di governo provvisorio per la Striscia’.

Collegato al tema della situazione geopolitica internazionale, c’è uno dei dossier al centro del Consiglio: il rafforzamento della difesa europea, necessario come ‘le recenti violazioni dello spazio aereo europeo hanno dimostrato’. Al summit sarà discussa la roadmap e la Commissione proporrà alcuni progetti di interesse europeo (‘Flagship projects’). L’Italia ribadirà la necessità di non ‘perdere di vista il fianco meridionale’ della Nato, per essere ‘pronti anche di fronte alle minacce alla nostra sicurezza portate dai conflitti e dall’instabilità nel Medio Oriente, in Libia, nel Sahel, nel Corno d’Africa’. Il governo ha avviato il percorso di rafforzamento della difesa aderendo ai finanziamenti per 14,9 miliardi dal fondo SAFE, ‘il che ci consente di rafforzare la nostra difesa senza distogliere un solo euro dalle altre priorità’. Su come utilizzare tali fondi è in corso ‘un attento lavoro di selezione dei progetti’ con ‘un’attenzione particolare a massimizzare lo sviluppo dell’industria della difesa nazionale e le ricadute occupazionali sull’Italia’. Da questo punto di vista ‘un altro importante passaggio’ sarà l’adozione del Regolamento EDIP (European Defence Industry Program), il programma europeo di sviluppo per l’industria della difesa. Però, ha aggiunto, ‘il rafforzamento della difesa richiede soluzioni finanziarie ancora più ambiziose’, rendendo ‘permanente la flessibilità del Patto di stabilità e crescita, con riferimento agli investimenti in questo settore’. Tutto questo processo deve comunque avvenire ‘in piena complementarità con la Nato’ e con il ‘ruolo centrale’ degli Stati membri, che hanno ‘competenza esclusiva’ sulla sicurezza nazionale.

Tema molto caro a Meloni, al centro del Consiglio, sarà la proposta di emendamento della Commissione Europea alla Legge europea per il clima, con la quale si intende fissare un nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni nette del 90% entro il 2040, quale tappa intermedia verso l’obiettivo già previsto della neutralità climatica nel 2050. L’Italia ‘sostiene, e continuerà a sostenere, un ambizioso percorso di riduzione delle emissioni’ ma senza ‘rincorrere un approccio ideologico’ che produce ‘danni al nostro tessuto economico-industriale’. Per questo ‘l’Italia non potrà sostenere la proposta della Commissione di revisione della Legge Clima europea così come formulata ad ora, a maggior ragione se non sarà accompagnata da un vero e sostanziale cambio di approccio’. In sostanza Meloni chiede ‘un intervento coraggioso alla Commissione per correggere un ampio numero di scelte azzardate compiute in passato con il Green Deal’, altrimenti non sosterrà ‘nuove iniziative autodistruttive e controproducenti per inseguire gli interessi di bizzarre maggioranze parlamentari in Europa’.

Per quanto riguarda il tema dei migranti, in tre anni, ha rivendicato, ‘l’approccio italiano, ispirato a fermezza contro l’immigrazione irregolare e i trafficanti di essere umani, cooperazione con i Paesi di origine e transito, governo della migrazione legale, politiche più efficaci di rimpatrio, è ormai divenuto maggioritario in Europa’ e le cosiddette ‘soluzioni innovative’ (il modello Albania) ‘vengono guardate con sempre maggiore interesse’. Anche in questa occasione ci sarà la consueta riunione a margine dei Paesi cosiddetti ‘like-minded’ e l’Italia proporrà una ‘tabella di marcia’ per arrivare ‘nei prossimi mesi’ a un primo dibattito a Strasburgo sulla revisione ‘delle Convenzioni internazionali e sulla necessità di assicurare che la loro attuazione consenta di affrontare anche le sfide della moderna immigrazione irregolare’. Intanto l’Italia considera ‘molto importanti’ le proposte della Commissione sull’adozione di una lista europea di Paesi di origine sicuri e la revisione del quadro giuridico europeo in tema di rimpatri, per rendere le procedure più rapide ed efficaci. ‘In questo modo, verrebbe introdotto a livello UE il presupposto giuridico per l’istituzione di centri di rimpatrio destinati alla permanenza (a breve o a lungo periodo) in Paesi terzi, di migranti irregolari in attesa del loro rimpatrio definitivo’. Nell’attuazione della sua politica sui migranti l’esecutivo andrà avanti, ‘non importa – ha attaccato – quante menzogne si raccontino, né di quali nefandezze ti si accusi, né quanto si tenti di metterti i bastoni tra le ruote. La maggioranza degli italiani, sempre più maggioranza, riconosce il lavoro serio, la buonafede e i risultati’.

Nella sua replica, sollecitata da Tatiana Rojc (Pd), Meloni si è espressa – con una chiarezza inedita – sul tema della possibile riforma del voto in Consiglio europeo, con il passaggio dalla regola dell’unanimità a quella della maggioranza. Una questione particolarmente spinosa e rilevante date le difficoltà create, ad esempio sull’Ucraina, dal premier ungherese Viktor Orban ma anche dallo slovacco Robert Fico, sempre pronti a far valere il proprio diritto di veto, a costo di sfiorare il ricatto. ‘Non sono favorevole’, ha detto, perché ‘sarebbe utile per l’Ucraina ma varrebbe anche su molti altri temi e su molti altri temi le posizioni della maggioranza potrebbero essere abbastanza distanti dalle nostre e dai nostri interessi nazionali e la mia priorità rimane difendere gli interessi nazionali italiani’.

Meloni dice ‘no’ al voto a maggioranza in Ue, pronta a fermare la Commissione sul Green Deal

Bruxelles, 22 ott. (askanews) – Giorgia Meloni dice no all’ipotesi di istituire il voto a maggioranza (abolendo l’unanimità) per le votazioni del Consiglio europeo e avverte la Commissione sul Green Deal: senza modifiche l’Italia voterà contro la proposta di revisioni dei piani ‘verdi’. La premier ha illustrato la sua posizione alla vigilia del Consiglio europeo in programma domani a Bruxelles, senza risparmiare un attacco alle opposizioni: ‘La sinistra ci ha portato in procedura di infrazione, noi ne stiamo uscendo’. Piuttosto, rivendica, grazie a lei e al suo governo (che oggi compie tre anni), il Paese si presenta oggi con ‘autorevolezza’ al tavolo.

Il Consiglio, inizialmente previsto su due giorni, dovrebbe in realtà esaurirsi nella giornata di domani, perché venerdì è in programma un summit dei ‘volenterosi’ a Londra, a cui la premier dovrebbe intervenire da remoto. Proprio la crisi in Ucraina sarà uno dei temi al centro della riunione di Bruxelles, in particolare dopo quello che è sembrato essere un riavvicinamento tra Donald Trump e Vladimir Putin (anche se il faccia a faccia ipotizzato a Budapest è saltato). Sull’Ucraina, ha assicurato, ‘la nostra posizione non cambia’, il sostegno resta ‘fermo e determinato’ per arrivare a una pace ‘giusta e non frutto della sopraffazione’ e con ‘garanzie di sicurezza robuste e credibili’. Però, ha ribadito a questo proposito, ‘l’Italia ha già chiarito che non prevede l’invio di propri soldati in territorio ucraino’. Se dopo il vertice dell’Alaska pareva che ci fossero prospettive di pace, la Russia ha ‘gettato la maschera’ con ‘l’atteggiamento ambiguo di chi promette impegno negoziale e poi bombarda costantemente obiettivi civili’. Occorre quindi ‘aumentare la pressione’ su Mosca, ‘come stiamo facendo con il diciannovesimo pacchetto di sanzioni europee, che stiamo approvando’. Per quanto riguarda la possibilità di utilizzare i beni congelati russi, l’Italia solleva dubbi, sottolineando come ‘sia necessario rispettare il diritto internazionale e il principio di legalità’.

Altro tema al centro del Consiglio sarà la questione del Medio Oriente, dopo l’avvio del percorso di pace che è stato un ‘indiscutibile successo’ di Trump. L’equilibrio però è ‘fragile’ e ‘la violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas dimostra ancora una volta chi sia il principale nemico dei palestinesi’, anche se la rappresaglia israeliana ‘rappresenta un’altra scelta che non condividiamo’. Hamas, come ha sempre sostenuto, deve essere ‘disarmato’ ed estromesso dalla governance transitoria e del futuro Stato palestinese. Queste sono le condizioni per il riconoscimento dello Stato di Palestina, su cui ‘il governo è pronto ad agire’ quando ‘si saranno materializzate’. Rivendicando l’impegno italiano dal punto di vista umanitario, che sarà proseguito e intensificato, Meloni ha spiegato che l’Italia è pronta a sostenere l’Anp, a garantire la formazione della polizia palestinese, a intervenire in una ‘eventuale Forza internazionale di stabilizzazione’ e a partecipare ‘qualora le fosse richiesto, ai lavori del ‘Board of Peace’, l’organo di governo provvisorio per la Striscia’.

Collegato al tema della situazione geopolitica internazionale, c’è uno dei dossier al centro del Consiglio: il rafforzamento della difesa europea, necessario come ‘le recenti violazioni dello spazio aereo europeo hanno dimostrato’. Al summit sarà discussa la roadmap e la Commissione proporrà alcuni progetti di interesse europeo (‘Flagship projects’). L’Italia ribadirà la necessità di non ‘perdere di vista il fianco meridionale’ della Nato, per essere ‘pronti anche di fronte alle minacce alla nostra sicurezza portate dai conflitti e dall’instabilità nel Medio Oriente, in Libia, nel Sahel, nel Corno d’Africa’. Il governo ha avviato il percorso di rafforzamento della difesa aderendo ai finanziamenti per 14,9 miliardi dal fondo SAFE, ‘il che ci consente di rafforzare la nostra difesa senza distogliere un solo euro dalle altre priorità’. Su come utilizzare tali fondi è in corso ‘un attento lavoro di selezione dei progetti’ con ‘un’attenzione particolare a massimizzare lo sviluppo dell’industria della difesa nazionale e le ricadute occupazionali sull’Italia’. Da questo punto di vista ‘un altro importante passaggio’ sarà l’adozione del Regolamento EDIP (European Defence Industry Program), il programma europeo di sviluppo per l’industria della difesa. Però, ha aggiunto, ‘il rafforzamento della difesa richiede soluzioni finanziarie ancora più ambiziose’, rendendo ‘permanente la flessibilità del Patto di stabilità e crescita, con riferimento agli investimenti in questo settore’. Tutto questo processo deve comunque avvenire ‘in piena complementarità con la Nato’ e con il ‘ruolo centrale’ degli Stati membri, che hanno ‘competenza esclusiva’ sulla sicurezza nazionale.

Tema molto caro a Meloni, al centro del Consiglio, sarà la proposta di emendamento della Commissione Europea alla Legge europea per il clima, con la quale si intende fissare un nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni nette del 90% entro il 2040, quale tappa intermedia verso l’obiettivo già previsto della neutralità climatica nel 2050. L’Italia ‘sostiene, e continuerà a sostenere, un ambizioso percorso di riduzione delle emissioni’ ma senza ‘rincorrere un approccio ideologico’ che produce ‘danni al nostro tessuto economico-industriale’. Per questo ‘l’Italia non potrà sostenere la proposta della Commissione di revisione della Legge Clima europea così come formulata ad ora, a maggior ragione se non sarà accompagnata da un vero e sostanziale cambio di approccio’. In sostanza Meloni chiede ‘un intervento coraggioso alla Commissione per correggere un ampio numero di scelte azzardate compiute in passato con il Green Deal’, altrimenti non sosterrà ‘nuove iniziative autodistruttive e controproducenti per inseguire gli interessi di bizzarre maggioranze parlamentari in Europa’.

Per quanto riguarda il tema dei migranti, in tre anni, ha rivendicato, ‘l’approccio italiano, ispirato a fermezza contro l’immigrazione irregolare e i trafficanti di essere umani, cooperazione con i Paesi di origine e transito, governo della migrazione legale, politiche più efficaci di rimpatrio, è ormai divenuto maggioritario in Europa’ e le cosiddette ‘soluzioni innovative’ (il modello Albania) ‘vengono guardate con sempre maggiore interesse’. Anche in questa occasione ci sarà la consueta riunione a margine dei Paesi cosiddetti ‘like-minded’ e l’Italia proporrà una ‘tabella di marcia’ per arrivare ‘nei prossimi mesi’ a un primo dibattito a Strasburgo sulla revisione ‘delle Convenzioni internazionali e sulla necessità di assicurare che la loro attuazione consenta di affrontare anche le sfide della moderna immigrazione irregolare’. Intanto l’Italia considera ‘molto importanti’ le proposte della Commissione sull’adozione di una lista europea di Paesi di origine sicuri e la revisione del quadro giuridico europeo in tema di rimpatri, per rendere le procedure più rapide ed efficaci. ‘In questo modo, verrebbe introdotto a livello UE il presupposto giuridico per l’istituzione di centri di rimpatrio destinati alla permanenza (a breve o a lungo periodo) in Paesi terzi, di migranti irregolari in attesa del loro rimpatrio definitivo’. Nell’attuazione della sua politica sui migranti l’esecutivo andrà avanti, ‘non importa – ha attaccato – quante menzogne si raccontino, né di quali nefandezze ti si accusi, né quanto si tenti di metterti i bastoni tra le ruote. La maggioranza degli italiani, sempre più maggioranza, riconosce il lavoro serio, la buonafede e i risultati’.

Nella sua replica, sollecitata da Tatiana Rojc (Pd), Meloni si è espressa – con una chiarezza inedita – sul tema della possibile riforma del voto in Consiglio europeo, con il passaggio dalla regola dell’unanimità a quella della maggioranza. Una questione particolarmente spinosa e rilevante date le difficoltà create, ad esempio sull’Ucraina, dal premier ungherese Viktor Orban ma anche dallo slovacco Robert Fico, sempre pronti a far valere il proprio diritto di veto, a costo di sfiorare il ricatto. ‘Non sono favorevole’, ha detto, perché ‘sarebbe utile per l’Ucraina ma varrebbe anche su molti altri temi e su molti altri temi le posizioni della maggioranza potrebbero essere abbastanza distanti dalle nostre e dai nostri interessi nazionali e la mia priorità rimane difendere gli interessi nazionali italiani’.

La Corte internazionale di Giustizia: Israele consenta aiuti UNRWA a Gaza

New York, 22 ott. (askanews) – La Corte Internazionale di Giustizia, in un parere consultivo, ha dichiarato che Israele è legalmente obbligato a consentire alla controversa agenzia UNRWA di fornire aiuti e servizi umanitari a Gaza. La sentenza, non vincolante, arriva in risposta alla legislazione israeliana dello scorso anno, che ha fortemente limitato le operazioni dell’organizzazione.

“La Corte ritiene che Israele abbia l’obbligo di accettare e facilitare i programmi di soccorso forniti dalle Nazioni Unite e dalle sue entità, tra cui l’UNRWA”, ha dichiarato il Presidente della Corte Internazionale di Giustizia Yuji Iwasawa, aggiungendo che Israele deve soddisfare “i bisogni primari” della popolazione di Gaza.

Floridia(M5S): Ranucci verrà in Vigilanza Rai, sia abbraccio senza carote

Roma, 22 ott. (askanews) – “Mi è arrivata come presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai la richiesta di audire Sigfrido Ranucci. Ecco, chiederò a tutte le forze politiche di fare quadrato e accoglierlo in commissione, stavolta senza nessuna carota per abbracciare” metaforicamente “il giornalismo d’inchiesta e dare forza alla stampa libera e al servizio pubblico”. Lo ha detto Barbara Floridia (M5S), nel suo intervento in Senato dopo l’informativa del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Piantedosi, “ha tenuto a sottolineare che da quando siete al governo sono diminuiti gli atti intimidatori, ma sono aumentate le querele temerarie e l’Italia è scesa sulla classifica della libertà di stampa, significherà pur qualcosa. Cosa significa – ha aggiunto – che Ranucci ha ricevuto quasi 200 querele, molte da esponenti di governo e dal partito della premier?”. La solidarietà di “facciata” non basta, per la senatrice Floridia che ha ricordato come Ranucci sia stato “sbeffeggiato in Vigilanza con carota e cognac”.

“Oggi – ha aggiunto – apprendiamo che il Garante Privacy starebbe valutando una multa di decine di migliaia di euro per un servizio già archiviato dall’Ordine dei giornalisti: un fatto che sarebbe grave. Chiediamo quindi atti concreti: il ritiro delle querele dei membri di Governo e maggioranza e che la Rai restituisca le puntate tagliate a Report”.

La commissione di Vigilanza “è bloccata da un anno e chiedo: è tutela della democrazia tenere bloccata una commissione che dovrebbe vigilare sul servizio pubblico? E’ normale che l’amministratore delegato del servizio pubblico non si sia mai presentato in commissione Vigilanza?”, ha sottolineato Floridia ripetendo le parole del presidente della repubblica Mattarella “la libertà vive del funzionamento delle istituzione e non del loro blocco”.

Tennis, Berrettini e Cobolli agli ottavi a Vienna

Roma, 22 ott. (askanews) – Matteo Berrettini è agli ottavi di finale dell’Atp 500 di Vienna. Il romano ha sconfitto l’australiano Alexei Popyrin con il punteggio di 7-6(5), 6-3 in un’ora e 32 minuti. Una buona prestazione da parte dell’azzurro che ha chiuso la partita con 9 ace e con l’80% di punti vinti con la prima. Berrettini sfiderà al prossimo turno Cameron Norrie (numero 35 al mondo), che all’esordio ha eliminato il numero 7 del seeding Rublev in tre set. Sarà la terza sfida tra i due, con il romano che è avanti 2-0 nei precedenti. Agli ottavi c’è anche Flavio Cobolli. L’azzurro ha battuto al debutto il ceco Tomas Machac (numero 31 al mondo) con il punteggio di 7-6(6), 6-2. Agli ottavi, Cobolli attende il vincitore della sfida tra Sinner e Altmaier.

Sci, frattura del piatto tibiale gamba sinistra per Marta Bassino

Roma, 22 ott. (askanews) – Marta Bassino è rimasta vittima di una caduta nel corso dell’allenamento della squadra femminile che si sta svolgendo in Val Senales (Bz) in preparazione del gigante di sabato 25 ottobre di apertura della Coppa del mondo. La ventinovenne piemontese del Centro Sportivo Esercito, impegnata nel secondo giro della mattinata, stava affrontando una parte pianeggiante della pista Leo Gurschler, quando è rimasta vittima di una scivolata. Immediatamente assistita dalla Commissione Medica FISI, si è recata all’ospedale di Merano, dove è stata sottoposta ad una lastra e sucessivamente ad una TAC che hanno evidenziato la frattura laterale del piatto tibiale della gamba sinistra. Marta, in accordo con la Commissione Medica FISI, raggiungerà nelle prossime ore la Clinica La Madonnina di Milano, dove verrà operata dal dottore Andrea Panzeri in tarda serata o nella mattinata di giovedì 23 ottobre.

Cinema, "Diamanti" di Ozpetek vince il Gran Prix a Cinéalma

Roma, 22 ott. (askanews) – “Diamanti” di Ferzan Ozpetek, venduto in oltre 100 paesi, ha vinto il Gran Prix alla XIX edizione di Cinéalma – L’ame de la méditerranée.

Il riconoscimento è arrivato in attesa dell’uscita ufficiale in Francia prevista il 21 gennaio 2026 distribuito da Destiny Films.

Il regista sta portando avanti un tour internazionale del film con decine di proiezioni in tutto il mondo.

È stato presentato finora a: Barcellona, Bratislava, Buenos Aires, Helsinki, Istanbul, Miami, New York, Parigi, Toronto, Varsavia, Singapore, Miami, Punta del Este – Uruguay, Shanghai, Sofia.

Ozpetek accompagnerà prossimamente il film anche Berlino, Londra e in tante altre città.

Ucraina, fonti: Rutte sosterrà piano pace europeo in 12 punti

Roma, 22 ott. (askanews) – Il segretario generale della Nato Mark Rutte intende sostenere un piano di pace in 12 punti elaborato da alcuni Paesi europei insieme all’Ucraina durante l’incontro previsto in giornata con il presidente statunitense Donald Trump. Lo ha riferito la stampa accreditata alla Casa Bianca, citando un funzionario dell’Alleanza.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, il piano – attualmente in fase di definizione tra gli alleati europei e Kiev – prevede la fine del conflitto con la Russia lungo le attuali linee del fronte, in contrasto con le presunte richieste di Mosca di ottenere concessioni territoriali in cambio della pace.

L’iniziativa include inoltre garanzie di sicurezza per l’Ucraina, un fondo per la ricostruzione postbellica e un percorso definito per l’adesione del Paese all’Unione europea.

Svezia, Kristersson: l’Ucraina acquisterà 100-150 caccia svedesi

Roma, 22 ott. (askanews) – Il primo ministro svedese Ulf Kristersson, nel corso della conferenza stampa odierna congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky presso lo stabilimento Saab di Linköping, ha affermato che l’Ucraina intende acquistare dalla Svezia tra i 100 e 150 aerei Gripen.

“Non è un caso che ci incontriamo qui alla Saab, dove viene prodotto il Jas Gripen” ha dichiarato in apertura il primo ministro Kristersson, specificando che l’odierna dichiarazione d’intenti non mira a nuove donazioni, bensì a una cooperazione più approfondita nel campo della difesa, che includa l’esportazione dei caccia Gripen dalla Svezia all’Ucraina. “A partire da oggi, stiamo lavorando intensamente per esplorare le possibilità di finanziamento a lungo termine della difesa dell’Ucraina”, ha proseguito Kristersson.

A Roma in mostra “Il teatro infinito di Andrea Camilleri”

Roma, 22 ott. (askanews) – Lettere, fotografie, documenti originali, poesie, copioni, la sua Sicilia cos presente nelle sue opere. A Roma, a Palazzo Firenze, sede della Societ Dante Alighieri, la mostra “Scene, voci, accenti, scritture: il teatro infinito di Andrea Camilleri” (visitabile fino al 9 novembre), racconta lo scrittore siciliano tanto amato, dalla nascita al monologo “Conversazione su Tiresia” pronunciato nel 2018 nel Teatro Greco di Siracusa, un anno prima della morte. L’esposizione parte del progetto di celebrazioni dei cento anni dalla nascita di Camilleri e ne mette in luce soprattutto la teatralit, in ogni aspetto della sua vita. Spiega il curatore, il critico, scrittore e storico della letteratura italiana, Giulio Ferroni:

“Scene, voci, parole, scritture, Camilleri tutto questo all’interno di una dimensione che potremmo dire del concepire la vita come un continuo rapporto, un intreccio, e quindi teatro. In fondo ha fatto tantissime cose ma sempre sotto il segno dell’orizzonte teatrale, di una teatralit che poi quella particolarissima della Sicilia, non solo della Sicilia in generale ma della sua Sicilia Sud-occidentale, che quella di Pirandello addirittura”.

Realizzata dalla Societ Dante Alighieri in collaborazione con il Fondo Andrea Camilleri (con la produzione di Arthemisia), la mostra divisa in sezioni che esprimono la sua concezione del mondo come un palcoscenico e evidenziano l’importanza dei rapporti personali, delle amicizie, delle conoscenze intrattenute negli anni con figure centrali della cultura del Novecento. Dalle prime foto in famiglia, le prime poesie, la giovinezza, con l’inizio dell’attivit teatrale a Roma, al Camilleri regista a teatro, tra Beckett e Pirandello.

“La cosa che io non avevo mai notato – ha spiegato Ferroni – che il rapporto con Pirandello radicato nella stessa vita familiare di Camilleri, a Porto Empedocle il padre si occupava di commercio di qualcosa di cui si occupava anche il padre di Pirandello, e probabilmente ci fu la visita di Pirandello a casa della nonna presso cui si trovava il bambino Camilleri”.

Una parte dedicata alla sua attivit per la Rai, con copioni e sceneggiature per radio e tv. Si passa poi alla narrativa, da “Il corso delle cose” pubblicato nel ’78, all’invenzione di Montalbano, ed esposto anche il glossario siciliano da lui redatto a mano. Infine il suo interesse a tutto tondo per l’arte, l’affermazione internazionale, la curiosit mantenuta viva fino alla fine, anche quando era rimasto cieco.

“Il culmine quella formidabile conversazione su Tiresia che lui tenne nel Teatro Greco di Siracusa, dove sembra riassumere non solo tutta la sua vita ma tutto il senso del rapporto con la cultura” ha concluso il curatore.

Lega, Vannacci: i membri del team si potranno candidare come ogni cittadino

Roma, 22 ott. (askanews) – “L’azione e l’impegno dei team va avanti senza esitazione, come prima e più di prima. Se i membri dell’associazione vorranno presentarsi come candidati ad elezioni future lo potranno fare, così come lo può fare ogni cittadino italiano”. Lo dichiara il vicesegretario della Lega Roberto Vannacci, europarlamentare, che quanto alle critiche emerse dopo il consiglio federale della Lega, spiega: “Da tempo diffido delle affermazioni di una certa stampa”.

“L’Associazione Movimento ‘Il Mondo al Contrario’ è, per statuto, un gruppo di persone che, senza finalità di lucro, si è riunito per raggiungere uno scopo comune che è quello di promuovere e diffondere in tutta Italia e in Europa, i punti delineati dal Generale Roberto Vannacci nel suo libro ‘Il Mondo al Contrario. L’associazione, in continua espansione, opera attraverso i suoi team che oggi hanno raggiunto il numero di 170 e che sono protagonisti di iniziative e eventi sui territori e contiamo che i team possano raggiungere il numero di 200 entro fine anno”, ha concluso Vannacci.

Cultura e spettacolo, più di 900mila euro da 8×1000 Soka Gakkai italiana

Roma, 22 ott. (askanews) – Spettàcolo, dal latino spectaculum. Una parola che deriva dal verbo spectare ‘guardare’, e che racchiude una delle più antiche forme di racconto dell’animo umano. Eppure, oggi creare e vivere di cultura sta diventando sempre di più difficile: il sostegno al settore è diminuito del 18% rispetto al periodo pre-pandemia, creando un gap che rischia di compromettere soprattutto le produzioni indipendenti e sperimentali.

Una risposta a questa esigenza – si legge in un comunicato – arriva dall’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai: sono 9400 le persone raggiunte e 918.500 euro investiti in progetti dedicati alla cultura e all’arte. In occasione della Giornata Nazionale dello Spettacolo (24 ottobre), la Soka Gakkai Italiana – ente religioso e di culto con cui lo Stato ha stipulato l’Intesa nel 2016 – scatta una fotografia del proprio impegno a favore della cultura, intesa come vasta espressione dello spirito umano capace di aprire la mente degli individui, promuovendo così forme di uguaglianza e rispetto delle diversità.

‘La cultura è una delle principali aree di intervento sociale dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai: è uno specchio dello spirito umano, dei nostri tempi e del futuro. È uno strumento capace di liberare gli individui dai limiti di vedute ristrette, collegando i diversi popoli e sconfiggendo così ogni forma di pregiudizio e discriminazione. È questa la visione alla base dei progetti artistici e culturali sostenuti con i fondi dell’8×1000 della Soka Gakkai, che hanno visto coinvolti circa 45 enti e realtà associative in Italia e nel mondo. In risposta al contesto nazionale, che vede una partecipazione limitata dei giovani nella creazione artistica, abbiamo promosso lo scorso anno un bando ad hoc per la valorizzazione dei giovani talenti. Dal cinema al fumetto fino alle arti performative desideriamo sostenere anche le trasformazioni positive nei territori e nelle comunità locali attraverso la forza espressiva della creatività, soprattutto delle nuove generazioni’, dichiara Anna Conti, Vicepresidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.

Oggi le sfide del settore sono importanti: i dati nazionali indicano che il 64% delle piccole realtà artistiche lamenta difficoltà economiche sistemiche e, tra i giovani autori, solo il 25% degli under 35 supera la soglia di povertà. In questo contesto, un supporto al settore e alle forme artistiche emergenti diventa uno strumento per far fiorire diverse forme artistiche presenti nel nostro Paese.

Dal ‘Laguna Film Lab’ di ZaLab ETS, che crea un ponte tra giovani filmmaker under 35 e la Mostra del Cinema di Venezia a ‘FR*CINEMA’ di Arcigay Roma Gruppo Ora, la rassegna che sostiene la cultura LGBTQ+. Da ‘Milk (r)evolution’ di Comunica Sociale, che utilizza la street art e le arti visive per la rigenerazione urbana nell’area di Napoli fino a ‘A occhi aperti’ di Hamelin, il festival che impiega il fumetto come strumento di riflessione sul presente e ‘La città come Palcoscenico’ dell’Accademia Teatro alla Scala che trasformerà i suoni di Milano in un paesaggio sonoro immersivo: questi alcuni dei progetti promossi grazie ai fondi 8×1000 della Soka Gakkai Italiana per un mondo culturale inclusivo e senza discriminazioni.

IL PROGETTO ‘LAGUNA FILM LAB’ PER GIOVANI REGISTI, CON ANDREA SEGRE Laguna Film Lab è una residenza artistica dedicata a registi under 35 organizzata da ZaLab ETS a Chioggia e si pone il duplice obiettivo di realizzare cortometraggi di cinema del reale nel contesto della laguna veneziana e promuovere un accesso concreto ai più giovani al cinema d’autore.

L’edizione 2025, realizzata grazie ai fondi 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, ha registrato 150 candidature da Italia ed estero, selezionando 5 giovani autori che hanno lavorato affiancati da assistenti under 25 del territorio. Durante la residenza hanno ricevuto tutoraggio personalizzato e partecipato a masterclass con professionisti del calibro del regista Andrea Segre, socio fondatore di ZaLab. Un percorso di prestigio che è culminato con la presentazione in anteprima dei lavori degli artisti alla 22ª edizione delle Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia, con proiezioni successive nei cinema delle maggiori città italiane.

FR*CINEMA PORTA IN SCENA IL MONDO LGBTQ+ E SOSTIENE GIOVANI FILMMAKERS FR*CINEMA è una rassegna cinematografica sostenuta grazie ai fondi dell’8×1000 della Soka Gakkai Italiana (edizione 2025) e promossa da Arcigay Roma Gruppo Ora e Cinema Troisi per valorizzare la produzione culturale LGBTQ+, creando uno spazio di visibilità e riappropriazione culturale nel cuore di Roma.

Il progetto si articola in tre pilastri complementari con l’ambizione di contribuire alla costruzione di un ecosistema completo che coniuga visibilità culturale, sostegno economico diretto e accessibilità alla formazione specialistica.

Il primo pilastro è la rassegna vera e propria, curata dall’attivista e attore Pietro Turano (Skam Italia) insieme ad Arcigay Roma, conclusa lo scorso 6 giugno con talk dedicati alla letteratura e all’autorialità queer. Il secondo pilastro è una competizione che sostiene concretamente i giovani filmmaker: l’edizione 2025 ha registrato oltre 450 candidature al concorso per soggetti di cortometraggi inediti. Al cortometraggio vincitore, ‘If These Dunes Could Talk’ di Tatiana Ivensen e Gian Luca Catalfamo, è andato un premio di 15.000 euro per la produzione, più un anno di abbonamento MUBI per il team, proiezione al Cinema Troisi, consulenza EcoMuvi e una giornata in teatro di posa.

Non ultimi, i percorsi formativi gratuiti con professionisti del cinema e della cultura: nati inizialmente per i partecipanti al concorso, i workshop sono stati ampliati con 50 posti extra per altri giovani artisti under 35.

DAL 19 AL 23 NOVEMBRE TORNA IL FESTIVAL ‘A OCCHI APERTI’ CON STUDENTI E ARTISTI UNDER 30 ‘A occhi aperti. Disegnare il contemporaneo’ è un festival organizzato da Hamelin, associazione con sede a Bologna che si occupa di educazione alla lettura, che utilizza il fumetto non solo come forma d’arte, ma come strumento per interpretare e discutere i temi cruciali della contemporaneità.

Nato nel 2022 come evoluzione dello storico BilBOlBul Festival Internazionale di Fumetto, ogni edizione affronta una questione urgente del presente coinvolgendo le nuove generazioni di artisti. L’edizione 2025, in programma a Bologna dal 19 al 23 novembre con il tema ‘mondi accanto’, esplora le relazioni tra corpo, ambiente e paesaggio attraverso incontri, mostre, workshop e corsi di alfabetizzazione ai linguaggi visivi.

Il progetto, realizzato grazie ai fondi 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, coinvolge attivamente studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e artisti under 30 in un programma che include masterclass con autori e studiosi internazionali, sessioni di portfolio review per giovani talenti, mostre diffuse in città, percorsi laboratoriali nelle scuole e bibliografie tematiche per avvicinare gli adolescenti al fumetto.

L’ARTE RIGENERATIVA È GIOVANE: MILK (R)EVOLUTION CONTRO IL DEGRADO URBANO DI NAPOLI Nel Nord di Napoli, l’area più cementificata d’Italia , mancano spazi verdi e luoghi di socialità sicuri che favoriscano l’incontro tra diversi gruppi sociali. Numerose aree dismesse attendono di essere restituite alla cittadinanza. È in questo contesto che nasce Milk (r)evolution di Comunica Sociale, il progetto sostenuto dall’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai che utilizza le arti visive come strumento di rigenerazione urbana e inclusione sociale. Un modello, quello adottato dal progetto, che vuole invertire il triste primato di non-partecipazione culturale dei giovani nel Sud Italia (68%, dati ISTAT), rigenerando spazi urbani in luoghi di creatività condivisa e offrendo ai giovani artisti competenze tecniche e opportunità professionali concrete.

L’iniziativa si sviluppa in tre fasi. La prima consisteva in una call for artists regionale che ha selezionato 4 artisti under 35 specializzati in serigrafia, street art, graphic novel e fotografia per sviluppare opere che affrontano le criticità del territorio. Nel secondo step, gli artisti selezionati insieme al collettivo di Milk sono chiamati ad organizzare workshop gratuiti per giovani dai 18 ai 25 anni basati sulla metodologia LTTA (Learning Through the Arts).

Ad oggi sono stati realizzati quattro workshop (‘Tecnica fotografica’, ‘Storytelling disegnato’, ‘Character design’, ‘Lab di serigrafia’) mentre dal ell20 al 24 ottobre si terrà la masterclass gratuita dedicata ai ‘Calligraffiti’. A conclusione del progetto, si terrà un Hackathon dell’arte con l’obiettivo di introdurre i giovani artisti al mondo imprenditoriale, garantendo continuità e sostenibilità economica ai loro progetti creativi.

‘LA CITTÀ COME PALCOSCENICO’, MOSTRA SONORA DELL’ACCADEMIA DELLA SCALA (24-26 OTTOBRE) Dal 24 al 26 ottobre, presso La Capsula delle musicROOMS di BASE Milano, l’Accademia Teatro alla Scala presenterà ‘La città come palcoscenico’, il project work conclusivo della ventesima edizione del corso di Tecnologia del Suono, reso possibile dal sostegno dei fondi dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.

L’installazione multimediale renderà omaggio a Luciano Berio nel centenario della nascita e ai 70 anni dello Studio di Fonologia Musicale RAI di Milano, trasformando i rumori quotidiani della città in un paesaggio sonoro immersivo che si fonde con l’esecuzione dal vivo di due Sequenze del compositore. L’esperienza immersiva completa sarà presentata giovedì 24 ottobre alle ore 20:30 con diretta streaming sul canale YouTube dell’Accademia e replicata sabato 25 e domenica 26 ottobre alle ore 18:00 (accesso limitato, prenotazione obbligatoria). Nei giorni di replica, La Capsula e lo spazio espositivo saranno aperti al pubblico con accesso libero dalle 15:00 alle 17:30. QUI PER PRENOTARSI.

L’IMPEGNO DELLA SOKA GAKKAI ITALIANA: TRADURRE L’8X1000 IN PACE, EDUCAZIONE E CULTURA Pace, cultura e educazione: sono questi i valori fondanti la Soka Gakkai Italiana, una bussola valoriale che si riflette nelle principali aree di intervento dell’Istituto (Diritti Umani, Educazione, Ambiente, Cultura) e che coltiva un cambiamento positivo per un futuro sostenibile. Ecco perché, dal 2020 ad oggi, la Soka Gakkai Italiana attraverso i fondi dell’8×1000 ha promosso oltre 125 progetti di sostegno sociale, educativo, ambientale e culturale in tutta Italia, con un investimento complessivo di oltre 28,7 milioni di euro. Un impegno per realizzare una visione del mondo fondata sull’umanesimo buddista come principio ispiratore, sostenuto concretamente grazie a coloro che scelgono di destinare alla Soka Gakkai Italiana il proprio 8×1000.

Miss Mamma Sorriso torna col nuovo brano "La Luna nera"

Milano, 22 ott. (askanews) – Dopo il grande successo di “Lello il Pipistrello” e di “Girotondo dance” che in pochissimo tempo ha superato il milione di views su YouTube, Miss Mamma Sorriso, una delle mamme più amate e seguite d’Italia, pioniera su TikTok con oltre 4,5 milioni di followers complessivi sui vari canali social, torna in musica con un nuovo attesissimo brano, “La Luna nera” per festeggiare Halloween insieme a tutti i suoi bambini. Il brano è incluso all’interno di un ampio e nuovo progetto di edutainment dedicato al mondo kids e alle loro famiglie in cui Miss Mamma Sorriso attraverso il suo omonimo e nuovo canale YouTube https://www.youtube.com/@missmammasorriso-official interagirà con contenuti unici ed esclusivi in cui la componente educativa si unisce all’intrattenimento e non solo con format innovativi, originali e sorprendenti.

Considerata come una delle mamme più seguite, amate e social d’Italia Miss Mamma sorriso al secolo Vanessa Padovani è un fenomeno tutto italiano, la sua è una storia unica e allo stesso semplice che in pochissimo tempo è riuscita a conquistare l’affetto del grande pubblico dei social, diventando un vero e proprio punto di riferimento grazie alla spontaneità disarmante dei contenuti che nella quotidianità condivide con la sua enorme e fidelizzata community.

Semplice, sorridente e genuina Vanessa, mamma di quattro figli, tre maschi e una femmina, in questo nuovo progetto guiderà pertanto i suoi amati bambini, ma anche i genitori e le loro famiglie, in attività sempre innovative, stimolanti e divertenti attraverso nuovi format video che saranno disponibili sul suo canale YouTube e su tutte le principali piattaforme digitali.

“Il mio nuovo progetto – dichiara Vanessa Padovani – arriva in seguito ad una passione che mi porto dentro da tanti anni: il mondo dei bambini, in particolare della prima infanzia. Ho sempre sognato di dedicarmi ad un progetto che potesse essere educativo e allo stesso tempo creativo e musicale, perché credo fortemente che l’apprendimento, se accompagnato dal gioco e dalla musica, diventi non solo più efficace, ma anche più divertente. Io sono una persona molto positiva, giocosa e festosa: amo ridere, scherzare, inventare cose nuove. Questo progetto mi permette finalmente di unire il lato educativo a quello ludico e musicale, un progetto che mi rappresenta a pieno e che rispecchia i miei valori. Grazie a questo canale voglio essere una sorta di ponte tra divertimento e insegnamento, dando ai bambini la possibilità di imparare nuove parole, scoprire piccoli valori e crescere con messaggi positivi… sempre con il sorriso”

Attraverso il suo nuovo canale Miss Mamma Sorriso ha così maturato una nuova consapevolezza di sé, della sua innata sensibilità e del suo naturale percorso in cui l’obiettivo è intrattenere trasmettendo al contempo messaggi belli e positivi grazie anche alla musica. La nuova canzone “La luna nera”, la cui produzione, come tutti i brani musicali di Vanessa, è curata dal noto producer Paolo Ortelli, affronta il tema della paura ed è inserita all’interno del nuovo format video di intrattenimento educativo tra giochi, parole, nuove attività sensoriali e musicali per questo Halloween 2025.

“Con La Luna Nera – prosegue Vanessa – affrontiamo il tema della paura in chiave leggera e rassicurante, legandola al contesto dell’autunno e di Halloween. I bambini impareranno nuove parole, giocheranno, canteranno e soprattutto scopriranno che non c’è nulla di cui spaventarsi, perché anche le cose misteriose possono essere viste con occhi di festa, allegria e curiosità. Il messaggio che intendo trasmettere è che la paura si può trasformare in gioco e conoscenza, e che ognuno di noi può trovare la propria “luce” anche nei momenti più bui.”

Ucraina, Zelensky: congelare le linee del fronte è un buon compromesso

Roma, 22 ott. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l’appello del presidente statunitense Donald Trump a Ucraina e Russia di congelare le attuali linee del fronte è “un buon compromesso”. Lo riportano Reuters e Afp.

Trump, ha spiegato Zelensky nel corso della sua visita di oggi in Norvegia, ha proposto di “restare dove restiamo e iniziare il dialogo. Penso che sia un buon compromesso, ma non sono sicuro che Putin lo sosterrà, e l’ho detto al presidente”.

Fastweb: risolto il disservizio sulla rete fissa

Roma, 22 ott. (askanews) – Risolto disservizio che ha interessato la rete fissa Fastweb questa mattina. Lo rende noto la società Fastweb-Vodafone.

“L’evento è stato causato da un problema di risoluzione Dns, che ha temporaneamente impedito l’accesso ad alcuni servizi e siti web. I tecnici si sono attivati tempestivamente per la risoluzione del problema mettendo in campo tutte le misure di mitigazione necessarie per ripristinare la piena operatività”.

“Già alle 14, la maggior parte dei clienti aveva visto i propri servizi di connettività fissa tornare a funzionare regolarmente. Una parte limitata dei sistemi interni ha richiesto interventi aggiuntivi, ora in fase di completamento”.

Fastweb, si legge nella nota della società, “si scusa per il disagio arrecato e conferma il proprio impegno nel garantire la massima affidabilità e continuità dei servizi”.

Gaza, il Jihad islamico accetta integralmente l’intesa di Sharm el-Sheikh

Roma, 22 ott. (askanews) – La Jihad islamica palestinese ha annunciato di “accettare integralmente” l’accordo di cessate il fuoco raggiunto a Sharm el-Sheikh.

In un comunicato, la branca militare del movimento ha dichiarato che “centinaia di combattenti sono stati uccisi durante la guerra con Israele”, ma ha confermato l’adesione all’intesa.

“Valuteremo il livello di rispetto da parte di Israele sul terreno e manterremo il nostro impegno nella stessa misura”, ha affermato un portavoce del gruppo.

A Roma "Movie Icons", in mostra oggetti originali da set di Hollywood

Roma, 22 ott. (askanews) – Più di 100 oggetti originali di scena, costumi e memorabilia, provenienti dai set cinematografici hollywoodiani, sono i protagonisti della mostra Movie Icons – dal 22 ottobre 2025 al 3 Maggio 2026 al WeGil, polo culturale della Regione Lazio a Roma – promossa dalla Regione Lazio in collaborazione con LAZIOcrea, Museo Nazionale del Cinema di Torino e Theatrum Mundi.

La mostra sbarca nella Capitale, dopo lo straordinario successo ottenuto a Torino, dove quasi 500mila visitatori hanno affollato per mesi il Museo Nazionale del Cinema, alla Mole Antonelliana.

Movie Icons è un itinerario che percorre e attraversa il cinema; dalla piuma di Forrest Gump alla bacchetta magica di Harry Potter, dal casco degli Stormtrooper di Guerre stellari fino alla pallottola di Matrix: sono questi solo alcuni degli oggetti di scena originali che si potranno ammirare al WeGil e che hanno plasmato l’immaginario cinematografico negli ultimi 40 anni.

Movie Icons è un tragitto che passa attraverso il cinema hollywoodiano, fatto di oggetti di scena utilizzati e provenienti dai set di alcuni fra i più grandi e popolari successi, la cui forza evocativa, l’iconicità, sono in grado di suscitare quelle emozioni come solo i film sanno trasmettere.

Dal caschetto di Jurassic Park, al leggendario costume di Leonardo delle Tartarughe Ninja, a quelli di Batman e dei tanti supereroi Marvel, alle futuribili spade laser della saga di Guerre Stellari, al temibile guanto di Freddy Krueger, ai costumi di Man in black, La Cosa, Armageddon, Robocop e Io Robot, passando per le maschere di film horror o per i caschi degli Avengers, i guantoni di Rocky, il martello di Thor, la pallottola di “Matrix”, il visore VR di “Ready Player One”.

E, ancora, il sogno di Hugo Cabret, la magia della bacchetta di Harry Potter, la paura con “Lo squalo”.

Movie Icons non è una semplice catalogazione di oggetti dei principali cult movie degli ultimi decenni, ma è un’escursione tra i generi cinematografici, attraverso pezzi originali iconici e costumi, per dare vita a una stratificazione di racconti: dalla semplice memoria del film e della sua storia, fino al backstage e alle diverse professioni del cinema.

Di qui l’importanza di tornare agli oggetti tangibili e a una riflessione sul collezionismo e sulla sua evoluzione. Come è cambiato, dunque, l’intero settore con lo sviluppo della tecnologia e l’introduzione del virtuale e del digitale, e quanto diventa rilevante studiare questo cammino, per comprendere l’importanza di riappropriarci della fisicità dell’oggetto, della sua realizzazione, perché divenga parte concreta di un immaginario: la finalità di Movie Icons è di sostenere questo viaggio, attraverso gli oggetti e i costumi originali di scena, per conservare e attrarre, nello stesso tempo, le giovani generazioni e consentire loro di entrare in questo mondo e nella sua storia.

La mostra è resa accessibile grazie ai pannelli multisensoriali disposti lungo il percorso espositivo, con una selezione di oggetti di scena realizzati in rappresentazioni visivo-tattili in rilievo trasparente, completi di didascalie in Braille. La descrizione audio è in italiano/inglese e font easy reading ad alta leggibilità.

Il progetto per la mostra accessibile è a cura del Museo Nazionale del Cinema di Torino e di Tactile Vision Lab (Torino). La mostra sarà aperta tutti i giorni, dalle 10 alle 19.

La manovra è stata "bollinata", ecco cosa è cambiato rispetto alla bozza

Roma, 22 ott. (askanews) – “Il disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2026 e bilancio pluriennale è stato bollinato dalla Ragioneria di Stato e inviato dal Mef alla Presidenza del Consiglio dei ministri”. Lo rende noto il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel testo bollinato del disegno di legge di bilancio, trasmesso a Palazzo Chigi, salta l’aumento dell’aliquota sugli affitti brevi dal 21% al 26% sul primo immobile. L’aliquota sul primo immobile resta quindi ridotta al 21% a condizione però che l’immobile non sia affittato “tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o tramite soggetti che gestiscono portali telematici”. Il taglio al fondo per il cinema e l’audiovisivo è confermato ma viene ridotto di 40 milioni di euro. E’ quanto emerge dalla bozza bollinata del disegno di legge di bilancio inviata a Palazzo Chigi.

Il fondo, che aveva una dotazione minima di 700 milioni l’anno, viene ridotto a 550 milioni di euro per l’anno 2026 (erano 510 nella prima bozza) e a 500 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027 (dai 460 milioni della prima bozza).

La stretta sulla deducibilità degli interessi passivi diventa provvisoria, con un decalage graduale fino al periodo d’imposta successivo al 2028. Il taglio dal 100% al 96% sarà efficace solo per il periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2025. Poi scenderà progressivamente di un punto l’anno fino al 99% per il periodo d’imposta successivo al 2028. La deduzione tornerà poi piena.

Israele: alla Knesset passa il voto preliminare per l’annessione della Cisgiordania

Roma, 22 ott. (askanews) – La Knesset, parlamento israeliano, ha approvato in votazione preliminare una proposta di legge per estendere la sovranità israeliana alla Cisgiordania.

La misura, presentata dal deputato Avi Maoz del partito di estrema destra Noam, ha ottenuto 25 voti a favore e 24 contrari. Si tratta della fase preliminare prima delle tre votazioni necessarie per diventare legge.

Il Parlamento israeliano ha inoltre approvato una seconda proposta, avanzata dal deputato Avigdor Lieberman del partito Yisrael Beiteinu, per applicare la sovranità israeliana all’insediamento di Ma’ale Adumim, nei pressi di Gerusalemme. Il testo è stato approvato con 32 voti favorevoli e 9 contrari.

Su TimVision debutta ‘TIM New Music Night’ con Tiziano Ferro

Milano, 22 ott. (askanews) – Domani su TimVision debutta in esclusiva ‘TIM New Music Night’, il nuovo format musicale che accende i riflettori sui party di release, solitamente riservati agli addetti ai lavori, degli artisti più amati in Italia. Primo appuntamento con Tiziano Ferro, protagonista della serata-evento in programma a Milano, che sarà disponibile sulla piattaforma dalle ore 23:00. L’artista si esibirà dal vivo con alcuni brani inediti tratti dal suo nuovo album ‘Sono un grande’, in uscita il giorno successivo per Sugar Music, tra cui ‘Cuore rotto’, singolo che ha dato il via al nuovo progetto discografico, stabile dal debutto ai primi posti della classifica dei brani più trasmessi dalle radio italiane, e ‘Fingo&Spingo’, il nuovo singolo da venerdì in radio.

Un’esperienza unica che darà la possibilità ai fan dell’artista di assistere a questo evento esclusivo e alcuni fortunati clienti TIM, vincitori del concorso dedicato, avranno la straordinaria opportunità di partecipare dal vivo al party. Un nuovo format che guarda al futuro della musica live e che arricchisce l’offerta di intrattenimento di TimVision, la piattaforma streaming che si distingue come l’aggregatore di contenuti più completo sul mercato italiano, con un accesso semplificato e conveniente a un catalogo di film, serie TV, cartoni, anche in anteprima esclusiva, a tutti gli show di discovery+ e ai grandi eventi sportivi di Eurosport, oltre agli Originals e ai tanti contenuti proposti dalle più grandi piattaforme globali: Disney+, Netflix, DAZN, Amazon Prime, Apple TV+ e molte altre.

Terna, a Piombino nuovi dissuasori a tutela avifauna

Roma, 22 ott. (askanews) – Approccio sostenibile e lavoro nella realizzazione di infrastrutture che tengano conto del capitale naturale e culturale del Paese, del quale la biodiversit rappresenta una componente essenziale, un vero e proprio stakeholder da tutelare.

E’ l’impegno di Terna, la societ guidata da Giuseppina di Foggia, che si traduce in una serie di iniziative concrete, volte a garantire la convivenza tra la biodiversit e le infrastrutture elettriche che insistono sul territorio. La presenza di linee, infatti, pu costituire un’opportunit per l’ecosistema, soprattutto nelle zone a coltura intensiva.

Un’iniziativa che Terna mette in atto nell’ambito delle attivit dedicate alla tutela dell’avifauna quella dell’installazione sulle proprie funi di guardia dei dissuasori, spirali plastiche che rendono pi evidenti le linee, evitando il rischio di collisione.

Nelle scorse settimane, questa attivit stata effettuata sulle linee elettriche che attraversano l’oasi WWF “Orti Bottagone”, in provincia di Piombino (Toscana), un’area di particolare rilevanza naturalistica. Il personale qualificato si occupato, anche attraverso l’utilizzo di particolari carrozzini che “scorrono” sui conduttori, della rimozione degli esistenti dispositivi risalenti al 2000 e della successiva installazione di circa 500 nuovi dissuasori, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza dell’area di volo per le numerose specie protette di uccelli che vivono nella zona. Tali dispositivi, di colorazione rossa e bianca, fissati sui cavi elettrici a una distanza di 20 metri l’uno dall’altro, producono un effetto visivo e sonoro tale da dissuadere i volatili dall’avvicinamento alla linea.

Le attivit di installazione sulle linee sono state svolte in coordinamento con il personale del WWF, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente circostante a tutela degli uccelli migratori e stanziali che abitano l’oasi.

Attualmente in Toscana, Terna ha installato oltre 2400 dissuasori lungo le proprie linee elettriche ad alta tensione. Complessivamente a livello infrastrutturale il Piano di Sviluppo 2025-2034 di Terna prevede per la Toscana, avendo in regione oltre 5.600 km di linee in alta e altissima tensione e 55 stazioni elettriche, un investimento di circa 2 miliardi di euro nei prossimi 10 anni. Tra opere principali SA.CO.I.3 e collegamenti HVDC Milano – Montalto e Central Link, entrambi parte del progetto Hypergrid.

Padel, FIP Euro Padel Cup: l’Italia femminile vola in semifinale

Roma, 22 ott. (askanews) – Sarà ancora “superclasico” Italia-Francia, proprio come agli Europei del 2024. Un anno dopo la semifinale di Cagliari vinta dalle azzurre, che poi portò all’argento contro la Spagna, alla FIP Euro Padel Cup in corso in Andalusia andrà nuovamente in scena una dei duelli più equilibrati del torneo. E anche se stavolta in palio non c’è la finale, il risultato sarà determinante per il primo posto nel gruppo B e per evitare proprio l’incrocio con la Spagna – al comando del gruppo A – nella semifinale di venerdì.

Nel frattempo, l’Italpadel al femminile si gode un’altra vittoria a La Linea de la Concepcion, con il tie vinto stavolta sulla Gran Bretagna. Ad aprire i giochi nella mattinata in Plaza de Toros sono state Chiara Pappacena e Giulia Sussarello (6-1 6-0 su Tordoff/Jackson), seguite da Carolina Orsi ed Emily Stellato (6-0 6-3 su Norton/Gibson). Proprio Stellato, una delle veterane del gruppo, ha raccontato l’emozione di vivere il quarto Europeo in carriera: “Continuerò a dare il massimo e a far parte di questa squadra – ha detto al sito ufficiale della FITP -. Il gruppo è bellissimo e con le altre faccio un po’ la sorella maggiore”.

A chiudere la giornata delle azzurre sono state invece Martina Parmigiani e Giulia Dal Pozzo, quest’ultima classe 2005 e alla prima convocazione con la Nazionale maggiore: “E’ un’emozione inspiegabile. Sapere di andare a giocare un Europeo e indossare la maglia azzurra è una sensazione veramente indescrivibile. Sono orgogliosa del percorso che ho fatto per arrivare fino a qui”. La festa per il successo nel Day2 durerà poco, visto l’impegno di domani. Anche le “Bleues” finora sono state impeccabili, prima con il successo sulla Gran Bretagna e poi con quello di oggi sulla Germania. Una sfida speciale anche perché a La Linea sono presenti tutte le giocatrici che lo scorso anno scesero in campo a Cagliari, con le azzurre che poi si aggiudicarono il “tie” per 2-1: Stellato, Casali, Orsi, Sussarello, Pappacena e Marchetti per l’Italia; Poithier, Soubrie, Collombon, Godallier, Touly e Ginier per la Francia.

Italia-Belgio, conclusa la visita di Stato di Mattarella

Bruges, 22 ott. (askanews) – Si conclude la Visita di Stato nel Regno del Belgio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Dopo gli impegni a Bruxelles e a Marcinelle dei giorni scorsi, il Capo dello Stato oggi ha visitato Bruges, tappa finale del suo viaggio.

Nella città fiamminga, Mattarella ha raggiunto la Residenza del Governatore delle Fiandre Occidentali, dove è stato accolto dal Governatore, Carl Decaluwé, che gli ha rivolto un discorso di benvenuto, e dal Sindaco di Bruges, Dirk De Fauw.

Al termine dell’incontro, il Presidente ha fatto visita al Municipio, per poi raggiungere l’aeroporto di Ostenda-Bruges per far rientro a Roma nel primo pomeriggio.

Ue, Meloni: sinistra ci ha portato a infrazione, noi ne usciamo

Roma, 22 ott. (askanews) – “Dire che questo governo ha portato il Paese in procedura di infrazione è una mistificazione”, “durante il Covid sono state sospese le regole del Patto di stabilità” e in Italia la flessibilità “è stata utilizzata per sprechi di ogni genere, dalle mascherine acquistate cinque volte il prezzo, ai monopattini ai banchi a rotelle e compagnia cantante”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica in Senato.

“Quando sono tornate le regole del patto di stabilità ci siamo trovati in procedura di infrazione e dopo tre anni stiamo uscendo da quella procedura di infrazione nel quale la sinistra ci ha portato”, ha aggiunto.

Ranucci, Piantedosi: ferma condanna per l’atto gravissimo, vigliacco e criminale

Roma, 22 ott. (askanews) – “Prima di entrare nel merito di quanto avvenuto, consentitemi di esprimere, anche in questa sede, la piena solidarietà, mia e di tutto il Governo, a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia. Ribadisco la ferma condanna per l’atto vigliacco e criminale che ha subito e che rappresenta un attacco non solo alla persona, ma alla libertà di stampa e ai valori fondamentali della nostra democrazia”. Lo ha detto il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, aprendo il suo intervento alla Camera riguardo l’attentato subito dal giornalista Sigrfido Ranucci nei giorni scorsi. “Chi utilizza questo grave atto intimidatorio per adombrare una qualche responsabilità del Governo offende la verità e le istituzioni, con scarso senso dello Stato”. “Segnalo che lo stesso Sigfrido Ranucci ha tenuto un comportamento di grande responsabilità e ha fatto dichiarazioni estremamente equilibrate, lontane da ogni ricostruzione dietrologica”. Il ministro ha poi detto che “la libertà di stampa è di vitale importanza per la democrazia e la sua difesa richiede, oltre ad azioni concrete come quelle poste in essere da Forze di polizia e Autorità giudiziaria, l’impegno assiduo da parte delle istituzioni e della società civile”. “In questo senso – ha proseguito il ministro – sarebbe auspicabile, a beneficio dell’intera collettività nazionale, che il tema della tutela della libertà di stampa, proprio per il suo ruolo fondante dei sistemi democratico-liberali, non scadesse a strumento di grossolana propaganda partitica”.

Insomma “garantire ai cittadini il più ampio accesso alle informazioni sulle questioni di interesse collettivo, anche in un’aspra dialettica culturale, non può essere mai una questione divisiva, ma deve unire e richiamare tutti a un maggiore e più profondo senso di responsabilità perché anche dalla libertà di informazione dipende la tutela dei diritti fondamentali e la qualità della nostra democrazia”.

Ue, Meloni: no a voto a maggioranza, tutelo interessi nazionali

Milano, 22 ott. (askanews) – “Non sono favorevole ad allargare il voto a maggioranza all’interno delle istituzioni europee: sarebbe utile per l’Ucraina ma varrebbe anche su molti altri temi e su molti altri temi le posizioni della maggioranza potrebbero essere abbastanza distanti dalle nostre e dai nostri interessi nazionali e la mia priorità rimane difendere gli interessi nazionali italiani”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo in Senato in replica al dibattito seguito alle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue. Dunque, ha risposto alla senatrice Pd Rojc, “non intendo formulare la proposta di revisione dei trattati per allargare il voto a maggioranza in luogo dell’unanimità”.

Ue, Meloni: io lavoro per Occidente, senza legame con Usa problemi

Roma, 22 ott. (askanews) – “Il presidente Monti mi diceva ‘utilizzi la sua autorevolezza per convincere Trump che l’Europa non è un demone’. Ora, Trump è leader che come molti altri lavora guardando al suo interesse nazionale. Questo ci porta a non essere a volte d’accordo con alcune sue scelte. Ma non credo si possa dire che considera l’Europa un demone”, per quanto riguarda lastessa questione dei dazi, “diversi altri presidenti hanno agito in senso protezionistico come Biden che durante i due anni precedenti ha avviato l’inflaction riduction act’ e ha favorito l’industria americana a discapito di quella europeo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica in Senato.

“L’accordo su dazi non era la mia soluzione ma come si è configurato è migliore di quello che avremmo potuto ottenere e per questo io mi sono spesa. Io ho già utilizzato la mia autorevolezza non tanto per difendere l’Europa”, “io lavoro per l’Occidente perché l’occidente è forte insieme e uso la mia autorevolezza per rafforzare un legame con gli Usa senza il quale noi comunque avremmo dei problemi e li avremmo perché l’Europa spesso non ha fatto la sua parte e questo ci pone in una situazione di debolezza”.

Tennis, Sinner e Alcaraz, esibizione a Seul a gennaio

Roma, 22 ott. (askanews) – Jannik Sinner e Carlos Alcaraz giocheranno un match di esibizione alla Incheon Inspire Arena di Seul il 10 gennaio 2026. A riportare la notizia è il quotidiano sudcoreano Chosun Daily, con i due tennisti che si sfideranno in preparazione agli Australian Open 2026, al via il 18 gennaio. Il numero due al mondo ha confermato la sua partecipazione con un post sui social: “Ci vediamo in Corea”, ha scritto Sinner. Post simile pubblicato anche da Alcaraz. Quello di gennaio non sarà il primo match di esibizione che si svolgerà a Seul: nel 2007, infatti, ad affrontarsi furono Federer e Sampras.

Tlc, problemi sulla rete internet in varie città in Italia

Roma, 22 ott. (askanews) – Diffusi problemi sulla rete Internet fissa questa mattina segnalate dagli utenti di diversi gestori in Italia. Le difficoltà sono iniziate attorno alle 10 e coinvolgono la maggior parte dei gruppi di telecomunicazioni, secondo il portale specialistico Downdetector (del gruppo Ookla), tra cui Fastweb, Vodafone, Tim, Wind Tre e Iliad.

Con un comunicato, Vodafone ha conferma che “è in corso un disservizio temporaneo su rete fissa”. Problemi su wi-fi e rete fissa di Fastweb hanno riguardato diverse città d’Italia.

L’azienda comunica che “i tecnici sono al lavoro per ripristinare i servizi nel minor tempo possibile. Fastweb + Vodafone si scusa con i clienti coinvolti e provvederà ad aggiornare tempestivamente sull’avanzamento dei lavori”.