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La Voce del Popolo | Da Paese leader a soggetto capriccioso

Il mondo ha perso il suo principio ordinatore. E cioè, gli Stati Uniti d’America. Un Paese che ha fatto i suoi errori e dato luogo a certe sue esagerazioni, certo. Ma che non aveva mai smarrito il senso della sua leadership globale. Né al tempo della guerra fredda né subito dopo. Ora, invece, la presidenza Trump trasforma il primato geopolitico americano in una sorta di happening.

C’è sempre una certa prepotenza, aumentata in dosi massicce. Ma non c’è più quel pensiero globale, quella responsabilità diffusa che induceva gli inquilini della Casa Bianca, quale che fosse il loro partito, a farsi carico di un equilibrio più grande di loro. Così, il paese leader diventa un soggetto politico capriccioso, lunatico e imprevedibile. Ansioso di non assumere nessuna responsabilità. Intento a esercitare la sua guida nei modi più bizzarri. Disattento a ogni eco, a ogni domanda, a ogni sospetto che la sua conduzione degli affari globali ingenera presso altri popoli e altri paesi.

È per questo che ogni crisi può deflagrare. Dato che l’ordine americano, se possiamo chiamarlo così, aveva certe sue arbitrarietà e prepotenze. Ma poi si faceva carico della ricerca (almeno la ricerca) di un equilibrio tra i torti e le ragioni, e tra i mille interessi in conflitto.

Ora, invece, l’America dei nostri giorni viene decifrata scrutando segnali di fumo. Tra i quali non sappiamo più riconoscere il nostro destino.

È paradossale che questa crisi della leadership a stelle e strisce avvenga in presenza del primo Pontefice nato in quel territorio. Paradossale, ma anche forse consolatorio per quanti cercano una luce nel buio di questi giorni.

Fonte: La Voce del Popolo – 19 giugno 2025

Articolo qui riproposto per gentile concessione del direttore del settimanale della Diocesi di Brescia.

La declinazione al futuro del popolarismo: una riflessione necessaria

Le premesse politiche e culturali

Nel dibattito sul futuro della cultura politica del Popolarismo in Italia, sviluppatosi sul Domaniditalia anche dopo il documento firmato da Fioroni e D’Ubaldo, sono emersi alcuni punti importanti di discussione. Provo a dire al riguardo la mia opinione.

Parto dai due punti che ritengo i più facili.

Primo. Una rinnovata presenza del Popolarismo in Italia non può nascere dalla aspirazione ad esercitare un ruolo di “moderazione” della Destra al potere, sulla scorta del motto: seguiamo il vento, ma da moderati.

Questa Destra può modernizzarsi; contenere più che nel passato le sue pulsioni più estremiste; contare su una leadership di indubbia capacità e scaltrezza come quella della Presidente Meloni. Tuttavia rimane intrinsecamente alternativa ai valori della nostra tradizione culturale e politica. Non è dunque in questo Campo che il Popolarismo può pensare di riorganizzarsi, se non accettando un suo irreversibile mutamento genetico.

Secondo. Il Popolarismo può rigenerarsi se si pensa ed agisce come soggetto politico autonomo. Dotato cioè di una sua specifica soggettività, che esista in quanto tale, a prescindere dai suoi eventuali alleati. Del resto, per allearsi occorre esistere.

Alcuni amici auspicano, partendo da questo principio, una presenza nazionale elettoralmente “a sé stante”. Ipotesi che può essere considerata, certo, però ove ne avesse ragionevolmente la forza e ove i sistemi elettorali ed il quadro politico lo consentissero. In questo momento, queste condizioni in Italia non mi paiono sussistere.

A meno di non voler fare solo “testimonianza”, si pone dunque la necessità di “abitare” un campo comunque coalizionale.

Osservo peraltro, con riferimento ai sistemi elettorali, che la questione delle alleanze (come emerge dalla storia delle esperienze popolari italiane, compresa quella della DC) varrebbe in ogni caso, prima o dopo il voto degli elettori che sia: Degasperi e Moro, per tutti, lo hanno indicato con chiarezza e talvolta con sofferta difficoltà. Della serie: il proporzionale puro non esime le forze politiche dalla necessità di dichiarare con sincera trasparenza programmi, visioni e potenziali alleati compatibili. Questo, al di là dei sistemi elettorali, fa parte integrante della Politica ed è cifra innata nella ricerca di un consenso consapevole e responsabile, non effimero e di breve momento.

L’autonomia dei Popolari e la questione del PD

Ci sono poi altri punti meno facili sui quali riflettere.

Primo. I Popolari hanno sempre testimoniato una “cultura della coalizione”, appunto. Ma essa non può certo tradursi nell’essere satelliti etero diretti da altri. Al di là dei rapporti di forza del momento, questo esige il riconoscimento e l’esercizio della dignità di soggetto politico autonomo. Una rinnovata presenza Popolare non può essere dunque una sorta di listarella vagamente civica, che faccia da semplice corollario, per puri fini elettorali, ai “Partiti” che invece abbiano la pretesa di costituire il “cuore politico” di una coalizione.

Secondo. La questione del PD e della sua natura originariamente ispirata ad una rappresentanza anche del filone popolare. Al riguardo, è inutile recriminare sul passato. Molti degli amici che oggi rivendicano uno spazio politico popolare autonomo, hanno condiviso, al tempo, la costruzione del PD.

Personalmente non ho mai condiviso la “reductio ad unum” delle culture politiche riformatrici del nostro Paese. Ho creduto e continuo a credere (col massimo rispetto di chi ha fatto questa scelta) che sia stato un errore. E non solo per la tradizione del Popolarismo.

Oggi il PD comunque esiste, anche con la sua componente minoritaria di origine popolare: ne va preso atto.

La ragione politica oggi prioritaria (sconfiggere questa Destra; ridare anima e forza alla Democrazia; costruire in prospettiva nuovi scenari di rappresentanza politica) richiede che i Popolari che non sono nel PD non fondino le proprie aspettative sulle congetture di scissione di quel partito, che peraltro non si scorgono all’orizzonte, se non limitatamente a qualche singola persona, ma si occupino di organizzare la “loro” presenza.

“Et et”, come si diceva un tempo. Chi è nel PD ed intende restarci, lavori per un nuovo bilanciamento riformista del suo partito. Chi non lo è lavori per costruire una nuova soggettività politica autonoma, rivolgendosi soprattutto a quella metà e più di italiani che non votano o votano a Destra perché non ritengono credibile la proposta di “questa” opposizione.

Terzo. Avere contezza dei tempi, delle fasi e delle componenti del percorso. Inutile e fuorviante, a mio parere, dividersi tra chi crede alla necessità di una urgente iniziativa politica e chi pensa invece che occorra ricostruire prima una rete di presenze sociali e comunitarie. Servono tutte e due le cose. La Politica, ci hanno insegnato i nostri Maestri, non prevede salti, ma processi ispirati – al tempo stesso – ad una visione di lungo periodo e ad una coraggiosa gestione del tempo che si vive, con gli strumenti e gli spazi che esso offre.

Quarto. Affrontare con laicità e – appunto – realismo, le prossime elezioni politiche nazionali. Ciò significa prendere atto che lo spazio politico ed elettorale potenziale per un “centro” che concorra a costruire una credibile alternativa a questa Destra non può esaurirsi oggi nello stretto perimetro del Popolarismo di ispirazione cristiana. Quest’ultimo deve essere certo riconoscibile (mettendo finalmente a fattor comune le molte esperienze locali e le molte start-up nazionali che lo propugnano) ma deve essere disponibile a partecipare alla costruzione di un’area politico-elettorale culturalmente plurale con altri interlocutori che condividano il medesimo posizionamento.

La sfida sarà, da un lato, la coesione e la credibile visibilità di un soggetto popolare e, dall’altro, la capacità di superare da parte di tutti la tendenza alla autoreferenzialità; la pretesa di leadership iper-personalizzate; la ricerca di specifiche “benedizioni” da parte del PD, col quale occorre invece un rapporto “adulto”.

Le sfide dei tempi e dei processi politici

Aggiungo: va evitato nel frattempo che nelle Regioni chiamate al voto prima delle elezioni politiche ci siano alleanze locali con la Destra. Anche laddove il PD, come in alcune realtà, dimostra freddezza se non ostilità al rapporto con le varie formazioni di ispirazione popolare. Dove non ci sono le condizioni di una alleanza, meglio piuttosto correre da soli, ma senza compromettere il futuro del progetto nazionale con accordi a Destra. La credibilità del progetto, in tal caso, verrebbe fortemente compromessa.

Quinto. Il Campo Largo così come sta venendo avanti. Non c’è dubbio che esiste un problema politico e programmatico al riguardo, non risolvibile con la troppo banale – benché per certi versi comprensibile – valutazione di tipo puramente matematico. Questo problema può essere in effetti assai grave soprattutto se il PD intende costruire il “cuore politico” della coalizione con le componenti più radicali o ambigue (come il M5S), senza porsi il problema del suo bilanciamento complessivo, sia in termini politici che programmatici, interni ed internazionali. E se, conseguentemente, ricerca al Centro satelliti di comodo, meglio se camuffati nel vago civismo e spezzettati e non “alleati politici” veri. Ovvio che su questo terreno molto dipende da noi, dalla nostra chiarezza politica e dal nostro “ubi consistam”.

Le prospettive per una nuova visione dei Popolari

Vedo, infine, due questioni di “sistema” sulle quali occorre in ogni caso una riflessione più approfondita.

La prima riguarda la necessità di pensare ad una “forma partito” innovativa e capace di rapportarsi alla condizione del nostro tempo. Nessuna nostalgia dei vecchi tempi può sostituire questo sforzo di innovazione, che deve esplorare a fondo le ragioni del distacco crescente tra cittadini e politica, nonché proporre strumenti di coinvolgimento dei singoli e delle componenti comunitarie assolutamente inediti. Lavoro faticoso ma non impossibile.

La seconda questione riguarda la “visione” Popolare. Non possiamo accontentarci di esibire la nostra importante storia o richiamarci ai principi primi della Dottrina Sociale della Chiesa. Il tempo che viviamo mette sotto stress tutte le “radici” storiche per come esse si sono incarnate nelle epoche precedenti, anche più vicine a noi. Queste radici possono evitare il rischio di isterilirsi in cimeli da museo solo se si ha il coraggio e la capacità di reinterpretarle nei paradigmi di oggi.

Perfino Papa Prevost, scegliendo il nome di Leone ed evocando così la “Rerum Novarum”, ha parlato della sfida centrale dell’Intelligenza Artificiale.

A maggior ragione, dunque, i Popolari, chiamati al loro compito sul piano di una laicità responsabile, non possono esimersi dal definire la propria idea originale sulle “cose nuove” del loro tempo, trovando così il loro spazio peculiare e creativo tra la crisi del pensiero tradizionale del “progressismo” – che fatica oggi a capire e a comunicare al popolo verso dove intende progredire – e le risposte pasticciate e demagogiche di una Destra che vuole “conservare”, ma fatica in realtà a capire cosa conservare e per questo agita ovunque la paura di un futuro che non sa immaginare.

In questo senso, i Popolari hanno ancora un senso nella politica se non sono per nulla “moderati”, ma esigenti ed inquieti costruttori di una nuova idea di società: in Italia, in Europa e nel contesto del disordine internazionale.

La politica estera non nasce dalla piazza

La politica estera, da sempre, è lo spartiacque decisivo che conferma, o meno, la credibilità di un Paese a livello europeo ed internazionale. E, soprattutto, è la leva decisiva che qualifica una coalizione o una alleanza politica e di governo di un Paese. Per non parlare, come ovvio e persino scontato ricordare, che sulla politica estera si gioca anche e soprattutto la postura e l’autorevolezza di una classe dirigente sul versante nazionale.

Ora, siamo tutti perfettamente consapevoli che viviamo in una stagione dominata da molteplici turbolenze e che vede mettere in progressiva e persino radicale discussione i postulati essenziali su cui si era poggiata la nostra tradizionale politica estera. A cominciare dalla poca tensione e cultura europeista presenti in molte forze politiche – soprattutto quelle di marca populista e demagogica come i 5 Stelle e la Lega di Salvini e nei partiti estremisti ed ideologici come quello del trio Fratoianni/Bonelli/Salis – e, soprattutto, con la crescente distanza nei confronti dei cosiddetti “valori occidentali”. Elemento, questo, sistematicamente rispedito al mittente dal “nuovo corso” del PD della Schlein.

Ed è proprio di fronte a questo scenario che si moltiplicano i dubbi e le perplessità sul futuro della nostra politica estera. Perché se l’attuale Ministro degli Esteri e la Presidente del Consiglio su questo versante riscuotono un sostanziale consenso a livello europeo ed internazionale, c’è da essere seriamente preoccupati di fronte all’organizzazione di manifestazioni di piazza che vengono promosse da alcune forze politiche della sinistra populista, ideologica e massimalista e supportate dal solito stuolo editoriale, giornalistico e televisivo.

Iniziative che, al di là della propaganda e delle solite parole d’ordine, hanno alcuni nemici chiari e ben definiti. Dalla radicale ostilità nei confronti degli Stati Uniti d’America, che si è ulteriormente rafforzata con l’elezione di Donald Trump, alla sostanziale criminalizzazione di Israele. Che va oltre l’odio comprensibile nei confronti del suo attuale governo. Dal poco se non nullo entusiasmo delle scelte politiche che sono state intraprese dai vari Paesi europei sul capitolo della difesa comune del Vecchio Continente, alla misteriosa simpatia – pur se non direttamente esplicitata – nei confronti del dittatore russo. Dal silenzio, sempre più imbarazzante, sulla spietata dittatura teocratica iraniana, alle perplessità sull’appoggio finanziario alla “resistenza” ucraina.

E, del resto, la manifestazione che si svolgerà domani a Roma raccoglie molte di queste sollecitazioni e di altre ancora che provengono dal vasto mondo associazionistico che appoggia concretamente queste formazioni politicamente estremiste e massimaliste.

Ora, ed è questo il punto politico di fondo, che si tratti di una sensibilità politica radicalmente alternativa rispetto a quella che è stata perseguita per 50 anni nella Prima Repubblica grazie al ruolo decisivo e determinante della Democrazia Cristiana non c’è alcun dubbio. Politica che è stata proseguita anche per molto tempo durante la cosiddetta Seconda Repubblica. Ma il dato che preoccupa, e che inquieta, è se queste forze politiche dovessero un domani approdare al Governo.

Per dirla in termini più chiari: quale sarebbe il progetto di politica estera che sarebbe concretamente perseguito? Quali sarebbero i Paesi con cui ci si allea a livello internazionale? Quale sarebbe lo scudo internazionale a cui aggrapparsi in un contesto mondiale dominato dai rapporti di forza e da Paesi dittatoriali ed imperiali che fanno dell’investimento negli armamenti il loro “core business”? E infine, ma non per ordine di importanza, la politica estera di un Paese come l’Italia nasce sempre e comunque solo attraverso il ricorso alla piazza?

Sono domande, queste, che richiedono una riflessione e, soprattutto, una risposta politica concreta e rassicurante. Perché tutto si può fare in un Paese democratico, tranne essere incerti, balbettanti, pericolosi o inquietanti sul versante della costruzione della politica estera. È sempre stato così e sarà sempre così.

Metaverso relazionale e scenari futuristici

Verso una nuova psicologia del profondo digitale

I miei studi e approfondimenti in materia di psicologia sociale delle reti neurali artificiali e di digital humans, in previsione di seminari accademici, ci aprono a una serie di osservazioni.

L’avvento delle tecnologie avanzate correlate alle reti neurali artificiali ad impatto sociale sta rapidamente evidenziando come mondi centrali della società stiano entrando nella fase evolutiva della propria natura. Algoritmi empatici, metaverso relazionale e neuro-roboetica disegnano nuove scienze come la promptologia sociale oppure una nuova psicologia del profondo digitale.

Il metaverso relazionale supera il rapporto con le AI di diverso genere, crea nuove opportunità di inclusione sociale ed innovazione permanente per tutte le generazioni e per tutte le età. È l’alba di una nuova istologia della creatività umana.

Tecnologie emergenti e reti di inclusione

L’introduzione di tecnologie avanzate nel sistema sociale – per esempio in economia sociale, nel terzo settore, nella ricerca scientifica civica e di quarta missione della conoscenza, nelle politiche pubbliche e nell’advocacy – amplia e rende la società del sapere più sostenibile e responsiva alle esigenze della modernità.

La predittività algoritmica rappresenta una frontiera previsionale, una risposta tempestiva ai cambiamenti significativi dello sviluppo umano della persona.

La formazione di una generazione di “inno-humans” non è solo la promozione dell’alfabetizzazione digitale, ma è conseguire un’avveniristica consapevolezza della psicologia del deep learning, di quella autentica psicologia sociale della profonda interfaccia umano-rete neurale artificiale.

Nuove reti si creano, si reinventano, si plasmano: sono le reti di inclusione digitale.

Il metaverso relazionale come nuovo spazio sociale

Mentre l’intelligenza artificiale va verso il tramonto della sua esistenza collettiva, il metaverso relazionale diventa il “nuovo spazio di interazione sociale e di inclusione”, quel “meta-horizon” – sistema planetario di mondi sognati, immaginati e pensati ma mai realizzati.

Lo scenario è quello di utilizzare questo “pluriverse” per creare spazi virtuali di partecipazione attiva al living sociale, con education, games, supporto di ogni tipo, etc.

Entrare nella relazionalità metaversica è offrire spazi sociali, economici e psicologici per “psico-connettersi” al virtuale, all’immersivo e all’aumentato.

Algoretica, etica e centralità della persona

Tra le reti neurali artificiali e il machine learning, le tecnologie emergenti possono collocarsi per essere utilizzate nello sviluppo di soluzioni personalizzate per quella dimensione sociale che necessita di supporto.

La psicologia sociale delle reti neurali artificiali alla base del metaverso ha un potenziale enorme nell’integrare l’inclusione, la partecipazione e la sostenibilità.

L’intelligenza artificiale e la realtà virtuale possono realmente abbattere barriere geografiche, fisiche e sociali, creando spazi dove l’interazione tra persone è possibile, inclusiva e arricchente.

Il futuro di questa trasformazione dipende dalla capacità di coniugare innovazione ed etica, assicurando che le tecnologie siano sempre al servizio del benessere delle persone e della comunità.

La tecnologia deve rimanere un mezzo e non un fine. Algoretica e centralità della persona rimangono al centro, un meta digital interface human model da analizzare, studiare ed esplorare.

Sempre che il futuro non ci richieda di rispettare la parte etico-sensibile delle reti neurali artificiali sociali. Saremo in presenza di “altro non umano”?

Cinema e audiovisivo per nuova Fondazione Roma Lazio Film Commission

Roma, 20 giu. (askanews) – Inaugurata a Roma la nuova Fondazione Film Commission di Roma e del Lazio, un percorso di profonda riforma strutturale con l’obiettivo di diventare il polo del cinema e dell’audiovisivo di Roma e del Lazio, punto di riferimento per tutto il settore. Numerose personalità presenti alla serata, in rappresentanza delle Istituzioni, del mondo della cultura, del cinema e dello spettacolo.

Il rinnovamento della Fondazione parte dal nuovo Consiglio di Amministrazione, appena nominato dai Soci Regione Lazio e Roma Capitale, che vede la Presidente Maria Giuseppina Troccoli, Christian Uva come Vicepresidente, e Lorenza Lei con il ruolo di Amministratore Delegato.

La nuova governance – si legge in un comunicato – punta a rafforzare il ruolo centrale di Roma Lazio Film Commission nello sviluppo del cinema e dell’audiovisivo nel territorio, sostenendo le imprese locali, promuovendo la crescita professionale degli operatori e favorendo nuove opportunità a livello nazionale e internazionale, con una strategia innovativa e di lungo periodo che vuole raccogliere nuove importanti sfide. La Fondazione lavorerà sui principali asset del settore cine-audiovisivo. Sul lato Industry, per rispondere alle esigenze della produzione e della distribuzione, attivando percorsi di sostegno sia a livello di contributi sia a livello di assistenza tecnico-organizzativa. In quest’ottica si colloca l’apertura di sportelli territoriali nel Lazio, per favorire uno sviluppo più diffuso e capillare del settore, con un approccio integrato più efficiente e innovativo, che mira a facilitare il lavoro delle produzioni, anche grazie a una guida alla produzione intelligente e una guida alle location film friendly.

Altro asset fondamentale è la Formazione, per cui Roma Lazio Film Commission assume un ruolo chiave, proponendo programmi educativi, workshop, masterclass, attività dedicate ai nuovi talenti della TV. Interventi pensati per sviluppare competenze, stimolare la creatività e favorire l’ingresso di giovani professionisti nel mercato, contribuendo così a costruire un sistema più forte e competitivo. Con queste finalità, la Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, con corsi gratuiti per le principali professionalità del cinema, progetto di eccellenza finanziato con il Fondo Sociale Europeo, diventerà parte integrante della Fondazione.

Di strategica importanza, per avere un settore forte e competitivo, è il coinvolgimento dell’intero comparto, dalle professionalità più specializzate alle meno conosciute, con particolare attenzione alle maestranze e ai lavoratori del settore, agenti, casting director, location manager, che saranno coinvolti attivamente in diverse attività, perché la Fondazione intende diventare una piattaforma condivisa per raccogliere e affrontare le sfide del futuro, con l’obiettivo di favorire un sistema più coeso, innovativo e aperto alle opportunità. Crescere insieme vuol dire sostenere lo sviluppo economico, culturale e sociale di Roma e del Lazio con uno sguardo aperto e internazionale. L’impegno è promuovere e sostenere le coproduzioni internazionali anche attraverso la presenza nei principali mercati e festival di settore, per mostrare le potenzialità del territorio e creare nuove opportunità di crescita e innovazione per tutte le figure professionali coinvolte, con un impegno che vedrà la Fondazione in prima linea per attrarre nuovi progetti, investimenti e collaborazioni. Roma Lazio Film Commission: un polo del cinema e dell’audiovisivo per inquadrare insieme nuovi orizzonti.

I numeri dell’Audiovisivo del Lazio – Fondi regionali Per il 2025 sono previsti interventi che riguardano investimenti per la promozione della cultura cinematografica e audiovisiva, sostegno alla produzione cinematografica ed audiovisiva, scrittura di progetti di sceneggiatura, promozione dell’esercizio cinematografico, per oltre 9 milioni di euro, di cui 3 milioni destinati per il 2025 alla Fondazione Roma Lazio Film Commission.

– Fondi PR-FESR Lazio 2021-2027 La programmazione 2021-2027 ha tra le finalità il sostegno al sistema delle imprese, con una particolare attenzione alla filiera del cinema e dell’audiovisivo. L’intervento “Lazio Cinema International”, individuato come progetto strategico, sostiene, tra l’altro, la produzione di Opere Audiovisive internazionali per rafforzare e migliorare la competitività delle imprese di produzione cinematografica e il relativo indotto, con particolare attenzione ai territori. Le risorse FESR 2021-2027 stanziate per questo intervento sono pari a 10 milioni di euro annui, con la pubblicazione di due edizioni annuali di un avviso pubblico.

– Fondi FSE+ 2021-2027 Un ulteriore settore di intervento riguarda le scuole di formazione, in particolare: la Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté e l’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini. Per tali Scuole di alta formazione, gestite dalla Direzione Regionale Istruzione, Formazione e Politiche per l’occupazione e finalizzate alla valorizzazione e al potenziamento di specifiche figure professionali – legate a settori considerati rilevanti per l’economia regionale quali cultura, audiovisivo, cinema e spettacolo – sono programmate risorse FSE+ con un risultato atteso di numerosi progetti, percorsi formativi, azioni di sistema e tirocini.

1° POSTO in Italia per imprese attive nel settore e 2° POSTO in Europa per investimenti a favore di cinema e audiovisivo.

2.400 imprese attive del Lazio nel settore audiovisivo.

13.000 addetti nel Lazio nel settore della “produzione di film, video e programmi televisivi”.

70,6 milioni di euro tra 2016 e 2023 per il cofinanziamento delle coproduzioni internazionali, attraverso il bando Lazio Cinema International.

215 opere cofinanziate dal bando tra 2016 e 2024 (film, serie TV, documentari, film di animazione).

357 premi e 474 nomination raccolti dai film cofinanziati da Lazio Cinema International in Festival nazionali e internazionali.

261 case di produzione straniere coinvolte nelle coproduzioni, in rappresentanza di 38 Paesi.

(Crediti foto Raffaele Marino).

Ue, Dombrovskis conferma asimmetria in regole deficit e spese difesa

Roma, 19 giu. (askanews) – Il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis ha conferma la presenza di un problema di asimmetria, nelle regole del Patto di stabilità e di crescita, sulle procedure per deficit eccessivo e l’eventuale ricorso alla clausola nazionale di sospensione del Patto stesso per aumentare le spese in difesa. In pratica, le regole penalizzano i Paesi che devono uscire da procedure per deficit eccessivo già in corso.

Oggi a mettere in rilevo il problema è stato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, parlando della necessità di “aggiornare” le regole che altrimenti rischiano di apparire “stupide e senza senso”.

“Abbiamo avuto questa discussione all’eurogruppo di oggi e ho avuto anche discussioni bilaterali con il ministro Giorgetti. Effettivamente è una situazione che stiamo fronteggiando – ha confermato Dombrovskis – in base alle regole le condizioni per aprire le procedure per deficit eccessivo e per chiuderle non sono necessariamente simmetriche”.

Sulla decisione se aprire una procedura (Edp) “possiamo tenere conto di fattori rilevanti e circostanze eccezionali e possiamo anche tenere conto dell’attivazione della clausola nazionale di sospensione del Patto. E lo abbiamo fatto in alcuni casi nel pacchetto di primavera. Mentre per chiudere una procedura Edp la regolamentazione è molto chiara e molto stretta: può essere fatto solo quando il deficit è portato sotto il valore di riferimento del 3% del Pil e quando la Commissione europea preveda che resti sotto questo valore guardando avanti”. Le regole “dicono esplicitamente che i fattori rilevanti non devono essere presi in considerazione”, ha detto.

“Questo è il quadro regolamentare con cui operiamo e i legislatori, quando lo hanno approvato, avevano previsto questa asimmetria nelle regole”, ha sottolineato l’eurocommissario.

Ciò detto, “ovviamente esaminiamo questa situazione. Ma è opportuno far notare che anche per i Paesi in procedura per deficit eccessivo è possibile prendere in considerazione la flessibilità offerta dalla clausola nazionale sospensione del Patto”, nel senso che possono di avere la deviazione prevista e autorizzata sulla dinamica di spesa: “è qualcosa che si può fare”.

Si può fare ma con delle conseguenze, ha spiegato Dombrovskis: “Anche i paesi in deficit e eccessivo possono usare questa clausola, e possono avere questi 1,5 punti di Pil di flessibilità eccezionale. Ne terremo conto quando valuteremo la traiettoria correttiva. Quello che cambierebbe, a livello pratico, è la data di uscita dalla procedura per deficit eccessivo. Perché se i Paesi usano questa clausola, il deficit sarà più alto e l’uscita dalla procedura sarà più avanti. Questo cambierebbe a livello pratico”. In pratica la procedura Edp durerà di più, ripetto a quanto accadrebbe se i Paesi in questione non facessero ricorso alla clausola.

“Ma in termini di applicazione, la clausola può essere utilizzata anche per i paesi in procedura Edp”, ha ribadito Dombrovskis.

Euro digitale, Dombrovskis: servono progressi, cercare compromessi

Roma, 19 giu. (askanews) – La Commissione europea preme affinché il Parlamento Ue raggiunga un accordo sulla legislazione necessaria alla creazione di un euro digitale. “I tempi turbolenti che viviamo richiedono progressi su questo tema, affinché l’euro digitale sia un pilastro importante della nostra autonomia strategica”, ha affermato il commissario europeo all’economia, Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo.

Sull’euro digitale “oggi abbiamo avuto una discussione positiva per andare avanti. Tra i ministri c’è una ampio consenso sul fatto che rappresenta una opportunità importante per la nostra valuta per entrare nell’era digitale e per trarre vantaggio delle opportunità che offre. Gli Stati stanno discutendo tutte le proposte chiave. Vogliamo identificare urgentemente un terreno di approdo e per arrivare a conclusione del processo legislativo servono compromessi sulle questioni rimaste aperte. La Commissione ue – ha detto Dombrovskis – è pronta a dare tutto al supporto tecnico necessario”.

Eurogruppo, Donohoe si candida a un nuovo mandato da presidente

Roma, 19 giu. (askanews) – Il presidente uscente dell’eurogruppo, l’irlandese Paschal Donohoe ha formalizzato la sua candidatura per un nuovo mandato. Lo ha annunciato lo stesso Donohoe nella conferenza stampa al termine della riunione di oggi in Lussemburgo.

“Sulla presidenza dell’eurogruppo, come sapete il mio termine finirà il 12 luglio. Il processo di elezione richiede dei candidati e abbiamo lanciato oggi il processo, che sarà affrontato al prossimo eurogruppo il 7 luglio. Ho reso pubblico il mio intento di continuare il lavoro”, ha detto.

Fi ‘chiude discorso’ sul terzo mandato. Torna la sfida tra Lega e Fdi per il Veneto

Roma, 19 giu. (askanews) – La trattativa – e lo sostengono fonti dei tre diversi partiti di maggioranza – ci sarebbe stata sul serio. Ma i tentativi di trovare la quadra per sbloccare la possibilità di un terzo mandato per i governatori, addirittura da varare in tempo per far candidare Luca Zaia in Veneto in autunno, si sarebbe arenata un paio di giorni fa. Di certo, il susseguirsi delle dichiarazioni pubbliche di giornata sembra far calare il sipario sulle chance di sbloccare un’intesa su quello che rischia di essere un delicatissimo giro di boa per l’intero esecutivo: ovvero la scelta dei candidati per le prossime Regionali, con la Lega che non vuole perdere terreno nelle sue storiche roccaforti e Fratelli d’Italia che, da primo partito, ambisce a governare una delle grandi Regioni del Nord. Il tutto ben prima della scadenza di martedì, data in cui i salviniani avrebbero potuto presentare un emendamento al ddl sul numero dei consiglieri, ossia lo strumento parlamentare individuato per far ‘viaggiare’, appunto, l’eventuale accordo.

A far precipitare gli eventi è in realtà un’affermazione del capogruppo dei meloniani alla Camera che, di fatto, sbarra la strada a una ipotesi di riforma della cittadinanza. Ovvero, la proposta di legge che – secondo i rumors – Forza Italia avrebbe messo sul piatto della bilancia per ammorbidire il suo no al terzo mandato. “Non la condividiamo, non fa parte del programma, non riteniamo si possa andare avanti”, dice Galeazzo Bignami. Passa meno di un’ora ed è il presidente dei deputati azzurri, Paolo Barelli, a decretare la “fine della discussione” sull’extra time per i governatori, ricordando che non fa parte del programma di governo, a differenza dell’impegno a “favorire l’inclusione dei migranti regolari”. Un tema caro al partito di Antonio Tajani perché strizza l’occhio all’elettorato cattolico e risponde in parte a certe sollecitazioni arrivate dal mondo della Chiesa.

Non meno rapidamente arriva a sua volta la presa di posizione della Lega, affidata al responsabile degli Enti locali, Stefano Locatelli, in cui si prende atto “con rammarico” del niet di Forza Italia, si definiscono “irricevibili scambi con cittadinanza facile o ius scholae”, ma soprattutto si invitano gli alleati a individuare “al più presto i candidati migliori”.

Ed è esattamente questo il punto. Al voto in autunno, oltre alle Marche in cui Fdi punta al bis dell’uscente Francesco Acquaroli, vanno anche Campania e Puglia (dove un via libera al terzo mandato avrebbe riaperto la partita anche per Vincenzo De Luca e Michele Emiliano, due personalità piuttosto ingombranti per il Pd), ma anche Toscana (che sarebbe stata rivendicata da Fi insieme a Verona per Flavio Tosi e a Milano) e soprattutto Veneto.

Una ricandidatura del ‘Doge’ avrebbe garantito alla Lega di mantenere un proprio esponente in quella Regione senza nemmeno aprire la ‘sfida’ con i meloniani, magari dirottando gli interessi del primo partito della coalizione sulla Lombardia dove il voto è previsto però nel 2028. “A questo punto – ammette però un alto esponente di Fdi – si rimette tutto in gioco. Noi abbiamo fatto tutto il possibile per Zaia, nessuno può dire il contrario”. I nomi dei papabili circolano da tempo e sono quelli di Luca De Carlo, Elena Donazzan e Raffaele Speranzon, anche se non si esclude nemmeno un profilo più ‘civico’. Matteo Salvini però non intende mollare, e vorrebbe vedere in quel ruolo il suo fedelissimo Alberto Stefani.

Il rischio di tensione nella maggioranza resta a questo punto altissimo, ma più esponenti di spicco del partito meloniano ci tengono a spiegare che sebbene la strada sia ora “molto stretta”, l’ipotesi – magari anche per allontanare le voci sul fatto che l’apertura fosse tutta un bluff – “non è ancora definitivamente tramontata”. Almeno, si sottolinea, non lo sarà fino a quando non ne avranno parlato i leader di maggioranza, cosa che potrebbe avvenire domani a margine del Consiglio dei ministri, o al più tardi lunedì. “Finché non ne discutono loro non è detta l’ultima parola”, si sottolinea.

Open arms, Salvini: i giudici confermano che difendere l’Italia non è reato

Roma, 19 giu. (askanews) – “I giudici hanno confermato che difendere l’Italia non è reato, rilevando l’ostinazione e l’arroganza di Open arms che ha fatto di tutto per venire in Italia, scartando tutte le altre alternative che erano più logiche e naturali”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, commentando la sentenza del tribunale di Palermo.

“La soddisfazione per la decisione dei giudici di Palermo – aggiunge – non cancella l’amarezza per un processo lungo e che è costato migliaia di euro ai contribuenti italiani: è il risultato dell’odio politico della sinistra contro di me”.

Tennis, Cobolli avanza ai quarti ad Halle

Roma, 19 giu. (askanews) – Flavio Cobolli è ai quarti di finale dell’Atp 500 di Halle. L’azzurro ha battuto il canadese Denis Shapovalov (numero 31 del ranking Atp) con il punteggio di 7-6, 4-6, 7-6 in due ore e 33 minuti di gioco. Una partita molto equilibrata, in cui Cobolli ha fatto la differenza nei momenti decisivi (in particolare nel tiebreak dell’ultimo set). Cobolli, che raggiunge per la terza volta in stagione un quarto di finale a livello Atp, attende il vincente tra Zverev e Sonego (con la possibilità, dunque, di una sfida tutta italiana).

Tennis, Bolelli-Vavassori in finale ad Halle

Roma, 19 giu. (askanews) – Simone Bolelli e Andrea Vavassori sono in finale all’Atp 500 di Halle per il terzo anno consecutivo. Dopo la finale del 2023 e il trionfo nel 2024, la coppia azzurra giocherà ancora per il titolo sull’erba tedesca grazie alla netta vittoria in semifinale sulla coppia canadese formata da Felix Auger-Aliassime e Denis Shapovalov. Un doppio 6-2 in appena 49 minuti, un’autentica prova di forza di Bole e Wave che hanno vinto 10 delle ultime 11 partite giocate ad Halle. Gli azzurri torneranno in campo domenica, ore 12.30, per la finalissima e per confermare il titolo conquistato un anno fa. Da stabilire ancora contro chi: venerdì ci sarà il quarto di finale tra Doumbia/Reboul e Cabral/Miedler, chi vince sfiderà sabato in semifinale i n. 1 del seeding Krawietz/Puetz.

Calcio, Mbappé ricoverato per una gastroenterite acuta

Roma, 19 giu. (askanews) – Kylian Mbappé è stato colpito da una gastroenterite acuta ed è attualmente ricoverato in ospedale a Miami per vari accertamenti e cure. Ad annunciarlo è stato il Real Madrid attraverso una nota ufficiale del club. Il francese – assente nel match d’esordio nel torneo contro l’Al-Hilal di Simone Inzaghi – avrebbe iniziato a sentirsi male dopo l’allenamento di lunedì scorso, cioè quarantotto ore prima della partita contro l’Al-Hilal, spiega Marca. Da allora non solo non ha potuto allenarsi – prosegue il giornale spagnolo da sempre vicinissimo agli ambienti Real -, ma a malapena è riuscito a uscire dalla propria stanza. In questo scenario il Real Madrid ha seguito rigorosamente il protocollo di isolamento.

Calcio, serie A, Sassuolo-Napoli primo anticipo il 23 agosto

Roma, 19 giu. (askanews) – Sono ufficiali gli anticipi e i posticipi delle prime tre giornate del prossimo campionato di Serie A. Si parte sabato 23 agosto alle 18.30 con Genoa-Lecce e Sassuolo-Napoli. Di seguito l’elenco di tutte le partite con i rispettivi orari:

1^ GIORNATA (23-25 AGOSTO 2025) GENOA-LECCE, sabato 23 agosto alle 18.30 SASSUOLO-NAPOLI, sabato 23 agosto alle 18.30 MILAN-CREMONESE, sabato 23 agosto alle 20.45 ROMA-BOLOGNA, sabato 23 agosto alle 20.45 CAGLIARI-FIORENTINA, domenica 24 agosto alle 18.30 COMO-LAZIO, domenica 24 agosto alle 18.30 ATALANTA-PISA, domenica 24 agosto alle 20.45 JUVENTUS-PARMA, domenica 24 agosto alle 20.45 UDINESE-VERONA, lunedì 25 agosto alle 18.30 INTER-TORINO, lunedì 25 agosto alle 20.45

2^ GIORNATA (29-31 AGOSTO 2025) CREMONESE-SASSUOLO, venerdì 29 agosto alle 18.30 LECCE-MILAN, venerdì 29 agosto alle 20.45 BOLOGNA-COMO, sabato 30 agosto alle 18.30 PARMA-ATALANTA, sabato 30 agosto alle 18.30 NAPOLI-CAGLIARI, sabato 30 agosto alle 20.45 PISA-ROMA, sabato 30 agosto alle 20.45 GENOA-JUVENTUS, domenica 31 agosto alle 18.30 TORINO-FIORENTINA, domenica 31 agosto alle 18.30 INTER-UDINESE, domenica 31 agosto alle 20.45 LAZIO-VERONA, domenica 31 agosto alle 20.45

3^ GIORNATA (13-15 SETTEMBRE 2025) CAGLIARI-PARMA, sabato 13 settembre alle 15 JUVENTUS-INTER, sabato 13 settembre alle 18 FIORENTINA-NAPOLI, sabato 13 settembre alle 20.45 ROMA-TORINO, domenica 14 settembre alle 12.30 ATALANTA-LECCE, domenica 14 settembre alle 15 PISA-UDINESE, domenica 14 settembre alle 15 SASSUOLO-LAZIO, domenica 14 settemnre alle 18 MILAN-BOLOGNA, domenica 14 settembre alle 20.45 VERONA-CREMONESE, lunedì 15 settembre alle 18.30 COMO-GENOA, lunedì 15 settembre alle 20.45

Tennis, Rafa Nadal è Marchese di Llevant di Maiorca

Roma, 19 giu. (askanews) – Il tennista Rafael Nadal, la nuotatrice paralimpica Teresa Perales, la cantante Luz Casal, la fotografa Cristina García Rodero, il biochimico Carlos López Orin e l’ex capo della Casa Reale, Jaime Alfonsín, sono le prime figure a cui il Re di Spagna ha concesso un titolo nobiliare, il primo dalla sua proclamazione nel 2014. Come annunciato al Palazzo della Zarzuela, Filippo VI ha voluto sottolineare che “le loro rispettive carriere sono esempi di eccellenza, sia al servizio della Corona che nei campi del pensiero, della cultura, della scienza, delle arti e dello sport. Sono motivo di orgoglio per la Spagna e un riferimento permanente per i valori che dovrebbero ispirare la nostra società, riflessi sia nel discorso di proclamazione di Sua Maestà il Re davanti alle Cortes Generali il 19 giugno 2014, sia nei principi di servizio, impegno e dovere che egli infonde nel suo regno” I titoli conferiti sono Marchese di Alfonsín, Grande di Spagna, ed ereditario a Jaime Alfonsín, che è stato capo della Casa Reale dal 2014 al 2024 e in precedenza, dal 1995, capo dell’ufficio del Principe delle Asturie.

Marchese di Llevant di Maiorca, al tennista Rafael Nadal Parera, ereditario; Marchesa di Perales, anch’esso ereditario, alla campionessa paralimpica di nuoto, Teresa Perales Fernández; il titolo poetico di Marchesa della Luce e della Pace, anch’esso ereditario, alla cantante Luz Casal Paz; Marchese di Castillo de Lerés, a vita, al biochimico Carlos López Otín; e, infine, il titolo di Marchesa della Valle di Alcudia, ereditario, alla fotografa Cristina García Rodero. La concessione di titoli è un potere del detentore della Corona, sebbene Filippo VI non abbia esercitato tale diritto fino a questo giovedì, in occasione della chiusura delle commemorazioni che si sono svolte nell’ultimo anno per il decimo anniversario della proclamazione. Negli ultimi anni, il Re si è limitato a firmare, dopo l’approvazione del Ministero della Giustizia, le successioni ai titoli esistenti, oltre ad aver revocato, nel 2015, a sua sorella, l’Infanta Cristina, il titolo di Duchessa di Palma, che Re Juan Carlos le aveva concesso nel 1997 in occasione delle sue nozze con Iñaki Urdangarin.

Attualmente, 2.199 persone in Spagna condividono i 2.672 titoli nobiliari validi. Alcuni sono secolari, come i Duchi di Alba, Medinaceli, Osuna e Medina Sidonia, altri sono più recenti, come i Marchesati di Fuster e Grisolía, concessi da Re Juan Carlos I nel 2014 agli scienziati Valentín Fuster e Santiago Grisolía. Durante i suoi 38 anni di regno, Juan Carlos I ha conferito 54 titoli che riconoscono i meriti di artisti, scienziati, politici e imprenditori, tra cui Salvador Dalí, Josep Tarradellas, Juan Antonio Samaranch, José Manuel Lara, Mario Vargas Llosa e Vicente del Bosque.

Ue, Giorgetti: su spese difesa aggiornare regole stupide e senza senso

Roma, 19 giu. (askanews) – Nell’Unione europea “è fondamentale trovare una soluzione” per aggiornare le regole sulle spese in difesa, che “nell’emergenza che stiamo vivendo” rischiano di apparire “stupide e senza senso”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’Eurogruppo in Lussemburgo.

“L’Italia ribadisce il suo impegno per l’efficiente attuazione dell’ambizioso Piano Strutturale di Bilancio a Medio Termine e ricordiamo che la nostra posizione di bilancio è migliorata nel 2024”, ha spiegato Giorgetti, secondo quanto riporta una nota. “Si confermano prospettive favorevoli per l’economia italiana, con risultati preliminari più positivi del previsto per il primo trimestre del 2025, in un contesto di elevata incertezza. Tutto ciò – ha detto – ha prodotto il miglioramento delle prospettive del debito italiano, creando slancio e fiducia” ha aggiunto.

Giorgetti ha rimarcato che “l’Italia si impegna a uscire tempestivamente dalla procedura d’infrazione. Tuttavia, registriamo un problema che dobbiamo risolvere. Le raccomandazioni invitano gli Stati membri ad aumentare la spesa per la difesa. Il problema – ha rimarcato il ministro – è che questi aumenti vengono trattati in modo asimmetrico: gli Stati membri al di fuori della Procedura per deficit eccessivo (Pde) possono utilizzare la flessibilità della clausola nazionale di salvaguardia (Nec) ed evitare una Pde anche con disavanzi superiori al 3%, mentre gli Stati membri già in Pde non possono utilizzare la stessa flessibilità e uscire dalla procedura se il loro disavanzo è superiore al 3% a causa della spesa per la difesa”.

In altre parole significa che “accettare l’invito ad aumentare la spesa per la difesa impedirebbe per sempre la nostra uscita dalla procedura d’infrazione”. Quindi “è fondamentale trovare una soluzione per aggiornare queste regole all’emergenza che stiamo vivendo – ha detto Giorgetti – per evitare che sembrino stupide e senza senso”.

Trump ha firmato una proroga di 90 giorni per TikTok

New York, 19 giu. (askanews) – Il presidente Donald Trump ha annunciato su Truth social di aver firmato un nuovo ordine esecutivo per prorogare di 90 giorni il termine previsto per la chiusura di TikTok negli Stati Uniti. “Ho appena firmato l’ordine esecutivo che estende il termine per la chiusura di TikTok di 90 giorni (17 settembre 2025). Grazie per l’attenzione!”, ha scritto il presidente nel suo post.

Si tratta del terzo ordine firmato dall’inizio del suo mandato, in attesa di un’intesa con la casa madre cinese ByteDance sulla protezione dei dati degli utenti americani.

Trump non può però annullare la legge che mette al bando TikTok, approvata sotto l’amministrazione Biden e convalidata dalla Corte Suprema pochi giorni prima del suo insediamento. L’unica opzione resta la sospensione temporanea in attesa di una soluzione politica o diplomatica.

Ilaria Cucchi: confermata la responsabilit della scala gerarchica

Roma, 19 giu. (askanews) – “La sentenza di oggi estremamente importante, soprattutto considerato il momento storico che stiamo attraversando. Si ha sempre la sensazione di questo senso di impunit da parte di determinate categorie di persone: oggi in quest’aula stata confermata la sentenza di primo grado riguardo ai reati commessi dalla cosiddetta scala gerarchica successivamente all’uccisione di mio fratello, Stefano Cucchi. Oggi una giornata molto importante e credo non solo per Ilaria Cucchi e la sua famiglia”.

Cos ha detto la senatrice di Avs, Ilaria Cucchi, dopo la sentenza d’appello per la vicenda dei depistaggi riguardo il caso del fratello Stefano Cucchi.

I giudici della II corte d’appello del tribunale di Roma hanno deciso la prescrizione delle accuse per il generale dei carabinieri Alessandro Casarsa e gli ufficiali dell’Arma, Francesco Cavallo e Luciano Soligo. Sono stati invece assolti Massimiliano Colombo Labriola e Tiziano Testarmata, che erano stati condannati in primo grado a un anno e nove mesi. Ridotta la pena a 10 mesi per Francesco Di Sano. Con la sentenza stata poi confermata la condanna a un anno e tre mesi per Lorenzo Sabatino, gi a capo del nucleo investigativo dei carabinieri. Ribadita anche la pena per Luca De Cianni a due anni e mezzo. Le accuse contestate, a vario titolo e a seconda delle posizioni, vanno dal falso, al favoreggiamento, all’omessa denuncia e calunnia.

Secondo quanto contestato dagli inquirenti i militari cercarono di intralciare le indagini e rallentare l’accertamento di ci che avvenne nella caserma dove Cucchi era stato portato per il fotosegnalamento dopo il fermo del giovane per spaccio di sostanze stupefacenti.

Parte domenica charter per italiani che vogliono rientrare da Israele

Roma, 19 giu. (askanews) – L’Unitá di Crisi e le sedi diplomatiche italiane stanno lavorando con intensità per “facilitare le partenze dei connazionali da Iran e Israele, fornendo informazioni più precise sui documenti necessari e vie d’uscita possibili. “Ma non è un’evacuazione, è una partenza assistita”, ha precisato ai giornalisti il capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Nicola Minasi. Una situazione del tutto simile si è presentata dopo il 7 ottobre, ha precisato.

Per domenica sera 22 giugno è stato organizzato un volo da Sharm el Skeikh, in Egitto, del costo di 500 euro; a bordo 150 posti e già 146 persone hanno manifestato interesse. Il volo, organizzato su richiesta dello stesso ministro degli Esteri Antonio Tajani, dovrebbe arrivare lunedì mattina verso le 4 a Verona. Per chi vuole prenotarsi, un notabene da tenere in considerazione: se si manifesta interesse a partire, una volta acquistato biglietto non è più rimborsabile.

Quanto all’Iran, un primo convoglio è partito martedì da Teheran per l’Azerbaigian e un volo da Baku è arrivato ieri a Fiumicino.

“Stiamo lavorando per i prossimi giorni. Dopo un secondo convoglio se non ci sono altre richieste ci fermeremo, perchè richieste in calo, non è chiaro se per difficoltà di comunicazione o altro”, ha aggiunto.

Le vie di uscita per l’Iran sono da Turchia, Azerbaigian, Armenia e anche Turkmenistan.

In ogni caso la Farnesina invita a registrarsi su “Dove siamo nel mondo” e “Viaggiamo sicuri”. Ed è stata attivata anche la mail assistenza.iran@esteri.it

L’Unità di crisi ricorda che gli italiani residenti in Iran sono 500 circa e un migliaio quelli “temporanei”. Un 200 circa hanno chiesto assistenza, gran parte sarebbe già partita dai grandi centri abitati per mettersi al sicuro o per raggiungere altri paesi.

Le sedi diplomatiche hanno il compito di “facilitare i movimenti dei connazionali, ma la responsabilità resta dei singoli viaggiatori” .

L’AI consente alle PMI di raddoppiare la crescita del fatturato

Roma, 19 giu. (askanews) – “L’impresa dell’IA. Come le PMI italiane possono diventare pi competitive grazie all’intelligenza artificiale” il titolo del convegno tenutosi alla Camera dei Deputati, promosso dall’On. Alberto Gusmeroli e organizzato dall’Istituto per la Competitivit I-Com in collaborazione con TeamSystem, che hanno presentato uno studio che approfondisce il ruolo strategico dell’Intelligenza Artificiale nel sistema produttivo italiano, in particolare, nelle PMI. L’impiego dell’AI potrebbe portare a ricavi aggiuntivi miliardari, ma servono le giuste condizioni. Abbiamo parlato con Daniele Lombardo Group Marketing, Institutional Relations and Communication Director TeamSystem:

“La vera sfida come raggiungerle le nostre PMI, perch sicuramente bisogna fare un’operazione su larga scala. C’ un tema sicuramente di competenze e quindi di cultura digitale per far s che gli imprenditori intraprendano questo percorso e c’ un tema sistemico di creare queste condizioni, su cui il decisore pubblico ha un ruolo fondamentale dal punto di vista abilitante. Bisogna per le piccole e medie imprese scegliere strumenti semplici, accessibili, che non abbiano tanta burocrazia nell’accedere eventualmente a degli incentivi, in modo tale che possano effettivamente avere accesso alle piattaforme con un po’ di sostegno dal punto di vista del pubblico e poi per con l’impegno anche degli imprenditori a trasformare le loro aziende”.

Un evento che accende i riflettori su come accompagnare le piccole e medie imprese italiane in un percorso di innovazione concreto, accessibile e sostenibile. poi intervenuto l’On. Alberto Luigi Gusmeroli Presidente Commissione Attivit produttive, commercio e turismo Camera dei Depurati:

“L’intelligenza artificiale una grande rivoluzione, come tutte le grandi rivoluzioni bisogna coglierne l’aspetto innovativo, l’aspetto rivoluzionario, ovviamente gestendo le eventuali criticit. Il mondo delle piccole e medie imprese pu migliorarsi notevolmente a livello di competitivit, a livello di progresso dei sistemi produttivi, pu essere insieme al fatto che gi di per s le piccole e medie imprese sono delle eccellenze nel mondo, aiutarsi, farsi aiutare dall’intelligenza artificiale pu fargli competere ancora di pi nel mondo”.

Per le PMI i tempi sono ancora lenti e non si potranno raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030. Ma in che modo si pu accelerare l’adozione dell’AI? Cos ha risposto Stefano Da Empoli Presidente I-Com:

“A nostro avviso indispensabile un forte stimolo da parte delle istituzioni, c’ bisogno naturalmente del contributo da parte di tutti, incluse di associazioni, delle imprese, ma senza incentivi, senza lavorare anche attraverso l’intervento dello Stato sulle competenze, che a nostro avviso il fattore forse mancante principale, non riusciremo a raggiungere quegli obiettivi e neanche ad avvicinarci quindi crediamo sia indispensabile davvero dare uno shock positivo al sistema perch questo interesse diventi sempre maggiore”.

Un’evoluzione che inaugura l’era dell’Agentic AI. intervenuto anche Mario Nobile Direttore Generale AgID:

“L’agente cosa fa? Parla in linguaggio naturale, riesce a parlare pi lingue, riesce ad avvicinare i disabili perch pu usare degli strumenti di inclusione, automaticamente io posso cedergli la mia identit digitale e lui fa le attivit che io devo fare. L’agente AI o intelligenza artificiale ad agenti sia per la pubblica amministrazione che per le piccole e medie imprese pu cambiare i processi, non un prodotto da comprare dallo scaffale ma un prodotto da inserire nei processi cambiandoli per dare migliori servizi”.

E, poi, la proposta di legge presentata alla Camera dei Deputati per i voucher, i software che integrano l’AI e la formazione. Infine intervenuto On. Federico Mollicone Presidente Commissione Cultura, scienza e istruzione Camera dei Deputati:

“Ho presentato questa proposta di legge proprio perch credo che sia, come prevede anche il rapporto di Icom, che sia strategico per le piccole e medie imprese incentivare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi e vedendo che siamo anche lontani dal 13,5% a livello europeo e su questo il governo sta facendo molto investendo un miliardo il che ci mette nella testa a livello europeo dei paesi che investono di pi in intelligenza artificiale. Crediamo che non bisogna essere luddisti digitali ma gestire l’intelligenza artificiale in maniera etica e responsabile per lo sviluppo delle imprese”.

L’AI offre opportunit straordinarie per le PMI, che per si muovono ancora lentamente. Le sfide da affrontare sono tante, legate alla transizione digitale e alla formazione di competenze specialistiche, ma la strada imboccata quella giusta.

“Business responsabile”, iliad presenta Report sostenibilit 2024

Milano, 19 giu. (askanews) – Iliad ha presentato il suo Report di sostenibilit per l’anno 2024, nel segno di “impegno verso un business sempre pi responsabile nei confronti dell’ambiente e delle future generazioni”. Dopo un primo bilancio di sostenibilit pubblicato nel 2023, in questo secondo Report iliad ha integrato la precedente analisi di materialit con quella di doppia materialit condotta a livello europeo dal gruppo, in linea con la nuova direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) vista come opportunit per ridefinire le modalit di misurazione dei risultati ESG. “Essere responsabili, per iliad – ha commentato l’amministratore delegato Benedetto Levi – significa costruire un futuro in cui l’accesso al digitale sia inclusivo, la nostra impronta ambientale sempre pi ridotta e il nostro modello di business trasparente ed etico”.

Entrando nello specifico del Report, per quanto riguarda l’ambiente iliad ha proseguito l’impegno per ridurre l’impronta delle proprie attivit sull’ambiente e per contribuire alla transizione energetica del Paese e oltre a riconoscimenti ottenuti e accordi internazionali siglati ha emesso un green bond da 500 milioni di euro per finanziare progetti conformi ai criteri di investimento verde definiti nel suo Green Financing Framework. Per quanto riguarda le persone il gruppo ha ribadito l’impegno a essere vicino alle esigenze degli utenti e dei propri dipendenti, per garantire un ambiente di lavoro positivo e trasparente, con attenzione forte alle tematiche di diversit, equit e inclusione. Per il terzo anno consecutivo, inoltre, iliad stata riconosciuta tra gli Italy’s Best Employers, prima tra gli operatori telefonici nella categoria “Internet, IT e telecomunicazioni”.

Per quanto infine riguarda la societ iliad si impegnata nel contrasto alle pratiche distorsive che penalizzano i consumatori e ostacolano l’innovazione, ha sostenuto la diffusione delle materie STEM tra i bambini e ha sviluppato progetti di orientamento a studi e lavoro per i giovani universitari.

Cucchi, prescrizione per il generale Casarsa e altri ufficiali

Roma, 19 giu. (askanews) – Prescrizione delle accuse per il generale dei carabinieri Alessandro Casarsa e gli ufficiali dell’Arma, Francesco Cavallo e Luciano Soligo. Lo hanno deciso i giudici della II corte d’appello del tribunale di Roma nell’ambito del processo riguardo i depistaggi seguiti al pestaggio e alla morte di Stefano Cucchi, il geometra di 31 anni, arrestato il 15 ottobre del 2009 e deceduto sette giorni dopo all’ospedale Sandro Pertini.

Sono stati invece assolti Massimiliano Colombo Labriola e Tiziano Testarmata, che erano stati condannati in primo grado a un anno e nove mesi. Ridotta invece la pena a 10 mesi per Francesco Di Sano. Con la sentenza è stata poi confermata la condanna a un anno e tre mesi per Lorenzo Sabatino, già a capo del nucleo investigativo dei carabinieri. Ribadita anche la pena per Luca De Cianni a due anni e mezzo. Le accuse contestate, a vario titolo e a seconda delle posizioni, vanno dal falso, al favoreggiamento, all’omessa denuncia e calunnia.

Secondo quanto contestato dagli inquirenti i militari cercarono di intralciare le indagini e rallentare l’accertamento di ciò che avvenne nella caserma dove Cucchi era stato portato per il fotosegnalamento dopo il fermo del giovane per spaccio di sostanze stupefacenti.

“La sentenza di oggi sia estremamente importante, soprattutto considerato il momento storico che stiamo attraversando. Si ha sempre la sensazione di questo senso di impunità da parte di determinate categorie di persone: oggi in quest’aula è stata confermata la sentenza di primo grado riguardo ai reati commessi dalla cosiddetta scala gerarchica successivamente all’uccisione di mio fratello, Stefano Cucchi. Oggi è una giornata molto importante e credo non solo per Ilaria Cucchi e la sua famiglia”. Così ha detto la senatrice di Avs, Ilaria Cucchi, dopo la sentenza d’appello per la vicenda dei depistaggi riguardo il caso del fratello Stefano.

Fmi: eurozona resiliente, disoccupazione minima, ma più integrazione

Roma, 19 giu. (askanews) – Economia resiliente, disoccupazione ai minimi storici, inflazione ampiamente in linea con gli obiettivi della banca centrale e sistema finanziario stabile. È un quadro complessivamente positivo quello che emerge dal rapporto degli ispettori del Fondo monetario internazionale, al termine della missione annuale nell’area euro. Ma ovviamente ci sono anche i problemi: crescita economiche a rilento, così come la produttività, rapido invecchiamento della popolazione mentre Eurolandia deve fronteggiare diverse sfide, dalle tensioni sui dazi commerciali alle necessità di aumento delle spese in difesa.

La ricetta proposta dai tecnici dell’Fmi continua a essere basata sul rafforzamento dell’integrazione. Secondo l’istituzione di Washington bisogna rafforzare il mercato unico europeo, in modo da sostenere investimenti, innovazione e produttività. E un mercato europeo più integrato passa anche da politiche comuni su energia, connettività e difesa, anche sfruttando il bilancio pluriennale della Ue.

Secondo il Fmi, i Paesi Ue devono anche portare avanti dei piani di aggiustamento dei conti favorevoli alla crescita, adattati sulle specifiche esigenze dei singoli Stati, per preservare la sostenibilità di bilancio e gestire le pressioni sulla spesa nel lungo periodo, associate con demografia e sicurezza.

La guerra Israele-Iran, la Cina: gli Usa non intervengano, Trump sia responsabile

Roma, 19 giu. (askanews) – La Cina ha invitato oggi gli Stati uniti ad astenersi da intervenire nel conflitto Israele-Iran al fianco dello Stato ebraico, invitando Washington a un “atteggiamento responsabile”.

“La comunità internazionale e, in particolare, le potenze influenti dovrebbero mantenere una posizione equa e un atteggiamento responsabile per favorire il cessate il fuoco e il ritorno al dialogo e ai negoziati, evitando che la regione scivoli nell’abisso e venga travolta da un disastro ancor più grave”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun durante la quotidiana conferenza stampa, rispondendo a una domanda sulla possibilità che gli Usa intervengano contro Teheran.

Banche, Ok condizionato da Ue a Ops UniCredit su Banco Bpm

Bruxelles, 19 giu. (askanews) – La Commissione europea, agendo nel suo ruolo di autorità antitrust dell’Ue, ha dato il suo via libera condizionato, oggi a Bruxelles, alla fusione che risulterebbe dall’offerta pubblica di scambio (Ops) di UniCredit su Banco Bpm, riguardo agli effetti che potrebbe avere sulla concorrenza nel mercato unico europeo.

Il via libera è “a condizione del pieno rispetto degli impegni assunti da UniCredit per rispondere alle preoccupazioni della Commissione relative al livello di concorrenza nel settore bancario italiano”.

Parallelamente, la Commissione “ha respinto la richiesta dell’Autorità garante della concorrenza italiana di deferire la concentrazione alla sua valutazione ai sensi della normativa italiana sulla concorrenza”.

Successo a Milano per i Massive Attack: suoni, visioni e resistenza

Milano, 19 giu. (askanews) – I Massive Attack sono tornati sul palco milanese e lo hanno fatto con la consueta intensità, tra musica ipnotica e visual potenti. La serata di ieri al Parco della Musica, a Segrate, ha inaugurato il festival con un live che ha trasformato il concerto in un’esperienza multisensoriale, capace di fondere musica, impegno politico e arte visiva. Robert Del Naja e Grant Marshall hanno proposto una scaletta che ha viaggiato attraverso l’intera parabola della loro carriera: dai brani più cupi e ipnotici come Angel e Inertia Creeps, fino a quelli più lirici come Teardrop e Unfinished Sympathy. La loro impronta trip-hop, nata a Bristol nei primi anni ’90, si è evoluta in una performance che va oltre la musica. Sul palco, il ritmo incalzante dei beat elettronici si è fuso con proiezioni ad alto impatto emotivo: immagini di crisi globali, conflitti e disinformazione si sono alternate a messaggi di denuncia e riflessione, in una narrazione che non ha mai abbassato il tono. Inaspettate anche alcune cover, rivisitate in chiave personale, che hanno aggiunto ulteriori sfumature alla performance. Come ogni concerto dei Massive Attack, anche questo è stato un atto di forte comunicazione: una dichiarazione artistica, politica e intellettuale contro la guerra, iregimi, la violenza, le fake news, l’impoverimento culturale e il capitalismo sfrenato. A Milano, hanno dimostrato ancora una volta che la loro musica è molto più che semplice intrattenimento.

Israele-Iran, Putin e Xi condannano conflitto: cessare il fuoco

Roma, 19 giu. (askanews) – E’ durata circa un’ora la conversazione odierna tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader cinese Xi Jinping ed è stata dedicata al nuovo fronte di guerra che si è aperto tra Israele e Iran, in una sciarada che vede due protagonisti della conflittuale politica mondiale – il numero uno di Mosca impelagato nella guerra ucraina e il capo di Pechino protagonista della guerra commerciale negli Usa – proporsi come elementi di moderazione, se non di mediazione.

“Su reciproco accordo, il presidente della Federazione russa Vladimir Vladimirovic Putin ha appena parlato al telefono col presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping”, il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov parlando coi giornalisti.

Xi Jinping ha espresso preoccupazione per la situazione in Medio Oriente. “L’attuale contesto mediorientale è critico, il che dimostra ancora una volta che il mondo è entrato in un nuovo periodo di turbolenze e cambiamenti radicali”, ha detto il leader cinese, secondo quanto è stato riportato dalla televisione statale cinese CCTV. “La prima priorità è promuovere un cessate-il-fuoco e la cessazione delle ostilità. La forza non è il modo giusto per risolvere le controversie internazionali”, ha detto ancora il leader cinese, secondo quanto riportato da Xinhua. “Le parti in conflitto, in particolare Israele, dovrebbero cessare il fuoco il prima possibile per evitare un’escalation della situazione e impedire con fermezza il diffondersi della guerra”.

Il presidente cinese ha avvertito che un’ulteriore escalation causerebbe perdite maggiori non solo alle parti in conflitto, ma avrebbe ripercussioni negative anche sugli altri Paesi della regione e ha avanzato quattro proposte. La prima – secondo i media cinesi – è “promuovere con urgenza il cessate il fuoco e la fine delle ostilità”; la seconda è “dare priorità alla protezione dei civili”, in nessun caso “si deve oltrepassare la linea rossa della protezione dei civili nei conflitti armati”; l’uso indiscriminato della forza è inaccettabile; la terza priorità è “avviare il dialogo e i negoziati come via fondamentale”; accettare il “contributo della comunità internazionale”, che è fondamentale perché con Medio Oriente instabile significa che non c’è pace da nessuna parte. In merito all’ultimo punto, Xi ha chiesto un “ruolo più incisivo” da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite. Sia la Russia che la Cina sono membri permanenti dell’esecutivo dell’Onu con diritto di veto.

Xi ha ribadito, come già ha fatto nei giorni scorsi che la Cina è pronta a “continuare a rafforzare comunicazione e coordinamento con tutte le parti, unendo gli sforzi e promuovendo l’equità, per svolgere un ruolo costruttivo nel ripristino della pace in Medio Oriente”.

Putin, dal canto suo, ha informato Xi sulla posizione russa sull’attuale contesto mediorientale, affermando che gli attacchi di Israele alle strutture nucleari iraniane sono estremamente pericolosi e che un’ulteriore escalation del conflitto non è nell’interesse di alcuna delle parti.

Il leader russo, inoltre ha sottolineato che la questione nucleare iraniana dovrebbe essere risolta attraverso il dialogo e la consultazione, e che le parti in conflitto devono garantire la sicurezza dei cittadini di terzi Paesi. Poiché la situazione è ancora in rapida evoluzione, la parte russa è disposta a mantenere stretti contatti con la Cina e a collaborare per contribuire a stemperare le tensioni, salvaguardando la pace e la stabilità regionali.

Putin e Xi si sono visti a maggio e, in quell’occasione, hanno rafforzato ulteriormente la collaborazione nell’ambito della partnership strategica globale. Entrambi i presidenti si sono detti soddisfatti dell’attuale livello di cooperazione

Nei colloqui – ha quanto ha detto Ushakov – hanno parlato anche delle iniziative presentate dalla Russia per la creazione di una piattaforma di investimento BRICS: in vista del vertice di inizio luglio a Rio de Janeiro, ha spiegato Ushakov, i capi di Stato hanno concordato di promuovere gli interventi proposti un anno fa al summit di Kazan, destinati a favorire la crescita economica dei Paesi membri e dei partner del Sud del mondo.

Ucraina e Russia tornano a scambiarsi altri prigionieri di guerra

Roma, 19 giu. (askanews) – Ucraina e Russia hanno annunciato di aver completato un nuovo scambio di prigionieri nell’ambito dell’accordo raggiunto il 2 giugno a Istanbul. Il numero di soldati coinvolti in questo nuovo scambio, come nei precedenti, non è stato reso noto.

“I nostri uomini stanno tornando a casa dopo essere stati catturati dai russi”, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. Zelensky ha accompagnato il suo post con foto di uomini con il volto sfregiato e la testa rasata, la maggior parte dei quali avvolti nelle bandiere ucraine. Questi soldati, “gravemente malati o feriti”, erano stati, per la maggior parte, fatti prigionieri nel 2022, ha dichiarato il ministro degli Interni ucraino Ihor Klymenko su Telegram.Da parte sua, il ministero della Difesa russo ha confermato lo scambio, pubblicando foto di soldati russi sorridenti avvolti nelle bandiere del loro Paese. “In conformità con gli accordi russo-ucraini raggiunti il 2 giugno a Istanbul, un gruppo di militari russi è tornato dal territorio controllato dal regime di Kiev”, ha scritto l’esercito russo in un comunicato. Ha anche confermato che un gruppo di “prigionieri di guerra ucraini” è stato consegnato in cambio. “Attualmente, i militari russi si trovano sul territorio della Bielorussia, dove ricevono tutta l’assistenza psicologica e medica”, ha aggiunto la stessa fonte.

Il rimpatrio delle salme, in particolare dei soldati, e lo scambio di prigionieri di guerra sono i pochi ambiti in cui Kiev e Mosca collaborano.

Merk & Kremont feat Jovanotti nel singolo "Oceanica"

Milano, 19 giu. (askanews) – Merk & Kremont, il duo di dj e producer multiplatino con all’attivo 77 dischi di Platino e 16 dischi d’Oro, produttori e co-autori di moltissime hit italiane e internazionali, stanno per tornare ad accendere l’estate. I due artisti, infatti, hanno annunciato oggi il nuovo singolo intitolato “Oceanica”, che vede la speciale collaborazione di Jovanotti. Il brano sarà disponibile da venerdì 20 giugno in radio e su tutte le piattaforme digitali per Island Records/Universal Music Italia.

“Oceanica” è stato spoilerato il 1° giugno durante la performance di Merk & Kremont al Nameless Festival, il primo palco ad aver ospitato la loro musica. Con un’incursione video di Jovanotti, il duo ha regalato così al pubblico un’anticipazione del brano, facendo ballare tutti sin dalle prime note.

“Oceanica” è un pezzo dal sound fresco e pieno di energia, arricchito dal sample di “The Path” di Ralph MacDonald, che esplora radici africane, caraibiche e nordamericane, creando una fusione perfetta tra tribale ed elettronica. Un viaggio oltre la realtà che diventa magnetico, proprio come un’onda gigantesca che travolge senza chiedere il permesso. L’artwork del singolo è ispirato alla celebre cover di “3 Feet High and Rising”, leggendario album di debutto dei De La Soul del 1989, creata da Toby Mott in collaborazione con il collettivo di artisti The Grey Organisation, acquisita dal MoMA di New York ed esposta all’interno della mostra Making Music Modern: Design for Ear and Eye.

Con queste parole, Merk & Kremont descrivono il singolo e la collaborazione con Jovanotti: “Lavorare con Jovanotti è stato davvero assurdo! È uno di quegli artisti con cui siamo cresciuti, che ci ha acceso la scintilla per fare musica. ‘Oceanica’ è nata proprio così, con la voglia di portare un po’ di leggerezza, di freschezza, di good vibes.”

“Mi piacciono molto Merk & Kremont – ha dichiarato Lorenzo Jovanotti – le volte che hanno suonato al Jova Beach Party hanno fatto impazzire tutti. Prima di essere ottimi producer sono dj pazzeschi, e per me questo vuol dire molto. Sono venuti a trovarmi al mio concerto a Milano e in camerino mi hanno fatto sentire la bozza di una base, il giorno dopo gli ho mandato un vocale con la canzone che ci ho scritto sopra e via. In un paio di session negli hotel del tour abbiamo costruito il pezzo. Nella tradizione della migliore house ho cercato una parola chiave che diventasse l’immagine del pezzo, e mi è venuta in mente OCEANICA.

Il “sentimento oceanico” é un’esperienza emotiva profonda, oltre che nella meditazione e nel viaggio mistico si può raggiungere anche attraverso la danza estatica”

Inoltre, dopo la performance al Nameless e dopo aver aperto la data di Dua Lipa durante gli I-Days a Milano lo scorso 7 giugno, quest’estate Merk & Kremont saranno protagonisti di un lunghissimo tour estivo che li vedrà esibirsi sui palchi dei più importanti festival e dancefloor in Italia e all’estero.

Di seguito, il calendario completo di tutte le date del “Summer Tour 2025”:

19/06 Cinema Gloria – Milano

19/06 Frecciarossa Live – Barzago (LC)

20/06 Oceanica Release Party – Milano

27/06 M2O Summer Tour – Rimini

28/06 Deejay Summer Tour – Rimini

02/07 Gente Della Notte – Capri (NA)

05/07 Summer Festival – Cornuda (TV)

05/07 Pride Village – Padova

11/07 La Suerte – Laigueglia (SV)

12/07 Karmageddon – Domobianca (VB)

13/07 TendaBar – Lignano Sabbiadoro (UD)

18/07 Rockantina – Inveruno (MI)

19/07 Festa di Piazza – Arborea (OR)

25/07 OlbiaBeerFest – Olbia

26/07 Habanero Beach Club – Cirò Marina (CR)

31/07 Pazuzu Beach Club – Corfù [Grecia]

02/08 Vulcano Beach Club – Gioia Tauro (RC)

03/08 Festa di Piazza – Tonara (NU)

07/08 Samsara – Riccione (RN)

09/08 Ten – Mazara Del Vallo (TP)

10/08 Neverland Festival – La Maddalena

13/08 Kairos – Patti (ME)

14/08 Praja – Gallipoli (LE)

15/08 Tropicana – Mykonos [Grecia]

21/08 Central The Club – Split [Croazia]

26/08 Bum Bum Festival – Trescore Balneario (BG)

Discendere nell’Oceano o dentro di noi: Julian Charrire a Basilea

Basilea, 19 giu. (askanews) – L’acqua, l’abisso, la luce: un percorso che scende nelle profondit e poi risale ed evoca tutta la poesia dell’ignoto, tutta la forma dell’arte quando si cala dentro il mondo e ne restituisce una lettura che si pone a un livello di realt diverso, e diventa esperienza. Il Museum Tinguely di Basilea ospita, in coincidenza della settimana di Art Basel, la mostra “Midnight Zone” dell’artista franco-svizzero Julian Charrire, capace di portare il visitatore in una dimensione di profondo contatto con l’elemento acquatico, nel quale i confini si dissolvono e nasce una dimensione che possiamo solo chiamare poetica, nella sua perenne sospensione.

Fotografie, oggetti, sculture, installazioni e soprattutto video, che si fissano nella memoria proprio perch partono da luoghi remoti, nello spazio certo, ma anche dentro di noi. Il ragionamento scientifico, ma quello che si genera sono immagini della memoria, sono sogni, nel senso pi concreto della parola, sono vestigia della nostra immaginazione culturale. E qui, nel perdere la forma specifica di quello che vediamo per scivolare nella dimensione dell’archetipo o dell’idea, la mostra vince la sua partita. Tanto emotiva quanto di senso e di discorso artistico. E quelle visioni sottomarine si rivelano forme del Sublime, alla fine.

chiaro che nel grande discorso di Charrire rientra anche il tema della crisi climatica, ben simboleggiata sia dagli iceberg della parte “bianca” della mostra, sia dalle fotografie di lento sprofondamento nel buio, ma le opere dell’artista non sono didascalie, bens dispositivi che attivano l’esperienza dei problemi e delle contraddizioni che dobbiamo affrontare nella nostra condizione di uomini di questo pianeta oggi.

L’Oceano, ci vuole dire “Midnight Zone”, non l’opposto della terra, ma la sua precondizione. E in questa prospettiva noi, da sempre, siamo sospesi tra i suoi flutti.

Forbes Italia 2035, evento a Roma

Roma, 19 giu. (askanews) – Nel momento in cui esistono tensioni e conflitti chiaro che il libero commercio ne risente cos come l’approvvigionamento delle risorse, delle materie prime soprattutto sul piano energetico ma anche sulla sovranit alimentare. L’Italia ha reagito in maniera decisa con una politica estera molto pi intraprendente rivolta non soltanto ai tradizionali partener come l’Europa e gli Stati Uniti ma a tutto campo. Iniziando con il Piano Mattei che stata una grande offensiva che mira allo sviluppo dell’Africa e a farne un grande mercato ma allo stesso tempo anche una fonte sicura e vicina di approvvigionamento quindi sulla catena del valore la cosiddetta filiera corta. Contemporaneamente si punta a nuovi mercati importanti come quelli dell’Asia Centrale passando per il Caucaso determinanti per il nostro approvvigionamento energetico, si inoltre rilanciato il rapporto economico con la Cina. La tensione internazionale foriera di rischi e cambiamenti anche con la nuova profilazione degli Stati Uniti che vuole resettare i suoi rapporti economici con il mondo per rispondere alla sfida della competizione globale pone interrogativi anche dal nostro punto di vista ma l’Unione europea deve affrontarla nello spirito del Rapporto Draghi facendo crescere la domanda interna e riducendo le barriere artificiali come la burocratizzazione cha ha provocato dazi ben superiori a quelli che gli Stati Uniti minacciano’. Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, Viceministro degli Affari Esteri, che intervenuto nel corso della tavola rotonda ‘Geopolitica, Economia internazionale’, che si svolta a Roma, nell’ambito di Forbes Italia 2035 ‘Strategie per un futuro di crescita e stabilit’, nella sala Trilussa della Cassa di previdenza dei Geometri, presieduta da Diego Buono. ‘Alcide De Gasperi settanta anni fa diceva che la politica estera era il pilastro fondamentale per lo sviluppo economico di un paese. Dopo tanti anni – ha evidenziato Maurizio Lupi, presidente nazionale di ‘Noi Moderati’ a Montecitorio -, ci siamo drammaticamente accorti che quanto De Gasperi prevedeva una realt. Abbiamo capito che, se scoppia un conflitto nel cuore dell’Europa ci riguarda non solo dal punto di vista della difesa ma anche dal punto di vista del bene comune, dell’economia, l’aumento dei costi delle materie prime incide anche sui bilanci delle famiglie. Lo scontro che esistito tra America e Cina non era fatto di ideali ma se agli Stati Uniti mancano le materie prime per investire in tecnologia, cybersecurity e infrastrutture avanzate questo rischia di frenare lo sviluppo e la posizione geografica. Se Trump vuole conquistare la Groenlandia non per il gioco del Risiko ma perch con il cambiamento climatico se si disgela quella tratta diventer la tratta strategica del commercio mondiale e cambier gli assetti di tutti. Abbiamo compreso come la logistica e l’intermodalit siano diventati assi fondanti. Oggi pi che mai la sfida geopolitica determina la crescita o la decrescita di un paese e il benessere di una comunit. Non possiamo giocare da soli questa sfida perch l’Italia piccolissima, la possiamo giocare da protagonisti in un’Europa che deve recuperare la sua funzione per il bene comune e una difesa comune’. Secondo Massimo Garavaglia, presidente Commissione Finanze al Senato: ‘Le catene del valore hanno iniziato a modificarsi gi in epoca Covid. Oggi accade che la politica commerciale di Trump sta determinando la fine della globalizzazione cos com’era intesa e si va verso un nuovo ordine mondiale. Sicuramente non c’ pi il G7, oggi abbiamo un G4 formato da Cina, Usa, l’India e i paesi Brics e il quarto protagonista formato dalle grandi multinazionali hi-tech. Come volevasi dimostrare oggi Usa e Cina hanno trovato un accordo tra loro, all’interno del G4. L’Europa fuori, si autoesclusa perch noi siamo campioni del mondo in una sola cosa: la burocrazia. Finch l’UE non capisce che il suo ruolo non produrre carta ma fare pil siamo tagliati fuori. Esiste un tema di competitivit. L’Europa una cosa con attori globali importanti, l’UE un enorme foglio di excel che non riesce mai a prendere una decisione. Per tornare a essere competitivi dobbiamo cancellare tutta la burocrazia. In Italia dobbiamo sostenere la nostra forza, le pmi, dobbiamo solo lasciarle lavorare in pace eliminando tutti i lacci e lacciuoli che arrivano dall’Europa’. Sul ruolo dell’Italia in Europa si soffermato Marco Osnato, numero uno della Commissione Finanze alla Camera: ‘Viviamo un disordine globale ci sono potenze ormai stabilizzate come la Cina e l’India, ci sono i paesi del Brics che sono sicuramente molto incombenti sullo scenario internazionale, gli Stati Uniti che fanno discutere con il tema dei dazi e un grande assente che ha l’occasione di diventare di nuovo protagonista che l’Europa e all’interno di essa ovviamente l’Italia. Bisogna cercare di superare una sorta di supponenza psicologica dell’Europa quella di ritenere ci che si decide a Bruxelles valido per tutto il mondo ormai variegato e spezzettato. Bisogna ragionare creando una massa critica molto forte e riuscire a tornare protagonisti dal punto di vista economico e sociale. Per fare questo bisogna abbandonare le bandierine ideologiche una su tutte il Green Deal rafforzando il mercato dei capitali rafforzando anche un’identit fiscale che non crei una sorta di damping interno all’Europa stesso. In tutto questo l’Italia mantiene una solidit economica rilevante riconosciuta dalle agenzie di rating e anche la nostra produzione regge meglio di altre’. Lo scenario globale stato illustrato da Renato Loiero, consigliere del Presidente del Consiglio dei ministri: ‘Viviamo una fase di transizione globale particolarmente pericolosa. Le transizioni green e quella digitale si accompagnano con le tensioni della transizione per cos dire politica connesse alle mosse protezionistiche dell’amministrazione Trump. Eravamo abituati a un mercato tendenzialmente liberista un G7 al centro dell’agor mondiale con gli Usa al centro con il dollaro unica valuta per gli scambi internazionali. Oggi l’Italia, come l’Europa, deve confrontarsi con diverse autocrazie spesso a capitalismo di stato, al G7 si aggiunto il patto dei paesi Brics, gli Usa sono sempre pi attentati nella loro supremazia dalla Cina che vanta diversi monopoli come, ad esempio, quello delle terre rare. Le trattative per la revisione dei dazi vedono al centro proprio questo tema. Uno scenario complesso e molto pericoloso nel quale l’Italia cerca di ritagliarsi un ruolo all’interno dell’Europa. Fino agli inizi di luglio non conosceremo tuttavia gli esiti e gli effetti di questa trattativa’. Nel suo intervento Gennaro Sangiuliano, corrispondente della Rai da Parigi, ha tracciato il profilo dei protagonisti di questa fase storica: ‘Il 900 davvero finito, con le sue contrapposizioni storiche dove due modelli ideologici, il liberal capitalismo e il comunismo, si sono confrontati per decenni. E siamo entrati in un’epoca nuova, multipolare, dove il vero antagonista dell’occidente la Cina con il suo modello assolutistico. Xi Jin Ping l’uomo pi potente al mondo perch riassume il potere di Presidente della Repubblica, Segretario del partito e anche il comandante delle forze armate. Governa una nazione che si avvia a diventare potenza tecnologica oltre che manufatturiera. Trump si posto come leader che vuole riscattare il declino occidentale. I decenni che verranno saranno segnati da questo confronto. L’Europa un gigante culturale ma un nano politico perch ha delegato per decenni la propria sicurezza agli Usa. Questo quadro non pi sostenibile. L’Europa deve riappropriarsi della guida del proprio destino. L’accordo tra Usa e Cina d ragione a Trump perch ha visto la sua tattica prevalere, quella di trattare il prezzo pi alto per poi mediare’. Per Marco Rago, consigliere per la diplomazia economica del Ministero degli Esteri: ‘I due conflitti armati in Ucraina e a Gaza stanno influenzando moltissimo la catena di valori che le imprese sono destinate ad analizzare per calcolare il rischio geopolitico dell’area. Un rischio che aumenta e influenza anche l’export. Il governo impegnato gi da tempo a introdurre una serie di misure nuove di sostegno alle aziende italiane che vogliono internazionalizzare il loro business. Lo facciamo attraverso i tre pilastri Ice, Simest e Sace. La Simest ha messo a punto misure speciali per i Balcani e per l’Africa all’interno del Piano Mattei e da poco anche in America latina. Misure di premialit che consentono alle imprese di affrontare nuovi mercati con rinnovato slancio. Grandi sostegni per piccole e medie imprese che stanno registrando gi un grande successo. L’UE impegnata a trovare quell’equilibrio che tutto il sistema economico chiede. Il negoziato con gli Usa volto a normalizzare la situazione ne una prova. Ma esistono anche altri mercati, ad esempio il Mercosur, nel quale l’UE ha trovato un dialogo che porter vantaggi per tutte le imprese europee’. Francesco Sciaudone, managing partner Grimaldi Alliance ha sostenuto che ‘la numerosit delle regole rilevanti per poter continuare nello svolgimento dell’attivit economica delle imprese italiane che sono le principali esportatrici al mondo non a caso siamo quarti nella classifica delle esportazioni internazionali sono un tema assai delicato. Occorre sapere che non ci sar a breve uno scenario di ritorno alla normalit ma che questa situazione di tensione nel mondo legata alla crisi geopolitica, alle sanzioni, ai dazi e quindi alle difficolt nel mondo del trade sar una situazione che durer ancora molto tempo. Le imprese possono solamente attrezzarsi anche con il supporto di realt professionali presenti in questi numerosi mercati nei quali sono chiamati ad operare per mitigare il rischio e rendere sostenibile la prosecuzione della loro attivit economica sapendo che non qualcosa che potr scomparire nei prossimi giorni’.

Cartolarizzazioni immobiliari, un mercato da oltre 3,5 miliardi

Milano, 19 giu. (askanews) – Un mercato vivo, frizzante e in netta crescita. Quello delle cartolarizzazioni immobiliari un settore in salute che in Italia continua la sua rapida espansione. Di questo e tanto altro si discusso nel corso del convegno “Real Estate Securitisation for Real Estate Evolution in Banking”, giunto alla sua seconda edizione e organizzato da Zenith Global, leader italiano nelle operazioni di finanza strutturata, con il contributo scientifico di SDA Bocconi e in partnership con Deloitte. Abbiamo parlato con Umberto Rasori, Amministratore Delegato di Zenith Global:

“Zenit Global stato il primo operatore in Italia a lanciare la prima operazione di cartolarizzazione immobiliare. Sicuramente ci sono una serie di vantaggi distintivi per questa tipologia di operazione. Con le cartolarizzazioni immobiliari rendiamo liquido l’asset immobiliare, siamo in grado di ottenere la leva finanziaria, quindi fare il tranching senior, mezzanino e junior, e siamo in grado di rivendere sul mercato secondario non l’asset sottostante, ma i titoli obbligazionari”.

I dati presentati poi aiutano a dipingere meglio il quadro: il numero di SPV immobiliari cresciuto del 43%, passando da 47 a 67, mentre la dimensione complessiva del segmento ha ormai raggiunto i 3,8 miliardi di euro. Un incremento di oltre il 50% rispetto ai 2,5 miliardi del 2024. poi intervenuto Diego Bortot, Chief Asset Manager Real Estate & Servicing di Zenith Global:

“La cartolarizzazione immobiliare uno strumento finanziario attraverso il quale un veicolo di cartolarizzazione pu acquistare un immobile attraverso le emissioni di titoli obbligazionari, cos detti ABS. uno strumento molto flessibile, con una governance molto adattabile alle esigenze degli investitori, ha vantaggi fiscali in quanto non vengono pagate imposte dirette, non c’ risk retention e quindi non c’ la necessit di uno sponsor che sottoscriva il 5% delle note, pu essere utilizzata per diverse asset class e quindi anche per le istituzioni finanziarie nello specifico uno strumento che permette la dismissione dei patrimoni immobiliari alleggerendo i bilanci e creando della liquidit conseguente”.

Pi vantaggi, pi flessibilit e soprattutto pi ricavi. E un alto impatto sul sistema finanziario. Il mercato delle cartolarizzazioni immobiliari non si ferma ed destinato a crescere. Posizionandosi tra i settori locomotiva dell’economia italiana.

Usa, Trump diviso tra la base MAGA e il sostegno a Israele contro l’Iran

New York, 19 giu. (askanews) – Crescono le tensioni all’interno del fronte repubblicano sulla possibilità di un intervento armato contro l’Iran. Mentre il presidente Donald Trump valuta se affiancare Israele nella distruzione del programma nucleare iraniano, esponenti della sua base, da Steve Bannon a Marjorie Taylor Greene, lo mettono in guardia.

“Non possiamo farlo di nuovo. Finiremmo per lacerare il Paese. Non possiamo avere un altro Iraq”, ha dichiarato Bannon, stratega ultraconservatore ed ex capo della campagna di Trump nel 2016, durante un evento a Washington.

Con lui anche Greene, deputata della Georgia vicina all’ultradestra trumpiana, e Tucker Carlson, ex volto di punta di Fox News e oggi riferimento mediatico del mondo MAGA.

“Non cerco lo scontro, ma l’Iran non può avere un’arma nucleare”, ribatte Trump.

Cinema, "Italian Screens" in Cina con FolleMente di Paolo Genovese

Roma, 19 giu. (askanews) – Si è tenuta oggi in Cina la conferenza stampa di “Italian Screens”, sezione speciale del 27esimo Shanghai International Film Festival (SIFF). Dopo il successo delle edizioni di Pechino nel 2023 e 2024, l’iniziativa è approdata per la prima volta a Shanghai, collaborando con il SIFF, per presentare sette nuovi film italiani in anteprima che raccontano il volto plurale, innovativo e umano del cinema italiano contemporaneo: “FolleMente” di Paolo Genovese; “Diamanti” di Ferzan Ozpetek; “Napoli-New York” di Gabriele Salvatores; “Il Nibbio” di Alessandro Tonda; “Nonostante” di Valerio Mastandrea; “La storia del Frank e della Nina” di Paola Randi e “Vermiglio” di Maura Delpero.

All’evento hanno partecipato Roberto Stabile, Responsabile per l’internazionalizzazione alla Direzione Generale per il Cinema e l’Audiovisivo (DGCA-MiC) presso Cinecittà; Chen Guo, Managing Director of Shanghai International Film and TV Events Center, Li Na, distributrice cinematografica cinese e il regista Paolo Genovese.

Realizzato grazie alla collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), e la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (DGCA-MiC) e con il supporto organizzativo del dipartimento internazionale di Cinecittà, “Italian Screens” è un progetto nato per promuovere l’audiovisivo italiano nel mondo, valorizzando le eccellenze cinematografiche del Paese e gli strumenti di sostegno come il tax credit e i fondi dedicati alla distribuzione e alle coproduzioni.

Durante la presentazione, Roberto Stabile ha sottolineato come “Italian Screens” non sia solo una vetrina, ma un’opportunità di crescita per l’industria cinematografica italiana, grazie al Film Distribution Fund (2 milioni di euro annui), che sostiene le uscite theatrical internazionali con contributi fino a 50.000 euro a film per i distributori esteri. “Siamo orgogliosi – ha dichiarato Stabile alla stampa cinese – di portare a Shanghai un cinema italiano coinvolgente ed emozionante. In collaborazione con la distribuzione cinese Man Mok Films, lo scorso novembre abbiamo organizzato una proiezione speciale di ‘C’è ancora domani’ di Paola Cortellesi a Pechino, nell’ambito di Italian Screens, per testare la reazione del pubblico in sala. Grazie anche al sostegno del Film Distribution Fund, il film è poi approdato nei cinema a marzo di quest’anno, riscuotendo un grande successo. Ora siamo felici di presentare, con la stessa distribuzione, ‘FolleMente’, che in Italia ha superato i 2,3 milioni di spettatori, diventando uno dei titoli più seguiti della stagione. Confidiamo che conquisterà il pubblico cinese con lo stesso entusiasmo”.

Il mercato cinematografico cinese si conferma tra i più potenti al mondo, con 90.000 schermi e una ripresa robusta dopo il crollo pandemico. Quest’anno, il film d’animazione cinese “Ne Zha 2” ha raggiunto un traguardo straordinario, diventando il primo film non-hollywoodiano a superare i 2 miliardi di dollari di incassi globali e il maggior successo in assoluto per un film d’animazione. Questo dato evidenzia come il pubblico cinese mostri un crescente interesse per narrazioni che sappiano coniugare valori condivisi e tematiche dal respiro universale.

A margine della conferenza stampa, Nicola Borrelli, Direttore della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (DGCA-MiC) ha aggiunto: “La DGCA ha sempre creduto molto nel potenziale delle collaborazioni con la Cina: per 6 anni ha sostenuto un progetto speciale che è confluito in Italian Screens e nella promozione del Film Distribution Fund. Il successo della Cortellesi è la conferma di aver intrapreso un giusto cammino per la promozione del cinema italiano di qualità all’estero”.

Il progetto “Italian Screens”, avviato nel 2022, mira a promuovere il cinema italiano all’estero, fornendo supporto agli Istituti Italiani di Cultura e alle sedi diplomatiche con prodotti audiovisivi recenti e di valore. L’iniziativa è frutto di una collaborazione tra vari ministeri e enti, con l’obiettivo di rafforzare la distribuzione e incrementare la presenza del cinema italiano nei mercati emergenti. “Italian Screens” ha già raggiunto numerosi paesi, tra cui Stati Uniti, America Latina, Africa, Medio Oriente e Asia, con eventi di promozione e proiezioni di film. La rinnovata convenzione nel 2024 ha ampliato le possibilità di collaborazione e ha rimosso restrizioni sulla programmazione, favorendo una maggiore esposizione e opportunità per l’industria audiovisiva italiana.

Nel 2025 l’obiettivo è portare l’iniziativa in nuove sedi e, laddove è già diventato un appuntamento consolidato, arricchire la programmazione con maggiori incontri di promozione che possano far dialogare il cinema con le diverse aree di promozione culturale del made in Italy.

Fiap incontra le imprese ad Anagni

Roma, 19 giu. (askanews) – Grande partecipazione per l’evento di settore promosso ad Anagni dalla Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali nella sede del Gruppo BIG SB S.p.A., Ecosistema Italia e Mobilit, tappa laziale del tour nazionale di FIAP, il secondo appuntamento dopo il primo evento del 7 giugno scorso a Catania.

Un evento estremamente importante alla luce della rilevanza della logistica e dell’autotrasporto nel Lazio, regione all’interno della quale operano pi di 12 mila aziende del settore. Tra queste, si distinguono per crescita, Vision e competitivit sul mercato le tre aziende del Gruppo: BIG SB S.p.A., Ecosistema Italia e Mobilit: ed stato proprio l’headquarter di Anagni ad accogliere i tanti rappresentanti del Parlamento e del Governo e numerosi stakeholder di livello del comparto che hanno partecipato alla mattinata di lavori dell’evento “FIAP incontra le imprese” dando vita ad un confronto fattivo e coinvolgente sulle sfide attuali che impattano sensibilmente sul settore della logistica e del trasporto su strada, che nel Lazio rappresenta oltre l’80% del trasporto merci complessivo.

Alessandro Peron, segretario generale Fiap:

“Il Lazio in una zona strategica e importante perch collega il Nord con il Sud, il Tirreno con l’Adriatico, non dobbiamo dimenticarci della sua posizione geografica e della sua importanza logistica. Ed importante parlare di trasporto e logistica anche per le imprese laziali, se vogliamo che siano competitive in un mercato sempre pi globale bisogna mettere al centro dei temi la discussione della strategicit del trasporto e della logistica, non pi come un settore a s ma come un settore interministeriale, comprendendo inoltre che la logistica non un costo del prodotto ma un asset strategico per le imprese italiane e per portare il made in Italy in giro per il mondo”.

I saluti di benvenuto sono giunti da Ambra Cruciani – AD di BIG SB S.p.A. e Vicepresidente di Ecosistema Italia – e Marco Persichilli – Vicepresidente di FIAP. Intervenuti tra gli altri l’On. Nicola Ottaviani, con un videomessaggio del Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Tullio Ferrante, e i Deputati Salvatore Deidda, Andrea Casu, e i Sen. Giorgio Salvitti e Cinzia Pellegrino.

Obiettivo dei panel che si sono succeduti con stakeholder pubblici e privati del territorio fare sintesi per individuare soluzioni di settore che rispondano alle esigenze di innovazione tanto per i processi e i sistemi, quanto per le flotte. Un passaggio fondamentale per risolvere ad esempio le problematiche attuali relative all’ultimo miglio.

Dario Fidanza, Direttore generale Gruppo BIG SB SpA:

“Sono questi momenti fondamentali per il nostro settore peerch per il mondo del trasporto, della logistica e del delivery necesssario fare networking e sistema, per portare soluzioni. Una delle soluzioni pi importanti quella della formazione e dell’investimento nel capitale umano. Il nostro gruppo persegue fortemente questa finalit allargando l’offerta formativa e andando ad abbattere il gap tra il mondo delle imprese e sistema accademico e scolastico”.

Presentati anche tre focus sulla crescita aziendale e mprenditoriale, con i rappresentanti di Fit CISL e UILtrasporti, e sulle novit del nuovo CCNL, oltre a delineare strumenti e soluzioni necessarie per accrescere la competitivit delle imprese. Il tutto in una visione d’insieme sulle strategie di medio-lungo periodo per tutta la filiera.

Marcello Corazzola, AD GRUBER Logistics e Consigliere Nazionale FIAP:

“Credo sia stato importante sapere che la politica ci sta supportando in questo processodi cambiamento ma che anche importante che noi come associazioni di categoria e come imprenditori cerchiamo di trovare le soluzioni ognuno nel suo ruolo, Fiap ci aiuta ma noi come imprenditori e volano dell’economia e del cambiamento credo che riusciremo a guardare ad un futuro migliore nonostante il periodo non semplice”.

Metalmeccanici, domani 8 ore di sciopero per il rinnovo del contratto

Roma, 19 giu. (askanews) – Sciopero di otto ore, domani, e mobilitazioni in tutt’Italia per riaprire la trattativa sul contratto dei metalmeccanici. A proclamarlo Fiom, Fim e Uilm che spiegano: “Domani i metalmeccanici scenderanno in piazza con otto ore di sciopero in tutt’Italia, Federmeccanica si assuma la propria responsabilità e riapra il negoziato”.

Il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano, sarà domani, alla manifestazione che si terrà presso il Parco Nord di Bologna a partire dalle 9. Contemporaneamente il segretario generale della Fiom-Cgil, Michele De Palma, sarà a Napoli, mentre il segretario generale della Uilm-Uil, Rocco Palombella, sarà a Mestre. In programma, inoltre, manifestazioni regionali anche a Udine, Trento, Bergamo, Aosta, Torino, Genova, Firenze, Ancona, Perugia, Lanciano, Roma, Bari, Potenza, Vibo Valentia, Palermo, Cagliari.

Con queste ulteriori 8 ore si arriva a 40 ore di sciopero per il rinnovo del contratto delle tute blu. “Federmeccanica-Assistal – afferma la Fim – continuano a tenere in ostaggio 1 milione e mezzo di metalmeccanici irresponsabilmente dimostrando di non voler riaprire la trattativa per rinnovare il contratto collettivo nazionale di lavoro, nonostante sia passato ormai quasi un anno dalla scadenza. Questo vale anche per la trattativa per il rinnovo del ccnl delle piccole e medie aziende associate ad Unionmeccanica-Confapi interrotta e mai più ripresa dal 17 marzo scorso. Anche le scuse sulla crisi dell’industria non reggono”.

Lo scorso 6 giugno, “nonostante la pesante crisi che sta attraversando il settore dell’automotive con Stellantis, Ferrari, Cnhi e Iveco abbiamo sottoscritto per il biennio un accordo con incrementi salariali del 6,6% pari a 140 euro mensili e con un una-tantum di 480 euro. Abbiamo definito le quantità economiche e abbiamo raggiunto un incremento salariale sui minimi superiore all’inflazione”, prosegue la Fim.

Anche nel recente rinnovo contrattuale delle Cooperative “sono stati quantificati e garantiti gli aumenti nel quadriennio e si è definito un aumento salariale minimo di 200 euro, superiore all’inflazione, accompagnato da molti miglioramenti normativi. Il rifiuto che continua a ribadire Federmeccanica di riprendere la trattativa senza pregiudiziali è un atto irresponsabile e offensivo verso le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici. E’ assurda e inaccettabile la pregiudiziale assunta dal fronte imprenditoriale di non quantificare gli aumenti salariali nel prossimo contratto. Nel nostro Paese un contratto così non esiste in nessun settore. Come non è accettabile il respingimento di una richiesta salariale condivisa nel 2021, coerente con le regole attuali sul patto della Fabbrica, dove i minimi vengono definiti considerando l’inflazione Ipca e i miglioramenti organizzativi”.

Alfa-mannosidosi, l’importanza di screening e diagnosi precoci

Roma, 19 giu. (askanews) – L’alfa-mannosidosi una malattia ereditaria rara, con 1-2 casi stimati su un milione di abitanti, dovuta ad una mutazione genetica che provoca un accumulo patologico di alcune macromolecole nella cellula, con disturbi che possono interessare vari organi. Per sottolineare l’importanza dello screening neonatale e di una diagnosi precoce dell’alfa-mannosidosi, in occasione della Giornata Nazionale dell’Alfa-Mannosidosi a Roma si sono riuniti clinici ed esponenti delle istituzioni. L’obiettivo del convegno – organizzato con il contributo incondizionato di Chiesi – sensibilizzare e promuovere la conoscenza della malattia, la necessit di lavorare in un team multidisciplinare e di un trattamento tempestivo per migliorare la qualit della vita delle persone affette dall’alfa-mannosidosi e delle loro famiglie.

Giuseppe Limongelli, direttore Centro di Coordinamento Malattie Rare Regione Campania: “Ha bisogno sicuramente di un riconoscimento precoce, quindi formazione all’interno di percorsi ben strutturati, percorsi in cui la persa in carico sia per forza di cose multidisciplinare, perch una patologia sistemica. La speranza che queste patologie possano essere riconosciute anche con uno screening alla nascita”.

Le persone affette da Alfa-mannosidosi oggi possono accedere ad una terapia enzimatica specifica, grazie alla quale viene reintegrato l’enzima mancante, cos da ridurre l’accumulo di sostanze a livello lisosomiale. La patologia colpisce diversi organi: diventa quindi fondamentale una corretta presa in carico del paziente da parte di un team multidisciplinare, dall’infanzia all’et adulta, con un coordinamento che ne assicuri continuit terapeutica, assistenziale, riabilitativa e psicologica.

Annalisa Scopinaro, presidente UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare: “Quando ci sono terapie che cambiano drasticamente il corso della vita delle persone assolutamente importante la diagnosi e che questa sia pi precoce possibile. Laddove ci sono le caratteristiche introdurla nello screening neonatale esteso un dovere civico”.

Affrontare le problematiche connesse all’Alfa-Mannosidosi, hanno cos sottolineato gli esperti nel convegno, diventa un’occasione per promuovere una organizzazione di reti territoriali, costruire alleanze e contribuire ad un cambiamento strutturale dei trattamenti che metta al centro le persone con malattie rare.

Fabiola Bologna, relatrice della legge sulle Malattie rare 175/2021: “E’ una malattia che un po’ compendia tutto quello che noi abbiamo voluto inserire all’interno della legge, dal discorso sanitario al discorso socio-sanitario e assistenziale per i pazienti, fino anche alle introduzioni nell’ambito di una vita sociale completa e soddisfacente per le persone e le loro famiglie”.

La stampa 3D rivoluziona il design (e riduce l’impatto ambientale)

Milano, 19 giu. (askanews) – Quando tecnologia e creativit dialogano, nascono nuovi modi di progettare. Alla Terrazza Aperol, nel cuore di Milano, design e stampa 3D si incontrano per trasformare idee sostenibili in soluzioni visibili e funzionali. Non un esercizio di stile, ma un lavoro preciso su forma, materia e sostenibilit in grado di innescare economia circolare.

Il materiale scelto il policarbonato riciclato: trasparente, leggero, resistente alla fiamma. E capace di riflettere e diffondere la luce in modo fluido e morbido. Un materiale spesso in secondo piano, ma centrale nell’equilibrio del progetto. La stampa 3D qui non solo tecnica: linguaggio.

Claudio Saverino, architetto, partner di Vudafieri-Saverino Partners: “La stampa 3D si inserisce in questo progetto come un grande aiuto a noi e risultato finale grazie alla capacit di poter esprimere delle forme complicate, complesse e di poterle tradurre tecnicamente in modo relativamente semplice”.

Questa tecnica ha permesso di creare oggetti unici come lampadari e rivestimenti per il bancone del bar, sfruttando la capacit del policarbonato di conferire una sensazione di “liquidit” e accoglienza all’ambiente.

Simone Maccagnan, Business Development Manager di EXgineering: “Abbiamo utilizzato una tecnologia che chiamiamo RAM, Robotic Additive Molding, proprio per sottolineare il fatto che fa parte dei molding, quindi come l’estrusione, lo stampaggio iniezione e le altre tipiche tecnologie per la trasformazione in materie plastiche. Abbiamo utilizzato una tecnologia di questo tipo che mette a terra la stampa 3D da un punto di vista industriale, quindi non soltanto conserva le propriet del polimero e permette di utilizzare esattamente il polimero che era stato scelto al progettista, ma permette anche di dare una libert di forme raggiungendo forme organiche attraverso la variazione dinamica dello spessore degli strati. Penso che siamo gli unici a riuscire ad avere un livello di definizione di questo tipo, soprattutto col policarbonato”.

Ma quali sono le applicazioni possibili? “In particolare per il design la stampa 3D permette di unire gli aspetti unici dell’artigianato e dell’arte a quelli dell’industria, quindi ripetibilit su qualcosa di unico”, spiega Maccagnan.

E’ l’utilizzo del policarbonato il filo rosso che lega tecnologia e bellezza con la sostenibilit. “Il policarbonato – osserva Maccagnan – un materiale eccezionale, dalle propriet meccaniche: si usa per fare gli i caschi, vetri antiproiettile, eccetera. Poco conosciuto, secondo me, dal pubblico, ma molto utilizzato. ovunque intorno a noi, dalle lastre trasparenti, le finestre ai caschi, appunto, i CD. Purtroppo il policarbonato non ha una filiera del recupero sua. In questo caso – prosegue – il policarbonato stato scelto perch la trasparenza e le propriet meccaniche di resistenza alla fiamma che ha sono uniche nel loro genere, ma anche un po’ una sorta di movimento, se vogliamo, che vuole utilizzare un materiale senza forzatura. Come il policarbonato, appunto: in questo caso calza pennello, l’unico che permette di avere questa trasparenza, questa leggerezza e queste propriet meccaniche. Non c’ un altro materiale, non un materiale plastico, non c’ un altro materiale e in pi riciclato perch si pu riciclare e meriterebbe come il PET, i poliolefini, una filiera del riciclo del recupero dedicata ad esso”.

Terrazza Aperol diventa cos un esempio concreto di come il design possa integrare materiali riciclati e tecnologie avanzate in un sistema coerente, funzionale e sostenibile.

Nazionale, Gravina: "Gattuso sarà l’uomo dei risultati"

Roma, 19 giu. (askanews) – “Gattuso è il nuovo CT della Nazionale, ha le qualità e la determinazione ma soprattutto il desiderio di realizzare qualcosa di grande per l’azzurro e per il nostro paese. La Nazionale ha bisogno di lui, Gattuso ha risposto senza alcuna esitazione alla chiamata in azzurro, alla convocazione da parte della nostra Nazionale e ha risposto con lo stesso entusiasmo col quale rispondeva quando veniva convocato da calciatore”. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, introduce così Gennaro Gattuso, nuovo ct della Nazionale italiana di calcio. Gravina poi aggiunge: “Non facciamo l’errore di ridurre questa sua disponibilità a un semplice entusiasmo, c’è davvero tanto altro: un grande spirito di sacrificio, grande professionalità, preparazione in modo particolare qualcosa di straordinario… Mi ha colpito fin da subito la sua volontà di anteporre il noi all’io, ha voluto lanciare subito dei messaggi molto chiari con un entusiasmo straripante. Mi ha detto subito che nessuno vince da solo, l’idea della squadra determinata e convinta. Si vince insieme, al Mondiale si va tutti insieme e questo credo sia il messaggio più bello. Chi ama la Nazionale oggi deve fare un passo in avanti, cercare di sostenere questo progetto per il bene dell’azzurro, del nostro sport, per il bene del calcio”.

Sulla scelta di Gattuso: “E’ stata una scelta condivisa, Buffon si è impegnato in maniera importante e il suo è stato un ruolo determinante per delineare questo nuovo progetto. E’ stata una scelta condivisa per l’uomo e per il tecnico, siamo convinti delle qualità di Rino sotto il profilo tecnico. Ci sono testimonianze concrete delle sue qualità, sono convinto che sarà l’uomo dei risultati. Conosce molto bene il calcio italiano, la mentalità dei calciatori e la pressione mediatica avendo vissuto ambienti caldi come il Napoli e il Milan. Personalmente ho sempre apprezzato il suo lavoro coi giovani. La scelta è importante sotto il profilo tecnico, non è stata dettata solo dal cuore ma una scelta convinta: abbiamo scelto un allenatore che sa anche cosa significa indossare la maglia azzurra, un allenatore che non ha paura di assumersi delle responsabilità. Ha sempre messo il gruppo davanti a tutto e come Federazione lo sosterremo per costruire un gruppo coeso, ambizioso e coraggioso. Lui ora ha un compito difficile ma anche affascinante: deve riportare entusiasmo, identità e risultati”.

Campari Group apre a nuove chance di mercato

Milano, 19 giu. – Campari Group, azienda che opera a livello globale nel settore delle bevande alcoliche, ha allargato la propria attivit verso nuove prospettive di mercato preservando un connubio vincente: il rispetto della tradizione italiana ed una contestuale innovazione.

Alberto Ponchio, Senior Marketing Director Campari Group, ha dichiarato: “Ci confrontiamo ogni giorno con un mercato che cambia molto rapidamente, ma noi abbiamo un portafoglio di marchi fortissimo. Grazie alla tradizione della nostra azienda che ha creato il mercato degli aperitivi, riusciamo ad innovarci ogni giorno. Oggi si aggiungono altre due novit che rinforzano il mondo Spritz, per restare ancora di pi al passo con i tempi”.

In particolare, Campari Group ha introdotto delle novit in vista dell’estate.

“Siamo emozionati perch apriamo l’estate abbinando agli iconici Aperol, Campari e Cynar Spritz anche Sarti Rosa Spritz e Mondoro Hugo Spritz” – prosegue Alberto Ponchio – “Due novit che vanno ad ampliare la nostra offerta con un mondo pi fruttato nel caso di Sarti e pi floreale e fresco con Mondoro”.

Le novit presentate certificano il segmento di mercato di riferimento di Campari Group allargando contestualmente gli orizzonti dell’azienda verso una nuova proposta di business che possa affiancarsi all’esperienza consolidata nel settore del beverage da aperitivo

UniCredit, Orcel: su M&A oggi governi interventisti, noi seguiamo regole

Milano, 19 giu. (askanews) – Sul fronte M&A bancario “dopo il Covid i governi, soprattutto europei, hanno preso una posizione molto più interventista. Quindi cosa fai? Fai lobby al Governo per fare M&A e averlo dalla tua parte o fai M&A secondo le regole corrette e speri di arrivare in fondo? Noi siamo dell’opinione di fare la seconda cosa, perché crediamo che la nostra banca debba reggersi su principi e valori per i nostri azionisti e per i nostri clienti che sono i nostri, e non fare altre cose”. Lo ha detto il Ceo di UniCredit, Andrea Orcel, nel corso dell’evento Young Factor promosso dall’Osservatorio Giovani Editori. “Quindi – ha spiegato agli studenti – la parte problematica è se il Governo non è d’accordo con te”.

“Se guardiamo agli anni ’80-90-2000 c’erano regole chiare, sulla creazione di valore, avevi degli azionisti dall’altra parte che ti dicevano sì o no, poi strutturavi l’offerta e dovevi convincere gli azionisti dall’altra parte”, ha proseguito Orcel. “Oggi non è più cosi, si è inserita la regolamentazione, che in parte ci doveva essere, quindi metti 3-4 mesi di analisi da parte dei regolatori, che ci sta, poi si è inserito l’Antitrust, devi rispettare la concorrenza e prende il suo tempo. Adesso dopo il Covid i governi, soprattutto europei, hanno preso una posizione molto più interventista”.

In ogni caso, ha concluso Orcel, “qualunque società deve avare una strategia, un percorso suo totalmente slegato dal fare acquisizioni, se uno è dipendente dalle acquisizioni vuole dire che non sa gestire la propria società in modo corretto. Le acquisizioni sono acceleratori della tua strategia”.

A Milano l’evento finale del Progetto SEGIE

Milano, 18 giu. (askanews) – Dare una svolta all’economia sociale europea, facendo s che diventi realmente inclusiva e sensibile alle questioni di genere. con questo obiettivo che nato il progetto Social Economy that reduces Gender Inequality in Europe. Nato dalla collaborazione fra ActionAid Italia, Empow’Her, Acube e Universidade Nova de Lisboa, il progetto si sviluppato in Italia, Francia e Portogallo, coinvolgendo ricercatori, policy maker, imprese sociali e attivisti in un percorso di analisi, formazione e advocacy.

L’obiettivo stato quello di studiare il ruolo strategico delle imprese sociali nella promozione dell’inclusione di genere, partendo dai dati di uno studio condotto nel 2024 da Universidade Nova de Lisboa.

Successivamente, stato attivato un programma di incubazione per imprese sociali inclusive, che hanno portato a risultati incoraggianti, come spiegato da Alberto Muscari Tomajoli, COO Acube: “Con il programma SEGIE abbiamo deciso di lanciare una call rivolta a tutte le persone, anche le imprese, che hanno intenzione di sviluppare progetti, prodotti e servizi in grado di offrire soluzioni concrete a problemi di donne e minoranze di genere. Abbiamo selezionato 10 start up e abbiamo costruito un programma di incubazione ad hoc per le varie tipologie di imprese in base agli stadi di sviluppo e necessit. Vogliamo rafforzare quanto pi possibile la loro capacit di generare impatto e di integrare la strategia di sviluppo della loro idea e della loro impresa”.

Grazie al progetto, inoltre, sono state anche prodotte una serie di raccomandazioni per le istituzioni politiche e il mondo aziendale, come sottolineato da Martina Fontana, Esperta Programma Genere e Giustizia EconomicaActionAid: “Nel rapporto che abbiamo stilato alla fine del progetto SEGIE abbiamo incluso delle raccomandazioni in primis sul piano politico, affinch venga integrata la prospettiva di genere in tutte le politiche europee”.

Nel pomeriggio di marted 17 giugno, a Milano, si svolto l’evento conclusivo del progetto, in cui ActionAid ha presentato il rapporto finale, puntando un occhio attento all’innovazione sociale e all’economia di genere, con pitch di start-up, testimonianze e una tavola rotonda per rimarcare come la parit di genere non sia un capitolo accessorio, ma una condizione fondamentale per realizzare le grandi transizioni in maniera giusta, equa e sostenibile.

Ivass: costo dell’Rc Auto in Italia il più alto di tutta l’Ue

Roma, 19 giu. (askanews) – Il costo medio delle polizze di Rc Auto in Italia è il più alto di tutta l’Unione europea e a 286 euro per veicolo – in base ai dati 2023, i più recenti disponibili per i confronti tra Paesi – è superato solo dal costo medio nel Regno Unito (Paese non Ue dove si attesta a 381 euro). In Paesi che solitamente vengono messi a confronto con la Penisola, come Francia e Spagna si registrano valori molto più bassi e ai minimi dell’Unione, a 186 euro. Lo rileva l’Ivass nella sua Relazione annuale, presentata oggi dal presidente Luigi Federico Signorini.

Proprio su questo aspetto Signorini ha messo in rilievo la scarsa conoscenza e quindi utilizzo dello strumento di comparazione allestito dallo stesso istituto, chiamato “Preventivass”, che invece potrebbe aiutare non poco a contenere i costi. “Vorrei incoraggiare la clientela assicurativa a sfruttarlo appieno anche in modo diretto: più sono i consumatori che se ne avvalgono, maggiore può diventare per le compagnie l’incentivo a vederlo come uno strumento concorrenziale. Il baluardo più efficace contro aumenti ingiustificati dei prezzi – ha detto Signorini – è un consumatore informato e attento”.

Secondo l’Ivass lo scorso anno la raccolta premi delle assicurazioni sul generale ramo danni è cresciuta del 7,5%, raggiungendo i 40,9 miliardi di euro, di cui il 42,8% riguarda il comparto auto, il 20,4% il comparto property, il 19,6% la salute e il 10,2% la copertura della r.c. Generale. La crescita della raccolta riguarda sia il comparto auto (+8,3%) che non auto (+6,8%) e si conferma anche nel primo trimestre 2025 (10,8 miliardi di euro, +8,5% rispetto al +7,8% nel primo trimestre 2024).

La raccolta avviene per il 77,1% tramite agenzie, il 10,4% tramite broker, il 9,8% tramite consulenti finanziari e sportelli bancari e postali e il 2,7% tramite vendita diretta.

Sempre sull’RC auto “la raccolta di premi ha sfiorato i 13 miliardi, con una crescita del 6,5 per cento – ha proseguito Signorini – il risultato economico del ramo è stato positivo per 0,4 miliardi, nonostante un saldo tecnico in perdita, grazie al contributo dei redditi da investimenti”. Nella seconda metà del 2024 la crescita dei prezzi ha mostrato una attenuazione e “nel primo trimestre 2025 i prezzi si sono ridotti dell’1,7 per cento rispetto al trimestre precedente”.

Secondo l’istituto i differenziali di prezzo tra i Paesi Ue sono legati a fattori come i costi delle riparazioni e i sistemi di risarcimento in caso di lesioni o morte. Peraltro il differenziale tra il premio medio r.c. auto pagato in Italia e quello degli altri Paesi si è progressivamente ridotto dal 2012 in poi e addirittura rispetto al 2022 il differenziale si è quasi dimezzato, osserva la Relazione, soprattutto a causa dell’incremento dei premi nel Regno Unito.

Il risultato d’esercizio della gestione danni per l’intero sistema assicurativo italiano è di 4,6 miliardi di euro, con un significativo incremento rispetto ai 2,5 miliardi del 2023. Il livello di redditività sul capitale (Roe) è del 13%, in aumento rispetto al 7,8% del 2023. Il ramo r.c. auto ha riportato un utile di 392 milioni di euro, in leggera flessione rispetto ai 593 milioni di euro nel 2023. Il ramo r.c. generale si conferma il più profittevole, con un utile tecnico di 1.015 milioni di euro.

Cyber Security, consapevolezza come parte dalla formazione

Roma, 19 giu. (askanews) – Nel panorama digitale odierno, la sicurezza informatica diventata una priorit imprescindibile, eppure, come sottolinea Pino Lazzara, amministratore di Applogic e founder di CyberSecSpecialist.it, “persiste una grave mancanza di consapevolezza su questo tema”. L’Italia, nel primo semestre del 2024, ha registrato il 7,6% degli incidenti di sicurezza informatica a livello globale, con il 71% di questi incidenti attribuiti al cybercrime. Questo dato allarmante solo la punta dell’iceberg di un problema che affonda le sue radici nella scarsa formazione e sensibilizzazione degli utenti.

“La Cyber sicurezza dovrebbe essere una priorit non solo per i singoli e le aziende, ma anche a livello statale”, afferma Lazzara, evidenziando come molte PMI italiane vedano la sicurezza informatica come un costo piuttosto che un investimento. Questa percezione errata lascia aperte falle nei sistemi che sono facilmente sfruttabili dai criminali informatici. Nel 2024, in Italia sono stati registrati 1.927 attacchi informatici, segnando un aumento del 18% rispetto all’anno precedente, ma solo il 24% di questi attacchi andato a segno, grazie anche a una maggiore consapevolezza e preparazione.

Lazzara sottolinea l’importanza della formazione continua: “Senza formazione non si ha consapevolezza e senza consapevolezza non si ha quell’input di dire ‘mi sto proteggendo prima che avvenga il disastro'”. La sua esperienza diretta con clienti che si sono trovati in difficolt a causa di attacchi informatici lo ha portato a scrivere un libro, “Sotto attacco: Cyber Security e strategie di Sicurezza Informatica per proteggere il tuo futuro dalla minaccia digitale”, che mira a fornire strumenti pratici per aumentare la consapevolezza e la sicurezza.

L’ACN, Agenzia per la Cyber Sicurezza Nazionale, sta cercando di colmare questo gap attraverso regolamenti rigidi che impongono alle aziende di adottare procedure di sicurezza e formazione per garantire la continuit operativa. Tuttavia, come evidenzia Lazzara, “il problema che le persone non hanno la consapevolezza”. fondamentale che la cultura della sicurezza informatica venga introdotta fin dalle scuole, per formare cittadini consapevoli e preparati.

L’aumento della consapevolezza e della formazione potrebbe non solo ridurre il numero di attacchi riusciti, ma anche creare nuove opportunit lavorative nel settore della sicurezza informatica. “Ci sono delle aziende che si occupano di Cyber sicurezza che a loro volta sfruttano l’intelligenza artificiale per prevedere dei comportamenti anomali”, spiega Lazzara, indicando come l’innovazione tecnologica possa essere un alleato nella lotta contro il cybercrime.

In conclusione, la sicurezza informatica non solo una questione tecnica, ma culturale. Come afferma Lazzara, “senza formazione non si ha consapevolezza”, e solo attraverso un’educazione diffusa e continua si potr costruire una societ pi sicura e resiliente.

Apulia Water Forum 2025 , il punto Enea con Silvia Di Fabio

Bari, 19 giu. (askanews) – A margine dell’evento Apulia Water Forum 2025, promosso da askanews, nel palazzo di acquedotto pugliese, abbiamo parlato con Silvia Di Fabio, Ricercatrice, Divisione Economia Circolare – Dipartimento Sspt, Enea:

“Il mio intervento stato atteso soprattutto a inquadrare quali sono le attivit Enea per l’implementazione della nuova direttiva Acquerefle 30-19 del 2024 all’interno della quale abbiamo diversi obiettivi di circolarit prima di tutto il riutilizzo idrico, il recupero dei nutrienti e il recupero energetico da acque e fanghi di depurazione. Enea ha diversi progetti in quest’ambito per il riutilizzo dell’acquerefle in particolare all’interno del depuratore di Cesena abbiamo una piattaforma di monitoraggio di parametri online per la caratterizzazione delle acque secondo il nuovo regolamento per riutilizzo idrico e per quanto riguarda il recupero dei nutrienti siamo gestori della piattaforma nazionale del fosforo per conto del MASE e siamo all’interno del progetto Agritec sul recupero di fosforo da fanghi di depurazione mentre per quanto riguarda il recupero energetico il progetto ricerca di sistema, la linea 1.6 all’interno di diversi obiettivi quali il recupero energetico da fanghi di depurazione sia attraverso linee pi convenzionali quali la digestione anaerobica che linee pi innovative che tengono conto anche di tecnologie come la pirolisi e la carbonizzazione idrotermale”.

Federica Brignone e Banca Generali, 15 anni di collaborazione

Milano, 19 giu. (askanews) – La storia di una collaborazione che dura da 15 anni e ha accompagnato la crescita di una campionessa. Federica Brignone dal 2010 affiancata da Banca Generali, nelle tante vittorie e anche nei momenti difficili come quello dell’ultimo, gravissimo infortunio che mette a rischio la sciatrice vincitrice della Coppa del Mondo in carica per le Olimpiadi di Milano Cortina. Dietro a questo sostegno c’ l’idea che Federica Brignone possa ispirare anche le nuove generazioni.

“Questi elementi umani – ha detto ad askanews Andrea Ragaini, vicedirettore generale di Banca Generali – hanno a mio avviso consentito molto a Federica di far s che il suo talento venisse trasformato in successo. Ecco, noi ricerchiamo talento come banca da sempre, cerchiamo talento dei nostri consulenti finanziari, i nostri consulenti finanziari sono gli uomini e le donne di fiducia dei nostri clienti e il talento per da solo non basta: come per Federica, serve determinazione, dedizione, capacit di far accadere le cose, volont di farle accadere, studio e applicazione”.

La Brignone ha preso parte a Milano, nella torre disegnata da Zaia Hadid, all’evento “Slalom tra campioni” e ha parlato di quello che ha significato per lei il sostegno di Banca Generali in questi anni. ” stato un binomio incredibile – ha detto la campionessa -: intanto loro sono sempre stati molto corretti con me, hanno sempre rispettato quello che fosse il mio essere atleta e i miei impegni e miei allenamenti e quello secondo me una cosa fondamentale. Poi ci sono sempre stati e ovviamente diventata quasi una famiglia e hanno fatto tutto il bello sono con me in tutti i miei migliori risultati, in tutti i miei percorsi, in tutte le mie stagioni incredibili che ci sono state”.

L’evento milanese stata anche l’occasione per la campionessa azzurra di incontrare i giovani talenti che vogliono diventare private banker. “Per noi – ha concluso Marco Bernardi, vicedirettore generale di Banca Generali – un motivo di orgoglio, anche perch abbiamo affiancato questo percorso di crescita anche al nostro interno: siamo oggi una delle pi importanti realt del Private Banking, siamo cresciuti tantissimo in questi ultimi 15 anni, oggi possiamo vantare sicuramente una rete di assoluta eccellenza e delle persone di altissima qualit che si distinguono nel mercato del risparmio per le loro grandi competenze”.

Caratteristiche che Banca Generali ha visto in Federica Brignone anni prima dei suoi successi internazionali.

Apulia Water Forum 2025, l’esperienza Almaviva Bluebit

Bari, 19 giu. (askanews) – A margine dell’evento Apulia Water Forum 2025, promosso da askanews, nel palazzo di acquedotto pugliese, abbiamo parlato con Paolo Ridella, Direttore Commerciale E Tecnico, Almaviva Bluebit:

“Nel mio intervento ho cercato di descrivere qual il contributo che il gruppo Almaviva offre alle aziende di gestione del servizio idrico integrato ma anche ai consorsi di bonifica ad esempio per rendere pi efficiente la gestione e quindi contribuire a mitigare gli effetti della crisi idrica attraverso quella che oggi va molto di moda e viene chiamata digitalizzazione. Digitalizzazione consiste quindi nell’integrare all’interno di piattaforme digitale tutta una serie di dati utili che sono in parte gi a disposizione delle aziende metterli insieme in modo tale da attraverso gli algoritmi di predizione ricavarne un’analisi e soprattutto un supporto decisionale per il gestore che deve prendere delle decisioni circa il servizio che gestisce”.

Pastore (Cnr-Irsa): “Nuovo approccio alla depurazione”

Bari, 19 giu. (askanews) – A margine dell’evento Apulia Water Forum 2025, promosso da askanews, nel palazzo di acquedotto pugliese, abbiamo parlato con Carlo Pastore, Primo Ricercatore, Cnr – Irsa Istituto Di Ricerca Sulle Acque:

“La giornata odierna ho portato in evidenza i risultati sperimentali di un nuovo approccio alla depurazione volto al recupero della materia prima in particolare sono state sviluppate variazioni di recupero e valorizzazione della sostanza organica proponendo un meccanismo alternativo a quello dell’attuale depurazione che si basa sulla loro demolizione preservando la complessit strutturale della sostanza organica che compone i reflui acquosi e recuperandola e quindi valorizzandola ci sono varie azioni progettuali che sono state gi portate in porto e quindi hanno consentito l’ottenimento del conseguimento degli obiettivi del recupero delle risorse nell’ottica dell’economia circolare”.

Ichiko Aoba apre la 35esima edizione de "I Concerti nel Parco" a Roma

Roma, 19 giu. (askanews) – Dal 2 luglio al 5 agosto 2025 torna a Roma, nel Parco della Casa del Jazz, il Festival ‘I Concerti nel Parco – Estate 2025’, giunto alla sua trentacinquesima edizione ed organizzato da I Concerti nel Parco ETS. I Concerti nel Parco inaugurano mercoledì 2 luglio con la cantautrice, compositrice e polistrumentista giapponese Ichiko Aoba, artista giovane ma già esplosa in ambito internazionale, al suo debutto a Roma. Presenterà dal vivo il suo nuovo album Luminescent Creatures in cui esplora l’origine della vita trasportando gli ascoltatori all’interno di panorami musicali da sogno.

In tutto 11 eventi, tra cui tre nuove produzioni originali in prima assoluta, o date uniche a Roma nel parco della Casa del Jazz a cui si aggiunge, in regione, uno spettacolo nel Parco di Acquaforte di Capranica (VT). Una programmazione, elaborata con creatività e slancio dalla direzione artistica di Teresa Azzaro, alla ricerca costante di novità, volutamente multidisciplinare, molto aperta al femminile ed alla creatività giovanile.

Il festival prosegue venerdì 4 luglio con una prima assoluta Filosofà, Disquisizioni comiche da divano, una nuova coproduzione del festival con Corrado Nuzzo e Maria De Biase, la partecipazione straordinaria di Matteo Saudino (Barbasophia) e l’Orchestrina Filosofante con musiche di Paolo Damiani. Corrado e Maria faranno del pubblico stesso un protagonista, creando un rapporto continuo tra palco e platea, disquisendo, nella loro effervescente e coinvolgente modalità, dell’Eros, da Platone ai giorni nostri.

Sabato 5 luglio, Ammore, uno spettacolo in cui lo scrittore Maurizio de Giovanni ed il compositore Joe Barbieri hanno deciso di unire le proprie strade incrociando parole e musica per raccontare, rigorosamente in napoletano, le storie, l’ineguagliabile musicalità, gli autori e la segreta armonia delle canzoni d’amore della grande tradizione partenopea. Saranno accompagnati da Oscar Montalbano alla chitarra manouche e Nico di Battista alla DB guitar.

Lunedì 7 luglio, We all love Ennio Morricone, Storia di un CD, un Oscar e 250 concerti in tutto il mondo, data unica in prima a Roma. Lo spettacolo propone brani tratti dai CD/DVD ‘Arena Concerto’ e ‘We all love Ennio Morricone’ in arrangiamenti fedeli agli originali: C’era una Volta il West; Giù la Testa; Mission; C’era una volta in America; Nuovo Cinema Paradiso; Metti una sera a Cena… La musica sarà intervallata dai racconti dell’attore Luigi Petrucci e dalla proiezione dell’ultima video-intervista ‘My Life, My music’. Sul palco, l’Orchestra del Conservatorio di Musica di Santa Cecilia, con alcuni musicisti, storici collaboratori del M° Morricone, e diretta da Ludovico Fulci.

Lunedì 14 luglio, un’altra prima a Roma, Forever young, Il club dei 27, un concerto di Sarah Jane Morris con i Solis String Quartet che riscopre l’attualità e la forza di canzoni senza tempo scritte da un manipolo di artisti, grandi e maledetti, i tristi ma geniali soci del Club dei 27, Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Jean Michel Basquiat, Kurt Cobain, Amy Winehouse, tutti scomparsi alla soglia dei ventisette anni, ma destinati alla fama eterna.

Venerdì 18 luglio Pierino e il lupo e altre storie, una prima assoluta, commissione de I Concerti nel Parco ad Alice Lupparelli, giovane star, tra i protagonisti delle serie Il Professore e Adorazione, e all’Orchestra Giovanile Papillon, con l’intento di far rivivere questa iconica composizione, nell’idea e gestualità interpretativa di una millennial, donna e attrice ventenne. Completeranno il programma una Suite dalla “Carmen” di Bizet, ed una Fantasia su brani tratti sulle celebri colonne sonore di Nino Rota quali La Dolce Vita, Amarcord, Il Padrino, Otto e mezzo.

Domenica 20 luglio, Maddalena sono Io, un’altra nuova produzione de I Concerti nel Parco, presentata in prima assoluta, un monologo – su testo originale di Emmanuel Exitu – in cui Irene Maiorino, splendida interprete nel ruolo di Lila nella serie l’Amica Geniale, dà volto e voce ad una Maddalena, che racconta se stessa senza veli e senza rete, in tutta la sua fragilità, e limiti, ma anche fascino ed eterna grandezza. Lo spettacolo è arricchito dalle musiche di Paolo Vivaldi, interpretate da uno splendido quintetto di musicisti, i M° Alberto Mina e Luca Vignali, Matteo Scarpelli, Miwa Shiozaki, Gaia Orsini. La magia dell’evento sarà potenziata dalle video proiezioni di Franco Sorichetti in cui scorreranno le celeberrime opere dedicate alla Maddalena da grandi pittori e scultori di tutti i tempi, da Tintoretto a Caravaggio, da Artemisia Gentileschi a Piero della Francesca a Tiziano, al Bernini.

Mercoledì 23 luglio, unico evento nel Parco di Acquaforte di Capranica (VT), Il resto della settimana, spettacolo in cui Peppe Servillo, accompagnato dal chitarrista Cristiano Califano, legge, ma anche canta alcuni brani tratti dall’omonimo libro di Maurizio de Giovanni, che rimanda al tempo trascorso dall’autore in un piccolo bar dei Quartieri Spagnoli a Napoli, prima e dopo le partite degli azzurri, e all’ascolto dei commenti e dei racconti, non solo calcistici, dei suoi veraci avventori.

Giovedì 24 luglio, prima a Roma, Faffiga X-files, nuovo spettacolo del famoso doppiatore e chitarrista Fabio Celenza, una delle presenze più apprezzate dal grande pubblico di Propaganda Live, che, con la sua band composta dal batterista Davide Savarese, dal bassista Emanuele Triglia, la cantante Miryam Conte, e il pianista Pasquale Strizzi, propone alcuni suoi nuovi doppiaggi, ed alcuni di quelli che lo hanno reso noto, tratti dal suo imponente catalogo dedicato a vecchi e nuovi vip, con musica dal vivo: il pubblico assiste ad un concerto ma allo stesso tempo ride e si diverte insieme a una schiera di personaggi che nel tempo sono diventati indimenticabili.

Venerdì 25 luglio è la volta di Paola racconta Anna, uno spettacolo su Anna Magnani, in cui Paola Minaccioni si cimenta nel ritratto dell’attrice ma anche e soprattutto della donna Anna Magnani, icona romana per eccellenza, una delle interpreti più apprezzate del cinema di tutti i tempi. Paola sarà accompagnata in questo suo viaggio dalle musiche originali dal vivo di Valerio Guaraldi. Il testo di Elisabetta Fiorito, giornalista di Radio24, descrive lo stato d’animo della donna e dell’attrice, attraverso i video tratti dai suoi film, le poesie di Pasolini, del Belli, di Mauro Maré, Sara Kane e Rodrigo Garcia, ma anche le canzoni di Gabriella Ferri e della stessa Magnani.

Mercoledì 30 luglio Wim Mertens Piano Solo – Ranges of Robustness il concerto con cui il grande pianista e compositore belga torna a Roma dopo cinque anni di assenza e un grande sold out alla Cavea del Parco della Musica. Wim Mertens, nella sua ultra quarantennale carriera, ha collezionato più di 70 album, che esegue regolarmente dal vivo in tutta Europa, Nord e Centro America, Giappone, Thailandia e Russia. Le composizioni di Ranges of Robustness (2024), esplorano le molteplici forme e gradi della nozione di forza, vigore, resistenza “nella forma che il nostro tempo richiede”, secondo le sue stesse parole.

Grande chiusura martedì 5 agosto in prima a Roma all’insegna della world music d’eccellenza con Carmen Souza, accompagnata da Theo Pascal al contrabbasso ed Elias Kacomanolis alla batteria, che torna a Roma dopo tre anni di assenza. Considerata la Ella Fitzgerald capoverdiana, Carmen Souza si distingue per il suo carisma e la sua tecnica vocale, superando i confini dei generi musicali tradizionali. In questo concerto presenta il suo undicesimo album, Port’Inglês, un mix di jazz e influenze capoverdiane.

La XXXV edizione del Festival I Concerti nel Parco, Estate 2025 è sostenuta dal MiC Ministero della Cultura Direzione Generale Spettacolo; dalla Regione Lazio Direzione Generale Cultura e Lazio Creativo, gode del Patrocinio ed ha fatto richiesta di contributo ai sensi dell’Avviso Pubblico di Roma Capitale “Roma Creativa 365” del quale si è in attesa di conoscere gli esiti; l’edizione 2025 è realizzata inoltre in collaborazione con – Fondazione Musica per Roma per Casa del Jazz.

Continuano i raid israeliani: 15 persone uccise vicino centro aiuti umanitari a Gaza

Roma, 19 giu. (askanews) – Il fuoco israeliano ha ucciso 15 persone che si erano radunate vicino a un sito di distribuzione di aiuti umanitari nel centro di Gaza. Lo ha indicato l’agenzia di difesa civile di Gaza, gestita da Hamas.

L’agenzia ha affermato che altre tre persone sono state uccise dai bombardamenti vicino a Gaza City. Al momento non ci sono commenti da parte delle Forze di Difesa Israeliane.

Non è chiaro a che ora sia avvenuta la sparatoria segnalata vicino al sito di aiuti umanitari. All’inizio di questo mese, le Idf hanno avvertito i palestinesi di non avvicinarsi alle strade che portano ai siti della Gaza Humanitarian Foundation tra le 18 e le 6 ora locale, descrivendo queste strade come zone militari chiuse. Tuttavia, la Ghf ha indicato che potrebbe essere aperta durante quelle ore.

La Ghf è stata sottoposta a un severo controllo da parte di altri organismi umanitari, nonché delle Nazioni Unite e di Paesi stranieri, che affermano che non risponde in modo adeguato alle esigenze umanitarie nell’enclave palestinese devastata dalla guerra.

I critici hanno anche accusato la Ghf di mettere in pericolo i richiedenti aiuti umanitari, con operazioni caratterizzate da incidenti mortali quasi a cadenza quotidiana. Israele ha affermato che il meccanismo è necessario per impedire che gli aiuti finiscano nelle mani di Hamas.