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domenica, 27 Luglio, 2025
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Geoclever, efficienza digitale per salvare tempo e competitivit

Roma, 12 Mag. – Ogni giorno, imprenditori e manager perdono tempo prezioso inseguendo scadenze, incastrando file Excel, rincorrendo processi disordinati, sommergendo la produttivit sotto tonnellate di carta e archivi virtuali.

“Immaginate di dover affrontare un’odissea quotidiana per arrivare al lavoro, passando da un mezzo di trasporto all’altro. Ora immaginate di avere il teletrasporto: un unico mezzo, rapido, semplice, diretto. Ecco cosa significa oggi gestire un’azienda con un sistema integrato come Geoclever” spiega Giuseppe Alessi, fondatore dell’omonima startup innovativa.

Alessi, descrive la piattaforma non solo come un gestionale, ma come una vera e propria filosofia di lavoro che sfrutta la digitalizzazione per semplificare la vita degli imprenditori. “La burocrazia un ostacolo solo se non hai gli strumenti per domarla”, afferma Alessi, sottolineando come la sua esperienza personale lo abbia spinto a creare un sistema che non solo monitora i numeri, ma gestisce tutte le fasi del lavoro in modo integrato e dinamico.

La piattaforma progettata per essere modulare e flessibile, permettendo alle aziende di personalizzare i servizi in base alle loro esigenze specifiche. “Abbiamo creato un sistema integrato perch il panorama dei software oggi offre migliaia di microservizi, ma pochi offrono un servizio integrato”, spiega Alessi. Questo approccio consente alle aziende di evitare la frammentazione dei dati e di avere un controllo di gestione in tempo reale, piuttosto che a posteriori.

La digitalizzazione non pi un’opzione, ma una necessit per sopravvivere nel mercato moderno. “Oggi, se sbagli, non recuperi pi”, avverte Alessi. Con Geoclever, gestionale ERP, HR, CRM, tutto diventa pi semplice: gestione del personale e dei clienti, gestione delle attivit da svolgere, sicurezza sul lavoro, contratti e documentazione, scadenze, turni, performance, report e controllo dei costi. Oltre 60 moduli in un unico ambiente. Basta carta. Basta faldoni. Basta Excel. “Geoclever trasforma giorni in minuti”, afferma Alessi.

L’impatto positivo di questa innovazione sulla societ significativo. Con l’aumento previsto dell’1,5% degli investimenti in ICT delle imprese italiane entro il 2025, la digitalizzazione rappresenta una leva fondamentale per migliorare l’efficienza e la competitivit delle aziende. Inoltre, la crescente adozione di tecnologie di intelligenza artificiale, che passata dal 5,0% all’8,2% tra le imprese italiane, dimostra un chiaro trend verso l’innovazione digitale. Le prospettive per il mercato della gestione aziendale digitale sono promettenti. Con il 38% delle imprese italiane che prevede di investire in almeno quattro ambiti digitali entro il 2025-2026, e l’AI che si posiziona al terzo posto tra le aree di spesa ICT previste, le opportunit di crescita sono enormi. Geoclever, con la sua piattaforma innovativa, ben posizionata per capitalizzare su queste tendenze, offrendo soluzioni che non solo semplificano la burocrazia, ma migliorano anche la redditivit e l’efficienza operativa delle aziende. “Un’azienda fatta di numeri. Se non li controlli, non puoi governarla”, conclude Alessi.

Horse coaching, empatia e decisioni nel training dei manager

Roma, 12 Mag. – Il coaching esperienziale mediato dai cavalli, conosciuto come horse assisted coaching, sta emergendo come una metodologia efficace e innovativa per migliorare le competenze di leadership e la gestione del team. Questo approccio, che si distingue dalle tradizionali tecniche si basa sull’interazione diretta con i cavalli per sviluppare qualit come fiducia, empatia e capacit decisionale. Valentina Casonato, pioniera di questo metodo in Italia, afferma: “L’ horse assisted coaching permette ai manager di sperimentare un equilibrio tra capacit decisionale ed empatia, capacit essenziali per la gestione efficace di un team”.

Il horse assisted coaching non solo migliora le dinamiche relazionali di gruppo, ma ha anche dimostrato di avere un effetto preventivo sul burnout, immergendo i partecipanti in un ambiente di autenticit e benessere. “Attraverso la relazione con i cavalli, i manager acquisiscono una consapevolezza profonda delle proprie capacit e aree di miglioramento”, spiega Casonato. Questo metodo si rivelato particolarmente efficace nel contesto aziendale, dove la comunicazione aperta e la collaborazione sono fondamentali per il successo.

Le prospettive future per l’ horse assisted coaching sono promettenti. Con un mercato sempre pi ricettivo, come sottolinea Casonato, “oggi c’ una crescente domanda di esperienze formative che vadano oltre la teoria e coinvolgano i partecipanti in modo pratico e significativo”.

Questo metodo non solo offre un’opportunit di crescita personale per i manager, ma rappresenta anche una nuova frontiera per il settore del coaching, con potenziali benefici economici e sociali.

In termini di impatto sulla societ, l’ horse assisted coaching promuove un ambiente di lavoro pi sano e produttivo, riducendo lo stress e migliorando il benessere generale dei dipendenti. “I feedback che riceviamo dai manager sono estremamente positivi; molti di loro riportano come l’esperienza con i cavalli abbia avuto un impatto duraturo sulla loro vita professionale”, aggiunge Casonato.

Con oltre 250 aziende e 3000 manager gi formati, Casonato ha creato in Italia la prima Business School, che ha portato l’ horse assisted coaching a guadagnarsi il terreno come una delle metodologie pi efficaci per lo sviluppo della leadership. “Il nostro obiettivo offrire alle aziende uno strumento efficace per aumentare significativamente le performance dei manager, garantendo elevati standar di soddisfazione per le aziende, sicurezza per i partecipanti e rispettando il benessere degli animali coinvolti”, aggiunge Casonato.

La metodologia da lei diffusa negli ultimi 15 anni sta diventando un trend e molti sono i casi di coach professionisti che si stanno formando con lei all’applicazione di questo nuovo metodo.

Valentina Casonato anche autrice del libro “Quando il Coach un cavallo. Un modello originale e innovativo di coaching e formazione per i manager e le aziende” Libro facente parte la collana IAA. Edito da Erikson – Unico libro che attualmente tratta questo tema in Italia.

Prosieben: gruppo ceco PPF sfida Mediaset (e gli eredi Berlusconi) con offerta cash a 7 euro

Milano, 12 mag. (askanews) – E’ “battaglia” per la conquista della tedesca Prosiebensat, di cui Mfe è primo azionista con il 30%. Dopo l’Opa del gruppo Mediaset che ha preso il via l’8 maggio, arriva oggi a sorpresa la contromossa del socio PPF. Il gruppo ceco, controllato dagli eredi del miliardario Petr Kellner e attualmente azionista (tra azioni e derivati) con il 15% di Prosieben, ha lanciato infatti un’offerta parziale per salire fino al 29,99%. Mette sul piatto 7 euro per azione interamente in contanti contro il corrispettivo misto offerto dal Biscione, costituito da 4,48 euro cash e 0,4 azioni Mfe A, per complessivi 5,74 euro, il minimo previsto per legge. Il mercato sembra subito apprezzare, con il titolo Prosieben che alla Borsa di Francoforte ha messo le ali: il rialzo a metà seduta è del 19% a 7,1 euro.

Il gruppo ceco esce così allo scoperto e appoggia la strategia del Ceo di Prosieben Bert Habets, il cui incarico è stato da poco rinnovato per i prossimi tre anni. Il board di ProSieben subito si schiera e accoglie “con favore” l’offerta annunciata da PPF, apprezzando il suo “elevato impegno” a lungo termine nei confronti del gruppo, “dimostrato anche dall’intenzione di aumentare la propria partecipazione con un sovrapprezzo”.

L’offerta di PPF non è finalizzata all’acquisizione di una partecipazione di controllo nella società, ma offrirà agli azionisti, che preferiscono monetizzare il loro investimento a breve termine, “un’alternativa migliore” – si legge – all’Opa di Mfe, con un premio di circa il 21% rispetto al corrispettivo implicito dell’offerta di Mediaset al 9 maggio.

Dopo il completamento dell’offerta, PPF intende essere rappresentata nel Consiglio di sorveglianza di Prosieben. “Stiamo facendo un’offerta in contanti convincente e intendiamo assumere un ruolo molto più attivo nel Consiglio di sorveglianza”, ha dichiarato Jirí Smejc, amministratore delegato di PPF. “Ciò – spiega il gruppo ceco – dovrebbe garantire un nuovo orientamento del Consiglio di sorveglianza, consentendo al management di ProSiebenSat.1 di attuare la strategia esistente e di portare avanti l’attività operativa. Allo stesso tempo, l’offerta offre agli azionisti un’opportunità immediata e sicura di realizzare il valore del loro investimento senza dover sopportare il rischio del processo di trasformazione di ProSiebenSat.1, ancora in corso ma prolungato”.

Lo scorso 26 marzo, dopo mesi di speculazioni, Mfe aveva rotto gli indugi e aveva annunciato il lancio di un’offerta pubblica di acquisto volontaria per aumentare la propria partecipazione in Prosieben, con l’obiettivo di contribuire più attivamente allo sviluppo della direzione strategica del gruppo in futuro. “Serve un cambio di passo – aveva dichiarato l’Ad Pier Silvio Berlusconi -. L’intenzione di aumentare la nostra quota azionaria e la conseguente Opa è indispensabile per poter concretamente affiancare ProSieben con un approccio costruttivo e creare valore a beneficio di tutti gli azionisti, prima che sia troppo tardi”. Oggi la mossa di PPF potrebbe scompigliare i piani di Mediaset in Germania, una partita iniziata sei anni fa quando a maggio 2019 entrò nel capitale di Prosieben con una quota del 9,6%, diventandone primo azionista.

Fotografia, Far Fading West: riflessioni su mondi che scompaiono

Roma, 12 mag. (askanews) – Giovedì 15 maggio, ore 18.00, alla Biblioteca Ostinata, via Osti 6, Milano, l’autrice Luisa Menazzi Moretti presenta il suo lavoro fotografico Far Fading West in un dialogo a più voci, con Leonardo Merlini, giornalista di AskaNews, Adriano Solidoro, docente dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca e Luca Fiore, critico di fotografia e curatore indipendente.

Far Fading West è un viaggio mistico attraverso 169 scatti che raccontano la dissoluzione di un mondo. Tappeti scoloriti dalla polvere, intonaci sbiaditi, assi di legno mangiate dai tarli, strade spaccate dal sole, villaggi fantasma nel grigiore bucato da sprazzi di colore di murales e vecchi cartelloni, un Texas che va scomparendo, nell’ombra di poche figure umane, che solitarie si aggirano tra ciò che resta, che si aggrappano allo scheletro di un mondo che non può ritornare. Come il cowboy che lentamente, in sella al suo cavallo, percorre una modernissima, deserta autostrada di Houston. Solitudini catturate dal lavoro di Luisa Menazzi Moretti, l’autrice, italo americana, che di questa dualità di identità e cultura arricchisce lo sguardo nel passaggio delle immagini attraverso l’obiettivo.

Ma la dissoluzione di questo mondo – un mondo, il West, che per tanti anni è stata iconografia viva nell’immaginario collettivo italiano – la sua solitudine, questo ultimo tentativo di restare attaccati, senza forza, con un gesto quasi necessario a ciò che sta scomparendo, raccontato negli scatti di Far Fading West è qualcosa che non è lontano, non è solo Texas e non è solo un luogo. È uno stato mentale. È una “mistica” universale, che – attraverso il rispetto e la delicatezza dell’obiettivo dell’artista che ha raccolto queste immagini – parla a tutti. Parla alla solitudine e al disgregarsi delle periferie italiane, all’abbandono di aree industriali, al disfacimento di un tessuto sociale, di un’economia, manifatturiera ma anche agricola, che ancora non è riuscita a reinventarsi, in bilico fra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere, oltre le tenaglie della “modernità”.

Far Fading West parte dal Texas ma parla anche all’Italia, per questo dal libro fotografico è nato un progetto di dialogo, attraverso la presentazione del lavoro in librerie e biblioteche, selezionate in base alla loro attenzione all’arte e al sociale. Incontri per parlare di un mondo, quello del Texas, ma anche per riflettere sul racconto universale dell’uomo che cerca di non perdere il suo passato, mentre lotta per prendersi il futuro, della solitudine che spesso attraversa il cambiamento, di una crisi economica e sociale che ha cambiato anche i nostri paesaggi.

La chiave dell’incontro con la Biblioteca Ostinata (bibliotecaostinata.it), nuova tappa in questo percorso di dialogo tra fotografia e società, è già nel nome di questo crocevia di culture nel cuore di Milano, nella caparbietà della sua ricerca di una cultura aperta. “Ostinata è una Biblioteca di Quartiere libera ed aperta a tutti. Siamo ostinati nel voler far vivere la lettura senza sbarramenti”, apre così il suo manifesto questa biblioteca, nata da una collezione privata e dalla volontà di condividere la ricerca di una vita. Perché – sposando le parole di Marguerite Yourcenar – “fondare biblioteche è come costruire granai pubblici; ammassare riserve contro l’inverno dello spirito, che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.”

Giovedì 15 maggio, i mondi di Far Fading West e di Ostinata si incroceranno, per una riflessione aperta sulla fotografia, sul cambiamento, sui mondi di confine, sulla necessaria caparbietà di un dialogo che solo può ancorare chi è rimasto indietro.

Metodo Puzzilli, a Milano sbarca il re del sorriso

Milano, 12 mag. – All’ombra di City Life sbarca il sorriso pi luminoso d’Italia. Inaugurato ufficialmente il nuovo studio milanese del Dottor Emanuele Puzzilli, professionista affermato nel campo dell’odontoiatria ed esperto dell’estetica del sorriso. Dopo le due sedi romane ecco il salto a Milano: capitale dell’economia, della moda e – da oggi – anche del sorriso. Abbiamo parlato con Dottor Emanuele Puzzill:

“La scelta di arrivare a Milano perch mi ha eletto, tra virgolette, ed stata molto meritocratica con il mio operato. Ho portato tutto quanto il gruppo di lavoro mio da Roma nei miei studi di Milano, fino poi ovviamente a cercare di creare un mood lavorativo molto elegante, molto tranquillo, che vada un pochino contro tutto ci che un paziente comune si pu aspettare dallo studio odontoiatrico, dagli odori, dai rumori, dalla frenesia, dall’attesa, quindi mi piace molto avere un rapporto one-to-one con tutti i miei pazienti. Io giro tantissimo tra tutti i miei studi perch per me il rapporto umano non deve mai decadere. Oggi non bisogna pensare mai al paziente come un numero e quindi in quel momento cerco di essere molto presente sia su Milano che su Roma”.

Riduttivo considerare la nuova sede milanese un semplice ‘studio’. Il quartier generale del sorriso avvolge e coccola il paziente, offrendo ampie vetrate e spazi verdi per rilassare corpo e mente. In pi tecnologie all’avanguardia e macchinari di livello massimo. Un approccio totalmente nuovo e pionieristico: il metodo Puzzilli.

“Il metodo non nulla di innovativo ma semplicemente il match di tantissime discipline odontoiatriche che intercomunicano tutte quante insieme nello stesso momento. Immaginate che oggi il digital twin entrato nel mio mondo in maniera prepotente. Che cos’ il digital twin? Come dice il termine stesso un gemello digitalizzato. Tutte le informazioni vengono replicate effetivamente al computer. Quindi io sto creando un gemello digitale, quindi un digital twin. Vede immediatamente il colore della pelle, la distanza interpopolare, l’angolo mandibolare, il tipo di sorriso gengivale che possa essere corretto o meno e mi crea praticamente, mi genera una serie di sorrisi che possono pi essere appropriati e personalizzabili”.

Un approccio poi totalmente metal free: dalle protesi agli attrezzi metallici sostituti con materiali atossici. Per rispettare il corpo umano e per dare meno fastidio al paziente. Perch il benessere della persona al centro del Metodo Puzzilli.

Finanza.tech lancia IllimiTED CFO per le PMI

Milano, 12 mag. (askanews) – Tecnologia proprietaria avanzata, tool di intelligenza artificiale e un team di analisti finanziari altamente qualificati. Sono queste le caratteristiche di IllimiTED CFO, il nuovo servizio lanciato da Finanza.tech. Grazie alla combinazione di tecnologia proprietaria basata sull’intelligenza artificiale e al proprio team di esperti, Finanza.tech consentir alle PMI di dotarsi, a costi accessibili, di un CFO in grado di qualificare, verificare e rendere operative le scelte imprenditoriali di crescita e sviluppo sia per linee interne che esterne.

Un’operazione che punta alla crescita del settore e al fornire servizi fondamentali e all’avanguardia alle PMI italiane, come sottolineato da Nicola Occhinegro, CEO & Founder di Finanza.tech.

“IllimiTED CFO – spiega Occhinegro – il nuovo servizio ideato e realizzato da Finanza.tech per aiutare la PMI italiana, che sar supportata e potr contare su un team di esperti per l’ottimizzazione della gestione finanziaria sia nel day-by-day che nelle operazioni straordinarie e strategiche”.

Ma, nello specifico, cosa si potr fare con IllimiTED CFO? A spiegarlo ancora Nicola Occhinegro. “Con IllimiTED CFO – sottolinea il CEO di Finanza.tech – l’imprenditore potr dedicarsi maggiormente al focus e al core business aziendale, potendo contare su un team di esperti che lo aiuter nel fundraising, nella strutturazione, pianificazione ed esecuzione di operazioni per la sopravvivenza e crescita aziendale”.

Finanza.tech si propone, in modo dinamico e tailor-made, come figura professionale qualificata in grado di accompagnare l’imprenditore nel suo percorso di crescita e rafforzamento industriale in modalit continua e con attivit pianificate. Un aiuto fondamentale che, secondo Stefano Tana, Presidente di Finanza.tech, non va assolutamente sottovalutato.

“Noi siamo partiti da un’esigenza di mercato. Molto spesso ci si posti il problema di come le PMI potessero essere sostenute nella propria crescita e le domande sono state poste al sistema bancario o del regolatore. Noi siamo partiti dalle PMI e abbiamo deciso di affiancarle, l dove le PMI mostrano di avere delle problematiche soprattutto dal punto di vista della sostenibilit. Per cui sostenere l’imprenditore, nei propri progetti industriali, avallando la sostenibilit di quei progetti, quanto di pi corretto in ottica di sviluppo. Finanza.tech ha deciso di poter offrire a questo mondo un CFO in outsourcing, a dei costi sicuramente contenuti, fornendo l’appoggio della struttura su cui possiamo contare”.

Negli ultimi anni le PMI italiane hanno affrontato sfide senza precedenti: dalla pandemia alle crisi internazionali, fino alla riduzione del Fondo di Garanzia per le PMI. Uno strumento come IllimiTED CFO, dunque, non solo progettato per aiutare le PMI a crescere, ma anche per supportarle nella gestione dei momenti di difficolt, sempre pi frequenti in un contesto globale in cui imperversa, da anni, una fase di grande incertezza.

Prima telefonta tra Zelensky e Papa Leone XIV: l’ho invitato in Ucraina

Roma, 12 mag. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una conversazione telefonica col papa Leone XIV e lo ha invitato in Ucraina. Lo ha annunciato lo stesso leader di Kiev su X.

“Ho parlato con Papa Leone XIV. E’ stata la nostra prima conversazione, ma già molto calorosa e di sostanza”, ha scritto Zelensky. “Ho ringraziato Sua Santità per il suo sostegno all’Ucraina e a tutto il nostro popolo. Apprezziamo profondamente le sue parole sulla necessità di raggiungere una pace giusta e duratura per il nostro Paese e di ottenere il rilascio dei prigionieri”, ha continuato il presidente ucraino.

“Abbiamo inoltre discusso dei migliaia di bambini ucraini deportati dalla Russia. L’Ucraina conta sull’assistenza della Santa Sede per riportarli a casa dalle loro famiglie”, ha scritto ancora Zelensky.

“Ho informato il Pontefice dell’intesa raggiunta tra l’Ucraina e i nostri partner per un cessate il fuoco pieno e incondizionato di almeno 30 giorni a partire da oggi. Ho anche ribadito la disponibilità dell’Ucraina a proseguire il negoziato in qualsiasi formato, compresi colloqui diretti, una posizione che abbiamo più volte sottolineato. L’Ucraina vuole porre fine a questa guerra e sta facendo tutto il possibile per ottenerlo. Ora attendiamo passi analoghi dalla Russia”, ha segnalato il presidente ucraino.

“Ho invitato – ha concluso – Sua Santità a compiere una visita apostolica in Ucraina. Una tale visita porterebbe un’autentica speranza a tutti i credenti e a tutto il nostro popolo. Abbiamo concordato di restare in contatto e di pianificare un incontro di persona nel prossimo futuro”.

Prima telefonta tra Zelensky e Papa Leone XIV: l’ho invitato in Ucraina

Roma, 12 mag. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una conversazione telefonica col papa Leone XIV e lo ha invitato in Ucraina. Lo ha annunciato lo stesso leader di Kiev su X.

“Ho parlato con Papa Leone XIV. E’ stata la nostra prima conversazione, ma già molto calorosa e di sostanza”, ha scritto Zelensky. “Ho ringraziato Sua Santità per il suo sostegno all’Ucraina e a tutto il nostro popolo. Apprezziamo profondamente le sue parole sulla necessità di raggiungere una pace giusta e duratura per il nostro Paese e di ottenere il rilascio dei prigionieri”, ha continuato il presidente ucraino.

“Abbiamo inoltre discusso dei migliaia di bambini ucraini deportati dalla Russia. L’Ucraina conta sull’assistenza della Santa Sede per riportarli a casa dalle loro famiglie”, ha scritto ancora Zelensky.

“Ho informato il Pontefice dell’intesa raggiunta tra l’Ucraina e i nostri partner per un cessate il fuoco pieno e incondizionato di almeno 30 giorni a partire da oggi. Ho anche ribadito la disponibilità dell’Ucraina a proseguire il negoziato in qualsiasi formato, compresi colloqui diretti, una posizione che abbiamo più volte sottolineato. L’Ucraina vuole porre fine a questa guerra e sta facendo tutto il possibile per ottenerlo. Ora attendiamo passi analoghi dalla Russia”, ha segnalato il presidente ucraino.

“Ho invitato – ha concluso – Sua Santità a compiere una visita apostolica in Ucraina. Una tale visita porterebbe un’autentica speranza a tutti i credenti e a tutto il nostro popolo. Abbiamo concordato di restare in contatto e di pianificare un incontro di persona nel prossimo futuro”.

Milano Serravalle, ecco il prototipo di navetta a guida autonoma

Milano, 12 mag. (askanews) – Un nuovo tipo di mobilit al servizio della collettivit. Presentato nella sede di Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A il “Serravalle Future Drive”, progetto sperimentale nato dalla collaborazione con il team AIDA – Artificial Intelligence Driving Autonomous – del Politecnico di Milano nell’ambito del programma di ricerca del Centro Nazionale MOST. Alla base lo sviluppo di un prototipo di navetta con guida autonoma, al fine di testare questa tecnologia innovativa per un uso pubblico futuro. Abbiamo parlato con Elio Catania, Presidente Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A.:

“Abbiamo dimostrato oggi che il cosiddetto ultimo miglio, che uno dei problemi fondamentali, se io arrivo in citt e poi devo accedere al trasporto pubblico collettivo, pu essere risolto anche con la guida autonoma, che una forma di trasporto collettivo, se vogliamo la frontiera nuova del car sharing, ma addirittura con la guida autonoma. Utilizzo ottimale delle risorse rispetto all’ambiente, rispetto del sociale, inclusione, rispetto dei deboli, aiuto a chi non ha capacit di mobilit autonoma, chiaramente la chiusura di un cerchio”.

La Fiat500e, fornita dal partner tecnico Fassina, ha seguito il percorso stabilito, dalla metropolitana M2 di Famagosta fino al punto di accesso della A7 in zona Cantalupa. E in tempo reale i partecipanti hanno avuto modo di seguire tutto il percorso. poi intervenuto Ivo Roberto Cassetta, Amministratore Delegato Presidente Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A.:

“Noi giornalmente viviamo proprio il flusso di traffico che entra a Milano e quindi le complessit e tutti i problemi, soprattutto sull’utilizzo delle tangenziali e l’arrivo dell’autostrada A7 in Milano, e quindi per noi la guida autonoma proprio quella soluzione per controllare e diminuire il traffico privato che entra a Milano, ma poter collegare al tempo stesso i servizi pubblici, il famoso ultimo miglio tra la propriet privata e la mobilit urbana pubblica”.

Si conferma l’eccellenza tecnologica del Politecnico di Milano, che ha messo a disposizione il suo know-how proponendo un modello nuovo e innovativo. Un’evoluzione concreta per le soluzioni di trasporto pubblico pi flessibili e capillari. Infine intervenuto Sergio Matteo Savaresi, Professore Ordinario di Automatica Politecnico di Milano:

“L’obiettivo quello di sviluppare in Italia questa tecnologia, una tecnologia estremamente complicata, perch lo facciamo? Perch crediamo che possa cambiare veramente il modo in cui ci muoveremo. Pu avere un impatto enorme su come ci muoviamo, sulla sostenibilit delle citt, sull’industria italiana, e quindi riteniamo che sia fondamentale che anche in Italia ci sia la capacit di sviluppare queste tecnologie. Ovviamente oggi avete visto un progetto di ricerca, uno stadio avanzato di sviluppo, quindi lo vedete gi funzionante effettivamente. La sfida, come spesso accade in Italia, quello di dire bene, per qual il prossimo passo? Il prossimo passo quello di riuscire a mettere a terra un progetto imprenditoriale”.

Obbiettivo chiaro: sfruttare le potenzialit delle nuove tecnologie per ridurre la congestione nelle aree urbane e promuovere l’uso del trasporto pubblico. Per una mobilit sostenibile, intelligente e interconnessa al servizio della cittadinanza.

Il Papa: no a guerra delle parole e delle immagini. La pace comincia da ognuno di noi

Città del Vaticano, 12 mag. (askanews) – Così come Gesù nel famoso “Discorso della montagna” ha proposto la beatitudine per “gli operatori di pace”, così si tratta di accogliere tutti questa “sfida” che “riguarda da vicino” il mondo della comunicazione, “chiamando ciascuno all’impegno di portare avanti una comunicazione diversa, che non ricerca il consenso a tutti i costi, non si riveste di parole aggressive, non sposa il modello della competizione, non separa mai la ricerca della verità dall’amore con cui umilmente dobbiamo cercarla”. A chiederlo agli operatori dei mass media è Papa Leone XIV. Incontrando stamane in Vaticano i giornalisti di tutto il mondo giunti a Roma in questo periodo il pontefice ha ricordato loro che “la pace comincia da ognuno di noi: dal modo in cui guardiamo gli altri, ascoltiamo gli altri, parliamo degli altri; e, in questo senso, – ha aggiunto – il modo in cui comunichiamo è di fondamentale importanza: dobbiamo dire ‘no’ alla guerra delle parole e delle immagini, dobbiamo respingere il paradigma della guerra”.

Ucraina, lo Stato maggiore di Kiev: non cala l’intensità dei combattimenti in prima linea

Roma, 12 mag. (askanews) – In Ucraina i combattimenti in prima linea non diminuiscono di intensità. Lo ha riferito lo stato maggiore di Kiev.

In totale, domenica sono avvenuti 155 scontri, con l’esercito russo che ha attaccato nell’Ucraina orientale e meridionale, ha riferito questa mattina lo stato maggiore ucraino. Nel dettaglio, lo stato maggiore ha segnalato 65 attacchi aerei con 125 bombe guidate, 3.500 colpi di artiglieria e l’impiego di 3.443 droni kamikaze negli oblast di Kharkiv, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. Secondo lo stato maggiore, le forze russe hanno effettuato 70 assalti in direzione di Pokrovsk.

Oltre a queste battaglie in prima linea, l’aviazione militare ucraina ha segnalato che la Russia ha lanciato attacchi notturni utilizzando 108 droni Shahed e droni ‘esca’. L’esercito ha dichiarato questa mattina di averne abbattuti 55 e che 30 esche non hanno colpito i loro obiettivi. Secondo l’esercito ucraino, gli oblast colpiti dall’attacco notturno comprendevano Odessa, Mykolaiv, Donetsk e Zhytomyr. Le autorità regionali hanno segnalato che questi attacchi hanno provocato almeno 22 feriti nelle ultime 24 ore.

Malgrado le richieste di tregua avanzate da Kiev e dai suoi partner, il Cremlino insiste per negoziare senza un cessate-il-fuoco incondizionato.

Borse europee e future WS in forte rialzo dopo l’accordo Usa-Cina sui dazi

Milano, 12 mag. (askanews) – Al termine dei due giorni di incontri a Ginevra, Usa e Cina hanno raggiunto un accordo per ridurre i dazi imposti da Trump in occasione del Liberation Day dello scorso aprile per 90 giorni: gli Usa al 30% dal 145%, la Cina al 10% dal 125%. Lo riporta il Financial Times. A Ginevra il team di negoziatori che si è incontrato nella residenza dell’ambasciatore svizzero all’Onu era composto dal segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent e dal rappresentante al commercio Jamieson Greer mentre per la Cina era presenta il vice premier He Lifeng.

Immediata la reazione dei mercati quando questa mattina sono stati comunicati i dettagli dell’accordo. Le Borse europee hanno aperto in decisa crescita con Piazza Affari a guidare i rialzi (+1,8%), mentre le Borse asiatiche hanno accelerato nell’ultima parte della seduta con l’indice cinese Csi300 in rialzo dell’1,2% e l’Hang Seng dui Hong Kong del 3,3%. In forte rialzo anche i future della Borse Usa, con l’S&P 500 che guadagna il 2,9% e il Nasdaq il 3,6%. Di segno opposto l’andamento dei beni rifugio oro -3,6% a 3.220 dollari, e i rendimenti dei titoli di Stato con i Treasury a 10 anni al 4,4% (+0,75%). In crescita il dollaro con il cambio con l’euro a 1,1109 (-1,23%). Acquisti sul petrolio con il Brent a 65,6 dollari (+2,6%) su attese di accelerazione dell’attività economica.

Usa e Cina sospenderanno parte dei dazi per 90 giorni

Roma, 12 mag. (askanews) – Stati Uniti e Cina hanno convenuto di sospendere reciprocamente 24 punti percentuali dei dazi per 90 giorni. Lo riferisce una dichiarazione congiunta seguita ai colloqui di Ginevra di ieri e diffusa oggi.

“Gli Stati Uniti modificheranno l’applicazione del dazio addizionale ad valore sulle merci cinesi (incluse quelle della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong e della Regione Amministrativa Speciale di Macao) previsto dall’Ordine Esecutivo 14257 del 2 aprile 2025, sospendendo per un periodo iniziale di 90 giorni 24 punti percentuali di tale aliquota”, si legge nel comunicato.

Inoltre, Stati Uniti e Cina istituiranno un meccanismo per proseguire i colloqui su questioni commerciali ed economiche, prosegue la dichiarazione.

Calcio, classifica serie A: Napoli a +1 sull’Inter

Roma, 12 mag. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo Napoli-Genoa 2-2

Giornata 36 Milan-Bologna 3-1; Como-Cagliari 3-1, Lazio-Juventus 1-1, Empoli-Parma 2-1, Udinese-Monza 1-2, Hellas Verona-Lecce 1-1, Torino-Inter 0-2, Napoli-Genoa 2-2, Lunedì ore 18.30 Venezia-Fiorentina, ore 20.45 Atalanta-Roma

Classifica: Napoli 78, Inter 77, Atalanta 68, Lazio, Juventus 64 Roma 63, Bologna 62, Milan 60, Fiorentina 59, Como 48, Torino, Udinese 44, Genoa 39, Cagliari, Verona 33, Parma 32, Empoli, Lecce 28, Venezia 26, Monza 18.

37esima giornata (domenica 18 maggio) Cagliari – Venezia, Fiorentina – Bologna, Genoa – Atalanta, Hellas Verona – Como, Inter – Lazio, Juventus – Udinese, Lecce – Torino, Monza – Empoli, Parma – Napoli, Roma – Milan

Prosieben: il gruppo ceco PPF sfida Mfe e lancia Opa per salire al 29,9%

Milano, 12 mag. (askanews) – Il gruppo ceco PPF sfida Mediaset e annuncia un’offerta pubblica di acquisto per aumentare la propria partecipazione in ProSiebenSat.1 fino al 29,99%.

PPF Group, che attualmente detiene una quota di quasi il 15% nell’emittente tedesca attraverso azioni e strumenti, ha annunciato oggi la decisione di lanciare un’Opa sotto forma di offerta parziale per raggiungere una partecipazione in ProSieben fino al 29,99%. L’offerta prevede un corrispettivo in contanti pari a 7 euro per azione. L’offerta, sottolinea Prosieben, non è finalizzata all’acquisizione di una partecipazione di controllo nella società e, di conseguenza, non si estende all’acquisizione di tutte le azioni in circolazione. L’offerta offrirà agli azionisti, che preferiscono monetizzare il loro investimento a breve termine, un’alternativa migliore, interamente in contanti, all’offerta pubblica di acquisto pubblicata da Mfe l’8 maggio, con un premio di circa il 21% rispetto al corrispettivo implicito dell’offerta Mfe al 9 maggio.

Il board di ProSieben, si legge, “accoglie con favore” l’offerta annunciata da PPF e “apprezza l’elevato impegno” di PPF nei confronti del gruppo in qualità di azionista di maggioranza orientato al lungo termine, “dimostrato dall’intenzione di aumentare la propria partecipazione con un sovrapprezzo, nonché il suo continuo sostegno al Comitato esecutivo e all’esecuzione della sua strategia”.

UniCredit: utile trimestre a 2,8 miliardi (+8,3%), alza guidance 2025

Milano, 12 mag. (askanews) – UniCredit ha chiuso il primo trimestre 2025 con un utile netto in rialzo dell’8,3% a 2,8 miliardi e ricavi in crescita del 2,8% a 6,5 miliardi, trainati da commissioni in rialzo del 8,2% a 2,3 miliardi che hanno più che compensato la riduzione del margine di interesse, sceso a 3,5 miliardi. A fine marzo, il RoTE è al 22%, il CET1 ratio sale al 16,1%.

UniCredit, ha sottolineato l’AD Andrea Orcel, “ha registrato una straordinaria serie di risultati nel primo trimestre, superando le attese in tutte le metriche finanziarie e ampliando il divario positivo rispetto ai concorrenti. Abbiamo conseguito i migliori risultati della storia di UniCredit e il diciassettesimo trimestre consecutivo di crescita redditizia. Siamo posizionati per una serie di possibilità inorganiche nei nostri mercati – ha sottolineato -, ma perseguiremo soltanto quelle in grado di migliorare il nostro forte e resiliente caso d’investimento standalone”.

Grazie a risultati trimestrali migliori delle attese, Unicredit ha aggiornato la guidance per l’esercizio 2025, con possibile upside: utile netto superiore a 9,3 miliardi, con un RoTE maggiore del 17%. Le distribuzioni ai soci saranno superiori a quelle a valere sull’esercizio 2024, grazie alla più elevata crescita dell’utile netto. I ricavi netti per il 2025 sono attesi a circa 23,5 miliardi, migliori rispetto a quanto anticipato inizialmente grazie ad un primo trimestre più solido e ad un costo del rischio più contenuto.

Le “bannonate” contro il Vaticano lasciano indifferente il cattolico Salvini

Evviva il Papa. Con un selfie, insieme alla Le Pen, Salvini ha sfoggiato ieri in piazza San Pietro il suo allineamento al messaggio del nuovo Pontefice. Pacifista Leone XIV, pacifista lui pure. Salvini però non si è accorto o ha fatto finta di non accorgersi che Steve Bannon – ex stratega di Donald Trump e guru planetario dell’ultra destra – campeggiava sempre ieri sul “Corriere della Sera” con una intervista a dir poco demenziale nella quale avanzava una fantasiosa ricostruzione sulle dinamiche del Conclave. Più che un’opinione, la sua è apparsa una sortita irriguardosa nei confronti della Chiesa, e in particolare di un Papa appena eletto, colpevole, secondo un procedimento paralogico, di non aderire al verbo del movimento MAGA.

A rileggere bene l’intervista si nota un impianto retorico fondato su due cardini: il sospetto come regola e la delegittimazione come strategia di lotta politica. Per Bannon, l’elezione di Leone XIV sarebbe “più truccata di quella del 2020 contro Trump”. In pratica, sono vere “bannonate”contro il Vaticano. A sostegno di tale tesi bizzarra, avanza l’idea che Papa Prevost sia stato scelto per rimotivare i finanziatori americani, dormienti dal Covufr, e completare l’opera “radicale” del predecessore contro il cattolicesimo della tradizione. Ne esce una Chiesa descritta come campo di manovra di poteri oscuri, in continuità con la narrativa complottista già applicata alle istituzioni e alla politica degli Usa. In sostanza: ogni realtà che non coincide con la narrazione del mondo MAGA è frutto ipso facto di una macchinazione.

A ben vedere, questo schema è ciò che preoccupa di più. Perché non si tratta solo di una divergenza, magari in chiave vagamente teologica, ma di una precisa strategia di discredito delle autorità morali e istituzionali che non si piegano al populismo identitario. Si semina il dubbio che tutto sia falso, incluso il voto dei conclavisti, per insinuare l’idea che il “vero” popolo venga sempre esautorato. È quanto avviene da tempo nella politica americana e ora incombente, in seguito alla vittoria di Trum, sulla scena europea.

Qui sta il punto cruciale. L’attacco di Bannon ai Principi della Chiesa, colpevoli di aver brigato per allestire un’operazione decisamente avversa al trumpismo, non è solo un episodio di sgraziata polemica; piuttosto è un tassello ben preciso nella costruzione di una retorica sovversiva – come definirla altrimenti? – nella quale la verità sta dalla parte dei sovversivi radical-populisti e ogni realtà ostica ai loro occhi  nasconde un disegno manipolatorio. Ebbene, tutti coloro che si professano democratici, non importa se credenti o non, hanno il dovere di contrastare apertamente e con fermezza il bannonismo. Non per partigianeria, a parti rovesciate, ma per difendere i fondamenti stessi della convivenza civile. E per difendere la libertà di tutti. Salvini da che parte sta?

Il Papa americano tra Rerum Novarum e intelligenza artificiale

Ogni Papa cerca di dare continuità e cerca di segnare anche tratti di novità se non di discontinuità al suo magistero.

Il nuovo Papa ha una eredità complessa da portare avanti perché Francesco ha rappresentato indubbiamente per la Chiesa uno scossone che ha smosso ha sollecitato le coscienze trovando spesso nel mondo cattolico sostanziali freni e contraddittori ascolti proprio laddove la dottrina del pontefice ha riportato ai temi essenziali del messaggio evangelico (attenzione per gli ultimi e per gli immigrati, amore incondizionato per il prossimo, la questione ecologica come questione sociale e teologica, la pace, la Chiesa povera).

Ma tornare indietro non é possibile ed ecco la scelta di Papa Prevost e le sue prime parole. Finora ha detto le cose che doveva dire, aspettiamo le prime parole ufficiali …

Ma mi sembrano incoraggianti due prime cose.

In primis la scelta del nome. Tutti hanno sottolineato il richiamo al Papa della Rerum Novarum e della questione sociale. aggiungerei del Papa che getta le basi della dottrina sociale della Chiesa e della filosofia politica cattolica costruita sulla base del principio di sussidiarietà che ha nella Rerum Novarum una prima parziale formulazione (che troverà compiutezza con la Quadragesimo anno di Pio XI del 1931). Ma Leone XIII é una figura ancora più complessa, se pur contraddittoria (ma non é possibile approfondire), perché col suo magistero si apre una fondamentale battaglia (ancora in corso) per aprire il cristianesimo alla modernità contro la rigidità dottrinale dei pontefici precedenti. Aver scelto questo nome é quindi un indizio interessante e bene augurante.

L’altro punto importante mi sembra il richiamo alla intelligenza artificiale che, come l’aspetto oggi più eclatante della Tecnica, rappresenta indubbiamente la sfida teoreticamente e praticamente decisiva per il nostro mondo e per i cattolici in particolare. Perché nella Tecnica si nasconde la radice degli esiti post umanistici del pensiero contemporaneo che parte dalla negazione di Dio e quindi della sua funzione di limite al potere distruttivo dell’uomo. Nel momento in cui, infatti, il pensiero filosofico ha ritenuto e ritiene di poter fare a meno di Dio il potere della tecnica non incontra ostacoli al suo progetto autoreferenziale dell’accrescimento del suo apparato che potrebbe portare, come autorevoli studiosi di intelligenza artificiale hanno sostenuto, alla estinzione dell’essere umano in quanto ritenuto inutile e ostacolo a un mondo dominato dalle macchine.

Il realismo filosofico cristiano col suo richiamo alla centralità della persona é l’unico antidoto alla deriva nichilistica e distruttiva della Tecnica e aver messo questo tema al centro del suo magistero é un segno di speranza che Leone XIV dovrà far germogliare.

Papa Prevost, un leone in chiesa

Si fa un gran parlare del Papa, insistendo su alcuni segni che non sembrano decisivi. Che porti scarpe nere o rosse, dove stabilisca di dormire e con quale automobile muoversi non è poi così determinante per i cristiani del mondo. È stato giustamente detto che anche la banalità ha pur sempre bisogno di un pensiero per essere un pensiero.

In questi anni si è data troppa attenzione al personaggio del Pontefice, e meno alla sua figura di Padre dei fedeli. Anche il Papa è rimasto vittima, suo malgrado, di un “guardonismo” che richiede una revisione di approccio alla sua persona.

 

 

 

Disciplina e passione per la conoscenza

Leone XIV non avrà difficoltà a far cambiare linea d’orizzonte a chi vorrà commentarne le gesta, o – meglio sarebbe dire – le azioni. Dagli studi matematici avrà tratto la razionalità e l’arte della disciplina a cui ispirarsi e da insegnare al prossimo. Dalla filosofia, la passione per la conoscenza da trasferire agli uomini della terra.

Il nome stesso, Leone, evoca coraggio, forza e maestosità. Si è visto fin dalle prime parole pronunciate al momento della sua elezione: non un raglio d’asino, ma la voce di un uomo capace di lasciare traccia nel cuore del suo popolo.

 

Un leone che guida, non che comanda

Lo scrittore americano Shaw scrisse Young boys per raccontare una gioventù ruspante e rampante, ossessionata dal successo. Papa Prevost è un americano diverso. Farà da guida, difendendo il suo branco fino allo stremo. Sa bene che anche il leone più indomito, alla fine, perderà le forze, e potrebbe essere dimenticato dai suoi fedeli in attesa che nuove energie tornino a condurli. È il destino di tutti i Papi, anche dei più grandi e persino dei santi.

Papa Prevost si muoverà con determinazione, ma anche con senso di condivisione. Dai primi passi, è chiaro che non sarà come il leone della favola di Esopo, che – malgrado gli accordi iniziali – lasciò a bocca asciutta l’asino selvatico con cui aveva stretto un’intesa.

 

Il Papa come ago della bilancia

Nella Bibbia, non sarà un caso, il leone è citato tra i quattro esseri che “hanno eleganza nel camminare”; e ancora, “il Signore ruggisce come un leone da Sion”. Il Papa ha subito voluto sottolineare la sua appartenenza agli Agostiniani. Non c’è dubbio che saprà essere ago della bilancia tra tutte le istanze e le componenti della Chiesa che ne costituiscono la ricchezza.

L’ago è uno strumento acuto: sa pungere o rammendare dove occorre, e ha forma affilata per centrare in pieno l’obiettivo o la riflessione necessaria al momento concreto. È stato osservato che l’ago richiami anche l’agire: sospingere, sollecitare i cristiani a riscoprire l’entusiasmo per la Buona Novella. Non è il “duco”, il comandare del capo, ma il compito più profondo di scuotere il gregge, e di mandarlo avanti nel cammino della salvezza.

 

Pace, ponti, e una campana che richiama

All’esordio da Piazza San Pietro, Papa Prevost ha subito parlato di pace, con un tono che è sembrato di novità, come se mai Francesco e i suoi predecessori l’avessero nominata. Eppure, la pace è una pattuizione, un accordo tra le parti per smettere di infliggersi il male, fino a legarle in un’intesa che ripudia l’uso delle armi.

Il Santo Padre ha parlato anche della necessità di costruire ponti tra gli uomini, e non poteva essere altrimenti. Suona strano che oggi questo sembri così difficile, quando – entrando, ad esempio, nella Basilica di Santa Maria Maggiore – si resta ammirati da quanto seppero fare Papa Liberio, Papa Sisto III, e gli artisti che seguirono.

All’epoca non si disponeva di tecnologie particolari, eppure hanno lasciato capolavori di bellezza perenne. Gli uomini di oggi, invece, non è chiaro quale opera lasceranno per stupire coloro che abiteranno la terra nei secoli a venire. Sono andati sulla Luna, ma hanno perso le traveggole: gli è sfuggita di mano la verità, e forse anche il futuro.

Nel campanile della Basilica, domina – tra le altre – una campana detta “La Sperduta”, che suona la sera, secondo la tradizione, per richiamare una pastorella smarrita o una pellegrina disorientata. Oggi tocca ai cristiani ritrovare il sentiero, con una forza da leoni, per dire al mondo che sono in sintonia con il loro Papa, e che non importa come si vestirà o quali protocolli deciderà di innovare.

Sta di nuovo ai cristiani costruire nuove basiliche di amore nell’universo e sostenere il Papa nel suo impegno. Non c’è leone che non abbia bisogno della sua famiglia.

La folla, il bisogno, la luce: a San Pietro il respiro della fiducia

C’è stato un momento in cui il tempo sembrava essersi fermato in Piazza San Pietro. Era il primo discorso di Papa Leone XIV, il suo primo vero incontro con il popolo di Dio dopo l’elezione al soglio pontificio.

 

Il tempo sospeso in Piazza San Pietro

Ieri non c’era solo l’attesa per il nuovo Papa. C’erano anche le paure di un tempo incerto, i volti segnati dalla fatica, gli sguardi pieni di domande. Erano in 150 mila ad alzare gli occhi verso quel balcone, ma ognuno con dentro qualcosa di diverso: chi teme per il lavoro che non c’è, chi vive la solitudine, chi cerca un senso in mezzo al rumore del mondo.

 

Un inizio fatto di ascolto e umanità

Il nuovo Papa è apparso come una figura semplice, ma salda nelle sue convinzioni: presente, capace di ascoltare anche senza parlare troppo. Nel suo primo discorso, rigoroso ma carico di umanità, ha riconosciuto questo bisogno profondo: quello di essere visti, accolti, non lasciati soli. E non è poco, in un tempo che spesso ci fa sentire invisibili.

Un inizio che promette vicinanza, autenticità e, soprattutto, speranza. È chiaro che si prepara a essere un Pontefice che farà della questione sociale la sua bussola, il suo punto di partenza. È questo, forse, il segno più forte del suo esordio: la consapevolezza che ogni vero cambiamento parte dal basso, da chi vive nell’ombra, da chi aspetta giustizia, ascolto, dignità.

 

La paura, il bisogno, la speranza

Oggi la gente ha paura. Paura del futuro, delle guerre vicine e lontane, della distanza crescente tra chi ha tanto e chi non ha più nulla. Ma quella piazza, gremita come poche volte, dice anche altro: che nonostante tutto, c’è ancora chi spera. Chi aspetta un segno, una parola giusta, qualcuno che non parli solo “a” loro, ma “con” loro.

Perché in quel momento qualcosa è passato, più forte delle parole: il bisogno profondo di sentirsi parte, di non essere lasciati soli.

 

Una spiritualità che accompagna

E in mezzo a tutto questo dolore, la spiritualità resta un bisogno essenziale. Non una risposta semplice, ma un respiro. Un luogo interiore in cui cercare senso, direzione, conforto. La presenza del Papa non è dunque solo simbolica o politica: è spirituale. Parla a quell’intimo che spesso nascondiamo, a quella sete che non si disseta solo con soluzioni materiali.

Perché la fame dell’anima, oggi, è forse più forte che mai. La spiritualità non è un rifugio dal mondo, ma uno sguardo nuovo su di esso. È sentirsi parte di qualcosa che ci supera ma non ci schiaccia. È ritrovare parole come compassione, misericordia, giustizia, speranza.

 

Il potere misterioso di una presenza

Il Papa, nel suo primo discorso, ha sfiorato queste corde. Senza retorica, ma con una presenza vera. È questo, in fondo, il potere misterioso della spiritualità: non cambia il mondo in un attimo, ma cambia lo sguardo con cui lo attraversiamo.

Ed è questo, forse, il compito più grande che attende il nuovo Papa: non solo guidare, ma accompagnare. Camminare accanto a un mondo ferito, senza ricette facili, ma con verità, fermezza e compassione. Oggi, in mezzo a tutte quelle paure, si è accesa una luce di fiducia e speranza.

Da custodire. E questo, per molti, è già una preghiera.

M.O., verso rilascio ostaggio israelo-americano, segnale Hamas per Trump

Roma, 11 mag. (askanews) – I colloqui avviati tra gli Stati Uniti e Hamas hanno portato alla decisione di Hamas di rilasciare l’ostaggio americano-israeliano Edan Alexander, l’unico ostaggio americano ancora in vita a Gaza.

Il rilascio incondizionato sarebbe una dimostrazione di buona volontà nei confronti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che si sta per recare nella Regione. L’inviato statunitense per il Medio Oriente STeve Witkoff arriverà in Israele domani in vista proprio del rilascio dell’ostaggio israelo-americano Edan Alexander che potrebbe avvenire nella stessa giornata.

Zelensky: giovedì aspetterò Putin in Turchia, non trovino scuse

Milano, 11 mag. (askanews) – “Ci aspettiamo un cessate il fuoco a partire da domani, completo e duraturo, che fornisca la base necessaria per la diplomazia. Non ha senso prolungare gli omicidi. E giovedì aspetterò Putin in Turchia. Personalmente. Spero che questa volta i russi non cercheranno scuse per non riuscirci”. Lo ha scritto sul suo canale Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

“Ci aspettiamo un cessate il fuoco a partire da domani: questa proposta è sul tavolo. Un cessate il fuoco completo e incondizionato, sufficientemente duraturo da fornire la base necessaria per la diplomazia, potrebbe avvicinare molto di più la pace”, scrive ancora sul suo canale Telegram Volodymyr Zelensky il quale ribadisce di attendere “una risposta chiara dalla Russia. La guerra contro la Russia dovrà comunque concludersi. Le uccisioni devono finire. Le forze ucraine saranno pronte a rispondere in modo speculare, per rendere la situazione equa”.

“Noi non abbiamo problemi a negoziare: siamo pronti per qualsiasi formato – ha ribadito – Sarò in Turchia giovedì, 15 maggio, e aspetto Putin in Turchia, personalmente. E spero che questa volta Putin non cercherà scuse per non fare qualcosa. Siamo pronti a parlare per porre fine alla guerra. Giovedì, in Turchia”.

Ucraina, Trump: Kiev accetti immediatamente richiesta incontro Putin

Roma, 11 mag. (askanews) – “Putin non vuole un accordo di cessate il fuoco con l’Ucraina, ma piuttosto vuole incontrarsi giovedì in Turchia per negoziare una possibile fine al BAGNO DI SANGUE. L’Ucraina dovrebbe accettare IMMEDIATAMENTE”. Così sul suo social Truth, il presidente Usa Donald Trump.

“Almeno saranno in grado di determinare se un accordo è possibile o meno, e se non lo è, i leader europei e gli Stati Uniti sapranno a che punto è la situazione e potranno procedere di conseguenza! Inizio a dubitare che l’Ucraina raggiungerà un accordo con Putin, troppo impegnato a celebrare la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, che non avrebbe potuto essere vinta (nemmeno lontanamente!) senza gli Stati Uniti d’America. INCONTRO, ORA!!!”.

Calcio, classifica serie A, l’Inter aggancia il Napoli

Roma, 12 mag. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo Torino-Inter 0-2

Giornata 36 Milan-Bologna 3-1; Como-Cagliari 3-1, Lazio-Juventus 1-1, Empoli-Parma 2-1, Udinese-Monza 1-2, Hellas Verona-Lecce 1-1, Torino-Inter 0-2, ore 20.45 Napoli-Genoa, Lunedì ore 18.30 Venezia-Fiorentina, ore 20.45 Atalanta-Roma

Classifica: Napoli, Inter 77, Atalanta 68, Lazio, Juventus 64 Roma 63, Bologna 62, Milan 60, Fiorentina 59, Como 48, Torino, Udinese 44, Genoa 39, Cagliari, Verona 33, Parma 32, Empoli, Lecce 28, Venezia 26, Monza 18.

37esima giornata (domenica 18 maggio) Cagliari – Venezia, Fiorentina – Bologna, Genoa – Atalanta, Hellas Verona – Como, Inter – Lazio, Juventus – Udinese, Lecce – Torino, Monza – Empoli, Parma – Napoli, Roma – Milan

Geolier soprende e annuncia il tour negli stadi 2026

Milano, 11 mag. (askanews) – 24 anni, classifiche dominate a ogni sua uscita, milioni di fan conquistati in tutta Italia e un nome che ha rivoluzionato l’urban nazionale. Geolier non è solo un artista, è un fenomeno puro, tra i più real dei nostri tempi, ed è destinato a rimanere nel tempo. Dopo aver lasciato il segno l’anno scorso con i tre sold-out consecutivi allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli e aver iniziato il 2025 con un tour nei palazzetti tutto esaurito, è pronto a coronare un altro importante traguardo per la sua carriera.

Anticipato da un indizio sui suoi social, che lasciava intendere l’arrivo di un annuncio importante, oggi arriva la conferma (https://www.instagram.com/p/DJhCLaTCGsz/): “GEOLIER STADI 2026” sarà un tour che porterà la potenza della sua musica da nord a sud Italia, segnando una nuova ed entusiasmante fase della sua carriera.

Queste le date, prodotte e organizzate da Magellano Concerti: 13 Giugno 2026 Milano – stadio san siro 19 giugno 2026 Roma – stadio olimpico 23 giugno 2026 Messina – stadio franco scoglio Le prevendite saranno disponibili su Ticketone.it e nei punti vendita abituali dalle ore 14 di domani, lunedì 12 maggio. Info biglietti su: https://www.magellanoconcerti.it/.

Con la sua nuova stagione di concerti, l’artista continua a rappresentare il massimo splendore del rap italiano. Nell’attesa di vederlo il prossimo anno negli stadi, quest’estate sarà in tour in giro per la Penisola, a partire dal 28 giugno al Trento Live Fest per poi esibirsi due volte di seguito sul palco dell’Ippodromo di Agnano il 25 e 26 luglio. L’estate live 2025 continuerà il 31 luglio all’Oversound Music Festival di Lecce, il 2 agosto al Campobasso Summer Festival, il 4 (sold out) e il 5 agosto a Catania per il Sotto il Vulcano Fest. La tournée si concluderà in grande stile il 27 settembre nella suggestiva e storica Arena di Verona, già sold out.

Questi concerti saranno l’occasione per ascoltare dal vivo tutta la potenza della sua discografia e dell’ATTO II di DIO LO SA (https://geolierofficial.lnk.to/diolosa_attoll; Warner Music Italy), l’album che ha dominato la scena nel 2024 e che, a quasi un anno dalla sua release continua a restare stabile in Top 10 FIMI.

Geolier ha, infatti, rilasciato lo scorso novembre il secondo capitolo del suo ultimo album, già certificato quinto platino da FIMI/GfK Italia, che ad una settimana dal debutto ha raggiunto la #1 della Classifica Fimi Top Album, Il nuovo traguardo segue il successo delle prime 24 ore, che ha visto tutti gli otto brani del disco entrare in TOP 20 su Spotify Italia, conquistando il primo posto con “TU ED IO” feat. Rose Villain (oro) e il secondo con “MAI PER SEMPRE”. Il 4 dicembre Spotify ha dichiarato Geolier l’artista più ascoltato in Italia nel 2024, al primo posto anche nella classifica dei brani con “I P’ ME, TU P’ TE”, certificato quadruplo platino, e degli album più ascoltati con “DIO LO SA”, che è anche tra i cinque dischi più ascoltati in Europa sulla piattaforma.



Milano, il femminicida evaso è morto lanciandosi dal Duomo: trovato il cadavere della collega

Milano, 11 mag. (askanews) – Il cadavere di Chamila Wijesuriya, la 50nne barista originaria dello Sri Lanka, della quale si erano perse le tracce da venerdì scorso, è stato rinvenuto poco dopo le 16 di domenica al Parco Nord di Milano. Intorno alle 15 i vigili del fuoco di Milano con i nuclei sommozzatori, Saf e due mezzi di Sesto San Giovanni e Monza avevano iniziato a perlustrare, su richiesta dei carabinieri di Sesto San Giovanni, alcuni punti del Parco Nord alla ricerca di tracce che potessero ricondurre alla 50nne scomparsa dopo l’evasione dal carcere di Bollate del 35enne Emanuele De Maria.

Il cadavere, spiegano i vigili del fuoco di Milano, sarebbe stato avvistato da un passante all’interno del Parco nord a un chilometro circa dall’ultimo avvistamento. Le ricerche si erano concentrate, poi, dalle parti di un laghetto alle spalle dell’Ospedale Bassini, dove poi è stato ritrovato il corpo senza vita della 50enne.

La donna lavorava come barista all’Hotel Berna, lo stesso per cui lavorava De Maria, in carcere per omicidio ma in possesso di un permesso di uscita dal penitenziario di Bollate per lavorare. De Maria, poche ore prima del ritrovamento del cadavere della donna, si era suicidato lanciandosi dal Duomo di Milano.

A quanto si apprende, infatti, intorno alle 13.30 l’uomo, in regolare possesso di un biglietto per salire sulle guglie della cattedrale milanese, si è lanciato dal lato di fronte alla Galleria Vittorio Emanuele. Il killer, che ieri mattina aveva accoltellato un altro collega all’Hotel Berna prima di darsi alla fuga, non aveva documenti con sè ma è stato riconosciuto dai numerosi tatuaggi. Era in carcere a Bollate per un femminicidio commesso nel 2016 nel Casertano.

Ciclismo, Pedersen tappa e maglia al Giro, da martedì in Italia

Roma, 11 mag. (askanews) – Mads Pedersen non trema sulla salita di Qafa e Llogarasë, sfrutta ancora il lavoro della sua Lidl Trek e premia la squadra con un’altra volata imperiale in quel di Valona, terza tappa del Giro d’Italia. Il danese sfila la maglia rosa a Primoz Roglic e porta in Italia il simbolo del primato.Il campione del mondo 2019 piazza la squadra a fare il ritmo sulla tosta salita di Qafa e Llogarasë, non si scompone di fronte agli attacchi di Lorenzo Fortunato e Pello Bilbao e dopo il ricongiungimento in pianura battezza tutti con un’altra volta regale in quel di Valona. Il suo secondo successo in questo Giro d’Italia dopo aver stappato la corsa a Tirana, in terzo in assoluto alla corsa rosa dopo la perla di Napoli nel 2023. Domani riposo. Martedì la carovana arriva in Italia con la quarta tappa: Alberobello-Lecce (189 km) Tappa pianeggiante con un solo breve strappo a Putignano. Si connettono le principali città della zona tramite strade ampie e sostanzialmente rettilinee. A Lecce si entra nel circuito finale appena dopo l’arrivo. Si percorrerà quindi quasi l’intero circuito di circa 12 km prima di transitare sull’arrivo e affrontare un giro completo. Ultimi 3 km pianeggianti con una sola curva significativa a circa 1200 metri dall’arrivo.

Calcio, Verona-Lecce 1-1, a Krstovic risponde Coppola

Roma, 11 mag. (askanews) – Finisce 1-1 tra Verona e Lecce la gara delle 15 della 36esima giornata di serie A. Gara intensa al Bentegodi. Il Lecce si fa preferire nella prima frazione. Krstovic sblocca il risultato e poi esulta mostrando la maglia dedicata a Graziano, il fisio scomparso qualche settimana fa. Prima del break Coppola trova il colpo di testa dell’1-1. Nella ripresa ci prova più la squadra di Zanetti ma l’occasione migliore è per il Lecce che con Banda non trova il gol del 2-1. Verona a 33, Lecce a 28 con l’Empoli

Calcio, classifica serie A, Verona passetto salvezza

Roma, 12 mag. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo Hellas Verona-Lecce 1-1

Giornata 36 Milan-Bologna 3-1; Como-Cagliari 3-1, Lazio-Juventus 1-1, Empoli-Parma 2-1, Udinese-Monza 1-2, Hellas Verona-Lecce 1-1, ore 18.00 Torino-Inter, ore 20.45 Napoli-Genoa, Lunedì ore 18.30 Venezia-Fiorentina, ore 20.45 Atalanta-Roma

Classifica: Napoli 77, Inter 74, Atalanta 68, Lazio, Juventus 64 Roma 63, Bologna 62, Milan 60, Fiorentina 59, Como 48, Torino, Udinese 44, Genoa 39, Cagliari, Verona 33, Parma 32, Empoli, Lecce 28, Venezia 26, Monza 18.

37esima giornata (domenica 18 maggio) Cagliari – Venezia, Fiorentina – Bologna, Genoa – Atalanta, Hellas Verona – Como, Inter – Lazio, Juventus – Udinese, Lecce – Torino, Monza – Empoli, Parma – Napoli, Roma – Milan

La svolta pop di Damiano David: affornta le sue paure e si racconta

Roma, 11 mag. (askanews) – Il primo album solista di Damiano David, Funny little fears, tutto in inglese, segna la direzione che il frontman dei Maneskin ha voluto dare alla sua carriera. Un lavoro importante dalle sonorità pop e un po’ retrò con cui Damiano affronta le sue paure e si racconta in un diario emotivo fatto di diversi passaggio.

“Il titolo è arrivato in dopo che ho finito di scrivere l’album ed è stato un po’ riconoscere quello che era la fonte sia dei testi ma anche di quello che io provavo prima di iniziare questo percorso. Io ho voluto fare questo album per mostrarmi in una maniera diversa e anche parlare di cose che fino a quel momento non avevo affrontato per paura del giudizio, per paura di espormi. Ho sempre sentito un forte senso di protezione che la musica mi dava e ho voluto un po’ distruggerlo perché sono cresciuto, sono maturato, sono un po’ più sicuro di me stesso e questo album è stato proprio un percorso per conoscermi. Le paure sono qualcosa che sono state un grosso blocco nella mia vita e anche qualcosa di cui mi sono vergognato per lungo tempo ed era una cosa che mi portava a isolarmi, questo album mi ha dato l’opportunità di invece rendere queste paure una cosa bella, di creare musica e mi permetterà poi, una volta uscito, di connettermi con le persone”.

L’album esce il 16 maggio, contemporaneamente uscirà il nuovo singolo “Zombie Lady”, un progetto a cui tiene moltissimo, tanto che dopo due anni che non incontrava la stampa italiana ha parlato incontrando i giornalisti a Roma. Ripete più volte che la storia con i Maneskin non è chiusa, ma guarda con passione al suo nuovo progetto che è una sorta di terapia contro la paura e il senso di solitudine: “L’album è nato dalla necessità di farlo, avevo la sensazione di sentirmi sbagliato, la musica mi permette di buttare dei pensieri su un foglio senza avere veramente coscienza di quello che sto dicendo e poi una volta che rileggo ciò che ho scritto è come se fossi una terza persona che si rende conto di qual è il problema”.

Quattrordici tracce che raccontano un anno e mezzo di vissuto di Damiano, dalla fine di un amore, che lo ha fatto soffrire moltissimo, ma non è quello che tutti pensate, racconta il cantante romano, all’incontro con una nuova persona, fino all’innamoramento. “Le relazioni specialmente la mia relazione sentimentale ma le relazioni in generale hanno un ruolo fondamentale che mi sono reso conto adesso che sono anche un po’ più adulto e che sono ovviamente tutto il 90% della mia felicità. Voglio essere molto sincero la rottura con la band per me è partita proprio, dalla fine di una relazione che ha proprio spezzato un meccanismo dentro di me, minando la fiducia che io avevo in me stesso. Ho dovuto proprio riconnettermi con me stesso e l’arrivo di una nuova relazione che ha un peso così forte nella mia vita è stata fondalmentale, lei è tuttora per me è la persona che mi aiuta e spinge di più”.

Damiano si divide tra Roma e Los Angeles, sulla presidenza Trump non risponde, ma precisa che la canzone Mars è nata proprio sentendo parlare del progetto di Musk di andare su Marte:

“Sentivo parlare di razzi e cose così e ho pensato che se anche ci fosse l’opportunità di andare sul pianeta rosso non ci voglio andare. Non mi piace l’idea di essere l’Adamo della nuova civiltà. Sto bene qua, se ne andassero sarebbe figo rimanere gli ultimi due sulla terra a godersi le ultime due settimane con gli animali che tornano al mare, tanto poi si muore lo stesso”.

Damiano David si prepara anche ad affrontare il suo tour mondiale, con 30 date in Europa, Astralia, Nord e Sud America, ma anche Asia. Sarà a Milano il 7 ottobre al Forum e l’11 e 12 ottobre a Roma al Palazzo dello sport. Una grande emozione per Damiano che è cresciuto suonando per le vie di Roma, che da X Factor ha spiccato il volo vincendo Sanremo e anche Eurovision, diventando con i Maneskin un artista planetario.

“La nostra traiettoria è sempre un po’ impensabile, poi capisci quello che realmente sta succedendo ed è abbastanza folle il fatto di essere un artista italiano con tour mondiale. Bisogna ogni tanto fermarsi a pensare proprio alla gente che si sveglia va sul sito compre il biglietto, prende l’aereo, vola, per venire a vederti: è una cosa pazzesca”.

Calcio, classifica serie A, il Monza torna al successo

Roma, 12 mag. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo Udinese-Monza 1-2

Giornata 36 Milan-Bologna 3-1; Como-Cagliari 3-1, Lazio-Juventus 1-1, Empoli-Parma 2-1, Udinese-Monza 1-2, ore 15.00 Hellas Verona-Lecce, ore 18.00 Torino-Inter, ore 20.45 Napoli-Genoa, Lunedì ore 18.30 Venezia-Fiorentina, ore 20.45 Atalanta-Roma

Classifica: Napoli 77, Inter 74, Atalanta 68, Lazio, Juventus 64 Roma 63, Bologna 62, Milan 60, Fiorentina 59, Como 48, Torino, Udinese 44, Genoa 39, Cagliari 33, Verona, Parma 32, Empoli 28, Lecce 27, Venezia 26, Monza 18.

37esima giornata (domenica 18 maggio) Cagliari – Venezia, Fiorentina – Bologna, Genoa – Atalanta, Hellas Verona – Como, Inter – Lazio, Juventus – Udinese, Lecce – Torino, Monza – Empoli, Parma – Napoli, Roma – Milan

Tennis, Musetti agli ottavi a Roma, ora Medvedev

Roma, 11 mag. (askanews) – Lorenzo Musetti torna agli ottavi di finale agli Internazionali d’Italia: il carrarino, 8^ testa di serie del seeding, ha superato lo statunitense Brandon Nakashima, 28 del tabellone, con i parziali di 6-4, 6-3. Martedì se la vedrà con Daniil Medvedev.

“È stata una partita ben giocata, l’abbiamo preparata bene – ha spiegato Musetti a Sky Sport – Conoscevo il mio avversario e sapevo come dargli fastidio, ho usato bene le variazioni e sono stato aggressivo con il dritto. Lui ha servito molto bene, ma ha avuto due game a inizio primo set e altrettanti a inizio secondo set in cui mi ha concesso di più e sono stato bravo a prendermi i break. Medvedev? Non so se parto favorito, è una partita equilibrata. Daniil è un avversario ostico e i precedenti sono datati e in altre superfici, da quel momento tante cose sono cambiate. Entrare in campo con una consapevolezza diversa mi aiuterà con certi avversari. La finale con Sinner è il sogno di tutta Italia. Per quello che stiamo facendo vedere, il torneo lo meriterebbe. Se non è questa edizione, magari nei prossimi anni qualche italiano riuscirà a trionfare”.

MotoGp, Gp pazzo a Le Mans, vince Zarco su Marc Marquez

Roma, 11 mag. (askanews) – Sorpresa a Le Mans: Johann Zarco si impone nel GP di Francia. Il pilota Lcr Honda, squadra guidata da Lucio Cecchinello, vince la gara di casa dopo numerose sorprese. Marc Marquez, secondo, allunga prepotentemente nel Mondiale, sfruttando le cadute dei rivali. Ora ha 22 punti sul fratello Alex e 51 nei confronti di Bagnaia. Fermin Aldeguer (Gresini) si prende il terzo posto a Le Mans.

Meteo protagonista. La pioggia torna appena prima del via. I piloti arrivano sullo schieramento con le moto dotate di gomme slick, ma lo scroscio si fa insistente e, al termine del giro di ricognizione, tutti rientrano ai box per passare all’assetto da bagnato. La partenza viene così rimandata di 10 minuti e gara accorciata, passando da 27 a 26 tornate. Nel corso del secondo giro di allineamento i fratelli Marquez, Di Giannantonio, Morbidelli, Quartararo, Binder, Acosta e Aldeguer rientrano ai box per passare nuovamente alle slick. Tutti questi piloti, però scontano un doppio long lap penalty in virtù del nuovo regolamento che sanziona eventuali cambi di moto prima del via.

Migranti, a Lampedusa arrivati 3 morti: due sono bambini

Roma, 11 mag. (askanews) – Le salme di due bambini, di circa due anni, e un uomo adulto sono arrivate oggi a Lampedusa insieme a uno sbarco che complessivamente ha visto giungere sull’isola 63 persone migranti di origine sub-sahariana. Per 6 di loro sono stati necessari i controlli sanitari del caso presso l’ambulatorio di Lampedusa, prima dell’ingresso nell’hotspot di Contrada Imbriacola. L’imbarcazione sulla quale viaggiavano, partita dalla Libia, pare sia stata intercetta a circa 60 miglia da Lampedusa, in acque internazionali. “È sempre difficile, davanti a notizie come queste, trovare parole adeguate. Tre vite sono state spezzate in un viaggio che avrebbe dovuto dare loro la speranza di un futuro migliore, lontano da pericoli e difficoltà. Questa vicenda ci tocca tutti e ci spinge ancora di più a donare noi stessi, tutto ciò di cui siamo capaci, per dare Umanità a chi, invece, quel viaggio è riuscito a portarlo a termine, non senza difficoltà. È con questa Umanità che a Lampedusa Volontarie e Volontari, Operatrici e Operatori della CRI si stanno dedicando alle 63 persone arrivate sulle nostre coste e accolte oggi all’interno dell’hotspot”. Così Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana. Attualmente sono presenti nel centro gestito dalla Croce Rossa Italiana 305 ospiti, a seguito del trasferimento di stamattina di 166 persone a Porto Empedocle.

Salvini in piazza San Pietro con Le Pen per Regina Caeli: qui da cattolico

Milano, 11 mag. (askanews) – Il leader della Lega, Matteo Salvini, e Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, hanno assistito questa mattina al Regina Coeli di Papa Leone XIV, prima che entrambi si recassero a Palazzo Rospigliosi a Roma per la seconda giornata della Scuola di formazione politica della Lega. “Con Marine siamo stati con emozione in Piazza San Pietro. Ringrazio Marine per l’amicizia e la presenza”, ha commentato il vicepremier, spiegando che era in piazza San Pietro “Non da segretario della Lega ma da cattolico”. “Il nuovo Papa si è rivolto a tutta la popolazione con parole di speranza e ha messo al centro il tema della pace. Sono parole che non possiamo far altro che sottoscrivere”. Lo ha detto Marine Le Pen

Referendum, Schlein: il Governo sta boicottando il voto

Roma, 11 mag. (askanews) – “La Russa non è un militante qualsiasi, è il presidente del Senato. Ed è davvero grave che la seconda carica dello Stato inviti a disertare le urne: così tradisce un principio costituzionale che fissa il voto non solo come diritto, ma anche come dovere civico. Però sappiamo che dei principi e dei diritti l’estrema destra che sta al governo non se ne cura affatto. Per questo mi auguro che l’ondata di partecipazione sia la più grande possibile: sarebbe la miglior risposta a tanta arroganza”. Così ha detto Elly Schlein in un’intervista al quotidiano Repubblica. La segretaria Pd quindi ha aggiunto: “La linea del partito è chiara ed è stata approvata in direzione nazionale: noi sosteniamo il sì a tutti e cinque i quesiti referendari”. Elly Schlein in una intervista a Repubblica ha spiegato che “il governo Meloni” sta “boicottando” i referendum. “Tant’è che anche la Rai, ridotta ormai a megafono di Palazzo Chigi, nega uno spazio adeguato all’importanza di questo voto. Stanno usando tutte le leve in loro possesso per reprimere il sacrosanto diritto a una informazione libera e completa”.

Insomma, secondo Schlein, “è una battaglia giusta da fare, anche se siamo un Paese in cui alle ultime elezioni ha votato meno del 50% degli elettori. Ma io credo che l’Italia ci saprà stupire. Ce la possiamo fare, invece. La precarietà è la peggiore nemica dello sviluppo e del benessere della società, ruba il futuro ai giovani e alle donne, specie al Sud”.

Ucraina, Merz: la proposta di Putin è un buon segno, ma insufficiente

Roma, 11 mag. (askanews) – La proposta del presidente russo Vladimir Putin di negoziati diretti con l’Ucraina il 15 maggio in Turchia è “un buon segno” ma insufficiente: prima ci deve essere il cessate il fuoco. L’ha affermato oggi il cancelliere tedesco Friedrich Merz, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa France Presse.

“Ci aspettiamo che Mosca accetti un cessate il fuoco che permetta vere discussioni. Le armi devono prima tacere, poi i colloqui potranno iniziare”, ha affermato il leader conservatore.

Merz era ieri a Kiev con altri leader della Coalizione dei Volenterosi, che hanno proposto un cessate il fuoco da domani per 30 giorni. Se Mosca non lo accetterà, i Volenterosi minaccia un inasprimento delle sanzioni.

Gaza, durante il suo viaggio in M.O. Trump potrebbe annunciare un nuovo piano

Roma, 11 mag. (askanews) – Il presidente degli Stati uniti Donald Trump potrebbe sfruttare la sua visita in Medio Oriente per svelare un quadro statunitense volto a porre fine alla guerra di 18 mesi a Gaza. Lo hanno detto fonti, secondo quanto riportano Axios e Haaretz.

Il piano potrebbe prevedere la creazione di un governo di transizione e nuovi accordi di sicurezza per la Gaza post-bellica, rimodellando potenzialmente la diplomazia regionale e aprendo la porta a futuri colloqui di normalizzazione, hanno detto le fonti. Trump ha incontrato privatamente giovedì il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer per discutere della guerra e dei negoziati sul nucleare con l’Iran, ha riportato Axios.

E’ indicativo che Trump non abbia ancora annunciato una visita in Israele durante il suo tour nella regione. Due diplomatici hanno osservato che il presidente degli Usa si è recentemente astenuto dal parlare del suo piano “Riviera di Gaza”, che aveva suscitato l’ira del mondo arabo con il suggerimento di reinsediare l’intera popolazione e di mettere la Striscia sotto controllo statunitense.

Piazza San Pietro gremita per il primo Regina Caeli di Leone XIV

Roma, 11 mag. (askanews) – Piazza San Pietro gremita per il primo Regina Caeli di Leone XIV. Decine di migliaia, tra fedeli e turisti, hanno riempito la piazza ma anche l’attigua via della Conciliazione, con lunghe file ai metal detector che fanno da filtro per l’ingresso nella piazza.

Ucraina, Erdogan disponibile a ospitare negoziati diretti

Roma, 11 mag. (askanews) – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso al leader russo Vladimir Putin la disponibilità a ospitare negoziati diretti per la pace in Ucraina, come proposto dal capo del Cremlino nella notte. Lo ha comunicato – secondo l’agenzia russa Ria Novosti – l’ufficio della presidenza di Ankara.

“Il presidente Erdogan ha dichiarato che è stato raggiunto un punto di svolta storico per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia. Ha affermato che questa opportunità va colta. La Turchia è pronta a dare qualsiasi contributo necessario per arrivare a un cessate il fuoco e a una pace duratura. Ankara è pronta a ospitare i negoziati”, ha detto l’ufficio di Erdogan.

India-Pakistan, la tregua tiene nonostante presunte violazioni

Roma, 11 mag. (askanews) – Il cessate il fuoco tra India e Pakistan raggiunto ieri sembra tenere, nonostante le reciproche accuse tra Nuova Delhi e Islamabad di “violazioni”.

Dopo o raid militari transfrontalieri che hanno segnato oil peggiore conflitto tra le due potenze nucleari rilvali rivali da decenni a questa parte, la tregua mediata dagli Stati uniti e annunciata ieri dal presidente Usa Donald Trump sembra aver tenuto nella notte scorsa fino a oggi.

Trump ha elogiato i leader dei due paesi, promettendo un rafforzamento dei commerci tra Usa e i due paesi.

Tuttavia, in Kashmir indiano sono stati denunciati attacchi pachistani che hanno interessato le città di Srinagar e Jammu. Il segretario agli Esteri indiano Vinay Mohan Kwatra ha accusato il Pakistan di “ripetute violazioni” dell’accordo, avvertendo che le forze armate indiane daranno “una risposta adeguata”.

Dal canto suo, un portavoce del ministero degli Esteri pakistano ha ribadito l’impegno di Islamabad a rispettare l’intesa “nonostante le violazioni perpetrate dall’India in alcune zone”, esortando le truppe su entrambi i fronti a “esercitare moderazione”.

Italia-Francia, Le Pen: Meloni ha ottenuto risultati importanti

Roma, 11 mag. (askanews) – La presidente Giorgia Meloni “ha incontestabilmente un ruolo diplomatico importante. E del resto, possiamo dire che non è una sorpresa per nessuno. Con la signora Meloni abbiamo delle divergenze, in particolare sul suo sostegno all’elezione di Ursula von der Leyen. Ma posso constatare che è riuscita a ottenere risultati importanti sia sul piano esterno che sull’economia italiana”. Lo ha detto in una intervista al Corriere della sera, Marine Le Pen, a Roma per assistere stamane, con Matteo Salvini, alla preghiera di Papa Leone XIV e poi partecipare ai lavori della scuola di formazione politica della Lega.

I rapporti tra la Francia e l’Italia? “Penso di poter dire che la visione di Giorgia Meloni e del suo governo sia assai lontana da quella di Macron. Ma Francia e Italia sono i due Paesi più simili, hanno radici nella stessa cultura. Io sono favorevole alla rinascita, anzi al Rinascimento dei rapporti tra Italia e Francia”, ha risposto Le Pen. Con il leader della Lega, Matteo Salvini, “siamo sempre stati vicini, anche all’inizio quando i sondaggi lo mettevano in difficoltà. E LE sue idee politiche, sono praticamente le stesse che ho io. E voglio aggiungere che è un uomo coraggioso, fedele e dalla grande forza di volontà. È davvero un amico”.

L’appello di Papa Leone XIV: cessino le guerre ovunque

Città del Vaticano, 11 mag. (askanews) – “Mai più la guerra”. Questo l’appello di Papa Leone ai grandi del mondo. “L’immane tragedia della
Seconda Guerra mondiale terminava ottanta anni fa, l’8 maggio. Dopo aver causato 60 milioni di vittime. Nell’odierno scenario drammatico di una terza guerra mondiale a pezzi, come più volte ha affermato Papa Francesco, mi rivolgo anch’io ai grandi del mondo ripetendo l’appello sempre attuale: mai più la guerra”.

“Porto nel mio cuore le sofferenze dell’amato popolo ucraino. Si faccia il possibile per giungere al più presto ad una pace autentica, giusta e duratura” ha continuato.

“Siano liberati tutti i prigionieri e i bambini possano tornare alle proprie famiglie” ha, quindi aggiunto.

Il pontefice ha poi fatto un appello per le popolazioni di Gaza, per la liberazione degli ostaggi e per le fine del conflitto. “Buona festa a tutte le mamme” ha poi detto Papa Leone al termine del Regina Coeli dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro.

Il Papa: un dono per me iniziare il mio servizio nella domenica del Buon Pastore

Città del Vaticano, 11 mag. (askanews) – “Considero un dono di Dio il fatto che la prima domenica del mio servizio come Vescovo di Roma sia quella del Buon Pastore, la quarta del tempo di Pasqua”. Lo ha detto Papa Leone XIV nel corso del Regina Caeli, il primo dalla sua elezione, pronunciato dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro.

“In questa domenica sempre – ha ricordato Papa Prevost ai tanti fedeli radunati in piazza San Pietro – si proclama nella Messa il Vangelo di Giovanni al capitolo decimo, in cui Gesù si rivela come il Pastore vero, che conosce e ama le sue pecore e per loro dà la vita”.

“Oggi, fratelli e sorelle, ho la gioia di pregare con voi e con tutto il Popolo di Dio per le vocazioni, specialmente per quelle al sacerdozio e alla vita religiosa. La Chiesa ne ha tanto bisogno! Ed è importante che i giovani e le giovani trovino, nelle nostre comunità, accoglienza, ascolto, incoraggiamento nel loro cammino vocazionale, e che possano contare su modelli credibili di dedizione generosa a Dio e ai fratelli”. “Ai giovani dico: non abbiate paura di accettate l’invito della Chiesa e di Cristo Signore”

Albania al voto, Edi Rama cerca il quarto mandato

Roma, 11 mag. (askanews) – Gli albanesi hanno iniziato oggi a votare alle elezioni parlamentari, con il primo ministro Edi Rama che cerca il suo quarto mandato consecutivo, un risultato che, se si concretizzasse, sarebbe senza precedenti dopo una campagna dominata dalle promesse di aderire all’Unione europea e accuse di corruzione diffusa.

Le urne sono state aperte alle 7 di stamani e si chiuderanno alle 19. I seggi in palio in Parlamento sono 140 e a contenderseli saranno 26 formazioni politiche, tra cui tre in coalizione mentre otto correranno da sole.

La legislatura in Albania dura quattro anni. Quelle di oggi sono le decime elezioni parlamentari dalla caduta del comunismo nel 1991.

Alle precedenti elezioni, ad aprile 2021, il Partito socialista (Ps) guidato da Rama a ottenuto il terzo mandato con 74 seggi, sconfiggendo la coalizione di centrodestra guidata dal Partito Democratico (Pd) di Lulzim Basha, che ne aveva conquistati 59.

Oggi il Pd è di nuovo guidato dall’ex primo ministro Sali Berisha, che ne era stato espulso nel 2021 dopo uno scontro con Basha. Il partito d’opposizione è inserito nella coalizione Alleanza per una grande Albania.

Sono presenti anche diverse forze nuove, che si presentano per la prima volta. Tra queste: Mundesia (L’Opportunità), incentrata su lotta alla corruzione e politiche pro-europee; Shqiperia Behet (L’Albania che Può Diventare), che chiede riforme di sistema; e Levizja Bashke (Movimento Insieme), che promuove politiche progressiste opponendosi all’oligarchia.

Hanno diritto di voto 3,7 milioni di cittadini albanesi. Per la prima volta, potranno votare anche i cittadini della diaspora, quasi 250mila dei quali si sono registrati per il voto.

I sondaggi danno di nuovo in vantaggio il Partito socialista di Rama.

Ucraina: Putin propone negoziati; Zelensky: prima cessate-il-fuoco

Roma, 11 mag. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin ha proposto nella notte negoziati diretti e senza condizioni preliminari in Turchia con l’Ucraina. Un’idea accolta con prudenza dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre secondo il presidente Usa Donald Trump apre a una prospettiva “potenzialmente grandiosa”.

“Proponiamo alle autorità di Kiev di riprendere i negoziati, interrotti da loro alla fine del 2022. Riprendere il dialogo diretto, e farlo senza alcuna condizione”, ha detto il capo del Cremlino. E iniziare senza indugio, già giovedì prossimo, 15 maggio, a Istanbul: là dove i colloqui si sono svolti in precedenza e là dove sono stati interrotti”

Putin ha poi chiesto esplicitamente il sostegno diplomatico di Ankara: “Vorrei chiedere al presidente turco che conceda la possibilità di tenere questi colloqui in Turchia. Spero che confermi la sua volontà di contribuire alla ricerca della pace in Ucraina. Domani abbiamo in programma una conversazione con il signor Erdogan”.

Un’idea che appare essere stata accolta con entusiasmo da Trump. “Questa è una giornata potenzialmente grandiosa per la Russia e per l’Ucraina”, ha scritto sul suo social network Truth il leader americano. “Pensate alle centinaia di migliaia di vite che saranno salvate se questo interminabile bagno di sangue finirà, come si spera”, ha continuato, auspicando un “mondo completamente nuovo e molto migliore”. Quindi ha promesso: “Continuerò a lavorare con entrambe le parti per assicurarmi che ciò accada”.

La proposta del presidente russo viene dopo la riunione ibrida a Kiev dei leader della cosiddetta Coalizione dei Volenterosi, da cui è emersa una proposta alla Russia di un cessate-il-fuoco senza condizioni a partire da domani per 30 giorni onde favorire i colloqui. Mosca ha respinto la proposta, a meno che non vi sia uno stop al flusso di armi verso l’Ucraina. Per Kiev e per i suoi alleati europei, invece, è ancora sul tavolo e appare essere una condizione per dare via libera ai negoziati in Turchia.

Zelensky, commentando la proposta di Putin, ha parlato di un “segnale positivo” perché segnala come “i russi abbiano finalmente iniziato a prendere in considerazione la fine della guerra”. Tuttavia, per lui, “il primissimo passo per porre realmente fine a qualsiasi guerra è un cessate il fuoco”, perché – ha proseguito – “non ha senso continuare ad uccidere neppure per un solo giorno”. In tal senso, Kiev s’aspetta che “la Russia accetti un cessate il fuoco – totale, duraturo e affidabile – a partire da domani, 12 maggio, e l’Ucraina è pronta a incontrarsi”.

Una posizione condivisa dal presidente francese Emmanuel Macron, uno dei capofila dei paesi volenterosi: “Non possono esserci negoziati mentre le armi parlano. Non può esserci dialogo se, allo stesso tempo, i civili vengono bombardati. E’ necessario un cessate il fuoco ora, affinché possano iniziare i colloqui. Per la pace”

Biennale Architettura, Padiglione Italia e l’intelligenza del mare

Venezia, 11 mag. (askanews) – Un padiglione dedicato al mare, alla relazione tra le acque e la terra, al modo in cui si pensa questo spazio ibrido e suo modo di confine, ma che nel nostro Paese estesissimo e significante. Per la Biennale Architettura l’Italia ha presentato nel nostro padiglione nazionale il progetto collettivo “Terrae Aquae – L’Italia e l’intelligenza del mare”, curato da Guendalina Salimei.

“Terrae Aquae – ha spiegato la curatrice ad askanews – era questa idea di un confine, una zona di limite tra la terra e l’acqua che un’area un po’ difficile nel nostro Paese perch stata un po abusata, un po’ distrutta quindi, ma anche poco considerata: perci l’idea era di rivoltare il punto di vista, di non mettere un punto di vista sempre di un retro, dalla terra, ma dire vediamolo dal mare, in questo senso era l’intelligenza del mare come elemento naturale, anche perch dal mare noi potevamo in qualche modo vedere le nostre coste che sono lunghissime”.

Il progetto si sviluppato come una “call for visioni” intorno al tema del guardare l’Italia dal mare, con un cambio di prospettiva e una polifonia di voci e interpretazioni che nel padiglione in Arsenale diventano una manifestazione esplicita di intelligenza collettiva e di diversit: dei linguaggi, dei mezzi espressivi, delle idee per creare una nuova attenzione alla dimensione costiera. Con il chiaro intento di analizzare quella che e rester una delle soglie pi significative per il nostro Paese. ” un’idea di limite, questo limite che per varia – ha aggiunto Salimei – quindi un confine che cambia nella terra e l’acqua. Mi sembrava una parola, limite, che in qualche modo desse un po’ questo rapporto di area di difficolt”.

In mostra, in entrambe le tese di Padiglione Italia, oltre 600 progetti di singoli e gruppi, sia affermati sia emergenti, che puntano su un confronto intergenerazionale, interculturale e senza distinzioni di genere, in cui passato e presente vengono accomunati dall’intento di ripensare il rapporto tra terra e mare e che si trovano in dialogo anche con opere d’arte, sempre concepite in relazione alla dimensione di scambio tra la terraferma e le acque.

Biennale Architettura, Padiglione Italia e l’intelligenza del mare

Venezia, 11 mag. (askanews) – Un padiglione dedicato al mare, alla relazione tra le acque e la terra, al modo in cui si pensa questo spazio ibrido e suo modo di confine, ma che nel nostro Paese è estesissimo e significante. Per la Biennale Architettura l’Italia ha presentato nel nostro padiglione nazionale il progetto collettivo “Terrae Aquae – L’Italia e l’intelligenza del mare”, curato da Guendalina Salimei.

“Terrae Aquae – ha spiegato la curatrice ad askanews – era questa idea di un confine, una zona di limite tra la terra e l’acqua che è un’area un po’ difficile nel nostro Paese perché è stata un po abusata, un po’ distrutta quindi, ma anche poco considerata: perciò l’idea era di rivoltare il punto di vista, di non mettere un punto di vista sempre di un retro, dalla terra, ma dire vediamolo dal mare, in questo senso era l’intelligenza del mare come elemento naturale, anche perché dal mare noi potevamo in qualche modo vedere le nostre coste che sono lunghissime”.

Il progetto si è sviluppato come una “call for vision” intorno al tema del guardare l’Italia dal mare, con un cambio di prospettiva e una polifonia di voci e interpretazioni che nel padiglione in Arsenale diventano una manifestazione esplicita di intelligenza collettiva e di diversità: dei linguaggi, dei mezzi espressivi, delle idee per creare una nuova attenzione alla dimensione costiera. Con il chiaro intento di analizzare quella che è e resterà una delle soglie più significative per il nostro Paese. “È un’idea di limite, questo limite che però varia – ha aggiunto Salimei – quindi è un confine che cambia nella terra e l’acqua. Mi sembrava una parola, limite, che in qualche modo desse un po’ questo rapporto di area di difficoltà”.

In mostra, in entrambe le tese di Padiglione Italia, oltre 600 progetti di singoli e gruppi, sia affermati sia emergenti, che puntano su un confronto intergenerazionale, interculturale e senza distinzioni di genere, in cui passato e presente vengono accomunati dall’intento di ripensare il rapporto tra terra e mare e che si trovano in dialogo anche con opere d’arte, sempre concepite in relazione alla dimensione di scambio tra la terraferma e le acque.

Calcio, classifica serie A, Oggi gli scontri scudetto

Roma, 12 mag. (askanews) – Tre punti e la speranza salvezza che continua. L’Empoli ottiene la seconda vittoria in casa battendo il Parma 2-1 grazie a un gran gol di Anjorin nel finale. La squadra di D’Aversa parte bene, la sblocca con Fazzini e trova anche il vantaggio numerico per il doppio giallo a Valenti. Il Parma non si scompone e nella ripresa trova il pari con il neo entrato Djuric. Ma è un altro neo entrato a deciderla, Anjorin regala una vittoria preziosa.

Questa sera alle 18 Torino-Inter, alle 20.45 Napoli-Genoa

Giornata 36 Milan-Bologna 3-1; Como-Cagliari 3-1, Lazio-Juventus 1-1, Empoli-Parma 2-1, Domenica 11 maggio ore 12.30 Udinese-Monza, ore 15.00 Hellas Verona-Lecce, ore 18.00 Torino-Inter, ore 20.45 Napoli-Genoa, Lunedì ore 18.30 Venezia-Fiorentina, ore 20.45 Atalanta-Roma

Classifica: Napoli 77, Inter 74, Atalanta 68, Lazio, Juventus 64 Roma 63, Bologna 62, Milan 60, Fiorentina 59, Como 48, Torino, Udinese 44, Genoa 39, Cagliari 33, Verona, Parma 32, Empoli 28, Lecce 27, Venezia 26, Monza 15.

37esima giornata (domenica 18 maggio) Cagliari – Venezia, Fiorentina – Bologna, Genoa – Atalanta, Hellas Verona – Como, Inter – Lazio, Juventus – Udinese, Lecce – Torino, Monza – Empoli, Parma – Napoli, Roma – Milan

Da Papa Francesco a Papa Leone XIV: un’unica grande emozione planetaria

Due enormi emozioni planetarie si sono succedute. In due date ravvicinate. Il 21 aprile la morte di Papa Francesco e l’8 maggio l’elezione di Papa Leone XIV. Due eventi che hanno coinvolto l’umanità con grandi numeri. Esorbitante ovunque l’attenzione siaa Roma, sia nel resto del mondo per la successione al vertice di una Chiesa che raccoglie un miliardo e quattrocento milioni di persone. In un mondo oggi non in pace, ma travolto da tanti conflitti che Papa Francesco definì icasticamente “una guerra mondiale a pezzi”. Morte e distruzioni tra Russia e Ucraina, in Medio Oriente (a Gaza, Israele, Libano, Siria e Yemen), tra India e Pakistan e in Sudan e forniture di armi un po’ ovunque e sempre col timore di quelle nucleari. Eppure nell’arco breve di diciassette giorni qualcosa è profondamente cambiato. Non distruzioni e morti, ma qualcosa che tocca l’uomo più da vicino e cioè nella sua dimensione religiosa. Nonostante o forse anche per l’enorme deriva mediatica che ci ha accompagnato in queste poco più di due settimane, la fine di un pontificato e l’inizio di uno nuovo hanno sollecitato tanti uomini e donne ad una comprensione della fede religiosa; sia in chi ce l’ha, sia in chi non ce l’ha. Tutti però si sono sentiti coinvolti e interrogati tanto sulla fede personale, quanto sul sentirsi partecipi di una comunità, come dal sentirsene esclusi.

La Chiesa è questa misteriosa e pervasiva communio spirituale e sacramentale a volte visibile e più spesso racchiusa nel cuore di ciascuno senza segni esteriori. In queste due settimane è stato difficile per i credenti ed anche per i tanti che non lo sono, non prestare attenzione al significato della presenza cristiana nel mondo. Con la sua storia soprattutto spirituale prima ancora che rituale e dogmatica, ovvero con la presenza dei cristiani sulla scena del mondo. Del vecchio mondo trapassato nel tempo e in quello attuale diviso dai conflitti, dalle ingiustizie, dalle ricchezze di pochi magnati e le estremità di moltitudini di poveri diffusi ovunque nelle nazioni della terra.

In questi giorni tante volte pensando al Papa defunto e a quello che gli sarebbe succeduto i tanti opinionisti hanno sostenuto la necessità di una continuità nel magistero del suo successore. Sia riferendosi allo scenario drammatico del mondo, sia rilanciando le questioni ancora irrisolte come il sacerdozio femminile e degli uomini sposati, l’ammissione dei divorziati risposati e delle coppie omosessuali trascurando il fatto che Francesco su queste materie, pur avendo fatto intravedere qualche possibilità di apertura, in realtà ha mantenuto lo status quo ante. Insomma per tornare al presente, abbiamo assistito in alcuni casi ai media che dettavano l’agenda del futuro Papa in nome probabilmente di una concezione del pontificato ineluttabilmente destinato ad assecondare le esigenze di una società intesa nel suo sviluppo a senso unico. E c’è da chiedersi allora quale sarebbe adesso la continuità con Papa Francesco.

Ma tanti – forse per questo – hanno anche riflettuto sulla storia del papato antico e moderno; cioè a quell’intreccio tra vecchio e nuovo che si è sempre ripresentato e che però non ha mai intaccato la vera continuità del papato che non si misura sull’agenda delle contingenze del momento, ma in altro modo e cioè nella forza della successione apostolica ininterrotta da duemila anni. In altre parole sulla forza dello Spirito che sempre soffia sulla storia. Insomma c’è una continuità concepita dagli uomini ed una continuità che risponde ad un criterio trascendente le nostre intelligenze e le nostre attese. In definitiva una continuità che provvidenzialmente si perpetua anche nell’imprevedibilità dei disegni divini. Ad esempio ci fu continuità tra Pio XII e Giovanni XXIII da tutti amatissimo più del primo? La risposta immediata è no, eppure l’autorità apostolica si trasmise intatta dall’uno all’altro. Così come avvenne tra papa Roncalli e Paolo VI che agli occhi dei contemporanei – sicuramente per la diversità del carattere – apparve come il Papa che volle frenare gli entusiasmi conciliari e che, invece, è stato il Papa che più di qualunque altro ha riformato la Chiesa anche dovendo subire il “dissenso” di alcuni gruppi e associazioni, ma soprattutto gli effetti di una secolarizzazione indifferente alle sue riforme.

E del resto l’avvento di Wojtyla non fu visto, soprattutto dall’intellighentia cattolica, come una clamorosa discontinuità non solo dai predecessori, ma anche con lo stesso Concilio Vaticano II? Eppure i maggiori quotidiani e gli opinionisti più ascoltati dopo la caduta dei regimi comunisti dell’Est non esitarono a chiamarlo il nuovo Mosè. Per arrivare infine a Francesco che, pur sostenendo di essere in continuità con i predecessori, in realtà ha inaugurato una stagione affatto nuova della Chiesa da lui definita “in uscita” con la missione propria di costruire “ponti” ed “abbattere i muri”. Discontinuità? Certo. Eppure il suo pontificato e la sua morte hanno avuto sempre quei caratteri dell’apostolicità segno di una continuità che ha sede non nelle contingenze del mondo, ma nella dimensione trascendente della Spirito e della sua libertà per noi spesso inconoscibile, ma non oscura.

L’elezione di Leone XIV è in questa logica per noi difficile da decrittare. Tutti si aspettavano Francesco II e, invece, è arrivato Robert Prevost con un nome che ha punteggiato per molti secoli la storia della Chiesa. Ma questo non basta a chi vuole condizionare la libertà del nuovo eletto di confermare nella fede i fratelli e leggere la storia nella quale sono immersi. Comunque come gli altri Papi anche Leone sarà insieme in discontinuità e il suo contrario nell’intreccio tra mondano e spirituale che è il terreno che da due millenni accoglie l’opzione cristiana sul mondo in quella dimensione di libertà che lo Spirito dimostra sempre di avere.

Ed è la seconda e per adesso ultima emozione che in questi giorni la Chiesa ha offerto all’umanità.