18.8 C
Roma
sabato, 12 Luglio, 2025
Home Blog Pagina 8

Cinema, esce a Natale il nuovo film di Checco Zalone "Buen Camino"

Roma, 3 lug. (askanews) – Svelata la data di uscita del nuovo atteso film di Checco Zalone, diretto da Gennaro Nunziante. “Buen Camino” sarà nelle sale cinematografiche dal 25 dicembre 2025. La notizia è stata diffusa durante la convention di Medusa Film a Rimini.

Le riprese prenderanno il via in questo mese di luglio tra Italia e Spagna. Ulteriori dettagli saranno resi noti nelle prossime settimane. Il film è distribuito da Medusa Film, prodotto da Indiana Production con Medusa Film e in collaborazione con MZL e Netflix.

Pentagono: il programma nucleare dell’Iran è stato rallentato di uno o due anni

Roma, 3 lug. (askanews) – “Abbiamo ritardato il loro programma di almeno uno o due anni, questa è la valutazione della comunità di intelligence del Dipartimento della Difesa”: lo ha dichiarato il portavoce del Pentagono, Sean Parnell, facendo riferimento al programma nucleare iraniano e al bilancio degli attacchi mirati Usa della scorsa settimana agli impianti di arricchimento uranio. “Pensiamo che si tratti probabilmente di due anni”, ha aggiunto.

Da parte sua, l’AIEA (Agenzia internazionale per l’energia atomica) ha stimato che l’Iran potrebbe riprendere le attività di arricchimento dell’uranio in “pochi mesi”.

Lavoro, Meloni: la tutela della sicurezza è priorità del governo, è un diritto e non è mai un costo

Roma, 3 lug. (askanews) – “Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro è una priorità dell’azione di questo governo. A testimoniarlo sono i tanti provvedimenti che abbiamo adottato fin dal nostro insediamento e che hanno interessato i diversi ambiti che ruotano attorno a questa materia”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un videomessaggio in occasione della Relazione Annuale Inail 2024.

“Abbiamo introdotto – ha ricordato – la cosiddetta patente a crediti, obbligatoria per imprese e lavoratori autonomi che intendano operare nell’ambito dei cantieri edili. Abbiamo disposto l’assunzione di nuovo personale ispettivo per incrementare sensibilmente il numero delle ispezioni e dei controlli e abbiamo stanziato risorse importanti per premiare le imprese che investono in prevenzione”.

“Siamo consapevoli, però, che il cammino che abbiamo davanti è un cammino ancora lungo, perché ogni vita spezzata e ogni infortunio sul posto di lavoro rappresentano una sconfitta per ciascuno di noi. Aveva ragione Papa Francesco quando diceva che ‘la sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardi’”. “La sicurezza sul lavoro non è mai un costo, magari superfluo o che può essere tagliato. È un diritto di ogni lavoratore, un valore, un dovere che le Istituzioni devono promuovere giorno dopo giorno. E il Governo farà sempre la propria parte in questa sfida, perché è su temi e priorità come queste che si misura la civiltà di una Nazione e quanto un popolo ha a cuore il proprio presente e il proprio futuro”.

The Economist: le forniture di armi Usa a Kiev sono completamente cessate

Roma, 3 lug. (askanews) – Le forniture militari statunitensi all’Ucraina sono cessate del tutto, comprese le munizioni e i ricambi: è quanto riporta il settimanale The Economist, citando fonti governative di Kiev. Secondo le fonti, l’Amministrazione Trump starebbe cercando in questo modo di spingere l’Ucraina a delle concessioni in sede negoziale.

Una sospensione parziale delle forniture era già stata annunciata dal Pentagono nei giorni scorsi, giustificata con l’abbassamento del livello di scorte necessarie a garantire la difesa degli stessi Stati Uniti.

Lavoro, Meloni: tutela sicurezza è priorità Governo

Roma, 3 lug. (askanews) – “Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro è una priorità dell’azione di questo Governo. A testimoniarlo sono i tanti provvedimenti che abbiamo adottato fin dal nostro insediamento e che hanno interessato i diversi ambiti che ruotano attorno a questa materia”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un videomessaggio in occasione della Relazione Annuale Inail 2024.

“Abbiamo introdotto – ha ricordato – la cosiddetta patente a crediti, obbligatoria per imprese e lavoratori autonomi che intendano operare nell’ambito dei cantieri edili. Abbiamo disposto l’assunzione di nuovo personale ispettivo per incrementare sensibilmente il numero delle ispezioni e dei controlli e abbiamo stanziato risorse importanti per premiare le imprese che investono in prevenzione”.

“Siamo consapevoli, però, che il cammino che abbiamo davanti è un cammino ancora lungo, perché ogni vita spezzata e ogni infortunio sul posto di lavoro rappresentano una sconfitta per ciascuno di noi. Aveva ragione Papa Francesco quando diceva che ‘la sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardi’”.

Inail, nel 2024 593mila infortuni (+0,4%) e 1.202 decessi (uno in più)

Roma, 3 lug. (askanews) – Nel 2024 gli infortuni denunciati all’Inail sono stati 593mila, in lieve aumento rispetto all’anno precedente (+0,4%), in particolare per la crescita delle denunce degli studenti, che sono salite a 78mila (+10,5% rispetto alle 71mila del 2023), di cui 2.100 per infortuni occorsi nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto). Per quanto riguarda i lavoratori, invece, si registra un calo dell’1%, da 519mila a 515mila. I casi mortali denunciati sono stati 1.202, uno in più rispetto al 2023. Per i lavoratori si registrano quattro decessi in meno, da 1.193 a 1.189, mentre i 13 casi mortali rilevati tra gli studenti sono cinque in più rispetto agli otto dell’anno precedente. E’ la fotografia scattata dall’Inail, che oggi a Roma ha presentato la sua Relazione annuale 2024 alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone.

Il rapporto descrive l’andamento di infortuni e malattie professionali, traccia il bilancio delle principali attività svolte negli ambiti dell’assicurazione, della prevenzione, della sanità, della ricerca e degli investimenti, e identifica le sfide strategiche per il futuro in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Le denunce di malattie professionali hanno toccato quota 88mila, il dato più elevato dal triennio 1976-1978, in crescita del 21,8% rispetto alle quasi 73mila del 2023, rileva l’istituto.

Gli incrementi registrati quasi ininterrottamente dal 2000, per effetto di una maggiore informazione in merito alle coperture assicurative e dell’ampliamento delle patologie riconoscibili, hanno avuto solo un’interruzione nel 2020 quando, dice l’Inail, a causa della pandemia da Covid-19, le malattie denunciate sono state circa 45mila.

Le denunce riguardano le patologie e non i soggetti ammalati, che sono stati circa 58mila, in aumento del 18,7% rispetto ai quasi 49mila del 2023. Per un singolo lavoratore afflitto da diverse malattie, precisa infatti l’istituto, possono essere protocollate più denunce.

“La missione dell’Istituto si esplica nel rendere effettive le garanzie che l’ordinamento riserva alle lavoratrici e ai lavoratori, attraverso il miglioramento continuo della qualità delle prestazioni assicurative a favore degli infortunati e dei tecnopatici, nonché mettendo in campo le azioni più idonee a prevenire malattie o infortuni collegati al lavoro”, ha spiegato il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo.

“Sotto quest’ultimo profilo – ha proseguito – anche nel corso del 2024 il contributo che l’Inail ha fornito al Paese si è concretizzato in interventi basati su quattro direttrici fondamentali: l’erogazione di finanziamenti a favore delle aziende che investono in sicurezza, la riduzione dei premi assicurativi a beneficio delle imprese che realizzano interventi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, in aggiunta a quelli obbligatori per legge, iniziative dirette a innalzare i livelli di informazione, formazione e cultura della prevenzione e lo sviluppo di innovazione tecnologica nel campo della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro da trasferire al mondo produttivo, come l’implementazione di piattaforme di controllo basate sull’intelligenza artificiale o sull’impiego di robot o droni per lo svolgimento di attività lavorative pericolose. Ovvero, ancora, la realizzazione di modelli organizzativi e gestionali i cui processi produttivi tengono conto di una prevenzione verificabile e certificabile”. (fonte immagine: Inail).

Separazione carriere: ok Senato art. 2, distinti magistrati requirenti e giudicanti

Roma, 3 lug. (askanews) – Via libera dell’aula del Senato all’articolo 2 della riforma della giustizia sulla separazione delle carriere. L’articolo 2 modifica l’articolo 102 della Costituzione introducendo “le distinte carriere dei magistrati giudicanti e requirenti”.

Al testo attuale del primo comma della norma (“La funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati ordinari istituiti e regolati dalle norme sull’ordinamento giudiziario) vengono aggiunte le seguenti parole: “le quali disciplinano altresì le distinte carriere dei magistrati giudicanti e requirenti”.

L’esame degli emendamenti prosegue con la bocciatura degli emendamenti presentati dalle opposizioni (circa 1.300 proposte di modifica).

IA, 44 top manager Ue a Von der Leyen: bloccare le nuove regole

Roma, 3 lug. (askanews) – Amministratori delegati o presidenti di 44 imprese dell’Unione europea, tra cui diverse tra le maggiori aziende prevalentemente di Francia, Germania e Olanda, hanno firmato una lettera congiunta alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, per chiedere di bloccare le nuove normative sull’intelligenza artificiale (IA) che l’esecutivo comunitario intende far entrare in vigore ad agosto.

Lo riporta il Financial Times, fornendo un collegamento alla missiva tramite un portale social. Secondo il quotidiano manager chiedono una pausa di riflessione due anni su queste regole, avvertendo che appesantire le normative europee rischia di mettere a repentaglio la competitività dell’Ue nella corsa globale sulla IA.

Nella lista delle aziende firmatarie dell’iniziativa, battezzata “EU AI Champions Initiative” compaiono Airbus, Bnp Paribas, Deutsche Bank, Edf, Eon, Lufthansa, Mercedes, Philips, Renault, Sanofi, Sap, siemens e il gruppo Volkswagen, oltre a una molteplicità di aziende tecnologiche.

Usa, la Camera dei rappresentanti dà via libera a dibattito sul "Big Beautiful Bill" di Trump

Roma, 3 lug. (askanews) – La Camera dei Rappresentanti ha approvato la mozione che apre la strada al dibattito del Big Beauitiful Bill voluto dal presidente Donald Trump, dopo ore di trattative fra i Repubblicani. La mozione ha ricevuto 219 voti a favore e 213 contrari; il possibile voto definitivo di approvazione potrebbe avvenire già in giornata.

Come già al Senato, a sollevare le perplessità di alcuni esponenti Repubblicani (i Democratici sono tutti saldamente contrari) sono i tagli alla spesa e fiscali previsti dalla legge che rischiano di portare il debito statunitense a livelli insostenibili.

Fondazione Lilly rilancia la sua missione al fianco del SSN

Roma, 2 lug. (askanews) – Un investimento strategico di oltre 1,5 milioni di euro per formare una nuova generazione di ricercatori in grado di guidare la trasformazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). il cuore del piano decennale con cui la Fondazione Lilly per l’Italia rilancia la propria missione, rafforzando l’impegno nella formazione avanzata e nella costruzione di competenze ad alto impatto per la salute pubblica.

Federico Villa, Direttore Generale Fondazione Lilly, ha dichiarato: “Il rilancio della Fondazione Lilly arriva dopo 50 anni, durante i quali la Fondazione ha finanziato senza scopo di lucro numerose borse di studio nella ricerca scientifica e di base. Oggi l’obiettivo quello di supportare il servizio sanitario pubblico verso una sostenibilit e un’equit ancora maggiore grazie al potere della ricerca nelle politiche sanitarie”.

Anche il Prof. Claudio Jommi, Professore Ordinario Universit del Piemonte Orientale, ha commentato l’iniziativa della Fondazione Lilly: “Si tratta di un’iniziativa davvero importante perch significa investire su attivit di ricerca. Inoltre rappresenta un’intenzione e un’implementazione di una collaborazione tra pubblico e privato. I dottorati saranno focalizzati sul tema delle politiche sanitarie, come implementare politiche che noi chiamiamo evidence-based, ovvero basate sulle evidenze, in modo tale che le politiche siano appropriatamente definite, implementate e si monitori, alla fine, i risultati raggiunti”.

L’investimento della Fondazione Lilly, in particolare, si pone l’obiettivo di sostenere il sistema salute del Paese.

Elias Khalil, Presidente e AD Italy Hub di Lilly, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Noi abbiamo voluto sviluppare una modernizzazione, aiutare il sistema a essere pi efficace o pi sostenibile e abbiamo deciso di supportare questi trenta dottorati per trenta giovani italiani. I trenta dottorati interesseranno trenta universit diverse con un investimento di 1,5 milioni di euro per trovare soluzioni o idee su come portare il sistema ad affrontare i prossimi 50 anni. Abbiamo voluto puntare sui giovani talenti italiani affinch rimangano qui nel Paese a fare ricerca sul sistema italiano”.

“Una Fondazione che finanzia 30 borse di studio, evidentemente per ricercatori italiani, sostiene la ricerca affinch possa produrre innovazione e, di conseguenza, miglior cura per gli italiani. La sostenibilit del servizio sanitario nazionale pubblico passa proprio per l’innovazione”, ha affermato Marcello Gemmato, Sottosegretario Ministero della Salute, a margine dell’evento.

Il programma 30×30 finanzier dottorati di ricerca dedicati a temi strategici come l’accesso precoce all’innovazione terapeutica, i modelli di co-finanziamento, le riduzione delle disuguaglianze territoriali, la valutazione dell’impatto delle politiche sanitarie, la digitalizzazione dei processi e le partnership pubblico-private per l’efficienza del sistema sanitario nazionale.

Integratori alimentari, settore di valore per il mercato italiano

Milano, 3 lug. (askanews) – Un settore in salute. Quello degli integratori alimentari un comparto che in Italia riesce a incidere significativamente sull’economia nazionale. Un panorama che Integratori & Salute, associazione di riferimento e parte di Unione Italiana Food, ha fotografato presentando, con il supporto tecnico e metodologico di PwC Italia, un’inedita analisi sugli impatti socio economici che il settore degli integratori alimentari ha contribuito a generare per il sistema paese nell’anno 2023. Abbiamo parlato con Germano Scarpa, Presidente Integratori & Salute:

“Il mercato degli integratori alimentari in Italia, ma direi anche in Europa, sta andando molto bene: un mercato che continua a crescere. Chiaramente, non cresce pi a doppia cifra come dieci anni fa, ma cresce oltre il 5% e quindi direi che un mercato, per la dimensione che ha assunto, in perfetta salute. L’Italia poi ha ancora il primato in Europa: un mercato che, anche nell’anno in corso (cio nel 2025), sta crescendo e potrebbe superare tranquillamente i 5 billion di fatturato”.

Numeri che indicano un trend positivo e spingono verso l’alto la freccia della crescita del comparto. Un impatto che la politica deve accompagnare e canalizzare anche a beneficio di altri settori. Abbiamo parlato con Diego Artuso, Director PwC Italia:

“Abbiamo stimato un contributo al PIL nazionale di oltre 4.6 miliardi di euro. Anche l’impatto a livello occupazionale molto importante, complessivamente si stimano pi di 50 mila lavoratori equivalenti, quindi lavoratori a tempo pieno. Altro dato su cui mi soffermerei l’occupazione, perch vede coinvolta forza lavoro con istruzione di tipo universitaria: 34% addirittura rispetto a una media nazionale del 24%; e poi di genere femminile prevalentemente: per il 50% occupazione femminile contro nuovamente una media nazionale del 42%”.

Un settore fiore all’occhiello insomma, spinto dall’innovazione e dalla ricerca. Capace di generare ricchezza e dare impulso all’indotto.

Voli, Antitrust avvia confronto con Ue su comparabilità tariffe

Roma, 3 lug. (askanews) – Dall’indagine conoscitiva sugli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri per le rotte da e per Sicilia e Sardegna continua ad emergere la necessità di maggiore trasparenza. Per questo, anche a seguito delle osservazioni ricevute dalle compagnie aeree dopo la pubblicazione del Rapporto Preliminare, l’Antitrust ha avviato un confronto con la Commissione europea per le iniziative da adottare, nell’ambito dei propri poteri, in modo da agevolare la comparabilità delle tariffe aeree e migliorare così il funzionamento concorrenziale dei mercati interessati. Lo riferisce l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato con un comunicato.

Il trasporto aereo è oggetto di una pervasiva regolamentazione a livello europeo, che incide, tra l’altro, anche sulla materia della trasparenza e confrontabilità delle relative tariffe. Per quanto riguarda l’indagine conoscitiva, si legge, l’Autorità ha pubblicato il Rapporto Preliminare contenente i principali esiti delle analisi svolte e ha rilevato possibili criticità in merito a trasparenza e comparabilità dei prezzi dei servizi di trasporto aereo.

Dalle osservazioni al Rapporto giunte da parte dei soggetti portatori di interessi e dai successivi approfondimenti svolti, è continuata ad emergere una scarsa comparabilità dei prezzi dei biglietti aerei e dei servizi accessori esposti agli utenti, da cui derivano significativi costi di ricerca che rendono il consumatore meno consapevole delle variabili del prezzo nelle proprie decisioni d’acquisto, in quanto risulta difficile calcolare e confrontare il reale prezzo dei biglietti aerei.

In particolare, il tema della comparabilità delle offerte si pone in un contesto in cui l’acquisto di servizi accessori al volo – soprattutto scelta del posto, bagaglio in cabina, bagaglio da stiva – rappresenta un’opzione esercitata da quasi la metà dei viaggiatori. Il valore di questi servizi, peraltro, rappresenta una quota non trascurabile dei ricavi delle compagnie aeree.

Per questo l’Autorità ritiene che l’utilizzo di strumenti che agevolino una piena ed efficace comparabilità delle offerte, anche con riferimento alle componenti di prezzo per i servizi opzionali, è molto rilevante per stimolare la mobilità della domanda e, quindi, conclude il comunicato, per incentivare le imprese a competere sul prezzo.

Starmer lancia la riforma del Servizio sanitario: un modello per l’Europa

Dopo averla presentata ieri, Keir Starmer illustra oggi ufficialmente la sua riforma del Servizio sanitario nazionale britannico, una visione decennale fondata su “tre grandi cambiamenti”.

Un progetto decennale per cambiare passo

L’obiettivo dichiarato è ambizioso: rendere la sanità pubblica più moderna, sostenibile e vicina ai cittadini, con un impianto che può costituire un riferimento anche per altri Paesi europei, Italia compresa.

Il primo pilastro è la transizione dall’analogico al digitale: dall’app NHS potenziata all’uso dell’intelligenza artificiale, il progetto punta a semplificare prenotazioni, gestire cartelle cliniche in cloud e alleggerire il carico amministrativo sul personale sanitario.

Un salto tecnologico necessario per ridurre tempi d’attesa e migliorare l’esperienza del paziente.

Dalla cura alla prevenzione

Il secondo asse del piano riguarda lo spostamento della priorità: non più solo cura, ma prevenzione.

La riforma prevede una strategia mirata su fumo, obesità e cronicità, con campagne personalizzate e supporti digitali.

Come ha dichiarato lo stesso Starmer, “prevenire è meglio che curare” non sarà più solo uno slogan, ma una politica sanitaria concreta.

A sostegno di questa visione, il governo laburista ha previsto 200 nuovi centri sanitari di quartiere, operativi fino a 12 ore al giorno per 6 giorni alla settimana.

L’obiettivo è decongestionare gli ospedali e far tornare il medico di famiglia al centro del sistema.

Un modello esportabile?

Il cuore del piano è la nascita di veri e propri Neighbourhood Health Centres, hub sanitari locali in grado di offrire servizi integrati: visite, diagnostica, riabilitazione, sostegno psicologico.

Una rete capillare che vuole ridurre le diseguaglianze di accesso e riavvicinare la sanità pubblica ai territori.

Sebbene la riforma riguardi l’Inghilterra, il suo impianto è destinato a fare scuola.

Il principio di deospedalizzazione intelligente e di rafforzamento della medicina territoriale parla anche all’Italia, dove il PNRR ha tracciato una direzione simile ma ancora fragile.

Le Case di comunità italiane, ad esempio, potrebbero trarre spunti operativi dalla proposta laburista.

Il nodo delle risorse e il peso politico

Il piano è sostenuto da una cornice finanziaria che prevede investimenti tra 30 e 52 miliardi di sterline, ma i dettagli restano ancora da definire.

Critiche arrivano dai sindacati del settore sanitario e da chi teme che senza assunzioni e strutture adeguate, la riforma resti sulla carta.

Eppure, il segnale politico è forte: Starmer ha definito la scelta “reform or die”, convinto che solo un intervento strutturale salverà il sistema universale nato nel dopoguerra.

Un messaggio che parla anche all’Europa, dove la sanità pubblica è sotto pressione crescente.

Un Ministero della Pace? Riflettiamo sulle parole di Paolo VI

Dellai e gli equivoci della pace

È chiaro che Lorenzo Dellai ha ragione a ritornare non genericamente sul tema della pace, ma sugli insidiosi equivoci della pace.

Sul numero di luglio-agosto di Studi Cattolici, Giuseppe Sangiorgi scrive benissimo che la pace va d’accordo con la sicurezza.

Mentre da una parte occorrerebbe un Politecnico Europeo della Difesa (Ghidini e Salleo, Corriere della Sera, 21 febbraio 2022), dall’altra – nota appunto Sangiorgi – “quello che manca è invece una cultura della sicurezza sovranazionale” (corso di laurea sulla sicurezza, Ferdinando Salleo).

Chi si sentirebbe davvero sicuro se, dopo aver chiamato il 112, gli agenti arrivassero con le pistole a schizzo?

Montini e la verità della pace

Per la Giornata della Pace del 1968 (la prima), Paolo VI scriveva:

“…Gli Organismi internazionali, istituiti a questo scopo, devono essere sostenuti da tutti, meglio conosciuti, dotati di autorità e di mezzi, idonei alla loro grande missione…

Un’avvertenza sarà da ricordare. La pace non può essere basata su una falsa retorica di parole, bene accette perché rispondenti alle profonde e genuine aspirazioni degli uomini, ma che possono anche servire, ed hanno purtroppo a volte servito, a nascondere il vuoto di vero spirito e di reali intenzioni di pace…

È dunque alla pace vera, alla pace giusta ed equilibrata, nel riconoscimento sincero dei diritti della persona umana e dell’indipendenza delle singole Nazioni che Noi invitiamo gli uomini saggi e forti a dedicare questa “Giornata”…

Pace non è pacifismo, non nasconde una concezione vile e pigra della vita, ma proclama i più alti ed universali valori della vita: la verità, la giustizia, la libertà, l’amore…

Occorre educare il mondo ad amare la pace, a costruirla, a difenderla; … contro le insidie di un pacifismo tattico, che narcotizza l’avversario da abbattere, o disarma negli spiriti il senso della giustizia, del dovere e del sacrificio, occorre suscitare negli uomini del nostro tempo e delle generazioni venture il senso e l’amore della pace fondata sulla verità, sulla giustizia, sulla libertà, sull’amore (cfr. Giovanni XXIII, Pacem in terris)”.

 

Felicità, non solo assenza di guerra

Ecco, dunque, che nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace (La pace dipende anche da te), Papa Montini sposta la questione sul piano personale: alla pace non basta l’assenza di guerre, ma ha bisogno di funzionare anche sul piano della felicità.

Nel suo Melanconia e fine del mondo (2025), Paolo Godani osserva:

“Il tratto fondamentale di questa forma di melanconia [quella del XX secolo] è di essere strettamente connessa al sentimento di una completa perdita di senso del mondo.”

Non ci sono solo le fake news, dunque, da cui difendersi, ma anche la percezione che tutto sia effimero, e che non ci sia più nulla da fare.

La prima vocazione è vivere

Don Fabio Rosini ci ricorda che ogni persona ha due vocazioni. La seconda è quella che ci definisce nel fare qualcosa: il fabbro, il prete, il medico, la consacrata…Ma “la prima è vivere, e essere felici”.

Probabilmente, se cominciassimo da un Ministero per la Felicità – personale e sociale – faremmo il pieno. E conseguentemente arriverebbe anche la pace: la gente…non vuole le guerre o non vuole più essere triste?

Dibattito | Lo sgradevole circo riguardo al serio tema delle istituzioni per la pace

C’è chi definisce il Ministero della Pace un’idea vaga, addirittura “del nulla”. Curioso: proprio oggi, nel mezzo del più alto numero di conflitti armati dalla Seconda guerra mondiale, la vera ingenuità sembra l’ostinata fiducia in soluzioni militari che non portano né sicurezza, né stabilità. Chi liquida la creazione di una istituzione per la pace come utopia, dimostra semmai una drammatica miopia culturale e strategica.

Perché costruire la pace non è un vezzo morale, ma un’urgenza politica. Espressioni come portare il

‘popolo al governo, oltre che poco comprensibili, suonano sempre come una formula magica da fiera. Si tratta piuttosto di impiantare all’interno dell’indirizzo politico un ministero per la pace affinché si possano valutare proprio da parte del popolo le politiche per la pace.


La campagna per il Ministero della Pace è attiva dal 2017 con una proposta concreta già da molti anni e certamente non è un’operazione di marketing politico. L’urgenza di un Ministero della Pace si fa solo più ineludibile all’ombra delle crescenti tensioni globali, e il convegno del 24 giugno a Roma ne è testimonianza concreta, non esercizio di visibilità.

Sminuire e dileggiare questa iniziativa a semplice marketing politico non solo offende la profondità e la serietà di un impegno pluriennale, ma può tradire un’interpretazione faziosa e distorta della realtà. La pace non è un’opportunità di propaganda, ma una necessità strutturale che reclama risposte immediate e responsabili.

E non si parte certamente da zero. In Italia esiste già un patrimonio diffuso, robusto e competente: assessorati alla pace, scuole di nonviolenza, corpi civili, operatori di mediazione, reti di cooperazione. È una realtà viva, articolata, che ha già prodotto soluzioni efficaci. Sarebbe non solo miope, ma inspiegabile trascuratezza sul piano istituzionale, non metterla a sistema.

Il Ministero della Pace nasce proprio per questo: dare forma organica a ciò che già esiste, offrire

coerenza, coordinamento e continuità a iniziative oggi disperse e sotto-finanziate.

Investire in pace significa prevenire conflitti e costi sociali ed economici ben più alti di qualsiasi budget ministeriale. La pace è investimento di lungo termine, non spesa improduttiva. I valori hanno bisogno di istituzioni che li traducano in politiche pubbliche concrete.

È bene chiarirlo: i pacifisti lavorano per la pace anche senza un ministero. Lo fanno da decenni, nei territori, nelle scuole, nei conflitti dimenticati, senza riflettori e spesso senza risorse. Ma proprio per questo il punto non è “dare loro uno spazio”, bensì riconoscere istituzionalmente la dignità di ciò che fanno. Le istituzioni hanno il dovere di raccogliere, sostenere e sistematizzare questo sapere diffuso, trasformandolo in politica pubblica.

L’idea che un Ministero della Pace non vada nemmeno tentato perché “con questo governo durerebbe poco” è un ragionamento che confonde il timore con il pensiero politico. Se seguissimo questa logica, allora nessuna riforma dovrebbe essere proposta finché non ci sia un governo perfetto, eterno e pienamente allineato ai nostri ideali.

Ma la buona politica si misura non su ciò che è garantito, bensì su ciò che è giusto promuovere, anche in condizioni avverse. Inoltre, molti strumenti oggi dati per acquisiti sono nati proprio in contesti ostili, e hanno resistito grazie alla forza della loro utilità e della società civile che li ha sostenuti: pensiamo al Servizio Civile, alla legge sull’obiezione di coscienza, o a tante esperienze amministrative nate localmente e poi fatte proprie a livello nazionale.

Un Ministero della Pace non è un atto di fede verso un governo, ma una scommessa istituzionale su un principio di lungo periodo: che la pace debba avere una regia pubblica, autorevole, dotata di risorse e continuità. E se davvero un domani qualcuno vorrà smantellarlo, dovrà farlo alla luce del sole, togliendo dignità e voce a decine di reti, esperienze, amministratori locali, cittadini. Questo avrebbe un peso politico tutt’altro che trascurabile.

Promuovere la pace non è solo moralmente e costituzionalmente giusto ma anche politicamente utile ed economicamente sensato, diventerà difficile ignorarlo, anche per i governi futuri.

Insomma, non è certo il contesto a decidere il valore di un’istituzione. È il suo impatto. E se la pace merita un’architettura stabile, allora il rischio di doverla difendere domani non può essere la scusa per non costruirla oggi.

C’è chi si dice pacifico, ma teme che la pace – se davvero diventasse politica – gli tolga l’alibi di un pacifismo di facciata. Perché è più comodo criticare che impegnarsi, più facile deridere che dare forma alla complessità.

Alla fine, chi lo ridicolizza forse teme che un Ministero della Pace funzioni davvero. Che dimostri che l’alternativa alla guerra non è il caos, ma un ordine più giusto. E allora sì: inizierebbe a far paura. Ma solo a chi vive – o prospera – del conflitto.

Laila Simoncelli

Coordinatrice Nazionale Campagna Ministero della pace – Una scelta di futuro

www.ministerodellapace.org

Cinecittà, ministro Giuli e pellicole da dimenticare

Pochi giorni or sono la presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, ha detto al mondo della sua volontà di dimettersi dall’incarico. La ragione è nel desiderio di dedicare ora tutte le energie alla sua attuale presidenza dell’APA (Associazione Produttori Audiovisivi), oltre a candidarsi alla presidenza della Fondazione Maximo, in via di costituzione con l’AGIS.

Giornalisti in retroscena e tavoli che saltano

Si legge che il motivo delle dimissioni stia nel fatto che un incauto Fabio Longo, consulente della sottosegretaria leghista alla Cultura, Lucia Borgonzoni, abbia saputo ingraziarsi alcuni giornalisti in occasione di convegni vari, pregandoli di non sollevare il tema circa un possibile conflitto di interessi della Sbarigia in ordine al cumulo dei suoi incarichi.

L’obiettivo sarebbe stato pertanto di non mettere in difficoltà la rappresentante del Governo. Per contropartita sarebbero stati liberi di attaccare il ministro Giuli per come avessero creduto opportuno e di capriccio.

Se fosse vero, questi giornalisti avrebbero da interrogarsi su cosa li ha mossi, un tempo, a fare questo mestiere.

Naturalmente, il buon Giuli non avrebbe gradito fare la parte dell’oca giuliva, e quindi si sarebbero maturate le condizioni per far saltare il tavolo e rimettere le cose nella decenza.

È nello specifico anche una questione di cultura, di saper coltivare in modo adeguato il proprio spirito per una sensibilità adatta alle circostanze. Si tratta di crescita personale, invece che far crescere inciampi su cui far cadere il prossimo.

Poltrone, “sbarigate” e carte da gioco

In ogni caso, i conti non sembrano tornare. Per ciò che si legge, la Sbarigia, indipendentemente da un eventuale conflitto di interessi, ha accentrato in sé più responsabilità e, dismettendone adesso una, già ne mira a un’altra, così che il risultato sia averne costantemente comunque almeno due da conteggiare.

Non è questione di capacità e di professionalità quanto di concentrazione di poltrone. Non è necessariamente un peccato: siamo in presenza di uno sport nazionale.

In napoletano, “sbariare” indica un affannarsi tutto il giorno per un obiettivo senza riuscirci. Non sappiamo se sarà il caso della Sbarigia, che è intenta, come il potere insegna, al gioco di “carta vince, carta perde”.

Potrà gestire tutto e in modo pregevole. Non è una sbarbatella e saprà certamente fare al meglio.

Resta sullo sfondo il timore di una dieta di poltrone tutta da scansare.

Anche il Governo, a proposito di cultura, dovrebbe imparare a vederci, se non Longo, almeno più lungo. Cinecittà merita film migliori.

P.S. Ultimora. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli “prende atto” delle dimissioni appena ricevute da parte del Direttore generale Cinema e audiovisivo Nicola Borrelli. Il ministro, si legge in una nota, “lo ringrazia e gli conferma la propria stima per il lavoro svolto fin qui” (Askanews, 3 luglio, ore 0:39).

Mps, via libera da Consob e Antitrust all’Ops su Mediobanca

Roma, 2 lug. (askanews) – Via libera a Monte dei Paschi di Siena sull’offerta per Mediobanca sia dalla Consob che dall’Antitrust. Con due comunicati separati, l’istituto di credito toscano ha riferito, prima, che l’autorità di vigilanza sui mercati ha approvato con una delibera odiera il documento relativo all’Offerta pubblica di scambio (Ops), promossa sulla totalità delle azioni Mediobanca.

Il periodo di adesione concordato con Borsa Italiana avrà inizio alle 8:30 del 14 luglio e terminerà alle 17:30 dell’8 settembre “salvo proroghe”, si legge, e pertanto sarà pari a 40 giorni di borsa aperta.

Mps ricorda che per ciascuna azione di Mediobanca portata in adesione all’Offerta, riconoscerà un corrispettivo unitario di 2,533 sue azioni ordinarie di nuova emissione, prive del valore nominale, aventi godimento regolare e le stesse caratteristiche delle azioni già in circolazione alla data della relativa emissione, fatti salvi eventuali ulteriori aggiustamenti del corrispettivo.

Con una nota separata, Mps ha anche riferito di aver ricevuto “l’approvazione incondizionata” all’acquisizione del controllo di Mediobanca da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Precedentemente, a fine seduta a Piazza Affari il titolo Mediobanca aveva chiuso le contrattazioni un meno 2,14%, a 18,50 euro, mentre Mps aveva chiuso con un marginale meno 0,26% a 7,03 euro.

Per parte sua Mediobanca ha riferito di aver completato oggi il programma di acquisto di azioni proprie, per un controvalore complessivo pari a 6,8 milioni con cui ha siglato il piano da quasi 385 milioni, pari al 2,9% del capitale sociale. Si trattava della seconda delle tre tranche previste nel Piano 2023-2026. Mediobanca rivendica che nei primi 2 anni del Piano 23/26 avrà distribuito ai suoi azionisti circa 2,4 miliardi di euro tra dividendi e piani di acquisto e cancellazione di azioni proprie (ivi incluso quello ultimato in data odierna).

Sempre restando nel perimetro del “risiko” bancario, Bper ha riferito di aver ricevuto un via libera condizionato dell’Antitrust sull’offerta pubblica di scambio (Ops) sulla Banca Popolare di Sondrio. Con una nota, ha precisato che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha autorizzato l’operazione “subordinatamente all’esecuzione della cessione di 6 filiali, di cui 5 di Bper e una di Bp Sondrio a operatori bancari entro 10 mesi dalla data di autorizzazione”.

Infine, passando alle partite avviate da UniCredit, sempre oggi il Sueddeutsche Zeitung ha riportato che a metà giugno l’amministratore delegato, Andrea Orcel, avrebbe inviato lettere al cancelliere tedesco, Friedrich Merz, e al ministro delle Finanze, Lars Klingbeil, per tornare a sostenere la validità di una possibile aggregazione con Commerzbank.

UniCredit ha chiuso la seduta con un più 1,43% a 56,73 euro, mentre a Francoforte Commerzbank ha chiuso in rialzo di oltre il 3% a 27,51 euro. (fonte immagine: BMPS).

Italia-Usa, Meloni: stessa lingua su tanti dossier, bene anche per Occidente

Roma, 2 lug. (askanews) – “Italia e Usa su tanti dossier parlano la stessa lingua, è un elemento positivo nel complesso quadro internazionale. E’ un bene per i nostri rapporti e per la forza, unità e compattezza dell’Occidente, condizione imprescindibile per affrontare le grandi sfide. E lo è a maggior ragione quando il nostro punto di vista non è perfettamente coincidente. Il nostro rapporto si basa su lealtà, rispetto reciproco, sulla consapevolezza che la forza di uno è anche la forza dell’altro”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo a Villa Taverna alla cerimonia per la celebrazione 4 luglio, festa dell’Indipendenza americana.

Italia-Usa, Meloni: nazioni sorelle, relazione privilegiata

Roma, 2 lug. (askanews) – “Voglio ribadire la forza, la solidità dei rapporti tra Italia e Usa, nazioni sorelle, unite da una relazione privilegiata che si alimenta giorno dopo giorno e deve moltissimo ai 20 milioni italo-americani. Con Trump siamo sempre partiti ricordando questo legame straordinario, unico: è un punto di partenza per ragionare di come rafforzare le nostre relazioni, renderle ancora più forte”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo a Villa Taverna alla cerimonia per la celebrazione 4 luglio, festa dell’Indipendenza americana.

Amb.Fertitta: Meloni grande amica degli USA, alleanza mai così forte

Roma, 2 lug. (askanews) – “La premier Giorgia Meloni è una leader forte e una grande amica degli Stati Uniti”, ha dichiarato l’ambasciatore statunitense in Italia, Tilman Fertitta, nel suo discorso al ricevimento per la Festa dell’Indipendenza presso Villa Taverna.

“Apprezziamo profondamente il suo impegno per la nostra partnership e per la relazione transatlantica”, ha aggiunto.

Rivolgendo un saluto anche alle altre autorità presenti, Fertitta ha elogiato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani per “una politica estera lucida che pone la cooperazione con gli Stati Uniti al centro della leadership italiana, dall’Ucraina al Medio Oriente”.

“Continueremo a lavorare insieme per espandere la libertà, promuovere la sicurezza e costruire prosperità per le future generazioni”, ha dichiarato Fertitta, concludendo con un messaggio in italiano: “Grazie di cuore al popolo di Roma e a tutti i nostri amici italiani.”

Amb Fertitta: Italia conti sempre su Usa, noi contiamo su Italia

Roma, 2 lug. (askanews) – “Adoro il nostro rapporto con l’Italia. Il rapporto con Meloni, Tajani e Salvini è davvero fantastico. Li ho conosciuti tutti molto bene ed è semplicemente incredibile quanto i nostri paesi siano intrecciati e quanto lavoriamo insieme e ci sosteniamo a vicenda”: lo ha dichiarato l’ambasciatore degli Stati Uniti a Rima Tilman Fertitta, in occasione del ricevimento a Villa Taverna per la festa dell’Independence Day. “E l’Italia può sempre contare sugli Stati Uniti – ha aggiunto – e gli Stati Uniti possono sempre contare

“E’ fantastico essere qui come ambasciatore che rappresenta gli Stati Uniti e il presidente Trump. Non c’è altro paese in cui vorrei essere se non la Repubblica Italiana. I miei antenati lasciarono questo paese nel 1887 ed è meraviglioso tornare qui nel 2025 e rappresentare tutti gli italoamericani negli Stati Uniti”.

Lavoro, firmato il protocollo quadro per le emergenze climatiche

Roma, 2 lug. (askanews) – È stata avviata oggi al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la firma del Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legate alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro. Lo riporta il ministero del Lavoro, aggiungendo con un comunicato che nei prossimi giorni si proseguirà con la raccolta delle firme di tutte le parti sociali che intendono aderire. Il testo sarà recepito a breve con decreto ministeriale.

“Con la sottoscrizione del protocollo caldo al Ministero del lavoro, le parti sociali hanno dato una risposta importante ai lavoratori e alle imprese, in un momento eccezionale – ha affermato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone -. Il protocollo, il primo dopo il Covid, ha l’obiettivo di scongiurare infortuni e malattie professionali connessi al clima estremo. L’obiettivo è coniugare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative. Allo stesso tempo si propone di valorizzare le iniziative (anche contrattuali) di categoria, territorio o azienda già assunte in sede nazionale e di diventare il un punto di riferimento per gli eventuali provvedimenti adottati dalle amministrazioni locali”. (fonte immagine: Ministero del Lavoro).

Caldo, Calderone: Protocollo con parti sociali dà risposta importante

Roma, 2 lug. (askanews) – “Con la sottoscrizione del Protocollo caldo al ministero del Lavoro, le parti sociali hanno dato una risposta importante ai lavoratori e alle imprese, in un momento certamente eccezionale. Le nostre priorità sono la salute e la sicurezza durante lo svolgimento delle attività lavorative e, in particolare, quelle che devono essere necessariamente svolte all’aperto”. Lo ha affermato il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone in un videomessaggio.

“È un protocollo che può aprirsi a ulteriori adesioni, a ulteriori condivisioni, che promuove le buone pratiche al fine scongiurare gli infortuni, come anche eventi e condizioni di malessere, connessi a questo trimestre estremo. L’obiettivo – ha proseguito – è coniugare la prosecuzione delle attività lavorative con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità con cui si lavora”.

“Questo protocollo intende valorizzare le iniziative contrattuali assunte in sede nazionale di categoria, territorio o aziende. E vuole essere un punto di riferimento per gli eventuali provvedimenti adottati dalle amministrazioni locali. Il lavoro non finisce certamente qui – ha concluso Calderone – perché questo protocollo sarà recepito di un decreto ministeriale che adotterò nei prossimi giorni”.

Energia, Pichetto: caldo crea situazioni a macchia di leopardo

Roma, 2 lug. (askanews) – “Questo caldo persistente sta creando delle situazioni a macchia di leopardo (in Italia), perché certamente può creare condizioni di siccità, in particolare nel Sud, come si è già verificato lo scorso anno. Ma bastava vedere i dati di Bardonecchia l’altro ieri, sta anche portando tanta acqua in alcune Regioni d’Italia, al punto che anche nel 2024 abbiamo avuto rispetto all’idroelettrico un anno che possiamo dire favorevole”. Così il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, su sky Tg24 risponde a una domanda sulle ricadute per la rete energetica italiana del caldo di queste settimane.

“Questa è la caratteristica di questa straordinarietà che sta diventando ordinaria: quella di non essere più lo standard degli anni precedenti. Naturalmente c’è la questione delle dighe, idroelettrico significa anche intervenire con l’adeguamento delle dighe. Ma rendersi conto che a questo punto le dighe servono a immagazzinare l’acqua quando ne viene troppa e a rilasciarla quando viene la siccità. Questo – ha concluso – vuol dire adattamento di un quadro nazionale che non può essere lasciato al caso, ma deve essere un piano condotto con determinazione”.

Meloni in visita ufficiale dal Papa: "Bene impegno Vaticano per pace"

Roma, 2 lug. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recata oggi in visita ufficiale da Sua Santità Leone XIV. La premier Meloni – si legge in una nota di Palazzo Chigi – è stata ricevuta in udienza dal Santo Padre nella Biblioteca privata del Palazzo Apostolico. Al termine del colloquio, la presidente Meloni ha consegnato in dono al Papa una veduta seicentesca della Chiesa dei Santi Domenico e Sisto e dell’antico monastero domenicano che ospita l’Angelicum, la Pontificia Università ‘San Tommaso d’Aquino’ dove Leone XIV ha compiuto un tratto significativo della sua formazione.

Nella delegazione italiana erano presenti i vicepresidenti del Consiglio, Antonio Tajani e Matteo Salvini, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.

La presidente del Consiglio ha successivamente incontrato il Segretario di Stato di Sua Santità, Cardinale Pietro Parolin, e il Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, Mons. Paul Richard Gallagher.

“Nel corso dell’incontro, nell’ambito degli ottimi rapporti tra l’Italia e la Santa Sede – spiega la nota -, sono state affrontate questioni internazionali e di carattere bilaterale. La premier Meloni ha ribadito l’apprezzamento per l’impegno della Sede Apostolica per la pace in Ucraina, a Gaza e in tutte le aree di crisi. La presidente del Consiglio si è inoltre soffermata sull’importanza della libertà religiosa e sulla tutela delle comunità cristiane in Medio Oriente, che hanno sofferto le conseguenze delle crisi e dell’instabilità dell’area. È stata infine condivisa l’ottima collaborazione con le organizzazioni cattoliche religiose per la cooperazione in Africa, nell’ambito del Piano Mattei”.

Tibet, il Dalai Lama sfida Pechino sul tema del suo successore

Roma, 2 lug. (askanews) – Il Dalai Lama ha riportato oggi nell’arena dei dibattiti internazionali anche la questione tibetana. In vista del suo novantesimo compleanno questo fine settimana, il leader spirituale tibetano ha dichiarato oggi che solo i membri del suo ufficio privato sono responsabili dell’individuazione del suo successore, innescando una reazione piccata della Cina, la quale ha detto che il futuro Dalai Lama dovrà essere approvato da Pechino.

Nella dichiarazione, diffusa durante la sessione inaugurale di una conferenza religiosa di tre giorni, il Dalai Lama ha affermato che “in base alle varie richieste giunte dai tibetani e da altri gruppi, confermo che l’istituzione del Dalai Lama continuerà”. E ha continuato: “Ribadisco che il Gaden Phodrang Trust (il suo ufficio, ndr.) ha l’unica autorità per riconoscere la futura reincarnazione; nessun altro ha il diritto di interferire in questa questione”. Ha inoltre ripetuto lo stesso concetto in un messaggio video trasmesso nella sede della conferenza a Dharamshala.

Il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso, insignito del Premio Nobel per la Pace nel 1989, vive in esilio in India dal 1959, in seguito a un’insurrezione fallita contro il dominio cinese. Fuggito da Lhasa, capitale del Tibet, ha istituito a Dharamshala un governo in esilio, ufficialmente noto come Amministrazione Centrale Tibetana (Cta). All’inizio di quest’anno ha dichiarato che il suo successore sarebbe nato nel “mondo libero”, con implicito riferimento a un luogo al di fuori della Cina.

Pechino ha immediatamente reagito alla presa di posizione del Dalai Lama. Nella quotidiana del portavoce del ministero degli Esteri, questi ha detto che la successione del Dalai Lama deve rispettare le leggi e i regolamenti cinesi, nonché “i rituali religiosi e le convenzioni storiche”, evocando il sistema dell’estrazione a sorte da un’urna d’oro. La pratica, ricorda la Bbc, era stata introdotta nel 1792 ed è stata utilizzata per selezionare i precedenti Dalai Lama, ma i critici affermano che sia stata manipolata dalle autorità cinesi, un’accusa Pechino respinge con forza. La Cina è già intervenuta nei sistemi di successione delle alte autorità religiose del buddismo tibetano. Dopo la morte, nel 1989, del X Panchen Lama, secondo capo spirituale tibetano, il Dalai Lama riconobbe nel maggio 1995 un successore di sei anni. Ma poco dopo l’annuncio, il nuovo Panchen Lama e la sua famiglia scomparvero in Tibet, e il governo cinese nominò il suo candidato per il ruolo.

In Tibet vivono circa sei milioni di tibetani e all’estero circa 128.000, di cui 94.203 in India, secondo la Cta. Dopo aver adottato, negli anni ’70, la cosiddetta “Via di Mezzo”, il leader spirituale tibetano ha ripetutamente dichiarato di non ambire più all’indipendenza del Tibet, ma a un’autonomia significativa e alla preservazione della cultura buddhista tibetana nella Regione autonoma del Tibet sotto il controllo cinese.

In una conferenza stampa tenutasi mercoledì nell’ambito della conferenza di Dharamshala, il presidente della CTA Penpa Tsering ha dichiarato che ci sono state interazioni informali con Pechino. “Se vedremo una buona prospettiva di risoluzione del conflitto sino-tibetano, allora potremmo impegnarci maggiormente”, ha spiegato Tsering. “Ma al momento, se guardi a tutte le politiche e i programmi che il governo cinese ha attuato in Tibet, sono tutti mirati a distruggere l’identità del popolo tibetano”.

Il XIV Dalai Lama nacque in una famiglia di contadini in un piccolo villaggio nel nord-est del Tibet. A soli due anni fu riconosciuto come reincarnazione del XIII Dalai Lama, Thubten Gyatso. I Dalai Lama sono considerati manifestazioni di Avalokiteshvara, o Chenrezig, “il Bodhisattva della Compassione e patrono del Tibet”.

L’ospitalità concessa dal governo indiano al Dalai Lama è da lungo tempo fonte di tensioni tra India e Cina, nonostante Nuova Delhi riconosca il Tibet come parte della Cina.

IA, Raimondo (FdI): Ddl mette uomo al centro

Roma, 2 lug. (askanews) – “L’IA una straordinaria opportunit e l’approvazione del Ddl IA da parte della Camera dimostra l’attenzione che il Governo sta dedicando a questo tema. La regolamentazione ha sempre rincorso l’innovazione ma ora siamo molto concentrati su queste tematiche: abbiamo recepito a livello nazionale la normativa europea ma mettendo l’uomo al centro. L’IA processa una grande variet di dati personali, ci sono potenziali pericoli e possibili conseguenze di attivit illecite, ecco perch l’uomo che deve vincere sempre sulla tecnologia, restando al centro ad esempio nell’ambito dei diritto d’autore, della sanit, della giustizia, della PA e della sicurezza. Viviamo in un tempo caratterizzato dalla velocit delle scelte decisionali, di cui si avvantaggiano i nostri principali competitor, USA e Cina, che prendono decisioni con meno vincoli influenzando immediatamente gli equilibri mondiali. Un altro ambito strategico su cui abbiamo deciso di intervenire quello dei Data Center, sui cui c’ una proposta di legge in discussione in Parlamento. Si pensi che solo in provincia di Milano ce ne sono a decine. La nostra sovranit digitale passa anche dallo sviluppo di queste infrastrutture, insieme al sostegno alle imprese e alla diffusione della cultura digitale, necessaria per sfruttare a pieno il potenziale dell’IA”. Lo ha detto Fabio Raimondo (FdI), Capogruppo in Commissione Trasporti alla Camera, a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv.

Usa, Microsoft licenzierà 9.000 dipendenti a livello globale

New York, 02 lug. (askanews) – Il gigante del software Microsoft ha annunciato, mercoledì, che licenzierà circa 9.000 dipendenti, meno del 4% della sua forza lavoro globale durante quest’anno fiscale. I tagli riguarderanno diversi team, aree geografiche e livelli di esperienza, per ridurre il numero di livelli manageriali che si frappongono tra i singoli collaboratori e i dirigenti. A darne notizia è stata la rete CNBC.

Microsoft ha già effettuato diverse tornate di licenziamenti quest’anno. A gennaio, ha tagliato circa l’1% del personale; in maggio a lasciare sono stati oltre 6.000 dipendenti e altri 300 sono stati licenziati a giugno. In questo momento, a Wall Street, Microsoft è in rialzo dello 0,23%.

Innovazione, Sinopoli (Oracle Italia): pi infrastrutture

Roma, 2 lug. (askanews) – “Un fornitore di tecnologie cloud e AI come Oracle, che lavora da oltre 40 anni in Italia a stretto contatto con aziende private ma anche pubbliche amministrazioni, deve sviluppare e promuovere l’innovazione con un particolare senso di responsabilit interpretando le esigenze, anche legislative, del Paese in cui opera. Con questo spirito, ad esempio, siamo da tempo tra i partner strategici del Polo Strategico Nazionale, iniziativa che ci ha permesso di favorire l’adozione di nuovi servizi cloud utili per lo sviluppo dell’IA nel nostro Paese, con sicurezza e sovranit dei dati trattati”, lo ha detto questa mattina Andrea Sinopoli, Vice President, Cloud Technology Country Leader di Oracle Italia, intervenuto a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv. “Sulle infrastrutture digitali, come i data-center, serve capillarit: non pi sufficiente essere posizionati solo nell’area milanese – ha aggiunto – per questo stiamo lavorando in collaborazione con molte regioni per estendere lo sviluppo di queste infrastrutture su tutto il territorio nazionale”. E ha concluso: “Per valorizzare l’IA servono competenze, per questo stiamo lavorando con le universit, come recentemente fatto con l’HighEST Lab dell’Universit di Torino – e con la CRUI – Conferenza dei rettori delle universit italiane – per diffondere la cultura digitale e l’utilizzo delle nostre tecnologie, portando ad esempio i nostri esperti come docenti volontari negli atenei di tutt’Italia”.

IA, Pastorella (Azione): Ddl governo sbilanciato su regole

Roma, 2 lug. (askanews) – “Ci sono due modi per affrontare un tema come quello dell’intelligenza artificiale: o si regolamenta, oppure si incentivano sviluppo e innovazione con una vera politica industriale. Il Ddl del governo, invece, sbilanciato: la parte di regolamentazione ridondante, perch sar l’AI Act europeo a dettare le regole, mentre manca quasi del tutto una visione industriale”. Lo ha dichiarato Giulia Pastorella , capogruppo di Azione in Commissione Trasporti alla Camera, ospite del format Largo Chigi di The Watcher Post. “Solo l’8% delle imprese italiane utilizza l’intelligenza artificiale: sono troppo poche. Ma dubito che questo provvedimento le aiuter a crescere”, ha aggiunto Pastorella. “Nel merito, il Ddl non affronta temi cruciali come la trasparenza delle fonti utilizzate per addestrare gli algoritmi o i bias. La posizione di Azione chiara: l’Italia non aveva bisogno di una nuova legge nazionale sull’IA, anche perch siamo ancora fermi allo step precedente. Le regole europee ci sono, ma non sono ancora state attuate”. Pastorella ha infine ricordato di essere prima firmataria della proposta unificata in Parlamento per lo sviluppo dei data center: “Infrastrutture essenziali, per le quali serve un iter chiaro e rapido per l’installazione e un piano per potenziare la capacit di stoccaggio e calcolo. Solo cos si potr davvero facilitare l’adozione dell’intelligenza artificiale nel nostro Paese”.

Cinema, in sala "Jurassic World-La Rinascita" con Scarlett Johansson

Roma, 2 lug. (askanews) – A tre anni dalla conclusione della trilogia di “Jurassic World”, la serie di Jurassic si evolve verso una nuova direzione con “Jurassic World – La Rinascita”. Con la superstar dell’azione Scarlett Johansson, il talento emergente Jonathan Bailey e il due volte vincitore dell’Oscar Mahershala Ali, questo nuovo capitolo ricco di azione, in uscita (dal 2 luglio) nelle sale italiane, vede un’intrepida squadra in corsa per assicurarsi i campioni di DNA delle tre creature più colossali tra terra, mare ed aria.

Il film, interpretato anche dalle star internazionali Rupert Friend e Manuel Garcia-Rulfo, è diretto dal dinamico regista Gareth Edwards (Rogue One: A Star Wars Story) dalla sceneggiatura di David Koepp, sceneggiatore originale di Jurassic Park.

Cinque anni dopo gli eventi di “Jurassic World – Il Dominio”, l’ecologia del Pianeta si è dimostrata in gran parte inospitale per i dinosauri. Quelli rimasti, vivono in ambienti equatoriali isolati con climi simili a quelli in cui prosperavano un tempo. Le tre creature più gigantesche di quella biosfera tropicale possiedono la chiave per un farmaco che porterà miracolosi benefici salvavita all’umanità.

Johansson interpreta l’esperta di operazioni segrete Zora Bennett, incaricata di guidare una squadra specializzata in una missione top-secret per ottenere materiale genetico dai tre dinosauri più imponenti del mondo. Quando l’operazione di Zora si incrocia con una famiglia la cui spedizione in barca è stata travolta da predatori acquatici preistorici, si ritrovano tutti bloccati su un’isola dove si troveranno faccia a faccia con una sinistra e scioccante scoperta che è stata nascosta al mondo per decenni.

Ali è Duncan Kincaid, il più fidato leader della squadra di Zora; il candidato all’Emmy e vincitore dell’Olivier Award Jonathan Bailey (Wicked, Bridgerton) interpreta il paleontologo Dr. Henry Loomis; il candidato all’Emmy Rupert Friend (Homeland, Obi-Wan Kenobi) appare come il rappresentante di Big Pharma Martin Krebs e Manuel Garcia-Rulfo (The Lincoln Lawyer, Assassinio sull’Orient Express) interpreta Reuben Delgado, il padre della famiglia dei civili naufraghi.

Il cast comprende Luna Blaise (Manifest), David Iacono (L’estate nei tuoi occhi) e Audrina Miranda (Lopez vs. Lopez) nel ruolo della famiglia di Reuben. Nel film compaiono anche, come membri delle squadre di Zora e Krebs, Philippine Velge (Station Eleven), Bechir Sylvain (BMF) e Ed Skrein (Deadpool). Jurassic World – La Rinascita è diretto dal vincitore BAFTA Edwards da una sceneggiatura di Koepp (La guerra dei mondi), basata sui personaggi creati da Michael Crichton. Il film è prodotto dal candidato all’Oscar® Frank Marshall e da Patrick Crowley, entrambi produttori storici del franchise di Jurassic e del blockbuster dell’estate 2024, Twisters. Il film è prodotto esecutivamente da Steven Spielberg, Denis L. Stewart e Jim Spencer.

Ue studia sostegni a esportatori colpiti da dazi climatici (Cbam)

Roma, 2 lug. (askanews) – La Commissione europea ha annunciato, oggi a Bruxelles, che presenterà entro fine anno alcune ulteriori modifiche al regolamento che introdurrà, dal 2026, i “dazi climatici” all’importazione nell’Ue di cemento, prodotti siderurgici, alluminio, fertilizzanti, energia elettrica e idrogeno. Le modifiche mireranno a compensare gli esportatori europei che rischiano di essere sfavoriti, da questo dispositivo, nei confronti della concorrenza internazionale.

Il meccanismo Cbam (sigla inglese dal titolo del regolamento, “Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alla Frontiera”) mira a imporre il pagamento dei “dazi climatici” compensativi alle importazioni di prodotti ad alta intensità di emissioni di carbonio, provenienti da paesi terzi in cui non si applica all’industria un regime di riduzione obbligatoria e di scambio delle emissioni analogo al sistema europeo Ets.

Il regolamento Cbam ha già subito una prima revisione legislativa molto rilevante, con la semplificazione “Omnibus” proposta dalla Commissione il 26 febbraio e approvata dal Consiglio Ue e dal Parlamento europeo a tempo di record il 18 giugno. La semplificazione ha escluso dal campo di applicazione del Cbam, e in particolare dagli obblighi di rendicontazione, le piccole e medie imprese dell’Ue, che costituiscono il 90% degli importatori.

La revisione di fine 2025 introdurrà misure anti elusione del Cbam, e un nuovo regime di sostegno e compensazioni agli esportatori dell’Ue per evitare il rischio di “ri-localizzazione delle emissioni di carbonio” (ovvero che trasferiscano i propri impianti in paesi terzi con politiche climatiche meno rigorose). In certi settori, e in particolare acciaio e alluminio, il Cbam potrebbe determinare, infatti, un aumento dei costi per la produzione europea destinata all’esportazione. Questi esportatori nei mercati extra-Ue sarebbero poi esposti alla concorrenza di altri produttori che non hanno dovuto pagare né i permessi di emissione, né i dazi climatici.

La proposta, spiega una nota della Commissione, mirerà “a garantire parità di trattamento per tutti i beni, siano essi prodotti e venduti nell’Ue, importati nell’Ue o esportati fuori dall’Ue”. Le compensazioni agli esportatori dovrebbero essere finanziate con una parte dei proventi dei dazi climatici del Cbam.

M.O., Netanyahu: "Non ci sarà più alcuna Hamas"

Roma, 2 lug. (askanews) – “Non ci sarà più alcun Hamas, non ci sarà alcun Hamastan: non si torna indietro, è finita”: lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nel primo commento alla proposta di cessate il fuoco di due mesi avanzata dalla Casa Bianca.

Nel frattempo secondo l’agenzia di stampa Reuters – che cita fonti dei mediatori – Hamas sta esaminando la proposta, con l’obbiettivo di ottenere un accordo che metta fine alle ostilità nella Striscia di Gaza e garantisca il ritiro delle forze israeliane.

Gb, sterlina e Gilt a picco dopo che Starmer sembra scaricare Reeves

Roma, 2 lug. (askanews) – Sterlina in forte calo e titoli di Stato del Regno Unito coinvolti da pesanti vendite, con speculari rialzi dei rendimenti, dopo che il premier della Gran Bretagna Keir Starmer non ha voluto esprimere formalmente appoggio per il cancelliere dello Scacchiere, l’equivalente di ministro delle Finanze, Rachel Reeves.

Nel pomeriggio, la sterlina cala dell’1,12% a 1,591 dollari, laddove in precedenza fluttuava appena sotto 1,37. Sui Gilt decennali i tassi balzano di 18 punti base al 4,64%.

Nel corso di un dibattito parlamentare Starmer, rispondendo a una domanda dell’opposizione, non ha voluto affermare seReeves manterrà la sua posizione. Quest’ultima, seduta alle sue spalle, appariva provata e sul punto di piangere. Nel pomeriggio, la Borsa di Londra cede uno 0,40%.

Diversi media finanziari ipotizzano fratture nella maggioranza laburista Gb. La vicenda non è comunque del tutto chiara, secondo il Financial Times un portavoce del premier ha puntualizzato che quest’ultimo aveva in precedenza affermato che Reeves avrebbe mantenuto la carica tutta la legislatura e che “non deve ripeterlo ogni volta”. E ha negato che Reeves abbia offerto le dimissioni.

Lavoro, Meloni: l’Italia sta cambiando passo

Roma, 2 lug. (askanews) – “Ancora buone notizie sul fronte occupazione. I dati confermano una crescita costante del numero di persone al lavoro, e dei contratti stabili, che ci porta ai livelli più alti da quando esistono le rilevazioni. Un segnale chiaro: l’Italia sta cambiando passo”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a commento dei dati diffusi oggi dall’Istat.

“Sappiamo che la strada è ancora lunga, ma continueremo a investire con determinazione su lavoro, impresa e crescita. Per costruire una Nazione sempre più solida, produttiva e giusta”, aggiunge la premier.

Lavoro, Meloni: l’Italia sta cambiando passo

Roma, 2 lug. (askanews) – “Ancora buone notizie sul fronte occupazione. I dati confermano una crescita costante del numero di persone al lavoro, e dei contratti stabili, che ci porta ai livelli più alti da quando esistono le rilevazioni. Un segnale chiaro: l’Italia sta cambiando passo”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a commento dei dati diffusi oggi dall’Istat.

“Sappiamo che la strada è ancora lunga, ma continueremo a investire con determinazione su lavoro, impresa e crescita. Per costruire una Nazione sempre più solida, produttiva e giusta”, aggiunge la premier.

Clima, i nuovi obiettivi Ue: taglio emissioni del 90% al 2040

Roma, 2 lug. (askanews) – La Commissione europea ha proposto, oggi a Bruxelles, i nuovi obiettivi per la riduzione delle emissioni di CO2 nell’Ue da raggiungere entro il 2040. Come preannunciato da tempo, l’obiettivo per l’intera Unione è un taglio delle emissioni del 90% rispetto al livelli del 1990.

In più, la proposta introduce tre nuove forme di “flessibilità” riguardo alle modalità di raggiungimento degli obiettivi nazionali che ogni Stato membro dovrà conseguire per contribuire al 90% complessivo.

Il primo, e più controverso, meccanismo di flessibilità è la possibilità, a partire dal 2036, di prendere in conto dei “crediti internazionali di carbonio” (ovvero riduzioni delle emissioni ottenute in paesi extra Ue, a determinate e stringenti condizioni), per “compensare” un eventuale divario (fino al 3%) rispetto al traguardo fissato per lo Stato membro interessato al 2040. Questo punto specifico della proposta è stata fortemente criticato dalle organizzazioni ambientaliste e dai Verdi al Parlamento europeo.

Da notare che questa possibilità, da parte degli Stati membri, di utilizzare i “carbon credit” internazionali per colmare una eventuale differenza tra i risultati ottenuti e il traguardo nazionale di riduzione delle emissioni corrisponde a quanto era stato previsto dal programma di coalizione del nuovo governo tedesco, con lo stesso limite (il 3%).

Il secondo elemento di flessibilità riguarda la possibilità di usare nel sistema di compravendita dei permessi di emissioni dell’Ue (Ets) non solo le riduzioni, ma anche la “rimozione” della CO2, e in particolare il suo assorbimento permanente mediante la cattura e lo stoccaggio del carbonio.

Il terzo tipo di flessibilità, che in parte già esiste oggi, ma che si propone di facilitare e applicare in modo più sistematico e ampio (seppure con dei limiti), è quello delle compensazioni intersettoriali: se un paese supera il proprio obiettivo di riduzione delle emissioni in un settore (per esempio, nell’edilizia, o nei trasporti), e non riesce invece a raggiungere l’obiettivo fissato in un altro settore (per esempio in quello agricolo e forestale), potrà compensare con il buon risultato del primo caso le riduzioni di emissioni insufficienti nel secondo.

La proposta legislativa verrà presentata sotto forma di emendamenti al regolamento attualmente in vigore, la “European Climate Law” del 2021, che prevede già un obiettivo per il 2030, il 55% (sempre rispetto al 1990), e fissa come traguardo finale, al 2050, la “neutralità climatica” (emissioni nette zero, ovvero con un equilibrio tra le emissioni residue e l’assorbimento di CO2).

La proposta, spiega la Commissione in una nota, “sottolinea l’importanza di accelerare e rafforzare le giuste condizioni abilitanti per sostenere questo obiettivo del 90%. Tra queste, un’industria europea competitiva, una transizione equa che non lasci indietro nessuno e condizioni di parità con i nostri partner internazionali”. Inoltre, “definisce un quadro chiaro per la nostra legislazione in materia di clima ed energia post-2030. Saranno prese in considerazione le specificità nazionali. Efficienza economica, semplicità ed efficienza saranno i principi guida, insieme alla garanzia della neutralità tecnologica e di una transizione equa e giusta per tutti”.

“I cittadini europei, sempre più sensibili all’impatto dei cambiamenti climatici, si aspettano che l’Europa agisca. L’industria e gli investitori si aspettano che stabiliamo una direzione di marcia prevedibile. Oggi dimostriamo di essere fermamente convinti del nostro impegno a decarbonizzare l’economia europea entro il 2050. L’obiettivo è chiaro, il percorso è pragmatico e realistico”, ha dichiarato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

Milano celebra l’artista Remo Salvadori con un progetto molteplice

Milano, 2 lug. (askanews) – Una sintesi formale fortissima nell’esposizione di poche opere, cos Remo Salvadori ha descritto la prima fase del progetto espositivo che lo coinvolge questa estate a Milano. Dal 2 luglio al 14 settembre 2025, Milano racconta l’opera di Remo Salvadori con una mostra diffusa in tre luoghi simbolici della citt – Palazzo Reale, Museo del Novecento e Chiesa di San Gottardo in Corte.

Il progetto in pi capitoli prende avvio il 2 luglio con quattro opere site-specific nella Sala del Piccolo Lucernario e nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, oltre a due installazioni, di cui una permanente al Museo del Novecento. Questi interventi visibili fino al 14 luglio, anticipano l’apertura della mostra antologica al Piano Nobile di Palazzo Reale, aperta al pubblico dal 16 luglio, e si completano con due opere allestite presso la Chiesa di San Gottardo in Corte, situata all’interno del percorso del Museo del Duomo di Milano, visitabile dal 18 luglio.

Il progetto espositivo accompagnato da un programma di appuntamenti tra arte e musica. In occasione dell’apertura di questo primo capitolo mercoled 2 luglio la Sala delle Cariatidi accoglie la performance musicale del collettivo Tutto Questo Sentire, composto da Sandro Mussida, Olivia e Rebecca Salvadori, insieme ai musicisti londinesi Coby Sey, Jan Hendrickse e Tom Wheatley.

Le curatrici Antonella Soldaini e Elena Tettamanti hanno raccontato ad Askanews questa prima fase del progetto.

Antonella Soldaini all’ingresso del gruppo di opere L’osservatore si sposta osservandosi, Figura e Continuo Infinito Presente: “La mostra un’elaborazione collettiva, in quanto l’artista ama molto lavorare in gruppo e questo metodo poi lui l’ha riportato sempre in qualsiasi occasione, anche in questa. Mettere la propria voce nel processo lavorativo, per Remo e essenziale.

Io l’ho conosciuto e lui diceva devi fare una capriola su te stessa: l’invito che lui fa a cambiare atteggiamento. Un esempio l’opera che sopra la mia testa che si chiama Nel momento: quando entriamo in questa sala siamo spinti a guardare in alto e non uno scherzo guardare in alto perch un cambio di prospettiva, la famosa capriola perch noi guardiamo le opere in orizzontale davanti a noi. Alzare lo sguardo significa proprio che lui ci spinge verso una dimensione altra quindi anche il cavalletto al centro di questa sala proprio un rimando a noi, chiede a noi di spostarci e non essere passivi nel guardare un lavoro, ma guardare anche noi stessi in relazione a quello e quindi c’ gi un concetto di trasformazione e di cambiamento”.

Prosegue Elena Tettamanti: “Adesso noi siamo nella sala delle Cariatidi dove c’ l’opera No’ si volta chi a stella fisso. un’opera ispirata a Leonardo da Vinci che invita a non voltarsi indietro, non disperdere i propri obiettivi, ma a focalizzarsi. L’artista vede la sala delle Cariatidi come abito e l’opera come un gioiello.

Per Remo Salvadori la musica molto importante. Questa performance include la voce di Olivia Salvadori e tre musicisti londinesi sono venuti apposta qui per questa performance musicale. L’audio rimarr comunque come sottofondo per tutto il periodo della mostra.

Due altre opere sono al Museo del Novecento. Una Alveare che all’ingresso del Museo del Novecento e sar permanente. L’altra Nel momento al quarto piano, sopra un lucernaio. Il lucernaio un punto di contatto importante tra quello che il Museo del Novecento e Palazzo Reale. stata anche un’occasione di costruire su qualcosa di molto particolare un’opera fondamentale per l’unione di questi due musei.

Questa un’anticipazione perch la vera e propria mostra antologica verr inaugurata il 15 di luglio e sar visibile al pubblico dal 16 “.

Conclude Antonella Soldaini : “Il lavoro di Remo Salvadori non mai diretto, per ricchissimo e lui infatti in questa prima fase della mostra dice voglio fare una sintesi formale fortissima, cio indica con poche opere tutto il suo mondo. proprio un’entrata come dire delicata, ma allo stesso tempo potentissima”.

La mostra promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale ed Eight Art Project in collaborazione con Museo del Novecento e la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e con il patrocinio del Ministero della Cultura e si inserisce nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.

Mezz’ora di incontro tra Papa Leone e Meloni: "Comune impegno per la pace"

Città del Vaticano, 2 lug. (askanews) – Anche i temi della pace sono rientrati nei colloqui in Vaticano tra Papa Leone e la delegazione del governo italiano guidata dalla premier Giorgia Meloni. Nel corso dei colloqui, riferisce una nota diffusa dalla Sala stampa della Santa Sede al termine dell’incontro, durato oltre mezz’ora, e poi dopo l’incontro in Segreteria di Stato con il segretario di Stato, card. Pietro Parolin, e il segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, mons. Paul Richard Gallagher, “è stato rilevato il comune impegno per la pace in Ucraina e in Medio Oriente e l’assistenza umanitaria a Gaza”.

“Nel prosieguo della conversazione – si legge ancora nella nota ufficiale della Santa Sede – ci si è soffermati su alcune questioni afferenti ai rapporti bilaterali, come pure su tematiche d’interesse per la Chiesa e la società italiana”.

La presidente del Consiglio ha donato a Papa Leone XIV una stampa del 1600 dell’Università Angelicum di Roma, dove il pontefice ha studiato. Da parte sua, invece, papa Prevost ha regalato alla sua ospite un libro su Sant’Agostino. L’incontro in Vaticano era iniziato con un “Molto piacere…”, rivolto dal Papa alla Meloni prima del faccia a faccia e si è concluso, al momento del commiato, con la premier che ha augurato una “buona giornata e buon lavoro” al papa. (Foto Acistampa da Vatican news).

Oggi la prima udienza ufficiale fra il Pontefice e la premier Meloni

Città del Vaticano, 2 lug. (askanews) – Papa Leone XIV ha incontrato questa mattina in Vaticano intorno alle 11.15 la Premier Giorgia Meloni (foto Acistampa da Vatican News). Si tratta della prima udienza ufficiale tra il Pontefice e la Presidente del Consiglio Meloni, dopo un breve saluto durante il Giubileo dei governanti, una stretta di mano il 18 maggio 2025 a San Pietro per la Messa di insediamento di Leone XIV e una telefonata intercorsa sempre nel mese di maggio.

Anche i temi della pace sono rientrati nei colloqui in Vaticano tra Papa Leone e la delegazione del governo italiano guidata dalla premier Giorgia Meloni.

Nel corso dei colloqui, riferisce una nota diffusa dalla Sala stampa della Santa Sede al termine dell’incontro con Papa Leone durato oltre mezz’ora, e poi dopo l’incontro in Segreteria di Stato con il Segretario di Stato, card. Pietro Parolin, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, mons. Paul Richard Gallagher, “è stato rilevato il comune impegno per la pace in Ucraina e in Medio Oriente e l’assistenza umanitaria a Gaza”.

“Nel prosieguo della conversazione – si legge ancora nella nota ufficiale della Santa Sede – ci si è soffermati su alcune questioni afferenti ai rapporti bilaterali, come pure su tematiche d’interesse per la Chiesa e la società italiana”.

Gli strafalcioni alla Maturità, dal Nobel a Hitler a D’Annunzio estetista

Roma, 2 lug. (askanews) – Da esteta a estetista, il passo è breve. E così, anche per la Maturità 2025, Gabriele D’Annunzio non verrà ricordato come l’autore protagonista delle tracce di prima prova – ancora una volta le attese della vigilia sono state deluse – ma come il simbolo degli ‘strafalcioni’ da esame. Ormai, infatti, questo orrore è diventato un classico di ogni tornata di colloqui orali. Ma non l’unico.

Perché quello del malcapitato diplomando o diplomanda – in questi casi la riservatezza è doverosa – che ha ridotto il ‘vate’ a esperto in trattamenti estetici è solo il primo di una lunga serie di svarioni andati in scena quest’anno e raccolti, come di consueto, dal portale Skuola.net, grazie alle ‘soffiate’ degli studenti che hanno assistito agli orali di Maturità, in corso in questi giorni.

D’altronde, quando ci si confronta con una figura celebre per il suo culto estremo della bellezza a tutto tondo, non c’è da stupirsi se si possa rischiare di confondere la cura dell’anima con quella del corpo, soprattutto in un tempo in cui i centri estetici sono sempre più frequentati anche dagli adolescenti.

Adolescenti che sono grandi consumatori anche di Intelligenza Artificiale. E forse proprio da quest’ultima hanno ben imparato l’arte delle ‘allucinazioni’: dalla Storia alla Letteratura, passando per l’Arte e le Scienze, l’elenco degli scivoloni è lungo e ricco di momenti da consegnare di diritto agli annali. Con perle come il premio Oscar assegnato a Marie Curie, il Nobel per la Pace da Hitler o, ancora, scambi frequenti di attribuzione tra opere, autori e nazionalità.

Partendo proprio dai grandi scrittori, la tortura per D’Annunzio prosegue anche con l’usurpazione delle sue opere. Visto che un candidato al diploma ha finito per ‘privare’ il poeta anche del suo componimento più celebre, attribuendo ‘La pioggia nel pineto’ a Giovanni Pascoli.

Ma, stando alla visione dei maturandi, l’autore de ‘Il Fanciullino’ potrebbe essere denunciato anche per un altro furto, quello della teoria della ‘frantumazione dell’io’, che secondo uno studente non sarebbe stata tradotta in forma letteraria da Luigi Pirandello, ma proprio da Pascoli. E non finisce qui. A scuotere le fondamenta della letteratura italiana ci si è messo pure quel maturando che ha collocato Alessandro Manzoni nel 1600, forse distratto dall’ambientazione de I Promessi Sposi.

Ma l’apice, forse, si è raggiunto con uno spunto di letteratura francese: Émile Zola, uno dei più importanti scrittori d’Oltralpe, caposcuola del naturalismo e noto per il suo impegno nell’affare Dreyfus, a dire di un giovane, avrebbe avuto origini italiane: potrebbe aver confuso lo scrittore con l’ex giocatore di calcio Gianfranco Zola – sardo ‘Doc’ – o aver pensato che fossero almeno parenti.

Passando al revisionismo storico, tipico di ogni edizione degli ‘strafalcioni’ che si rispetti, la carne al fuoco, spesso davvero incandescente, non manca affatto. Ad esempio, quando si pensa ad Adolf Hitler, è quasi impossibile legarlo ad azioni positive. Eppure, secondo uno studente, il despota del Terzo Reich avrebbe vinto il Premio Nobel per la Pace.

Un’affermazione che, purtroppo, non rispecchia per nulla la realtà storica e che, a meno che non fosse una provocazione, denota una comprensione un po’ distorta di una delle figure più controverse della storia.

Un altro colpo alla memoria storica di quel periodo, per fortuna meno agghiacciante, arriva da un collega diplomando, che ha risposto che il campo di concentramento di Auschwitz fu liberato dagli americani, dimostrando una conoscenza storica decisamente imprecisa, considerando che fu l’Armata Rossa sovietica a liberare il lager situato in Polonia.

Mentre per la categoria ‘errori cronologici’, si commenta da solo quel maturando che ha collocato l’inizio della Seconda Guerra Mondiale nel 1933, anziché nel 1939: sei anni di conflitti in più, con buona pace degli storici, senza che nessuno se ne sia accorto?

C’è stato, poi, chi ha sostenuto che l’Italia sia ancora oggi una Monarchia. Peccato che il nostro Paese sia diventato una Repubblica con il referendum del 2 giugno 1946. Ora, non resta che far sapere a quel maturando che, purtroppo o per fortuna, il nostro sistema di governo è cambiato circa 80 anni fa.

Nel ‘minestrone’, c’è pure spazio per altre affermazioni piuttosto bizzarre. Ad esempio, qualcuno ha ricordato come dietro al rapimento e all’uccisione di Aldo Moro ci fosse la mano di Cosa Nostra. Quindi, se tanto mi dà tanto, le stragi di Mafia e gli attentati ai giudici Falcone e Borsellino sono stati opera delle Brigate Rosse. Qualcosa non torna!

Un’altra perla dell’esame di quest’anno ha visto poi protagonista la scienza. In particolare, Marie Curie: la fisica e chimica polacca, secondo uno studente, avrebbe vinto non uno ma ben due premiàOscar. In un certo senso ha ragione, perché parliamo della ‘migliore scienziata protagonista’ del ‘900.

Marie Curie, infatti, è considerata la ‘madre della fisica moderna’, grazie ai suoi studi pionieristici sulla radioattività. Proprio per questo, nel 1903, divenne la prima donna insignita del Premio Nobel per la Fisica. Probabilmente lei ha apprezzato di più il riconoscimento effettivamente assegnatole.

Anche la Storia dell’Arte merita un piccolo approfondimento, visto che continua a subire maltrattamenti ogni anno. La vittima principale degli studenti è sempre lui, il bistrattato Pablo Picasso, celebre esponente del Cubismo. Prima con una storpiatura del nome, erroneamente trasformato in ‘Paolo’, poi descrivendo la sua opera più importante, ‘Guernica’, come un quadro ‘dipinto di rosso’ mentre, come noto un po’ a tutti, è in bianco e nero, per una precisa scelta dell’artista.

Non è solo la preparazione, però, a venire meno durante gli orali di Maturità. In certi casi, è stato anche il cosiddetto galateo scolastico a essere stato dimenticato. Un esempio clamoroso è quello di uno studente che ha deciso di fare scena muta durante l’esame, trasformando il suo colloquio in una pantomima: magari avrà avuto già il 60 in tasca e si sarà voluto divertire un po’, non sapendo forse di aver rischiato davvero grosso.

A un altro maturando, che ha risposto ‘non la so’ a tutte le domande di scienze, la professoressa ha chiesto se ci fosse qualcosa che gli fosse piaciuto durante l’anno. La sua risposta? L’ennesimo ‘No’. Uno scambio di vedute che ha lasciato la Commissione senza parole, ma che ha anche scatenato la reazione dell’insegnante: ‘Ci saranno provvedimenti’, ha detto la docente. Come finirà? Probabilmente non molto bene per il ragazzo ma, certo, questa è una scena che nessuno dimenticherà facilmente.

Ma il bello degli strafalcioni è che non risparmiano nessuno, nemmeno i membri della Commissione. Gli errori, infatti, a volte provengono da chi dovrebbe segnalarli. Un esempio lampante arriva da una commissaria di arte che, parlando del Futurismo, ha affermato con sicurezza che questo movimento è nato nel 1919, anziché nel 1909. A peggiorare la situazione, il docente di storia che ha corretto la collega, dando vita a una discussione in sede di colloquio orale. Sarà stato il caldo.

E i colpi di scena non finiscono qui. Perché una studentessa ha, infatti, raccontato di come il commissario esterno di scienze abbia trasformato il suo esame in un vero e proprio ‘orale di famiglia’. Visto che, durante una discussione sul DNA, la mamma e la sorella gemella della ragazza sono state chiamate in scena, con il professore che ha chiesto alla signora se i gemelli avessero lo stesso patrimonio genetico.

I primi posti della classifica, però, vanno a un’altra coppia di professori. Da un lato, un commissario di inglese che, parlando di Charles Dickens, ha continuato per tutto il suo intervento a citare il romanzo ‘The picture of Dorian Gray’, che però è di Oscar Wilde. Dall’altro, un docente di Latino, che durante l’interrogazione si è fissato su una serie di domande su una delle sue materie: il Latino. Peccato che nel programma di quella classe non ci fosse traccia di quella disciplina, lui era lì per altro.

Canottaggio, a Ravenna i campionati nazionali

Roma, 2 lug. (askanews) – Il 5 e 6 luglio la città romagnola ospiterà gli Assoluti 2025 promossi dalla Federazione italiana di canottaggio (Fic). La Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali (Fisdir), in seguito a un protocollo d’intesa con la Fic, sarà presente con i propri atleti che gareggeranno nella categoria riservata ai rematori con disabilità intellettiva e relazionale. Gli stessi si dividono in una sottocategoria relativa al loro livello di disabilità che prevede tre livelli di classificazione: Intellectual functioning per brevità ii1 atleti con ritardo cognitivo con quoziente intellettivo inferiore al 75%, ii2 rematori con sindrome di down e ii3 diagnosi di autismo con quoziente intellettivo superiore al 75%.

L’unicità dell’accordo tra le due federazioni consente agli atleti con disabilità intellettiva e relazionale di partecipare ad attività remiere organizzate dalla FIC, integrandosi nel contesto del canottaggio e garantendo la loro corretta inclusione e partecipazione. Le altre categorie in gara nella due giorni del 5 e 6 luglio sono Junior, Under 23, Senior e Master. Le gare si svolgeranno sulla distanza di 2000 metri. Il campionato italiano rappresenta una prova di avvicinamento ai Campionati del mondo in programma a Torino nel mese di ottobre. Il selezionatore della nazionale italiana della Fisdir, Giuseppe Del Gaudio, a fine luglio terrà uno stage organizzato dalla Fic per scegliere gli azzurri da portare ai Mondiali. Le società affiliate alla Fisdir che prenderanno parte agli Assoluti di Ravenna rappresentano gran parte dello Stivale. Per la circoscrizione Sud hanno aderito Telimar Palermo, Cus Palermo, Irno Salerno, Accademia del remo Napoli, Cus Bari; al centro troviamo Vvff Maggi Ancona, Can Firenze, Vvff Tomei Livorno; mentre al nord Cus Torino, Armida Torino, Can Corgeno, Can Arolo e Can Menaggio.

Tra gli atleti di punta del movimento è confermata la partecipazione di Marta Piccininno della Irno Salerno mentre tra gli uomini figura Francesco di Donato dell’Accademia del remo di Napoli, che vanta 3 partecipazioni ai Global games con 5 ori all’attivo. Da segnalare la presenza anche di alcuni partecipanti degli ultimi Global games come Andrea Appendino, Lorenzo Sforza, Marta Casetta e Margherita Merlo.

Il selezionatore Fisdir, Giuseppe del Gaudio: “Gli Assoluti di Ravenna e i Mondiali di Torino sono tappe di avvicinamento al nostro vero obiettivo, l’intenzione è riuscire a portare più atleti possibile ai Global games nel 2027, il canottaggio non è uno sport con grandi numeri, perché i costi sono notevoli ma il nostro movimento è in salute. La collaborazione tra Fic e Fisdir è fondamentale per poter crescere ma soprattutto per consentire anche a persone con disabilità intellettivo relazionali di poter competere, di potersi misurare come atleti”.

Il presidente della Fisdir, Francesco Ambrosio: “Puntiamo molto sulle gare di Ravenna per capire a che punto è la preparazione dei nostri atleti in vista dei Mondiali. Il nuovo tecnico nazionale, Del Gaudio, sta facendo un lavoro importante per migliorare in efficienza il nostro movimento e raggiungere risultati sempre più lusinghieri. La sua professionalità olimpica, unita alla conoscenza del settore, è una garanzia”.

Cultura, al via la seconda edizione del Festival dell’Argentario

Roma, 2 lug. (askanews) – E’ tutto pronto per la seconda edizione del Festival dell’Argentario che torna dal 3 al 6 luglio con quattro serate speciali, sempre con ingresso gratuito, quest’anno nella doppia location di Porto Santo Stefano e Porto Ercole. Promosso dal Comune di Monte Argentario, fortemente voluto dal Sindaco Arturo Cerulli e grazie all’impegno dell’Assessora al Turismo, Cultura e Commercio Chiara Orsini, il festival offrirà al pubblico, ormai tradizionalmente dal giovedì alla domenica, l’occasione di vivere l’estate all’insegna della cultura e dello spettacolo con uno sguardo alla bellezza del territorio. Padrone di casa sarà Gigi Marzullo che ogni sera salirà sul palco per accogliere gli ospiti.

Il programma si aprirà giovedì 3 luglio a Porto Ercole, alle ore 21, per la serata inaugurale con il Sindaco Cerulli che celebrerà i 160 anni delle Capitanerie di Porto consegnando la Medaglia al Comandante Francesco Luigi Balsamo. Sul palco della suggestiva piazza Santa Barbara salirà poi un volto televisivo molto amato, Massimiliano Ossini, che dialogherà con Marzullo sul suo recente libro “K2. Un passo dalla vetta. Un passo dalla vita” (Rai Libri): a settant’anni dalla storica prima ascensione del K2, il popolare conduttore di Rai1 racconterà la sua spedizione nella terra dei ghiacci e delle vette impossibili. Un viaggio che va oltre la semplice ascesa fisica, una riflessione profonda sulla sfida dell’uomo contro i suoi limiti, sulla lotta interiore e sull’umiltà di fronte alla natura più ostile.

Alle 21.45 spazio alla grande musica con “Cartoon music at Summertime”, il concerto dei musicisti del Conservatorio di Musica Santa Cecilia: l’Ensemble di trombe, ottoni e percussioni, fondato e diretto dal Maestro Francesco Del Monte, si esibirà in un repertorio che spazia dall’antico al contemporaneo, passando dalle musiche di Bach alle indimenticabili colonne sonore di Morricone fino ad arrivare a brani tratti dai Cartoon più amati. “Cartoon music at Summertime” non sarà un semplice concerto, ma un evento straordinario, che unisce musica, immagini e architettura: il celebre Palazzo del Governatore di Porto Ercole, infatti, si trasformerà in uno schermo monumentale grazie ad un’affascinante proiezione mapping sincronizzata con il concerto dal vivo. Un viaggio visivo ed emozionale attraverso le scene più iconiche dei celebri cartoni animati Disney e dei film descritti dalle musiche eseguite dall’orchestra. La parte video, curata dalla Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio Santa Cecilia, arricchisce l’esperienza con un linguaggio innovativo che reinterpreta lo spazio storico e lo trasforma in una scenografia dinamica e coinvolgente.

Venerdì 4 luglio, alle 21.30, tutti a Porto Santo Stefano, in Piazza dei Rioni per accogliere la grande verve comica di Nino Frassica accompagnato dai Los Plaggers, band formata da sei formidabili musicisti: uno show incalzante e divertente, tra concerto e cabaret, in un viaggio emozionante pieno di celebri brani durante il quale il pubblico sarà chiamato a interagire con le stravaganti invenzioni musicali dell’artista siciliano.

Il 5 luglio di nuovo a Porto Ercole con tutta l’energia di “Sapore di Mare” (ore 21.30): dal musical arriva la versione estiva dello spettacolo, uno show con le indimenticabili canzoni degli anni ’60, da Abbronzatissima e Una rotonda sul mare a Nessuno mi può giudicare e Non son degno di te.

Gran finale domenica 6 luglio a Porto Santo Stefano, sempre alle 21.30, con l’attesissimo concerto di Al Bano: il popolare e amatissimo artista si esibirà in piazza, interpretando alcuni dei suoi successi più famosi e raccontandosi al pubblico.

Con il contributo di Gergas Spa. e del Gruppo La Roqqa Hotel, il Festival dell’Argentario, proprio come accadeva negli anni ’60 quando la manifestazione era diventata un appuntamento imperdibile, è ormai un punto fermo per tutti coloro che trascorrono l’estate nel meraviglioso promontorio toscano. Idee, spunti e connessioni da condividere, ma anche buon umore e un pizzico di leggerezza sono gli ingredienti principali di una manifestazione che vuole riscoprire il valore sociale della piazza e il privilegio dello stare insieme.

Il Festival, con la sua valorizzazione della cultura e del territorio, si sposa perfettamente con il Brand Argentario, la cui nascita è stata recentemente annunciata dall’amministrazione comunale di Monte Argentario. Frutto di una visione strategica e realizzato in collaborazione con il prestigioso partner Reply, il nuovo Brand va ben oltre la semplice veste grafica, proponendosi come pilastro per il rilancio turistico e la costruzione di un’identità unitaria in cui riconoscere la ricchezza di Porto Santo Stefano e Porto Ercole abbracciandone al tempo stesso le singole specificità. Fulcro di tutte le future iniziative di promozione e comunicazione del Comune, dalle campagne turistiche agli eventi locali, con l’ambizione di consolidare l’immagine dell’Argentario, il diamante del Mediterraneo, il Brand si pone al centro di un rilancio turistico strategico, per intercettare nuovi flussi turistici e fidelizzare quelli esistenti mettendo in risalto l’unicità dell’offerta, ma è anche emblema di un preciso impegno per il futuro, nella volontà di investire in una narrazione coerente e moderna, specchio dei valori del territorio e delle sue potenzialità di sviluppo sostenibile.

L’afa non arretra, domani 18 città con "bollino rosso" (Venerdì 20)

Roma, 2 lug. (askanews) – Non si placa l’ondata di afa e caldo asfissiante che sta colpendo l’Italia in questo periodo. E nei prossimi giorni è previsto un nuovo leggero rialzo.

Secondo l’aggiornamento quotidiano del Ministero della Salute del Bollettino sulle ondate di calore, oggi sono 19 le città da “bollino rosso” (Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campopasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona, Viterbo); 2 le città da “bollino arancione” (Pescara e Venezia).

Domani, giovedì 3 luglio, il caldo le città da “bollino rosso” saranno ancora 18 (Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campopasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona, Viterbo); 2 le città da “bollino arancione” (ancora Pescara e Venezia).

Venerdì 4 luglio ci si attende un nuovo rialzo dell’afa: le città con “bollino rosso” salgono infatti a 20 (Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campopasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo); nessuna città con “bollino arancione”.

Il “bollino rosso” (livello 3) indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Il “bollino arancione” (livello 2) indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili.

Formula1 a Silverstone, Vasseur: "Sfruttare gli aggiornamenti"

Roma, 2 lug. (askanews) – La Formula 1 arriva a Silverstone per uno dei weekend più attesi e iconici dell’intero campionato, dodicesimo appuntamento stagionale – siamo quindi al giro di boa – nonché gara di casa di Lewis Hamilton, che su questa pista ha vinto la bellezza di nove volte. Il Gran Premio di Gran Bretagna rappresenta da sempre una tappa speciale per la Formula 1: è infatti qui che il Mondiale ha preso il via, il 13 maggio 1950, ed è sempre qui che la Scuderia Ferrari ha conquistato la sua prima vittoria, nel 1951, con José Froilán González e la 375 F1. Silverstone è considerato unanimemente uno dei templi del motorsport, non solo per il valore storico, ma anche per le caratteristiche tecniche, che lo rendono una delle piste preferite da piloti e appassionati. “Silverstone – le parole del Team Principal della Ferrari Frederic Vasseur – è un circuito molto diverso e uno dei grandi classici del calendario. Gli aggiornamenti introdotti sulla SF-25 a Spielberg hanno sicuramente contribuito al buon risultato ottenuto domenica scorsa, e vogliamo sfruttare questo slancio positivo anche per l’appuntamento che ci attende. Abbiamo visto quanto sia importante curare ogni aspetto del weekend per ottenere una prestazione solida e, come sempre, ci concentreremo su noi stessi con l’obiettivo di mettere insieme un altro fine settimana pulito. Questa è la gara di casa di Lewis e sarà particolarmente motivato a fare bene, anche grazie all’enorme sostegno che riceve sempre qui. Non vedo l’ora di essere in pista insieme a tutta la squadra: l’atmosfera di Silverstone è sempre speciale”.

Calcio, Juventus-David intesa raggiunta, ora Osimhen

Roma, 2 lug. (askanews) – La Juventus accoglierà presto il primo colpo per l’attacco. Nella notte italiana, come scrive Sky Sport, è stata infatti raggiunta l’intesa di massima tra Jonathan David, attaccante canadese svincolato dal Lille e il club bianconero, in contatto ormai costante nelle ultime ore. Restano soltanto alcuni dettagli da definire nelle prossime ore. Ma non è finita qui, perché la Juventus non vuole davvero fermarsi e può puntare a un altro super rinforzo in avanti: quel Victor Osimhen primo obiettivo. Nel caso in cui la trattativa con il nigeriano dovesse diventare complicata, l’alternativa sarebbe Mateo Retegui, il capocannoniere dell’ultima Serie A con l’Atalanta.

La premier Meloni coi vice Salvini e Tajani in Vaticano per l’udienza con Papa Leone

Città del Vaticano, 2 lug. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è giunta in Vaticano per l’udienza con Papa Leone XIV. Si tratta della prima udienza ufficiale dall’elezione del pontefice.

La delegazione del Governo italiano è composta anche dai vice premier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Con loro anche il segretario del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano. Prima di entrare nel Palazzo Apostolico, la delegazione italiana è stata ricevuta nel Cortile di San Damaso.

Alle 12.30 la premier incontrerà il segretario di Stato, mons. Pietro Parolin.

Il Papa: prego perchè la pace possa tornare presto in Ucraina

Città del Vaticano, 2 lug. (askanews) – “Prego che la pace possa tornare presto nella vostra Patria”. Lo ha detto stamane Papa Leone XIV incontrando in Vaticano i vescovi del Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina.

In un breve indirizzo di salutyo ai suoi ospiti, il pontefice ha notato come “certamente nell’attuale contesto storico non è facile parlare di speranza, non è facile trovare parole di consolazione per le famiglie che – ha ricordato – hanno perso i propri cari in questa guerra insensata”.

“Vi sono vicino – ha, quindi, concluso papa Prevost – e tramite voi sono vicino ai fedeli della vostra Chiesa”.

Caldo africano verso il picco: fino a 40°C ma attenzione ai temporali

Milano, 2 lug. (askanews) – La prima parte di luglio sarà caratterizzata da temperature ancora roventi a causa della persistenza dell’anticiclone subtropicale; tuttavia alcune regioni dovranno fare i conti con eventi meteo estremi. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, sottolinea come, con l’aumentare delle temperature, cresca anche l’evaporazione dai nostri mari, la vera energia potenziale di cui si nutrono i sistemi temporaleschi per innescare poi rovinose grandinate e forti colpi di vento.

Da mercoledì 2 luglio e fino al prossimo weekend l’Italia si troverà tra l’incudine e il martello: da una parte abbiamo le fresche e instabili correnti in quota in discesa dal Nord Europa che lambiranno parte delle nostre regioni settentrionali, dall’altra ci sono le roventi masse d’aria di origine sub-tropicale (in arrivo dalle zone interne di Marocco, Algeria e Tunisia) che stazionano sul Mediterraneo ormai da diverse settimane.

Questo caldo intenso, oltre a provocare disagio fisico per le persone, influenza anche la temperatura dei nostri mari, con valori che raggiungono già i 27-28°C su buona parte dei bacini: stiamo parlando di un’anomalia di circa 4/5°C oltre le medie di riferimento.

Ebbene, tutto ciò si traduce in una maggiore energia potenziale in gioco, ovvero in quel carburante necessario per lo sviluppo di fenomeni estremi. Nei prossimi giorni l’ingresso di correnti instabili in quota, pilotate da un ciclone presente tra Regno Unito e Scandinavia, destabilizzerà non poco l’atmosfera provocando temporali violenti su Alpi e Prealpi, in locale sconfinamento sulle vicine pianure.

Sul resto del Paese invece l’anticiclone africano continuerà a dominare la scena con tanto sole e temperature ben oltre le medie climatiche di riferimento: sono previste punte massime fin verso i 36-38°C su pianure del Triveneto, Toscana, Lazio, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Come emerso anche dal nuovo rapporto de iLMeteo.it questo è il nuovo clima del XXI secolo, nel corso della stagione estiva, rispetto al passato, registriamo un aumento costante dei giorni di caldo intenso con temperature di 35-36°C (ed oltre). Non solo, l’altro lato della medaglia, che va sotto il nome di cambiamento climatico, sono le piogge monsoniche con pure il rischio di rovinose grandinate.

Ania, Mattarella: Italia solida ma serve uno sforzo corale sul futuro

Roma, 2 lug. (askanews) – “L’Assemblea annuale dell’Ania si svolge in un momento caratterizzato da forte incertezza in Europa e nel mondo. Conflitti in atto, spinte neo-protezionistiche fanno prevalere elementi di instabilità e questo, naturalmente, oltre a rappresentare minaccia per gli stessi destini dell’umanità, incide sulle prospettive dell’economia e dei mercati, anche in campo assicurativo”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al presidente dell’Ania, l’associazione nazionale tra le imprese assicuratrici.

“L’Italia si trova in una posizione solida, con fondamentali positivi e, tuttavia, è necessario uno sforzo corale sul progetto di futuro del Paese, aumentando la competitività e creando occupazione di qualità per i giovani – sottolinea il Capo dello Stato -. Alle imprese assicuratrici compete un ruolo in questo scenario, per far sì che l’emergere di un clima di rischio non rallenti lo spirito di impresa e non incida sui diritti dei cittadini. Le assicurazioni sono uno dei termometri più sensibili dei trend demografici di un paese e il loro contributo è essenziale per accompagnare mutamenti e obiettivi di sviluppo”.