Francia schiera 7.000 soldati dopo l’uccisione di un insegnante

Milano, 14 ott. (askanews) – La Francia schiera 7.000 soldati dopo l’attacco in una scuola ieri. Un insegnante di francese è stato ucciso davanti a una scuola media di Arras, accoltellato a morte da un giovane già segnalato per radicalizzazione. Altre due persone sono rimaste ferite gravemente.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito l’attacco un atto terroristico di matrice islamica e, dopo l’attacco con coltello, il livello di allerta nel paese è stato elevato ai massimi livelli.

Il sospetto colpevole – di origini cecene – è stato arrestato: è un ex allievo della scuola. Lo spiegamento dei soldati dovrà essere completato entro lunedì sera.

L’attacco è avvenuto ad Arras, nel nord-est della Francia, città dove vivono sia musulmani che ebrei.

La Francia si è svegliata così oggi con un allarme attentato. Almeno otto persone sono state prese in custodia, oltre all’aggressore, due dei suoi fratelli, ha detto una fonte della polizia.

La vittima deceduta, Dominique Bernard, insegnante di francese “è intervenuta per prima e senza dubbio ha salvato lui stesso molte vite umane”, ha sottolineato Macron, invitando i francesi a “stare uniti” di fronte “alla barbarie del terrorismo islamico”.