La guerra ci sospinge indietro in oscure svolte della storia.

 

La Presidente dell’ANPCI, Associazione dei Partigiani Cristiani, ha diramato il comunicato che qui di seguito riportiamo integralmente.

 

 

Mariapia Garavaglia

 

La guerra che sembrava inconcepibile in questo secolo, ci sospinge indietro in oscure svolte della storia.

 

La politica, la diplomazia e la cooperazione mercantile non hanno impedito una aggressione a fini espansionistici.

 

La Resistenza che pose fine alla seconda guerra mondiale aveva anche contributo ad un ordine mondiale di disgelo, ma la Resistenza degli Ucraini sta difendendo per tutti il diritto dei popoli alla propria indipendenza e organizzazione istituzionale senza ingerenze e interferenze.

 

ANPC che condivide l’art. 11 della nostra Costituzione conquistato dal sangue dei Resistenti, richiama alla lettura dell’intero articolo che continua “ L’Italia (…) consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alla limitazione di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni…”.

 

Speravamo potesse essere più breve il martirio dell’Ucraina ma registriamo che la guerra prosegue con la sua ferocia aumentata come dimostrano le stragi documentate.

 

Chiediamo pietà umana anziché ricostruzioni fantasiose e vergognose. La libertà di pensiero e opinione è stata garantita per tutti ma non può significare  una insolente, volgare, vigliacca accusa a chi è oppresso invece che censura dell’aggressore. Almeno evitare di infierire su chi soffre mentre si filosofeggia accoccolato in comode poltrone.

 

Il nostro linguaggio è sì, sì e no, no. L’obiettivo comune deve essere che chiunque, qualsiasi mezzo abbia disposizione,  valorizzi gli strumenti che portino al cessate il fuoco.  Solo non si può chiedere la resa, mentre aiutare la legittima difesa di un popolo comporta assicurare ogni possibile aiuto, comprese le armi.

 

Per saperne di più

https://anpcnazionale.com/2022/04/06/comunicato-stampa-anpc-sulla-guerra/