Mattarella a Brescia: contro gli opposti estremismi ha prevalso lo Stato.

A cinquant’anni dall’attentato che uccise otto persone e ne ferì centodue, il Presidente della Repubblica ha partecipato ieri alla cerimonia pubblica in Piazza della Loggia. Di seguito l’ultima parte del suo discorso.

[… ] Di fronte alla guerra violenta di opposti estremismi – nero e rosso – che – in quella stagione di sangue e di aspri conflitti internazionali – provarono a rovesciare la Repubblica e la sua democrazia, possiamo dire oggi, con certezza, che ha prevalso lo Stato, la Repubblica, il suo popolo, con i suoi autentici, leali servitori.

Una vittoria che è stata di tutti i cittadini italiani, che si sono sempre raccolti, nei momenti più bui, attorno alle istituzioni e che non si sono mai lasciati sedurre dalle insidie della violenza, della lotta armata, dell’eversione. E che mai hanno reclamato l’instaurazione di misure autoritarie per sconfiggere la minaccia terrorista.

Anche oggi, per via di un quadro internazionale caratterizzato da guerra e violenza, respiriamo un’atmosfera di tensione.

Pur nei suoi contorni incerti e frammentari si intravede, nel mondo, il disegno di minare i valori di libertà e democrazia che rappresentano l’unica base salda e concreta della pace e della convivenza internazionale, alimentando tensioni, esasperando conflitti, cercando di alimentare, attraverso notizie false e allarmanti, la sfiducia dei cittadini nelle democratiche istituzioni.

È un tentativo che, oggi, come allora, va respinto. Con fermezza, con coraggio, con fiducia nella forza della democrazia e del diritto.

La nostra Repubblica è stata difesa e rafforzata, negli anni, dai sacrifici di tanti servitori dello Stato, di tanti cittadini onesti e coraggiosi.

Tra questi vi sono le donne e gli uomini che oggi ricordiamo qui, con commozione e riconoscenza: uccise e uccisi da persone miserabili, perché sostenevano e difendevano la democrazia, la libertà, i diritti per tutti.

Al di là delle doverose rievocazioni, il modo per ricordarli degnamente è quello di respingere e isolare i predicatori di odio, gli operatori di mistificazione, i seminatori di discordia. È quello di rivendicare e vivere i principi e i valori su cui si basa la nostra Costituzione. Quello di operare costantemente per l’unità del popolo italiano, per la diffusione della libertà e dei diritti, per un quadro internazionale che assicuri la pace nella giustizia.

L’Italia, oggi, abbraccia Brescia nel comune ricordo dei suoi martiri. Non saranno dimenticati perché il loro ricordo continua a suscitare impegno per la libertà, per la pace, per la democrazia.

 

Per leggere il testo completo del discorso 

https://www.quirinale.it/elementi/112685