Rallenta l’economia cinese, nessun sorpasso sugli Usa.

Secondo una stima del Japan Center for Economic Research nel 2035 il Pil della potenza asiatica crescerà solo dell'1%. La differenza rispetto agli Usa sarà di 10.600 miliardi di dollari.

La crescita della Cina sta rallentando sempre più, tanto che la previsione che il suo Pil possa superare quello degli Stati uniti sarebbe ormai velleitaria. Lo afferma uno studio del Japan Center for Economic Research (JCER), un think tank governativo nipponico, nel suo Nona Previsione economia asiatica a medio termine, che effettua proiezioni di crescita di Pil per 18 paesi e regioni dell`Asia-Pacifico fino al 2035.

La stima è che il Pil reale della Cina possa avere un tasso di crescita nel 2029 inferiore al 3% e dell`1% nel 2035. La differenza nel Pil tra Usa e Cina sarebbe nel 2035 di 10.600 miliardi di dollari, circa il doppio della precedente stima pubblicata nel 2022.

“I problemi del settore immobiliare e le relative preoccupazioni per la crisi finanziaria, i timori che l’amministrazione Xi Jinping del terzo mandato diventi una dittatura, un declino della popolazione oltre le aspettative e vari altri rischi gettano un’ombra sul futuro della Cina, rendendo quasi impossibile la sua ambizione di diventare la più grande economia del mondo”, afferma la stima del JCER.

Il rallentamento della Cina, però, potrebbe non essere indolore per il resto del mondo. Secondo uno degli scenari prospettati da JCER, questa frenata “si diffonderà al resto del mondo sotto forma di commercio stagnante. Supponendo che il volume del commercio globale scenda allo stesso livello del perio dello shock Lehman, i tassi di crescita reali di paesi e regioni diversi dalla Cina saranno inferiori di circa 1 punto percentuale rispetto allo scenario di base”.