Salvini: sì alla precettazione e sanzioni a chi la vìola

Roma, 15 nov. (askanews) – “In caso di violazione, scatteranno le sanzioni previste dalla legge”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in un’intervista a Libero, a proposito dei lavoratori che venerdì 17 novembre, in occasione dello sciopero generale, violeranno il precetto. “Mi dispiace che i leader sindacali per scelta politica mettano a rischio i loro stessi iscritti”, ha aggiunto sottolineando che al ministero, ieri, non si sono presentati né Landini né Bombardieri ma hanno mandato delle rappresentanze. Il ministro c’era, i due leader no”.

“Come ministro consentirò lo sciopero dalle 9 alle 13 di venerdì 17 per tutto il settore trasporti ad eccezione di quello aereo su cui i sindacati avevano già confermato un ripensamento”, ha spiegato. “La mobilità di almeno venti milioni di lavoratori compete a me e al ministero che presiedo. Penso al bene di chi verrebbe privato della sua libertà di lavorare e circolare. Se questo comporta una presa di posizione forte non mi spaventa essere il primo a farlo. Credo sia una decisione di buon senso nell’interesse della maggioranza dei cittadini”, ha aggiunto.

“Il diritto allo sciopero è sacrosanto e le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori non si toccano. Detto questo, come tanti ex sindacalisti di sinistra stanno ricordando in queste ore, esiste anche un diritto al lavoro e alla mobilità della maggioranza degli italiani che deve essere tutelato e garantito”, ha detto ancora.

“La commissione di garanzia, confermando ciò che ho proposto io, non ha detto ai sindacati di non scioperare ma di ridurre le fasce orarie. Un compromesso di buon senso che non lede il diritto allo sciopero e allo stesso tempo non lede quello al lavoro e alla mobilità”, ha spiegato sottolineando di essere “determinato affinché l’Italia non sia ostaggio di una minoranza politicizzata”.