Scienza, risolto il mistero del ‘canto d’amore’ delle grandi balene

Roma, 22 feb. (askanews) – Degli scienziati, scrive la Bbc, hanno scoperto come alcune delle più grandi balene dell’oceano producono i loro inquietanti e complessi “canti d’amore”. Le megattere e altri misticeti hanno sviluppato una “scatola vocale” specializzata che consente loro di cantare sott’acqua. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, ha anche rivelato perché il rumore che produciamo nell’oceano è così dannoso per questi giganti dell’oceano. Il canto delle balene è infatti limitato a una frequenza ristretta che si sovrappone al rumore prodotto dalle navi.

“Il suono è assolutamente cruciale per la loro sopravvivenza, perché è l’unico modo in cui possono ritrovarsi per accoppiarsi nell’oceano”, ha spiegato il professor Coen Elemans, dell’Università della Danimarca meridionale, che ha guidato lo studio.

I misticeti sono un gruppo di 14 specie, tra cui la balena blu, la megattera, la balena destra, la balenottera minore e la balena grigia. Al posto dei denti, gli animali hanno piastre di cosiddetti fanoni, attraverso le quali setacciano enormi bocconi di minuscole creature dall’acqua.

Il modo esatto in cui producono canzoni complesse e spesso inquietanti è rimasto un mistero fino ad ora. Il professor Elemans ha detto che è stato “super-emozionante” averlo capito.

Lui e i suoi colleghi hanno effettuato esperimenti utilizzando la laringe, o “caselle vocali”, che erano state accuratamente rimosse da tre carcasse di balene spiaggiate: una balenottera minore, una megattera e una balenottera boreale. Quindi soffiavano aria attraverso le massicce strutture per produrre il suono.

Negli esseri umani, le nostre voci provengono dalle vibrazioni quando l’aria passa sopra le strutture chiamate corde vocali nella nostra gola. I misticeti, invece, hanno una grande struttura a forma di U con un cuscino di grasso nella parte superiore della laringe. Questa anatomia vocale consente agli animali di cantare riciclando l’aria e impedisce l’inalazione di acqua.

I ricercatori hanno prodotto modelli computerizzati dei suoni e hanno dimostrato che il canto delle balene è limitato a una frequenza ristretta che si sovrappone al rumore prodotto dalle navi da trasporto. “Non possono semplicemente scegliere, ad esempio, di cantare più in alto per evitare il rumore che facciamo nell’oceano”, ha spiegato il professor Elemans.

Il suo studio ha dimostrato come il rumore prodotto dall’uomo potrebbe impedire alle balene di comunicare su lunghe distanze. Questa conoscenza potrebbe essere vitale per la conservazione delle megattere, delle balene blu e di altri giganti del mare in via di estinzione.

La dottoressa Kate Stafford, esperta di comunicazione sulle balene, dell’Oregon State University, ha definito lo studio “rivoluzionario”. “La produzione e la ricezione del suono sono i sensi più importanti per i mammiferi marini, quindi qualsiasi studio che chiarisca come emettono suoni ha il potenziale per far avanzare il campo”, ha detto a BBC News.