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lunedì, 9 Giugno, 2025
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Telefonata Putin-Trump, il Cremlino: impegno per una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina

Roma, 18 mar. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin e quello Usa Donald Trump hanno ribadito, nella loro telefonata odierna, l’impegno “di principio” a una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina. Lo ha affermato oggi il Cremlino.  La conversazione è stata incentrata in particolare sul piano americano per una tregua in Ucraina.

I due leader hanno avuto un “dettagliato, franco scambio di punti di vista” sulla situazione
attorno all’Ucraina. Trump e Putin hanno inoltre deciso di costituire gruppi di esperti per lavorare a una soluzione del conflitto ucraino. Putin, secondo il Cremlino, ha anche espresso “gratitudine” a Trump per il suo desiderio “nobile” di porre termine ai combattimenti e alle perdite di vite umane. Si è detto inoltre pronto a un lavoro complessivo per raggiungere una soluzione in Ucraina.

Russia e Ucraina  procederanno allo scambio di 175 prigionieri di guerra,  ha, inoltre, reso noto il Cremlino al termine del colloquio telefonico fra Donald Trump e Vladimir Putin.

Assassin’s Creed Shadows porta un angolo di Giappone a Milano

Milano, 18 mar. (askanews) – Un angolo di Giappone a Milano per il lancio di Assassin’s Creed Shadows, il nuovo capitolo della saga Ubisoft in uscita in tutto il mondo il 20 marzo.

Per celebrare il 14esimo titolo del franchise, ambientato nel Paese del Sol Levante, andata in scena una cerimonia del t eseguita da una maestra del t della scuola “Omotesenke”, di Milano. Un’arte nata proprio nel periodo Sengoku, il Giappone feudale in cui si muovono i protagonisti del videogame, un samurai (Yasuke) e una assassina (Naoe).

Come i precedenti capitoli, il gioco punta sul grande realismo dell’ambientazione e su una accurata ricostruzione storica, per cui ci si avvalsi della collaborazione di professori giapponesi e non solo e ha permesso di far rivivere quel periodo riproducendone lo stile di vita, le ambientazioni e personaggi storici, come Oda Nobunaga, figura centrale dell’epoca.

Non poteva mancare l’arte dello shodo, la calligrafia che diventa un’opera e un rito, e l’arte della spada, con la katana grande protagonista, simbolo dei combattimenti e dei guerrieri dell’epoca e fra le armi che i giocatori hanno a disposizione per immergersi nell’atmosfera del Giappone del 16esimo secolo.

La condizione di salute del Papa è "di stabilità ma sempre in un quadro complesso"

Città del Vaticano, 18 mar. (askanews) – Ad ormai oltre un mese dal ricovero al Policlinico Gemelli di ROma, la salute di Papa Francesco può definirsi “di stabilità ma sempre in un quadro complesso” che porta gli stessi sanitari a definirsi “prudenti”. Lo precisa la Sala stampa della Santa Sede riferendosi alla nuova giornata di ricovero di Papa Francesco.  Sembrano comunque proseguire i
piccoli miglioramenti nella salute di Papa Francesco. Secondo quanto riferito dalla Sala stampa del Vaticano, in assenza di un bollettino medico dal Gemelli che verrà, invece, reso noto domani
pomeriggio intorno alle 19, nel corso della notte appena trascorsa il Papa non ha fatto uso della ventilazione meccanica che lo aveva aiutato in questi ultimi giorni. Ma ciò, si specifica subito, va inserito in un quadro di “prudenza” perché, si specifica, “non significa che non se ne faccia uso nei giorni prossimi ma certamente che, pian piano, se ne fa meno uso”. Insomma, resta “la grande prudenza da parte dell’equipe medica” che ha in cura il Pontefice dal 14 febbraio scorso per
una polmonite bilaterale. Oggi, intanto, la giornata di Francesco è trascorsa tra le cure farmacologiche e la fisioterapia, respiratoria alternata e quella motoria. Il Papa viene alimentato “con una dieta preparata dai medici per queste situazioni e che comprende anche l’assunzione di cibo solido”. Per quanto riguarda, invece, le possibili dimissioni dall’ospedale, i medici che hanno in cura il pontefice, proseguono a non fare previsioni e men che meno a diffondere possibili date.

Meloni: esercito unico europeo non è all’ordine del giorno. No a maggiore cessione di sovranità all’Ue

Roma, 18 mar. (askanews) – “L’esercito unico europeo non è all’ordine del giorno”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella replica in Senato in merito alle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio Ue, sottolineando però che “sono una patriota e metterò questa nazione in sicurezza, perché, come dice la Costituzione, difendere la patria è un sacro dovere di ogni cittadino”. “Noi – ha poi aggiunto – non siamo d’accordo sulla maggiore cessione di sovranità” all’Unione europea, “noi continuiamo a pensare che l’Europa debba occuparsi di meno materie e di quelle delle quali gli stati nazionali non possono occuparsi da soli”. “Io penso, ma è uno studio che adesso devo ancora fare – ha proseguito la premier -, che se andassimo a fare una verifica ci accorgeremmo che le competenze che ha la Commissione Europea sono maggiori di quelle che ha il Presidente degli Stati Uniti d’America, che ha otto competenze di massima. Allora io penso che più sono le materie che tu cerchi di condividere e più sarà difficile trovare un accordo su tutto, perché gli Stati Nazionali hanno le loro diversità che sono un valore aggiunto nell’Europa di oggi, per cui io penso che l’Unione Europea dovrebbe concentrarsi sulle materie sulle quali l’Unione Europea fa la differenza e lasciare alla competenza degli Stati Nazionali le materie sulle quali gli Stati nazionali possono fare meglio perché sono più prossimi ai cittadini. Si chiama principio di sussidiarietà, è scritto nei trattati e io continuo a credere che sia uno dei principi più importanti scritti nei trattati dell’Unione Europea e anche forse l’unico principio che non è stato mai veramente attuato all’interno dell’Unione Europea”, ha sottolineato Meloni.

Rispondendo al leader di Italia Viva Matteo Renzi, durante le repliche Meloni ha anche chiarito: “La manovra correttiva non è nei radar del governo”.

Purcaro: educazione stradale per i giovani per un futuro pi sicuro

Milano, 18 mar. (askanews) – Nella fase di trasformazione che sta attraversando il settore automotive, l’educazione stradale assume un ruolo ancora pi centrale per la sicurezza e per una mobilit responsabile. Ne convinta Dekra che in occasione dei 10 anni del #ForumAutoMotive, l’appuntamento dedicato ai temi di attualit per il settore, ha illustrato il progetto educativo Safe Secure Sustainable che prender il via il 25 marzo presso l’Istituto superiore Volta di Lodi con l’obiettivo di fornire agli studenti competenze e strumenti per affrontare i temi della sicurezza, dell’innovazione e della sostenibilit nel settore automobilistico.

“Dekra da 100 anni, quest’anno il nostro compleanno, festeggiamo i nostri 100 anni, esiste proprio per migliorare la sicurezza sulle strade, attraverso investimenti in nuova tecnologia, investimenti in nuove competenze. Oggi c’ la frontiera della cyber sicurezza legata al software e intelligenza artificiale. Quindi la nostra una continua ricerca di nuove competenze e tecnologie per migliorare la sicurezza”, ha detto Toni Purcaro, Executive Vice President Dekra Group e Presidente di Dekra Italia.

Centrali per ridurre gli incidenti i sistemi di assistenza alla guida o Adas. “Sono dei sistemi che possono ridurre del 50% l’incidentalit e quindi anche il numero dei morti sulle strade, ma fondamentale da parte del guidatore la conoscenza di come funzionano questi sistemi potrebbe essere interessante inserirli anche per tutto il percorso che si fa nelle scuole guida per conseguire la patente”, ha spiegato Purcaro.

Per la sicurezza dei pi piccoli Dekra ha ideato l’iniziativa Child Caps che quest’anno celebra 20 anni di attivit: protagonisti sono i cappellini rossi con catarifrangente grigio, creati per garantire una migliore visibilit dei bambini in strada.

M.O., Conte: Ue si limita a chiedere "moderazione", incomprensibile

Roma, 18 mar. (askanews) – “Netanyahu rafforza la sua coalizione di governo con il ritorno del partito di estrema destra di Ben-Gvir e lo fa sulla pelle dei palestinesi, grazie al vergognoso blitz che ha segnato la ripresa delle operazioni dell’esercito israeliano di sistematico sterminio della popolazione. Oltre 400 morti, tante donne e bambini innocenti. E l’Europa che fa? Invita Netanyahu alla ‘moderazione’. Questa Europa è incomprensibile”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Conte, leader del M5S.

“Cosa vuol dire – aggiunge l’ex premier – moderazione? Diluire le uccisioni in più giorni e non arrivare a provocarne oltre 400 in un solo giorno? Chiudere i rifornimenti umanitari solo a giorni alterni? Servono azioni, come quelle che mancano da troppo tempo: embargo sulle armi e sanzioni a Israele”, conclude Conte.

In arrivo "Libertà negli occhi" il nuovo album di Niccolò Fabi

Milano, 18 mar. (askanews) – Venerdì 16 maggio esce “Libertà negli occhi” il nuovo album di inediti di Niccolò Fabi, in uscita per BMG. Decimo album di inediti della carriera del cantautore, “Libertà negli occhi” sarà disponibile negli store fisici e online in due esclusive versioni, entrambe in edizione limitata e numerata; la versione in formato vinile e la versione in formato CD, quest’ultima accompagnata da un libretto di 56 pagine, conteranno oltre ai testi delle canzoni, uno scritto inedito a firma del cantautore e una serie di fotografie che raccontano e trasportano nell’atmosfera intima della baita in cui il disco è stato registrato e prodotto.

Chiunque acquisterà il disco in formato fisico – CD o VINILE – avrà la possibilità tramite QrCode di scaricare la versione digitale dell’album, che sarà disponibile su tutte le piattaforme streaming solo a partire dal 13 giugno.

Da oggi, martedì 18 marzo, è disponibile il pre-order dell’album al seguente link: https://NiccoloFabi.lnk.to/libertanegliocchiPR

Il nuovo album di Niccolò Fabi si compone di 9 nuove canzoni, scritte tra Roma e il Lago dei Caprioli di Pellizzano (TN). Da sempre molto legato al Trentino Alto Adige e alle sue montagne, Niccolò ha scelto il Lago dei Caprioli (località Fazzon, val di Sole) come luogo in cui vestire le sue canzoni e giocare a sperimentare insieme ai 6 compagni di viaggio che ha voluto al suo fianco per la realizzazione di questo nuovo progetto: Roberto Angelini, cantautore e suo ventennale compagno di musica; il cantautore Alberto Bianco e il batterista Filippo Cornaglia, con cui condivide il palco e collabora da quasi 10 anni; Emma Nolde, nuova perla del cantautorato italiano; Cesare Augusto Giorgini, cantautore e producer conosciuto grazie all’esperienza presso Officina delle Arti Pierpaolo Pasolini; e Riccardo Parravicini, sound engineer a cui si accompagna da più di 15 anni.

Tutti insieme, lontani dalla frenesia, dai doveri e le responsabilità del quotidiano, «con il desiderio unico di fotografare un momento di felicità, un momento in cui la libertà si cristallizza in un tempo presente, puro e senza scelte, come quello dei bambini».

“Libertà negli occhi” è il risultato di una vera e propria residenza artistica. Un modo antico, ma abbastanza inusuale di questi tempi, di pensare alla creazione di un disco; trascorrendo 10 giorni in un luogo sperduto tra le montagne, di fronte ad un lago ghiacciato circondato dalla neve, e trasformando un grande sala, tutta in legno con una vetrata immensa, in uno studio di registrazione con un universo di strumenti con cui sperimentare e divertirsi creando e suonando insieme.

«Libertà è anche un modo di guardare le cose e indirizzare la propria esistenza. Parafrasando quello che pensano i motociclisti prima di entrare in curva, la vita va dove va il tuo sguardo».

Qui la tracklist di “Libertà negli occhi”: Alba, L’amore capita, Acqua che scorre, Nessuna battaglia, Casa di gemma, Chi mi conosce meglio di te, Custodi del fuoco, Libertà negli occhi e Al cuore gentile.

Ad ottobre Niccolò Fabi presenterà i brani del nuovo album e le canzoni del suo repertorio nella tournée teatrale “Libertà negli occhi Tour 2025”.

Auto, Duse: target 1 mln veicoli lontano, manca roadmap chiara

Milano, 18 mar. (askanews) – “Chiaramente il milione di veicoli una soglia psicologica rilevante. L’Italia a gennaio ha prodotto qualche decina di migliaia di veicoli (10.800, -63,4% a/a), quindi siamo anche su base annua molto lontani, molto lontani”. Lo ha detto a margine del #ForumAutoMotive Dario Duse, responsabile Emea del team Automotive e country leader di AlixPartners che ha partecipato ai lavori del Tavolo Sviluppo Automotive del Mimit.

“Nel frattempo – ha continuato – abbiamo dei Paesi, diciamo cugini, vicini, tipo la Spagna, che invece gi oltre 2,3 milioni in termini di produzione di veicoli. Quindi la strada, l’obiettivo, secondo me giusto. La cosa che mancata e che manca, ancora oggi, una chiara roadmap per raggiungere l’obiettivo. E, secondo me, meglio avere una roadmap con un obiettivo magari anche inferiore al milione, piuttosto che continuare ad andare avanti nel cercare un milione di veicoli senza avere un’idea esattamente di come riuscire ad arrivarci”.

Rai israeliani a Gaza, l’Ue "deplora l’interruzione del cessate il fuoco e le morti di civili"

Roma, 18 mar. (askanews) – L’Unione europea “deplora l’interruzione del cessate il fuoco a Gaza e le morti di civili, compresi i bambini, a seguito dei raid aerei israeliani”. Lo si legge in un comunicato congiunto dell’Alta rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas e la commissaria per il Mediterraneo Dubravka Suica.

“L’Ue chiede a Israele di porre fine alle operazioni militari e ribadisce la richiesta ad Hamas di rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi. Sollecita Israele a esercitare moderazione e a riprendere l’ingresso ininterrotto degli aiuti umanitari e dell’elettricità a Gaza”, si legge nella dichiarazione.

“Chiediamo a tutte le parti di rispettare i propri obblighi in base al diritto internazionale umanitario. L’Ue ritiene che la ripresa dei negoziati sia l’unica via d’uscita. Palestinesi e israeliani hanno sofferto immensamente nell’ultimo anno e mezzo. E’ tempo di rompere il ciclo della violenza. La stabilità è una condizione indispensabile per una rapida ricostruzione”, hanno detto ancora le due componenti dell’esecutivo europeo.

“Il punto di passaggio di Rafah – hanno continuato ancora – è chiuso fino a nuovo avviso. Nella situazione attuale, la missione EUBAM Rafah dell’Uw non sta schierando personale al punto di passaggio, ma rimane nella regione in attesa di ulteriori sviluppi.”

Rai israeliani a Gaza, l’Ue "deplora l’interruzione del cessate il fuoco e le morti di civili"

Roma, 18 mar. (askanews) – L’Unione europea “deplora l’interruzione del cessate il fuoco a Gaza e le morti di civili, compresi i bambini, a seguito dei raid aerei israeliani”. Lo si legge in un comunicato congiunto dell’Alta rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas e la commissaria per il Mediterraneo Dubravka Suica.

“L’Ue chiede a Israele di porre fine alle operazioni militari e ribadisce la richiesta ad Hamas di rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi. Sollecita Israele a esercitare moderazione e a riprendere l’ingresso ininterrotto degli aiuti umanitari e dell’elettricità a Gaza”, si legge nella dichiarazione.

“Chiediamo a tutte le parti di rispettare i propri obblighi in base al diritto internazionale umanitario. L’Ue ritiene che la ripresa dei negoziati sia l’unica via d’uscita. Palestinesi e israeliani hanno sofferto immensamente nell’ultimo anno e mezzo. E’ tempo di rompere il ciclo della violenza. La stabilità è una condizione indispensabile per una rapida ricostruzione”, hanno detto ancora le due componenti dell’esecutivo europeo.

“Il punto di passaggio di Rafah – hanno continuato ancora – è chiuso fino a nuovo avviso. Nella situazione attuale, la missione EUBAM Rafah dell’Uw non sta schierando personale al punto di passaggio, ma rimane nella regione in attesa di ulteriori sviluppi.”

Arte, una micro-moneta per omaggiare il genio di Bernini

Roma, 18 mar. (askanews) – Uno dei capolavori più maestosi del Barocco nella moneta più piccola della Collezione italiana Numismatica 2025. La micro-moneta dedicata alla Fontana dei Quattro Fiumi, emessa oggi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stata realizzata dall’artista-incisore Uliana Pernazza.

Sul dritto della moneta si apprezza al centro un particolare della fontana con le sculture del Danubio a sinistra e del Gange a destra, separati dall’obelisco. In giro il motivo geometrico che adorna il bordo della vasca esterna. La fontana, realizzata tra il 1648 ed il 1651 da un gruppo di artisti e maestranze guidate da Gian Lorenzo Bernini, fonde l’architettura e la scultura. Sul rovescio della moneta si possono ammirare al centro il particolare di due dei quattro fiumi: la statua del Nilo e la statua del Rio de la Plata, separati dall’obelisco.

Il conio fa parte della serie “Fontane d’Italia” caratterizzata da micro-monete d’oro (dal diametro di 13,85 mm), inaugurata nel 2022 con la rappresentazione di una delle fontane più conosciute in tutto il mondo: la Fontana di Trevi. Nel 2023 e nel 2024, sono state raffigurate la Fontana di Diana e Atteone nella Reggia di Caserta e la Fontana Pretoria di Palermo.

DESCRIZIONE TECNICA

Sul dritto della moneta: Al centro è rappresentato un particolare della fontana con le sculture del Danubio a sinistra e del Gange a destra, separati dall’obelisco. In giro, la scritta “REPUBBLICA ITALIANA” è divisa da un particolare del motivo geometrico che adorna il bordo della vasca esterna. In esergo, la firma dell’autore “U.PERNAZZA”.

Sul rovescio della moneta: Riprodotto al centro il particolare di due dei quattro fiumi ovvero, a sinistra la statua del Nilo ed a destra la statua del Rio de la Plata, separati dall’obelisco. Nel giro, in alto la scritta “FONTANA DEI QUATTRO FIUMI” è separata da un pallino dalla scritta “ROMA”. In basso al centro, il valore nominale “10 EURO”, a sinistra l’anno di emissione “2025” mentre a destra “R” identificativo della Zecca di Roma.

Auto, Duse: produzione per Difesa sarebbe marginale, tempi lunghi

Milano, 18 mar. (askanews) – La riconversione dell’industria automotive a produzioni per la Difesa “potrebbe essere una delle leve, probabilmente per una quota molto marginale dell’industria e della base dei fornitori, perch a meno di caratteristiche di componenti specifici per la Difesa in generale, l’industria dell’auto un’industria con livelli di volumi e una scala notevolmente superiore. E la Difesa ha anche delle caratteristiche specifiche di omologazione che sono lunghe e onerose da portare avanti”. Lo ha detto Dario Duse, responsabile Emea del team Automotive e country leader di AlixPartners, a margine del #ForumAutoMotive.

“Quindi s un’opportunit, probabilmente non l’opportunit, nel senso che una delle opportunit. Bisogna andare avanti a perseguire anche le altre, e, comunque, i tempi normalmente sarebbero medio lunghi. E’ preoccupante il fatto che le riconversioni in maniera molto accelerata si facciano in periodi di guerra. Speriamo che questo non sia il caso”, ha concluso Duse.

Zelensky: l’Europa sia al tavolo trattative. Yermak: non riconosceremo territori occupati come russi

Roma, 18 mar. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato in Finlandia, dove domani terrà una visita di stato, incontrando i leader del paese. Lo ha comunicato lui stesso su X.

Zelensky ha dichiarato che i colloqui tratteranno il sostegno alla difesa, gli investimenti nella produzione di armamenti ucraini, l’integrazione europea e le possibili lezioni che l’Ucraina potrebbe trarre dall’esperienza finlandese in materia di protezione civile.

Ha inoltre ribadito il suo appello per il “rafforzamento delle sanzioni contro la Russia e il coordinamento degli sforzi per una conclusione dignitosa della guerra”. “L’Europa deve essere presente al tavolo delle trattative, e tutto ciò che riguarda la sicurezza europea deve essere deciso insieme all’Europa”, ha affermato Zelensky nel suo posto.

Intanto, prima dell’inizio del colloquio telefonico fra i presidenti di Stati Uniti e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin, il capo di gabinetto della presidenza ucraina, Andriy Yermak, scriveva su Telegram: “L’Ucraina non discuterà di uno status neutrale o di una riduzione del numero delle nostre forze armate. Non riconosceremo mai alcun territorio temporaneamente occupato come russo”.

(foto profilo X Volodymyr Zelensky)

Musica, Zecca di Stato: ancora un sold out per Pino Daniele

Roma, 18 mar. (askanews) – Una medaglia d’argento per festeggiare i 70 anni di Pino Daniele a 10 anni dalla sua prematura scomparsa. L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato celebra così il cantautore napoletano e in occasione dell’evento “Je sto vicino a te Forever”, organizzato a Napoli domani 19 marzo, e presenta la prima medaglia mai coniata a forma di plettro. E ancora prima dell’evento ufficiale, la prima medaglia-plettro veleggia già verso il sold out: i primi 2 mila pezzi previsti dall’Istituto sono infatti stati presi d’assalto dagli appassionati di tutta Italia.

Sul lato dritto gli studenti della Scuola dell’Arte e della Medaglia, eccellenza italiana nota in tutto il mondo, hanno realizzato un’immagine di Pino Daniele, scattata dal fotografo Alessandro D’Urso durante un concerto del musicista. Sullo sfondo il blu del cielo e del mare di Napoli, che rimanda anche al Blues, il genere musicale che Daniele ha rinnovato e reso famoso anche in Italia. Voltando la medaglia, sul rovescio risalta la chitarra Paradise Blue, prodotta appositamente per il cantautore partenopeo. Lo strumento viene attraversato dalle prime note sul pentagramma di “Napule è”, una delle canzoni più popolari e amate di Pino Daniele. In risalto anche i due numeri di questa celebrazione: il 10, gli anni trascorsi dalla sua scomparsa e il 70: gli anni che l’artista avrebbe compiuto proprio domani, 19 marzo 2025.

DESCRIZIONE TECNICA Sul dritto: Il volto dell’artista, catturato dal fotografo Alessandro D’Urso, con lo sfondo colorato di blu e la firma del cantautore.

Sul rovescio: Il pentagramma del brano “Napule è”. Al centro le due date: il 10, gli anni trascorsi dalla scomparsa, e il 70, età che il cantautore avrebbe oggi. A chiudere il cerchio la chitarra, la Paradise Blue.

Insolvenze aziendali, Allianz Trade prevede aumenti nel 2025 e 2026

Milano, 18 mar. (askanews) – Le insolvenze aziendali globali continueranno a crescere nei prossimi due anni. Dopo un aumento del +10% nel 2024, si prevede un ulteriore incremento del +6% nel 2025 e del +3% nel 2026. Secondo una analisi di Allianz Trade, il leader mondiale nell’assicurazione del credito commerciale, questi dati porterebbero a cinque gli anni consecutivi di crescita delle insolvenze (2022-2026). Il rischio di un ritardo nella riduzione dei tassi di interesse, il prolungato clima di incertezza e la debole ripresa della domanda, sono tre fattori che spiegano questa crescita.

In Italia la ripresa delle insolvenze aziendali aumentata significativamente nella seconda met del 2024, registrando uno dei maggiori incrementi – a livello globale – ovvero +45%, rispetto al +9% del 2023.

La persistente debolezza della crescita economica – prevista per il 2025 e il 2026 – e un sostegno limitato dalla politica monetaria, contribuiranno al rialzo nel prossimo periodo, che potrebbe portare, secondo quanto previsto dallo studio di Allianz Trade, a 14.000 i casi nel 2025 (+17%) e a 14.300 quelli nel 2026 (+2%).

Gli aumenti delle insolvenze aziendali globali potrebbero avere un impatto significativo anche sull’occupazione: secondo Allianz Trade, nel 2025 questa situazione metter a rischio direttamente 2,3 milioni di posti di lavoro (+120.000 rispetto al 2024), con un aumento pi contenuto nel 2026 (+30.000).

Il rischio di tassi di interesse elevati e una possibile guerra commerciale potrebbero infine aggravare ulteriormente le insolvenze globali. Secondo Allianz Trade l’espansione del credito pu aiutare a ridurre le insolvenze aziendali fornendo alle imprese la liquidit necessaria per gestire gli obblighi di debito, sostenere le operazioni e investire nella crescita.

Il Coreano conquista l’Italia: dal K-pop alle aule scolastiche

Roma, 18 Mar. – La Corea del Sud sta conquistando un posto di rilievo nella cultura italiana, trasformandosi da fenomeno di nicchia a un vero e proprio punto di riferimento per giovani e adulti.

Il mondo della musica testimonia l’ascesa della Corea del Sud nel panorama culturale italiano: quest’anno due dei pi grandi gruppi K-pop, le BlackPink e gli Stray Kids, si esibiranno nel nostro Paese. Lo scorso anno, gli Stray Kids hanno richiamato oltre 66.000 spettatori, un pubblico alla pari di quello dei Coldplay a Roma nello stesso periodo.

Il successo dei contenuti coreani si riflette anche nel settore dell’intrattenimento digitale: secondo Netflix, le serie TV coreane dominano le classifiche della piattaforma, grazie soprattutto all’enorme impatto globale di Squid Game, che ha alimentato l’interesse per la cinematografia e la cultura coreana.

Ma la Corea del Sud in Italia non solo un fenomeno pop: l’istruzione e il mondo del lavoro stanno rapidamente riconoscendo l’importanza della lingua coreana. Lo scorso anno, l’Istituto Giovanni Falcone di Bergamo diventato il primo istituto superiore in Italia a introdurre il curriculum di lingua e letteratura coreana fin dal primo anno. Nel frattempo, secondo una classifica di Preply, il coreano tra le lingue pi pagate in Italia, evidenziando come stia diventando un asset prezioso per il futuro lavorativo.

In questo contesto si distingue coreanoconjasmine, il pi importante brand italiano per l’insegnamento del coreano, parte dell’azienda LangUnity. Fondato da Jasmine Carrara e il suo socio Robert Sava, il progetto nato come un’iniziativa digitale per poi evolversi in un’azienda strutturata che offre percorsi didattici personalizzati.

Negli ultimi due anni, LangUnity ha supportato nella propria formazione oltre 1.000 studenti italiani in tutto il mondo, grazie a un metodo innovativo che unisce percorsi individuali su misura e un approccio pratico e coinvolgente. L’obiettivo chiaro: rendere il coreano accessibile a tutti, dai principianti ai professionisti che vogliono ampliare le loro opportunit di carriera.

Ci che rende coreanoconjasmine un progetto unico l’incredibile eterogeneit dei suoi studenti: si va dai bambini di 9 anni fino a donne di 77 anni, passando per chi impara per pura passione, chi desidera organizzare al meglio il proprio viaggio in Corea e chi necessita della lingua per motivi professionali.

Tra i lavoratori che scelgono di studiare con LangUnity, figurano professionisti dell’editoria, della moda, della crittografia, del commercio internazionale, dell’import-export e di numerosi altri settori, a dimostrazione di come il coreano sia una risorsa sempre pi richiesta in diversi ambiti lavorativi.

A conferma dell’eccellenza del progetto, il 12 febbraio 2025, LangUnity ha ottenuto un prestigioso riconoscimento, diventando la prima scuola di coreano online accreditata dalla Commissione Europea. Questo traguardo non solo certifica la qualit dell’offerta formativa, ma segna un passo storico per l’insegnamento della lingua coreana in Italia.

La crescita della cultura coreana in Italia appena iniziata

L’interesse per la Corea del Sud in Italia in continua espansione. Sempre pi persone si avvicinano non solo al K-pop e ai K-drama, ma anche alla lingua e alla cultura del Paese del Calmo Mattino.

Grazie a progetti pionieristici come coreanoconjasmine, imparare il coreano non mai stato cos accessibile. Con un’offerta formativa di alto livello, una metodologia innovativa e un riconoscimento ufficiale a livello europeo, LangUnity sta contribuendo a costruire un ponte solido tra l’Italia e la Corea del Sud.

E con una domanda di professionisti con competenze linguistiche in crescita, oggi studiare coreano non solo una passione, ma una scelta strategica per il futuro.

Tennis, Sinner riparte: dopo Roma sarà Amburgo

Roma, 18 mar. (askanews) – Jannik Sinner aggiunge un appuntamento alla sua programmazione. Come annunciato sui social del torneo, infatti, il tennista azzurro parteciperà all’ATP 500 di Amburgo nella settimana di stop tra il Masters 1000 di Roma (evento in cui tornerà in campo dopo i tre mesi di squalifica per le vicende legate al caso Clostebol) e il Roland Garros. Il torneo ci sarà dal 17 al 24 maggio. Nessuna interruzione dunque per Jannik che vuole avere sempre più partite nelle gambe. “Sono emozionato di fare il mio debutto all’Hamburg Open, un torneo con grande storia nel nostro sport”, ha detto Sinner in una dichiarazione del torneo. Il direttore del torneo Enric Molina Mur ha definito la partecipazione di Sinner “un grande valore aggiunto per il nostro torneo e un momento storico”.

Difesa Ue, Meloni: Italia non distoglierà un euro da fondi Coesione

Roma, 18 mar. (askanews) – “L’Italia non intende distogliere un solo euro dai fondi della coesione” per il piano di ReArm Europe. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni in Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.

“Un altro punto che mi interessa chiarire – ha osservato Meloni – riguarda l’entità finanziaria del Piano. La presidente Von der Leyen ha indicato in 800 miliardi di euro la sua dimensione complessiva. Credo che sia molto utile precisare, a beneficio del Parlamento e ancor più dei cittadini che ci ascoltano, che questi 800 miliardi di euro non sono né risorse che vengono tolte da altri capitoli di spesa né risorse aggiuntive europee”.

“Sul primo punto, anzi, voglio ricordare che l’Italia – ha spiegato – si è opposta con fermezza alla possibilità che una quota dei fondi di coesione, risorse per noi fondamentali, venisse automaticamente spostata sulla difesa. È una battaglia che abbiamo vinto. Rimane la possibilità per gli stati membri di utilizzare volontariamente una quota dei fondi di coesione e approfitto per annunciare che l’Italia non intende distogliere un solo euro dalle risorse della coesione. Spero che almeno su questo possiamo trovarci tutti d’accordo”.

Crediti incagliati e responsabilit degli amministratori

Roma, 18 Mar. – Il peso dei crediti incagliati nei bilanci aziendali rappresenta un rischio finanziario e legale per gli amministratori, che possono rispondere in sede civile e penale per la mancata gestione tempestiva. Settori come edilizia e automotive sono particolarmente esposti, con crediti deteriorati che compromettono la stabilit aziendale. Secondo Ciro D’Aniello, CEO di Cosmos, il tema pi attuale che mai: “Troppi crediti deteriorati possono compromettere la solidit finanziaria dell’impresa e la posizione personale dell’amministratore. Il Codice della Crisi d’Impresa impone il monitoraggio costante della situazione finanziaria e la segnalazione tempestiva agli OCRI in caso di crisi conclamata.”

Gestire in modo efficace il credito oggi una priorit per garantire liquidit, solidit finanziaria e trasparenza nei bilanci. Una strategia preventiva nella gestione dei crediti deteriorati consente di evitare problemi legali, ottimizzare la posizione fiscale e mantenere la fiducia degli stakeholder. Dal punto di vista fiscale, la normativa vigente (TUIR) offre opportunit di deduzione per le imprese che adottano un approccio strutturato alla gestione del credito, tra cui svalutazione crediti deducibile (art. 106 TUIR), stralcio e perdita su crediti (art. 101 TUIR) e recupero IVA su crediti inesigibili (art. 26 DPR 633/1972).

Affidarsi a societ specializzate nel recupero crediti offre vantaggi concreti: miglioramento del cash flow, ottimizzazione fiscale e del bilancio, riduzione del rischio legale, tutela dei rapporti commerciali e focus sul core business. Per garantire una gestione conforme alla normativa, Cosmos offre un servizio specializzato per assicurare la conformit al D.Lgs. 231/2001, che disciplina la responsabilit amministrativa delle societ. “Se non si provvede a una tempestiva azione di recupero attraverso un soggetto esterno autorizzato, si rischia di alterare la rappresentazione finanziaria dell’azienda, con conseguenze anche penali per l’amministratore”, avverte D’Aniello. Cosmos, autorizzata con licenza TULPS, abilitata a svolgere attivit di indagine, tutela, recupero e gestione dei crediti, contribuendo all’ottimizzazione della politica del credito e alla gestione del flusso di cassa. “Grazie alla nostra autorizzazione, possiamo effettuare accertamenti patrimoniali e finanziari dettagliati sui debitori, garantendo la tutela del patrimonio aziendale e la continuit finanziaria”, afferma D’Aniello.

Quando la prevenzione non basta, intervenire rapidamente sui crediti incagliati fondamentale per preservare il cash flow e garantire la continuit aziendale. Un recupero crediti efficace migliora il rating aziendale, facilitando l’accesso a nuovi finanziamenti e mantenendo un rapporto di fiducia con banche e investitori. “Il nostro intervento spesso determinante per garantire nuove opportunit di crescita alle aziende”, sottolinea D’Aniello. La gestione dei crediti incagliati deve essere una priorit strategica per ogni amministratore. Affidarsi a esperti del settore consente di ridurre i rischi legali, migliorare i bilanci e proteggere i crediti, garantendo stabilit finanziaria – conclude D’Aniello – sia in termini economici che di responsabilit personale.”

Mostre, a Roma "Zefiro, vento di primavera" di Barbara Dall’Angelo

Roma, 18 mar. (askanews) – Dal 3 aprile al 16 giugno, il ristorante capitolino Il Margutta Veggy Food and Art ospiterà la nuova mostra fotografica di Barbara Dall’Angelo, “Zefiro, vento di primavera”, curata e organizzata da Tina Vannini. Un’esposizione di 25 scatti che celebra il risveglio della natura con immagini capaci di trasmettere poesia e armonia attraverso la fotografia.

Le opere esposte della fotografa naturalistica di fama internazionale rappresentano un viaggio emozionale che attraversa paesaggi incontaminati e dettagli minuziosi della natura, cogliendo il mutare delle stagioni e la danza della luce sugli elementi. Dai “Fiori di campo”, con le loro delicate trasformazioni cromatiche, agli “Alberi danzanti”, iconiche mangrovie indonesiane che le hanno valso il primo premio assoluto ad Asferico 2024 e il coinvolgimento in un prestigioso progetto internazionale in onore di Jane Goodall.

La ricerca artistica di Barbara Dall’Angelo si distingue per la sua capacità di trasformare la fotografia in una vera e propria pittura luminosa, rendendo ogni scatto un’opera intrisa di significato estetico ed etico. In mostra scenari che spaziano dall’Italia – con le sue foreste dolomitiche e la costa tirrenica – fino alle terre della Camargue e dell’Andalusia. Non mancano suggestive ambientazioni naturali dal resto del mondo, come le acque impetuose delle cascate di Iguacu in Brasile, la foresta di allori, Patrimonio dell’Umanità, a Madera in Portogallo e la magia selvaggia della Louisiana.

“Questa mostra rappresenta un dialogo profondo tra arte e natura, tra sensibilità estetica e rispetto per l’ambiente – ha dichiarato Tina Vannini, curatrice della mostra – Barbara Dall’Angelo possiede la straordinaria capacità di restituire il senso del sublime attraverso la fotografia, trasformando paesaggi e dettagli naturali in visioni evocative che parlano all’anima. Ogni suo scatto è un invito a rallentare, a osservare con attenzione e a riscoprire la bellezza autentica che ci circonda, troppo spesso ignorata nella frenesia quotidiana. Con ‘Zefiro, vento di primavera’ vogliamo offrire ai visitatori non solo un percorso visivo, ma un’esperienza di connessione profonda con la natura, un momento di contemplazione e riflessione che può ispirare un nuovo modo di guardare il mondo”.

“La natura è un racconto senza fine, fatto di luce, vento e silenzi che parlano a chi sa ascoltare – ha spiegato Barbara Dall’Angelo – con questa mostra desidero offrire non solo una visione, ma un’esperienza: un invito a immergersi nella bellezza selvaggia del mondo e a riscoprirne l’armonia. La fotografia, per me, è il linguaggio con cui traduco l’emozione di uno sguardo, il battito di un attimo irripetibile”. to tra l’uomo e il pianeta.”

Barbara Dall’Angelo ha collaborato con testate come National Geographic Italia. Le sue immagini sono state esposte in gallerie e musei di tutta Europa e hanno ricevuto riconoscimenti nei più prestigiosi concorsi fotografici.

Ue, Meloni: ingenuo o folle dividere l’Europa dagli Usa

Roma, 18 mar. (askanews) – “Intendiamo continuare a insistere su quello che per noi non è solo un pilastro culturale e di civiltà ma un banale dato di realtà: non è possibile costruire garanzie di sicurezza dividendo l’Europa dagli Stati Uniti. È giusto che l’Europa si attrezzi per fare la propria parte, ma sarebbe nella migliore delle ipotesi ingenuo, nella peggiore folle, pensare che possa fare da sola senza la cornice euroatlantica che per 75 anni ha garantito la sicurezza dell’Europa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle sue comunicazioni in aula al Senato in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo.

Ucraina, Meloni: siamo a fianco Kiev, maggioranza su stessa linea

Roma, 18 mar. (askanews) – “Il sostegno al popolo ucraino non è mai stato in discussione”, “lo facemmo senza tentennamenti” quando scoppiò la guerra “e a distanza di oltre tre anni quella scelta è rimasta immutata, non solo per Fratelli d’Italia, ma per l’intera coalizione di governo, questo impegno lo rivendichiamo davanti al mondo, siamo una nazione che rispetta i propri impegni internazionali e proprio per questo il suo parere conta”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni in Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.

Dazi, Meloni: no rappresaglie, guerra non avvantaggia nessuno

Roma, 18 mar. (askanews) – Sul tema dei dazi “il quadro è complesso e in costante evoluzione, tenuto conto che gli Stati Uniti hanno attivato misure simili anche nei confronti di altre Nazioni”, “ma io sono convinta che si debba continuare a lavorare, con concretezza e pragmatismo, per trovare un possibile terreno d’intesa e scongiurare una ‘guerra commerciale’ che non avvantaggerebbe nessuno, né gli Stati Uniti né l’Europa. E credo che non sia saggio cadere nella tentazione delle rappresaglie che diventano un circolo vizioso nel quale tutti perdono”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle sue comunicazioni nell’aula del Senato in vista del Consiglio Ue del 20 e 21 marzo.

“Se è vero che i dazi imposti sulle merci extra Ue possono teoricamente favorire la produzione interna – ha proseguito la premier -, in un contesto fortemente interconnesso come quello delle economie europea e statunitense, il quadro si complica. I dazi possono facilmente tradursi in inflazione indotta, con la conseguente riduzione del potere d’acquisto delle famiglie e il successivo innalzamento dei tassi da parte della Bce per contrastare il fenomeno inflattivo, come abbiamo già visto. Risultato: inflazione e stretta monetaria che frena la crescita economica. Non sono certa, insomma, che sia necessariamente un buon affare rispondere ai dazi con altri dazi. Per questo, credo che le energie dell’Italia debbano essere spese alla ricerca di soluzioni di buon senso tra Stati Uniti ed Europa”.

Ue, Meloni: è un momento complesso, Consiglio europeo decisivo

Roma, 18 mar. (askanews) – “Siamo alla vigilia di un Consiglio europeo che cade in un momento estremamente complesso per le dinamiche globali e allo stesso tempo decisivo per il destino dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo. “La mia speranza – ha aggiunto Meloni – è che questo dibattito ci trovi tutti consapevoli del tempo grave che stiamo
attraversando e che, pur nel rispetto delle posizioni, si possa ragionare insieme per prendere le scelte migliori per la nostra nazione, con il senso di realtà e responsabilità che si deve a questo momento”.

“La competitività – ha poi proseguito la presidente del Consiglio – può essere considerato un concetto astratto ma vuol dire la possibilità per i nostri figli di trovare lavori qualificati e ben remunerati senza dover lasciare la propria nazione. Competitività vuol dire
per gli Stati nazionali poter offrire servizi sociali adeguati e sempre migliori ai cittadini. Competitività significa, allargando la prospettiva, disporre dei mezzi e delle risorse necessarie non
solo a non dipendere da altri, ma anche a poter difendere i nostri valori e la nostra visione a livello internazionale”.

Sulla questione dei dazi “sono personalmente convinta che si debba usare concretezza e pragmatismo per cercare un possibile terreno di intesa” ed evitare una guerra “che non servirebbe a nessuno né agli Usa né all’Europa. Non sarebbe saggio cadere nella tentazione di rappresaglie che diventano circolo vizioso” e “in cui tutti perdono”, ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia
Meloni, durante le comunicazioni in Senato in vista del prossimo Consiglio europeo. “Non sono certa che sia buon affare rispondere a dazi con altri dazi, spenderemo le energie dell’Italia per soluzioni di buon senso guidate più che dall’istinto dalla logica di reciproco rispetto”, ha aggiunto. La premier ha affrontato anche il tema migranti, sottolineando in particolare la nuova direzione presa dal governo: “Non dimentico, ovviamente, il nostro impegno sulle soluzioni innovative. Tra queste c`è, in prima battuta, il Protocollo Italia-Albania, che il Governo è determinato a portare avanti, anche alla luce dell`interesse e del sostegno mostrato da sempre più nazioni europee. Anche qui, al di là della propaganda, è chiaro a tutti che se nella nuova proposta di Regolamento si propone di creare centri per i rimpatri in Paesi terzi, è grazie al coraggio dell`Italia che anche su questo ha fatto da apripista”. Meloni è poi intervenuta sulle questioni internazionali più difficili sul campo, Medio Oriente, Ucraina e rapporti con la Russia. In primo luogo la premier ha commentato i nuovi raid israeliani: “Seguiamo con grande preoccupazione la notizia della ripresa dei combattimenti a Gaza che mette a repentaglio gli obiettivi ai quali tutti lavoriamo, il rilascio degli ostaggi, di tutti gli ostaggi, e una fine permanente dell’ostilità così come il ripristino di una piena assistenza umanitaria nella Striscia. E voglio riportare a questo Parlamento la gratitudine espressa ieri da Re Abdullah II di Giordania per il fondamentale contributo italiano all’iniziativa da lui promossa di un corridoio aereo per garantire aiuti umanitari nella striscia di casa”. “Detto ciò – ha proseguito – l’Italia accoglie con favore il piano di ricostruzione presentato al vertice del Cairo lo scorso 4 marzo dai Paesi Arabi, per poter muovere verso una sua applicazione nella prospettiva più ampia di una pace stabile e duratura e della soluzione politica a due stati è però necessario che Hamas rilasci gli ostaggi e deponga le armi”. Sull’altro fronte la premier ha ribadito la posizione dell’Italia: “Sosteniamo gli sforzi del presidente Donald Trump” per una soluzione della guerra in Ucraina. E “il sostegno al popolo ucraino non è mai stato in discussione”, “lo facemmo senza tentennamenti” quando scoppiò la guerra “e a distanza di oltre tre anni quella scelta è rimasta immutata, non solo per Fratelli d’Italia, ma per l’intera coalizione di governo, questo impegno lo rivendichiamo davanti al mondo, siamo una nazione che rispetta i propri impegni internazionali e proprio per questo il suo parere conta”. Ma – ha sottolineato la premier – l’invio di truppe in Ucraina “non è mai stato all’ordine del giorno” e “l’invio di truppe europee proposto da Gran Bretagna e Francia è una proposta molto complessa, rischiosa e poco efficace”. Invece “l`Italia considera la proposta di cessate il fuoco elaborata a Gedda l’11 marzo il primo passo in direzione di una pace giusta e duratura, per costruire garanzie di sicurezza solide ed efficaci per l’Ucraina, per l’Europa nel suo complesso e per gli stessi americani che non possono permettersi di siglare un accordo di pace violabile”,  ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle sue comunicazioni in aula al Senato in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo. Il passo compiuto fra Stati Uniti e Ucraina consente, ha spiegato la premier, di “rimettere ora la responsabilità di una scelta in capo alla Russia, dalla quale attendiamo concreti e rapidi passi nella stessa direzione”. “Sono ore delicate – ha sottolineato ancora Meloni – e bisogna astenersi dal commentare ogni singola dichiarazione dei protagonisti sul campo e invece lavorare sul piano diplomatico”.  Infine, Meloni ha sottolineato, “siamo al fianco del presidente Mattarella ogni qualvolta viene attaccato per la sola ragione di aver ricordato chi sono aggressori e aggrediti”.

Daniele Novara: Mamme fatevi da parte e liberate i figli adolescenti

Roma, 18 mar. (askanews) – “Mollami!” (edizione BUR Rizzoli), un titolo un avvertimento, il nuovo libro dell’autorevole pedagogista piacentino Daniele Novara – presentato in una gremita sala alla Citt dell’Altra Economia (Cae) a Roma – e dedicato all’educazione dei figli adolescenti, alle strategie utili per aiutare le ragazze e i ragazzi a spiccare il volo e i genitori a vivere questo passaggio delicato senza troppe inquietudini. Ma come?

“I figli vogliono vivere senza il bisogno dei genitori, allontanarsi e prendere la loro strada e far perdere le loro tracce. Quindi bisogna gestire in un certo senso la capacit di essere presenti, senza farlo presente”, ha spiegato Novara ad askanews.

Lasciarli liberi significa saper rispettare e gestire il loro desiderio di libert. Tecniche come il “paletto”, l'”ascolto senza commento” o il “silenzio attivo” si rivelano preziose. Novara demolisce inoltre il “mito del dialogo” con i figli adolescenti:

“Ci vuole asciuttezza, riconoscere che non una priorit assoluta dei figli parlare con i genitori o farsi ascoltare dai genitori o ascoltare i genitori. E quindi costruire comunicazioni di servizio, come le chiamo nel libro, che permettono ai ragazzi, anche attraverso la tecnica del paletto, di trovare la loro strada”, ha ricordato.

Genitori presenti ma non soffocanti, insomma. Mamme fatevene una ragione, in adolescenza dovete farvi da parte:

“Penso che il mio libro sia liberatorio, specialmente per le mamme, perch creo tutte le tecniche e il metodo per cui possono passare la palla al pap, quando c’, e specialmente non sentire tutta la gravit, il peso, essere pi distaccate, perch avevano bisogno di voi mamme quando erano piccoli, per adesso rischiate adesso voi di essere un problema per i vostri figli”, ha avvertito il fondatore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti (CPP) e gi autore di bestseller come “Litigare fa bene”.

Infine l’appello di Novara ai 15enni: “Viaggia, fai esperienze reali e non virtuali, vivi anche la solidariet, che molto importante, vivi nel contesto dei tuoi compagni e lavora, perch anche quello importante!”.

A intervistare Daniele Novara Gianna Fregonara, responsabile Scuola e Universit del Corriere della Sera; l’incontro stato introdotto da Massimo Guidotti, direttore della scuola interculturale Celio Azzurro.

Intervista di Stefania Cuccato

Montaggio Carlo Molinari

Immagini askanews

Draghi: la sicurezza dell’Ue messa in dubbio da Trump. Usare il debito comune per la Difesa europea

Roma, 18 mar. (askanews) – “La nostra sicurezza è oggi messa in dubbio dal cambiamento nella politica estera del nostro maggior alleato rispetto alla Russia che, con l’invasione dell’Ucraina, ha dimostrato di essere una minaccia concreta per l’Unione Europea”. Per far fronte alle esigenze di una difesa europea, oggi inevitabile, è necessario ricorrere al debito comune. Lo ha affermato Mario Draghi, nell’audizione al Senato, dinanzi alle Commissioni bilancio, attività produttive e politiche europee di Montecitorio e Palazzo Madama.

L’audizione, convocata per approfondire il Rapporto sulla competivitià, si è concentrata, come era prevedibile, sui temi geolitici di attualità, in primis il Piano europeo di riarmo e i dazi.

“L’Unione Europea – ha ricordato Draghi – ha garantito per decenni ai suoi cittadini pace, prosperità, solidarietà e, insieme all’alleato americano, sicurezza, sovranità e indipendenza. Questi sono i valori costituenti della nostra società europea. Questi valori sono oggi posti in discussione. La nostra prosperità, già minacciata dalla bassa crescita per molti anni, si basava su un ordine delle relazioni internazionali e commerciali oggi sconvolto dalle politiche protezionistiche del nostro maggiore partner. I dazi, le tariffe e le altre politiche commerciali che sono state annunciate avranno un forte impatto sulle imprese italiane ed europee”.

Il debito comune per sostenere gli investimenti richiesti dal ReArm Eu è essenziale perché “gli angusti spazi di bilancio non permetteranno ad alcuni Paesi significative espansioni del deficit, né sono pensabili contrazioni nella spesa sociale e sanitaria: sarebbe non solo un errore politico – ha detto Draghi – ma soprattutto la negazione di quella solidarietà che è parte dell’identità europea, quell’identità che vogliamo proteggere difendendoci dalla minaccia dell’autocrazia”.

L’ex presidente del consiglio si è poi soffermato sul tema dei dazi sottolineando che nella guerra commerciale “l’Europa è più vulnerabile di tutti gli altri, perché noi traiamo il 50% del nostro prodotto dal commercio estero, gli Stati Uniti solo il 26%, la Cina solo il 32%. Quindi se gli altri mettono dei dazi e noi rispondiamo alla fine fondamentalmente creiamo anche un danno a noi stessi”. La risposta giusta indicata da Draghi è quella di stimolare il mercato comune e aumentare la domanda interna.

Un riferimento poi all’energia. “Una seria politica di rilancio della competitività europea deve porsi come primo obiettivo la riduzione delle bollette, per imprese e famiglie”.

Ue, Schlein: sì a difesa europea, no al riarmo dei singoli Stati

Roma, 18 mar. (askanews) – “Siamo gli unici che in tutta questa vicenda entriamo nel merito delle questioni: dicendo sì alla difesa comune – e come dobbiamo costruirla – e dicendo no a ciò che va a sostegno del riarmo dei singoli 27”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando ai gruppi parlamentari democratici. Il Pd, ha aggiunto, spiega “quali sono le critiche puntuali e come chiediamo di cambiare le proposte che non vanno nella direzione di creare una vera difesa comune”.

Tv, ci sarà la seconda stagione di "Storia della mia famiglia"

Roma, 18 mar. (askanews) – Netflix ha confermato che la serie “Storia della mia famiglia” tornerà con una seconda stagione.

La serie racconta di Fausto (Eduardo Scarpetta), un giovane papà che, sapendo di dover lasciare i suoi bambini Libero (Jua Leo Migliore) ed Ercole (Tommaso Guidi), decide di affidarli alle cure e all’amore di una improbabile famiglia composta da sua mamma Lucia (Vanessa Scalera), suo fratello Valerio (Massimiliano Caiazzo) e dagli amici di sempre Maria (Cristiana Dell’Anna) e Demetrio (Antonio Gargiulo).

“Storia della mia famiglia” è creata da Filippo Gravino, diretta da Claudio Cupellini e prodotta da Palomar (a Mediawan Company).

Primavera d’arte, la mostra sul dialogo tra maestri e nuove visioni

Roma, 18 mar. (askanews) – Un dialogo tra maestri e nuove visioni inaugura “Primavera d’Arte”, una nuova mostra collettiva che porta avanti la sua consolidata linea programmatica: il dialogo tra gli storici protagonisti della scuola romana e i più interessanti talenti contemporanei.

L’opening, previsto venerdì 21 marzo alle 18:30, sarà arricchito da uno showcase di live photo a cura della fotografa Eleonora Chiodo e da un intervento della jewel designer Serena Bonifazi (SB Art Jewels).

La selezione degli artisti in mostra attraversa epoche e linguaggi, creando un ponte tra la grande eredità del Novecento italiano e le sperimentazioni più attuali. Tra i maestri, opere di Mario Schifano, Franco Angeli, Renato Mambor, Emilio Leofreddi, Alighiero Boetti, Mimmo Rotella, Antonio Del Donno, Renato Guttuso e Giosetta Fioroni, figure che hanno segnato profondamente l’arte italiana e internazionale con la loro visione innovativa.

Ad affiancarli, una selezione di artisti contemporanei che si muovono tra pittura, fotografia, scultura e design: Marco Tamburro, con la sua riflessione sulla metropoli e l’alienazione urbana; Juanni Wang, pittrice di caratura internazionale, la cui opera esplora il concetto di specchio e riflesso dell’anima; Daniela Forcella, con le sue installazioni pop dal forte impatto simbolico; C3R, il cui linguaggio espressivo unisce colore e parola; Fabiana Di Donato, che sperimenta la materia e il gesto pittorico con una forte intensità emotiva; Stefano Notargiacomo, che trasforma il recupero meccanico in arte e design; Eleonora Chiodo, fotografa che cattura l’istante attraverso un’estetica viscerale e spontanea; Serena Bonifazi, che con SB Art Jewels trasforma il gioiello in una scultura indossabile; Alessandro Cannistrà, artista poliedrico con una ricerca che attraversa pittura, installazione e performance.

La mostra accoglie anche due new entry in galleria: Roberto Schiavone, il cui linguaggio pittorico, influenzato dalla sua esperienza nel cinema, crea scenari visionari e stratificati tra realtà e immaginazione, e Rasha Amin, artista multidisciplinare il cui lavoro esplora i temi dell’identità, della resilienza e della condizione femminile attraverso pittura, installazioni e video.

“Primavera d’Arte” celebra il confronto tra generazioni artistiche diverse, offrendo un percorso espositivo che attraversa la memoria storica e il presente dell’arte, in un continuo rinnovarsi di visioni e linguaggi.

Rammarico di Mosca per la ripresa dei raid a Gaza: le parti tornino a negoziare

Roma, 18 mar. (askanews) – Il governo russo ha espresso “rammarico per la ripresa delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza”, chiedendo alle parti di riprendere i negoziati.

“Mosca si rammarica profondamente della ripresa delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza – recita la nota del ministero degli Esteri riportata dalle agenzie di stampa – l’esperienza ha dimostrato che risolvere la questione del rilascio degli ostaggi con l’uso della forza è impossibile. La Russia condanna fermamente qualsiasi azione che porti alla morte di civili e alla distruzione delle infrastrutture sociali”. Il ministero ha quindi sollecitato Israele e Hamas a tornare al tavolo dei negoziati per arrivare a “una soluzione reciprocamente accettabile alla questione del rilascio degli ostaggi, che consentirebbe poi una normalizzazione a lungo termine nella Striscia di Gaza e aiuterebbe ad avviare la ricostruzione dell’enclave”.

Cinema, "Mandrake" sbarca al cinema: dal 20 marzo

Roma, 18 mar. (askanews) – Dopo il grande successo nei teatri italiani con tutto sold out e con un seguito di oltre 5 milioni di Follower sui social Giuseppe Ninno “Mandrake” sbarca al cinema. Un’anteprima unica per la proiezione del primo film di animazione sulla famiglia ideata e portata in scena in carne ed ossa sui social da Giuseppe Ninno, in arte Mandrake. Dal 20 marzo il film d’animazione sarà in numerose sale italiane.

L’annuncio, nel perfetto stile del comico brindisino, è avvenuto su tutte le piattaforme social, facebook, instagam, tik tok, youtube, sulle quali milioni di utenti giorno dopo giorno apprezzano i divertenti video prodotti dal performer. Un successo sempre più crescente e il film d’animazione promette di essere un successo grazie alla sua combinazione di umorismo, emozioni e situazioni surreali che riflettono, in fondo, la vita di tutti i giorni. Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’animazione e per tutti coloro che si sono affezionati alle avventure della Famiglia Imbarazzi sui social.

Questo progetto presenta il culmine di anni di lavoro e passione, e siamo ansiosi di condividere le avventure dei nostri personaggi con il pubblico di tutte le età. Un’opera tutta italiana con La Signora Maria, Papà, Giuseppe, Antonio, Nonna Ninetta e Zia Graziella. Risate assicurate per tutti! Giuseppe vive in una famiglia caotica: sua madre, Maria, è sempre nervosa e controlla tutto, mentre suo padre è affettuoso ma legato al divano. Giuseppe desidera più libertà, ma scopre che presto avrà un compito di inglese decisivo. Intanto, Maria viene scelta per testare il super robot Bamby. Una sera, durante un litigio, uno zoccolo lanciato viene colpito da un fulmine e scambia i loro corpi, Maria riuscirà a superare il compito. E Giuseppe dimostrerà il Bamby? Tra equivoci e risate, l’Amore risolve tutto.

Il progetto è stato realizzato da un team di talentuosi animatori, sceneggiatori e artisti guidati da Ninno “Mandrake”. “Oggi posso dire, in parte, di aver realizzato questo sogno, un anno di duro lavoro, giorno per giorno, scrivere e disegnare insieme a Michele Albanese a tutte le ore del giorno e della notte, cambiare, riscrivere, ridisegnare. Ringrazio Uci film e The Space per aver creduto in questo progetto, ed a Euphorica che cha dato vita a tutto questo! Spero vi piaccia e vi faccia emozionare un terzo di quello che questo cartone significa per me”.

Usa, Trump registra un video per invitare i migranti ad "autodeportarsi"

New York, 18 mar. (askanews) – Il presidente Donald Trump avrebbe registrato un video per i social in cui inviterebbe i migranti irregolari ad autodeportarsi e a usare una nuova applicazione per segnalare la propria partenza dagli Stati Uniti. Lo riferisce Axios.

“Il video, della durata di 90 secondi – si legge sul sito – sarà pubblicato prossimamente su Instagram, X, YouTube e Rumble, nell’ambito di una campagna volta a incoraggiare i migranti senza documenti a lasciare il Paese prima di essere arrestati o espulsi”.

Secondo quanto riportato da Axios, il presidente avverte che chi userà l’app e partirà spontaneamente “potrebbe avere la possibilità di tornare legalmente in futuro”. Chi invece non lo farà, aggiunge, “verrà trovato, deportato e non sarà mai più ammesso negli Stati Uniti – mai, mai più”.

La campagna arriva mentre il piano di Trump per deportare i migranti irregolari è ostacolato da mancanza di fondi, personale e strutture. La strategia ora punta a spingere i migranti a partire da soli.

Ddl sicurezza, allarme opposizioni: Servizi potranno schedare tutti

Roma, 18 mar. (askanews) – Il ddl sicurezza apre la strada a “una schedatura di massa dei cittadini” da parte dei Servizi segreti. È l’allarme lanciato dalle opposizioni in una conferenza stampa in cui M5s, Pd, Avs e Iv hanno chiesto al governo di stralciare l’articolo 31 del provvedimento, già approvato alla Camera, e in dirittura d’arrivo nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato.

Nel mirino del centrosinistra la norma del testo che obbliga le pubbliche amministrazioni, le società a partecipazione pubblica o a controllo pubblico a collaborare con i servizi segreti anche in deroga alla legge sulla privacy. A scovarla tra le pieghe dei 38 articoli del ddl che M5s ha ribattezzato “ddl repressione” per via delle norme che prevedono una stretta sulle manifestazioni, è stato il senatore pentastellato Roberto Scarpinato, ex magistrato, che ne evidenzia senza mezzi termini la portata: “Per la legge del 2007, i Servizi possono chiedere alle Pa collaborazione e assistenza per l’espletamento delle loro funzioni e possono formulare delle convenzioni nelle quali stabilire clausole di salvaguardia ad esempio invocando il Garante per la Privacy. Con l’articolo 31 del ddl sicurezza si fa una rivoluzione: si stabilisce che tutte le P.a. e tutti gli enti che svolgono funzione pubblica siano assoggettati al potere unilaterale dei servizi. Devono prestare collaborazione, non possono. Non hanno nessuna possibilità di porre limiti alle richieste perché per la norma stabilisce che i Servizi devono ottenere informazioni anche in violazione delle norme sulla privacy”. Secondo Scarpinato “è una norma di una indeterminatezza e genericità totale: basta invocare il principio della sicurezza nazionale, un concetto contenitore che può essere riempito con le più varie motivazioni. È pass partout”.

Ma cosa significa concretamente? “Per esempio – spiega l’ex pm – all’interno delle università i professori possono essere obbligati a fornire informazioni sull’orientamento politico degli studenti, sulla loro partecipazione a movimenti antagonisti; all’interno degli ospedali i medici possono essere obbligati a fornire informazioni sulle cartelle cliniche attualmente coperte da privacy, devono consentire l’accesso alle banche dati che riguardano i propri dipendenti. Si crea la possibilità di una schedatura di massa dei cittadini, un ritorno alla vecchia Ovra fascista che funzionava allo stesso modo: si obbligavano i cittadini a collaborare, a diventare informatori dei servizi senza limiti”.

Nello stesso articolo c’è un’altra norma “inquietante” che ha suscitato la reazione dell’Associazione dei familiari vittime delle stragi: “Questo provvedimento prevede che i Servizi possano organizzare e dirigere associazioni finalizzate al sovvertimento dell’organo costituzionale. Si passa dall’uomo dei Servizi che fa l’infiltrato allo 007 che organizza un’associazione sovversiva e si prevede anche la possibilità di commettere reati come la fabbricazione e il trasporto degli esplosivi. Sono le condotte poste in essere dai Servizi per la strategia della tensione quando uomini dei Servizi si sono inseriti negli organi direttivi delle associazioni sovversive per fare stragi e destabilizzare il paese. È un ritorno al passato che inquieta soprattutto visto l’album di famiglia di alcuni componenti della classe dirigente: Meloni ha ripetutto più volte che tra le sue figure di riferimento c’è Pino Rauti, uno dei protagonisti della strategia della tensione”.

Per Alfredo Bazoli, senatore Pd, l’articolo 31 del ddl sicurezza “è l’ennesimo tassello di una politica che sta attribuendo poteri sempre più invasivi ai Servizi, quindi all’esecutivo, smantellando i poteri di controllo dell’autorità giudiziaria”. Il dem Andrea Giorgis fa sapere che le opposizioni “hanno chiesto al governo di illustrare la portata innovativa della norma, di fare un dibattito alla luce del sole”. Ma dal governo e dalla maggioranza finora c’è stato un muro di gomma. “Non è passato neanche il nostro emendamento che chiedeva più poteri di controllo al Copasir”, sottolinea Scarpinato.

Si tratta di “norme liberticide fatte apposta per intimidire le persone, scoraggiarle a prendere parte alla vita politica”, attacca Dafne Musolino, senatrice Iv, che con Alessandra Maiorino (M5s) e Peppe De Cristofaro (Avs) hanno dato battaglia nelle commissioni del Senato: “Attaccano la separazione dei poteri, ossia il caposaldo della civiltà giuridica. È inquietante nel paese di Gladio e delle stragi di Stato”, osserva De Cristofaro.

A Roma 3 giorni Agricoltura E’: inaugura Mattarella, chiude Meloni

Roma, 18 mar. (askanews) – “L’Italia è il punto di riferimento della qualità da mettere a disposizione del resto del mondo, in primis dell’Unione Europea. Siamo stati tra i paesi fondatori e ora a Roma avremo una tre giorni in cui saranno presenti le istituzioni italiane ed europee per ricordare quanto sia importante l’agricoltura, non solo nella produzione di cibo, ma anche nella difesa dell’ambiente, nella sicurezza, nella solidarietà”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, presentando al Masaf a Roma il programma di “Agricoltura È”, il villaggio aperto a tutti e allestito in piazza della Repubblica, nel cuore di Roma, dal 24 al 26 marzo. Una sorta di “Ortigia in miniatura” che racconterà la centralità e la poliedricità dell’agricoltura con le “tante attività ad esa connesse che spesso sono poco veicolate e comunicate”.

L’evento si configura come un vasto momento di confronto tra istituzioni italiane, europee, associazioni di categoria, aziende, consorzi e studenti. Saranno infatti presenti oltre 3000 studenti di istituti agrari e alberghieri “che rappresentano il futuro” del settore primario ed enogastronomico.

Ampio il parterre della tre giorni che verrà inaugurata (a porte chiuse) alle 12 dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Seguirà un dialogo tra il vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto e il ministro Lollobrigida. Poi, ci sarà un focus sui Consorzi e le Indicazioni Geografiche. Alle 19, il villaggio verrà “illuminato alla presenza del ministro per gli Affari Europei Tommaso Foti – ha annunciato il ministro Lollobrigida – e sarà una sorpresa: ci sarà una piazza che rappresenta l’Europa e il ruolo dell’Italia. Perché molti dicono che l’Italia non va da nessuna parte senza l’Europa, ma neanche l’Europa va da nessuna parte senza l’Italia”.

Il 25, a porte chiuse, ci sarà un confronto tra il Commissario europeo all’Agricoltura e Alimentazione Christophe Hansen e i rappresentanto del sistema imprenditoriale agricolo italiano. Poi, una serie di incontri organizzati da sindacati e associazioni di settore e dei momenti di confronto sulle filiere, la competitività e il territorio ai quali parteciperanno anche il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani e il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso. Alle 19 il presidente del Senato Ignazio La Russa parteciperà alla cerimonia di illuminazione del villaggio.

Il 26 marzo, infine, il presidente della Camera dei Deputati Lorenzo FOntana parteciperà a un confronto su ricerca e innovazione in agricoltura. Presenzieranno al villaggio anche i ministri dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Chiuderà la tre giorni la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Vogliamo condividere un momento fondante e di rilancio di un’Europa che sia più credibile – ha detto il ministro Lollobrigida – nata per garantire pace e prosperità. L’Italia è pronta per fare dei passi avanti”. “Il Masaf – ha aggiunto – è promotore dell’evento ma c’è il coinvolgimento dell’intero Sistema Italia e la data è simbolica e strategica: il 25 marzo, anniversario di un momento in cui l’Europa fece un passo avanti diventando un soggetto politico con i Trattati di Roma”.

M.O., Conte: riprende il massacro a Gaza, Italia e Ue spettatori

Roma, 18 mar. (askanews) – “Non possiamo permetterci che riparta il massacro a Gaza di cui Italia e Europa sono spettatori da mesi”. Lo ha scritto sui suoi canali social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, rilanciando dal sito del quotidiano Avvenire la notizia dei 400 morti palestinesi di oggi in seguito alla ripresa dei bombardamenti israeliani.

“Mentre venivano trucidati decine di migliaia di palestinesi – ha sottolineato l’ex premier – il governo italiano era impegnato a proteggere Netanyahu e a stringere le mani a lui e al suo Governo criminale. A livello europeo è mancata una presa di posizione forte con misure concrete quali embargo sulle armi e sanzioni a Israele. Adesso è ripartito il massacro che coinvolge, ancora una volta, donne e bambini. Un solerte funzionario israeliano ha dichiarato che quest’ultimo raid ha una funzione ‘preventiva’ perché c’erano ‘movimenti insoliti’ a Gaza”.

“Ma in tutto questo come si colloca l’Europa dei diritti, che si vanta costantemente della sua ‘superiore’ civiltà giuridica? L’Europa che abbiamo in mente noi non si gira dall’altra parte. Questa persistente indifferenza ha macchiato la nostra storia. Ora basta!”, ha concluso Conte.

La Scuola di Musica di Fiesole al Maggio Musicale Fiorentino

Roma, 18 mar. (askanews) – Cinquantuno anni di storia, più di 100 corsi annuali, 14 orchestre, 6 cori, centinaia di appuntamenti musicali ogni anno, premi e riconoscimenti in tutto il mondo, migliaia di studenti: è la Scuola di Musica di Fiesole, da sempre fucina del talento italiano ed internazionale, che il 23 marzo presenterà sul palco del Maggio Musicale Fiorentino uno dei suoi tanti fiori all’occhiello, l’Orchestra Giovanile Italiana (Ogi), unica vera orchestra giovanile pre-professionale in Italia, riconosciuta in tutto il mondo per la sua grande storia, unicità ed eccellenza.

Ad aprire il concerto, inoltre, un’altra importante realtà formativa, culturale e sociale di Fiesole, l’Orchestra dei Ragazzi, formata da allievi tra gli 11 e 20 anni, i talenti di domani. Sul podio dell’Ogi per l’occasione il giovane violinista e direttore d’orchestra russo Afanasy Chupin, astro nascente cresciuto con MusicAeterna di Theodor Currentzis, che ha già lavorato con l’Ogi secondo un processo evolutivo che permette all’orchestra sia di reagire agli impulsi direttoriali sia di essere in grado di prendersi delle responsabilità autonome seguendo un modello cameristico.

Superato il cinquantennale lo scorso anno, la Scuola di Musica di Fiesole vive oggi una nuova stagione di grande intraprendenza e vivacità, forte di un prestigioso passato, del suo ruolo di fondatrice e cuore pulsante di ECMA (European Chamber Music Academy), ma anche della credibilità del suo Direttore Artistico dal 2020, il pianista e direttore d’orchestra Alexander Lonquich, nonché del continuo fluire verso Villa la Torraccia di migliaia tra i migliori giovani talenti italiani.

Tra le tante nuove iniziative della scuola si conta anche il recente accordo con il Maggio Musicale Fiorentino, in cui si inserisce il concerto del 23 marzo, per il quale Fondazione CR Firenze ha messo a disposizione degli allievi ben 500 biglietti gratuiti con l’obiettivo di aiutare la crescita di nuovo pubblico e al contempo garantire un’alta partecipazione degli studenti.

Il programma del 23 marzo sarà però un momento importante per gli appassionati di musica di tutt’Italia per scoprire il futuro del grande repertorio classico nelle mani dei suoi più promettenti esecutori di domani, affidato prima con l’ouverture di Fidelio di Beethoven all’Orchestra dei Ragazzi diretta dal pianista, compositore, jazzista e docente Antonino Siringo; quindi con la OGI e la bacchetta di Afanasy Chupin si entrerà a pieno titolo nel grande sinfonismo russo novecentesco con Petruska di Stravinsky nella versione del 1947, poi con la versione sinfonica di sette numeri del balletto da Shakespeare di Sergej Prokof’ev Romeo e Giulietta, Suite n. 2 op. 64 ter del 1936. Un impaginato impegnativo anche per solide orchestre non giovanili, che dunque offrirà un banco di prova per questi giovani e le lunghe settimane di lavoro preparatorio, che la Scuola di Fiesole ha intenzione di aprire presto al pubblico per mostrare l’enorme ed appassionato lavoro che prelude alla resa artistica di ogni appuntamento delle sue compagini.

Commenta così il Direttore Artistico Alexander Lonquich il nuovo corso di SMF: “Sin dal 2020, in piena pandemia, mi sono reso conto che la sfida era grande, soprattutto per l’importanza di questa istituzione nel panorama della formazione musicale europea da cui io provengo: rispettarne il valore storico, la sua tradizione, senza però cadere vittima di quella soggezione che ti fa fermare al passato per paura di tradirlo, era ed è il cuore di questa sfida. Credo però che oggi siamo sulla strada giusta e presto potremo raccontarvi i nuovi progetti produttivi e non solo, che abbiamo disegnato per i ragazzi ma anche per il pubblico e che si concretizzeranno nel corso dell’anno ed oltre. Uno dei principi ispiratori è che la musica nasce per un pubblico e che incentivare un incontro costante tra gli studenti e il pubblico fuori dalla scuola sia un passaggio essenziale nella crescita professionale ed umana dei nostri studenti: ci ascolterete sempre più spesso, credo per il bene e il piacere di tutti, sul palco e in sala”

Bce: eurozona perde quote su export tecnologia dove Cina cresce

Roma, 18 mar. (askanews) – Negli ultimi 5 anni complessivamente i Paesi dell’area euro hanno perso quote sulle esportazioni nel commercio internazionale, in particolare sull’alta tecnologia. Nel frattempo, specularmente, queste quote venivano guadagnate della Cina, che ha alzato il livello tecnologico delle sue merci e ora “ha una struttura delle esportazioni sempre più simile a quella dell’area euro”. Questa la fotografia scattata da uno studio (intitolato “Have euro area exports missed the tech train?”) anticipato dalla Banca centrale europea dal suo Bollettino economico, che verrà pubblicato nella sua interezza giovedì.

Una analisi comparata degli indicatori macroeconomici con le componenti strutturali “mostra che l’area euro ha perso terreno su tutti i settori di esportazione del manifatturiero, anche se le perdite maggiori riguardano i settori di media e elevata tecnologia”, afferma lo studio.

Lo studio riguarda il periodo intercorso dal 2019 al 2024 e riflette quindi anche le ricadute subite dalle economie Ue a seguito di lockdown e misure restrittive imposte dai governi a motivo del Covid.

Secondo la Bce nello stesso periodo e la Cina ha guadagnato quote rilevanti sul mercato delle esportazioni nei settori di media e alta tecnologia, mentre gli Stati Uniti hanno espanso la loro quota sui settori dell’alta tecnologia. “La performance della Cina – si legge – sembra essere esattamente l’inverso dell’area euro, con forti guadagni soprattutto nei settori di media e alta tecnologia”.

Gli Stati Uniti, per parte loro, sono riusciti a ottenere un completo recupero dei mercati delle esportazioni nel 2024 rispetto al 2019, mostrando performance superiori ad altre aree economiche sull’alta tecnologia e sui settori non manifatturieri, in particolare sull’estrazione di petrolio gas naturale.

Secondo l’analisi, la performance dei paesi dell’area euro è disomogenea tra settori, con “forza rilevante sulla farmaceutica ma molta debolezza su elettronica e computer. L’area euro è un leader globale nei settori della farmaceutica, con il 36 percento delle esportazioni e ha continuato a guadagnare quote di mercato. Un altro settore di alta tecnologia che nell’area euro mostra performance positive è quello di strumenti ottici e della navigazione. Tuttavia, le esportazioni di altri settori dell’alta tecnologia sono state deboli, con le quote di mercato che sono notevolmente calate”. Qui i Paesi della valuta unica hanno perso terreno verso altre economie, come sull’elettronica a favore della Cina e sui computer con gli Stati Uniti.

Draghi: in una guerra commerciale l’Europa è la più vulnerabile

Roma, 18 mar. (askanews) – Nel quadro globale “fondamentalmente ci sta una guerra commerciale. Si capiva già che ci saremmo andati e l’Europa è più vulnerabile di tutti gli altri, perché noi traiamo il 50% del nostro prodotto dal commercio estero, gli Stati Uniti solo il 26%, la Cina solo il 32%. Quindi se gli altri mettono dei dazi e noi rispondiamo alla fine fondamentalmente creiamo anche un danno a noi stessi, perché di fronte a una risposta degli altri siamo più vulnerabili, perché gli altri ci colpiscono più di quanto noi possiamo fare a loro”. Lo ha affermato l’ex premier e ex numero uno della Bce, Mario Draghi, durante una audizione al Senato sul suo Rapporto sul futuro della competitività europea.

“Allora che cosa si fa? Si accetta passivamente la concorrenza sleale o le azioni di protezionismo? Il rapporto da che era diventato sulla competitività è diventato un rapporto sulla politica industriale. E in particolare individua diversi casi. Il primo è quando la tecnologia è ormai persa, anche grazie alla concorrenza sleale. Prendete il caso dei pannelli solari: a questo punto – ha sostenuto Draghi – non conviene neanche metterli come un obiettivo della politica industriale. Lasciamo che il cittadino cinese paghi le tasse per sussidiare la vendita dei pannelli solari a noi”.

“Poi vi sono dei settori che sono molto importanti nell’economie europee, in questi casi noi quello che vogliamo tenere sono i posti di lavoro – ha proseguito -. Quindi la concorrenza in quel caso è diversa, noi non siamo particolarmente interessati alla tecnologia, ma ai posti di lavoro. Allora in quel caso non è una questione di proteggere, e semmai incoraggiare, gli investimenti diretti di quelli che sono più bravi a tenere e proteggere o aumentare i posti di lavoro”.

Infine, possono esserci dei casi in cui invece “siamo interessati alla tecnologia e vogliamo proteggere questa tecnologia dalla concorrenza sleale, che si basi sui dazi, o sui sussidi ma anche su una artificiosa compressione della domanda interna con dei salari deliberatamente bassi e con probabilmente una protezione sociale diversa e con requisiti di qualità diversi. Come nel caso della tecnologia relativa alle batterie e le ricariche – ha detto Draghi -. E notate che l’Europa è un leader mondiale per l’innovazione nelle tecnologie pulite e verdi. E poi ci sono delle piccole industrie che sono altamente innovative in alcuni campi come il clima”.

Siria, UNHCR: situazione resta drammatica, non lasciamo svanire speranza

Roma, 18 mar. (askanews) – Dopo un conflitto devastante durato quasi 14 anni e oltre 13 milioni di persone costrette a fuggire dalla propria casa, oggi la Siria è a un bivio. Dall’inizio dello scorso dicembre, 350 mila persone sono rientrate nel Paese e dalla fine di novembre oltre 885 mila sfollati interni sono tornati nelle loro comunità. I segnali di speranza non mancano, ma la crisi umanitaria resta drammatica.

Più di 16 milioni di siriani hanno ancora bisogno di aiuti urgenti – in primis cibo, alloggi, assistenza sanitaria – e più di 7,4 milioni di siriani rimangono sfollati interni, la maggior parte dei quali vivono in condizioni estremamente difficili. Migliaia di case e le infrastrutture più importanti sono state rase al suolo o danneggiate. L’economia è in ginocchio, mancano cibo, elettricità, opportunità di lavoro e di reddito. Le famiglie faticano a permettersi anche i beni più elementari. Queste preoccupazioni sono ulteriormente aggravate dalla recente ondata di violenza nell’ovest della Siria, che ha causato la morte di centinaia di civili e ha spinto altre persone a fuggire dalle loro case.

Per contribuire a rispondere a questa situazione, UNHCR Italia lancia un appello urgente di raccolta fondi a sostegno del popolo siriano.

“Dopo anni vissuti lontani dalle loro case, tante famiglie stanno tornando con determinazione e coraggio – dichiara Laura Iucci, direttrice della raccolta fondi di UNHCR Italia -. Ma le difficoltà restano enormi, la crisi non è finita: mancano le case, le scuole, gli ospedali, l’elettricità, il cibo e l’acqua potabile. Stiamo lavorando senza sosta nel Paese, le priorità sono riparare le tante abitazioni danneggiate e ripristinare le infrastrutture dei servizi di base, ma le risorse non sono sufficienti. Senza un sostegno adeguato, milioni di rifugiati e sfollati siriani potrebbero veder sfumare il loro sogno di un futuro migliore. Non possiamo lasciare che questa speranza svanisca. Per questo lanciamo un appello alla generosità di tutti: non lasciamo soli i siriani in questo momento cruciale, basta anche un piccolo aiuto per fare la differenza”.

La mancanza di fondi resta un tema cruciale: senza sufficienti finanziamenti, 1,5 milioni di siriani resteranno senza beni di prima necessità e 75.000 persone tra le più vulnerabili resteranno senza un alloggio d’emergenza. Il sistema degli aiuti umanitari internazionali rischia di entrare nella più grave crisi mai vista da decenni. Gli effetti più immediati di questa crisi li vedremo su milioni di esseri umani, a cui non sarà possibile garantire aiuti di prima necessità come cibo, acqua, un alloggio di emergenza. Ma non solo: gli aiuti umanitari sono anche fondamentali per garantire stabilità e sicurezza in tutto il mondo.

Le nostre indagini più recenti mostrano che l’80% dei rifugiati spera di tornare un giorno, con il 27% che esprime l’intenzione di farlo entro il prossimo anno, un dato in netta crescita rispetto a quasi il 2% precedente alla caduta del passato Governo. In un altro sondaggio svolto tra gennaio e febbraio, che questa volta ha coinvolto circa 29.000 persone sfollate, emerge che fino a un milione fra quelli che vivono nei campi e nei siti per sfollati nel nord-ovest della Siria intendono tornare nelle loro aree di origine entro il prossimo anno, 600.000 dei quali nei prossimi sei mesi.

La risposta umanitaria di UNHCR.

UNHCR ribadisce che tutti i rifugiati hanno il diritto fondamentale di tornare nel proprio Paese quando lo desiderano e che tutti i rimpatri devono essere volontari, sicuri e dignitosi. Siamo impegnati ogni giorno per sostenere i rifugiati che scelgono di tornare volontariamente, fornendo assistenza e garantendo che le loro decisioni siano libere, informate e basate su informazioni accurate sulle condizioni in Siria. Restiamo impegnati in prima linea in Siria per garantire protezione e assistenza salvavita. Forniamo beni di prima necessità come coperte, materassi, vestiti caldi. Un altro pilastro fondamentale del nostro intervento è il supporto per la riparazione delle abitazioni danneggiate. Inoltre, UNHCR gestisce 106 centri comunitari che forniscono un sostegno fondamentale alle persone in difficoltà, offrendo tra le altre cose: registrazione e identificazione delle persone con bisogni specifici e loro indirizzamento verso i servizi disponibili; sostegno legale, supporto psicosociale, assistenza sanitaria di base, fornitura di sedie a rotelle, stampelle e apparecchi acustici, spazi a misura di bambino e attività ricreative. La campagna gode del prezioso supporto di Alessandro Gassmann, Ambasciatore di Buona Volontà di UNHCR.

Per donare: https://sostieniunhcr.it/campagna-siria-la-crisi-non-è-finita.

Auto, Draghi: su obiettivi Ue certamente sono stati fatti errori

Roma, 18 mar. (askanews) – Sulla transizione energetica e in particolare sul settore dell’auto nella Unione europea “certamente sono stati fatti degli errori”. Soprattutto “nel fissare degli obiettivi ambiziosi ma soprattutto nel non adeguare gli strumenti a quegli obiettivi”. Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio italiano e della Bce, Mario Draghi, durante una audizione al Senato sul suo Rapporto sul futuro della competitività europea.

Un errore “è stato fatto nel fissare delle date entro le quali il motore a combustione doveva sparire ma non sono stati fissati gli obblighi per le strutture di ricarica per i veicoli elettrici. Il rapporto dice che non bisogna rinunciare a questa linea di fondo, ma bisogna essere consapevoli che non si sono allineati gli strumenti – ha detto – e bisogna accelerare sulla decarbonizzazione facendo le cose necessarie a mantenere degli obiettivi realistici”.

Francia, governo prepara ‘manuale sopravvivenza in caso di guerra

Roma, 18 mar. (askanews) – Il ministero della Difesa francese inizierà a inviare ai cittadini quest’estate “istruzioni di sopravvivenza” in caso di guerra sul territorio francese, ha riferito la radio Europe 1.

“Il governo si sta preparando a inviare un manuale di sopravvivenza in caso di conflitto armato o crisi sul territorio francese. Questo piccolo opuscolo di venti pagine descriverà nel dettaglio le azioni appropriate da intraprendere qualora si verificasse una di queste minacce”, ha annunciato l’emittente.

Secondo quanto riportato dal quotidiano, l’opuscolo, ispirato a un modello svedese, verrà distribuito a tutte le famiglie quest’estate.

“L’obiettivo è dire ai francesi di prepararsi a qualsiasi eventualità, non solo al conflitto armato. Dato che la dottrina francese è quella della deterrenza, sarebbe controproducente concentrarsi esclusivamente sul conflitto armato e concentrarsi esclusivamente su quello”, ha spiegato un funzionario governativo citato dalla stazione radio.

L’opuscolo, tra le altre cose, conterrà un elenco di un “kit di sopravvivenza” in caso di crisi: sei litri d’acqua, una dozzina di lattine di conserva, batterie, una torcia elettrica e un kit di pronto soccorso con paracetamolo, garza e soluzione salina.

La seconda sezione, “Cosa fare in caso di allarme?”, fornisce istruzioni in caso di emergenza, come chiudere a chiave tutte le porte di casa in caso di incidente nucleare, nonché un elenco di numeri di emergenza e frequenze radio.

L’ultima sezione, “Partecipa”, spiega come registrarsi per le riserve militari, digitali o comunali.

“Si tratta della componente civica della brochure, volta a sensibilizzare tutti: i giovani, gli imprenditori e persino i pensionati”, ha affermato la fonte di Europe 1.

Il 5 marzo, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la Russia rappresenta una minaccia per la Francia e l’Europa e ha proposto di discutere l’uso dell’arsenale nucleare francese per difendere l’Unione europea, citando un cambiamento nella posizione degli Stati Uniti sull’Ucraina e sulla sua leadership nella NATO.

A sua volta, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha definito “poco intelligenti” le dichiarazioni di Macron secondo cui la Russia starebbe preparando una guerra contro l’Europa in generale e la Francia in particolare.

IA, Draghi: Europa continua a accumulare ritardo, forse incolmabile

Roma, 18 mar. (askanews) – L’Europa sta continuando ad accumulare ritardi sull’intelligenza artificiale, ritardi che forse sono ormai “incolmabili”. Lo ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio italiano e della Bce, Mario Draghi, durante una audizione al Senato sul suo Rapporto sul futuro della competitività europea.

“I modelli di intelligenza artificiale sono diventati sempre più efficienti, con costi di addestramento che si sono ridotti di dieci volte da quando è uscito il rapporto. Secondo recenti sviluppi, i modelli di Intelligenza Artificiale si stanno avvicinando sempre di più, o stanno addirittura superando, le capacità di ricercatori in possesso di dottorato”, ha rimarcato.

“Agenti autonomi si avviano ad essere in grado di prendere decisioni operando in completa autonomia. In Europa – ha detto Draghi – continuiamo a perdere terreno su questo fronte: otto dei dieci maggiori large language models sono sviluppati in US e i rimanenti due in Cina. In quest’area il Rapporto prende atto che il ritardo europeo è probabilmente incolmabile ma suggerisce che l’industria, i servizi e le infrastrutture sviluppino l’impiego dell’AI nei loro rispettivi settori. L’urgenza è essenziale”.

Dazi, Orsini: l’Europa sia compatta e unita per negoziare

Roma, 18 mar. (askanews) – “La guerra dei dazi a noi preoccupa” perchè “esportiamo 626 miliardi di prodotto”. Dunque “su questi temi l’Europa deve essere compatta e unita per poter negoziare”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, in occasione dell’evento “Loop Forward: Building a Circular Economy for a Sustainable and Competitive Europe”, organizzato dall’associazione degli industriali a Bruxelles.

“Dobbiamo stare attenti – ha aggiunto – perchè ci sono i dazi, ma ci sono anche le norme che sono peggio dei dazi”.

Ue, Draghi: su competitività e difesa debito comune è l’unica strada

Roma, 18 mar. (askanews) – “Le decisioni a cui il Rapporto chiama l’Europa sono ancor più urgenti oggi quando la necessità di difendersi e di farlo presto è al centro dell’attenzione e delle preoccupazioni della maggioranza dei cittadini europei”. E “il ricorso al debito comune è l’unica strada”. Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio italiano e della Bce, Mario Draghi, durante una audizione al Senato sul suo Rapporto sul futuro della competitività europea.

“Un’Europa che cresce finanzierà più facilmente un fabbisogno finanziario che ormai supera le previsioni del Rapporto. Un’Europa che riforma il suo mercato dei servizi e dei capitali vedrà il settore privato partecipare a questo finanziamento. Ma l’intervento dello Stato resterà necessario”, ha avvertito Draghi.

E “gli angusti spazi di bilancio non permetteranno ad alcuni Paesi significative espansioni del deficit, né sono pensabili contrazioni nella spesa sociale e sanitaria: sarebbe non solo un errore politico – ha detto – ma soprattutto la negazione di quella solidarietà che è parte dell’identità europea, quell’identità che vogliamo proteggere difendendoci dalla minaccia dell’autocrazia”.

Terremoto di magnitudo 4.2 in provincia di Potenza: "No danni"

Roma, 18 mar. (askanews) – Un evento sismico di magnitudo 4.2 è stato registrato alle ore 10.01 dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in provincia di Potenza: la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile e fa sapere che, dalle prime verifiche effettuate, in seguito all’evento “non risulterebbero danni a persone o cose”.

Il sisma è stato localizzato nella zona di Vaglio Basilicata, ad una profondità di 14 km.

Guterres è "sconvolto" dal bombardamento israeliano su Gaza

Roma, 18 mar. (askanews) – Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha detto martedì di essere “sconvolto” dai recenti attacchi aerei israeliani contro la Striscia di Gaza, secondo una dichiarazione delle Nazioni Unite.

“Il Segretario generale è sconvolto dagli attacchi aerei israeliani a Gaza, che hanno ucciso un numero significativo di civili”, si legge nel documento.

Guterres ha sollecitato il rispetto del cessate il fuoco, il ripristino degli aiuti umanitari senza ostacoli e il rilascio incondizionato degli ostaggi rimasti.

Nella notte tra lunedì e martedì, le Forze di difesa israeliane hanno ripreso gli attacchi sulla Striscia di Gaza. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che gli attacchi sono continuati a causa del rifiuto del movimento palestinese Hamas di accettare il piano degli Stati Uniti di estendere il cessate il fuoco e liberare gli ostaggi.

Il Ministero della Salute dell’enclave palestinese ha rivelato che il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza da lunedì notte a martedì è salito a 326. La tregua tra Israele e Hamas si è ufficialmente conclusa il 1° marzo, ma le ostilità non sono riprese a causa dei tentativi dei mediatori di coinvolgere le parti nei negoziati in corso su un accordo per la pace a Gaza.

Tuttavia, Israele ha smesso di fornire elettricità all’impianto di desalinizzazione della zona e ha chiuso l’accesso all’enclave ai camion degli aiuti umanitari.

Dal 19 gennaio al 1° marzo è stato in vigore un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, in base all’accordo tra Israele e Hamas sul rilascio di ostaggi israeliani in cambio di prigionieri palestinesi.

Nel corso di sei settimane, i gruppi palestinesi hanno liberato 30 ostaggi vivi e consegnato i corpi di otto deceduti. A sua volta, Israele ha rilasciato circa 1.700 prigionieri palestinesi e ha ritirato le truppe dalla Striscia di Gaza.

Ad oggi, Hamas detiene ancora 59 ostaggi nella Striscia, metà dei quali sono ufficialmente presunti morti.

Russia-Usa, il Cremlino: colloquio tra Putin e Trump tra le 14 e le 16 (italiane)

Roma, 18 mar. (askanews) – Il colloquio telefonico tra i presidenti di Russia e Stati Uniti, Vladimir Putin e Donald Trump, si terrà questo pomeriggio (ora di Mosca). Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

“Ci sarà tra le 16 e le 18 ora di Mosca [le 14 e le 16 italiane]”, ha dichiarato Peskov ai giornalisti. Il giorno precedente, Trump aveva detto che avrebbe parlato con Putin, senza specificare orari. Mosca è sette ore avanti rispetto a Washington.

Peskov ha aggiunti che dopo la conversazione non è previsto un “discorso” del presidente Putin ma che il Cremlino informerà dei risultati del colloquio con la consueta celerità.

Covid, oggi è la Giornata della memoria delle vittime

Milano, 18 mar. (askanews) – Le bandiere dell’Italia e dell’Unione Europea di palazzo Madama sono state esposte a mezz’asta, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus. “Smarrimento, paura, tristezza, dolore, solitudine. Questi furono solo alcuni dei sentimenti che accompagnarono l’intero Paese durante la pandemia da Covid-19, soprattutto nelle fasi iniziali della diffusione del virus. Le immagini delle ambulanze, del trasporto in alto biocontenimento, dei mezzi militari che a Bergamo trasportavano le vittime, restano indelebili nella memoria collettiva. Davanti a un’emergenza sanitaria così grande, le volontarie e i volontari della Croce Rossa Italiana si confermarono un baluardo di Umanità per la popolazione, portando aiuto ovunque ci fosse bisogno, impegnandosi in prima linea per soccorrere chiunque fosse malato o avesse i sintomi del virus”. Queste, attraverso i canali social della Croce Rossa Italiana, le parole del presidente della Cri, Rosario Valastro, nella Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime del Covid.

Il presidente ha poi aggiunto: “In quei momenti bui, l’abnegazione e l’inarrestabile forza dei nostri volontari furono di conforto all’intera popolazione. Tante le vite spezzate da quel nemico invisibile e silenzioso giunto improvvisamente a sconvolgere la quotidianità di tutti. Anche tra i nostri Volontari, come tra gli operatori e i sanitari impegnati nel contrasto alla diffusione della malattia. Alla fine della pandemia, il bilancio delle vittime superò quota 196mila. Ad ognuna di loro va il nostro pensiero, alle loro famiglie il nostro abbraccio, lo stesso che in quei momenti di grande dolore rese la comunità ancora più unita e capace di reagire”.

L’Ucraina: "Trump consentirà il raggiungimento di una pace giusta e duratura"

Roma, 18 mar. (askanews) – La presidenza di Donald Trump “consentirà di raggiungere una pace giusta e duratura” in Ucraina. Ne è convinto il ministro degli Esteri di Kiev, Andrij Sybiha.

Poche ore prima del colloquio tra Vladimir Putin e Donald Trump, il ministro degli Esteri ucraino ha dichiarato che “l’Ucraina è pronta ad attuare i risultati degli incontri” che si sono svolti a Gedda la scorsa settimana. Sybiha ha affermato che “la presidenza Trump permetterà di raggiungere una pace giusta e duratura”.

Tuttavia, il ministro ha dichiarato di essere attento alla “risposta di Putin” e spera di che le cose si possano “vedere più chiaramente dopo la telefonata” di oggi tra il presidente degli Stati Uniti e il suo omologo russo.

Bce: banche preparino ritorno a normali operazioni di rifinanziamento

Roma, 18 mar. (askanews) – Le banche che operano nell’area euro devono iniziare a prepararsi a cambiamenti rilevanti sulla gestione delle liquidità e dei relativi rischi, in particolare perché la normalizzazione del bilancio di Bce e Eurosistema delle banche centrali comporterà un ritorno alle “normali” operazioni di rifinanziamento, mediante le quali venivano erogate liquidità negli anni precedenti alle crisi. Ne parla un articolo pubblicato sul “blog” del ramo di vigilanza bancaria della Bce.

“Allo scopo di effettuare con successo la transizione a un sistema monetario in cui l’ammontare marginale (supplementare) di liquidità della Banca centrale viene fornito tramite di operazioni di rifinanziamento della Bce, serve che le banche accedano attivamente e in maniera regolare alle normali operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema – si legge – in modo da assicurare un livello sufficiente di riserve della Banca centrale non solo individualmente, ma anche per il sistema bancario nel suo insieme. Il crescente utilizzo di operazioni della Bce rifletterà la gestione quotidiana delle liquidità nel contesto del quadro operativo”.

L’articolo ricorda che nei prossimi anni, con il progredire della “normalizzazione” del processo di riduzione del bilancio dell’Eurosistema, l’ammontare complessivo di liquidità disponibile alle banche diminuirà. “La Bce, sia nel suo ruolo di autorità monetaria, sia in quello di autorità di vigilanza, si attende che le banche prendano in considerazione queste operazioni come parte integrante della loro gestione quotidiana delle liquidità”.

Secondo la Bce, affinché questo processo avvenga senza strappi “le banche devono assicurare di essere pronte a livello operativo per il cambiamento sul modo con cui verranno fornite le liquidità della banca centrale – recita l’articolo firmato da Claudia Buch, presidente del ramo di vigilanza, e Isabel Schnabel, componente del comitato esecutivo – che aggiustino i loro processi di gestione delle liquidità e che siano pronte ad accedere alle operazioni monetarie”.

Per parte sua, la Bce afferma che monitorerà costantemente i progressi in questo ambito e che comunicherà le sue aspettative alle controparti monetarie (le banche centrali nazionali dei Paesi che usano l’euro) e banche su cui effettua la vigilanza. (fonte immagine: ECB 2025).